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Sport
Il calcio nel caos

 

Reggina nella bufera. Avviso di garanzia a Foti, Bergamo De Santis, De Marco e Pieri

20/07 Mentre mancano ormai due giorni all'inizio del processo di secondo grado sullo scandalo calciopoli, che vedra' la Corte Federale decidere sui ricorsi contro le sentenze della Caf, nuovi indagati e nuovi illeciti escono fuori dalla Procura di Napoli. I pm partenopei Filippo Beatrice e Giuseppe Narducci hanno emesso otto nuovi avvisi di garanzia (tutti con l'ipotesi di reato di frode sportiva) aprendo un altro filone su Calciopoli. La novita' e' la presenza della Reggina attraverso l'iscrizione nel registro degli indagati del suo presidente Lillo Foti. Oltre a lui, avvisi per l'ex designatore Paolo Bergamo, per gli arbitri Massimo De Santis, Andrea De Marco e Tiziano Pieri e per gli assistenti Giorgio Niccolai, Stefano Papi e Sandro Rossomando. I sospetti degli inquirenti si concentrano su sei gare del campionato 2004-05: Reggina-Brescia 1-3 (5/12/2004), Reggina-Cagliari 3-2 (12/12/2004), Reggina-Palermo 1-0 (6/1/2005), Udinese-Reggina 0-2 (23/1/2005), Sampdoria-Reggina 3-2 (20/2/2005), Palermo-Reggina 1-1 (15/5/2005). Secondo la tesi dei pm di Napoli, Foti e Bergamo, con la collaborazione degli altri indagati, hanno compiuto atti fraudolenti finalizzati a predeterminare il risultato degli incontri in questione, anche se, come dimostrano le sconfitte della Reggina contro Brescia e Sampdoria, non sempre le loro manovre avevano successo. Cio' non toglie che, per la magistratura partenopea, la Reggina costituisse una delle societa' orbitanti nel sistema Moggi e quindi in grado di avvantaggiarsi del potere della famosa "cupola". Foti, che gia' in un'intervista al "Corriere dello Sport" aveva proclamato la sua innocenza in merito a quanto starebbe portando avanti l'ufficio indagine della Figc guidato da Borrelli ("E' da un anno che io e la Reggina siamo sotto la lente d'ingrandimento ma sono convinto che non ci siano gli estremi per il deferimento"), ha poi fatto sentire la sua voce anche in serata attraverso una nota. "In relazione agli ultimi avvenimenti che mi vedono coinvolto, tengo a ribadire la mia serenita' in quanto estraneo ad ogni tipo di accusa - si legge - I miei comportamenti, specie quelli in oggetto di indagine, sono stati sempre corretti e trasparenti nel piu' assoluto rispetto dei ruoli istituzionali". Ed anche il Sindaco del capoluogo calabrese, Giuseppe Scopelliti, ha fatto sentire la propria voce prendendo posizione sulla vicenda:"Un processo mediatico senza fine. Una realta' con la quale la nostra citta' e' costretta a convivere ogni giorno. Un attacco diretto che i quotidiani nazionali, specie quelli del nord, ormai da qualche anno hanno deciso di sferrare contro Reggio e le sue espressioni" ha scritto il Sindaco in una nota. Ma oggi e' stato anche il giorno di Massimo De Santis, il presunto capo della "combriccola romana", a capo assieme a Moggi e soci della cupola che avrebbe manipolato il campionato 2004-05. L'arbitro, condannato dalla Caf a 4 anni e 6 mesi di inibizione, si sente una vittima. "Ho capito che di fronte a me c'erano persone che non capivano di calcio - racconta - e quando mi e' stato detto che non avrei potuto esibire filmati per difendermi, ho capito che c'era aria di condanna. Come faccio a difendermi se non posso mostrare filmati delle gare incriminate? Gli illeciti, se ci sono, sono avvenuti sul terreno di gioco". L'arbitro romano sostiene di essere stato condannato "per una partita, Lecce-Parma, che dal punto di vista arbitrale non presenta nessun illecito". Poi un appello alla Corte Federale ("li prego di giudicare con coscienza, stanno cambiando la vita delle persone che sono innocenti") mentre a proposito del nuovo avviso di garanzia, De Santis si dice convinto che esista "una persecuzione da parte della Procura napoletana, dei carabinieri e dell'Ufficio indagini nei miei confronti. E' l'unica mia certezza". L'attenzione, comunque, rimane sul processo di secondo grado della giustizia sportiva. Oggi sono scesi in piazza per protestare contro le sentenze della Caf i tifosi del Milan, che la stessa societa' ha invitato a "nutrire fiducia e ad attendere con serenita' l'esito del processo". Un po' come fatto dal presidente della Juve Giovanni Cobolli Gigli, che in una lettera ai supporters bianconeri dalle colonne di Tuttosport ribadisce la propria determinazione a combattere le sentenze di primo grado e aggiunge: "abbiamo fiducia nel fatto che l'equilibrio e il buon senso che hanno caratterizzato il comportamento della Juventus e dei suoi tifosi trovi equo riconoscimento finalmente anche nelle decisioni della giustizia sportiva". Ad attendere le sentenze definitive anche l'Inter, che chiede uno scudetto ("lo sentiamo nostro e lo aspettiamo", ha dichiarato Javier Zanetti), ma anche tutti i tifosi, che temono un ritardo nell'inizio dei tornei. "Al momento non sono previsti slittamenti, i campionati cominceranno regolarmente il 27 agosto", ha replicato il commissario straordinario della Figc, Guido Rossi. Vedremo se il tempo gli dara' ragione.

Foti: “Sono sereno”

20/07 ''In relazione agli ultimi avvenimenti che mi vedono coinvolto, tengo a ribadire la mia serenita' in quanto estraneo ad ogni tipo di accusa''. E' quanto ha detto in serata il presidente della Reggina, Lillo Foti, circa l'avviso di garanzia emesso dalla procura della Repubblica di Napoli nel quale si ipotizza il reato di concorso in frode sportiva. ''I miei comportamenti - ha aggiunto - specie quelli in oggetto di indagine, sono stati sempre corretti e trasparenti nel piu' assoluto rispetto dei ruoli istituzionali. Ritengo inaccettabile ed ingiusto screditare una societa' come la Reggina Calcio che, come sostenuto dal Commissario Prof. Rossi, del lavoro e della lealta' sportiva ha da oltre un ventennio fatto la sua bandiera''. ''Tutelero' - ha concluso - in ogni sede gli interessi e l'immagine della mia societa' a difesa dei tifosi amaranto''.

