Si tirano le somme. Dal Palazzo fanno sapere che
useranno il pugno di ferro
18/06 Quindici giorni di inchiesta serrata, fra carte e interrogatori
senza sosta, ora e' arrivato il giorno di tirare le somme. Francesco
Saverio Borrelli e' rimasto chiuso con gli uomini del suo pool al
quarto piano di via Allegri anche oggi, fino a tarda sera: intorno
il deserto di una domenica gia' estiva, la cancellata della Figc
tirata su, gli uffici vuoti, a parte il quartier generale della
squadra degli 007 federali. L'ex capo di Mani Pulite e con lui il
colonnello Maurizio D'Andrea, insieme agli altri inquirenti sportivi,
hanno lavorato senza sosta per cercare di completare la lunga relazione
da consegnare a Stefano Palazzi. Attesa per domani, secondo la tabella
di marcia indicata anche dal commissario Guido Rossi, e che gli
uomini di Borrelli sperano di concludere anche a costo di una maratona
senza sosta. Un lavoro d'equipe, con la vice del pool, Maria Jose'
Falcicchia a scrivere parte del cospicuo dossier a distanza, ma
in continuo contatto con i suoi colleghi della nuova avventura nel
pallone. Il materiale su cui dovra' lavorare Palazzi e' complessivamente
molto lungo, perche' sono tante le parti che lo compongono: nel
dettaglio ci sono le posizioni dei principali club coinvolti (questa
prima parte dell'inchiesta e' incentrata su Juventus, Lazio, Fiorentina,
Milan e Sampdoria) e quelle dei singoli personaggi (arbitri, ex
designatori, ma anche dirigenti federali) finiti nella bufera di
'calciopoli'. Pagine e pagine che passano in rassegna i legami,
gli intrecci, le partite finite sotto i riflettori: quanto gia'
emerso dalla procura di Napoli, corredato dagli interrogatori fatti
dai Carabinieri di via in Selci, e naturalmente le audizioni davanti
all'ufficio indagini, con le molte reticenze, le tante amnesie.
Insomma un quadro che non sembra alleggerire la posizione di squadre
e attori coinvolti. Palazzi comunque ha seguito l'indagine passo
passo, e il faldone di carte non sara' materiale sconosciuto: il
procuratore federale, che agira' come pm nel maxi processo a Moggi
e alla cupola descritta dai giudici di Napoli, fara' scattare i
deferimenti intorno a meta' settimana (se gia' domani avra' la relazione
di Borrelli). Il rinvio a giudizio dovrebbe riguardare tutti i club
(la posizione meno grave e' quella della Sampdoria, inserita nella
prima parte dell'inchiesta): un passaggio che porta nel vivo del
dibattimento previsto per la fine del mese (27-28 giugno). Sara'
la rinnovata Caf di Cesare Ruperto a veder sfilare sul banco degli
imputati molti dei big travolti da 'calciopoli'
In attesa della relazione di Borrelli
18/06 Sta per iniziare una settimana calda per l'Italia del pallone.
Se in Germania la Nazionale di Marcello Lippi deve conquistarsi
un posto per gli ottavi di finale, il capo ufficio indagini della
Figc Francesco Saverio Borrelli e' pronto a consegnare la relazione,
frutto del lavoro di giorni e giorni di interrogatori, chiusi dalle
convocazioni di Garrone e Marotta. E intanto anche Napoli e Roma
si avviano alle prime conclusioni delle rispettive inchieste. Una
settimana che si e' aperta con l'interrogatorio di Antonio Giraudo,
sentito in via Allegri per tre ore sulle intercettazioni che lo
vedono protagonista assieme a Moggi. "Parleremo solo nelle
aule dei tribunali", si e' limitato a dire il vecchio ad della
Juve, all'uscita degli uffici federali, mentre Paparesta si e' ripresentato,
forse spontaneamente, per un'audizione durata circa tre ore. Gli
007 federali hanno sentito in via Po anche il guardialinee Fabrizio
Babini, l'ex arbitro Francesco Soffritti, l'osservatore dell'Aia
Pasquale D'Addato e il team manager dell'Udinese Lorenzo Toffolini.
