La Corte Federale è pronta.
17/07 Il conto alla rovescia e' partito, tra qualche giorno (con
molta probabilita' venerdi') si aprira' l'ennesimo capitolo dello
scandalo calciopoli con il secondo e ultimo grado di giudizio della
giustizia sportiva che vedra' in azione la Corte Federale. I legali
di Juve, Milan, Lazio e Fiorentina hanno ormai messo a punto i loro
ricorsi contro le pesanti sentenze della Caf, ma il procuratore
federale Stefano Palazzi non se ne sta con le mani in mano ed e'
pronto a chiedere sanzioni ancora piu' pesanti contro le societa'
gia' condannate, in particolare contro bianconeri e rossoneri. Sempre
al lavoro l'ufficio indagini della Figc guidato da Francesco Saverio
Borrelli, che si sta occupando ora degli altri filoni dello scandalo:
iscrizioni, scommesse e calciomercato. Entro la settimana l'ex procuratore
generale di Milano dovrebbe consegnare la propria relazione a Palazzi
con nuovi deferimenti all'orizzonte che rischiano di portare sul
banco degli imputati altre societa', Reggina in testa. Ma questa
e' stata la giornata del j'accuse di Luciano Moggi, che in un'intervista
a "La Repubblica" ha sparato a zero contro l'Inter ("il
passaporto falso di Recoba per cui l'Inter ha patteggiato, che cos'e'?
Le fidejussioni false firmate da Giacinto Facchetti per la Reggina,
non sono forse illeciti pieni?"), contro il Milan ("Galliani
si dava da fare per sistemare un suo protetto finanche al vertice
della Commissione arbitri di serie C") e contro Carraro ("dice
che faceva soltanto il vigile urbano e si limitava a dirigere il
traffico. Peccato che facesse passare con il rosso chi voleva lui").
Mentre l'ex presidente della Figc e il club di via Turati per ora
hanno preferito non commentare, Massimo Moratti non ha esitato a
rispondere all'ex dg bianconero. "Si tratta di persone disperate,
di sbandate dovute alla disperazione di questo momento. Sia Facchetti
che noi come societa' quereleremo Luciano Moggi", ha assicurato
il patron nerazzurro, che e' anche tornato sull'assegnazione alla
sua squadra dell'ultimo scudetto: "e' per una questione di
distinzioni - spiega - ci sono molte persone, presidenti e societa'
che non sono coinvolte in questo scandalo. Non e' come chiedere
un premio, ma un giusto riconoscimento all'onesta' ci deve essere".
E mentre i consiglieri di Forza Italia del comune di Firenze hanno
intenzione di presentare un esposto alla procura "per verificare
se c'e' stata una fuga di notizie durante la camera di consiglio
della Caf", viste le precise indiscrezioni della "Gazzetta
dello Sport", Brocchi e Chiellini difendono le rispettive societa'.
"Mi sembra una sentenza esagerata per tutti", commenta
il rossonero, "gli scudetti che ci hanno tolto sono stati guadagnati
sul campo", dice invece il difensore juventino. Oddo invita
invece il presidente della Lazio Lotito a farsi forza e a "combattere
per questa maglia che penso che per i tifosi non sia importante,
ma molto di piu'". Gia', i tifosi. Quelli della Fiorentina,
per protestare contro le sentenze della Caf, si sono radunati vicino
al "Franchi", proseguendo poi verso la Stazione di Campo
di Marte e Coverciano, mentre quelli del Milan hanno annunciato
per giovedi' una manifestazione a piazza della Scala, di fronte
a Palazzo Marino, sede del comune di Milano. Le decisioni del colleggio
guidato da Ruperto continuano a tenere banco anche in politica.
Mentre il parlamentare di Forza Italia Maurizio Paniz sostiene che
"in questo caso non sta pagando chi ha sbagliato ma i cittadini
italiani, i campioni e quei giocatori che hanno dimostrato di essere
fedeli alla loro societa' tipo Del Piero", Pietro Folena, presidente
della commissione cultura della Camera, ha sottolineato la necessita'
di "applicare adesso le regole che ci sono". Esprimendo
anche un parere sui magistrati chiamati dal commissario della Figc
a condurre i processi nel calcio, Folena ha spiegato che "l'orientamento
di Rossi e' stato quello di superare le funzioni e chiamare giuristi
che avessero grandi competenze ma non fossero direttamente impegnati".
Sabato l’appello. Palazzi si oppone alle
sentenze di primo grado
Per il calcio squassato dalla sentenza della Caf parte la rincorsa
all'appello. A mezzanotte scade il termine per opporsi da parte
di chi non ha chiesto copia degli atti del dibattimento. Gli altri
potranno farlo ancora domani. Il tempo stringe, gia' da sabato sara'
al lavoro la Corte federale presieduta da Piero Sandulli. Al quale
ha deciso di rivolgersi pure il procuratore federale Palazzi, che
ha prestato i suoi ricorsi contro quasi tutti i protagonisti del
processo di primo grado. E mentre si delineano le strategie che
le difese delle societa' colpite stanno mettendo a punto, gli animi
dei tifosi si fanno piu' accesi, come dimostra la pur pacifica l'invasione
di Coverciano, dove sostenitori della Fiorentina hanno ammainato
la bandiera della Federcalcio. La Juventus, colpita dalla 'stangata'
della serie B con -30 punti, punta prima di tutto liberarsi di questa
zavorra che di fatto la condanna ad almeno due anni di purgatorio.
Da parte sua Luciano Moggi cerchera' di dimostrare di essersi attivato
con i designatori arbitrali per ''proteggere il club'' da ''insidie
ed errori'' dei direttori di gara e guardalinee. Puntando l'indice
contro ''altri'' protagonisti della vicenda che senza essere nominati
sembrano ricondurre al Milan. ''In tema di abitualita' in merito
alla designazione degli assistenti - si legge nel ricorso - altri
piuttosto che non Moggi sembrano essere i protagonisti''. Ma proprio
i rossoneri sono intenzionati a chiedere non sconti di pena, bensi'
l'assoluzione piena rispetto ai -15 punti in A, oltre ad un anno
di inibizione al vicepresidente vicario Adriano Galliani e 3 anni
e sei mesi di inibizione al 'collaboratore' addetto agli arbitri,
Leonardo Meani. Partendo dall'assunto che la sentenza della Caf
costituisca punizione per una responsabilita' oggettiva che il club
di via Turati considera inesistente e non suffragata nelle motivazioni.
Chiara la posizione della Lazio. Poiche' i biancocelesti sono stati
puniti con la B e -7 punti per Lazio-Brescia, i legali punteranno
a dimostrare che Lotito non ha mai parlato direttamente con Carraro
o Bergamo per chiedere favori o interventi diretti su quella partita.
E chiameranno a testimoniare l'arbitro dell'incontro, Daniele Tombolini.
C'e' ottimismo sulla possibilita' di restare in A, magari con qualche
punto di penalita'. Non meno battagliera e' la Fiorentina che puntera',
tra l'altro, sul mancato rispetto delle regole e dei diritti della
difesa, su quelle che sono ritenute le numerose incongruenze della
sentenza Caf e sulla non gradualita' delle pene. Oggi e' giunto
anche l'appoggio del sindaco di Firenze Leonardo Dominici che ha
proposto al Consiglio comunale di affiancare il club in un eventuale
ricorso al Tar e poi al Consiglio di Stato, sia diretto sia a supporto
di quello della societa', retrocessa in B con -12 punti. Il presupposto
e' che ''la vicenda investe direttamente gli interessi di una comunita'
locale: di natura economica, sociale, di immagine e con risvolti
importanti anche per la gestione dell'ordine pubblico''. Un aspetto
da non sottovalutare, perche' la tensione sale. Dopo aver dato vita
ad un corteo partito dallo stadio, alcune centinaia di tifosi hanno
bloccato i binari alla stazione di Campo di Marte, mentre altri
hanno raggiunto i cancelli di Coverciano al grido di ''via la Nazionale
da Firenze''. Poi hanno tolto la bandiera della Figc. La Fiorentina
ha rivolto loro un appello perche' non creino ulteriori disagi.
Il trionfo di Berlino sembra gia' lontanissimo.