Secondo la Procura di Napoli la Reggina subalterna alla Juve

20/07 La Reggina faceva parte del sistema Moggi, era subalterna alla Juve. Questa la tesi della Procura di Napoli secondo la quale la societa' calabrese era in grado di avvantaggiarsi del potere della "cupola" anche e soprattutto in relazione al rapporto con i designatori arbitrali della stagione 2004-05, in particolare Paolo Bergamo, e di conseguenza con settori della categoria arbitrale. I pm partenopei parlano di una vera e propria subalternita' del presidente della Reggina Lillo Foti a Moggi e Giraudo, e chiamano in causa una richiesta di aiuto avanzata dal presidente della societa' calabrese in occasione del ricorso alla Caf sulla squalifica per doping a Mozart. "Ascolta, abbiamo poi parlato con Carraro di quella cosa li', mi ha chiamato adesso, ha parlato con Martellino, l'hanno gia' fissato per lunedi' la Caf", dice Giraudo a Foti in una delle telefonate intercettate. L'ex ad della Juve aggiunge: "lunedi' tutto apposto, vai tranquillo". La Caf accogliera' il ricorso della Reggina e la sospensione a Mozart verra' revocata. E ancora, c'e' una telefonata tra Moggi e Foti in cui l'ex dg bianconero rimprovera il suo interlocutore per aver preso parte a una riunione tra le societa' contrarie alla riconferma di Galliani alla presidenza della Lega. Moggi: "Ma che ca..o vai a questa riunione Lillo, pu....a...". Foti si giustifica: "...per curiosita'..., a capire com'era il film". Moggi: "eh, a capire, a capire, poi dopo la stampa fa i conti, ci sono quindici, sedici societa'...". Altra telefonata-prova per i magistrati e' quella tra Bergamo e Foti e che riguarda i due giocatori Boudianski e Zeytulaev, trattati dalla Juve e girati alla Reggina. Bergamo: "Senti, ma com'e' che te metti a frega' i giocatori a Luciano?". Foti: "eh no il bello gli ho detto...senti vedi che questi due hanno girato tutto il mondo compagnia bella...che poi fra ste cose Boudianski l'avevo preso io a giugno, no? Mi fa Antonio...dice...ma non e' giu'...allo' piglialo tu pero' poi lo trattiamo assieme...va bene dico, tanto con voi c'e' sempre da combattere". Poi ci sono le intercettazioni che dimostrerebbero come Bergamo e Foti, in particolare nelle sei gare sotto la lente di ingrandimento, cercassero di predeterminare i risultati delle partite della squadra calabrese nel campionato 2004-05.
REGGINA-BRESCIA 1-3 (5 dicembre 2004) Foti: "senti, tutt'apposto?". Bergamo: "Per domani tutto preparato, si', si', stai tranquillo". Foti: "Ti raccomando, fagliela n'altra telefonata a questo qua (Racalbuto, ndr) perche' senno l'ammazzo domani io!". Bergamo:"E anche il numero uno poi...e' apposto il numero due e' n'amico, insomma...e' un bel...sodalizio, eh!"
REGGINA-CAGLIARI 3-2 (12 dicembre 2004) L'arbitro designato e' Rosetti, ma deve dare forfait per problemi familiari. Al suo posto c'e' De Santis, prima riserva. Bergamo ne parla con Foti: "gia' Massimo e' tranquillo, ancora meglio eh. Stai tranqui...e' qui con me". Foti: "Eh, infatti se e' con te vedi un attimo quello che ti deve...designa'". L'esito dell'incontro fa andare su tutte le furie il presidente del Cagliari Cellino, che si sfoga con il segretario della Figc Ghirelli. Cellino: "Sono arrivato a Cagliari adesso, me ne sono andato dallo stadio di Reggio Calabria col mio aereo subito, senno' all'arbitro gli metto le mani addosso! Un bastardo tra i peggiori al mondo! Hai capito perche' mi nauseo? Ma perche' De Santis e' un co....e lo e' sempre stato! C...o! Che vada ad arbitrare la Juve fisso e non ci rompa i co.....i. Gli faccia vincere il campionato e non ci rompa il c...o De Santis! Sai quali sono le due squadre che hanno il piu' folto numero della Gea in Italia? Messina e Reggina. Ecco, Roma 1, tutta quella zona li' e' tutta bella, tifosa della Juventus. Ciao, ciao e va.......o a tutti". In un'altra telefonata a Ghirelli, Cellino rincara la dose: "E' inutile che parliamo di estrazioni, di designazione diretta, di moviola in campo, bisogna mandarli a casa sei, sette arbitri che abbiamo. E' inutile che Franco (Carraro, ndr) dice ma ditemelo voi, li mando a casa? Si', adesso lo dici. Ci sono le elezioni, c...o! C'e' gente di m...a! Ma come si fa a far arbitrare De Santis ancora, dai? Ma e' un ruffiano e basta, e' un figlio di pu....a e basta, e' solo un figlio di puttana e basta, France'. E' sempre stato un figlio di pu....a e basta! E poi e' grasso e non si allena. Non gliene sbatte un c...o! E' spocchioso ed anche arrogante! Speriamo che non mi capiti piu' perche' so gia' qual e' il risultato".
REGGINA-PALERMO 1-0 (6 gennaio 2005) Bergamo rassicura Foti sulla designazione di Pieri: "Io mi ritengo anche fortunato perche' noi avevamo preparato innanzittutto essendo la partita che tu sai e' molto delicata, l'avevamo messa dove c'era un gruppo molto nutrito di amici e penso che sia andata bene, dai, penso che sia andata bene, perche' l'hai visto li' in quella griglia c'era insomma tutti ragazzi, c'era Nucini, c'era coso...Banti...no Banti non poteva farlo, c'era a parte Pieri, a parte Preschern, a parte Dattilo che non puo' farla (era precluso, ndr) poi c'era Cassara' che non poteva farla (era anche lui precluso, ndr), quindi le mire erano precise, c'era un altro giovane che e' andato a finire a Cagliari (Rocchi, ndr) ma che e' un ragazzo qui di Firenze molto bravo e quindi sono soddisfatto".
UDINESE-REGGINA 0-2 (23 gennaio 2005) Bergamo rassicura Foti su De Marco e i due assistenti: "Papi e Rossomando sono due ragazzi di fiducia mia...eh, pero', pero' e' bravo (De Marco, ndr), stai tranquillo che fara' una buona partita, io ci parlo. Non c'ho voluto parlare oggi perche', per non tirargli troppo la corda, domani mattina ci faccio una bella chiaccherata". Foti: "Parlaci un poco per bene". Bergamo: "Ti salutera' Papi, vedrai, l'assistente numero uno, il ragazzo qui, il mio commercialista quindi eh, vabbo' ti raccomando, ci sentiamo e ci vediamo presto".
SAMPDORIA-REGGINA 3-2 (20 febbraio 2005) Bergamo: "senz'altro ti mando uno dei due guardialinee di Livorno (Niccolai, come in effetti e' successo, ndr). E' una persona fidata, stai tranquillo. Poi l'arbitro, vediamo ora il sorteggio, comunque tutti i migliori arbitri sono nella fascia tua perche'...perche' abbiamo dovuto far cosi' perche' per evitare i sorteggi di quest'altra domenica che c'e' Milan-Inter. Quindi tutti i migliori sono nella fascia li', pero' ci sono anche un paio di giovani, eh? Pero' c'e' Collina, c'e' De Santis, c'e' Rosetti, c'e' Dondarini, e poi, via via, c'e' anche Palanca, anche Gabriele, poi c'e' anche un ragazzo nuovo, quasi esordiente, Rocchi, che, pero', e' un buon arbitro. Pero', sai, i giovani dobbiamo anche metterli. Uno c'e' ma sono 8 partite, quindi, speriamo che ti tocchi, che ti tocchi". Foti: "Eh, mi raccomando a quello di Livorno". Bergamo: "Si', stai tranquillo, quello e' gia' fatto. Poi, poi per l'arbitro, vediamo domani che vien fuori". Il sorteggio riserva per la partita Dondarini. Bergamo: "Va bene, si', stai tranquillo che ha gia' dato (riferendosi a un Samp-Fiorentina 3-0 dove Dondarini avrebbe favorito i blucerchiati, ndr)". Foti: "Eh, non e' che puo' continuare a dare?". Bergamo: "Eh, beh, direi proprio di no. Insomma. Anzi, semmai dimostrare il contrario, no? E' stato gia' avvertito, doverosamente. Anzi, e' tornato proprio, tutto sommato bene. Proprio per dimostrare anche, insomma, che e' equidistante, capito, una partita in trasferta, quindi e' sotto l'occhio dei riflettori..eh..quindi deve avere ancora piu' attenzione, e' avvertito".
PALERMO-REGGINA 1-1 (15 maggio 2005) Bergamo a Foti: "eh, beh, ma v'ha fatto l'andata (riferimento all'arbitro Pieri che aveva anche diretto la partita del Granillo vinta dai calabresi, ndr) e vedrai che fa una buona partita, vedrai che fa una buona partita, per lo meno sulla carta la preparazione e' stata molto, molto decisa".

