Interrogatori fiume per De Santis e Paparesta
07/06 Francesco Saverio Borrelli continua il suo tour de force.
Il capo dell'ufficio indagini della Figc, dopo gli interrogatori
a raffica dei giorni scorsi, anche oggi non e' stato da meno convocando
arbitri e guardialinee coinvolti nello scandalo intercettazioni.
Il primo a essere sentito, in via Allegri, e' stato Massimo De Santis,
il protagonista piu' atteso che i pm di Napoli hanno messo tra i
vertici della famosa "cupola" che avrebbe manipolato il
campionato 2004-05. Il direttore di gara, che a causa di quanto
emerso dalle intercettazioni non e' andato a dirigere le gare di
Germania 2006, e' stato sentito per cinque ore. "Siamo contenti
- le sue prime parole all'uscita - abbiamo trovato un clima molto
disponibile. Il Mondiale? me lo ero guadagnato, lo dovevo fare".
De Santis ha anche smentito di aver rilasciato dichiarazioni al
quotidiano "La Repubblica" e ha poi preferito lasciare
la parola ai suoi legali. "Siamo soddisfatti del garantismo
con cui si e' svolto l'interrogatorio - ha dichiarato uno dei suoi
avvocati - e siamo rimasti a disposizione. Sono state cinque ore
di colloquio sereno e siamo contenti di aver potuto raccontare la
nostra versione dei fatti. Quale? La verita'". In via Allegri,
dove subito dopo De Santis era arrivato anche il commissario Guido
Rossi, e' stata poi la volta di Tullio Lanese. Quasi due ore e'
durata l'audizione del presidente dell'Aia che si e' autosospeso,
al termina della quale Lanese si e' limitato a dire: "ho chiarito
quello che c'era da chiarire, non ho nulla di cui discolparmi".
Ma la vera e propria sfilata si e' avuta in via Po, dove i collaboratori
di Borrelli hanno sentito Paparesta, Bertini, Gabriele, Racalbuto
e il guardialinee Di Mauro. Il primo a essere sentito dagli 007
federali e' stato l'arbitro barese, chiuso nello spogliatoio del
"Granillo" da Moggi e Giraudo dopo quel Reggina-Juve dell'autunno
2004: per lui quattro ore di audizione. E mentre i legali di Bertini
hanno fornito un memoriale difensivo con il dvd di Inter-Fiorentina
arbitrato dal loro assistito e nel mirino dei pm di Napoli, Racalbuto
e Gabriele sono stati chiamati a parlare di Roma-Juventus. "Nel
giro di 3-4 giorni la speranza e' di terminare tutte le audizioni
- ha detto Borrelli, al termine degli interrogatori - Non sono emerse
grosse novita', ma non tocca a me anticipare le valutazioni. I tempi?
L'iter prevede ufficio indagini, procura federale e poi la Caf.
Per la nostra fase terremo fede al calendario prestabilito. Entro
la fine della prossima settimana potrei consegnare la relazione
al Procuratore federale. Non ci sono state confessioni piene da
parte di nessuno e non possiamo dire che ci sia un pentito. Il lavoro
andra' avanti anche nel week-end. In questi giorni abbiamo lavorato
su tre e anche 4 tavoli, lo porteremo avanti anche nel fine settimana".
E per domani sono annunciati Della Valle, Pairetto e Bergamo (che
interverra' poi alla trasmissione di Mentana, "Matrix").
Attivissima anche la procura di Napoli, che come ieri ha continuato
le audizioni nella caserma di via In Selci di Roma, con l'aiuto
dei carabinieri del nucleo centrale operativo. Oggi e' stata la
volta di Roberto Donadoni, il primo a presentarsi, e a seguire di
Gigi Del Neri, Gigi Di Biagio, Omar Milanetto, Eugenio Caligiuri,
Angelo Gregucci, Alberto Cavasin ed Edoardo Piovan. "Abbiamo
parlato di due partite in particolare: Milan-Brescia e Fiorentina-Brescia
e mi hanno chiesto se in campo avessi visto delle anomalie particolari,
di come sono andate le partite e se ci sono state delle irregolarita'",
ha dichiarato Cavasin, mentre Gregucci, all'epoca dei fatti tecnico
della Salernitana, e' stato sentito sull'unica gara di B oggetto
di indagine dei pm Beatrice e Narducci. L'ex allenatore di Roma
e Palermo Del Neri, lasciando via In Selci, si e' poi recato in
piazzale Clodio per essere sentito dai magistrati della procura
capitolina in relazione all'inchiesta Gea. E se da tutte le parti
continuano a fioccare commento e gli "io l'avevo detto",
in Parlamento qualcosa comincia a muoversi: la Commissione cultura
della Camera avviera' presto un'indagine conoscitiva sullo scandalo
di calciopoli.
Borrelli: “Nessun pentito. Entro 10 giorni
la relazione alla Procura sportiva”
07/06 "Giornata proficua? Nel giro di 3-4 giorni la speranza
e' di terminare tutte le audizioni". Lo ha detto il capo dell'ufficio
indagini della Figc, Francesco saverio Borrelli, al termine degli
interrogatori di oggi negli uffici di via Allegri. "Non sono
emerse grosse novita' - continua - ma non tocca a me anticipare
le valutazioni. I tempi? L'iter prevede ufficio indagini, procura
federale e poi la Caf. Per la nostra fase terremo fede al calendario
prestabilito. Entro la fine della prossima settimana potrei consegnare
la relazione al Procuratore federale. Non ci sono state confessioni
piene da parte di nessuno e non possiamo dire che ci sia un pentito.
Il lavoro andra' avanti anche nel week-end. In questi giorni abbiamo
lavorato su tre e anche 4 tavoli, lo porteremo avanti anche nel
fine settimana".
