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Il calcio nel caos

 

Lotito ai PM: “Lazio pulita”

31/05 "La Lazio e' scevra da condizionamenti e interessi illegittimi. E' una societa' sana e trasparente, basata sui principi e valori dello sport. Siamo sereni", cosi' Claudio Lotito dopo il lungo interrogatorio presso la procura di Napoli. Il presidente della Lazio e' stato ascoltato per sei ore circa dai pm napoletani Filippo Beatrice e Giuseppe Narducci che conducono l'inchiesta sul campionato 2004-05 e che vede la Lazio tra le societa' indagate per frode sportiva. In particolare tre le partite che riguardano la societa' biancoceleste e che sono state oggetto dell'interrogatorio di oggi: si tratta di Chievo-Lazio 0-1, Lazio-Parma 2-0 e Bologna-Lazio 1-2. Lotito, dunque, difende la sua Lazio tra l'altro ieri colpita da una doppia batosta sull'asse Milano-Roma. La procura milanese, infatti, ieri ha aperto un'inchiesta per aggiotaggio sui titoli della societa' laziale, mentre a Roma Lotito e Roberto Mezzaroma, azionista di minoranza e fratello del suocero del presidente biancoceleste, devono rispondere di un presunto patto parasociale nascosto alla Consob ("pura fantasia", ha replicato oggi il massimo dirigente della Lazio). Insomma giorni duri per Lotito e la sua Lazio, ma il presidente non ha perso la sua proverbiale combattivita' e oggi, dopo il lungo interrogatorio, ha difeso a spada tratta il suo operato e la sua societa'. "Oggi sono ancora piu' tranquillo - ha dichiarato Lotito - perche' so di avere parlato con magistrati altamente professionalizzati". Il numero 1 del club biancoceleste, accompagnato dall'avvocato Gian Michele Gentile, ha presentato ai pm napoletani una memoria difensiva di circa 150 pagine dove, secondo indiscrezioni, vengono elencati i presunti torti arbitrali subiti dalla Lazio nel campionato scorso. Lotito ha anche smentito con forza chi attribuisce alla Lazio e a lui stesso, un ruolo importante nella difesa dei poteri forti del calcio. Ma non c'e' solo la vicenda Lazio nella giornata di oggi. Da segnalare la polemica a distanza tra uno dei legali di Luciano Moggi, Fulvio Gianaria, e il Milan. In un'intervista a "La Stampa", Gianaria spiega che "il vero potere e' quello del Milan, societa' che vende e, in un certo senso, compra i diritti televisivi". Dichiarazioni che in un certo senso confermano l'intervista (poi smentita) rilasciata da Moggi al quotidiano "Qn" e che non sono ovviamente piaciute al Milan che, in un comunicato stampa pubblicato sul proprio internet, ha replicato cosi' all'avvocato Gianaria: "il Milan deplora che, sia pure per ragioni che appartengono alla categoria degli espedienti difensivi, si affermi, manifestamente contro il vero, che "il vero potere sarebbe quello del Milan, che compra e vende i diritti televisivi". "L'addebito - conclude la nota del club rossonero - e' affetto da assurdita' manifesta perche' l'A.C. Milan non ha mai "comprato diritti televisivi", ma si e' limitato, come la Juventus e tutte le altre societa', a licenziare al meglio i propri diritti televisivi a Sky, R.T.I. e La 3". Intanto oggi il Consiglio Nazionale del Coni ha ratificato la nomina di Guido Rossi a Commissario Straordinario della Federcalcio. Rossi era stato nominato con una delibera assunta dalla Giunta Nazionale il 16 maggio scorso. Oggi il commissario ha confermato che in tre settimane, cosi' come ha sostenuto nei giorni scorsi il capo dell'ufficio indagini della Figc, Francesco Saverio Borrelli, verranno chiuse le inchieste "grazie al grande lavoro fatto dalla magistratura. E mentre in Italia impazza il "calciocaos", a Nyon, in Svizzera, l'ex vicepresidente della Federcalcio e attuale capo della delegazione azzurra ai Mondiali di Germania, Giancarlo Abete, ha presentato il dossier per la candidatura italiana agli Europei del 2012. L'Uefa ha apprezzato il discorso di Abete, il presidente della Confederazione del calcio europeo ha speso parole di "conforto" per la situazione italiana, mentre il dg Olsson non ha escluso l'ipotesi ("possibile, ma non auspicabile") di una stagione di coppe europee senza italiane. Intanto e' slittata a domani la decisione della Quarta Commissione del Csm, chiamato ad autorizzare o meno la nomina di Settembrino Nebbioso come vice-commissario della Figc. Infine, dopo l'interrogatorio-maratona di lunedi' scorso a Napoli, oggi il patron della Fiorentina, Diego Della Valle, e' stato ascoltato come persona informata dei fatti dal pm Antonella Duchini nell'ambito dell'inchiesta sul fallimento del Perugia calcio. Secondo quanto si e' appreso, l'imprenditore sarebbe stato sentito in merito ad alcune dichiarazioni di Luciano Gaucci. Proprio qust'ultimo aveva infatti chiamato in causa anche Della Valle in relazione alle vicende della squadra umbra. Tra le persone da ascoltare c'e' anche Luciano Moggi. L'inchiesta condotta dal pm Duchini si concentra sul dissesto economico del Perugia calcio, dichiarato fallito nel novembre scorso. L'ipotesi degli inquirenti e' che Luciano Gaucci abbia sottratto i beni della societa' utilizzandoli per coprire debiti personali.