Ulivieri: “La legge sportiva è chiarissima”
17/07 "E' inutile star li' sull'aria che tira, sulle dichiarazioni
di questo o di quell'altro: credo, mi sembra, che la gente non stia
a sentire. Ci sono gli schieramenti e ci stanno provando: mi sembra
una brutta roba, visto che all'inizio si parlo' subito di cogliere
l'occasione". Questo il commento di Renzo Ulivieri, tecnico
del Bologna, sulle tante posizioni che si stanno delineando sul
caso Calciopoli. "Ma era normale che si andasse a finire cosi':
comprensibile no, ma si sa che va a finire cosi'; comunque, credo
che si sappia che lascino il tempo che trovano: non credo che possano
mutare gli indirizzi, mi sembra che ci siano persone che non vadano
dietro al sentimento cosi' volubile, che puo' cambiare da una settimana
all'altra. Ascoltano gli atti, che sono venuti fuori e alla portata
di tutti; si sentono anche proposte e interpretazioni le piu' variopinte,
ma credo che loro ascoltino gli atti, i fatti e le carte e basta,
non quello che penso io o qualcun altro. La legge sportiva e' chiarissima
e non da' spazio di intervento alla giustizia ordinaria. Se poi
slitta perche' il procedimento sportivo si allunga di una settimana
o dieci giorni, questo e' un altro discorso. Ma le strade son finite
con la giustizia sportiva: non ce ne sono altre, la norma e' chiarissima".
"Un cittadino che si sente leso ha il diritto di rivolgersi
alla giustizia ordinaria ma si va fuori al diritto sportivo - aggiunge
Ulivieri - dal momento che sei entrato e hai accettato certe regole,
e' chiaro che se ti rivolgi alla giustizia ordinaria, che e' certamente
un diritto, ne esci. Se poi mi dai la radiazione mi cambia lo status,
ma non se mi dai la retrocessione". Ulivieri prova a chiarire
il caso-Pagliuca, che e' entrato in polemica con il Presidente Cazzola.
"Intanto mi dispiace che sia andata per le lunghe una storia
di questo genere. Non spetta a me fare il difensore del Presidente:
credo che non ne abbia bisogno. Pero' nella realta' dei fatti, le
scelte le ha fatte l'allenatore: sono scelte tecniche; che poi il
Presidente possa averle condivise, e' un'altra storia. Zaccarelli,
l'allenatore e tutti noi che ne abbiamo parlato abbiamo fatto una
scelta: le responsabilita' sono dell'organo tecnico. Nell'ambito
dei ruoli, mi sembra che il Presidente non c'entri in questa questione;
si tratta di una scelta che fa l'allenatore, confrontandosi con
gli altri: sono scelte che abbiamo fatto tutti insieme, siccome
entrano in ballo diversi aspetti, ma l'ultima persona che entra
nel discorso mi sembra il Presidente. Se poi c'e' stato un errore
nei tempi, puo' essere dovuto a tante situazioni che ci legano.
Ma alla fine sono convinto che la cosa si ricomporra' con il tempo
- conclude - il Presidente e' bolognese, Pagliuca e' bolognese;
una parola puo' scappare, ma mi sembra giusto chiuderla cosi'. Ripeto:
le responsabilita' sono dei tecnici".
I francesi vogliono i posti Champions League delle
italiane
Non basta il fronte italiano del processo al calcio, con la probabile
valanga di ricorsi al Tar che farà seguito alla sentenza
della Corte Federale sugli appelli che saranno presentati tra oggi
e domani. Dalla Francia il presidente del Lens, Gervais Martel,
ha annunciato che in settimana chiederà all' Uefa di essere
ascoltato - a nome di tutto il calcio francese - perché a
suo dire andrebbero attribuiti a squadre francesi (a cominciare
dalla sua) i posti di Champions lasciati liberi dalle penalizzazioni
inflitte a Juventus, Fiorentina e Milan, nonché quello in
Uefa di cui è stata privata la Lazio. "La mia non è
una richiesta che riguarda solo il Lens - ha precisato Martel -
ma una domanda che viene dal calcio di Francia nel suo insieme,
compresa federazione e Lega".
Il Presidente dell’Empoli scrive a Rossi
e alla Melandri per la Uefa
17/07 Il presidente dell' Empoli Fabrizio Corsi ha inviato una
lettera al commissario della Figc Guido Rossi e al ministro dello
sport Giovanna Melandri, per capire le reali possibilità
per ottenere la licenza Uefa. Nonostante siano scaduti i termini,
la società azzurra punta sull'eccezionalità della
situazione che si è creata con la retrocessione di Juventus,
Fiorentina, Lazio e la penalizzazione del Milan. In attesa di sapere
se potrà partecipare alla Coppa Uefa o meno, l' Empoli continua
la sua campagna di rafforzamento. Oggi é arrivato dal Lecce
il centrocampista Francesco Marianini, classe 1979, che ha firmato
un contratto annuale, ed arriva con la formula del prestito con
diritto di riscatto a favore degli azzurri. Nel pomeriggio ha sostenuto
il primo allenamento. "Sono molto soddisfatto di essere arrivato
a Empoli - ha dichiarato prima della seduta di allenamento - conosco
molto bene il direttore generale Pino Vitale con il quale ho lavorato
nella Lucchese. L'Empoli è una società sana e di questi
tempi é molto difficile trovare una realtà così
positiva". Per Marianini Empoli è l'occasione del rilancio
e la possibilità di consolidarsi in serie A. "Nelle
ultime due stagioni di Lecce - prosegue - non ho giocato con molta
continuità. Per questo mi impegnerò al massimo per
fare bene. Non conosco mister Cagni, ma avrò il piacere di
ritrovare Pratali, Lucchini e Tavano, con cui ho militato nella
nazionale di serie C".
Mediaset dispone il pagamento della prima parte
dei diritti
17/07 Mediaset ha deciso di provvedere al pagamento della prima
tranche dei diritti in chiaro per la serie A del prossimo anno,
anche se non se ne conosce ancora esattamente la composizione, in
attesa del processo di appello a calciopoli. ''Alla luce degli evidenti
problemi del calcio italiano e dell'effetto finanziario sui club,
soprattutto di piccole e medie dimensioni, Mediaset ha deciso -scrive
in una nota- di provvedere domani stesso al pagamento della prima
tranche dei diritti in chiaro per il Campionato di Serie A 2006-2007
di cui non e' ancora chiara nemmeno la data di partenza''. ''Questa
scelta dimostra la buona fede e la disponibilita' di Mediaset nei
confronti della Lega Calcio che, almeno dal punto di vista finanziario,
potra' affrontare le prossime scadenze con un minimo di tranquillita'.
Resta tuttavia evidente che la sentenza di primo grado ha confermato
gli illeciti commessi che comporteranno una forte perdita del valore
sportivo del Campionato di A e quindi la corrispondente riduzione
del valore di mercato dei diritti. Ci auguriamo -conclude la nota-
che nei rapporti tra Mediaset e Lega questa dimostrazione di serieta'
e attenzione nei confronti delle societa' di calcio sara' tenuta
nella giusta considerazione. Ovviamente, il pagamento sara' effettuato
con riserva, in attesa di sviluppi positivi''.
Moggi su Repubblica “Il mostro non sono
io”
17/07 "Dalla casa polverosa spazzati via due granelli di sabbia,
Giraudo e io. E adesso dicono che la casa è pulita".
E' uno dei passaggi centrali di un'intervista di Luciano Moggi alla
Repubblica in cui l'ex dg della Juventus comincia a raccontare le
sue verità e promette: "Sì, torno nel mondo del
calcio come rompicoglioni. Indicandoli con nomi e cognomi, romperò
le scatole ai falsi moralizzatori di questo mondo che si vuole pulito
soltanto perché si è liberato di Antonio Giraudo e
Luciano Moggi". "Chi non è nell'ambiente del calcio
- dice sempre l'ex dirigente bianconero - deve sapere, ed è
quel che conta, che fuori Moggi e Giraudo, non è cambiato
nulla. Per parte mia, comincio a chiedere scusa a tutti i tifosi
e a tutti i giocatori. In questi mesi, ai tifosi è stato
fatto credere che il campionato fosse una farsa. Che chiunque poteva
mettere le mani su uno scudetto andando a cena con Bergamo e Pairetto.
Non é vero. Lo spettacolo in questi anni è stato genuino
ed è stato onorato dall'impegno dei calciatori. Chi l'ha
vinto meritava di vincerlo. Io l'ho vinto perché ero più
bravo degli altri e perché la Juve era più forte.
Guardate quest'anno. La Juventus ha vinto il campionato di serie
A, il campionato Primavera e Allievi e ha portato in finale di Coppa
del Mondo i suoi migliori giocatori di oggi e di ieri. Senza contare
Marcello Lippi, Ciro Ferrara fino al fisioterapista Aldo Esposito.
O vogliamo dire che anche i Mondiali non sono puliti?". "Per
capire come vanno le cose - comincia Moggi - basta leggere i giornali
o quella simpatica rubrichetta della Gazzetta dello Sport firmata
da Candido Cannavò: già il titolo 'Fatemi capire'
è un programma. Cannavò è stato per 18 anni
il direttore della Gazzetta dello Sport e deve ancora capire? Penso
che abbia capito benissimo. Quella sua rubrichetta serve solo per
dimenticare e creare falsi bersagli. Parla di calcio pulito e tutta
la spazzatura ce l'avrebbe messa Luciano Moggi. Fatemi capire, il
passaporto falso di Recoba per cui l'Inter ha patteggiato, che cos'é?
