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Sport
Il calcio nel caos.
Sentenze esemplari

 

La Corte Federale è pronta.

17/07 Il conto alla rovescia e' partito, tra qualche giorno (con molta probabilita' venerdi') si aprira' l'ennesimo capitolo dello scandalo calciopoli con il secondo e ultimo grado di giudizio della giustizia sportiva che vedra' in azione la Corte Federale. I legali di Juve, Milan, Lazio e Fiorentina hanno ormai messo a punto i loro ricorsi contro le pesanti sentenze della Caf, ma il procuratore federale Stefano Palazzi non se ne sta con le mani in mano ed e' pronto a chiedere sanzioni ancora piu' pesanti contro le societa' gia' condannate, in particolare contro bianconeri e rossoneri. Sempre al lavoro l'ufficio indagini della Figc guidato da Francesco Saverio Borrelli, che si sta occupando ora degli altri filoni dello scandalo: iscrizioni, scommesse e calciomercato. Entro la settimana l'ex procuratore generale di Milano dovrebbe consegnare la propria relazione a Palazzi con nuovi deferimenti all'orizzonte che rischiano di portare sul banco degli imputati altre societa', Reggina in testa. Ma questa e' stata la giornata del j'accuse di Luciano Moggi, che in un'intervista a "La Repubblica" ha sparato a zero contro l'Inter ("il passaporto falso di Recoba per cui l'Inter ha patteggiato, che cos'e'? Le fidejussioni false firmate da Giacinto Facchetti per la Reggina, non sono forse illeciti pieni?"), contro il Milan ("Galliani si dava da fare per sistemare un suo protetto finanche al vertice della Commissione arbitri di serie C") e contro Carraro ("dice che faceva soltanto il vigile urbano e si limitava a dirigere il traffico. Peccato che facesse passare con il rosso chi voleva lui"). Mentre l'ex presidente della Figc e il club di via Turati per ora hanno preferito non commentare, Massimo Moratti non ha esitato a rispondere all'ex dg bianconero. "Si tratta di persone disperate, di sbandate dovute alla disperazione di questo momento. Sia Facchetti che noi come societa' quereleremo Luciano Moggi", ha assicurato il patron nerazzurro, che e' anche tornato sull'assegnazione alla sua squadra dell'ultimo scudetto: "e' per una questione di distinzioni - spiega - ci sono molte persone, presidenti e societa' che non sono coinvolte in questo scandalo. Non e' come chiedere un premio, ma un giusto riconoscimento all'onesta' ci deve essere". E mentre i consiglieri di Forza Italia del comune di Firenze hanno intenzione di presentare un esposto alla procura "per verificare se c'e' stata una fuga di notizie durante la camera di consiglio della Caf", viste le precise indiscrezioni della "Gazzetta dello Sport", Brocchi e Chiellini difendono le rispettive societa'. "Mi sembra una sentenza esagerata per tutti", commenta il rossonero, "gli scudetti che ci hanno tolto sono stati guadagnati sul campo", dice invece il difensore juventino. Oddo invita invece il presidente della Lazio Lotito a farsi forza e a "combattere per questa maglia che penso che per i tifosi non sia importante, ma molto di piu'". Gia', i tifosi. Quelli della Fiorentina, per protestare contro le sentenze della Caf, si sono radunati vicino al "Franchi", proseguendo poi verso la Stazione di Campo di Marte e Coverciano, mentre quelli del Milan hanno annunciato per giovedi' una manifestazione a piazza della Scala, di fronte a Palazzo Marino, sede del comune di Milano. Le decisioni del colleggio guidato da Ruperto continuano a tenere banco anche in politica. Mentre il parlamentare di Forza Italia Maurizio Paniz sostiene che "in questo caso non sta pagando chi ha sbagliato ma i cittadini italiani, i campioni e quei giocatori che hanno dimostrato di essere fedeli alla loro societa' tipo Del Piero", Pietro Folena, presidente della commissione cultura della Camera, ha sottolineato la necessita' di "applicare adesso le regole che ci sono". Esprimendo anche un parere sui magistrati chiamati dal commissario della Figc a condurre i processi nel calcio, Folena ha spiegato che "l'orientamento di Rossi e' stato quello di superare le funzioni e chiamare giuristi che avessero grandi competenze ma non fossero direttamente impegnati".

Sabato l’appello. Palazzi si oppone alle sentenze di primo grado

Per il calcio squassato dalla sentenza della Caf parte la rincorsa all'appello. A mezzanotte scade il termine per opporsi da parte di chi non ha chiesto copia degli atti del dibattimento. Gli altri potranno farlo ancora domani. Il tempo stringe, gia' da sabato sara' al lavoro la Corte federale presieduta da Piero Sandulli. Al quale ha deciso di rivolgersi pure il procuratore federale Palazzi, che ha prestato i suoi ricorsi contro quasi tutti i protagonisti del processo di primo grado. E mentre si delineano le strategie che le difese delle societa' colpite stanno mettendo a punto, gli animi dei tifosi si fanno piu' accesi, come dimostra la pur pacifica l'invasione di Coverciano, dove sostenitori della Fiorentina hanno ammainato la bandiera della Federcalcio. La Juventus, colpita dalla 'stangata' della serie B con -30 punti, punta prima di tutto liberarsi di questa zavorra che di fatto la condanna ad almeno due anni di purgatorio. Da parte sua Luciano Moggi cerchera' di dimostrare di essersi attivato con i designatori arbitrali per ''proteggere il club'' da ''insidie ed errori'' dei direttori di gara e guardalinee. Puntando l'indice contro ''altri'' protagonisti della vicenda che senza essere nominati sembrano ricondurre al Milan. ''In tema di abitualita' in merito alla designazione degli assistenti - si legge nel ricorso - altri piuttosto che non Moggi sembrano essere i protagonisti''. Ma proprio i rossoneri sono intenzionati a chiedere non sconti di pena, bensi' l'assoluzione piena rispetto ai -15 punti in A, oltre ad un anno di inibizione al vicepresidente vicario Adriano Galliani e 3 anni e sei mesi di inibizione al 'collaboratore' addetto agli arbitri, Leonardo Meani. Partendo dall'assunto che la sentenza della Caf costituisca punizione per una responsabilita' oggettiva che il club di via Turati considera inesistente e non suffragata nelle motivazioni. Chiara la posizione della Lazio. Poiche' i biancocelesti sono stati puniti con la B e -7 punti per Lazio-Brescia, i legali punteranno a dimostrare che Lotito non ha mai parlato direttamente con Carraro o Bergamo per chiedere favori o interventi diretti su quella partita. E chiameranno a testimoniare l'arbitro dell'incontro, Daniele Tombolini. C'e' ottimismo sulla possibilita' di restare in A, magari con qualche punto di penalita'. Non meno battagliera e' la Fiorentina che puntera', tra l'altro, sul mancato rispetto delle regole e dei diritti della difesa, su quelle che sono ritenute le numerose incongruenze della sentenza Caf e sulla non gradualita' delle pene. Oggi e' giunto anche l'appoggio del sindaco di Firenze Leonardo Dominici che ha proposto al Consiglio comunale di affiancare il club in un eventuale ricorso al Tar e poi al Consiglio di Stato, sia diretto sia a supporto di quello della societa', retrocessa in B con -12 punti. Il presupposto e' che ''la vicenda investe direttamente gli interessi di una comunita' locale: di natura economica, sociale, di immagine e con risvolti importanti anche per la gestione dell'ordine pubblico''. Un aspetto da non sottovalutare, perche' la tensione sale. Dopo aver dato vita ad un corteo partito dallo stadio, alcune centinaia di tifosi hanno bloccato i binari alla stazione di Campo di Marte, mentre altri hanno raggiunto i cancelli di Coverciano al grido di ''via la Nazionale da Firenze''. Poi hanno tolto la bandiera della Figc. La Fiorentina ha rivolto loro un appello perche' non creino ulteriori disagi. Il trionfo di Berlino sembra gia' lontanissimo.

