Secondo giorno di udienze con Juve, Lazio e Fiorentina
23/07 Secondo giorno di udienza. Juventus, Lazio e Fiorentina subito
in proscenio. Nessuna pausa per la Corte Federale, che dopo aver
dato ieri il via al processo di secondo grado sullo scandalo calciopoli,
ha continuato le udienze all'hotel "Parco dei Principi"
anche oggi, domenica. Il primo a essere stato ascoltato dal collegio
presieduto da Piero Sandulli e' stato il difensore di Paparesta,
l'arbitro condannato a 3 mesi di inibizione dalla Caf, ma i protagonisti
principali sono stati i legali delle tre grandi squadre che la sentenza
di primo grado ha condannato alla retrocessione in B con penalizzazioni
piu' o meno pesanti. La tesi di base comune agli avvocati e' che
non sono stati commessi illeciti e dunque le sanzioni sono sproporzionate
alle colpe attribuite. "Io assisto Giraudo, ma Giraudo e' la
Juve e se c'e' stata violazione da parte di Giraudo, corrisponde
all'articolo 1 e non all'articolo 6 - ha dichiarato Luigi Chiappero,
difensore dell'ex ad bianconero - Le sentenze della Caf sono tutte
sbagliate perche' l'errore e' in partenza". Una posizione dura,
che rispecchia anche quella di Cesare Zaccone, legale della Juventus.
"La sanzione deve essere giusta e coerente con i fatti - e'
stata la sua richiesta - Ci sono sei sanzioni che la societa' deve
scontare. La retrocessione, la penalizzazione, l'ammenda, la revoca
del titolo 2004-2005, la non assegnazione del titolo 2005-2006 sono
sotto gli occhi di tutti, ma in realta' c'e' anche il fatto di non
partecipare alle Coppe Europee e bisogna considerare l'esodo di
tutti i calciatori piu' bravi. Qualora venisse confermata la sentenza,
ci sarebbero conseguenze devastanti sul piano patrimoniale".
Zaccone ha fatto intendere che la sanzione piu' giusta sarebbe la
A con penalizzazione, anche se la Juve potrebbe finire con l'accettare
la retrocessione in B ma partendo da 0 e non da -30. Oggi e' stato
anche il turno del difensore di Moggi, Fulvio Gianaria, che ha sostenuto
la tesi del suo assistito come capro espiatorio, ma tra gli imputati
eccellenti era attesissimo il patron della Fiorentina Diego Della
Valle, che ha ribadito la propria innocenza. "Le intercettazioni
non dicono nulla - sono state le sue parole - Gli avvocati rispondono
con i fatti e non con le supposizioni, noi siamo sempre stati all'opposizione,
non c'e' un solo fatto di accondiscendenza da parte della Fiorentina".
"La societa' viola chiedeva solo giustizia" ha rincarato
la dose il suo difensore Alberto Bruni mentre le audizioni del pomeriggio
sono state chiuse con Gianmichele Gentile e Silvia Morescanti, rispettivamente
legali di Lotito e De Santis, che hanno insistito sull'esigenza
di dare maggiore peso ai fatti piuttosto che alle "teorie".
Domani si riprende alle 15 per la terza e ultima giornata di udienze
con il Milan a fare la parte del leone con i ricorsi dei difensori
di Galliani, Meani e della stessa societa' rossonera. Le sentenze,
a questo punto, dovrebbero slittare a martedi' 25, ovvero la scadenza
ultima data dalla Uefa per l'iscrizione delle squadre italiane alle
competizioni europee, ma il "vedremo" pronunciato da Sandulli
fa pensare che potrebbe anche non essere cosi'. Il rischio vero,
pero', e' che tutto alla fine si riveli inutile. Una recente sentenza
della Corte di Giustizia europea -rilanciata oggi da Libero attraverso
un editoriale del vice direttore Farina-, infatti, ha stabilito
che l'attivita' sportiva, in quanto configurabile come attivita'
economica, e' disciplinata dal diritto comunitario e dunque le sanzioni
della giustizia sportiva devono limitarsi a quanto e' necessario
per assicurare il corretto svolgimento delle competizioni. La battaglia
nei tribunali si annuncia lunghissima.
Sandulli “Domani si chiude”
23/07 "Domani probabilmente si chiuderà la fase dibattimentale.
Le sentenze? Per quelle c'é tempo...". Le frasi sono
del presidente della corte federale Piero Sandulli che ha confermato
che nella giornata di domani si terminerà con la prima fase
del processo di secondo grado legato a calciopoli. Sulle sentenze,
invece, ci sarà da aspettare, probabilmente tra martedì
e mercoledì. Si chiude così il secondo giorno del
processo d'appello per lo scandalo del calcio. La Corte, con la
difesa di Massimo De Santis, ha dichiarato chiuso l'udienza odierna.
Si torna in aula lunedì alle 15.
Il Presidente del Bologna fiducioso “Torneremo
in A”
23/07 "Non sono ne' un giurista ne' un legale, ma credo che
una questione sia essenziale: noi qui facciamo finta di dimenticarci,
anche perche' siamo tutti concentrati sull'esito sportivo, che a
monte (e poi a valle) c'e' un'indagine per associazione a delinquere
atta all'illecito sportivo". A parlare del processo su calciopoli
e' Alfredo Cazzola, presidente di un Bologna direttamente interessato
all'esito della vicenda, visto che in ballo e' il campionato 2004-05
al termine del quale la societa' felsinea e' retrocessa. "Questo
- continua - diventera' un gigantesco processo a tutti gli effetti,
con risvolti penali non banali e dove e' coinvolta un sacco di gente,
compresi quasi tutti i soggetti oggi ascoltati e giudicati dalla
giustizia sportiva. Quello che credo sia importante e va compreso,
quindi, e' che tutti quei bravissimi penalisti che oggi sono attorno
ai loro clienti a difesa delle problematiche della giustizia sportiva
stanno imbastendo tutta la loro posizione piu' che altro, a mio
avviso, per la giustizia ordinaria che dovranno affrontare nei prossimi
mesi e che avra' tutt'altro risvolto, essendoci un'associazione
a delinquere denunciata dalla Procura della Repubblica di Napoli.
Da qui parte l'impostazione di tutto il discorso generale".
"Io se fossi al posto di Della Valle o di Lotito - dice Cazzola
- sarei preoccupato moltissimo non tanto dell'esito sportivo ma
dell'esito in sede civile e penale. Dietro a questo, c'e' anche
il rischio di richieste reali di risarcimento danni finanziariamente
cospicue e rilevanti che potrebbero venire avanzate da societa'
e soggetti che sara' dimostrato essere stati danneggiati. Tra cui,
ovviamente, ci saranno anche quelle che riguardano gli interessi
del Bologna, come di tutti coloro che hanno avuto ricadute negative
in questo senso". C'e' anche chi sostiene che la Juventus sia
da premiare perche' ha cambiato la societa' Juve e' cambiata, a
differenza di quanto avvenuto, ad esempio, per Lazio e Fiorentina.
"Il fatto che uno cambi dopo aver commesso un illecito non
puo' essere un elemento di difesa - replica il presidente della
societa' felsinea - e' un passo necessario, quasi obbligatorio.
