Processo a calciopoli, secondo tempo. Parte il
secondo, e ultimo, grado
21/07 L'attesa sta per terminare. Comincera' sabato mattina alle
9, all'ormai noto hotel Parco dei Principi, il processo di secondo
grado (ultimo grado "sportivo") davanti alla Corte Federale
per le quattro societa' e i ventiquattro soggetti condannati dalla
Caf nell'ambito dell'inchiesta su calciopoli condotta dal capo dell'Ufficio
indagini della Figc Francesco Saverio Borrelli e dai suoi collaboratori.
Si riparte da dove tutto era finito, dallo stesso Parco dei Principi
dove lo scorso venerdi' il presidente della Commissione d'appello
Federale Cesare Ruperto aveva pronunciato le durissime sentenze
contro Juve, Lazio e Fiorentina, tutte retrocesse in B con rispettivamente
30, 7 e 12 punti di penalizzazione, e contro il Milan, privato della
Champions League e costretto a partire nel campionato 2006-07 da
-15. Si annuncia un week-end intenso, con la Corte Federale che
esaminera' i ricorsi presentati dagli avvocati delle parti interessate,
lavorando anche domenica. La sentenza e' prevista per meta' della
prossima settimana -fa sapere la Figc- ma chi crede che tutto sia
destinato a concludersi con queste sentenze si sbaglia di grosso.
Oggi, in un'intervista alla "Gazzetta dello Sport", il
presidente del Tar del Lazio ed ex numero uno della Corte Federale
Pasquale De Lise ha fatto capire che, a differenza di quanto detto
dal suo successore Sandulli, i ricorsi alla giustizia amministrativa
non vanno esclusi. "La legge, e soprattutto il diritto - ha
spiegato - vanno intepretati. Noi come Tar ogni anno definiamo la
bellezza di 15 mila ricorsi. Proprio perche' le norme si prestano
a diverse interpretazioni, come quelle, ad esempio, della tutela
dei diritti delle societa' quotate in Borsa, che hanno interessi
patrimoniali enormi e con azionisti che rischiano e vanno tutelati".
E questo e' proprio il caso di Juve e Lazio, con il presidente Lotito
che pare intenzionato a ricorrere fino alla Corte di Giustizia Europea.
La societa' biancoceleste, intanto, incassa la solidarieta' di 13
parlamentari che in una nota chiedono alla Corte Federale di "ripristinare
i valori del giusto processo, dando all'opinione pubblica la certezza
di una decisione serena, ancorata ai fatti provati, senza recepire
teoremi di alcun genere e proprio in forza di cio' la Lazio deve
essere scagionata per non aver violato nessuna norma come si evince
dagli atti oggetto di giudizio". Ma sul fronte calciopoli tiene
banco anche il secondo filone, quello che ieri ha sbattuto in prima
pagina la Reggina. "Mi viene da dire che sono 'imbufalito'
- sono state le parole del tecnico Walter Mazzarri - Credo sia il
termine giusto per dare un'idea di cio' che sento dentro di me per
tutto quello che circola sul nostro conto. Ho letto che sarebbero
sei le gare sotto accusa. Ho rivissuto quelle gare, l'intero campionato
e mi mi sento ancor di piu' 'cornuto e mazziato' - aggiunge - perche'
ripercorrendo tutte le tappe di quel torneo il campo e i fatti,
tutti documentabili, dimostrano il contrario di quanto insinuato
in questi giorni". Oggi, intanto, si e' fatto sentire anche
l'ex presidente della Figc Franco Carraro, che e' stato tirato in
ballo da Giraudo e Moggi in una telefonata con Foti. I due ex dirigenti
bianconeri avevano detto al presidente della Reggina che Carraro
si era interessato, contattando l'allora giudice della Caf Cesare
Martellino, della vicenda Mozart, il calciatore della societa' calabrese
la cui squalifica per doping venne revocata proprio dalla Commissione
d'appello. "Io - ha dichiarato Carraro - di questo argomento
non ho mai parlato ne' con il presidente Martellino ne' con Moggi
e Giraudo". L'ex presidente della Federcalcio ricorda che allora
i telefoni dei due ex dirigenti bianconeri "erano controllati,
e' facile verificare la veridicita' della mia affermazione. Ho dato
mandato al mio legale di tutelare in sede giudiziaria la mia onorabilita'".
Il tempo dira' chi ha ragione.
Carraro: “Mai parlato con il Presidente
della CAF per il caso Mozart
21/07 "Taluni organi di stampa riferiscono oggi che, nel corso
di una telefonata, i signori Giraudo e Moggi hanno detto al signor
Foti che io avrei assicurato loro di aver parlato con il presidente
della Caf, Cesare Martellino, di una vicenda riguardante il giocatore
Mozart. Io di questo argomento non ho mai parlato né con
il presidente Martellino né con i signori Moggi e Giraudo".
Lo scrive, in un comunicato, l'ex presidente della Federcalcio,
Franco Carraro, dopo avere appreso che il suo nome è stato
inserito anche nella vicenda che ha portato all'emissione di un
avviso di garanzia nei riguardi del patron della Reggina, Lillo
Foti. "Poiché, all'epoca i telefoni dei signori Moggi
e Giraudo erano controllati - conclude la nota - è facile
verificare la veridicità della mia affermazione. Ho dato
mandato al mio legale di tutelare in sede giudiziaria la mia onorabilità".
Mazzarri (Reggina) “Sono davvero imbufalito”
21/07 "Mi viene da dire che sono 'imbufalito'. Credo sia il
termine giusto per dare un'idea di cio' che sento dentro di me per
tutto quello che circola sul nostro conto. Ho letto che sarebbero
sei le gare sotto accusa". Walter Mazzarri, dal ritiro della
Reggina a Brusson, e' un fiume in piena. Il tecnico del club calabrese
commenta cosi' le ultime notizie in merito a calciopoli . Il presidente
Lillo Foti ha ricevuto un avviso di garanzia e dalle intercettazioni.