Insomma il pentito non c'e'. Arriva poco prima delle 18 il fendente
con cui Francesco Saverio Borrelli fa cadere le ipotesi sulla svolta
nell'inchiesta sullo scandalo che ha travolto il calcio italiano.
Manfredi Martino, segretario della Can e figlio di Biagio, ex 007
della Figc, non e' dunque l'uomo chiave dell'istruttoria diretta
dal capo dell'Ufficio Indagini della Federcalcio. Poche ma inequivocabili
le parole di Borrelli: ''Non si puo' dire che ci sia un pentito'',
ha detto l'erede di Italo Pappa alla fine della terza giornata di
audizioni, anche questa incentrata sul mondo arbitrale. ''E se mi
domandate di confessioni, per ora non ce ne sono state da nessuno''.
Un mercoledi' rimbalzato tra Via Allegri e Via Po, separate da pochi
metri e da diversi obiettivi. Nella sede principale della Figc la
squadra diretta da Borrelli e da Maria Jose' Falcicchio, una dei
suoi cinque 'vice', si e' occupata dei vertici della piramide arbitrale:
quello ufficiale, ovvero Tullio Lanese, e quello che sulla base
delle intercettazioni e delle ipotesi degli inquirenti avrebbe tirato
i fili di una corporazione parallela di fischietti. Massimo De Santis.
Nell'altro edificio Federico Maurizio D'Andrea ed Eugenio De Feo
hanno invece preso in esame l'aspetto relativo alle partite finite
anche sotto la lente di ingrandimento delle Procure. Tra queste,
oltre al Roma-Juventus 1-2 che oggi ha portato di fronte all'Ufficio
Indagini Salvatore Racalbuto e Marco Gabriele (in quell'occasione
in campo come arbitro e quarto uomo), spicca il Reggina-Juventus
del presunto 'sequestro' della terna arbitrale guidata da Gianluca
Paparesta da parte di Luciano Moggi ed Antonio Giraudo. (Adnkronos)
- L'audizione-fiume del fischietto barese e' durata circa 4 ore
e mezza. Paparesta, giunto attorno alle 9 in Via Po, ha lasciato
l'edificio federale alle 13.50 senza rilasciare dichiarazioni. A
parlare, invece, e' stato il legale di Aniello Di Mauro, uno dei
due guardalinee che in base alle intercettazioni finirono sottochiave
nel dopopartita di Reggio Calabria. ''E' andata benissimo, abbiamo
chiarito e del resto il mio assistito e' parte lesa nella vicenda
del presunto sequestro'', ha attaccato Rino Sica. Poi le parole
che potrebbero aggravare la posizione disciplinare di Paparesta.
A chi chiedeva perche' Di Mauro non avesse denunciato l'accaduto,
Sica ha spiegato che ''l'obbligo di referto spetta all'arbitro''.
Nella girandola dei 10 nomi rimbalzati tra Via Allegri e Via Po
ha fatto capolino anche Guido Rossi. Il commissario straordinario
della Figc ha raggiunto il Palazzo alle 9.35, proprio mentre da
un'entrata secondaria un tesissimo De Santis parcheggiava la Smart
scura insieme al suo legale, Silvia Morescanti. Il fischietto romano
ha reagito in malo modo ad un cronista che gli chiedeva del suo
stato d'animo, riservando invece un fiume di sorrisi a fotografi
e telecamere al termine delle cinque ore della sua audizione: ''Il
Mondiale? Me lo ero guadagnato. Sono uscito, ho parlato, non parlo
piu''', ha detto cercando di districarsi in un mare di microfoni,
taccuini e operatori. Interrogato sulle dichiarazioni apparse su
organi di stampa in merito alla sua volonta' di dire tutto, ha poi
spiegato seccamente: ''Io queste cose non le ho mai dette. Non ho
mai parlato con 'La Repubblica''' Una smentita affidata ai cronisti
cinque minuti dopo l'uscita da Via Allegri di Rossi, che si e' trattenuto
nella sede della Figc dalle 9.25 alle 14.20. Ovvero nelle cinque
ore dell'interrogatorio-fiume di De Santis. ''Abbiamo trovato un
clima sereno e il colloquio e' stato proficuo'', ha detto il legale
dell'arbitro capitolino. ''Siamo contenti di avere dato la nostra
versione. Abbiamo fornito all'ufficio indagini atti gia' notificati:
un'istanza al professor Guido Rossi e un ricorso in autotutela al
vicesegretario vicario dell'Aia, Sagrestani''. Identico l'ottimismo
manifestato dall'avvocato di Paolo Bestini, Mauro Messeri. Al termine
dell'audizione del fischietto di Arezzo, arrivato in Via Po alle
9.30 ma chiamato dall'anticamera solamente alle 12.30, ha spiegato:
''Siamo contenti e soddisfatti, Bertini ha collaborato e risposto
a tutte le domande''. Gli interrogatori condotti dal pool di Borrelli
hanno interessato in tutto dieci persone. Tra queste anche gli arbitri
Racalbuto e Gabriele, l'assistente Duccio Baglioni e Pietro Ingargiola,
ovvero l'osservatore dell'Aia che avrebbe assistito al 'sequestro
Paparesta'. Laconico, invece, Lanese: ''Abbiamo chiarito, io non
mi devo discolpare di nulla''. Il lavoro dell'Ufficio Indagini,
insomma, procede in maniera spedita ed entro domenica dovrebbe portare
a compimento gli interrogatori. Ad assicurarlo e' stato lo stesso
Borrelli, che ''entro la fine della settimana ventura'' conta di
consegnare la relazione conclusiva al procuratore federale, che
avra' il compito di decidere eventuali deferimenti alla commissione
disciplinare presso la Lega Calcio. Borrelli ha parlato di ''una
giornata proficua'', facendo intendere che il lavoro della sua equipe
potrebbe estendersi anche al weekend: ''Nel fine settimana ci saranno
delle attivita''', ha spiegato l'ex capo di Mani Pulite, ''che non
impegneranno tutto lo staff''. Alla vigilia del giovedi' dedicato
ai fratelli Della Valle, Borrelli, commentando questa prima fase
di interrogatori, ha spiegato che ''ci sono stati alcuni atteggiamenti
collaborativi'' mostrandosi fiducioso sui tempi dell'istruttoria:
''Credo che terremo fede -ha concluso- al calendario prefissato''.
