Ripresi gli interrogatori, sentiti Garrone e Marotta.
Rossi completa la CAF. Processo vicino
16/06 Il conto alla rovescia per i rinvii a giudizio del processo
sportivo su 'calciopoli' e' gia' partito, ma intanto l'ufficio indagini
continua ad aggiungere tessere nel puzzle. Dopo una breve pausa
sulla maratona di interrogatori, oggi il pool, seppure dimezzato
dei vertici (rientrera' per il fine settimana il capo Francesco
Saverio Borrelli), ha ripreso le audizioni per fare luce anche sul
ruolo della Sampdoria. Dopo l'iscrizione nel registro degli indagati
della procura di Napoli, Riccardo Garrone e' stato chiamato dagli
007 federali: per lui, accompagnato dalla piu' vip degli avvocati
su piazza, la neo onorevole Giulia Bongiorno, e dall'amministratore
blucerchiato Giuseppe Marotta, e' stato un interrogatorio lampo.
Poco piu' di un'ora negli uffici di via Allegri, per uscire sereno
al punto da tranquillizzare i tifosi della Samp: ''Speriamo si chiuda
presto questa vicenda. A tutti i tifosi dico di stare tranquilli,
perche' noi siamo completamente fuori da questa vicenda''. Anche
il legale ha sottolineato che la brevita' dell' audizione era in
questo senso probante. ''Non ci sono state fatte contestazioni,
solo due o tre punti da chiarire - ha detto la Bongiorno - Crediamo
di essere qui solo di passaggio''. Insomma la Samp e' convinta di
uscire indenne dalla bufera dello scandalo delle intercettazioni:
sotto i riflettori la gara con la Fiorentina diretta da Dondarini
e finita 3-0 per i liguri. La posizione dei blucerchiati comunque
non sembrerebbe troppo a rischio, e comunque meno grave di quella
di altri club tirati in ballo. Ma tutti quelli che compaiono a vario
titolo nel faldone di Napoli verranno passati in rassegna dagli
007 federali: tra domani e domenica intanto verra' completata la
relazione per il procuratore Stefano palazzi, che comunque e' stato
informato quotidianamente del lavoro degli inquirenti. Cosi' i deferimenti
(attesi per il martedi' o mercoledi') non dovrebbero avere ritardi
sulla tabella di marcia. Nelle stesse giornate il pool di Borrelli
dovrebbe tornare al completo per riprendere a ritmo serrato gli
interrogatori della seconda trance dell'inchiesta, quella che vede
coinvolte Reggina, Siena, Messina, Empoli, Arezzo. Tutti al lavoro
in attesa che si alzi il sipario sul processo (27-28 giugno) in
cui la posizione dei club minori dovrebbe costituire l'appendice,
non un processo bis. Ma il lavoro per l'ufficio indagini non si
chiudera' con lo scandalo delle intercettazioni: restano in ballo
infatti l'inchiesta sulle scommesse della Procura di Parma e quella
sulla Gea aperta a Roma. Quando arriveranno anche quelle carte,
gli inquirenti avvieranno nuove indagini sportive. Intanto Guido
Rossi ha completato la rosa della Caf, decapitata dopo lo stop del
Csm alle toghe sportive: sei nuovi membri (Gianfranco Iadicola,
Giuseppe Marziale, Michele Lo Piano, Pierfrancesco Grossi, Francesco
Delfini, Riccardo Conte), tutti avvocati e professori universitari
che con Cesare Ruperto, ex emerito della Corte Costituzionale, dovranno
celebrare il processo a Moggi e alla cupola. Sempre Rossi ha stabilito
le procedure e i tempi abbreviati dei due gradi di giudizio su cui
si articolera' il processo. Tutto per garantire il regolare calcio
d'inizio dei campionati. A fischiare molti arbitri nuovi, tanti
giovani che andranno a rimpiazzare i big travolti dalla bufera.
Il neo commissario straordinario dell'Aia, Luigi Agnolin si e' messo
subito al lavoro: in un hotel della Capitale ha incontrato i presidenti
delle sezioni, sottolineando che bisogna far fronte all'emergenza.