Poi c'e' una differenza evidente: mentre nel caso di Fiorentina
e Lazio erano coinvolti i proprietari direttamente in prima persona,
nel caso della Juventus sono coinvolti manager che sono stati immediatamente
cambiati. Probabilmente sarebbe successa la stessa cosa se non fossero
stati coinvolti i signori Della Valle e il signor Lotito, ma qualche
altro tesserato". A Roma sembra che, rispetto al processo di
primo grado, l'atmosfera sia cambiata: prima c'era una certa distanza,
ora regna un clima di amicizia. "Bastera' aspettare ventiquattr'ore
per capire se queste amicizie contavano oppure no - e' l'opinione
di Cazzola - Sono fiducioso che la giustizia sportiva fara' il suo
corso senza tanto girare intorno alle relazioni e ai rapporti: ne
andrebbe della sua credibilita'. La mia tranquillita' e' basata
su due principi assoluti: primo, indipendentemente da quelle che
saranno le ricadute, e' obbligatorio che la giustizia sportiva applichi
tutte le sanzioni necessarie per fare bella figura nei confronti
del Paese relativamente a tutto questo sistema; in secondo luogo,
riteniamo che saremo in grado di ottenere (anche se non e' previsto
nell'ordinamento della giustizia sportiva) quello che riteniamo
un risarcimento attraverso il riposizionamento del Bologna in Serie
A. Una fiducia, la nostra, che e' da ricollegare agli illeciti sportivi
ed amministrativi che sono emersi". L'avvocato Mattia Grassani,
che rappresenta il Bologna, ha scelto di puntare forte sull'illecito
amministrativo della Reggina. "E' una scelta obbligatoria,
indipendentemente da tutto - conclude Cazzola - perche' quella e'
una questione che non e' stata mai risolta: non ci era mai stata
data risposta e, nel momento in cui siamo riusciti ad avere le carte
a disposizione, e' emerso l'illecito amministrativo in tutta la
sua chiarezza".
Ancelotti, Maldini, Tassotti e Costacurta in visita
d Pessotto
23/07 "L'ho trovato bene, comincia a parlare con tranquillità,
ha una bella faccia". Così Carlo Ancelotti, allenatore
del Milan, ha commentato le condizioni fisiche del bianconero Gianluca
Pessotto, dopo averlo incontrato stamattina nel reparto di rianimazione
dell' ospedale Molinette di Torino dove il team manager è
ricoverato. Con Ancelotti c'erano anche Paolo Maldini, Mauro Tassotti
e Alessandro Costacurta. "E' sereno - ha aggiunto Ancelotti
- le cose stanno andando per il meglio. Siamo molto contenti per
questo. Con lui abbiamo parlato del momento attuale, è informato.
Abbiamo anche ricordato i tempi passati. Pessotto è ricordato
da tutti come un ragazzo per bene, una persona seria. Siamo stati
tutti in pensiero, ma ora le cose stanno andando meglio. E poi è
contornato da gente che gli vuole veramente bene". "L'ho
trovato sorridente, sta meglio e siamo tutti molto più sollevati"
si è limitato a dire Maldini. Ad attendere i milanisti c'
erano la moglie di Pessotto, Reana, le due figlie, e Pier Paolo
Donadio, primario del reparto di rianimazione."Credo che fra
una settimana - ha spiegato il medico - Pessotto potrà lasciare
la terapia intensiva ed essere trasferito in un altro reparto. La
situazione è buona: il morale va meglio e il fisico pian
piano si aggiusta. E' contento quando qualcuno va a trovarlo. Le
manifestazioni di stima hanno avuto effetti positivi su di lui".
Nel corso della giornata Pessotto ha ricevuto anche le visite di
Birindelli e dell'ex granata Natalino Fossati.
La Juve teme un tonfo
23/07 Un'ancora di salvezza, la scialuppa del Titanic che rischia
di affondare. La serie B a -30 equivale a due anni di Purgatorio
che la regina, seppure decaduta, del calcio italiano proprio non
si può permettere: il giorno della Juve davanti alla Corte
federale è l'occasione per cercare di limitare i danni causati
dalla dura sentenza emessa dalla Caf, e la difesa viaggia sui due
binari, quello istituzionale che pensa ad arginare il crollo economico,
e quello sportivo, dell' orgoglio bianconero, che pensa ai tifosi
e ai titoli messi insieme in più di cento anni di storia.
E se la serie A sembra un miraggio forse davvero insperato, l'onta
della retrocessione potrebbe anche essere digerita, ma non con l'handicap
così stabilito in primo grado. Già perché la
Juve è una società quotata in borsa, che deve pensare
agli azionisti, ai creditori: insomma una buona macchina per soldi
che rischia un'emorragia e che proprio in virtù di questo
dovrebbe ricorrere a ben altri tribunali da quelli sportivi. Un
riferimento al Tar, che la Juve però vorrebbe evitare se
riesce ad arrivare a una sentenza meno penalizzante. "Noi abbiamo
una devastante conseguenza sul piano patrimoniale, così si
rischia di perdere l'80% dei ricavi" tuona l'avvocato Cesare
Zaccone, che cita la legge 280/03 in base alla quale "l'ordinamento
sportivo si dovrebbe fare da parte quando intervengono interessi
soggettivi". Quelli economici di un club florido, che adesso,
in conseguenza del verdetto di primo grado ha già perso uno
dei suoi valori aggiunti. Il bacino di campioni. E' questo uno dei
danni immediati della retrocessione: perché, dice la difesa
bianconera, se esiste una sommatoria di sanzioni evidenti (la serie
B, la penalizzazione, l'ammenda, la revoca e la non assegnazione
degli ultimi due titoli), ci sono sanzioni non apparenti altrettanto
gravi: "Non si partecipa alle competizioni internazionali e
l'esodo dei calciatori più bravi. Perché la serie
B potrebbe anche essere accolta da questi campioni, ma non per due
anni e con il rischio di scivolare in C. Per restare in B così
servono 80 punti, è possibile ma poco probabile. E giocatori
super, campioni del mondo, due anni in B non ci stanno". Un
danno economico che la Juve deve contenere e di cui la Corte dovrebbe
tener conto: per questo si punta a una riduzione, almeno, della
penalizzazione. "Penso ai creditori, agli azionisti - elenca
Zaccone - non dico che disconosco questa giustizia (quella sportiva
ndr), ma questo é un ulteriore argomento per sostenere una
sanzione giusta e coerente con i fatti". I fatti per la difesa
del club di Torino non sarebbero poi così gravi come vuole
l'accusa e semmai riconducibili alla violazione dell'articolo 1,
quello della lealtà, anche se la Juve è l'unica che
deve rispondere di concorso in illecito. E qui il club prova a scaricare
l'incolpato numero uno Luciano Moggi che "non sempre agiva
come rappresentante della Juve, ma spesso come commerciante in proprio
di calciatori non della Juve". E poi per procurarsi vantaggio
in classifica sarebbe servita la collaborazione degli arbitri: ma
tutti, o quasi, sono stati prosciolti. Insomma troppo severa la
sentenza contro la uve che deve rispondere dell'operato di due suoi
dirigenti, che però avrebbero tenuto in concorso tra loro.