La Lazio consegna la memoria difensiva al PM di Napoli

Dopo le dichiarazioni rilasciate da Claudio Lotito al termine dell'interrogatorio-fiume presso la procura di Napoli (circa 6 ore davanti ai pm Narducci e Beatrice), la Lazio ha pubblicato un comunicato stampa sul proprio sito internet. Nella nota del club biancoceleste si rende noto il "lungo incontro con i magistrati della Procura di Napoli che indagano sulle vicende legate al pianeta calcio. Il Presidente Lotito - informa il comunicato stampa - ha depositato una lunga ed articolata memoria difensiva, corredata da numerosi documenti, ed ha poi risposto a tutte le domande che i magistrati inquirenti gli hanno rivolto, precisando tutti gli aspetti utili per chiarire l'assoluta legittimita' del comportamento della Societa' Lazio sia sul piano penale che sul piano sportivo. L'incontro si e' svolto in un clima di grande serenita' e rispetto reciproco".

Il difensore di Moggi: “Il Milan il vero potere”. I rossoneri "Manovre diversive"

31/05 "Una riflessione su come e' stato costruito il mostro Moggi si impone: le conversazioni intercettate, almeno rispetto al sistema calcio, sono essenzialmente di 6-7 persone, le stesse cui grosso modo la Procura di Napoli contesta l'associazione per delinquere finalizzata alla frode sportiva. I carabinieri che conducono le indagini selezionano giustamente 2500 telefonate (delle 100 mila e forse oltre di cui si parla) e di quelle sono state scelte una quarantina per definire il teorema di una cupola del calcio dominata da Moggi. Basta per soddisfare la fame e l'emotivita' dei tifosi di mezz'Italia che si sentono confermati nei loro sospetti e risarciti". Lo ha dichiarato in un'intervista pubblicata oggi dal quotidiano "La Stampa" l'avvocato Fulvio Gianaria, difensore di Luciano Moggi con il socio di studio Alberto Mittone e il collega campano Paolo Trofino sui vari fronti delle procure italiane. Noi vorremmo ascoltare, mettere insieme tutte quelle telefonate e calarle nella realta' dei veri centri di potere del calcio: diritti televisivi, forza dei soci di riferimento, forza delle corporazioni interne al sistema calcio. Gli arbitri, la Federcalcio, La Lega Calcio: pensare che tutte queste realta' si muovano agli ordini di Moggi, Bergamo, Fazi e' fuorviante. Puo' servire a liquidare in sede sportiva una domanda popolare che si faccia piazza pulita, ma in sede penale e' un'altra cosa". "Ottimismo sull'esito delle inchieste penali? Mi limito ad osservare che le accuse dovranno essere dimostrate in tribunale - aggiunge Gianaria - se non c'e' di piu', i teoremi crollano. La Procura di Torino ha cercato riscontri alle telefonate intercettate per valutarle ed e' pervenuta alla conclusione che una ricaduta sul reato penale di frode sportiva non c'era. L'ipotesi della cupola con al vertice Moggi funziona per costruire un mostro che controlla tutti, dentro e fuori il calcio". Gianaria commenta le pagine del "Libro nero del calcio" dell'Espresso. "Intanto, vorrei ascoltarle per intero, quelle 2500 telefonate, e non essere costretto dalle circostanze a limitarmi a leggere i frammenti pubblicati. Lo dico con tutto il rispetto per il lavoro dei carabinieri che hanno selezionato le conversazioni ritenute rilevanti. Nel frattempo se non possiamo documentarci, non possiamo difenderci, e per il momento non andiamo da nessun pm. Nemmeno da Borrelli. Ripeto: con tutto il rispetto per i ruoli e le persone. L'ho gia' chiarito a un magistrato torinese. Moggi si e' sempre mosso per preservare la forza propria della Juventus dai centri di potere importanti". Gianaria approfondisce il discorso e spiega: "Mi riferisco a chi ha la possibilita' di trattare e acquistare i diritti tv dei club, a chi ha le televisioni. Vero e' che Moggi interviene sul moviolista di Biscardi: le sue attivazioni, concorrenti e parallele, fanno notizia perche' escono da conversazioni intercettate, e sono di un certo tenore, appartengono al personaggio, sicuramente esuberante". L'avvocato dell'ex dirigente bianconero risponde all'ipotesi di un conflitto di interessi tra Moggi e la Gea. "E' talmente evidente che il vero conflitto di interessi non l'ha Moggi: il Milan vende e, in un certo senso, compra i diritti televisivi; la Juve li vende al meglio, com'e' comprensibile. I tre grandi vettori del denaro nel calcio sono: diritti tv, televisioni, soci che ricapitalizzano i club. Pensare che Moggi non solo li reiquilibrasse, ma fosse diventato il vertice del potere nel calcio e' una barzelletta".
Il Milan replica: “Manovre diversive”
"In replica al comunicato stampa dell'A.C. Milan, l'avvocato Gianaria, impegnato in una difficile difesa, persevera nella volontaria commistione (e confusione) di temi, soggetti e oggetti. L'A.C. Milan ribadisce che non intende lasciarsi coinvolgere in manovre diversive del tutto arbitrarie", questo il nuovo comunicato stampa del club rossonero, in replica alle dichiarazioni dell'avvocato Fulvio Gianaria, legale dell'ex direttore generale della Juventus, Luciano Moggi, che in un'intervista pubblicata oggi da "La Stampa" difende il suo assistito e attacca: "Il Milan vende e, in un certo senso, compra i diritti televisivi, il vero potere e' quello del Milan".