"Ho rivissuto quelle gare, l'intero campionato e mi mi sento
ancor di piu' 'cornuto e mazziato' - aggiunge Mazzarri - perche'
ripercorrendo tutte le tappe di quel torneo il campo e i fatti,
tutti documentabili, dimostrano il contrario di quanto insinuato
in questi giorni". Mazzarri vuole una giustizia giusta: "Voglio
avere fiducia nella giustizia ma vorrei che sia competente nella
materia calcio, andando ad analizzare i fatti al di la' delle chiacchiere
che si stanno tirando in ballo. Dico questo, e dopo 30 anni di calcio
penso di poter dire la mia, nella convinzione di poter andare di
fronte a chiunque a testa alta per dimostrare che tutto cio' che
la Reggina ha conquistato sul campo lo ha raggiunto con il sudore
e in maniera leale e sportiva. Guai a chi mette in dubbio il risultato
sportivo mio, dei miei calciatori e della Reggina in questi due
anni di gestione. Anzi posso sicuramente dimostrare che in quella
stagione gli errori arbitrali, e continuero' sempre a definirli
errori in buona fede, a sfavore sono stati nettamente di piu' di
quelli a favore e che la Reggina probabilmente non avrebbe concluso
con 44 ma con almeno 50 punti". Il tecnico analizza alcune
gare: "Se scorriamo poi le gare oggetto d'inchiesta ad esempio
in Udinese-Reggina l'arbitro non ha assolutamente condizionato la
partita - prosegue Mazzarri - il sottoscritto e' stato pure espulso
e la mia squadra ha ricevuto al termine dell'incontro i complimenti
del Presidente Pozzo e dell'allenatore Spalletti. Perche' avrei
dovuto protestare fino a farmi espellere? Perche' vivere la gara
con veemente passione se avessi assistito ad un arbitraggio a noi
favorevole? A Genova poi contro la Sampdoria sul 2-1 per i blucerchiati
eravamo sul punto di pareggiare, traversa di Mozart ed occasioni
di Bonazzoli e Borriello, ed invece l'arbitro concesse un rigore
dubbio a nostro sfavore per fallo di mani di De Rosa che chiuse
definitivamente la partita in favore dei locali. Questo sarebbe
l'atteggiamento di un arbitro conciliante? Dico questo senza analizzare
le altre gare in oggetto e tutti quei torti, documentabili, che
abbiamo subito durante quella stagione, vedi a Roma con la Lazio,
a Verona contro il Chievo, a Milano contro il Milan etc. E qui non
sto parlando di chiacchiere, illazioni o fantacalcio ma di fatti
che abbiamo vissuto sulla nostra pelle e che sono agli occhi di
tutti". Quella di Mazzarri e' una difesa a spada tratta: "Difendo
questi due anni perche' i nostri tifosi non debbano avere il minimo
dubbio che i risultati conquistati sul campo possano essere stati
macchiati, anzi penso proprio il contrario. Spero che queste accuse
vengano smontate una per una come le smonterei io se dovessi esser
chiamato in causa. Sul campo non c'e' niente che oggettivamente
possa far pensare a cio', casomai proprio l'esatto contrario".
Continua ancora il tecnico: "I risultati sportivi ottenuti
dalla Reggina in questi anni e in particolare in quella stagione
sono inappuntabili e sfido chiunque a dimostrarmi, cassette alla
mano, che i punti della Reggina non sono stati meritati anzi dimostrerei
che saremmo riusciti a guadagnarne anche di piu'. Non voglio nemmeno
pensare ad una Reggina in serie B perche' al di la' delle chiacchiere
i fatti dimostrano che sul campo la Reggina ha subito piu' errori
arbitrali contro di quelli a favore. Mi preparo e ci prepariamo
con grande professionalita' ad un altro anno di serie A, una massima
serie meritata e legittima".
Il comune di Reggio propone un collegio di difesa
istituzionale
21/07 "Se esiste un disegno austro-ungarico volto al ripescaggio
del Bologna assumendo atteggiamenti nei confronti della Reggina
non molto dissimili da quelli del famoso 'lupus et agnus' di fedriana
memoria, vorrebbe dire che la difesa della Reggina, a qualsiasi
livello, non sarà di competenza soltanto del presidente Lillo
Foti, ma anche e soprattutto, delle Istituzioni reggine, di qualsiasi
ordine e grado, a partire da Roma fino alle proiezioni periferiche
regionali e cittadine, senza esclusione di colpi, poiché
la Reggina, saggiamente amministrata da Foti, è un patrimonio
di Reggio e dei reggini, anche periferici". A sostenerlo è
stato il presidente del Consiglio comunale di Reggio Calabria Aurelio
Chizzoniti, in merito al coinvolgimento della Reggina in calciopoli.
"Proprio per questo - ha aggiunto Chizzoniti - propongo la
costituzione di un collegio di difesa che affianchi le iniziative
della Reggina, officiato dal Comune e dall' Amministrazione provinciale
di Reggio Calabria, ovvero da qualsiasi ente autarchico territoriale
sensibile alle sorti della società amaranto, inestimabile
patrimonio di tutta la collettività". Chizzoniti ha
anche annunciato la convocazione della conferenza dei capigruppo
al Comune per lunedì prossimo "per concordare tempi
e modalità della convocazione del Consiglio comunale, perché
affronti e si determini in ordine alla gravissima situazione di
pericolo che la Reggina corre. Nel tentativo - ha concluso Chizzoniti
- opportuno, corretto e doveroso, di chiarire, nei limiti del consentito
possibile, alcuni segmenti decisamente sospetti, sul versante della
deducibilità cronologica che, francamente, lasciano alquanto
perplessi, come la trasmissione degli atti al Procuratore Federale
che precede e non segue l' avviso di garanzia emesso nei confronti
del presidente Lillo Foti e degli altri indagati"
Corbelli “Pronto a testimoniare a favore
della Reggina”
21/07 "La Reggina, per anni, e' stata vittima dei torti arbitrali,
del sistema di potere che governava Figc e Lega, ha pagato addirittura
con la retrocessione in serie B, nel campionato 2000-2001, finito
con l'apertura di una inchiesta della Procura della Repubblica di
Bari, grazie ad un esposto-denuncia di Diritti Civili, per la partita
Bari- Reggina, finita 1-0 per un rigore inesistente concesso dall'arbitro
Treossi alla squadra pugliese. Questo e' quanto sono pronto ad andare
a denunciare, testimoniare e documentare davanti ai magistrati di
Napoli e alla giustizia sportiva". E' quanto afferma il leader
del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, il primo, in Italia,
a denunciare e far scattare le inchieste, a partire dal 1998, della
magistratura (le indagini della Procura di Firenze, sulla partita
Empoli-Juventus 0-1, del 19 aprile '98, e della Procura di Torino,
su Juve-Roma 3-1, del 10 febbraio '98, e Juve-Inter 1-0, del 26
aprile '98) sullo "scandalo delle designazioni arbitrali, dei
sorteggi pilotati e degli scandalosi arbitraggi del campionato 97-98",
aperte dai magistrati delle due stesse procure e archiviate nel
1999. Corbelli dopo quegli esposti, nel 2001, aveva denunciato i
numerosi e clamorosi torti arbitrali subiti dalla Reggina. Per uno
di essi, il rigore-fantasma, concesso dall'arbitro Treossi al Bari,
in Bari-Reggina, del 21 gennaio 2001, che costo' la sconfitta alla
squadra reggina e fece gridare allo scandalo tutta l'Italia sportiva,
la Procura della citta' barese, a seguito di un esposto-denuncia
presentato da Corbelli, apri' una inchiesta. Il reato ipotizzato:
illecito sportivo a carico di persone da identificare. Corbelli
venne anche ascoltato dai carabinieri su delega dei magistrati pugliesi.