Le intercettazioni di Foti

20/07 Massimo De Santis viene chiamato ad arbitrare Reggina-Cagliari del 12 dicembre 2004 , la partita finisce 3-2 tra le polemiche. Intorno a quel match - sia prima sia dopo l'incontro - e alla direzione di gara e' tutto un rincorrersi di telefonate, dove emergono allusioni, dubbi, perplessita', e infine tanta rabbia da parte degli sconfitti. Quelle telefonate per i magistrati della procura di Napoli offrono un quadro eloquente sul sistema di condizionamento che gravava sul calcio. Dunque l'11 dicembre il presidente della Reggina Lillo Foti telefona al designatore Paolo Bergamo il quale lo informa che l'arbitro Rosetti per problemi familiari non potra' dirigere la gara che sara' affidata al fischietto di Massimo De Santis, indicato come prima riserva. Foti si mostra perplesso ma viene immediatamente rassicurato da Bergamo: ''No, stai tranquillo..e' qui con me''. E Foti: ''..eh infatti se e' qui con te vedi un attimo quello che ti deve...designa'...'. Lo stesso giorno il segretario della Federcalcio Francesco Ghirelli viene chiamato dal presidente del Cagliari Massimo Cellino che si lamenta per la designazione di De Santis: ''..proprio De Santis cazzo!''. Un minuto dopo Ghirelli chiama Bergamo per chiedergli spiegazioni, come richiestogli da Cellino. ''M'ha telefonato preoccupato de..Cellino...'' dice Ghirelli e accompagna la frase con una risata. Bergamo lo tranquillizza - sottolineano i pm - e si offre di chiamare Cellino tanto che il suo interlocutore gli fornisce l'utenza. Il 12 dicembre dopo la partita. Ghirelli viene chiamato da Cellino, mentre il telefono squilla si capta la voce di Cellino che parla con una persona che gli e' accanto: ''sempre protetto, cazzo! Luciano Moggi alla festa con gli arbitri ci fa l'occhiolino a tutti! a tutti!''. Ghirelli viene aggredito verbalmente da Cellino: ''Sono arrivato a Cagliari adesso, me ne sono andato dallo stadio di Reggio Calabria col mio aereo subito senno' all'arbitro gli metto le mani addosso! Un bastardo tra i peggiori del mondo!''. Poi, dopo aver raccontato l'andamento della gara e i torti arbitrali che avrebbe subito la squadra sarda, aggiunge: ''Poi ho visto De Santis! Dai che voglio dire di piu'! Lasciamo perdere! Reggina, sappiamo benissimo di che colore e'! Ha rotto i coglioni! Ed io ste cose, guarda, io agli arbitri stringo la mano e gli sorrido non gli faccio l'occhiolino come qualcun altro dei...di qualche altra squadra, Francesco, dai...''. Poco oltre dice alludendo a una vicinanza di Foti con Moggi e la Gea: ''Ora i giornalisti mi hanno chiamato tutti pensando che io gli dicessi che e' un ladro l'arbitro, che' e Gea o non Gea, ho detto semplicemente che l'arbitro non era in forma!''. E poi alludendo alla ''combriccola romana'' degli arbitri, appartenenti alla sezione arbitrale Roma1: '' che vada ad arbitrare la Juve fisso e non ci rompa i coglioni! Gli faccia vincere il campionato e non ci rompa il cazzo De Santis. Ehm...Sai quali sono le due squadre che hanno il piu' folto numero della Gea in Italia? Messina e Reggina! Ecco! Roma 1, tutta quella zona li', e' tutta bella, tifosa della Juventus! Ciao ciao...e vaffanculo a tutti!''. In un'altra telefonata del 16 dicembre Cellino dice a Ghirelli ''aho, non mandatemi De Santis ne' col Messina ne' con la Juve, eh'' ricevendo alcuna risposta - spiegano i pm - dal suo interlocutore che si limita a ridere. Altre telefonate che coinvolgono la Reggina sono sempre tra Foti e Bergamo. quattro gennaio 2005, giorno dei sorteggi. E' in programma Reggina-Palermo 1-0. Bergamo afferma: ''Io mi ritengo anche fortunato perche' noi avevamo preparato innanzitutto essendo la partita che tu sai molto delicata, l'avevamo messa dove c'era un gruppo molto nutrito di amici e penso che sia andata bene, dai, penso che e' andata bene, perche' in quella griglia c'era insomma tutti ragazzi, c'era Nucini, c'era coso Banti no Banti non poteva farlo c'era a parte Pieri (che arbitrera' l'incontro, ndr) a parte Preschern a parte Dattilo (precluso per Reggina-Palermo, ndr) che non puo' farla poi c'era Cassara' (precluso, ndr) che non poteva farla, quindi le mire erano precise, c'era un altro giovane che e' finito a Cagliari. ma che e' un ragazzo qui di Firenze, molto bravo, e quindi son soddisfatto''. C'e' poi la telefonata del 21 gennaio, giorno di sorteggi, in attesa di Udinese-Reggina. Foti e' preoccupato perche' ritiene l'arbitro designato, De Marco, ''casalingo''. A tal punto il designatore, pur esternando perplessita' sull'arbitro - scrivono i pm - legate alla giovane eta', tranquillizza l'interlocutore spiegando che sara' affiancato da due assistenti ''Papi e Rossomando che sono due ragazzi di fiducia mia''. ''Eh, pero', pero' - aggiunge - e' bravo, stai tranquillo che fara' una buona partita, io ci parlo, non c'ho voluto parlare oggi per non tirargli troppo la corda, domami mattina ci faccio una bella chiacchierata'', ricevendo l'assenso di Foti il quale aggiunge: ''parlaci un poco per bene...''.

Nelle intercettazioni i rimproveri di Moggi a Foti

20/07 Tra gli atti riportati nell'avviso di garanzia emesso dai pm di Napoli nei confronti del presidente della Reggina Lillo Foti figura anche una telefonata che Foti fa a Bergamo il 7 novembre prima della partita del 10 novembre Parma-Reggina 1-0. "Foti - osservano i magistrati - si raccomanda per il sorteggio: 'ti raccomando, e' troppo importante....' e Bergamo gli fornisce una serie di spiegazioni su come egli e il neodesignatore Pairetto hanno provveduto a valutare gli arbitri per la formazione delle griglie e di conseguenza ad assegnare gli incontri". "Ulteriore conferma del reale potere detenuto da Luciano Moggi - proseguono i pm - emerge con estrema chiarezza nella telefonata intercettata l'11 novembre dalla quale si evince il rapporto di subalternità che lega Foti a Moggi". Nella telefonata Moggi rimprovera a Foti di aver partecipato a una riunione organizzata da presidenti di società contrarie alla riconferma di Galliani alla presidenza della Lega ("ma che cazzo vai a quella riunione, Lillo, puttana...). Foti "con imbarazzo deferente cerca di fornire una giustificazione al suo comportamento, adducendo a sua discolpa che era intervenuto alla riunione '..per curiosita'...' e per '...capire com'era il film...', vendendo tuttavia ripreso dal Dg bianconero che insiste sul fatto che non deve intervenire a simili riunioni, rappresentando anche i reali motivi: 'eh, a capire, a capire, poi la stampa fa i conti, ci sono quindici, sedici societa'...' venendo interrotto da Foti che cerca nuovamente di fornire una giustificazione...'. Foti illustra in successive telefonate a Moggi le posizioni assunte dai vari presidenti che parteciparono alla riunione. Lo stesso Foti dice poi l'indomani a Moggi di aver fatto con Galliani "a cui ha illustrato le posizioni assunte dai vari presidenti". Foti poi assicura l'interlocutore del suo voto a favore di Galliani. Moggi assume un atteggiamento analogo con il presidente del Messina Pietro Franza che ha partecipato a una riunione organizzata da Della Valle "senza averlo avvisato", telefonata che dimostra "la totale subalternita" anche del presidente della squadra siciliana. I magistrati passano poi in rassegna altre telefonate tra Foti e Bargamo alla vigilia di partite di campionato. Come quella del 28 novembre 2004 a poche ore da Atalanta-Reggina 0-1. E' Bergamo a chiamare Foti. "L'importante che abbiamo quella dose di cattiveria giusta, devono volere le cose, poi le cose abbiamo avuto un bel po' di fortuna nel sorteggio a parte fate parte della prima griglia quindi non c'erano dubbi però Paolo (Bettini, ndr) è un amico e gli ho messo un assistente di Torino e un altro è Babini che è un esperto lo sai, Babini è un uomo da 170 180 partite di Serie A, è uno che non ha paura di niente e quindi l'ho messo proprio sul numero 2 dove c'é anche più intemperanza da parte dei tifosi in maniera che non abbia paura di niente e quindi le cose sono preparate non bene, al meglio, perché siamo coscienti che è una gara delicata anche...'. "Al termine della conversazione - scrivono i pm - Foti sollecita il designatore a effettuare una telefonata per fornire indicazioni in favore della società calabrese e Bergamo replica asserendo di averla già fatta. E' assolutamente certo che Bergamo nella telefonata intende alludere all'arbitro o ad altro componente della terna arbitrale, ma tuttavia non è ancora possibile, al momento, stabilire se Bergamo abbia parlato con l'intera terna arbitrale o solo con uno dei componenti".

I tifosi della Reggina attoniti

20/07 Sono increduli i tifosi della Reggina nell'apprendere la notizia che il presidente della societa', Lillo Foti, e' indagato nell'ambito dell'indagine della Procura di Napoli su irregolarita' nello svolgimento di alcune partite di calcio. ''Sono fortemente sorpreso da questi nuovi sviluppi - ha detto il tifoso Paolo Gallo - non sapevamo di precise contestazioni fino a questo punto fatte al presidente della Reggina che, invece, nei giorni scorsi, ha sempre dichiarato la propria estraneita' ai fatti e non certo a questi specifici. Certo che con queste precise accuse la posizione della Reggina si complica notevolmente e la retrocessione potrebbe sembrare una punizione ormai ineluttabile''. Di ben altro parere un altro tifoso, il dott. Franco Sicari. ''Forse da parte degli arbitri - ha detto - e dalla sorte anche la Reggina ci sembra debba essere in credito, non certo in debito. La Reggina ha subito tante angherie e ingiustizie arbitrali, non certo ci sembra si sia voluta organizzare attraverso il suo massimo responsabile per aggiustare i risultati. Ricordo sempre i grandi patemi sofferti per poter conseguire la salvezza sia lo scorso anno che nella stagione 2004-2005. Non mi sembra possibile che l' ondata di queste distorsioni del calcio siano potute arrivare anche ad una societa' di provincia come la Reggina al punto da avere questi favori da parte degli arbitri''. A Reggio Calabria, intanto, non tutti sono disposti a parlare. I rappresentanti dei club organizzati attendono di conoscere in modo piu' approfondito i contenuti delle indagini che stanno coinvolgendo il presidente della Reggina Calcio.

