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Sport
Il calcio nel caos

 

Secondo giorno di udienze con Juve, Lazio e Fiorentina

23/07 Secondo giorno di udienza. Juventus, Lazio e Fiorentina subito in proscenio. Nessuna pausa per la Corte Federale, che dopo aver dato ieri il via al processo di secondo grado sullo scandalo calciopoli, ha continuato le udienze all'hotel "Parco dei Principi" anche oggi, domenica. Il primo a essere stato ascoltato dal collegio presieduto da Piero Sandulli e' stato il difensore di Paparesta, l'arbitro condannato a 3 mesi di inibizione dalla Caf, ma i protagonisti principali sono stati i legali delle tre grandi squadre che la sentenza di primo grado ha condannato alla retrocessione in B con penalizzazioni piu' o meno pesanti. La tesi di base comune agli avvocati e' che non sono stati commessi illeciti e dunque le sanzioni sono sproporzionate alle colpe attribuite. "Io assisto Giraudo, ma Giraudo e' la Juve e se c'e' stata violazione da parte di Giraudo, corrisponde all'articolo 1 e non all'articolo 6 - ha dichiarato Luigi Chiappero, difensore dell'ex ad bianconero - Le sentenze della Caf sono tutte sbagliate perche' l'errore e' in partenza". Una posizione dura, che rispecchia anche quella di Cesare Zaccone, legale della Juventus. "La sanzione deve essere giusta e coerente con i fatti - e' stata la sua richiesta - Ci sono sei sanzioni che la societa' deve scontare. La retrocessione, la penalizzazione, l'ammenda, la revoca del titolo 2004-2005, la non assegnazione del titolo 2005-2006 sono sotto gli occhi di tutti, ma in realta' c'e' anche il fatto di non partecipare alle Coppe Europee e bisogna considerare l'esodo di tutti i calciatori piu' bravi. Qualora venisse confermata la sentenza, ci sarebbero conseguenze devastanti sul piano patrimoniale". Zaccone ha fatto intendere che la sanzione piu' giusta sarebbe la A con penalizzazione, anche se la Juve potrebbe finire con l'accettare la retrocessione in B ma partendo da 0 e non da -30. Oggi e' stato anche il turno del difensore di Moggi, Fulvio Gianaria, che ha sostenuto la tesi del suo assistito come capro espiatorio, ma tra gli imputati eccellenti era attesissimo il patron della Fiorentina Diego Della Valle, che ha ribadito la propria innocenza. "Le intercettazioni non dicono nulla - sono state le sue parole - Gli avvocati rispondono con i fatti e non con le supposizioni, noi siamo sempre stati all'opposizione, non c'e' un solo fatto di accondiscendenza da parte della Fiorentina". "La societa' viola chiedeva solo giustizia" ha rincarato la dose il suo difensore Alberto Bruni mentre le audizioni del pomeriggio sono state chiuse con Gianmichele Gentile e Silvia Morescanti, rispettivamente legali di Lotito e De Santis, che hanno insistito sull'esigenza di dare maggiore peso ai fatti piuttosto che alle "teorie". Domani si riprende alle 15 per la terza e ultima giornata di udienze con il Milan a fare la parte del leone con i ricorsi dei difensori di Galliani, Meani e della stessa societa' rossonera. Le sentenze, a questo punto, dovrebbero slittare a martedi' 25, ovvero la scadenza ultima data dalla Uefa per l'iscrizione delle squadre italiane alle competizioni europee, ma il "vedremo" pronunciato da Sandulli fa pensare che potrebbe anche non essere cosi'. Il rischio vero, pero', e' che tutto alla fine si riveli inutile. Una recente sentenza della Corte di Giustizia europea -rilanciata oggi da Libero attraverso un editoriale del vice direttore Farina-, infatti, ha stabilito che l'attivita' sportiva, in quanto configurabile come attivita' economica, e' disciplinata dal diritto comunitario e dunque le sanzioni della giustizia sportiva devono limitarsi a quanto e' necessario per assicurare il corretto svolgimento delle competizioni. La battaglia nei tribunali si annuncia lunghissima.

Sandulli “Domani si chiude”

23/07 "Domani probabilmente si chiuderà la fase dibattimentale. Le sentenze? Per quelle c'é tempo...". Le frasi sono del presidente della corte federale Piero Sandulli che ha confermato che nella giornata di domani si terminerà con la prima fase del processo di secondo grado legato a calciopoli. Sulle sentenze, invece, ci sarà da aspettare, probabilmente tra martedì e mercoledì. Si chiude così il secondo giorno del processo d'appello per lo scandalo del calcio. La Corte, con la difesa di Massimo De Santis, ha dichiarato chiuso l'udienza odierna. Si torna in aula lunedì alle 15.

Il Presidente del Bologna fiducioso “Torneremo in A”

23/07 "Non sono ne' un giurista ne' un legale, ma credo che una questione sia essenziale: noi qui facciamo finta di dimenticarci, anche perche' siamo tutti concentrati sull'esito sportivo, che a monte (e poi a valle) c'e' un'indagine per associazione a delinquere atta all'illecito sportivo". A parlare del processo su calciopoli e' Alfredo Cazzola, presidente di un Bologna direttamente interessato all'esito della vicenda, visto che in ballo e' il campionato 2004-05 al termine del quale la societa' felsinea e' retrocessa. "Questo - continua - diventera' un gigantesco processo a tutti gli effetti, con risvolti penali non banali e dove e' coinvolta un sacco di gente, compresi quasi tutti i soggetti oggi ascoltati e giudicati dalla giustizia sportiva. Quello che credo sia importante e va compreso, quindi, e' che tutti quei bravissimi penalisti che oggi sono attorno ai loro clienti a difesa delle problematiche della giustizia sportiva stanno imbastendo tutta la loro posizione piu' che altro, a mio avviso, per la giustizia ordinaria che dovranno affrontare nei prossimi mesi e che avra' tutt'altro risvolto, essendoci un'associazione a delinquere denunciata dalla Procura della Repubblica di Napoli. Da qui parte l'impostazione di tutto il discorso generale". "Io se fossi al posto di Della Valle o di Lotito - dice Cazzola - sarei preoccupato moltissimo non tanto dell'esito sportivo ma dell'esito in sede civile e penale. Dietro a questo, c'e' anche il rischio di richieste reali di risarcimento danni finanziariamente cospicue e rilevanti che potrebbero venire avanzate da societa' e soggetti che sara' dimostrato essere stati danneggiati. Tra cui, ovviamente, ci saranno anche quelle che riguardano gli interessi del Bologna, come di tutti coloro che hanno avuto ricadute negative in questo senso". C'e' anche chi sostiene che la Juventus sia da premiare perche' ha cambiato la societa' Juve e' cambiata, a differenza di quanto avvenuto, ad esempio, per Lazio e Fiorentina. "Il fatto che uno cambi dopo aver commesso un illecito non puo' essere un elemento di difesa - replica il presidente della societa' felsinea - e' un passo necessario, quasi obbligatorio. Poi c'e' una differenza evidente: mentre nel caso di Fiorentina e Lazio erano coinvolti i proprietari direttamente in prima persona, nel caso della Juventus sono coinvolti manager che sono stati immediatamente cambiati. Probabilmente sarebbe successa la stessa cosa se non fossero stati coinvolti i signori Della Valle e il signor Lotito, ma qualche altro tesserato". A Roma sembra che, rispetto al processo di primo grado, l'atmosfera sia cambiata: prima c'era una certa distanza, ora regna un clima di amicizia. "Bastera' aspettare ventiquattr'ore per capire se queste amicizie contavano oppure no - e' l'opinione di Cazzola - Sono fiducioso che la giustizia sportiva fara' il suo corso senza tanto girare intorno alle relazioni e ai rapporti: ne andrebbe della sua credibilita'. La mia tranquillita' e' basata su due principi assoluti: primo, indipendentemente da quelle che saranno le ricadute, e' obbligatorio che la giustizia sportiva applichi tutte le sanzioni necessarie per fare bella figura nei confronti del Paese relativamente a tutto questo sistema; in secondo luogo, riteniamo che saremo in grado di ottenere (anche se non e' previsto nell'ordinamento della giustizia sportiva) quello che riteniamo un risarcimento attraverso il riposizionamento del Bologna in Serie A. Una fiducia, la nostra, che e' da ricollegare agli illeciti sportivi ed amministrativi che sono emersi". L'avvocato Mattia Grassani, che rappresenta il Bologna, ha scelto di puntare forte sull'illecito amministrativo della Reggina. "E' una scelta obbligatoria, indipendentemente da tutto - conclude Cazzola - perche' quella e' una questione che non e' stata mai risolta: non ci era mai stata data risposta e, nel momento in cui siamo riusciti ad avere le carte a disposizione, e' emerso l'illecito amministrativo in tutta la sua chiarezza".