Qual é la sola società di serie A che ha cointeressenze
con una di B? Non è l'Inter con lo Spezia? Fatemi capire,
c'é differenza se Moggi va a cena da Bergamo con lo scudetto
già in tasca e Giacinto Facchetti si attovaglia, con Bergamo,
mentre l'Inter ancora lotta per un posto in Champions? Le fidejussioni
false firmate da Giacinto Facchetti per la Reggina, non sono forse
illeciti pieni? E allora perché la presunzione dell'illecito,
cioé non il peccato, ma il solo pensiero del peccato, è
sufficiente alla giustizia sportiva per condannare? Lo chiedo, badate,
non per me, ma per un club come la Juventus condannato con quella
penalizzazione in serie B. Io ho molti tifosi che mi chiamano e
mi informano. Nel mondo dei tifosi ce n'é di tutti i tipi.
C'é chi arriva a fatica a fine mese e, nonostante ciò,
compra un biglietto di curva e chi invece bazzica il mondo della
finanza e degli affari". Luciano Moggi ne ha anche per Guido
Rossi perché il commissario straordinario della Figc "che
dovrebbe rimettere le cose in ordine è un ex consigliere
dell'Inter. I tifosi che mi telefonano pensano che gatta ci cova.
E io comincio a crederci". E per l'ex presidente federale Franco
Carraro: "Dice che faceva soltanto il vigile urbano e si limitava
a dirigere il traffico. Peccato che facesse passare con il rosso
chi voleva lui". Ma un altro dei bersagli centrali, oltre all'Inter,
è il Milan. "Vorrei dedicare un pensierino anche a Galliani
e Confalonieri - dice Moggi - Confalonieri dice che il Milan è
vittima da 15 anni del 'regime di Moggi'. Stimo Confalonieri per
il lavoro che fa. Dovrebbe parlare soltanto di quello e non di cose
che non conosce. Se viene a parlarmi di regime, proprio lui, poi,
devo ricordargli che il presidente della Lega si chiamava Adriano
Galliani. Nome che a Confalonieri non dovrebbe essere sconosciuto.
Come non dovrebbe dimenticare che Galliani si dava da fare per sistemare
un suo protetto finanche al vertice della Commissione arbitri di
serie C. Per non parlare dei diritti televisivi". "Il
mio concorrente - spiega l'ex dg della Juve - aveva tra le mani
quello straordinario strumento di persuasione e business che è
la televisione e noi da Torino dovevamo arrangiarci in qualche modo
per non essere spazzati via. (...) Sui diritti tv dovete guardare
non alla Juve, ma alle piccole squadre che tirano avanti con i denti
e hanno bisogno del denaro della televisione. E quel denaro non
lo distribuivo io, lo distribuiva il mio concorrente. Volete una
prova? Guardate quel che succedeva in Lega per la nomina del presidente.
Diatribe che duravano mesi e poi, d'improvviso, puff: Galliani presidente.
Dov'erano più le polemiche? Spazzate via dalla distribuzione
dei diritti televisivi. Chi era il più forte allora? Moggi
o Galliani? E perché si parla sempre di Moggi e mai di Galliani?
Fatemi capire". "Non mi sono accorto per tempo - lamenta
infine Moggi - che quel mito che circondava ogni mia parola o intenzione
o azione, spesso enfatizzato dalla stampa, serviva soltanto a creare
il mostro che bisognava distruggere per lasciare tutto come era.
Se ho fatto un errore, e sicuramente ne ho fatti, questo è
il più grave. Mi sono fatto giocare dalla mia stessa vanità".
Per chiudere quella che sembra una promessa di altre verità:
"Vedete, io leggo 'il libro nero del calcio' pubblicato dall'Espresso.
Lo annoto e in questo block-notes prende forma il mio libro nero.
Appunti contro i falsi moralizzatori. Sarà il mio nuovo lavoro
perché questa rivoluzione nel calcio assomiglia a quella
storia della fine della Prima Repubblica che ha lasciato credere
nella nascita di una Seconda, mentre poi abbiamo scoperto che, se
si esclude qualche nome, nulla è cambiato".
Convocato un Consiglio di Lega per le nuove regole
17/07 Nonostante gli sconvolgimenti portati dal calcio scandalo
e dalla sentenza della Caf, la Lega Calcio prosegue nel suo cammino
verso le "nuove regole", e per questo si è data
appuntamento domani a Roma, con una riunione del Consiglio di Lega.
Il lavoro viene portato avanti dalla commissione di consiglieri
di Lega varata al tempo in cui erano ancora effettivi il presidente
Adriano Galliani (prima dimissionario, poi inibito per un anno dalla
Caf), il vicepresidente Maurizio Zamparini (dimissionario), e il
consigliere Claudio Lotito (inibito per 3 anni e sei mesi). Il Consiglio
di Lega, convocato due giorni fa, si terrà alle 14.30 all'
hotel Hilton Airport di Fiumicino. Tema dell' incontro, il punto
sulla riscrittura delle regole che dovranno governare il calcio
italiano. Saranno sicuri presenti i cinque consiglieri componenti
della commissione: Massimo Cellino (Cagliari), Maurizio Riccardi
(Piacenza), Vincenzo Matarrese (Bari), Rosella Sensi (Roma) e Riccardo
Garrone (Sampdoria) affiancati dal consulente della commissione,
l'avvocato Marco Janni di Milano. Non è certa al momento
la presenza degli altri consiglieri di Lega.
Zamparini contrario alla riunione sulle regole
17/07 "Esprimo apertamente tutto il mio dissenso verso chi
ha convocato una riunione che non ha alcun valore formale né
giuridico, per il semplice fatto che si svolgerà senza il
suffragio dell'assemblea". Il presidente del Palermo ed ex
vicepresidente della Lega calcio, Maurizio Zamparini, non solo contesta
la commissione dei consiglieri che domani a Roma ha convocato un
incontro per fare il punto sulla riscrittura delle regole, ma si
scaglia anche contro chi ha deciso di organizzare questa riunione.
"Ci troviamo - aggiunge - in una situazione a dir poco paradossale,
perché a questi signori che domani si riuniscono manca l'autorizzazione
per farlo. Io penso piuttosto all' assemblea del 26 prossimo, allorché
saremo chiamati a scegliere il nuovo governo del calcio; a tal proposito
ho invitato anche il professor Guido Rossi a partecipare alla riunione
di Milano". "Quella che si ritroverà domani a Roma
- conclude Zamparini - è una commissione che si è
autonominata, in questo momento noi presidenti dobbiamo invece individuare
un indirizzo comune, in modo da dare al calcio un governo serio
e stabile. Ho inviato una lettera d'indirizzo a tutti i miei colleghi
che, su questo tema, mi stanno già rispondendo".
"Spero, e mi auguro, che la Corte federale sia più clemente
rispetto alla Commissione d'appello federale. Il calcio è
stato violentato, a mio avviso sarebbe più giusto dare la
retrocessione in Serie B e 20 punti di penalizzazione alla Juventus,
riportando Lazio e Fiorentina in Serie A, con la sola esclusione
dalle coppe europee". Lo ha detto il presidente del Palermo,
Maurizio Zamparini, intervenendo telefonicamente a una trasmissione
sportiva di Tele Lombardia per commentare le sentenze della settimana
scorsa che hanno ridisegnato i campionato di A e B. "Fiorentina
e Lazio hanno cercato di difendersi da un sistema ormai diventato
marcio - ha aggiunto il patron rosanero - mentre il Milan paga il
perenne conflitto d'interessi di Adriano Galliani, già presidente
di Lega e vicepresidente della società rossonera". "Non
penso che Moratti voglia veramente lo scudetto - ha concluso Zamparini,
rivolgendosi al presidente dell'Inter - Io, al suo posto, non lo
vorrei".
I tifosi di Firenze occupano per due volte la
stazione
17/07 Le forze dell'ordine sono intervenute alle 22.30 alla stazione
di Campo di Marte per far sgomberare i tifosi della Fiorentina che
la stavano ancora occupando, dopo che i manifestanti avevano nuovamente
bloccato tutti i binari. Non ci sono state comunque cariche e i
manifestanti sono stati tutti fatti uscire dalla stazione. Quando
polizia e carabinieri sono intervenuti c'erano ancora centinaia
di tifosi. La questura spiega che non ci sono state cariche: i tifosi
sarebbe stati spinti fuori con decisione. Ci sarebbero anche alcuni
fermati. Attualmente le forze dell'ordine presidiano, sia all'interno
che all'esterno la stazione dove il traffico ferroviario e' ripreso
alle 22.35, con il passaggio di un Eurostar. Le ferrovie spiegano
comunque che ci vorranno ore, forse fino a domani, per riassorbire
tutti i disagi. Per aiutare i passeggeri bloccati sui treni fermati
dalla protesta, Trenitalia ha organizzato una trentina di bus, un
Eurostar per Milano fatto partire dalla stazione centrale, e distribuito
acqua e viveri, mobilitando inoltre per l'assistenza 50 impiegati
in piu' rispetto al consueto personale. Durante la protesta nella
stazione, intorno alle 21.30, ai manifestanti era stato anche letto,
attraverso gli altoparlanti dello scalo, per due volte, il comunicato
diffuso in serata dalla Fiorentina con cui la societa' invitava
i tifosi a tornare a casa e a non creare disagi.
