Per Borrelli una settimana intensa
28/05 Francesco Saverio Borrelli si rimbocca le maniche. L'ex procuratore
generale di Milano e ora capo dell'ufficio indagini della Figc ha
confermato oggi che la giustizia sportiva e' pronta a mettersi al
lavoro e la prossima settimana si annuncia di fuoco per la calciopoli
italiana. "Cominceremo le audizioni e sicuramente dovranno
essere ascoltati i personaggi piu' rilevanti di questa vicenda -
ha spiegato Borrelli - Il procedimento nel suo insieme dovra' terminare
entro il 20 luglio, perche' ci sono anche i calendari da compilare
e i tempi per le indagini, dunque, non potranno superare le due-tre
settimane". L'ex numero uno di Mani Pulite, nominato martedi',
qualche giorno fa ha acquisito parte del materiale in mano alla
procura di Napoli e anche se il tempo non e' dalla sua parte ci
ha tenuto a precisare che le persone giudicate "avranno le
dovute garanzie davanti agli organi giudicanti. Fare in fretta -
ha sottolineato - non significa assolutamente giustizia sommaria".
Borrelli e' dunque atteso da una sette giorni frenetica, ma anche
a Roma e soprattutto a Napoli si lavorera' a ritmi insostenibili.
Nella capitale saranno presto ascoltati Cannavaro e Amoruso mentre
i pm Beatrice e Narducci dovrebbero sentire i due Della Valle, il
presidente della Lazio Lotito e l'ex capo della Federcalcio Franco
Carraro. Non a caso oggi i due magistrati hanno chiesto al Csm (che
sta valutando di vietare gli incarichi sportivi ai magistrati) di
rinviare di quattro-cinque giorni l'audizione, prevista per domani,
davanti alla Prima Commissione di Palazzo dei Marescialli. I pm
partenopei, infatti, sono stati convocati per riferire sulle posizioni
dei magistrati coinvolti nello scandalo intercettazioni. Si conclude
cosi' una settimana cominciata con l'intervista-fantasma di Moggi
e che ha visto la nomina di Borrelli, le perquisizioni della Guardia
di Finanza nelle sedi di diverse societa' indagate per falso in
bilancio, interrogatori a tutto campo, le dimissioni di Zamparini
dalla vicepresidenza della Lega e, soprattutto, l'iscrizione nel
registro degli indagati della Procura di Roma di Davide Lippi, figlio
del ct della Nazionale e a servizio della Gea da alcuni anni.
LUNEDI' 22 MAGGIO Nel primo giorno di raduno pre-Mondiale a Coverciano
il commissario straordinario della Figc Guido Rossi conferma la
fiducia al ct Lippi, ma il clima non e' sereno perche' gli juventini
vengono accolti tra i fischi. E mentre Campana, sindacalista dei
giocatori, rispolvera uno dei suoi cavalli di battaglia reclamando
una federazione arbitrale autonoma, spunta su QN una clamorosa intervista
a Luciano Moggi in cui l'ex dg bianconero denuncia "un colpo
alle spalle che mai mi sarei immaginato" organizzato da Galliani
e Berlusconi. Apriti cielo arrivano le smentite, la prima delle
quali e' quella dell'avvocato di Moggi, Fulvio Gianaria, secondo
il quale il suo assistito "queste dichiarazioni non le ha mai
fatte". E in serata, a corollario di tutto, l'uscita allo scoperto
dei due presunti "burattinai", con Berlusconi che assicura
di non aver mai proposto a Moggi una scrivania al Milan e Galliani
che conferma la sua volonta' di non mollare la Lega. A Roma, intanto,
la procura apre un fascicolo per investigare sulla fuga di notizie
apparse sui media e i pm Palamara a Palaia ascoltano lo juventino
Manuele Blasi come persona informata sui fatti nell'ambito dell'inchiesta
sulla Gea.
