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Sport
Il calcio nel caos

 

Borrelli riprende le audizioni

27/07 Dopo la conclusione, almeno sul piano della giustizia sportiva, del filone principale di calciopoli, il capo dell'ufficio indagini della Figc Francesco Saverio Borrelli ha ripreso le audizioni in relazione alle altre inchieste condotte, nello stesso ambito, dalla procura di Napoli. Oggi e' stata la volta del presidente della Reggina Lillo Foti, dell'ex designatore Paolo Bergamo e dei direttori di gara Massimo De Santis e Paolo Dondarini, con i primi tre iscritti nel registro degli indagati dei pm partenopei. All'uscita dagli uffici federali il massimo esponente del sodalizio amaranto, che secondo i magistrati di Napoli farebbe parte con la Reggina del circuito moggiano, si e' detto ancora una volta tranquillo e certo che la situazione sara' presto chiarita senza conseguenze per la societa' calabrese. Mentre Borrelli evita i microfoni dei giornalisti, De Santis invece ne approfitta per ribadire ancora una volta la sua posizione ("sono venuto qui perche' voglio che la verita' torni a galla") e non risparmia una stilettata a Guido Rossi, al quale "manca solo di venire a Sportilia (sede del raduno dei direttori di gara, ndr) e arbitrare". Parole sentite, invece, quelle pronunciate nei confronti di Bergamo, che De Santis ricorda come una persona che gli "ha dato tanto dal punto di vista tecnico, contribuendo alla mia crescita come arbitro". Oggi e' stata anche la giornata dell'ex presidente del Bologna Giuseppe Gazzoni Frascara, tornato a tuonare contro il mondo del calcio dopo le sentenze della Corte Federale. L'ex patron rossoblu ha innanzitutto annunciato che, in caso di rinvio a giudizio nel processo di Napoli, si costituira' parte civile per ottenere piena giustizia e chiedere un risarcimento dei danni patrimoniali, morali e d'immagine subiti a causa della retrocessione in serie B della formazione felsinea nel campionato 2004-05. Ma i veri oggetti dell'ira di Gazzoni sono la Reggina e Carraro. "Foti ha scritto un falso. Ha certificato di non avere debiti con l'Irpef ma non era vero - dichiara l'ex presidente del Bologna - Era un illecito coperto dalla Federcalcio. Perche' l'Agenzia delle Entrate e la Figc non hanno iscritto il Torino e la Salernitana ai campionati e la Reggina si'? Semplicemente perche' i calabresi erano della Gea". E sull'ex numero uno della Figc aggiunge: "comincio' con Carraro la cattiva gestione della Lega, e mentre le due milanesi potevano risanare i debiti grazie a due grandi mecenati, la Juve riusciva a mantenersi nella parte alta della classifica solo con una politica di vittorie che poteva sopperire alle mancanze di fondi. Cosi' e' nata calciopoli, una rete raffinata che dava alla Juventus tutta una serie di vantaggi". Toni pesanti anche quelli del patron della Fiorentina Diego Della Valle, che in un'intervista che verra' pubblicata domani da "L'Espresso", spara a zero contro Guido Rossi e Massimo Moratti. Secondo Della Valle il primo, gia' definito "un argonauta del calcio", non deve avere alcun ruolo nella riscrizione delle regole perche' "questo e' un lavoro che deve essere fatto da un gruppo di persone che conoscono il mondo del pallone e le leggi da ogni angolazione. Rossi invece non capisce assolutamente nulla di calcio. Non e' in grado di ricoprire l'incarico a cui e' stato chiamato perche' manca di esperienza. La Federcalcio ha bisogno al piu' presto di un presidente vero, non di un commissario". Durissime anche le parole del patron viola su Moratti. "Mi ha lasciato solo - spiega - E non soltanto in queste ultime settimane difficili. In privato mi diceva di essere d'accordo con le mie posizioni. Diceva di appoggiare le mie battaglie in Lega per cambiare il modo di gestire il calcio. Dopo pero' si sedeva a tavolino per spartirsi i diritti tv insieme a Milan e Juventus. Senza contare che in questi giorni, quando noi eravamo sotto schiaffo per i processi sportivi, e' stato il primo a partire all'assalto per cercare di portarmi via un calciatore come Toni".

Gazzoni chiede i danni e spara a zero su Carraro e la Reggina

27/07 '''Calciopoli', ovvero il sistema, parte dall'elezione di Franco Carraro a presidente della Lega Calcio nel 1997, comprata da Giraudo, Moggi e Galliani attraverso 200 miliardi di lire in diritti tv''. E' la 'verita'' dell'ex presidente del Bologna Giuseppe Gazzoni Frascara che ha convocato una conferenza stampa a Milano insieme al suo legale, l'avvocato Franco Neppi, per spiegare la sua richiesta di risarcimento danni per la retrocessione del Bologna al termine del campionato 'drogato' 2004/05. Gazzoni, che ha ceduto l'anno scorso per un euro il suo 70% della societa' Victoria 2000 proprietaria del Bologna rossoblu', chiede di essere risarcito dei danni economici patrimoniali e da quelli morali e di immagine, conscio che ''questo risarcimento tocchera' probabilmente un giorno ai miei figli''. L'ex presidente rossoblu', noto a tutti per aver tuonato per anni contro il cosiddetto 'doping amministrativo', distribuisce ai giornalisti un carteggio tra l'Agenzia delle Entrate, la Reggina calcio, la Covicoc e quindi la Federcalcio, che proverebbero l'irregolarita' dell'iscrizione al campionato della Reggina calcio, e ''l'abuso in atto d'ufficio, chiarissimo da parte dell'ex presidente della Figc Franco Carraro''. ''Ma la verifica della legittimita' dell'iscrizione della Reggina e' solo un di piu' - spiega Gazzoni - alla mia tesi che siamo finiti in B al termine di un campionato che la giustizia sportiva ha gia' giudicato e che quella penale si accinge a giudicare con le richieste di rinvio a giudizio''. E' stata fatta giustizia con le sentenze? ''Solo in parte e tenendo conto dei tifosi che adesso saranno contenti - risponde Gazzoni - ma credo che gli illeciti rimangono per la giustizia penale. Per esempio quando si danno 10 anni di interdizione a tre dirigenti della Fiorentina che poi la squadra resti in serie A puo' anche andar bene, a patto che non si dimentichi che la giustizia ordinaria va ancora avanti''. Il denaro come unico movente e come vero dramma del pallone, secondo Gazzoni Frascara. ''Purtroppo il calcio ha molti soldi (2 miliardi di euro direttamente e 5 indirettamente) che possono essere gestiti da poche persone, da sette a dieci. Questo puo' tentare molti illeciti e molte disonesta'. Io mi auguro che il prof. Rossi riesca coi collaboratori a buttar giu' delle regole che impediscano che succeda''. Franco Carraro e' stato assolto in secondo grado e qualcuno, nel segreto dell'urna, ieri lo ha indicato per la presidenza della Lega Calcio. ''Se i dirigenti sportivi - commenta Gazzoni - rivogliono Carraro, viva Carraro. Io non ho mica niente di personale nei suoi confronti. Trovo che sulla faccenda Reggina sia stato commesso da lui, come presidente della Figc e come persona, un illecito amministrativo di cui oggi vi ho fornito le prove. Poi che Carraro faccia parte del gruppo e' vero perche' il trio che ha portato Carraro in Lega, prima, e in Federazione, poi, e' quello composto da Moggi, Giraudo e Galliani. In quanto ai giudici della Corte Federale che l'hanno prosciolto, erano nominati da Carraro e sono simpaticamente amici e questo e' del tutto legittimo. E poi credo che li abbia convinti della sua estraneita' con una difesa che hanno accettato, ma c'e' chi dice che anche la poltrona del Cio (il Comitato olimpico internazionale) abbia avuto il suo ruolo. Di conseguenza - ha spiegato Gazzoni - assolvendo Carraro si assolvono come in un domino anche la Lazio e la Fiorentina''. ''Io poi non credo - ha detto ancora - che Carraro si fara' da parte cosi' come non credo che si fara' da parte Moggi. Luciano conosce troppo bene il calcio, ci sara' qualcuno che lo chiamera' ed e' questo che va evitato''. Per il futuro della Lega, Gazzoni si augura che arrivi un commissario. Lui, da parte sua, non si sente di poter fare il paladino dei suoi ex colleghi. ''Lega? No, grazie. Nessuno me l'ha chiesto, i miei ex colleghi non possono parlare perche' senno' vengono penalizzati. E' fatto bene il calcio, sapete, e' tutto studiato per bene''.

