Le motivazioni della Corte Federale. I nuovi deferimenti
la prossima settimana.
04/08 Per la Juventus e' stato provato l'illecito sportivo, la
Lazio deve "ringraziare" Tombolini, la Fiorentina e' stata
salvata da una serie di attenuanti mentre per il Milan le sentenze
della Caf erano sproporzionate ai fatti accertati. Questo, in estrema
sintesi, il contenuto delle 117 pagine di motivazioni depositate
oggi dalla Corte Federale in merito alle sentenze di secondo grado
sullo scandalo calciopoli dello scorso 25 luglio. La tesi difensiva
della societa' bianconera, secondo la quale ripetute violazioni
dell'articolo 1, quello sulla slealta' sportiva, non costituiscono
illecito (art.6) e' stata smontata dal collegio presieduto da Piero
Sandulli, in quanto c'e' "un rapporto di necessaria inerenza
delle condotte genericamente antidoverose alla figura dell'illecito"
o comunque se ne possono "considerare elemento costitutivo:
si tratta di un occasionale, di volta in volta da verificare, apporto
causale alla realizzazione dell'illecito sportivo fornito da una
condotta, comunque, espressiva di una trasgressione all'ordinamento
sportivo". Per la Corte, quindi, nessun dubbio sulle condotte
di Giraudo e Moggi, quest'ultimo secondo i giudici "dotato
di quel potere condizionante della correttezza di significative
componenti del settore arbitrale di cui motivatamente parla la decisione
impugnata ed al quale era necessario (metaforicamente) inchinarsi
per sopravvivere nel mondo della Serie A". Il fatto, quindi,
che la Juve si sia vista diminuire i punti di penalizzazione da
30 a 17 e' dovuto all'"importante e prestigiosa storia sportiva,
di cui ha sempre percepito i frutti anche la prima squadra nazionale,
della societa' nonche' la rimozione, o la mancata opposizione alle
dimissioni, dei dirigenti responsabili della condanna". Per
quanto riguarda la Lazio, invece, la deposizione dell'arbitro Daniele
Tombolini davanti all'ufficio indagini della Figc si e' rivelata
decisiva, perche' ha scagionato la societa' biancoceleste dall'accusa
di illecito sportivo in merito alla gara contro il Brescia, mentre
per Lotito e Carraro, la Corte parla semplicemente di violazione
dell'articolo sulla slealta' sportiva. Pesante il giudizio sulla
Fiorentina, "che, in un'ideale (e non commendevole) graduatoria
di responsabilita' tra le societa' deferite", si colloca secondo
la Corte "al secondo posto alle spalle della Juventus, ma a
debita distanza da essa". La societa' viola e' stata "dichiarata
colpevole di illecito solo a titolo di responsabilita' oggettiva
e presunta" ed e' stata salvata dalla B da una serie di attenuanti,
una per tutte il fatto che "Diego Della Valle non pote' sottrarsi
all'instaurazione, invero ben piu' deferente e cerimoniosa, di un
rapporto diretto con Bergamo" o che "non vi e' prova che
esistesse alcuna consuetudine di rapporti tra Diego Della Valle
ed i designatori arbitrali, tale da influenzare in forma costante
e stabile le designazioni e le direzioni di gara relative ad una
determinata squadra". Chi ne esce piu' "pulito" e'
il Milan, che la Corte aveva riammesso alla Champions, dimezzando
i punti di penalizzazione. Secondo il collegio presieduto da Sandulli
le prove raccolte sul Milan non giustificavano le pesanti sanzioni
della Caf e le posizioni di Meani e Galliani non sono cosi' gravi
come e' stato ritenuto in primo grado. Sul vicepresidente rossonero,
la Corte Federale spiega che "apprende notizie non in ordine
a vicende relative ad indebiti futuri vantaggi nei confronti del
Milan, ma, piuttosto, quali spiegazioni relative a palesi errori
verificatisi ad opera della direzione tecnica di una gara disputata
dalla societa' Milan con il Siena". Fin qui le motivazioni,
che certo faranno discutere anche in Camera di Conciliazione e Arbitrato
del Coni, che oggi ha diramato il calendario delle udienze e i Conciliatori
per le istanze presentate da Juve, Galliani, Moggi, Giraudo e Mazzini,
quest'ultimo aggiuntosi oggi. Il primo caso a essere esaminato sara'
quello della societa' bianconera il prossimo 18 agosto (conciliatore
Angelo Piazza) mentre il 5 settembre tocchera' a Galliani e Giraudo
e due giorni dopo sara' la volta di Mazzini e Moggi. Date che danno
da pensare e che confermano come le cose siano destinate ad andare
per le lunghe: a queste condizioni Tar (dove gia' Moggi ha presentato
ricorso) e Consiglio di Stato potranno pronunciarsi solo a fine
mese, a una decina di giorni dall'inizio del campionato. E tutto
questo senza considerare un altro aspetto tutt'altro che marginale.
I tanto attesi deferimenti del procuratore federale Stefano Palazzi
sul secondo filone di calciopoli, attesi per oggi, slittaranno alla
prossima settimana, si pensa tra lunedi' e martedi'. Bisognera'
dunque attendere ancora per conoscere la posizione della Reggina
e del suo presidente Lillo Foti, i piu' a rischio, e delle altre
societa' coinvolte, tra le quali secondo alcune indiscrezioni ci
sarebbe l'Arezzo. Arrivando in ritardo i deferimenti, slitta anche
tutto il percorso giudiziario che va dalla Caf alla Consiglio di
Stato, passando per Corte Federale, Cca e Tar. La speranza di tutti
i tifosi, quindi, e' che l'aver spostato l'inizio dei campionati
di A e B di due settimane rispetto alle date inizialmente previste
sia sufficiente. In parole povere la Juventus ha visto ridurre la
penalizzazione nei suoi confronti in virtu' del suo blasone. Tra
Moggi e Giraudo la differenza, solo nella pena pecuniaria, sta nel
numero di telefonate 'proibite' indirizzate ai designatori arbitrali.
Sono alcune delle motivazioni, depositate oggi, della sentenza della
Corte federale per il processo d'appello di calciopoli. Nelle 117
pagine c'e' la spiegazione di tutte le decisioni prese nei giorni
scorsi. Ce n'e' per tutti: dal Milan, colpito da una sentenza "spropositata"
in primo grado, al patron laziale Lotito, convinto di combattere
una battaglia moralizzatrice.