MARTEDI' 23 MAGGIO Guido Rossi continua il restyling della Federcalcio
e dopo le dimissioni di Italo Pappa nomina l'ex procuratore generale
di Milano Borrelli capo dell'ufficio indagini della Figc. Una decisione
che scatena le dure reazioni del centrodestra (una per tutte quella
di Berlusconi secondo cui "si sono scelti l'arbitro di fiducia")
mentre dalla maggioranza piovono applausi e congratulazioni. E mentre
Galliani ribadisce che non si dimettera' da presidente di Lega,
la Guardia di Finanza comincia le prime perquisizioni, facendo irruzione
nelle sedi di Torres, Ascoli e Brescia: sotto osservazione le operazioni
di mercato tra queste societa' e la Juventus, all'interno dell'inchiesta
su falso in bilancio che coinvolge una settantina di societa' ed
ha messo sotto la lente di ingrandimento degli inquirenti una quarantina
di contratti. Sul fronte Gea si registrano le dichiarazioni dell'ex
tecnico dell'Inter Simoni, che assicura di non aver mai avuto procuratori,
e quelle di Nesta, che spiega di aver lasciato la societa' di Alessandro
Moggi da tre anni.
MERCOLEDI' 24 MAGGIO Giornata nel segno di Buffon e Cannavaro. Il
primo si reca in Procura a Parma per rispondere sulle presunte scommesse
clandestine. Sereno e rilassato, il portiere della Nazionale esce
senza rilasciare alcuna dichirazione ma con la certezza di non essere
iscritto nel registro degli indagati. Il suo compagno in azzurro
e alla Juventus, intanto, scende in campo per difendere Moggi. L'ex
dg e soci saranno pure colpevoli ma non meno degli altri perche'
se passa il teorema della 'cupola', allora vuol dire che e' il sistema
ad essere marcio: questo in sintesi il pensiero di Cannavaro. E
mentre Gattuso assolve la 'Vecchia Signora', chiedendo sia di non
retrocederla sia di non privarla degli scudetti, a Milano Galliani
viene riconfermato a capo della Lega Professionisti al termine di
un'assemblea straordinaria. Primo contatto tra il neo ministro delle
Politiche educative e dello Sport Giovanna Melandri ed il commissario
straordinario Rossi, fa sentire la sua voce l'Antitrust che detta
il suo decalogo per porre rimedio al crac del pallone.
GIOVEDI' 25 MAGGIO Oltre otto ore di interrogatorio a Napoli per
l'ex designatore Paolo Bergamo, chiamato a chiarire i suoi rapporti
con l'ex dg della Juventus Moggi, col quale, secondo quanto emerso
dalle intercettazioni, avrebbe spesso concordato gli arbitri per
le partite del campionato 2004-05. Interrogatori anche a Roma, dove
sono stati diversi i nomi illustri a sfilare davanti agli investigatori.
Tra questi il presidente del Genoa Enrico Preziosi, interrogato
in qualita' di testimone nella caserma del nucleo operativo dei
carabinieri della capitale, nell'ambito dell'inchiesta della Procura
di Napoli. Sempre nella capitale, ma in relazione all'inchiesta
sulla Gea, e' stata la volta dei presidenti di Siena e Livorno De
Luca e Spinelli e del ds del club toscano Perinetti, tutti e tre
sentiti come persone informate sui fatti dai pm Palamara e Palaia.
Proseguono le indagini anche nella Procura di Torino, per conto
della quale la Fiamme Gialle hanno perquisito, nell'ambito dell'inchiesta
sul falso in bilancio, le sedi di Milan, Inter, Triestina, Vicenza,
Messina, Cagliari e Padova. Dietrofront di Cannavaro, probabilmente
in seguito alla strigliata di Guido Rossi: "ho la sensazione
che il mio pensiero non sia stato trasmesso in maniera giusta, sono
convintissimo che nel calcio chi ha sbagliato debba pagare".
Il commissario della Figc nomina la dottoressa Maria Jose' Falcicchia,
vice questore aggiunto della Polizia di Stato, vice capo dell'ufficio
Indagini ora diretto da Francesco Saverio Borrelli.
VENERDI' 26 MAGGIO Borrelli si reca a Napoli per incontrare i magistrati
che si stanno occupando dell'inchiesta sulle "manipolazioni"
nel mondo del calcio. Un vertice durato circa due ore, al termine
del quale Borrelli non ha voluto rilasciare alcuna dichiarazione.
Ma l'obiettivo di questo vertice era scontato e lo stesso Lepore
ha comunicato di avergli consegnato gli atti dell'indagine necessari
per le inchieste della giustizia sportiva. A Roma vengono iscritti
nel registro degli indagati Davide Lippi, figlio del ct azzurro,
Giuseppe De Mita, figlio dell'ex premier Ciriaco, Riccardo Calleri,
rampollo dell'ex presidente di Lazio e Torino, e Tommaso Cellini.
