Borrelli si concede una pausa
10/06 Il capo dell'ufficio indagini della Figc, dopo una lunga
e intensa settimana di interrogatori cominciata domenica scorsa
con l'ex arbitro Pirrone, si concede una pausa, almeno per quanto
riguarda le audizioni. L'ex procuratore generale di Milano non si
e' presentato nella sede della Federcalcio e ha lasciato ai suoi
collaboratori il compito di sentire l'unica persona convocata per
oggi, il guardialinee Stefano Titomanlio, finito nelle intercettazioni
in relazione al match di serie B della stagione 2004/05 tra Salernitana
e Arezzo. "Non mi sento vittima - ha dichiarato all'uscita
da via Po, dopo essere stato ascoltato per circa due ore - ma al
tempo stesso non mi sento di appartenere a questo sistema. E' andata
molto bene, siamo soddisfatti, abbiamo avuto un chiarimento su Arezzo-Salernitana.
Abbiamo fatto vedere una cassetta, dimostrando che non era stata
commessa nessuna violazione dal punto di vista arbitrale".
E a rincarare la dose ci ha pensato il suo legale Andrea Ostellari:
"sulle intercettazioni e' stata violata qualche norma, ci sentiamo
persone offese". Domani gli 007 federali non hanno in programma
nessuna audizione e dovrebbero ripartire lunedi' con l'ex amministratore
delegato della Juventus Antonio Giraudo. Sul lavoro dell'ufficio
indagini ha pero' avuto qualcosa da ridire Gianmichele Gentile,
l'avvocato del presidente della Lazio Claudio Lotito. "Stanno
lavorando - ha sottolineato ai microfoni di Radio Radio - sulla
base di quelle intercettazioni riportate sui rapporti dei carabinieri,
lette sull'Espresso. Noi vogliamo sentirle tutte, senza estrapolare
solo quelle frasi che servono all'accusa. Da un punto di vista penale,
la frode sportiva si consuma con l'alterazione del risultato mentre
in sede di giustizia sportiva il problema e' piu' delicato perche'
si punisce anche l'intenzione di un comportamento atto a modificare
l'esito di una partita. Cosa, quest'ultima, che il testo delle telefonate
esclude". Non meno tenero il presidente del Cagliari Massimo
Cellino, secondo il quale "Borrelli e Rossi devono riorganizzare
l'Ufficio Indagini e la Federazione. Ci sono problemi di carattere
organizzativo piu' grandi di quanto si possa pensare". Il numero
uno dei sardi ne ha comunque avuto per tutti, da Rossi ("vuole
far fare le regole a persone che non sono competenti e cosi' manca
di rispetto al sistema calcistico in generale") a Bergamo ("leggendo
le intercettazioni tra lui e Moggi sono rimasto scioccato"),
passando anche per Gaucci ("non puo' parlare una persona come
lui"). Al lavoro anche la procura di Napoli, che ha ripreso
gli interrogatori presso la caserma dei carabineri del nucleo centrale
operativo di Roma: oggi e' stato il turno di Gedeone Carmignani,
sentito su un Parma-Lecce come persona informata sui fatti, e del
guardialinee Cuttica. E mentre il pm Luca Palamara, che conduce
assieme alla Palaia l'inchiesta Gea a Roma, chiede al Guardiasigilli
Mastella maggiori risorse per essere piu' efficienti, il presidente
del Milan Silvio Berlusconi fa il suo 'in bocca al lupo' agli azzurri
e si augura che "lo scandalo del calcio non influenzi Lippi,
che ha avuto un coinvolgimento diretto".
Il Presidente Cellino “Rossi chieda consigli
ai presidenti onesti”
10/06 Sebbene sia appena rientrato dagli Stati Uniti, Massimo Cellino,
e' aggiornatissimo sugli scandali che hanno investito il calcio
italiano. "Ho seguito tutto dall'America attraverso i giornali
e sono molto preoccupato per i tempi - ha dichiarato Cellino - Il
dramma e' che prima di poter provvedere Borrelli e Rossi devono
riorganizzare l'Ufficio Indagini e la Federazione. Ci sono problemi
di carattere organizzativo piu' grandi di quanto si possa pensare".