Scopelliti “Un attacco mediatico”

20/07 ''Un processo mediatico senza fine. Una realta' con la quale la nostra citta' e' costretta a convivere ogni giorno. Un attacco diretto che i quotidiani nazionali, specie quelli del nord, ormai da qualche anno hanno deciso di sferrare contro Reggio e le sue espressioni''. E' quanto sostiene in una nota il sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Scopelliti, in merito alle ultime vicende legate alla Reggina Calcio. ''Un tentativo continuo, incessante - ha aggiunto - di screditare l'operato di chi, sul nostro territorio, e' riuscito a creare realta' importanti, avviando una vera opera di cambiamento. Lo abbiamo vissuto sulla nostra pelle in questi anni di amministrazione della citta'; adesso l'attacco e' diretto alla Reggina che, nello sport, nella nostra regione, e' l'espressione massima. Gli ultimi venti anni di storia, peraltro festeggiati da qualche settimana, dimostrano come Lillo Foti, gli altri dirigenti e i collaboratori tutti di questa societa' siano stati capaci a confrontarsi, con sacrificio, impegno e bravura ad altissimi livelli inserendo Reggio nell'elite del calcio nazionale. La capacita' della societa' e la maturita' raggiunta dal pubblico di fede amaranto, hanno contribuito a far crescere l'immagine della citta' andando di pari passo con l'impegno portato avanti dall'Amministrazione Comunale perche' Reggio sia inserita a pieno titolo in serie A e non solo nello sport''. ''Al nord - ha proseguito Scopelliti - non per volere fare la solita distinzione territoriale, non va bene che Reggio Calabria abbia, ormai stabilmente, una squadra di calcio nella massima serie. Raramente vengono messi in evidenza gli aspetti che stanno consentendo a Reggio di compiere finalmente il salto di qualita'. La Reggina e' patrimonio di questa citta' e la difendiamo con tutte le nostre forze. Come tutte le societa' piccole, che si basano sul lavoro e sul sacrificio dei dirigenti, puo' attraversare momenti di difficolta' e noi, come Amministrazione Comunale, piu' volte ci siamo sentiti in dovere di intervenire. Cosi' come si vuole mettere a tutti i costi la Reggina nel ''calderone calciopoli'' facendola passare quasi come facente parte di un sistema mentre i risultati, la squadra amaranto, se li e' sempre sudati sul campo e, anzi, puo' facilmente dimostrare di essere stata, spesso e volentieri, danneggiata. Quello che si chiede e' che vengano bene valutate le situazioni, l'andamento delle partite, i risultati acquisiti sul campo prima di procedere a fare chiarezza''. ''Chiediamo - ha concluso il sindaco di Reggio Calabria - un'indagine giusta, senza intromissioni di parte e condizionamenti, lasciando soprattutto la possibilita' a chi viene sbattuto senza alcun controllo sui giornali, di avere lo stesso spazio e la stessa dignita' dei ''potenti'' per poter chiarire le sue posizioni''.

I fatti a sostegno della tesi del Bologna

20/07 Il Bologna aveva nel mirino la Reggina fin dai tempi in cui il presidente era Giuseppe Gazzoni e le ultime vicende sportivo-giudiziarie hanno rafforzato la sua posizione. ''Le notizie che escono dalla Procura di Napoli non fanno che sostenere la tesi del Bologna. Per la Reggina c'e' stata una indebita iscrizione al campionato 2005-2006'', ha commentato il legale del Bologna, l'avvocato Mattia Grassani. Secondo l'avvocato, ''la Reggina, come gia' dimostrato, era una delle societa' vicine alla Juventus, mentre a Bologna di sicuro non si manovrava per alterare il risultato delle partite per avere benefici o favori''. Gia' il giorno seguente alle sentenze sportive su Calciopoli, l'avv.Grassani aveva annunciato che il Bologna avrebbe fatto ricorso in appello alla Corte Federale per ottenere l'esclusione della Juventus dal campionato 2006-2007 e quindi partecipare la prossima stagione al campionato di Serie A

La verità di De Santis

20/07 La verita' di Massimo De Santis e' raccontata ai microfoni di "Sky Tg24 Pomeriggio", dove l'ex arbitro attacca l'Aia e la Figc che hanno lasciato soli gli arbitri e reclama la propria innocenza. Al fianco dell'avvocato, e compagna, Silvia Morescanti, il romano condannato in primo grado ad un'inibizione di 4 anni e mezzo comincia esprimendo soddisfazione perche' "almeno per il 70% delle accuse mi e' stata resa giustizia, stralciando determinati capi d'accusa quali la cosiddetta 'cupola' o sodalizio di cui parlava il procuratore Palazzi". De Santis torna alle fasi degli interrogatori che hanno dato il via allo scandalo di "calciopoli": "Ho capito che di fronte a me c'erano persone che non capivano di calcio,e quando mi e' stato detto che non avrei potuto esibire filmati per difendermi, ho capito che c'era aria di condanna. Come faccio a difendermi se non posso mostrare filmati delle gare incriminate? Gli illeciti, se ci sono, sono avvenuti sul terreno di gioco". L'arbitro romano passa poi alla difesa della propria innocenza: "In tutto il 2004/05, il campionato incriminato, non mi si puo' imputare nulla, se ho commesso errori sono stati solo in buona fede. La partita al centro dell'inchiesta e' Lecce-Parma, sfido chiunque a dimostrare che sono stato in grado di stabilire il 3-3, per quanto riguarda i cartellini gialli ho solo applicato il regolamento". E' la volta dell'Aia, l'associazione arbitrale, e la Figc di cui fa parte: "Gli arbitri sono stati abbandonati, dall'inizio di questa storia non ho piu' sentito l'Aia. Ma credo che mi dara' tante soddisfazioni ancora". Poi pero' si contraddice, quando afferma che "tutta la mia carriera e' finita in un attimo". E' contento di poter parlare, finalmente, cosa che agli arbitri non e' mai stata concessa: "Se ci troviamo in questa situazione e' anche perche' la federcalcio non ha dato mai la possibilita' di parlare agli arbitri". La difesa passa anche tramite il lavoro al di fuori del campo, il ruolo di commissario di polizia penitenziaria: "Le regole sono sempre state alla base della mia vita. Chi ora e' chiamato a stabilire la verita' non deve accanirsi per raggiungere un proprio fine, ma accertare la verita'". Gli ultimi accenni sono alle "bellezza del calcio che e' rappresentata dai tifosi", contro i "moralizzatori che non si riferiscono pero' alla necessita' di un giusto processo", alla gente "che sta cominciando a vedere le cose in modo diverso", alla moviola in campo che "oggi penso sia obbligatoria".

Borrelli “Mandiamo di continuo relazioni a Palazzi”

20/07 "Noi a Palazzi mandiamo continuamente relazioni, c'e' una corrispondenza continua". Cosi' il capo dell'ufficio indagini della Figc, Francesco Saverio Borrelli, fa il punto sulla situazione che riguarda gli altri filoni della vicenda calciopoli. L'ex procuratore generale di Milano dice di non "sapere cosa sta facendo la procura di Napoli" ma ammette che il lavoro che stanno svolgendo gli 007 federali e' "meno gravoso" rispetto alla prima inchiesta in quanto "nel primo filone c'era il problema delle scadenze temporali".

Secondo la Lazio la chiave di tutto è Carraro

20/07 La Lazio avanza e attende l'inizio del processo di secondo grado. Gli avvocati biancocelesti non si stancano di lavorare e studiare le carte. Di sicuro la posizione chiave per la societa' laziale e', ed e' sempre stata, quella dell'ex presidente della Federcalcio Franco Carraro. Non solo. Si punta a stabilire che le telefonate di Claudio Lotito all'ex numero uno della Figc e al suo vice Mazzini erano piu' che lecite. E non venivano fatte per alterare risultati delle partite o chiedere favori di nessun tipo. La difesa della Lazio insiste su questo punto, come del resto ha fatto per tutto il corso del primo procedimento, anche perche' fu lo stesso Carraro a sollecitare i presidenti a chiamarlo in caso di difficolta', soprattutto per non creare polemiche esterne. La Caf, pero', non sembra averne tenuto conto affatto di questa possibilita', almeno per una partita, ossia quella con il Brescia. La deposizione dell'arbitro Tombolini, il direttore di gara che arbitro' la partita in questione, e' importante e, per certi versi, significativa, ma secondo i legali della societa' non sposterebbe piu' di tanto le cose. ''E' solo la conferma di tutto quello che noi diciamo - ha detto Gentile -, ma e' ovvio e scontato che la chiave di tutto e' Franco Carraro, anche perche', e non mi stanchero' mai di dirlo, e' stato proprio lui a dire a tutti i presidenti non solo a Lotito di chiamarlo''. In questi giorni, inoltre, si cerca di trovare qualcosa di nuovo nelle intercettazioni. Qualcosa che, magari, sia sfuggito e che possa risultare determinante. ''La Lazio e' innocente e lo grideremo fino alla nausea'', sostengono gli avvocati con tono fermo e risoluto. Senza tener conto del modo di parlare dello stesso Innocenzo Mazzini che e' sempre lo stesso, pure quando fa riferimenti ad arbitri che verranno a dirigere le partite. Inoltre tutte queste telefonate sono state fatte a sorteggi gia' avvenuti. ''E questo non puo' non voler dire nulla'', la teoria degli avvocati della Lazio. Del resto e' quello che sostiene da sempre lo stesso presidente Claudio Lotito. Il patron e' in silenzio su argomenti cosi' delicati e non intende approfondire il concetto, ma la linea e' sempre la stessa: chiamare per lamentarsi dei torti subiti e solo per chiedere arbitraggi piu' equi, niente di piu', niente di meno. D'altronde, sostengono i tifosi della Lazio, e' quello che ha fatto lo stesso commissario straordinario della Figc Guido Rossi poco prima dell'inizio dei mondiali.

