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Sport
Il calcio nel caos

 

Si tirano le somme. Dal Palazzo fanno sapere che useranno il pugno di ferro

18/06 Quindici giorni di inchiesta serrata, fra carte e interrogatori senza sosta, ora e' arrivato il giorno di tirare le somme. Francesco Saverio Borrelli e' rimasto chiuso con gli uomini del suo pool al quarto piano di via Allegri anche oggi, fino a tarda sera: intorno il deserto di una domenica gia' estiva, la cancellata della Figc tirata su, gli uffici vuoti, a parte il quartier generale della squadra degli 007 federali. L'ex capo di Mani Pulite e con lui il colonnello Maurizio D'Andrea, insieme agli altri inquirenti sportivi, hanno lavorato senza sosta per cercare di completare la lunga relazione da consegnare a Stefano Palazzi. Attesa per domani, secondo la tabella di marcia indicata anche dal commissario Guido Rossi, e che gli uomini di Borrelli sperano di concludere anche a costo di una maratona senza sosta. Un lavoro d'equipe, con la vice del pool, Maria Jose' Falcicchia a scrivere parte del cospicuo dossier a distanza, ma in continuo contatto con i suoi colleghi della nuova avventura nel pallone. Il materiale su cui dovra' lavorare Palazzi e' complessivamente molto lungo, perche' sono tante le parti che lo compongono: nel dettaglio ci sono le posizioni dei principali club coinvolti (questa prima parte dell'inchiesta e' incentrata su Juventus, Lazio, Fiorentina, Milan e Sampdoria) e quelle dei singoli personaggi (arbitri, ex designatori, ma anche dirigenti federali) finiti nella bufera di 'calciopoli'. Pagine e pagine che passano in rassegna i legami, gli intrecci, le partite finite sotto i riflettori: quanto gia' emerso dalla procura di Napoli, corredato dagli interrogatori fatti dai Carabinieri di via in Selci, e naturalmente le audizioni davanti all'ufficio indagini, con le molte reticenze, le tante amnesie. Insomma un quadro che non sembra alleggerire la posizione di squadre e attori coinvolti. Palazzi comunque ha seguito l'indagine passo passo, e il faldone di carte non sara' materiale sconosciuto: il procuratore federale, che agira' come pm nel maxi processo a Moggi e alla cupola descritta dai giudici di Napoli, fara' scattare i deferimenti intorno a meta' settimana (se gia' domani avra' la relazione di Borrelli). Il rinvio a giudizio dovrebbe riguardare tutti i club (la posizione meno grave e' quella della Sampdoria, inserita nella prima parte dell'inchiesta): un passaggio che porta nel vivo del dibattimento previsto per la fine del mese (27-28 giugno). Sara' la rinnovata Caf di Cesare Ruperto a veder sfilare sul banco degli imputati molti dei big travolti da 'calciopoli'

