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Sport
Il calcio nel caos

 

Il commissario Rossi: “Una situazione che non pensavo così grave”

01/06 La situazione e' grave, molto piu' di quanto pensasse quando con l'entusiasmo di un ragazzino ha accolto la sfida piu' strana della sua carriera. Cosi' alla vigilia di una settimana che portera' nel vivo l'inchiesta sportiva su Calciopoli, Guido Rossi lancia l'allarme: ''Non mi aspettavo di trovare una situazione cosi' grave, credevo fosse molto piu' circoscritta''. Lo scandalo delle intercettazioni e' diventato una ragnatela in cui sono finiti in trappola tanti, di fatto l'intero vertice del pallone, dal palazzo ai club. Rossi aveva sempre mostrato ottimismo con i suoi ripetuti ''procede tutto bene'', e di fatto il lavoro marcia spedito. E da oggi il carico per il professore milanese raddoppia, perche' la federazione da lui targata ha perso un pezzo ancora prima che diventasse operativo: e' infatti arrivata dalla quarta sezione del Csm la bocciatura per Settembrino Nebbioso, l'ex capo di gabinetto del ministro Castelli, scelto come vice in Figc. Niente da fare, Nebbioso non ha ottenuto l'autorizzazione per affiancare Rossi nella rifondazione del calcio. Non verra' sostituito, cosi' ha deciso il Coni con Petrucci d'intesa con Rossi. Nevvioso doveva occuparsi della delicata riscrittura delle norme, settore che adesso viene affidato allo stesso commissario. Insomma Rossi avra' la gestione nella quasi totalita' della federazione, che dividera' con il suo braccio destro, l'avvocato Paolo Nicoletti, vero coordinatore di una Figc ridotta all'osso. Per Rossi oggi e' stata un'altra giornata romana: dopo aver lasciato il lussuoso hotel del centro della Capitale dove fa tappa quando lascia Milano per Roma, il professore ha trascorso la mattina al quinto piano di via Allegri, nella stanza che fino a poco tempo fa era occupata da Franco Carraro. Il commissario, che pure guarda con apprensione la mole di lavoro che lo aspetta ogni giorno, ribadisce che in tutta questa storia non deve entrarci la nazionale, che va lasciata in pace in vista dei mondiali. ''La nazionale e' astratta da queste questioni - dice Rossi - Lavoriamo su due piani diversi, le due cose non vanno mescolate''. E mentre l'Italia si prepara al debutto iridato, Borrelli e' pronto a partire con gli interrogatori dell'ufficio indagini: l'ex procuratore di Milano vuole che sulle audizioni ci sia il minor clamore possibile, ed e' per questo che non vuole si diano indicazioni sul calendario. Calendario che pero' sta prendendo forma ora dopo ora: sono infatti scattate a raffica le convocazioni per gli attori dello scandalo. Verranno sentiti tutti, a Roma, dove i vice dell'ufficio indagini si ritroveranno gia' domenica prossima. Sotto torchio arbitri, dirigenti, gli ex designatori, impiegati a partire da Maria Grazia Fazi, l'ex segretaria della Can considerata una degli indagati chiave per il processo sportivo. La 'dama bionda' potrebbe aprire la passerella e con lei anche il designatore degli assistenti, Gennaro Mazzei, finito nel registro degli indagati della Procura di Napoli. Seguiranno anche i direttori di gara gia' convocati in massa, e il nove sara' la volta di Claudio Lotito. Per Moggi forse bisognera' aspettare qualche giorno, perche' finora sembra non sia stato convocato. Ma arrivera' anche il suo turno e sara' decisivo: prima pero' il nuovo pool di Borrelli vuole capire come era strutturata la 'cupola' di cui parlano i pm di Napoli. La situazione e' complessa, lo ha detto anche Rossi: molto piu' di quanto lui stesso si aspettava.