Rossi assicura “nessuno slittamento dei campionati. A breve l’assegnazione dello scudetto”

20/07 Uno scudetto non assegnato è quello della stagione 2005/06, conclusa nel maggio scorso, che la Caf ha scucito venerdi' sera - con la sua sentenza - dalle maglie dei giocatori della Juventus e riconsegnato idealmente alla Lega calcio. L'assegnazione del triangolino tricolore rimane una questione nazionale, che non verra' risolta a breve. Almeno a sentire il commissario Figc, Guido Rossi, che oggi e' stato interpellato sulla vicenda. ''Non abbiamo ancora deciso nulla - ha detto il professore, uscendo dal suo ufficio di via Gregorio Allegri, a Roma - Non so nemmeno quali potrebbero essere i tempi per la decisione: ci prenderemo il tempo necessario per decidere, ma non mi si chieda di quantificare''. Di certo c'e' che l'Uefa rimarra' fuori da tutta la vicenda, per la gioia dei suoi dirigenti. Nessuno, inoltre, puo' chiedere l'intervento dell'organismo che gestisce il calcio in Europa, o pretendere addirittura una qualsiasi forzatura. Un elemento remoto, quasi astratto, lega tutta la vicenda all'Uefa: e' la presenza nella mini-commissione di studio della Figc dell'ex segretario generale Gerhard Aigner, ma potrebbe essere solo una coincidenza. Quest'ultimo fara' notare ai compagni di lavoro che si sono insediati oggi un particolarita' del regolamento delle coppe europee, che prevede una squadra vincente, una seconda e una terza classificate, anziche' iscrivere nell'albo d'oro le squadre dal terzo al sesto posto. Che, tradotto in soldoni, significherebbe: meglio assegnare uno scudetto e rifare in pratica la classifica dopo la retrocessione del Juventus e la penalizzazione del Milan. Se per l'assegnazione dello scudetto, i tempi non sono quantificabili; in relazione a un possibile slittamento del campionato, Rossi e' stato categorico. O quasi. Affermando che ''per il momento non e' previsto nessuno slittamento dei campionati, che dunque avranno inizio regolarmente il 27 agosto. Non vi sara' alcun posticipo dell' inizio della stagione''. Ma la frase ''per il momento'' puo' significare tutto o niente. Molto, in tal senso, dipendera' dai tempi dei vari gradi di giudizio e dagli sviluppi della seconda trance dell'inchiesta dell'Ufficio indagini coordinato dal magistrato Francesco Saverio Borrelli. Partire il 27 agosto sarebbe gia' un grosso successo.

Borrelli “Lo scudetto non sta a me deciderlo”

20/07 "Sarà la Procura di Napoli a decidere se mandarci o meno all'altra documentazione, io non posso saperlo né prevederlo". Lo ha detto il capo dell'Ufficio Indagini della Federcalcio Francesco Saverio Borrelli al momento di entrare stamani nella sede di via Gregorio Allegri. Il capo degli 007 federali, tra oggi pomeriggio e domani dovrebbe comunque ricevere gli incartamenti relativi alla seconda parte dell' inchiesta sullo scandalo che ha sconvolto il mondo del calcio e che coinvolgerebbe altre squadre di serie A. Molte le ipotesi con in primo piano la Reggina il cui presidente Lillo Foti si dice comunque convinto che nei confronti della sua società non esistano gli estremi del deferimento. "Questa fase dell'inchiesta - ha aggiunto Borrelli - è meno frenetica, perché i tempi sono leggermente più lunghi. Nella prima fase, invece ci eravamo imposti delle scadenze". "Non parlerei di seconda tranche dell'inchiesta - ha sottolineato l'ex capo del pool di mani pulite - direi piuttosto che il mio ufficio sta effettuando un ulteriore accertamento". Borrelli ha concluso, escludendo l'ipotesi di un'indagine sistematica. "Ogni qualvolta ravvisiamo un'infrazione al regolamento - spiega - cerchiamo di indagare nei limiti degli strumenti che abbiamo a disposizione. Lo scudetto? Non sta a me decidere a chi assegnarlo e se assegnarlo, la cosa non mi riguarda".

Mediaset vuole rinegoziare i diritti TV

20/07 Rinegoziare quanto prima i diritti tv che hanno perso valore a causa delle sentenze sul calcio: e' quanto chiede Mediaset dopo un incontro con la Lega calcio, ribadendo comunque in una nota la determinazione ''a tutelare i propri interessi con tutte le azioni e in tutte le sedi opportune'. ''E' avvenuto oggi pomeriggio il primo incontro tra Mediaset e la Lega Calcio sul tema del valore dei diritti televisivi in chiaro del Campionato di Serie A 2006-2007 - si legge nella nota di Cologno Monzese -. L'incontro si e' svolto in un clima preoccupato ma costruttivo dal quale e' emersa una comune presa d'atto del difficile momento che vive il calcio italiano e che inevitabilmente si ripercuote sul valore dei diritti televisivi. La Lega ha chiarito che oggi non ci sono le condizioni per arrivare ad accordi operativi a causa della fase transitoria che attraversa il governo del calcio. Mediaset, da parte sua - prosegue la nota - , ha ribadito di essere profondamente danneggiata dalla perdita di valore dei diritti tv che dovranno essere quanto prima rinegoziati. Le parti si sono ritrovate d'accordo sulla necessita' di difendere il calcio come patrimonio collettivo e Mediaset, con senso di responsabilita', si e' dichiarata pronta a esplorare tutte le possibilita' per giungere a una soluzione costruttiva e condivisa del problema. Ma ha altresi' ribadito - conclude la nota del Biscione -la propria determinazione a tutelare i propri interessi con tutte le azioni e in tutte le sedi opportune''. L'incontro, avvenuto oggi tra il vicepresidente di Mediaset, Piersilvio Berlusconi, e il patron del Cagliari, Massimo Cellino (cui e' affidata la legale rappresentanza della Lega Calcio fino alla prossima assemblea del 27 luglio), segna di fatto l'apertura - questa l'interpretazione in casa Mediaset - di una necessaria fase di chiarimento e di confronto sulla questione dei diritti televisivi. Il dialogo in realta' era iniziato gia' una ventina di giorni fa, con lettere e messaggi da una parte e dall'altra. Poi sono intervenute la sentenza di primo grado sullo scandalo del calcio, ma anche la decisione di Mediaset di pagare con riserva la prima tranche dei diritti tv, quale segnale di disponibilita', pur nell'incertezza generale del campionato. Questo passo soprattutto pare abbia portato all'incontro di oggi che, sempre in casa Mediaset, viene letto come il riconoscimento del fatto che il problema dei diritti tv esiste e che la Lega, pur nella incertezza del suo governo attuale, ne prende atto, accettando un confronto. L'assemblea di Lega e' fissata per giovedi' prossimo, 27 luglio, e dovrebbe - il condizionale e' d'obbligo - essere elettiva, cioe' dovrebbe affrontare il vuoto aperto dalle dimissioni di Galliani. Non si sa se la riunione sara' in grado di risolvere il problema dei vertice della Lega, ma in ogni caso la fase di chiarimento piu' generale si e' aperta formalmente oggi.

Il Governo vaglia il disegno di legge per i diritti TV

20/07 A neanche due settimane dal trionfo mondiale e in attesa delle sentenze di secondo grado del tribunale sportivo che definiranno i prossimi campionati di calcio, approda in Consiglio dei ministri il disegno di legge delega per la revisione dei diritti radiotelevisivi del calcio. A quanto si apprende, la delega che il Csm licenziera' domani si snoda su due principi fondamentali. Il primo e' il ritorno alla contrattazione collettiva dei diritti Tv per il calcio, non piu' affidata ai singoli club ma gestita dalla Lega Calcio. Il secondo riguarda il divieto d'acquisto di cosiddetti diritti multipiattaforma, cioe' anche per piattaforme che gli editori non possiedono ma che comprano comunque per rivenderli alle proprie condizioni (per esempio una tv tradizionale non puo' acquistarli anche per satellite e dvbh). Un punto, questo, in cui la legge delega recepira' quanto deliberato in materia dall'Autorita' Antitrust. Alla legge, dopo il passaggio in Parlamento della delega, lavoreranno il ministro delle Comunicazioni Paolo Gentiloni e il ministro dello Sport Giovanna Melandri. A loro dovrebbe affiancarsi un tavolo di concertazione, cui saranno invitati la Lega e gli editori interessati ai diritti radiotelevisivi. Il testo definitivo dovrebbe poi approdare in commissione Cultura alla Camera non prima di settembre, a meno che non sia il governo stesso a chiederne l'urgenza. Nel complesso, la durata della delega al governo dovrebbe essere di sei mesi, in modo da rendere operative le nuove norme a partire dal 2007-2008. Per i campionati di serie A e B nella stagione 2006-2007 (la prossima) restera' praticamente tutto invariato. Il nodo piu' complicato da sciogliere - al quale lavorano ancora in queste ore gli uffici tecnici e legislativi dei due ministeri interessati - e' quello legato ai diritti acquisiti, cioe' agli accordi gia' perfezionati in regime di contrattazione soggettiva. In pratica, si tratta di capire che fine faranno i contratti che i singoli club hanno gia' firmato con Mediaset, Sky e Sportitalia, in alcuni casi fino al 2008-2009 e con opzione per la stagione successiva. Allo studio c'e' una sorta di regime transitorio, che aiuti a ricontrattare questi accordi alla luce della retrocessione di alcuni club, con conseguente 'svalutazione' dei loro diritti tv. L'intenzione e' quella di salvaguardare gli accordi gia' stipulati, indirizzando pero' tutte le societa' a convergere al piu' presto verso la contrattazione collettiva.