In attesa della relazione di Borrelli

18/06 Sta per iniziare una settimana calda per l'Italia del pallone. Se in Germania la Nazionale di Marcello Lippi deve conquistarsi un posto per gli ottavi di finale, il capo ufficio indagini della Figc Francesco Saverio Borrelli e' pronto a consegnare la relazione, frutto del lavoro di giorni e giorni di interrogatori, chiusi dalle convocazioni di Garrone e Marotta. E intanto anche Napoli e Roma si avviano alle prime conclusioni delle rispettive inchieste. Una settimana che si e' aperta con l'interrogatorio di Antonio Giraudo, sentito in via Allegri per tre ore sulle intercettazioni che lo vedono protagonista assieme a Moggi. "Parleremo solo nelle aule dei tribunali", si e' limitato a dire il vecchio ad della Juve, all'uscita degli uffici federali, mentre Paparesta si e' ripresentato, forse spontaneamente, per un'audizione durata circa tre ore. Gli 007 federali hanno sentito in via Po anche il guardialinee Fabrizio Babini, l'ex arbitro Francesco Soffritti, l'osservatore dell'Aia Pasquale D'Addato e il team manager dell'Udinese Lorenzo Toffolini. Intanto qualche politico propone l'amnistia in caso di vittoria dell'Italia ai Mondiali, ipotesi rigettata con forza dalla Germania da Daniele De Rossi: "Non punire chi ha sbagliato, secondo me, sarebbe un doppio errore". E mentre nel registro degli indagati della procura di Napoli finisce anche il presidente della Caf, Cesare Martellino, che deve rispondere di abuso d'ufficio nell'ambito dell'inchiesta sugli illeciti nel calcio, Guido Rossi ha preso la situazione in mano dettando le scadenze che in ambito sportivo andranno rispettate per venire a capo dello scandalo calciopoli: "Tutte le sentenze arriveranno entro il 20 luglio". Il commissario della Figc nomina Cesare Ruperto proprio alla guida della Corte d'appello federale, con Luigi Agnolin nuovo commissario dell'Aia al posto dell'autosospeso Tullio Lanese. "Bisogna ridare credibilita' e dignita' agli arbitri", ha detto Agnolin, che ha subito escluso il reclutamento di arbitri stranieri: "Sarebbe una diminutio", il suo commento. Intanto la Juventus, dopo le dimissioni dei vertici, mercoledi' e' ripartita da zero con la creazione di un nuovo consiglio d'amministrazione. Giovanni Cobolli Gigli diventa il nuovo presidente bianconero, mentre Giampiero Boniperti e' il nuovo Presidente onorario. Dalle parole di Guido Rossi e' evidente la necessita' di far presto: i gradi di giudizio sono stati ridotti a due (Caf e Corte Federale) per consegnare in tempo alla Uefa la lista delle squadre per le coppe europee in vista della prossima stagione. Venerdi' e' il giorno della Sampdoria. Vengono sentiti negli uffici della Figc in via Allegri il presidente, Riccardo Garrone, e il direttore sportivo, Beppe Marotta: "Siamo completamente al di fuori da queste vicende, spero che ne usciremo presto anche da un piano formale", ha detto Garrone all'uscita dall'interrogatorio, durato circa un'ora. Poi due giorni di sosta, almeno apparente, in vista di una settimana che dovrebbe portare ai primi deferimenti del Procuratore Federale Stefano Palazzi.

Gentile (FI) alla procura di Napoli “Sentire Pagliuso sulla estromissione del Cosenza”

18/06 ''Chiedo formalmente ai magistrati della Procura di Napoli che indagano su calciopoli ed al procuratore sportivo Borrelli di audire subito l' ex presidente del Cosenza, Paolo Fabiano Pagliuso: c'e' la necessita' di fare chiarezza su quello che ha subito la societa' rossoblu nel 2003 e di restituire il maltolto''. Lo afferma, in una dichiarazione, Antonio Gentile, senatore di Forza Italia. ''Il Cosenza - aggiunge Gentile - fu estromesso dalla serie B, nonostante la Covisoc avesse dato parere favorevole, nell' anno in cui ci fu il blocco delle retrocessioni. Ed e' opportuno ricordare che il suo posto venne preso dalla Fiorentina. La squadra non fu nemmeno iscritta in serie C/1 : l' anno dopo fu varato il lodo Petrucci e non si penso' di applicarlo retroattivamente alla societa' rossoblu, che aveva i 15 anni di militanza professionistica ed il bacino di utenza. La sentenza del Consiglio di Stato, esecutiva ed ancora valida, che imponeva alla Figc di trovare una soluzione che non penalizzasse la citta' di Cosenza, fu disattesa. Lepore e Borrelli devono convocare subito Pagliuso, che ha molte cose da dire, e spero che lo facciano subito nell' interesse della verita' e dei diritti di una citta' che sono stati completamente mortificati''.

