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Sport
Il calcio nel caos

 

Processo a calciopoli, secondo tempo. Parte il secondo, e ultimo, grado

21/07 L'attesa sta per terminare. Comincera' sabato mattina alle 9, all'ormai noto hotel Parco dei Principi, il processo di secondo grado (ultimo grado "sportivo") davanti alla Corte Federale per le quattro societa' e i ventiquattro soggetti condannati dalla Caf nell'ambito dell'inchiesta su calciopoli condotta dal capo dell'Ufficio indagini della Figc Francesco Saverio Borrelli e dai suoi collaboratori. Si riparte da dove tutto era finito, dallo stesso Parco dei Principi dove lo scorso venerdi' il presidente della Commissione d'appello Federale Cesare Ruperto aveva pronunciato le durissime sentenze contro Juve, Lazio e Fiorentina, tutte retrocesse in B con rispettivamente 30, 7 e 12 punti di penalizzazione, e contro il Milan, privato della Champions League e costretto a partire nel campionato 2006-07 da -15. Si annuncia un week-end intenso, con la Corte Federale che esaminera' i ricorsi presentati dagli avvocati delle parti interessate, lavorando anche domenica. La sentenza e' prevista per meta' della prossima settimana -fa sapere la Figc- ma chi crede che tutto sia destinato a concludersi con queste sentenze si sbaglia di grosso. Oggi, in un'intervista alla "Gazzetta dello Sport", il presidente del Tar del Lazio ed ex numero uno della Corte Federale Pasquale De Lise ha fatto capire che, a differenza di quanto detto dal suo successore Sandulli, i ricorsi alla giustizia amministrativa non vanno esclusi. "La legge, e soprattutto il diritto - ha spiegato - vanno intepretati. Noi come Tar ogni anno definiamo la bellezza di 15 mila ricorsi. Proprio perche' le norme si prestano a diverse interpretazioni, come quelle, ad esempio, della tutela dei diritti delle societa' quotate in Borsa, che hanno interessi patrimoniali enormi e con azionisti che rischiano e vanno tutelati". E questo e' proprio il caso di Juve e Lazio, con il presidente Lotito che pare intenzionato a ricorrere fino alla Corte di Giustizia Europea. La societa' biancoceleste, intanto, incassa la solidarieta' di 13 parlamentari che in una nota chiedono alla Corte Federale di "ripristinare i valori del giusto processo, dando all'opinione pubblica la certezza di una decisione serena, ancorata ai fatti provati, senza recepire teoremi di alcun genere e proprio in forza di cio' la Lazio deve essere scagionata per non aver violato nessuna norma come si evince dagli atti oggetto di giudizio". Ma sul fronte calciopoli tiene banco anche il secondo filone, quello che ieri ha sbattuto in prima pagina la Reggina. "Mi viene da dire che sono 'imbufalito' - sono state le parole del tecnico Walter Mazzarri - Credo sia il termine giusto per dare un'idea di cio' che sento dentro di me per tutto quello che circola sul nostro conto. Ho letto che sarebbero sei le gare sotto accusa. Ho rivissuto quelle gare, l'intero campionato e mi mi sento ancor di piu' 'cornuto e mazziato' - aggiunge - perche' ripercorrendo tutte le tappe di quel torneo il campo e i fatti, tutti documentabili, dimostrano il contrario di quanto insinuato in questi giorni". Oggi, intanto, si e' fatto sentire anche l'ex presidente della Figc Franco Carraro, che e' stato tirato in ballo da Giraudo e Moggi in una telefonata con Foti. I due ex dirigenti bianconeri avevano detto al presidente della Reggina che Carraro si era interessato, contattando l'allora giudice della Caf Cesare Martellino, della vicenda Mozart, il calciatore della societa' calabrese la cui squalifica per doping venne revocata proprio dalla Commissione d'appello. "Io - ha dichiarato Carraro - di questo argomento non ho mai parlato ne' con il presidente Martellino ne' con Moggi e Giraudo". L'ex presidente della Federcalcio ricorda che allora i telefoni dei due ex dirigenti bianconeri "erano controllati, e' facile verificare la veridicita' della mia affermazione. Ho dato mandato al mio legale di tutelare in sede giudiziaria la mia onorabilita'". Il tempo dira' chi ha ragione.

Carraro: “Mai parlato con il Presidente della CAF per il caso Mozart

21/07 "Taluni organi di stampa riferiscono oggi che, nel corso di una telefonata, i signori Giraudo e Moggi hanno detto al signor Foti che io avrei assicurato loro di aver parlato con il presidente della Caf, Cesare Martellino, di una vicenda riguardante il giocatore Mozart. Io di questo argomento non ho mai parlato né con il presidente Martellino né con i signori Moggi e Giraudo". Lo scrive, in un comunicato, l'ex presidente della Federcalcio, Franco Carraro, dopo avere appreso che il suo nome è stato inserito anche nella vicenda che ha portato all'emissione di un avviso di garanzia nei riguardi del patron della Reggina, Lillo Foti. "Poiché, all'epoca i telefoni dei signori Moggi e Giraudo erano controllati - conclude la nota - è facile verificare la veridicità della mia affermazione. Ho dato mandato al mio legale di tutelare in sede giudiziaria la mia onorabilità".

Mazzarri (Reggina) “Sono davvero imbufalito”