Ulivieri: “La legge sportiva è chiarissima”

17/07 "E' inutile star li' sull'aria che tira, sulle dichiarazioni di questo o di quell'altro: credo, mi sembra, che la gente non stia a sentire. Ci sono gli schieramenti e ci stanno provando: mi sembra una brutta roba, visto che all'inizio si parlo' subito di cogliere l'occasione". Questo il commento di Renzo Ulivieri, tecnico del Bologna, sulle tante posizioni che si stanno delineando sul caso Calciopoli. "Ma era normale che si andasse a finire cosi': comprensibile no, ma si sa che va a finire cosi'; comunque, credo che si sappia che lascino il tempo che trovano: non credo che possano mutare gli indirizzi, mi sembra che ci siano persone che non vadano dietro al sentimento cosi' volubile, che puo' cambiare da una settimana all'altra. Ascoltano gli atti, che sono venuti fuori e alla portata di tutti; si sentono anche proposte e interpretazioni le piu' variopinte, ma credo che loro ascoltino gli atti, i fatti e le carte e basta, non quello che penso io o qualcun altro. La legge sportiva e' chiarissima e non da' spazio di intervento alla giustizia ordinaria. Se poi slitta perche' il procedimento sportivo si allunga di una settimana o dieci giorni, questo e' un altro discorso. Ma le strade son finite con la giustizia sportiva: non ce ne sono altre, la norma e' chiarissima". "Un cittadino che si sente leso ha il diritto di rivolgersi alla giustizia ordinaria ma si va fuori al diritto sportivo - aggiunge Ulivieri - dal momento che sei entrato e hai accettato certe regole, e' chiaro che se ti rivolgi alla giustizia ordinaria, che e' certamente un diritto, ne esci. Se poi mi dai la radiazione mi cambia lo status, ma non se mi dai la retrocessione". Ulivieri prova a chiarire il caso-Pagliuca, che e' entrato in polemica con il Presidente Cazzola. "Intanto mi dispiace che sia andata per le lunghe una storia di questo genere. Non spetta a me fare il difensore del Presidente: credo che non ne abbia bisogno. Pero' nella realta' dei fatti, le scelte le ha fatte l'allenatore: sono scelte tecniche; che poi il Presidente possa averle condivise, e' un'altra storia. Zaccarelli, l'allenatore e tutti noi che ne abbiamo parlato abbiamo fatto una scelta: le responsabilita' sono dell'organo tecnico. Nell'ambito dei ruoli, mi sembra che il Presidente non c'entri in questa questione; si tratta di una scelta che fa l'allenatore, confrontandosi con gli altri: sono scelte che abbiamo fatto tutti insieme, siccome entrano in ballo diversi aspetti, ma l'ultima persona che entra nel discorso mi sembra il Presidente. Se poi c'e' stato un errore nei tempi, puo' essere dovuto a tante situazioni che ci legano. Ma alla fine sono convinto che la cosa si ricomporra' con il tempo - conclude - il Presidente e' bolognese, Pagliuca e' bolognese; una parola puo' scappare, ma mi sembra giusto chiuderla cosi'. Ripeto: le responsabilita' sono dei tecnici".

I francesi vogliono i posti Champions League delle italiane

Non basta il fronte italiano del processo al calcio, con la probabile valanga di ricorsi al Tar che farà seguito alla sentenza della Corte Federale sugli appelli che saranno presentati tra oggi e domani. Dalla Francia il presidente del Lens, Gervais Martel, ha annunciato che in settimana chiederà all' Uefa di essere ascoltato - a nome di tutto il calcio francese - perché a suo dire andrebbero attribuiti a squadre francesi (a cominciare dalla sua) i posti di Champions lasciati liberi dalle penalizzazioni inflitte a Juventus, Fiorentina e Milan, nonché quello in Uefa di cui è stata privata la Lazio. "La mia non è una richiesta che riguarda solo il Lens - ha precisato Martel - ma una domanda che viene dal calcio di Francia nel suo insieme, compresa federazione e Lega".

Il Presidente dell’Empoli scrive a Rossi e alla Melandri per la Uefa

17/07 Il presidente dell' Empoli Fabrizio Corsi ha inviato una lettera al commissario della Figc Guido Rossi e al ministro dello sport Giovanna Melandri, per capire le reali possibilità per ottenere la licenza Uefa. Nonostante siano scaduti i termini, la società azzurra punta sull'eccezionalità della situazione che si è creata con la retrocessione di Juventus, Fiorentina, Lazio e la penalizzazione del Milan. In attesa di sapere se potrà partecipare alla Coppa Uefa o meno, l' Empoli continua la sua campagna di rafforzamento. Oggi é arrivato dal Lecce il centrocampista Francesco Marianini, classe 1979, che ha firmato un contratto annuale, ed arriva con la formula del prestito con diritto di riscatto a favore degli azzurri. Nel pomeriggio ha sostenuto il primo allenamento. "Sono molto soddisfatto di essere arrivato a Empoli - ha dichiarato prima della seduta di allenamento - conosco molto bene il direttore generale Pino Vitale con il quale ho lavorato nella Lucchese. L'Empoli è una società sana e di questi tempi é molto difficile trovare una realtà così positiva". Per Marianini Empoli è l'occasione del rilancio e la possibilità di consolidarsi in serie A. "Nelle ultime due stagioni di Lecce - prosegue - non ho giocato con molta continuità. Per questo mi impegnerò al massimo per fare bene. Non conosco mister Cagni, ma avrò il piacere di ritrovare Pratali, Lucchini e Tavano, con cui ho militato nella nazionale di serie C".

Mediaset dispone il pagamento della prima parte dei diritti

17/07 Mediaset ha deciso di provvedere al pagamento della prima tranche dei diritti in chiaro per la serie A del prossimo anno, anche se non se ne conosce ancora esattamente la composizione, in attesa del processo di appello a calciopoli. ''Alla luce degli evidenti problemi del calcio italiano e dell'effetto finanziario sui club, soprattutto di piccole e medie dimensioni, Mediaset ha deciso -scrive in una nota- di provvedere domani stesso al pagamento della prima tranche dei diritti in chiaro per il Campionato di Serie A 2006-2007 di cui non e' ancora chiara nemmeno la data di partenza''. ''Questa scelta dimostra la buona fede e la disponibilita' di Mediaset nei confronti della Lega Calcio che, almeno dal punto di vista finanziario, potra' affrontare le prossime scadenze con un minimo di tranquillita'. Resta tuttavia evidente che la sentenza di primo grado ha confermato gli illeciti commessi che comporteranno una forte perdita del valore sportivo del Campionato di A e quindi la corrispondente riduzione del valore di mercato dei diritti. Ci auguriamo -conclude la nota- che nei rapporti tra Mediaset e Lega questa dimostrazione di serieta' e attenzione nei confronti delle societa' di calcio sara' tenuta nella giusta considerazione. Ovviamente, il pagamento sara' effettuato con riserva, in attesa di sviluppi positivi''.

Moggi su Repubblica “Il mostro non sono io”

