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Sport
Il calcio nel caos

 

Cominciano i deferimenti, in moto gli avvocati

20/06 Adesso a muoversi e' la macchina degli avvocati, tutti al lavoro per studiare le strategie migliori per evitare di precipitare all'inferno. Il giorno dopo la chiusura delle indagini sul primo filone di 'calciopoli', c'e' attesa per i deferimenti del procuratore Stefano Palazzi: e non bisognera' attendere molto, perche' i provvedimenti arriveranno domani. In tempo per non far slittare nemmeno di 24 ore il via del maxiprocesso davanti alla Caf. Il magistrato militare che ha stanza in via Po conosce le carte scritte da Francesco Saverio Borrelli e il suo staff gia' bene: ieri ha ricevuto la sua copia personale, ma le idee le aveva gia' chiare, aggiornato in tempo reale dell'evolversi dell'inchiesta sportiva. Il dossier messo a punto dagli 007 federali contiene tutto per far scattare i rinvii a giudizio, da cui non si salvera' nessuno, o quasi. Capi d'accusa pesanti, per i quattro club finiti nello scandalo, ma anche per dirigenti e arbitri. Ma e' sulle squadre, Juventus, Milan, Lazio e Fiorentina, che rischiano la retrocessione seppur con gradi di coinvolgimento diverso, che si concentra l'attenzione maggiore: tutto dipendera' da quanto verra' penalizzata la Juventus (sulla base dell'articolata relazione di 190 pagine dell'ufficio indagini i bianconeri dovrebbero finire in C1, ma tutto dipendera' dalla commissione d'appello federale chiamata a dare le sentenze di primo grado). Palazzi motivera' i deferimenti, sottolineando l'illecito commesse, e quindi la violazione dell'articolo del codice di giustizia sportiva. Anche la sola responsabilita' oggettiva del club basterebbe per la retrocessione, ma con ogni probabilita' si trattera' di responsabilita' diretta. Un coinvolgimento piu' grave nella scala del codice di giustizia sportiva. La gamma delle possibilita' varia e puo' prevedere anche la C1 per la Juve e serie B per le altre tre squadre (anche se la posizione del Milan risulta piu' grave di quella di Lazio e Fiorentina). Ma questo lo decidera' la rinnovata Caf di Cesare Ruperto che il 27 giugno allo Stadio Olimpico alzera' il sipario sul processo a Moggi e alla cupola. Il grande indiziato non ci sara', perche' l'ex dg juventino e' un ex dello sport. Gli altri pero' si', dirigenti, volti che hanno segnato gli ultimi anni del calcio italiano. E oggi e' stata una giornata di lavoro per Palazzi, che si e' affacciato nella sede di via Allegri nella mattinata. Nel pomeriggio e' tornato in Figc anche il commissario Guido Rossi, al lavoro con il suo vice, Paolo Nicoletti. L'inchiesta procede spedita sulle tappe fissate dallo stesso professore: l'ufficio indagini, dopo tanto lavoro, si e' preso qualche giorno di pausa. Borrelli gia' da ieri e' rientrato a Milano, tornera' per le audizioni della seconda porzione d'inchiesta al via la prossima settimana. Palazzi dopo i deferimenti si prepara a vestire i panni del grande accusatore. Club e difese possono cominciare a tremare.

I parlamentari scrivono a Rossi “Ora ripescaggi trasparenti”

20/06 Il calcio deve essere sport e non business, e per questo gli eventuali ripescaggi che seguiranno le possibili retrocessioni dei club finiti nella bufera dovranno essere all'insegna della trasparenza. La richiesta arriva da 14 parlamentari che, dopo la chiusura delle indagini sullo scandalo di 'calciopoli ' scendono in campo scrivendo una lettera al commissario straordinario della Figc, Guido Rossi, e al ministro dello sport, Giovanna Melandri. ''Nel momento in cui si rendesse necessario - si legge nella lettera bipartisan - procedere a ripescaggi per completare il tabellone della prossima stagione segnaliamo la necessita' di procedere con grande fermezza. Crediamo che su ogni criterio ipotizzabile debba prevalere quello del merito sportivo, laddove il campo ha fornito verdetti non contestati dalle inchieste sugli illeciti. Se il calcio e' uno sport le graduatorie costituiscono l'unico metro di giudizio, tale da porre con equanimita' sullo stesso piano societa' grandi e piccole. Non e' possibile che formazioni blasonate saltino interi campionati. Anche il criterio della solidita' finanziaria ci pare degno di essere tenuto in considerazione. Una forte attenzione dovrebbe essere rivolta poi a quelle societa' che puntano su calciatori italiani e sui giovani''.