Foti “I tifosi della Reggina stiano tranquilli. Noi club autonomo e indipendente”

27/07 "I tifosi della Reggina devono stare tranquilli, anche perché sia il sottoscritto che la squadra si sono sempre contraddistinti per la loro lealtà". E' da poco terminato l'interrogatorio del presidente della Reggina Lillo Foti e queste, infatti, sono state le prime parole rilasciate dal numero uno della società calabrese all'uscita dalla Federcalcio. "C'era un clima disteso e tranquillo - ha affermato il patron -, abbiamo risposto a tutte le domande che ci sono state poste in modo chiaro. Tentativi di illecito? Non parlerei di illecito, anche perché lo ribadisco il mio club in questi venti anni si è sempre comportato in maniera leale". Poco prima di allontanarsi a Lillo Foti vengono fatte diverse domande sul contenuto di alcune intercettazioni telefoniche, ma il patron della Reggina reagisce con tranquillità, affermando: "Il 'vai tranquillo...' non si riferisce a niente. Deferimento? Sono sereno, anche perché il mio atteggiamento è sempre stato improntato sulla massima lealtà per questo i tifosi della Reggina devono stare tranquilli". Qualcuno chiede a Foti dei suoi rapporti con Moggi, anche se il patron della Reggina risponde in modo perentorio: "La Reggina èuna delle poche società autonome e indipendenti che si è sempre contraddistinta per l'equilibrio e il buon senso". Prima di allontanarsi definitivamente al numero uno della società calabrese viene domandato se si è parlato o meno della posizione di Carraro, ma Foti ha risposto che su Carraro non gli é stato chiesto "proprio nulla". Da sottolineare che anche oggi è proseguita la protesta da parte della gente comune che, sia a piedi, sia restando in macchina, passa davanti alla Federcalcio dicendo epiteti non proprio carini. "Fate schifo" è un piccolo striscione che ha suscitato l'attenzione di diversi cronisti che sono da questa mattina davanti alla Federcalcio.