Con il presumibile azzeramento, o quasi, della classe arbitrale,
sara' anche la periferia a dover dare una mano perche' bisognera'
reperire arbitri capaci e istruirli, inesperti, per dirigere nella
massima serie. Quanto al designatore e alla possibile conferma di
Maurizio Mattei Agnolin non si sbilancia: ''Il commissario dell'Aia
ha ben altre cose a cui pensare...''. Insomma niente e' scontato,
nemmeno il posto del designatore.
Dai politci tifosi del Torino un no all’amnistia:
“Ed ora restituiteci lo scudetto del 1927”
16/06 No all' amnistia per Calciopoli, si' alla restituzione al
Torino dello scudetto del 1927, ''perche' quanto accadde allora
non e' minimamente paragonabile ai fatti di oggi''. Lo sostiene
il deputato della Margherita Giorgio Merlo, che assieme al collega
diessino Alberto Nigra e ad un altro centinaio di deputati bipartisan
presentera' una mozione ai nuovi vertici della Figc per il tricolore
revocato. ''Con le dimissioni di Carraro e l' arrivo di una dirigenza
trasparente e credibile ai vertici della Federazione - spiega Merlo
- credo che siano finalmente maturi i tempi per rivedere tutta la
vicenda del 1927''. Lo scudetto di quell' anno e' l' unico, fino
ad ora, ad essere stato revocato. Una decisione presa per il tentativo
di corruzione di un giocatore juventino, Luigi Allemandi, a cui
sarebbero state offerte 50 mila lire per giocare male nel derby
contro il Torino. La partita venne vinta 2-1 dai granata, ma Allemandi
risulto' tra i migliori in campo. La sua prestazione, pero', non
basto' a cancellare i sospetti: lo scudetto venne revocato, e non
assegnato, ed Allemandi fu prima radiato e poi amnistiato, tanto
che nel '34 si laureo' campione del mondo. ''E' arrivato il momento
- sottolinea Merlo - di riproporre la questione. La nuova dirigenza
del calcio, uscita dalle macerie di Calciopoli, non potra' non tenerne
conto''. Altro discorso vale invece per chi ipotizza una amnistia
nei confronti delle persone coinvolte nel recente scandalo delle
intercettazioni telefoniche: ''Amnistia? Neanche per sogno - risponde
Merlo - chi ha sbagliato deve pagare, senza per questo avere alcun
furore giustizialista. Ma la logica del condono - conclude - non
mi appartiene. E credo che lo stesso valga per i 21 milioni di italiani
che lunedi' hanno seguito l' Italia per dire si' a un calcio pulito,
trasparente e corretto''.
Dalla CAF alla Corte Federale rito abbreviato.
Stabiliti tempi e modalità del processo
16/06 Due gradi di giudizio con i termini abbreviati. Il commissario
straordinario della Figc Guido Rossi, dopo aver annunciato i tempi
del processo su 'calciopoli' fissa a norma di regolamenti le modalita'
procedurali relative ai procedimenti per illecito sportivo, disciplinare
e amministrativo che si celebreranno in prima istanza davanti alla
Caf e in appello davanti alla Corte federale. Per i procedimenti
di primo grado, le modalita' sono quelle previste dall'articolo
37 del codice di giustizia sportiva con i termini abbreviati: il
termine di 5 giorni (art.37 n.2) viene ridotto a 3. Il termine di
10 giorni (art.37 n.3) passa a 5 giorni. Per i procedimenti di ultima
istanza presso la Corte federale, questi i termini previsti: le
decisioni della Caf potranno essere impugnate entro 3 giorni dalla
pubblicazioni delle stesse e le impugnazioni dovranno essere formalizzate
presso la segreteria della Corte federale.