Secondo l’ex vicecapo dell’Ufficio indagini Juve e Fiorentina in B

01/06 La Juventus deve andare in serie B e la Fiorentina probabilmente dovra' seguirla. Milan e Lazio invece si possono salvare. A fare queste previsioni e' l'avvocato Mario Stagliano, 53 anni, fino a due settimane fa vicecapo dell'Ufficio indagini della Figc. Compare nelle intercettazioni di Moggiopoli dalla parte dei "buoni": "Stagliano ti vuole segare. Ti vorrebbe morto, fisicamente. Eppure nessuno gli fa niente", dice Maria Grazia Fazi, segretaria della Figc al suo amico Luciano. Nonostante potesse appuntarsi al petto come una medaglia quella frase, Stagliano ha preferito lasciare l'ufficio appena e' esploso lo scandalo. "L'espresso" gli ha chiesto di leggere le informative riportate nelle due edizioni de "Il libro nero del calcio". E al termine di questa "istruttoria", Stagliano ha spiegato come scriverebbe lui la relazione. Perche' la Juventus dovrebbe andare in serie B? "Stando a quanto si legge in queste informative, la Juventus ha condizionato l'intero campionato 2004-2005. Non stiamo parlando del classico illecito sportivo. Nessuna delle squadre coinvolte in questo scandalo si e' comprata il portiere della squadra avversaria o l'arbitro. Si parla sempre di illeciti di tipo "ambientale" come diceva Antonio Di Pietro ai tempi di Tangentopoli". E in che cosa consisterebbe la colpa di Moggi e della Juventus? "Avrebbero condizionato il campionato in tre modi. Primo: Moggi e' intervenuto sulle griglie arbitrali, cioe' le rose di nomi all'interno delle quali andavano sorteggiati gli arbitri. Secondo: stando a quanto scrivono i carabinieri, anche il sorteggio era truccato. Infine, ha influito pure sulle punizioni. In un'intercettazione si dice chiaramente che il designatore arbitrale Paolo Bergamo puo' finalmente punire un arbitro perche' ha sbagliato contro la Juventus. In un'altra telefonata l'assistente di gara Ceniccola esulta per i complimenti di Moggi nel dopopartita. L'influenza ambientale portava a sbagliare solo a favore della Juventus". Se lei fosse ancora all'Ufficio indagine come concluderebbe questa istruttoria sulla Juventus? "La Juventus deve retrocedere in serie B e le si devono revocare gli scudetti del 2005 e 2006. Per bene che le vada. Esiste anche una sanzione peggiore: l'esclusione della squadra dal campionato di competenza". Se Borrelli e i giudici sportivi optassero per questa estrema soluzione cosa accadrebbe? "Sarebbe Guido Rossi in persona a dover decidere in quale serie iscriverla. Nel prossimo campionato potrebbe andare anche in terza categoria, ma e' un'ipotesi di scuola. Non penso si possa andare oltre la C2". E la Fiorentina? "La vedo molto male. Diego Della Valle, il fratello Andrea e l'amministratore delegato Sandro Mencucci figurano in modo diretto e significativo nelle intercettazioni. Prima della partita decisiva del finale di campionato nel quale i viola si salvano per il rotto della cuffia, Mencucci parla con il vicepresidente della Figc Innocenzo Mazzini. E' chiaro dal contesto che i due si preoccupano di sistemare anche le partite delle squadre concorrenti. Poi c'e' il presidente della Lazio, Claudio Lotito, che racconta la proposta indecente di Della Valle per sistemare la sua partita. C'e' la cena segreta al ristorante di Bagno a Ripoli, vicino a Firenze, tra Bergamo e Della Valle, con i carabinieri appostati nel parcheggio. C'e' poi la telefonata del presidente degli arbitri Tullio Lanese ...". A sentire lei sembra quasi che la Fiorentina stia peggio della Juventus..."Effettivamente c'e' un'ipotesi di tentativo di illecito classico, che non avviene nel caso della Juventus. Pero' non esageriamo. Nel caso di Moggi non e' sotto inchiesta una singola partita, ma un sistema. E i viola hanno un'attenuante fortissima: nella prima parte del campionato sono stati massacrati". Concludendo, che cosa rischia la Fiorentina? "Dovrebbe andare in B, ma potrebbe salvarsi per il principio di gradualita'. Se la Juventus va solo in serie B e non retrocede in C, equiparare la Fiorentina, mandando anche i viola in serie B potrebbe essere ingiusto". Cosa rischia personalmente Diego Della Valle? "Se sommiamo il tentato illecito con la Lazio agli altri due casi segnalati dai carabinieri, rischia da 3 a 5 anni di squalifica. Ma ripeto, c'e' l'attenuante della legittima difesa". E Luciano Moggi? "Se le accuse saranno confermate, va incontro alla sanzione massima: 5 anni di squalifica con proposta di radiazione. Ma tanto ha gia' detto di volersi ritirare dal calcio". Restano la Lazio e il Milan. Secondo lei, a che tipo di punizioni vanno incontro queste squadre? "Pur con tutta l'antipatia che ho per la Lazio - io sono un tifoso romanista- non vedo rischi reali per i biancazzurri. A Lotito comunicano gli arbitri dopo che le designazioni sono pubbliche e lui non sa nemmeno chi sono. Le partite incriminate della Lazio non presentano particolari anomalie. A Lotito al massimo contesterei un'intercettazione. Quella in cui Mazzini gli spiega come va il mondo: "Un giorno corre la lepre, un giorno corre il cane, tu non puoi fare sempre il cane". Lui accetta il sistema e non denuncia nemmeno il presunto tentativo di combine di Della Valle. Si potrebbe ipotizzare a carico di Lotito un'omessa denuncia (articolo 6) e una violazione dell'obbligo di probita' sportiva (articolo 1). La Lazio, secondo me, non rischia quasi nulla". E il Milan? Anche i rossoneri hanno chiesto guardalinee, come Moggi. Rischiano la serie B? "Nelle telefonate del dirigente rossonero Leonardo Meani non vedo illeciti chiari. Moggi in un'intercettazione chiede un arbitro che vada giu' pesante con il Milan. Per i carabinieri l'episodio del fuori gioco inesistente sbandierato dall'assistente Duccio Baglioni a Shevchenko in Siena-Milan fa parte di un illecito. E di questi episodi si lamenta il dirigente Meani con il designatore. Certo, poi ne approfitta per chiedere di mandargli un assistente "gradito" come Puglisi. Ma potrebbe essere considerata anche questa una legittima difesa...". E sul fronte penale, che cosa rischiano i 41 indagati di Napoli? E quelli di Roma? "La pena massima per la frode sportiva e' ridicola: 2 anni. Per l'associazione a delinquere invece si arriva a 5 anni. I presunti promotori dell'associazione come i designatori Paolo Bergamo e Luigi Pairetto e l'arbitro Massimo De Santis, rischiano quindi fino a 7 anni. Moggi invece e' messo peggio: a Roma gli contestano l'associazione per delinquere, ma a Napoli anche il sequestro di persona nei confronti dell'arbitro Paparesta, che prevede una pena fino a otto anni. Quindi potrebbe, in teoria, essere condannato anche a vent'anni. In realta' Moggi se la cavera' con molto meno. L'unica imputazione che reggera' a Napoli, a mio parere, e' la storia di Paparesta, per cui potrebbe essere imputato, se non di sequestro, almeno di violenza privata. Anche l'accusa per associazione a delinquere finalizzata alla violazione delle regole della concorrenza, contestata dalla procura di Roma, e' solida". Per tutto il resto Luciano Moggi potrebbe essere prosciolto? "Si'. Ripeto: secondo me, i reati penali di Moggi potrebbero essere limitati all'illecita concorrenza della Gea a Roma e alla vicenda Paparesta a Napoli. Un conto e' l'inchiesta sportiva, che avra' gioco facile a dimostrare l'illecito sul condizionamento degli arbitri. Altro e' dimostrare sul piano penale il vincolo associativo tra Moggi, Pairetto, Bergamo, De Santis e gli altri. Quanto alla frode sportiva, la prova certa non c'e'. Non basta, in tribunale, dimostrare che Moggi ha influito sulla designazione degli arbitri". I magistrati di Napoli pensano che le designazioni erano finalizzate a predeterminare i risultati. "La procura di Torino a luglio del 2005 ha archiviato per fatti simili scrivendo che "la designazione di per se' non incide in alcun modo sulle modalita' di arbitraggio della partita". Ma le dico di piu': ci sono tanti arbitri e assistenti di gara che meritano il proscioglimento subito. Sono Alvino, Messina, Tagliavento, Rocchi, Contini e Ivaldi. E ci sono arbitri indagati solo perche' gli altri parlano della loro designazione prima della partita. Ma loro magari non se sapevano nulla. Non mi fraintenda. Chi ha sbagliato deve pagare nella maniera piu' dura. Ma non vorrei che eccessi ed errori danneggiassero un'indagine sacrosanta".