Il Milan, sub judice, aspetta un posto in Champions fino al 2 agosto

27/07 Ancora sulla graticola in una doccia scozzese di amarezze e felicita' relative. Il Milan e i suoi tifosi sono costretti, a sorpresa, ad una appendice di questa infinita estate di Calciopoli. Come se non bastassero i 74 giorni di ansie e sconforto, speranze, orgoglio e volonta' di essere piu' forti delle 15 e poi delle 8 lunghezze di handicap, al punto di gridare a se stessi e al mondo, la sera della sentenza della Corte Federale che gli riconsegnava di fatto la Champions, sia pure dalla porta di servizio dei preliminari, ''a Natale saremo di nuovo in corsa per lo scudetto e per l' Europa''. E invece il sub-judice, il nuovo giudizio dell'Uefa che si riserva di ammettere (e quindi anche di estromettere) il Milan si somma al dover assistere ai festeggiamenti - per la verita' assolutamente sobri e pacati - dei cugini nerazzurri. C'e' ancora da aspettare, c'e' ancora un qualche 'tribunale' tra Ancelotti e i suoi e i blocchi di partenza per l'Europa che conta. La societa' non prende posizione ufficialmente su questa incertezza. Domani il 'ministro degli esteri' rossonero Umberto Gandini sara' a Nyon per presenziare al sorteggio ma se quel sorteggio avra' qualche effetto pratico lo si sapra' solo il 2 agosto. Non e' certo una bella attesa, dopo che sono stati richiamati precipitosamente tutti i nazionali in vacanza (oggi sono ricomparsi gli italiani, domani arriveranno i brasiliani). Questa iscrizione 'con riserva' e' una doccia gelata sugli entusiasmi anche dei tifosi. A cominciare dai 20.000 fedelissimi che la societa' aveva deciso di premiare, con un biglietto gratuito per il preliminare, per la fiducia dimostrata nel sottoscrivere 17.000 abbonamenti per il campionato prima di sapere esattamente qualche sarebbe stato e ben 3.000 mini-abbonamenti per le tre partite al Meazza della Champions quando ancora questa sembrava un traguardo inarrivabile. ''Certo che non ci aspettavamo questa mossa dell'Uefa - dice Gianfranco Capelli, per tutti 'Barone', leader della tifoseria - adesso staremo a vedere cosa succede ma, se avevano deciso di far fuori una squadra italiana, potevano anche dircelo prima''. Secondo molti tifosi - e non solo milanisti - la finale dei mondiali ha lasciato delle ruggini e c'e' chi non vede l'ora di vendicare la sconfitta dei 'galletti'. ''Non ci e' piaciuto come hanno giudicato Materazzi - spiega Capelli -. E se consideriamo che e' forse, in assoluto, il giocatore come dire, meno amato, dalla nostra curva, e' tutto dire. Lo hanno punito per aver detto qualche parola al 'sacro' Zidane, per giustificare un gesto che non era giustificabile. E adesso questa 'riserva' che non ha precedenti essendo ben diversa la situazione per la quale fu escluso qualche anno fa il Marsiglia. Insomma ci siamo convinti che sono prevenuti, speriamo che non ci sia dietro monsieur Platini''. E nessuno si nasconde che, oltre al temuto livore transalpino, dietro ci possa essere la speranza di altri club di primo livello europeo di evitare che sia presente la squadra numero 1 del ranking europeo. In ogni caso si tratta di soffrire ancora per un po', ma nella torcida rossonera si spera alla fine di salpare in Champions. ''Una squadra italiana in meno - conclude il 'Barone' - sarebbe in ogni caso un gran peccato. Se non ritenevano di far giocare una squadra come la nostra nel caso non fosse stata del tutto assolta dalla giustizia sportiva - benche' non stia scritto in nessun regolamento - potevano dirlo chiaramente prima e magari in quel caso, e lo dico con la morte nel cuore, sarebbe stato piu' giusto che passasse il Palermo. Adesso invece magari qualcuno cerca di sgomberare un posto per il Lens''. Un pensierino anche per lo scudetto dei 'cugini', una presa di 'posizione personale' perche' la curva decidera' quale atteggiamento tenere nelle prossime ore. ''Al di la' della ovvia rivalita', io questo scudetto non l'avrei assegnato. Neanche al Milan, se fosse risultato prosciolto. In questo io non ero per niente d'accordo con la richiesta del presidente Silvio Berlusconi''.
L'Uefa non ha ancora preso decisioni su ipotetici ripescaggi qualora il Milan fosse escluso. Anche su questo decidera' il 2 agosto, che e' il giorno in cui si chiude il secondo turno preliminare della Champions. Il club rossonero avra' comunque la possibilita' di impugnare ogni eventuale decisione ricorrendo al Tas, il tribunale arbitrale dello sport. Intanto domani a Nyon va in scena il sorteggio per le coppe europee: ci sara' anche i rappresentanti del Milan che assisteranno agli accoppiamenti per il terzo turno preliminare della coppa. La squadra di Ancelotti ci sara', ma per sapere se la sua e' solo una Champions virtuale dovra' aspettare ancora qualche giorno.
Intanto a Nyon, per il sorteggio del terzo turno dei preliminari di Champions League, ci saranno anche i rappresentanti del Milan. La società rossonera, su cui pende ancora il giudizio dell'Uefa per l'iscrizione alla prossima Champions League (la decisione definitiva sarà presa il prossimo 2 agosto), è stata comunque inclusa come testa di serie nelle griglie "per salvaguardare le giuste procedure del sorteggio". Non ci sarà dunque per il Milan il rischio di un derby con il Chievo, visto che le squadre della stessa nazione non potranno incontrarsi, né la possibilità di incrociare le altre testa di serie, Liverpool, Arsenal, Valencia, Ajax, Amburgo o Benfica, che invece potrebbero toccare all'esordiente Chievo rendendo parecchio complicato l'accesso del club veronese alla fase a gironi. A sbarrare la strada ai rossoneri, invece, potrebbe esserci il duo Trapattoni-Matthaeus, per una sfida che avrebbe un fascino antico dal sapore speciale. I due ex Inter, insieme nella trionfale marcia dello scudetto dei record dell'89, si sono ritrovati a lavorare insieme sulla panchina del Salisburgo e cercheranno il prossimo 2 agosto nel ritorno contro lo Zurigo (andata 2-1 per gli svizzeri) di ottenere il passaggio al terzo turno. Pericoli, non insormontabili, potrebbero venire anche dal Fenerbahce dell'ex Juventino Stephen Appiah e dallo Spartak Mosca che ha dalla sua parte il vantaggio di una stagione già in pieno svolgimento. Saranno 46 in totale le squadre interessate al sorteggio di domani, vale a dire i 28 club ancora in corsa nel secondo turno preliminare, che si concluderà proprio il prossimo 2 agosto, data in cui il Milan conoscerà la decisione definitiva dell'Uefa, e le 18 formazioni che accedono alla competizione da questa fase. Le partite si disputeranno con formula di andata e ritorno (8/9 e 22/23 agosto), e le squadre vincenti accederanno, con le altre 16 qualificate automaticamente, alla fase a gironi in programma a settembre. Sempre domani ci sarà anche il sorteggio del secondo turno preliminare della Coppa Uefa, che vedrà impegnate dal prossimo turno, 14 e 28 settembre,(rpt dal prossimo turno, 14 e 28 settembre) anche Palermo, Parma e Livorno. Grande l'attesa in queste tre 'piazze' per conoscere i nomi delle prossime avversarie, ma a questo punto della competizione il livello medio delle partecipanti garantisce alle squadre italiane ottime chance per la qualificazione alla fase a gironi. Le 32 squadre vincitrici nei match, con formula di andata e ritorno in programma il 10 e il 24 agosto, passeranno al primo turno vero e proprio della competizione, le cui partite sono fissate per il 14 e il 28 settembre, al quale parteciperanno altre 48 formazioni più le 16 eliminate nel terzo turno preliminare della Champions League. Le vincitrici parteciperanno poi alle fase a gironi.

Moratti “Dalle sentenze ci aspettavamo di più”

27/07 Da una parte festeggia lo scudetto con tutta la soddisfazione di chi ha lottato per vedersi riconosciuto ''il giusto''. Dall'altra, Massimo Moratti continua a guardare con preoccupazione agli effetti di Calciopoli e alle conseguenze che si sono determinate in Lega calcio dalla decimazione delle strutture dirigenti. Quando gli chiedono se si aspettava qualcosa di piu' alla luce di quanto stabilito in primo grado, in particolare per il Milan, Moratti risponde: ''Tutti, immagino, si aspettassero di piu', ma non e' molto importante, diciamo e' strano. Non e' importante, poi, che ci sia una condanna grave o non grave. In quanto, per l'immagine e per loro, e li capisco, e' talmente grave l'immagine, brutta, che rimane per tutta la vita, che la condanna, di per se', e' un fatto secondario''. L'ex presidente del Bologna, Giuseppe Gazzoni, ha dichiarato che c'era da aspettarsi una sentenza di questo tipo in secondo grado ''perche' tutti i giudici erano stati nominati da Franco Carraro che, infatti, e' stato assolto e, piu' in generale, sono state ridotte le pene''. ''E' la verita' - commenta Moratti - Gazzoni ha detto una cosa esattamente rispondente alla realta'. Non ha fatto un'accusa, ha solo detto le due cose insieme''. Questo e' un ragionamento che ha fatto anche Moratti? ''Veramente e' un ragionamento, se non sbaglio, che ho letto anche sui giornali prima che si verificasse la cosa. Erano tutti stati nominati da Carraro, poi va benissimo e sono tutti bravi e per cui e' andata cosi'''. C'e' la sensazione che si sia fatto tanto rumore per nulla, che le sentenze di secondo grado abbiano un po' smorzato lo scandalo? ''Sono state persone diverse quelle che hanno giudicato lo scandalo. In tempi diversi, con opinioni diverse e con amicizie diverse... naturalmente poi alla fine lo scandalo... il risultato e' questo...''. Stando cosi' le cose sembra che non sia cambiato nulla? ''No. Quello che bisogna sperare e' che non peggiori la situazione''. Moratti spiega poi che la decisione di abbandonare la candidatura a presidente pro tempore dei club di Serie A e B non e' nata dalla constatazione che le cose non cambiano, soprattutto in Lega. ''No - spiega - e' dovuta al fatto che non c'era l'unanimita' per questa cosa e quindi era giusto non continuare. Li' ci vuole sinceramente unanimita'. Non arrivera' mai e invece ci vuole perche' e' una giusta risposta, corretta, per poter collaborare con il Governo e creare queste nuove situazioni per i diritti collettivi televisivi... ''.