Petrucci “Voltiamo pagina, torniamo a parlare di sport”

31/05 Il calcio italiano sta scrivendo una pagina bruttissima. I Mondiali possono essere un'occasione di riscatto e l'organizzazione degli Europei del 2012 e' ancora un obiettivo raggiungibile. La giornata che si chiude con l'amichevole tra gli azzurri e la Svizzera, finita 1 a 1, e' segnata dalle parole di tutti i principali rappresentanti dello sport italiano. Si comincia con Gianni Petrucci, presidente del Coni, che ha fatto il punto della situazioine nel Consiglio nazionale del Comitato olimpico. Petrucci si e' soffermato a lungo sulla vicenda legata alle intercettazioni telefoniche che sta sconvolgendo il mondo del pallone. ''Il calcio sta vivendo una pagina bruttissima e ha bisogno di noi tutti. Questo calcio deve tornare ad essere uno sport, riacquistare onore e sensibilita' come tutti gli sport importanti del nostro Paese''. Il numero 1 del Coni ha sottolineato come ''con il professionismo sono arrivati i grandi movimenti mediatici, ma anche economici'', auspicando che si possa tornare a parlare di calcio, quello giocato, in occasione dei Mondiali di Germania. ''Ci auguriamo che nei prossimi giorni lo sport vero e lo spettacolo del calcio in primo luogo, siano protagonisti negli importanti appuntamenti che ci attendono e che la nostra Nazionale di calcio impegnata nei mondiali di Germania ci appassioni e ci entusiasmi. In bocca al lupo agli azzurri''. Per il momento, si parla soprattutto di indagini e di inchieste. ''Il lavoro procede bene'', ha detto oggi il Commissario della Figc, Guido Rossi, che ha confermato i tempi indicati dal capo ufficio indagini, Francesco Saverio Borrelli, in relazione alle inchieste. ''Ha ragione Borrelli quando parla di 3 settimane. Ci si puo' riuscire, grazie allo straordinario lavoro della magistratura''. Muro davanti alle domande relative alle possibili pene che verranno applicate: ''E' la giustizia sportiva che deve decidere''. L'Italia deve fare i conti con calciopoli e, contemporaneamente, deve isolare la nazionale che si appresta a scendere in campo nei Mondiali. Il pallone tricolore, pero', insegue obiettivi anche fuori dal campo. Giancarlo Abete, che in Germania sara' capo delegazione, oggi si e' recato a Nyon, in Svizzera, per illustrare al presidente della Uefa Lennart Johansson e al direttore generale Lars-Christer Olsson, la documentazione alla candidatura dell'Italia per l'organizzazione di Euro 2012. ''Tutto il Paese -ha detto Abete- e' unito ad appoggiare la candidatura dell'Italia ad Euro 2012. E' la dimostrazione che il calcio unisce. Con orgoglio e discrezione presentiamo il Dossier di Fase II -ha proseguito Abete -. Due valori importanti per il calcio italiano, che deve ritornare al piu' presto ad essere cio' che e' sempre stato: credibilita' ed emozione. La candidatura italiana ha il pieno sostegno del governo, come hanno manifestato il Presidente del Consiglio, Romano Prodi, e il Ministro dello sport, Giovanna Melandri, ma anche dell'ex premier Silvio Berlusconi, attualmente capo dell'opposizione''. L'Italia, insomma, pensa a difendere la sua immagine a livello internazionale. L'Uefa, al momento, ha una priorita' ben precisa e aspetta di conoscere, in tempi brevi, quali squadre ci rappresenteranno nelle competizioni continentali. ''Le coppe senza squadre italiane sono un'ipotesi possibile, ma nessuno se lo augura'', ha detto Olsson. ''noi siamo pronti ad aiutare il calcio italiano, ma alla fine c'e' un termine da rispettare. L'auspico, comunque, e' quello di vedere rappresentata tutta l'Europa nelle nostre manifestazioni''. L'Uefa non mette l'Italia all'indice. Qualcun altro, pero', non perde occasione di puntare il dito contro il pallone italiano, che sembra diventato il termine di paragone ideale quando si parla di problemi del football. Franz Beckenbauer si era interessato alle vicende italiane gia' qualche giorno fa: ''L'Italia -aveva detto- paghera' in campo le conseguenze di tutto quello che sta avvenendo''. Il presidente del Comitato organizzatore dei Mondiali ha concesso il bis in un'intervista che domani sara' pubblicata dal quotidiano tedesco 'Tagesspiegel'. ''Il pallone -ha detto- e' in pericolo, guardate cosa sta succedendo in Italia. ''Il calcio ha bisogno di un'operazione generale di pulizia. Dovremmo discutere di tetto salariale. Quando vediamo gli agenti che muovono i giocatori, mandandoli avanti e indietro, ci rendiamo conto che controllano tutto con le loro mani. E questo mi disgusta. Alcuni manager e alcuni allenatori guadagnano dalle operazioni di mercato, lo stesso vale per i presidenti e persino per qualche politico. Tutti sono coinvolti. Il calcio, come business, sta percorrendo una strada pericolosa, come dimostra tristemente lo scandalo venuto a galla in Italia''.

