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Sport
Il calcio nel caos

 

Le motivazioni della Corte Federale. I nuovi deferimenti la prossima settimana.

04/08 Per la Juventus e' stato provato l'illecito sportivo, la Lazio deve "ringraziare" Tombolini, la Fiorentina e' stata salvata da una serie di attenuanti mentre per il Milan le sentenze della Caf erano sproporzionate ai fatti accertati. Questo, in estrema sintesi, il contenuto delle 117 pagine di motivazioni depositate oggi dalla Corte Federale in merito alle sentenze di secondo grado sullo scandalo calciopoli dello scorso 25 luglio. La tesi difensiva della societa' bianconera, secondo la quale ripetute violazioni dell'articolo 1, quello sulla slealta' sportiva, non costituiscono illecito (art.6) e' stata smontata dal collegio presieduto da Piero Sandulli, in quanto c'e' "un rapporto di necessaria inerenza delle condotte genericamente antidoverose alla figura dell'illecito" o comunque se ne possono "considerare elemento costitutivo: si tratta di un occasionale, di volta in volta da verificare, apporto causale alla realizzazione dell'illecito sportivo fornito da una condotta, comunque, espressiva di una trasgressione all'ordinamento sportivo". Per la Corte, quindi, nessun dubbio sulle condotte di Giraudo e Moggi, quest'ultimo secondo i giudici "dotato di quel potere condizionante della correttezza di significative componenti del settore arbitrale di cui motivatamente parla la decisione impugnata ed al quale era necessario (metaforicamente) inchinarsi per sopravvivere nel mondo della Serie A". Il fatto, quindi, che la Juve si sia vista diminuire i punti di penalizzazione da 30 a 17 e' dovuto all'"importante e prestigiosa storia sportiva, di cui ha sempre percepito i frutti anche la prima squadra nazionale, della societa' nonche' la rimozione, o la mancata opposizione alle dimissioni, dei dirigenti responsabili della condanna". Per quanto riguarda la Lazio, invece, la deposizione dell'arbitro Daniele Tombolini davanti all'ufficio indagini della Figc si e' rivelata decisiva, perche' ha scagionato la societa' biancoceleste dall'accusa di illecito sportivo in merito alla gara contro il Brescia, mentre per Lotito e Carraro, la Corte parla semplicemente di violazione dell'articolo sulla slealta' sportiva. Pesante il giudizio sulla Fiorentina, "che, in un'ideale (e non commendevole) graduatoria di responsabilita' tra le societa' deferite", si colloca secondo la Corte "al secondo posto alle spalle della Juventus, ma a debita distanza da essa". La societa' viola e' stata "dichiarata colpevole di illecito solo a titolo di responsabilita' oggettiva e presunta" ed e' stata salvata dalla B da una serie di attenuanti, una per tutte il fatto che "Diego Della Valle non pote' sottrarsi all'instaurazione, invero ben piu' deferente e cerimoniosa, di un rapporto diretto con Bergamo" o che "non vi e' prova che esistesse alcuna consuetudine di rapporti tra Diego Della Valle ed i designatori arbitrali, tale da influenzare in forma costante e stabile le designazioni e le direzioni di gara relative ad una determinata squadra". Chi ne esce piu' "pulito" e' il Milan, che la Corte aveva riammesso alla Champions, dimezzando i punti di penalizzazione. Secondo il collegio presieduto da Sandulli le prove raccolte sul Milan non giustificavano le pesanti sanzioni della Caf e le posizioni di Meani e Galliani non sono cosi' gravi come e' stato ritenuto in primo grado. Sul vicepresidente rossonero, la Corte Federale spiega che "apprende notizie non in ordine a vicende relative ad indebiti futuri vantaggi nei confronti del Milan, ma, piuttosto, quali spiegazioni relative a palesi errori verificatisi ad opera della direzione tecnica di una gara disputata dalla societa' Milan con il Siena". Fin qui le motivazioni, che certo faranno discutere anche in Camera di Conciliazione e Arbitrato del Coni, che oggi ha diramato il calendario delle udienze e i Conciliatori per le istanze presentate da Juve, Galliani, Moggi, Giraudo e Mazzini, quest'ultimo aggiuntosi oggi. Il primo caso a essere esaminato sara' quello della societa' bianconera il prossimo 18 agosto (conciliatore Angelo Piazza) mentre il 5 settembre tocchera' a Galliani e Giraudo e due giorni dopo sara' la volta di Mazzini e Moggi. Date che danno da pensare e che confermano come le cose siano destinate ad andare per le lunghe: a queste condizioni Tar (dove gia' Moggi ha presentato ricorso) e Consiglio di Stato potranno pronunciarsi solo a fine mese, a una decina di giorni dall'inizio del campionato. E tutto questo senza considerare un altro aspetto tutt'altro che marginale. I tanto attesi deferimenti del procuratore federale Stefano Palazzi sul secondo filone di calciopoli, attesi per oggi, slittaranno alla prossima settimana, si pensa tra lunedi' e martedi'. Bisognera' dunque attendere ancora per conoscere la posizione della Reggina e del suo presidente Lillo Foti, i piu' a rischio, e delle altre societa' coinvolte, tra le quali secondo alcune indiscrezioni ci sarebbe l'Arezzo. Arrivando in ritardo i deferimenti, slitta anche tutto il percorso giudiziario che va dalla Caf alla Consiglio di Stato, passando per Corte Federale, Cca e Tar. La speranza di tutti i tifosi, quindi, e' che l'aver spostato l'inizio dei campionati di A e B di due settimane rispetto alle date inizialmente previste sia sufficiente. In parole povere la Juventus ha visto ridurre la penalizzazione nei suoi confronti in virtu' del suo blasone. Tra Moggi e Giraudo la differenza, solo nella pena pecuniaria, sta nel numero di telefonate 'proibite' indirizzate ai designatori arbitrali. Sono alcune delle motivazioni, depositate oggi, della sentenza della Corte federale per il processo d'appello di calciopoli. Nelle 117 pagine c'e' la spiegazione di tutte le decisioni prese nei giorni scorsi. Ce n'e' per tutti: dal Milan, colpito da una sentenza "spropositata" in primo grado, al patron laziale Lotito, convinto di combattere una battaglia moralizzatrice.