La Commissione Cultura della Camera avvierà
un indagine
07/06 La Commissione cultura della Camera avviera' presto un'indagine
conoscitiva sullo scandalo di calciopoli. E' quanto si apprende
negli ambienti della presidenza della VII commissione, guidata dal
deputato di Rifondazione comunista-Sinistra Europea Pietro Folena.
Gia' questa mattina l'ufficio di presidenza ha iniziato a stabilire
i primi appuntamenti del lavoro della commissione, a partire dalle
audizioni che avranno luogo nei prossimi giorni dei ministri Rutelli
e Melandri, quest'ultima interpellata proprio in relazione alle
vicende del calcio. Nella scorsa legislatura la Commissione cultura
- si evidenzia - aveva avviato un ottimo lavoro sullo stato del
calcio che in parte anticipava quanto e' emerso in queste settimane.
Il calcio e lo sport in generale sono materie di carattere culturale
e non a caso da sempre la loro trattazione e' assegnata esclusivamente
- si sottolinea - alla Commissione cultura. La Commissione intende
riprenda il lavoro della precedente legislatura ed ha gia' avviato
i primi contatti con il mondo dello Sport e con gli esponenti del
governo che hanno competenza in materia, al fine di procedere in
breve tempo ad una indagine conoscitiva sugli scandali che hanno
scosso milioni di tifosi e tutto il mondo del pallone.
De Santis “Il mondiale me lo ero meritato”
07/06 "Siamo contenti abbiamo trovato un clima molto disponibile.
Il Mondiale? me lo ero guadagnato, lo dovevo fare". Dopo oltre
cinque ore di interrogatorio l'arbitro Massimo De Santis ha lasciato
la sede di via Allegri dove e' stato sentito dal capo dell'ufficio
indagini della Figc Francesco Saverio Borrelli e dai suoi collaboratori.
Il direttore di gara ha anche smentito di aver rilasciato dichiarazioni
al quotidiano "La Repubblica" e ha poi preferito lasciare
la parola ai suoi legali. "Siamo soddisfatti del garantismo
con cui si e' svolto l'interrogatorio - ha dichiarato uno dei suoi
avvocati - e siamo rimasti a disposizione. Sono state cinque ore
di colloquio sereno e siamo contenti di aver potuto raccontare la
nostra versione dei fatti. Quale? La verita'. Se tornera' ad arbitrare?
Spero di si', se lo merita". I legali di De Santis hanno anche
detto di aver depositato alcuni atti che erano stati gia' notificati.
Pirrone: “Già da tempo denunciavo
pressioni”
07/06 "Ero ai miei tempi, cinque anni fa, un arbitro che denunciava
pressioni psicologiche". Lo ha detto, intervenendo a "Porta
a Porta" l'ex arbitro Riccardo Pirrone in merito allo scandalo
di Calciopoli. "L'andazzo era questo -ha detto Pirrone-: all'interno
della Can di A e B c'era l'egemonia dei designatori, messi li' da
giochi di potere. I designatori gestivano gli arbitri". Pirrone
ha anche parlato dei sorteggi. "Cinque anni fa c'erano i sorteggi,
vedevo poca trasparenza nell'utilizzo del meccanismo, una o piu'
palline si aprivano, dopo essere state inserite nell'urna venivano
richiuse, appoggiate e poi veniva data una mescolata blanda. Per
quanto riguarda il mio ruolo, io mi sono dimesso cinque anni fa
e sono andato via da questo mondo perche' mi sono trovato in una
situazione personale di emarginazione a livello tecnico e umano"
ha detto ancora Pirrone.
Collina “A Carraro avevo detto no per la
vicepresidenza”
07/06 L'incarico federale nella commissione arbitrale dell'Uefa
e' stato accettato da Pierluigi Collina soltanto dopo aver rifiutato
per due volte le proposte dell'allora presidente della Figc Franco
Carraro e dopo che lo stesso Carraro gli ha prospettato una soluzione
compatibile con i suoi impegni con Sky e Il Sole 24 ore. Lo specifica
l'ex arbitro aggiungendo che il si e' stato dato anche ''avendo
gia' negli anni passati ripetutamente rifiutato proposte fattemi
dal dr. Carraro, da quella come Vice Presidente Federale con delega
agli affari internazionali nel 2002, al termine del Mondiale, a
quella come designatore della CAN nel 2004 e nel 2005, per dimostrare
la mia disponibilita' a collaborare con la FIGC a cui mi onoro di
essere appartenuto, come arbitro, per quasi trent anni''.
Cesari: “Collina mi ha deluso”
07/06 "Sono stato il primo a difenderlo strenuamente per la
sponsorizzazione con la Opel, non ci vedeva nulla di male. Adesso
pero' devo dire che mi ha deluso: anzi, sono rimasto allibito".