Ma se la Juve scarica Moggi, chi difende Antonio Giraudo veste i
panni della toga bianconera. "Io assisto Giraudo che è
la Juventus, 12 anni di Juve" dice Luigi Chiappero, il legale
che ha speso la sua faccia nel processo per doping, concluso con
l'assoluzione in secondo grado. E l'avvocato torinese non dimentica
di ricordarlo, con una certa autocelebrazione, proprio quuando la
sua arrina si fa più appassionata. Confutando l'ipotesi di
violazione dell'articolo 6, Chiappero ha provato a smontare la tesi
accusatoria incentrando tutto sul fatto che il presunto illecito
relativo alla stagione 2004-05 non può essere trasferito
alla stagione successiva. "La non assegnazione del titolo 2005-06
è un'ingiustizia mondiale - si infervora Chiappero - Questa
è una stagione che non si può toccare. Per questo
le pene inflitte dalla Caf sono tutte sbagliate. Nessuna squadra
può andare in serie B". E poi la condotta tenuta dall'ex
dirigente bianconero non è da illecito: certo è stata
sconveniente "una certa contiguità con i designatori,
ma non c'é straccio di prova in cui si parla con gli arbitri".
E allora si chiamino proprio i direttori di gara, che, dice il difensore,
hanno sempre detto di non ricevere pressioni. E non trattiene Chiappero
la voce del tifoso che non dimentica gli attacchi della piazza da
sempre antijuventina tra "ladri e dopati", un binomio
che ha pesato su giocatori e squadra per tanto tempo. La sintesi
è che tante condotte sleali non fanno un illecito: e le due
Juve sperano. Quella che strizza l'occhio ai tifosi, e quella che
controlla le oscillazioni del titolo. Con un solo obiettivo: evitare
il tonfo.
Sgarbi “Borrelli sta lavorando per niente”
23/07 "Quanto sta avvenendo nei processi del calcio non è
valido". Lo sostiene, in un comunicato, l'assessore al comune
di Milano Vittorio Sgarbi. Secondo l'ex parlamentare, "il tribunale
della Comunità europea del Lussemburgo ha emesso una sentenza
in cui si dice chiaramente che per quanto attiene le società
sportive, se ci sono vicende che interferiscono sulle questioni
economiche e dunque incidono su di esse arrecando danno materiale
(vedi ad esempio la retrocessione di una squadra dalla A alla B
o dalla A alla C con conseguente perdita di sponsor) il tribunale
competente non può essere quello sportivo, ma è esclusivamente
quello ordinario. "In poche parole - prosegue Sgarbi - Borrelli
sta lavorando per niente: le sue sentenze sono solo simboliche.
Quanto sta avvenendo,infatti, ha forse senso sul piano dell'etica
ma non su quello della legge, per cui se a livello pratico i tempi
dei tribunali sportivi sono infinitamente più brevi e dunque
consentono di stabilire i calendari dei campionati, potremmo trovarci
col paradosso, fra sei mesi, otto mesi, o un anno, di vedere annullato
tutto perché il tribunale sportivo appunto non é competente.
Mi rammarico del fatto che nessuno abbia voluto sollevare la questione
prima, e chiedo di sospendere immediatamente l'ennesima farsa fatta
dagli emuli di Sante Licheri, ai danni degli italiani e, più
in generale dello sport".
La difesa della Juve
23/07 "Non si può trasferire il presunto illecito commesso
nel 2004-2005 nella stagione successiva. Il 2005-2006 non si può
toccare". Così Luigi Chiappero, difensore di Antonio
Giraudo ha iniziato la sua arringa davanti alla Corte federale per
il secondo grado del processo a calciopoli: il legale ha attaccato
duramente le decisioni prese della Caf sottolineando che l'illecito
contestato è relativo al campionato 2004-2005, mentre le
sanzioni inflitte sono su quello successivo. "La non assegnazione
del titolo alla Juve per il 2005-2006 é un'ingiustizia mondiale
- ha detto Chiappero - le pene inflitte dalla Caf sono tutte sbagliate".
Chiappero ha fatto leva proprio sulla presunta ingiustizia di far
scontare ai club coinvolti una sanzione nel campionato successivo
a quello finito sotto inchiesta. "Non si può punire
una società - ha spiegato il legale - mettendola in fondo
alla classifica di un campionato in cui non sono stati commessi
illeciti. Esiste un'ampia gamma di sanzioni, ma tutte devono essere
riferite al campionato 2004-2005. Soltanto tre volte nella storia
i casi di illeciti non sono stati giudicati al termine della stagione
a cui si riferivano". Chiappero che nel processo sportivo difende
Giraudo ha di fatto aperto la sua arringa con una veemente difesa
del club bianconero, e l'ha così motiva. "Io assisto
Giraudo che è la Juventus - ha detto Chiappero - anzi dodici
anni di Juventus. L'immedesimazione organica di un massimo dirigente
per la giustizia sportiva è assolutamente immediata".
Quanto al suo assistito, per il quale la Caf ha chiesto una condanna
a cinque anni con proposta di radiazione, l'avvocato ha detto che
"se accoglierete la mia tesi la sanzione sarà minore,
perché se violazione c'é stata è stata solo
per l'articolo 1 (quello sulla lealtà sportiva, ndr)"
La difesa della Fiorentina “Mai richieste
illecite”
23/07 I dirigenti della Fiorentina non hanno mai avanzato richieste
illecite. E' questo il punto fermo su cui ruota la difesa nel merito
del club viola: il legale della società, l'avvocato Alberto
Bruni, ha infatti insistito davanti alla Corte federale che nelle
telefonate finite sotto inchiesta "non c'é alcuna incidenza
sulla terzietà degli arbitri". I vertici del club "si
sono rapportati a un vice presidente della federazione (Mazzini
ndr) del quale hanno raccolto l'invito a chiedere giustizia - spiega
il legale - Cosa c'é di illecito? Vogliamo capire come si
possa determinare l'illecito nell'andare a rivendicare il giusto,
di chiedere alle istituzioni di non essere svantaggiati". La
condotta tenuta dai dirigenti viola, comunque, va collocata "sotto
la soglia, nell'ambito di un comportamento che solo nell'ambito
sportivo trova una sua censurabilità, ma nell'ambito dell'articolo
1 e non dell'articolo 6". Insomma niente illecito sportivo,
semmai solo mancanza di lealtà. La difesa ha anche chiarito
una delle questioni pregiudiziali circa il ruolo del patron Diego
Della Valle all'interno del quadro societario, elemento questo su
cui ha ottenuto di produrre tutta la documentazione così
come accordato dall'ordinanza emessa ieri dalla corte. "Diego
Della Valle non è socio della Fiorentina Spa - ha detto l'avvocato
Bruni - e questo osta con la deferibilità dell'incolpato.
Su questo abbiamo prodotto documenti con una nota di accompagnamento
in cui si dice che tra i soci della Fiorentina non compare Diego
Della Valle, che compare invece in una società in accomandita
per azioni il cui capitale è controllato dal dottor Della
Valle che a sua volta detiene la maggioranza della Fiorentina".