Anche questa inchiesta venne poi archiviata. Oggi invece la Reggina
viene accusata nell'ambito dell'inchiesta su "Calciopoli".
"Con la Reggina si colpisce la Calabria, la regione piu' debole.
Dopo il Cosenza Calcio, cancellato nel 2003 dalla serie B (per far
posto alla Fiorentina di Diego Della Valle, ripescata dalla serie
C2) e da tutti i campionati professionistici, per il ritardo di
un giorno nella presentazione di alcuni documenti, si vorrebbe adesso
colpire un'altra squadra calabrese. E' grave, paradossale e inaccettabile
che si colpisce la Reggina , ovvero > afferma Corbelli - la squadra
che in questi anni ha solo subito clamorosi torti arbitrali, come
ho piu' volte denunciato alla magistratura, sulla stampa e in tv,
al "Processo di Biscardi". La squadra calabrese, per queste
ingiustizie arbitrali, ha pagato il prezzo piu' alto: la retrocessione
in serie B, nel 2001. Oggi la si vorrebbe processare, condannare
e far retrocedere di nuovo in serie B per quella che, se mai e'
stata commessa dal suo presidente, Foti, e' stata solo una azione
di legittima difesa dopo tutti gli scandali arbitrali, le ingiustizie
e i danni economici (e non solo) subiti, e che sono culminati con
la retrocessione (assolutamente immeritata, profondamente ingiusta
e che ancora oggi grida vendetta) nel campionato 2000-2001. Per
questo sono pronto ad andare a testimoniare, a Napoli e davanti
alla giustizia sportiva, a favore della Reggina, per raccontare
e documentare la verita' e cioe' tutto quello che contro la squadra
calabrese, in questi anni, e' stato fatto e che io ho sempre denunciato
alla magistratura, sui media e al Processo di Biscardi".
Prodi “Non tollereremo scene come quelle
di Firenze. Spero non paghi solo il mio Bologna”
21/07 ''Qualunque sia la sentenza finale, non tollereremo scene
come quella degli ultras alla stazione di Firenze, che hanno tagliato
in due il paese per ore. Sia chiaro.: ognuno dovra' agire con responsabilita'
''. Lo dice il premier Romano Prodi nell'intervista pubblicata questa
mattina dal ''Corriere della Sera''. Prodi giudica positivamente
il corso della giustizia sportiva riguardo a ''calciopoli'': ''Sono
contento che non ci sia stata amnistia, che la Coppa del mondo non
abbia cancellato uno scandalo che ha umiliato milioni di sportivi''.
"Spero che alla fine non sia solo il mio Bologna a pagare".
A detto il presidente del Consiglio Romano Prodi nel corso di un
colloquio tornando a commentare la vicenda calciopoli.
Nuova legge sui diritti TV, apprezzamenti bipartizan
21/07 Era nell’aria da tempo. Dopo 'calciopoli' era salito
ai primi posti dell'agenda politica. Con la vittoria del Mondiale
e la rivincita del 'calcio pulito', si erano moltiplicate le voci
che questo fosse il momento giusto: ''Ora o mai piu''', si mormorava
in Parlamento. E, puntuale, e' arrivato il via libera del Consiglio
dei ministri alla delega al governo per scrivere la nuova legge
sui diritti Tv del calcio. Una decisione accompagnata da apprezzamenti
bipartisan, che pero' non ha superato lo scoglio che ha bloccato
ogni decisione nella scorsa legislatura: la netta opposizione di
Forza Italia alla contrattazione collettiva dei diritti da parte
delle societa' e tanto piu' a limiti imposti alle tv acquirenti.
In ballo, tra Rai, Mediaset, Sky, eventuali nuove piattaforme, ci
sono molte centinaia di milioni di euro per le societa'. Forza Italia,
con i deputati Lainati, Testoni e Crosetto, annuncia dunque bufera
in Parlamento e fa sapere che il ddl ''e' un atto di arroganza ai
limiti dell'incostituzionalita': se l'Unione vuole rivedere la legislazione
che regola il mondo del pallone venga in Parlamento''. Stessa, durissima
opposizione della scorsa legislatura, quando la proposta di legge
di An resto' ferma in commissione Cultura della Camera soprattutto
per le resistenze degli azzurri. Oggi il presidente di quella commissione
e' Pietro Folena (Prc), che apprezza l'iniziativa del governo: ''Mi
pare che l'esecutivo recepisca un orientamento diffuso, mi auguro
che su questa materia si possa trovare una larga condivisione''.
Da destra la sponda gliela offre Andrea Ronchi, cofirmatario assieme
a La Russa della pdl mai approvata, secondo il quale il governo
''si muove sulla strada giusta, quella gia' tracciata da An''. Anche
Lucaino Ciocchetti (Udc) apre: ''Lavoreremo insieme alle altre forze
politiche per arrivare a un testo condiviso, le premesse ci sono
tutte''. Il nodo, pero', e' quello che coinvolge i club con contratti
Tv a lunga scadenza, alcuni dei quali con Mediaset, Sky e Sportitalia.
''E' assolutamente inaccettabile - attaccano Lainati e Testoni di
Fi - che il governo pretenda di intervenire sui contratti gia' in
essere. E' una vera e proprio ignominia giuridica che non avra'
mai il via libera''. Gli si affianca Crosetto: ''Ora vogliono abolire
una norma approvata nel '99 dal centrosinistra: questo e' il governo
delle contraddizioni''. ''Siamo alle solite - ribatte Giuseppe Giulietti
(Ulivo) - ogni volta che si tocca il perimetro degli interessi del
'capo', loro si calano l'elmetto e danno battaglia. Con buona pace
dell'interesse generale del Paese''. Rincara la dose Giovanni Lolli,
sottosegretario allo Sport: ''Dispiace constatare che ancora una
volta Forza Italia si sia schierata su una posizione conservativa,
a difesa di interessi parziali''. Insomma, la legge non e' ancora
stata scritta, ma in Parlamento gia' si affilano le armi. Non e'
pienamente soddisfatto della scelta del governo neanche Maurizio
Gasparri, che pero' ne fa una questione piu' di metodo che di merito.