21/07 "Mi viene da dire che sono 'imbufalito'. Credo sia il termine giusto per dare un'idea di cio' che sento dentro di me per tutto quello che circola sul nostro conto. Ho letto che sarebbero sei le gare sotto accusa". Walter Mazzarri, dal ritiro della Reggina a Brusson, e' un fiume in piena. Il tecnico del club calabrese commenta cosi' le ultime notizie in merito a calciopoli . Il presidente Lillo Foti ha ricevuto un avviso di garanzia e dalle intercettazioni. "Ho rivissuto quelle gare, l'intero campionato e mi mi sento ancor di piu' 'cornuto e mazziato' - aggiunge Mazzarri - perche' ripercorrendo tutte le tappe di quel torneo il campo e i fatti, tutti documentabili, dimostrano il contrario di quanto insinuato in questi giorni". Mazzarri vuole una giustizia giusta: "Voglio avere fiducia nella giustizia ma vorrei che sia competente nella materia calcio, andando ad analizzare i fatti al di la' delle chiacchiere che si stanno tirando in ballo. Dico questo, e dopo 30 anni di calcio penso di poter dire la mia, nella convinzione di poter andare di fronte a chiunque a testa alta per dimostrare che tutto cio' che la Reggina ha conquistato sul campo lo ha raggiunto con il sudore e in maniera leale e sportiva. Guai a chi mette in dubbio il risultato sportivo mio, dei miei calciatori e della Reggina in questi due anni di gestione. Anzi posso sicuramente dimostrare che in quella stagione gli errori arbitrali, e continuero' sempre a definirli errori in buona fede, a sfavore sono stati nettamente di piu' di quelli a favore e che la Reggina probabilmente non avrebbe concluso con 44 ma con almeno 50 punti". Il tecnico analizza alcune gare: "Se scorriamo poi le gare oggetto d'inchiesta ad esempio in Udinese-Reggina l'arbitro non ha assolutamente condizionato la partita - prosegue Mazzarri - il sottoscritto e' stato pure espulso e la mia squadra ha ricevuto al termine dell'incontro i complimenti del Presidente Pozzo e dell'allenatore Spalletti. Perche' avrei dovuto protestare fino a farmi espellere? Perche' vivere la gara con veemente passione se avessi assistito ad un arbitraggio a noi favorevole? A Genova poi contro la Sampdoria sul 2-1 per i blucerchiati eravamo sul punto di pareggiare, traversa di Mozart ed occasioni di Bonazzoli e Borriello, ed invece l'arbitro concesse un rigore dubbio a nostro sfavore per fallo di mani di De Rosa che chiuse definitivamente la partita in favore dei locali. Questo sarebbe l'atteggiamento di un arbitro conciliante? Dico questo senza analizzare le altre gare in oggetto e tutti quei torti, documentabili, che abbiamo subito durante quella stagione, vedi a Roma con la Lazio, a Verona contro il Chievo, a Milano contro il Milan etc. E qui non sto parlando di chiacchiere, illazioni o fantacalcio ma di fatti che abbiamo vissuto sulla nostra pelle e che sono agli occhi di tutti". Quella di Mazzarri e' una difesa a spada tratta: "Difendo questi due anni perche' i nostri tifosi non debbano avere il minimo dubbio che i risultati conquistati sul campo possano essere stati macchiati, anzi penso proprio il contrario. Spero che queste accuse vengano smontate una per una come le smonterei io se dovessi esser chiamato in causa. Sul campo non c'e' niente che oggettivamente possa far pensare a cio', casomai proprio l'esatto contrario". Continua ancora il tecnico: "I risultati sportivi ottenuti dalla Reggina in questi anni e in particolare in quella stagione sono inappuntabili e sfido chiunque a dimostrarmi, cassette alla mano, che i punti della Reggina non sono stati meritati anzi dimostrerei che saremmo riusciti a guadagnarne anche di piu'. Non voglio nemmeno pensare ad una Reggina in serie B perche' al di la' delle chiacchiere i fatti dimostrano che sul campo la Reggina ha subito piu' errori arbitrali contro di quelli a favore. Mi preparo e ci prepariamo con grande professionalita' ad un altro anno di serie A, una massima serie meritata e legittima".

Il comune di Reggio propone un collegio di difesa istituzionale

21/07 "Se esiste un disegno austro-ungarico volto al ripescaggio del Bologna assumendo atteggiamenti nei confronti della Reggina non molto dissimili da quelli del famoso 'lupus et agnus' di fedriana memoria, vorrebbe dire che la difesa della Reggina, a qualsiasi livello, non sarà di competenza soltanto del presidente Lillo Foti, ma anche e soprattutto, delle Istituzioni reggine, di qualsiasi ordine e grado, a partire da Roma fino alle proiezioni periferiche regionali e cittadine, senza esclusione di colpi, poiché la Reggina, saggiamente amministrata da Foti, è un patrimonio di Reggio e dei reggini, anche periferici". A sostenerlo è stato il presidente del Consiglio comunale di Reggio Calabria Aurelio Chizzoniti, in merito al coinvolgimento della Reggina in calciopoli. "Proprio per questo - ha aggiunto Chizzoniti - propongo la costituzione di un collegio di difesa che affianchi le iniziative della Reggina, officiato dal Comune e dall' Amministrazione provinciale di Reggio Calabria, ovvero da qualsiasi ente autarchico territoriale sensibile alle sorti della società amaranto, inestimabile patrimonio di tutta la collettività". Chizzoniti ha anche annunciato la convocazione della conferenza dei capigruppo al Comune per lunedì prossimo "per concordare tempi e modalità della convocazione del Consiglio comunale, perché affronti e si determini in ordine alla gravissima situazione di pericolo che la Reggina corre. Nel tentativo - ha concluso Chizzoniti - opportuno, corretto e doveroso, di chiarire, nei limiti del consentito possibile, alcuni segmenti decisamente sospetti, sul versante della deducibilità cronologica che, francamente, lasciano alquanto perplessi, come la trasmissione degli atti al Procuratore Federale che precede e non segue l' avviso di garanzia emesso nei confronti del presidente Lillo Foti e degli altri indagati"

Corbelli “Pronto a testimoniare a favore della Reggina”

