Lunedì Borrelli riprende il lavoro. Nel
suo mirino le iscrizioni ai campionati e i diritti TV
24/06 Da Borrelli a Palazzi prima, e dal procuratore federale ai
deferiti poi: la relazione sugli scandali del calcio e' 'dimagrita'
di 84 pagine. Roma-Juventus e 12 guardalinee inseriti nella relazione
fatta dall'Ufficio indagini di Borrelli non sembrano aver pesato
in quella di Palazzi, tant'e', ad esempio, che gli assistenti deferiti
sono solo Fabrizio Babini e Claudio Puglisi sui 14 presenti nella
relazione-Borrelli. Anche il ruolo di Adriano Galliani sembra essere
valutato in modo differente: se dalla relazione dell'Ufficio indagini
emerge la consapevolezza dell'amministratore delegato del Milan
a proposito dell'operato dell'addetto agli arbitri Meani, nei deferimenti
del procuratore federale, Galliani si vede addebitare la violazione
del solo articolo 1, quello di ''lealta', correttezza e probita'
'', anche se lo stesso Palazzi precisa che Galliani avallava ''pienamente
la condotta di Meani''. Nelle sue conclusioni Borrelli scrive di
''un' influenza, diretta ed efficace, sugli organi dei designatori
arbitrali. Tale influenza non puo' non essere messa in relazione
al ruolo che il vice presidente esecutivo del Milan, sig. Galliani,
ha ricoperto''. ''Adriano Galliani - continua - si e' 'sforzato'
di prendere le distanze dal suo collaboratore, riconducendo le sue
attivita' ad iniziative di carattere personale'', e che parallelamente
al ''sistema dominante'', ''il Milan ha sviluppato proprie autonome
vie per ottenere determinati favori arbitrali''. Sulle discrepanze
tra relazione e deferimenti, l'ex presidente del Bologna, Giuseppe
Gazzoni Frascara ha un'idea precisa: ''Riguardano il Milan. Si possono
fare varie congetture rifacendosi a Tangentopoli. Credo che la testa
di Galliani nel cesto l'hanno voluta e l'hanno ottenuta''. E' ancora
vivo nei tifosi romanisti il ricordo della partita con la Juventus
del 5 marzo 2005, uno dei punti chiave del capitolo dell'influenza
dei designatori sugli arbitri. A dirigere quella gara, vinta dalla
Juventus tra le polemiche, c'era Salvatore Racalbuto, assistito
da Marco Ivaldi e Narciso Pisacreta, e dal quarto uomo Marco Gabriele.
Nessuno dei quattro e' stato deferito, uno stralcio completo, quindi,
delle loro posizioni. Borrelli, intanto, non si ferma e gia' dalla
prossima settimana tornera' a lavorare con le audizioni del presidente
del Cagliari Massimo Cellino, dell'ex ds del Messina Fabiani, piu'
i rappresentanti di Reggina, Empoli, Arezzo e Salernitana. Ma non
solo, nel mirino dell'ex capo del poll di Mani pulite si dice figurino
anche le trattative per i diritti televisivi, il mercato dei giocatori
e le iscrizioni ai campionati che, dopo la denuncia di Pagliuso
esternata nell'intervista del nostro direttore, Pippo Gatto, e ribadita
davanti al Procuratore Borrelli, ha preso corpo in maniera concreta.
''E' giusto - spiega Gazzoni Frascara - perche' per anni nelle iscrizioni
ai campionati ci sono stati abusi d'ufficio e illeciti amministrativi''.
Le indagini sul calcio, insomma, non sono ancora finite anche se
i 30 destinatari (singoli e societa') dei primi deferimenti sono
gia' impegnati ad elaborare le strategie difensive per il processo
che si aprira' il 29 giugno nell'aula dell'Olimpico. Che non tutto
sia chiarito, d'altra parte, lo fa capire lo stesso procuratore
Palazzi in un breve passaggio delle 108 pagine trasmesse con i deferimenti.
A proposito di Roberto Rosetti, unico arbitro italiano in Germania
per i mondiali, parlando della direzione di Lazio-Fiorentina del
22 maggio 2005, una delle partite finite sotto inchiesta, paventa
''un'ulteriore istruttoria, resa opportuna dalla circostanza, che
fino ad oggi, Rosetti non risulta essere stato sentito ne' dinanzi
all'Ufficio indagini ne' dinanzi all'Autorita' giudiziaria ordinaria''.
Commissario Rossi “Potrei cambiare il format
dei campionati. Vietate le vendite dei marchi”
24/06 "Potrei cambiare i campionati, dopo i verdetti non escludo
di intervenire". Lo ha dichiarato Guido Rossi, commissario
straordinario della Figc, in un'intervista pubblicata oggi da "La
Gazzetta dello Sport". "Vogliamo ripulire il calcio su
ogni fronte, a costo di essere impopolari. Non a caso la vendita
del marchio e' stata vietata. Il controllo sui bilanci delle societa'
sara' approfondito. Berlusconi dice che le telefonate erano solo
scherzose? Ognuno si difende con gli argomenti che ha. Le dimissioni
di Galliani eliminano un evidente conflitto di interessi. In poco
piu' di un mese penso di aver dimostrato concretamente di saper
affrontare e risolvere rapidamente i problemi. Intorno l 20 luglio
avremo il quadro chiaro per poter comunicare all'Uefa le nostre
iscritte alle Coppe. I calendari vengono emanati prima di Ferragosto,
dunque avro' un paio di settimane per decidere e lo faro' se le
condizioni si creeranno. Con questo commissariamento e' partita
una inversione di tendenza radicale che porta al rispetto assoluto
delle regole. Al nostro fianco ci sono le massima istituzioni e
questa deve essere la garanzia per i cittadini e gli appassionati
che le regole le hanno sempre rispettate".