Il numero uno rossoblu ne ha per tutti e non lesina una frecciata
nemmeno al commissario straordinario della Figc: "Rossi, che
non ho il piacere di conoscere, vuole far fare le regole a persone
che non sono competenti. Cosi' manca di rispetto al sistema calcistico
in generale. Le regole sono anche troppe, ma finora non sono state
seguite perche' erano sbagliate le persone preposte a farle rispettare.
Uno che non conosce i problemi del calcio rischia di fare danni
peggiori. Il commissario, secondo me, farebbe bene a circondarsi
di persone competenti, che lo aiutino a capire il calcio, invece
di avvalersi dei giornali e delle denunce di qualcuno, che adesso
vuole essere vittima piuttosto che carnefice. Rossi e Borrelli dovrebbero
chiedere qualche piccolo consiglio ai presidenti onesti e competenti.
La mia paura e' che, purtroppo, non si fidino del sistema calcistico
in generale e per questo mi sento offeso". Cellino approfondisce
l'argomento intercettazioni. "Mi sorprende, soprattutto, il
coinvolgimento di Bergamo - dichiara - L'ho sempre considerato al
di sopra di ogni sospetto, una persona di garanzia. Si lamentava
del fatto che gli arbitri bravi non erano gratificati. Nella categoria,
per aumentarne la qualita', voleva coinvolgere anche gli ex calciatori.
Rimasi molto dispiaciuto quando lo scorso anno rassegno' le dimissioni.
Quel gesto faceva pensare che non condividesse certi atteggiamenti,
ma leggendo le intercettazioni tra lui e Moggi sono rimasto scioccato.
Era giusto il dialogo con i dirigenti calcistici nel caso di lamentele
e critiche costruttive, ma i confronti veri e propri avrebbe dovuto
farli con Pairetto". Il massimo dirigente del Cagliari fa anche
una rivelazione: "Ho parlato anch'io con Bergamo in passato
per lamentarmi di certi arbitraggi. Penso che sia un diritto contestare
la qualita' dei direttori di gara, ma non avevo mai messo in dubbio
la loro onesta'. Da qui a dire quali dovevano essere le fasce e
gli arbitri ce ne corre". Sui provvedimenti da prendere, Cellino
ha una sola certezza: "La giustizia al 100% esiste solo nel
regno dei cieli. E' gia' una grossa conquista aver smascherato le
ipotetiche malefatte o i comportamenti leggeri di questi professionisti
del calcio. Adesso dobbiamo scegliere. Se vogliamo fare giustizialismo
e' giusto andare anche piu' indietro e allora possiamo arrivare
all'eta' della pietra. Se, invece, si vuole evitare che certe cose
si ripetano, dando merito a chi era pulito, allora bisogna porre
dei limiti e circoscrivere il danno". Quando gli viene chiesto
di Fiorentina e Lazio, Cellino risponde cosi': "Me ne importa
relativamente. Non voglio la testa di nessuno, ma ho letto di telefonate
con Mazzini con il quale io non ho mai parlato. Le cose che hanno
fatto Fiorentina e Lazio possono essere considerate atti di grande
debolezza, ma se loro sono stati costretti a fare certe cose perche'
non lo sono stato io? Nella vita si possono scegliere le strade
rette e quelle apparentemente piu' facili e veloci. Vorrei solo
che a pagare non fossero quelli che non si sono inchinati a un certo
tipo di potere. Insomma, non vorrei sentirmi un imbecille per non
averlo fatto". Cellino prosegue, attaccando la Roma: "Il
Cagliari non ha debiti ne' con Capitalia ne' con altri sistemi bancari.
Sotto la mia gestione non ha vinto scudetti, ma non si e' potuto
permettere Batistuta per settanta miliardi, dandogliene dieci a
stagione, e di non pagare l'Irpef per 200 o 300 milioni di euro.
Io pagavo con i miei soldi, non andavo a chiedere soldi a Capitalia.