17/07 "Dalla casa polverosa spazzati via due granelli di sabbia, Giraudo e io. E adesso dicono che la casa è pulita". E' uno dei passaggi centrali di un'intervista di Luciano Moggi alla Repubblica in cui l'ex dg della Juventus comincia a raccontare le sue verità e promette: "Sì, torno nel mondo del calcio come rompicoglioni. Indicandoli con nomi e cognomi, romperò le scatole ai falsi moralizzatori di questo mondo che si vuole pulito soltanto perché si è liberato di Antonio Giraudo e Luciano Moggi". "Chi non è nell'ambiente del calcio - dice sempre l'ex dirigente bianconero - deve sapere, ed è quel che conta, che fuori Moggi e Giraudo, non è cambiato nulla. Per parte mia, comincio a chiedere scusa a tutti i tifosi e a tutti i giocatori. In questi mesi, ai tifosi è stato fatto credere che il campionato fosse una farsa. Che chiunque poteva mettere le mani su uno scudetto andando a cena con Bergamo e Pairetto. Non é vero. Lo spettacolo in questi anni è stato genuino ed è stato onorato dall'impegno dei calciatori. Chi l'ha vinto meritava di vincerlo. Io l'ho vinto perché ero più bravo degli altri e perché la Juve era più forte. Guardate quest'anno. La Juventus ha vinto il campionato di serie A, il campionato Primavera e Allievi e ha portato in finale di Coppa del Mondo i suoi migliori giocatori di oggi e di ieri. Senza contare Marcello Lippi, Ciro Ferrara fino al fisioterapista Aldo Esposito. O vogliamo dire che anche i Mondiali non sono puliti?". "Per capire come vanno le cose - comincia Moggi - basta leggere i giornali o quella simpatica rubrichetta della Gazzetta dello Sport firmata da Candido Cannavò: già il titolo 'Fatemi capire' è un programma. Cannavò è stato per 18 anni il direttore della Gazzetta dello Sport e deve ancora capire? Penso che abbia capito benissimo. Quella sua rubrichetta serve solo per dimenticare e creare falsi bersagli. Parla di calcio pulito e tutta la spazzatura ce l'avrebbe messa Luciano Moggi. Fatemi capire, il passaporto falso di Recoba per cui l'Inter ha patteggiato, che cos'é? Qual é la sola società di serie A che ha cointeressenze con una di B? Non è l'Inter con lo Spezia? Fatemi capire, c'é differenza se Moggi va a cena da Bergamo con lo scudetto già in tasca e Giacinto Facchetti si attovaglia, con Bergamo, mentre l'Inter ancora lotta per un posto in Champions? Le fidejussioni false firmate da Giacinto Facchetti per la Reggina, non sono forse illeciti pieni? E allora perché la presunzione dell'illecito, cioé non il peccato, ma il solo pensiero del peccato, è sufficiente alla giustizia sportiva per condannare? Lo chiedo, badate, non per me, ma per un club come la Juventus condannato con quella penalizzazione in serie B. Io ho molti tifosi che mi chiamano e mi informano. Nel mondo dei tifosi ce n'é di tutti i tipi. C'é chi arriva a fatica a fine mese e, nonostante ciò, compra un biglietto di curva e chi invece bazzica il mondo della finanza e degli affari". Luciano Moggi ne ha anche per Guido Rossi perché il commissario straordinario della Figc "che dovrebbe rimettere le cose in ordine è un ex consigliere dell'Inter. I tifosi che mi telefonano pensano che gatta ci cova. E io comincio a crederci". E per l'ex presidente federale Franco Carraro: "Dice che faceva soltanto il vigile urbano e si limitava a dirigere il traffico. Peccato che facesse passare con il rosso chi voleva lui". Ma un altro dei bersagli centrali, oltre all'Inter, è il Milan. "Vorrei dedicare un pensierino anche a Galliani e Confalonieri - dice Moggi - Confalonieri dice che il Milan è vittima da 15 anni del 'regime di Moggi'. Stimo Confalonieri per il lavoro che fa. Dovrebbe parlare soltanto di quello e non di cose che non conosce. Se viene a parlarmi di regime, proprio lui, poi, devo ricordargli che il presidente della Lega si chiamava Adriano Galliani. Nome che a Confalonieri non dovrebbe essere sconosciuto. Come non dovrebbe dimenticare che Galliani si dava da fare per sistemare un suo protetto finanche al vertice della Commissione arbitri di serie C. Per non parlare dei diritti televisivi". "Il mio concorrente - spiega l'ex dg della Juve - aveva tra le mani quello straordinario strumento di persuasione e business che è la televisione e noi da Torino dovevamo arrangiarci in qualche modo per non essere spazzati via. (...) Sui diritti tv dovete guardare non alla Juve, ma alle piccole squadre che tirano avanti con i denti e hanno bisogno del denaro della televisione. E quel denaro non lo distribuivo io, lo distribuiva il mio concorrente. Volete una prova? Guardate quel che succedeva in Lega per la nomina del presidente. Diatribe che duravano mesi e poi, d'improvviso, puff: Galliani presidente. Dov'erano più le polemiche? Spazzate via dalla distribuzione dei diritti televisivi. Chi era il più forte allora? Moggi o Galliani? E perché si parla sempre di Moggi e mai di Galliani? Fatemi capire". "Non mi sono accorto per tempo - lamenta infine Moggi - che quel mito che circondava ogni mia parola o intenzione o azione, spesso enfatizzato dalla stampa, serviva soltanto a creare il mostro che bisognava distruggere per lasciare tutto come era. Se ho fatto un errore, e sicuramente ne ho fatti, questo è il più grave. Mi sono fatto giocare dalla mia stessa vanità". Per chiudere quella che sembra una promessa di altre verità: "Vedete, io leggo 'il libro nero del calcio' pubblicato dall'Espresso. Lo annoto e in questo block-notes prende forma il mio libro nero. Appunti contro i falsi moralizzatori. Sarà il mio nuovo lavoro perché questa rivoluzione nel calcio assomiglia a quella storia della fine della Prima Repubblica che ha lasciato credere nella nascita di una Seconda, mentre poi abbiamo scoperto che, se si esclude qualche nome, nulla è cambiato".

Convocato un Consiglio di Lega per le nuove regole

17/07 Nonostante gli sconvolgimenti portati dal calcio scandalo e dalla sentenza della Caf, la Lega Calcio prosegue nel suo cammino verso le "nuove regole", e per questo si è data appuntamento domani a Roma, con una riunione del Consiglio di Lega. Il lavoro viene portato avanti dalla commissione di consiglieri di Lega varata al tempo in cui erano ancora effettivi il presidente Adriano Galliani (prima dimissionario, poi inibito per un anno dalla Caf), il vicepresidente Maurizio Zamparini (dimissionario), e il consigliere Claudio Lotito (inibito per 3 anni e sei mesi). Il Consiglio di Lega, convocato due giorni fa, si terrà alle 14.30 all' hotel Hilton Airport di Fiumicino. Tema dell' incontro, il punto sulla riscrittura delle regole che dovranno governare il calcio italiano. Saranno sicuri presenti i cinque consiglieri componenti della commissione: Massimo Cellino (Cagliari), Maurizio Riccardi (Piacenza), Vincenzo Matarrese (Bari), Rosella Sensi (Roma) e Riccardo Garrone (Sampdoria) affiancati dal consulente della commissione, l'avvocato Marco Janni di Milano. Non è certa al momento la presenza degli altri consiglieri di Lega.

Zamparini contrario alla riunione sulle regole

17/07 "Esprimo apertamente tutto il mio dissenso verso chi ha convocato una riunione che non ha alcun valore formale né giuridico, per il semplice fatto che si svolgerà senza il suffragio dell'assemblea". Il presidente del Palermo ed ex vicepresidente della Lega calcio, Maurizio Zamparini, non solo contesta la commissione dei consiglieri che domani a Roma ha convocato un incontro per fare il punto sulla riscrittura delle regole, ma si scaglia anche contro chi ha deciso di organizzare questa riunione. "Ci troviamo - aggiunge - in una situazione a dir poco paradossale, perché a questi signori che domani si riuniscono manca l'autorizzazione per farlo. Io penso piuttosto all' assemblea del 26 prossimo, allorché saremo chiamati a scegliere il nuovo governo del calcio; a tal proposito ho invitato anche il professor Guido Rossi a partecipare alla riunione di Milano". "Quella che si ritroverà domani a Roma - conclude Zamparini - è una commissione che si è autonominata, in questo momento noi presidenti dobbiamo invece individuare un indirizzo comune, in modo da dare al calcio un governo serio e stabile. Ho inviato una lettera d'indirizzo a tutti i miei colleghi che, su questo tema, mi stanno già rispondendo".
"Spero, e mi auguro, che la Corte federale sia più clemente rispetto alla Commissione d'appello federale. Il calcio è stato violentato, a mio avviso sarebbe più giusto dare la retrocessione in Serie B e 20 punti di penalizzazione alla Juventus, riportando Lazio e Fiorentina in Serie A, con la sola esclusione dalle coppe europee". Lo ha detto il presidente del Palermo, Maurizio Zamparini, intervenendo telefonicamente a una trasmissione sportiva di Tele Lombardia per commentare le sentenze della settimana scorsa che hanno ridisegnato i campionato di A e B. "Fiorentina e Lazio hanno cercato di difendersi da un sistema ormai diventato marcio - ha aggiunto il patron rosanero - mentre il Milan paga il perenne conflitto d'interessi di Adriano Galliani, già presidente di Lega e vicepresidente della società rossonera". "Non penso che Moratti voglia veramente lo scudetto - ha concluso Zamparini, rivolgendosi al presidente dell'Inter - Io, al suo posto, non lo vorrei".

I tifosi di Firenze occupano per due volte la stazione

17/07 Le forze dell'ordine sono intervenute alle 22.30 alla stazione di Campo di Marte per far sgomberare i tifosi della Fiorentina che la stavano ancora occupando, dopo che i manifestanti avevano nuovamente bloccato tutti i binari. Non ci sono state comunque cariche e i manifestanti sono stati tutti fatti uscire dalla stazione. Quando polizia e carabinieri sono intervenuti c'erano ancora centinaia di tifosi. La questura spiega che non ci sono state cariche: i tifosi sarebbe stati spinti fuori con decisione. Ci sarebbero anche alcuni fermati. Attualmente le forze dell'ordine presidiano, sia all'interno che all'esterno la stazione dove il traffico ferroviario e' ripreso alle 22.35, con il passaggio di un Eurostar. Le ferrovie spiegano comunque che ci vorranno ore, forse fino a domani, per riassorbire tutti i disagi. Per aiutare i passeggeri bloccati sui treni fermati dalla protesta, Trenitalia ha organizzato una trentina di bus, un Eurostar per Milano fatto partire dalla stazione centrale, e distribuito acqua e viveri, mobilitando inoltre per l'assistenza 50 impiegati in piu' rispetto al consueto personale. Durante la protesta nella stazione, intorno alle 21.30, ai manifestanti era stato anche letto, attraverso gli altoparlanti dello scalo, per due volte, il comunicato diffuso in serata dalla Fiorentina con cui la societa' invitava i tifosi a tornare a casa e a non creare disagi.