Gazzoni (Bologna) “Iscrizioni fasulle per
anni”
24/06 L'ex patron del Bologna Giuseppe Gazzoni Frascara, ritiene
opportune le indagini sulle iscrizioni, il calciomercato e la questione
dei diritti televisivi che dovrebbero costituire il futuro impegno
dell'ufficio presieduto da Francesco Saverio Borrelli. ''E' giusto
- spiega all'agenzia radiofonica GRT - perche' per anni nelle iscrizioni
ai campionati ci sono stati abusi d'ufficio e illeciti amministrativi.
Mi riferisco, soprattutto, alla Reggina, ma sono successe porcate
a tutti i livelli con la connivenza di tante persone. Ricordo che
nel 2003 una societa' aveva emesso una fidejussione di importo superiore
al capitale sociale. C'e' una dichiarazione di un ex membro della
Covisoc che diceva che avevano pressioni da tutte le parti per chiudere
gli occhi sui parametri e sulle fidejussioni. Carraro, inoltre,
faceva terrorismo patrimoniale per invitare ad accettare le proposte
di slittamento della perentorieta'. Renzo Ulivieri puo' confermarlo.
C'era tolleranza mille cosi' come all'epoca dei passaporti falsi.
Negli altri sport, invece, non funzionava cosi'. Adesso speriamo
che la giustizia faccia il suo corso senza impedimenti''. Gazzoni
sottolinea poi le differenze tra la relazione di Borrelli e i deferimenti
del procuratore federale: ''Riguardano il Milan. Si possono fare
varie congetture rifacendosi a Tangentopoli. Credo che la testa
di Galliani nel cesto l'hanno voluta e l'hanno ottenuta''. L'ex
numero uno rossoblu si sofferma anche sulle dichiarazioni dell'ex
capo dell'Ufficio Indagini, Corrado De Biase: ''Non vede dimostrazioni
di illecito e dice che e' tutta una manovra? Da un lato ha ragione.
In effetti l'illecito sportivo significa comprare una partita, mentre
il reato commesso attraverso la ragnatela di interessi creata da
Moggi e Giraudo non e' previsto dalla giustizia sportiva. Non c'e'
dubbio, pero', che il campionato sia stato falsato''. Chiusura dedicata
alle proposte di combine ricevute: ''Se un pm mi chiama, le rivelo.
Ma e' roba di dieci anni fa''.
Corbelli si costituisce parte civile contro Carraro
e Della Valle
24/06 Il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli,
in una nota, ha annunciato che si costituira' parte civile contro
l'ex presidente della Figc, Franco Cararo, e il patron della Fiorentina,
Diego Della valle, nell'ambito dell'inchiesta promossa dalla Procura
della Repubblica di Roma. ''Porremo in essere - sostiene Corbelli
- ai piu' alti livelli istituzionali, giudiziari e sportivi tutte
quelle iniziative legali per l'ottenimento di quel giusto e doveroso
risarcimento che spetta alla societa' rossoblu', alla citta' e ai
tifosi cosentini per lo scippo subito con l'illegittima esclusione
(dalla serie B e dalla C) della locale squadra di calcio e l'altrettanto
illegittimo ripescaggio (dalla C2 alla B), al suo posto, della Fiorentina
di Della Valle. Riteniamo l'ex presidente della Figc e il patron
della Fiorentina rispettivamente e precisamente, responsabile e
beneficiario dell'illegittima esclusione del Cosenza calcio dalla
serie B e dai campionati professionistici. Per questo ci costituiremo
parte civile, per far emergere questa verita', accertare le responsabilita'
e chiedere giustizia per il Cosenza
La moglie di Borrelli “Fiorentina costretta
a chinare la testa”
24/06 ''Una cosa vergognosa quello che e' emerso e ci dispiace
che la Fiorentina sia stata costretta a piegare la testa a questi
sistemi. Ho l'impressione che ci sia stata una situazione del tipo
'o bere o affogare'''. Lo afferma, in un'intervista a 'Il Tirreno'
in edicola domani, ma anticipata in parte oggi, la signora Maria
Laura Pini Prato, moglie del magistrato Saverio Borrelli, che sta
indagando sullo scandalo di Calciopoli. La Pini Prato ha conosciuto
colui che sarebbe diventato suo marito sui banchi del liceo classico
Michelangelo di Firenze ed e' tifosa della Fiorentina. ''Molte volte
ho sentito dire di rigori negati ai viola - afferma ancora nell'intervista
lady Borrelli -. Se la Fiorentina ha sbagliato e' giusto che paghi,
pero' da tifosa mi auguro proprio che risulti il contrario''.
De Santis al contrattacco
24/05 In attesa che il processo sportivo abbia inizio e' ancora
l'eco dei deferimenti a tenere banco nella calciopoli italiana.
