Cominciano i deferimenti, in moto gli avvocati
20/06 Adesso a muoversi e' la macchina degli avvocati, tutti al
lavoro per studiare le strategie migliori per evitare di precipitare
all'inferno. Il giorno dopo la chiusura delle indagini sul primo
filone di 'calciopoli', c'e' attesa per i deferimenti del procuratore
Stefano Palazzi: e non bisognera' attendere molto, perche' i provvedimenti
arriveranno domani. In tempo per non far slittare nemmeno di 24
ore il via del maxiprocesso davanti alla Caf. Il magistrato militare
che ha stanza in via Po conosce le carte scritte da Francesco Saverio
Borrelli e il suo staff gia' bene: ieri ha ricevuto la sua copia
personale, ma le idee le aveva gia' chiare, aggiornato in tempo
reale dell'evolversi dell'inchiesta sportiva. Il dossier messo a
punto dagli 007 federali contiene tutto per far scattare i rinvii
a giudizio, da cui non si salvera' nessuno, o quasi. Capi d'accusa
pesanti, per i quattro club finiti nello scandalo, ma anche per
dirigenti e arbitri. Ma e' sulle squadre, Juventus, Milan, Lazio
e Fiorentina, che rischiano la retrocessione seppur con gradi di
coinvolgimento diverso, che si concentra l'attenzione maggiore:
tutto dipendera' da quanto verra' penalizzata la Juventus (sulla
base dell'articolata relazione di 190 pagine dell'ufficio indagini
i bianconeri dovrebbero finire in C1, ma tutto dipendera' dalla
commissione d'appello federale chiamata a dare le sentenze di primo
grado). Palazzi motivera' i deferimenti, sottolineando l'illecito
commesse, e quindi la violazione dell'articolo del codice di giustizia
sportiva. Anche la sola responsabilita' oggettiva del club basterebbe
per la retrocessione, ma con ogni probabilita' si trattera' di responsabilita'
diretta. Un coinvolgimento piu' grave nella scala del codice di
giustizia sportiva. La gamma delle possibilita' varia e puo' prevedere
anche la C1 per la Juve e serie B per le altre tre squadre (anche
se la posizione del Milan risulta piu' grave di quella di Lazio
e Fiorentina). Ma questo lo decidera' la rinnovata Caf di Cesare
Ruperto che il 27 giugno allo Stadio Olimpico alzera' il sipario
sul processo a Moggi e alla cupola. Il grande indiziato non ci sara',
perche' l'ex dg juventino e' un ex dello sport. Gli altri pero'
si', dirigenti, volti che hanno segnato gli ultimi anni del calcio
italiano. E oggi e' stata una giornata di lavoro per Palazzi, che
si e' affacciato nella sede di via Allegri nella mattinata. Nel
pomeriggio e' tornato in Figc anche il commissario Guido Rossi,
al lavoro con il suo vice, Paolo Nicoletti. L'inchiesta procede
spedita sulle tappe fissate dallo stesso professore: l'ufficio indagini,
dopo tanto lavoro, si e' preso qualche giorno di pausa. Borrelli
gia' da ieri e' rientrato a Milano, tornera' per le audizioni della
seconda porzione d'inchiesta al via la prossima settimana. Palazzi
dopo i deferimenti si prepara a vestire i panni del grande accusatore.
Club e difese possono cominciare a tremare.
I parlamentari scrivono a Rossi “Ora ripescaggi
trasparenti”
20/06 Il calcio deve essere sport e non business, e per questo
gli eventuali ripescaggi che seguiranno le possibili retrocessioni
dei club finiti nella bufera dovranno essere all'insegna della trasparenza.
La richiesta arriva da 14 parlamentari che, dopo la chiusura delle
indagini sullo scandalo di 'calciopoli ' scendono in campo scrivendo
una lettera al commissario straordinario della Figc, Guido Rossi,
e al ministro dello sport, Giovanna Melandri. ''Nel momento in cui
si rendesse necessario - si legge nella lettera bipartisan - procedere
a ripescaggi per completare il tabellone della prossima stagione
segnaliamo la necessita' di procedere con grande fermezza. Crediamo
che su ogni criterio ipotizzabile debba prevalere quello del merito
sportivo, laddove il campo ha fornito verdetti non contestati dalle
inchieste sugli illeciti. Se il calcio e' uno sport le graduatorie
costituiscono l'unico metro di giudizio, tale da porre con equanimita'
sullo stesso piano societa' grandi e piccole. Non e' possibile che
formazioni blasonate saltino interi campionati. Anche il criterio
della solidita' finanziaria ci pare degno di essere tenuto in considerazione.
Una forte attenzione dovrebbe essere rivolta poi a quelle societa'
che puntano su calciatori italiani e sui giovani''.