Il Milan ricorre e i tifosi preparano un corteo
17/07 Niente vie di mezzo per il Milan: la società rossonera
non chiede sconti di pena ma un' assoluzione piena in sede d'appello
sportivo. Questo l'obiettivo dei legali rossoneri, che avevano respinto
fin dall'inizio nella loro totalità le accuse, e allo stesso
modo hanno respinto in pieno le conclusioni cui è giunta
la Caf che ha penalizzato il Milan di 44 punti sulla stagione passata
(niente Champions, possibile la Uefa) e di 15 sulla prossima, oltre
a infliggere 30 mila euro di ammenda alla società, un anno
di inibizione al vicepresidente vicario Adriano Galliani e tre anni
e sei mesi di inibizione al 'collaboratore' addetto agli arbitri,
Leonardo Meani. Si muove quindi lungo la linea del rigetto di ogni
accusa il ricorso alla Corte Federale che il Milan sta finendo di
preparare contro quella che la società rossonera ha definito
"una straordinaria ingiustizia"; "una penalizzazione
da record" secondo l'avvocato Leandro Cantamessa, una punizione
per una responsabilità oggettiva che il club di via Turati
considera inesistente, non provata, non suffragata nelle motivazioni
della Caf. Intanto non è solo l'ufficio legale del Milan
a muoversi. I tifosi rossoneri, rimasti decisamente tranquilli la
sera della sentenza e il giorno seguente, ieri hanno cominciato
a organizzare la loro risposta. A quanto tengono a sottolineare
i capi della curva, sarà una risposta molto visibile ma pacifica,
tanto che oggi la società l'ha approvata e in un certo senso
ufficializzata annunciandola sul suo sito. Giovedì prossimo,
giorno del raduno a Milanello e vigilia della riunione della Corte
Federale a Roma per l'esame dei ricorsi, i tifosi della curva Sud
di San Siro andranno a radunarsi in piazza della Scala, per far
sentire davanti a Palazzo Marino, sede del Comune, la loro protesta
contro la sentenza della Caf. I gruppi organizzati si sono dati
appuntamento alle 17,30, orario compatibile con il raduno di Milanello.
"E' un'iniziativa organizzata dalla curva, ma aperta a tutti
- ha spiegato Giancarlo Capelli, il 'Barone', uno dei capi storici
della curva Sud -. Assolutamente pacifica: ci aspettiamo genitori
e ragazzini. Valuteremo se dare vita a un vero e proprio corteo
per le strade di Milano". "I tifosi del Milan, che non
hanno mai voluto sentir parlare di 'amicizia' con i bianconeri,
- queste le ragioni dei tifosi raccolte nel sito della società
- non accettano la sentenza, considerata troppo penalizzante. La
sanzione a carico dei rossoneri infatti si distribuisce su ben tre
stagioni: nel campionato 2004/05 lo scudetto è stato revocato
e non assegnato al Milan che pure si classificò secondo dietro
la Juventus; per la stagione 2004/05 la metà dei punti conquistati
sul campo è stata tolta e il prossimo anno la squadra di
Ancelotti dovrà partire con 15 punti di penalizzazione".
Spalletti propone Tommasi alla FIGC
17/07 Damiano Tommasi ha dato oggi ufficialmente il suo addio alla
Roma. Spalletti e la squadra sono molto dispiaciuti per questa decisione
del centrocampista. Il tecnico non demorde e dice che provera' ancora
a convincerlo e in caso non dovesse riuscire manda un messaggio
chiaro ai vertici federali: ''Visto che ci sono cambiamenti in atto,
Damiano sarebbe un personaggio positivo che potrebbe far bene al
calcio italiano, lo vedrei bene come dirigente della Federcalcio''.
Tommasi ha lasciato dopo 10 stagioni in giallorosso e dopo aver
firmato lo scorso anno un contratto di 15 mila euro per una sola
stagione. Aveva anche accettato la spalmatura dell'ingaggio che
pero' poi la Roma non ha mai reso effettiva. Il giocatore aveva
raccolto la sfida perche' reduce da un grave incidente al ginocchio
che lo aveva costretto a stare fermo per un anno. Adesso ha deciso
di andar via. ''Mi dispiace molto - racconta Spalletti - questa
e' una decisione che mi aveva gia' comunicato in via ufficiosa a
fine campionato. Contavo di farlo ricredere e di tornare ad averlo
a disposizione, perche' oltre che un bravissimo calciatore e' una
persona che fa comodo all' interno dello spogliatoio. Avrebbe fatto
piacere a me riaverlo, come al gruppo e alla societa'. Non so se
il club ha qualcosa da rimproverarsi, so solo che voleva tenerlo.
In societa' erano convinti di riuscire a farlo tornare, avremmo
fatto passare qualche giorno prima di provarci, visto il lutto che
lo ha colpito. Ci eravamo detti che ci saremmo incontrati qui in
ritiro. Non so dove sia il problema, comunque provero' ancora a
fargli cambiare idea''. A prescindere dal legame forte che c'era
tra Tommasi e la Roma, ora Spalletti ha bisogno di un nuovo acquisto:
''Se fosse tornato Tommasi saremmo stati a posto, invece ora a centrocampo
mi manca un uomo''. Il tecnico prende la palla al balzo per rendere
noto un sentimento comune a tutto lo spogliatoio: ''Abbiamo saputo
del miglioramento di Pessotto mentre eravamo tutti insieme con i
ragazzi e siamo rimasti tutti molto contenti per questo. Mandiamo
tutti il nostro saluto a Gianluca''.
Il legale di Moggi, “Lui proteggeva la Juve”
Luciano Moggi si era attivato con i designatori arbitrali per "proteggere
la Juventus" da "insidie ed errori" dei direttori
di gara e dei guardialinee: é una delle ipotesi contenute
nel ricorso presentato dallo staff legale dell' ex dg bianconero.
Nel reclamo, che punta ad ottenere "il proscioglimento"
di Moggi, si fa presente che il processo sportivo ha portato alla
luce "solo una fetta di realtà", ed è quindi
possibile che i rapporti fra Moggi e i designatori fossero "una
prassi diffusa come sembra apparire dalle dichiarazioni di Bergamo
(uno di loro - ndr)" e "proprie del mondo del calcio ad
ogni livello". In questo caso, si tratterebbe di un comportamento
"discutibile" ma non censurabile dalla giustizia sportiva.
Nel reclamo, che è firmato dall' avvocato Fulvio Gianaria,
non mancano dei riferimenti ad "altri" protagonisti della
vicenda che, senza essere espressamente nominati, sembrano legati,
per esempio, al Milan. Il tutto per difendere Moggi, il quale, sia
pure in modo "scomposto", potrebbe avere agito sui designatori
arbitrali proprio per "proteggere" i bianconeri. "Premesso
- si legge - che in tema di abitualità in merito alla designazione
degli assistenti, altri piuttosto che non Moggi sembrano essere
i protagonisti, la questione è un'altra. Mai si potrà
ricavare dall'agitazione, talvolta poco informata e comunque sempre
arrendevole di Luciano Moggi, la prova di una finalizzazione delle
sue chiamate all'alterazione dello svolgimento delle gare. Non è
azzardato, ora che si conosce la realtà un po' partigiana
del mondo degli assistenti, che quella attivazione avesse come scopo
di proteggere la Juventus, società di per sé vincente
sul campo, da insidie ed errori provenienti dall'inesperienza e
dalla dubbia capacità dei prescelti". "Non solo
- continua il documento - si può verificare l'assenza (a
differenza di altri) di rapporti diretti di Moggi con ufficiali
di gara, ma si può constatare che egli non cerca mai di utilizzare
i designatori come tramite per attentare all'imparzialità
di arbitri e segnalinee. Mai una richiesta, mai una raccomandazione,
un cenno di intesa, un riferimento a legami oscuri. Nulla. Nulla
che dimostri una terzietà o imparzialità dei giudici
di campo intaccata o, comunque, minacciata". Nel reclamo si
parla anche dell'episodio dell'arbitro Paparesta rinchiuso nello
spogliatoio: un episodio che "la millanteria telefonica di
Moggi ha ingigantito a dismisura" e che, per la difesa dell'ex
dg, dimostra "quanto l'influenza bianconera fosse evanescente,
visto che la richiesta di punire l'arbitro (per un suo errore durante
la partita - ndr) restò inappagata". Quanto alle questioni
più strettamente giuridiche, ai giudici di seconda istanza
l'avvocato Gianaria chiede, tra l' altro, l'estinzione del procedimento
in virtù del fatto che Moggi si è dimesso da tesserato
Figc, e di non utilizzare, in base a un articolo del codice di procedura
penale, le intercettazioni disposte dalle procure di Torino e Napoli.