Juventus: Illecito provato ma attenuato dal blasone

04/08 Illecito per la Juventus ma pena ridotta alla luce della storia del club bianconero. Questo, in estrema sintesi, il contenuto delle motivazioni della Corte Federale rispetto alle sentenze di secondo grado su calciopoli dello scorso 25 luglio. Il collegio presieduto da Piero Sandulli ha innanzitutto confermato la tesi che una ripetuta violazione dell'articolo 1, quello della slealta' sportiva, possa essere interpretato come una violazione dell'articolo 6, quello sull'illecito in quanto c'e' "un rapporto di necessaria inerenza delle condotte genericamente antidoverose alla figura dell'illecito" o che comunque "se ne possano considerare elemento costitutivo: si tratta di un occasionale, di volta in volta da verificare, apporto causale alla realizzazione dell'illecito sportivo fornito da una condotta, comunque, espressiva di una trasgressione all'ordinamento sportivo". Per quanto riguarda le posizioni dei due ex dirigenti bianconeri Moggi e Giraudo, per la Corte Federale c'e' "l'accertata e concertata confluenza dell'oggetto e del fine della loro attivita' illecita' nell'interesse della Juventus. Le loro condotte dovranno, pertanto, essere guardate come avvinte da questo comune intento, anche se in singoli casi, possano essere state poste in forma disgiunta perche' cosi' suggerivano le circostanze o divisavano gli incolpati allo scopo di consolidare gli effetti positivi per la societa' delle loro azioni". La Corte riconosce che non ci sono prove che Moggi e Giraudo agissero in coordinamento con altri organi amministrativi della Juve o con la proprieta' ma "questo non significa, in alcun modo, che le loro azioni non siano direttamente riferibili alla societa', che ne era altrettanto direttamente beneficiaria e che non lo sarebbe stata se tali azioni non fossero state poste in essere". Parole dure della Corte Federale, in particolare, nei confronti di Moggi, "dotato di quel potere condizionante della correttezza di significative componenti del settore arbitrale di cui motivatamente parla la decisione impugnata ed al quale era necessario (metaforicamente) inchinarsi per sopravvivere nel mondo della Serie A e non vedere vanificati investimenti e patrimonio societario e non mortificare la buona fede e la passione degli ignari sostenitori". Per la Juve, quindi, si ritiene che sia stata provata l'accusa di illecito sportivo "e cioe' dell'alterazione della classifica, a vantaggio della Juventus, del campionato 2004/2005, per effetto del condizionamento del settore arbitrale. A questo proposito la Corte rileva che la configurabilita' dell'illecito ex art.6 CGS non puo' che fondarsi su una prova solida ed al di la' di ogni ragionevole dubbio che l'atto umano oggetto di incolpazione riveli (oltre che la sua idoneita' al raggiungimento del risultato vietato) la volonta' dell'agente di realizzare, con dolo specifico, Da qui la conferma della retrocessione in B del club bianconero, mentre la mitigazione dei punti di penalita', passati da 30 a 17, si spiega sulla base dell'"importante e prestigiosa storia sportiva, di cui ha sempre percepito i frutti anche la prima squadra nazionale, della societa' (elemento di cui l'ordinamento sportivo tende, sempre piu' spesso, a tener conto, come dimostra il favore verso la riammissione in campionati immediatamente meno elevati, di quello di competenza, di societa' dichiarate, fallite, ma portatrici di un glorioso passato atletico) nonche' la rimozione, o la mancata opposizione alle dimissioni, dei dirigenti responsabili della condanna".

Milan: Sanzioni della CAF sproporzionate rispetto ai fatti

04/08 Le prove raccolte sul Milan non giustificavano le pesanti sanzioni della Caf e le posizioni di Meani e Galliani non sono cosi' gravi come e' stato ritenuto in primo grado. Cosi', nelle motivazioni depositate oggi dalla Corte Federale in merito alle sentenze dello scorso 25 luglio, si spiega la riammissione della societa' rossonera in Champions League con una dimezzazione dei punti di penalita' per il prossimo campionato (passati da 15 a 8). La Corte Federale, quindi, ha ritenuto che "le sanzioni indicate (quelle della Caf, ndr) siano sproporzionate ai fatti accertati, e comunque non in sintonia con la normativa dettata dalle norme di comportamento contenute nel Codice di giustizia sportiva". Per quanto riguarda l'addetto agli arbitri Leonardo Meani, il collegio presieduto da Sandulli riconosce che "l'intervento di costui sia senz'altro da riprovare; egli e' dipendente, sia pure in posizione non di vertice, di una societa' di calcio e, benche' la sua qualifica pacificamente fosse quella di dirigente addetto agli arbitri, ha abbondantemente travalicato le sue funzioni interessandosi di questioni non consentite". Ma la Corte "non rileva, in questa sede, disquisire sugli elementi costitutivi dell'illecito sportivo. (...) La Corte, in ogni caso, tenendo conto della consistenza degli interventi del Meani, cosi' come vengono riportati nei capi di incolpazione, e comunque di come detti fatti sono stati acquisiti al procedimento, ritiene che possa ritenersi congrua una sanzione piu' contenuta rispetto quella irrogata in primo grado dalla Commissione". Su Galliani, la Corte Federale spiega che "apprende notizie non in ordine a vicende relative ad indebiti futuri vantaggi nei confronti del Milan, ma, piuttosto, quali spiegazioni relative a palesi errori verificatisi ad opera della direzione tecnica di una gara disputata dalla societa' Milan con il Siena. E' ovvio l'auspicio che certe incongruenze piu' non accadano, ma la valutazione della Corte Federale e' nel senso che, da parte del Galliani, non si siano date disposizioni o direttive volte a perseguire ingiusti o non consentiti trattamenti".

Fiorentina: Colpevole, ma non come la Juve

04/08 Nello scandalo calciopoli la Fiorentina risulta meno colpevole solo della Juventus (e "a debita distanza", sottolinea la Corte Federale), ma grazie a una serie di attenuanti ha potuto meritare la permanenza in A. Questo quanto emerge dalle motivazioni depositate oggi dalla Corte Federale in merito alle sentenze di secondo grado dello scorso 25 luglio che hanno visto ribaltare la decisione della Caf di retrocedere in B la societa' viola. Il collegio presieduto da Piero Sandulli, infatti, non ha riscontrato alcuna prova di illecito sportivo sia per l'incontro Lazio-Fiorentina sia per la partita che i viola giocarono a Verona contro il Chievo, a proposito della quale "nulla prova, ne' consente il sospetto, che l'arbitro Dondarini fosse stato messo al corrente dell'altrui disegno illecito, che vi avesse prestato, in qualsiasi forma, adesione, che egli abbia improntato a favoritismo verso la Fiorentina la propria direzione di gara, che il presunto (solo alla stregua di una malevola conversazione telefonica tra terzi) errore tecnico fosse viziato da dolo, ne' che fosse stato raggiunto da qualsivoglia 'segnale'". In nessuna delle stesse conversazioni telefoniche che hanno caratterizzato la vigilia della gara "si parlava di interventi volti ad influenzare la designazione arbitrale; ne' vi sono, negli atti del processo, colloqui concernenti la designazione concretamente avvenuta o prove di interventi presso l'arbitro". La Corte Federale, invece, riscontra un caso di illecito sportivo per la gara Lecce-Parma, dove la direzione di gara di De Santis avrebbe portato a un risultato favorevole alla permanenza in A dei viola. Ma "il risultato complessivamente vantaggioso per la Fiorentina - sottolinea la Corte Federale - era legato ad altre variabili (le partite riguardanti la stessa Fiorentina, nonche' le altre societa' interessate alla permanenza in serie A) che non risultano essere state manipolate, da illeciti interventi riferibili a Diego Della Valle o a suoi incaricati, cio' che ridimensiona sensibilmente l'attitudine del risultato, cosi' alterato, alla causazione del piu' ampio disegno di permanenza della societa' in serie A". Alla societa' viola, poi, vengono riconosciute una serie di attenuanti, come il fatto che "Diego Della Valle non pote' sottrarsi all'instaurazione, invero ben piu' deferente e cerimoniosa, di un rapporto diretto con Bergamo" o che "non vi e' prova che esistesse alcuna consuetudine di rapporti tra Diego Della Valle ed i designatori arbitrali, tale da influenzare in forma costante e stabile le designazioni e le direzioni di gara relative ad una determinata squadra". La Corte Federale ricorda anche che il patron della Fiorentina, "a conferma del ruolo condizionante ed egemone di dirigenti di altre societa', dovette rivolgersi, per realizzare il proprio progetto, anche a Moggi, nell'implicita sfiducia che i competenti organi federali sarebbero stati in grado di adempiere i propri doveri e di assicurare terzieta' ed indipendenza nello svolgimento delle competizioni sportive". Tenuto conto anche del fatto che "l'illecita combinazione a tre (Diego Della Valle, Bergamo e Mazzini) fu pattuita solo nell'ultimo mese della stagione 2004/2005, a differenza di altre situazioni protratte per l'intera durata del campionato, conclusosi addirittura con la vittoria della societa' i cui dirigenti avevano organizzato sistematiche e strutturali condotte di illecita influenza", la Fiorentina "e' stata dichiarata colpevole di illecito solo a titolo di responsabilita' oggettiva (per il fatto di Diego Della Valle) e presunta (per quello di Mazzini) e non diretta. Il complesso di queste considerazioni porta a ritenere che, in un'ideale (e non commendevole) graduatoria di responsabilita' tra le societa' deferite, la Fiorentina non possa che collocarsi al secondo posto alle spalle della Juventus, ma a debita distanza da essa".