Chi accetta un compromesso e permette a certe persone di entrare
in societa' poi non le fa piu' uscire. Sei stato debole e diventi
loro debitore. Smettiamola di prenderci in giro. Ci vuole un minimo
di decenza. Non posso accettare che parlino certe persone e addebitino
le proprie malefatte a Luciano Moggi. Preziosi e Pieroni, ad esempio,
dovrebbero essere interdetti a parlare pubblicamente". Ma Cellino
spara a zero anche su Gaucci: "Non puo' parlare una persona
come lui. Lui e Pieroni fanno parte di un brutto incubo. Pensavo
fosse finito e, invece, mi ritrovo ancora il suo nome sui giornali.
Va a Santo Domingo e parla. Perche' non viene in Italia, invece
di stare li'. E quando parla, Gaucci deve dire il 100%, non il 90,
il 95 o il 99. Che parli in tribunale e, come si e' preso i soldi,
si assuma le sue reponsabilita'". Il discorso si sposta sugli
arbitri: "Quelli seri non venivano tutelati. Paparesta e' un
grande arbitro e so che ha cercato di combattere il sistema. L'ho
visto dirigere e subire certe designazioni. Lui come tanti altri,
mentre qualcun altro ha fatto il furbetto. Boggi fu allontanato
perche', quando Carraro decise di dare una valanga di soldi alla
categoria, lui non era d'accordo. Da quel momento in poi gli arbitri
hanno cominciato ad obbedire molto di piu' a certi personaggi".
Cellino parla poi di Agnolin e Casarin, entrambi candidati ad entrare
nell'Aia: "Agnolin e' una delle persone piu' oneste e competenti
che ho conosciuto in vita mia. Come designatore non l'ho conosciuto,
ma quando era dirigente del Verona e' stato uno dei pochi a dimostrare
dignita' e integrita' morale. A volte non ci vado d'accordo, ma
anche se non e' mio amico davanti a lui devo levarmi il cappello".
Riserve invece su Casarin. "E' una grande persona - continua
Cellino - ma sono troppo fresche le ferite di quando era designatore.
I suoi ultimi anni non sono stati come i primi. All'inizio fu eccezionale,
poi divenne molto piu' debole nei confronti dei poteri forti per
la paura di saltare come designatore. Negli ultimi anni c'e' stato
terrore reverenziale da parte degli arbitri, mentre prima esisteva
solo un certo timore". In chiusura Cellino pone alcuni interrogativi:
"Adesso ha riaperto le indagini anche la Procura di Torino.
Perche' non lo ha fatto prima? Non capisco piu' nulla. Perche' e'
scoppiato tutto questo casino quando ha vinto le elezioni la sinistra
e non prima? Io sono stato tra i primi ad essere chiamato a deporre
dalla Procura della Repubblica di Catania. Feci le deposizioni e
non hanno fatto niente. Se vogliono scoprire le cose, le scoprono,
ma non c'e' peggior sordo di chi non vuol sentire".
Secondo il legale di Lotito il campionato slitta
a dicembre
10/06 "Non abbiamo paura di una 'giustizia sommaria' per l'urgenza
di stilare il calendario perche' c'e' sempre la giustizia costituzionale.
Le decisioni possono essere sospese dal Tar, con il rischio che
il campionato, invece di partire ad agosto-settembre, inizi a dicembre".
La previsione e' di Gianmichele Gentile, l'avvocato del presidente
della Lazio Claudio Lotito, ascoltato ieri dall'Ufficio Indagini
di Borrelli per l'inchiesta su 'calciopoli'. "Stanni lavorando
- ha sottolineato Gentile ai microfoni di Radio Radio - sulla base
di quelle intercettazioni riportate sui rapporti dei carabinieri,
lette sull'Espresso. Noi vogliamo sentirle tutte, senza estrapolare
solo quelle frasi che servono all'accusa. Da un punto di vista penale,
la frode sportiva si consuma con l'alterazione del risultato mentre
in sede di giustizia sportiva il problema e' piu' delicato perche'
si punisce anche l'intenzione di un comportamento atto a modificare
l'esito di una partita. Cosa, quest'ultima, che il testo delle telefonate
esclude". Per il legale del patron biancoceleste, "il
comportamento di Lotito e' quello che risulta dalle intercettazioni.