Pierluigi Collina perde anche uno dei suoi piu' grandi estimatori,
Graziano Cesari, l'ex arbitro che ha trascorso piu' di una stagione
nel salotto Mediaset di 'Controcampo' a 'sponsorizzarlo come designatore
ideale. A far cambiare giudizio a Cesari sull'ex arbitro piu' famoso
del mondo non sono solo le telefonate intercorse con il responsabile
milanista dei 'rapporti con i fischietti', Meani ("Credo che
dovra' spiegarci queste cose") ma anche la lettera aperta con
cui ha risposto alle notizie per cui avrebbe fatturato 145.000 euro
alla Figc: "Non parla mai ma scrive sempre - ha commentato
Cesari a Radio Radio - Non mi piace questo tipo di agire, se una
persona e' trasparente e serena dovrebbe sostenere un contraddittorio.
Potrebbe scendere dal piedistallo e tornare tra gli umani".
Gregucci “Sono stato sentito sulla gara
Salernitana-Roma”
07/06 "Sono qui per l'unica gara di serie B incriminata e
mi hanno chiesto se avevo notato qualcosa di anomalo". Cosi'
Angelo Gregucci all'uscita di via In Selci, dove e' stato sentito,
come persona informata sui fatti, dai carabinieri del nucleo operativo
di Roma nell'ambito dell'inchiesta sugli illeciti nel mondo del
calcio condotta dalla Procura di Napoli. L'allora allenatore della
Salernitana ha aggiunto: "ho risposto a tutto e non hanno detto
di volermi risentire, credo che non ce ne sia bisogno. Evidentemente
hanno considerato esaustive e sufficienti le mie risposte".
Corioni: “Milan sempre più compromesso.
Che figura, tutto il mondo ci guarda”
07/06 "La compromissione del Milan e' piu' grave perche' il
rappresentante della Lega Galliani doveva garantire la trasparenza
del sistema". Lo ha detto il presidente del Brescia Gino Corioni
nel corso della registrazione di "Porta a Porta" a proposito
del presunto coinvolgimento del Milan in tutto lo scandalo del calcio.
"Tutto il mondo ci guarda, abbiamo fatto una figura bruttissima,
adesso abbiamo la possibilita' che il calcio torni ad essere quello
di 10-15 anni fa". Lo ha detto il presidente del Brescia Gino
Corioni, intervenuto a "Porta a Porta" che si sta occupando
di Calciopoli. "Il problema della retrocessione -ha detto Corioni-
va a danneggiare una squadra di serie B corretta che fa il programma
per entrare in A. Con il Brescia, come vado in A se ci sono tre
grandi squadre in B?" ha detto Corioni in merito alla possibilita'
che le squadre interessate allo scandalo possano essere retrocesse.
Gaucci Jr: “C’è ancora paura
della ‘cupola’”
07/06 "Se mio padre non rientra in Italia e' perche' ha ancora
paura della cupola del calcio. C'e' stato un sistema in cui o accettavi
certe cose o venivi schiacciato: noi, purtroppo, abbiamo avuto il
coraggio di fare certe 'guerre' e, poiche' deboli economicamente
e politicamente, siamo stati schiacciati". Alessandro Gaucci
si prende un po' di merito per aver scoperchiato, assieme alle rivelazioni
del vulcanico papa', un sistema che e' crollato su se stesso dopo
la pubblicazione delle intercettazioni telefoniche che hanno messo
fine ad una 'cupola' su cui sta indagando la magistratura ordinaria
e penale. "Il problema e' - ha dichiarato l'ex dirigente del
Perugia, condannato per il fallimento della societa' umbra, a Radio
Radio - che se tutto si trasformasse in una bolla di sapone, mio
padre, come quei presidenti che anche oggi continuano a non parlare,
ha paura di ripercussioni. Mai si e' verificato nel mondo del calcio
che dirigenti di una squadra facessero di tutto non solo per gestire
il mercato ma anche per corrompere arbitri ed avere il controllo
dei designatori con i sorteggi truccati. Io per il Perugia, che
carte alla mano avrebbe quest'anno avrebbe avuto un bilancio in
attivo di 20 milioni se avessimo avuto la stessa rateizzazione della
Lazio, ho fatto sette giorni di carcere in isolamento e tre mesi
di domiciliari, per queste persone implicate nello scandalo non
ci sono state misure cautelari". Gaucci junior, che spiega
come il Perugia non abbia mai avuto favori dai poteri forti ("Siamo
stati truffati con la piattaforma 'Giococalcio', multati quando
denunciavamo certi fatti e, dopo lo spareggio con la Fiorentina,
la nostra denuncia penale contro il sistema calcistico e' stato
archiviata"), non se la sente di condannare Adriano Galliani:
"L'ho conoscito personalmente, e' il manager di calcio piu'
capace e i suoi comportamenti sono stati forse una reazione a cio'
che avveniva". Per Alessandro Gaucci, sono tanti i colpevoli
per una vicenda che ha ancora molti lati oscuri: "Tutti i presidenti,
prima delle riunioni di Lega, strillavano, poi il giorno dopo o
cambiavano discorso o restavano in silenzio. Mi chiedo cosa succedesse
di notte..."
Di Biagio “Domande scontate”
07/06 "Mi hanno chiesto qualcosa riguardo la partita Brescia-Fiorentina
e anche di alcune partite al di fuori delle intercettazioni".
Luigi Di Biagio ha lasciato da pochi minuti gli uffici della Caserma
dei Carabinieri di Via in Selci a Roma, dove e' stato ascoltato
nell'ambieto dell'inchiesta sulle intercettazioni telefoniche. Il
difensore ha aggiunto: "Mi hanno fatto domande anche abbastanza
scontate. Hanno verificato se noi avevamo qualcosa di anomalo e
ho risposto che non c'era nulla di strano - conclude l'ormai ex
difensore del Brescia - l'interrogatorio in tutto, e' durato un
quarto d'ora, in quanto abbiamo aspettato tanto tempo prima di entrare"
Toni: “Chi ha sbagliato, paghi”
07/06 "Se ci sono persone che hanno sbagliato, e' giusto che
paghino. Ma credo ancora che calciare una palla sia la cosa piu'
bella che ci sia e che il calcio e' uno sport pulito". Luca
Toni, intervistato dal quotidiano inglese "The Guardian",
dice la sua sullo scandalo che sta travolgendo il mondo del pallone
in Italia. "Si andra' avanti finche' tutto non sara' chiarito
- aggiunge - ma noi giocatori siamo qui per giocare. E' normale
che ci terremo informati, ma questo non ci impedira' di giocare".