Prosegue l’indagine disciplinare del CSM
sui magistrati coinvolti in calciopoli
20/06 Il Csm non ha sospeso le pratiche disciplinari istruite nei
confronti di alcuni magistrati coinvolti nell'inchiesta della procura
di Napoli su "Calciopoli". Al contrario, le pratiche sono
al vaglio della Prima Commissione, che si occupa di valutare eventuali
incompatibilita' ambientali. Ne da' notizia in una nota il prof.
Mario Caldarera, presidente della prima Commissione del Csm, smentendo
alcune notizie in tal senso diffuse dalla stampa. "Nessuna
'sospensione' di pratiche di qualsivoglia natura - si legge nella
nota - e' stata disposta; la Prima Commissione, competente per le
pratiche riflettenti eventuali incompatibilita' ambientali o funzionali
dei magistrati, sta affrontando gia' da tempo il problema generale
delle ricadute dellÂÆentrata in vigore del D.Lvo n°
109/2006 (Modifica della disciplina in tema di incompatibilitÃá,
dispensa dal servizio e trasferimento dÂÆufficio) sulle
competenze consiliari ed assumera' in tempi brevi le sue determinazioni
anche con riferimento alla pratica in questione che ÿ
stata trattata con la dovuta sollecitudine. In ogni caso - sottolinea
Caldarera - e' noto che lÂÆiniziativa disciplinare non
compete al Csm, ma al Ministro della Giustizia e al Procuratore
Generale presso la Corte di Cassazione"
De Santis a Matrix racconta la sua verità
Il giorno di Massimo De Santis. Come Paolo Bergamo qualche settimana
fa, il direttore di gara romano ha scelto gli studi di "Matrix"
per raccontare la sua verita' su calciopoli, rispondendo alle accuse
della Procura di Napoli che lo dipinge come uno dei capi di quella
"cupola" che nella stagione 2004-05 manipolo' i risultati
del campionato italiano. "Non ho mai sentito Moggi in vita
mia - sono state le parole di De Santis - l'ho incontrato con Giraudo
ma perche' prima e dopo le partite tutti i dirigenti, non solo loro,
ci venivano a a salutare. Ma non ho mai sentito Moggi al telefono
in tutta la mia vita". E all'accusa di essere un arbitro gradito
alla Juventus, emersa da certe dichiarazioni di Ancelotti, risponde:
"se era al corrente di cio', non doveva trarre benefici da
questa situazione ma andare a denunciarla alla Figc". De Santis
non ha nemmeno digerito tutto il polverone che e' stato sollevato
("comprare gli atti in edicola e' stata una delle pagine piu'
brutte dell'Italia, mi auguro di non comprare in edicola anche la
sentenza finale") e sui contatti con Caselli e Mancuso precisa
di averli incontrati "non per chiedere notizie su di me ma
perche' le indagini della Procura napoletana riguardavano due miei
amici, gli arbitri Gabriele e Palanca". Il procuratore federale
Stefano Palazzi, intanto, ha cominciato a prendere visione della
relazione di Borrelli. Nelle 190 pagine stilate dal capo dell'ufficio
indagini della Figc ci sarebbero accuse pesanti nei confronti della
Juventus, sempre piu' verso il baratro della B, ma anche verso Milan,
Fiorentina e Lazio, che pero' potrebbero "cavarsela" con
una penalizzazione. Resta da vedere, pero', a proposito della societa'
rossonera, la posizione di Galliani: dal suo reale coinvolgimento
dipendono le sorti del Milan. Certo, in quest'ottica, le dichiarazioni
rilasciate ai pm di Napoli dall'ex direttore sportivo giallorosso
Franco Baldini, che avrebbe parlato di un vero e proprio "patto
di sangue" tra Moggi e Galliani, con il beneplacito di Carraro.
E mentre un gruppo di 14 parlamentari ha richiesto al ministro Melandri
e al commissario della Figc Rossi di procedere con fermezza e trasparenza
agli eventuali ripescaggi, il consulente di mercato dell'Inter Lele
Oriali dice no agli scudetti di cui potrebbe beneficiare l'Inter.
"Ho letto sui giornali che ci sarebbe la possibilita' che ci
vengano riaccreditati gli ultimi due scudetti, ma vincerli cosi'
non ci interessa", e' stata la sua posizione. In casa azzurra
sull'argomento calciopoli Fabio Cannavaro non si pronuncia, mentre
Gennaro Gattuso e' piuttosto chiaro sul Milan e sul suo futuro in
rossonero. "Io sono disposto a tutto, senza nessun problema
- ha dichiarato - Sono sicuro che il Milan rimarra' nella massima
serie, di questo sono sicuro. Spero di non sbagliarmi, ma anche
se dovesse succedere qualcosa da parte mia non c'e' nessun problema".