Intanto qualche politico propone l'amnistia in caso di vittoria
dell'Italia ai Mondiali, ipotesi rigettata con forza dalla Germania
da Daniele De Rossi: "Non punire chi ha sbagliato, secondo
me, sarebbe un doppio errore". E mentre nel registro degli
indagati della procura di Napoli finisce anche il presidente della
Caf, Cesare Martellino, che deve rispondere di abuso d'ufficio nell'ambito
dell'inchiesta sugli illeciti nel calcio, Guido Rossi ha preso la
situazione in mano dettando le scadenze che in ambito sportivo andranno
rispettate per venire a capo dello scandalo calciopoli: "Tutte
le sentenze arriveranno entro il 20 luglio". Il commissario
della Figc nomina Cesare Ruperto proprio alla guida della Corte
d'appello federale, con Luigi Agnolin nuovo commissario dell'Aia
al posto dell'autosospeso Tullio Lanese. "Bisogna ridare credibilita'
e dignita' agli arbitri", ha detto Agnolin, che ha subito escluso
il reclutamento di arbitri stranieri: "Sarebbe una diminutio",
il suo commento. Intanto la Juventus, dopo le dimissioni dei vertici,
mercoledi' e' ripartita da zero con la creazione di un nuovo consiglio
d'amministrazione. Giovanni Cobolli Gigli diventa il nuovo presidente
bianconero, mentre Giampiero Boniperti e' il nuovo Presidente onorario.
Dalle parole di Guido Rossi e' evidente la necessita' di far presto:
i gradi di giudizio sono stati ridotti a due (Caf e Corte Federale)
per consegnare in tempo alla Uefa la lista delle squadre per le
coppe europee in vista della prossima stagione. Venerdi' e' il giorno
della Sampdoria. Vengono sentiti negli uffici della Figc in via
Allegri il presidente, Riccardo Garrone, e il direttore sportivo,
Beppe Marotta: "Siamo completamente al di fuori da queste vicende,
spero che ne usciremo presto anche da un piano formale", ha
detto Garrone all'uscita dall'interrogatorio, durato circa un'ora.
Poi due giorni di sosta, almeno apparente, in vista di una settimana
che dovrebbe portare ai primi deferimenti del Procuratore Federale
Stefano Palazzi.
Gentile (FI) alla procura di Napoli “Sentire
Pagliuso sulla estromissione del Cosenza”
18/06 ''Chiedo formalmente ai magistrati della Procura di Napoli
che indagano su calciopoli ed al procuratore sportivo Borrelli di
audire subito l' ex presidente del Cosenza, Paolo Fabiano Pagliuso:
c'e' la necessita' di fare chiarezza su quello che ha subito la
societa' rossoblu nel 2003 e di restituire il maltolto''. Lo afferma,
in una dichiarazione, Antonio Gentile, senatore di Forza Italia.
''Il Cosenza - aggiunge Gentile - fu estromesso dalla serie B, nonostante
la Covisoc avesse dato parere favorevole, nell' anno in cui ci fu
il blocco delle retrocessioni. Ed e' opportuno ricordare che il
suo posto venne preso dalla Fiorentina. La squadra non fu nemmeno
iscritta in serie C/1 : l' anno dopo fu varato il lodo Petrucci
e non si penso' di applicarlo retroattivamente alla societa' rossoblu,
che aveva i 15 anni di militanza professionistica ed il bacino di
utenza. La sentenza del Consiglio di Stato, esecutiva ed ancora
valida, che imponeva alla Figc di trovare una soluzione che non
penalizzasse la citta' di Cosenza, fu disattesa. Lepore e Borrelli
devono convocare subito Pagliuso, che ha molte cose da dire, e spero
che lo facciano subito nell' interesse della verita' e dei diritti
di una citta' che sono stati completamente mortificati''.
Il Genoa va in B, ma Preziosi non festeggia “Troppa
rabbia”
18/06 Il Genoa e' in serie B. E' questo l'ultimo verdetto sul campo
della stagione calcistica italiana 2005-2006, probabilmente una
delle piu' tristi della storia di questo sport per via della vicenda
calciopoli. Ed e' emblematico che questa ultima promozione vede
protagonista proprio il Genoa, ovvero la squadra che lo scorso anno
era stata promossa in A, ma che proprio per una partita "comprata"
(inchiesta Genoa-Venezia) e' stata punita dalla giustizia sportiva
con la retrocessione in ultima posizione e quindi con la retrocessione
in serie C. I rossoblu' potranno adesso ricominciare da quello stesso
campionato che nella passata stagione erano riusciti a vincere dopo
ben 10 anni. Finisce un anno di purgatorio per una delle squadre
italiane piu' gloriose, che vanta nel proprio palmares ben nove
scudetti. Una stagione di sofferenze, ancora piu' difficile ripsetto
alle previsioni. L'obiettivo iniziale era il primo posto, ma poi
il cammino e' stato irto e il duello con lo Spezia e' stato perso.