Con loro, cosi', gli indagati salgono a otto, tenendo conto anche
dei due Moggi, di Zavaglia e di Chiara Geronzi. I pm Palamara e
Palaia, intanto, sentono Antonio Caliendo come persona informata
sui fatti. L'ex procuratore di Baggio avrebbe parlato dei casi di
Trezeguet e Nicola Amoruso, quest'ultimo un suo assistito passato
alla Gea. In Lega arrivano le dimissioni di Maurizio Zamparini,
che come annunciato nei giorni scorsi ha deciso di lasciare la vicepresidenza:
"me ne vado, perche' la mia elezione e' stata frutto di un
azione illegale", ha dichiarato il presidente del Palermo.
SABATO 27 MAGGIO Borrelli detta le scadenze e fa sapere di avere
a disposizione tre settimane per scrivere una relazione da consegnare
con tutta la documentazione al procuratore federale, il quale, a
sua volta, dovra' decidere se e chi deferire alle apposite Commissioni.
Le procure di Napoli e Roma, intanto, si preparano a una nuova girandola
di interrogatori mentre il ct della Nazionale Marcello Lippi prende
le difese del figlio Davide. "Stiamo bene tutti e due, ma purtroppo
viviamo in un paese in cui se uno e' semplicemente indagato e' come
se fosse gia' condannato - ha dichiarato il selezionatore azzurro
- Ho sentito Davide, gli ho parlato come padre ricordandogli che
una ventina di giorni fa gli avevo predetto che non sarebbe stato
facile rimanerne fuori, visto che collaborava da anni con la Gea.
Spero che, nel piu' breve tempo possibile, la giustizia compia tutto
il suo percorso per capire chi ha da farsi perdonare qualcosa e
chi no". A difendere Lippi jr anche uno dei suoi assistiti,
Giorgio Chiellini: "sono convinto della sua innocenza, e' e
rimarra' il mio procuratore", sono state le parole del terzino
della Juventus.
Borrelli prepara gli interrogatori
L'incontro con i vice e poi il via ufficiale all'inchiesta sportiva
su calciopoli. Parte domani, con il vertice in Figc del nuovo ufficio
indagini presieduto da Francesco Saverio Borrelli, la settimana
che fara' entrare nel vivo l'istruttoria della giustizia sportiva
sullo scandalo del pallone: dopo aver ricevuto gli atti dalla Procura
di Napoli, l'ex capo di Mani Pulite ha passato il week end a studiare
le carte che domani sottoporra' ai suoi collaboratori. Quattro vice
del vecchio ufficio guidato da Italo Pappa spazzato via dalla bufera,
e le due new entry volute dallo stesso Borrelli, il colonnello della
Guardia di Finanza Maurizio D'Andrea e il vicequestore Maria Jose'
Falcicchia. Un'occasione, quella di domani, per fare il punto sulla
situazione, dividersi i compiti e disegnare la fitta agenda delle
prossime settimane. Che saranno caratterizzate anche dalle audizioni
di alcuni dei protagonisti della maxi inchiesta partenopea: non
sara' facile stilare gia' domani l'agenda con le convocazioni, ma
il nuovo ufficio di Borrelli dovra' dettare le linee guida per programmare
in tempi brevi gli interrogatori. L'ex procuratore di Milano ci
tiene a precisare che si fara' in fretta, ma non sara' giustizia
sommaria. ''I soggetti coinvolti avranno le loro garanzie come sempre
nelle fasi davanti ai giudicanti - spiega - la prossima settimana
cominceranno le audizioni. Non riusciremo a sentire tutti gli indagati,
le fonti e le persone informate, perche' se volessimo seguire tutto
l'iter della Procura di Napoli ci vorrebbero piu' di due settimane''.
E invece i tempi stringono, perche' entro il 20 luglio il giudizio
sui club coinvolti deve essere arrivato, altrimenti sarebbe impossibile
iscrivere le squadre alle coppe europee e in seconda battuta compilare
i calendari della massima serie. Confermate le due-tre settimane
dell'istruttoria, Borrelli ha detto che gli attori maggiormente
coinvolti in questa vicenda non potranno non essere ascoltati. Tra
questi non puo' mancare Luciano Moggi, indiziato numero uno dell'inchiesta
'Off Side'. Non si sa quando e dove l'ex dg bianconero verra' sentito
dagli 007 federali, ma di certo sara' uno dei primi, se non il primo,
nell'agenda di Borrelli. E Moggi dovrebbe presentarsi, cosi' come
ha fatto davanti ai carabinieri di Via In Selci due settimane fa.