Prosegue l’indagine disciplinare del CSM sui magistrati coinvolti in calciopoli

20/06 Il Csm non ha sospeso le pratiche disciplinari istruite nei confronti di alcuni magistrati coinvolti nell'inchiesta della procura di Napoli su "Calciopoli". Al contrario, le pratiche sono al vaglio della Prima Commissione, che si occupa di valutare eventuali incompatibilita' ambientali. Ne da' notizia in una nota il prof. Mario Caldarera, presidente della prima Commissione del Csm, smentendo alcune notizie in tal senso diffuse dalla stampa. "Nessuna 'sospensione' di pratiche di qualsivoglia natura - si legge nella nota - e' stata disposta; la Prima Commissione, competente per le pratiche riflettenti eventuali incompatibilita' ambientali o funzionali dei magistrati, sta affrontando gia' da tempo il problema generale delle ricadute dellÂÆentrata in vigore del D.Lvo n° 109/2006 (Modifica della disciplina in tema di incompatibilitÃá, dispensa dal servizio e trasferimento dÂÆufficio) sulle competenze consiliari ed assumera' in tempi brevi le sue determinazioni anche con riferimento alla pratica in questione che ÿ stata trattata con la dovuta sollecitudine. In ogni caso - sottolinea Caldarera - e' noto che lÂÆiniziativa disciplinare non compete al Csm, ma al Ministro della Giustizia e al Procuratore Generale presso la Corte di Cassazione"