 

Servizi precedenti

19/07: Foti “Non ci sono gli estremi per deferire la Reggina”. Zamparini accusa Galliani che minaccia querele. Cellino non risponde. Il presidente della Corte, Sandulli, invita i club ad accettare i verdetti. Ricorsi al TAR: cosa prevede la legge. Scudetto all’Inter: al lavoro una commissione apposita. Nuovi scenari e opportunità per i calciatori disoccupati. Donadoni prende servizio come CT. La Uefa respinge la richiesta dell’Empoli

18/07: Parte l’appello. Sabato la prima camera di consiglio. Presentati tutti i ricorsi. Foti (Reggina) “Sulla 2a inchiesta solo chiacchiere”. Cellino presidente di Lega fino al 26. Matarrese “Prima gli uomini e poi le regole”. Difesa Juve: Pene sproporzionate. Donadoni prende servizio come CT. La Uefa respinge la richiesta dell’Empoli

17/07: La Corte Federale è pronta. Sabato l’appello. Palazzi si oppone alle sentenze di primo grado. Ulivieri: “La legge sportiva è chiarissima”. I francesi vogliono i posti Champions League delle italiane. Il Presidente dell’Empoli scrive a Rossi e alla Melandri per la Uefa. Moggi su Repubblica “Il mostro non sono io”. I tifosi di Firenze occupano per due volte la stazione. Pessotto fuori pericolo incontra le figliole: “Sono felicissimo”

16/07: Cecchi Gori “I veri capi sono Carraro, Giraudo e Galliani”. Ora spazio ai ricorsi. A rischio il via dei campionati. Ministro Melandri “Le sentenze vanno rispettate. A giorni le regole sul diritto TV”. I legali della Juve pronti con il ricorso. La difesa della Lazio è convinta di smontare la tesi della CAF.

15/07: Parte la seconda tranche dell’inchiesta, in arrivo i deferimenti. Corbelli: “Si indaghi sul ripescaggio della Fiorentina”. Della Valle “La nostra strategia non cambia”. Mazzarri (Reggina) “Non siamo coinvolti. Salvezza ottenuta sul campo”. Le difese affilano le armi. Capezzone (RNP) “Mano leggera dei giudici per il Milan”. Il presidente della Juve più sereno, a rischio 500 ml di contratti e Dechamp accetat la sfida. Lotito pronto a tutto. L’Empoli chiede la licenza Uefa. Zeman “Ora c’è da sperare che le irregolarità non si ripetano”. Prima operazione di Guido Rossi: Viterbese ammessa in C2

14/07 Sentenza choc: Juve in B a -30, Milan in A (-15) senza Champions, Lazio (-7) e Fiorentina (-12) in B. Tolti due scudetti alla Juve. Come saranno i prossimi campionati di A e B. Le reazioni di Juve, Milan, Fiorentina e Lazio. Le richieste dell'accusa e il dispositivo emesso. Disordini a Firenze. Alla procura di Torino indagini aperte

13/07: Aspettando la sentenza l'AIA da piazza pulita: fuori nove arbitri, tra di loro anche Dattilo. Protesta il sindaco di Gioiosa. Il Tribunale di Roma respinge il fallimento della Fiorentina di Cecchi Gori : “Amarezza per il danno subito”. Berlusconi attacca tutti. Borrelli “Berlusconi? Non mi aspetto che parli a mio favore”. Rossi “Non mi interessa ciò che dice Berlusconi”. Moggi si difende “La vittima era la Juve”. Il giovane Donadoni sostituisce Lippi alla guida della Nazionale. Lenti miglioramenti per Pessotto, visitato oggi da Buffon, Ferrara, Legrottaglie e Conte.

12/07: Rossi “Il calcio è seriamente malato, sentenze eque ma nessuna amnistia. Alla Uefa basta la sentenza di primo grado. Illeciti impensabili”. Ministro Melandri “Ne usciremo a testa alta.Il calcio locomotiva dello sport italiano”. Borrelli riprende gli interrogatori. Tutti contro l’amnistia. Lippi lascia la nazionale da signore. Non ha digerito le polemiche ad inizio mondiali. Donadoni probabile successore. Gigi Riva “Lippi un grande uomo”. Petrucci “Revisione della legge 91 per voltare pagina”. Tombolini e Rosetti ascoltati dall’Ufficio indagini. Lippi visita Pessotto “L’ho trovato bene”. Condizioni stazionarie.

11/07: Slitta a venerdì la sentenza della CAF. La UEFA detta i tempi e prova a dare una mano. Entro il 25 la lista dei clubs e aggiunge "Chi ricorre al TAR è fuori dalla Uefa". Mediaset non paga, la Lega fa la voce grossa. Consegnta a Rossi la bozza del regolamento per i procuratori.In Parlamento spunta l’indulto. Rivera contro l’amnistia “Si rispetti la legge”. Riva “La Figc? Adesso non esiste”. Cannavaro porta la coppa a Pessotto tra lacrime e sorrisi.

09/07: Martedì o mercoledì le sentenze in diretta. Rizzo “Nessuna amnistia”. In lieve recupero le condizioni di Pessotto

08/07: La CAF in camera di consiglio. C’è attesa per le sentenze. Le intercettazioni in onda su radio e tv. Avv. Taormina “Il migliore è Ruperto. Giustizia verrà fatta”. Mediaset non paga i diritti degli highlights di serie A. Dichiarazione bipartizan di Rizzo e Di Centa “No all’amnistia”. Il legale della Lazio preannuncia, ancor prima delle sentenze, il ricorso al TAR. Stazionarie le condizioni di Pessotto. L’ospedale consiglia di evitare le visite.

07/07: Chiuso il dibattimento ora si attende la sentenza. Mastella chiede clemenza, poi precisa “Nessuna amnistia”. Ruperto sbotta “Qui si fa sul serio. Nessuno strozza le difese”. Il legale di De Santis precisa “Con Moggi nessuna telefonata” e poi "Sospendere il giudizio". Bertini “Immagino un futuro da arbitro legale”. Rizzo (Pdci) “Occorre fare pulizia”. Peggiorano le condizioni di Pessotto. Febbre e problemi epatici. Stop alle visite e niente finale in tv.

06/07: Continuano le difese: Il Milan contrattacca e la Lazio si proclama innocente. Il Milan scarica Meani e la Fiorentina decide di non parlare. Folena “Ridicolo parlare di processo sommario”. Il legale di Carraro “Ha difeso le istituzioni, va prosciolto”. Il Legale di Messina “pieno proscioglimento”. Siparietto di Ruperto. Pessotto stabile. Al suo capezzale arriva Boniperti. I medici “Tappe normali del decorso”.

05/07 Ruperto tiene tutti a posto: “Ora veniamo al sodo”. E’ il turno delle difese: La Juve chiede esplicitamente la B. Lotito e Della Valle no. Ministro Melandri “Nessun complotto politico. I successi non cancellano scandali”. Rossi “La giustizia farà il suo corso”. Da Carraro a Lotito le difese danno il meglio di se. Pessotto vuol vedere la finale. Conte gli porta la notizia. Condizioni stazionarie.

04/07 Richieste pesanti di Palazzi: Juve in C, Milan Fiorentina e Lazio in B, fuori dirigenti e arbitri coinvolti. Ruperto “Non ci sono tempi predeterminati”. Reazioni di Mazzini. Berlusconi, De Sisti, De Santis, Pairetto, Paparesta, Tagliavento, Ingargiola, Galliani, Chiamparino. Addio ad una generazione di arbitri. Leggero peggioramento per Pessotto, ma i medici sono ottimisti. Capello lo va a trovare.

03/07 Pugno duro della CAF: respinte tutte le eccezioni. I nove punti dell’ordinanza di Ruperto. I legali chiedono di escludere le intercettazioni ma Palazzi ribadisce la loro validità. Si apre il mercato, Borrelli invoca il rispetto delle regole. Stabili le condizioni di Pessotto. In visita la madre e anche Nedved.

02/07: Si parte, pronti per il maxiprocesso al calcio. Avvocati all’attacco. Pessotto migliora. I medici ottimisti. Montero torna dall’Uruguay per il suo amico Pessotto.