Juventus: Illecito provato ma attenuato dal blasone
04/08 Illecito per la Juventus ma pena ridotta alla luce della
storia del club bianconero. Questo, in estrema sintesi, il contenuto
delle motivazioni della Corte Federale rispetto alle sentenze di
secondo grado su calciopoli dello scorso 25 luglio. Il collegio
presieduto da Piero Sandulli ha innanzitutto confermato la tesi
che una ripetuta violazione dell'articolo 1, quello della slealta'
sportiva, possa essere interpretato come una violazione dell'articolo
6, quello sull'illecito in quanto c'e' "un rapporto di necessaria
inerenza delle condotte genericamente antidoverose alla figura dell'illecito"
o che comunque "se ne possano considerare elemento costitutivo:
si tratta di un occasionale, di volta in volta da verificare, apporto
causale alla realizzazione dell'illecito sportivo fornito da una
condotta, comunque, espressiva di una trasgressione all'ordinamento
sportivo". Per quanto riguarda le posizioni dei due ex dirigenti
bianconeri Moggi e Giraudo, per la Corte Federale c'e' "l'accertata
e concertata confluenza dell'oggetto e del fine della loro attivita'
illecita' nell'interesse della Juventus. Le loro condotte dovranno,
pertanto, essere guardate come avvinte da questo comune intento,
anche se in singoli casi, possano essere state poste in forma disgiunta
perche' cosi' suggerivano le circostanze o divisavano gli incolpati
allo scopo di consolidare gli effetti positivi per la societa' delle
loro azioni". La Corte riconosce che non ci sono prove che
Moggi e Giraudo agissero in coordinamento con altri organi amministrativi
della Juve o con la proprieta' ma "questo non significa, in
alcun modo, che le loro azioni non siano direttamente riferibili
alla societa', che ne era altrettanto direttamente beneficiaria
e che non lo sarebbe stata se tali azioni non fossero state poste
in essere". Parole dure della Corte Federale, in particolare,
nei confronti di Moggi, "dotato di quel potere condizionante
della correttezza di significative componenti del settore arbitrale
di cui motivatamente parla la decisione impugnata ed al quale era
necessario (metaforicamente) inchinarsi per sopravvivere nel mondo
della Serie A e non vedere vanificati investimenti e patrimonio
societario e non mortificare la buona fede e la passione degli ignari
sostenitori". Per la Juve, quindi, si ritiene che sia stata
provata l'accusa di illecito sportivo "e cioe' dell'alterazione
della classifica, a vantaggio della Juventus, del campionato 2004/2005,
per effetto del condizionamento del settore arbitrale. A questo
proposito la Corte rileva che la configurabilita' dell'illecito
ex art.6 CGS non puo' che fondarsi su una prova solida ed al di
la' di ogni ragionevole dubbio che l'atto umano oggetto di incolpazione
riveli (oltre che la sua idoneita' al raggiungimento del risultato
vietato) la volonta' dell'agente di realizzare, con dolo specifico,
Da qui la conferma della retrocessione in B del club bianconero,
mentre la mitigazione dei punti di penalita', passati da 30 a 17,
si spiega sulla base dell'"importante e prestigiosa storia
sportiva, di cui ha sempre percepito i frutti anche la prima squadra
nazionale, della societa' (elemento di cui l'ordinamento sportivo
tende, sempre piu' spesso, a tener conto, come dimostra il favore
verso la riammissione in campionati immediatamente meno elevati,
di quello di competenza, di societa' dichiarate, fallite, ma portatrici
di un glorioso passato atletico) nonche' la rimozione, o la mancata
opposizione alle dimissioni, dei dirigenti responsabili della condanna".
Milan: Sanzioni della CAF sproporzionate rispetto
ai fatti
04/08 Le prove raccolte sul Milan non giustificavano le pesanti
sanzioni della Caf e le posizioni di Meani e Galliani non sono cosi'
gravi come e' stato ritenuto in primo grado. Cosi', nelle motivazioni
depositate oggi dalla Corte Federale in merito alle sentenze dello
scorso 25 luglio, si spiega la riammissione della societa' rossonera
in Champions League con una dimezzazione dei punti di penalita'
per il prossimo campionato (passati da 15 a 8). La Corte Federale,
quindi, ha ritenuto che "le sanzioni indicate (quelle della
Caf, ndr) siano sproporzionate ai fatti accertati, e comunque non
in sintonia con la normativa dettata dalle norme di comportamento
contenute nel Codice di giustizia sportiva". Per quanto riguarda
l'addetto agli arbitri Leonardo Meani, il collegio presieduto da
Sandulli riconosce che "l'intervento di costui sia senz'altro
da riprovare; egli e' dipendente, sia pure in posizione non di vertice,
di una societa' di calcio e, benche' la sua qualifica pacificamente
fosse quella di dirigente addetto agli arbitri, ha abbondantemente
travalicato le sue funzioni interessandosi di questioni non consentite".
Ma la Corte "non rileva, in questa sede, disquisire sugli elementi
costitutivi dell'illecito sportivo. (...) La Corte, in ogni caso,
tenendo conto della consistenza degli interventi del Meani, cosi'
come vengono riportati nei capi di incolpazione, e comunque di come
detti fatti sono stati acquisiti al procedimento, ritiene che possa
ritenersi congrua una sanzione piu' contenuta rispetto quella irrogata
in primo grado dalla Commissione". Su Galliani, la Corte Federale
spiega che "apprende notizie non in ordine a vicende relative
ad indebiti futuri vantaggi nei confronti del Milan, ma, piuttosto,
quali spiegazioni relative a palesi errori verificatisi ad opera
della direzione tecnica di una gara disputata dalla societa' Milan
con il Siena. E' ovvio l'auspicio che certe incongruenze piu' non
accadano, ma la valutazione della Corte Federale e' nel senso che,
da parte del Galliani, non si siano date disposizioni o direttive
volte a perseguire ingiusti o non consentiti trattamenti".
Fiorentina: Colpevole, ma non come la Juve
04/08 Nello scandalo calciopoli la Fiorentina risulta meno colpevole
solo della Juventus (e "a debita distanza", sottolinea
la Corte Federale), ma grazie a una serie di attenuanti ha potuto
meritare la permanenza in A. Questo quanto emerge dalle motivazioni
depositate oggi dalla Corte Federale in merito alle sentenze di
secondo grado dello scorso 25 luglio che hanno visto ribaltare la
decisione della Caf di retrocedere in B la societa' viola. Il collegio
presieduto da Piero Sandulli, infatti, non ha riscontrato alcuna
prova di illecito sportivo sia per l'incontro Lazio-Fiorentina sia
per la partita che i viola giocarono a Verona contro il Chievo,
a proposito della quale "nulla prova, ne' consente il sospetto,
che l'arbitro Dondarini fosse stato messo al corrente dell'altrui
disegno illecito, che vi avesse prestato, in qualsiasi forma, adesione,
che egli abbia improntato a favoritismo verso la Fiorentina la propria
direzione di gara, che il presunto (solo alla stregua di una malevola
conversazione telefonica tra terzi) errore tecnico fosse viziato
da dolo, ne' che fosse stato raggiunto da qualsivoglia 'segnale'".
In nessuna delle stesse conversazioni telefoniche che hanno caratterizzato
la vigilia della gara "si parlava di interventi volti ad influenzare
la designazione arbitrale; ne' vi sono, negli atti del processo,
colloqui concernenti la designazione concretamente avvenuta o prove
di interventi presso l'arbitro". La Corte Federale, invece,
riscontra un caso di illecito sportivo per la gara Lecce-Parma,
dove la direzione di gara di De Santis avrebbe portato a un risultato
favorevole alla permanenza in A dei viola. Ma "il risultato
complessivamente vantaggioso per la Fiorentina - sottolinea la Corte
Federale - era legato ad altre variabili (le partite riguardanti
la stessa Fiorentina, nonche' le altre societa' interessate alla
permanenza in serie A) che non risultano essere state manipolate,
da illeciti interventi riferibili a Diego Della Valle o a suoi incaricati,
cio' che ridimensiona sensibilmente l'attitudine del risultato,
cosi' alterato, alla causazione del piu' ampio disegno di permanenza
della societa' in serie A". Alla societa' viola, poi, vengono
riconosciute una serie di attenuanti, come il fatto che "Diego
Della Valle non pote' sottrarsi all'instaurazione, invero ben piu'
deferente e cerimoniosa, di un rapporto diretto con Bergamo"
o che "non vi e' prova che esistesse alcuna consuetudine di
rapporti tra Diego Della Valle ed i designatori arbitrali, tale
da influenzare in forma costante e stabile le designazioni e le
direzioni di gara relative ad una determinata squadra". La
Corte Federale ricorda anche che il patron della Fiorentina, "a
conferma del ruolo condizionante ed egemone di dirigenti di altre
societa', dovette rivolgersi, per realizzare il proprio progetto,
anche a Moggi, nell'implicita sfiducia che i competenti organi federali
sarebbero stati in grado di adempiere i propri doveri e di assicurare
terzieta' ed indipendenza nello svolgimento delle competizioni sportive".
Tenuto conto anche del fatto che "l'illecita combinazione a
tre (Diego Della Valle, Bergamo e Mazzini) fu pattuita solo nell'ultimo
mese della stagione 2004/2005, a differenza di altre situazioni
protratte per l'intera durata del campionato, conclusosi addirittura
con la vittoria della societa' i cui dirigenti avevano organizzato
sistematiche e strutturali condotte di illecita influenza",
la Fiorentina "e' stata dichiarata colpevole di illecito solo
a titolo di responsabilita' oggettiva (per il fatto di Diego Della
Valle) e presunta (per quello di Mazzini) e non diretta. Il complesso
di queste considerazioni porta a ritenere che, in un'ideale (e non
commendevole) graduatoria di responsabilita' tra le societa' deferite,
la Fiorentina non possa che collocarsi al secondo posto alle spalle
della Juventus, ma a debita distanza da essa".