De Santis a Matrix racconta la sua verità

Il giorno di Massimo De Santis. Come Paolo Bergamo qualche settimana fa, il direttore di gara romano ha scelto gli studi di "Matrix" per raccontare la sua verita' su calciopoli, rispondendo alle accuse della Procura di Napoli che lo dipinge come uno dei capi di quella "cupola" che nella stagione 2004-05 manipolo' i risultati del campionato italiano. "Non ho mai sentito Moggi in vita mia - sono state le parole di De Santis - l'ho incontrato con Giraudo ma perche' prima e dopo le partite tutti i dirigenti, non solo loro, ci venivano a a salutare. Ma non ho mai sentito Moggi al telefono in tutta la mia vita". E all'accusa di essere un arbitro gradito alla Juventus, emersa da certe dichiarazioni di Ancelotti, risponde: "se era al corrente di cio', non doveva trarre benefici da questa situazione ma andare a denunciarla alla Figc". De Santis non ha nemmeno digerito tutto il polverone che e' stato sollevato ("comprare gli atti in edicola e' stata una delle pagine piu' brutte dell'Italia, mi auguro di non comprare in edicola anche la sentenza finale") e sui contatti con Caselli e Mancuso precisa di averli incontrati "non per chiedere notizie su di me ma perche' le indagini della Procura napoletana riguardavano due miei amici, gli arbitri Gabriele e Palanca". Il procuratore federale Stefano Palazzi, intanto, ha cominciato a prendere visione della relazione di Borrelli. Nelle 190 pagine stilate dal capo dell'ufficio indagini della Figc ci sarebbero accuse pesanti nei confronti della Juventus, sempre piu' verso il baratro della B, ma anche verso Milan, Fiorentina e Lazio, che pero' potrebbero "cavarsela" con una penalizzazione. Resta da vedere, pero', a proposito della societa' rossonera, la posizione di Galliani: dal suo reale coinvolgimento dipendono le sorti del Milan. Certo, in quest'ottica, le dichiarazioni rilasciate ai pm di Napoli dall'ex direttore sportivo giallorosso Franco Baldini, che avrebbe parlato di un vero e proprio "patto di sangue" tra Moggi e Galliani, con il beneplacito di Carraro. E mentre un gruppo di 14 parlamentari ha richiesto al ministro Melandri e al commissario della Figc Rossi di procedere con fermezza e trasparenza agli eventuali ripescaggi, il consulente di mercato dell'Inter Lele Oriali dice no agli scudetti di cui potrebbe beneficiare l'Inter. "Ho letto sui giornali che ci sarebbe la possibilita' che ci vengano riaccreditati gli ultimi due scudetti, ma vincerli cosi' non ci interessa", e' stata la sua posizione. In casa azzurra sull'argomento calciopoli Fabio Cannavaro non si pronuncia, mentre Gennaro Gattuso e' piuttosto chiaro sul Milan e sul suo futuro in rossonero. "Io sono disposto a tutto, senza nessun problema - ha dichiarato - Sono sicuro che il Milan rimarra' nella massima serie, di questo sono sicuro. Spero di non sbagliarmi, ma anche se dovesse succedere qualcosa da parte mia non c'e' nessun problema". . "Comprare gli atti in edicola e' stata una delle pagine piu' brutte dell'Italia. Mi auguro di non comprare in edicola anche la sentenza finale". Ha detto, ancora, l'arbitro Massimo De Santis, uno dei presunti capi della "cupola" che secondo la procura di Napoli avrebbe manipolato il campionato 2004-05. "Leggendo gli stralci dei carabinieri ho l'impressione che non ci sia la verita'", aggiunge il direttore di gara, che poi commenta anche alcune intercettazioni che lo vedono protagonista. "Incontravo Giancarlo Caselli e Paolo Mancuso (due ex direttori dell'amministrazione penitenziaria, ndr) non per chiedere notizie su di me - spiega - ma perche' le indagini della Procura napoletana riguardavano due miei amici, gli arbitri Gabriele e Palanca". E ancora: "quando telefonavo in Federazione per fare alzare il voto a un arbitro che conoscevo, lo facevo perche' chi e' bravo deve essere premiato e un arbitro bravo meritava altri palcoscenici".
Complotto? Cupola? Moggiopoli? Nulla di tutto questo. Almeno a sentire Massimo De Santis. L'ex arbitro italiano declassato dai Mondiali tedeschi, si confessa a Matrix e vuole apparire a tutti i costi come la vittima di turno. "Ho subito di tutto > attacca > ora e' il momento di far conoscere le mie idee". L'arbitro che ha visto vincere 21 volte la Juventus, su 26, si giustifica cosi': "All'inizio della carriera ad ogni arbitro vengono affidate le partite delle grandi contro le piccole. Io non ero immune da cio'". E' rimasto famoso per il gol annullato a Cannavaro in Juve-Parma del 2000. "Annullai quella rete perche' vidi una spinta di Cannavaro su Kovacevic, oggi non l'avrei mai fatto. Se non avessi voluto far segnare il Parma non avrei dato il calcio d'angolo inesistente". Poi la frase bomba: "Non ho mai sentito Moggi in vita mia. Negli spogliatoi arbitrali entrano i dirigenti ma di tutte le squadre e non solo della Juve". Non ha mai detto a Martino Manfredi (il segretario della Can) di aver cambiato il metodo di arbitrare dopo aver appreso delle indagini della procura di Napoli, si dice tifoso dell'Inter anche se, per dirlo, impiega due lunghissimi secondi. Ad Ancelotti De Santis dice: "Se era al corrente che ero un arbitro gradito alla Juventus non doveva beneficiare ma poteva denunciare". Ha incontrato i due direttori dell'amministrazione penitenziaria, Caselli e Mancuso, ma non per vedere come andassero le indagini su di se', bensi' per chiedere dei suoi due amici Gabriele e Palanca. "Non ho mai parlato con De Santis di arbitri > ha risposto seccamente Caselli con una nota". E' amareggiato di dover; "andare in edicola per leggere gli atti processuali. Spero di non andare a comprare anche le sentenze;". Poi qualche affondo mirato: "Leggendo il rapporto dei Carabinieri ho l'impressione che non ci sia scritta la verita'. Non chiedevo di aumentare il voto ai colleghi ma pensavo che chi era bravo dovesse avere un premio in piu'". Dopo ogni errore stava male. Non compresi quelli di Lecce-Parma: "Cinquini (ds del Parma ndc) mi chiese di avere buonsenso e perche' avessi ammonito i diffidati. Risposi che mi informo sempre dell'umore delle due squadre, compreso in quella circostanza, e che non avevo la minima percezione degli altri risultati quando stavo arbitrando". Collina di qua, gli altri di la'. Alle intercettazioni del presidente del Cagliari con Ghirelli, De Santis si inalbera: "Questo e' il modo in cui venivamo difesi dalla federazione", a proposito della quale dice: "ho richiesto una copia del provvedimento con cui la Figc revocava l'accredito per i mondiali. Sto ancora aspettando". Non sa cosa avrebbe fatto al posto di Paparesta ("Uno ci si deve trovare in certe situazioni"), non conosce Geronzi, non ha mai posseduto azioni di Roma, Lazio o Juventus. "Perseguiro' qualsiasi strada a mia disposizione, querelero' chi devo querelare".

Caselli ribatte a De Santis “Mai parlato di arbitri con lui”

20/06 "Non ho mai parlato con l'arbitro De Santis di arbitri". E' questa la risposta che Giancarlo Caselli, procuratore generale di Torino, ha dato a Massimo De Santis il quale aveva dichiarato, nel corso della registrazione di "Matrix" in oda questa sera, di aver incontrato Caselli per parlargli della situazione degli arbitri Gabriele e Palanca.