Avv. Taormina: “Tecnicamente possibile riduzione
delle pene”
17/07 "Tecnicamente esistono possibilita' per una riduzione
delle pene, credo sia una strada abbastanza ragionevole. Anche perche'
ci sono delle contraddizioni interne alle sanzioni che sono state
applicate che non possono non essere corrette dalla Corte Federale".
Carlo Taormina, legale di Annamaria Franzoni nel processo di Cogne,
commenta cosi' le sentenze della Caf in merito a Calciopoli . "Corte
Federale protagonista, i riflettori saranno puntati sul presidente
Piero Sandulli. Non mi piace una cosa pero' - aggiunge il legale
in un'interivta ad affariitaliani.it - il presidente Sandulli, laziale
sfegatato da sempre, ha avuto anche parecchie 'interessenze' sportive
e para-sportive con la societa'. Sarei molto contento che la Lazio
potesse guadagnare qualche posizione, ma la presenza di Sandulli
e' un fatto che mi inquieta molto. Si doveva dimettere? Molti si
sono dimessi, si e' dimesso De Lise, anche per ragioni di questo
genere. Lo stesso Laudi, e tutto sommato potevano anche continuare.
Non lo hanno fatto perche' hanno trovato una situazione di conflittualita'
di interesse. Sandulli e' una persona stimabilissima ma quando si
discute del possibile 'pendere di un piatto della bilancia a favore
di una squadra come la Lazio' tutto si ripercuote". Taormina
indica cosa lo preoccupa in vista del secondo grado di giudizio.
"L'ingerenza di Guido Rossi che gioisce troppo e non mi piace
e l'inquietante presenza di Sandulli - spiega l'avvocato - la Lazio
potrebbe avere dei vantaggi che potrebbe anche non meritare. Ci
si trova davanti a situazioni di parzialita' che un giudice non
deve avere". Taormina giudica l'operato di Borrelli. "Non
mi ha meravigliato. Ha dichiarato che l'inchiesta andava verso sponde
non desiderabili perche' nessuno riconosceva, nessuno confessava.
Pensava di operare come per Tangentopoli: con una schiera di imprenditori
in fila da Di Pietro per fare le loro confessioni. Senza indagini
approfondite. Qualcuno si e' lamentato che la Caf abbia omesso un
approfondimento investigativo e credo che sia una cosa fondata.
Come le lamentele per la confessione di Borrelli sulla sua incapacita'
per il materiale probatorio assolutamente scarso. Guido Rossi e'
stata una scelta veramente infelice". In un momento nel quale
il calcio aveva bisogno di tecnici asettici si e' scelto sicuramente
un tecnico, ma non imparziale. Rossi non lo e' stato? Se fosse stato
nel partito di Rauti sarebbe stata la stessa cosa. Ma e' stato Indipendente
di sinistra in Parlamento, credo quindi che avesse tutti gli ascendenti
per non fare quello che gli e' stato fatto fare. E poi mi pare che
di calcio se ne intenda poco. Rossi si doveva dimettere? No, non
doveva proprio essere nominato. Non si mette un poltico a fare il
Commissario super-partes. Non e' stata la persona giusta".
Taormina indica quale potrebbe essere la giusta sentenza per Calciopoli?
Bisogna pensare a una soluzione che non uccida il calcio - prosegue
- le squadre e i suoi tifosi. La strada migliore potrebbe essere
quella di un campionato di A a piu' squadre in modo da comprendere
i club penalizzati sia le societa' promosse dalla B. Un torneo a
25-28 squadre. Guido Rossi assegnera' lo scudetto all'Inter? Gli
scudetti non sono proprieta' privata. Sono un patrimonio degli sportivi
e di coloro che li hanno vinti. Perche' l'Inter non debba avere
lo scudetto non lo capisco. Si deve assegnare. Vale lo stesso discorso
per i piazzamenti in Champions League". Arriva il giudizio
di Taormina sul lavoro di Cesare Ruperto. "E' il piu' grande
magistrato che ho incontrato nella mia vita. Un uomo di grandissima
preparazione, di grande equilibrio. Mi piacerebbe sapere cosa sia
successo in quella camera di Consiglio. Non sono convinto che tutte
quelle decisioni siano il frutto di una piena condivisione di Ruperto.
La Juventus in B con 30 punti di penalizzazione non e' da Ruperto.
L'avvocato della Juventus Cesare Zaccone ha chiesto la B. Credo
che l'avvocato non sapesse di trovarsi innanzi a una giurisdizione
penale, vale a dire con l'avvocato che puo' dire qualsiasi cosa
e il giudice ne trae le conclusioni, ma una giurisdizione civile
o para-civile disciplinare". "Una differenza sostanziale
- conclude Taormina - perche' anche se il giudice avesse voluto
assolvere la Juventus non lo avrebbe potuto fare perche' la richiesta
del legale bianconero era stata gia' formulata. Con la richiesta
di Ruperto di mettere a verbale. Zaccone ha obbligato Ruperto a
dare la B ai bianconeri".
Pessotto fuori pericolo incontra le figliole:
“Sono felicissimo”
17/07 A tre settimane dall' incidente che ha rischiato di metterlo
ko per sempre, oggi pomeriggio Gianluca Pessotto ha riabbracciato
le due figlie, Federica e Benedetta, di 10 e 5 anni. Poi, ai medici
delle Molinette di Torino che gli hanno chiesto come si sentisse
ha detto: ''Sono felicissimo...''. Due sole parole, sufficienti
pero' a comprendere lo stato d' animo del team manager della Juventus.
Quello di oggi, non ci sono dubbi, e' stato per lui il giorno piu'
bello dal 'black out' dello scorso 27 giugno. Niente di paragonabile
neppure alla soddisfazione di vedere al proprio capezzale la Coppa
del mondo vinta dagli azzurri, come gli e' capitato la scorsa settimana,
ne' alla gioia di aver riscoperto i tanti amici che hanno fatto
a gara per andare a trovarlo, per non lasciarlo mai solo, per dimostrargli
tutto il loro affetto in questo momento di dolore. In un solo colpo,
infatti, l' ex campione della Juve ha riabbracciato la vita, la
parola e le sue bambine. E' accaduto tutto in meno di 12 ore. Prima
la decisione di staccare i tubi, questa mattina presto, che ha ridato
fiato ai suoi polmoni senza l' aiuto dei macchinari. ''Ha dato un
colpo di tosse - e' il racconto emozionato della dottoressa Monica
Vaj, che ha eseguito l' operazione - poi gli abbiamo chiesto come
si chiamasse e lui, senza esitare ci ha risposto 'Gianluca''', con
una voce che e' ancora incerta, ma che per diversi giorni si e'
temuto di non sentire piu'. E invece il peggio e' passato, tanto
che nel pomeriggio i sanitari lo dichiarano ''fuori pericolo di
vita''. ''Restera' ancora un paio di settimane in rianimazione -
spiega Donadio - poi verra' trasferito in un altro reparto, dove
dovra' seguire una riabilitazione che ancora non sappiamo quanto
sara' lungo''. Una cosa, comunque, e' certa: ''Gianluca uscira'
dall' ospedale - aggiunge - mentalmente integro e senza deficit
motori'', anche se deve ancora essere sottoposto ad un intervento
alle vertebre. In altre parole, ''camminera' con le sue gambe e
pensera' con la sua testa'', rassicura prima di lasciarsi andare
in un grande sorriso distensivo che scompare pero' quando si appella
ai media: ''Abbiamo bisogno - e' la sua richiesta - che non venga
a sapere la natura del suo incidente dalla televisione, che chiede
con insistenza di poter vedere. Ancora non ricorda quello che gli
e' successo e se qualcuno deve entrare nell' argomento non siamo
certo noi, ma gli psichiatri''. Anche le bambine, biondissime e
bellissime, non sanno cosa sia accaduto. Per loro il papa' ha avuto
un incidente d' auto in Germania, dove era andato per seguire i
Mondiali. Una bugia necessaria, perche' alla loro eta' farebbero
fatica a capire. Quello che conta davvero, pero', e' che oggi abbiano
riabbracciato il loro papa', accompagnate da tutto il resto della
famiglia: la mamma Reana, i nonni paterni e materni e lo zio Vanni.
Il resto guarira' con il tempo e con il loro amore.