. "Comprare gli atti in edicola e' stata una delle pagine piu'
brutte dell'Italia. Mi auguro di non comprare in edicola anche la
sentenza finale". Ha detto, ancora, l'arbitro Massimo De Santis,
uno dei presunti capi della "cupola" che secondo la procura
di Napoli avrebbe manipolato il campionato 2004-05. "Leggendo
gli stralci dei carabinieri ho l'impressione che non ci sia la verita'",
aggiunge il direttore di gara, che poi commenta anche alcune intercettazioni
che lo vedono protagonista. "Incontravo Giancarlo Caselli e
Paolo Mancuso (due ex direttori dell'amministrazione penitenziaria,
ndr) non per chiedere notizie su di me - spiega - ma perche' le
indagini della Procura napoletana riguardavano due miei amici, gli
arbitri Gabriele e Palanca". E ancora: "quando telefonavo
in Federazione per fare alzare il voto a un arbitro che conoscevo,
lo facevo perche' chi e' bravo deve essere premiato e un arbitro
bravo meritava altri palcoscenici".
Complotto? Cupola? Moggiopoli? Nulla di tutto questo. Almeno a sentire
Massimo De Santis. L'ex arbitro italiano declassato dai Mondiali
tedeschi, si confessa a Matrix e vuole apparire a tutti i costi
come la vittima di turno. "Ho subito di tutto > attacca
> ora e' il momento di far conoscere le mie idee". L'arbitro
che ha visto vincere 21 volte la Juventus, su 26, si giustifica
cosi': "All'inizio della carriera ad ogni arbitro vengono affidate
le partite delle grandi contro le piccole. Io non ero immune da
cio'". E' rimasto famoso per il gol annullato a Cannavaro in
Juve-Parma del 2000. "Annullai quella rete perche' vidi una
spinta di Cannavaro su Kovacevic, oggi non l'avrei mai fatto. Se
non avessi voluto far segnare il Parma non avrei dato il calcio
d'angolo inesistente". Poi la frase bomba: "Non ho mai
sentito Moggi in vita mia. Negli spogliatoi arbitrali entrano i
dirigenti ma di tutte le squadre e non solo della Juve". Non
ha mai detto a Martino Manfredi (il segretario della Can) di aver
cambiato il metodo di arbitrare dopo aver appreso delle indagini
della procura di Napoli, si dice tifoso dell'Inter anche se, per
dirlo, impiega due lunghissimi secondi. Ad Ancelotti De Santis dice:
"Se era al corrente che ero un arbitro gradito alla Juventus
non doveva beneficiare ma poteva denunciare". Ha incontrato
i due direttori dell'amministrazione penitenziaria, Caselli e Mancuso,
ma non per vedere come andassero le indagini su di se', bensi' per
chiedere dei suoi due amici Gabriele e Palanca. "Non ho mai
parlato con De Santis di arbitri > ha risposto seccamente Caselli
con una nota". E' amareggiato di dover; "andare in edicola
per leggere gli atti processuali. Spero di non andare a comprare
anche le sentenze;". Poi qualche affondo mirato: "Leggendo
il rapporto dei Carabinieri ho l'impressione che non ci sia scritta
la verita'. Non chiedevo di aumentare il voto ai colleghi ma pensavo
che chi era bravo dovesse avere un premio in piu'". Dopo ogni
errore stava male. Non compresi quelli di Lecce-Parma: "Cinquini
(ds del Parma ndc) mi chiese di avere buonsenso e perche' avessi
ammonito i diffidati. Risposi che mi informo sempre dell'umore delle
due squadre, compreso in quella circostanza, e che non avevo la
minima percezione degli altri risultati quando stavo arbitrando".
Collina di qua, gli altri di la'. Alle intercettazioni del presidente
del Cagliari con Ghirelli, De Santis si inalbera: "Questo e'
il modo in cui venivamo difesi dalla federazione", a proposito
della quale dice: "ho richiesto una copia del provvedimento
con cui la Figc revocava l'accredito per i mondiali. Sto ancora
aspettando". Non sa cosa avrebbe fatto al posto di Paparesta
("Uno ci si deve trovare in certe situazioni"), non conosce
Geronzi, non ha mai posseduto azioni di Roma, Lazio o Juventus.
"Perseguiro' qualsiasi strada a mia disposizione, querelero'
chi devo querelare".
Caselli ribatte a De Santis “Mai parlato
di arbitri con lui”
20/06 "Non ho mai parlato con l'arbitro De Santis di arbitri".