Il presidente si e' battuto come un leone per evitare dei risultati
negativi determinati dagli arbitraggi". Gentile svela di aver
preparato un dossier con dieci partite della Lazio tra il settembre
2004 ed il febbraio 2005 proprio per sottolineare come la Lazio
sia stata eventualmente danneggiata dalle decisioni dei direttori
di gara: "Lotito non ha mai chiesto favori - ha spiegato -
ma solo di evitare dei torti. E' stato fatto oggetto di un attacco
politico per la transazione con il fisco e per il fatto che la societa'
non era certa di restare in A. Nel 2005, Lotito ha anche scritto
una 'letteraccia' a Carraro minacciando reazioni eclatanti perche'
era stufo dei tanti torti arbitrali". L'avvocato Gentile, che
ha ricordato come Lotito avesse fatto passi istituzionali per "sganciare
il sistema arbitrale dalla federazione", toglie dall'inchiesta
quella famosa telefonata in cui Lotito parlava di 'atti da bandito'
riferito a Della Valle: "Riguardava una proposta di ambito
associativo (riguardante la Lega, ndr) che non si riferiva al campionato
o alla volonta' di combinare partite". La conclusione e' del
tutto assolutoria: "La Lazio non merita sanzioni perche' ha
avuto sempre un comportamento cristallino".
Del Piero “Spero che per la Juve si risolva
nel migliore dei modi”
10/06 Ha parlato dopo un lungo silenzio. Sullo scandalo delle intercettazioni
ha detto di essere effettivamernte vicino a Moggi e alla societa',
ma di restare in attesa della fine delle inchieste: "Apro la
televisione tutti i giorni - ha detto il capitano della Juventus
dal ritiro azzurro di Duisburg - e sento delle novita'. Quindi la
situazione e' molto complessa: spero per la Juve si risolva tutto
nel migliore dei modi. D'altro canto nella societa' stanno cambiando
molte cose e spero che dopo il Mondiale le cose saranno piu' sorridenti
per noi". Lo stesso Del Piero si e' detto come Achille salito
su una collina per meditare: "Credo che le responsabilita'
di questa nazionale per risollevare le sorti del calcio azzurro
siano importanti - ha aggiunto - ma non ritengo che siano tutte
da mettere sulle spalle della Nazionale. Noi dobbiamo anche pensare
a giocare".
L’assistente Titomanlio: “Pronti a
collaborare”
10/06 Negli uffici federali di via Po l'assistente arbitrale Stefano
Titomanlio accompagnato dal suo legale ha dichiarato prima dell’audizione
"Ci dispiace esser stati tirati in ballo ma fa parte delle
regole tuttavia siamo dispiaciuti per la fuga di notizie. Abbiamo
la possibilita' di chiarire tutto, avremo un atteggiamento collaborativo".
L'assistente arbitrale Stefano Titomanlio ha lasciato da pochi minuti
gli uffici federali di via Po accompagnato dal suo legale dopo circa
due ore di audizione. "Non mi sento vittima - ha detto all'uscita
dalla Figc - ma al tempo stesso non mi sento di appartenere a questo
sistema. E' andata molto bene, siamo soddisfatti, abbiamo avuto
un chiarimento su Arezzo-Salernitana. Abbiamo fatto vedere una cassetta,
dimostrando che non era stata commessa nessuna violazione dal punto
di vista arbitrale". Il legale dell'assistenre arbitrale, Andrea
Ostellari, ha aggiunto: "Sulle intercettazioni e' stata violata
qualche norma -ha chiuso l'avvocato - ci sentiamo persone offese".
Servizi precedenti
09/06
Calcio nel caos: Borrelli contro un “muro
difensivo concordato”. Maxi audizione con Meani (Milan): quasi
otto ore. Non esiste alcun super teste.
Tre ore di interrogatorio per Carraro e tre anche per Pieroni. Pirrone
replica a Bergamo: “Io scarso e onesto, lui invece?”.
Catricalà “Presto regole per i procuratori”.