La palma del piu' "arrabbiato" va sicuramente a Massimo
De Santis, l'arbitro che la Procura di Napoli ritiene a capo della
"combriccola romana". Gia' ieri il direttore di gara,
che ha perso i Mondiali per colpa dello scandalo, era andato all'attacco
di Carlo Ancelotti e oggi, dalla pagine del "Corriere della
Sera", ha voluto rincarare la dose. "Faceva parte della
compagine juventina e non sapeva nulla? E allora perche' solo adesso
tira in ballo quelle dichiarazioni in cui mi accusa di aver favorito
la Juve? Perche' non ha parlato prima?", si chiede De Santis,
che annuncia la querela nei confronti del tecnico rossonero. Ma
l'arbitro si rivolge anche ai suoi colleghi e chiede loro di alzare
la testa. "Ho sopportato tutto, ho aspettato che Borrelli mi
consegnasse le carte e ho deciso di reagire. C'e' in ballo la mia
dignita' - prosegue De Santis - perche' ci sono tante paure. Quando
i miei colleghi decideranno di dire la loro sara' sempre troppo
tardi. Noi arbitri abbiamo il diritto di difenderci, lo sappiamo
fare. Per anni ci e' stato imposto il silenzio, ma ora basta. Ci
sono 15 deferiti tra gli arbitri: il campionato l'abbiamo falsato
solo noi?". Ma il direttore di gara romano non e' l'unico ad
alzare la voce, perche' anche l'ex presidente del Bologna Giuseppe
Gazzoni Frascara ha i suoi sassolini da togliersi e ritiene opportune
le indagini sulle iscrizioni, il calciomercato e la questione dei
diritti televisivi. "E' giusto perche' per anni nelle iscrizioni
ai campionati ci sono stati abusi d'ufficio e illeciti amministrativi
- denuncia Gazzoni - Mi riferisco, soprattutto, alla Reggina, ma
sono successe porcate a tutti i livelli con la connivenza di tante
persone. Ricordo che nel 2003 una societa' aveva emesso una fidejussione
di importo superiore al capitale sociale". E mentre il commissario
straordinario della Figc Guido Rossi non esclude di "cambiare
i campionati dopo i verdetti", continuano ad emergere indiscrezioni
sulla relazione di Borrelli consegnata al procuratore federale.
Il capo dell'ufficio indagini della Federcalcio ipotizza una sorta
di sudditanza psicologica non nei confronti delle grandi squadre
ma direttamente nei confronti dell'allora designatore Bergamo. Nel
ritiro degli azzurri si cerca di non parlare di calciopoli. "Finora
siamo solo ai deferimenti - dice Zambrotta - ci sara' un giudice
che dovra' decidere cosa fare, poi ci saranno gli appelli e poi
potremo discutere di futuro". "Preferisco aspettare le
sentenze, si sono fatte gia' troppe chiacchere su questa situazione",
gli fa eco Perrotta. E intanto il Financial Times si dice convinto
del fatto che la Juve non verra' punita. Secondo FT non e' strano
che la societa' bianconera abbia vinto 29 titoli su 107 campionati,
ma la retrocessione e' ritenuta improbabile per l'importanza economica
della societa' torinese. Il giornale inglese, infine ricorda che
"la dirigenza della Juventus si e' gia' dimessa".
Il Financial Times scettico sulla retrocessione
della Juve
24/06 ''Una vittoria degli azzurri ai mondiali e' piu' probabile
di una decisione delle autorita' di retrocedere la Juventus''. Parola
dell' autorevole quotidiano britannico Financial Times che sul numero
di oggi dedica allo scandalo del calcio italiano un articolo nella
seguita rubrica di commenti ''Lex column''. Il quotidiano economico
non sembra dare molte chances a una severa punizione della squadra
bianconera se scrive: ''L' Italia ha il 10% di possibilita' di vincere
i mondiali, dicono gli scommettitori''. Ma perche' tanto scetticismo?
Ft sembra ritenere sbagliata una ''stangata'' vista l' importanza
economica del club bianconero non solo a livello italiano, ma internazionale.
''Guardando dall' esterno - scrive - e' possibile notare una stranezza,
ma non tanto legata alle performance sportive della Juventus: 29
scudetti su 107 sono un ottimo risultato, non scandaloso. Anche
piu' di recente, i bianconeri hanno vinto 4 campionati su 5, un
record comunque non superiore a quello del Manchester United''.
''La vera curiosita' invece - prosegue il giornale - e' la profittabilita'
della societa'. La Juventus ha registrato nell' ultimo anno un imponente
risultato pre tasse, pari al 16%, inclusi gli ammortamenti per i
giocatori. Persino il Manchester United, caratterizzato da un approccio
fortemente commerciale, e' riuscito a registrare solo il 7%''. ''In
teoria un club puo' essere retrocesso - prosegue Ft - con la conseguente
ridiscussione di entrate da sponsor e diritti televisivi, ma sul
mercato borsistico la Juventus viene scambiata con un multiplo di
1,8 volte il capitale sociale''. Ft ricorda anche rapidamente le
tappe di ''calciopoli''. ''E' possibile che durante il weekend delle
finali le autorita' sportive del Paese emettano un giudizio finale.
Un ex magistrato, che ha gia' avuto un ruolo nella campagna anti-corruzione
in Italia ha finito le investigazioni preliminari. Il cda della
Juventus, societa' quotata in Borsa controllata dagli Agnelli, si
e' gia' dimesso, cosi' come l' ad del Milan, posseduto da Berlusconi''.
De Santis “Basta con il silenzio degli arbitri”
24/09 "Ancelotti faceva parte della compagine juventina e
non sapeva nulla? E allora perche' solo adesso tira in ballo quelle
dichiarazioni in cui mi accusa di aver favorito la Juve? Perche'
non ha parlato prima?". Massimo De Santis in un'intervista
pubblicata oggi dal "Corriere della Sera", spiega perche'
ha chiesto un approfondimento di indagine su Carlo Ancelotti. "Come
spiego quelle dichiarazioni di Ancelotti? Non le spiego, non e'
un problema mio. Ognuno e' responsabile delle proprie dichiarazioni:
tutta l'accusa contro di me si basa sulle frasi di queste persone,
Ancelotti, Meani e Vignaroli. Frasi totalmente false. Stiamo per
chiedere l'autorizzazione alla Figc per querelarli. Io, al massimo,
ho semplicemente commesso degli errori. Vorrei che qualcuno questi
illeciti me li dimostrasse. Al processo con i miei avvocati Silvia
Morescanti e Pasquale Tremiterra mostreremo un filmato con le gare
sotto accusa. Ho preparato un dvd. Andiamo a vedere sul campo in
che modo avrei portato a termine l'illecito. Partita per partita.