Ancelotti, Maldini, Tassotti e Costacurta in visita d Pessotto

23/07 "L'ho trovato bene, comincia a parlare con tranquillità, ha una bella faccia". Così Carlo Ancelotti, allenatore del Milan, ha commentato le condizioni fisiche del bianconero Gianluca Pessotto, dopo averlo incontrato stamattina nel reparto di rianimazione dell' ospedale Molinette di Torino dove il team manager è ricoverato. Con Ancelotti c'erano anche Paolo Maldini, Mauro Tassotti e Alessandro Costacurta. "E' sereno - ha aggiunto Ancelotti - le cose stanno andando per il meglio. Siamo molto contenti per questo. Con lui abbiamo parlato del momento attuale, è informato. Abbiamo anche ricordato i tempi passati. Pessotto è ricordato da tutti come un ragazzo per bene, una persona seria. Siamo stati tutti in pensiero, ma ora le cose stanno andando meglio. E poi è contornato da gente che gli vuole veramente bene". "L'ho trovato sorridente, sta meglio e siamo tutti molto più sollevati" si è limitato a dire Maldini. Ad attendere i milanisti c' erano la moglie di Pessotto, Reana, le due figlie, e Pier Paolo Donadio, primario del reparto di rianimazione."Credo che fra una settimana - ha spiegato il medico - Pessotto potrà lasciare la terapia intensiva ed essere trasferito in un altro reparto. La situazione è buona: il morale va meglio e il fisico pian piano si aggiusta. E' contento quando qualcuno va a trovarlo. Le manifestazioni di stima hanno avuto effetti positivi su di lui". Nel corso della giornata Pessotto ha ricevuto anche le visite di Birindelli e dell'ex granata Natalino Fossati.

La Juve teme un tonfo

23/07 Un'ancora di salvezza, la scialuppa del Titanic che rischia di affondare. La serie B a -30 equivale a due anni di Purgatorio che la regina, seppure decaduta, del calcio italiano proprio non si può permettere: il giorno della Juve davanti alla Corte federale è l'occasione per cercare di limitare i danni causati dalla dura sentenza emessa dalla Caf, e la difesa viaggia sui due binari, quello istituzionale che pensa ad arginare il crollo economico, e quello sportivo, dell' orgoglio bianconero, che pensa ai tifosi e ai titoli messi insieme in più di cento anni di storia. E se la serie A sembra un miraggio forse davvero insperato, l'onta della retrocessione potrebbe anche essere digerita, ma non con l'handicap così stabilito in primo grado. Già perché la Juve è una società quotata in borsa, che deve pensare agli azionisti, ai creditori: insomma una buona macchina per soldi che rischia un'emorragia e che proprio in virtù di questo dovrebbe ricorrere a ben altri tribunali da quelli sportivi. Un riferimento al Tar, che la Juve però vorrebbe evitare se riesce ad arrivare a una sentenza meno penalizzante. "Noi abbiamo una devastante conseguenza sul piano patrimoniale, così si rischia di perdere l'80% dei ricavi" tuona l'avvocato Cesare Zaccone, che cita la legge 280/03 in base alla quale "l'ordinamento sportivo si dovrebbe fare da parte quando intervengono interessi soggettivi". Quelli economici di un club florido, che adesso, in conseguenza del verdetto di primo grado ha già perso uno dei suoi valori aggiunti. Il bacino di campioni. E' questo uno dei danni immediati della retrocessione: perché, dice la difesa bianconera, se esiste una sommatoria di sanzioni evidenti (la serie B, la penalizzazione, l'ammenda, la revoca e la non assegnazione degli ultimi due titoli), ci sono sanzioni non apparenti altrettanto gravi: "Non si partecipa alle competizioni internazionali e l'esodo dei calciatori più bravi. Perché la serie B potrebbe anche essere accolta da questi campioni, ma non per due anni e con il rischio di scivolare in C. Per restare in B così servono 80 punti, è possibile ma poco probabile. E giocatori super, campioni del mondo, due anni in B non ci stanno". Un danno economico che la Juve deve contenere e di cui la Corte dovrebbe tener conto: per questo si punta a una riduzione, almeno, della penalizzazione. "Penso ai creditori, agli azionisti - elenca Zaccone - non dico che disconosco questa giustizia (quella sportiva ndr), ma questo é un ulteriore argomento per sostenere una sanzione giusta e coerente con i fatti". I fatti per la difesa del club di Torino non sarebbero poi così gravi come vuole l'accusa e semmai riconducibili alla violazione dell'articolo 1, quello della lealtà, anche se la Juve è l'unica che deve rispondere di concorso in illecito. E qui il club prova a scaricare l'incolpato numero uno Luciano Moggi che "non sempre agiva come rappresentante della Juve, ma spesso come commerciante in proprio di calciatori non della Juve". E poi per procurarsi vantaggio in classifica sarebbe servita la collaborazione degli arbitri: ma tutti, o quasi, sono stati prosciolti. Insomma troppo severa la sentenza contro la uve che deve rispondere dell'operato di due suoi dirigenti, che però avrebbero tenuto in concorso tra loro. Ma se la Juve scarica Moggi, chi difende Antonio Giraudo veste i panni della toga bianconera. "Io assisto Giraudo che è la Juventus, 12 anni di Juve" dice Luigi Chiappero, il legale che ha speso la sua faccia nel processo per doping, concluso con l'assoluzione in secondo grado. E l'avvocato torinese non dimentica di ricordarlo, con una certa autocelebrazione, proprio quuando la sua arrina si fa più appassionata. Confutando l'ipotesi di violazione dell'articolo 6, Chiappero ha provato a smontare la tesi accusatoria incentrando tutto sul fatto che il presunto illecito relativo alla stagione 2004-05 non può essere trasferito alla stagione successiva. "La non assegnazione del titolo 2005-06 è un'ingiustizia mondiale - si infervora Chiappero - Questa è una stagione che non si può toccare. Per questo le pene inflitte dalla Caf sono tutte sbagliate. Nessuna squadra può andare in serie B". E poi la condotta tenuta dall'ex dirigente bianconero non è da illecito: certo è stata sconveniente "una certa contiguità con i designatori, ma non c'é straccio di prova in cui si parla con gli arbitri". E allora si chiamino proprio i direttori di gara, che, dice il difensore, hanno sempre detto di non ricevere pressioni. E non trattiene Chiappero la voce del tifoso che non dimentica gli attacchi della piazza da sempre antijuventina tra "ladri e dopati", un binomio che ha pesato su giocatori e squadra per tanto tempo. La sintesi è che tante condotte sleali non fanno un illecito: e le due Juve sperano. Quella che strizza l'occhio ai tifosi, e quella che controlla le oscillazioni del titolo. Con un solo obiettivo: evitare il tonfo.