Ulivieri: “Ingiustizia è stata fatta”
07/06 "L'ingiustizia e' stata fatta, ora le istituzioni devono
valutare". A parlare, nel corso di "Porta a Porta",
e' l'allenatore del Bologna Renzo Ulivieri. Il tecnico ha anche
bocciato la proposta di Corioni di un grande torneo a 42 squadre.
"Corioni, attraverso Matarrese, ha fatto una proposta: non
vogliono le grandi squadre in serie B - ha continuato Ulivieri -
Mi sembra grave, mi sembra che non ci si voglia assoggettare alle
regole. Come se la pena potessero sceglierla loro, e' irregolare,
bisogna riacquistare credibilita' e non e' questo il modo per farlo".
Secca la replica del presidente del Brescia, ospite con Ulivieri
della trasmissione di Vespa: "io ho parlato in senso opposto,
Matarrese non lo so".
Montezemolo: “Ci vuole un ricambio della
classe dirigente”
07/06 "Ci vuole un ricambio totale della classe dirigente".
Lo ha detto Luca di Montezemolo a Fiorano al sesto podio Ferrari.
"Puo' essere anche la possibilita' di un forte cambiamento
- continua - Serve che qualcuno torni a sanzionare chi non rispetta
le regole, serve a evitare conflitti di interesse e serve per creare
delle regole laddove non ce ne fossero. Per rilanciare il calcio
bisogna ripartire dalle regole. Penso che si giochi troppo e che
il troppo alla fine stanca". A Silvio Berlusconi che ritiene
debbano essere assegnati al Milan gli ultimi due scudetti della
Juventus risponde: Berlusconi non si accontenta mai, per tutto".
"Queste cose sul calcio sono assolutamente salutari per cambiare
totalmente", ha poi aggiunto Luca Cordero di Montezemolo a
proposito degli scandali che hanno investito il mondo del calcio,
nel corso di una conferenza stampa seguita a "Podio Ferrari",
il consueto incontro annuale con i fornitori della casa di Maranello.
"Mi dispiace che per questa vicenda, come in altre recenti,
ci sia stato un atteggiamento autoreferenziale dell'ambiente: se
non fosse intervenuta la Magistratura non sarebbe successo nulla",
ha detto Montezemolo. "Questo è grave ma è anche
utile e salutare così come successe un anno fa nel mondo
bancario con l'intervento della Magistratura", ha continuato.
Secondo Montezemolo bisogna riportare il calcio "alle regole
giuste, al rispetto dei valori e ad un rinnovamento che metta la
correttezza e lo sport al centro dell'attenzione". A chi gli
chiedeva una domanda più diretta sulla Juventus, il presidente
della Fiat si è limitato a rispondere: "La Fiat è
insieme a Nike e ad altri solo lo sponsor della Juve e quindi sulla
Juve non voglio parlare, non ho alcun titolo". Riferendosi
alla dichiarazione di Silvio Berlusconi che ha richiesto indietro
i due scudetti persi, Montezemolo ha risposto con una battuta: "Non
si accontenta mai in tutto".
Pippo Baudo “Juve subito in B”
07/06 Il numero uno della televisione italiana, Pippo Baudo, intervenendo
al "Cafs Blu", programma condotto da Ida Di Martino su
Radio Kiss Kiss Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni: "Lo
scandalo del calcio? Una storia bruttissima. Ero legato da antica
amicizia a persone di cui non mi aspettavo quest'atteggiamento repellente.
Mi auguro che sia fatta piena luce e, soprattutto, ci siano sentenze
dimostrative, non certo palliative. Devono esserci retrocessioni
e punizioni che diano esempio, anche se a pagare dovesse essere
la mia Juventus. Se le prove ci sono, la retrocessione in B della
Juve deve essere immediata: ne va della credibilita' del nostro
calcio. La Nazionale? Credo che risentira' di quanto sta accadendo,
soprattutto dal punto di vista arbitrale. La severita' delle "giacchette
nere" al Mondiale, infatti, sara' totale. Mi dispiace per i
ragazzi, che psicologicamente avvertiranno la pressione sulle spalle
per via dello scandalo che sta allargandosi a macchia d'olio. Mi
dispiace soprattutto per tutti i tifosi italiani, che in Germania
saranno inevitabilmente presi in giro. Credo, comunque, che alle
prime vittorie si stringeranno attorno alla squadra di Marcello
Lippi"
Il diario della giornata
07/06 Ancora una giornata di interrogatori a Roma negli Uffici
della Federcalcio in via Allegri e in via Po. Nella Caserma del
Nucleo Operativo dei Carabinieri, invece, via agli interrogatori
di ex tecnici e calciatori. "Nel giro di 3-4 giorni la speranza
e' di terminare tutte le audizioni". Lo ha detto il capo dell'ufficio
indagini della Figc, Francesco Saverio Borrelli, al termine degli
interrogatori di oggi negli uffici di via Allegri. Si stringono
i tempi quindi in attesa che si possa arrivare presto a delle sentenze
definitive. Ecco gli sviluppi della giornata:
09.31: L'arbitro Massimo De Santis, accompagnato dal suo legale,
entra in Federcalcio, negli uffici della Federazione in via Allegri
ma da una porta secondaria. Due minuti dopo, dall'ingresso principale,
ha fatto il suo ingresso in Federcalcio il commissario straordinario
Guido Rossi. Il direttore di gara romano, indagato dalla Procura
di Napoli nell'ambito dello scandalo delle intercettazioni, sara'
il primo ad essere ascoltato da Francesco Saverio Borrelli nella
terza giornata di interrogatori.