"Per cortesia, fermiamoci un momento e si valutino con attenzione
i fatti di cui stiamo parlando...". Ha chiuso così il
suo breve ma accorato intervento il patron della Fiorentina, Diego
Della Valle. Alla ripresa dei lavori della Corte Federale il numero
uno della Fiorentina ha chiesto la parola prima degli avvocati del
club viola e il presidente Piero Sandulli gli ha concesso del tempo
per poter esprimere la propria posizione. "Signor presidente
- ha detto Della Valle - sono tre mesi che siamo in questo tunnel,
ma la Procura continua a dire: stando così le cose, voi c'entrate.
Ma signori - ha aggiunto - per un minuto mettiamo da parte questa
prefazione, fermiamoci e andiamo sui fatti. Quando dicevo di essere
sereno, lo asserivo proprio perché mi basavo sui fatti".
Diego Della Valle ha tentato di spiegare la sua tesi e, rivolgendosi
al collegio della Corte Federale, ha chiesto di poter valutare tutto
con estrema attenzione. "Qui ci sono tutta una serie di anomalie
- ha detto il presidente onorario della Fiorentina -, sono stato
ben 9 ore a Napoli per ascoltare le intercettazioni telefoniche,
anche per capire di cosa si sta parlando, visto che, leggendole
fanno un effetto brutto". "Ebbene - ha puntualizzato -,
le ho sentite tutte e non c'é stata nessuna richiesta di
favori a nessuno. Senza parlare che vorrei tanto sentire l'intercettazione
con Bergamo, la mamma di tutte le intercettazioni, per far capire
di cosa si sta parlando". Il numero uno della Fiorentina va
sullo specifico: "Mi sono ritrovato delle fotografie sul famoso
incontro con Bergamo, dove i carabinieri dicono che siamo in un
albergo nei pressi di Firenze e da quelle immagini sembra si stia
sull'Aspromonte. Quello è il più bell'albergo di Firenze
e se si allarga l'immagine si vedrà che ci sono tante e tante
altre persone, non solo noi. Insomma non era una riunione carbonara".
"Senza parlare poi - ha ripreso Della Valle - dell'ambiente
che c'era attorno a noi e alla nostra società. Siamo stati
i primi a combattere per ripristinare i diritti collettivi, io in
prima persona, ma non ci fu permesso. Non solo. Abbiamo fatto diverse
battaglie, dicendo ad esempio che la Lega non poteva andare avanti
in questo modo". "Con la Juve, poi - ha ripreso Diego
Della Valle -, non ci sono stati scambi di giocatori. E poi sentir
dire da alcuni nei nostri confronti: che vadano in B, così
imparano. Ecco, di che cosa stiamo parlando? Voglio dire i giochi
erano tutti fatti e nel calcio ci sono problemi serissimi che vanno
affrontati".
Lotito “assurdo parlare di illecito”
23/07 "Assurdo parlare di illecito in Lazio-Brescia".
E' questa la sintesi dell'arringa difensiva dell'avvocato della
Lazio e di Claudio Lotito Gianmichele Gentile davanti alla Corte
Federale. Il legale biancoceleste ha approfondito il ricorso d'appello,
spiegando al collegio cosa è successo realmente. "La
telefonata di Lotito a Carraro - ha spiegato Gentile - è
stata fatto solo per chiedere l'intervento delle istituzioni dopo
i tanti torti arbitrali subiti e lo si capisce ampiamente dalla
telefonata tra il presidente Figc e Bergamo, anche perché
questa telefonata è stata fatta dopo la partita con la Reggina
dove sono accadute cose molto particolari come l'entrata negli spogliatoi
dell'arbitro da parte del presidente Foti". L'avvocato della
Lazio legge anche le dichiarazioni di Tombolini, l'arbitro di Lazio-Brescia.
"Un arbitro che, qualche giorno dopo a Coverciano - ha ricordato
Gentile - ha ammesso davanti a tutti di aver commesso un errore
a danno della Lazio non dando un rigore. Dice lui: ho commesso un
errore perché pensavo fosse una simulazione".
Il legale di Paparesta “No ad un doppio
giudizio”
23/07 L' arbitro Gianluca Paparesta è stato deferito dall'
organo disciplinare dell' Aia "per le stesse vicende indagate
da da Borrelli, poi valutate da Palazzi e poste a base del complessivo
maxi processo", causando così una sorta di "doppio
processo". Lo ha reso noto oggi l' avvocato Gianluigi Pellegrino
nell' udienza davanti alla Corte Federale, precisando che il deferimento
è avvenuto ieri. Gli avvocati Pellegrino e Gironda hanno
quindi chiesto che la pronuncia relativa a Paparesta assorba in
sé la sospensione ingiustamente disposta dall' Aia che ha
vigore già dal 4 luglio in modo da consentire a Paparesta
di tornare al più presto ad arbitrare. "In questo modo
si innesca un meccanismo di doppio processo per tutti gli arbitri
ha detto il legale che delegittima l' intero sistema di giustizia
sportiva. E contraddice la decisione della Caf di assegnare alla
giustizia federale l' accertamento di tutte le condotte relative
alla stagione calcistica 2004-2005 nella logica tipica di un maxiprocesso
che sia fondativo della rinascita del sistema". "Concordiamo
- ha detto Pellegrino - che ci debba essere un processo ed anche
rapido che però dica una parola definitiva. Non si può
uscire da qui e cominciare tutto da capo. Non serve al sistema oltre
che essere enormemente ingiusto ed offensivo sia per gli arbitri
che per la stessa procura federale e per l' ufficio indagini che
hanno valutato ogni singola condotta". "In particolare
ha concluso Pellegrino - la vicenda Meani- Bioediesel è stata
ampiamente valutata da Borrelli e non è oggetto di alcuna
contestazione perché si è trattato semplicemente della
segnalazione di un problema di pubblico interesse risultante da
atti pubblici come la procedura di infrazione aperta dalla Commissione
europea contro il Governo Italiano sul biodiesel. In un quadro normativo
che peraltro permette agli arbitri persino di avere rapporti di
lavoro sia pure occasionali con le società - ha aggiunto
- figuriamoci se é vietato segnalare questioni di interesse
generale. Rifare lo stesso processo serve dunque solo a delegittimare
il complessivo sistema di giustizia sportiva".
Servizi precedenti
22/07:
Palazzi conferma l’esclusione della
Juve e chiede la B per il Milan con tre ounti di penalizzazione.
Conclusa la prima giornata della Corte Federale si riprende domenica.
La Corte accoglie alcune
richiese e respinge le eccezioni sollevate dalle difese. Il
legale di Carraro chiede il proscioglimento. Il processo
parte con i ricorsi delle difese e le eccezioni. Lotito:
“Sono qui per appurare la verità”. La
Juve chiede la permanenza in A.
21/07:
Processo a calciopoli, secondo tempo. Parte
il secondo, e ultimo, grado. Carraro: “Mai
parlato con il Presidente della CAF per il caso Mozart. Mazzarri
(Reggina) “Sono davvero imbufalito”. Il
comune di Reggio propone un collegio di difesa istituzionale.