21/07 "La Reggina, per anni, e' stata vittima dei torti arbitrali, del sistema di potere che governava Figc e Lega, ha pagato addirittura con la retrocessione in serie B, nel campionato 2000-2001, finito con l'apertura di una inchiesta della Procura della Repubblica di Bari, grazie ad un esposto-denuncia di Diritti Civili, per la partita Bari- Reggina, finita 1-0 per un rigore inesistente concesso dall'arbitro Treossi alla squadra pugliese. Questo e' quanto sono pronto ad andare a denunciare, testimoniare e documentare davanti ai magistrati di Napoli e alla giustizia sportiva". E' quanto afferma il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, il primo, in Italia, a denunciare e far scattare le inchieste, a partire dal 1998, della magistratura (le indagini della Procura di Firenze, sulla partita Empoli-Juventus 0-1, del 19 aprile '98, e della Procura di Torino, su Juve-Roma 3-1, del 10 febbraio '98, e Juve-Inter 1-0, del 26 aprile '98) sullo "scandalo delle designazioni arbitrali, dei sorteggi pilotati e degli scandalosi arbitraggi del campionato 97-98", aperte dai magistrati delle due stesse procure e archiviate nel 1999. Corbelli dopo quegli esposti, nel 2001, aveva denunciato i numerosi e clamorosi torti arbitrali subiti dalla Reggina. Per uno di essi, il rigore-fantasma, concesso dall'arbitro Treossi al Bari, in Bari-Reggina, del 21 gennaio 2001, che costo' la sconfitta alla squadra reggina e fece gridare allo scandalo tutta l'Italia sportiva, la Procura della citta' barese, a seguito di un esposto-denuncia presentato da Corbelli, apri' una inchiesta. Il reato ipotizzato: illecito sportivo a carico di persone da identificare. Corbelli venne anche ascoltato dai carabinieri su delega dei magistrati pugliesi. Anche questa inchiesta venne poi archiviata. Oggi invece la Reggina viene accusata nell'ambito dell'inchiesta su "Calciopoli". "Con la Reggina si colpisce la Calabria, la regione piu' debole. Dopo il Cosenza Calcio, cancellato nel 2003 dalla serie B (per far posto alla Fiorentina di Diego Della Valle, ripescata dalla serie C2) e da tutti i campionati professionistici, per il ritardo di un giorno nella presentazione di alcuni documenti, si vorrebbe adesso colpire un'altra squadra calabrese. E' grave, paradossale e inaccettabile che si colpisce la Reggina , ovvero > afferma Corbelli - la squadra che in questi anni ha solo subito clamorosi torti arbitrali, come ho piu' volte denunciato alla magistratura, sulla stampa e in tv, al "Processo di Biscardi". La squadra calabrese, per queste ingiustizie arbitrali, ha pagato il prezzo piu' alto: la retrocessione in serie B, nel 2001. Oggi la si vorrebbe processare, condannare e far retrocedere di nuovo in serie B per quella che, se mai e' stata commessa dal suo presidente, Foti, e' stata solo una azione di legittima difesa dopo tutti gli scandali arbitrali, le ingiustizie e i danni economici (e non solo) subiti, e che sono culminati con la retrocessione (assolutamente immeritata, profondamente ingiusta e che ancora oggi grida vendetta) nel campionato 2000-2001. Per questo sono pronto ad andare a testimoniare, a Napoli e davanti alla giustizia sportiva, a favore della Reggina, per raccontare e documentare la verita' e cioe' tutto quello che contro la squadra calabrese, in questi anni, e' stato fatto e che io ho sempre denunciato alla magistratura, sui media e al Processo di Biscardi".

Prodi “Non tollereremo scene come quelle di Firenze. Spero non paghi solo il mio Bologna”

21/07 ''Qualunque sia la sentenza finale, non tollereremo scene come quella degli ultras alla stazione di Firenze, che hanno tagliato in due il paese per ore. Sia chiaro.: ognuno dovra' agire con responsabilita' ''. Lo dice il premier Romano Prodi nell'intervista pubblicata questa mattina dal ''Corriere della Sera''. Prodi giudica positivamente il corso della giustizia sportiva riguardo a ''calciopoli'': ''Sono contento che non ci sia stata amnistia, che la Coppa del mondo non abbia cancellato uno scandalo che ha umiliato milioni di sportivi''. "Spero che alla fine non sia solo il mio Bologna a pagare". A detto il presidente del Consiglio Romano Prodi nel corso di un colloquio tornando a commentare la vicenda calciopoli.

Nuova legge sui diritti TV, apprezzamenti bipartizan

21/07 Era nell’aria da tempo. Dopo 'calciopoli' era salito ai primi posti dell'agenda politica. Con la vittoria del Mondiale e la rivincita del 'calcio pulito', si erano moltiplicate le voci che questo fosse il momento giusto: ''Ora o mai piu''', si mormorava in Parlamento. E, puntuale, e' arrivato il via libera del Consiglio dei ministri alla delega al governo per scrivere la nuova legge sui diritti Tv del calcio. Una decisione accompagnata da apprezzamenti bipartisan, che pero' non ha superato lo scoglio che ha bloccato ogni decisione nella scorsa legislatura: la netta opposizione di Forza Italia alla contrattazione collettiva dei diritti da parte delle societa' e tanto piu' a limiti imposti alle tv acquirenti. In ballo, tra Rai, Mediaset, Sky, eventuali nuove piattaforme, ci sono molte centinaia di milioni di euro per le societa'. Forza Italia, con i deputati Lainati, Testoni e Crosetto, annuncia dunque bufera in Parlamento e fa sapere che il ddl ''e' un atto di arroganza ai limiti dell'incostituzionalita': se l'Unione vuole rivedere la legislazione che regola il mondo del pallone venga in Parlamento''. Stessa, durissima opposizione della scorsa legislatura, quando la proposta di legge di An resto' ferma in commissione Cultura della Camera soprattutto per le resistenze degli azzurri. Oggi il presidente di quella commissione e' Pietro Folena (Prc), che apprezza l'iniziativa del governo: ''Mi pare che l'esecutivo recepisca un orientamento diffuso, mi auguro che su questa materia si possa trovare una larga condivisione''. Da destra la sponda gliela offre Andrea Ronchi, cofirmatario assieme a La Russa della pdl mai approvata, secondo il quale il governo ''si muove sulla strada giusta, quella gia' tracciata da An''. Anche Lucaino Ciocchetti (Udc) apre: ''Lavoreremo insieme alle altre forze politiche per arrivare a un testo condiviso, le premesse ci sono tutte''. Il nodo, pero', e' quello che coinvolge i club con contratti Tv a lunga scadenza, alcuni dei quali con Mediaset, Sky e Sportitalia. ''E' assolutamente inaccettabile - attaccano Lainati e Testoni di Fi - che il governo pretenda di intervenire sui contratti gia' in essere. E' una vera e proprio ignominia giuridica che non avra' mai il via libera''. Gli si affianca Crosetto: ''Ora vogliono abolire una norma approvata nel '99 dal centrosinistra: questo e' il governo delle contraddizioni''. ''Siamo alle solite - ribatte Giuseppe Giulietti (Ulivo) - ogni volta che si tocca il perimetro degli interessi del 'capo', loro si calano l'elmetto e danno battaglia. Con buona pace dell'interesse generale del Paese''. Rincara la dose Giovanni Lolli, sottosegretario allo Sport: ''Dispiace constatare che ancora una volta Forza Italia si sia schierata su una posizione conservativa, a difesa di interessi parziali''. Insomma, la legge non e' ancora stata scritta, ma in Parlamento gia' si affilano le armi. Non e' pienamente soddisfatto della scelta del governo neanche Maurizio Gasparri, che pero' ne fa una questione piu' di metodo che di merito. ''Discutiamo pure le nuove regole dei diritti Tv - dice l'esponente di An - ma non con una delega al governo: la questione va affrontata in Parlamento''. Dalla maggioranza il coro degli apprezzamenti e' unanime. Tutti d'accordo: questo ddl e' il primo passo per il rilancio del calcio italiano, che garantira' in futuro campionati sempre piu' equilibrati e affascinanti. Per il ministro dello Sport Giovanna Melandri il provvedimento e' solo ''il primo di una complessa azione di riforma dell'organizzazione sportiva''. Ma, per vedere quelli successivi, ci si dovra' prima riparare dal temporale che si annuncia in Parlamento.