Lazio: Nessun illecito, ma deve ringraziare Tombolini

04/08 Nessuna prova di illecito per la Lazio, "salvata" anche dalla deposizione di Tombolini. La Corte Federale, nelle motivazioni depositate oggi in relazione alle sentenze dello scorso 25 luglio, spiega perche' in secondo grado la societa' biancoceleste e' stata riportata in A dopo la retrocessione nella serie cadetta comminata dalla Caf. La Corte Federale, infatti, ha escluso l'accusa di illecito sportivo in relazione alla partita Lazio-Brescia, forte anche di quanto dichiarato dall'arbitro di quella gara, Daniele Tombolini, all'ufficio indagini della Figc. Deposizione che e' stata acquisita proprio in secondo grado. L'arbitro "ha, in particolare, dichiarato di aver interpretato la richiesta di Bergamo di prestare la massima concentrazione per la direzione della partita come una semplice 'raccomandazione di carattere squisitamente tecnico', tenuto conto che si trattava di una gara difficile - si legge nelle motivazioni della Corte - Lo stesso Tombolini ha pure escluso che Bergamo gli avesse mai detto che in relazione alla gara vi fosse un interesse anche di Carraro. Va, infine, posto nel debito rilievo che sempre Tombolini, a proposito del suggerimento ricevuto da Bergamo, di mettersi 'sulla lunghezza d'onda giusta', abbia dichiarato di aver percepito la frase come sottolineatura della necessita' della massima concentrazione nella direzione della gara". Dichiarazioni che la Corte reputa attendibili, per cui "non e' logicamente concepibile un articolato disegno illecito in cui manchi del tutto la partecipazione arbitrale ad esso, e non sia nemmeno immaginata nella stessa formulazione dell'atto di accusa (in cui non viene nemmeno citato il nome dell'arbitro): la coerente conseguenza di tale constatazione e' quella dell'impossibilita' di ritenere provata la commissione di un illecito ex art. 6 CGS, monco, sin dall'origine, del suo essenziale segmento conclusivo". Per Lotito e Carraro, coinvolti nella situazione relativa alla Lazio, la Corte parla semplicemente di violazione dell'articolo sulla slealta' sportiva: nel caso del presidente biancoceleste per "il tentativo di modifica di un trend arbitrale sfavorevole alla Lazio attraverso la combinazione di pubbliche denunce e di privati interventi indiretti presso i designatori arbitrali", mentre per Carraro l'accusa e' quella di essere intervenuto "attraverso un canale informale e non trasparente presso uno solo dei designatori, piuttosto che per il doveroso tramite dei competenti organi federali preposti ad una ufficiale valutazione tecnica dell'operato arbitrale". Ad attenuare la posizione della Lazio rispetto alle sentenze della Caf "puo' solo contribuire la almeno putativa convinzione (da parte di Lotito, ndr) di agire per l'eliminazione di ingiustizie e danni per la propria societa'".

Cobolli Gigli “La Juve eccessivamente penalizzata”

04/08 "Moggi e Giraudo sono stati implicati in qualche cosa che e' stato ingigantito enormemente ma hanno fatto parte di un sistema che era un sistema di persone che si parlavano tra loro, e comunque spiacevole da vedere. Quindi Moggi e Giraudo sono dentro questo sistema, ci sono stati, chi piu' o chi meno non lo so. So che la Juventus, pero', c'era molto meno. E' stata trascinata e, in questo senso, eccessivamente penalizzata". Questa la posizione espressa dal presidente della Juve Giovanni Cobolli Gigli sullo scandalo calciopoli, in un'intervista a Sky Sport che andra' in onda alle 19.45 all'interno di "Sport Time". "Sara' un calcio migliore senza Moggi? No, non senza Moggi - replica - Sara' un calcio migliore perche' il calcio deve diventare migliore". Nel profilo di Vieira distribuito alla presentazione dell'Inter si legge, alla voce stagione 2005/2006, retrocesso in serie B. "Mi auguro ancora che sulla sua biografia ci possa essere un errata corrige - sottolinea Cobolli Gigli - e che invece di retrocesso in serie B ci possa essere scritto: penalizzato in serie A. Noi riteniamo che il campionato 2005/2006 non aveva alcun motivo di esserci sottratto nel senso che il collegio arbitrale che esisteva non era sotto indagine e non e' stata fatta alcuna indagine. Quindi i giocatori, i tifosi, la squadra, la societa', tutti quanti sentiamo il peso di questa sottrazione, che e' molto pesante. Tutti i giocatori mi dicono: 'Presidente, noi questo scudetto ce lo siamo meritato minuto per minuto sul campo e siamo convinti di averlo vinto sul campo'". Poi una battuta sul rapporto tra la proprieta' post Giovanni e Umberto Agnelli e la Juve. "Credo sia una passione diversa - ammette Cobolli Gigli - Giovanni e Umberto Agnelli hanno gestito la Juventus, e io ho l'onore di sedermi sulla poltrona che loro hanno occupato. Questa proprieta' e' piu' giovane e gestisce con entusiasmo che nasce con meno anni di frequentazione, ma ritiene la squadra un fatto assolutamente importante per la famiglia, per la citta': un impegno".

Luciano Moggi ricorre al TAR

04/08 Luciano Moggi ha presentato ricorso al Tar del Lazio contro la sentenza della Corte Federale. L'ex direttore generale della Juventus, sia dalla Caf che nel secondo grado del giudizio sportivo, si e' visto infliggere un'inibizione di 5 anni con proposta di radiazione e un'ammenda di 50 mila euro. Moggi ha anche presentato ricorso alla Camera di Conciliazione del Coni che lo ascoltera' il prossimo 7 settembre (l'avvocato Ciro Pellegrino sara' il conciliatore), ma ha deciso di rivolgersi comunque al Tar. Sara' la terza sezione del tribunale amministrativo del Lazio, presieduta da Francesco Corsaro, ad esprimersi sul ricorso di Luciano Moggi.

L’assistente Pierpoalo Perri di Cosenza entra in CAN A/B

04/08 A seguito della riunione tra gli organi tecnici Can C e Can di A e B e' stato definito il passaggio nell'organico della Can degli arbitri Fabrizio Lena (Ciampino), Nicola Pierpaoli (Firenze) e Christian Zanzi (Lugo di Romagna), e nel ruolo assistenti di Mauro Bernardoni (Modena), Paolo Costa (Palermo) e Pierpaolo Perri (Cosenza). La decisione e' stata presa dal commissario straordinario dell'Aia, Luigi Agnolin, nel corso di una riunione con i designatori Tedeschi, Boggi e Apricena. Tutti gli arbitri ed assistenti - precisa una nota - raggiungeranno nella mattinata il raduno di Sportilia per porsi a disposizione del designatore Stefano Tedeschi.

Jacopo Volpi condurrà la Domenica Sportiva

04/08 Sara' Jacopo Volpi, secondo alcune indiscrezioni trapelate da Viale Mazzini nel pomeriggio, a condurre la prossima edizione della "Domenica Sportiva". Tramonta quindi l'ipotesi di Marco Civoli, uno dei nomi circolati nelle ultime ore. Marco Mazzocchi, che aveva condotto l'ultima edizione del programma, aveva chiesto espressamente di mollare il mondo del "pallone" per un anno, a seguito delle vicende di "Calciopoli". Intanto Fabrizio Maffei, che resta alla guida di Raisport, sta definendo la squadra che affianchera' Volpi alla "DS" e delle altre trasmissini sportive 2006/2007, compreso gli speciali in occasione delle partite di Champions League.