Il Genoa va in B, ma Preziosi non festeggia “Troppa rabbia”

18/06 Il Genoa e' in serie B. E' questo l'ultimo verdetto sul campo della stagione calcistica italiana 2005-2006, probabilmente una delle piu' tristi della storia di questo sport per via della vicenda calciopoli. Ed e' emblematico che questa ultima promozione vede protagonista proprio il Genoa, ovvero la squadra che lo scorso anno era stata promossa in A, ma che proprio per una partita "comprata" (inchiesta Genoa-Venezia) e' stata punita dalla giustizia sportiva con la retrocessione in ultima posizione e quindi con la retrocessione in serie C. I rossoblu' potranno adesso ricominciare da quello stesso campionato che nella passata stagione erano riusciti a vincere dopo ben 10 anni. Finisce un anno di purgatorio per una delle squadre italiane piu' gloriose, che vanta nel proprio palmares ben nove scudetti. Una stagione di sofferenze, ancora piu' difficile ripsetto alle previsioni. L'obiettivo iniziale era il primo posto, ma poi il cammino e' stato irto e il duello con lo Spezia e' stato perso. Non si e' rivelata azzeccata la scelta del presidente Enrico Preziosi di esonerare Giovanni Vivassori. Poi, il patron e' tornato sui suoi passi dopo la breve parentesi (negativa) di Attilio Perotti. E la strada e' stata in salita anche nei playoff perche' la Salernitana ha dato filo da torcere fino all'ultimo secondo di una doppia sfida combattutissima. Paradossalmente tutto e' stato piu' facile proprio in finale contro il Monza, che ha compromesso tutto sul proprio campo. Il 2-0 firmato dai gol di Zaniolo e Iliev ha permesso al Genoa di giocare sul velluto al ritorno. Tuttavia questo Genoa non gradisce le cose facili. E nel bel mezzo della festa, tra cori e standing ovation, ha voluto complicarsi la vita da solo con un attimo di disattenzione al 16' della ripresa, che ha causato il gol di Egbedi, dimenticato dalla retroguardia rossoblu'. La partita si poteva riaprire, ma il Monza non e' mai riuscito a mettere veramnete paura ai rossoblu', neppure dopo l'inaspettato vantaggio. Il Genoa, consapevole dei propri mezzi, ha controllato con ordine la situazione fino al triplice fischio finale. Onore, comunque, alla formazione di Giuliano Sonzogni. Ai brianzoli resta la soddisfazione di aver disputato un ottimo campionato, chiuso al terzo posto nella stagione regolare, e di essersi giocati la serie B in finale. "E' solo un primo passo verso il paradiso" ha detto qualche giorno fa l'ambizioso "amato-odiato" presidente Preziosi. Ed e' quello che si augura il popolo rossoblu' che oggi non ha fatto mancare il proprio appoggio. A Marassi erano in 30 mila per gridare la propria gioia e per far festa, festa che nessuno questa volta potra' rovinare. Tra loro anche Andrea e Benedetta, due dei quattro figli dell'indimenticabile capitan Gianluca Signorini, scomparso a causa del morbo di Lou Gehrig. E' arrivata la B e c'e' qualcuno che sogna anche il doppio salto in A, per via della vicenda calciopoli e per ottenere un parziale "risarcimento" dopo quanto avvenuto l'anno scorso.
''Non ho tanta voglia di sorridere, ho ancora tanta rabbia. Abbiamo passato un anno veramente difficile, bastava poco per crollare''. E' troppo provato dalle ultime vicende il presidente del Genoa Enrico Preziosi e non riesce proprio a sorridere e a festeggiare la promozione del Genoa in B. In sala stampa, dopo la gara con il Monza, annuncia pero' che il prossimo Genoa sara' ancora vincente, come quello che lo scorso anno conquisto' la A. Preziosi si sfoga e lancia critiche anche al presidente della Lega di C, Macalli, e al patron della Fiorentina, Diego Della Valle, ma prima annuncia: ''ora facciamo la battaglia per avere quello che ci hanno tolto, quello che l'anno scorso abbiamo conquistato sul campo''. Chiaro il riferimento a un eventuale ripescaggio in A. Un anno fa il Genoa la massima serie l'aveva conquistata sul campo ma l'aveva poi persa con la condanna per l'illecito di Genoa-Venezia. ''Noi ora attendiamo i processi al Genoa, quelli che non ci hanno ancora fatto, quello normale e quello sportivo'' dice Preziosi, che allude al processo di appello di fronte alla Caf e all'indagine della Procura di Genova sulla sentenza del presidente Martellino, che secondo i legali del Genoa fu scritta gia' prima del processo. Gli chiedono di alcune critiche arrivate da Della Valle: ''lui non puo' certo fare la morale a noi - risponde - non puo' insegnarci i valori. Per fortuna io non condivido i principi di Della Valle''. Poi parla di Macalli: ''spesso e' andato sopra le righe, per fortuna ce ne andiamo dalla sua categoria, spero di non rivederlo piu'''. Il patron del Genoa ricorda ''l'anno infernale che abbiamo dovuto vivere, con punti tolti e ridati, poi ancora tolti all'ultimo momento'', le partite rinviate per problemi di capienza degli stadi che ospitavano il Genoa: ''siamo stati costretti a giocare tre partite in una settimana per recuperare''. Per la promozione Preziosi ringrazia l'allenatore Vavassori, mandato via a meta' corsa e richiamato per il rovente finale: ''e' stato fondamentale, bravissimo a ricompattare la squadra che alla fine sembrava allo sfacelo''. Dedica la risalita ai tifosi ''che mi spingono ancora a fare bene, a fare di nuovo una squadra competitiva'' e ha un pensiero per la famiglia perche' ''per la vicenda dello scorso anno sembrava che io fossi diventato il secondo mostro di Firenze e questo ha avuto un impatto pesante sui miei familiari, oltre che sui miei interessi aziendali''.