E' questa la risposta che Giancarlo Caselli, procuratore generale
di Torino, ha dato a Massimo De Santis il quale aveva dichiarato,
nel corso della registrazione di "Matrix" in oda questa
sera, di aver incontrato Caselli per parlargli della situazione
degli arbitri Gabriele e Palanca.
Oriali: “Gli scudetti revocati non interessano
all’Inter”
20/06 "Ho letto sui giornali che ci sarebbe la possibilita'
che all'Inter vengano riaccreditati gli ultimi due scudetti, ma
vincerli cosi' non ci interessa". Gabriele Oriali, consulente
di mercato della societa' nerazzurra, ribadisce la posizione del
club di via Durini sulle eventuali conseguenze dello scandalo calciopoli.
Ospite di "Caffe' Mondiale" su Sky Sport, Oriali ha anche
aggiunto: "quello che e' emerso dalle intercettazioni basta
e avanza per intervenire".
Il Ministro Amato ironizza “Mi spiace che
il ‘Toro’ non possa incontrare la Juve”
20/06 ''Mi dispiace che non possa incontrarli...''. Il ministro
dell'Interno Giuliano Amato si concede una breve parentesi calcistica
dedicata a Calciopoli e, in particolare, alla situazione che appare
compromessa della Juventus, nella sua lunga esposizione nel corso
dell'audizione a palazzo Montecitorio davanti alla commissione affari
costituzionali della Camera. ''Assisto alla vicenda con la perfidia
che solo i tifosi torinisti possono avere -ammette il 'granata'
Amato, la cui squadra del cuore proprio quest'anno e' stata promossa
in serie 'A', dalla quale rischiano di essere esclusi i bianconeri-
Non dico altro''.
Gattuso “Assurdo andare in B per un trapianto
di capelli”
20/06 Fabio Cannavaro, il capitano, in testa ha solo la Nazionale,
Gennaro Gattuso, il leader, in testa ha si' l'azzurro, ma anche
il Milan e, a proposito di teste, non riesce a credere che il "Diavolo"
possa rischiare una retrocessione in B solo per un problema...di
capelli. La testa in questione e' quella di Pasquale Rodomonti,
i capelli anche. L'uomo che ne parla con lo stesso fischietto romano
e' Leonardo Meani, l'addetto agli arbitri del club rossonero, il
tizio che rischia di rovinare il Milan. E Gattuso? E' stato lui
oggi, in conferenza stampa, a fare riferimento alla chiaccherata
Rodomonti-Meani nella quale il tesserato rossonero tranquillizza
l'arbitro, assicurandogli che gli fara' avere numero e indirizzo
del centro svizzero che si e' occupato di un trapianto di capelli...eccellente.
"Il Milan - ha detto Gattuso - restera' in A. E' una delle
certezze che ho. Non possiamo andare in serie B per un trapianto
di capelli. Ci sono altri che debbono preoccuparsi. Quando tornero'
in Italia, vedro'. Ma son disposto a tutto: qualunque cosa dovesse
succedere non cambiero' maglia". Di calciopoli e della sua
Juve, invece, non ha voluto parlare Fabio Cannavaro, anche perche'
durante la conferenza stampa del capitano azzurro si e' parlato
solo di Nazionale e di Mondiale. Solo una domanda, alla fine e davanti
ad una valanga di microfoni, telecamere e taccuini. "Fabio
l'anno prossimo un derby in famiglia in B con il Napoli di tuo fratello
Paolo?". Cannavaro ha perso il sorriso sostituendolo con un'espressione
infastidita e piena di rabbia, Cannavaro concede soltanto un "andiamo
a casa", questa volta senza l'immancabile sorriso che accompagna
le sue dichiarazioni. Gattuso, invece, ha affrontato di petto l'argomento
e a chi gli ha chiesto se si sente parte di un calcio inquinato
e finto, ha cosi' risposto "Io in campo ho sempre sudato, mi
sono arrabbiato con gli arbitri per un fallo o un cartellino, ho
dato sempre il massimo. Se era tutto finto, sono stati bravi perche'
non me ne sono accorto. Insomma, se c'era qualcosa di manipolato,
occorre dimostrarlo. Certo che col carattere che mi ritrovo, se
mi fossi accorto di qualcosa, sarei venuto in sala stampa e l'avrei
detto. A volte c'e' stato qualche rigore che non c'era, ma non ho
mai avuto certezze".
Mosetti: “Marcello e Davide Lippi persone
pulite”
"Davide e' sereno, perche' e' pulito. Del suo lavoro non parliamo
mai". Antonella Mosetti parla del compagno Davide Lippi, figlio
dell c.t. della nazionale Marcello, in un'intervista esclusiva a
"Diva e donna", in edicola domani. Sulle indagini che
riguardano Lippi junior dice: "Davide non sarebbe in grado
di minacciare una mosca! Lavorava per la Gea come tutti. Non credo
si facesse troppe domande. E' una questione d'amicizia: e' cresciuto
con Alessandro Moggi e con Franco Zavaglia. Faceva solo il suo lavoro".