Galliani pronto a lasciare

01/06 "Ho parlato con Guido Rossi, gli ho detto che con certe garanzie si puo' cominciare un percorso che si concluda con un mio passo indietro rispetto alla presidenza di Lega". Adriano Galliani e' disposto a farsi da parte, a lasciare la presidenza di Lega, ma per farlo ci devono essere le condizioni ed e' lo stesso amministratore delegato del Milan a spiegare quali sono in un'intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport. "Di dimissioni brutali come molti mi hanno prospettato non se ne parla - ha proseguito Galliani -. Si tratta prima di tutto di riscrivere le regole in modo condiviso, tutti insieme. Poi di individurae il manager giusto. Naturalemente la nostra presenza negli organi direttivi deve continuare, e' un processo che puo' durare una settim,ana, un mese o anche di piu', ma sta cominciando. Non sono inchiodato a quella poltrona, il giorno che non saro' piu' presidente, la qualita' della mia vita migliorera' molto. Ripeto Lega e Figc sono entita' separate, noi siamo una libera associazione, come la confindustria, la Figc e' il governo". La Lega, pero', ha un peso del 12% nelle'elezione del presidente federale. "Abbiamo un peso politico superiore, e' naturale che sia cosi' - commenta Galliani -. Non mi stupirei se il prossimo presidente federale non uscisse dalla nostra area". Vicenda intercettazioni, Galliani aspetta che il dottor Borrelli faccia il suo lavoro, intanto ribadisce "non ho mai, ripeto mai, incontrato Collina. Fino a prova contraria non esiste nemmeno mezza parola nelle intercettazioni che io abbia pronunciato direttamente. Mai incontrato Collina, mai". Per quanto riguarda il dossier Paparesta fatto arrivare a Letta, Galliani chiarisce "si e' parlato di dossier segreto: una balla. In realta' conteneva elementi di dominio pubblico che riguardavano la Biodiesel di Paparesta. Io mi sono limitato a passare la busta alla mia segreteria affinche' fosse spedita a quella di Letta". Galliani ostenta tranquillita', nessun timore che il Milan venga coinvolto nelle sanzioni dei giudici sportivi. "Sono di una serenita' assoluta e sto lavorando ad un Milan da Champions, ma sara' durissima sostituire Shevchenko".

No del CSM a Nebbioso vicecommissario di Rossi

01/06 In linea con la decisione di qualche giorno fa, con cui vietava ai magistrati di ricoprire incarichi sportivi, il Consiglio Superiore della Magistratura ha negato la propria autorizzazione a Settembrino Nebbioso a a ricoprire l'incarico di vicecommissario della Federcalcio. Il presidente del Coni, Giovanni Petrucci, d'intesa con il Commissario Straordinario della Figc, Guido Rossi, ha deciso di non provvedere ad alcuna nomina in sostituzione, lasciando allo stesso Commissario la diretta competenza del settore Norme e regolamenti.