Il Milan ricorre e i tifosi preparano un corteo

17/07 Niente vie di mezzo per il Milan: la società rossonera non chiede sconti di pena ma un' assoluzione piena in sede d'appello sportivo. Questo l'obiettivo dei legali rossoneri, che avevano respinto fin dall'inizio nella loro totalità le accuse, e allo stesso modo hanno respinto in pieno le conclusioni cui è giunta la Caf che ha penalizzato il Milan di 44 punti sulla stagione passata (niente Champions, possibile la Uefa) e di 15 sulla prossima, oltre a infliggere 30 mila euro di ammenda alla società, un anno di inibizione al vicepresidente vicario Adriano Galliani e tre anni e sei mesi di inibizione al 'collaboratore' addetto agli arbitri, Leonardo Meani. Si muove quindi lungo la linea del rigetto di ogni accusa il ricorso alla Corte Federale che il Milan sta finendo di preparare contro quella che la società rossonera ha definito "una straordinaria ingiustizia"; "una penalizzazione da record" secondo l'avvocato Leandro Cantamessa, una punizione per una responsabilità oggettiva che il club di via Turati considera inesistente, non provata, non suffragata nelle motivazioni della Caf. Intanto non è solo l'ufficio legale del Milan a muoversi. I tifosi rossoneri, rimasti decisamente tranquilli la sera della sentenza e il giorno seguente, ieri hanno cominciato a organizzare la loro risposta. A quanto tengono a sottolineare i capi della curva, sarà una risposta molto visibile ma pacifica, tanto che oggi la società l'ha approvata e in un certo senso ufficializzata annunciandola sul suo sito. Giovedì prossimo, giorno del raduno a Milanello e vigilia della riunione della Corte Federale a Roma per l'esame dei ricorsi, i tifosi della curva Sud di San Siro andranno a radunarsi in piazza della Scala, per far sentire davanti a Palazzo Marino, sede del Comune, la loro protesta contro la sentenza della Caf. I gruppi organizzati si sono dati appuntamento alle 17,30, orario compatibile con il raduno di Milanello. "E' un'iniziativa organizzata dalla curva, ma aperta a tutti - ha spiegato Giancarlo Capelli, il 'Barone', uno dei capi storici della curva Sud -. Assolutamente pacifica: ci aspettiamo genitori e ragazzini. Valuteremo se dare vita a un vero e proprio corteo per le strade di Milano". "I tifosi del Milan, che non hanno mai voluto sentir parlare di 'amicizia' con i bianconeri, - queste le ragioni dei tifosi raccolte nel sito della società - non accettano la sentenza, considerata troppo penalizzante. La sanzione a carico dei rossoneri infatti si distribuisce su ben tre stagioni: nel campionato 2004/05 lo scudetto è stato revocato e non assegnato al Milan che pure si classificò secondo dietro la Juventus; per la stagione 2004/05 la metà dei punti conquistati sul campo è stata tolta e il prossimo anno la squadra di Ancelotti dovrà partire con 15 punti di penalizzazione".

Spalletti propone Tommasi alla FIGC

17/07 Damiano Tommasi ha dato oggi ufficialmente il suo addio alla Roma. Spalletti e la squadra sono molto dispiaciuti per questa decisione del centrocampista. Il tecnico non demorde e dice che provera' ancora a convincerlo e in caso non dovesse riuscire manda un messaggio chiaro ai vertici federali: ''Visto che ci sono cambiamenti in atto, Damiano sarebbe un personaggio positivo che potrebbe far bene al calcio italiano, lo vedrei bene come dirigente della Federcalcio''. Tommasi ha lasciato dopo 10 stagioni in giallorosso e dopo aver firmato lo scorso anno un contratto di 15 mila euro per una sola stagione. Aveva anche accettato la spalmatura dell'ingaggio che pero' poi la Roma non ha mai reso effettiva. Il giocatore aveva raccolto la sfida perche' reduce da un grave incidente al ginocchio che lo aveva costretto a stare fermo per un anno. Adesso ha deciso di andar via. ''Mi dispiace molto - racconta Spalletti - questa e' una decisione che mi aveva gia' comunicato in via ufficiosa a fine campionato. Contavo di farlo ricredere e di tornare ad averlo a disposizione, perche' oltre che un bravissimo calciatore e' una persona che fa comodo all' interno dello spogliatoio. Avrebbe fatto piacere a me riaverlo, come al gruppo e alla societa'. Non so se il club ha qualcosa da rimproverarsi, so solo che voleva tenerlo. In societa' erano convinti di riuscire a farlo tornare, avremmo fatto passare qualche giorno prima di provarci, visto il lutto che lo ha colpito. Ci eravamo detti che ci saremmo incontrati qui in ritiro. Non so dove sia il problema, comunque provero' ancora a fargli cambiare idea''. A prescindere dal legame forte che c'era tra Tommasi e la Roma, ora Spalletti ha bisogno di un nuovo acquisto: ''Se fosse tornato Tommasi saremmo stati a posto, invece ora a centrocampo mi manca un uomo''. Il tecnico prende la palla al balzo per rendere noto un sentimento comune a tutto lo spogliatoio: ''Abbiamo saputo del miglioramento di Pessotto mentre eravamo tutti insieme con i ragazzi e siamo rimasti tutti molto contenti per questo. Mandiamo tutti il nostro saluto a Gianluca''.

Il legale di Moggi, “Lui proteggeva la Juve”

Luciano Moggi si era attivato con i designatori arbitrali per "proteggere la Juventus" da "insidie ed errori" dei direttori di gara e dei guardialinee: é una delle ipotesi contenute nel ricorso presentato dallo staff legale dell' ex dg bianconero. Nel reclamo, che punta ad ottenere "il proscioglimento" di Moggi, si fa presente che il processo sportivo ha portato alla luce "solo una fetta di realtà", ed è quindi possibile che i rapporti fra Moggi e i designatori fossero "una prassi diffusa come sembra apparire dalle dichiarazioni di Bergamo (uno di loro - ndr)" e "proprie del mondo del calcio ad ogni livello". In questo caso, si tratterebbe di un comportamento "discutibile" ma non censurabile dalla giustizia sportiva. Nel reclamo, che è firmato dall' avvocato Fulvio Gianaria, non mancano dei riferimenti ad "altri" protagonisti della vicenda che, senza essere espressamente nominati, sembrano legati, per esempio, al Milan. Il tutto per difendere Moggi, il quale, sia pure in modo "scomposto", potrebbe avere agito sui designatori arbitrali proprio per "proteggere" i bianconeri. "Premesso - si legge - che in tema di abitualità in merito alla designazione degli assistenti, altri piuttosto che non Moggi sembrano essere i protagonisti, la questione è un'altra. Mai si potrà ricavare dall'agitazione, talvolta poco informata e comunque sempre arrendevole di Luciano Moggi, la prova di una finalizzazione delle sue chiamate all'alterazione dello svolgimento delle gare. Non è azzardato, ora che si conosce la realtà un po' partigiana del mondo degli assistenti, che quella attivazione avesse come scopo di proteggere la Juventus, società di per sé vincente sul campo, da insidie ed errori provenienti dall'inesperienza e dalla dubbia capacità dei prescelti". "Non solo - continua il documento - si può verificare l'assenza (a differenza di altri) di rapporti diretti di Moggi con ufficiali di gara, ma si può constatare che egli non cerca mai di utilizzare i designatori come tramite per attentare all'imparzialità di arbitri e segnalinee. Mai una richiesta, mai una raccomandazione, un cenno di intesa, un riferimento a legami oscuri. Nulla. Nulla che dimostri una terzietà o imparzialità dei giudici di campo intaccata o, comunque, minacciata". Nel reclamo si parla anche dell'episodio dell'arbitro Paparesta rinchiuso nello spogliatoio: un episodio che "la millanteria telefonica di Moggi ha ingigantito a dismisura" e che, per la difesa dell'ex dg, dimostra "quanto l'influenza bianconera fosse evanescente, visto che la richiesta di punire l'arbitro (per un suo errore durante la partita - ndr) restò inappagata". Quanto alle questioni più strettamente giuridiche, ai giudici di seconda istanza l'avvocato Gianaria chiede, tra l' altro, l'estinzione del procedimento in virtù del fatto che Moggi si è dimesso da tesserato Figc, e di non utilizzare, in base a un articolo del codice di procedura penale, le intercettazioni disposte dalle procure di Torino e Napoli.