Integrato l’organico CAF. Sei nuovi componenti
16/06 Il Commissario Straordinario Guido Rossi ha nominato oggi
6 nuovi componenti della Commissione d'Appello Federale, ad integrazione
dell'organico, dopo la decisione presa dal CSM di revocare con effetto
immediato le autorizzazioni ai magistrati che facevano parte di
organismi sportivi. I nuovi componenti della CAF sono : - avv. Gianfranco
IADICOLA (gia' Sostituto Procuratore della Repubblica presso la
Corte di Cassazione) - dott. Giuseppe MARZIALE (gia' Consigliere
della Corte di Cassazione) - pres. Michele LO PIANO (giurista, ex
magistrato) - pro. Avv. Pierfrancesco GROSSI (ordinario di diritto
pubblico e diritto costituzionale alla Terza Universita' di Roma)
- prof. Avv. Francesco DELFINI (ordinario di diritto civile all'Universita'
di Brescia) - avv. Riccardo CONTE (avvocato civilista) Restano in
carica tutti gli altri componenti della CAF che non svolgono attivita'
di magistrato ordinario. Il dott. Cesare Ruperto nominato ieri Presidente
della CAF assume l'incarico di 1 Presidente. E' stato inoltre costituito
un Ufficio tecnico di supporto al Collegio sotto la responsabilita'
dell'avv. Hinna Danesi.
Secondo Adiconsum falsato il 30% delle partite
del campionato 2003/04
16/06 Adiconsum e Virtual Class hanno presentano uno studio sulle
stagioni calcistiche 2002/03 e 2003/04: nello studio realizzato
da Make Tailored advertising (societa' specializzata nel marketing
sportivo) sono stati analizzati circa 400 casi da moviola per misurare
gli errori degli arbitri e la loro conseguenza sulla classifica.
I risultati di questo studio sono sorprendenti e confermano quanto
emerso dalle intercettazioni pubblicate sulla stampa, anche perche'
lo studio e' stato realizzato prima che scoppiasse calciopoli. Dall'indagine
emerge per la stagione 2002/03 che circa il 25% delle partite risultano
alterate dagli errori arbitrali. Errori che complessivamente spostano
95 punti di classifica con un risultato che il Milan viene proiettato
in zona Champions League al posto dell'Udinese e che viene retrocesso
in serie B il Piacenza al posto del Modena. Per la stagione 2003/04
risultano alterate dagli errori arbitrali ben il 30% delle partite
per complessivi 104 punti di classifica con la conseguenza che viene
proiettata la Juventus in zona Champions League a danno dell'Udinese.
Retrocessi in serie B Perugia e Modena al posto di Reggina e Siena.
Il Bologna viene penalizzato di 8 punti, trasferendolo da zona Uefa
a zona retrocessione. Evidenti le conseguenze sia sul totocalcio,
sul totogol e sulle varie scommesse legali, per tutti quegli errori
imputabili a dolo e non semplicemente ad errore umano. Una cosa
evidente e' che ci sono squadre premiate e penalizzate in modo rilevante.
Lo studio, proprio per la rilevanza degli errori arbitrali, era
stato inviato alla Federcalcio senza tuttavia ottenere alcun riscontro.
"E' evidente - fa sapere l'Adiconsum - che si tratta di uno
studio virtuale poiche' gli errori possono essere umani, e quindi
parte del gioco, o dolosi, e quindi perseguibili dalle autorita'
giudiziarie". Dello studio sono stati informati sia Guido Rossi
sia Saverio Borrelli. Adiconsum propone l'utilizzo delle nuove tecnologie
per ridurre in modo drastico gli errori umani, coinvolgendo lo stesso
pubblico sportivo, con la moviola in campo, una soluzione tecnica
gia' utilizzata anche in altri sport e che nulla toglie al ruolo
dell'arbitro al quale spetta la decisione finale. Avvalendosi delle
nuove tecnologie si riducono gli errori umani e si impediscono errori
da dolo. Ulteriore ipotesi puo' essere il ricorso ai due arbitri
o ad entrambe le soluzioni. A tutela dei consumatori sportivi Adiconsum
sta valutando l'ipotesi di costituirsi parte civile a conclusione
dell'indagine preliminare. Occorre precisare tuttavia che la possibilita'
di ottenere un risarcimento pari alla mancata vincita resta molto
difficile mentre e' sostenibile un ricorso per i costi sostenuti
(abbonamenti, schedine).
“Noi Consumatori” pensa di intentare
una maxi-causa contro la Federcalcio
16/06 ''Tifosi di tutta Italia, unitevi contro i cattivi del pallone''.