10.04: Gli arbitri Gianluca Paparesta e Paolo Bertini arrivano nella
sede della Federcalcio in via Po per essere ascoltati dall'Ufficio
Indagini della Figc.
10.13: Negli uffici della Federcalcio di via Po arriva anche l'arbitro
Racalbuto. E' il terzo direttore di gara, dopo Bertini e Paparesta,
ad entrare negli uffici Federali per essere ascoltato in merito
all'inchiesta sulle intercettazioni telefoniche.
11.13: L'ex tecnico del Livorno Roberto Donadoni arriva nella caserma
dei Carabinieri di Roma in via in Selci dove sara' ascoltato nell'ambito
dell'inchiesta della Procura di Napoli. Sono attesi in giornata
anche una decina di altri testimoni. Tra loro il tecnico Del Neri
e i calciatori Di Biagio e Milanetto.
12.18: Entra negli uffici della Federcalcio di via Po, Aniello Di
Mauro, assistente arbitrale, che sara' ascoltato dall'ufficio Indagini
della Figc. Proseguono intanto gli interrogatori degli arbitri Paparesta
e De Santis.
12.38: Va avanti senza interruzioni il programma di interrogatori
negli uffici federali. Arriva in Figc in via Po l'arbitro Marco
Gabriele, accompagnato dal suo legale.
12.58: Roberto Donadoni, ex tecnico del Livorno, lascia la Caserma
dei Carabinieri di via in Selci a Roma dove e' stato ascoltato come
testimone nell'ambito dell'inchiesta della procura di Napoli.
13.20: Proseguiranno alle 15 gli interrogati dei carabinieri del
Nucleo centrale operativo di Roma. In via In Selci saranno sentiti
gli ex allenatori di Roma e Lecce, Gigi Del Neri e Angelo Gregucci
e i giocatori Omar Milanetto e Gigi Di Biagio.
13.43: "Se ci sono persone che hanno sbagliato, e' giusto che
paghino. Ma credo ancora che calciare una palla sia la cosa piu'
bella che ci sia e che il calcio e' uno sport pulito". Luca
Toni, intervistato dal quotidiano inglese "The Guardian",
dice la sua sullo scandalo che sta travolgendo il mondo del pallone
in Italia. "Si andra' avanti finche' tutto non sara' chiarito
- aggiunge - ma noi giocatori siamo qui per giocare. E' normale
che ci terremo informati, ma questo non ci impedira' di giocare".
13.56: si conclude l'interrogatorio di Gianluca Paparesta. L'arbitro
era arrivato questa mattina nella sede della Federcalcio in via
Po per essere ascoltato dall'Ufficio Indagini della Figc. All'uscita
Paparesta non ha rilasciato alcuna dichiarazione.
14.00: "Lo scandalo del calcio? Una storia bruttissima. Ero
legato da antica amicizia a persone di cui non mi aspettavo quest'atteggiamento
repellente" - dichiara Pippo Baudo - mi auguro che sia fatta
piena luce e, soprattutto, ci siano sentenze dimostrative, non certo
palliative. Devono esserci retrocessioni e punizioni che diano esempio,
anche se a pagare dovesse essere la mia Juventus. Se le prove ci
sono, la retrocessione in B della Juve deve essere immediata: ne
va della credibilita' del nostro calcio. Mondiale? Credo che alle
prime vittorie si stringeranno attorno alla squadra di Marcello
Lippi".
14.37: "Siamo contenti abbiamo trovato un clima molto disponibile.
Il Mondiale? me lo ero guadagnato, lo dovevo fare". Dopo oltre
cinque ore di interrogatorio l'arbitro Massimo De Santis ha lasciato
la sede di via Allegri. "Siamo soddisfatti del garantismo con
cui si e' svolto l'interrogatorio - ha dichiarato uno dei suoi avvocati
- e siamo rimasti a disposizione. Sono state cinque ore di colloquio
sereno e siamo contenti di aver potuto raccontare la nostra versione
dei fatti. Quale? La verita'. Se tornera' ad arbitrare? Spero di
si', se lo merita". I legali di De Santis hanno anche detto
di aver depositato alcuni atti che erano stati gia' notificati.
15.22: Tullio Lanese, presidente dell'Aia che si e' autosospeso,
e' da poco giunto in via Allegri per essere sentito dal capo dell'Ufficio
indagini della Figc Francesco Saverio Borrelli e dagli 007 federali.
15.29: Anticipando i tempi, Gigi Del Neri, i calciatori Di Biagio
e Milanetto, il tecnico Alberto Cavasin, l'addetto stampa del Brescia
Piovani e l'ex allenatore del Lecce Angelo Gregucci sono entrati
nella caserma di via In Selci a Roma, dove saranno sentiti dai carabinieri
del nucleo operativo per conto della procura di Napoli, nell'ambito
dell'inchiesta sugli illeciti nel mondo del calcio.
15.54: Il tecnico Del Neri ha lasciato la sede del nucleo operativo
dei carabinieri di via In Selci a Roma. "Non possiamo fare
dichiarazioni - ha detto l'avvocato Tropen Scovino - abbiamo parlato
di Roma-Juve, ma gli atti sono secretati cosi' come le indagini
percio' non possiamo parlare".
16.19: "Se mio padre non rientra in Italia e' perche' ha ancora
paura della cupola del calcio. C'e' stato un sistema in cui o accettavi
certe cose o venivi schiacciato: noi, purtroppo, abbiamo avuto il
coraggio di fare certe 'guerre' e, poiche' deboli economicamente
e politicamente, siamo stati schiacciati". Lo dichiara Alessandro
Gaucci, figlio di Luciano, ancora in "esilio" a Santo
Domingo.