Oriali: “Gli scudetti revocati non interessano all’Inter”

20/06 "Ho letto sui giornali che ci sarebbe la possibilita' che all'Inter vengano riaccreditati gli ultimi due scudetti, ma vincerli cosi' non ci interessa". Gabriele Oriali, consulente di mercato della societa' nerazzurra, ribadisce la posizione del club di via Durini sulle eventuali conseguenze dello scandalo calciopoli. Ospite di "Caffe' Mondiale" su Sky Sport, Oriali ha anche aggiunto: "quello che e' emerso dalle intercettazioni basta e avanza per intervenire".

Il Ministro Amato ironizza “Mi spiace che il ‘Toro’ non possa incontrare la Juve”

20/06 ''Mi dispiace che non possa incontrarli...''. Il ministro dell'Interno Giuliano Amato si concede una breve parentesi calcistica dedicata a Calciopoli e, in particolare, alla situazione che appare compromessa della Juventus, nella sua lunga esposizione nel corso dell'audizione a palazzo Montecitorio davanti alla commissione affari costituzionali della Camera. ''Assisto alla vicenda con la perfidia che solo i tifosi torinisti possono avere -ammette il 'granata' Amato, la cui squadra del cuore proprio quest'anno e' stata promossa in serie 'A', dalla quale rischiano di essere esclusi i bianconeri- Non dico altro''.

Gattuso “Assurdo andare in B per un trapianto di capelli”

20/06 Fabio Cannavaro, il capitano, in testa ha solo la Nazionale, Gennaro Gattuso, il leader, in testa ha si' l'azzurro, ma anche il Milan e, a proposito di teste, non riesce a credere che il "Diavolo" possa rischiare una retrocessione in B solo per un problema...di capelli. La testa in questione e' quella di Pasquale Rodomonti, i capelli anche. L'uomo che ne parla con lo stesso fischietto romano e' Leonardo Meani, l'addetto agli arbitri del club rossonero, il tizio che rischia di rovinare il Milan. E Gattuso? E' stato lui oggi, in conferenza stampa, a fare riferimento alla chiaccherata Rodomonti-Meani nella quale il tesserato rossonero tranquillizza l'arbitro, assicurandogli che gli fara' avere numero e indirizzo del centro svizzero che si e' occupato di un trapianto di capelli...eccellente. "Il Milan - ha detto Gattuso - restera' in A. E' una delle certezze che ho. Non possiamo andare in serie B per un trapianto di capelli. Ci sono altri che debbono preoccuparsi. Quando tornero' in Italia, vedro'. Ma son disposto a tutto: qualunque cosa dovesse succedere non cambiero' maglia". Di calciopoli e della sua Juve, invece, non ha voluto parlare Fabio Cannavaro, anche perche' durante la conferenza stampa del capitano azzurro si e' parlato solo di Nazionale e di Mondiale. Solo una domanda, alla fine e davanti ad una valanga di microfoni, telecamere e taccuini. "Fabio l'anno prossimo un derby in famiglia in B con il Napoli di tuo fratello Paolo?". Cannavaro ha perso il sorriso sostituendolo con un'espressione infastidita e piena di rabbia, Cannavaro concede soltanto un "andiamo a casa", questa volta senza l'immancabile sorriso che accompagna le sue dichiarazioni. Gattuso, invece, ha affrontato di petto l'argomento e a chi gli ha chiesto se si sente parte di un calcio inquinato e finto, ha cosi' risposto "Io in campo ho sempre sudato, mi sono arrabbiato con gli arbitri per un fallo o un cartellino, ho dato sempre il massimo. Se era tutto finto, sono stati bravi perche' non me ne sono accorto. Insomma, se c'era qualcosa di manipolato, occorre dimostrarlo. Certo che col carattere che mi ritrovo, se mi fossi accorto di qualcosa, sarei venuto in sala stampa e l'avrei detto. A volte c'e' stato qualche rigore che non c'era, ma non ho mai avuto certezze".