30 mila tifosi rossoblu festeggiano la fine di un incubo

18/06 Un anno dopo, il Ferraris rossoblu' e' di nuovo in festa, festa grande, accesa da un boato di gioia che caccia via un anno infernale quando l'arbitro Damato di Barletta fischia la fine di Genoa-Monza e i liguri vanno in serie B. I lombardi vincono 1-0, ma non basta per ribaltare lo 0-2 dell'andata e, un anno dopo la promozione in A, poi vanificata dalla condanna della Caf, il Genoa torna nel calcio che conta. Festeggia anche il presidente Preziosi, che guarda la gara dal campo e alla fine viene portato in trionfo dai giocatori. La festa esplode dopo una partita brutta, condizionata dal punteggio dell'andata, che il Genoa gioca con la giusta determinazione ma pensando solo al risultato finale. La gara si accende solo a meta' ripresa dopo il gol di Egdebi per il Monza, ma dopo una fiammata si rispegne e si trascina verso il finale piu' atteso e prevedibile. La sfida finale dei play off di C1 si gioca davanti al pubblico migliore che il Genoa potesse proporre. Qui non conta la categoria, all'appuntamento arrivano in oltre 30.000 e il Ferraris e' esaurito. Lo stadio e' tutto rossoblu' mentre cori, suoni di trombe e migliaia di bandiere accolgono i giocatori all'entrata in campo. Il Genoa di Valvassori propone la stessa formazione della finale di andata con l'unica variante di Coppola a centrocampo al posto di Mamede squalificato. Tocca ancora a Zaniolo e Iliev, che hanno firmato il 2-0 di Monza, giostrare in attacco, mentre Rossi resta largo a destra. Il Monza di Sonzogni cerca di ribaltare tutto con la coppia di attacco Bertolini- Pontarollo e si affida al centro all'esperienza di Zaffaroni e Coti. Si gioca sotto un sole cocente e i giocatori accusano subito il caldo. Il Genoa tiene il ritmo basso, ma quando accelera e' pericoloso con Stellini e Moretti dalla distanza. Il Monza non si scopre e cerca profondita' utilizzando soprattutto le fasce. Nella ripresa Vavassori toglie subito Rossi per il giovane Botta. Vuole coprirsi un po' ma concedere anche una pausa al giocatore che piu' di tutti ha contribuito alla causa. E per il suo pupillo l'allenatore chiama l'applauso della tribuna, un po' seccato perche' il riconoscimento non parte spontaneo. Poi, inaspettato, arriva il gol del Monza. Egdebi, appena entrato, riceve palla dalla destra e, tutto solo davanti al portiere Scarpi, stoppa e tira senza problemi. I lombardi a questo punto sono costretti a provarci un po' di piu', perche' manca piu' di mezz'ora e non si sa mai. I rossoblu' pero' non concedono molto altro e il Monza fatica. Poco a poco la fine si avvicina, con qualche polemica quando una bordata di fischi ''boccia'' uno striscione che paragona Preziosi a Buscetta. ''Anemmo via da sta belin di categoria'' dice invece, piu' convinto, il grande striscione davanti alla tribuna.