Montezemolo contento
Il fuori pericolo decretato dai medici torinesi nei confronti dell'ex
giocatore e dirigente juventino Gianluca Pessotto, strappa un commento
denso di felicità al presidente di Confindustria, Luca Cordero
di Montezemolo. "Sono molto, molto contento - ha osservato
a margine dell'assemblea dell'Anie - Pessotto è un ragazzo
magnifico. Sono molto contento per lui, per la sua famiglia, per
i compagni e per la Juventus che avrà molto bisogno di una
persona come lui"
Servizi precedenti
16/07:
Cecchi Gori “I veri capi sono Carraro,
Giraudo e Galliani”. Ora spazio ai ricorsi.
A rischio il via dei campionati. Ministro Melandri “Le
sentenze vanno rispettate. A giorni le regole sul diritto TV”.
I legali della Juve pronti con il ricorso.
La difesa della Lazio è convinta di
smontare la tesi della CAF.
15/07:
Parte la seconda tranche dell’inchiesta,
in arrivo i deferimenti. Corbelli: “Si
indaghi sul ripescaggio della Fiorentina”. Della Valle
“La nostra strategia non cambia”. Mazzarri
(Reggina) “Non siamo coinvolti. Salvezza ottenuta sul campo”.
Le difese affilano le armi. Capezzone
(RNP) “Mano leggera dei giudici per il Milan”. Il
presidente della Juve più sereno, a rischio 500 ml di contratti
e Dechamp accetat la sfida. Lotito pronto a tutto. L’Empoli
chiede la licenza Uefa. Zeman “Ora c’è da sperare
che le irregolarità non si ripetano”. Prima
operazione di Guido Rossi: Viterbese ammessa in C2
14/07
Sentenza choc: Juve
in B a -30, Milan in A (-15) senza Champions, Lazio (-7)
e Fiorentina (-12) in B. Tolti due scudetti alla Juve. Come
saranno i prossimi campionati di A e B. Le
reazioni di Juve, Milan, Fiorentina e Lazio. Le richieste
dell'accusa e il dispositivo emesso. Disordini a Firenze. Alla
procura di Torino indagini aperte
13/07:
Aspettando la sentenza l'AIA da piazza pulita:
fuori nove arbitri, tra di loro anche Dattilo. Protesta
il sindaco di Gioiosa. Il Tribunale di Roma respinge il fallimento
della Fiorentina di Cecchi Gori : “Amarezza per il danno subito”.
Berlusconi attacca tutti. Borrelli
“Berlusconi? Non mi aspetto che parli a mio favore”.
Rossi “Non mi interessa ciò che dice
Berlusconi”. Moggi si difende “La
vittima era la Juve”. Il giovane Donadoni sostituisce
Lippi alla guida della Nazionale. Lenti miglioramenti
per Pessotto, visitato oggi da Buffon, Ferrara, Legrottaglie e Conte.
12/07:
Rossi “Il calcio è seriamente
malato, sentenze eque ma nessuna amnistia. Alla Uefa basta la sentenza
di primo grado. Illeciti impensabili”. Ministro
Melandri “Ne usciremo a testa alta.Il calcio locomotiva dello
sport italiano”. Borrelli riprende gli interrogatori.
Tutti contro l’amnistia. Lippi lascia
la nazionale da signore. Non ha digerito le polemiche ad inizio
mondiali. Donadoni probabile successore. Gigi
Riva “Lippi un grande uomo”. Petrucci
“Revisione della legge 91 per voltare pagina”. Tombolini
e Rosetti ascoltati dall’Ufficio indagini. Lippi visita
Pessotto “L’ho trovato bene”. Condizioni stazionarie.
11/07:
Slitta a venerdì la sentenza della
CAF. La UEFA detta i tempi e prova a dare
una mano. Entro il 25 la lista dei clubs e aggiunge "Chi
ricorre al TAR è fuori dalla Uefa". Mediaset
non paga, la Lega fa la voce grossa. Consegnta
a Rossi la bozza del regolamento per i procuratori.In Parlamento
spunta l’indulto. Rivera contro l’amnistia
“Si rispetti la legge”. Riva “La Figc?
Adesso non esiste”. Cannavaro porta
la coppa a Pessotto tra lacrime e sorrisi.
09/07:
Martedì o mercoledì le sentenze
in diretta. Rizzo “Nessuna amnistia”.
In lieve recupero le condizioni di Pessotto
08/07:
La CAF in camera di consiglio. C’è
attesa per le sentenze. Le intercettazioni in onda su radio
e tv. Avv. Taormina “Il migliore è
Ruperto. Giustizia verrà fatta”. Mediaset
non paga i diritti degli highlights di serie A. Dichiarazione
bipartizan di Rizzo e Di Centa “No all’amnistia”.
Il legale della Lazio preannuncia, ancor prima
delle sentenze, il ricorso al TAR. Stazionarie
le condizioni di Pessotto. L’ospedale consiglia di evitare
le visite.
07/07:
Chiuso il dibattimento ora si attende la sentenza.
Mastella chiede clemenza, poi precisa “Nessuna
amnistia”. Ruperto sbotta “Qui si fa sul serio.
Nessuno strozza le difese”. Il legale
di De Santis precisa “Con Moggi nessuna telefonata”
e poi "Sospendere il giudizio". Bertini
“Immagino un futuro da arbitro legale”. Rizzo
(Pdci) “Occorre fare pulizia”. Peggiorano
le condizioni di Pessotto. Febbre e problemi epatici. Stop alle
visite e niente finale in tv.
06/07:
Continuano le difese: Il Milan contrattacca
e la Lazio si proclama innocente. Il Milan
scarica Meani e la Fiorentina decide di non parlare. Folena
“Ridicolo parlare di processo sommario”. Il
legale di Carraro “Ha difeso le istituzioni, va prosciolto”.
Il Legale di Messina “pieno proscioglimento”.
Siparietto di Ruperto. Pessotto stabile. Al
suo capezzale arriva Boniperti. I medici “Tappe normali del
decorso”.
05/07
Ruperto tiene tutti a posto: “Ora veniamo
al sodo”. E’ il turno delle difese:
La Juve chiede esplicitamente la B. Lotito e Della Valle no. Ministro
Melandri “Nessun complotto politico. I successi non cancellano
scandali”. Rossi “La giustizia
farà il suo corso”. Da Carraro
a Lotito le difese danno il meglio di se. Pessotto
vuol vedere la finale. Conte gli porta la notizia. Condizioni stazionarie.
04/07
Richieste pesanti di Palazzi: Juve in C, Milan
Fiorentina e Lazio in B, fuori dirigenti e arbitri coinvolti. Ruperto
“Non ci sono tempi predeterminati”. Reazioni
di Mazzini. Berlusconi, De Sisti, De Santis, Pairetto, Paparesta,
Tagliavento, Ingargiola, Galliani, Chiamparino. Addio
ad una generazione di arbitri. Leggero peggioramento
per Pessotto, ma i medici sono ottimisti. Capello lo va a trovare.
03/07
Pugno duro della CAF: respinte tutte le eccezioni.
I nove punti dell’ordinanza di Ruperto.
I legali chiedono di escludere le intercettazioni ma Palazzi
ribadisce la loro validità. Si apre
il mercato, Borrelli invoca il rispetto delle regole. Stabili
le condizioni di Pessotto. In visita la madre e anche Nedved.
02/07:
Si parte, pronti per il maxiprocesso al calcio.
Avvocati all’attacco. Pessotto
migliora. I medici ottimisti. Montero torna
dall’Uruguay per il suo amico Pessotto.
01/07:
Il Presidente della corte federale, De Lise,
si autosospende. Week end tranquillo prima
del maxiprocesso. Pessotto migliora, apre gli occhi e riconosce
le persone. La moglie “Sono
più sollevata”. A Torino la giornata
dell’orgoglio bianconero, in 20.000 in corteo. Secondo
un indagine Moggi colpevole del calciopoli e Del Piero con Elkann
fautori della rinascita della Juve
30/06
Secondo i legali di Bergamo e Pairetto, intercettazioni
inutilizzabili nel processo. Entro il 26 luglio
il nuovo presidente di Lega (che non sarà un presidente di
club) e nuove regole. La Lazio contesta la nomina di Rossi.
Si affilano le armi per il processo.
Galliani assicura “Tutti i club di A e B sono in regola”.
Il rinvio non preoccupa la UEFA. Cellino:
I dirigenti abbiano diritto a difendersi. Quadro
clinico grave per Pessotto, ma lui resiste.
29/06:
Il processo al calcio parte ma viene rinviato
a lunedì. Si inseriscono cinque club. Ministro
Melandri “Nessuna amnistia, dal processo mi aspetto giustizia.
Moggi doveva presentarsi”. Il Codacons chiede la diretta
TV del processo. Quattro club a rischio.
Rossi: “Nessuna sorpresa, tempi rispettati”. Le
memorie difensive e le istanze dei club. Dattilo:
“Dopo la gogna nessuno parla della mia estraneità”.