Mosetti: “Marcello e Davide Lippi persone pulite”

"Davide e' sereno, perche' e' pulito. Del suo lavoro non parliamo mai". Antonella Mosetti parla del compagno Davide Lippi, figlio dell c.t. della nazionale Marcello, in un'intervista esclusiva a "Diva e donna", in edicola domani. Sulle indagini che riguardano Lippi junior dice: "Davide non sarebbe in grado di minacciare una mosca! Lavorava per la Gea come tutti. Non credo si facesse troppe domande. E' una questione d'amicizia: e' cresciuto con Alessandro Moggi e con Franco Zavaglia. Faceva solo il suo lavoro". E sul c.t. degli Azzurri: "E' normale che un papa' si preoccupi per il figlio, ma mica per qualcosa in particolare. E' che in Italia piace sparare a zero sulla gente. Li conosco bene entrambi, vedo come si comportano, li sento parlare. Marcello e Davide sono le persone piu' oneste, distinte e integre che abbia mai conosciuto. Da tifosa, da compagna di Davide, non posso che credere nella giustizia". Infine: "Sono talmente fortunata che mi sembra troppo anche sognare. Professionalmente parlando, mi piacerebbe lavorare con la Gialappa's, con Le iene. E, perche' no, mi vedrei molto bene a Controcampo".

A Firenze va in onda la fiducia

20/06 Firenze sprigiona caldo torrido. Il risveglio mattutino non ha lasciato spazio a dubbi: e' arrivata l'estate. Lunga, lunghissima per chi segue da vicino le vicende di una squadra che anche a indagine iniziata, e' riuscita a portare in trasferta a Verona piu' di ventimila tifosi per festeggiare quella che al tempo, un mese fa, era una certezza, oggi forse soltanto un sogno: la Champions League. Firenze e' malata di Fiorentina, e non vuole guarire. Non lo ha fatto quando e' ripartita dalla C2, non lo fa oggi che rischia la serie B. Chiede uniformita' di giudizio, e giudizio nelle pene, non si fida dei tempi rapidi scelti dalla Federazione per garantire il regolare svolgimento dei campionati. Vorrebbe difendersi ad oltranza, fino a quando non sara' dimostrato che in quella controversa stagione 2004-2005, il colore viola fu vittima, al massimo comparsa e non certo protagonista di questo o quel sistema, Moggi o Milan. Fiducia cieca nella famiglia Della Valle, quindi, e nei tanti interventi difensivi che il patron Diego ha distribuito tra radio, giornali, televisioni, procure di Napoli e di Roma prima di tacere definitivamente. Anche oggi, trovare una sola reazione del club gigliato e' una missione impossibile. Lo stadio e' chiuso e le scritte contro Luca Toni gia' sbiadite, coperte. Certo, circola ottimismo per il fatto che buona parte della stampa condanna alla serie B solo la Juventus. Le due piazze non si sono mai amate, si sa. Dopo che il capo ufficio indagini Francesco Saverio Borrelli giudico' la tranquillita' dei fratelli Della Valle una strategia difensiva, poi, il patron e il presidente della Fiorentina hanno smesso di apparire in pubblico, convinti che sia l'unico modo per non incassare boomerang di ritorno. Il suggerimento, semmai, e' di guardare e ascoltare le parole degli addetti ai lavori: il direttore sportivo Pantaleo Corvino che a Milano continua a costruire una squadra altamente competitiva, con giocatori pronti a giurare fedelta' anche in serie B, e il tecnico Cesare Prandelli che protegge Toni e intanto riprende a lavorare in vista del preliminare di Champions League, previsto per l'8 agosto. Il ritiro precampionato, intanto, resta confermato per il 10 luglio. E questo, a Firenze dicono, e' il segnale piu' importante.

Alla Lazio pronti ad affrontare il processo con serenità

20/06 Domani ci saranno i primi responsi. E la Lazio da questo punto di vista attende con serenita' e grande fiducia quello che arrivera' dalla Procura federale. Dopo tanti interrogatori e, soprattutto, dopo la deposizione della relazione da parte di Francesco Saverio Borrelli, tra 24 ore ci saranno i deferimenti. Ed in casa Lazio si respira un' atmosfera di tranquillita' mista a un pizzico di ansia. ''Spero che la Procura abbia capito che la Lazio e' vittima - ha affermato, con tono perentorio, l' avv.Gianmichele Gentile - e ha cercato in tutto questo di fare giustizia''. I legali di Claudio Lotito si dicono naturalmente ottimisti su quello che si decidera' domani. Allo stesso tempo, pero', c' e' la consapevolezza che un deferimento incombe. ''Se dovessimo essere deferiti - ha spiegato l' avv.Gentile - si dovranno vedere le richieste di pena e poi decidere la difesa e andare davanti alla Caf e spiegare la posizione della Lazio. E' per questo motivo, infatti, che si fanno i processi, anche perche' noi in questi giorni abbiamo provato a spiegare il nostro comportamento, ma, se non e' stato capito, vorra' dire che lo ribadiremo con forza in aula''. Il timore a Formello e che la Lazio possa essere trascinata nell' inchiesta della giustizia ordinaria, tant' e' vero che in questi giorni i legali del club biancoceleste hanno ricevuto da Napoli ben seimila pagine. Tale documentazione viene studiata nei minimi particolari da un pool di avvocati e, una volta terminato lo studio delle carte, si allestira' una memoria difensiva, sempre se ce ne sara' bisogno. In casa Lazio, infatti, nonostante tutto quello che si dice e si pensa sull' intera querelle, si mostra ottimismo e ''completa fiducia nel lavoro della giustizia sportiva''.