De Santis “Bergamo mi ha dato tanto”

27/07 "C'era qui anche Bergamo? Che peccato, non l'ho visto, ma mi farebbe piacere incontrarlo, è una persona che mi ha dato tanto dal punto di vista tecnico...". Oltre a rifilare staffilate al commissario straordinario della Federcalcio Guido Rossi, l'arbitro De Santis, una volta uscito dalla Figc per l'interrogatorio davanti a Borrelli, ha voluto dedicare un pensiero all'ex designatore, anche lui oggi in via Allegri ma che non ha voluto rilasciare dichiarazioni. "Ha contribuito alla mia crescita come arbitro - ha detto l'ex direttore di gara di Tivoli -, fino a farmi diventare, stando anche al giudizio della Fifa, uno dei migliori al mondo". Sul suo arrivo in via Allegri, accompagnato come sempre dall'avvocato e compagna Silvia Morescante, De Santis ha affermato: "Sono venuto in Federcalcio solamente perché voglio dare il mio contributo affinché la verità venga a galla. Di arbitrare, infatti, non mi interessa più nulla dal giorno in cui sono stato giudicato colpevole di un illecito che non avevo commesso". "Nelle direzioni di gara che mi sono state contestate oggi - ha voluto precisare l'ex arbitro -, non c'é stato alcun avvicinamento da parte del designatore arbitrale Paolo Bergamo. Si parla di partite in cui ho arbitrato (quella di oggi era su Reggina-Cagliari ndr), come tutte le altre volte, con tranquillità e serenità, senza condizionamenti esterni".
"Rossi argonauta? A lui manca solo di andare al raduno degli arbitri di Sportilia e arbitrare...". La battuta al veleno è sempre dell' ex arbitro Massimo De Santis, che si è intrattenuto qualche minuto a parlare con i cronisti appena concluso il suo interrogatorio. La staffilata al commissario straordinario della Federcalcio é evidente: "Di questo mondo - ha aggiunto - non mi interessa più niente, sono stato condannato per un illecito che non ho commesso. Ma come, dovevo essere io il capo di una cupola di arbitri, invece alla fine è stato detto che non c'era, e per me é stata come una vittoria". De Santis è stato interrogato dagli uomini di Borrelli sulla partita Reggina-Cagliari e a tale proposito l'ex arbitro sostiene: "Oggi sono venuto qui solo per dare una mano e cercare di essere utile per accertare la verità".

Servizi precedenti

26/07: Il Commissario Rossi continua nel suo mandato. Assegnato lo scudetto all’Inter. Mazzola “Uno scudetto non paragonabile ai miei”. Donadoni "Contento per l'Inter". Mancini "Lo scudetto degli onesti". Facchetti "Scudetto della correttezza". A Reggio il Consiglio comunale discute della Reggina. Chiesta l’esclusione del Milan dalla Champions. Nulla di fatto per la Presidenza di Lega, se ne parla l'8 agosto. Moggi alla ribalta: “Ora parlo io”. Pessotto vuole ricominciare con una nuova vita. La rabbia del Genoa.

25/07: Sconti per tutti (o quasi) nella sentenza di secondo grado. Milan in Champions, Fiorentina e Lazio in A con penalizzazioni. La Juve in B a -17. reazioni e commenti. Ma nessuno è contento.

24/07: Il Milan fa la voce grossa, Palazzi non ci sente: “Un campionato falsato”. Eventuali ricorsi al TAR discussi il 10 agosto. Reggina: Foti, “solo clamore”. I tifosi “basta fango”. Il comune convoca un Consiglio. Carraro “Sono stravolto”. Juve, Lazio e Fiorentina attendono impazienti. Il Milan chiede il proscioglimento. Casiraghi e Zola alla guida dell’Under 21. Matarrese “Non sono candidato alla presidenza della Lega”. Pessotto “Vorrei vedere la sentenza in diretta”. Il legale di Paparesta “Inaccettabile attacco dell’Associazione Arbitri”.

23/07: Secondo giorno di udienze con Juve, Lazio e Fiorentina. Sandulli “Domani si chiude”. Il Presidente del Bologna fiducioso “Torneremo in A”. Ancelotti, Maldini, Tassotti e Costacurta in visita d Pessotto. La Juve teme un tonfo. Sgarbi “Borrelli sta lavorando per niente”. Le difese di Juve, Lazio e Fiorentina.

22/07: Palazzi conferma l’esclusione della Juve e chiede la B per il Milan con tre ounti di penalizzazione. Conclusa la prima giornata della Corte Federale si riprende domenica. La Corte accoglie alcune richiese e respinge le eccezioni sollevate dalle difese. Il legale di Carraro chiede il proscioglimento. Il processo parte con i ricorsi delle difese e le eccezioni. Lotito: “Sono qui per appurare la verità”. La Juve chiede la permanenza in A.