Questo l'appello lanciato da Napoli dall'avvocato Angelo Pisani,
presidente di Noi Consumatori. ''Stiamo pensando ad un'azione su
scala nazionale - ha detto - una maxi-causa contro la Federcalcio
a tutela dei diritti soggettivi dei tifosi.Lo scandalo che sta colpendo
il mondo del calcio italiano potrebbe non solo stravolgere i vertici
del nostro pallone e la classifica del campionato in corso, ma potrebbe
portare dei risarcimenti ai tifosi traditi da un sistema non regolare'',
sostiene Pisani, che ricorda di aver ''gia' consentito finora a
54 sostenitori partenopei di ottenere il 'risarcimento danni' da
parte della Figc, per il mancato ripescaggio in serie B del Napoli''.
''I titolari di biglietti/abbonamenti allo stadio e di contratto
Sky/tv, i possessori di schede pay tv per le dirette sportive e
di ricevute di scommesse sugli incontri di calcio, oltre che le
societa' sportive e i possessori di titoli/azioni delle societa'
calcistiche, tutti questi soggetti - chiarisce in una nota il presidente
ddell'associazione dei consumatori - hanno diritto di chiedere il
risarcimento dei danni personali, esistenziali, morali e materiali
derivanti dallo scandalo di Calciopoli''. ''Oltre a costituirsi
pare civile nei procedimenti penali - continua Pisani - i singoli
tifosi o scommettitori, potranno richiedere non solo il risarcimento
del danno materiale e, quindi, il rimborso del costo dell'abbonamento
allo stadio, dell'abbonamento Sky, del biglietto della partita,
ma anche il ristoro del danno morale-esistenziale in ragione del
fatto che la competizione sportiva alla quale si e' assistito potrebbe
risultare falsata e, di conseguenza, non conforme ai principi di
lealta' e di correttezza che dovrebbero caratterizzare qualsiasi
evento sportivo''. Tra i responsabili tenuti a risarcire le vittime
di calciopoli, secondo Pisani, ''oltre ai vari personaggi oggi indagati,
rientra senza dubbio la Federcalcio per l'omessa attivita' di vigilanza
e di controllo''. Pisani ha preannunciato che l'associazione Noi
Consumatori si costituira' ''parte civile contro i 'furbetti e ricchetti'
del calcio italiano chiedendo il risarcimento simbolico di 1 euro
per ogni italiano da destinare alle sane politiche sportive e sociali
per lo sviluppo dei giovani''.
La Fiorentina replica a Preziosi: “La cena
con Moggi c’è stata, ma nessuna festa”
16/06 "La cena c'è stata due mesi dopo la fine del
campionato, ma non si è festeggiato nulla, perchè
non c'era nulla da festeggiare". La Fiorentina ha diffuso in
serata un comunicato nel quale ha voluto rispondere ad Enrico Preziosi,
presidente del Genoa, che nel corso dell'interrogatorio avvenuto
nell'ambito dell'inchiesta della procura di Napoli sullo scandalo
del calcio, aveva raccontato di una cena con i Moggi e i fratelli
Della Valle per protagonisti, al termine della stagione 2004/2005.
"La cena - si legge nella nota della società viola -
è avvenuta in un noto ristorante di Milano, frequentato abitualmente
dal mondo dello sport, il 28 luglio 2005 e quindi due mesi dopo
la fine del campionato. Alla cena hanno partecipato, oltre agli
interessati citati da Preziosi, anche altre persone estranee al
mondo del calcio. Si è trattato di una normale cena dove
non si è festeggiato nulla, perché nulla c'era da
festeggiare". La Fiorentina ha colto l'occasione per respingere
le accuse di chi la vuole tra le principali società coinvolte
nell'inchiesta: "Questi continui tentativi da parte di alcuni
personaggi del mondo del calcio - si legge ancora - con i quali
la Fiorentina non ha mai avuto nessun rapporto e tantomeno nulla
da condividere sotto l'aspetto dei valori, ci fanno pensare che
possa esserci una precisa volontà da parte di qualcuno, di
screditare la nostra società in un momento come questo, e
ancor peggio che si tenti di influenzare l'opinione pubblica nei
nostri confronti, inventando situazioni e atteggiamenti inesistenti".