Adiconsum presenta uno studio sugli errori
arbitrali dal 2002 al 2004. Avv. Coppi: “Il Coni potrebbe
costituirsi parte civile”
08/06
Calcio nel caos: Bergamo interrogato per nove
ore “Fatto fuori da Pairetto e Lanese”. Per Pairetto
sei ore di interrogatorio. Moggi dice no a
Borrelli. Oggi tocca a Carraro. Della
Valle “Non abbiamo fatto nulla di strano”. L’AIA
rigetta il ricorso di De Santis: non andrà ai mondiali. Galliani
ascoltato per due ore. L’Antitrust collabora con Rossi
07/06
Calcio nel caos: Interrogatori fiume per De
Santis e Paparesta. Borrelli: “Nessun
pentito. Entro 10 giorni la relazione alla Procura sportiva”.
La Commissione Cultura della Camera avvierà un indagine.
Pirrone: “Già da tempo denunciavo
pressioni”. Gaucci Jr: “C’è ancora
paura della ‘cupola’”
06/06
Calcio nel caos: Borrelli mette sotto torchio
gli arbitri. No Intertoto per il calcio italiano.
E Rossi incassa l’ok di Uefa e Fifa. Corioni:
“Girando la mente, Galliani gli obbediva”. Lazio
e Juve nel mirino di Borrelli. Rossi incontra
Galliani: Nessuna accordo sulla gestione della Lega. Blatter
“Felice della reazione delle autorità italiane”
05/06
Calcio nel caos: Borrelli a tutto campo, vuol
vederci chiaro su tutto. E il Coni ricorre
alla Caf per la sentenza su Agricola per il doping. Mazzarri
ascoltato dal PM di Napoli. Cesare Geronzi
ascoltato per due ore dai PM. L’ex segretaria della
CAN, Fazi, non risponde. Pelè “Spero
che la giustizia punisca tutti”. Blatter “Ci
vogliono arbitri professionisti”
04/06
Calcio nel caos: Borrelli in azione: L'arbitro
Pirrone interrogato per tre ore. Il Milan
si ribella: “Una campagna contro”. Lite in un
bar per calciopoli, ci scappa il morto
03/06
Calcio nel caos: Cannavaro e Trezeguet interrogati
dai PM a Roma. La Procura di Torino vuol riaprire
l’inchiesta sulle designazioni. Undici giorni per rifondare
la Juve. Somma “Non cambia nulla. Moggi
resterà sempre un grande”
02/06
Calcio nel caos: Il
procuratore Borrelli pronto per il maxiprocesso. Ombre
sulla partita Udinese-Milan del 2005: Galliani e Pozzo non ci stanno.
Galliani: “Siamo stati danneggiati”. Il
Legale di Moggi replica a Galliani “Ha letto tutte le intercettazioni?”.
Spalletti in procura a Napoli.
01/06
Calcio nel caos: Il commissario Rossi: “Una
situazione che non pensavo così grave”. Secondo
l’ex vicecapo dell’Ufficio indagini Juve e Fiorentina
in B. Galliani pronto a lasciare. Preziosi
sentito dalla Procura di Napoli. Nevio Scala: “Tutto
deprimente. Con gli azzurri si può andare avanti”.
31/05
Calcio nel caos: Lotito ai PM: “Lazio
pulita”. Il difensore di Moggi: “Il
Milan il vero potere”. I rossoneri "Manovre diversive".
Petrucci “Voltiamo pagina, torniamo a parlare di sport”.
Verdone “Di fronte allo scandalo del
calcio mi vergogno di essere italiano”. Zeman “Io
alla Juve? Non potrei. Ipotesi Baggio? sarebbe solo per immagine”.
29-30/05
Calcio nel caos: Caso Gea,sentito l'arbitro
cosentino Palmieri: “Mai rilasciato interviste”. Lazio
nei guai: aggiotaggio per Lotito. Niente incarichi sportivi per
i magistrati del CSM. Avv. Grassani “Milan in B, ipotesi
per ora non ipotizzabile”. Del Piero
“Orgoglioso di essere juventino”. V.Franza "Ipotesi
A per il Messina". Ieri sentito Della Valle.