21/07: Processo a calciopoli, secondo tempo. Parte il secondo, e ultimo, grado. Carraro: “Mai parlato con il Presidente della CAF per il caso Mozart. Mazzarri (Reggina) “Sono davvero imbufalito”. Il comune di Reggio propone un collegio di difesa istituzionale. Corbelli “Pronto a testimoniare a favore della Reggina”. Prodi “Non tollereremo scene come quelle di Firenze. Spero non paghi solo il mio Bologna”. Nuova legge sui diritti TV, apprezzamenti bipartizan. Ministro Melandri “Per i diritti TV si torna alla trattativa collettiva”

20/07: Reggina nella bufera. Avviso di garanzia a Foti, Bergamo De Santis, De Marco e Pieri. Secondo la Procura di Napoli la Reggina subalterna alla Juve. Le intercettazioni di Foti. La verità di De Santis. Secondo la Lazio la chiave di tutto è Carraro. Rossi assicura “nessuno slittamento dei campionati. A breve l’assegnazione dello scudetto”. Mediaset vuole rinegoziare i diritti TV. Il Governo pensa ai rimedi

19/07: Foti “Non ci sono gli estremi per deferire la Reggina”. Zamparini accusa Galliani che minaccia querele. Cellino non risponde. Il presidente della Corte, Sandulli, invita i club ad accettare i verdetti. Ricorsi al TAR: cosa prevede la legge. Scudetto all’Inter: al lavoro una commissione apposita. Nuovi scenari e opportunità per i calciatori disoccupati. Donadoni prende servizio come CT. La Uefa respinge la richiesta dell’Empoli

18/07: Parte l’appello. Sabato la prima camera di consiglio. Presentati tutti i ricorsi. Foti (Reggina) “Sulla 2a inchiesta solo chiacchiere”. Cellino presidente di Lega fino al 26. Matarrese “Prima gli uomini e poi le regole”. Difesa Juve: Pene sproporzionate. Donadoni prende servizio come CT. La Uefa respinge la richiesta dell’Empoli

17/07: La Corte Federale è pronta. Sabato l’appello. Palazzi si oppone alle sentenze di primo grado. Ulivieri: “La legge sportiva è chiarissima”. I francesi vogliono i posti Champions League delle italiane. Il Presidente dell’Empoli scrive a Rossi e alla Melandri per la Uefa. Moggi su Repubblica “Il mostro non sono io”. I tifosi di Firenze occupano per due volte la stazione. Pessotto fuori pericolo incontra le figliole: “Sono felicissimo”

16/07: Cecchi Gori “I veri capi sono Carraro, Giraudo e Galliani”. Ora spazio ai ricorsi. A rischio il via dei campionati. Ministro Melandri “Le sentenze vanno rispettate. A giorni le regole sul diritto TV”. I legali della Juve pronti con il ricorso. La difesa della Lazio è convinta di smontare la tesi della CAF.

15/07: Parte la seconda tranche dell’inchiesta, in arrivo i deferimenti. Corbelli: “Si indaghi sul ripescaggio della Fiorentina”. Della Valle “La nostra strategia non cambia”. Mazzarri (Reggina) “Non siamo coinvolti. Salvezza ottenuta sul campo”. Le difese affilano le armi. Capezzone (RNP) “Mano leggera dei giudici per il Milan”. Il presidente della Juve più sereno, a rischio 500 ml di contratti e Dechamp accetat la sfida. Lotito pronto a tutto. L’Empoli chiede la licenza Uefa. Zeman “Ora c’è da sperare che le irregolarità non si ripetano”. Prima operazione di Guido Rossi: Viterbese ammessa in C2

14/07 Sentenza choc: Juve in B a -30, Milan in A (-15) senza Champions, Lazio (-7) e Fiorentina (-12) in B. Tolti due scudetti alla Juve. Come saranno i prossimi campionati di A e B. Le reazioni di Juve, Milan, Fiorentina e Lazio. Le richieste dell'accusa e il dispositivo emesso. Disordini a Firenze. Alla procura di Torino indagini aperte

13/07: Aspettando la sentenza l'AIA da piazza pulita: fuori nove arbitri, tra di loro anche Dattilo. Protesta il sindaco di Gioiosa. Il Tribunale di Roma respinge il fallimento della Fiorentina di Cecchi Gori : “Amarezza per il danno subito”. Berlusconi attacca tutti. Borrelli “Berlusconi? Non mi aspetto che parli a mio favore”. Rossi “Non mi interessa ciò che dice Berlusconi”. Moggi si difende “La vittima era la Juve”. Il giovane Donadoni sostituisce Lippi alla guida della Nazionale. Lenti miglioramenti per Pessotto, visitato oggi da Buffon, Ferrara, Legrottaglie e Conte.

12/07: Rossi “Il calcio è seriamente malato, sentenze eque ma nessuna amnistia. Alla Uefa basta la sentenza di primo grado. Illeciti impensabili”. Ministro Melandri “Ne usciremo a testa alta.Il calcio locomotiva dello sport italiano”. Borrelli riprende gli interrogatori. Tutti contro l’amnistia. Lippi lascia la nazionale da signore. Non ha digerito le polemiche ad inizio mondiali. Donadoni probabile successore. Gigi Riva “Lippi un grande uomo”. Petrucci “Revisione della legge 91 per voltare pagina”. Tombolini e Rosetti ascoltati dall’Ufficio indagini. Lippi visita Pessotto “L’ho trovato bene”. Condizioni stazionarie.

11/07: Slitta a venerdì la sentenza della CAF. La UEFA detta i tempi e prova a dare una mano. Entro il 25 la lista dei clubs e aggiunge "Chi ricorre al TAR è fuori dalla Uefa". Mediaset non paga, la Lega fa la voce grossa. Consegnta a Rossi la bozza del regolamento per i procuratori.In Parlamento spunta l’indulto. Rivera contro l’amnistia “Si rispetti la legge”. Riva “La Figc? Adesso non esiste”. Cannavaro porta la coppa a Pessotto tra lacrime e sorrisi.

09/07: Martedì o mercoledì le sentenze in diretta. Rizzo “Nessuna amnistia”. In lieve recupero le condizioni di Pessotto

08/07: La CAF in camera di consiglio. C’è attesa per le sentenze. Le intercettazioni in onda su radio e tv. Avv. Taormina “Il migliore è Ruperto. Giustizia verrà fatta”. Mediaset non paga i diritti degli highlights di serie A. Dichiarazione bipartizan di Rizzo e Di Centa “No all’amnistia”. Il legale della Lazio preannuncia, ancor prima delle sentenze, il ricorso al TAR. Stazionarie le condizioni di Pessotto. L’ospedale consiglia di evitare le visite.

07/07: Chiuso il dibattimento ora si attende la sentenza. Mastella chiede clemenza, poi precisa “Nessuna amnistia”. Ruperto sbotta “Qui si fa sul serio. Nessuno strozza le difese”. Il legale di De Santis precisa “Con Moggi nessuna telefonata” e poi "Sospendere il giudizio". Bertini “Immagino un futuro da arbitro legale”. Rizzo (Pdci) “Occorre fare pulizia”. Peggiorano le condizioni di Pessotto. Febbre e problemi epatici. Stop alle visite e niente finale in tv.

06/07: Continuano le difese: Il Milan contrattacca e la Lazio si proclama innocente. Il Milan scarica Meani e la Fiorentina decide di non parlare. Folena “Ridicolo parlare di processo sommario”. Il legale di Carraro “Ha difeso le istituzioni, va prosciolto”. Il Legale di Messina “pieno proscioglimento”. Siparietto di Ruperto. Pessotto stabile. Al suo capezzale arriva Boniperti. I medici “Tappe normali del decorso”.