Ministro Melandri “Per i diritti TV si torna alla trattativa collettiva”

21/07 Il Consiglio dei Ministri ha varato la procedura per l'approvazione di una legge-delega che nel giro di sei mesi faccia tornare il calcio all'antico, seguendo i modelli inglese, tedesco, francese "ma soprattutto quello della Champions League" ha detto il ministro dello Sport Giovanna Melandri. "A differenza di altri paesi - ha osservato Melandri - la disciplina attribuiva ai singoli club la titolarità dei diritti televisivi. Questo ha avuto ripercussioni negative sulla capacità del sistema calcio. Adesso si torna ad una negoziazione collettiva. Ci si torna con lo scopo di trovare un nuovo equilibrio e per restituire maggiore competitività al sistema calcistico". Il principio di fondo è semplice. "I nuovi criteri per la redistribuzione dei diritti - ha spiegato la Melandri - almeno metà dovrà essere divisa in parti uguali, e le restanti risorse dovranno essere attribuite alla Lega perché a sua volta le redistribuisca in base ai criteri di bacino d'utenza e risultati sportivi. Inoltre ci sarà una quota da destinare a fini di mutualità generale per il sistema sportivo". Come ha osservato il sottosegretario al ministero dello Sport, Lolli: "Abbiamo girato la clessidra...".

La difesa della Lazio ha grande fiducia nella Corte Federale

21/07 Calciopoli, secondo atto: domani si riparte e la Lazio e' pronta. E, soprattutto, e' molto fiduciosa sul lavoro della Corte Federale. ''C'e' fiducia, tanta fiducia e c'e' la piena consapevolezza che questa commissione valutera' con molta attenzione tutte le carte che avra' davanti'', il pensiero dell'avvocato Gianmichele Gentile, il legale di punta della societa' laziale. Quello degli avvocati biancocelesti, comunque, non e' il solito ottimismo della vigilia, ma una seria presa di coscienza del ''lavoro svolto fino adesso''. In tutte queste giornate, infatti, non e' stato fatto altro che studiare le carte, preparare le memorie difensive e le controdeduzioni, prima alla Procura Federale, ma anche alle squadre cointeressate come Bologna, Treviso, Brescia e Lecce. Per quel che riguarda le prime due la Lazio proprio domani depositera' in aula l'inammissibilita' del loro appello. E questo perche' il loro ricorso, che mira a riesaminare le gare con il Bologna e con il Parma, si basa ''su punti che non formano oggetto di appello da parte del procuratore federale''. Insomma, la Lazio, che potrebbe parlare gia' nella mattinata di domani dopo l'intervento del procuratore Stefano Palazzi, visto che all'ordine del giorno e' la prima societa', appare molto determinata. ''Siamo tranquilli - ha spiegato l'avvocato Gentile -, sicuri e certi che che saremo ascoltati e che ci sara' un'attenzione scrupolosa da parte della Corte, composta tra l'altro da avvocati che si conoscono molto bene nell'ambiente e che hanno una competenza in materia fuori dal comune''. Di sicuro il presidente della Corte Sandulli e i suoi collaboratori ragionano e vedono le cose da avvocati, un ''veder le cose da punti di vista diversi, insomma, non hanno la visione giudicante del magistrato''. La Lazio parlera' molto nella breve fase dibattimentale riservata agli imputati. Chiedera' di mettere agli atti le dichiarazioni di Tombolini e del giudice Ferri, ma soprattutto spieghera' il comportamento di Lotito davanti alle istituzioni. E' solo questo, ossia l'agire in modo lecito con Carraro e Mazzini e non il contrario, il punto di forza della difesa biancoceleste. ''Ci troveremo davanti a un dibattimento molto piu' veloce e snello - assicura Gentile -, addirittura credo che, nel giro di due giornate si potrebbero chiudere e andare a sentenza gia' lunedi'''. Una cosa e' sicura: se la Corte Federale dovesse confermare il verdetto della Caf, la Lazio non si fermera' piu'. ''Non vogliamo dire nulla in proposito - ha detto con calma Gentile -, ma se le cose dovessero rimanere tali, saremo fermi e determinati: andremo al Tar, anche se prima passeremo per la Camera di Conciliazione e Arbitrato del Coni, l'ultimo grado di giustizia sportiva, un passaggio obbligato per andare al Tar. Speriamo, pero', che non ce ne sia bisogno, io ci credo...''.

Servizi precedenti

20/07: Reggina nella bufera. Avviso di garanzia a Foti, Bergamo De Santis, De Marco e Pieri. Secondo la Procura di Napoli la Reggina subalterna alla Juve. Le intercettazioni di Foti. La verità di De Santis. Secondo la Lazio la chiave di tutto è Carraro. Rossi assicura “nessuno slittamento dei campionati. A breve l’assegnazione dello scudetto”. Mediaset vuole rinegoziare i diritti TV. Il Governo pensa ai rimedi

19/07: Foti “Non ci sono gli estremi per deferire la Reggina”. Zamparini accusa Galliani che minaccia querele. Cellino non risponde. Il presidente della Corte, Sandulli, invita i club ad accettare i verdetti. Ricorsi al TAR: cosa prevede la legge. Scudetto all’Inter: al lavoro una commissione apposita. Nuovi scenari e opportunità per i calciatori disoccupati. Donadoni prende servizio come CT. La Uefa respinge la richiesta dell’Empoli

18/07: Parte l’appello. Sabato la prima camera di consiglio. Presentati tutti i ricorsi. Foti (Reggina) “Sulla 2a inchiesta solo chiacchiere”. Cellino presidente di Lega fino al 26. Matarrese “Prima gli uomini e poi le regole”. Difesa Juve: Pene sproporzionate. Donadoni prende servizio come CT. La Uefa respinge la richiesta dell’Empoli

17/07: La Corte Federale è pronta. Sabato l’appello. Palazzi si oppone alle sentenze di primo grado. Ulivieri: “La legge sportiva è chiarissima”. I francesi vogliono i posti Champions League delle italiane. Il Presidente dell’Empoli scrive a Rossi e alla Melandri per la Uefa. Moggi su Repubblica “Il mostro non sono io”. I tifosi di Firenze occupano per due volte la stazione. Pessotto fuori pericolo incontra le figliole: “Sono felicissimo”

16/07: Cecchi Gori “I veri capi sono Carraro, Giraudo e Galliani”. Ora spazio ai ricorsi. A rischio il via dei campionati. Ministro Melandri “Le sentenze vanno rispettate. A giorni le regole sul diritto TV”. I legali della Juve pronti con il ricorso. La difesa della Lazio è convinta di smontare la tesi della CAF.