''Discutiamo pure le nuove regole dei diritti Tv - dice l'esponente
di An - ma non con una delega al governo: la questione va affrontata
in Parlamento''. Dalla maggioranza il coro degli apprezzamenti e'
unanime. Tutti d'accordo: questo ddl e' il primo passo per il rilancio
del calcio italiano, che garantira' in futuro campionati sempre
piu' equilibrati e affascinanti. Per il ministro dello Sport Giovanna
Melandri il provvedimento e' solo ''il primo di una complessa azione
di riforma dell'organizzazione sportiva''. Ma, per vedere quelli
successivi, ci si dovra' prima riparare dal temporale che si annuncia
in Parlamento.
Ministro Melandri “Per i diritti TV si torna
alla trattativa collettiva”
21/07 Il Consiglio dei Ministri ha varato la procedura per l'approvazione
di una legge-delega che nel giro di sei mesi faccia tornare il calcio
all'antico, seguendo i modelli inglese, tedesco, francese "ma
soprattutto quello della Champions League" ha detto il ministro
dello Sport Giovanna Melandri. "A differenza di altri paesi
- ha osservato Melandri - la disciplina attribuiva ai singoli club
la titolarità dei diritti televisivi. Questo ha avuto ripercussioni
negative sulla capacità del sistema calcio. Adesso si torna
ad una negoziazione collettiva. Ci si torna con lo scopo di trovare
un nuovo equilibrio e per restituire maggiore competitività
al sistema calcistico". Il principio di fondo è semplice.
"I nuovi criteri per la redistribuzione dei diritti - ha spiegato
la Melandri - almeno metà dovrà essere divisa in parti
uguali, e le restanti risorse dovranno essere attribuite alla Lega
perché a sua volta le redistribuisca in base ai criteri di
bacino d'utenza e risultati sportivi. Inoltre ci sarà una
quota da destinare a fini di mutualità generale per il sistema
sportivo". Come ha osservato il sottosegretario al ministero
dello Sport, Lolli: "Abbiamo girato la clessidra...".
La difesa della Lazio ha grande fiducia nella
Corte Federale
21/07 Calciopoli, secondo atto: domani si riparte e la Lazio e'
pronta. E, soprattutto, e' molto fiduciosa sul lavoro della Corte
Federale. ''C'e' fiducia, tanta fiducia e c'e' la piena consapevolezza
che questa commissione valutera' con molta attenzione tutte le carte
che avra' davanti'', il pensiero dell'avvocato Gianmichele Gentile,
il legale di punta della societa' laziale. Quello degli avvocati
biancocelesti, comunque, non e' il solito ottimismo della vigilia,
ma una seria presa di coscienza del ''lavoro svolto fino adesso''.
In tutte queste giornate, infatti, non e' stato fatto altro che
studiare le carte, preparare le memorie difensive e le controdeduzioni,
prima alla Procura Federale, ma anche alle squadre cointeressate
come Bologna, Treviso, Brescia e Lecce. Per quel che riguarda le
prime due la Lazio proprio domani depositera' in aula l'inammissibilita'
del loro appello. E questo perche' il loro ricorso, che mira a riesaminare
le gare con il Bologna e con il Parma, si basa ''su punti che non
formano oggetto di appello da parte del procuratore federale''.
Insomma, la Lazio, che potrebbe parlare gia' nella mattinata di
domani dopo l'intervento del procuratore Stefano Palazzi, visto
che all'ordine del giorno e' la prima societa', appare molto determinata.
''Siamo tranquilli - ha spiegato l'avvocato Gentile -, sicuri e
certi che che saremo ascoltati e che ci sara' un'attenzione scrupolosa
da parte della Corte, composta tra l'altro da avvocati che si conoscono
molto bene nell'ambiente e che hanno una competenza in materia fuori
dal comune''. Di sicuro il presidente della Corte Sandulli e i suoi
collaboratori ragionano e vedono le cose da avvocati, un ''veder
le cose da punti di vista diversi, insomma, non hanno la visione
giudicante del magistrato''. La Lazio parlera' molto nella breve
fase dibattimentale riservata agli imputati. Chiedera' di mettere
agli atti le dichiarazioni di Tombolini e del giudice Ferri, ma
soprattutto spieghera' il comportamento di Lotito davanti alle istituzioni.
E' solo questo, ossia l'agire in modo lecito con Carraro e Mazzini
e non il contrario, il punto di forza della difesa biancoceleste.
''Ci troveremo davanti a un dibattimento molto piu' veloce e snello
- assicura Gentile -, addirittura credo che, nel giro di due giornate
si potrebbero chiudere e andare a sentenza gia' lunedi'''. Una cosa
e' sicura: se la Corte Federale dovesse confermare il verdetto della
Caf, la Lazio non si fermera' piu'. ''Non vogliamo dire nulla in
proposito - ha detto con calma Gentile -, ma se le cose dovessero
rimanere tali, saremo fermi e determinati: andremo al Tar, anche
se prima passeremo per la Camera di Conciliazione e Arbitrato del
Coni, l'ultimo grado di giustizia sportiva, un passaggio obbligato
per andare al Tar. Speriamo, pero', che non ce ne sia bisogno, io
ci credo...''.
Servizi precedenti
20/07:
Reggina nella bufera. Avviso di garanzia a
Foti, Bergamo De Santis, De Marco e Pieri.
Secondo la Procura di Napoli la Reggina subalterna alla Juve.
Le intercettazioni di Foti. La verità
di De Santis. Secondo la Lazio la chiave di
tutto è Carraro. Rossi assicura “nessuno
slittamento dei campionati. A breve l’assegnazione dello scudetto”.
Mediaset vuole rinegoziare i diritti TV. Il
Governo pensa ai rimedi
19/07:
Foti “Non ci sono gli estremi per deferire
la Reggina”. Zamparini accusa Galliani
che minaccia querele. Cellino non risponde. Il presidente
della Corte, Sandulli, invita i club ad accettare i verdetti. Ricorsi
al TAR: cosa prevede la legge. Scudetto all’Inter:
al lavoro una commissione apposita. Nuovi
scenari e opportunità per i calciatori disoccupati.
Donadoni prende servizio come CT. La Uefa
respinge la richiesta dell’Empoli
18/07:
Parte l’appello. Sabato la prima camera
di consiglio. Presentati tutti i ricorsi.
Foti (Reggina) “Sulla 2a inchiesta solo chiacchiere”.
Cellino presidente di Lega fino al 26. Matarrese
“Prima gli uomini e poi le regole”. Difesa
Juve: Pene sproporzionate. Donadoni prende servizio come
CT. La Uefa respinge la richiesta dell’Empoli
17/07:
La Corte Federale è pronta.