Preziosi sentito dalla Procura di Napoli

01/06 Guido Rossi, molto candidamente, ha ammesso che una situazione cosi' grave nel calcio italiano non se l'aspettava e anche se sta facendo di tutto per proteggere la Nazionale dagli echi dello scandalo, da fuori certo non gli stanno dando una mano. Il commissario della Figc, infatti, dovra' fare a meno di Settembrino Nebbioso, che avrebbe dovuto essere uno dei suoi "scudieri". In linea con quanto deciso due giorni fa, ovvero il divieto per i magistrati di ricoprire incarichi sportivi, il Consiglio Superiore della Magistratura non ha concesso a Nebbioso l'autorizzazione per svolgere il ruolo di vicecommissario nel settore Norme e regolamenti. Nebbioso, in altre parole, non potra' aiutare Rossi a riscrivere le regole del calcio e, d'accordo col Coni, il commissario della Federcalcio si sobbarchera' anche questo compito, non nominando alcun sostituto. Una mano, pero', gliela da' Francesco Saverio Borrelli, nominato capo dell'ufficio indagini della Figc, che si e' gia' messo al lavoro di buona lena. Qualche giorno fa l'ex procuratore generale di Milano aveva annunciato che il calendario delle audizione era stato gia' stilato e di oggi e' l'indiscrezione che il 9 giugno tocchera' al presidente della Lazio Claudio Lotito, ieri protagonista di un interrogatorio di sei ore a Napoli. Per il numero uno del club biancoceleste, insomma, un periodo nero perche' oltre a essere indagato per frode sportiva dalla procura partenopea, tra Roma e Milano deve fronteggiare le accuse di aggiotaggio e patto parasociale occultato alla Consob. E a tal proposito l'avvocato di Lotito, Gian Michele Gentile, ha spiegato oggi, in relazione all'accusa di aggiotaggio, che l'imprenditore avrebbe trovato i fondi per l'acquisto del pacchetto azionario del club capitolino grazie a una "cartolarizzazione del credito" vantato nei confronti della Regione Lazio. A Napoli, intanto, proseguono gli interrogatori. Oggi e' stata la volta del presidente del Genoa Enrico Preziosi, che i pm Narducci e Beatrice hanno voluto sentire visto quanto emerso dal suo interrogatorio a Roma. Un'audizione durata oltre cinque ore, in cui il numero uno del Grifone, da quanto si apprende, avrebbe confermato il parere di Rossi: la situazione e' davvero grave. Smentita, invece, la possibilita' di un Bergamo-bis: l'ex designatore, ascoltato a fine maggio, si sarebbe dovuto ripresentare lunedi' prossimo ma alla fine affidera' quello che ha da dire a un memoriale. Dalle pagine della "Gazzetta dello Sport", invece, Adriano Galliani sembra pronto a lasciare la presidenza della Lega. "Ho parlato con Guido Rossi, gli ho detto che con certe garanzie si puo' cominciare un percorso che si concluda con un mio passo indietro - ha dichiarato l'amministratore delegato rossonero Galliani - ma di dimissioni brutali come molti mi hanno prospettato non se ne parla". Da registrare oggi lo sfogo di Carletto Mazzone, intervenuto ai microfoni di Radio Radio. "Da quello che si dice - sono state le parole del tecnico - il Bologna da me guidato e' stato fatto retrocedere e nonostante 38-39 anni di carriera di grande serieta' sono stato maltrattato, mi e' stato mancato di rispetto e quando poi ho replicato sono stato ripreso duramente. Ora, con molta pazienza, sto aspettando la conclusione di tutto questo per dire la mia". E in attesa delle decisioni finali della giustizia sportiva, Mario Stagliano, fino a due settimane fa vicecapo dell'Ufficio indagini della Figc, fa le sue previsioni dalle colonne dell'Espresso. "La Juventus deve retrocedere in serie B e le si devono revocare gli scudetti del 2005 e 2006 - ha spiegato Stagliano - Per bene che le vada. Esiste anche una sanzione peggiore: l'esclusione della squadra dal campionato di competenza. La Fiorentina? La vedo molto male mentre per la Lazio, pur con tutta l'antipatia che ho essendo romanista, non vedo rischi reali. Il Milan? Nelle telefonate del dirigente rossonero Leonardo Meani non vedo illeciti chiari". Tra qualche settimana si sapra' se Stagliano ha ragione oppure no.

Mazzone, “Sono stato maltrattato. Ma ora aspetto….”