Il Gen. Pappa : “Di questa storia non voglio
più parlare”
16/06 ''Si', molto. Ma di questa storia non voglio piu' parlare''.
A poco meno di un mese dalle sue dimissioni da capo dell'ufficio
indagini della Figc, il generale Italo Pappa si dice contento e
soddisfatto della sua scelta e conferma pienamente la decisione
presa il 19 maggio. Pappa ha partecipato oggi alla cerimonia di
chiusura dell'anno studi 2005-2006 della scuola di polizia tributaria
della Guardia di Finanza ad Ostia. Per cinque anni alla guida dell'ufficio
investigativo della Figc ha deciso di lasciare dopo che uno dei
suoi collaboratori era finito nell'inchiesta della Procura di Napoli
su 'calciopoli' e ne erano seguite polemiche anche sul suo conto.
Polemiche che lui stesso defini' ''indegne strumentalizzazioni''
nella lettera di dimissioni consegnata al presidente del Coni Gianni
Petrucci. ''Le mie ragioni le ho spiegate in quella lettera. E'
inutile tornarci su'', si e' limitato a ribadire oggi senza piu'
voler entrare nel merito dei fatti. Nessun commento neppure su Francesco
Saverio Borrelli, che lo ha sostituito all'ufficio indagini: ''Ma
scherza?'', risponde quanto gli si chiede di esprimere un'opinione
''Mi sono dimesso, basta. Di questa cosa non parlo piu', non me
ne sono neppure piu' interessato''
Garrone: “Siamo ad di fuori da queste vicende”
16/06 Interrogatorio lampo per Riccardo Garrone. Il presidente
della Sampdoria è riamsto poco più di un'ora davanti
all'ufficio indagini della Figc dove è stato ascoltato in
merito al coinvolgimento dell'inchiesta di Napoli. Garrone, accompagnato
dall'avvocato Giulia Bongiorno all'uscita si è detto più
che sereno: "Quando sono entrato nel calcio non davo certo
per scontato che sarebbe finita in questo modo, ma sono un uomo
navigato e ai tifosi che mi credono e mi hanno sempre seguito dico
di stare sereni perché siamo completamente al di fuori di
questa vicenda". Ottimista anche sul futuro dell'inchiesta
l'avvocato Buongiorno: "Non ci sono state fatte contestazioni,
abbiamo avuto solo 2-3 cose da chiarire. Speriamo di essere qui
solo di passaggio le prospettive mi sembrano più che positive.
Mi sento assolutamente di dire che abbiamo chiarito tutto".
Quanto alla possibile comparizione di Garrone davanti ai magistrati
di Napoli il legale ha detto che è ancora presto per poterlo
dire.
Cellino (Cagliari) “Mi auguro che tutto
sia un grosso errore. Serve una presidenza super-partes”
16/06 "Speriamo che sia tutto un grosso errore, un grosso
scherzo e che non condannino nessuno". Così il presidente
del Cagliari Massimo Cellino ha risposto ai giornalisti a margine
della presentazione del nuovo allenatore rossoblu, Marco Giampaolo,
su come sarà la prossima serie A. "In giro c'é
troppa voglia di sentenze esemplari - ha detto Cellino - i tifosi
la pensino come vogliono, ma io non auguro a nessuno di essere condannato
né alle società coinvolte di essere retrocesse. Piuttosto
dico che il lavoro per il commissario e per l'Ufficio indagini sarà
molto difficile e lungo, perché l'organizzazione della federcalcio
è latente, ci vorrà tanto per ricostruire tutto".
Mazzini? "Non lo conoscevo - ha raccontato il presidente del
Cagliari - pensavo fosse l'autista di qualche presidente, poi quanto
ho visto le foto sui giornali ho capito tutto...". Della Valle?