Per la Juve la conciliazione con il CONI il 18 agosto

04/08 L'udienza della Juventus davanti alla camera di conciliazione del Coni è stata fissata per il 18 agosto. Sarà Angelo Piazza, ex ministro, a presiedere l'udienza per il terzo grado di giudizio sullo scandalo del pallone relativo al club bianconero. Il tentativo di conciliazione con la Federcalcio è stato fissato per le ore 15. E sarà lo steso conciliatore ma in un'udienza separata di Antonio Giraudo fissata per il 5 settembre, lo stesso giorno in cui verrà discusso anche il ricorso di Adriano Galliani. E' arrivata anche la domanda di Innocenzo Mazzini, seduta fissata il 7 settembre come per Luciano Moggi.

La sintesi della giornata

04/08 Luciano Moggi, ovvero l'incarnazione del potere capace di condizionare gli arbitri e ''al quale era necessario inchinarsi per sopravvivere nel mondo della serie A''. Ma nessun sistema, piuttosto ''una serie di reticoli all'interno di un'atmosfera inquinata''. E' lontana nel tempo e nella sostanza quell'idea di illecito strutturato che aveva sostenuto l'inchiesta e l'accusa a 'calciopoli': la Corte federale, dopo dieci giorni dalle sentenze di secondo grado che ammorbidivano e non poco quelle emesse da giudici della Caf, condannando alla retrocessione in serie B la sola Juventus, ha depositato le attese motivazioni. In 117 pagine - ma la parte clou si riduce ad una sessantina - l'organo di giustizia d'appello ha spiegato passo dopo passo i verdetti del 25 luglio. La Juve deve pagare il prezzo maggiore perche' dei suoi dirigenti si censura ''la piena e concreta attitudine a falsare la classifica posseduta dall'opera di condizionamento del settore arbitrale''. Un condizionamento su cui anche i giudici d'appello sono stati unanimi nel valutare: ''la natura, l'intensita', l'ambiguita' e la non trasparenza'' dei rapporti di Moggi, ma anche di Antonio Giraudo con i designatori, sono messi nero su bianco dalla Corte. E una volta accertato che ''il condizionamento del settore arbitrale costituisce sistema comportamentale idoneo all'alterazione del campionato'' la Juve non poteva salvarsi dalla responsabilita' diretta per l'operato dei suoi massimi dirigenti. Condotte ''stabili e durature'' dicono i giudici di secondo grado, e seppure non si puo' parlare di sistema ''l'aggregazione di tutti questi disdicevoli elementi e' addebitabile solo alla Juventus, cio' che ne rende incomparabile, in negativo, la posizione rispetto ad ogni altro''. Dai 30 punti decisi dalla Caf, l'handicap si e' ridotto a 17 perche' la Corte ha tenuto in debito conto ''la storia'' del piu' blasonato dei club italiani. ''L'importante e prestigiosa storia sportiva'' che ha contribuito anche ai successi della nazionale, recitano le motivazioni, ha di fatto salvato almeno in parte la Juve. Per la Lazio in appello sparisce l'accusa di illecito sportivo: in particolare per la gara Lazio-Brescia determinante e' stata la posizione dell'arbitro Daniele Tombolini, la cui deposizione davanti all'ufficio indagini, cosi' come richiesto dalla difesa del club, era stata ammessa agli atti della Corte. Tombolini, spiegano i giudici, ''non viene chiamato a rispondere di illecito, la sua prestazione non viene prospettata come efficiente allo scopo vietato'', insomma la Corte e' certa che ci sia ''la sua totale estraneita' a qualunque disegno illecito''. Ecco allora che la Lazio vede ridurre le sue responsabilita' all'interno di quell'inquinamento ambientale denunciato: la mancanza del ''segmento arbitrale'' esclude l'efficacia di un accordo in ipotesi fraudolenta. Da qui si spiega anche la quasi assoluzione di Franco Carraro (per l'ex presidente Figc solo ammenda e diffida) perche' ''non vi e' alcuna prova che Carraro agisse per scopi diversi da quelli istituzionali di garantire il regolare andamento del campionato, che avrebbe potuto essere turbato dalla prosecuzione di errori arbitrali ai danni della Lazio''. Per i bianconcelesti solo la violazione dell'articolo 1. Quanto alla Fiorentina solo responsabilita' oggettiva e presunta, non diretta: questo ha salvato i viola dalla retrocessione. L'illecito di Lecce-Parma secondo i giudici sarebbe stato commesso per responsabilita' diretta solo da De Santis, Mazzini e Diego Della Valle, mentre i due dirigenti di riferimento del club, l'ad Mencucci e il presidente Andrea Della Valle sono condannati per mancata lealta'. Insomma solo l'articolo 1. Per il Milan la Corte respinge l'ipotesi formulata dai colleghi di primo grado e che le sanzioni ''sono sproporzionate ai fatti accertati''. Fatti di cui deve rispondere in sostanza il solo Leonardo Meani, la cui condotta e' ''da riprovare'', ma la pena deve essere comunque piu' soft. Quanto alla posizione di Adriano Galliani ''non e' stata valutata adeguatamente e con il supporto di un'idonea motivazione''. Da Galliani non vengono date direttive ''volte a perseguire ingiusti o non consentiti trattamenti''. Un ''comportamento criticabile'' il suo '' ma di consistenza non particolarmente penetrante''. Duro il giudizio su Paparesta, un altro che si e' fatto maltrattare da Moggi: ''Atteggiamento remissivo e debole di un prestigioso arbitro internazionale di fronte a fatti mortificanti per la sua persona e per la dignita' della funzione'' lo bacchetta la Corte per l'omessa denuncia dello spogliatoio del Granillo. Le motivazioni non frenano comunque i malumori: Lazio e Fiorentina le aspettavano per gli eventuali ricorsi. Chi gia' si e' mossa e' la Juve che potra' tentare la conciliazione con la Figc alla Camera del Coni il 18 agosto, davanti all'ex ministro Angelo Piazza. Intanto Moggi, la cui conciliazione e' fissata per il 7 settembre, ha gia' fatto istanza al Tar del Lazio. Lui, il colpevole numero uno, ha deciso di andare fino in fondo.

 

Servizi precedenti

03/08: La Melandri difende Rossi e in Lega scoppia una bufera. Il Ministro Melandri sui diritti TV “Pochi tre mesi per cambiare le regole”. Baldini “Moggi, Carraro, Galliani, l’Italia non mi manca”. Nominati i conciliatori del CONI per Moggi e Galliani. Cobolli Gigli (Juve) “Siamo stati troppo moderati”. L’antitrust consegna la bozza del regolamento agli agenti dei calciatori. Il 14 agosto prende servizio il neo CT Donadoni..

02/08: La FIGC diventa azienda. Gamberale e Coccia al fianco di Rossi. Rossi ringrazia il CONI “Due persone di altissimo livello”. Tempi lunghi per le sentenze di calciopoli. Dopo ferragosto la camera di conciliazione. L’udienza del TAR su probabili ricorsi fissata per il 22 agosto. Le nuove commissioni degli arbitri. Tedeschi nuovo designatore CAN. Agnolin “Restituire il rispetto di un ruolo screditato. Anche agli arbitri i diritti TV”. Il Milan ammesso in Champions 'senza convinzione' dalla UEFA. I tifosi con il Codacons aderiscono ad un iniziativa contro la GEA.

01/08: Fiducia del Coni a Rossi che però viene affiancato da due vice. Ulivieri “Rossi resista. Si rischia il ritorno dei furbetti”. Il campionato slitta al 10 settembre. Zamparini torna presidente vicario della Lega. Si aspetta la decisione della Uefa per il Milan in Champions. Ancelotti “Milan onesto, non meritavamo il meno otto”. La Juve ha presentato il ricorso. Parte la Coppa Italia, 72 squadre al via. La Lazio con il Rende. Il tabellone

31/08: Via ai ricorsi. Attesa per Milan (in Champions) e Reggina. La Juve pronta ad accettare una B pulita. Esposto del Codacons su uno dei membri della Commissione del secondo grado. Depositato il ricorso di Girando-Moggi. La Super B piace. La Rai pensa ad una pay TV con la Lega.