Lazio: Nessun illecito, ma deve ringraziare Tombolini
04/08 Nessuna prova di illecito per la Lazio, "salvata"
anche dalla deposizione di Tombolini. La Corte Federale, nelle motivazioni
depositate oggi in relazione alle sentenze dello scorso 25 luglio,
spiega perche' in secondo grado la societa' biancoceleste e' stata
riportata in A dopo la retrocessione nella serie cadetta comminata
dalla Caf. La Corte Federale, infatti, ha escluso l'accusa di illecito
sportivo in relazione alla partita Lazio-Brescia, forte anche di
quanto dichiarato dall'arbitro di quella gara, Daniele Tombolini,
all'ufficio indagini della Figc. Deposizione che e' stata acquisita
proprio in secondo grado. L'arbitro "ha, in particolare, dichiarato
di aver interpretato la richiesta di Bergamo di prestare la massima
concentrazione per la direzione della partita come una semplice
'raccomandazione di carattere squisitamente tecnico', tenuto conto
che si trattava di una gara difficile - si legge nelle motivazioni
della Corte - Lo stesso Tombolini ha pure escluso che Bergamo gli
avesse mai detto che in relazione alla gara vi fosse un interesse
anche di Carraro. Va, infine, posto nel debito rilievo che sempre
Tombolini, a proposito del suggerimento ricevuto da Bergamo, di
mettersi 'sulla lunghezza d'onda giusta', abbia dichiarato di aver
percepito la frase come sottolineatura della necessita' della massima
concentrazione nella direzione della gara". Dichiarazioni che
la Corte reputa attendibili, per cui "non e' logicamente concepibile
un articolato disegno illecito in cui manchi del tutto la partecipazione
arbitrale ad esso, e non sia nemmeno immaginata nella stessa formulazione
dell'atto di accusa (in cui non viene nemmeno citato il nome dell'arbitro):
la coerente conseguenza di tale constatazione e' quella dell'impossibilita'
di ritenere provata la commissione di un illecito ex art. 6 CGS,
monco, sin dall'origine, del suo essenziale segmento conclusivo".
Per Lotito e Carraro, coinvolti nella situazione relativa alla Lazio,
la Corte parla semplicemente di violazione dell'articolo sulla slealta'
sportiva: nel caso del presidente biancoceleste per "il tentativo
di modifica di un trend arbitrale sfavorevole alla Lazio attraverso
la combinazione di pubbliche denunce e di privati interventi indiretti
presso i designatori arbitrali", mentre per Carraro l'accusa
e' quella di essere intervenuto "attraverso un canale informale
e non trasparente presso uno solo dei designatori, piuttosto che
per il doveroso tramite dei competenti organi federali preposti
ad una ufficiale valutazione tecnica dell'operato arbitrale".
Ad attenuare la posizione della Lazio rispetto alle sentenze della
Caf "puo' solo contribuire la almeno putativa convinzione (da
parte di Lotito, ndr) di agire per l'eliminazione di ingiustizie
e danni per la propria societa'".
Cobolli Gigli “La Juve eccessivamente penalizzata”
04/08 "Moggi e Giraudo sono stati implicati in qualche cosa
che e' stato ingigantito enormemente ma hanno fatto parte di un
sistema che era un sistema di persone che si parlavano tra loro,
e comunque spiacevole da vedere. Quindi Moggi e Giraudo sono dentro
questo sistema, ci sono stati, chi piu' o chi meno non lo so. So
che la Juventus, pero', c'era molto meno. E' stata trascinata e,
in questo senso, eccessivamente penalizzata". Questa la posizione
espressa dal presidente della Juve Giovanni Cobolli Gigli sullo
scandalo calciopoli, in un'intervista a Sky Sport che andra' in
onda alle 19.45 all'interno di "Sport Time". "Sara'
un calcio migliore senza Moggi? No, non senza Moggi - replica -
Sara' un calcio migliore perche' il calcio deve diventare migliore".
Nel profilo di Vieira distribuito alla presentazione dell'Inter
si legge, alla voce stagione 2005/2006, retrocesso in serie B. "Mi
auguro ancora che sulla sua biografia ci possa essere un errata
corrige - sottolinea Cobolli Gigli - e che invece di retrocesso
in serie B ci possa essere scritto: penalizzato in serie A. Noi
riteniamo che il campionato 2005/2006 non aveva alcun motivo di
esserci sottratto nel senso che il collegio arbitrale che esisteva
non era sotto indagine e non e' stata fatta alcuna indagine. Quindi
i giocatori, i tifosi, la squadra, la societa', tutti quanti sentiamo
il peso di questa sottrazione, che e' molto pesante. Tutti i giocatori
mi dicono: 'Presidente, noi questo scudetto ce lo siamo meritato
minuto per minuto sul campo e siamo convinti di averlo vinto sul
campo'". Poi una battuta sul rapporto tra la proprieta' post
Giovanni e Umberto Agnelli e la Juve. "Credo sia una passione
diversa - ammette Cobolli Gigli - Giovanni e Umberto Agnelli hanno
gestito la Juventus, e io ho l'onore di sedermi sulla poltrona che
loro hanno occupato. Questa proprieta' e' piu' giovane e gestisce
con entusiasmo che nasce con meno anni di frequentazione, ma ritiene
la squadra un fatto assolutamente importante per la famiglia, per
la citta': un impegno".
Luciano Moggi ricorre al TAR
04/08 Luciano Moggi ha presentato ricorso al Tar del Lazio contro
la sentenza della Corte Federale. L'ex direttore generale della
Juventus, sia dalla Caf che nel secondo grado del giudizio sportivo,
si e' visto infliggere un'inibizione di 5 anni con proposta di radiazione
e un'ammenda di 50 mila euro. Moggi ha anche presentato ricorso
alla Camera di Conciliazione del Coni che lo ascoltera' il prossimo
7 settembre (l'avvocato Ciro Pellegrino sara' il conciliatore),
ma ha deciso di rivolgersi comunque al Tar. Sara' la terza sezione
del tribunale amministrativo del Lazio, presieduta da Francesco
Corsaro, ad esprimersi sul ricorso di Luciano Moggi.
L’assistente Pierpoalo Perri di Cosenza
entra in CAN A/B
04/08 A seguito della riunione tra gli organi tecnici Can C e Can
di A e B e' stato definito il passaggio nell'organico della Can
degli arbitri Fabrizio Lena (Ciampino), Nicola Pierpaoli (Firenze)
e Christian Zanzi (Lugo di Romagna), e nel ruolo assistenti di Mauro
Bernardoni (Modena), Paolo Costa (Palermo) e Pierpaolo Perri (Cosenza).
La decisione e' stata presa dal commissario straordinario dell'Aia,
Luigi Agnolin, nel corso di una riunione con i designatori Tedeschi,
Boggi e Apricena. Tutti gli arbitri ed assistenti - precisa una
nota - raggiungeranno nella mattinata il raduno di Sportilia per
porsi a disposizione del designatore Stefano Tedeschi.
Jacopo Volpi condurrà la Domenica Sportiva
04/08 Sara' Jacopo Volpi, secondo alcune indiscrezioni trapelate
da Viale Mazzini nel pomeriggio, a condurre la prossima edizione
della "Domenica Sportiva". Tramonta quindi l'ipotesi di
Marco Civoli, uno dei nomi circolati nelle ultime ore. Marco Mazzocchi,
che aveva condotto l'ultima edizione del programma, aveva chiesto
espressamente di mollare il mondo del "pallone" per un
anno, a seguito delle vicende di "Calciopoli". Intanto
Fabrizio Maffei, che resta alla guida di Raisport, sta definendo
la squadra che affianchera' Volpi alla "DS" e delle altre
trasmissini sportive 2006/2007, compreso gli speciali in occasione
delle partite di Champions League.
Per la Juve la conciliazione con il CONI il 18
agosto
04/08 L'udienza della Juventus davanti alla camera di conciliazione
del Coni è stata fissata per il 18 agosto. Sarà Angelo
Piazza, ex ministro, a presiedere l'udienza per il terzo grado di
giudizio sullo scandalo del pallone relativo al club bianconero.