''Ci difenderemo in tutte le sedi'' fanno sapere i legali, sottolineando
la rilevanza dell'audizione davanti agli inquirenti sportivi. Del
resto Moggi, dimessosi dalla dirigenza della Juve, deve rispondere
di azioni commesse nella stagione 2004-05 quando era nel pieno delle
sue funzioni. A meta' settimana comunque Borrelli e il suo staff
dovrebbero partire con gli interrogatori, per dar corso alla giustizia
che sara' puntuale e ''non sommaria'' garantisce l'ex procuratore
di Milano.
Sentiremo i personaggi più importanti
Due o tre settimane per chiudere le indagini e primi interrogatori
a partire dalla prossima settimana. L'ex procuratore generale di
Milano e ora capo dell'ufficio indagini della Figc, Francesco Saverio
Borrelli, delinea quali saranno i passi della giustizia sportiva
nell'ambito dello scandalo intercettazioni. "La prossima settimana
cominceranno le audizioni - ha dichiarato Borrelli, ai microfoni
di Radio Capital - Chi sentiremo? Non posso fare nomi, ma sicuramente
dovranno essere ascoltati i personaggi piu' rilevanti di questa
vicenda". Il successore di Italo Pappa ha anche ribadito che
"il procedimento nel suo insieme dovra' terminare entro il
20 luglio, perche' ci sono anche i calendari da compilare e i tempi
per le indagini, dunque, non potranno superare le due-tre settimane".
La giustizia sportiva ha insomma meno tempo a disposizione rispetto
a quella ordinaria, tanto che la procura di Napoli non ha trasmesso
tutti gli atti a Borrelli ma "solo quelli che i pm hanno ritenuto
necessari. Il dossier, comunque, e' molto voluminoso". L'ex
numero uno di Mani Pulite ci ha tenuto a precisare che le persone
giudicate "avranno le dovute garanzie davanti agli organi giudicanti.
Fare in fretta - ha sottolineato - non significa assolutamente giustizia
sommaria".
Bonfrisco “Paparesta fuori dalle regole”
"Paparesta fuori dalle regole. Ogni anno gli arbitri firmano
l'impegno a non avere contatti con i dirigenti". Le parole
sono dell'ex direttore di gara Angelo Bonfrisco in una intervista
a Tuttosport. "E' davvero inutile a queasto punto parlare di
sudditanza psicologica del mondo arbitrale - continua - Si tratta
di sudditanza e basta. Puro e semplice servilismo nei confronti
dei potenti. Bisogna mandare via chi ha sbagliato e fare piazza
pulita anche tra gli osservatori dell'Aia. Poi e' necessario introdurre
il professionismo e premiare chi merita. Io sono cresciuto alla
scuola di Agnolin, uno che si presentava a casa tua a sorpresa per
capire l'ambiente in cui ti muovevi, se eri una persona su cui fare
affidamento".
Gattuso: “Qualcuno sputa nel piatto”
Rino Gattuso la mette sul ridere a proprosito delle dichiarazioni
di ieri di Peruzzi che ha sostenuto che non tutte le colpe sono
di Moggi. "Non so quante volte l'ho letta - dichiara - Alla
fine sono arrivato alla conclusione che io l'erba la calpesto non
la mangio". Poi tornando serio Gattuso ha parlato nuovamente
dello scandalo delle intercettazioni: "La cosa che piu' mi
ha dato fastidio in questa vicenda - dice il rossonero - e' che
ci sono persone, che hanno avuto tutto dal calcio, che invece di
trovare idee per risolvere la situazione sparano a zero. Non mi
pare giusto sputare nel piatto dove si mangia".
Il diario della giornata
28/05 Domenica tranquilla sul fronte "calciopoli", ma
domani si ricomincia con interrogatori e audizioni. A Napoli i pm
Beatrice e Narducci dovrebbero ascolatare il patron della Fiorentina,
Diego Della Valle. Intanto il capo ufficio indagini della Federcalcio,
Francesco Saverio Borrelli, in un'intervista a Radio Capital, assicura
che non ci sara' "giustizia sommaria" e rivela che verranno
sentiti "i personaggi piu' rilevanti di questa vicenda".