 

Avv. Taormina: “Tecnicamente possibile riduzione delle pene”

17/07 "Tecnicamente esistono possibilita' per una riduzione delle pene, credo sia una strada abbastanza ragionevole. Anche perche' ci sono delle contraddizioni interne alle sanzioni che sono state applicate che non possono non essere corrette dalla Corte Federale". Carlo Taormina, legale di Annamaria Franzoni nel processo di Cogne, commenta cosi' le sentenze della Caf in merito a Calciopoli . "Corte Federale protagonista, i riflettori saranno puntati sul presidente Piero Sandulli. Non mi piace una cosa pero' - aggiunge il legale in un'interivta ad affariitaliani.it - il presidente Sandulli, laziale sfegatato da sempre, ha avuto anche parecchie 'interessenze' sportive e para-sportive con la societa'. Sarei molto contento che la Lazio potesse guadagnare qualche posizione, ma la presenza di Sandulli e' un fatto che mi inquieta molto. Si doveva dimettere? Molti si sono dimessi, si e' dimesso De Lise, anche per ragioni di questo genere. Lo stesso Laudi, e tutto sommato potevano anche continuare. Non lo hanno fatto perche' hanno trovato una situazione di conflittualita' di interesse. Sandulli e' una persona stimabilissima ma quando si discute del possibile 'pendere di un piatto della bilancia a favore di una squadra come la Lazio' tutto si ripercuote". Taormina indica cosa lo preoccupa in vista del secondo grado di giudizio. "L'ingerenza di Guido Rossi che gioisce troppo e non mi piace e l'inquietante presenza di Sandulli - spiega l'avvocato - la Lazio potrebbe avere dei vantaggi che potrebbe anche non meritare. Ci si trova davanti a situazioni di parzialita' che un giudice non deve avere". Taormina giudica l'operato di Borrelli. "Non mi ha meravigliato. Ha dichiarato che l'inchiesta andava verso sponde non desiderabili perche' nessuno riconosceva, nessuno confessava. Pensava di operare come per Tangentopoli: con una schiera di imprenditori in fila da Di Pietro per fare le loro confessioni. Senza indagini approfondite. Qualcuno si e' lamentato che la Caf abbia omesso un approfondimento investigativo e credo che sia una cosa fondata. Come le lamentele per la confessione di Borrelli sulla sua incapacita' per il materiale probatorio assolutamente scarso. Guido Rossi e' stata una scelta veramente infelice". In un momento nel quale il calcio aveva bisogno di tecnici asettici si e' scelto sicuramente un tecnico, ma non imparziale. Rossi non lo e' stato? Se fosse stato nel partito di Rauti sarebbe stata la stessa cosa. Ma e' stato Indipendente di sinistra in Parlamento, credo quindi che avesse tutti gli ascendenti per non fare quello che gli e' stato fatto fare. E poi mi pare che di calcio se ne intenda poco. Rossi si doveva dimettere? No, non doveva proprio essere nominato. Non si mette un poltico a fare il Commissario super-partes. Non e' stata la persona giusta". Taormina indica quale potrebbe essere la giusta sentenza per Calciopoli? Bisogna pensare a una soluzione che non uccida il calcio - prosegue - le squadre e i suoi tifosi. La strada migliore potrebbe essere quella di un campionato di A a piu' squadre in modo da comprendere i club penalizzati sia le societa' promosse dalla B. Un torneo a 25-28 squadre. Guido Rossi assegnera' lo scudetto all'Inter? Gli scudetti non sono proprieta' privata. Sono un patrimonio degli sportivi e di coloro che li hanno vinti. Perche' l'Inter non debba avere lo scudetto non lo capisco. Si deve assegnare. Vale lo stesso discorso per i piazzamenti in Champions League". Arriva il giudizio di Taormina sul lavoro di Cesare Ruperto. "E' il piu' grande magistrato che ho incontrato nella mia vita. Un uomo di grandissima preparazione, di grande equilibrio. Mi piacerebbe sapere cosa sia successo in quella camera di Consiglio. Non sono convinto che tutte quelle decisioni siano il frutto di una piena condivisione di Ruperto. La Juventus in B con 30 punti di penalizzazione non e' da Ruperto. L'avvocato della Juventus Cesare Zaccone ha chiesto la B. Credo che l'avvocato non sapesse di trovarsi innanzi a una giurisdizione penale, vale a dire con l'avvocato che puo' dire qualsiasi cosa e il giudice ne trae le conclusioni, ma una giurisdizione civile o para-civile disciplinare". "Una differenza sostanziale - conclude Taormina - perche' anche se il giudice avesse voluto assolvere la Juventus non lo avrebbe potuto fare perche' la richiesta del legale bianconero era stata gia' formulata. Con la richiesta di Ruperto di mettere a verbale. Zaccone ha obbligato Ruperto a dare la B ai bianconeri".

Pessotto fuori pericolo incontra le figliole: “Sono felicissimo”

17/07 A tre settimane dall' incidente che ha rischiato di metterlo ko per sempre, oggi pomeriggio Gianluca Pessotto ha riabbracciato le due figlie, Federica e Benedetta, di 10 e 5 anni. Poi, ai medici delle Molinette di Torino che gli hanno chiesto come si sentisse ha detto: ''Sono felicissimo...''. Due sole parole, sufficienti pero' a comprendere lo stato d' animo del team manager della Juventus. Quello di oggi, non ci sono dubbi, e' stato per lui il giorno piu' bello dal 'black out' dello scorso 27 giugno. Niente di paragonabile neppure alla soddisfazione di vedere al proprio capezzale la Coppa del mondo vinta dagli azzurri, come gli e' capitato la scorsa settimana, ne' alla gioia di aver riscoperto i tanti amici che hanno fatto a gara per andare a trovarlo, per non lasciarlo mai solo, per dimostrargli tutto il loro affetto in questo momento di dolore. In un solo colpo, infatti, l' ex campione della Juve ha riabbracciato la vita, la parola e le sue bambine. E' accaduto tutto in meno di 12 ore. Prima la decisione di staccare i tubi, questa mattina presto, che ha ridato fiato ai suoi polmoni senza l' aiuto dei macchinari. ''Ha dato un colpo di tosse - e' il racconto emozionato della dottoressa Monica Vaj, che ha eseguito l' operazione - poi gli abbiamo chiesto come si chiamasse e lui, senza esitare ci ha risposto 'Gianluca''', con una voce che e' ancora incerta, ma che per diversi giorni si e' temuto di non sentire piu'. E invece il peggio e' passato, tanto che nel pomeriggio i sanitari lo dichiarano ''fuori pericolo di vita''. ''Restera' ancora un paio di settimane in rianimazione - spiega Donadio - poi verra' trasferito in un altro reparto, dove dovra' seguire una riabilitazione che ancora non sappiamo quanto sara' lungo''. Una cosa, comunque, e' certa: ''Gianluca uscira' dall' ospedale - aggiunge - mentalmente integro e senza deficit motori'', anche se deve ancora essere sottoposto ad un intervento alle vertebre. In altre parole, ''camminera' con le sue gambe e pensera' con la sua testa'', rassicura prima di lasciarsi andare in un grande sorriso distensivo che scompare pero' quando si appella ai media: ''Abbiamo bisogno - e' la sua richiesta - che non venga a sapere la natura del suo incidente dalla televisione, che chiede con insistenza di poter vedere. Ancora non ricorda quello che gli e' successo e se qualcuno deve entrare nell' argomento non siamo certo noi, ma gli psichiatri''. Anche le bambine, biondissime e bellissime, non sanno cosa sia accaduto. Per loro il papa' ha avuto un incidente d' auto in Germania, dove era andato per seguire i Mondiali. Una bugia necessaria, perche' alla loro eta' farebbero fatica a capire. Quello che conta davvero, pero', e' che oggi abbiano riabbracciato il loro papa', accompagnate da tutto il resto della famiglia: la mamma Reana, i nonni paterni e materni e lo zio Vanni. Il resto guarira' con il tempo e con il loro amore.
Montezemolo contento
Il fuori pericolo decretato dai medici torinesi nei confronti dell'ex giocatore e dirigente juventino Gianluca Pessotto, strappa un commento denso di felicità al presidente di Confindustria, Luca Cordero di Montezemolo. "Sono molto, molto contento - ha osservato a margine dell'assemblea dell'Anie - Pessotto è un ragazzo magnifico. Sono molto contento per lui, per la sua famiglia, per i compagni e per la Juventus che avrà molto bisogno di una persona come lui"

Servizi precedenti

16/07: Cecchi Gori “I veri capi sono Carraro, Giraudo e Galliani”. Ora spazio ai ricorsi. A rischio il via dei campionati. Ministro Melandri “Le sentenze vanno rispettate. A giorni le regole sul diritto TV”. I legali della Juve pronti con il ricorso. La difesa della Lazio è convinta di smontare la tesi della CAF.