Servizi precedenti

19/06 Calcio nel caos: Borrelli chiude l’inchiesta con una relazione di 180 pagine. Ora tocca a Palazzi “Il calcio deve rimanere imprevedibile. Il sistema può guarire”. A rischio la sponsorizzazione degli arbitri. Quattro arresti per il caso Gaucci. Andreotti “Qualcuno pagherà dazio”. Zamparini (Palermo) “Si torni al sorteggio integrale”

18/06 Calcio nel caos: Si tirano le somme. Dal Palazzo fanno sapere che useranno il pugno di ferro. In attesa della relazione di Borrelli. Gentile (FI) alla procura di Napoli “Sentire Pagliuso sulla estromissione del Cosenza”. Il Genoa va in B, ma Preziosi non festeggia “Troppa rabbia”. 30 mila tifosi rossoblu festeggiano la fine di un incubo

17/06 Calcio nel caos: Il difensore Antonaccio denuncia su di un libro la “realtà oscura” della serie C. “Corruzioni, compromessi e ricatti”. L'ex Presidente del Cosenza, Pagliuso, aspetta la chiamata del Procuratore Borrelli (Video con intervista) anche per la C. Il Procuratore Borrelli prepara le relazioni. Nella prima tranche d’inchiesta ci sono Juve, Lazio, Fiorentina, Milan, Samp. Petrucci “Di amnistia non se ne parla proprio”

16/06 Calcio nel caos: Ripresi gli interrogatori, sentiti Garrone e Marotta. Rossi completa la CAF. Processo vicino. Dai politci tifosi del Torino un no all’amnistia: “Ed ora restituiteci lo scudetto del 1927” . Dalla CAF alla Corte Federale rito abbreviato. Stabiliti tempi e modalità del processo. Secondo Adiconsum falsato il 30% delle partite del campionato 2003/04. La Fiorentina replica a Preziosi: “La cena con Moggi c’è stata, ma nessuna festa”. Cellino (Cagliari) “Mi auguro che tutto sia un grosso errore. Serve una presidenza super-partes”

15/06 Calcio nel caos: Il calabrese Ruperto nominato presidente della CAF. Pagliuso (Cosenza) “Adeguarsi allo strapotere Juve dava privilegi”. Chiesta audizione a Borrelli. Il CSM vieta ai magistrati di occuparsi di giustizia sportiva. Revocati tutti gli incarichi. Ministro Melandri “Si va verso la vendita collettiva dei diritti televisivi”. Rossi “Se Galliani è in conflitto di interessi non è un mio problema”.

14/06 Calcio nel caos: Il Commissario Rossi nomina Agnolin commissario dell’Associazione Arbitri. Casarin “L’arbitro torni ad essere l’uomo misterioso”. L’azzeramento della CAF è questione di ore. Si va verso la nomina di Ruperto. Pagliuso chiede la riammissione in serie B del Cosenza Calcio 1914. Intercettazioni sui PM. Paparesta si difende: “Carriera stroncata se denunciavo l’irruzione di Moggi”. Prosegue l’inchiesta GEA. A Napoli prosegue l’inchiesta stralcio che riguarda giudici e polizia. La Juve ricomincia da Cobolli Gigli e Tardelli

13/06 Calcio nel caos: Chiuso il primo filone di indagini. Il Presidente della Corte d’Appello Federale, Martellino, si difende. Processo doppio. Si allarga l’inchiesta del CSM. Mercoledì le decisioni del plenum. Abete e De Rossi: Nessuna amnistia anche se vinciamo. Buffon “Bello sudare la maglia per l’Italia”. I favori della “cupola” alla Lazio. La Juve riparte voltando pagina in fretta: nuovo Cda.