Non si e' rivelata azzeccata la scelta del presidente Enrico Preziosi
di esonerare Giovanni Vivassori. Poi, il patron e' tornato sui suoi
passi dopo la breve parentesi (negativa) di Attilio Perotti. E la
strada e' stata in salita anche nei playoff perche' la Salernitana
ha dato filo da torcere fino all'ultimo secondo di una doppia sfida
combattutissima. Paradossalmente tutto e' stato piu' facile proprio
in finale contro il Monza, che ha compromesso tutto sul proprio
campo. Il 2-0 firmato dai gol di Zaniolo e Iliev ha permesso al
Genoa di giocare sul velluto al ritorno. Tuttavia questo Genoa non
gradisce le cose facili. E nel bel mezzo della festa, tra cori e
standing ovation, ha voluto complicarsi la vita da solo con un attimo
di disattenzione al 16' della ripresa, che ha causato il gol di
Egbedi, dimenticato dalla retroguardia rossoblu'. La partita si
poteva riaprire, ma il Monza non e' mai riuscito a mettere veramnete
paura ai rossoblu', neppure dopo l'inaspettato vantaggio. Il Genoa,
consapevole dei propri mezzi, ha controllato con ordine la situazione
fino al triplice fischio finale. Onore, comunque, alla formazione
di Giuliano Sonzogni. Ai brianzoli resta la soddisfazione di aver
disputato un ottimo campionato, chiuso al terzo posto nella stagione
regolare, e di essersi giocati la serie B in finale. "E' solo
un primo passo verso il paradiso" ha detto qualche giorno fa
l'ambizioso "amato-odiato" presidente Preziosi. Ed e'
quello che si augura il popolo rossoblu' che oggi non ha fatto mancare
il proprio appoggio. A Marassi erano in 30 mila per gridare la propria
gioia e per far festa, festa che nessuno questa volta potra' rovinare.
Tra loro anche Andrea e Benedetta, due dei quattro figli dell'indimenticabile
capitan Gianluca Signorini, scomparso a causa del morbo di Lou Gehrig.
E' arrivata la B e c'e' qualcuno che sogna anche il doppio salto
in A, per via della vicenda calciopoli e per ottenere un parziale
"risarcimento" dopo quanto avvenuto l'anno scorso.
''Non ho tanta voglia di sorridere, ho ancora tanta rabbia. Abbiamo
passato un anno veramente difficile, bastava poco per crollare''.
E' troppo provato dalle ultime vicende il presidente del Genoa Enrico
Preziosi e non riesce proprio a sorridere e a festeggiare la promozione
del Genoa in B. In sala stampa, dopo la gara con il Monza, annuncia
pero' che il prossimo Genoa sara' ancora vincente, come quello che
lo scorso anno conquisto' la A. Preziosi si sfoga e lancia critiche
anche al presidente della Lega di C, Macalli, e al patron della
Fiorentina, Diego Della Valle, ma prima annuncia: ''ora facciamo
la battaglia per avere quello che ci hanno tolto, quello che l'anno
scorso abbiamo conquistato sul campo''. Chiaro il riferimento a
un eventuale ripescaggio in A. Un anno fa il Genoa la massima serie
l'aveva conquistata sul campo ma l'aveva poi persa con la condanna
per l'illecito di Genoa-Venezia. ''Noi ora attendiamo i processi
al Genoa, quelli che non ci hanno ancora fatto, quello normale e
quello sportivo'' dice Preziosi, che allude al processo di appello
di fronte alla Caf e all'indagine della Procura di Genova sulla
sentenza del presidente Martellino, che secondo i legali del Genoa
fu scritta gia' prima del processo. Gli chiedono di alcune critiche
arrivate da Della Valle: ''lui non puo' certo fare la morale a noi
- risponde - non puo' insegnarci i valori. Per fortuna io non condivido
i principi di Della Valle''. Poi parla di Macalli: ''spesso e' andato
sopra le righe, per fortuna ce ne andiamo dalla sua categoria, spero
di non rivederlo piu'''. Il patron del Genoa ricorda ''l'anno infernale
che abbiamo dovuto vivere, con punti tolti e ridati, poi ancora
tolti all'ultimo momento'', le partite rinviate per problemi di
capienza degli stadi che ospitavano il Genoa: ''siamo stati costretti
a giocare tre partite in una settimana per recuperare''. Per la
promozione Preziosi ringrazia l'allenatore Vavassori, mandato via
a meta' corsa e richiamato per il rovente finale: ''e' stato fondamentale,
bravissimo a ricompattare la squadra che alla fine sembrava allo
sfacelo''. Dedica la risalita ai tifosi ''che mi spingono ancora
a fare bene, a fare di nuovo una squadra competitiva'' e ha un pensiero
per la famiglia perche' ''per la vicenda dello scorso anno sembrava
che io fossi diventato il secondo mostro di Firenze e questo ha
avuto un impatto pesante sui miei familiari, oltre che sui miei
interessi aziendali''.