Servizi precedenti

17/06 Calcio nel caos: Il difensore Antonaccio denuncia su di un libro la “realtà oscura” della serie C. “Corruzioni, compromessi e ricatti”. L'ex Presidente del Cosenza, Pagliuso, aspetta la chiamata del Procuratore Borrelli (Video con intervista) anche per la C. Il Procuratore Borrelli prepara le relazioni. Nella prima tranche d’inchiesta ci sono Juve, Lazio, Fiorentina, Milan, Samp. Petrucci “Di amnistia non se ne parla proprio”

16/06 Calcio nel caos: Ripresi gli interrogatori, sentiti Garrone e Marotta. Rossi completa la CAF. Processo vicino. Dai politci tifosi del Torino un no all’amnistia: “Ed ora restituiteci lo scudetto del 1927” . Dalla CAF alla Corte Federale rito abbreviato. Stabiliti tempi e modalità del processo. Secondo Adiconsum falsato il 30% delle partite del campionato 2003/04. La Fiorentina replica a Preziosi: “La cena con Moggi c’è stata, ma nessuna festa”. Cellino (Cagliari) “Mi auguro che tutto sia un grosso errore. Serve una presidenza super-partes”

15/06 Calcio nel caos: Il calabrese Ruperto nominato presidente della CAF. Pagliuso (Cosenza) “Adeguarsi allo strapotere Juve dava privilegi”. Chiesta audizione a Borrelli. Il CSM vieta ai magistrati di occuparsi di giustizia sportiva. Revocati tutti gli incarichi. Ministro Melandri “Si va verso la vendita collettiva dei diritti televisivi”. Rossi “Se Galliani è in conflitto di interessi non è un mio problema”.

14/06 Calcio nel caos: Il Commissario Rossi nomina Agnolin commissario dell’Associazione Arbitri. Casarin “L’arbitro torni ad essere l’uomo misterioso”. L’azzeramento della CAF è questione di ore. Si va verso la nomina di Ruperto. Pagliuso chiede la riammissione in serie B del Cosenza Calcio 1914. Intercettazioni sui PM. Paparesta si difende: “Carriera stroncata se denunciavo l’irruzione di Moggi”. Prosegue l’inchiesta GEA. A Napoli prosegue l’inchiesta stralcio che riguarda giudici e polizia. La Juve ricomincia da Cobolli Gigli e Tardelli

13/06 Calcio nel caos: Chiuso il primo filone di indagini. Il Presidente della Corte d’Appello Federale, Martellino, si difende. Processo doppio. Si allarga l’inchiesta del CSM. Mercoledì le decisioni del plenum. Abete e De Rossi: Nessuna amnistia anche se vinciamo. Buffon “Bello sudare la maglia per l’Italia”. I favori della “cupola” alla Lazio. La Juve riparte voltando pagina in fretta: nuovo Cda.

12/06 Calcio nel caos: Girando da Borrelli “Nessuna gara era preordinata”. Ascoltato il dipendente della Federcalcio Galati “Chi si oppone viene vessato”. Anche la Samp nell’indagine. Blatter “Trovati i problemi ora si va verso le soluzioni”. La Lega va verso la riscrittura del regolamento. E poi Galliani, Sacchi, Di Pietro, Campana, Pescante.

11/06 Calcio nel caos: Una domenica tranquilla. Lunedì Giraudo da Borrelli. Il Legale di Titomanlio “Nessun muro di reticenza”. Trezeguet “Aspettiamo la giustizia sportiva”. Gli sponsor della Juve ripongono la loro fiducia nella società

10/06 Calcio nel caos: Borrelli si concede una pausa. Il Presidente Cellino “Rossi chieda consigli ai presidenti onesti”. Secondo il legale di Lotito il campionato slitta a dicembre. Del Piero “Spero che per la Juve si risolva nel migliore dei modi” L’assistente Titomanlio: “Pronti a collaborare”