Ecco il film della giornata:
13.08: Da Coverciano Gilardino giura fedelta' al Milan. "Leggo
i giornali e ogni giorno ce n'e' una, comunque io resto della stessa
idea: aspettiamo l'esito del lavoro dei magistrati. In ogni caso
di sicuro resterei anche in un Milan in serie B". Gilardino
ha anche detto: "Da questo scandalo emerge che noi calciatori
siamo la parte piu' leale del calcio".
13.20: Rino Gattuso scherza sulle dichiarazioni rilasciate ieri
da Peruzzi: "Non so quante volte ho letto le sue frasi, alla
fine ho dovuto prendere un aulin, comunque sono arrivato alla conclusione
che io l'erba la calpesto non la mangio".Poi tornando serio
Gattuso ha parlato nuovamente delloscandalo delle intercettazioni:
"La cosa che piu' mi ha dato fastidio in questa vicenda e'
che ci sono persone, che hanno avuto tutto dal calcio e che invece
di trovare idee per risolvere la situazione sparano a zero. Non
mi pare giusto sputare nel piatto dove si mangia".
15.00: Corteo a Bologna con 2 mila tifosi, capitanati dal presidente
Cazzola, a sfilare per le strade della citta'. "Bologna merita
rispetto" recita uno striscione. L'iniziativa e' stata ideata
da Cazzola che ha anche aperto i cancelli del Dall'Ara tenendo fede
allo slogan: "Tutti allo stadio per un calcio pulito".
15.40: Due o tre settimane per chiudere le indagini e primi interrogatori
a partire dalla prossima settimana. L'ex procuratore generale di
Milano e ora capo dell'ufficio indagini della Figc, Francesco Saverio
Borrelli, delinea quali saranno i passi della giustizia sportiva
nell'ambito dello scandalo intercettazioni. "La prossima settimana
cominceranno le audizioni - ha dichiarato Borrelli, ai microfoni
di Radio Capital - Chi sentiremo? Non posso fare nomi, ma sicuramente
dovranno essere ascoltati i personaggi piu' rilevanti di questa
vicenda". Il successore di Italo Pappa ha anche ribadito che
"il procedimento nel suo insieme dovra' terminare entro il
20 luglio, perche' ci sono anche i calendari da compilare e i tempi
per le indagini, dunque, non potranno superare le 2-3 settimane".
La giustizia sportiva ha insomma meno tempo a disposizione rispetto
a quella ordinaria, tanto che la procura di Napoli non ha trasmesso
tutti gli atti a Borrelli ma "solo quelli che i pm hanno ritenuto
necessari. Il dossier, comunque, e' molto voluminoso". L'ex
numero uno di Mani Pulite ha tenuto a precisare che le persone giudicate
"avranno le dovute garanzie davanti agli organi giudicanti.
Fare in fretta non significa assolutamente giustizia sommaria".
16.12: Il Csm sentira' i pm di Napoli, Beatrice e Narducci, in merito
alla posizione di alcuni magistrati coinvolti nello scandalo intercettazioni
(tra questi il giudice sportivo e procuratore aggiunto della procura
di Torino, Maurizio Laudi). L'incontro tra il Csm e i pm napoletani
non si terra' domani, ma tra giovedi' e venerdi, visto che Narducci
e Beatrice hanno chiesto un rinvio perche' impegnati negli interrogatori.
19.30: "Nessun ripensamento", l'ormai ex vicepresidente
vicario della Lega, Maurizio Zamparini, in un'intervista all'agenzia
Italpress ribadisce che le sue dimissioni sono irrevocabili. "Nell'ultimo
consiglio di Lega avevo detto che se la governance della Confindustria
del calcio non fosse cambiata, avrei dato le dimissioni entro la
fine di agosto. Poi ho capito che non c'era l'intenzione di cambiare
e quindi ho deciso di farmi subito da parte". Zamparini ribadisce
la sua idea di un presidente di Lega super partes. "L'ho sempre
detto e continuo a sostenerlo, ho fatto anche due nomi che sono
quelli di Boniperti e di Rivera, ne abbiamo anche altri, solo che
preferiamo non farli per non bruciarli". Secondo Zamparini
il calcio italiano trovera' la forza per uscire da questa crisi
profonda. "Mi rifaccio ad una bellissima canzone di De Andre',
diceva che dai diamanti non nasce niente e che dal letame crescono
i fiori, sara' cosi' anche per il calcio".
19.34: Domani riprendono a Roma le audizioni relative all'inchiesta
sulla Gea. I pm Palaia e Palamara dovrebbero ascoltare l'attaccante
della Reggina, Nicola Amoruso. L'ex juventino aveva come procuratore
Antonio Caliendo (sentito la scorsa settimana), ma poi passo' alla
Gea.