Corbelli “Pronto a testimoniare a favore della Reggina”.
Prodi “Non tollereremo scene come quelle
di Firenze. Spero non paghi solo il mio Bologna”. Nuova
legge sui diritti TV, apprezzamenti bipartizan. Ministro
Melandri “Per i diritti TV si torna alla trattativa collettiva”
20/07:
Reggina nella bufera. Avviso di garanzia a
Foti, Bergamo De Santis, De Marco e Pieri.
Secondo la Procura di Napoli la Reggina subalterna alla Juve.
Le intercettazioni di Foti. La verità
di De Santis. Secondo la Lazio la chiave di
tutto è Carraro. Rossi assicura “nessuno
slittamento dei campionati. A breve l’assegnazione dello scudetto”.
Mediaset vuole rinegoziare i diritti TV. Il
Governo pensa ai rimedi
19/07:
Foti “Non ci sono gli estremi per deferire
la Reggina”. Zamparini accusa Galliani
che minaccia querele. Cellino non risponde. Il presidente
della Corte, Sandulli, invita i club ad accettare i verdetti. Ricorsi
al TAR: cosa prevede la legge. Scudetto all’Inter:
al lavoro una commissione apposita. Nuovi
scenari e opportunità per i calciatori disoccupati.
Donadoni prende servizio come CT. La Uefa
respinge la richiesta dell’Empoli
18/07:
Parte l’appello. Sabato la prima camera
di consiglio. Presentati tutti i ricorsi.
Foti (Reggina) “Sulla 2a inchiesta solo chiacchiere”.
Cellino presidente di Lega fino al 26. Matarrese
“Prima gli uomini e poi le regole”. Difesa
Juve: Pene sproporzionate. Donadoni prende servizio come
CT. La Uefa respinge la richiesta dell’Empoli
17/07:
La Corte Federale è pronta.
Sabato l’appello. Palazzi si oppone alle sentenze di primo
grado. Ulivieri: “La legge sportiva è chiarissima”.
I francesi vogliono i posti Champions League
delle italiane. Il Presidente dell’Empoli
scrive a Rossi e alla Melandri per la Uefa. Moggi
su Repubblica “Il mostro non sono io”. I tifosi
di Firenze occupano per due volte la stazione. Pessotto
fuori pericolo incontra le figliole: “Sono felicissimo”
16/07:
Cecchi Gori “I veri capi sono Carraro,
Giraudo e Galliani”. Ora spazio ai ricorsi.
A rischio il via dei campionati. Ministro Melandri “Le
sentenze vanno rispettate. A giorni le regole sul diritto TV”.
I legali della Juve pronti con il ricorso.
La difesa della Lazio è convinta di
smontare la tesi della CAF.
15/07:
Parte la seconda tranche dell’inchiesta,
in arrivo i deferimenti. Corbelli: “Si
indaghi sul ripescaggio della Fiorentina”. Della Valle
“La nostra strategia non cambia”. Mazzarri
(Reggina) “Non siamo coinvolti. Salvezza ottenuta sul campo”.
Le difese affilano le armi. Capezzone
(RNP) “Mano leggera dei giudici per il Milan”. Il
presidente della Juve più sereno, a rischio 500 ml di contratti
e Dechamp accetat la sfida. Lotito pronto a tutto. L’Empoli
chiede la licenza Uefa. Zeman “Ora c’è da sperare
che le irregolarità non si ripetano”. Prima
operazione di Guido Rossi: Viterbese ammessa in C2
14/07
Sentenza choc: Juve
in B a -30, Milan in A (-15) senza Champions, Lazio (-7)
e Fiorentina (-12) in B. Tolti due scudetti alla Juve. Come
saranno i prossimi campionati di A e B. Le
reazioni di Juve, Milan, Fiorentina e Lazio. Le richieste
dell'accusa e il dispositivo emesso. Disordini a Firenze. Alla
procura di Torino indagini aperte
13/07:
Aspettando la sentenza l'AIA da piazza pulita:
fuori nove arbitri, tra di loro anche Dattilo. Protesta
il sindaco di Gioiosa. Il Tribunale di Roma respinge il fallimento
della Fiorentina di Cecchi Gori : “Amarezza per il danno subito”.
Berlusconi attacca tutti. Borrelli
“Berlusconi? Non mi aspetto che parli a mio favore”.
Rossi “Non mi interessa ciò che dice
Berlusconi”. Moggi si difende “La
vittima era la Juve”. Il giovane Donadoni sostituisce
Lippi alla guida della Nazionale. Lenti miglioramenti
per Pessotto, visitato oggi da Buffon, Ferrara, Legrottaglie e Conte.
12/07:
Rossi “Il calcio è seriamente
malato, sentenze eque ma nessuna amnistia. Alla Uefa basta la sentenza
di primo grado. Illeciti impensabili”. Ministro
Melandri “Ne usciremo a testa alta.Il calcio locomotiva dello
sport italiano”. Borrelli riprende gli interrogatori.
Tutti contro l’amnistia. Lippi lascia
la nazionale da signore. Non ha digerito le polemiche ad inizio
mondiali. Donadoni probabile successore. Gigi
Riva “Lippi un grande uomo”. Petrucci
“Revisione della legge 91 per voltare pagina”. Tombolini
e Rosetti ascoltati dall’Ufficio indagini. Lippi visita
Pessotto “L’ho trovato bene”. Condizioni stazionarie.
11/07:
Slitta a venerdì la sentenza della
CAF. La UEFA detta i tempi e prova a dare
una mano. Entro il 25 la lista dei clubs e aggiunge "Chi
ricorre al TAR è fuori dalla Uefa". Mediaset
non paga, la Lega fa la voce grossa. Consegnta
a Rossi la bozza del regolamento per i procuratori.In Parlamento
spunta l’indulto. Rivera contro l’amnistia
“Si rispetti la legge”. Riva “La Figc?
Adesso non esiste”. Cannavaro porta
la coppa a Pessotto tra lacrime e sorrisi.
09/07:
Martedì o mercoledì le sentenze
in diretta. Rizzo “Nessuna amnistia”.
In lieve recupero le condizioni di Pessotto
08/07:
La CAF in camera di consiglio. C’è
attesa per le sentenze. Le intercettazioni in onda su radio
e tv. Avv. Taormina “Il migliore è
Ruperto. Giustizia verrà fatta”. Mediaset
non paga i diritti degli highlights di serie A. Dichiarazione
bipartizan di Rizzo e Di Centa “No all’amnistia”.
Il legale della Lazio preannuncia, ancor prima
delle sentenze, il ricorso al TAR. Stazionarie
le condizioni di Pessotto. L’ospedale consiglia di evitare
le visite.
07/07:
Chiuso il dibattimento ora si attende la sentenza.
Mastella chiede clemenza, poi precisa “Nessuna
amnistia”. Ruperto sbotta “Qui si fa sul serio.
Nessuno strozza le difese”. Il legale
di De Santis precisa “Con Moggi nessuna telefonata”
e poi "Sospendere il giudizio". Bertini
“Immagino un futuro da arbitro legale”. Rizzo
(Pdci) “Occorre fare pulizia”. Peggiorano
le condizioni di Pessotto. Febbre e problemi epatici. Stop alle
visite e niente finale in tv.