12/06 Calcio nel caos: Girando da Borrelli “Nessuna gara era preordinata”. Ascoltato il dipendente della Federcalcio Galati “Chi si oppone viene vessato”. Anche la Samp nell’indagine. Blatter “Trovati i problemi ora si va verso le soluzioni”. La Lega va verso la riscrittura del regolamento. E poi Galliani, Sacchi, Di Pietro, Campana, Pescante.

11/06 Calcio nel caos: Una domenica tranquilla. Lunedì Giraudo da Borrelli. Il Legale di Titomanlio “Nessun muro di reticenza”. Trezeguet “Aspettiamo la giustizia sportiva”. Gli sponsor della Juve ripongono la loro fiducia nella società

10/06 Calcio nel caos: Borrelli si concede una pausa. Il Presidente Cellino “Rossi chieda consigli ai presidenti onesti”. Secondo il legale di Lotito il campionato slitta a dicembre. Del Piero “Spero che per la Juve si risolva nel migliore dei modi” L’assistente Titomanlio: “Pronti a collaborare”

09/06 Calcio nel caos: Borrelli contro un “muro difensivo concordato”. Maxi audizione con Meani (Milan): quasi otto ore. Non esiste alcun super teste. Tre ore di interrogatorio per Carraro e tre anche per Pieroni. Pirrone replica a Bergamo: “Io scarso e onesto, lui invece?”. Catricalà “Presto regole per i procuratori”. Adiconsum presenta uno studio sugli errori arbitrali dal 2002 al 2004. Avv. Coppi: “Il Coni potrebbe costituirsi parte civile”

08/06 Calcio nel caos: Bergamo interrogato per nove ore “Fatto fuori da Pairetto e Lanese”. Per Pairetto sei ore di interrogatorio. Moggi dice no a Borrelli. Oggi tocca a Carraro. Della Valle “Non abbiamo fatto nulla di strano”. L’AIA rigetta il ricorso di De Santis: non andrà ai mondiali. Galliani ascoltato per due ore. L’Antitrust collabora con Rossi

07/06 Calcio nel caos: Interrogatori fiume per De Santis e Paparesta. Borrelli: “Nessun pentito. Entro 10 giorni la relazione alla Procura sportiva”. La Commissione Cultura della Camera avvierà un indagine. Pirrone: “Già da tempo denunciavo pressioni”. Gaucci Jr: “C’è ancora paura della ‘cupola’

06/06 Calcio nel caos: Borrelli mette sotto torchio gli arbitri. No Intertoto per il calcio italiano. E Rossi incassa l’ok di Uefa e Fifa. Corioni: “Girando la mente, Galliani gli obbediva”. Lazio e Juve nel mirino di Borrelli. Rossi incontra Galliani: Nessuna accordo sulla gestione della Lega. Blatter “Felice della reazione delle autorità italiane”

05/06 Calcio nel caos: Borrelli a tutto campo, vuol vederci chiaro su tutto. E il Coni ricorre alla Caf per la sentenza su Agricola per il doping. Mazzarri ascoltato dal PM di Napoli. Cesare Geronzi ascoltato per due ore dai PM. L’ex segretaria della CAN, Fazi, non risponde. Pelè “Spero che la giustizia punisca tutti”. Blatter “Ci vogliono arbitri professionisti”

04/06 Calcio nel caos: Borrelli in azione: L'arbitro Pirrone interrogato per tre ore. Il Milan si ribella: “Una campagna contro”. Lite in un bar per calciopoli, ci scappa il morto

03/06 Calcio nel caos: Cannavaro e Trezeguet interrogati dai PM a Roma. La Procura di Torino vuol riaprire l’inchiesta sulle designazioni. Undici giorni per rifondare la Juve. Somma “Non cambia nulla. Moggi resterà sempre un grande”

02/06 Calcio nel caos: Il procuratore Borrelli pronto per il maxiprocesso. Ombre sulla partita Udinese-Milan del 2005: Galliani e Pozzo non ci stanno. Galliani: “Siamo stati danneggiati”. Il Legale di Moggi replica a Galliani “Ha letto tutte le intercettazioni?”. Spalletti in procura a Napoli.

01/06 Calcio nel caos: Il commissario Rossi: “Una situazione che non pensavo così grave”. Secondo l’ex vicecapo dell’Ufficio indagini Juve e Fiorentina in B. Galliani pronto a lasciare. Preziosi sentito dalla Procura di Napoli. Nevio Scala: “Tutto deprimente. Con gli azzurri si può andare avanti”.