30/07: Tra ricorsi e nuovi deferimenti si apre la nuova settimana di calciopoli. Moggi “Ho la coscienza tranquilla, posso continuare a combattere”. Zamparini “Sentenze taroccate”. Cecchi Gori: “Si faccia luce sulle vicende della mia Fiorentina”. Zeman “Ho pagato più multe io che Carraro”.

28/07: Prosegue l’inchiesta calciopoli. Il primo ricorso è quello di Galliani. Mazzini “Non sono l’uomo nero della FIGC”. Agnolin “La classe arbitrale non è malata”. Tavecchio “C’è disordine in ambito federale a causa di calciopoli”. Agnolin e Ulivieri saranno ascoltati dalla Camera.

27/07: Borrelli riprende le audizioni. Gazzoni chiede i danni e spara a zero su Carraro e la Reggina. Foti “I tifosi della Reggina stiano tranquilli. Noi club autonomo e indipendente”. Il Milan, sub judice, aspetta un posto in Champions fino al 2 agosto. Moratti “Dalle sentenze ci aspettavamo di più”. De Santis “Bergamo mi ha dato tanto”

26/07: Il Commissario Rossi continua nel suo mandato. Assegnato lo scudetto all’Inter. Mazzola “Uno scudetto non paragonabile ai miei”. Donadoni "Contento per l'Inter". Mancini "Lo scudetto degli onesti". Facchetti "Scudetto della correttezza". A Reggio il Consiglio comunale discute della Reggina. Chiesta l’esclusione del Milan dalla Champions. Nulla di fatto per la Presidenza di Lega, se ne parla l'8 agosto. Moggi alla ribalta: “Ora parlo io”. Pessotto vuole ricominciare con una nuova vita. La rabbia del Genoa.

25/07: Sconti per tutti (o quasi) nella sentenza di secondo grado. Milan in Champions, Fiorentina e Lazio in A con penalizzazioni. La Juve in B a -17. reazioni e commenti. Ma nessuno è contento.

24/07: Il Milan fa la voce grossa, Palazzi non ci sente: “Un campionato falsato”. Eventuali ricorsi al TAR discussi il 10 agosto. Reggina: Foti, “solo clamore”. I tifosi “basta fango”. Il comune convoca un Consiglio. Carraro “Sono stravolto”. Juve, Lazio e Fiorentina attendono impazienti. Il Milan chiede il proscioglimento. Casiraghi e Zola alla guida dell’Under 21. Matarrese “Non sono candidato alla presidenza della Lega”. Pessotto “Vorrei vedere la sentenza in diretta”. Il legale di Paparesta “Inaccettabile attacco dell’Associazione Arbitri”.

23/07: Secondo giorno di udienze con Juve, Lazio e Fiorentina. Sandulli “Domani si chiude”. Il Presidente del Bologna fiducioso “Torneremo in A”. Ancelotti, Maldini, Tassotti e Costacurta in visita d Pessotto. La Juve teme un tonfo. Sgarbi “Borrelli sta lavorando per niente”. Le difese di Juve, Lazio e Fiorentina.

22/07: Palazzi conferma l’esclusione della Juve e chiede la B per il Milan con tre ounti di penalizzazione. Conclusa la prima giornata della Corte Federale si riprende domenica. La Corte accoglie alcune richiese e respinge le eccezioni sollevate dalle difese. Il legale di Carraro chiede il proscioglimento. Il processo parte con i ricorsi delle difese e le eccezioni. Lotito: “Sono qui per appurare la verità”. La Juve chiede la permanenza in A.

21/07: Processo a calciopoli, secondo tempo. Parte il secondo, e ultimo, grado. Carraro: “Mai parlato con il Presidente della CAF per il caso Mozart. Mazzarri (Reggina) “Sono davvero imbufalito”. Il comune di Reggio propone un collegio di difesa istituzionale. Corbelli “Pronto a testimoniare a favore della Reggina”. Prodi “Non tollereremo scene come quelle di Firenze. Spero non paghi solo il mio Bologna”. Nuova legge sui diritti TV, apprezzamenti bipartizan. Ministro Melandri “Per i diritti TV si torna alla trattativa collettiva”

20/07: Reggina nella bufera. Avviso di garanzia a Foti, Bergamo De Santis, De Marco e Pieri. Secondo la Procura di Napoli la Reggina subalterna alla Juve. Le intercettazioni di Foti. La verità di De Santis. Secondo la Lazio la chiave di tutto è Carraro. Rossi assicura “nessuno slittamento dei campionati. A breve l’assegnazione dello scudetto”. Mediaset vuole rinegoziare i diritti TV. Il Governo pensa ai rimedi

19/07: Foti “Non ci sono gli estremi per deferire la Reggina”. Zamparini accusa Galliani che minaccia querele. Cellino non risponde. Il presidente della Corte, Sandulli, invita i club ad accettare i verdetti. Ricorsi al TAR: cosa prevede la legge. Scudetto all’Inter: al lavoro una commissione apposita. Nuovi scenari e opportunità per i calciatori disoccupati. Donadoni prende servizio come CT. La Uefa respinge la richiesta dell’Empoli

18/07: Parte l’appello. Sabato la prima camera di consiglio. Presentati tutti i ricorsi. Foti (Reggina) “Sulla 2a inchiesta solo chiacchiere”. Cellino presidente di Lega fino al 26. Matarrese “Prima gli uomini e poi le regole”. Difesa Juve: Pene sproporzionate. Donadoni prende servizio come CT. La Uefa respinge la richiesta dell’Empoli

17/07: La Corte Federale è pronta. Sabato l’appello. Palazzi si oppone alle sentenze di primo grado. Ulivieri: “La legge sportiva è chiarissima”. I francesi vogliono i posti Champions League delle italiane. Il Presidente dell’Empoli scrive a Rossi e alla Melandri per la Uefa. Moggi su Repubblica “Il mostro non sono io”. I tifosi di Firenze occupano per due volte la stazione. Pessotto fuori pericolo incontra le figliole: “Sono felicissimo”

16/07: Cecchi Gori “I veri capi sono Carraro, Giraudo e Galliani”. Ora spazio ai ricorsi. A rischio il via dei campionati. Ministro Melandri “Le sentenze vanno rispettate. A giorni le regole sul diritto TV”. I legali della Juve pronti con il ricorso. La difesa della Lazio è convinta di smontare la tesi della CAF.

15/07: Parte la seconda tranche dell’inchiesta, in arrivo i deferimenti. Corbelli: “Si indaghi sul ripescaggio della Fiorentina”. Della Valle “La nostra strategia non cambia”. Mazzarri (Reggina) “Non siamo coinvolti. Salvezza ottenuta sul campo”. Le difese affilano le armi. Capezzone (RNP) “Mano leggera dei giudici per il Milan”. Il presidente della Juve più sereno, a rischio 500 ml di contratti e Dechamp accetat la sfida. Lotito pronto a tutto. L’Empoli chiede la licenza Uefa. Zeman “Ora c’è da sperare che le irregolarità non si ripetano”. Prima operazione di Guido Rossi: Viterbese ammessa in C2

14/07 Sentenza choc: Juve in B a -30, Milan in A (-15) senza Champions, Lazio (-7) e Fiorentina (-12) in B. Tolti due scudetti alla Juve. Come saranno i prossimi campionati di A e B. Le reazioni di Juve, Milan, Fiorentina e Lazio. Le richieste dell'accusa e il dispositivo emesso. Disordini a Firenze. Alla procura di Torino indagini aperte

13/07: Aspettando la sentenza l'AIA da piazza pulita: fuori nove arbitri, tra di loro anche Dattilo. Protesta il sindaco di Gioiosa. Il Tribunale di Roma respinge il fallimento della Fiorentina di Cecchi Gori : “Amarezza per il danno subito”. Berlusconi attacca tutti. Borrelli “Berlusconi? Non mi aspetto che parli a mio favore”. Rossi “Non mi interessa ciò che dice Berlusconi”. Moggi si difende “La vittima era la Juve”. Il giovane Donadoni sostituisce Lippi alla guida della Nazionale. Lenti miglioramenti per Pessotto, visitato oggi da Buffon, Ferrara, Legrottaglie e Conte.