05/07 Ruperto tiene tutti a posto: “Ora veniamo al sodo”. E’ il turno delle difese: La Juve chiede esplicitamente la B. Lotito e Della Valle no. Ministro Melandri “Nessun complotto politico. I successi non cancellano scandali”. Rossi “La giustizia farà il suo corso”. Da Carraro a Lotito le difese danno il meglio di se. Pessotto vuol vedere la finale. Conte gli porta la notizia. Condizioni stazionarie.

04/07 Richieste pesanti di Palazzi: Juve in C, Milan Fiorentina e Lazio in B, fuori dirigenti e arbitri coinvolti. Ruperto “Non ci sono tempi predeterminati”. Reazioni di Mazzini. Berlusconi, De Sisti, De Santis, Pairetto, Paparesta, Tagliavento, Ingargiola, Galliani, Chiamparino. Addio ad una generazione di arbitri. Leggero peggioramento per Pessotto, ma i medici sono ottimisti. Capello lo va a trovare.

03/07 Pugno duro della CAF: respinte tutte le eccezioni. I nove punti dell’ordinanza di Ruperto. I legali chiedono di escludere le intercettazioni ma Palazzi ribadisce la loro validità. Si apre il mercato, Borrelli invoca il rispetto delle regole. Stabili le condizioni di Pessotto. In visita la madre e anche Nedved.

02/07: Si parte, pronti per il maxiprocesso al calcio. Avvocati all’attacco. Pessotto migliora. I medici ottimisti. Montero torna dall’Uruguay per il suo amico Pessotto.

01/07: Il Presidente della corte federale, De Lise, si autosospende. Week end tranquillo prima del maxiprocesso. Pessotto migliora, apre gli occhi e riconosce le persone. La moglie “Sono più sollevata”. A Torino la giornata dell’orgoglio bianconero, in 20.000 in corteo. Secondo un indagine Moggi colpevole del calciopoli e Del Piero con Elkann fautori della rinascita della Juve

30/06 Secondo i legali di Bergamo e Pairetto, intercettazioni inutilizzabili nel processo. Entro il 26 luglio il nuovo presidente di Lega (che non sarà un presidente di club) e nuove regole. La Lazio contesta la nomina di Rossi. Si affilano le armi per il processo. Galliani assicura “Tutti i club di A e B sono in regola”. Il rinvio non preoccupa la UEFA. Cellino: I dirigenti abbiano diritto a difendersi. Quadro clinico grave per Pessotto, ma lui resiste.

29/06: Il processo al calcio parte ma viene rinviato a lunedì. Si inseriscono cinque club. Ministro Melandri “Nessuna amnistia, dal processo mi aspetto giustizia. Moggi doveva presentarsi”. Il Codacons chiede la diretta TV del processo. Quattro club a rischio. Rossi: “Nessuna sorpresa, tempi rispettati”. Le memorie difensive e le istanze dei club. Dattilo: “Dopo la gogna nessuno parla della mia estraneità”. Parte la nuova Juve. Per Pessotto un cauto ottimismo

28/06 Parte il maxiprocesso su ‘calciopoli’. Borrelli “Nessuno screzio con Palazzi. Spero tempi rapidi per il processo”. Delio Rossi “Il processo non cambierà il giudizio dei tifosi”. Aliberti “La Covisoc un sistema truccato”. Foti “La Reggina indipendente da Juve e Moggi”. Gazzoni pronto a costituirsi parte civile. De Santis vuole denunciare Ancelotti. Migliora lievemente Pessotto. La moglie chiede rispetto. L’Antitrust diffida Mediaset per i diritti TV “Solo sul digitale terrestre”

27/06 Ripartita a pieni giri l’indagine di Borrelli. Cellino batte i pugni. Moggi in TV attacca Carraro e le lobby del pallone. Moratti chiede trasparenza. Perquisita la sede del Sora. Pessotto vola giù dall’abbaino della sede della Juve: è gravissimo. L’anno più nero della Juve. Baldini “Sostituire anche Palazzi”. La Commissione cultura della Camera vara il programma di indagine. GEA: A Roma le audizioni di Capello e Giraudo

26/06 Riparte l’inchiesta di Borrelli con le comprimarie, sentito l’Arezzo. Arriva il processo, i legali della difesa cercano scappatoie. Tronchetti Provera d’accordo con Moratti “Gli scudetti agli onesti”. Ancora un mese da presidente di Lega per Galliani. Piazzola “Indagate su Zeman”. Baldini “Cambiate le persone in ufficio indagini ma non è cambiato il giudice Palazzi”. Le memorie di fensive di Juve, Milan, lazio e Fiorentina

25/06 Moratti “Un colpo di spugna sarebbe molto grave. Sentenze esemplari o vado all'estero”. Lolli “Nessun colpo di spugna, le inchieste avanzano”. D’Ambrosio “No all’amnistia. Lo scandalo è grave”. Confermate le cene a casa di Giraudo con Pairetto, Bergamo e Moggi. Bergamo “Meani si interessava per conto di Galliani”. Carlo Piazzola “Allontanato dal sistema. Il mondo del calcio deve chiedere scusa a Sensi ”

24/06 Lunedì Borrelli riprende il lavoro. Nel suo mirino le iscrizioni ai campionati e i diritti TV. Commissario Rossi “Potrei cambiare il format dei campionati. Vietate le vendite dei marchi”. Gazzoni (Bologna) “Iscrizioni fasulle per anni”. Corbelli si costituisce parte civile contro Carraro e Della Valle. De Santis al contrattacco. Il Financial Times scettico sulla retrocessione della Juve. Le conclusioni dell’inchiesta di Borrelli

23/06 Dopo i deferimenti spazio alla difesa. De Santis attacca Ancelotti. Abete “Il mondo del calcio attende giustizia”. Blatter: “In Italia situazione seria ma Rossi e Borrelli sono preparati”. Il processo partirà il 29 giugno. Galliani “Ma quale secessione del calcio”. Della Valle “Siamo innocenti”. I sociologi sentenziano: Il calcio un business e non più uno sport

22/06 Scattano i deferimenti. Nel calderone Juve, Milan, Fiorentina e Lazio. Galliani lascia la Lega. Le accuse e i nomi. Costituito il collegio giudicante. La Juve: verificheremo le accuse. La Fiorentina pronta a difendersi. Berlusconi “Mai avuto vantaggi in campo”. Garrone “Giorni difficili, ma la Sampdoria è fuori”. Speculazioni in borsa: in rialzo i titoli di Lazio, Juve e Milan