09/06 Calcio nel caos: Borrelli contro un “muro difensivo concordato”. Maxi audizione con Meani (Milan): quasi otto ore. Non esiste alcun super teste. Tre ore di interrogatorio per Carraro e tre anche per Pieroni. Pirrone replica a Bergamo: “Io scarso e onesto, lui invece?”. Catricalà “Presto regole per i procuratori”. Adiconsum presenta uno studio sugli errori arbitrali dal 2002 al 2004. Avv. Coppi: “Il Coni potrebbe costituirsi parte civile”

08/06 Calcio nel caos: Bergamo interrogato per nove ore “Fatto fuori da Pairetto e Lanese”. Per Pairetto sei ore di interrogatorio. Moggi dice no a Borrelli. Oggi tocca a Carraro. Della Valle “Non abbiamo fatto nulla di strano”. L’AIA rigetta il ricorso di De Santis: non andrà ai mondiali. Galliani ascoltato per due ore. L’Antitrust collabora con Rossi

07/06 Calcio nel caos: Interrogatori fiume per De Santis e Paparesta. Borrelli: “Nessun pentito. Entro 10 giorni la relazione alla Procura sportiva”. La Commissione Cultura della Camera avvierà un indagine. Pirrone: “Già da tempo denunciavo pressioni”. Gaucci Jr: “C’è ancora paura della ‘cupola’

06/06 Calcio nel caos: Borrelli mette sotto torchio gli arbitri. No Intertoto per il calcio italiano. E Rossi incassa l’ok di Uefa e Fifa. Corioni: “Girando la mente, Galliani gli obbediva”. Lazio e Juve nel mirino di Borrelli. Rossi incontra Galliani: Nessuna accordo sulla gestione della Lega. Blatter “Felice della reazione delle autorità italiane”

05/06 Calcio nel caos: Borrelli a tutto campo, vuol vederci chiaro su tutto. E il Coni ricorre alla Caf per la sentenza su Agricola per il doping. Mazzarri ascoltato dal PM di Napoli. Cesare Geronzi ascoltato per due ore dai PM. L’ex segretaria della CAN, Fazi, non risponde. Pelè “Spero che la giustizia punisca tutti”. Blatter “Ci vogliono arbitri professionisti”

04/06 Calcio nel caos: Borrelli in azione: L'arbitro Pirrone interrogato per tre ore. Il Milan si ribella: “Una campagna contro”. Lite in un bar per calciopoli, ci scappa il morto

03/06 Calcio nel caos: Cannavaro e Trezeguet interrogati dai PM a Roma. La Procura di Torino vuol riaprire l’inchiesta sulle designazioni. Undici giorni per rifondare la Juve. Somma “Non cambia nulla. Moggi resterà sempre un grande”

02/06 Calcio nel caos: Il procuratore Borrelli pronto per il maxiprocesso. Ombre sulla partita Udinese-Milan del 2005: Galliani e Pozzo non ci stanno. Galliani: “Siamo stati danneggiati”. Il Legale di Moggi replica a Galliani “Ha letto tutte le intercettazioni?”. Spalletti in procura a Napoli.

01/06 Calcio nel caos: Il commissario Rossi: “Una situazione che non pensavo così grave”. Secondo l’ex vicecapo dell’Ufficio indagini Juve e Fiorentina in B. Galliani pronto a lasciare. Preziosi sentito dalla Procura di Napoli. Nevio Scala: “Tutto deprimente. Con gli azzurri si può andare avanti”.

31/05 Calcio nel caos: Lotito ai PM: “Lazio pulita”. Il difensore di Moggi: “Il Milan il vero potere”. I rossoneri "Manovre diversive". Petrucci “Voltiamo pagina, torniamo a parlare di sport”. Verdone “Di fronte allo scandalo del calcio mi vergogno di essere italiano”. Zeman “Io alla Juve? Non potrei. Ipotesi Baggio? sarebbe solo per immagine”.