Sabato l’appello. Palazzi si oppone alle sentenze di primo
grado. Ulivieri: “La legge sportiva è chiarissima”.
I francesi vogliono i posti Champions League
delle italiane. Il Presidente dell’Empoli
scrive a Rossi e alla Melandri per la Uefa. Moggi
su Repubblica “Il mostro non sono io”. I tifosi
di Firenze occupano per due volte la stazione. Pessotto
fuori pericolo incontra le figliole: “Sono felicissimo”
16/07:
Cecchi Gori “I veri capi sono Carraro,
Giraudo e Galliani”. Ora spazio ai ricorsi.
A rischio il via dei campionati. Ministro Melandri “Le
sentenze vanno rispettate. A giorni le regole sul diritto TV”.
I legali della Juve pronti con il ricorso.
La difesa della Lazio è convinta di
smontare la tesi della CAF.
15/07:
Parte la seconda tranche dell’inchiesta,
in arrivo i deferimenti. Corbelli: “Si
indaghi sul ripescaggio della Fiorentina”. Della Valle
“La nostra strategia non cambia”. Mazzarri
(Reggina) “Non siamo coinvolti. Salvezza ottenuta sul campo”.
Le difese affilano le armi. Capezzone
(RNP) “Mano leggera dei giudici per il Milan”. Il
presidente della Juve più sereno, a rischio 500 ml di contratti
e Dechamp accetat la sfida. Lotito pronto a tutto. L’Empoli
chiede la licenza Uefa. Zeman “Ora c’è da sperare
che le irregolarità non si ripetano”. Prima
operazione di Guido Rossi: Viterbese ammessa in C2
14/07
Sentenza choc: Juve
in B a -30, Milan in A (-15) senza Champions, Lazio (-7)
e Fiorentina (-12) in B. Tolti due scudetti alla Juve. Come
saranno i prossimi campionati di A e B. Le
reazioni di Juve, Milan, Fiorentina e Lazio. Le richieste
dell'accusa e il dispositivo emesso. Disordini a Firenze. Alla
procura di Torino indagini aperte
13/07:
Aspettando la sentenza l'AIA da piazza pulita:
fuori nove arbitri, tra di loro anche Dattilo. Protesta
il sindaco di Gioiosa. Il Tribunale di Roma respinge il fallimento
della Fiorentina di Cecchi Gori : “Amarezza per il danno subito”.
Berlusconi attacca tutti. Borrelli
“Berlusconi? Non mi aspetto che parli a mio favore”.
Rossi “Non mi interessa ciò che dice
Berlusconi”. Moggi si difende “La
vittima era la Juve”. Il giovane Donadoni sostituisce
Lippi alla guida della Nazionale. Lenti miglioramenti
per Pessotto, visitato oggi da Buffon, Ferrara, Legrottaglie e Conte.
12/07:
Rossi “Il calcio è seriamente
malato, sentenze eque ma nessuna amnistia. Alla Uefa basta la sentenza
di primo grado. Illeciti impensabili”. Ministro
Melandri “Ne usciremo a testa alta.Il calcio locomotiva dello
sport italiano”. Borrelli riprende gli interrogatori.
Tutti contro l’amnistia. Lippi lascia
la nazionale da signore. Non ha digerito le polemiche ad inizio
mondiali. Donadoni probabile successore. Gigi
Riva “Lippi un grande uomo”. Petrucci
“Revisione della legge 91 per voltare pagina”. Tombolini
e Rosetti ascoltati dall’Ufficio indagini. Lippi visita
Pessotto “L’ho trovato bene”. Condizioni stazionarie.
11/07:
Slitta a venerdì la sentenza della
CAF. La UEFA detta i tempi e prova a dare
una mano. Entro il 25 la lista dei clubs e aggiunge "Chi
ricorre al TAR è fuori dalla Uefa". Mediaset
non paga, la Lega fa la voce grossa. Consegnta
a Rossi la bozza del regolamento per i procuratori.In Parlamento
spunta l’indulto. Rivera contro l’amnistia
“Si rispetti la legge”. Riva “La Figc?
Adesso non esiste”. Cannavaro porta
la coppa a Pessotto tra lacrime e sorrisi.
09/07:
Martedì o mercoledì le sentenze
in diretta. Rizzo “Nessuna amnistia”.
In lieve recupero le condizioni di Pessotto
08/07:
La CAF in camera di consiglio. C’è
attesa per le sentenze. Le intercettazioni in onda su radio
e tv. Avv. Taormina “Il migliore è
Ruperto. Giustizia verrà fatta”. Mediaset
non paga i diritti degli highlights di serie A. Dichiarazione
bipartizan di Rizzo e Di Centa “No all’amnistia”.
Il legale della Lazio preannuncia, ancor prima
delle sentenze, il ricorso al TAR. Stazionarie
le condizioni di Pessotto. L’ospedale consiglia di evitare
le visite.
07/07:
Chiuso il dibattimento ora si attende la sentenza.
Mastella chiede clemenza, poi precisa “Nessuna
amnistia”. Ruperto sbotta “Qui si fa sul serio.
Nessuno strozza le difese”. Il legale
di De Santis precisa “Con Moggi nessuna telefonata”
e poi "Sospendere il giudizio". Bertini
“Immagino un futuro da arbitro legale”. Rizzo
(Pdci) “Occorre fare pulizia”. Peggiorano
le condizioni di Pessotto. Febbre e problemi epatici. Stop alle
visite e niente finale in tv.
06/07:
Continuano le difese: Il Milan contrattacca
e la Lazio si proclama innocente. Il Milan
scarica Meani e la Fiorentina decide di non parlare. Folena
“Ridicolo parlare di processo sommario”. Il
legale di Carraro “Ha difeso le istituzioni, va prosciolto”.
Il Legale di Messina “pieno proscioglimento”.
Siparietto di Ruperto. Pessotto stabile. Al
suo capezzale arriva Boniperti. I medici “Tappe normali del
decorso”.
05/07
Ruperto tiene tutti a posto: “Ora veniamo
al sodo”. E’ il turno delle difese:
La Juve chiede esplicitamente la B. Lotito e Della Valle no. Ministro
Melandri “Nessun complotto politico. I successi non cancellano
scandali”. Rossi “La giustizia
farà il suo corso”. Da Carraro
a Lotito le difese danno il meglio di se. Pessotto
vuol vedere la finale. Conte gli porta la notizia. Condizioni stazionarie.
04/07
Richieste pesanti di Palazzi: Juve in C, Milan
Fiorentina e Lazio in B, fuori dirigenti e arbitri coinvolti. Ruperto
“Non ci sono tempi predeterminati”. Reazioni
di Mazzini. Berlusconi, De Sisti, De Santis, Pairetto, Paparesta,
Tagliavento, Ingargiola, Galliani, Chiamparino. Addio
ad una generazione di arbitri. Leggero peggioramento
per Pessotto, ma i medici sono ottimisti. Capello lo va a trovare.