Sgarbi “Borrelli sta lavorando per niente”

23/07 "Quanto sta avvenendo nei processi del calcio non è valido". Lo sostiene, in un comunicato, l'assessore al comune di Milano Vittorio Sgarbi. Secondo l'ex parlamentare, "il tribunale della Comunità europea del Lussemburgo ha emesso una sentenza in cui si dice chiaramente che per quanto attiene le società sportive, se ci sono vicende che interferiscono sulle questioni economiche e dunque incidono su di esse arrecando danno materiale (vedi ad esempio la retrocessione di una squadra dalla A alla B o dalla A alla C con conseguente perdita di sponsor) il tribunale competente non può essere quello sportivo, ma è esclusivamente quello ordinario. "In poche parole - prosegue Sgarbi - Borrelli sta lavorando per niente: le sue sentenze sono solo simboliche. Quanto sta avvenendo,infatti, ha forse senso sul piano dell'etica ma non su quello della legge, per cui se a livello pratico i tempi dei tribunali sportivi sono infinitamente più brevi e dunque consentono di stabilire i calendari dei campionati, potremmo trovarci col paradosso, fra sei mesi, otto mesi, o un anno, di vedere annullato tutto perché il tribunale sportivo appunto non é competente. Mi rammarico del fatto che nessuno abbia voluto sollevare la questione prima, e chiedo di sospendere immediatamente l'ennesima farsa fatta dagli emuli di Sante Licheri, ai danni degli italiani e, più in generale dello sport".

La difesa della Juve

23/07 "Non si può trasferire il presunto illecito commesso nel 2004-2005 nella stagione successiva. Il 2005-2006 non si può toccare". Così Luigi Chiappero, difensore di Antonio Giraudo ha iniziato la sua arringa davanti alla Corte federale per il secondo grado del processo a calciopoli: il legale ha attaccato duramente le decisioni prese della Caf sottolineando che l'illecito contestato è relativo al campionato 2004-2005, mentre le sanzioni inflitte sono su quello successivo. "La non assegnazione del titolo alla Juve per il 2005-2006 é un'ingiustizia mondiale - ha detto Chiappero - le pene inflitte dalla Caf sono tutte sbagliate". Chiappero ha fatto leva proprio sulla presunta ingiustizia di far scontare ai club coinvolti una sanzione nel campionato successivo a quello finito sotto inchiesta. "Non si può punire una società - ha spiegato il legale - mettendola in fondo alla classifica di un campionato in cui non sono stati commessi illeciti. Esiste un'ampia gamma di sanzioni, ma tutte devono essere riferite al campionato 2004-2005. Soltanto tre volte nella storia i casi di illeciti non sono stati giudicati al termine della stagione a cui si riferivano". Chiappero che nel processo sportivo difende Giraudo ha di fatto aperto la sua arringa con una veemente difesa del club bianconero, e l'ha così motiva. "Io assisto Giraudo che è la Juventus - ha detto Chiappero - anzi dodici anni di Juventus. L'immedesimazione organica di un massimo dirigente per la giustizia sportiva è assolutamente immediata". Quanto al suo assistito, per il quale la Caf ha chiesto una condanna a cinque anni con proposta di radiazione, l'avvocato ha detto che "se accoglierete la mia tesi la sanzione sarà minore, perché se violazione c'é stata è stata solo per l'articolo 1 (quello sulla lealtà sportiva, ndr)"

La difesa della Fiorentina “Mai richieste illecite”