Parte la nuova Juve. Per
Pessotto un cauto ottimismo
28/06
Parte il maxiprocesso su ‘calciopoli’.
Borrelli “Nessuno screzio con Palazzi.
Spero tempi rapidi per il processo”. Delio Rossi “Il
processo non cambierà il giudizio dei tifosi”. Aliberti
“La Covisoc un sistema truccato”. Foti “La
Reggina indipendente da Juve e Moggi”. Gazzoni
pronto a costituirsi parte civile. De Santis
vuole denunciare Ancelotti. Migliora lievemente
Pessotto. La moglie chiede rispetto. L’Antitrust
diffida Mediaset per i diritti TV “Solo sul digitale terrestre”
27/06
Ripartita a pieni giri l’indagine di
Borrelli. Cellino batte i pugni. Moggi in TV attacca Carraro e le
lobby del pallone. Moratti chiede trasparenza.
Perquisita la sede del Sora. Pessotto
vola giù dall’abbaino della sede della Juve: è
gravissimo. L’anno più nero della Juve. Baldini
“Sostituire anche Palazzi”. La
Commissione cultura della Camera vara il programma di indagine.
GEA: A Roma le audizioni di Capello e Giraudo
26/06
Riparte l’inchiesta di Borrelli con
le comprimarie, sentito l’Arezzo. Arriva
il processo, i legali della difesa cercano scappatoie. Tronchetti
Provera d’accordo con Moratti “Gli scudetti agli onesti”.
Ancora un mese da presidente di Lega per Galliani.
Piazzola “Indagate su Zeman”. Baldini
“Cambiate le persone in ufficio indagini ma non è cambiato
il giudice Palazzi”. Le memorie di fensive
di Juve, Milan, lazio e Fiorentina
25/06
Moratti “Un colpo di spugna sarebbe
molto grave. Sentenze esemplari o vado all'estero”. Lolli
“Nessun colpo di spugna, le inchieste avanzano”. D’Ambrosio
“No all’amnistia. Lo scandalo è grave”.
Confermate le cene a casa di Giraudo con Pairetto,
Bergamo e Moggi. Bergamo “Meani si interessava per
conto di Galliani”. Carlo Piazzola “Allontanato
dal sistema. Il mondo del calcio deve chiedere scusa a Sensi ”
24/06
Lunedì Borrelli riprende il lavoro.
Nel suo mirino le iscrizioni ai campionati e i diritti TV. Commissario
Rossi “Potrei cambiare il format dei campionati. Vietate le
vendite dei marchi”. Gazzoni (Bologna) “Iscrizioni
fasulle per anni”. Corbelli si costituisce
parte civile contro Carraro e Della Valle. De Santis al contrattacco.
Il Financial Times scettico sulla retrocessione
della Juve. Le conclusioni dell’inchiesta
di Borrelli
23/06
Dopo i deferimenti spazio alla difesa. De
Santis attacca Ancelotti. Abete “Il
mondo del calcio attende giustizia”. Blatter: “In
Italia situazione seria ma Rossi e Borrelli sono preparati”.
Il processo partirà il 29 giugno.
Galliani “Ma quale secessione del calcio”. Della
Valle “Siamo innocenti”. I sociologi
sentenziano: Il calcio un business e non più uno sport
22/06
Scattano i deferimenti. Nel calderone Juve,
Milan, Fiorentina e Lazio. Galliani lascia la Lega. Le
accuse e i nomi. Costituito il collegio giudicante. La
Juve: verificheremo le accuse. La Fiorentina pronta a difendersi.
Berlusconi “Mai avuto vantaggi in campo”.
Garrone “Giorni difficili, ma la Sampdoria
è fuori”. Speculazioni in borsa:
in rialzo i titoli di Lazio, Juve e Milan
21/06
Domani i deferimenti, Di Sebastiano segretario
della FIGC. Ghirelli si dimette. Abete:
Il deferimento dopo le 18 segno di buon senso. Lippi
“Non so niente dei deferimenti”. La Porta (Barça)
“Moggi in Spagna non potrebbe esistere”. Berlusconi:
“Il Milan defraudato”. Perquisita
la sede dello Standard Liegi. Zamparini (Palermo)
“Faremo la Champions League”
20/06
Cominciano i deferimenti, in moto gli avvocati.
I parlamentari scrivono a Rossi “Ora
ripescaggi trasparenti”. Prosegue l’indagine
disciplinare del CSM sui magistrati coinvolti in calciopoli. De
Santis a Matrix racconta la sua verità. Caselli ribatte
a De Santis “Mai parlato di arbitri con lui”. Oriali:
“Gli scudetti revocati non interessano all’Inter”.
Il Ministro Amato ironizza “Mi spiace
che il ‘Toro’ non possa incontrare la Juve”. Gattuso
“Assurdo andare in B per un trapianto di capelli”
19/06
Borrelli chiude l’inchiesta con una
relazione di 180 pagine. Ora tocca a Palazzi “Il
calcio deve rimanere imprevedibile. Il sistema può
guarire”. A rischio la sponsorizzazione
degli arbitri. Quattro arresti per il caso Gaucci. Andreotti
“Qualcuno pagherà dazio”. Zamparini
(Palermo) “Si torni al sorteggio integrale”
18/06
Si tirano le somme. Dal Palazzo fanno sapere
che useranno il pugno di ferro. In attesa
della relazione di Borrelli. Gentile (FI) alla procura di
Napoli “Sentire Pagliuso sulla estromissione del Cosenza”.
Il Genoa va in B, ma Preziosi non festeggia
“Troppa rabbia”. 30 mila tifosi
rossoblu festeggiano la fine di un incubo
17/06
Il difensore Antonaccio denuncia su di un
libro la “realtà oscura” della serie C. “Corruzioni,
compromessi e ricatti”. L'ex Presidente
del Cosenza, Pagliuso, aspetta la chiamata del Procuratore Borrelli
(Video con intervista) anche per la C. Il Procuratore Borrelli
prepara le relazioni. Nella prima tranche
d’inchiesta ci sono Juve, Lazio, Fiorentina, Milan, Samp.
Petrucci “Di amnistia non se ne parla
proprio”
16/06
Ripresi gli interrogatori, sentiti Garrone
e Marotta. Rossi completa la CAF. Processo vicino. Dai
politci tifosi del Torino un no all’amnistia: “Ed ora
restituiteci lo scudetto del 1927” . Dalla CAF alla
Corte Federale rito abbreviato. Stabiliti tempi e modalità
del processo. Secondo Adiconsum falsato il
30% delle partite del campionato 2003/04. La
Fiorentina replica a Preziosi: “La cena con Moggi c’è
stata, ma nessuna festa”. Cellino (Cagliari) “Mi
auguro che tutto sia un grosso errore. Serve una presidenza super-partes”
15/06 Il calabrese Ruperto nominato presidente
della CAF. Pagliuso (Cosenza) “Adeguarsi
allo strapotere Juve dava privilegi”. Chiesta audizione a
Borrelli. Il CSM vieta ai magistrati di occuparsi di giustizia
sportiva. Revocati tutti gli incarichi. Ministro
Melandri “Si va verso la vendita collettiva dei diritti televisivi”.
Rossi “Se Galliani è in conflitto
di interessi non è un mio problema”.
14/06
Il Commissario Rossi nomina Agnolin commissario
dell’Associazione Arbitri. Casarin “L’arbitro
torni ad essere l’uomo misterioso”. L’azzeramento
della CAF è questione di ore. Si va verso la nomina di Ruperto.
Pagliuso chiede la riammissione in serie B
del Cosenza Calcio 1914. Intercettazioni sui
PM. Paparesta si difende: “Carriera stroncata se denunciavo
l’irruzione di Moggi”. Prosegue
l’inchiesta GEA. A Napoli prosegue l’inchiesta
stralcio che riguarda giudici e polizia. La
Juve ricomincia da Cobolli Gigli e Tardelli
13/06
Chiuso il primo filone di indagini. Il
Presidente della Corte d’Appello Federale, Martellino, si
difende. Processo doppio. Si allarga l’inchiesta del
CSM. Mercoledì le decisioni del plenum. Abete
e De Rossi: Nessuna amnistia anche se vinciamo. Buffon
“Bello sudare la maglia per l’Italia”. I
favori della “cupola” alla Lazio. La
Juve riparte voltando pagina in fretta: nuovo Cda.
12/06
Girando da Borrelli “Nessuna gara era
preordinata”. Ascoltato il dipendente
della Federcalcio Galati “Chi si oppone viene vessato”.
Anche la Samp nell’indagine. Blatter
“Trovati i problemi ora si va verso le soluzioni”. La
Lega va verso la riscrittura del regolamento. E poi Galliani,
Sacchi, Di Pietro, Campana, Pescante.