"La verità la conosce solo lui, anch'io sono rimasto
sorpreso a leggere certe cose e mi dispiace perché tifavo
per la Fiorentina quando stava retrocedendo dopo tutte quelle ingiustizie
subite. Non so cosa ci sia dietro, ma posso dire che Della Valle
è una persona per bene". "Per me - ha concluso
Cellino - questo campionato è stato il peggiore di tutti,
le cose non sono mica cambiate, anzi. Meno male che non ci sono
intercettazioni telefoniche, sennò...".
"Per la presidenza della Lega calcio serve un 'commissioner',
come in Inghilterra. Noi presidenti di società non possiamo
farlo, perché è evidente il conflitto di interessi.
Chi gestisce la Lega deve essere superpartes e io, come tutti gli
altri miei colleghi, non lo siamo, perché è logico
voler fare gli interessi della propria squadra". Ha aggiunto
il presidente del Cagliari Massimo Cellino. "Galliani è
una persona intelligente, carina, di grande professionalità.
Una persona leale, ma rappresenta una squadra importante e ha il
dovere di tutelare gli interessi del Milan". Cellino poi si
è soffermato sulla questione dei diritti televisivi e sugli
stadi italiani sempre più vuoti. "Il calcio in tivù
in Italia è gestito male, lo dico da anni ai miei colleghi.
Finirà che si potranno vedere le partite anche nella lavatrice.
Negli Usa - ha spiegato Cellino - se non si vende un certo quantitativo
di biglietti per lo stadio, la partita non viene trasmessa nello
spazio di 100 km né in tivù, né alla radio,
non danno manco il risultato. Prima si tutelano gli spettatori.
Qui il discorso è diverso perché poche squadre metropolitane
controllano il calcio e non hanno di questi problemi".
Servizi precedenti
14/06
Calcio nel caos: Il Commissario Rossi nomina
Agnolin commissario dell’Associazione Arbitri. Casarin
“L’arbitro torni ad essere l’uomo misterioso”.
L’azzeramento della CAF è questione di ore. Si va verso
la nomina di Ruperto. Pagliuso chiede la riammissione
in serie B del Cosenza Calcio 1914. Intercettazioni
sui PM. Paparesta si difende: “Carriera stroncata se
denunciavo l’irruzione di Moggi”. Prosegue
l’inchiesta GEA. A Napoli prosegue l’inchiesta
stralcio che riguarda giudici e polizia. La
Juve ricomincia da Cobolli Gigli e Tardelli
13/06
Calcio nel caos: Chiuso il primo filone di
indagini. Il Presidente della Corte d’Appello
Federale, Martellino, si difende. Processo doppio. Si allarga
l’inchiesta del CSM. Mercoledì le decisioni del plenum.
Abete e De Rossi: Nessuna amnistia anche se
vinciamo. Buffon “Bello sudare la maglia
per l’Italia”. I favori della “cupola”
alla Lazio. La Juve riparte voltando pagina
in fretta: nuovo Cda.
12/06
Calcio nel caos: Girando da Borrelli “Nessuna
gara era preordinata”. Ascoltato il
dipendente della Federcalcio Galati “Chi si oppone viene vessato”.
Anche la Samp nell’indagine. Blatter
“Trovati i problemi ora si va verso le soluzioni”. La
Lega va verso la riscrittura del regolamento. E poi Galliani,
Sacchi, Di Pietro, Campana, Pescante.
11/06
Calcio nel caos: Una domenica tranquilla.
Lunedì Giraudo da Borrelli. Il Legale
di Titomanlio “Nessun muro di reticenza”. Trezeguet
“Aspettiamo la giustizia sportiva”. Gli
sponsor della Juve ripongono la loro fiducia nella società
10/06
Calcio nel caos: Borrelli si concede una pausa.
Il Presidente Cellino “Rossi chieda
consigli ai presidenti onesti”. Secondo il legale di
Lotito il campionato slitta a dicembre. Del
Piero “Spero che per la Juve si risolva nel migliore dei modi”
L’assistente Titomanlio: “Pronti a collaborare”
09/06
Calcio nel caos: Borrelli contro un “muro
difensivo concordato”. Maxi audizione con Meani (Milan): quasi
otto ore. Non esiste alcun super teste.
Tre ore di interrogatorio per Carraro e tre anche per Pieroni. Pirrone
replica a Bergamo: “Io scarso e onesto, lui invece?”.