E sul c.t. degli Azzurri: "E' normale che un papa' si preoccupi
per il figlio, ma mica per qualcosa in particolare. E' che in Italia
piace sparare a zero sulla gente. Li conosco bene entrambi, vedo
come si comportano, li sento parlare. Marcello e Davide sono le
persone piu' oneste, distinte e integre che abbia mai conosciuto.
Da tifosa, da compagna di Davide, non posso che credere nella giustizia".
Infine: "Sono talmente fortunata che mi sembra troppo anche
sognare. Professionalmente parlando, mi piacerebbe lavorare con
la Gialappa's, con Le iene. E, perche' no, mi vedrei molto bene
a Controcampo".
A Firenze va in onda la fiducia
20/06 Firenze sprigiona caldo torrido. Il risveglio mattutino non
ha lasciato spazio a dubbi: e' arrivata l'estate. Lunga, lunghissima
per chi segue da vicino le vicende di una squadra che anche a indagine
iniziata, e' riuscita a portare in trasferta a Verona piu' di ventimila
tifosi per festeggiare quella che al tempo, un mese fa, era una
certezza, oggi forse soltanto un sogno: la Champions League. Firenze
e' malata di Fiorentina, e non vuole guarire. Non lo ha fatto quando
e' ripartita dalla C2, non lo fa oggi che rischia la serie B. Chiede
uniformita' di giudizio, e giudizio nelle pene, non si fida dei
tempi rapidi scelti dalla Federazione per garantire il regolare
svolgimento dei campionati. Vorrebbe difendersi ad oltranza, fino
a quando non sara' dimostrato che in quella controversa stagione
2004-2005, il colore viola fu vittima, al massimo comparsa e non
certo protagonista di questo o quel sistema, Moggi o Milan. Fiducia
cieca nella famiglia Della Valle, quindi, e nei tanti interventi
difensivi che il patron Diego ha distribuito tra radio, giornali,
televisioni, procure di Napoli e di Roma prima di tacere definitivamente.
Anche oggi, trovare una sola reazione del club gigliato e' una missione
impossibile. Lo stadio e' chiuso e le scritte contro Luca Toni gia'
sbiadite, coperte. Certo, circola ottimismo per il fatto che buona
parte della stampa condanna alla serie B solo la Juventus. Le due
piazze non si sono mai amate, si sa. Dopo che il capo ufficio indagini
Francesco Saverio Borrelli giudico' la tranquillita' dei fratelli
Della Valle una strategia difensiva, poi, il patron e il presidente
della Fiorentina hanno smesso di apparire in pubblico, convinti
che sia l'unico modo per non incassare boomerang di ritorno. Il
suggerimento, semmai, e' di guardare e ascoltare le parole degli
addetti ai lavori: il direttore sportivo Pantaleo Corvino che a
Milano continua a costruire una squadra altamente competitiva, con
giocatori pronti a giurare fedelta' anche in serie B, e il tecnico
Cesare Prandelli che protegge Toni e intanto riprende a lavorare
in vista del preliminare di Champions League, previsto per l'8 agosto.
Il ritiro precampionato, intanto, resta confermato per il 10 luglio.
E questo, a Firenze dicono, e' il segnale piu' importante.
Alla Lazio pronti ad affrontare il processo con
serenità
20/06 Domani ci saranno i primi responsi. E la Lazio da questo
punto di vista attende con serenita' e grande fiducia quello che
arrivera' dalla Procura federale. Dopo tanti interrogatori e, soprattutto,
dopo la deposizione della relazione da parte di Francesco Saverio
Borrelli, tra 24 ore ci saranno i deferimenti. Ed in casa Lazio
si respira un' atmosfera di tranquillita' mista a un pizzico di
ansia. ''Spero che la Procura abbia capito che la Lazio e' vittima
- ha affermato, con tono perentorio, l' avv.Gianmichele Gentile
- e ha cercato in tutto questo di fare giustizia''. I legali di
Claudio Lotito si dicono naturalmente ottimisti su quello che si
decidera' domani. Allo stesso tempo, pero', c' e' la consapevolezza
che un deferimento incombe. ''Se dovessimo essere deferiti - ha
spiegato l' avv.Gentile - si dovranno vedere le richieste di pena
e poi decidere la difesa e andare davanti alla Caf e spiegare la
posizione della Lazio. E' per questo motivo, infatti, che si fanno
i processi, anche perche' noi in questi giorni abbiamo provato a
spiegare il nostro comportamento, ma, se non e' stato capito, vorra'
dire che lo ribadiremo con forza in aula''. Il timore a Formello
e che la Lazio possa essere trascinata nell' inchiesta della giustizia
ordinaria, tant' e' vero che in questi giorni i legali del club
biancoceleste hanno ricevuto da Napoli ben seimila pagine. Tale
documentazione viene studiata nei minimi particolari da un pool
di avvocati e, una volta terminato lo studio delle carte, si allestira'
una memoria difensiva, sempre se ce ne sara' bisogno. In casa Lazio,
infatti, nonostante tutto quello che si dice e si pensa sull' intera
querelle, si mostra ottimismo e ''completa fiducia nel lavoro della
giustizia sportiva''.