21/06 Domani i deferimenti, Di Sebastiano segretario della FIGC. Ghirelli si dimette. Abete: Il deferimento dopo le 18 segno di buon senso. Lippi “Non so niente dei deferimenti”. La Porta (Barça) “Moggi in Spagna non potrebbe esistere”. Berlusconi: “Il Milan defraudato”. Perquisita la sede dello Standard Liegi. Zamparini (Palermo) “Faremo la Champions League”

20/06 Cominciano i deferimenti, in moto gli avvocati. I parlamentari scrivono a Rossi “Ora ripescaggi trasparenti”. Prosegue l’indagine disciplinare del CSM sui magistrati coinvolti in calciopoli. De Santis a Matrix racconta la sua verità. Caselli ribatte a De Santis “Mai parlato di arbitri con lui”. Oriali: “Gli scudetti revocati non interessano all’Inter”. Il Ministro Amato ironizza “Mi spiace che il ‘Toro’ non possa incontrare la Juve”. Gattuso “Assurdo andare in B per un trapianto di capelli”

19/06 Borrelli chiude l’inchiesta con una relazione di 180 pagine. Ora tocca a Palazzi “Il calcio deve rimanere imprevedibile. Il sistema può guarire”. A rischio la sponsorizzazione degli arbitri. Quattro arresti per il caso Gaucci. Andreotti “Qualcuno pagherà dazio”. Zamparini (Palermo) “Si torni al sorteggio integrale”

18/06 Si tirano le somme. Dal Palazzo fanno sapere che useranno il pugno di ferro. In attesa della relazione di Borrelli. Gentile (FI) alla procura di Napoli “Sentire Pagliuso sulla estromissione del Cosenza”. Il Genoa va in B, ma Preziosi non festeggia “Troppa rabbia”. 30 mila tifosi rossoblu festeggiano la fine di un incubo

17/06 Il difensore Antonaccio denuncia su di un libro la “realtà oscura” della serie C. “Corruzioni, compromessi e ricatti”. L'ex Presidente del Cosenza, Pagliuso, aspetta la chiamata del Procuratore Borrelli (Video con intervista) anche per la C. Il Procuratore Borrelli prepara le relazioni. Nella prima tranche d’inchiesta ci sono Juve, Lazio, Fiorentina, Milan, Samp. Petrucci “Di amnistia non se ne parla proprio”

16/06 Ripresi gli interrogatori, sentiti Garrone e Marotta. Rossi completa la CAF. Processo vicino. Dai politci tifosi del Torino un no all’amnistia: “Ed ora restituiteci lo scudetto del 1927” . Dalla CAF alla Corte Federale rito abbreviato. Stabiliti tempi e modalità del processo. Secondo Adiconsum falsato il 30% delle partite del campionato 2003/04. La Fiorentina replica a Preziosi: “La cena con Moggi c’è stata, ma nessuna festa”. Cellino (Cagliari) “Mi auguro che tutto sia un grosso errore. Serve una presidenza super-partes”

15/06 Il calabrese Ruperto nominato presidente della CAF. Pagliuso (Cosenza) “Adeguarsi allo strapotere Juve dava privilegi”. Chiesta audizione a Borrelli. Il CSM vieta ai magistrati di occuparsi di giustizia sportiva. Revocati tutti gli incarichi. Ministro Melandri “Si va verso la vendita collettiva dei diritti televisivi”. Rossi “Se Galliani è in conflitto di interessi non è un mio problema”.

14/06 Il Commissario Rossi nomina Agnolin commissario dell’Associazione Arbitri. Casarin “L’arbitro torni ad essere l’uomo misterioso”. L’azzeramento della CAF è questione di ore. Si va verso la nomina di Ruperto. Pagliuso chiede la riammissione in serie B del Cosenza Calcio 1914. Intercettazioni sui PM. Paparesta si difende: “Carriera stroncata se denunciavo l’irruzione di Moggi”. Prosegue l’inchiesta GEA. A Napoli prosegue l’inchiesta stralcio che riguarda giudici e polizia. La Juve ricomincia da Cobolli Gigli e Tardelli

13/06 Chiuso il primo filone di indagini. Il Presidente della Corte d’Appello Federale, Martellino, si difende. Processo doppio. Si allarga l’inchiesta del CSM. Mercoledì le decisioni del plenum. Abete e De Rossi: Nessuna amnistia anche se vinciamo. Buffon “Bello sudare la maglia per l’Italia”. I favori della “cupola” alla Lazio. La Juve riparte voltando pagina in fretta: nuovo Cda.

12/06 Girando da Borrelli “Nessuna gara era preordinata”. Ascoltato il dipendente della Federcalcio Galati “Chi si oppone viene vessato”. Anche la Samp nell’indagine. Blatter “Trovati i problemi ora si va verso le soluzioni”. La Lega va verso la riscrittura del regolamento. E poi Galliani, Sacchi, Di Pietro, Campana, Pescante.

11/06 Una domenica tranquilla. Lunedì Giraudo da Borrelli. Il Legale di Titomanlio “Nessun muro di reticenza”. Trezeguet “Aspettiamo la giustizia sportiva”. Gli sponsor della Juve ripongono la loro fiducia nella società

10/06 Borrelli si concede una pausa. Il Presidente Cellino “Rossi chieda consigli ai presidenti onesti”. Secondo il legale di Lotito il campionato slitta a dicembre. Del Piero “Spero che per la Juve si risolva nel migliore dei modi” L’assistente Titomanlio: “Pronti a collaborare”

09/06 Borrelli contro un “muro difensivo concordato”. Maxi audizione con Meani (Milan): quasi otto ore. Non esiste alcun super teste. Tre ore di interrogatorio per Carraro e tre anche per Pieroni. Pirrone replica a Bergamo: “Io scarso e onesto, lui invece?”. Catricalà “Presto regole per i procuratori”. Adiconsum presenta uno studio sugli errori arbitrali dal 2002 al 2004. Avv. Coppi: “Il Coni potrebbe costituirsi parte civile”

08/06 Bergamo interrogato per nove ore “Fatto fuori da Pairetto e Lanese”. Per Pairetto sei ore di interrogatorio. Moggi dice no a Borrelli. Oggi tocca a Carraro. Della Valle “Non abbiamo fatto nulla di strano”. L’AIA rigetta il ricorso di De Santis: non andrà ai mondiali. Galliani ascoltato per due ore. L’Antitrust collabora con Rossi

07/06 Interrogatori fiume per De Santis e Paparesta. Borrelli: “Nessun pentito. Entro 10 giorni la relazione alla Procura sportiva”. La Commissione Cultura della Camera avvierà un indagine. Pirrone: “Già da tempo denunciavo pressioni”. Gaucci Jr: “C’è ancora paura della ‘cupola’