O quel che e' successo in campo non conta niente e contano solo
le telefonate? Ogni tanto ho questa impressione. Confermo di non
aver mai parlato al telefono con Luciano Moggi. In settemila pagine
non c'e' traccia di una mia telefonata con Moggi". "Sono
stato giudicato per giorni sui giornali e nelle tv. Gli sviluppi
delle indagini li ho conosciuti andando in edicola. Ho sopportato
tutto; ho aspettato che Borrelli mi consegnasse le carte, allora
ho deciso di reagire. C'e' in ballo la mia dignita' - prosegue De
Santis - perche' ci sono tante paure. Quando i miei colleghi decideranno
di dire la loro sara' sempre troppo tardi. Noi arbitri abbiamo il
diritto di difenderci, lo sappiamo fare. Per anni ci e' stato imposto
il silenzio, ma ora basta. Ci sono 15 deferiti tra gli arbitri:
le sembra possibile? Il campionato l'abbiamo falsato solo noi? Ho
perso un Mondiale che mi ero meritato per questo. Ho chiesto una
copia del provvedimento di revoca della mia partecipazione al Mondiale,
provvedimento che la Figc ha inviato alla Fifa. Potevo impugnarlo:
eravamo in un momento di transizione, Carraro se n'era andato, non
so nemmeno chi l'abbia firmato. Nessuno mi ha risposto. Non e' un
Paese civile. Anche per questo ho deciso di andare all'attacco"
La sudditanza degli arbitri verso Bergamo
24/06 Una ''sudditanza psicologica'' degli arbitri nei confronti
del designatore Paolo Bergamo: a rilevarla e' stato Francesco Saverio
Borrelli, capo dell' ufficio indagini, nella relazione inviata al
procuratore federale. La ''sudditanza'', secondo il magistrato,
''si traduceva in una gestione delle partite che doveva avvenire
in linea con il suo (di Bergamo - ndr) volere''. Borrelli cita,
in tal senso, la deposizione del guardalinee Cuttica, che il 10
giugno racconto' una sfuriata subita da Bergamo: ''Ando' su tutte
le furie, aggredendomi verbalmente, dicendo che le partite dovevano
essere interpretate con intelligenza, che la gara era praticamente
finita, ribadendo che le partite dovevano essere lette''.
Le conclusioni dell’inchiesta di Borrelli
pubblicate su “La Stampa”
Da “La Stampa” le conclusioni dell'inchiesta sullo
scandalo del calcio firmate dal capo dell'Ufficio Indagini della
Figc Francesco Saverio Borrelli: "'Preme evidenziare che le
indagini di diretta competenza sono state fortemente penalizzate
dalla divulgazione, tanto completa quanto deprecabile, delle tre
informative dei Carabinieri, parte integrante dell'impianto accusatorio
penale della Procura di Napoli. Tale pubblicazione, infatti, ha
permesso a tutti gli inquisiti di conoscere integralmente il testo
delle informative, consentendo a ciascuno di mettere a fuoco perfettamnete
non solo la propria, ma anche, e contestualmente, la posizione processuale
delle altre persone comunque coinvolte nelle indagini. L'impressione
e' stata quella di essersi trovati di fronte a difese concordate
e precostituite nella loro interezza, senza tralasciare anche scelte
difensive 'strategiche': in tale unitaria strategia rientra pienamente
la sottrazione alle audizioni, seppure con differenti modalita',
dei tre personaggi nei cui confronti di disponeva di piu' un ampio
materiale probatorio (Luciano Moggi, Innocenzo Mazzini e Maria Grazia
Fazi). Sempre da un punto di vista generale, deve essere evidenziato
come l'impianto difensivo, al di la' delle ricordata scelta strategica,
sembri essersi articolato su tre linee guida: a) delegittimare alcune
persone, sminuendone i ruoli e le funzioni nell'ambito delle societa'
calcistiche; b) ricondurre a goliardate, o gfrasi in liberta', numerose
e gravi affermazioni rilevate nel corso delle intercettazioni telefoniche;
c) attribuire responsabilita' quasi esclusive ai tre soggetti sottrattisi
alle audizioni. Particolare attenzione, in quest'ottica, e' stata
posta alla posizione della Juventus e al ruolo svolto dal suo direttore
generale, Luciano Moggi, e dal suo amministatore delegato, Antonio
Giraudo. Giraudo e (soprattutto) Moggi, infatti, sono apparsi come
elementi fondanti di quell'associazione che tanto ha influito sul
regolare andamento del campionato di calcio di serie A 2004/2005
(unico oggetto di indagine), ma la cui nascita deve certamente,
per come, peraltro, e' stato ampiamente ricordato in precedenza,
farsi risalire anni addietro. D'altronde, questa associazione e'
emersa cosi' numericamente consistente, strutturata e pervasiva,
capace di occupare tutti gli spazi relativi al mondo del calcio,
che non e' davvero lontanamente immaginabile che la stessa possa
essersi, come d'incanto, materializzata ed affermata soltanto in
un campionato'.