03/07
Pugno duro della CAF: respinte tutte le eccezioni.
I nove punti dell’ordinanza di Ruperto.
I legali chiedono di escludere le intercettazioni ma Palazzi
ribadisce la loro validità. Si apre
il mercato, Borrelli invoca il rispetto delle regole. Stabili
le condizioni di Pessotto. In visita la madre e anche Nedved.
02/07:
Si parte, pronti per il maxiprocesso al calcio.
Avvocati all’attacco. Pessotto
migliora. I medici ottimisti. Montero torna
dall’Uruguay per il suo amico Pessotto.
01/07:
Il Presidente della corte federale, De Lise,
si autosospende. Week end tranquillo prima
del maxiprocesso. Pessotto migliora, apre gli occhi e riconosce
le persone. La moglie “Sono
più sollevata”. A Torino la giornata
dell’orgoglio bianconero, in 20.000 in corteo. Secondo
un indagine Moggi colpevole del calciopoli e Del Piero con Elkann
fautori della rinascita della Juve
30/06
Secondo i legali di Bergamo e Pairetto, intercettazioni
inutilizzabili nel processo. Entro il 26 luglio
il nuovo presidente di Lega (che non sarà un presidente di
club) e nuove regole. La Lazio contesta la nomina di Rossi.
Si affilano le armi per il processo.
Galliani assicura “Tutti i club di A e B sono in regola”.
Il rinvio non preoccupa la UEFA. Cellino:
I dirigenti abbiano diritto a difendersi. Quadro
clinico grave per Pessotto, ma lui resiste.
29/06:
Il processo al calcio parte ma viene rinviato
a lunedì. Si inseriscono cinque club. Ministro
Melandri “Nessuna amnistia, dal processo mi aspetto giustizia.
Moggi doveva presentarsi”. Il Codacons chiede la diretta
TV del processo. Quattro club a rischio.
Rossi: “Nessuna sorpresa, tempi rispettati”. Le
memorie difensive e le istanze dei club. Dattilo:
“Dopo la gogna nessuno parla della mia estraneità”.
Parte la nuova Juve. Per
Pessotto un cauto ottimismo
28/06
Parte il maxiprocesso su ‘calciopoli’.
Borrelli “Nessuno screzio con Palazzi.
Spero tempi rapidi per il processo”. Delio Rossi “Il
processo non cambierà il giudizio dei tifosi”. Aliberti
“La Covisoc un sistema truccato”. Foti “La
Reggina indipendente da Juve e Moggi”. Gazzoni
pronto a costituirsi parte civile. De Santis
vuole denunciare Ancelotti. Migliora lievemente
Pessotto. La moglie chiede rispetto. L’Antitrust
diffida Mediaset per i diritti TV “Solo sul digitale terrestre”
27/06
Ripartita a pieni giri l’indagine di
Borrelli. Cellino batte i pugni. Moggi in TV attacca Carraro e le
lobby del pallone. Moratti chiede trasparenza.
Perquisita la sede del Sora. Pessotto
vola giù dall’abbaino della sede della Juve: è
gravissimo. L’anno più nero della Juve. Baldini
“Sostituire anche Palazzi”. La
Commissione cultura della Camera vara il programma di indagine.
GEA: A Roma le audizioni di Capello e Giraudo
26/06
Riparte l’inchiesta di Borrelli con
le comprimarie, sentito l’Arezzo. Arriva
il processo, i legali della difesa cercano scappatoie. Tronchetti
Provera d’accordo con Moratti “Gli scudetti agli onesti”.
Ancora un mese da presidente di Lega per Galliani.
Piazzola “Indagate su Zeman”. Baldini
“Cambiate le persone in ufficio indagini ma non è cambiato
il giudice Palazzi”. Le memorie di fensive
di Juve, Milan, lazio e Fiorentina
25/06
Moratti “Un colpo di spugna sarebbe
molto grave. Sentenze esemplari o vado all'estero”. Lolli
“Nessun colpo di spugna, le inchieste avanzano”. D’Ambrosio
“No all’amnistia. Lo scandalo è grave”.
Confermate le cene a casa di Giraudo con Pairetto,
Bergamo e Moggi. Bergamo “Meani si interessava per
conto di Galliani”. Carlo Piazzola “Allontanato
dal sistema. Il mondo del calcio deve chiedere scusa a Sensi ”
24/06
Lunedì Borrelli riprende il lavoro.
Nel suo mirino le iscrizioni ai campionati e i diritti TV. Commissario
Rossi “Potrei cambiare il format dei campionati. Vietate le
vendite dei marchi”. Gazzoni (Bologna) “Iscrizioni
fasulle per anni”. Corbelli si costituisce
parte civile contro Carraro e Della Valle. De Santis al contrattacco.
Il Financial Times scettico sulla retrocessione
della Juve. Le conclusioni dell’inchiesta
di Borrelli
23/06
Dopo i deferimenti spazio alla difesa. De
Santis attacca Ancelotti. Abete “Il
mondo del calcio attende giustizia”. Blatter: “In
Italia situazione seria ma Rossi e Borrelli sono preparati”.
Il processo partirà il 29 giugno.
Galliani “Ma quale secessione del calcio”. Della
Valle “Siamo innocenti”. I sociologi
sentenziano: Il calcio un business e non più uno sport
22/06
Scattano i deferimenti. Nel calderone Juve,
Milan, Fiorentina e Lazio. Galliani lascia la Lega. Le
accuse e i nomi. Costituito il collegio giudicante. La
Juve: verificheremo le accuse. La Fiorentina pronta a difendersi.
Berlusconi “Mai avuto vantaggi in campo”.
Garrone “Giorni difficili, ma la Sampdoria
è fuori”. Speculazioni in borsa:
in rialzo i titoli di Lazio, Juve e Milan
21/06
Domani i deferimenti, Di Sebastiano segretario
della FIGC. Ghirelli si dimette. Abete:
Il deferimento dopo le 18 segno di buon senso. Lippi
“Non so niente dei deferimenti”. La Porta (Barça)
“Moggi in Spagna non potrebbe esistere”. Berlusconi:
“Il Milan defraudato”. Perquisita
la sede dello Standard Liegi. Zamparini (Palermo)
“Faremo la Champions League”
20/06
Cominciano i deferimenti, in moto gli avvocati.