06/07:
Continuano le difese: Il Milan contrattacca
e la Lazio si proclama innocente. Il Milan
scarica Meani e la Fiorentina decide di non parlare. Folena
“Ridicolo parlare di processo sommario”. Il
legale di Carraro “Ha difeso le istituzioni, va prosciolto”.
Il Legale di Messina “pieno proscioglimento”.
Siparietto di Ruperto. Pessotto stabile. Al
suo capezzale arriva Boniperti. I medici “Tappe normali del
decorso”.
05/07
Ruperto tiene tutti a posto: “Ora veniamo
al sodo”. E’ il turno delle difese:
La Juve chiede esplicitamente la B. Lotito e Della Valle no. Ministro
Melandri “Nessun complotto politico. I successi non cancellano
scandali”. Rossi “La giustizia
farà il suo corso”. Da Carraro
a Lotito le difese danno il meglio di se. Pessotto
vuol vedere la finale. Conte gli porta la notizia. Condizioni stazionarie.
04/07
Richieste pesanti di Palazzi: Juve in C, Milan
Fiorentina e Lazio in B, fuori dirigenti e arbitri coinvolti. Ruperto
“Non ci sono tempi predeterminati”. Reazioni
di Mazzini. Berlusconi, De Sisti, De Santis, Pairetto, Paparesta,
Tagliavento, Ingargiola, Galliani, Chiamparino. Addio
ad una generazione di arbitri. Leggero peggioramento
per Pessotto, ma i medici sono ottimisti. Capello lo va a trovare.
03/07
Pugno duro della CAF: respinte tutte le eccezioni.
I nove punti dell’ordinanza di Ruperto.
I legali chiedono di escludere le intercettazioni ma Palazzi
ribadisce la loro validità. Si apre
il mercato, Borrelli invoca il rispetto delle regole. Stabili
le condizioni di Pessotto. In visita la madre e anche Nedved.
02/07:
Si parte, pronti per il maxiprocesso al calcio.
Avvocati all’attacco. Pessotto
migliora. I medici ottimisti. Montero torna
dall’Uruguay per il suo amico Pessotto.
01/07:
Il Presidente della corte federale, De Lise,
si autosospende. Week end tranquillo prima
del maxiprocesso. Pessotto migliora, apre gli occhi e riconosce
le persone. La moglie “Sono
più sollevata”. A Torino la giornata
dell’orgoglio bianconero, in 20.000 in corteo. Secondo
un indagine Moggi colpevole del calciopoli e Del Piero con Elkann
fautori della rinascita della Juve
30/06
Secondo i legali di Bergamo e Pairetto, intercettazioni
inutilizzabili nel processo. Entro il 26 luglio
il nuovo presidente di Lega (che non sarà un presidente di
club) e nuove regole. La Lazio contesta la nomina di Rossi.
Si affilano le armi per il processo.
Galliani assicura “Tutti i club di A e B sono in regola”.
Il rinvio non preoccupa la UEFA. Cellino:
I dirigenti abbiano diritto a difendersi. Quadro
clinico grave per Pessotto, ma lui resiste.
29/06:
Il processo al calcio parte ma viene rinviato
a lunedì. Si inseriscono cinque club. Ministro
Melandri “Nessuna amnistia, dal processo mi aspetto giustizia.
Moggi doveva presentarsi”. Il Codacons chiede la diretta
TV del processo. Quattro club a rischio.
Rossi: “Nessuna sorpresa, tempi rispettati”. Le
memorie difensive e le istanze dei club. Dattilo:
“Dopo la gogna nessuno parla della mia estraneità”.
Parte la nuova Juve. Per
Pessotto un cauto ottimismo
28/06
Parte il maxiprocesso su ‘calciopoli’.
Borrelli “Nessuno screzio con Palazzi.
Spero tempi rapidi per il processo”. Delio Rossi “Il
processo non cambierà il giudizio dei tifosi”. Aliberti
“La Covisoc un sistema truccato”. Foti “La
Reggina indipendente da Juve e Moggi”. Gazzoni
pronto a costituirsi parte civile. De Santis
vuole denunciare Ancelotti. Migliora lievemente
Pessotto. La moglie chiede rispetto. L’Antitrust
diffida Mediaset per i diritti TV “Solo sul digitale terrestre”
27/06
Ripartita a pieni giri l’indagine di
Borrelli. Cellino batte i pugni. Moggi in TV attacca Carraro e le
lobby del pallone. Moratti chiede trasparenza.
Perquisita la sede del Sora. Pessotto
vola giù dall’abbaino della sede della Juve: è
gravissimo. L’anno più nero della Juve. Baldini
“Sostituire anche Palazzi”. La
Commissione cultura della Camera vara il programma di indagine.
GEA: A Roma le audizioni di Capello e Giraudo
26/06
Riparte l’inchiesta di Borrelli con
le comprimarie, sentito l’Arezzo. Arriva
il processo, i legali della difesa cercano scappatoie. Tronchetti
Provera d’accordo con Moratti “Gli scudetti agli onesti”.
Ancora un mese da presidente di Lega per Galliani.
Piazzola “Indagate su Zeman”. Baldini
“Cambiate le persone in ufficio indagini ma non è cambiato
il giudice Palazzi”. Le memorie di fensive
di Juve, Milan, lazio e Fiorentina
25/06
Moratti “Un colpo di spugna sarebbe
molto grave. Sentenze esemplari o vado all'estero”. Lolli
“Nessun colpo di spugna, le inchieste avanzano”. D’Ambrosio
“No all’amnistia. Lo scandalo è grave”.
Confermate le cene a casa di Giraudo con Pairetto,
Bergamo e Moggi. Bergamo “Meani si interessava per
conto di Galliani”. Carlo Piazzola “Allontanato
dal sistema. Il mondo del calcio deve chiedere scusa a Sensi ”
24/06
Lunedì Borrelli riprende il lavoro.
Nel suo mirino le iscrizioni ai campionati e i diritti TV. Commissario
Rossi “Potrei cambiare il format dei campionati. Vietate le
vendite dei marchi”. Gazzoni (Bologna) “Iscrizioni
fasulle per anni”. Corbelli si costituisce
parte civile contro Carraro e Della Valle. De Santis al contrattacco.
Il Financial Times scettico sulla retrocessione
della Juve. Le conclusioni dell’inchiesta
di Borrelli
23/06
Dopo i deferimenti spazio alla difesa. De
Santis attacca Ancelotti. Abete “Il
mondo del calcio attende giustizia”. Blatter: “In
Italia situazione seria ma Rossi e Borrelli sono preparati”.
Il processo partirà il 29 giugno.
Galliani “Ma quale secessione del calcio”. Della
Valle “Siamo innocenti”. I sociologi
sentenziano: Il calcio un business e non più uno sport
22/06
Scattano i deferimenti. Nel calderone Juve,
Milan, Fiorentina e Lazio. Galliani lascia la Lega. Le
accuse e i nomi. Costituito il collegio giudicante. La
Juve: verificheremo le accuse. La Fiorentina pronta a difendersi.