30 mila tifosi rossoblu festeggiano la fine di
un incubo
18/06 Un anno dopo, il Ferraris rossoblu' e' di nuovo in festa,
festa grande, accesa da un boato di gioia che caccia via un anno
infernale quando l'arbitro Damato di Barletta fischia la fine di
Genoa-Monza e i liguri vanno in serie B. I lombardi vincono 1-0,
ma non basta per ribaltare lo 0-2 dell'andata e, un anno dopo la
promozione in A, poi vanificata dalla condanna della Caf, il Genoa
torna nel calcio che conta. Festeggia anche il presidente Preziosi,
che guarda la gara dal campo e alla fine viene portato in trionfo
dai giocatori. La festa esplode dopo una partita brutta, condizionata
dal punteggio dell'andata, che il Genoa gioca con la giusta determinazione
ma pensando solo al risultato finale. La gara si accende solo a
meta' ripresa dopo il gol di Egdebi per il Monza, ma dopo una fiammata
si rispegne e si trascina verso il finale piu' atteso e prevedibile.
La sfida finale dei play off di C1 si gioca davanti al pubblico
migliore che il Genoa potesse proporre. Qui non conta la categoria,
all'appuntamento arrivano in oltre 30.000 e il Ferraris e' esaurito.
Lo stadio e' tutto rossoblu' mentre cori, suoni di trombe e migliaia
di bandiere accolgono i giocatori all'entrata in campo. Il Genoa
di Valvassori propone la stessa formazione della finale di andata
con l'unica variante di Coppola a centrocampo al posto di Mamede
squalificato. Tocca ancora a Zaniolo e Iliev, che hanno firmato
il 2-0 di Monza, giostrare in attacco, mentre Rossi resta largo
a destra. Il Monza di Sonzogni cerca di ribaltare tutto con la coppia
di attacco Bertolini- Pontarollo e si affida al centro all'esperienza
di Zaffaroni e Coti. Si gioca sotto un sole cocente e i giocatori
accusano subito il caldo. Il Genoa tiene il ritmo basso, ma quando
accelera e' pericoloso con Stellini e Moretti dalla distanza. Il
Monza non si scopre e cerca profondita' utilizzando soprattutto
le fasce. Nella ripresa Vavassori toglie subito Rossi per il giovane
Botta. Vuole coprirsi un po' ma concedere anche una pausa al giocatore
che piu' di tutti ha contribuito alla causa. E per il suo pupillo
l'allenatore chiama l'applauso della tribuna, un po' seccato perche'
il riconoscimento non parte spontaneo. Poi, inaspettato, arriva
il gol del Monza. Egdebi, appena entrato, riceve palla dalla destra
e, tutto solo davanti al portiere Scarpi, stoppa e tira senza problemi.
I lombardi a questo punto sono costretti a provarci un po' di piu',
perche' manca piu' di mezz'ora e non si sa mai. I rossoblu' pero'
non concedono molto altro e il Monza fatica. Poco a poco la fine
si avvicina, con qualche polemica quando una bordata di fischi ''boccia''
uno striscione che paragona Preziosi a Buscetta. ''Anemmo via da
sta belin di categoria'' dice invece, piu' convinto, il grande striscione
davanti alla tribuna.