12/07: Rossi “Il calcio è seriamente malato, sentenze eque ma nessuna amnistia. Alla Uefa basta la sentenza di primo grado. Illeciti impensabili”. Ministro Melandri “Ne usciremo a testa alta.Il calcio locomotiva dello sport italiano”. Borrelli riprende gli interrogatori. Tutti contro l’amnistia. Lippi lascia la nazionale da signore. Non ha digerito le polemiche ad inizio mondiali. Donadoni probabile successore. Gigi Riva “Lippi un grande uomo”. Petrucci “Revisione della legge 91 per voltare pagina”. Tombolini e Rosetti ascoltati dall’Ufficio indagini. Lippi visita Pessotto “L’ho trovato bene”. Condizioni stazionarie.

11/07: Slitta a venerdì la sentenza della CAF. La UEFA detta i tempi e prova a dare una mano. Entro il 25 la lista dei clubs e aggiunge "Chi ricorre al TAR è fuori dalla Uefa". Mediaset non paga, la Lega fa la voce grossa. Consegnta a Rossi la bozza del regolamento per i procuratori.In Parlamento spunta l’indulto. Rivera contro l’amnistia “Si rispetti la legge”. Riva “La Figc? Adesso non esiste”. Cannavaro porta la coppa a Pessotto tra lacrime e sorrisi.

09/07: Martedì o mercoledì le sentenze in diretta. Rizzo “Nessuna amnistia”. In lieve recupero le condizioni di Pessotto

08/07: La CAF in camera di consiglio. C’è attesa per le sentenze. Le intercettazioni in onda su radio e tv. Avv. Taormina “Il migliore è Ruperto. Giustizia verrà fatta”. Mediaset non paga i diritti degli highlights di serie A. Dichiarazione bipartizan di Rizzo e Di Centa “No all’amnistia”. Il legale della Lazio preannuncia, ancor prima delle sentenze, il ricorso al TAR. Stazionarie le condizioni di Pessotto. L’ospedale consiglia di evitare le visite.

07/07: Chiuso il dibattimento ora si attende la sentenza. Mastella chiede clemenza, poi precisa “Nessuna amnistia”. Ruperto sbotta “Qui si fa sul serio. Nessuno strozza le difese”. Il legale di De Santis precisa “Con Moggi nessuna telefonata” e poi "Sospendere il giudizio". Bertini “Immagino un futuro da arbitro legale”. Rizzo (Pdci) “Occorre fare pulizia”. Peggiorano le condizioni di Pessotto. Febbre e problemi epatici. Stop alle visite e niente finale in tv.

06/07: Continuano le difese: Il Milan contrattacca e la Lazio si proclama innocente. Il Milan scarica Meani e la Fiorentina decide di non parlare. Folena “Ridicolo parlare di processo sommario”. Il legale di Carraro “Ha difeso le istituzioni, va prosciolto”. Il Legale di Messina “pieno proscioglimento”. Siparietto di Ruperto. Pessotto stabile. Al suo capezzale arriva Boniperti. I medici “Tappe normali del decorso”.

05/07 Ruperto tiene tutti a posto: “Ora veniamo al sodo”. E’ il turno delle difese: La Juve chiede esplicitamente la B. Lotito e Della Valle no. Ministro Melandri “Nessun complotto politico. I successi non cancellano scandali”. Rossi “La giustizia farà il suo corso”. Da Carraro a Lotito le difese danno il meglio di se. Pessotto vuol vedere la finale. Conte gli porta la notizia. Condizioni stazionarie.

04/07 Richieste pesanti di Palazzi: Juve in C, Milan Fiorentina e Lazio in B, fuori dirigenti e arbitri coinvolti. Ruperto “Non ci sono tempi predeterminati”. Reazioni di Mazzini. Berlusconi, De Sisti, De Santis, Pairetto, Paparesta, Tagliavento, Ingargiola, Galliani, Chiamparino. Addio ad una generazione di arbitri. Leggero peggioramento per Pessotto, ma i medici sono ottimisti. Capello lo va a trovare.

03/07 Pugno duro della CAF: respinte tutte le eccezioni. I nove punti dell’ordinanza di Ruperto. I legali chiedono di escludere le intercettazioni ma Palazzi ribadisce la loro validità. Si apre il mercato, Borrelli invoca il rispetto delle regole. Stabili le condizioni di Pessotto. In visita la madre e anche Nedved.

02/07: Si parte, pronti per il maxiprocesso al calcio. Avvocati all’attacco. Pessotto migliora. I medici ottimisti. Montero torna dall’Uruguay per il suo amico Pessotto.

01/07: Il Presidente della corte federale, De Lise, si autosospende. Week end tranquillo prima del maxiprocesso. Pessotto migliora, apre gli occhi e riconosce le persone. La moglie “Sono più sollevata”. A Torino la giornata dell’orgoglio bianconero, in 20.000 in corteo. Secondo un indagine Moggi colpevole del calciopoli e Del Piero con Elkann fautori della rinascita della Juve

30/06 Secondo i legali di Bergamo e Pairetto, intercettazioni inutilizzabili nel processo. Entro il 26 luglio il nuovo presidente di Lega (che non sarà un presidente di club) e nuove regole. La Lazio contesta la nomina di Rossi. Si affilano le armi per il processo. Galliani assicura “Tutti i club di A e B sono in regola”. Il rinvio non preoccupa la UEFA. Cellino: I dirigenti abbiano diritto a difendersi. Quadro clinico grave per Pessotto, ma lui resiste.

29/06: Il processo al calcio parte ma viene rinviato a lunedì. Si inseriscono cinque club. Ministro Melandri “Nessuna amnistia, dal processo mi aspetto giustizia. Moggi doveva presentarsi”. Il Codacons chiede la diretta TV del processo. Quattro club a rischio. Rossi: “Nessuna sorpresa, tempi rispettati”. Le memorie difensive e le istanze dei club. Dattilo: “Dopo la gogna nessuno parla della mia estraneità”. Parte la nuova Juve. Per Pessotto un cauto ottimismo

28/06 Parte il maxiprocesso su ‘calciopoli’. Borrelli “Nessuno screzio con Palazzi. Spero tempi rapidi per il processo”. Delio Rossi “Il processo non cambierà il giudizio dei tifosi”. Aliberti “La Covisoc un sistema truccato”. Foti “La Reggina indipendente da Juve e Moggi”. Gazzoni pronto a costituirsi parte civile. De Santis vuole denunciare Ancelotti. Migliora lievemente Pessotto. La moglie chiede rispetto. L’Antitrust diffida Mediaset per i diritti TV “Solo sul digitale terrestre”

27/06 Ripartita a pieni giri l’indagine di Borrelli. Cellino batte i pugni. Moggi in TV attacca Carraro e le lobby del pallone. Moratti chiede trasparenza. Perquisita la sede del Sora. Pessotto vola giù dall’abbaino della sede della Juve: è gravissimo. L’anno più nero della Juve. Baldini “Sostituire anche Palazzi”. La Commissione cultura della Camera vara il programma di indagine. GEA: A Roma le audizioni di Capello e Giraudo