23/07 I dirigenti della Fiorentina non hanno mai avanzato richieste illecite. E' questo il punto fermo su cui ruota la difesa nel merito del club viola: il legale della società, l'avvocato Alberto Bruni, ha infatti insistito davanti alla Corte federale che nelle telefonate finite sotto inchiesta "non c'é alcuna incidenza sulla terzietà degli arbitri". I vertici del club "si sono rapportati a un vice presidente della federazione (Mazzini ndr) del quale hanno raccolto l'invito a chiedere giustizia - spiega il legale - Cosa c'é di illecito? Vogliamo capire come si possa determinare l'illecito nell'andare a rivendicare il giusto, di chiedere alle istituzioni di non essere svantaggiati". La condotta tenuta dai dirigenti viola, comunque, va collocata "sotto la soglia, nell'ambito di un comportamento che solo nell'ambito sportivo trova una sua censurabilità, ma nell'ambito dell'articolo 1 e non dell'articolo 6". Insomma niente illecito sportivo, semmai solo mancanza di lealtà. La difesa ha anche chiarito una delle questioni pregiudiziali circa il ruolo del patron Diego Della Valle all'interno del quadro societario, elemento questo su cui ha ottenuto di produrre tutta la documentazione così come accordato dall'ordinanza emessa ieri dalla corte. "Diego Della Valle non è socio della Fiorentina Spa - ha detto l'avvocato Bruni - e questo osta con la deferibilità dell'incolpato. Su questo abbiamo prodotto documenti con una nota di accompagnamento in cui si dice che tra i soci della Fiorentina non compare Diego Della Valle, che compare invece in una società in accomandita per azioni il cui capitale è controllato dal dottor Della Valle che a sua volta detiene la maggioranza della Fiorentina".
"Per cortesia, fermiamoci un momento e si valutino con attenzione i fatti di cui stiamo parlando...". Ha chiuso così il suo breve ma accorato intervento il patron della Fiorentina, Diego Della Valle. Alla ripresa dei lavori della Corte Federale il numero uno della Fiorentina ha chiesto la parola prima degli avvocati del club viola e il presidente Piero Sandulli gli ha concesso del tempo per poter esprimere la propria posizione. "Signor presidente - ha detto Della Valle - sono tre mesi che siamo in questo tunnel, ma la Procura continua a dire: stando così le cose, voi c'entrate. Ma signori - ha aggiunto - per un minuto mettiamo da parte questa prefazione, fermiamoci e andiamo sui fatti. Quando dicevo di essere sereno, lo asserivo proprio perché mi basavo sui fatti". Diego Della Valle ha tentato di spiegare la sua tesi e, rivolgendosi al collegio della Corte Federale, ha chiesto di poter valutare tutto con estrema attenzione. "Qui ci sono tutta una serie di anomalie - ha detto il presidente onorario della Fiorentina -, sono stato ben 9 ore a Napoli per ascoltare le intercettazioni telefoniche, anche per capire di cosa si sta parlando, visto che, leggendole fanno un effetto brutto". "Ebbene - ha puntualizzato -, le ho sentite tutte e non c'é stata nessuna richiesta di favori a nessuno. Senza parlare che vorrei tanto sentire l'intercettazione con Bergamo, la mamma di tutte le intercettazioni, per far capire di cosa si sta parlando". Il numero uno della Fiorentina va sullo specifico: "Mi sono ritrovato delle fotografie sul famoso incontro con Bergamo, dove i carabinieri dicono che siamo in un albergo nei pressi di Firenze e da quelle immagini sembra si stia sull'Aspromonte. Quello è il più bell'albergo di Firenze e se si allarga l'immagine si vedrà che ci sono tante e tante altre persone, non solo noi. Insomma non era una riunione carbonara". "Senza parlare poi - ha ripreso Della Valle - dell'ambiente che c'era attorno a noi e alla nostra società. Siamo stati i primi a combattere per ripristinare i diritti collettivi, io in prima persona, ma non ci fu permesso. Non solo. Abbiamo fatto diverse battaglie, dicendo ad esempio che la Lega non poteva andare avanti in questo modo". "Con la Juve, poi - ha ripreso Diego Della Valle -, non ci sono stati scambi di giocatori. E poi sentir dire da alcuni nei nostri confronti: che vadano in B, così imparano. Ecco, di che cosa stiamo parlando? Voglio dire i giochi erano tutti fatti e nel calcio ci sono problemi serissimi che vanno affrontati".

Lotito “assurdo parlare di illecito”

23/07 "Assurdo parlare di illecito in Lazio-Brescia". E' questa la sintesi dell'arringa difensiva dell'avvocato della Lazio e di Claudio Lotito Gianmichele Gentile davanti alla Corte Federale. Il legale biancoceleste ha approfondito il ricorso d'appello, spiegando al collegio cosa è successo realmente. "La telefonata di Lotito a Carraro - ha spiegato Gentile - è stata fatto solo per chiedere l'intervento delle istituzioni dopo i tanti torti arbitrali subiti e lo si capisce ampiamente dalla telefonata tra il presidente Figc e Bergamo, anche perché questa telefonata è stata fatta dopo la partita con la Reggina dove sono accadute cose molto particolari come l'entrata negli spogliatoi dell'arbitro da parte del presidente Foti". L'avvocato della Lazio legge anche le dichiarazioni di Tombolini, l'arbitro di Lazio-Brescia. "Un arbitro che, qualche giorno dopo a Coverciano - ha ricordato Gentile - ha ammesso davanti a tutti di aver commesso un errore a danno della Lazio non dando un rigore. Dice lui: ho commesso un errore perché pensavo fosse una simulazione".

Il legale di Paparesta “No ad un doppio giudizio”

23/07 L' arbitro Gianluca Paparesta è stato deferito dall' organo disciplinare dell' Aia "per le stesse vicende indagate da da Borrelli, poi valutate da Palazzi e poste a base del complessivo maxi processo", causando così una sorta di "doppio processo". Lo ha reso noto oggi l' avvocato Gianluigi Pellegrino nell' udienza davanti alla Corte Federale, precisando che il deferimento è avvenuto ieri. Gli avvocati Pellegrino e Gironda hanno quindi chiesto che la pronuncia relativa a Paparesta assorba in sé la sospensione ingiustamente disposta dall' Aia che ha vigore già dal 4 luglio in modo da consentire a Paparesta di tornare al più presto ad arbitrare. "In questo modo si innesca un meccanismo di doppio processo per tutti gli arbitri ha detto il legale che delegittima l' intero sistema di giustizia sportiva. E contraddice la decisione della Caf di assegnare alla giustizia federale l' accertamento di tutte le condotte relative alla stagione calcistica 2004-2005 nella logica tipica di un maxiprocesso che sia fondativo della rinascita del sistema". "Concordiamo - ha detto Pellegrino - che ci debba essere un processo ed anche rapido che però dica una parola definitiva. Non si può uscire da qui e cominciare tutto da capo. Non serve al sistema oltre che essere enormemente ingiusto ed offensivo sia per gli arbitri che per la stessa procura federale e per l' ufficio indagini che hanno valutato ogni singola condotta". "In particolare ha concluso Pellegrino - la vicenda Meani- Bioediesel è stata ampiamente valutata da Borrelli e non è oggetto di alcuna contestazione perché si è trattato semplicemente della segnalazione di un problema di pubblico interesse risultante da atti pubblici come la procedura di infrazione aperta dalla Commissione europea contro il Governo Italiano sul biodiesel. In un quadro normativo che peraltro permette agli arbitri persino di avere rapporti di lavoro sia pure occasionali con le società - ha aggiunto - figuriamoci se é vietato segnalare questioni di interesse generale. Rifare lo stesso processo serve dunque solo a delegittimare il complessivo sistema di giustizia sportiva".

 

Servizi precedenti

22/07: Palazzi conferma l’esclusione della Juve e chiede la B per il Milan con tre ounti di penalizzazione. Conclusa la prima giornata della Corte Federale si riprende domenica. La Corte accoglie alcune richiese e respinge le eccezioni sollevate dalle difese. Il legale di Carraro chiede il proscioglimento. Il processo parte con i ricorsi delle difese e le eccezioni. Lotito: “Sono qui per appurare la verità”. La Juve chiede la permanenza in A.