Servizi precedenti
19/06
Calcio nel caos: Borrelli chiude l’inchiesta
con una relazione di 180 pagine. Ora tocca a Palazzi “Il
calcio deve rimanere imprevedibile. Il sistema può
guarire”. A rischio la sponsorizzazione
degli arbitri. Quattro arresti per il caso Gaucci. Andreotti
“Qualcuno pagherà dazio”. Zamparini
(Palermo) “Si torni al sorteggio integrale”
18/06
Calcio nel caos: Si tirano le somme. Dal Palazzo
fanno sapere che useranno il pugno di ferro. In
attesa della relazione di Borrelli. Gentile (FI) alla procura
di Napoli “Sentire Pagliuso sulla estromissione del Cosenza”.
Il Genoa va in B, ma Preziosi non festeggia
“Troppa rabbia”. 30 mila tifosi
rossoblu festeggiano la fine di un incubo
17/06
Calcio nel caos: Il difensore Antonaccio denuncia
su di un libro la “realtà oscura” della serie
C. “Corruzioni, compromessi e ricatti”. L'ex
Presidente del Cosenza, Pagliuso, aspetta la chiamata del Procuratore
Borrelli (Video con intervista) anche per la C. Il Procuratore
Borrelli prepara le relazioni. Nella prima
tranche d’inchiesta ci sono Juve, Lazio, Fiorentina, Milan,
Samp. Petrucci “Di amnistia non se ne
parla proprio”
16/06
Calcio nel caos: Ripresi gli interrogatori,
sentiti Garrone e Marotta. Rossi completa la CAF. Processo vicino.
Dai politci tifosi del Torino un no all’amnistia:
“Ed ora restituiteci lo scudetto del 1927” .
Dalla CAF alla Corte Federale rito abbreviato. Stabiliti tempi e
modalità del processo. Secondo Adiconsum
falsato il 30% delle partite del campionato 2003/04. La
Fiorentina replica a Preziosi: “La cena con Moggi c’è
stata, ma nessuna festa”. Cellino (Cagliari) “Mi
auguro che tutto sia un grosso errore. Serve una presidenza super-partes”
15/06 Calcio nel caos: Il calabrese Ruperto
nominato presidente della CAF. Pagliuso (Cosenza)
“Adeguarsi allo strapotere Juve dava privilegi”. Chiesta
audizione a Borrelli. Il CSM vieta ai magistrati di occuparsi
di giustizia sportiva. Revocati tutti gli incarichi. Ministro
Melandri “Si va verso la vendita collettiva dei diritti televisivi”.
Rossi “Se Galliani è in conflitto
di interessi non è un mio problema”.
14/06
Calcio nel caos: Il Commissario Rossi nomina
Agnolin commissario dell’Associazione Arbitri. Casarin
“L’arbitro torni ad essere l’uomo misterioso”.
L’azzeramento della CAF è questione di ore. Si va verso
la nomina di Ruperto. Pagliuso chiede la riammissione
in serie B del Cosenza Calcio 1914. Intercettazioni
sui PM. Paparesta si difende: “Carriera stroncata se
denunciavo l’irruzione di Moggi”. Prosegue
l’inchiesta GEA. A Napoli prosegue l’inchiesta
stralcio che riguarda giudici e polizia. La
Juve ricomincia da Cobolli Gigli e Tardelli
13/06
Calcio nel caos: Chiuso il primo filone di
indagini. Il Presidente della Corte d’Appello
Federale, Martellino, si difende. Processo doppio. Si allarga
l’inchiesta del CSM. Mercoledì le decisioni del plenum.
Abete e De Rossi: Nessuna amnistia anche se
vinciamo. Buffon “Bello sudare la maglia
per l’Italia”. I favori della “cupola”
alla Lazio. La Juve riparte voltando pagina
in fretta: nuovo Cda.
12/06
Calcio nel caos: Girando da Borrelli “Nessuna
gara era preordinata”. Ascoltato il
dipendente della Federcalcio Galati “Chi si oppone viene vessato”.