19.58: Riprendono gli interrogatori anche a Napoli. Domani i pm
Filippo Beatrice e Giuseppe Narducci, dovrebbero ascoltare il patron
della Fiorentina, Diego Della Valle, iscritto nel registro degli
indagati nell'ambito dell'inchiesta su alcune gare della scorsa
stagione che sarebbero state "aggiustate". Nei prossimi
giorni tocchera' anche al patron della Lazio, Claudio Lotito.
Servizi precedenti
27/05
Calcio nel caos: L’inchiesta entra nel
vivo. Borrelli al lavoro e Lippi difende il
figlio. Commissario Rossi: “Sconti per nessuno”.
Sacchi e Agnolin: “Chi ha sbagliato
paghi”. Lippi: “In Italia chi è indagato
è già condannato”. Peruzzi
accusa: “Moggi il pastore e noi il gregge”.
26/05
Calcio nel caos: Gli atti passano a Borrelli:
Parte ufficialmente “Piedi Puliti”. Galliani
rimane solo, si dimette Zamparini. Gigi Riva: “Beckembauer
ha parlato da bambino”. Cossiga: “Tangentopoli
era più onesta”. Sacchi: “Torniamo al
calcio di prima, senza banchieri e politica”. Il
figlio di Lippi indagato a Roma e Milano.
25/05
Calcio nel caos: Interrogatori a Napoli e
Roma e perquisizioni della GdF. Cannavaro
ci ripensa. Albertini: “Pensavo ci fosse sudditanza
psicologica, invece...”. Cecchi Gori
“Affossato perchè scomodo. I 5 anni più brutti
della mia vita”. Licenza Uefa per 14 club: manca la
Lazio. I tiofosi
si costituiscono parte civile. Gli ex vogliono
Boniperti presidente della Juve
24/05
Calcio nel caos: La Lega Calcio cerca nuove
regole. Alla Gea e ad Alessandro Moggi oltre
il 10% del mercato delle procure. Conti: “Lotta al
conflitto d’interessi”. La Finanza
nella sede del Crotone e della Reggina. Buffon in Procura.
Galliani confermato in Lega. Cannavaro:
“Gli scudetti della Juve, meritati”
23/05
Calcio nel caos: Il commissario della FIGC,
Rossi, nomina il procuratore Borrelli capo ufficio indagini. Scatta
“Piedi puliti”. A Napoli sfilano i testi.
perquisita la sede della
Torres
22/05
Calcio nel caos: Lippi rimane al suo posto.
Moggi cita Berlusconi. Chieste le dimissioni
di Galliani che le respinge, l’inchiesta va avanti.
Moggi: “Un’imboscata di Galliani”. Guido
Rossi: “Beckenbauer ne approfitta”. Avv.
Stagliano “La Juve in B”
21/05
Calcio nel caos: Moggi ebbe un ruolo importante
nelle elezioni di Carraro e Galliani. Tardelli replica a
Beckenbauer “Anche in Germania c’è il marcio”.
Chieste le dimissioni di Lippi. Le
intercettazioni di De Santis
20/05
Calcio nel caos: Il potere assoluto di Moggi.
Ora è fuga dalla Gea. Si dimette anche il Generale Attardi.
Beckembauer: L’Italia la pagherà ai Mondiali. Le
tifoserie di Messina, Crotone e Reggina non ci stanno
19/05
Calcio nel caos: La Gea controllava anche
Reggina, Livorno e Siena. Gazzoni: “Le dimissioni di
Carraro sono finte”. Interrogati Lippi
e Zeman. Si dimette il Generale Pappa
18/05
Calcio nel caos: Il Commissario Rossi fa piazza
pulita. Le intercettazioni di Carraro e Moggi che preparavano
le elezioni in Lega. Menzionato Pisanu. Sospesi
nove arbitri, la Finanza a casa di Moggi e nella sede della Juve
17/05
Calcio nel caos: Il Commissario Rossi al lavoro.
Spunta il filone doping. Dopo il vertice delle Procure, nuovi
accertamenti. Definite le competenze delle
Procure di Roma e Napoli.
16/05
Calcio nel caos: Guido Rossi commissario della
FIGC chiamato a sistemare il calcio e le sue regole. Petrucci
rassicura Lippi “Verrò a trovarti con Rossi”.