Servizi precedenti
17/06
Calcio nel caos: Il difensore Antonaccio denuncia
su di un libro la “realtà oscura” della serie
C. “Corruzioni, compromessi e ricatti”. L'ex
Presidente del Cosenza, Pagliuso, aspetta la chiamata del Procuratore
Borrelli (Video con intervista) anche per la C. Il Procuratore
Borrelli prepara le relazioni. Nella prima
tranche d’inchiesta ci sono Juve, Lazio, Fiorentina, Milan,
Samp. Petrucci “Di amnistia non se ne
parla proprio”
16/06
Calcio nel caos: Ripresi gli interrogatori,
sentiti Garrone e Marotta. Rossi completa la CAF. Processo vicino.
Dai politci tifosi del Torino un no all’amnistia:
“Ed ora restituiteci lo scudetto del 1927” .
Dalla CAF alla Corte Federale rito abbreviato. Stabiliti tempi e
modalità del processo. Secondo Adiconsum
falsato il 30% delle partite del campionato 2003/04. La
Fiorentina replica a Preziosi: “La cena con Moggi c’è
stata, ma nessuna festa”. Cellino (Cagliari) “Mi
auguro che tutto sia un grosso errore. Serve una presidenza super-partes”
15/06 Calcio nel caos: Il calabrese Ruperto
nominato presidente della CAF. Pagliuso (Cosenza)
“Adeguarsi allo strapotere Juve dava privilegi”. Chiesta
audizione a Borrelli. Il CSM vieta ai magistrati di occuparsi
di giustizia sportiva. Revocati tutti gli incarichi. Ministro
Melandri “Si va verso la vendita collettiva dei diritti televisivi”.
Rossi “Se Galliani è in conflitto
di interessi non è un mio problema”.
14/06
Calcio nel caos: Il Commissario Rossi nomina
Agnolin commissario dell’Associazione Arbitri. Casarin
“L’arbitro torni ad essere l’uomo misterioso”.
L’azzeramento della CAF è questione di ore. Si va verso
la nomina di Ruperto. Pagliuso chiede la riammissione
in serie B del Cosenza Calcio 1914. Intercettazioni
sui PM. Paparesta si difende: “Carriera stroncata se
denunciavo l’irruzione di Moggi”. Prosegue
l’inchiesta GEA. A Napoli prosegue l’inchiesta
stralcio che riguarda giudici e polizia. La
Juve ricomincia da Cobolli Gigli e Tardelli
13/06
Calcio nel caos: Chiuso il primo filone di
indagini. Il Presidente della Corte d’Appello
Federale, Martellino, si difende. Processo doppio. Si allarga
l’inchiesta del CSM. Mercoledì le decisioni del plenum.
Abete e De Rossi: Nessuna amnistia anche se
vinciamo. Buffon “Bello sudare la maglia
per l’Italia”. I favori della “cupola”
alla Lazio. La Juve riparte voltando pagina
in fretta: nuovo Cda.
12/06
Calcio nel caos: Girando da Borrelli “Nessuna
gara era preordinata”. Ascoltato il
dipendente della Federcalcio Galati “Chi si oppone viene vessato”.
Anche la Samp nell’indagine. Blatter
“Trovati i problemi ora si va verso le soluzioni”. La
Lega va verso la riscrittura del regolamento. E poi Galliani,
Sacchi, Di Pietro, Campana, Pescante.
11/06
Calcio nel caos: Una domenica tranquilla.
Lunedì Giraudo da Borrelli. Il Legale
di Titomanlio “Nessun muro di reticenza”. Trezeguet
“Aspettiamo la giustizia sportiva”. Gli
sponsor della Juve ripongono la loro fiducia nella società
10/06
Calcio nel caos: Borrelli si concede una pausa.
Il Presidente Cellino “Rossi chieda
consigli ai presidenti onesti”. Secondo il legale di
Lotito il campionato slitta a dicembre. Del
Piero “Spero che per la Juve si risolva nel migliore dei modi”
L’assistente Titomanlio: “Pronti a collaborare”
09/06
Calcio nel caos: Borrelli contro un “muro
difensivo concordato”. Maxi audizione con Meani (Milan): quasi
otto ore. Non esiste alcun super teste.