Anche la Samp nell’indagine. Blatter
“Trovati i problemi ora si va verso le soluzioni”. La
Lega va verso la riscrittura del regolamento. E poi Galliani,
Sacchi, Di Pietro, Campana, Pescante.
11/06
Calcio nel caos: Una domenica tranquilla.
Lunedì Giraudo da Borrelli. Il Legale
di Titomanlio “Nessun muro di reticenza”. Trezeguet
“Aspettiamo la giustizia sportiva”. Gli
sponsor della Juve ripongono la loro fiducia nella società
10/06
Calcio nel caos: Borrelli si concede una pausa.
Il Presidente Cellino “Rossi chieda
consigli ai presidenti onesti”. Secondo il legale di
Lotito il campionato slitta a dicembre. Del
Piero “Spero che per la Juve si risolva nel migliore dei modi”
L’assistente Titomanlio: “Pronti a collaborare”
09/06
Calcio nel caos: Borrelli contro un “muro
difensivo concordato”. Maxi audizione con Meani (Milan): quasi
otto ore. Non esiste alcun super teste.
Tre ore di interrogatorio per Carraro e tre anche per Pieroni. Pirrone
replica a Bergamo: “Io scarso e onesto, lui invece?”.
Catricalà “Presto regole per i procuratori”.
Adiconsum presenta uno studio sugli errori
arbitrali dal 2002 al 2004. Avv. Coppi: “Il Coni potrebbe
costituirsi parte civile”
08/06
Calcio nel caos: Bergamo interrogato per nove
ore “Fatto fuori da Pairetto e Lanese”. Per Pairetto
sei ore di interrogatorio. Moggi dice no a
Borrelli. Oggi tocca a Carraro. Della
Valle “Non abbiamo fatto nulla di strano”. L’AIA
rigetta il ricorso di De Santis: non andrà ai mondiali. Galliani
ascoltato per due ore. L’Antitrust collabora con Rossi
07/06
Calcio nel caos: Interrogatori fiume per De
Santis e Paparesta. Borrelli: “Nessun
pentito. Entro 10 giorni la relazione alla Procura sportiva”.
La Commissione Cultura della Camera avvierà un indagine.
Pirrone: “Già da tempo denunciavo
pressioni”. Gaucci Jr: “C’è ancora
paura della ‘cupola’”
06/06
Calcio nel caos: Borrelli mette sotto torchio
gli arbitri. No Intertoto per il calcio italiano.
E Rossi incassa l’ok di Uefa e Fifa. Corioni:
“Girando la mente, Galliani gli obbediva”. Lazio
e Juve nel mirino di Borrelli. Rossi incontra
Galliani: Nessuna accordo sulla gestione della Lega. Blatter
“Felice della reazione delle autorità italiane”
05/06
Calcio nel caos: Borrelli a tutto campo, vuol
vederci chiaro su tutto. E il Coni ricorre
alla Caf per la sentenza su Agricola per il doping. Mazzarri
ascoltato dal PM di Napoli. Cesare Geronzi
ascoltato per due ore dai PM. L’ex segretaria della
CAN, Fazi, non risponde. Pelè “Spero
che la giustizia punisca tutti”. Blatter “Ci
vogliono arbitri professionisti”
04/06
Calcio nel caos: Borrelli in azione: L'arbitro
Pirrone interrogato per tre ore. Il Milan
si ribella: “Una campagna contro”. Lite in un
bar per calciopoli, ci scappa il morto
03/06
Calcio nel caos: Cannavaro e Trezeguet interrogati
dai PM a Roma. La Procura di Torino vuol riaprire
l’inchiesta sulle designazioni. Undici giorni per rifondare
la Juve. Somma “Non cambia nulla. Moggi
resterà sempre un grande”
02/06
Calcio nel caos: Il
procuratore Borrelli pronto per il maxiprocesso. Ombre
sulla partita Udinese-Milan del 2005: Galliani e Pozzo non ci stanno.
Galliani: “Siamo stati danneggiati”. Il
Legale di Moggi replica a Galliani “Ha letto tutte le intercettazioni?”.
Spalletti in procura a Napoli.
01/06
Calcio nel caos: Il commissario Rossi: “Una
situazione che non pensavo così grave”. Secondo
l’ex vicecapo dell’Ufficio indagini Juve e Fiorentina
in B. Galliani pronto a lasciare. Preziosi
sentito dalla Procura di Napoli. Nevio Scala: “Tutto
deprimente. Con gli azzurri si può andare avanti”.
31/05
Calcio nel caos: Lotito ai PM: “Lazio
pulita”. Il difensore di Moggi: “Il
Milan il vero potere”. I rossoneri "Manovre diversive".
Petrucci “Voltiamo pagina, torniamo a parlare di sport”.