15/07: Parte la seconda tranche dell’inchiesta, in arrivo i deferimenti. Corbelli: “Si indaghi sul ripescaggio della Fiorentina”. Della Valle “La nostra strategia non cambia”. Mazzarri (Reggina) “Non siamo coinvolti. Salvezza ottenuta sul campo”. Le difese affilano le armi. Capezzone (RNP) “Mano leggera dei giudici per il Milan”. Il presidente della Juve più sereno, a rischio 500 ml di contratti e Dechamp accetat la sfida. Lotito pronto a tutto. L’Empoli chiede la licenza Uefa. Zeman “Ora c’è da sperare che le irregolarità non si ripetano”. Prima operazione di Guido Rossi: Viterbese ammessa in C2

14/07 Sentenza choc: Juve in B a -30, Milan in A (-15) senza Champions, Lazio (-7) e Fiorentina (-12) in B. Tolti due scudetti alla Juve. Come saranno i prossimi campionati di A e B. Le reazioni di Juve, Milan, Fiorentina e Lazio. Le richieste dell'accusa e il dispositivo emesso. Disordini a Firenze. Alla procura di Torino indagini aperte

13/07: Aspettando la sentenza l'AIA da piazza pulita: fuori nove arbitri, tra di loro anche Dattilo. Protesta il sindaco di Gioiosa. Il Tribunale di Roma respinge il fallimento della Fiorentina di Cecchi Gori : “Amarezza per il danno subito”. Berlusconi attacca tutti. Borrelli “Berlusconi? Non mi aspetto che parli a mio favore”. Rossi “Non mi interessa ciò che dice Berlusconi”. Moggi si difende “La vittima era la Juve”. Il giovane Donadoni sostituisce Lippi alla guida della Nazionale. Lenti miglioramenti per Pessotto, visitato oggi da Buffon, Ferrara, Legrottaglie e Conte.

12/07: Rossi “Il calcio è seriamente malato, sentenze eque ma nessuna amnistia. Alla Uefa basta la sentenza di primo grado. Illeciti impensabili”. Ministro Melandri “Ne usciremo a testa alta.Il calcio locomotiva dello sport italiano”. Borrelli riprende gli interrogatori. Tutti contro l’amnistia. Lippi lascia la nazionale da signore. Non ha digerito le polemiche ad inizio mondiali. Donadoni probabile successore. Gigi Riva “Lippi un grande uomo”. Petrucci “Revisione della legge 91 per voltare pagina”. Tombolini e Rosetti ascoltati dall’Ufficio indagini. Lippi visita Pessotto “L’ho trovato bene”. Condizioni stazionarie.

11/07: Slitta a venerdì la sentenza della CAF. La UEFA detta i tempi e prova a dare una mano. Entro il 25 la lista dei clubs e aggiunge "Chi ricorre al TAR è fuori dalla Uefa". Mediaset non paga, la Lega fa la voce grossa. Consegnta a Rossi la bozza del regolamento per i procuratori.In Parlamento spunta l’indulto. Rivera contro l’amnistia “Si rispetti la legge”. Riva “La Figc? Adesso non esiste”. Cannavaro porta la coppa a Pessotto tra lacrime e sorrisi.

09/07: Martedì o mercoledì le sentenze in diretta. Rizzo “Nessuna amnistia”. In lieve recupero le condizioni di Pessotto

08/07: La CAF in camera di consiglio. C’è attesa per le sentenze. Le intercettazioni in onda su radio e tv. Avv. Taormina “Il migliore è Ruperto. Giustizia verrà fatta”. Mediaset non paga i diritti degli highlights di serie A. Dichiarazione bipartizan di Rizzo e Di Centa “No all’amnistia”. Il legale della Lazio preannuncia, ancor prima delle sentenze, il ricorso al TAR. Stazionarie le condizioni di Pessotto. L’ospedale consiglia di evitare le visite.

07/07: Chiuso il dibattimento ora si attende la sentenza. Mastella chiede clemenza, poi precisa “Nessuna amnistia”. Ruperto sbotta “Qui si fa sul serio. Nessuno strozza le difese”. Il legale di De Santis precisa “Con Moggi nessuna telefonata” e poi "Sospendere il giudizio". Bertini “Immagino un futuro da arbitro legale”. Rizzo (Pdci) “Occorre fare pulizia”. Peggiorano le condizioni di Pessotto. Febbre e problemi epatici. Stop alle visite e niente finale in tv.

06/07: Continuano le difese: Il Milan contrattacca e la Lazio si proclama innocente. Il Milan scarica Meani e la Fiorentina decide di non parlare. Folena “Ridicolo parlare di processo sommario”. Il legale di Carraro “Ha difeso le istituzioni, va prosciolto”. Il Legale di Messina “pieno proscioglimento”. Siparietto di Ruperto. Pessotto stabile. Al suo capezzale arriva Boniperti. I medici “Tappe normali del decorso”.

05/07 Ruperto tiene tutti a posto: “Ora veniamo al sodo”. E’ il turno delle difese: La Juve chiede esplicitamente la B. Lotito e Della Valle no. Ministro Melandri “Nessun complotto politico. I successi non cancellano scandali”. Rossi “La giustizia farà il suo corso”. Da Carraro a Lotito le difese danno il meglio di se. Pessotto vuol vedere la finale. Conte gli porta la notizia. Condizioni stazionarie.

04/07 Richieste pesanti di Palazzi: Juve in C, Milan Fiorentina e Lazio in B, fuori dirigenti e arbitri coinvolti. Ruperto “Non ci sono tempi predeterminati”. Reazioni di Mazzini. Berlusconi, De Sisti, De Santis, Pairetto, Paparesta, Tagliavento, Ingargiola, Galliani, Chiamparino. Addio ad una generazione di arbitri. Leggero peggioramento per Pessotto, ma i medici sono ottimisti. Capello lo va a trovare.

03/07 Pugno duro della CAF: respinte tutte le eccezioni. I nove punti dell’ordinanza di Ruperto. I legali chiedono di escludere le intercettazioni ma Palazzi ribadisce la loro validità. Si apre il mercato, Borrelli invoca il rispetto delle regole. Stabili le condizioni di Pessotto. In visita la madre e anche Nedved.

02/07: Si parte, pronti per il maxiprocesso al calcio. Avvocati all’attacco. Pessotto migliora. I medici ottimisti. Montero torna dall’Uruguay per il suo amico Pessotto.

01/07: Il Presidente della corte federale, De Lise, si autosospende. Week end tranquillo prima del maxiprocesso. Pessotto migliora, apre gli occhi e riconosce le persone. La moglie “Sono più sollevata”. A Torino la giornata dell’orgoglio bianconero, in 20.000 in corteo. Secondo un indagine Moggi colpevole del calciopoli e Del Piero con Elkann fautori della rinascita della Juve

30/06 Secondo i legali di Bergamo e Pairetto, intercettazioni inutilizzabili nel processo. Entro il 26 luglio il nuovo presidente di Lega (che non sarà un presidente di club) e nuove regole. La Lazio contesta la nomina di Rossi. Si affilano le armi per il processo. Galliani assicura “Tutti i club di A e B sono in regola”. Il rinvio non preoccupa la UEFA. Cellino: I dirigenti abbiano diritto a difendersi. Quadro clinico grave per Pessotto, ma lui resiste.