I parlamentari scrivono a Rossi “Ora
ripescaggi trasparenti”. Prosegue l’indagine
disciplinare del CSM sui magistrati coinvolti in calciopoli. De
Santis a Matrix racconta la sua verità. Caselli ribatte
a De Santis “Mai parlato di arbitri con lui”. Oriali:
“Gli scudetti revocati non interessano all’Inter”.
Il Ministro Amato ironizza “Mi spiace
che il ‘Toro’ non possa incontrare la Juve”. Gattuso
“Assurdo andare in B per un trapianto di capelli”
19/06
Borrelli chiude l’inchiesta con una
relazione di 180 pagine. Ora tocca a Palazzi “Il
calcio deve rimanere imprevedibile. Il sistema può
guarire”. A rischio la sponsorizzazione
degli arbitri. Quattro arresti per il caso Gaucci. Andreotti
“Qualcuno pagherà dazio”. Zamparini
(Palermo) “Si torni al sorteggio integrale”
18/06
Si tirano le somme. Dal Palazzo fanno sapere
che useranno il pugno di ferro. In attesa
della relazione di Borrelli. Gentile (FI) alla procura di
Napoli “Sentire Pagliuso sulla estromissione del Cosenza”.
Il Genoa va in B, ma Preziosi non festeggia
“Troppa rabbia”. 30 mila tifosi
rossoblu festeggiano la fine di un incubo
17/06
Il difensore Antonaccio denuncia su di un
libro la “realtà oscura” della serie C. “Corruzioni,
compromessi e ricatti”. L'ex Presidente
del Cosenza, Pagliuso, aspetta la chiamata del Procuratore Borrelli
(Video con intervista) anche per la C. Il Procuratore Borrelli
prepara le relazioni. Nella prima tranche
d’inchiesta ci sono Juve, Lazio, Fiorentina, Milan, Samp.
Petrucci “Di amnistia non se ne parla
proprio”
16/06
Ripresi gli interrogatori, sentiti Garrone
e Marotta. Rossi completa la CAF. Processo vicino. Dai
politci tifosi del Torino un no all’amnistia: “Ed ora
restituiteci lo scudetto del 1927” . Dalla CAF alla
Corte Federale rito abbreviato. Stabiliti tempi e modalità
del processo. Secondo Adiconsum falsato il
30% delle partite del campionato 2003/04. La
Fiorentina replica a Preziosi: “La cena con Moggi c’è
stata, ma nessuna festa”. Cellino (Cagliari) “Mi
auguro che tutto sia un grosso errore. Serve una presidenza super-partes”
15/06 Il calabrese Ruperto nominato presidente
della CAF. Pagliuso (Cosenza) “Adeguarsi
allo strapotere Juve dava privilegi”. Chiesta audizione a
Borrelli. Il CSM vieta ai magistrati di occuparsi di giustizia
sportiva. Revocati tutti gli incarichi. Ministro
Melandri “Si va verso la vendita collettiva dei diritti televisivi”.
Rossi “Se Galliani è in conflitto
di interessi non è un mio problema”.
14/06
Il Commissario Rossi nomina Agnolin commissario
dell’Associazione Arbitri. Casarin “L’arbitro
torni ad essere l’uomo misterioso”. L’azzeramento
della CAF è questione di ore. Si va verso la nomina di Ruperto.
Pagliuso chiede la riammissione in serie B
del Cosenza Calcio 1914. Intercettazioni sui
PM. Paparesta si difende: “Carriera stroncata se denunciavo
l’irruzione di Moggi”. Prosegue
l’inchiesta GEA. A Napoli prosegue l’inchiesta
stralcio che riguarda giudici e polizia. La
Juve ricomincia da Cobolli Gigli e Tardelli
13/06
Chiuso il primo filone di indagini. Il
Presidente della Corte d’Appello Federale, Martellino, si
difende. Processo doppio. Si allarga l’inchiesta del
CSM. Mercoledì le decisioni del plenum. Abete
e De Rossi: Nessuna amnistia anche se vinciamo. Buffon
“Bello sudare la maglia per l’Italia”. I
favori della “cupola” alla Lazio. La
Juve riparte voltando pagina in fretta: nuovo Cda.
12/06
Girando da Borrelli “Nessuna gara era
preordinata”. Ascoltato il dipendente
della Federcalcio Galati “Chi si oppone viene vessato”.
Anche la Samp nell’indagine. Blatter
“Trovati i problemi ora si va verso le soluzioni”. La
Lega va verso la riscrittura del regolamento. E poi Galliani,
Sacchi, Di Pietro, Campana, Pescante.
11/06
Una domenica tranquilla. Lunedì Giraudo
da Borrelli. Il Legale di Titomanlio “Nessun
muro di reticenza”. Trezeguet “Aspettiamo la
giustizia sportiva”. Gli sponsor della
Juve ripongono la loro fiducia nella società
10/06
Borrelli si concede una pausa. Il
Presidente Cellino “Rossi chieda consigli ai presidenti onesti”.
Secondo il legale di Lotito il campionato slitta a dicembre. Del
Piero “Spero che per la Juve si risolva nel migliore dei modi”
L’assistente Titomanlio: “Pronti a collaborare”
09/06
Borrelli contro un “muro difensivo concordato”.
Maxi audizione con Meani (Milan): quasi otto ore. Non
esiste alcun super teste. Tre ore di interrogatorio per Carraro
e tre anche per Pieroni. Pirrone replica a
Bergamo: “Io scarso e onesto, lui invece?”. Catricalà
“Presto regole per i procuratori”. Adiconsum
presenta uno studio sugli errori arbitrali dal 2002 al 2004.
Avv. Coppi: “Il Coni potrebbe costituirsi parte civile”
08/06
Bergamo interrogato per nove ore “Fatto
fuori da Pairetto e Lanese”. Per Pairetto sei ore di interrogatorio.
Moggi dice no a Borrelli. Oggi tocca
a Carraro. Della Valle “Non abbiamo
fatto nulla di strano”. L’AIA rigetta il ricorso
di De Santis: non andrà ai mondiali. Galliani
ascoltato per due ore. L’Antitrust collabora con Rossi
07/06
Interrogatori fiume per De Santis e Paparesta.
Borrelli: “Nessun pentito. Entro 10
giorni la relazione alla Procura sportiva”. La Commissione
Cultura della Camera avvierà un indagine. Pirrone:
“Già da tempo denunciavo pressioni”. Gaucci
Jr: “C’è ancora paura della ‘cupola’”
06/06
Borrelli mette sotto torchio gli arbitri.
No Intertoto per il calcio italiano.