Verdone “Di fronte allo scandalo del
calcio mi vergogno di essere italiano”. Zeman “Io
alla Juve? Non potrei. Ipotesi Baggio? sarebbe solo per immagine”.
29-30/05
Calcio nel caos: Caso Gea,sentito l'arbitro
cosentino Palmieri: “Mai rilasciato interviste”. Lazio
nei guai: aggiotaggio per Lotito. Niente incarichi sportivi per
i magistrati del CSM. Avv. Grassani “Milan in B, ipotesi
per ora non ipotizzabile”. Del Piero
“Orgoglioso di essere juventino”. V.Franza "Ipotesi
A per il Messina". Ieri sentito Della Valle.
28/05
Calcio nel caos: Per Borrelli una settimana
intensa. Bonfrisco “Paparesta fuori
dalle regole”. Gattuso: “Qualcuno sputa nel piatto”.
27/05
Calcio nel caos: L’inchiesta entra nel
vivo. Borrelli al lavoro e Lippi difende il
figlio. Commissario Rossi: “Sconti per nessuno”.
Sacchi e Agnolin: “Chi ha sbagliato
paghi”. Lippi: “In Italia chi è indagato
è già condannato”. Peruzzi
accusa: “Moggi il pastore e noi il gregge”.
26/05
Calcio nel caos: Gli atti passano a Borrelli:
Parte ufficialmente “Piedi Puliti”. Galliani
rimane solo, si dimette Zamparini. Gigi Riva: “Beckembauer
ha parlato da bambino”. Cossiga: “Tangentopoli
era più onesta”. Sacchi: “Torniamo al
calcio di prima, senza banchieri e politica”. Il
figlio di Lippi indagato a Roma e Milano.
25/05
Calcio nel caos: Interrogatori a Napoli e
Roma e perquisizioni della GdF. Cannavaro
ci ripensa. Albertini: “Pensavo ci fosse sudditanza
psicologica, invece...”. Cecchi Gori
“Affossato perchè scomodo. I 5 anni più brutti
della mia vita”. Licenza Uefa per 14 club: manca la
Lazio. I tiofosi
si costituiscono parte civile. Gli ex vogliono
Boniperti presidente della Juve
24/05
Calcio nel caos: La Lega Calcio cerca nuove
regole. Alla Gea e ad Alessandro Moggi oltre
il 10% del mercato delle procure. Conti: “Lotta al
conflitto d’interessi”. La Finanza
nella sede del Crotone e della Reggina. Buffon in Procura.
Galliani confermato in Lega. Cannavaro:
“Gli scudetti della Juve, meritati”
23/05
Calcio nel caos: Il commissario della FIGC,
Rossi, nomina il procuratore Borrelli capo ufficio indagini. Scatta
“Piedi puliti”. A Napoli sfilano i testi.
perquisita la sede della
Torres
22/05
Calcio nel caos: Lippi rimane al suo posto.
Moggi cita Berlusconi. Chieste le dimissioni
di Galliani che le respinge, l’inchiesta va avanti.
Moggi: “Un’imboscata di Galliani”. Guido
Rossi: “Beckenbauer ne approfitta”. Avv.
Stagliano “La Juve in B”
21/05
Calcio nel caos: Moggi ebbe un ruolo importante
nelle elezioni di Carraro e Galliani. Tardelli replica a
Beckenbauer “Anche in Germania c’è il marcio”.
Chieste le dimissioni di Lippi. Le
intercettazioni di De Santis
20/05
Calcio nel caos: Il potere assoluto di Moggi.
Ora è fuga dalla Gea. Si dimette anche il Generale Attardi.
Beckembauer: L’Italia la pagherà ai Mondiali. Le
tifoserie di Messina, Crotone e Reggina non ci stanno
19/05
Calcio nel caos: La Gea controllava anche
Reggina, Livorno e Siena. Gazzoni: “Le dimissioni di
Carraro sono finte”. Interrogati Lippi
e Zeman. Si dimette il Generale Pappa
18/05
Calcio nel caos: Il Commissario Rossi fa piazza
pulita. Le intercettazioni di Carraro e Moggi che preparavano
le elezioni in Lega. Menzionato Pisanu. Sospesi
nove arbitri, la Finanza a casa di Moggi e nella sede della Juve
17/05
Calcio nel caos: Il Commissario Rossi al lavoro.
Spunta il filone doping. Dopo il vertice delle Procure, nuovi
accertamenti. Definite le competenze delle
Procure di Roma e Napoli.
16/05
Calcio nel caos: Guido Rossi commissario della
FIGC chiamato a sistemare il calcio e le sue regole. Petrucci
rassicura Lippi “Verrò a trovarti con Rossi”.