Il tentativo di conciliazione con la Federcalcio è stato
fissato per le ore 15. E sarà lo steso conciliatore ma in
un'udienza separata di Antonio Giraudo fissata per il 5 settembre,
lo stesso giorno in cui verrà discusso anche il ricorso di
Adriano Galliani. E' arrivata anche la domanda di Innocenzo Mazzini,
seduta fissata il 7 settembre come per Luciano Moggi.
La sintesi della giornata
04/08 Luciano Moggi, ovvero l'incarnazione del potere capace di
condizionare gli arbitri e ''al quale era necessario inchinarsi
per sopravvivere nel mondo della serie A''. Ma nessun sistema, piuttosto
''una serie di reticoli all'interno di un'atmosfera inquinata''.
E' lontana nel tempo e nella sostanza quell'idea di illecito strutturato
che aveva sostenuto l'inchiesta e l'accusa a 'calciopoli': la Corte
federale, dopo dieci giorni dalle sentenze di secondo grado che
ammorbidivano e non poco quelle emesse da giudici della Caf, condannando
alla retrocessione in serie B la sola Juventus, ha depositato le
attese motivazioni. In 117 pagine - ma la parte clou si riduce ad
una sessantina - l'organo di giustizia d'appello ha spiegato passo
dopo passo i verdetti del 25 luglio. La Juve deve pagare il prezzo
maggiore perche' dei suoi dirigenti si censura ''la piena e concreta
attitudine a falsare la classifica posseduta dall'opera di condizionamento
del settore arbitrale''. Un condizionamento su cui anche i giudici
d'appello sono stati unanimi nel valutare: ''la natura, l'intensita',
l'ambiguita' e la non trasparenza'' dei rapporti di Moggi, ma anche
di Antonio Giraudo con i designatori, sono messi nero su bianco
dalla Corte. E una volta accertato che ''il condizionamento del
settore arbitrale costituisce sistema comportamentale idoneo all'alterazione
del campionato'' la Juve non poteva salvarsi dalla responsabilita'
diretta per l'operato dei suoi massimi dirigenti. Condotte ''stabili
e durature'' dicono i giudici di secondo grado, e seppure non si
puo' parlare di sistema ''l'aggregazione di tutti questi disdicevoli
elementi e' addebitabile solo alla Juventus, cio' che ne rende incomparabile,
in negativo, la posizione rispetto ad ogni altro''. Dai 30 punti
decisi dalla Caf, l'handicap si e' ridotto a 17 perche' la Corte
ha tenuto in debito conto ''la storia'' del piu' blasonato dei club
italiani. ''L'importante e prestigiosa storia sportiva'' che ha
contribuito anche ai successi della nazionale, recitano le motivazioni,
ha di fatto salvato almeno in parte la Juve. Per la Lazio in appello
sparisce l'accusa di illecito sportivo: in particolare per la gara
Lazio-Brescia determinante e' stata la posizione dell'arbitro Daniele
Tombolini, la cui deposizione davanti all'ufficio indagini, cosi'
come richiesto dalla difesa del club, era stata ammessa agli atti
della Corte. Tombolini, spiegano i giudici, ''non viene chiamato
a rispondere di illecito, la sua prestazione non viene prospettata
come efficiente allo scopo vietato'', insomma la Corte e' certa
che ci sia ''la sua totale estraneita' a qualunque disegno illecito''.
Ecco allora che la Lazio vede ridurre le sue responsabilita' all'interno
di quell'inquinamento ambientale denunciato: la mancanza del ''segmento
arbitrale'' esclude l'efficacia di un accordo in ipotesi fraudolenta.
Da qui si spiega anche la quasi assoluzione di Franco Carraro (per
l'ex presidente Figc solo ammenda e diffida) perche' ''non vi e'
alcuna prova che Carraro agisse per scopi diversi da quelli istituzionali
di garantire il regolare andamento del campionato, che avrebbe potuto
essere turbato dalla prosecuzione di errori arbitrali ai danni della
Lazio''. Per i bianconcelesti solo la violazione dell'articolo 1.
Quanto alla Fiorentina solo responsabilita' oggettiva e presunta,
non diretta: questo ha salvato i viola dalla retrocessione. L'illecito
di Lecce-Parma secondo i giudici sarebbe stato commesso per responsabilita'
diretta solo da De Santis, Mazzini e Diego Della Valle, mentre i
due dirigenti di riferimento del club, l'ad Mencucci e il presidente
Andrea Della Valle sono condannati per mancata lealta'. Insomma
solo l'articolo 1. Per il Milan la Corte respinge l'ipotesi formulata
dai colleghi di primo grado e che le sanzioni ''sono sproporzionate
ai fatti accertati''. Fatti di cui deve rispondere in sostanza il
solo Leonardo Meani, la cui condotta e' ''da riprovare'', ma la
pena deve essere comunque piu' soft. Quanto alla posizione di Adriano
Galliani ''non e' stata valutata adeguatamente e con il supporto
di un'idonea motivazione''. Da Galliani non vengono date direttive
''volte a perseguire ingiusti o non consentiti trattamenti''. Un
''comportamento criticabile'' il suo '' ma di consistenza non particolarmente
penetrante''. Duro il giudizio su Paparesta, un altro che si e'
fatto maltrattare da Moggi: ''Atteggiamento remissivo e debole di
un prestigioso arbitro internazionale di fronte a fatti mortificanti
per la sua persona e per la dignita' della funzione'' lo bacchetta
la Corte per l'omessa denuncia dello spogliatoio del Granillo. Le
motivazioni non frenano comunque i malumori: Lazio e Fiorentina
le aspettavano per gli eventuali ricorsi. Chi gia' si e' mossa e'
la Juve che potra' tentare la conciliazione con la Figc alla Camera
del Coni il 18 agosto, davanti all'ex ministro Angelo Piazza. Intanto
Moggi, la cui conciliazione e' fissata per il 7 settembre, ha gia'
fatto istanza al Tar del Lazio. Lui, il colpevole numero uno, ha
deciso di andare fino in fondo.
Servizi precedenti
03/08:
La Melandri difende Rossi e in Lega scoppia
una bufera. Il Ministro Melandri sui diritti
TV “Pochi tre mesi per cambiare le regole”. Baldini
“Moggi, Carraro, Galliani, l’Italia non mi manca”.
Nominati i conciliatori del CONI per Moggi
e Galliani. Cobolli Gigli (Juve) “Siamo stati troppo
moderati”. L’antitrust consegna
la bozza del regolamento agli agenti dei calciatori. Il
14 agosto prende servizio il neo CT Donadoni..
02/08:
La FIGC diventa azienda. Gamberale e Coccia
al fianco di Rossi. Rossi ringrazia il CONI
“Due persone di altissimo livello”. Tempi
lunghi per le sentenze di calciopoli. Dopo
ferragosto la camera di conciliazione. L’udienza del
TAR su probabili ricorsi fissata per il 22 agosto. Le
nuove commissioni degli arbitri. Tedeschi
nuovo designatore CAN. Agnolin “Restituire il rispetto
di un ruolo screditato. Anche agli arbitri i diritti TV”.
Il Milan ammesso in Champions 'senza convinzione' dalla UEFA. I
tifosi con il Codacons aderiscono ad un iniziativa contro la GEA.
01/08:
Fiducia del Coni a Rossi che però viene
affiancato da due vice. Ulivieri “Rossi
resista. Si rischia il ritorno dei furbetti”. Il
campionato slitta al 10 settembre. Zamparini
torna presidente vicario della Lega. Si aspetta la decisione
della Uefa per il Milan in Champions. Ancelotti
“Milan onesto, non meritavamo il meno otto”.
La Juve ha presentato il ricorso. Parte la
Coppa Italia, 72 squadre al via. La Lazio con il Rende. Il
tabellone
31/08:
Via ai ricorsi. Attesa per Milan (in Champions)
e Reggina. La Juve pronta ad accettare una
B pulita. Esposto del Codacons su uno dei
membri della Commissione del secondo grado. Depositato
il ricorso di Girando-Moggi. La Super B piace. La Rai pensa
ad una pay TV con la Lega.