Catricalà “Presto regole per i procuratori”.
Adiconsum presenta uno studio sugli errori
arbitrali dal 2002 al 2004. Avv. Coppi: “Il Coni potrebbe
costituirsi parte civile”
08/06
Calcio nel caos: Bergamo interrogato per nove
ore “Fatto fuori da Pairetto e Lanese”. Per Pairetto
sei ore di interrogatorio. Moggi dice no a
Borrelli. Oggi tocca a Carraro. Della
Valle “Non abbiamo fatto nulla di strano”. L’AIA
rigetta il ricorso di De Santis: non andrà ai mondiali. Galliani
ascoltato per due ore. L’Antitrust collabora con Rossi
07/06
Calcio nel caos: Interrogatori fiume per De
Santis e Paparesta. Borrelli: “Nessun
pentito. Entro 10 giorni la relazione alla Procura sportiva”.
La Commissione Cultura della Camera avvierà un indagine.
Pirrone: “Già da tempo denunciavo
pressioni”. Gaucci Jr: “C’è ancora
paura della ‘cupola’”
06/06
Calcio nel caos: Borrelli mette sotto torchio
gli arbitri. No Intertoto per il calcio italiano.
E Rossi incassa l’ok di Uefa e Fifa. Corioni:
“Girando la mente, Galliani gli obbediva”. Lazio
e Juve nel mirino di Borrelli. Rossi incontra
Galliani: Nessuna accordo sulla gestione della Lega. Blatter
“Felice della reazione delle autorità italiane”
05/06
Calcio nel caos: Borrelli a tutto campo, vuol
vederci chiaro su tutto. E il Coni ricorre
alla Caf per la sentenza su Agricola per il doping. Mazzarri
ascoltato dal PM di Napoli. Cesare Geronzi
ascoltato per due ore dai PM. L’ex segretaria della
CAN, Fazi, non risponde. Pelè “Spero
che la giustizia punisca tutti”. Blatter “Ci
vogliono arbitri professionisti”
04/06
Calcio nel caos: Borrelli in azione: L'arbitro
Pirrone interrogato per tre ore. Il Milan
si ribella: “Una campagna contro”. Lite in un
bar per calciopoli, ci scappa il morto
03/06
Calcio nel caos: Cannavaro e Trezeguet interrogati
dai PM a Roma. La Procura di Torino vuol riaprire
l’inchiesta sulle designazioni. Undici giorni per rifondare
la Juve. Somma “Non cambia nulla. Moggi
resterà sempre un grande”
02/06
Calcio nel caos: Il
procuratore Borrelli pronto per il maxiprocesso. Ombre
sulla partita Udinese-Milan del 2005: Galliani e Pozzo non ci stanno.
Galliani: “Siamo stati danneggiati”. Il
Legale di Moggi replica a Galliani “Ha letto tutte le intercettazioni?”.
Spalletti in procura a Napoli.
01/06
Calcio nel caos: Il commissario Rossi: “Una
situazione che non pensavo così grave”. Secondo
l’ex vicecapo dell’Ufficio indagini Juve e Fiorentina
in B. Galliani pronto a lasciare. Preziosi
sentito dalla Procura di Napoli. Nevio Scala: “Tutto
deprimente. Con gli azzurri si può andare avanti”.
31/05
Calcio nel caos: Lotito ai PM: “Lazio
pulita”. Il difensore di Moggi: “Il
Milan il vero potere”. I rossoneri "Manovre diversive".
Petrucci “Voltiamo pagina, torniamo a parlare di sport”.
Verdone “Di fronte allo scandalo del
calcio mi vergogno di essere italiano”. Zeman “Io
alla Juve? Non potrei. Ipotesi Baggio? sarebbe solo per immagine”.
29-30/05
Calcio nel caos: Caso Gea,sentito l'arbitro
cosentino Palmieri: “Mai rilasciato interviste”. Lazio
nei guai: aggiotaggio per Lotito. Niente incarichi sportivi per
i magistrati del CSM. Avv. Grassani “Milan in B, ipotesi
per ora non ipotizzabile”. Del Piero
“Orgoglioso di essere juventino”. V.Franza "Ipotesi
A per il Messina". Ieri sentito Della Valle.