Tre ore di interrogatorio per Carraro e tre anche per Pieroni. Pirrone
replica a Bergamo: “Io scarso e onesto, lui invece?”.
Catricalà “Presto regole per i procuratori”.
Adiconsum presenta uno studio sugli errori
arbitrali dal 2002 al 2004. Avv. Coppi: “Il Coni potrebbe
costituirsi parte civile”
08/06
Calcio nel caos: Bergamo interrogato per nove
ore “Fatto fuori da Pairetto e Lanese”. Per Pairetto
sei ore di interrogatorio. Moggi dice no a
Borrelli. Oggi tocca a Carraro. Della
Valle “Non abbiamo fatto nulla di strano”. L’AIA
rigetta il ricorso di De Santis: non andrà ai mondiali. Galliani
ascoltato per due ore. L’Antitrust collabora con Rossi
07/06
Calcio nel caos: Interrogatori fiume per De
Santis e Paparesta. Borrelli: “Nessun
pentito. Entro 10 giorni la relazione alla Procura sportiva”.
La Commissione Cultura della Camera avvierà un indagine.
Pirrone: “Già da tempo denunciavo
pressioni”. Gaucci Jr: “C’è ancora
paura della ‘cupola’”
06/06
Calcio nel caos: Borrelli mette sotto torchio
gli arbitri. No Intertoto per il calcio italiano.
E Rossi incassa l’ok di Uefa e Fifa. Corioni:
“Girando la mente, Galliani gli obbediva”. Lazio
e Juve nel mirino di Borrelli. Rossi incontra
Galliani: Nessuna accordo sulla gestione della Lega. Blatter
“Felice della reazione delle autorità italiane”
05/06
Calcio nel caos: Borrelli a tutto campo, vuol
vederci chiaro su tutto. E il Coni ricorre
alla Caf per la sentenza su Agricola per il doping. Mazzarri
ascoltato dal PM di Napoli. Cesare Geronzi
ascoltato per due ore dai PM. L’ex segretaria della
CAN, Fazi, non risponde. Pelè “Spero
che la giustizia punisca tutti”. Blatter “Ci
vogliono arbitri professionisti”
04/06
Calcio nel caos: Borrelli in azione: L'arbitro
Pirrone interrogato per tre ore. Il Milan
si ribella: “Una campagna contro”. Lite in un
bar per calciopoli, ci scappa il morto
03/06
Calcio nel caos: Cannavaro e Trezeguet interrogati
dai PM a Roma. La Procura di Torino vuol riaprire
l’inchiesta sulle designazioni. Undici giorni per rifondare
la Juve. Somma “Non cambia nulla. Moggi
resterà sempre un grande”
02/06
Calcio nel caos: Il
procuratore Borrelli pronto per il maxiprocesso. Ombre
sulla partita Udinese-Milan del 2005: Galliani e Pozzo non ci stanno.
Galliani: “Siamo stati danneggiati”. Il
Legale di Moggi replica a Galliani “Ha letto tutte le intercettazioni?”.
Spalletti in procura a Napoli.
01/06
Calcio nel caos: Il commissario Rossi: “Una
situazione che non pensavo così grave”. Secondo
l’ex vicecapo dell’Ufficio indagini Juve e Fiorentina
in B. Galliani pronto a lasciare. Preziosi
sentito dalla Procura di Napoli. Nevio Scala: “Tutto
deprimente. Con gli azzurri si può andare avanti”.
31/05
Calcio nel caos: Lotito ai PM: “Lazio
pulita”. Il difensore di Moggi: “Il
Milan il vero potere”. I rossoneri "Manovre diversive".
Petrucci “Voltiamo pagina, torniamo a parlare di sport”.
Verdone “Di fronte allo scandalo del
calcio mi vergogno di essere italiano”. Zeman “Io
alla Juve? Non potrei. Ipotesi Baggio? sarebbe solo per immagine”.