11/06
Una domenica tranquilla. Lunedì Giraudo
da Borrelli. Il Legale di Titomanlio “Nessun
muro di reticenza”. Trezeguet “Aspettiamo la
giustizia sportiva”. Gli sponsor della
Juve ripongono la loro fiducia nella società
10/06
Borrelli si concede una pausa. Il
Presidente Cellino “Rossi chieda consigli ai presidenti onesti”.
Secondo il legale di Lotito il campionato slitta a dicembre. Del
Piero “Spero che per la Juve si risolva nel migliore dei modi”
L’assistente Titomanlio: “Pronti a collaborare”
09/06
Borrelli contro un “muro difensivo concordato”.
Maxi audizione con Meani (Milan): quasi otto ore. Non
esiste alcun super teste. Tre ore di interrogatorio per Carraro
e tre anche per Pieroni. Pirrone replica a
Bergamo: “Io scarso e onesto, lui invece?”. Catricalà
“Presto regole per i procuratori”. Adiconsum
presenta uno studio sugli errori arbitrali dal 2002 al 2004.
Avv. Coppi: “Il Coni potrebbe costituirsi parte civile”
08/06
Bergamo interrogato per nove ore “Fatto
fuori da Pairetto e Lanese”. Per Pairetto sei ore di interrogatorio.
Moggi dice no a Borrelli. Oggi tocca
a Carraro. Della Valle “Non abbiamo
fatto nulla di strano”. L’AIA rigetta il ricorso
di De Santis: non andrà ai mondiali. Galliani
ascoltato per due ore. L’Antitrust collabora con Rossi
07/06
Interrogatori fiume per De Santis e Paparesta.
Borrelli: “Nessun pentito. Entro 10
giorni la relazione alla Procura sportiva”. La Commissione
Cultura della Camera avvierà un indagine. Pirrone:
“Già da tempo denunciavo pressioni”. Gaucci
Jr: “C’è ancora paura della ‘cupola’”
06/06
Borrelli mette sotto torchio gli arbitri.
No Intertoto per il calcio italiano.
E Rossi incassa l’ok di Uefa e Fifa. Corioni:
“Girando la mente, Galliani gli obbediva”. Lazio
e Juve nel mirino di Borrelli. Rossi incontra
Galliani: Nessuna accordo sulla gestione della Lega. Blatter
“Felice della reazione delle autorità italiane”
05/06
Borrelli a tutto campo, vuol vederci chiaro
su tutto. E il Coni ricorre alla Caf per la
sentenza su Agricola per il doping. Mazzarri ascoltato dal
PM di Napoli. Cesare Geronzi ascoltato per
due ore dai PM. L’ex segretaria della CAN, Fazi, non
risponde. Pelè “Spero che la
giustizia punisca tutti”. Blatter “Ci vogliono
arbitri professionisti”
04/06
Borrelli in azione: L'arbitro Pirrone interrogato
per tre ore. Il Milan si ribella: “Una
campagna contro”. Lite in un bar per calciopoli, ci
scappa il morto
03/06
Cannavaro e Trezeguet interrogati dai PM a
Roma. La Procura di Torino vuol riaprire l’inchiesta
sulle designazioni. Undici giorni per rifondare la Juve.
Somma “Non cambia nulla. Moggi resterà
sempre un grande”
02/06
Il procuratore Borrelli pronto per il maxiprocesso.
Ombre sulla partita Udinese-Milan del 2005:
Galliani e Pozzo non ci stanno. Galliani: “Siamo stati
danneggiati”. Il Legale di Moggi replica
a Galliani “Ha letto tutte le intercettazioni?”.
Spalletti in procura a Napoli.
01/06
Il commissario Rossi: “Una situazione
che non pensavo così grave”. Secondo
l’ex vicecapo dell’Ufficio indagini Juve e Fiorentina
in B. Galliani pronto a lasciare. Preziosi
sentito dalla Procura di Napoli. Nevio Scala: “Tutto
deprimente. Con gli azzurri si può andare avanti”.
31/05
Calcio nel caos: Lotito ai PM: “Lazio
pulita”. Il difensore di Moggi: “Il
Milan il vero potere”. I rossoneri "Manovre diversive".
Petrucci “Voltiamo pagina, torniamo a parlare di sport”.
Verdone “Di fronte allo scandalo del
calcio mi vergogno di essere italiano”. Zeman “Io
alla Juve? Non potrei. Ipotesi Baggio? sarebbe solo per immagine”.
29-30/05
Calcio nel caos: Caso Gea,sentito l'arbitro
cosentino Palmieri: “Mai rilasciato interviste”. Lazio
nei guai: aggiotaggio per Lotito. Niente incarichi sportivi per
i magistrati del CSM. Avv. Grassani “Milan in B, ipotesi
per ora non ipotizzabile”. Del Piero
“Orgoglioso di essere juventino”. V.Franza "Ipotesi
A per il Messina". Ieri sentito Della Valle.
28/05
Calcio nel caos: Per Borrelli una settimana
intensa. Bonfrisco “Paparesta fuori
dalle regole”. Gattuso: “Qualcuno sputa nel piatto”.
27/05
Calcio nel caos: L’inchiesta entra nel
vivo. Borrelli al lavoro e Lippi difende il
figlio. Commissario Rossi: “Sconti per nessuno”.
Sacchi e Agnolin: “Chi ha sbagliato
paghi”. Lippi: “In Italia chi è indagato
è già condannato”. Peruzzi
accusa: “Moggi il pastore e noi il gregge”.
26/05
Calcio nel caos: Gli atti passano a Borrelli:
Parte ufficialmente “Piedi Puliti”. Galliani
rimane solo, si dimette Zamparini. Gigi Riva: “Beckembauer
ha parlato da bambino”. Cossiga: “Tangentopoli
era più onesta”. Sacchi: “Torniamo al
calcio di prima, senza banchieri e politica”. Il
figlio di Lippi indagato a Roma e Milano.
25/05
Calcio nel caos: Interrogatori a Napoli e
Roma e perquisizioni della GdF. Cannavaro
ci ripensa. Albertini: “Pensavo ci fosse sudditanza
psicologica, invece...”. Cecchi Gori
“Affossato perchè scomodo. I 5 anni più brutti
della mia vita”. Licenza Uefa per 14 club: manca la
Lazio. I tiofosi
si costituiscono parte civile. Gli ex vogliono
Boniperti presidente della Juve
24/05
Calcio nel caos: La Lega Calcio cerca nuove
regole. Alla Gea e ad Alessandro Moggi oltre
il 10% del mercato delle procure. Conti: “Lotta al
conflitto d’interessi”. La Finanza
nella sede del Crotone e della Reggina. Buffon in Procura.
Galliani confermato in Lega. Cannavaro:
“Gli scudetti della Juve, meritati”
23/05
Calcio nel caos: Il commissario della FIGC,
Rossi, nomina il procuratore Borrelli capo ufficio indagini. Scatta
“Piedi puliti”. A Napoli sfilano i testi.
perquisita la sede della
Torres
22/05
Calcio nel caos: Lippi rimane al suo posto.
Moggi cita Berlusconi. Chieste le dimissioni
di Galliani che le respinge, l’inchiesta va avanti.
Moggi: “Un’imboscata di Galliani”. Guido
Rossi: “Beckenbauer ne approfitta”. Avv.
Stagliano “La Juve in B”
21/05
Calcio nel caos: Moggi ebbe un ruolo importante
nelle elezioni di Carraro e Galliani. Tardelli replica a
Beckenbauer “Anche in Germania c’è il marcio”.
Chieste le dimissioni di Lippi. Le
intercettazioni di De Santis
20/05
Calcio nel caos: Il potere assoluto di Moggi.
Ora è fuga dalla Gea. Si dimette anche il Generale Attardi.
Beckembauer: L’Italia la pagherà ai Mondiali. Le
tifoserie di Messina, Crotone e Reggina non ci stanno
19/05
Calcio nel caos: La Gea controllava anche
Reggina, Livorno e Siena. Gazzoni: “Le dimissioni di
Carraro sono finte”. Interrogati Lippi
e Zeman. Si dimette il Generale Pappa
18/05
Calcio nel caos: Il Commissario Rossi fa piazza
pulita. Le intercettazioni di Carraro e Moggi che preparavano
le elezioni in Lega. Menzionato Pisanu. Sospesi
nove arbitri, la Finanza a casa di Moggi e nella sede della Juve
17/05
Calcio nel caos: Il Commissario Rossi al lavoro.
Spunta il filone doping. Dopo il vertice delle Procure, nuovi
accertamenti. Definite le competenze delle
Procure di Roma e Napoli.
16/05
Calcio nel caos: Guido Rossi commissario della
FIGC chiamato a sistemare il calcio e le sue regole. Petrucci
rassicura Lippi “Verrò a trovarti con Rossi”.