26/06 Riparte l’inchiesta di Borrelli con le comprimarie, sentito l’Arezzo. Arriva il processo, i legali della difesa cercano scappatoie. Tronchetti Provera d’accordo con Moratti “Gli scudetti agli onesti”. Ancora un mese da presidente di Lega per Galliani. Piazzola “Indagate su Zeman”. Baldini “Cambiate le persone in ufficio indagini ma non è cambiato il giudice Palazzi”. Le memorie di fensive di Juve, Milan, lazio e Fiorentina

25/06 Moratti “Un colpo di spugna sarebbe molto grave. Sentenze esemplari o vado all'estero”. Lolli “Nessun colpo di spugna, le inchieste avanzano”. D’Ambrosio “No all’amnistia. Lo scandalo è grave”. Confermate le cene a casa di Giraudo con Pairetto, Bergamo e Moggi. Bergamo “Meani si interessava per conto di Galliani”. Carlo Piazzola “Allontanato dal sistema. Il mondo del calcio deve chiedere scusa a Sensi ”

24/06 Lunedì Borrelli riprende il lavoro. Nel suo mirino le iscrizioni ai campionati e i diritti TV. Commissario Rossi “Potrei cambiare il format dei campionati. Vietate le vendite dei marchi”. Gazzoni (Bologna) “Iscrizioni fasulle per anni”. Corbelli si costituisce parte civile contro Carraro e Della Valle. De Santis al contrattacco. Il Financial Times scettico sulla retrocessione della Juve. Le conclusioni dell’inchiesta di Borrelli

23/06 Dopo i deferimenti spazio alla difesa. De Santis attacca Ancelotti. Abete “Il mondo del calcio attende giustizia”. Blatter: “In Italia situazione seria ma Rossi e Borrelli sono preparati”. Il processo partirà il 29 giugno. Galliani “Ma quale secessione del calcio”. Della Valle “Siamo innocenti”. I sociologi sentenziano: Il calcio un business e non più uno sport

22/06 Scattano i deferimenti. Nel calderone Juve, Milan, Fiorentina e Lazio. Galliani lascia la Lega. Le accuse e i nomi. Costituito il collegio giudicante. La Juve: verificheremo le accuse. La Fiorentina pronta a difendersi. Berlusconi “Mai avuto vantaggi in campo”. Garrone “Giorni difficili, ma la Sampdoria è fuori”. Speculazioni in borsa: in rialzo i titoli di Lazio, Juve e Milan

21/06 Domani i deferimenti, Di Sebastiano segretario della FIGC. Ghirelli si dimette. Abete: Il deferimento dopo le 18 segno di buon senso. Lippi “Non so niente dei deferimenti”. La Porta (Barça) “Moggi in Spagna non potrebbe esistere”. Berlusconi: “Il Milan defraudato”. Perquisita la sede dello Standard Liegi. Zamparini (Palermo) “Faremo la Champions League”

20/06 Cominciano i deferimenti, in moto gli avvocati. I parlamentari scrivono a Rossi “Ora ripescaggi trasparenti”. Prosegue l’indagine disciplinare del CSM sui magistrati coinvolti in calciopoli. De Santis a Matrix racconta la sua verità. Caselli ribatte a De Santis “Mai parlato di arbitri con lui”. Oriali: “Gli scudetti revocati non interessano all’Inter”. Il Ministro Amato ironizza “Mi spiace che il ‘Toro’ non possa incontrare la Juve”. Gattuso “Assurdo andare in B per un trapianto di capelli”

19/06 Borrelli chiude l’inchiesta con una relazione di 180 pagine. Ora tocca a Palazzi “Il calcio deve rimanere imprevedibile. Il sistema può guarire”. A rischio la sponsorizzazione degli arbitri. Quattro arresti per il caso Gaucci. Andreotti “Qualcuno pagherà dazio”. Zamparini (Palermo) “Si torni al sorteggio integrale”

18/06 Si tirano le somme. Dal Palazzo fanno sapere che useranno il pugno di ferro. In attesa della relazione di Borrelli. Gentile (FI) alla procura di Napoli “Sentire Pagliuso sulla estromissione del Cosenza”. Il Genoa va in B, ma Preziosi non festeggia “Troppa rabbia”. 30 mila tifosi rossoblu festeggiano la fine di un incubo

17/06 Il difensore Antonaccio denuncia su di un libro la “realtà oscura” della serie C. “Corruzioni, compromessi e ricatti”. L'ex Presidente del Cosenza, Pagliuso, aspetta la chiamata del Procuratore Borrelli (Video con intervista) anche per la C. Il Procuratore Borrelli prepara le relazioni. Nella prima tranche d’inchiesta ci sono Juve, Lazio, Fiorentina, Milan, Samp. Petrucci “Di amnistia non se ne parla proprio”

16/06 Ripresi gli interrogatori, sentiti Garrone e Marotta. Rossi completa la CAF. Processo vicino. Dai politci tifosi del Torino un no all’amnistia: “Ed ora restituiteci lo scudetto del 1927” . Dalla CAF alla Corte Federale rito abbreviato. Stabiliti tempi e modalità del processo. Secondo Adiconsum falsato il 30% delle partite del campionato 2003/04. La Fiorentina replica a Preziosi: “La cena con Moggi c’è stata, ma nessuna festa”. Cellino (Cagliari) “Mi auguro che tutto sia un grosso errore. Serve una presidenza super-partes”

15/06 Il calabrese Ruperto nominato presidente della CAF. Pagliuso (Cosenza) “Adeguarsi allo strapotere Juve dava privilegi”. Chiesta audizione a Borrelli. Il CSM vieta ai magistrati di occuparsi di giustizia sportiva. Revocati tutti gli incarichi. Ministro Melandri “Si va verso la vendita collettiva dei diritti televisivi”. Rossi “Se Galliani è in conflitto di interessi non è un mio problema”.

14/06 Il Commissario Rossi nomina Agnolin commissario dell’Associazione Arbitri. Casarin “L’arbitro torni ad essere l’uomo misterioso”. L’azzeramento della CAF è questione di ore. Si va verso la nomina di Ruperto. Pagliuso chiede la riammissione in serie B del Cosenza Calcio 1914. Intercettazioni sui PM. Paparesta si difende: “Carriera stroncata se denunciavo l’irruzione di Moggi”. Prosegue l’inchiesta GEA. A Napoli prosegue l’inchiesta stralcio che riguarda giudici e polizia. La Juve ricomincia da Cobolli Gigli e Tardelli

13/06 Chiuso il primo filone di indagini. Il Presidente della Corte d’Appello Federale, Martellino, si difende. Processo doppio. Si allarga l’inchiesta del CSM. Mercoledì le decisioni del plenum. Abete e De Rossi: Nessuna amnistia anche se vinciamo. Buffon “Bello sudare la maglia per l’Italia”. I favori della “cupola” alla Lazio. La Juve riparte voltando pagina in fretta: nuovo Cda.

12/06 Girando da Borrelli “Nessuna gara era preordinata”. Ascoltato il dipendente della Federcalcio Galati “Chi si oppone viene vessato”. Anche la Samp nell’indagine. Blatter “Trovati i problemi ora si va verso le soluzioni”. La Lega va verso la riscrittura del regolamento. E poi Galliani, Sacchi, Di Pietro, Campana, Pescante.