"'La struttura associativa ha dimostrato una capacita' di incidenza
sull'intero sistema calcio, occupando come gia' ricordato, tutti
gli spazi. Particolarmenrte rilevante e' stato il vincolo che ha
unito il direttore generale e l'amministratore delegato della Juventus
ai designatori arbitrali, allo scopo di influenzare le designazioni,
di arbitri e assistenti, in diverse partite coinvolgenti soprattutto
(anche se non soltanto) la Juventus. Ne sono prova le innumerevoli
conversazioni telefoniche intercettate nel corso delle indagini
che, peraltro, per quel che concerne il comportamento del Moggi
e i suoi rapporti con i designatori, hanno fatto emergere anche
il ricorso a schede telefoniche anonime, oltre all'uso di utenze
telefoniche estere, intestate a soggetti terzi. Notevole si e' presentato
anche il rapporto che ha legato il d.g. e l'a.d. della Juventus
ai vertici della Figc e della Lega Calcio A e B e che tanto ha influito
sulla rielezione dei presidenti di entrambe le istituzioni calcistiche.
Strettissimo e' il rapporto emerso tra Moggi e Mazzini, tanto da
far chiaramente apparire il vice presidente della Figc come organico
alla struttura associativa. Non puo' essere sottaciuto, infine,
che l'intero sistema di influenza venica completato da un ampio
e distorto uso dei media, mediante il diretto condizionamento di
singole trasmissioni televisive nazionali, nelle quali venivano
proditoriamente esaltati, attraverso compiacenti interventi di giornalisti,
opinionisti e moviolisti, i comportamenti delle persone vicine all'associazione
e, contemporaneamente, denigrati i comportanti di chi era ritenuto
lontano dall'associazione stessa. Tale situazione era cosi' chiara
e nota a tutto l'ambiente che, ad esempio, anche un arbitro internazionale
come Paparesta, fortemente quotato, ha preferito, in occasione del
post partiota Reggina-Juventus del 6.11.2004, non refertare il gravissimo
episodio verificatosi nello spogliatoio (e ampiamente ricordato
in precedenza) per non mettere a rischio la sua carriera di arbitro.
D'altra parte, e' un fatto acclarato che il Moggi e il Giraudo la
facessero da 'padroni' negli spogliatoi (anche in trasferta), sia
per censurare eventuali comportamenti contrari agli interessi della
Juventus, sia per dispensare elogi e apprezzamenti per decisioni
comuqnue favorevoli alla loro squadra'. 'Queste risultante permettono
di rimarcare la assoluta gravita' della posizione della Juventus
che, tramite i suoi vertici, ha esercitato, negli anni, una posizione
di assoluto dominio sull'intero mondo del calcio (o, quanto meno,
della serie A), tanto da ingenerare dubbi e perplessita' sulle modalita'
con le quali, in Italia, sono stati raggiunti, nel tempo, risultati
di vertice. Il ruolo dell'organizzazione, era cosi' ampiamente conosciuto
che dirigenti di altre squadre coinvolte nella indagine si sono
rivolti ad essa al fine di poter ricevere i favori necessari a salvarsi.
Il riferimento e' alla Fiorentina e alla Lazio.La squadra gigliata,
attraverso i suoi vertici, a piu' riprese, si e' rivolta al Mazzini
allo scopo di intessere rapporti con i designatori (e, in particolar
modo con Bergamo) per assicurarsi conduzioni arbitrali favorevoli
per ottenere la permanenza nella serie maggiore. Anche la Lazio,
attraverso il suo presidente, ha direttamente investito il vice
presidente federale in occasione di una serie di partite allo scopo
di ricevere designazioni arbitrali favorevoli. In merito, non puo'
non essere rimarcato, se non altro per l'autorevolezza della fonte
da cui promana, anche l'interessamento, sul designatore Bergamo,
del presidente della Figc Carraro uil quale, dimentico del suo ruolo
istituzionale, parla specificatamente di 'aiuti' da concedere a
questa societa'. Entrambe le societa', nel campionato 2004/2005,
si sono salvate'".
"'Le indagini hanno interessato specificatamente anche l'Ac
Milan per la quale non puo' parlarsi di una organizzazione strutturata
come quella juventina: cio' non toglie, comunque l'emersione di
una influenza, diretta ed efficace, sugli organi designatori arbitrali.
Tale influenza non puo' non essere messa in relazione al fatto che
il vice presidente esecutivo del Milan, sig. Galliani, ha ricoperto
e continua a ricoprire anche la carica di presidente della Lega
Nazionale Calcio A e B. Diversi sono gli episodi che hanno visto
gli organi designatori arbitrali (Bergamo, Pairetto e Mazzei) aderire
alle 'richieste' della societa' Milan, inoltrate soprattutto tramite
il proprio addetto agli arbitri, signor Meani, e finalizzate ad
ottebnere assistenti arbitrali 'graditi', come il signor Contini,
il signor Copelli, il signor Puglisi e il signor Babini. In riferimento
al ruolo del Meani, all'interno dell'Ac Milan, in sede di audizione,
il vice presidente esecutivo Adriano Galliani si e' 'sforzato' di
prendere le distanze dal suo collaboratore, riconducendo le sue
attivita' ad iniziative di carattere personale. Cio' in palese contrasto
con quanto e' oggettivamente emerso nel corso delle indagini, come,
per esempio, appare evidente nella telefonata del 18.04.2005 dove
il ruolo del Meani risulta essere parte integrante (al di la' della
qualificazione formale) dell'Ac Milan e si conferma in altre circostanze
emerse nel corso delle indagini (si vedano, 'ad esempio, le dichiarazioni
rese da D'Addato dinanzi a questo Ufficio). Solo per completare
l'inquadramento dell'influenza che l'Ac Milan poteva esercitare
per il tramite dei suoi dirigenti e, nello specifico, del suo vice
presidente esecutivo, signor galliani, si ricorda che, nel corso
di una telefonata lo slittamento del campionato, motivato dalla
morte del Papa, viene determinato anche per consentire il recupero
dei calciatori del Milan infortunati. Indicative sono, in merito,
due frasi di Galliani che, rivolto al Meani, gli ricorda, da un
lato, che lui non dorme e, dall'altro, che e' opportuno vigilare
sempre su tutto (con riferimento anche alle designazioni arbitrali)'".