29/06: Il processo al calcio parte ma viene rinviato a lunedì. Si inseriscono cinque club. Ministro Melandri “Nessuna amnistia, dal processo mi aspetto giustizia. Moggi doveva presentarsi”. Il Codacons chiede la diretta TV del processo. Quattro club a rischio. Rossi: “Nessuna sorpresa, tempi rispettati”. Le memorie difensive e le istanze dei club. Dattilo: “Dopo la gogna nessuno parla della mia estraneità”. Parte la nuova Juve. Per Pessotto un cauto ottimismo

28/06 Parte il maxiprocesso su ‘calciopoli’. Borrelli “Nessuno screzio con Palazzi. Spero tempi rapidi per il processo”. Delio Rossi “Il processo non cambierà il giudizio dei tifosi”. Aliberti “La Covisoc un sistema truccato”. Foti “La Reggina indipendente da Juve e Moggi”. Gazzoni pronto a costituirsi parte civile. De Santis vuole denunciare Ancelotti. Migliora lievemente Pessotto. La moglie chiede rispetto. L’Antitrust diffida Mediaset per i diritti TV “Solo sul digitale terrestre”

27/06 Ripartita a pieni giri l’indagine di Borrelli. Cellino batte i pugni. Moggi in TV attacca Carraro e le lobby del pallone. Moratti chiede trasparenza. Perquisita la sede del Sora. Pessotto vola giù dall’abbaino della sede della Juve: è gravissimo. L’anno più nero della Juve. Baldini “Sostituire anche Palazzi”. La Commissione cultura della Camera vara il programma di indagine. GEA: A Roma le audizioni di Capello e Giraudo

26/06 Riparte l’inchiesta di Borrelli con le comprimarie, sentito l’Arezzo. Arriva il processo, i legali della difesa cercano scappatoie. Tronchetti Provera d’accordo con Moratti “Gli scudetti agli onesti”. Ancora un mese da presidente di Lega per Galliani. Piazzola “Indagate su Zeman”. Baldini “Cambiate le persone in ufficio indagini ma non è cambiato il giudice Palazzi”. Le memorie di fensive di Juve, Milan, lazio e Fiorentina

25/06 Moratti “Un colpo di spugna sarebbe molto grave. Sentenze esemplari o vado all'estero”. Lolli “Nessun colpo di spugna, le inchieste avanzano”. D’Ambrosio “No all’amnistia. Lo scandalo è grave”. Confermate le cene a casa di Giraudo con Pairetto, Bergamo e Moggi. Bergamo “Meani si interessava per conto di Galliani”. Carlo Piazzola “Allontanato dal sistema. Il mondo del calcio deve chiedere scusa a Sensi ”

24/06 Lunedì Borrelli riprende il lavoro. Nel suo mirino le iscrizioni ai campionati e i diritti TV. Commissario Rossi “Potrei cambiare il format dei campionati. Vietate le vendite dei marchi”. Gazzoni (Bologna) “Iscrizioni fasulle per anni”. Corbelli si costituisce parte civile contro Carraro e Della Valle. De Santis al contrattacco. Il Financial Times scettico sulla retrocessione della Juve. Le conclusioni dell’inchiesta di Borrelli

23/06 Dopo i deferimenti spazio alla difesa. De Santis attacca Ancelotti. Abete “Il mondo del calcio attende giustizia”. Blatter: “In Italia situazione seria ma Rossi e Borrelli sono preparati”. Il processo partirà il 29 giugno. Galliani “Ma quale secessione del calcio”. Della Valle “Siamo innocenti”. I sociologi sentenziano: Il calcio un business e non più uno sport

22/06 Scattano i deferimenti. Nel calderone Juve, Milan, Fiorentina e Lazio. Galliani lascia la Lega. Le accuse e i nomi. Costituito il collegio giudicante. La Juve: verificheremo le accuse. La Fiorentina pronta a difendersi. Berlusconi “Mai avuto vantaggi in campo”. Garrone “Giorni difficili, ma la Sampdoria è fuori”. Speculazioni in borsa: in rialzo i titoli di Lazio, Juve e Milan

21/06 Domani i deferimenti, Di Sebastiano segretario della FIGC. Ghirelli si dimette. Abete: Il deferimento dopo le 18 segno di buon senso. Lippi “Non so niente dei deferimenti”. La Porta (Barça) “Moggi in Spagna non potrebbe esistere”. Berlusconi: “Il Milan defraudato”. Perquisita la sede dello Standard Liegi. Zamparini (Palermo) “Faremo la Champions League”

20/06 Cominciano i deferimenti, in moto gli avvocati. I parlamentari scrivono a Rossi “Ora ripescaggi trasparenti”. Prosegue l’indagine disciplinare del CSM sui magistrati coinvolti in calciopoli. De Santis a Matrix racconta la sua verità. Caselli ribatte a De Santis “Mai parlato di arbitri con lui”. Oriali: “Gli scudetti revocati non interessano all’Inter”. Il Ministro Amato ironizza “Mi spiace che il ‘Toro’ non possa incontrare la Juve”. Gattuso “Assurdo andare in B per un trapianto di capelli”

19/06 Borrelli chiude l’inchiesta con una relazione di 180 pagine. Ora tocca a Palazzi “Il calcio deve rimanere imprevedibile. Il sistema può guarire”. A rischio la sponsorizzazione degli arbitri. Quattro arresti per il caso Gaucci. Andreotti “Qualcuno pagherà dazio”. Zamparini (Palermo) “Si torni al sorteggio integrale”

18/06 Si tirano le somme. Dal Palazzo fanno sapere che useranno il pugno di ferro. In attesa della relazione di Borrelli. Gentile (FI) alla procura di Napoli “Sentire Pagliuso sulla estromissione del Cosenza”. Il Genoa va in B, ma Preziosi non festeggia “Troppa rabbia”. 30 mila tifosi rossoblu festeggiano la fine di un incubo

17/06 Il difensore Antonaccio denuncia su di un libro la “realtà oscura” della serie C. “Corruzioni, compromessi e ricatti”. L'ex Presidente del Cosenza, Pagliuso, aspetta la chiamata del Procuratore Borrelli (Video con intervista) anche per la C. Il Procuratore Borrelli prepara le relazioni. Nella prima tranche d’inchiesta ci sono Juve, Lazio, Fiorentina, Milan, Samp. Petrucci “Di amnistia non se ne parla proprio”

16/06 Ripresi gli interrogatori, sentiti Garrone e Marotta. Rossi completa la CAF. Processo vicino. Dai politci tifosi del Torino un no all’amnistia: “Ed ora restituiteci lo scudetto del 1927” . Dalla CAF alla Corte Federale rito abbreviato. Stabiliti tempi e modalità del processo. Secondo Adiconsum falsato il 30% delle partite del campionato 2003/04. La Fiorentina replica a Preziosi: “La cena con Moggi c’è stata, ma nessuna festa”. Cellino (Cagliari) “Mi auguro che tutto sia un grosso errore. Serve una presidenza super-partes”

15/06 Il calabrese Ruperto nominato presidente della CAF. Pagliuso (Cosenza) “Adeguarsi allo strapotere Juve dava privilegi”. Chiesta audizione a Borrelli. Il CSM vieta ai magistrati di occuparsi di giustizia sportiva. Revocati tutti gli incarichi. Ministro Melandri “Si va verso la vendita collettiva dei diritti televisivi”. Rossi “Se Galliani è in conflitto di interessi non è un mio problema”.

14/06 Il Commissario Rossi nomina Agnolin commissario dell’Associazione Arbitri. Casarin “L’arbitro torni ad essere l’uomo misterioso”. L’azzeramento della CAF è questione di ore. Si va verso la nomina di Ruperto. Pagliuso chiede la riammissione in serie B del Cosenza Calcio 1914. Intercettazioni sui PM. Paparesta si difende: “Carriera stroncata se denunciavo l’irruzione di Moggi”. Prosegue l’inchiesta GEA. A Napoli prosegue l’inchiesta stralcio che riguarda giudici e polizia. La Juve ricomincia da Cobolli Gigli e Tardelli

13/06 Chiuso il primo filone di indagini. Il Presidente della Corte d’Appello Federale, Martellino, si difende. Processo doppio. Si allarga l’inchiesta del CSM. Mercoledì le decisioni del plenum. Abete e De Rossi: Nessuna amnistia anche se vinciamo. Buffon “Bello sudare la maglia per l’Italia”. I favori della “cupola” alla Lazio. La Juve riparte voltando pagina in fretta: nuovo Cda.

12/06 Girando da Borrelli “Nessuna gara era preordinata”. Ascoltato il dipendente della Federcalcio Galati “Chi si oppone viene vessato”. Anche la Samp nell’indagine. Blatter “Trovati i problemi ora si va verso le soluzioni”. La Lega va verso la riscrittura del regolamento. E poi Galliani, Sacchi, Di Pietro, Campana, Pescante.