30/07:
Tra ricorsi e nuovi deferimenti si apre la
nuova settimana di calciopoli. Moggi “Ho
la coscienza tranquilla, posso continuare a combattere”. Zamparini
“Sentenze taroccate”. Cecchi Gori:
“Si faccia luce sulle vicende della mia Fiorentina”.
Zeman “Ho pagato più multe io che Carraro”.
28/07:
Prosegue l’inchiesta calciopoli. Il
primo ricorso è quello di Galliani.
Mazzini “Non sono l’uomo nero della FIGC”. Agnolin
“La classe arbitrale non è malata”. Tavecchio
“C’è disordine in ambito federale a causa di
calciopoli”. Agnolin e Ulivieri saranno ascoltati dalla
Camera.
27/07:
Borrelli riprende le audizioni.
Gazzoni chiede i danni e spara a zero su Carraro e la Reggina. Foti
“I tifosi della Reggina stiano tranquilli. Noi club autonomo
e indipendente”. Il Milan, sub judice,
aspetta un posto in Champions fino al 2 agosto. Moratti “Dalle
sentenze ci aspettavamo di più”. De
Santis “Bergamo mi ha dato tanto”
26/07:
Il Commissario Rossi continua nel suo mandato.
Assegnato lo scudetto all’Inter. Mazzola
“Uno scudetto non paragonabile ai miei”.
Donadoni "Contento per l'Inter".
Mancini "Lo scudetto degli onesti".
Facchetti "Scudetto della correttezza".
A Reggio il Consiglio
comunale discute della Reggina. Chiesta l’esclusione
del Milan dalla Champions. Nulla di fatto per la Presidenza
di Lega, se ne parla l'8 agosto. Moggi alla
ribalta: “Ora parlo io”. Pessotto vuole ricominciare
con una nuova vita. La rabbia del Genoa.
25/07:
Sconti per tutti (o quasi) nella sentenza
di secondo grado. Milan in Champions, Fiorentina
e Lazio in A con penalizzazioni. La Juve in B a -17. reazioni
e commenti. Ma nessuno è contento.
24/07:
Il Milan fa la voce grossa, Palazzi non ci
sente: “Un campionato falsato”.
Eventuali ricorsi al TAR discussi il 10 agosto. Reggina:
Foti, “solo clamore”. I tifosi “basta fango”.
Il comune convoca un Consiglio. Carraro “Sono
stravolto”. Juve, Lazio e Fiorentina attendono impazienti.
Il Milan chiede il proscioglimento. Casiraghi
e Zola alla guida dell’Under 21. Matarrese
“Non sono candidato alla presidenza della Lega”.
Pessotto “Vorrei vedere la sentenza in diretta”. Il
legale di Paparesta “Inaccettabile attacco dell’Associazione
Arbitri”.
23/07:
Secondo giorno di udienze con Juve, Lazio
e Fiorentina. Sandulli “Domani si chiude”.
Il Presidente del Bologna
fiducioso “Torneremo in A”. Ancelotti,
Maldini, Tassotti e Costacurta in visita d Pessotto. La Juve
teme un tonfo. Sgarbi “Borrelli sta
lavorando per niente”. Le difese di
Juve, Lazio e Fiorentina.
22/07:
Palazzi conferma l’esclusione della
Juve e chiede la B per il Milan con tre ounti di penalizzazione.
Conclusa la prima giornata della Corte Federale si riprende domenica.
La Corte accoglie alcune
richiese e respinge le eccezioni sollevate dalle difese. Il
legale di Carraro chiede il proscioglimento. Il processo
parte con i ricorsi delle difese e le eccezioni. Lotito:
“Sono qui per appurare la verità”. La
Juve chiede la permanenza in A.
21/07:
Processo a calciopoli, secondo tempo. Parte
il secondo, e ultimo, grado. Carraro: “Mai
parlato con il Presidente della CAF per il caso Mozart. Mazzarri
(Reggina) “Sono davvero imbufalito”. Il
comune di Reggio propone un collegio di difesa istituzionale.
Corbelli “Pronto a testimoniare a favore della Reggina”.
Prodi “Non tollereremo scene come quelle
di Firenze. Spero non paghi solo il mio Bologna”. Nuova
legge sui diritti TV, apprezzamenti bipartizan. Ministro
Melandri “Per i diritti TV si torna alla trattativa collettiva”
20/07:
Reggina nella bufera. Avviso di garanzia a
Foti, Bergamo De Santis, De Marco e Pieri.
Secondo la Procura di Napoli la Reggina subalterna alla Juve.
Le intercettazioni di Foti. La verità
di De Santis. Secondo la Lazio la chiave di
tutto è Carraro. Rossi assicura “nessuno
slittamento dei campionati. A breve l’assegnazione dello scudetto”.
Mediaset vuole rinegoziare i diritti TV. Il
Governo pensa ai rimedi
19/07:
Foti “Non ci sono gli estremi per deferire
la Reggina”. Zamparini accusa Galliani
che minaccia querele. Cellino non risponde. Il presidente
della Corte, Sandulli, invita i club ad accettare i verdetti. Ricorsi
al TAR: cosa prevede la legge. Scudetto all’Inter:
al lavoro una commissione apposita. Nuovi
scenari e opportunità per i calciatori disoccupati.
Donadoni prende servizio come CT. La Uefa
respinge la richiesta dell’Empoli
18/07:
Parte l’appello. Sabato la prima camera
di consiglio. Presentati tutti i ricorsi.
Foti (Reggina) “Sulla 2a inchiesta solo chiacchiere”.
Cellino presidente di Lega fino al 26. Matarrese
“Prima gli uomini e poi le regole”. Difesa
Juve: Pene sproporzionate. Donadoni prende servizio come
CT. La Uefa respinge la richiesta dell’Empoli
17/07:
La Corte Federale è pronta.
Sabato l’appello. Palazzi si oppone alle sentenze di primo
grado. Ulivieri: “La legge sportiva è chiarissima”.
I francesi vogliono i posti Champions League
delle italiane. Il Presidente dell’Empoli
scrive a Rossi e alla Melandri per la Uefa. Moggi
su Repubblica “Il mostro non sono io”. I tifosi
di Firenze occupano per due volte la stazione. Pessotto
fuori pericolo incontra le figliole: “Sono felicissimo”
16/07:
Cecchi Gori “I veri capi sono Carraro,
Giraudo e Galliani”. Ora spazio ai ricorsi.
A rischio il via dei campionati. Ministro Melandri “Le
sentenze vanno rispettate. A giorni le regole sul diritto TV”.
I legali della Juve pronti con il ricorso.
La difesa della Lazio è convinta di
smontare la tesi della CAF.
15/07:
Parte la seconda tranche dell’inchiesta,
in arrivo i deferimenti. Corbelli: “Si
indaghi sul ripescaggio della Fiorentina”. Della Valle
“La nostra strategia non cambia”. Mazzarri
(Reggina) “Non siamo coinvolti. Salvezza ottenuta sul campo”.
Le difese affilano le armi. Capezzone
(RNP) “Mano leggera dei giudici per il Milan”. Il
presidente della Juve più sereno, a rischio 500 ml di contratti
e Dechamp accetat la sfida. Lotito pronto a tutto. L’Empoli
chiede la licenza Uefa. Zeman “Ora c’è da sperare
che le irregolarità non si ripetano”. Prima
operazione di Guido Rossi: Viterbese ammessa in C2
14/07
Sentenza choc: Juve
in B a -30, Milan in A (-15) senza Champions, Lazio (-7)
e Fiorentina (-12) in B. Tolti due scudetti alla Juve. Come
saranno i prossimi campionati di A e B. Le
reazioni di Juve, Milan, Fiorentina e Lazio. Le richieste
dell'accusa e il dispositivo emesso. Disordini a Firenze. Alla
procura di Torino indagini aperte
13/07:
Aspettando la sentenza l'AIA da piazza pulita:
fuori nove arbitri, tra di loro anche Dattilo. Protesta
il sindaco di Gioiosa. Il Tribunale di Roma respinge il fallimento
della Fiorentina di Cecchi Gori : “Amarezza per il danno subito”.