06/06 Borrelli mette sotto torchio gli arbitri. No Intertoto per il calcio italiano. E Rossi incassa l’ok di Uefa e Fifa. Corioni: “Girando la mente, Galliani gli obbediva”. Lazio e Juve nel mirino di Borrelli. Rossi incontra Galliani: Nessuna accordo sulla gestione della Lega. Blatter “Felice della reazione delle autorità italiane”

05/06 Borrelli a tutto campo, vuol vederci chiaro su tutto. E il Coni ricorre alla Caf per la sentenza su Agricola per il doping. Mazzarri ascoltato dal PM di Napoli. Cesare Geronzi ascoltato per due ore dai PM. L’ex segretaria della CAN, Fazi, non risponde. Pelè “Spero che la giustizia punisca tutti”. Blatter “Ci vogliono arbitri professionisti”

04/06 Borrelli in azione: L'arbitro Pirrone interrogato per tre ore. Il Milan si ribella: “Una campagna contro”. Lite in un bar per calciopoli, ci scappa il morto

03/06 Cannavaro e Trezeguet interrogati dai PM a Roma. La Procura di Torino vuol riaprire l’inchiesta sulle designazioni. Undici giorni per rifondare la Juve. Somma “Non cambia nulla. Moggi resterà sempre un grande”

02/06 Il procuratore Borrelli pronto per il maxiprocesso. Ombre sulla partita Udinese-Milan del 2005: Galliani e Pozzo non ci stanno. Galliani: “Siamo stati danneggiati”. Il Legale di Moggi replica a Galliani “Ha letto tutte le intercettazioni?”. Spalletti in procura a Napoli.

01/06 Il commissario Rossi: “Una situazione che non pensavo così grave”. Secondo l’ex vicecapo dell’Ufficio indagini Juve e Fiorentina in B. Galliani pronto a lasciare. Preziosi sentito dalla Procura di Napoli. Nevio Scala: “Tutto deprimente. Con gli azzurri si può andare avanti”.

31/05 Calcio nel caos: Lotito ai PM: “Lazio pulita”. Il difensore di Moggi: “Il Milan il vero potere”. I rossoneri "Manovre diversive". Petrucci “Voltiamo pagina, torniamo a parlare di sport”. Verdone “Di fronte allo scandalo del calcio mi vergogno di essere italiano”. Zeman “Io alla Juve? Non potrei. Ipotesi Baggio? sarebbe solo per immagine”.

29-30/05 Calcio nel caos: Caso Gea,sentito l'arbitro cosentino Palmieri: “Mai rilasciato interviste”. Lazio nei guai: aggiotaggio per Lotito. Niente incarichi sportivi per i magistrati del CSM. Avv. Grassani “Milan in B, ipotesi per ora non ipotizzabile”. Del Piero “Orgoglioso di essere juventino”. V.Franza "Ipotesi A per il Messina". Ieri sentito Della Valle.

28/05 Calcio nel caos: Per Borrelli una settimana intensa. Bonfrisco “Paparesta fuori dalle regole”. Gattuso: “Qualcuno sputa nel piatto”.

27/05 Calcio nel caos: L’inchiesta entra nel vivo. Borrelli al lavoro e Lippi difende il figlio. Commissario Rossi: “Sconti per nessuno”. Sacchi e Agnolin: “Chi ha sbagliato paghi”. Lippi: “In Italia chi è indagato è già condannato”. Peruzzi accusa: “Moggi il pastore e noi il gregge”.

26/05 Calcio nel caos: Gli atti passano a Borrelli: Parte ufficialmente “Piedi Puliti”. Galliani rimane solo, si dimette Zamparini. Gigi Riva: “Beckembauer ha parlato da bambino”. Cossiga: “Tangentopoli era più onesta”. Sacchi: “Torniamo al calcio di prima, senza banchieri e politica”. Il figlio di Lippi indagato a Roma e Milano.

25/05 Calcio nel caos: Interrogatori a Napoli e Roma e perquisizioni della GdF. Cannavaro ci ripensa. Albertini: “Pensavo ci fosse sudditanza psicologica, invece...”. Cecchi Gori “Affossato perchè scomodo. I 5 anni più brutti della mia vita”. Licenza Uefa per 14 club: manca la Lazio. I tiofosi si costituiscono parte civile. Gli ex vogliono Boniperti presidente della Juve

24/05 Calcio nel caos: La Lega Calcio cerca nuove regole. Alla Gea e ad Alessandro Moggi oltre il 10% del mercato delle procure. Conti: “Lotta al conflitto d’interessi”. La Finanza nella sede del Crotone e della Reggina. Buffon in Procura. Galliani confermato in Lega. Cannavaro: “Gli scudetti della Juve, meritati”

23/05 Calcio nel caos: Il commissario della FIGC, Rossi, nomina il procuratore Borrelli capo ufficio indagini. Scatta “Piedi puliti”. A Napoli sfilano i testi. perquisita la sede della Torres

22/05 Calcio nel caos: Lippi rimane al suo posto. Moggi cita Berlusconi. Chieste le dimissioni di Galliani che le respinge, l’inchiesta va avanti. Moggi: “Un’imboscata di Galliani”. Guido Rossi: “Beckenbauer ne approfitta”. Avv. Stagliano “La Juve in B”

21/05 Calcio nel caos: Moggi ebbe un ruolo importante nelle elezioni di Carraro e Galliani. Tardelli replica a Beckenbauer “Anche in Germania c’è il marcio”. Chieste le dimissioni di Lippi. Le intercettazioni di De Santis

20/05 Calcio nel caos: Il potere assoluto di Moggi. Ora è fuga dalla Gea. Si dimette anche il Generale Attardi. Beckembauer: L’Italia la pagherà ai Mondiali. Le tifoserie di Messina, Crotone e Reggina non ci stanno

19/05 Calcio nel caos: La Gea controllava anche Reggina, Livorno e Siena. Gazzoni: “Le dimissioni di Carraro sono finte”. Interrogati Lippi e Zeman. Si dimette il Generale Pappa

18/05 Calcio nel caos: Il Commissario Rossi fa piazza pulita. Le intercettazioni di Carraro e Moggi che preparavano le elezioni in Lega. Menzionato Pisanu. Sospesi nove arbitri, la Finanza a casa di Moggi e nella sede della Juve

17/05 Calcio nel caos: Il Commissario Rossi al lavoro. Spunta il filone doping. Dopo il vertice delle Procure, nuovi accertamenti. Definite le competenze delle Procure di Roma e Napoli.

16/05 Calcio nel caos: Guido Rossi commissario della FIGC chiamato a sistemare il calcio e le sue regole. Petrucci rassicura Lippi “Verrò a trovarti con Rossi”.

 

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