28/05
Calcio nel caos: Per Borrelli una settimana
intensa. Bonfrisco “Paparesta fuori
dalle regole”. Gattuso: “Qualcuno sputa nel piatto”.
27/05
Calcio nel caos: L’inchiesta entra nel
vivo. Borrelli al lavoro e Lippi difende il
figlio. Commissario Rossi: “Sconti per nessuno”.
Sacchi e Agnolin: “Chi ha sbagliato
paghi”. Lippi: “In Italia chi è indagato
è già condannato”. Peruzzi
accusa: “Moggi il pastore e noi il gregge”.
26/05
Calcio nel caos: Gli atti passano a Borrelli:
Parte ufficialmente “Piedi Puliti”. Galliani
rimane solo, si dimette Zamparini. Gigi Riva: “Beckembauer
ha parlato da bambino”. Cossiga: “Tangentopoli
era più onesta”. Sacchi: “Torniamo al
calcio di prima, senza banchieri e politica”. Il
figlio di Lippi indagato a Roma e Milano.
25/05
Calcio nel caos: Interrogatori a Napoli e
Roma e perquisizioni della GdF. Cannavaro
ci ripensa. Albertini: “Pensavo ci fosse sudditanza
psicologica, invece...”. Cecchi Gori
“Affossato perchè scomodo. I 5 anni più brutti
della mia vita”. Licenza Uefa per 14 club: manca la
Lazio. I tiofosi
si costituiscono parte civile. Gli ex vogliono
Boniperti presidente della Juve
24/05
Calcio nel caos: La Lega Calcio cerca nuove
regole. Alla Gea e ad Alessandro Moggi oltre
il 10% del mercato delle procure. Conti: “Lotta al
conflitto d’interessi”. La Finanza
nella sede del Crotone e della Reggina. Buffon in Procura.
Galliani confermato in Lega. Cannavaro:
“Gli scudetti della Juve, meritati”
23/05
Calcio nel caos: Il commissario della FIGC,
Rossi, nomina il procuratore Borrelli capo ufficio indagini. Scatta
“Piedi puliti”. A Napoli sfilano i testi.
perquisita la sede della
Torres
22/05
Calcio nel caos: Lippi rimane al suo posto.
Moggi cita Berlusconi. Chieste le dimissioni
di Galliani che le respinge, l’inchiesta va avanti.
Moggi: “Un’imboscata di Galliani”. Guido
Rossi: “Beckenbauer ne approfitta”. Avv.
Stagliano “La Juve in B”
21/05
Calcio nel caos: Moggi ebbe un ruolo importante
nelle elezioni di Carraro e Galliani. Tardelli replica a
Beckenbauer “Anche in Germania c’è il marcio”.
Chieste le dimissioni di Lippi. Le
intercettazioni di De Santis
20/05
Calcio nel caos: Il potere assoluto di Moggi.
Ora è fuga dalla Gea. Si dimette anche il Generale Attardi.
Beckembauer: L’Italia la pagherà ai Mondiali. Le
tifoserie di Messina, Crotone e Reggina non ci stanno
19/05
Calcio nel caos: La Gea controllava anche
Reggina, Livorno e Siena. Gazzoni: “Le dimissioni di
Carraro sono finte”. Interrogati Lippi
e Zeman. Si dimette il Generale Pappa
18/05
Calcio nel caos: Il Commissario Rossi fa piazza
pulita. Le intercettazioni di Carraro e Moggi che preparavano
le elezioni in Lega. Menzionato Pisanu. Sospesi
nove arbitri, la Finanza a casa di Moggi e nella sede della Juve
17/05
Calcio nel caos: Il Commissario Rossi al lavoro.
Spunta il filone doping. Dopo il vertice delle Procure, nuovi
accertamenti. Definite le competenze delle
Procure di Roma e Napoli.
16/05
Calcio nel caos: Guido Rossi commissario della
FIGC chiamato a sistemare il calcio e le sue regole. Petrucci
rassicura Lippi “Verrò a trovarti con Rossi”.