Berlusconi attacca tutti. Borrelli
“Berlusconi? Non mi aspetto che parli a mio favore”.
Rossi “Non mi interessa ciò che dice
Berlusconi”. Moggi si difende “La
vittima era la Juve”. Il giovane Donadoni sostituisce
Lippi alla guida della Nazionale. Lenti miglioramenti
per Pessotto, visitato oggi da Buffon, Ferrara, Legrottaglie e Conte.
12/07:
Rossi “Il calcio è seriamente
malato, sentenze eque ma nessuna amnistia. Alla Uefa basta la sentenza
di primo grado. Illeciti impensabili”. Ministro
Melandri “Ne usciremo a testa alta.Il calcio locomotiva dello
sport italiano”. Borrelli riprende gli interrogatori.
Tutti contro l’amnistia. Lippi lascia
la nazionale da signore. Non ha digerito le polemiche ad inizio
mondiali. Donadoni probabile successore. Gigi
Riva “Lippi un grande uomo”. Petrucci
“Revisione della legge 91 per voltare pagina”. Tombolini
e Rosetti ascoltati dall’Ufficio indagini. Lippi visita
Pessotto “L’ho trovato bene”. Condizioni stazionarie.
11/07:
Slitta a venerdì la sentenza della
CAF. La UEFA detta i tempi e prova a dare
una mano. Entro il 25 la lista dei clubs e aggiunge "Chi
ricorre al TAR è fuori dalla Uefa". Mediaset
non paga, la Lega fa la voce grossa. Consegnta
a Rossi la bozza del regolamento per i procuratori.In Parlamento
spunta l’indulto. Rivera contro l’amnistia
“Si rispetti la legge”. Riva “La Figc?
Adesso non esiste”. Cannavaro porta
la coppa a Pessotto tra lacrime e sorrisi.
09/07:
Martedì o mercoledì le sentenze
in diretta. Rizzo “Nessuna amnistia”.
In lieve recupero le condizioni di Pessotto
08/07:
La CAF in camera di consiglio. C’è
attesa per le sentenze. Le intercettazioni in onda su radio
e tv. Avv. Taormina “Il migliore è
Ruperto. Giustizia verrà fatta”. Mediaset
non paga i diritti degli highlights di serie A. Dichiarazione
bipartizan di Rizzo e Di Centa “No all’amnistia”.
Il legale della Lazio preannuncia, ancor prima
delle sentenze, il ricorso al TAR. Stazionarie
le condizioni di Pessotto. L’ospedale consiglia di evitare
le visite.
07/07:
Chiuso il dibattimento ora si attende la sentenza.
Mastella chiede clemenza, poi precisa “Nessuna
amnistia”. Ruperto sbotta “Qui si fa sul serio.
Nessuno strozza le difese”. Il legale
di De Santis precisa “Con Moggi nessuna telefonata”
e poi "Sospendere il giudizio". Bertini
“Immagino un futuro da arbitro legale”. Rizzo
(Pdci) “Occorre fare pulizia”. Peggiorano
le condizioni di Pessotto. Febbre e problemi epatici. Stop alle
visite e niente finale in tv.
06/07:
Continuano le difese: Il Milan contrattacca
e la Lazio si proclama innocente. Il Milan
scarica Meani e la Fiorentina decide di non parlare. Folena
“Ridicolo parlare di processo sommario”. Il
legale di Carraro “Ha difeso le istituzioni, va prosciolto”.
Il Legale di Messina “pieno proscioglimento”.
Siparietto di Ruperto. Pessotto stabile. Al
suo capezzale arriva Boniperti. I medici “Tappe normali del
decorso”.
05/07
Ruperto tiene tutti a posto: “Ora veniamo
al sodo”. E’ il turno delle difese:
La Juve chiede esplicitamente la B. Lotito e Della Valle no. Ministro
Melandri “Nessun complotto politico. I successi non cancellano
scandali”. Rossi “La giustizia
farà il suo corso”. Da Carraro
a Lotito le difese danno il meglio di se. Pessotto
vuol vedere la finale. Conte gli porta la notizia. Condizioni stazionarie.
04/07
Richieste pesanti di Palazzi: Juve in C, Milan
Fiorentina e Lazio in B, fuori dirigenti e arbitri coinvolti. Ruperto
“Non ci sono tempi predeterminati”. Reazioni
di Mazzini. Berlusconi, De Sisti, De Santis, Pairetto, Paparesta,
Tagliavento, Ingargiola, Galliani, Chiamparino. Addio
ad una generazione di arbitri. Leggero peggioramento
per Pessotto, ma i medici sono ottimisti. Capello lo va a trovare.
03/07
Pugno duro della CAF: respinte tutte le eccezioni.
I nove punti dell’ordinanza di Ruperto.
I legali chiedono di escludere le intercettazioni ma Palazzi
ribadisce la loro validità. Si apre
il mercato, Borrelli invoca il rispetto delle regole. Stabili
le condizioni di Pessotto. In visita la madre e anche Nedved.
02/07:
Si parte, pronti per il maxiprocesso al calcio.
Avvocati all’attacco. Pessotto
migliora. I medici ottimisti. Montero torna
dall’Uruguay per il suo amico Pessotto.
01/07:
Il Presidente della corte federale, De Lise,
si autosospende. Week end tranquillo prima
del maxiprocesso. Pessotto migliora, apre gli occhi e riconosce
le persone. La moglie “Sono
più sollevata”. A Torino la giornata
dell’orgoglio bianconero, in 20.000 in corteo. Secondo
un indagine Moggi colpevole del calciopoli e Del Piero con Elkann
fautori della rinascita della Juve
30/06
Secondo i legali di Bergamo e Pairetto, intercettazioni
inutilizzabili nel processo. Entro il 26 luglio
il nuovo presidente di Lega (che non sarà un presidente di
club) e nuove regole. La Lazio contesta la nomina di Rossi.
Si affilano le armi per il processo.
Galliani assicura “Tutti i club di A e B sono in regola”.
Il rinvio non preoccupa la UEFA. Cellino:
I dirigenti abbiano diritto a difendersi. Quadro
clinico grave per Pessotto, ma lui resiste.
29/06:
Il processo al calcio parte ma viene rinviato
a lunedì. Si inseriscono cinque club. Ministro
Melandri “Nessuna amnistia, dal processo mi aspetto giustizia.
Moggi doveva presentarsi”. Il Codacons chiede la diretta
TV del processo. Quattro club a rischio.
Rossi: “Nessuna sorpresa, tempi rispettati”. Le
memorie difensive e le istanze dei club. Dattilo:
“Dopo la gogna nessuno parla della mia estraneità”.
Parte la nuova Juve. Per
Pessotto un cauto ottimismo
28/06
Parte il maxiprocesso su ‘calciopoli’.
Borrelli “Nessuno screzio con Palazzi.
Spero tempi rapidi per il processo”. Delio Rossi “Il
processo non cambierà il giudizio dei tifosi”. Aliberti
“La Covisoc un sistema truccato”. Foti “La
Reggina indipendente da Juve e Moggi”. Gazzoni
pronto a costituirsi parte civile. De Santis
vuole denunciare Ancelotti. Migliora lievemente
Pessotto. La moglie chiede rispetto. L’Antitrust
diffida Mediaset per i diritti TV “Solo sul digitale terrestre”
27/06
Ripartita a pieni giri l’indagine di
Borrelli. Cellino batte i pugni. Moggi in TV attacca Carraro e le
lobby del pallone. Moratti chiede trasparenza.
Perquisita la sede del Sora. Pessotto
vola giù dall’abbaino della sede della Juve: è
gravissimo. L’anno più nero della Juve. Baldini
“Sostituire anche Palazzi”. La
Commissione cultura della Camera vara il programma di indagine.
GEA: A Roma le audizioni di Capello e Giraudo
26/06
Riparte l’inchiesta di Borrelli con
le comprimarie, sentito l’Arezzo. Arriva
il processo, i legali della difesa cercano scappatoie. Tronchetti
Provera d’accordo con Moratti “Gli scudetti agli onesti”.