21/07: Processo a calciopoli, secondo tempo. Parte il secondo, e ultimo, grado. Carraro: “Mai parlato con il Presidente della CAF per il caso Mozart. Mazzarri (Reggina) “Sono davvero imbufalito”. Il comune di Reggio propone un collegio di difesa istituzionale. Corbelli “Pronto a testimoniare a favore della Reggina”. Prodi “Non tollereremo scene come quelle di Firenze. Spero non paghi solo il mio Bologna”. Nuova legge sui diritti TV, apprezzamenti bipartizan. Ministro Melandri “Per i diritti TV si torna alla trattativa collettiva”

20/07: Reggina nella bufera. Avviso di garanzia a Foti, Bergamo De Santis, De Marco e Pieri. Secondo la Procura di Napoli la Reggina subalterna alla Juve. Le intercettazioni di Foti. La verità di De Santis. Secondo la Lazio la chiave di tutto è Carraro. Rossi assicura “nessuno slittamento dei campionati. A breve l’assegnazione dello scudetto”. Mediaset vuole rinegoziare i diritti TV. Il Governo pensa ai rimedi

19/07: Foti “Non ci sono gli estremi per deferire la Reggina”. Zamparini accusa Galliani che minaccia querele. Cellino non risponde. Il presidente della Corte, Sandulli, invita i club ad accettare i verdetti. Ricorsi al TAR: cosa prevede la legge. Scudetto all’Inter: al lavoro una commissione apposita. Nuovi scenari e opportunità per i calciatori disoccupati. Donadoni prende servizio come CT. La Uefa respinge la richiesta dell’Empoli

18/07: Parte l’appello. Sabato la prima camera di consiglio. Presentati tutti i ricorsi. Foti (Reggina) “Sulla 2a inchiesta solo chiacchiere”. Cellino presidente di Lega fino al 26. Matarrese “Prima gli uomini e poi le regole”. Difesa Juve: Pene sproporzionate. Donadoni prende servizio come CT. La Uefa respinge la richiesta dell’Empoli

17/07: La Corte Federale è pronta. Sabato l’appello. Palazzi si oppone alle sentenze di primo grado. Ulivieri: “La legge sportiva è chiarissima”. I francesi vogliono i posti Champions League delle italiane. Il Presidente dell’Empoli scrive a Rossi e alla Melandri per la Uefa. Moggi su Repubblica “Il mostro non sono io”. I tifosi di Firenze occupano per due volte la stazione. Pessotto fuori pericolo incontra le figliole: “Sono felicissimo”

16/07: Cecchi Gori “I veri capi sono Carraro, Giraudo e Galliani”. Ora spazio ai ricorsi. A rischio il via dei campionati. Ministro Melandri “Le sentenze vanno rispettate. A giorni le regole sul diritto TV”. I legali della Juve pronti con il ricorso. La difesa della Lazio è convinta di smontare la tesi della CAF.

15/07: Parte la seconda tranche dell’inchiesta, in arrivo i deferimenti. Corbelli: “Si indaghi sul ripescaggio della Fiorentina”. Della Valle “La nostra strategia non cambia”. Mazzarri (Reggina) “Non siamo coinvolti. Salvezza ottenuta sul campo”. Le difese affilano le armi. Capezzone (RNP) “Mano leggera dei giudici per il Milan”. Il presidente della Juve più sereno, a rischio 500 ml di contratti e Dechamp accetat la sfida. Lotito pronto a tutto. L’Empoli chiede la licenza Uefa. Zeman “Ora c’è da sperare che le irregolarità non si ripetano”. Prima operazione di Guido Rossi: Viterbese ammessa in C2

14/07 Sentenza choc: Juve in B a -30, Milan in A (-15) senza Champions, Lazio (-7) e Fiorentina (-12) in B. Tolti due scudetti alla Juve. Come saranno i prossimi campionati di A e B. Le reazioni di Juve, Milan, Fiorentina e Lazio. Le richieste dell'accusa e il dispositivo emesso. Disordini a Firenze. Alla procura di Torino indagini aperte

13/07: Aspettando la sentenza l'AIA da piazza pulita: fuori nove arbitri, tra di loro anche Dattilo. Protesta il sindaco di Gioiosa. Il Tribunale di Roma respinge il fallimento della Fiorentina di Cecchi Gori : “Amarezza per il danno subito”. Berlusconi attacca tutti. Borrelli “Berlusconi? Non mi aspetto che parli a mio favore”. Rossi “Non mi interessa ciò che dice Berlusconi”. Moggi si difende “La vittima era la Juve”. Il giovane Donadoni sostituisce Lippi alla guida della Nazionale. Lenti miglioramenti per Pessotto, visitato oggi da Buffon, Ferrara, Legrottaglie e Conte.

12/07: Rossi “Il calcio è seriamente malato, sentenze eque ma nessuna amnistia. Alla Uefa basta la sentenza di primo grado. Illeciti impensabili”. Ministro Melandri “Ne usciremo a testa alta.Il calcio locomotiva dello sport italiano”. Borrelli riprende gli interrogatori. Tutti contro l’amnistia. Lippi lascia la nazionale da signore. Non ha digerito le polemiche ad inizio mondiali. Donadoni probabile successore. Gigi Riva “Lippi un grande uomo”. Petrucci “Revisione della legge 91 per voltare pagina”. Tombolini e Rosetti ascoltati dall’Ufficio indagini. Lippi visita Pessotto “L’ho trovato bene”. Condizioni stazionarie.

11/07: Slitta a venerdì la sentenza della CAF. La UEFA detta i tempi e prova a dare una mano. Entro il 25 la lista dei clubs e aggiunge "Chi ricorre al TAR è fuori dalla Uefa". Mediaset non paga, la Lega fa la voce grossa. Consegnta a Rossi la bozza del regolamento per i procuratori.In Parlamento spunta l’indulto. Rivera contro l’amnistia “Si rispetti la legge”. Riva “La Figc? Adesso non esiste”. Cannavaro porta la coppa a Pessotto tra lacrime e sorrisi.

09/07: Martedì o mercoledì le sentenze in diretta. Rizzo “Nessuna amnistia”. In lieve recupero le condizioni di Pessotto

08/07: La CAF in camera di consiglio. C’è attesa per le sentenze. Le intercettazioni in onda su radio e tv. Avv. Taormina “Il migliore è Ruperto. Giustizia verrà fatta”. Mediaset non paga i diritti degli highlights di serie A. Dichiarazione bipartizan di Rizzo e Di Centa “No all’amnistia”. Il legale della Lazio preannuncia, ancor prima delle sentenze, il ricorso al TAR. Stazionarie le condizioni di Pessotto. L’ospedale consiglia di evitare le visite.

07/07: Chiuso il dibattimento ora si attende la sentenza. Mastella chiede clemenza, poi precisa “Nessuna amnistia”. Ruperto sbotta “Qui si fa sul serio. Nessuno strozza le difese”. Il legale di De Santis precisa “Con Moggi nessuna telefonata” e poi "Sospendere il giudizio". Bertini “Immagino un futuro da arbitro legale”. Rizzo (Pdci) “Occorre fare pulizia”. Peggiorano le condizioni di Pessotto. Febbre e problemi epatici. Stop alle visite e niente finale in tv.