01/06 "Da quello che si dice il Bologna da me guidato e' stato fatto retrocedere e nonostante 38-39 anni di carriera di grande serieta' sono stato maltrattato, mi e' stato mancato di rispetto e quando poi ho replicato sono stato ripreso duramente. Ora, con molta pazienza, sto aspettando la conclusione di tutto questo per dire la mia". Per Carlo Mazzone, intervenuto ai microfoni di "Radio Radio", e' tempo di rivincite. L'ex tecnico di Roma, Bologna e Livorno, ha parecchi sassolini da togliersi dopo l'esplosione dello scandalo intercettazioni. "Quella retrocessione (con il Bologna nel 2004/05, ndr), la prima della mia carriera - riprende Mazzone - e' stato un colpo tremendo. Ho perso la dignita' e per sei-sette mesi sono rimasto chiuso in casa come se fossi un bandito, un lebbroso e penso che non lo meritavo. Io ho basato la mia carriera sulla serieta', sull'entusiasmo e pensavo che ci fosse piu' rispetto e invece guai ai vinti. Questo mi ha amareggiato piu' di tutto, mi ha mortificato. Ora dobbiamo vedere se in quelle partite che ci hanno portato agli spareggi c'e' stato qualcosa che non ha funzionato". Il tecnico ammette comunque di essere rimasto sorpreso dalle proporzioni che ha preso la vicenda. "Tutto mi aspettavo tranne che questo - ha aggiunto Mazzone - Tantissimi anni fa uno si svegliava e sapeva che Artemio Franchi, presidente della Figc, comandava. Oggi, invece, non si sa piu' chi comanda. nel mondo del calcio e' entrata gentaccia, per fare soldi, per fare di tutto". Negli scorsi mesi, poi, il tecnico e' stato protagonista di un battibecco a distanza con Tosatti, giornalista il cui nome e' emerso tra le intercettazioni della procura di Napoli, e nell'occasione Mazzone fu aspramente criticato per le sue parole. "Scuse? Nemmeno sul piano morale ma - conclude - si dice che il tempo e' galantuomo. Mi auguro che lo sia anche con me".

Nevio Scala: “Tutto deprimente. Con gli azzurri si può andare avanti”

01/06 "Sono stato in Albania e mi hanno chiesto cosa stia succedendo al calcio italiano, loro seguono con grande interesse il nostro campionato e sono rimasti molto sorpresi da tutti questi scandali". Anche in Albania e' arrivata la bufera "calciopoli" che ha colpito il nostro calcio. Ne e' testimone Nevio Scala che, fino a stamane, era a Tirana per trattare con i dirigenti della Federcalcio locale per il ruolo di commissaruo tecnico dell'Albania. In un'intervista l'ex tecnico del Parma e indimenticato tecnico della Reggina manifesta tutto il suo dispiacere e la sorpresa per le vicende che hanno sconvolto il nostro mondo. "Tutto quello che sta venendo fuori e' deprimente, sconvolgente e triste – ha detto Nevio Scala -. Non avrei mai potuto immaginare tutto questo, qualcuno pensava che ci fosse qualcosa che non andava, ma fino a questo punto no davvero". Negli anni '90, con il suo Parma, Scala ha fatto tremare la grande Juventus contendendo ai bianconeri un paio di scudetti e strappando loro una Coppa Italia e una Coppa Uefa. "Ma in tutti questi anni non mi sono mai posto il problema dei poteri forti - ha dichiarato Scala -. In 7 anni di Parma abbiamo sempre lavorato in maniera pulita e ai miei giocatori dicevo sempre che in campo vinceva chi dimostrava di essere piu' forte". "Certo adesso - continua Scala - puo' saltare in mente qualche episodio particolare, ma niente di clamoroso. Io ho una mia idea, credo che le vittorie conquistate dai giocatori della Juventus sul campo siano meritate. Visto quello che e' successo, mi reputo fortunato di essere stato fuori dal calcio italiano per tutti questi anni". Tutti questi scandali sono esplosi a pochi giorni dai Mondiali, secondo Beckenbauer l'Italia ne paghera' le conseguenze sul campo, Scala e' di tutt'altro avviso. "Credo che tutta questa confusione possa essere una spinta importante per ripulire l'immagine del nostro calcio - spiega Scala -, un'occasione importante per giocatori e tecnici, possono dimostrare di essere la parte pulita del sistema". Eppure c'e' chi dice che Lippi avrebbe fatto bene a dimettersi. "Non sono d'accordo, conosco Marcello da sempre e credo che quando uno fa il ct e' normale ricevere un certo tipo di telefonate - spiega Scala -. Mi sembra ingeneroso, esagerato e fuori luogo chiedere le dimissioni di un ct che in questi due anni ha lavorato molto bene. Spero che Lippi trascini gli azzurri e che con le vittorie cancelli i dubbi della gente. Io ho molto fiducia nella nostra Nazionale, sono convinto che possa fare molto bene e andare avanti. Ci sono altre squadre molto forti come Brasile e Argentina, ma io credo negli azzurri e credo che da questi scandali possa nascere un gruppo ancora piu' forte e compatto. Ricordate l'82' e il silenzio stampa, nacque una grande Nazionale, puo' succedere anche in Germania".

Zamparini: “Al posto di Moratti sarei contento”

01/06 "Al posto di Moratti sarei contento di aver perso come ha perso l'Inter". A parlare, durante la presentazione di Guidolin, e' il presidente del Palermo, Maurizio Zamparini. "Mi aspetto giustizia, un calcio diverso - continua - Vorrei alzarmi al mattino e pensare che il campionato e' pulito". Sul presidente di Lega Galliani, il patron rosanero dice che per l'ad del Milan "e' piu' difficile dimettersi rispetto a me, per quello che rappresenta", mentre commenta cosi' le nomine di Rossi e Borrelli in Figc: "sono due persone di garanzia ed equita', ma ho sempre paura quando un giudice puo' avere dei collegamenti con la politica".