16.49: "Mi hanno chiesto qualcosa riguardo la partita Brescia-Fiorentina
e anche di alcune partite al di fuori delle intercettazioni".
Luigi Di Biagio lascia da pochi minuti gli uffici della Caserma
dei Carabinieri di Via in Selci a Roma, dove e' stato ascoltato
nell'ambito dell'inchiesta sulle intercettazioni telefoniche. Il
difensore ha aggiunto: "Mi hanno fatto domande anche abbastanza
scontate. Hanno verificato se noi avevamo qualcosa di anomalo e
ho risposto che non c'era nulla di strano - conclude l'ormai ex
difensore del Brescia - l'interrogatorio in tutto, e' durato un
quarto d'ora, in quanto abbiamo aspettato tanto tempo prima di entrare".
16.55: "Sono qui per l'unica gara di serie B incriminata e
mi hanno chiesto se avevo notato qualcosa di anomalo". Cosi'
Angelo Gregucci all'uscita di via In Selci, dove e' stato sentito,
come persona informata sui fatti, dai carabinieri del nucleo operativo
di Roma. L'allora allenatore della Salernitana ha aggiunto: "Ho
risposto a tutto e non hanno detto di volermi risentire, credo che
non ce ne sia bisogno. Evidentemente hanno considerato esaustive
e sufficienti le mie risposte".
17.57: il clou della giornata arriva con le dichiarazioni di Francesco
Saverio Borrelli. "Giornata proficua? Nel giro di 3-4 giorni
la speranza e' di terminare tutte le audizioni". Lo ha detto
il capo dell'ufficio indagini della Figc, al termine degli interrogatori
di oggi negli uffici di via Allegri. "Non sono emerse grosse
novita' - continua - ma non tocca ame anticipare le valutazioni.
I tempi? L'iter prevede ufficio indagini, procura federale e poi
la Caf. Per la nostra fase terremo fede al calendario prestabilito.
Entro la fine della prossima settimana potrei consegnare la relazione
al Procuratore federale. Non ci sono state confessioni piene da
parte di nessuno e non possiamo dire che ci sia un pentito. Il lavoro
andra' avanti anche nel week-end. In questi giorni abbiamo lavorato
su tre e anche 4 tavoli, lo porteremo avanti anche nel fine settimana".
18.54: "Abbiamo parlato di due partite in particolare: Milan-Brescia
e Fiorentina-Brescia e mi hanno chiesto se in campo avessi visto
delle anomalie particolari, di come sono andate le partite e se
ci sono state delle irregolarita'". Lo ha dichiarato Alberto
Cavasin, ex tecnico del Brescia, lasciando gli uffici del Reparto
Operativo dei Carabinieri di via in Selci a Roma.
19.02: "Ero ai miei tempi, cinque anni fa, un arbitro che denunciava
pressioni psicologiche". Lo ha detto, intervenendo a "Porta
a Porta" l'ex arbitro Riccardo Pirrone in merito allo scandalo
di Calciopoli. "L'andazzo era questo -ha detto Pirrone-: all'interno
della Can di A e B c'era l'egemonia dei designatori, messi li' da
giochi di potere. "I risultati ottenuti sul campo sono falsati.
Bologna e Brescia, retrocesse per un punto, hanno il diritto di
rientrare in A se i giudici accerteranno le irregolarita'".
Lo ha detto, nel corso di "Porta A Porta", il presidente
del Brescia Corioni. "L'introduzione del diritto soggettivo
ha stravolto le regole del calcio - ha aggiunto - sono arrivati
dirigenti furbi e nessuno ha saputo contrastarli".
19.18: "L'ingiustizia e' stata fatta, ora le istituzioni devono
valutare". A parlare, nel corso di "Porta a Porta",
e' l'allenatore del Bologna Renzo Ulivieri. "Corioni, attraverso
Matarrese, ha fatto una proposta: non vogliono le grandi squadre
in serie B", ha continuato Ulivieri.
19.20: "Ci vuole un ricambio totale della classe dirigente".
Lo ha detto Luca di Montezemolo a Fiorano. "Puo' essere anche
la possibilita' di un forte cambiamento - continua - Serve che qualcuno
torni a sanzionare chi non rispetta le regole, serve a evitare conflitti
di interesse e serve per creare delle regole laddove non ce ne fossero".
Servizi precedenti
06/06
Calcio nel caos: Borrelli mette sotto torchio
gli arbitri. No Intertoto per il calcio italiano.
E Rossi incassa l’ok di Uefa e Fifa. Corioni:
“Girando la mente, Galliani gli obbediva”. Lazio
e Juve nel mirino di Borrelli. Rossi incontra
Galliani: Nessuna accordo sulla gestione della Lega. Blatter
“Felice della reazione delle autorità italiane”
05/06
Calcio nel caos: Borrelli a tutto campo, vuol
vederci chiaro su tutto. E il Coni ricorre
alla Caf per la sentenza su Agricola per il doping. Mazzarri
ascoltato dal PM di Napoli. Cesare Geronzi
ascoltato per due ore dai PM. L’ex segretaria della
CAN, Fazi, non risponde. Pelè “Spero
che la giustizia punisca tutti”. Blatter “Ci
vogliono arbitri professionisti”
04/06
Calcio nel caos: Borrelli in azione: L'arbitro
Pirrone interrogato per tre ore. Il Milan
si ribella: “Una campagna contro”. Lite in un
bar per calciopoli, ci scappa il morto
03/06
Calcio nel caos: Cannavaro e Trezeguet interrogati
dai PM a Roma. La Procura di Torino vuol riaprire
l’inchiesta sulle designazioni. Undici giorni per rifondare
la Juve. Somma “Non cambia nulla. Moggi
resterà sempre un grande”
02/06
Calcio nel caos: Il
procuratore Borrelli pronto per il maxiprocesso. Ombre
sulla partita Udinese-Milan del 2005: Galliani e Pozzo non ci stanno.