29-30/05
Calcio nel caos: Caso Gea,sentito l'arbitro
cosentino Palmieri: “Mai rilasciato interviste”. Lazio
nei guai: aggiotaggio per Lotito. Niente incarichi sportivi per
i magistrati del CSM. Avv. Grassani “Milan in B, ipotesi
per ora non ipotizzabile”. Del Piero
“Orgoglioso di essere juventino”. V.Franza "Ipotesi
A per il Messina". Ieri sentito Della Valle.
28/05
Calcio nel caos: Per Borrelli una settimana
intensa. Bonfrisco “Paparesta fuori
dalle regole”. Gattuso: “Qualcuno sputa nel piatto”.
27/05
Calcio nel caos: L’inchiesta entra nel
vivo. Borrelli al lavoro e Lippi difende il
figlio. Commissario Rossi: “Sconti per nessuno”.
Sacchi e Agnolin: “Chi ha sbagliato
paghi”. Lippi: “In Italia chi è indagato
è già condannato”. Peruzzi
accusa: “Moggi il pastore e noi il gregge”.
26/05
Calcio nel caos: Gli atti passano a Borrelli:
Parte ufficialmente “Piedi Puliti”. Galliani
rimane solo, si dimette Zamparini. Gigi Riva: “Beckembauer
ha parlato da bambino”. Cossiga: “Tangentopoli
era più onesta”. Sacchi: “Torniamo al
calcio di prima, senza banchieri e politica”. Il
figlio di Lippi indagato a Roma e Milano.
25/05
Calcio nel caos: Interrogatori a Napoli e
Roma e perquisizioni della GdF. Cannavaro
ci ripensa. Albertini: “Pensavo ci fosse sudditanza
psicologica, invece...”. Cecchi Gori
“Affossato perchè scomodo. I 5 anni più brutti
della mia vita”. Licenza Uefa per 14 club: manca la
Lazio. I tiofosi
si costituiscono parte civile. Gli ex vogliono
Boniperti presidente della Juve
24/05
Calcio nel caos: La Lega Calcio cerca nuove
regole. Alla Gea e ad Alessandro Moggi oltre
il 10% del mercato delle procure. Conti: “Lotta al
conflitto d’interessi”. La Finanza
nella sede del Crotone e della Reggina. Buffon in Procura.
Galliani confermato in Lega. Cannavaro:
“Gli scudetti della Juve, meritati”
23/05
Calcio nel caos: Il commissario della FIGC,
Rossi, nomina il procuratore Borrelli capo ufficio indagini. Scatta
“Piedi puliti”. A Napoli sfilano i testi.
perquisita la sede della
Torres
22/05
Calcio nel caos: Lippi rimane al suo posto.
Moggi cita Berlusconi. Chieste le dimissioni
di Galliani che le respinge, l’inchiesta va avanti.
Moggi: “Un’imboscata di Galliani”. Guido
Rossi: “Beckenbauer ne approfitta”. Avv.
Stagliano “La Juve in B”
21/05
Calcio nel caos: Moggi ebbe un ruolo importante
nelle elezioni di Carraro e Galliani. Tardelli replica a
Beckenbauer “Anche in Germania c’è il marcio”.
Chieste le dimissioni di Lippi. Le
intercettazioni di De Santis
20/05
Calcio nel caos: Il potere assoluto di Moggi.
Ora è fuga dalla Gea. Si dimette anche il Generale Attardi.
Beckembauer: L’Italia la pagherà ai Mondiali. Le
tifoserie di Messina, Crotone e Reggina non ci stanno
19/05
Calcio nel caos: La Gea controllava anche
Reggina, Livorno e Siena. Gazzoni: “Le dimissioni di
Carraro sono finte”. Interrogati Lippi
e Zeman. Si dimette il Generale Pappa
18/05
Calcio nel caos: Il Commissario Rossi fa piazza
pulita. Le intercettazioni di Carraro e Moggi che preparavano
le elezioni in Lega. Menzionato Pisanu. Sospesi
nove arbitri, la Finanza a casa di Moggi e nella sede della Juve
17/05
Calcio nel caos: Il Commissario Rossi al lavoro.
Spunta il filone doping. Dopo il vertice delle Procure, nuovi
accertamenti. Definite le competenze delle
Procure di Roma e Napoli.
16/05
Calcio nel caos: Guido Rossi commissario della
FIGC chiamato a sistemare il calcio e le sue regole. Petrucci
rassicura Lippi “Verrò a trovarti con Rossi”.