06/07: Continuano le difese: Il Milan contrattacca e la Lazio si proclama innocente. Il Milan scarica Meani e la Fiorentina decide di non parlare. Folena “Ridicolo parlare di processo sommario”. Il legale di Carraro “Ha difeso le istituzioni, va prosciolto”. Il Legale di Messina “pieno proscioglimento”. Siparietto di Ruperto. Pessotto stabile. Al suo capezzale arriva Boniperti. I medici “Tappe normali del decorso”.

05/07 Ruperto tiene tutti a posto: “Ora veniamo al sodo”. E’ il turno delle difese: La Juve chiede esplicitamente la B. Lotito e Della Valle no. Ministro Melandri “Nessun complotto politico. I successi non cancellano scandali”. Rossi “La giustizia farà il suo corso”. Da Carraro a Lotito le difese danno il meglio di se. Pessotto vuol vedere la finale. Conte gli porta la notizia. Condizioni stazionarie.

04/07 Richieste pesanti di Palazzi: Juve in C, Milan Fiorentina e Lazio in B, fuori dirigenti e arbitri coinvolti. Ruperto “Non ci sono tempi predeterminati”. Reazioni di Mazzini. Berlusconi, De Sisti, De Santis, Pairetto, Paparesta, Tagliavento, Ingargiola, Galliani, Chiamparino. Addio ad una generazione di arbitri. Leggero peggioramento per Pessotto, ma i medici sono ottimisti. Capello lo va a trovare.

03/07 Pugno duro della CAF: respinte tutte le eccezioni. I nove punti dell’ordinanza di Ruperto. I legali chiedono di escludere le intercettazioni ma Palazzi ribadisce la loro validità. Si apre il mercato, Borrelli invoca il rispetto delle regole. Stabili le condizioni di Pessotto. In visita la madre e anche Nedved.

02/07: Si parte, pronti per il maxiprocesso al calcio. Avvocati all’attacco. Pessotto migliora. I medici ottimisti. Montero torna dall’Uruguay per il suo amico Pessotto.

01/07: Il Presidente della corte federale, De Lise, si autosospende. Week end tranquillo prima del maxiprocesso. Pessotto migliora, apre gli occhi e riconosce le persone. La moglie “Sono più sollevata”. A Torino la giornata dell’orgoglio bianconero, in 20.000 in corteo. Secondo un indagine Moggi colpevole del calciopoli e Del Piero con Elkann fautori della rinascita della Juve

30/06 Secondo i legali di Bergamo e Pairetto, intercettazioni inutilizzabili nel processo. Entro il 26 luglio il nuovo presidente di Lega (che non sarà un presidente di club) e nuove regole. La Lazio contesta la nomina di Rossi. Si affilano le armi per il processo. Galliani assicura “Tutti i club di A e B sono in regola”. Il rinvio non preoccupa la UEFA. Cellino: I dirigenti abbiano diritto a difendersi. Quadro clinico grave per Pessotto, ma lui resiste.

29/06: Il processo al calcio parte ma viene rinviato a lunedì. Si inseriscono cinque club. Ministro Melandri “Nessuna amnistia, dal processo mi aspetto giustizia. Moggi doveva presentarsi”. Il Codacons chiede la diretta TV del processo. Quattro club a rischio. Rossi: “Nessuna sorpresa, tempi rispettati”. Le memorie difensive e le istanze dei club. Dattilo: “Dopo la gogna nessuno parla della mia estraneità”. Parte la nuova Juve. Per Pessotto un cauto ottimismo

28/06 Parte il maxiprocesso su ‘calciopoli’. Borrelli “Nessuno screzio con Palazzi. Spero tempi rapidi per il processo”. Delio Rossi “Il processo non cambierà il giudizio dei tifosi”. Aliberti “La Covisoc un sistema truccato”. Foti “La Reggina indipendente da Juve e Moggi”. Gazzoni pronto a costituirsi parte civile. De Santis vuole denunciare Ancelotti. Migliora lievemente Pessotto. La moglie chiede rispetto. L’Antitrust diffida Mediaset per i diritti TV “Solo sul digitale terrestre”

27/06 Ripartita a pieni giri l’indagine di Borrelli. Cellino batte i pugni. Moggi in TV attacca Carraro e le lobby del pallone. Moratti chiede trasparenza. Perquisita la sede del Sora. Pessotto vola giù dall’abbaino della sede della Juve: è gravissimo. L’anno più nero della Juve. Baldini “Sostituire anche Palazzi”. La Commissione cultura della Camera vara il programma di indagine. GEA: A Roma le audizioni di Capello e Giraudo

26/06 Riparte l’inchiesta di Borrelli con le comprimarie, sentito l’Arezzo. Arriva il processo, i legali della difesa cercano scappatoie. Tronchetti Provera d’accordo con Moratti “Gli scudetti agli onesti”. Ancora un mese da presidente di Lega per Galliani. Piazzola “Indagate su Zeman”. Baldini “Cambiate le persone in ufficio indagini ma non è cambiato il giudice Palazzi”. Le memorie di fensive di Juve, Milan, lazio e Fiorentina

25/06 Moratti “Un colpo di spugna sarebbe molto grave. Sentenze esemplari o vado all'estero”. Lolli “Nessun colpo di spugna, le inchieste avanzano”. D’Ambrosio “No all’amnistia. Lo scandalo è grave”. Confermate le cene a casa di Giraudo con Pairetto, Bergamo e Moggi. Bergamo “Meani si interessava per conto di Galliani”. Carlo Piazzola “Allontanato dal sistema. Il mondo del calcio deve chiedere scusa a Sensi ”

24/06 Lunedì Borrelli riprende il lavoro. Nel suo mirino le iscrizioni ai campionati e i diritti TV. Commissario Rossi “Potrei cambiare il format dei campionati. Vietate le vendite dei marchi”. Gazzoni (Bologna) “Iscrizioni fasulle per anni”. Corbelli si costituisce parte civile contro Carraro e Della Valle. De Santis al contrattacco. Il Financial Times scettico sulla retrocessione della Juve. Le conclusioni dell’inchiesta di Borrelli

23/06 Dopo i deferimenti spazio alla difesa. De Santis attacca Ancelotti. Abete “Il mondo del calcio attende giustizia”. Blatter: “In Italia situazione seria ma Rossi e Borrelli sono preparati”. Il processo partirà il 29 giugno. Galliani “Ma quale secessione del calcio”. Della Valle “Siamo innocenti”. I sociologi sentenziano: Il calcio un business e non più uno sport