11/06 Una domenica tranquilla. Lunedì Giraudo da Borrelli. Il Legale di Titomanlio “Nessun muro di reticenza”. Trezeguet “Aspettiamo la giustizia sportiva”. Gli sponsor della Juve ripongono la loro fiducia nella società

10/06 Borrelli si concede una pausa. Il Presidente Cellino “Rossi chieda consigli ai presidenti onesti”. Secondo il legale di Lotito il campionato slitta a dicembre. Del Piero “Spero che per la Juve si risolva nel migliore dei modi” L’assistente Titomanlio: “Pronti a collaborare”

09/06 Borrelli contro un “muro difensivo concordato”. Maxi audizione con Meani (Milan): quasi otto ore. Non esiste alcun super teste. Tre ore di interrogatorio per Carraro e tre anche per Pieroni. Pirrone replica a Bergamo: “Io scarso e onesto, lui invece?”. Catricalà “Presto regole per i procuratori”. Adiconsum presenta uno studio sugli errori arbitrali dal 2002 al 2004. Avv. Coppi: “Il Coni potrebbe costituirsi parte civile”

08/06 Bergamo interrogato per nove ore “Fatto fuori da Pairetto e Lanese”. Per Pairetto sei ore di interrogatorio. Moggi dice no a Borrelli. Oggi tocca a Carraro. Della Valle “Non abbiamo fatto nulla di strano”. L’AIA rigetta il ricorso di De Santis: non andrà ai mondiali. Galliani ascoltato per due ore. L’Antitrust collabora con Rossi

07/06 Interrogatori fiume per De Santis e Paparesta. Borrelli: “Nessun pentito. Entro 10 giorni la relazione alla Procura sportiva”. La Commissione Cultura della Camera avvierà un indagine. Pirrone: “Già da tempo denunciavo pressioni”. Gaucci Jr: “C’è ancora paura della ‘cupola’

06/06 Borrelli mette sotto torchio gli arbitri. No Intertoto per il calcio italiano. E Rossi incassa l’ok di Uefa e Fifa. Corioni: “Girando la mente, Galliani gli obbediva”. Lazio e Juve nel mirino di Borrelli. Rossi incontra Galliani: Nessuna accordo sulla gestione della Lega. Blatter “Felice della reazione delle autorità italiane”

05/06 Borrelli a tutto campo, vuol vederci chiaro su tutto. E il Coni ricorre alla Caf per la sentenza su Agricola per il doping. Mazzarri ascoltato dal PM di Napoli. Cesare Geronzi ascoltato per due ore dai PM. L’ex segretaria della CAN, Fazi, non risponde. Pelè “Spero che la giustizia punisca tutti”. Blatter “Ci vogliono arbitri professionisti”

04/06 Borrelli in azione: L'arbitro Pirrone interrogato per tre ore. Il Milan si ribella: “Una campagna contro”. Lite in un bar per calciopoli, ci scappa il morto

03/06 Cannavaro e Trezeguet interrogati dai PM a Roma. La Procura di Torino vuol riaprire l’inchiesta sulle designazioni. Undici giorni per rifondare la Juve. Somma “Non cambia nulla. Moggi resterà sempre un grande”

02/06 Il procuratore Borrelli pronto per il maxiprocesso. Ombre sulla partita Udinese-Milan del 2005: Galliani e Pozzo non ci stanno. Galliani: “Siamo stati danneggiati”. Il Legale di Moggi replica a Galliani “Ha letto tutte le intercettazioni?”. Spalletti in procura a Napoli.

01/06 Il commissario Rossi: “Una situazione che non pensavo così grave”. Secondo l’ex vicecapo dell’Ufficio indagini Juve e Fiorentina in B. Galliani pronto a lasciare. Preziosi sentito dalla Procura di Napoli. Nevio Scala: “Tutto deprimente. Con gli azzurri si può andare avanti”.

31/05 Calcio nel caos: Lotito ai PM: “Lazio pulita”. Il difensore di Moggi: “Il Milan il vero potere”. I rossoneri "Manovre diversive". Petrucci “Voltiamo pagina, torniamo a parlare di sport”. Verdone “Di fronte allo scandalo del calcio mi vergogno di essere italiano”. Zeman “Io alla Juve? Non potrei. Ipotesi Baggio? sarebbe solo per immagine”.

29-30/05 Calcio nel caos: Caso Gea,sentito l'arbitro cosentino Palmieri: “Mai rilasciato interviste”. Lazio nei guai: aggiotaggio per Lotito. Niente incarichi sportivi per i magistrati del CSM. Avv. Grassani “Milan in B, ipotesi per ora non ipotizzabile”. Del Piero “Orgoglioso di essere juventino”. V.Franza "Ipotesi A per il Messina". Ieri sentito Della Valle.

28/05 Calcio nel caos: Per Borrelli una settimana intensa. Bonfrisco “Paparesta fuori dalle regole”. Gattuso: “Qualcuno sputa nel piatto”.

27/05 Calcio nel caos: L’inchiesta entra nel vivo. Borrelli al lavoro e Lippi difende il figlio. Commissario Rossi: “Sconti per nessuno”. Sacchi e Agnolin: “Chi ha sbagliato paghi”. Lippi: “In Italia chi è indagato è già condannato”. Peruzzi accusa: “Moggi il pastore e noi il gregge”.

26/05 Calcio nel caos: Gli atti passano a Borrelli: Parte ufficialmente “Piedi Puliti”. Galliani rimane solo, si dimette Zamparini. Gigi Riva: “Beckembauer ha parlato da bambino”. Cossiga: “Tangentopoli era più onesta”. Sacchi: “Torniamo al calcio di prima, senza banchieri e politica”. Il figlio di Lippi indagato a Roma e Milano.

25/05 Calcio nel caos: Interrogatori a Napoli e Roma e perquisizioni della GdF. Cannavaro ci ripensa. Albertini: “Pensavo ci fosse sudditanza psicologica, invece...”. Cecchi Gori “Affossato perchè scomodo. I 5 anni più brutti della mia vita”. Licenza Uefa per 14 club: manca la Lazio. I tiofosi si costituiscono parte civile. Gli ex vogliono Boniperti presidente della Juve

24/05 Calcio nel caos: La Lega Calcio cerca nuove regole. Alla Gea e ad Alessandro Moggi oltre il 10% del mercato delle procure. Conti: “Lotta al conflitto d’interessi”. La Finanza nella sede del Crotone e della Reggina. Buffon in Procura. Galliani confermato in Lega. Cannavaro: “Gli scudetti della Juve, meritati”

23/05 Calcio nel caos: Il commissario della FIGC, Rossi, nomina il procuratore Borrelli capo ufficio indagini. Scatta “Piedi puliti”. A Napoli sfilano i testi. perquisita la sede della Torres

22/05 Calcio nel caos: Lippi rimane al suo posto. Moggi cita Berlusconi. Chieste le dimissioni di Galliani che le respinge, l’inchiesta va avanti. Moggi: “Un’imboscata di Galliani”. Guido Rossi: “Beckenbauer ne approfitta”. Avv. Stagliano “La Juve in B”

21/05 Calcio nel caos: Moggi ebbe un ruolo importante nelle elezioni di Carraro e Galliani. Tardelli replica a Beckenbauer “Anche in Germania c’è il marcio”. Chieste le dimissioni di Lippi. Le intercettazioni di De Santis

20/05 Calcio nel caos: Il potere assoluto di Moggi. Ora è fuga dalla Gea. Si dimette anche il Generale Attardi. Beckembauer: L’Italia la pagherà ai Mondiali. Le tifoserie di Messina, Crotone e Reggina non ci stanno

19/05 Calcio nel caos: La Gea controllava anche Reggina, Livorno e Siena. Gazzoni: “Le dimissioni di Carraro sono finte”. Interrogati Lippi e Zeman. Si dimette il Generale Pappa

18/05 Calcio nel caos: Il Commissario Rossi fa piazza pulita. Le intercettazioni di Carraro e Moggi che preparavano le elezioni in Lega. Menzionato Pisanu. Sospesi nove arbitri, la Finanza a casa di Moggi e nella sede della Juve

17/05 Calcio nel caos: Il Commissario Rossi al lavoro. Spunta il filone doping. Dopo il vertice delle Procure, nuovi accertamenti. Definite le competenze delle Procure di Roma e Napoli.

16/05 Calcio nel caos: Guido Rossi commissario della FIGC chiamato a sistemare il calcio e le sue regole. Petrucci rassicura Lippi “Verrò a trovarti con Rossi”.

 

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