"'Resta da ripetere che le indagini dovranno proseguire: la
vastita' del contesto, la unicita' di questo che e' il piu'grande
scandalo del mondo del calcio, il numero davvero ampio di societa'
e soggetti coinvolti, i plurimi filoni indagativi che sin da ora
emersioni e che vieppiu' emergeranno nel prosieguo, non permettono
di ritenere conclusa l'opera di individuazione delle responsabilita'
eventualmente attribuibili ad altre societa' e ad altre persone
fisiche. Per concludere, e' necessario evidenziare taluni aspetti
fondamentali che sono emersi dall'attivita' investigativa espletata.
Tali elementi risultano infatti di assoluta importanza al fine di
una piena comprensione della odierna vicenda che, specie in considerazione
della natura per cosi' dire 'endemica' che la ha caratterizzata,
presenta elmentio di assoluta novita' ed assai maggiore articolazione
rispetto a precedenti fattispecie illecite'. 'Tale sistema si e'
affermato avendo come principale soggetto di riferimento il Moggi
ed ha visto quale prima beneficiaria dei relativi effetti la Juventus.(...)Del
medesimo sistema che si potrebbe definire 'dominante' si sono nel
tempo giovate altre squadre. In tal senso va inquadrata l'attivita'
della Fiorentina e della Lazio(...) Parallelamente alla suddetta
organizzazione, il Milan ha sviluppato proprie autonome vie per
ottenere determinati favori arbitrali; cio' in considerazione del
ruolo di 'antagonista istituzionale' rivestito da tale societa'
rispetto alla Juventus'. Il panoroma e' desolante: 'La concatenazione
di illeciti interessi sopra delineata non ha portato soltanto a
falsare il regolare andamento di singole gare quanto, in considerazione
del carattere di strutturale sistematicita' con cui si e' manifestata,
alla compromissione della regolarita', per quanto riguarda le societa'
oggetto della presente indagine, del campionato 2004/05 nel suo
complesso'".
Servizi precedenti
23/06
Dopo i deferimenti spazio alla difesa. De
Santis attacca Ancelotti. Abete “Il
mondo del calcio attende giustizia”. Blatter: “In
Italia situazione seria ma Rossi e Borrelli sono preparati”.
Il processo partirà il 29 giugno.
Galliani “Ma quale secessione del calcio”. Della
Valle “Siamo innocenti”. I sociologi
sentenziano: Il calcio un business e non più uno sport
22/06
Scattano i deferimenti. Nel calderone Juve,
Milan, Fiorentina e Lazio. Galliani lascia la Lega. Le
accuse e i nomi. Costituito il collegio giudicante. La
Juve: verificheremo le accuse. La Fiorentina pronta a difendersi.
Berlusconi “Mai avuto vantaggi in campo”.
Garrone “Giorni difficili, ma la Sampdoria
è fuori”. Speculazioni in borsa:
in rialzo i titoli di Lazio, Juve e Milan
21/06
Domani i deferimenti, Di Sebastiano segretario
della FIGC. Ghirelli si dimette. Abete:
Il deferimento dopo le 18 segno di buon senso. Lippi
“Non so niente dei deferimenti”. La Porta (Barça)
“Moggi in Spagna non potrebbe esistere”. Berlusconi:
“Il Milan defraudato”. Perquisita
la sede dello Standard Liegi. Zamparini (Palermo)
“Faremo la Champions League”
20/06
Cominciano i deferimenti, in moto gli avvocati.
I parlamentari scrivono a Rossi “Ora
ripescaggi trasparenti”. Prosegue l’indagine
disciplinare del CSM sui magistrati coinvolti in calciopoli. De
Santis a Matrix racconta la sua verità. Caselli ribatte
a De Santis “Mai parlato di arbitri con lui”. Oriali:
“Gli scudetti revocati non interessano all’Inter”.
Il Ministro Amato ironizza “Mi spiace
che il ‘Toro’ non possa incontrare la Juve”. Gattuso
“Assurdo andare in B per un trapianto di capelli”
19/06
Borrelli chiude l’inchiesta con una
relazione di 180 pagine. Ora tocca a Palazzi “Il
calcio deve rimanere imprevedibile. Il sistema può
guarire”. A rischio la sponsorizzazione
degli arbitri. Quattro arresti per il caso Gaucci. Andreotti
“Qualcuno pagherà dazio”. Zamparini
(Palermo) “Si torni al sorteggio integrale”
18/06
Si tirano le somme. Dal Palazzo fanno sapere
che useranno il pugno di ferro. In attesa
della relazione di Borrelli. Gentile (FI) alla procura di
Napoli “Sentire Pagliuso sulla estromissione del Cosenza”.
Il Genoa va in B, ma Preziosi non festeggia
“Troppa rabbia”. 30 mila tifosi
rossoblu festeggiano la fine di un incubo
17/06
Il difensore Antonaccio denuncia su di un
libro la “realtà oscura” della serie C. “Corruzioni,
compromessi e ricatti”. L'ex Presidente
del Cosenza, Pagliuso, aspetta la chiamata del Procuratore Borrelli
(Video con intervista) anche per la C. Il Procuratore Borrelli
prepara le relazioni. Nella prima tranche
d’inchiesta ci sono Juve, Lazio, Fiorentina, Milan, Samp.