Il difensore di Ricucci “Gli intercettati sono penalizzati”

01/06 ''La corsa al particolare in piu', la tendenza a mescolare pettegolezzi e fatti relativi alle indagini generano il malcostume e la confusione. E la corsa ad impossessarsi di atti giudiziari che vengono poi menomati, non riuscendo piu' a controllare cosa viene pubblicato, mi fa pensare che servono piu' regole''. E l'opinione dell'avvocato Grazia Volo, difensore di Stefano Ricucci, che oggi pomeriggio ha partecipato alla trasmissione televisiva di Sky Tg24, condotta da Maria Latella sull' uso e ''l'abuso'' delle intercettazioni telefoniche nelle piu' recenti inchieste come quella della scalata finanziaria alla RCS e di 'calciopoli'. Un dibattito al quale hanno partecipato anche il garante della privacy Francesco Pizzetti, la giornalista del Corriere della Sera, Fiorenza Sarzanini e Michele Plastino. L'avvocato Volo, pur non commentando mai la vicenda giudiziaria di Stefano Ricucci che segue in prima persona, ha piu' volte messo in evidenza quanto ''il mettere in piazza la vita privata delle persone intercettate, pubblicando sui giornali ampi stralci di fatti personali, sia penalizzante''. Ma la cosa ancora piu' grave, secondo l'avvocato dell' immobiliarista, e' il ''criterio discutibile delle intercettazioni, raccolte spesso sommariamente e poi pubblicate proprio per colpire le persone intercettate''. Secondo Grazia Volo non bisogna pero' mettere in discussione la valenza delle intercettazioni all'interno di una inchiesta quanto il ''malcostume comune di rincorrere i particolari'' e il ''rapporto deteriorato'' tra magistratura e stampa, che puo' determinare casi di ''vite finite nel tritacarne''.

Petrucci incontrerà i legali del Bologna che chiedono giustizia

01/06 Il presidente del Coni Gianni Petrucci incontrera' l'8 giugno i parlamentari bolognesi, che si stanno battendo affinche' il Bologna riceva giustizia. Lo ha reso noto il sen.Walter Vitali (Ds), ex sindaco della citta', precisando che non vengono chiesti ''favori al Bologna, ma massimo rigore e severita'''. Vitali ha ricordato che con l'on.Angelo Piazza aveva chiesto ''un incontro di tutti i parlamentari bolognesi con il ministro Giovanna Melandri per chiedere assicurazioni circa la volonta' di fare pulizia nel mondo del calcio, dopo il gravissimo scandalo che l'ha colpito, rendendo cosi' piena giustizia al Bologna Fc''. Ha aggiunto che il sen.Filippo Berselli di An ''ha avanzato analoga proposta di incontro con il Commissario Straordinario della Figc Guido Rossi, ipotizzando una partecipazione all'incontro anche del Sindaco di Bologna Sergio Cofferati, il quale ha auspicato l'unificazione delle due iniziative''. Il ministro Melandri, ''nel rispetto delle prerogative dei vari organi che governano il mondo dello sport, ci ha indirizzato al presidente del Coni Petrucci, il quale ci ha fissato l'incontro per il prossimo giovedi' 8 giugno alle 16 a Roma'', cui sono stati invitati tutti i parlamentari eletti a Bologna. ''Vi avrebbe partecipato anche il Sindaco Sergio Cofferati - scrive Vitali - se per quel giorno non avesse avuto altri impegni, ma fara' ugualmente presente a Petrucci il proprio sostegno all'iniziativa dei parlamentari. Chiederemo comunque che all'incontro partecipino un rappresentante del ministero e uno della Figc. Non proporremo trattamenti di favore per il Bologna, ma che si faccia giustizia e si assumano tutti i provvedimenti necessari con il massimo di rigore e di severita' possibile per ridare credibilita' al mondo del calcio. Porteremo al presidente del Coni la richiesta di 'un altro calcio possibile' che e' emersa con forza dalla straordinaria partecipazione della citta' alla partita allo stadio domenica scorsa, in risposta all'invito del presidente Alfredo Cazzola. Il Bologna sicuramente non doveva essere retrocesso in serie B nella stagione 2004-2005''. ''Dalle indagini delle Procure - conclude l'ex sindaco - risulta che il risultato di almeno quattro partite fu indebitamente condizionato per favorire altre squadre e che furono esercitate pressioni per iscrivere al campionato prima il Messina e poi la Reggina, senza che ne avessero i requisiti, come l'ex presidente della societa' Giuseppe Gazzoni Frascara giustamente aveva denunciato. Tutto questo ci porta a dire che il Bologna avra' giustizia se verranno presi tutti i provvedimenti conseguenti alla gravita' dei fatti che sono emersi, ed e' quello che chiederemo al Presidente del Coni''