01/07: Il Presidente della corte federale, De Lise, si autosospende. Week end tranquillo prima del maxiprocesso. Pessotto migliora, apre gli occhi e riconosce le persone. La moglie “Sono più sollevata”. A Torino la giornata dell’orgoglio bianconero, in 20.000 in corteo. Secondo un indagine Moggi colpevole del calciopoli e Del Piero con Elkann fautori della rinascita della Juve

30/06 Secondo i legali di Bergamo e Pairetto, intercettazioni inutilizzabili nel processo. Entro il 26 luglio il nuovo presidente di Lega (che non sarà un presidente di club) e nuove regole. La Lazio contesta la nomina di Rossi. Si affilano le armi per il processo. Galliani assicura “Tutti i club di A e B sono in regola”. Il rinvio non preoccupa la UEFA. Cellino: I dirigenti abbiano diritto a difendersi. Quadro clinico grave per Pessotto, ma lui resiste.

29/06: Il processo al calcio parte ma viene rinviato a lunedì. Si inseriscono cinque club. Ministro Melandri “Nessuna amnistia, dal processo mi aspetto giustizia. Moggi doveva presentarsi”. Il Codacons chiede la diretta TV del processo. Quattro club a rischio. Rossi: “Nessuna sorpresa, tempi rispettati”. Le memorie difensive e le istanze dei club. Dattilo: “Dopo la gogna nessuno parla della mia estraneità”. Parte la nuova Juve. Per Pessotto un cauto ottimismo

28/06 Parte il maxiprocesso su ‘calciopoli’. Borrelli “Nessuno screzio con Palazzi. Spero tempi rapidi per il processo”. Delio Rossi “Il processo non cambierà il giudizio dei tifosi”. Aliberti “La Covisoc un sistema truccato”. Foti “La Reggina indipendente da Juve e Moggi”. Gazzoni pronto a costituirsi parte civile. De Santis vuole denunciare Ancelotti. Migliora lievemente Pessotto. La moglie chiede rispetto. L’Antitrust diffida Mediaset per i diritti TV “Solo sul digitale terrestre”

27/06 Ripartita a pieni giri l’indagine di Borrelli. Cellino batte i pugni. Moggi in TV attacca Carraro e le lobby del pallone. Moratti chiede trasparenza. Perquisita la sede del Sora. Pessotto vola giù dall’abbaino della sede della Juve: è gravissimo. L’anno più nero della Juve. Baldini “Sostituire anche Palazzi”. La Commissione cultura della Camera vara il programma di indagine. GEA: A Roma le audizioni di Capello e Giraudo

26/06 Riparte l’inchiesta di Borrelli con le comprimarie, sentito l’Arezzo. Arriva il processo, i legali della difesa cercano scappatoie. Tronchetti Provera d’accordo con Moratti “Gli scudetti agli onesti”. Ancora un mese da presidente di Lega per Galliani. Piazzola “Indagate su Zeman”. Baldini “Cambiate le persone in ufficio indagini ma non è cambiato il giudice Palazzi”. Le memorie di fensive di Juve, Milan, lazio e Fiorentina

25/06 Moratti “Un colpo di spugna sarebbe molto grave. Sentenze esemplari o vado all'estero”. Lolli “Nessun colpo di spugna, le inchieste avanzano”. D’Ambrosio “No all’amnistia. Lo scandalo è grave”. Confermate le cene a casa di Giraudo con Pairetto, Bergamo e Moggi. Bergamo “Meani si interessava per conto di Galliani”. Carlo Piazzola “Allontanato dal sistema. Il mondo del calcio deve chiedere scusa a Sensi ”

24/06 Lunedì Borrelli riprende il lavoro. Nel suo mirino le iscrizioni ai campionati e i diritti TV. Commissario Rossi “Potrei cambiare il format dei campionati. Vietate le vendite dei marchi”. Gazzoni (Bologna) “Iscrizioni fasulle per anni”. Corbelli si costituisce parte civile contro Carraro e Della Valle. De Santis al contrattacco. Il Financial Times scettico sulla retrocessione della Juve. Le conclusioni dell’inchiesta di Borrelli

23/06 Dopo i deferimenti spazio alla difesa. De Santis attacca Ancelotti. Abete “Il mondo del calcio attende giustizia”. Blatter: “In Italia situazione seria ma Rossi e Borrelli sono preparati”. Il processo partirà il 29 giugno. Galliani “Ma quale secessione del calcio”. Della Valle “Siamo innocenti”. I sociologi sentenziano: Il calcio un business e non più uno sport

22/06 Scattano i deferimenti. Nel calderone Juve, Milan, Fiorentina e Lazio. Galliani lascia la Lega. Le accuse e i nomi. Costituito il collegio giudicante. La Juve: verificheremo le accuse. La Fiorentina pronta a difendersi. Berlusconi “Mai avuto vantaggi in campo”. Garrone “Giorni difficili, ma la Sampdoria è fuori”. Speculazioni in borsa: in rialzo i titoli di Lazio, Juve e Milan

21/06 Domani i deferimenti, Di Sebastiano segretario della FIGC. Ghirelli si dimette. Abete: Il deferimento dopo le 18 segno di buon senso. Lippi “Non so niente dei deferimenti”. La Porta (Barça) “Moggi in Spagna non potrebbe esistere”. Berlusconi: “Il Milan defraudato”. Perquisita la sede dello Standard Liegi. Zamparini (Palermo) “Faremo la Champions League”

20/06 Cominciano i deferimenti, in moto gli avvocati. I parlamentari scrivono a Rossi “Ora ripescaggi trasparenti”. Prosegue l’indagine disciplinare del CSM sui magistrati coinvolti in calciopoli. De Santis a Matrix racconta la sua verità. Caselli ribatte a De Santis “Mai parlato di arbitri con lui”. Oriali: “Gli scudetti revocati non interessano all’Inter”. Il Ministro Amato ironizza “Mi spiace che il ‘Toro’ non possa incontrare la Juve”. Gattuso “Assurdo andare in B per un trapianto di capelli”

19/06 Borrelli chiude l’inchiesta con una relazione di 180 pagine. Ora tocca a Palazzi “Il calcio deve rimanere imprevedibile. Il sistema può guarire”. A rischio la sponsorizzazione degli arbitri. Quattro arresti per il caso Gaucci. Andreotti “Qualcuno pagherà dazio”. Zamparini (Palermo) “Si torni al sorteggio integrale”

18/06 Si tirano le somme. Dal Palazzo fanno sapere che useranno il pugno di ferro. In attesa della relazione di Borrelli. Gentile (FI) alla procura di Napoli “Sentire Pagliuso sulla estromissione del Cosenza”. Il Genoa va in B, ma Preziosi non festeggia “Troppa rabbia”. 30 mila tifosi rossoblu festeggiano la fine di un incubo

17/06 Il difensore Antonaccio denuncia su di un libro la “realtà oscura” della serie C. “Corruzioni, compromessi e ricatti”. L'ex Presidente del Cosenza, Pagliuso, aspetta la chiamata del Procuratore Borrelli (Video con intervista) anche per la C. Il Procuratore Borrelli prepara le relazioni. Nella prima tranche d’inchiesta ci sono Juve, Lazio, Fiorentina, Milan, Samp. Petrucci “Di amnistia non se ne parla proprio”

16/06 Ripresi gli interrogatori, sentiti Garrone e Marotta. Rossi completa la CAF. Processo vicino. Dai politci tifosi del Torino un no all’amnistia: “Ed ora restituiteci lo scudetto del 1927” . Dalla CAF alla Corte Federale rito abbreviato. Stabiliti tempi e modalità del processo. Secondo Adiconsum falsato il 30% delle partite del campionato 2003/04. La Fiorentina replica a Preziosi: “La cena con Moggi c’è stata, ma nessuna festa”. Cellino (Cagliari) “Mi auguro che tutto sia un grosso errore. Serve una presidenza super-partes”

15/06 Il calabrese Ruperto nominato presidente della CAF. Pagliuso (Cosenza) “Adeguarsi allo strapotere Juve dava privilegi”. Chiesta audizione a Borrelli. Il CSM vieta ai magistrati di occuparsi di giustizia sportiva. Revocati tutti gli incarichi. Ministro Melandri “Si va verso la vendita collettiva dei diritti televisivi”. Rossi “Se Galliani è in conflitto di interessi non è un mio problema”.

14/06 Il Commissario Rossi nomina Agnolin commissario dell’Associazione Arbitri. Casarin “L’arbitro torni ad essere l’uomo misterioso”. L’azzeramento della CAF è questione di ore. Si va verso la nomina di Ruperto. Pagliuso chiede la riammissione in serie B del Cosenza Calcio 1914. Intercettazioni sui PM. Paparesta si difende: “Carriera stroncata se denunciavo l’irruzione di Moggi”. Prosegue l’inchiesta GEA. A Napoli prosegue l’inchiesta stralcio che riguarda giudici e polizia. La Juve ricomincia da Cobolli Gigli e Tardelli

13/06 Chiuso il primo filone di indagini. Il Presidente della Corte d’Appello Federale, Martellino, si difende. Processo doppio. Si allarga l’inchiesta del CSM. Mercoledì le decisioni del plenum. Abete e De Rossi: Nessuna amnistia anche se vinciamo. Buffon “Bello sudare la maglia per l’Italia”. I favori della “cupola” alla Lazio. La Juve riparte voltando pagina in fretta: nuovo Cda.