Petrucci “Di amnistia non se ne parla
proprio”
16/06
Ripresi gli interrogatori, sentiti Garrone
e Marotta. Rossi completa la CAF. Processo vicino. Dai
politci tifosi del Torino un no all’amnistia: “Ed ora
restituiteci lo scudetto del 1927” . Dalla CAF alla
Corte Federale rito abbreviato. Stabiliti tempi e modalità
del processo. Secondo Adiconsum falsato il
30% delle partite del campionato 2003/04. La
Fiorentina replica a Preziosi: “La cena con Moggi c’è
stata, ma nessuna festa”. Cellino (Cagliari) “Mi
auguro che tutto sia un grosso errore. Serve una presidenza super-partes”
15/06 Il calabrese Ruperto nominato presidente
della CAF. Pagliuso (Cosenza) “Adeguarsi
allo strapotere Juve dava privilegi”. Chiesta audizione a
Borrelli. Il CSM vieta ai magistrati di occuparsi di giustizia
sportiva. Revocati tutti gli incarichi. Ministro
Melandri “Si va verso la vendita collettiva dei diritti televisivi”.
Rossi “Se Galliani è in conflitto
di interessi non è un mio problema”.
14/06
Il Commissario Rossi nomina Agnolin commissario
dell’Associazione Arbitri. Casarin “L’arbitro
torni ad essere l’uomo misterioso”. L’azzeramento
della CAF è questione di ore. Si va verso la nomina di Ruperto.
Pagliuso chiede la riammissione in serie B
del Cosenza Calcio 1914. Intercettazioni sui
PM. Paparesta si difende: “Carriera stroncata se denunciavo
l’irruzione di Moggi”. Prosegue
l’inchiesta GEA. A Napoli prosegue l’inchiesta
stralcio che riguarda giudici e polizia. La
Juve ricomincia da Cobolli Gigli e Tardelli
13/06
Chiuso il primo filone di indagini. Il
Presidente della Corte d’Appello Federale, Martellino, si
difende. Processo doppio. Si allarga l’inchiesta del
CSM. Mercoledì le decisioni del plenum. Abete
e De Rossi: Nessuna amnistia anche se vinciamo. Buffon
“Bello sudare la maglia per l’Italia”. I
favori della “cupola” alla Lazio. La
Juve riparte voltando pagina in fretta: nuovo Cda.
12/06
Girando da Borrelli “Nessuna gara era
preordinata”. Ascoltato il dipendente
della Federcalcio Galati “Chi si oppone viene vessato”.
Anche la Samp nell’indagine. Blatter
“Trovati i problemi ora si va verso le soluzioni”. La
Lega va verso la riscrittura del regolamento. E poi Galliani,
Sacchi, Di Pietro, Campana, Pescante.
11/06
Una domenica tranquilla. Lunedì Giraudo
da Borrelli. Il Legale di Titomanlio “Nessun
muro di reticenza”. Trezeguet “Aspettiamo la
giustizia sportiva”. Gli sponsor della
Juve ripongono la loro fiducia nella società
10/06
Borrelli si concede una pausa. Il
Presidente Cellino “Rossi chieda consigli ai presidenti onesti”.
Secondo il legale di Lotito il campionato slitta a dicembre. Del
Piero “Spero che per la Juve si risolva nel migliore dei modi”
L’assistente Titomanlio: “Pronti a collaborare”
09/06
Borrelli contro un “muro difensivo concordato”.
Maxi audizione con Meani (Milan): quasi otto ore. Non
esiste alcun super teste. Tre ore di interrogatorio per Carraro
e tre anche per Pieroni. Pirrone replica a
Bergamo: “Io scarso e onesto, lui invece?”. Catricalà
“Presto regole per i procuratori”. Adiconsum
presenta uno studio sugli errori arbitrali dal 2002 al 2004.
Avv. Coppi: “Il Coni potrebbe costituirsi parte civile”
08/06
Bergamo interrogato per nove ore “Fatto
fuori da Pairetto e Lanese”. Per Pairetto sei ore di interrogatorio.
Moggi dice no a Borrelli. Oggi tocca
a Carraro. Della Valle “Non abbiamo
fatto nulla di strano”. L’AIA rigetta il ricorso
di De Santis: non andrà ai mondiali. Galliani
ascoltato per due ore. L’Antitrust collabora con Rossi
07/06
Interrogatori fiume per De Santis e Paparesta.
Borrelli: “Nessun pentito. Entro 10
giorni la relazione alla Procura sportiva”. La Commissione
Cultura della Camera avvierà un indagine. Pirrone:
“Già da tempo denunciavo pressioni”. Gaucci
Jr: “C’è ancora paura della ‘cupola’”
06/06
Borrelli mette sotto torchio gli arbitri.
No Intertoto per il calcio italiano.
E Rossi incassa l’ok di Uefa e Fifa. Corioni:
“Girando la mente, Galliani gli obbediva”. Lazio
e Juve nel mirino di Borrelli. Rossi incontra
Galliani: Nessuna accordo sulla gestione della Lega. Blatter
“Felice della reazione delle autorità italiane”
05/06
Borrelli a tutto campo, vuol vederci chiaro
su tutto. E il Coni ricorre alla Caf per la
sentenza su Agricola per il doping. Mazzarri ascoltato dal
PM di Napoli. Cesare Geronzi ascoltato per
due ore dai PM. L’ex segretaria della CAN, Fazi, non
risponde. Pelè “Spero che la
giustizia punisca tutti”. Blatter “Ci vogliono
arbitri professionisti”
04/06
Borrelli in azione: L'arbitro Pirrone interrogato
per tre ore. Il Milan si ribella: “Una
campagna contro”. Lite in un bar per calciopoli, ci
scappa il morto
03/06
Cannavaro e Trezeguet interrogati dai PM a
Roma. La Procura di Torino vuol riaprire l’inchiesta
sulle designazioni. Undici giorni per rifondare la Juve.