E Rossi incassa l’ok di Uefa e Fifa. Corioni:
“Girando la mente, Galliani gli obbediva”. Lazio
e Juve nel mirino di Borrelli. Rossi incontra
Galliani: Nessuna accordo sulla gestione della Lega. Blatter
“Felice della reazione delle autorità italiane”
05/06
Borrelli a tutto campo, vuol vederci chiaro
su tutto. E il Coni ricorre alla Caf per la
sentenza su Agricola per il doping. Mazzarri ascoltato dal
PM di Napoli. Cesare Geronzi ascoltato per
due ore dai PM. L’ex segretaria della CAN, Fazi, non
risponde. Pelè “Spero che la
giustizia punisca tutti”. Blatter “Ci vogliono
arbitri professionisti”
04/06
Borrelli in azione: L'arbitro Pirrone interrogato
per tre ore. Il Milan si ribella: “Una
campagna contro”. Lite in un bar per calciopoli, ci
scappa il morto
03/06
Cannavaro e Trezeguet interrogati dai PM a
Roma. La Procura di Torino vuol riaprire l’inchiesta
sulle designazioni. Undici giorni per rifondare la Juve.
Somma “Non cambia nulla. Moggi resterà
sempre un grande”
02/06
Il procuratore Borrelli pronto per il maxiprocesso.
Ombre sulla partita Udinese-Milan del 2005:
Galliani e Pozzo non ci stanno. Galliani: “Siamo stati
danneggiati”. Il Legale di Moggi replica
a Galliani “Ha letto tutte le intercettazioni?”.
Spalletti in procura a Napoli.
01/06
Il commissario Rossi: “Una situazione
che non pensavo così grave”. Secondo
l’ex vicecapo dell’Ufficio indagini Juve e Fiorentina
in B. Galliani pronto a lasciare. Preziosi
sentito dalla Procura di Napoli. Nevio Scala: “Tutto
deprimente. Con gli azzurri si può andare avanti”.
31/05
Calcio nel caos: Lotito ai PM: “Lazio
pulita”. Il difensore di Moggi: “Il
Milan il vero potere”. I rossoneri "Manovre diversive".
Petrucci “Voltiamo pagina, torniamo a parlare di sport”.
Verdone “Di fronte allo scandalo del
calcio mi vergogno di essere italiano”. Zeman “Io
alla Juve? Non potrei. Ipotesi Baggio? sarebbe solo per immagine”.
29-30/05
Calcio nel caos: Caso Gea,sentito l'arbitro
cosentino Palmieri: “Mai rilasciato interviste”. Lazio
nei guai: aggiotaggio per Lotito. Niente incarichi sportivi per
i magistrati del CSM. Avv. Grassani “Milan in B, ipotesi
per ora non ipotizzabile”. Del Piero
“Orgoglioso di essere juventino”. V.Franza "Ipotesi
A per il Messina". Ieri sentito Della Valle.
28/05
Calcio nel caos: Per Borrelli una settimana
intensa. Bonfrisco “Paparesta fuori
dalle regole”. Gattuso: “Qualcuno sputa nel piatto”.
27/05
Calcio nel caos: L’inchiesta entra nel
vivo. Borrelli al lavoro e Lippi difende il
figlio. Commissario Rossi: “Sconti per nessuno”.
Sacchi e Agnolin: “Chi ha sbagliato
paghi”. Lippi: “In Italia chi è indagato
è già condannato”. Peruzzi
accusa: “Moggi il pastore e noi il gregge”.
26/05
Calcio nel caos: Gli atti passano a Borrelli:
Parte ufficialmente “Piedi Puliti”. Galliani
rimane solo, si dimette Zamparini. Gigi Riva: “Beckembauer
ha parlato da bambino”. Cossiga: “Tangentopoli
era più onesta”. Sacchi: “Torniamo al
calcio di prima, senza banchieri e politica”. Il
figlio di Lippi indagato a Roma e Milano.
25/05
Calcio nel caos: Interrogatori a Napoli e
Roma e perquisizioni della GdF. Cannavaro
ci ripensa. Albertini: “Pensavo ci fosse sudditanza
psicologica, invece...”. Cecchi Gori
“Affossato perchè scomodo. I 5 anni più brutti
della mia vita”. Licenza Uefa per 14 club: manca la
Lazio. I tiofosi
si costituiscono parte civile. Gli ex vogliono
Boniperti presidente della Juve
24/05
Calcio nel caos: La Lega Calcio cerca nuove
regole. Alla Gea e ad Alessandro Moggi oltre
il 10% del mercato delle procure. Conti: “Lotta al
conflitto d’interessi”. La Finanza
nella sede del Crotone e della Reggina. Buffon in Procura.
Galliani confermato in Lega. Cannavaro:
“Gli scudetti della Juve, meritati”
23/05
Calcio nel caos: Il commissario della FIGC,
Rossi, nomina il procuratore Borrelli capo ufficio indagini. Scatta
“Piedi puliti”. A Napoli sfilano i testi.
perquisita la sede della
Torres
22/05
Calcio nel caos: Lippi rimane al suo posto.
Moggi cita Berlusconi. Chieste le dimissioni
di Galliani che le respinge, l’inchiesta va avanti.
Moggi: “Un’imboscata di Galliani”. Guido
Rossi: “Beckenbauer ne approfitta”. Avv.
Stagliano “La Juve in B”
21/05
Calcio nel caos: Moggi ebbe un ruolo importante
nelle elezioni di Carraro e Galliani. Tardelli replica a
Beckenbauer “Anche in Germania c’è il marcio”.
Chieste le dimissioni di Lippi. Le
intercettazioni di De Santis
20/05
Calcio nel caos: Il potere assoluto di Moggi.
Ora è fuga dalla Gea. Si dimette anche il Generale Attardi.
Beckembauer: L’Italia la pagherà ai Mondiali. Le
tifoserie di Messina, Crotone e Reggina non ci stanno
19/05
Calcio nel caos: La Gea controllava anche
Reggina, Livorno e Siena. Gazzoni: “Le dimissioni di
Carraro sono finte”. Interrogati Lippi
e Zeman. Si dimette il Generale Pappa
18/05
Calcio nel caos: Il Commissario Rossi fa piazza
pulita. Le intercettazioni di Carraro e Moggi che preparavano
le elezioni in Lega. Menzionato Pisanu. Sospesi
nove arbitri, la Finanza a casa di Moggi e nella sede della Juve
17/05
Calcio nel caos: Il Commissario Rossi al lavoro.
Spunta il filone doping. Dopo il vertice delle Procure, nuovi
accertamenti. Definite le competenze delle
Procure di Roma e Napoli.
16/05
Calcio nel caos: Guido Rossi commissario della
FIGC chiamato a sistemare il calcio e le sue regole. Petrucci
rassicura Lippi “Verrò a trovarti con Rossi”.