28/05
Calcio nel caos: Per Borrelli una settimana
intensa. Bonfrisco “Paparesta fuori
dalle regole”. Gattuso: “Qualcuno sputa nel piatto”.
27/05
Calcio nel caos: L’inchiesta entra nel
vivo. Borrelli al lavoro e Lippi difende il
figlio. Commissario Rossi: “Sconti per nessuno”.
Sacchi e Agnolin: “Chi ha sbagliato
paghi”. Lippi: “In Italia chi è indagato
è già condannato”. Peruzzi
accusa: “Moggi il pastore e noi il gregge”.
26/05
Calcio nel caos: Gli atti passano a Borrelli:
Parte ufficialmente “Piedi Puliti”. Galliani
rimane solo, si dimette Zamparini. Gigi Riva: “Beckembauer
ha parlato da bambino”. Cossiga: “Tangentopoli
era più onesta”. Sacchi: “Torniamo al
calcio di prima, senza banchieri e politica”. Il
figlio di Lippi indagato a Roma e Milano.
25/05
Calcio nel caos: Interrogatori a Napoli e
Roma e perquisizioni della GdF. Cannavaro
ci ripensa. Albertini: “Pensavo ci fosse sudditanza
psicologica, invece...”. Cecchi Gori
“Affossato perchè scomodo. I 5 anni più brutti
della mia vita”. Licenza Uefa per 14 club: manca la
Lazio. I tiofosi
si costituiscono parte civile. Gli ex vogliono
Boniperti presidente della Juve
24/05
Calcio nel caos: La Lega Calcio cerca nuove
regole. Alla Gea e ad Alessandro Moggi oltre
il 10% del mercato delle procure. Conti: “Lotta al
conflitto d’interessi”. La Finanza
nella sede del Crotone e della Reggina. Buffon in Procura.
Galliani confermato in Lega. Cannavaro:
“Gli scudetti della Juve, meritati”
23/05
Calcio nel caos: Il commissario della FIGC,
Rossi, nomina il procuratore Borrelli capo ufficio indagini. Scatta
“Piedi puliti”. A Napoli sfilano i testi.
perquisita la sede della
Torres
22/05
Calcio nel caos: Lippi rimane al suo posto.
Moggi cita Berlusconi. Chieste le dimissioni
di Galliani che le respinge, l’inchiesta va avanti.
Moggi: “Un’imboscata di Galliani”. Guido
Rossi: “Beckenbauer ne approfitta”. Avv.
Stagliano “La Juve in B”
21/05
Calcio nel caos: Moggi ebbe un ruolo importante
nelle elezioni di Carraro e Galliani. Tardelli replica a
Beckenbauer “Anche in Germania c’è il marcio”.
Chieste le dimissioni di Lippi. Le
intercettazioni di De Santis
20/05
Calcio nel caos: Il potere assoluto di Moggi.
Ora è fuga dalla Gea. Si dimette anche il Generale Attardi.
Beckembauer: L’Italia la pagherà ai Mondiali. Le
tifoserie di Messina, Crotone e Reggina non ci stanno
19/05
Calcio nel caos: La Gea controllava anche
Reggina, Livorno e Siena. Gazzoni: “Le dimissioni di
Carraro sono finte”. Interrogati Lippi
e Zeman. Si dimette il Generale Pappa
18/05
Calcio nel caos: Il Commissario Rossi fa piazza
pulita. Le intercettazioni di Carraro e Moggi che preparavano
le elezioni in Lega. Menzionato Pisanu. Sospesi
nove arbitri, la Finanza a casa di Moggi e nella sede della Juve
17/05
Calcio nel caos: Il Commissario Rossi al lavoro.
Spunta il filone doping. Dopo il vertice delle Procure, nuovi
accertamenti. Definite le competenze delle
Procure di Roma e Napoli.
16/05
Calcio nel caos: Guido Rossi commissario della
FIGC chiamato a sistemare il calcio e le sue regole. Petrucci
rassicura Lippi “Verrò a trovarti con Rossi”.