Ancora un mese da presidente di Lega per Galliani.
Piazzola “Indagate su Zeman”. Baldini
“Cambiate le persone in ufficio indagini ma non è cambiato
il giudice Palazzi”. Le memorie di fensive
di Juve, Milan, lazio e Fiorentina
25/06
Moratti “Un colpo di spugna sarebbe
molto grave. Sentenze esemplari o vado all'estero”. Lolli
“Nessun colpo di spugna, le inchieste avanzano”. D’Ambrosio
“No all’amnistia. Lo scandalo è grave”.
Confermate le cene a casa di Giraudo con Pairetto,
Bergamo e Moggi. Bergamo “Meani si interessava per
conto di Galliani”. Carlo Piazzola “Allontanato
dal sistema. Il mondo del calcio deve chiedere scusa a Sensi ”
24/06
Lunedì Borrelli riprende il lavoro.
Nel suo mirino le iscrizioni ai campionati e i diritti TV. Commissario
Rossi “Potrei cambiare il format dei campionati. Vietate le
vendite dei marchi”. Gazzoni (Bologna) “Iscrizioni
fasulle per anni”. Corbelli si costituisce
parte civile contro Carraro e Della Valle. De Santis al contrattacco.
Il Financial Times scettico sulla retrocessione
della Juve. Le conclusioni dell’inchiesta
di Borrelli
23/06
Dopo i deferimenti spazio alla difesa. De
Santis attacca Ancelotti. Abete “Il
mondo del calcio attende giustizia”. Blatter: “In
Italia situazione seria ma Rossi e Borrelli sono preparati”.
Il processo partirà il 29 giugno.
Galliani “Ma quale secessione del calcio”. Della
Valle “Siamo innocenti”. I sociologi
sentenziano: Il calcio un business e non più uno sport
22/06
Scattano i deferimenti. Nel calderone Juve,
Milan, Fiorentina e Lazio. Galliani lascia la Lega. Le
accuse e i nomi. Costituito il collegio giudicante. La
Juve: verificheremo le accuse. La Fiorentina pronta a difendersi.
Berlusconi “Mai avuto vantaggi in campo”.
Garrone “Giorni difficili, ma la Sampdoria
è fuori”. Speculazioni in borsa:
in rialzo i titoli di Lazio, Juve e Milan
21/06
Domani i deferimenti, Di Sebastiano segretario
della FIGC. Ghirelli si dimette. Abete:
Il deferimento dopo le 18 segno di buon senso. Lippi
“Non so niente dei deferimenti”. La Porta (Barça)
“Moggi in Spagna non potrebbe esistere”. Berlusconi:
“Il Milan defraudato”. Perquisita
la sede dello Standard Liegi. Zamparini (Palermo)
“Faremo la Champions League”
20/06
Cominciano i deferimenti, in moto gli avvocati.
I parlamentari scrivono a Rossi “Ora
ripescaggi trasparenti”. Prosegue l’indagine
disciplinare del CSM sui magistrati coinvolti in calciopoli. De
Santis a Matrix racconta la sua verità. Caselli ribatte
a De Santis “Mai parlato di arbitri con lui”. Oriali:
“Gli scudetti revocati non interessano all’Inter”.
Il Ministro Amato ironizza “Mi spiace
che il ‘Toro’ non possa incontrare la Juve”. Gattuso
“Assurdo andare in B per un trapianto di capelli”
19/06
Borrelli chiude l’inchiesta con una
relazione di 180 pagine. Ora tocca a Palazzi “Il
calcio deve rimanere imprevedibile. Il sistema può
guarire”. A rischio la sponsorizzazione
degli arbitri. Quattro arresti per il caso Gaucci. Andreotti
“Qualcuno pagherà dazio”. Zamparini
(Palermo) “Si torni al sorteggio integrale”
18/06
Si tirano le somme. Dal Palazzo fanno sapere
che useranno il pugno di ferro. In attesa
della relazione di Borrelli. Gentile (FI) alla procura di
Napoli “Sentire Pagliuso sulla estromissione del Cosenza”.
Il Genoa va in B, ma Preziosi non festeggia
“Troppa rabbia”. 30 mila tifosi
rossoblu festeggiano la fine di un incubo
17/06
Il difensore Antonaccio denuncia su di un
libro la “realtà oscura” della serie C. “Corruzioni,
compromessi e ricatti”. L'ex Presidente
del Cosenza, Pagliuso, aspetta la chiamata del Procuratore Borrelli
(Video con intervista) anche per la C. Il Procuratore Borrelli
prepara le relazioni. Nella prima tranche
d’inchiesta ci sono Juve, Lazio, Fiorentina, Milan, Samp.
Petrucci “Di amnistia non se ne parla
proprio”
16/06
Ripresi gli interrogatori, sentiti Garrone
e Marotta. Rossi completa la CAF. Processo vicino. Dai
politci tifosi del Torino un no all’amnistia: “Ed ora
restituiteci lo scudetto del 1927” . Dalla CAF alla
Corte Federale rito abbreviato. Stabiliti tempi e modalità
del processo. Secondo Adiconsum falsato il
30% delle partite del campionato 2003/04. La
Fiorentina replica a Preziosi: “La cena con Moggi c’è
stata, ma nessuna festa”. Cellino (Cagliari) “Mi
auguro che tutto sia un grosso errore. Serve una presidenza super-partes”
15/06 Il calabrese Ruperto nominato presidente
della CAF. Pagliuso (Cosenza) “Adeguarsi
allo strapotere Juve dava privilegi”. Chiesta audizione a
Borrelli. Il CSM vieta ai magistrati di occuparsi di giustizia
sportiva. Revocati tutti gli incarichi. Ministro
Melandri “Si va verso la vendita collettiva dei diritti televisivi”.
Rossi “Se Galliani è in conflitto
di interessi non è un mio problema”.
14/06
Il Commissario Rossi nomina Agnolin commissario
dell’Associazione Arbitri. Casarin “L’arbitro
torni ad essere l’uomo misterioso”. L’azzeramento
della CAF è questione di ore. Si va verso la nomina di Ruperto.
Pagliuso chiede la riammissione in serie B
del Cosenza Calcio 1914. Intercettazioni sui
PM. Paparesta si difende: “Carriera stroncata se denunciavo
l’irruzione di Moggi”. Prosegue
l’inchiesta GEA. A Napoli prosegue l’inchiesta
stralcio che riguarda giudici e polizia. La
Juve ricomincia da Cobolli Gigli e Tardelli
13/06
Chiuso il primo filone di indagini. Il
Presidente della Corte d’Appello Federale, Martellino, si
difende. Processo doppio. Si allarga l’inchiesta del
CSM. Mercoledì le decisioni del plenum. Abete
e De Rossi: Nessuna amnistia anche se vinciamo. Buffon
“Bello sudare la maglia per l’Italia”. I
favori della “cupola” alla Lazio. La
Juve riparte voltando pagina in fretta: nuovo Cda.
12/06
Girando da Borrelli “Nessuna gara era
preordinata”. Ascoltato il dipendente
della Federcalcio Galati “Chi si oppone viene vessato”.
Anche la Samp nell’indagine. Blatter
“Trovati i problemi ora si va verso le soluzioni”. La
Lega va verso la riscrittura del regolamento. E poi Galliani,
Sacchi, Di Pietro, Campana, Pescante.
11/06
Una domenica tranquilla. Lunedì Giraudo
da Borrelli. Il Legale di Titomanlio “Nessun
muro di reticenza”. Trezeguet “Aspettiamo la
giustizia sportiva”. Gli sponsor della
Juve ripongono la loro fiducia nella società
10/06
Borrelli si concede una pausa. Il
Presidente Cellino “Rossi chieda consigli ai presidenti onesti”.
Secondo il legale di Lotito il campionato slitta a dicembre. Del
Piero “Spero che per la Juve si risolva nel migliore dei modi”
L’assistente Titomanlio: “Pronti a collaborare”
09/06
Borrelli contro un “muro difensivo concordato”.