Berlusconi “Mai avuto vantaggi in campo”.
Garrone “Giorni difficili, ma la Sampdoria
è fuori”. Speculazioni in borsa:
in rialzo i titoli di Lazio, Juve e Milan
21/06
Domani i deferimenti, Di Sebastiano segretario
della FIGC. Ghirelli si dimette. Abete:
Il deferimento dopo le 18 segno di buon senso. Lippi
“Non so niente dei deferimenti”. La Porta (Barça)
“Moggi in Spagna non potrebbe esistere”. Berlusconi:
“Il Milan defraudato”. Perquisita
la sede dello Standard Liegi. Zamparini (Palermo)
“Faremo la Champions League”
20/06
Cominciano i deferimenti, in moto gli avvocati.
I parlamentari scrivono a Rossi “Ora
ripescaggi trasparenti”. Prosegue l’indagine
disciplinare del CSM sui magistrati coinvolti in calciopoli. De
Santis a Matrix racconta la sua verità. Caselli ribatte
a De Santis “Mai parlato di arbitri con lui”. Oriali:
“Gli scudetti revocati non interessano all’Inter”.
Il Ministro Amato ironizza “Mi spiace
che il ‘Toro’ non possa incontrare la Juve”. Gattuso
“Assurdo andare in B per un trapianto di capelli”
19/06
Borrelli chiude l’inchiesta con una
relazione di 180 pagine. Ora tocca a Palazzi “Il
calcio deve rimanere imprevedibile. Il sistema può
guarire”. A rischio la sponsorizzazione
degli arbitri. Quattro arresti per il caso Gaucci. Andreotti
“Qualcuno pagherà dazio”. Zamparini
(Palermo) “Si torni al sorteggio integrale”
18/06
Si tirano le somme. Dal Palazzo fanno sapere
che useranno il pugno di ferro. In attesa
della relazione di Borrelli. Gentile (FI) alla procura di
Napoli “Sentire Pagliuso sulla estromissione del Cosenza”.
Il Genoa va in B, ma Preziosi non festeggia
“Troppa rabbia”. 30 mila tifosi
rossoblu festeggiano la fine di un incubo
17/06
Il difensore Antonaccio denuncia su di un
libro la “realtà oscura” della serie C. “Corruzioni,
compromessi e ricatti”. L'ex Presidente
del Cosenza, Pagliuso, aspetta la chiamata del Procuratore Borrelli
(Video con intervista) anche per la C. Il Procuratore Borrelli
prepara le relazioni. Nella prima tranche
d’inchiesta ci sono Juve, Lazio, Fiorentina, Milan, Samp.
Petrucci “Di amnistia non se ne parla
proprio”
16/06
Ripresi gli interrogatori, sentiti Garrone
e Marotta. Rossi completa la CAF. Processo vicino. Dai
politci tifosi del Torino un no all’amnistia: “Ed ora
restituiteci lo scudetto del 1927” . Dalla CAF alla
Corte Federale rito abbreviato. Stabiliti tempi e modalità
del processo. Secondo Adiconsum falsato il
30% delle partite del campionato 2003/04. La
Fiorentina replica a Preziosi: “La cena con Moggi c’è
stata, ma nessuna festa”. Cellino (Cagliari) “Mi
auguro che tutto sia un grosso errore. Serve una presidenza super-partes”
15/06 Il calabrese Ruperto nominato presidente
della CAF. Pagliuso (Cosenza) “Adeguarsi
allo strapotere Juve dava privilegi”. Chiesta audizione a
Borrelli. Il CSM vieta ai magistrati di occuparsi di giustizia
sportiva. Revocati tutti gli incarichi. Ministro
Melandri “Si va verso la vendita collettiva dei diritti televisivi”.
Rossi “Se Galliani è in conflitto
di interessi non è un mio problema”.
14/06
Il Commissario Rossi nomina Agnolin commissario
dell’Associazione Arbitri. Casarin “L’arbitro
torni ad essere l’uomo misterioso”. L’azzeramento
della CAF è questione di ore. Si va verso la nomina di Ruperto.
Pagliuso chiede la riammissione in serie B
del Cosenza Calcio 1914. Intercettazioni sui
PM. Paparesta si difende: “Carriera stroncata se denunciavo
l’irruzione di Moggi”. Prosegue
l’inchiesta GEA. A Napoli prosegue l’inchiesta
stralcio che riguarda giudici e polizia. La
Juve ricomincia da Cobolli Gigli e Tardelli
13/06
Chiuso il primo filone di indagini. Il
Presidente della Corte d’Appello Federale, Martellino, si
difende. Processo doppio. Si allarga l’inchiesta del
CSM. Mercoledì le decisioni del plenum. Abete
e De Rossi: Nessuna amnistia anche se vinciamo. Buffon
“Bello sudare la maglia per l’Italia”. I
favori della “cupola” alla Lazio. La
Juve riparte voltando pagina in fretta: nuovo Cda.
12/06
Girando da Borrelli “Nessuna gara era
preordinata”. Ascoltato il dipendente
della Federcalcio Galati “Chi si oppone viene vessato”.
Anche la Samp nell’indagine. Blatter
“Trovati i problemi ora si va verso le soluzioni”. La
Lega va verso la riscrittura del regolamento. E poi Galliani,
Sacchi, Di Pietro, Campana, Pescante.
11/06
Una domenica tranquilla. Lunedì Giraudo
da Borrelli. Il Legale di Titomanlio “Nessun
muro di reticenza”. Trezeguet “Aspettiamo la
giustizia sportiva”. Gli sponsor della
Juve ripongono la loro fiducia nella società
10/06
Borrelli si concede una pausa. Il
Presidente Cellino “Rossi chieda consigli ai presidenti onesti”.
Secondo il legale di Lotito il campionato slitta a dicembre. Del
Piero “Spero che per la Juve si risolva nel migliore dei modi”
L’assistente Titomanlio: “Pronti a collaborare”
09/06
Borrelli contro un “muro difensivo concordato”.
Maxi audizione con Meani (Milan): quasi otto ore. Non
esiste alcun super teste. Tre ore di interrogatorio per Carraro
e tre anche per Pieroni. Pirrone replica a
Bergamo: “Io scarso e onesto, lui invece?”. Catricalà
“Presto regole per i procuratori”. Adiconsum
presenta uno studio sugli errori arbitrali dal 2002 al 2004.
Avv. Coppi: “Il Coni potrebbe costituirsi parte civile”
08/06
Bergamo interrogato per nove ore “Fatto
fuori da Pairetto e Lanese”. Per Pairetto sei ore di interrogatorio.
Moggi dice no a Borrelli. Oggi tocca
a Carraro. Della Valle “Non abbiamo
fatto nulla di strano”. L’AIA rigetta il ricorso
di De Santis: non andrà ai mondiali. Galliani
ascoltato per due ore. L’Antitrust collabora con Rossi
07/06
Interrogatori fiume per De Santis e Paparesta.