12/06 Girando da Borrelli “Nessuna gara era preordinata”. Ascoltato il dipendente della Federcalcio Galati “Chi si oppone viene vessato”. Anche la Samp nell’indagine. Blatter “Trovati i problemi ora si va verso le soluzioni”. La Lega va verso la riscrittura del regolamento. E poi Galliani, Sacchi, Di Pietro, Campana, Pescante.

11/06 Una domenica tranquilla. Lunedì Giraudo da Borrelli. Il Legale di Titomanlio “Nessun muro di reticenza”. Trezeguet “Aspettiamo la giustizia sportiva”. Gli sponsor della Juve ripongono la loro fiducia nella società

10/06 Borrelli si concede una pausa. Il Presidente Cellino “Rossi chieda consigli ai presidenti onesti”. Secondo il legale di Lotito il campionato slitta a dicembre. Del Piero “Spero che per la Juve si risolva nel migliore dei modi” L’assistente Titomanlio: “Pronti a collaborare”

09/06 Borrelli contro un “muro difensivo concordato”. Maxi audizione con Meani (Milan): quasi otto ore. Non esiste alcun super teste. Tre ore di interrogatorio per Carraro e tre anche per Pieroni. Pirrone replica a Bergamo: “Io scarso e onesto, lui invece?”. Catricalà “Presto regole per i procuratori”. Adiconsum presenta uno studio sugli errori arbitrali dal 2002 al 2004. Avv. Coppi: “Il Coni potrebbe costituirsi parte civile”

08/06 Bergamo interrogato per nove ore “Fatto fuori da Pairetto e Lanese”. Per Pairetto sei ore di interrogatorio. Moggi dice no a Borrelli. Oggi tocca a Carraro. Della Valle “Non abbiamo fatto nulla di strano”. L’AIA rigetta il ricorso di De Santis: non andrà ai mondiali. Galliani ascoltato per due ore. L’Antitrust collabora con Rossi

07/06 Interrogatori fiume per De Santis e Paparesta. Borrelli: “Nessun pentito. Entro 10 giorni la relazione alla Procura sportiva”. La Commissione Cultura della Camera avvierà un indagine. Pirrone: “Già da tempo denunciavo pressioni”. Gaucci Jr: “C’è ancora paura della ‘cupola’

06/06 Borrelli mette sotto torchio gli arbitri. No Intertoto per il calcio italiano. E Rossi incassa l’ok di Uefa e Fifa. Corioni: “Girando la mente, Galliani gli obbediva”. Lazio e Juve nel mirino di Borrelli. Rossi incontra Galliani: Nessuna accordo sulla gestione della Lega. Blatter “Felice della reazione delle autorità italiane”

05/06 Borrelli a tutto campo, vuol vederci chiaro su tutto. E il Coni ricorre alla Caf per la sentenza su Agricola per il doping. Mazzarri ascoltato dal PM di Napoli. Cesare Geronzi ascoltato per due ore dai PM. L’ex segretaria della CAN, Fazi, non risponde. Pelè “Spero che la giustizia punisca tutti”. Blatter “Ci vogliono arbitri professionisti”

04/06 Borrelli in azione: L'arbitro Pirrone interrogato per tre ore. Il Milan si ribella: “Una campagna contro”. Lite in un bar per calciopoli, ci scappa il morto

03/06 Cannavaro e Trezeguet interrogati dai PM a Roma. La Procura di Torino vuol riaprire l’inchiesta sulle designazioni. Undici giorni per rifondare la Juve. Somma “Non cambia nulla. Moggi resterà sempre un grande”

02/06 Il procuratore Borrelli pronto per il maxiprocesso. Ombre sulla partita Udinese-Milan del 2005: Galliani e Pozzo non ci stanno. Galliani: “Siamo stati danneggiati”. Il Legale di Moggi replica a Galliani “Ha letto tutte le intercettazioni?”. Spalletti in procura a Napoli.

01/06 Il commissario Rossi: “Una situazione che non pensavo così grave”. Secondo l’ex vicecapo dell’Ufficio indagini Juve e Fiorentina in B. Galliani pronto a lasciare. Preziosi sentito dalla Procura di Napoli. Nevio Scala: “Tutto deprimente. Con gli azzurri si può andare avanti”.

31/05 Calcio nel caos: Lotito ai PM: “Lazio pulita”. Il difensore di Moggi: “Il Milan il vero potere”. I rossoneri "Manovre diversive". Petrucci “Voltiamo pagina, torniamo a parlare di sport”. Verdone “Di fronte allo scandalo del calcio mi vergogno di essere italiano”. Zeman “Io alla Juve? Non potrei. Ipotesi Baggio? sarebbe solo per immagine”.

29-30/05 Calcio nel caos: Caso Gea,sentito l'arbitro cosentino Palmieri: “Mai rilasciato interviste”. Lazio nei guai: aggiotaggio per Lotito. Niente incarichi sportivi per i magistrati del CSM. Avv. Grassani “Milan in B, ipotesi per ora non ipotizzabile”. Del Piero “Orgoglioso di essere juventino”. V.Franza "Ipotesi A per il Messina". Ieri sentito Della Valle.

28/05 Calcio nel caos: Per Borrelli una settimana intensa. Bonfrisco “Paparesta fuori dalle regole”. Gattuso: “Qualcuno sputa nel piatto”.

27/05 Calcio nel caos: L’inchiesta entra nel vivo. Borrelli al lavoro e Lippi difende il figlio. Commissario Rossi: “Sconti per nessuno”. Sacchi e Agnolin: “Chi ha sbagliato paghi”. Lippi: “In Italia chi è indagato è già condannato”. Peruzzi accusa: “Moggi il pastore e noi il gregge”.

26/05 Calcio nel caos: Gli atti passano a Borrelli: Parte ufficialmente “Piedi Puliti”. Galliani rimane solo, si dimette Zamparini. Gigi Riva: “Beckembauer ha parlato da bambino”. Cossiga: “Tangentopoli era più onesta”. Sacchi: “Torniamo al calcio di prima, senza banchieri e politica”. Il figlio di Lippi indagato a Roma e Milano.

25/05 Calcio nel caos: Interrogatori a Napoli e Roma e perquisizioni della GdF. Cannavaro ci ripensa. Albertini: “Pensavo ci fosse sudditanza psicologica, invece...”. Cecchi Gori “Affossato perchè scomodo. I 5 anni più brutti della mia vita”. Licenza Uefa per 14 club: manca la Lazio. I tiofosi si costituiscono parte civile. Gli ex vogliono Boniperti presidente della Juve

24/05 Calcio nel caos: La Lega Calcio cerca nuove regole. Alla Gea e ad Alessandro Moggi oltre il 10% del mercato delle procure. Conti: “Lotta al conflitto d’interessi”. La Finanza nella sede del Crotone e della Reggina. Buffon in Procura. Galliani confermato in Lega. Cannavaro: “Gli scudetti della Juve, meritati”

23/05 Calcio nel caos: Il commissario della FIGC, Rossi, nomina il procuratore Borrelli capo ufficio indagini. Scatta “Piedi puliti”. A Napoli sfilano i testi. perquisita la sede della Torres

22/05 Calcio nel caos: Lippi rimane al suo posto. Moggi cita Berlusconi. Chieste le dimissioni di Galliani che le respinge, l’inchiesta va avanti. Moggi: “Un’imboscata di Galliani”. Guido Rossi: “Beckenbauer ne approfitta”. Avv. Stagliano “La Juve in B”

21/05 Calcio nel caos: Moggi ebbe un ruolo importante nelle elezioni di Carraro e Galliani. Tardelli replica a Beckenbauer “Anche in Germania c’è il marcio”. Chieste le dimissioni di Lippi. Le intercettazioni di De Santis

20/05 Calcio nel caos: Il potere assoluto di Moggi. Ora è fuga dalla Gea. Si dimette anche il Generale Attardi. Beckembauer: L’Italia la pagherà ai Mondiali. Le tifoserie di Messina, Crotone e Reggina non ci stanno

19/05 Calcio nel caos: La Gea controllava anche Reggina, Livorno e Siena. Gazzoni: “Le dimissioni di Carraro sono finte”. Interrogati Lippi e Zeman. Si dimette il Generale Pappa

18/05 Calcio nel caos: Il Commissario Rossi fa piazza pulita. Le intercettazioni di Carraro e Moggi che preparavano le elezioni in Lega. Menzionato Pisanu. Sospesi nove arbitri, la Finanza a casa di Moggi e nella sede della Juve

17/05 Calcio nel caos: Il Commissario Rossi al lavoro. Spunta il filone doping. Dopo il vertice delle Procure, nuovi accertamenti. Definite le competenze delle Procure di Roma e Napoli.

16/05 Calcio nel caos: Guido Rossi commissario della FIGC chiamato a sistemare il calcio e le sue regole. Petrucci rassicura Lippi “Verrò a trovarti con Rossi”.

 

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