15/07: Parte la seconda tranche dell’inchiesta, in arrivo i deferimenti. Corbelli: “Si indaghi sul ripescaggio della Fiorentina”. Della Valle “La nostra strategia non cambia”. Mazzarri (Reggina) “Non siamo coinvolti. Salvezza ottenuta sul campo”. Le difese affilano le armi. Capezzone (RNP) “Mano leggera dei giudici per il Milan”. Il presidente della Juve più sereno, a rischio 500 ml di contratti e Dechamp accetat la sfida. Lotito pronto a tutto. L’Empoli chiede la licenza Uefa. Zeman “Ora c’è da sperare che le irregolarità non si ripetano”. Prima operazione di Guido Rossi: Viterbese ammessa in C2

14/07 Sentenza choc: Juve in B a -30, Milan in A (-15) senza Champions, Lazio (-7) e Fiorentina (-12) in B. Tolti due scudetti alla Juve. Come saranno i prossimi campionati di A e B. Le reazioni di Juve, Milan, Fiorentina e Lazio. Le richieste dell'accusa e il dispositivo emesso. Disordini a Firenze. Alla procura di Torino indagini aperte

13/07: Aspettando la sentenza l'AIA da piazza pulita: fuori nove arbitri, tra di loro anche Dattilo. Protesta il sindaco di Gioiosa. Il Tribunale di Roma respinge il fallimento della Fiorentina di Cecchi Gori : “Amarezza per il danno subito”. Berlusconi attacca tutti. Borrelli “Berlusconi? Non mi aspetto che parli a mio favore”. Rossi “Non mi interessa ciò che dice Berlusconi”. Moggi si difende “La vittima era la Juve”. Il giovane Donadoni sostituisce Lippi alla guida della Nazionale. Lenti miglioramenti per Pessotto, visitato oggi da Buffon, Ferrara, Legrottaglie e Conte.

12/07: Rossi “Il calcio è seriamente malato, sentenze eque ma nessuna amnistia. Alla Uefa basta la sentenza di primo grado. Illeciti impensabili”. Ministro Melandri “Ne usciremo a testa alta.Il calcio locomotiva dello sport italiano”. Borrelli riprende gli interrogatori. Tutti contro l’amnistia. Lippi lascia la nazionale da signore. Non ha digerito le polemiche ad inizio mondiali. Donadoni probabile successore. Gigi Riva “Lippi un grande uomo”. Petrucci “Revisione della legge 91 per voltare pagina”. Tombolini e Rosetti ascoltati dall’Ufficio indagini. Lippi visita Pessotto “L’ho trovato bene”. Condizioni stazionarie.

11/07: Slitta a venerdì la sentenza della CAF. La UEFA detta i tempi e prova a dare una mano. Entro il 25 la lista dei clubs e aggiunge "Chi ricorre al TAR è fuori dalla Uefa". Mediaset non paga, la Lega fa la voce grossa. Consegnta a Rossi la bozza del regolamento per i procuratori.In Parlamento spunta l’indulto. Rivera contro l’amnistia “Si rispetti la legge”. Riva “La Figc? Adesso non esiste”. Cannavaro porta la coppa a Pessotto tra lacrime e sorrisi.

09/07: Martedì o mercoledì le sentenze in diretta. Rizzo “Nessuna amnistia”. In lieve recupero le condizioni di Pessotto

08/07: La CAF in camera di consiglio. C’è attesa per le sentenze. Le intercettazioni in onda su radio e tv. Avv. Taormina “Il migliore è Ruperto. Giustizia verrà fatta”. Mediaset non paga i diritti degli highlights di serie A. Dichiarazione bipartizan di Rizzo e Di Centa “No all’amnistia”. Il legale della Lazio preannuncia, ancor prima delle sentenze, il ricorso al TAR. Stazionarie le condizioni di Pessotto. L’ospedale consiglia di evitare le visite.

07/07: Chiuso il dibattimento ora si attende la sentenza. Mastella chiede clemenza, poi precisa “Nessuna amnistia”. Ruperto sbotta “Qui si fa sul serio. Nessuno strozza le difese”. Il legale di De Santis precisa “Con Moggi nessuna telefonata” e poi "Sospendere il giudizio". Bertini “Immagino un futuro da arbitro legale”. Rizzo (Pdci) “Occorre fare pulizia”. Peggiorano le condizioni di Pessotto. Febbre e problemi epatici. Stop alle visite e niente finale in tv.

06/07: Continuano le difese: Il Milan contrattacca e la Lazio si proclama innocente. Il Milan scarica Meani e la Fiorentina decide di non parlare. Folena “Ridicolo parlare di processo sommario”. Il legale di Carraro “Ha difeso le istituzioni, va prosciolto”. Il Legale di Messina “pieno proscioglimento”. Siparietto di Ruperto. Pessotto stabile. Al suo capezzale arriva Boniperti. I medici “Tappe normali del decorso”.

05/07 Ruperto tiene tutti a posto: “Ora veniamo al sodo”. E’ il turno delle difese: La Juve chiede esplicitamente la B. Lotito e Della Valle no. Ministro Melandri “Nessun complotto politico. I successi non cancellano scandali”. Rossi “La giustizia farà il suo corso”. Da Carraro a Lotito le difese danno il meglio di se. Pessotto vuol vedere la finale. Conte gli porta la notizia. Condizioni stazionarie.