22/06 Scattano i deferimenti. Nel calderone Juve, Milan, Fiorentina e Lazio. Galliani lascia la Lega. Le accuse e i nomi. Costituito il collegio giudicante. La Juve: verificheremo le accuse. La Fiorentina pronta a difendersi. Berlusconi “Mai avuto vantaggi in campo”. Garrone “Giorni difficili, ma la Sampdoria è fuori”. Speculazioni in borsa: in rialzo i titoli di Lazio, Juve e Milan

21/06 Domani i deferimenti, Di Sebastiano segretario della FIGC. Ghirelli si dimette. Abete: Il deferimento dopo le 18 segno di buon senso. Lippi “Non so niente dei deferimenti”. La Porta (Barça) “Moggi in Spagna non potrebbe esistere”. Berlusconi: “Il Milan defraudato”. Perquisita la sede dello Standard Liegi. Zamparini (Palermo) “Faremo la Champions League”

20/06 Cominciano i deferimenti, in moto gli avvocati. I parlamentari scrivono a Rossi “Ora ripescaggi trasparenti”. Prosegue l’indagine disciplinare del CSM sui magistrati coinvolti in calciopoli. De Santis a Matrix racconta la sua verità. Caselli ribatte a De Santis “Mai parlato di arbitri con lui”. Oriali: “Gli scudetti revocati non interessano all’Inter”. Il Ministro Amato ironizza “Mi spiace che il ‘Toro’ non possa incontrare la Juve”. Gattuso “Assurdo andare in B per un trapianto di capelli”

19/06 Borrelli chiude l’inchiesta con una relazione di 180 pagine. Ora tocca a Palazzi “Il calcio deve rimanere imprevedibile. Il sistema può guarire”. A rischio la sponsorizzazione degli arbitri. Quattro arresti per il caso Gaucci. Andreotti “Qualcuno pagherà dazio”. Zamparini (Palermo) “Si torni al sorteggio integrale”

18/06 Si tirano le somme. Dal Palazzo fanno sapere che useranno il pugno di ferro. In attesa della relazione di Borrelli. Gentile (FI) alla procura di Napoli “Sentire Pagliuso sulla estromissione del Cosenza”. Il Genoa va in B, ma Preziosi non festeggia “Troppa rabbia”. 30 mila tifosi rossoblu festeggiano la fine di un incubo

17/06 Il difensore Antonaccio denuncia su di un libro la “realtà oscura” della serie C. “Corruzioni, compromessi e ricatti”. L'ex Presidente del Cosenza, Pagliuso, aspetta la chiamata del Procuratore Borrelli (Video con intervista) anche per la C. Il Procuratore Borrelli prepara le relazioni. Nella prima tranche d’inchiesta ci sono Juve, Lazio, Fiorentina, Milan, Samp. Petrucci “Di amnistia non se ne parla proprio”

16/06 Ripresi gli interrogatori, sentiti Garrone e Marotta. Rossi completa la CAF. Processo vicino. Dai politci tifosi del Torino un no all’amnistia: “Ed ora restituiteci lo scudetto del 1927” . Dalla CAF alla Corte Federale rito abbreviato. Stabiliti tempi e modalità del processo. Secondo Adiconsum falsato il 30% delle partite del campionato 2003/04. La Fiorentina replica a Preziosi: “La cena con Moggi c’è stata, ma nessuna festa”. Cellino (Cagliari) “Mi auguro che tutto sia un grosso errore. Serve una presidenza super-partes”

15/06 Il calabrese Ruperto nominato presidente della CAF. Pagliuso (Cosenza) “Adeguarsi allo strapotere Juve dava privilegi”. Chiesta audizione a Borrelli. Il CSM vieta ai magistrati di occuparsi di giustizia sportiva. Revocati tutti gli incarichi. Ministro Melandri “Si va verso la vendita collettiva dei diritti televisivi”. Rossi “Se Galliani è in conflitto di interessi non è un mio problema”.

14/06 Il Commissario Rossi nomina Agnolin commissario dell’Associazione Arbitri. Casarin “L’arbitro torni ad essere l’uomo misterioso”. L’azzeramento della CAF è questione di ore. Si va verso la nomina di Ruperto. Pagliuso chiede la riammissione in serie B del Cosenza Calcio 1914. Intercettazioni sui PM. Paparesta si difende: “Carriera stroncata se denunciavo l’irruzione di Moggi”. Prosegue l’inchiesta GEA. A Napoli prosegue l’inchiesta stralcio che riguarda giudici e polizia. La Juve ricomincia da Cobolli Gigli e Tardelli

13/06 Chiuso il primo filone di indagini. Il Presidente della Corte d’Appello Federale, Martellino, si difende. Processo doppio. Si allarga l’inchiesta del CSM. Mercoledì le decisioni del plenum. Abete e De Rossi: Nessuna amnistia anche se vinciamo. Buffon “Bello sudare la maglia per l’Italia”. I favori della “cupola” alla Lazio. La Juve riparte voltando pagina in fretta: nuovo Cda.

12/06 Girando da Borrelli “Nessuna gara era preordinata”. Ascoltato il dipendente della Federcalcio Galati “Chi si oppone viene vessato”. Anche la Samp nell’indagine. Blatter “Trovati i problemi ora si va verso le soluzioni”. La Lega va verso la riscrittura del regolamento. E poi Galliani, Sacchi, Di Pietro, Campana, Pescante.

11/06 Una domenica tranquilla. Lunedì Giraudo da Borrelli. Il Legale di Titomanlio “Nessun muro di reticenza”. Trezeguet “Aspettiamo la giustizia sportiva”. Gli sponsor della Juve ripongono la loro fiducia nella società

10/06 Borrelli si concede una pausa. Il Presidente Cellino “Rossi chieda consigli ai presidenti onesti”. Secondo il legale di Lotito il campionato slitta a dicembre. Del Piero “Spero che per la Juve si risolva nel migliore dei modi” L’assistente Titomanlio: “Pronti a collaborare”

09/06 Borrelli contro un “muro difensivo concordato”. Maxi audizione con Meani (Milan): quasi otto ore. Non esiste alcun super teste. Tre ore di interrogatorio per Carraro e tre anche per Pieroni. Pirrone replica a Bergamo: “Io scarso e onesto, lui invece?”. Catricalà “Presto regole per i procuratori”. Adiconsum presenta uno studio sugli errori arbitrali dal 2002 al 2004. Avv. Coppi: “Il Coni potrebbe costituirsi parte civile”

08/06 Bergamo interrogato per nove ore “Fatto fuori da Pairetto e Lanese”. Per Pairetto sei ore di interrogatorio. Moggi dice no a Borrelli. Oggi tocca a Carraro. Della Valle “Non abbiamo fatto nulla di strano”. L’AIA rigetta il ricorso di De Santis: non andrà ai mondiali. Galliani ascoltato per due ore. L’Antitrust collabora con Rossi