11/06 Una domenica tranquilla. Lunedì Giraudo da Borrelli. Il Legale di Titomanlio “Nessun muro di reticenza”. Trezeguet “Aspettiamo la giustizia sportiva”. Gli sponsor della Juve ripongono la loro fiducia nella società

10/06 Borrelli si concede una pausa. Il Presidente Cellino “Rossi chieda consigli ai presidenti onesti”. Secondo il legale di Lotito il campionato slitta a dicembre. Del Piero “Spero che per la Juve si risolva nel migliore dei modi” L’assistente Titomanlio: “Pronti a collaborare”

09/06 Borrelli contro un “muro difensivo concordato”. Maxi audizione con Meani (Milan): quasi otto ore. Non esiste alcun super teste. Tre ore di interrogatorio per Carraro e tre anche per Pieroni. Pirrone replica a Bergamo: “Io scarso e onesto, lui invece?”. Catricalà “Presto regole per i procuratori”. Adiconsum presenta uno studio sugli errori arbitrali dal 2002 al 2004. Avv. Coppi: “Il Coni potrebbe costituirsi parte civile”

08/06 Bergamo interrogato per nove ore “Fatto fuori da Pairetto e Lanese”. Per Pairetto sei ore di interrogatorio. Moggi dice no a Borrelli. Oggi tocca a Carraro. Della Valle “Non abbiamo fatto nulla di strano”. L’AIA rigetta il ricorso di De Santis: non andrà ai mondiali. Galliani ascoltato per due ore. L’Antitrust collabora con Rossi

07/06 Interrogatori fiume per De Santis e Paparesta. Borrelli: “Nessun pentito. Entro 10 giorni la relazione alla Procura sportiva”. La Commissione Cultura della Camera avvierà un indagine. Pirrone: “Già da tempo denunciavo pressioni”. Gaucci Jr: “C’è ancora paura della ‘cupola’

06/06 Borrelli mette sotto torchio gli arbitri. No Intertoto per il calcio italiano. E Rossi incassa l’ok di Uefa e Fifa. Corioni: “Girando la mente, Galliani gli obbediva”. Lazio e Juve nel mirino di Borrelli. Rossi incontra Galliani: Nessuna accordo sulla gestione della Lega. Blatter “Felice della reazione delle autorità italiane”

05/06 Borrelli a tutto campo, vuol vederci chiaro su tutto. E il Coni ricorre alla Caf per la sentenza su Agricola per il doping. Mazzarri ascoltato dal PM di Napoli. Cesare Geronzi ascoltato per due ore dai PM. L’ex segretaria della CAN, Fazi, non risponde. Pelè “Spero che la giustizia punisca tutti”. Blatter “Ci vogliono arbitri professionisti”

04/06 Borrelli in azione: L'arbitro Pirrone interrogato per tre ore. Il Milan si ribella: “Una campagna contro”. Lite in un bar per calciopoli, ci scappa il morto

03/06 Cannavaro e Trezeguet interrogati dai PM a Roma. La Procura di Torino vuol riaprire l’inchiesta sulle designazioni. Undici giorni per rifondare la Juve. Somma “Non cambia nulla. Moggi resterà sempre un grande”

02/06 Il procuratore Borrelli pronto per il maxiprocesso. Ombre sulla partita Udinese-Milan del 2005: Galliani e Pozzo non ci stanno. Galliani: “Siamo stati danneggiati”. Il Legale di Moggi replica a Galliani “Ha letto tutte le intercettazioni?”. Spalletti in procura a Napoli.

01/06 Il commissario Rossi: “Una situazione che non pensavo così grave”. Secondo l’ex vicecapo dell’Ufficio indagini Juve e Fiorentina in B. Galliani pronto a lasciare. Preziosi sentito dalla Procura di Napoli. Nevio Scala: “Tutto deprimente. Con gli azzurri si può andare avanti”.

31/05 Calcio nel caos: Lotito ai PM: “Lazio pulita”. Il difensore di Moggi: “Il Milan il vero potere”. I rossoneri "Manovre diversive". Petrucci “Voltiamo pagina, torniamo a parlare di sport”. Verdone “Di fronte allo scandalo del calcio mi vergogno di essere italiano”. Zeman “Io alla Juve? Non potrei. Ipotesi Baggio? sarebbe solo per immagine”.

29-30/05 Calcio nel caos: Caso Gea,sentito l'arbitro cosentino Palmieri: “Mai rilasciato interviste”. Lazio nei guai: aggiotaggio per Lotito. Niente incarichi sportivi per i magistrati del CSM. Avv. Grassani “Milan in B, ipotesi per ora non ipotizzabile”. Del Piero “Orgoglioso di essere juventino”. V.Franza "Ipotesi A per il Messina". Ieri sentito Della Valle.

28/05 Calcio nel caos: Per Borrelli una settimana intensa. Bonfrisco “Paparesta fuori dalle regole”. Gattuso: “Qualcuno sputa nel piatto”.

27/05 Calcio nel caos: L’inchiesta entra nel vivo. Borrelli al lavoro e Lippi difende il figlio. Commissario Rossi: “Sconti per nessuno”. Sacchi e Agnolin: “Chi ha sbagliato paghi”. Lippi: “In Italia chi è indagato è già condannato”. Peruzzi accusa: “Moggi il pastore e noi il gregge”.

26/05 Calcio nel caos: Gli atti passano a Borrelli: Parte ufficialmente “Piedi Puliti”. Galliani rimane solo, si dimette Zamparini. Gigi Riva: “Beckembauer ha parlato da bambino”. Cossiga: “Tangentopoli era più onesta”. Sacchi: “Torniamo al calcio di prima, senza banchieri e politica”. Il figlio di Lippi indagato a Roma e Milano.

25/05 Calcio nel caos: Interrogatori a Napoli e Roma e perquisizioni della GdF. Cannavaro ci ripensa. Albertini: “Pensavo ci fosse sudditanza psicologica, invece...”. Cecchi Gori “Affossato perchè scomodo. I 5 anni più brutti della mia vita”. Licenza Uefa per 14 club: manca la Lazio. I tiofosi si costituiscono parte civile. Gli ex vogliono Boniperti presidente della Juve

24/05 Calcio nel caos: La Lega Calcio cerca nuove regole. Alla Gea e ad Alessandro Moggi oltre il 10% del mercato delle procure. Conti: “Lotta al conflitto d’interessi”. La Finanza nella sede del Crotone e della Reggina. Buffon in Procura. Galliani confermato in Lega. Cannavaro: “Gli scudetti della Juve, meritati”

23/05 Calcio nel caos: Il commissario della FIGC, Rossi, nomina il procuratore Borrelli capo ufficio indagini. Scatta “Piedi puliti”. A Napoli sfilano i testi. perquisita la sede della Torres

22/05 Calcio nel caos: Lippi rimane al suo posto. Moggi cita Berlusconi. Chieste le dimissioni di Galliani che le respinge, l’inchiesta va avanti. Moggi: “Un’imboscata di Galliani”. Guido Rossi: “Beckenbauer ne approfitta”. Avv. Stagliano “La Juve in B”

21/05 Calcio nel caos: Moggi ebbe un ruolo importante nelle elezioni di Carraro e Galliani. Tardelli replica a Beckenbauer “Anche in Germania c’è il marcio”. Chieste le dimissioni di Lippi. Le intercettazioni di De Santis

20/05 Calcio nel caos: Il potere assoluto di Moggi. Ora è fuga dalla Gea. Si dimette anche il Generale Attardi. Beckembauer: L’Italia la pagherà ai Mondiali. Le tifoserie di Messina, Crotone e Reggina non ci stanno

19/05 Calcio nel caos: La Gea controllava anche Reggina, Livorno e Siena. Gazzoni: “Le dimissioni di Carraro sono finte”. Interrogati Lippi e Zeman. Si dimette il Generale Pappa

18/05 Calcio nel caos: Il Commissario Rossi fa piazza pulita. Le intercettazioni di Carraro e Moggi che preparavano le elezioni in Lega. Menzionato Pisanu. Sospesi nove arbitri, la Finanza a casa di Moggi e nella sede della Juve

17/05 Calcio nel caos: Il Commissario Rossi al lavoro. Spunta il filone doping. Dopo il vertice delle Procure, nuovi accertamenti. Definite le competenze delle Procure di Roma e Napoli.

16/05 Calcio nel caos: Guido Rossi commissario della FIGC chiamato a sistemare il calcio e le sue regole. Petrucci rassicura Lippi “Verrò a trovarti con Rossi”.

 

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