04/07 Richieste pesanti di Palazzi: Juve in C, Milan Fiorentina e Lazio in B, fuori dirigenti e arbitri coinvolti. Ruperto “Non ci sono tempi predeterminati”. Reazioni di Mazzini. Berlusconi, De Sisti, De Santis, Pairetto, Paparesta, Tagliavento, Ingargiola, Galliani, Chiamparino. Addio ad una generazione di arbitri. Leggero peggioramento per Pessotto, ma i medici sono ottimisti. Capello lo va a trovare.

03/07 Pugno duro della CAF: respinte tutte le eccezioni. I nove punti dell’ordinanza di Ruperto. I legali chiedono di escludere le intercettazioni ma Palazzi ribadisce la loro validità. Si apre il mercato, Borrelli invoca il rispetto delle regole. Stabili le condizioni di Pessotto. In visita la madre e anche Nedved.

02/07: Si parte, pronti per il maxiprocesso al calcio. Avvocati all’attacco. Pessotto migliora. I medici ottimisti. Montero torna dall’Uruguay per il suo amico Pessotto.

01/07: Il Presidente della corte federale, De Lise, si autosospende. Week end tranquillo prima del maxiprocesso. Pessotto migliora, apre gli occhi e riconosce le persone. La moglie “Sono più sollevata”. A Torino la giornata dell’orgoglio bianconero, in 20.000 in corteo. Secondo un indagine Moggi colpevole del calciopoli e Del Piero con Elkann fautori della rinascita della Juve

30/06 Secondo i legali di Bergamo e Pairetto, intercettazioni inutilizzabili nel processo. Entro il 26 luglio il nuovo presidente di Lega (che non sarà un presidente di club) e nuove regole. La Lazio contesta la nomina di Rossi. Si affilano le armi per il processo. Galliani assicura “Tutti i club di A e B sono in regola”. Il rinvio non preoccupa la UEFA. Cellino: I dirigenti abbiano diritto a difendersi. Quadro clinico grave per Pessotto, ma lui resiste.

29/06: Il processo al calcio parte ma viene rinviato a lunedì. Si inseriscono cinque club. Ministro Melandri “Nessuna amnistia, dal processo mi aspetto giustizia. Moggi doveva presentarsi”. Il Codacons chiede la diretta TV del processo. Quattro club a rischio. Rossi: “Nessuna sorpresa, tempi rispettati”. Le memorie difensive e le istanze dei club. Dattilo: “Dopo la gogna nessuno parla della mia estraneità”. Parte la nuova Juve. Per Pessotto un cauto ottimismo

28/06 Parte il maxiprocesso su ‘calciopoli’. Borrelli “Nessuno screzio con Palazzi. Spero tempi rapidi per il processo”. Delio Rossi “Il processo non cambierà il giudizio dei tifosi”. Aliberti “La Covisoc un sistema truccato”. Foti “La Reggina indipendente da Juve e Moggi”. Gazzoni pronto a costituirsi parte civile. De Santis vuole denunciare Ancelotti. Migliora lievemente Pessotto. La moglie chiede rispetto. L’Antitrust diffida Mediaset per i diritti TV “Solo sul digitale terrestre”

27/06 Ripartita a pieni giri l’indagine di Borrelli. Cellino batte i pugni. Moggi in TV attacca Carraro e le lobby del pallone. Moratti chiede trasparenza. Perquisita la sede del Sora. Pessotto vola giù dall’abbaino della sede della Juve: è gravissimo. L’anno più nero della Juve. Baldini “Sostituire anche Palazzi”. La Commissione cultura della Camera vara il programma di indagine. GEA: A Roma le audizioni di Capello e Giraudo

26/06 Riparte l’inchiesta di Borrelli con le comprimarie, sentito l’Arezzo. Arriva il processo, i legali della difesa cercano scappatoie. Tronchetti Provera d’accordo con Moratti “Gli scudetti agli onesti”. Ancora un mese da presidente di Lega per Galliani. Piazzola “Indagate su Zeman”. Baldini “Cambiate le persone in ufficio indagini ma non è cambiato il giudice Palazzi”. Le memorie di fensive di Juve, Milan, lazio e Fiorentina

25/06 Moratti “Un colpo di spugna sarebbe molto grave. Sentenze esemplari o vado all'estero”. Lolli “Nessun colpo di spugna, le inchieste avanzano”. D’Ambrosio “No all’amnistia. Lo scandalo è grave”. Confermate le cene a casa di Giraudo con Pairetto, Bergamo e Moggi. Bergamo “Meani si interessava per conto di Galliani”. Carlo Piazzola “Allontanato dal sistema. Il mondo del calcio deve chiedere scusa a Sensi ”

24/06 Lunedì Borrelli riprende il lavoro. Nel suo mirino le iscrizioni ai campionati e i diritti TV. Commissario Rossi “Potrei cambiare il format dei campionati. Vietate le vendite dei marchi”. Gazzoni (Bologna) “Iscrizioni fasulle per anni”. Corbelli si costituisce parte civile contro Carraro e Della Valle. De Santis al contrattacco. Il Financial Times scettico sulla retrocessione della Juve. Le conclusioni dell’inchiesta di Borrelli

23/06 Dopo i deferimenti spazio alla difesa. De Santis attacca Ancelotti. Abete “Il mondo del calcio attende giustizia”. Blatter: “In Italia situazione seria ma Rossi e Borrelli sono preparati”. Il processo partirà il 29 giugno. Galliani “Ma quale secessione del calcio”. Della Valle “Siamo innocenti”. I sociologi sentenziano: Il calcio un business e non più uno sport

22/06 Scattano i deferimenti. Nel calderone Juve, Milan, Fiorentina e Lazio. Galliani lascia la Lega. Le accuse e i nomi. Costituito il collegio giudicante. La Juve: verificheremo le accuse. La Fiorentina pronta a difendersi. Berlusconi “Mai avuto vantaggi in campo”. Garrone “Giorni difficili, ma la Sampdoria è fuori”. Speculazioni in borsa: in rialzo i titoli di Lazio, Juve e Milan

21/06 Domani i deferimenti, Di Sebastiano segretario della FIGC. Ghirelli si dimette. Abete: Il deferimento dopo le 18 segno di buon senso. Lippi “Non so niente dei deferimenti”. La Porta (Barça) “Moggi in Spagna non potrebbe esistere”. Berlusconi: “Il Milan defraudato”. Perquisita la sede dello Standard Liegi. Zamparini (Palermo) “Faremo la Champions League”