07/06 Interrogatori fiume per De Santis e Paparesta. Borrelli: “Nessun pentito. Entro 10 giorni la relazione alla Procura sportiva”. La Commissione Cultura della Camera avvierà un indagine. Pirrone: “Già da tempo denunciavo pressioni”. Gaucci Jr: “C’è ancora paura della ‘cupola’

06/06 Borrelli mette sotto torchio gli arbitri. No Intertoto per il calcio italiano. E Rossi incassa l’ok di Uefa e Fifa. Corioni: “Girando la mente, Galliani gli obbediva”. Lazio e Juve nel mirino di Borrelli. Rossi incontra Galliani: Nessuna accordo sulla gestione della Lega. Blatter “Felice della reazione delle autorità italiane”

05/06 Borrelli a tutto campo, vuol vederci chiaro su tutto. E il Coni ricorre alla Caf per la sentenza su Agricola per il doping. Mazzarri ascoltato dal PM di Napoli. Cesare Geronzi ascoltato per due ore dai PM. L’ex segretaria della CAN, Fazi, non risponde. Pelè “Spero che la giustizia punisca tutti”. Blatter “Ci vogliono arbitri professionisti”

04/06 Borrelli in azione: L'arbitro Pirrone interrogato per tre ore. Il Milan si ribella: “Una campagna contro”. Lite in un bar per calciopoli, ci scappa il morto

03/06 Cannavaro e Trezeguet interrogati dai PM a Roma. La Procura di Torino vuol riaprire l’inchiesta sulle designazioni. Undici giorni per rifondare la Juve. Somma “Non cambia nulla. Moggi resterà sempre un grande”

02/06 Il procuratore Borrelli pronto per il maxiprocesso. Ombre sulla partita Udinese-Milan del 2005: Galliani e Pozzo non ci stanno. Galliani: “Siamo stati danneggiati”. Il Legale di Moggi replica a Galliani “Ha letto tutte le intercettazioni?”. Spalletti in procura a Napoli.

01/06 Il commissario Rossi: “Una situazione che non pensavo così grave”. Secondo l’ex vicecapo dell’Ufficio indagini Juve e Fiorentina in B. Galliani pronto a lasciare. Preziosi sentito dalla Procura di Napoli. Nevio Scala: “Tutto deprimente. Con gli azzurri si può andare avanti”.

31/05 Calcio nel caos: Lotito ai PM: “Lazio pulita”. Il difensore di Moggi: “Il Milan il vero potere”. I rossoneri "Manovre diversive". Petrucci “Voltiamo pagina, torniamo a parlare di sport”. Verdone “Di fronte allo scandalo del calcio mi vergogno di essere italiano”. Zeman “Io alla Juve? Non potrei. Ipotesi Baggio? sarebbe solo per immagine”.

29-30/05 Calcio nel caos: Caso Gea,sentito l'arbitro cosentino Palmieri: “Mai rilasciato interviste”. Lazio nei guai: aggiotaggio per Lotito. Niente incarichi sportivi per i magistrati del CSM. Avv. Grassani “Milan in B, ipotesi per ora non ipotizzabile”. Del Piero “Orgoglioso di essere juventino”. V.Franza "Ipotesi A per il Messina". Ieri sentito Della Valle.

28/05 Calcio nel caos: Per Borrelli una settimana intensa. Bonfrisco “Paparesta fuori dalle regole”. Gattuso: “Qualcuno sputa nel piatto”.

27/05 Calcio nel caos: L’inchiesta entra nel vivo. Borrelli al lavoro e Lippi difende il figlio. Commissario Rossi: “Sconti per nessuno”. Sacchi e Agnolin: “Chi ha sbagliato paghi”. Lippi: “In Italia chi è indagato è già condannato”. Peruzzi accusa: “Moggi il pastore e noi il gregge”.

26/05 Calcio nel caos: Gli atti passano a Borrelli: Parte ufficialmente “Piedi Puliti”. Galliani rimane solo, si dimette Zamparini. Gigi Riva: “Beckembauer ha parlato da bambino”. Cossiga: “Tangentopoli era più onesta”. Sacchi: “Torniamo al calcio di prima, senza banchieri e politica”. Il figlio di Lippi indagato a Roma e Milano.

25/05 Calcio nel caos: Interrogatori a Napoli e Roma e perquisizioni della GdF. Cannavaro ci ripensa. Albertini: “Pensavo ci fosse sudditanza psicologica, invece...”. Cecchi Gori “Affossato perchè scomodo. I 5 anni più brutti della mia vita”. Licenza Uefa per 14 club: manca la Lazio. I tiofosi si costituiscono parte civile. Gli ex vogliono Boniperti presidente della Juve

24/05 Calcio nel caos: La Lega Calcio cerca nuove regole. Alla Gea e ad Alessandro Moggi oltre il 10% del mercato delle procure. Conti: “Lotta al conflitto d’interessi”. La Finanza nella sede del Crotone e della Reggina. Buffon in Procura. Galliani confermato in Lega. Cannavaro: “Gli scudetti della Juve, meritati”

23/05 Calcio nel caos: Il commissario della FIGC, Rossi, nomina il procuratore Borrelli capo ufficio indagini. Scatta “Piedi puliti”. A Napoli sfilano i testi. perquisita la sede della Torres

22/05 Calcio nel caos: Lippi rimane al suo posto. Moggi cita Berlusconi. Chieste le dimissioni di Galliani che le respinge, l’inchiesta va avanti. Moggi: “Un’imboscata di Galliani”. Guido Rossi: “Beckenbauer ne approfitta”. Avv. Stagliano “La Juve in B”

21/05 Calcio nel caos: Moggi ebbe un ruolo importante nelle elezioni di Carraro e Galliani. Tardelli replica a Beckenbauer “Anche in Germania c’è il marcio”. Chieste le dimissioni di Lippi. Le intercettazioni di De Santis

20/05 Calcio nel caos: Il potere assoluto di Moggi. Ora è fuga dalla Gea. Si dimette anche il Generale Attardi. Beckembauer: L’Italia la pagherà ai Mondiali. Le tifoserie di Messina, Crotone e Reggina non ci stanno

19/05 Calcio nel caos: La Gea controllava anche Reggina, Livorno e Siena. Gazzoni: “Le dimissioni di Carraro sono finte”. Interrogati Lippi e Zeman. Si dimette il Generale Pappa

18/05 Calcio nel caos: Il Commissario Rossi fa piazza pulita. Le intercettazioni di Carraro e Moggi che preparavano le elezioni in Lega. Menzionato Pisanu. Sospesi nove arbitri, la Finanza a casa di Moggi e nella sede della Juve

17/05 Calcio nel caos: Il Commissario Rossi al lavoro. Spunta il filone doping. Dopo il vertice delle Procure, nuovi accertamenti. Definite le competenze delle Procure di Roma e Napoli.

16/05 Calcio nel caos: Guido Rossi commissario della FIGC chiamato a sistemare il calcio e le sue regole. Petrucci rassicura Lippi “Verrò a trovarti con Rossi”.

 

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