Il diario della giornata

01/06 Giornata difficile per Guido Rossi. Il commissario straordinario della Federcalcio "perde" un suo vice (Settembrino Nebbioso, "bloccato" dal Csm) e ammette che non si aspettava una situazione cosi' grave in merito alle inchieste sul calcio. Giornata importante, quella di oggi, anche perche' per la prima volta il presidente della Lega, Adriano Galliani, si dice disponibile a fare un passo indietro e a lasciare la Confindustria del calcio. E mentre a Napoli i pm Narducci e Beatrice sentono Preziosi, l'avvocato di Lotito fa sapere che il suo assistito verra' sentito lunedi' dall'ufficio indagini della Figc. In un'anticipazione dell'Espresso l'ex vicecapo dell'Ufficio indagini della Figc Stagliano prevede la retrocessione in B della Juventus.
Il diario della giornata:
9.44: "Ho parlato con Guido Rossi, gli ho detto che con certe garanzie si puo' cominciare un percorso che si concluda con un mio passo indietro rispetto alla presidenza di Lega ma di dimissioni brutali come molti mi hanno prospettato non se ne parla". Adriano Galliani, intervistato dalla "Gazzetta dello Sport", e' disposto a farsi da parte, a lasciare la presidenza di Lega, ma per farlo ci devono essere le condizioni.
10.40: Il commissario della Figc Guido Rossi cerca di proteggere la Nazionale dallo scandalo che sta travolgendo il calcio italiano ma riconosce che la situazione che si e' trovato ad affrontare e' piu' grave di quanto si aspettasse.
11.47: Nell'anticipazione de "L'Espresso" in edicola domani, Mario Stagliano, 53 anni, fino a due settimane fa vicecapo dell'Ufficio indagini della Figc, fa le sue previsioni in merito alle possibili decisioni della giustizia sportiva. Secondo l'ex 007 della Federcalcio la Juventus finira' in B e con lei, molto probabilmente, la Fiorentina. "Assolti" Milan e Lazio.
12.10: In linea con la decisione di qualche giorno fa, con cui vietava ai magistrati di ricoprire incarichi sportivi, il Consiglio Superiore della Magistratura ha negato la propria autorizzazione a Settembrino Nebbioso a a ricoprire l'incarico di vicecommissario della Federcalcio nel settore Norme e regolamenti.
13.03: "Voglio chiarezza e pulizia il piu' presto possibile. Le condizioni devono essere uguali per tutti e bisogna rasseserenare il clima". Cosi' Francesco Guidolin, oggi presentato come il nuovo allenatore del Palermo, commenta lo scandalo che sta investendo il mondo del pallone nel nostro paese. "Nel calcio italiano ci sono le solite pressioni - ha aggiunto - In Francia e' tutto diverso e gli stadi sono sempre pieni. L'addio di Shevchenko? Se continueremo cosi' non tanti calciatori sceglieranno ancora l'Italia perche' ne ho sentiti parecchi fare queste valutazioni".
13.05: "Mi aspetto giustizia, un calcio diverso. Vorrei alzarmi al mattino e pensare che il campionato e' pulito. Rossi e Borrelli? Sono due persone di garanzia ed equita', ma ho sempre paura quando un giudice puo' avere dei collegamenti con la politica". Lo ha detto Maurizio Zamparini, a margine della presentazione del nuovo tecnico del Palermo Guidolin.
13.16: "Due-tre senatori del centrosinistra mi hanno fermato per comunicarmi la volonta' di approfondire quello che sta accadendo nel calcio, non in una bicamerale, che avrebbe tempi piu' lunghi, ma in una Commissione". E' quanto dichiarato dal presidente della Federnuoto, nonche' senatore di Forza Italia, Paolo Barelli a margine della presentazione di RomAquatica 2006. "Nel fazzoletto di un mese - ha aggiunto Barelli - una commissione si puo' costituire. Il fatto e' che dovrebbero essere il mondo dello sport e del calcio in particolare a fare autocritica per anticipare un assalto non solo della politica, ma complessivo".
14.40: L'avvocato di Claudio Lotito, Gian Michele Gentile, conferma che il presidente della Lazio sara' presto sentito in Figc dal capo dell'ufficio indagini Borrelli. L'audizione e' stata fissata per il 9 giugno. A proposito dell'accusa di aggiotaggio di cui il suo assistito deve rispondere a Milano, il legale di Lotito spiega che i fondi per l'acquisto del pacchetto azionario del club biancoceleste sono stati raccolti grazie a una "cartolarizzazione del credito" vantata nei confronti della Regione Lazio.
15.09: Duro sfogo di Carlo Mazzone ai microfoni di Radio Radio. "Da quello che si dice - ha dichiarato il tecnico - il Bologna da me guidato e' stato fatto retrocedere e nonostante 38-39 anni di carriera di grande serieta' sono stato maltrattato, mi e' stato mancato di rispetto e quando poi ho replicato sono stato ripreso duramente. Ora, con molta pazienza, sto aspettando la conclusione di tutto questo per dire la mia".
15.40: Il presidente del Genoa, Enrico Preziosi, arriva in Procura a Roma dove i pm Narducci e Beatrice, che si occupano dell'inchiesta sugli illeciti nel mondo del calcio, lo vogliono ascoltare in qualita' di testimone.
16.51: Dopo il no del Csm a Nebbioso, il presidente del Coni, Giovanni Petrucci, d'intesa con il Commissario Straordinario della Figc, Guido Rossi, ha deciso di non provvedere ad alcuna nomina in sostituzione, lasciando allo stesso Commissario la diretta competenza del settore Norme e regolamenti.
17.35: Non ci sara' nessun secondo interrogatorio per Paolo Bergamo. L'ex designatore, gia' sentito a fine maggio, si sarebbe dovuto ripresentare lunedi' davanti ai pm di Napoli ma alla fine ha deciso di affidare tutto quello che ha da dire a un memoriale.
19.11: "Non voglio prendere le distanze, ma io i contratti li ho sempre fatti da solo. Vorrei precisare che io non ho mai avuto vantaggi dalla Gea, anzi forse ho avuto qualche svantaggio". Lo precisa, in un'intervista trasmessa da La 7, il neo allenatore del Palermo, Francesco Guidolin.
19.34: La Fiorentina affida in una nota pubblicata sul proprio sito la replica alle dichiarazioni di Stagliano, che prevede per i viola la retrocessione in B alla luce del coinvolgimento nello scandalo intercettazioni dei due Della Valle. "La Fiorentina - si legge - ritiene che i giudizi spettino alle autorita' competenti e che sia del tutto fuorviante esprimere opinioni personali su fatti di cui non si ha diretta conoscenza, soprattutto quando tali opinioni provengono da persone che hanno rivestito incarichi ufficiali nell'ambito della giustizia sportiva".
20.25: Dopo oltre cinque ore termina l'interrogatorio a Napoli del presidente del Genoa Enrico Preziosi.