20/06 Cominciano i deferimenti, in moto gli avvocati. I parlamentari scrivono a Rossi “Ora ripescaggi trasparenti”. Prosegue l’indagine disciplinare del CSM sui magistrati coinvolti in calciopoli. De Santis a Matrix racconta la sua verità. Caselli ribatte a De Santis “Mai parlato di arbitri con lui”. Oriali: “Gli scudetti revocati non interessano all’Inter”. Il Ministro Amato ironizza “Mi spiace che il ‘Toro’ non possa incontrare la Juve”. Gattuso “Assurdo andare in B per un trapianto di capelli”

19/06 Borrelli chiude l’inchiesta con una relazione di 180 pagine. Ora tocca a Palazzi “Il calcio deve rimanere imprevedibile. Il sistema può guarire”. A rischio la sponsorizzazione degli arbitri. Quattro arresti per il caso Gaucci. Andreotti “Qualcuno pagherà dazio”. Zamparini (Palermo) “Si torni al sorteggio integrale”

18/06 Si tirano le somme. Dal Palazzo fanno sapere che useranno il pugno di ferro. In attesa della relazione di Borrelli. Gentile (FI) alla procura di Napoli “Sentire Pagliuso sulla estromissione del Cosenza”. Il Genoa va in B, ma Preziosi non festeggia “Troppa rabbia”. 30 mila tifosi rossoblu festeggiano la fine di un incubo

17/06 Il difensore Antonaccio denuncia su di un libro la “realtà oscura” della serie C. “Corruzioni, compromessi e ricatti”. L'ex Presidente del Cosenza, Pagliuso, aspetta la chiamata del Procuratore Borrelli (Video con intervista) anche per la C. Il Procuratore Borrelli prepara le relazioni. Nella prima tranche d’inchiesta ci sono Juve, Lazio, Fiorentina, Milan, Samp. Petrucci “Di amnistia non se ne parla proprio”

16/06 Ripresi gli interrogatori, sentiti Garrone e Marotta. Rossi completa la CAF. Processo vicino. Dai politci tifosi del Torino un no all’amnistia: “Ed ora restituiteci lo scudetto del 1927” . Dalla CAF alla Corte Federale rito abbreviato. Stabiliti tempi e modalità del processo. Secondo Adiconsum falsato il 30% delle partite del campionato 2003/04. La Fiorentina replica a Preziosi: “La cena con Moggi c’è stata, ma nessuna festa”. Cellino (Cagliari) “Mi auguro che tutto sia un grosso errore. Serve una presidenza super-partes”

15/06 Il calabrese Ruperto nominato presidente della CAF. Pagliuso (Cosenza) “Adeguarsi allo strapotere Juve dava privilegi”. Chiesta audizione a Borrelli. Il CSM vieta ai magistrati di occuparsi di giustizia sportiva. Revocati tutti gli incarichi. Ministro Melandri “Si va verso la vendita collettiva dei diritti televisivi”. Rossi “Se Galliani è in conflitto di interessi non è un mio problema”.

14/06 Il Commissario Rossi nomina Agnolin commissario dell’Associazione Arbitri. Casarin “L’arbitro torni ad essere l’uomo misterioso”. L’azzeramento della CAF è questione di ore. Si va verso la nomina di Ruperto. Pagliuso chiede la riammissione in serie B del Cosenza Calcio 1914. Intercettazioni sui PM. Paparesta si difende: “Carriera stroncata se denunciavo l’irruzione di Moggi”. Prosegue l’inchiesta GEA. A Napoli prosegue l’inchiesta stralcio che riguarda giudici e polizia. La Juve ricomincia da Cobolli Gigli e Tardelli

13/06 Chiuso il primo filone di indagini. Il Presidente della Corte d’Appello Federale, Martellino, si difende. Processo doppio. Si allarga l’inchiesta del CSM. Mercoledì le decisioni del plenum. Abete e De Rossi: Nessuna amnistia anche se vinciamo. Buffon “Bello sudare la maglia per l’Italia”. I favori della “cupola” alla Lazio. La Juve riparte voltando pagina in fretta: nuovo Cda.

12/06 Girando da Borrelli “Nessuna gara era preordinata”. Ascoltato il dipendente della Federcalcio Galati “Chi si oppone viene vessato”. Anche la Samp nell’indagine. Blatter “Trovati i problemi ora si va verso le soluzioni”. La Lega va verso la riscrittura del regolamento. E poi Galliani, Sacchi, Di Pietro, Campana, Pescante.

11/06 Una domenica tranquilla. Lunedì Giraudo da Borrelli. Il Legale di Titomanlio “Nessun muro di reticenza”. Trezeguet “Aspettiamo la giustizia sportiva”. Gli sponsor della Juve ripongono la loro fiducia nella società

10/06 Borrelli si concede una pausa. Il Presidente Cellino “Rossi chieda consigli ai presidenti onesti”. Secondo il legale di Lotito il campionato slitta a dicembre. Del Piero “Spero che per la Juve si risolva nel migliore dei modi” L’assistente Titomanlio: “Pronti a collaborare”

09/06 Borrelli contro un “muro difensivo concordato”. Maxi audizione con Meani (Milan): quasi otto ore. Non esiste alcun super teste. Tre ore di interrogatorio per Carraro e tre anche per Pieroni. Pirrone replica a Bergamo: “Io scarso e onesto, lui invece?”. Catricalà “Presto regole per i procuratori”. Adiconsum presenta uno studio sugli errori arbitrali dal 2002 al 2004. Avv. Coppi: “Il Coni potrebbe costituirsi parte civile”

08/06 Bergamo interrogato per nove ore “Fatto fuori da Pairetto e Lanese”. Per Pairetto sei ore di interrogatorio. Moggi dice no a Borrelli. Oggi tocca a Carraro. Della Valle “Non abbiamo fatto nulla di strano”. L’AIA rigetta il ricorso di De Santis: non andrà ai mondiali. Galliani ascoltato per due ore. L’Antitrust collabora con Rossi

07/06 Interrogatori fiume per De Santis e Paparesta. Borrelli: “Nessun pentito. Entro 10 giorni la relazione alla Procura sportiva”. La Commissione Cultura della Camera avvierà un indagine. Pirrone: “Già da tempo denunciavo pressioni”. Gaucci Jr: “C’è ancora paura della ‘cupola’

06/06 Borrelli mette sotto torchio gli arbitri. No Intertoto per il calcio italiano. E Rossi incassa l’ok di Uefa e Fifa. Corioni: “Girando la mente, Galliani gli obbediva”. Lazio e Juve nel mirino di Borrelli. Rossi incontra Galliani: Nessuna accordo sulla gestione della Lega. Blatter “Felice della reazione delle autorità italiane”