Somma “Non cambia nulla. Moggi resterà
sempre un grande”
02/06
Il procuratore Borrelli pronto per il maxiprocesso.
Ombre sulla partita Udinese-Milan del 2005:
Galliani e Pozzo non ci stanno. Galliani: “Siamo stati
danneggiati”. Il Legale di Moggi replica
a Galliani “Ha letto tutte le intercettazioni?”.
Spalletti in procura a Napoli.
01/06
Il commissario Rossi: “Una situazione
che non pensavo così grave”. Secondo
l’ex vicecapo dell’Ufficio indagini Juve e Fiorentina
in B. Galliani pronto a lasciare. Preziosi
sentito dalla Procura di Napoli. Nevio Scala: “Tutto
deprimente. Con gli azzurri si può andare avanti”.
31/05
Calcio nel caos: Lotito ai PM: “Lazio
pulita”. Il difensore di Moggi: “Il
Milan il vero potere”. I rossoneri "Manovre diversive".
Petrucci “Voltiamo pagina, torniamo a parlare di sport”.
Verdone “Di fronte allo scandalo del
calcio mi vergogno di essere italiano”. Zeman “Io
alla Juve? Non potrei. Ipotesi Baggio? sarebbe solo per immagine”.
29-30/05
Calcio nel caos: Caso Gea,sentito l'arbitro
cosentino Palmieri: “Mai rilasciato interviste”. Lazio
nei guai: aggiotaggio per Lotito. Niente incarichi sportivi per
i magistrati del CSM. Avv. Grassani “Milan in B, ipotesi
per ora non ipotizzabile”. Del Piero
“Orgoglioso di essere juventino”. V.Franza "Ipotesi
A per il Messina". Ieri sentito Della Valle.
28/05
Calcio nel caos: Per Borrelli una settimana
intensa. Bonfrisco “Paparesta fuori
dalle regole”. Gattuso: “Qualcuno sputa nel piatto”.
27/05
Calcio nel caos: L’inchiesta entra nel
vivo. Borrelli al lavoro e Lippi difende il
figlio. Commissario Rossi: “Sconti per nessuno”.
Sacchi e Agnolin: “Chi ha sbagliato
paghi”. Lippi: “In Italia chi è indagato
è già condannato”. Peruzzi
accusa: “Moggi il pastore e noi il gregge”.
26/05
Calcio nel caos: Gli atti passano a Borrelli:
Parte ufficialmente “Piedi Puliti”. Galliani
rimane solo, si dimette Zamparini. Gigi Riva: “Beckembauer
ha parlato da bambino”. Cossiga: “Tangentopoli
era più onesta”. Sacchi: “Torniamo al
calcio di prima, senza banchieri e politica”. Il
figlio di Lippi indagato a Roma e Milano.
25/05
Calcio nel caos: Interrogatori a Napoli e
Roma e perquisizioni della GdF. Cannavaro
ci ripensa. Albertini: “Pensavo ci fosse sudditanza
psicologica, invece...”. Cecchi Gori
“Affossato perchè scomodo. I 5 anni più brutti
della mia vita”. Licenza Uefa per 14 club: manca la
Lazio. I tiofosi
si costituiscono parte civile. Gli ex vogliono
Boniperti presidente della Juve
24/05
Calcio nel caos: La Lega Calcio cerca nuove
regole. Alla Gea e ad Alessandro Moggi oltre
il 10% del mercato delle procure. Conti: “Lotta al
conflitto d’interessi”. La Finanza
nella sede del Crotone e della Reggina. Buffon in Procura.
Galliani confermato in Lega. Cannavaro:
“Gli scudetti della Juve, meritati”
23/05
Calcio nel caos: Il commissario della FIGC,
Rossi, nomina il procuratore Borrelli capo ufficio indagini. Scatta
“Piedi puliti”. A Napoli sfilano i testi.
perquisita la sede della
Torres
22/05
Calcio nel caos: Lippi rimane al suo posto.
Moggi cita Berlusconi. Chieste le dimissioni
di Galliani che le respinge, l’inchiesta va avanti.
Moggi: “Un’imboscata di Galliani”. Guido
Rossi: “Beckenbauer ne approfitta”. Avv.
Stagliano “La Juve in B”
21/05
Calcio nel caos: Moggi ebbe un ruolo importante
nelle elezioni di Carraro e Galliani. Tardelli replica a
Beckenbauer “Anche in Germania c’è il marcio”.
Chieste le dimissioni di Lippi. Le
intercettazioni di De Santis
20/05
Calcio nel caos: Il potere assoluto di Moggi.
Ora è fuga dalla Gea. Si dimette anche il Generale Attardi.
Beckembauer: L’Italia la pagherà ai Mondiali. Le
tifoserie di Messina, Crotone e Reggina non ci stanno
19/05
Calcio nel caos: La Gea controllava anche
Reggina, Livorno e Siena. Gazzoni: “Le dimissioni di
Carraro sono finte”. Interrogati Lippi
e Zeman. Si dimette il Generale Pappa
18/05
Calcio nel caos: Il Commissario Rossi fa piazza
pulita. Le intercettazioni di Carraro e Moggi che preparavano
le elezioni in Lega. Menzionato Pisanu. Sospesi
nove arbitri, la Finanza a casa di Moggi e nella sede della Juve
17/05
Calcio nel caos: Il Commissario Rossi al lavoro.
Spunta il filone doping. Dopo il vertice delle Procure, nuovi
accertamenti. Definite le competenze delle
Procure di Roma e Napoli.
16/05
Calcio nel caos: Guido Rossi commissario della
FIGC chiamato a sistemare il calcio e le sue regole. Petrucci
rassicura Lippi “Verrò a trovarti con Rossi”.