Servizi precedenti

29-30/05 Calcio nel caos: Caso Gea,sentito l'arbitro cosentino Palmieri: “Mai rilasciato interviste”. Lazio nei guai: aggiotaggio per Lotito. Niente incarichi sportivi per i magistrati del CSM. Avv. Grassani “Milan in B, ipotesi per ora non ipotizzabile”. Del Piero “Orgoglioso di essere juventino”. V.Franza "Ipotesi A per il Messina". Ieri sentito Della Valle.

28/05 Calcio nel caos: Per Borrelli una settimana intensa. Bonfrisco “Paparesta fuori dalle regole”. Gattuso: “Qualcuno sputa nel piatto”.

27/05 Calcio nel caos: L’inchiesta entra nel vivo. Borrelli al lavoro e Lippi difende il figlio. Commissario Rossi: “Sconti per nessuno”. Sacchi e Agnolin: “Chi ha sbagliato paghi”. Lippi: “In Italia chi è indagato è già condannato”. Peruzzi accusa: “Moggi il pastore e noi il gregge”.

26/05 Calcio nel caos: Gli atti passano a Borrelli: Parte ufficialmente “Piedi Puliti”. Galliani rimane solo, si dimette Zamparini. Gigi Riva: “Beckembauer ha parlato da bambino”. Cossiga: “Tangentopoli era più onesta”. Sacchi: “Torniamo al calcio di prima, senza banchieri e politica”. Il figlio di Lippi indagato a Roma e Milano.

25/05 Calcio nel caos: Interrogatori a Napoli e Roma e perquisizioni della GdF. Cannavaro ci ripensa. Albertini: “Pensavo ci fosse sudditanza psicologica, invece...”. Cecchi Gori “Affossato perchè scomodo. I 5 anni più brutti della mia vita”. Licenza Uefa per 14 club: manca la Lazio. I tiofosi si costituiscono parte civile. Gli ex vogliono Boniperti presidente della Juve

24/05 Calcio nel caos: La Lega Calcio cerca nuove regole. Alla Gea e ad Alessandro Moggi oltre il 10% del mercato delle procure. Conti: “Lotta al conflitto d’interessi”. La Finanza nella sede del Crotone e della Reggina. Buffon in Procura. Galliani confermato in Lega. Cannavaro: “Gli scudetti della Juve, meritati”

23/05 Calcio nel caos: Il commissario della FIGC, Rossi, nomina il procuratore Borrelli capo ufficio indagini. Scatta “Piedi puliti”. A Napoli sfilano i testi. perquisita la sede della Torres

22/05 Calcio nel caos: Lippi rimane al suo posto. Moggi cita Berlusconi. Chieste le dimissioni di Galliani che le respinge, l’inchiesta va avanti. Moggi: “Un’imboscata di Galliani”. Guido Rossi: “Beckenbauer ne approfitta”. Avv. Stagliano “La Juve in B”

21/05 Calcio nel caos: Moggi ebbe un ruolo importante nelle elezioni di Carraro e Galliani. Tardelli replica a Beckenbauer “Anche in Germania c’è il marcio”. Chieste le dimissioni di Lippi. Le intercettazioni di De Santis

20/05 Calcio nel caos: Il potere assoluto di Moggi. Ora è fuga dalla Gea. Si dimette anche il Generale Attardi. Beckembauer: L’Italia la pagherà ai Mondiali. Le tifoserie di Messina, Crotone e Reggina non ci stanno

19/05 Calcio nel caos: La Gea controllava anche Reggina, Livorno e Siena. Gazzoni: “Le dimissioni di Carraro sono finte”. Interrogati Lippi e Zeman. Si dimette il Generale Pappa

18/05 Calcio nel caos: Il Commissario Rossi fa piazza pulita. Le intercettazioni di Carraro e Moggi che preparavano le elezioni in Lega. Menzionato Pisanu. Sospesi nove arbitri, la Finanza a casa di Moggi e nella sede della Juve

17/05 Calcio nel caos: Il Commissario Rossi al lavoro. Spunta il filone doping. Dopo il vertice delle Procure, nuovi accertamenti. Definite le competenze delle Procure di Roma e Napoli.

16/05 Calcio nel caos: Guido Rossi commissario della FIGC chiamato a sistemare il calcio e le sue regole. Petrucci rassicura Lippi “Verrò a trovarti con Rossi”.

 

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