05/06 Borrelli a tutto campo, vuol vederci chiaro su tutto. E il Coni ricorre alla Caf per la sentenza su Agricola per il doping. Mazzarri ascoltato dal PM di Napoli. Cesare Geronzi ascoltato per due ore dai PM. L’ex segretaria della CAN, Fazi, non risponde. Pelè “Spero che la giustizia punisca tutti”. Blatter “Ci vogliono arbitri professionisti”

04/06 Borrelli in azione: L'arbitro Pirrone interrogato per tre ore. Il Milan si ribella: “Una campagna contro”. Lite in un bar per calciopoli, ci scappa il morto

03/06 Cannavaro e Trezeguet interrogati dai PM a Roma. La Procura di Torino vuol riaprire l’inchiesta sulle designazioni. Undici giorni per rifondare la Juve. Somma “Non cambia nulla. Moggi resterà sempre un grande”

02/06 Il procuratore Borrelli pronto per il maxiprocesso. Ombre sulla partita Udinese-Milan del 2005: Galliani e Pozzo non ci stanno. Galliani: “Siamo stati danneggiati”. Il Legale di Moggi replica a Galliani “Ha letto tutte le intercettazioni?”. Spalletti in procura a Napoli.

01/06 Il commissario Rossi: “Una situazione che non pensavo così grave”. Secondo l’ex vicecapo dell’Ufficio indagini Juve e Fiorentina in B. Galliani pronto a lasciare. Preziosi sentito dalla Procura di Napoli. Nevio Scala: “Tutto deprimente. Con gli azzurri si può andare avanti”.

31/05 Calcio nel caos: Lotito ai PM: “Lazio pulita”. Il difensore di Moggi: “Il Milan il vero potere”. I rossoneri "Manovre diversive". Petrucci “Voltiamo pagina, torniamo a parlare di sport”. Verdone “Di fronte allo scandalo del calcio mi vergogno di essere italiano”. Zeman “Io alla Juve? Non potrei. Ipotesi Baggio? sarebbe solo per immagine”.

29-30/05 Calcio nel caos: Caso Gea,sentito l'arbitro cosentino Palmieri: “Mai rilasciato interviste”. Lazio nei guai: aggiotaggio per Lotito. Niente incarichi sportivi per i magistrati del CSM. Avv. Grassani “Milan in B, ipotesi per ora non ipotizzabile”. Del Piero “Orgoglioso di essere juventino”. V.Franza "Ipotesi A per il Messina". Ieri sentito Della Valle.

28/05 Calcio nel caos: Per Borrelli una settimana intensa. Bonfrisco “Paparesta fuori dalle regole”. Gattuso: “Qualcuno sputa nel piatto”.

27/05 Calcio nel caos: L’inchiesta entra nel vivo. Borrelli al lavoro e Lippi difende il figlio. Commissario Rossi: “Sconti per nessuno”. Sacchi e Agnolin: “Chi ha sbagliato paghi”. Lippi: “In Italia chi è indagato è già condannato”. Peruzzi accusa: “Moggi il pastore e noi il gregge”.

26/05 Calcio nel caos: Gli atti passano a Borrelli: Parte ufficialmente “Piedi Puliti”. Galliani rimane solo, si dimette Zamparini. Gigi Riva: “Beckembauer ha parlato da bambino”. Cossiga: “Tangentopoli era più onesta”. Sacchi: “Torniamo al calcio di prima, senza banchieri e politica”. Il figlio di Lippi indagato a Roma e Milano.

25/05 Calcio nel caos: Interrogatori a Napoli e Roma e perquisizioni della GdF. Cannavaro ci ripensa. Albertini: “Pensavo ci fosse sudditanza psicologica, invece...”. Cecchi Gori “Affossato perchè scomodo. I 5 anni più brutti della mia vita”. Licenza Uefa per 14 club: manca la Lazio. I tiofosi si costituiscono parte civile. Gli ex vogliono Boniperti presidente della Juve

24/05 Calcio nel caos: La Lega Calcio cerca nuove regole. Alla Gea e ad Alessandro Moggi oltre il 10% del mercato delle procure. Conti: “Lotta al conflitto d’interessi”. La Finanza nella sede del Crotone e della Reggina. Buffon in Procura. Galliani confermato in Lega. Cannavaro: “Gli scudetti della Juve, meritati”

23/05 Calcio nel caos: Il commissario della FIGC, Rossi, nomina il procuratore Borrelli capo ufficio indagini. Scatta “Piedi puliti”. A Napoli sfilano i testi. perquisita la sede della Torres

22/05 Calcio nel caos: Lippi rimane al suo posto. Moggi cita Berlusconi. Chieste le dimissioni di Galliani che le respinge, l’inchiesta va avanti. Moggi: “Un’imboscata di Galliani”. Guido Rossi: “Beckenbauer ne approfitta”. Avv. Stagliano “La Juve in B”

21/05 Calcio nel caos: Moggi ebbe un ruolo importante nelle elezioni di Carraro e Galliani. Tardelli replica a Beckenbauer “Anche in Germania c’è il marcio”. Chieste le dimissioni di Lippi. Le intercettazioni di De Santis

20/05 Calcio nel caos: Il potere assoluto di Moggi. Ora è fuga dalla Gea. Si dimette anche il Generale Attardi. Beckembauer: L’Italia la pagherà ai Mondiali. Le tifoserie di Messina, Crotone e Reggina non ci stanno

19/05 Calcio nel caos: La Gea controllava anche Reggina, Livorno e Siena. Gazzoni: “Le dimissioni di Carraro sono finte”. Interrogati Lippi e Zeman. Si dimette il Generale Pappa

18/05 Calcio nel caos: Il Commissario Rossi fa piazza pulita. Le intercettazioni di Carraro e Moggi che preparavano le elezioni in Lega. Menzionato Pisanu. Sospesi nove arbitri, la Finanza a casa di Moggi e nella sede della Juve

17/05 Calcio nel caos: Il Commissario Rossi al lavoro. Spunta il filone doping. Dopo il vertice delle Procure, nuovi accertamenti. Definite le competenze delle Procure di Roma e Napoli.

16/05 Calcio nel caos: Guido Rossi commissario della FIGC chiamato a sistemare il calcio e le sue regole. Petrucci rassicura Lippi “Verrò a trovarti con Rossi”.

 

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