Maxi audizione con Meani (Milan): quasi otto ore. Non
esiste alcun super teste. Tre ore di interrogatorio per Carraro
e tre anche per Pieroni. Pirrone replica a
Bergamo: “Io scarso e onesto, lui invece?”. Catricalà
“Presto regole per i procuratori”. Adiconsum
presenta uno studio sugli errori arbitrali dal 2002 al 2004.
Avv. Coppi: “Il Coni potrebbe costituirsi parte civile”
08/06
Bergamo interrogato per nove ore “Fatto
fuori da Pairetto e Lanese”. Per Pairetto sei ore di interrogatorio.
Moggi dice no a Borrelli. Oggi tocca
a Carraro. Della Valle “Non abbiamo
fatto nulla di strano”. L’AIA rigetta il ricorso
di De Santis: non andrà ai mondiali. Galliani
ascoltato per due ore. L’Antitrust collabora con Rossi
07/06
Interrogatori fiume per De Santis e Paparesta.
Borrelli: “Nessun pentito. Entro 10
giorni la relazione alla Procura sportiva”. La Commissione
Cultura della Camera avvierà un indagine. Pirrone:
“Già da tempo denunciavo pressioni”. Gaucci
Jr: “C’è ancora paura della ‘cupola’”
06/06
Borrelli mette sotto torchio gli arbitri.
No Intertoto per il calcio italiano.
E Rossi incassa l’ok di Uefa e Fifa. Corioni:
“Girando la mente, Galliani gli obbediva”. Lazio
e Juve nel mirino di Borrelli. Rossi incontra
Galliani: Nessuna accordo sulla gestione della Lega. Blatter
“Felice della reazione delle autorità italiane”
05/06
Borrelli a tutto campo, vuol vederci chiaro
su tutto. E il Coni ricorre alla Caf per la
sentenza su Agricola per il doping. Mazzarri ascoltato dal
PM di Napoli. Cesare Geronzi ascoltato per
due ore dai PM. L’ex segretaria della CAN, Fazi, non
risponde. Pelè “Spero che la
giustizia punisca tutti”. Blatter “Ci vogliono
arbitri professionisti”
04/06
Borrelli in azione: L'arbitro Pirrone interrogato
per tre ore. Il Milan si ribella: “Una
campagna contro”. Lite in un bar per calciopoli, ci
scappa il morto
03/06
Cannavaro e Trezeguet interrogati dai PM a
Roma. La Procura di Torino vuol riaprire l’inchiesta
sulle designazioni. Undici giorni per rifondare la Juve.
Somma “Non cambia nulla. Moggi resterà
sempre un grande”
02/06
Il procuratore Borrelli pronto per il maxiprocesso.
Ombre sulla partita Udinese-Milan del 2005:
Galliani e Pozzo non ci stanno. Galliani: “Siamo stati
danneggiati”. Il Legale di Moggi replica
a Galliani “Ha letto tutte le intercettazioni?”.
Spalletti in procura a Napoli.
01/06
Il commissario Rossi: “Una situazione
che non pensavo così grave”. Secondo
l’ex vicecapo dell’Ufficio indagini Juve e Fiorentina
in B. Galliani pronto a lasciare. Preziosi
sentito dalla Procura di Napoli. Nevio Scala: “Tutto
deprimente. Con gli azzurri si può andare avanti”.
31/05
Calcio nel caos: Lotito ai PM: “Lazio
pulita”. Il difensore di Moggi: “Il
Milan il vero potere”. I rossoneri "Manovre diversive".
Petrucci “Voltiamo pagina, torniamo a parlare di sport”.
Verdone “Di fronte allo scandalo del
calcio mi vergogno di essere italiano”. Zeman “Io
alla Juve? Non potrei. Ipotesi Baggio? sarebbe solo per immagine”.
29-30/05
Calcio nel caos: Caso Gea,sentito l'arbitro
cosentino Palmieri: “Mai rilasciato interviste”. Lazio
nei guai: aggiotaggio per Lotito. Niente incarichi sportivi per
i magistrati del CSM. Avv. Grassani “Milan in B, ipotesi
per ora non ipotizzabile”. Del Piero
“Orgoglioso di essere juventino”. V.Franza "Ipotesi
A per il Messina". Ieri sentito Della Valle.
28/05
Calcio nel caos: Per Borrelli una settimana
intensa. Bonfrisco “Paparesta fuori
dalle regole”. Gattuso: “Qualcuno sputa nel piatto”.
27/05
Calcio nel caos: L’inchiesta entra nel
vivo. Borrelli al lavoro e Lippi difende il
figlio. Commissario Rossi: “Sconti per nessuno”.
Sacchi e Agnolin: “Chi ha sbagliato
paghi”. Lippi: “In Italia chi è indagato
è già condannato”. Peruzzi
accusa: “Moggi il pastore e noi il gregge”.
26/05
Calcio nel caos: Gli atti passano a Borrelli:
Parte ufficialmente “Piedi Puliti”. Galliani
rimane solo, si dimette Zamparini. Gigi Riva: “Beckembauer
ha parlato da bambino”. Cossiga: “Tangentopoli
era più onesta”. Sacchi: “Torniamo al
calcio di prima, senza banchieri e politica”. Il
figlio di Lippi indagato a Roma e Milano.
25/05
Calcio nel caos: Interrogatori a Napoli e
Roma e perquisizioni della GdF. Cannavaro
ci ripensa. Albertini: “Pensavo ci fosse sudditanza
psicologica, invece...”. Cecchi Gori
“Affossato perchè scomodo. I 5 anni più brutti
della mia vita”. Licenza Uefa per 14 club: manca la
Lazio. I tiofosi
si costituiscono parte civile. Gli ex vogliono
Boniperti presidente della Juve
24/05
Calcio nel caos: La Lega Calcio cerca nuove
regole. Alla Gea e ad Alessandro Moggi oltre
il 10% del mercato delle procure. Conti: “Lotta al
conflitto d’interessi”. La Finanza
nella sede del Crotone e della Reggina. Buffon in Procura.
Galliani confermato in Lega. Cannavaro:
“Gli scudetti della Juve, meritati”
23/05
Calcio nel caos: Il commissario della FIGC,
Rossi, nomina il procuratore Borrelli capo ufficio indagini. Scatta
“Piedi puliti”. A Napoli sfilano i testi.
perquisita la sede della
Torres
22/05
Calcio nel caos: Lippi rimane al suo posto.
Moggi cita Berlusconi. Chieste le dimissioni
di Galliani che le respinge, l’inchiesta va avanti.
Moggi: “Un’imboscata di Galliani”. Guido
Rossi: “Beckenbauer ne approfitta”. Avv.
Stagliano “La Juve in B”
21/05
Calcio nel caos: Moggi ebbe un ruolo importante
nelle elezioni di Carraro e Galliani. Tardelli replica a
Beckenbauer “Anche in Germania c’è il marcio”.
Chieste le dimissioni di Lippi. Le
intercettazioni di De Santis
20/05
Calcio nel caos: Il potere assoluto di Moggi.
Ora è fuga dalla Gea. Si dimette anche il Generale Attardi.
Beckembauer: L’Italia la pagherà ai Mondiali. Le
tifoserie di Messina, Crotone e Reggina non ci stanno
19/05
Calcio nel caos: La Gea controllava anche
Reggina, Livorno e Siena. Gazzoni: “Le dimissioni di
Carraro sono finte”. Interrogati Lippi
e Zeman. Si dimette il Generale Pappa
18/05
Calcio nel caos: Il Commissario Rossi fa piazza
pulita. Le intercettazioni di Carraro e Moggi che preparavano
le elezioni in Lega. Menzionato Pisanu. Sospesi
nove arbitri, la Finanza a casa di Moggi e nella sede della Juve
17/05
Calcio nel caos: Il Commissario Rossi al lavoro.
Spunta il filone doping. Dopo il vertice delle Procure, nuovi
accertamenti. Definite le competenze delle
Procure di Roma e Napoli.
16/05
Calcio nel caos: Guido Rossi commissario della
FIGC chiamato a sistemare il calcio e le sue regole. Petrucci
rassicura Lippi “Verrò a trovarti con Rossi”.