31/05 Calcio nel caos: Lotito ai PM: “Lazio pulita”. Il difensore di Moggi: “Il Milan il vero potere”. I rossoneri "Manovre diversive". Petrucci “Voltiamo pagina, torniamo a parlare di sport”. Verdone “Di fronte allo scandalo del calcio mi vergogno di essere italiano”. Zeman “Io alla Juve? Non potrei. Ipotesi Baggio? sarebbe solo per immagine”.

29-30/05 Calcio nel caos: Caso Gea,sentito l'arbitro cosentino Palmieri: “Mai rilasciato interviste”. Lazio nei guai: aggiotaggio per Lotito. Niente incarichi sportivi per i magistrati del CSM. Avv. Grassani “Milan in B, ipotesi per ora non ipotizzabile”. Del Piero “Orgoglioso di essere juventino”. V.Franza "Ipotesi A per il Messina". Ieri sentito Della Valle.

28/05 Calcio nel caos: Per Borrelli una settimana intensa. Bonfrisco “Paparesta fuori dalle regole”. Gattuso: “Qualcuno sputa nel piatto”.

27/05 Calcio nel caos: L’inchiesta entra nel vivo. Borrelli al lavoro e Lippi difende il figlio. Commissario Rossi: “Sconti per nessuno”. Sacchi e Agnolin: “Chi ha sbagliato paghi”. Lippi: “In Italia chi è indagato è già condannato”. Peruzzi accusa: “Moggi il pastore e noi il gregge”.

26/05 Calcio nel caos: Gli atti passano a Borrelli: Parte ufficialmente “Piedi Puliti”. Galliani rimane solo, si dimette Zamparini. Gigi Riva: “Beckembauer ha parlato da bambino”. Cossiga: “Tangentopoli era più onesta”. Sacchi: “Torniamo al calcio di prima, senza banchieri e politica”. Il figlio di Lippi indagato a Roma e Milano.

25/05 Calcio nel caos: Interrogatori a Napoli e Roma e perquisizioni della GdF. Cannavaro ci ripensa. Albertini: “Pensavo ci fosse sudditanza psicologica, invece...”. Cecchi Gori “Affossato perchè scomodo. I 5 anni più brutti della mia vita”. Licenza Uefa per 14 club: manca la Lazio. I tiofosi si costituiscono parte civile. Gli ex vogliono Boniperti presidente della Juve

24/05 Calcio nel caos: La Lega Calcio cerca nuove regole. Alla Gea e ad Alessandro Moggi oltre il 10% del mercato delle procure. Conti: “Lotta al conflitto d’interessi”. La Finanza nella sede del Crotone e della Reggina. Buffon in Procura. Galliani confermato in Lega. Cannavaro: “Gli scudetti della Juve, meritati”

23/05 Calcio nel caos: Il commissario della FIGC, Rossi, nomina il procuratore Borrelli capo ufficio indagini. Scatta “Piedi puliti”. A Napoli sfilano i testi. perquisita la sede della Torres

22/05 Calcio nel caos: Lippi rimane al suo posto. Moggi cita Berlusconi. Chieste le dimissioni di Galliani che le respinge, l’inchiesta va avanti. Moggi: “Un’imboscata di Galliani”. Guido Rossi: “Beckenbauer ne approfitta”. Avv. Stagliano “La Juve in B”

21/05 Calcio nel caos: Moggi ebbe un ruolo importante nelle elezioni di Carraro e Galliani. Tardelli replica a Beckenbauer “Anche in Germania c’è il marcio”. Chieste le dimissioni di Lippi. Le intercettazioni di De Santis

20/05 Calcio nel caos: Il potere assoluto di Moggi. Ora è fuga dalla Gea. Si dimette anche il Generale Attardi. Beckembauer: L’Italia la pagherà ai Mondiali. Le tifoserie di Messina, Crotone e Reggina non ci stanno

19/05 Calcio nel caos: La Gea controllava anche Reggina, Livorno e Siena. Gazzoni: “Le dimissioni di Carraro sono finte”. Interrogati Lippi e Zeman. Si dimette il Generale Pappa

18/05 Calcio nel caos: Il Commissario Rossi fa piazza pulita. Le intercettazioni di Carraro e Moggi che preparavano le elezioni in Lega. Menzionato Pisanu. Sospesi nove arbitri, la Finanza a casa di Moggi e nella sede della Juve

17/05 Calcio nel caos: Il Commissario Rossi al lavoro. Spunta il filone doping. Dopo il vertice delle Procure, nuovi accertamenti. Definite le competenze delle Procure di Roma e Napoli.

16/05 Calcio nel caos: Guido Rossi commissario della FIGC chiamato a sistemare il calcio e le sue regole. Petrucci rassicura Lippi “Verrò a trovarti con Rossi”.

 

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