Galliani: “Siamo stati danneggiati”. Il
Legale di Moggi replica a Galliani “Ha letto tutte le intercettazioni?”.
Spalletti in procura a Napoli.
01/06
Calcio nel caos: Il commissario Rossi: “Una
situazione che non pensavo così grave”. Secondo
l’ex vicecapo dell’Ufficio indagini Juve e Fiorentina
in B. Galliani pronto a lasciare. Preziosi
sentito dalla Procura di Napoli. Nevio Scala: “Tutto
deprimente. Con gli azzurri si può andare avanti”.
31/05
Calcio nel caos: Lotito ai PM: “Lazio
pulita”. Il difensore di Moggi: “Il
Milan il vero potere”. I rossoneri "Manovre diversive".
Petrucci “Voltiamo pagina, torniamo a parlare di sport”.
Verdone “Di fronte allo scandalo del
calcio mi vergogno di essere italiano”. Zeman “Io
alla Juve? Non potrei. Ipotesi Baggio? sarebbe solo per immagine”.
29-30/05
Calcio nel caos: Caso Gea,sentito l'arbitro
cosentino Palmieri: “Mai rilasciato interviste”. Lazio
nei guai: aggiotaggio per Lotito. Niente incarichi sportivi per
i magistrati del CSM. Avv. Grassani “Milan in B, ipotesi
per ora non ipotizzabile”. Del Piero
“Orgoglioso di essere juventino”. V.Franza "Ipotesi
A per il Messina". Ieri sentito Della Valle.
28/05
Calcio nel caos: Per Borrelli una settimana
intensa. Bonfrisco “Paparesta fuori
dalle regole”. Gattuso: “Qualcuno sputa nel piatto”.
27/05
Calcio nel caos: L’inchiesta entra nel
vivo. Borrelli al lavoro e Lippi difende il
figlio. Commissario Rossi: “Sconti per nessuno”.
Sacchi e Agnolin: “Chi ha sbagliato
paghi”. Lippi: “In Italia chi è indagato
è già condannato”. Peruzzi
accusa: “Moggi il pastore e noi il gregge”.
26/05
Calcio nel caos: Gli atti passano a Borrelli:
Parte ufficialmente “Piedi Puliti”. Galliani
rimane solo, si dimette Zamparini. Gigi Riva: “Beckembauer
ha parlato da bambino”. Cossiga: “Tangentopoli
era più onesta”. Sacchi: “Torniamo al
calcio di prima, senza banchieri e politica”. Il
figlio di Lippi indagato a Roma e Milano.
25/05
Calcio nel caos: Interrogatori a Napoli e
Roma e perquisizioni della GdF. Cannavaro
ci ripensa. Albertini: “Pensavo ci fosse sudditanza
psicologica, invece...”. Cecchi Gori
“Affossato perchè scomodo. I 5 anni più brutti
della mia vita”. Licenza Uefa per 14 club: manca la
Lazio. I tiofosi
si costituiscono parte civile. Gli ex vogliono
Boniperti presidente della Juve
24/05
Calcio nel caos: La Lega Calcio cerca nuove
regole. Alla Gea e ad Alessandro Moggi oltre
il 10% del mercato delle procure. Conti: “Lotta al
conflitto d’interessi”. La Finanza
nella sede del Crotone e della Reggina. Buffon in Procura.
Galliani confermato in Lega. Cannavaro:
“Gli scudetti della Juve, meritati”
23/05
Calcio nel caos: Il commissario della FIGC,
Rossi, nomina il procuratore Borrelli capo ufficio indagini. Scatta
“Piedi puliti”. A Napoli sfilano i testi.
perquisita la sede della
Torres
22/05
Calcio nel caos: Lippi rimane al suo posto.
Moggi cita Berlusconi. Chieste le dimissioni
di Galliani che le respinge, l’inchiesta va avanti.
Moggi: “Un’imboscata di Galliani”. Guido
Rossi: “Beckenbauer ne approfitta”. Avv.
Stagliano “La Juve in B”
21/05
Calcio nel caos: Moggi ebbe un ruolo importante
nelle elezioni di Carraro e Galliani. Tardelli replica a
Beckenbauer “Anche in Germania c’è il marcio”.
Chieste le dimissioni di Lippi. Le
intercettazioni di De Santis
20/05
Calcio nel caos: Il potere assoluto di Moggi.
Ora è fuga dalla Gea. Si dimette anche il Generale Attardi.
Beckembauer: L’Italia la pagherà ai Mondiali. Le
tifoserie di Messina, Crotone e Reggina non ci stanno
19/05
Calcio nel caos: La Gea controllava anche
Reggina, Livorno e Siena. Gazzoni: “Le dimissioni di
Carraro sono finte”. Interrogati Lippi
e Zeman. Si dimette il Generale Pappa
18/05
Calcio nel caos: Il Commissario Rossi fa piazza
pulita. Le intercettazioni di Carraro e Moggi che preparavano
le elezioni in Lega. Menzionato Pisanu. Sospesi
nove arbitri, la Finanza a casa di Moggi e nella sede della Juve
17/05
Calcio nel caos: Il Commissario Rossi al lavoro.
Spunta il filone doping. Dopo il vertice delle Procure, nuovi
accertamenti. Definite le competenze delle
Procure di Roma e Napoli.
16/05
Calcio nel caos: Guido Rossi commissario della
FIGC chiamato a sistemare il calcio e le sue regole. Petrucci
rassicura Lippi “Verrò a trovarti con Rossi”.