Borrelli: “Nessun pentito. Entro 10
giorni la relazione alla Procura sportiva”. La Commissione
Cultura della Camera avvierà un indagine. Pirrone:
“Già da tempo denunciavo pressioni”. Gaucci
Jr: “C’è ancora paura della ‘cupola’”
06/06
Borrelli mette sotto torchio gli arbitri.
No Intertoto per il calcio italiano.
E Rossi incassa l’ok di Uefa e Fifa. Corioni:
“Girando la mente, Galliani gli obbediva”. Lazio
e Juve nel mirino di Borrelli. Rossi incontra
Galliani: Nessuna accordo sulla gestione della Lega. Blatter
“Felice della reazione delle autorità italiane”
05/06
Borrelli a tutto campo, vuol vederci chiaro
su tutto. E il Coni ricorre alla Caf per la
sentenza su Agricola per il doping. Mazzarri ascoltato dal
PM di Napoli. Cesare Geronzi ascoltato per
due ore dai PM. L’ex segretaria della CAN, Fazi, non
risponde. Pelè “Spero che la
giustizia punisca tutti”. Blatter “Ci vogliono
arbitri professionisti”
04/06
Borrelli in azione: L'arbitro Pirrone interrogato
per tre ore. Il Milan si ribella: “Una
campagna contro”. Lite in un bar per calciopoli, ci
scappa il morto
03/06
Cannavaro e Trezeguet interrogati dai PM a
Roma. La Procura di Torino vuol riaprire l’inchiesta
sulle designazioni. Undici giorni per rifondare la Juve.
Somma “Non cambia nulla. Moggi resterà
sempre un grande”
02/06
Il procuratore Borrelli pronto per il maxiprocesso.
Ombre sulla partita Udinese-Milan del 2005:
Galliani e Pozzo non ci stanno. Galliani: “Siamo stati
danneggiati”. Il Legale di Moggi replica
a Galliani “Ha letto tutte le intercettazioni?”.
Spalletti in procura a Napoli.
01/06
Il commissario Rossi: “Una situazione
che non pensavo così grave”. Secondo
l’ex vicecapo dell’Ufficio indagini Juve e Fiorentina
in B. Galliani pronto a lasciare. Preziosi
sentito dalla Procura di Napoli. Nevio Scala: “Tutto
deprimente. Con gli azzurri si può andare avanti”.
31/05
Calcio nel caos: Lotito ai PM: “Lazio
pulita”. Il difensore di Moggi: “Il
Milan il vero potere”. I rossoneri "Manovre diversive".
Petrucci “Voltiamo pagina, torniamo a parlare di sport”.
Verdone “Di fronte allo scandalo del
calcio mi vergogno di essere italiano”. Zeman “Io
alla Juve? Non potrei. Ipotesi Baggio? sarebbe solo per immagine”.
29-30/05
Calcio nel caos: Caso Gea,sentito l'arbitro
cosentino Palmieri: “Mai rilasciato interviste”. Lazio
nei guai: aggiotaggio per Lotito. Niente incarichi sportivi per
i magistrati del CSM. Avv. Grassani “Milan in B, ipotesi
per ora non ipotizzabile”. Del Piero
“Orgoglioso di essere juventino”. V.Franza "Ipotesi
A per il Messina". Ieri sentito Della Valle.
28/05
Calcio nel caos: Per Borrelli una settimana
intensa. Bonfrisco “Paparesta fuori
dalle regole”. Gattuso: “Qualcuno sputa nel piatto”.
27/05
Calcio nel caos: L’inchiesta entra nel
vivo. Borrelli al lavoro e Lippi difende il
figlio. Commissario Rossi: “Sconti per nessuno”.
Sacchi e Agnolin: “Chi ha sbagliato
paghi”. Lippi: “In Italia chi è indagato
è già condannato”. Peruzzi
accusa: “Moggi il pastore e noi il gregge”.
26/05
Calcio nel caos: Gli atti passano a Borrelli:
Parte ufficialmente “Piedi Puliti”. Galliani
rimane solo, si dimette Zamparini. Gigi Riva: “Beckembauer
ha parlato da bambino”. Cossiga: “Tangentopoli
era più onesta”. Sacchi: “Torniamo al
calcio di prima, senza banchieri e politica”. Il
figlio di Lippi indagato a Roma e Milano.
25/05
Calcio nel caos: Interrogatori a Napoli e
Roma e perquisizioni della GdF. Cannavaro
ci ripensa. Albertini: “Pensavo ci fosse sudditanza
psicologica, invece...”. Cecchi Gori
“Affossato perchè scomodo. I 5 anni più brutti
della mia vita”. Licenza Uefa per 14 club: manca la
Lazio. I tiofosi
si costituiscono parte civile. Gli ex vogliono
Boniperti presidente della Juve
24/05
Calcio nel caos: La Lega Calcio cerca nuove
regole. Alla Gea e ad Alessandro Moggi oltre
il 10% del mercato delle procure. Conti: “Lotta al
conflitto d’interessi”. La Finanza
nella sede del Crotone e della Reggina. Buffon in Procura.
Galliani confermato in Lega. Cannavaro:
“Gli scudetti della Juve, meritati”
23/05
Calcio nel caos: Il commissario della FIGC,
Rossi, nomina il procuratore Borrelli capo ufficio indagini. Scatta
“Piedi puliti”. A Napoli sfilano i testi.
perquisita la sede della
Torres
22/05
Calcio nel caos: Lippi rimane al suo posto.
Moggi cita Berlusconi. Chieste le dimissioni
di Galliani che le respinge, l’inchiesta va avanti.
Moggi: “Un’imboscata di Galliani”. Guido
Rossi: “Beckenbauer ne approfitta”. Avv.
Stagliano “La Juve in B”
21/05
Calcio nel caos: Moggi ebbe un ruolo importante
nelle elezioni di Carraro e Galliani. Tardelli replica a
Beckenbauer “Anche in Germania c’è il marcio”.
Chieste le dimissioni di Lippi. Le
intercettazioni di De Santis
20/05
Calcio nel caos: Il potere assoluto di Moggi.
Ora è fuga dalla Gea. Si dimette anche il Generale Attardi.
Beckembauer: L’Italia la pagherà ai Mondiali. Le
tifoserie di Messina, Crotone e Reggina non ci stanno
19/05
Calcio nel caos: La Gea controllava anche
Reggina, Livorno e Siena. Gazzoni: “Le dimissioni di
Carraro sono finte”. Interrogati Lippi
e Zeman. Si dimette il Generale Pappa
18/05
Calcio nel caos: Il Commissario Rossi fa piazza
pulita. Le intercettazioni di Carraro e Moggi che preparavano
le elezioni in Lega. Menzionato Pisanu. Sospesi
nove arbitri, la Finanza a casa di Moggi e nella sede della Juve
17/05
Calcio nel caos: Il Commissario Rossi al lavoro.
Spunta il filone doping. Dopo il vertice delle Procure, nuovi
accertamenti. Definite le competenze delle
Procure di Roma e Napoli.
16/05
Calcio nel caos: Guido Rossi commissario della
FIGC chiamato a sistemare il calcio e le sue regole. Petrucci
rassicura Lippi “Verrò a trovarti con Rossi”.