29-30/05 Calcio nel caos: Caso Gea,sentito l'arbitro cosentino Palmieri: “Mai rilasciato interviste”. Lazio nei guai: aggiotaggio per Lotito. Niente incarichi sportivi per i magistrati del CSM. Avv. Grassani “Milan in B, ipotesi per ora non ipotizzabile”. Del Piero “Orgoglioso di essere juventino”. V.Franza "Ipotesi A per il Messina". Ieri sentito Della Valle.

28/05 Calcio nel caos: Per Borrelli una settimana intensa. Bonfrisco “Paparesta fuori dalle regole”. Gattuso: “Qualcuno sputa nel piatto”.

27/05 Calcio nel caos: L’inchiesta entra nel vivo. Borrelli al lavoro e Lippi difende il figlio. Commissario Rossi: “Sconti per nessuno”. Sacchi e Agnolin: “Chi ha sbagliato paghi”. Lippi: “In Italia chi è indagato è già condannato”. Peruzzi accusa: “Moggi il pastore e noi il gregge”.

26/05 Calcio nel caos: Gli atti passano a Borrelli: Parte ufficialmente “Piedi Puliti”. Galliani rimane solo, si dimette Zamparini. Gigi Riva: “Beckembauer ha parlato da bambino”. Cossiga: “Tangentopoli era più onesta”. Sacchi: “Torniamo al calcio di prima, senza banchieri e politica”. Il figlio di Lippi indagato a Roma e Milano.

25/05 Calcio nel caos: Interrogatori a Napoli e Roma e perquisizioni della GdF. Cannavaro ci ripensa. Albertini: “Pensavo ci fosse sudditanza psicologica, invece...”. Cecchi Gori “Affossato perchè scomodo. I 5 anni più brutti della mia vita”. Licenza Uefa per 14 club: manca la Lazio. I tiofosi si costituiscono parte civile. Gli ex vogliono Boniperti presidente della Juve

24/05 Calcio nel caos: La Lega Calcio cerca nuove regole. Alla Gea e ad Alessandro Moggi oltre il 10% del mercato delle procure. Conti: “Lotta al conflitto d’interessi”. La Finanza nella sede del Crotone e della Reggina. Buffon in Procura. Galliani confermato in Lega. Cannavaro: “Gli scudetti della Juve, meritati”

23/05 Calcio nel caos: Il commissario della FIGC, Rossi, nomina il procuratore Borrelli capo ufficio indagini. Scatta “Piedi puliti”. A Napoli sfilano i testi. perquisita la sede della Torres

22/05 Calcio nel caos: Lippi rimane al suo posto. Moggi cita Berlusconi. Chieste le dimissioni di Galliani che le respinge, l’inchiesta va avanti. Moggi: “Un’imboscata di Galliani”. Guido Rossi: “Beckenbauer ne approfitta”. Avv. Stagliano “La Juve in B”

21/05 Calcio nel caos: Moggi ebbe un ruolo importante nelle elezioni di Carraro e Galliani. Tardelli replica a Beckenbauer “Anche in Germania c’è il marcio”. Chieste le dimissioni di Lippi. Le intercettazioni di De Santis

20/05 Calcio nel caos: Il potere assoluto di Moggi. Ora è fuga dalla Gea. Si dimette anche il Generale Attardi. Beckembauer: L’Italia la pagherà ai Mondiali. Le tifoserie di Messina, Crotone e Reggina non ci stanno

19/05 Calcio nel caos: La Gea controllava anche Reggina, Livorno e Siena. Gazzoni: “Le dimissioni di Carraro sono finte”. Interrogati Lippi e Zeman. Si dimette il Generale Pappa

18/05 Calcio nel caos: Il Commissario Rossi fa piazza pulita. Le intercettazioni di Carraro e Moggi che preparavano le elezioni in Lega. Menzionato Pisanu. Sospesi nove arbitri, la Finanza a casa di Moggi e nella sede della Juve

17/05 Calcio nel caos: Il Commissario Rossi al lavoro. Spunta il filone doping. Dopo il vertice delle Procure, nuovi accertamenti. Definite le competenze delle Procure di Roma e Napoli.

16/05 Calcio nel caos: Guido Rossi commissario della FIGC chiamato a sistemare il calcio e le sue regole. Petrucci rassicura Lippi “Verrò a trovarti con Rossi”.

 

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