Il Coni ratifica l’incarico a Guido Rossi

31/05 Un via libera e scontato all'unanimita'. Cosi' il Consiglio Nazionale del Coni, presieduto oggi da Gianni Petrucci, ha ratificato la delibera assunta lo scorso 16 maggio con cui aveva individuato nel professor Guido Rossi l'uomo giusto al momento giusto per il ruolo di commissario straordinario della Federcalcio. Ed e' stato ancora una volta 'calciopoli' a tenere banco in un Consiglio Nazionale lungo e a tratti vivace, soprattutto quando il presidente-onorevole Sabatino Aracu ricordava le dimissioni di Pescante dal Coni in piena bufera doping quasi ad invitare lo stesso Petrucci al fatidico passo indietro. "La vicenda e' sotto gli occhi di tutti - commentava il capo dello sport italiano - Dall'inizio del mese riempie le prime pagine dei giornali ed ogni giorno emergono dei fatti nuovi che rendono la situazione ancor piu' grave e sconcertante, a prescindere dalle risultanze cui perverra', ci auguriamo tutti in tempi brevi, sia la giustizia ordinaria che sportiva". Amarezza e sconcerto per diritto ed etica calpestati, ma anche tanta fiducia in chi sta indagando: "L'accertamento dei fatti e delle responsabilita' - ha proseguito Gianni Petrucci - fara' certamente giustizia di quella che ora appare come una generalizzazione impietosa". "Ma e' comunque indubbio che cio' che finora e' emerso ha richiesto da parte del Coni l'adozione di misure estreme, sia sul piano del rigore che della tempestivita', a tutela non solo del calcio ma di tutto lo sport italiano e della sua immagine". Piena fiducia, dunque, nel professor Rossi, denominato "l'uomo delle regole", e sostegno del Coni "della funzione di indirizzo e vigilanza che la legge gli assegna". Anche per Petrucci, pero', la sola riscrittura delle regole del calcio non e' sufficiente per un contrasto efficace di comportamenti scarsamente etici: "Il nostro impegno dovra' concentrarsi proprio nella promozione e nella tutela dell'etica sportiva. Non basta dettare nuove regole e farle rispettare, occorre anche recuperare credibilita' verso l'esterno, promuovere fiducia reciproca tra coloro che se ne occupano e create un clima sereno. Senza limitarsi ad affermazioni di principio".

Verdone “Di fronte allo scandalo del calcio mi vergogno di essere italiano”

31/05 "Calciopoli? Dinanzi allo scandalo che ha infangato il calcio mi vergogno di essere italiano. Questo e' il Paese piu' moralista e cattolico osservante che esista, ma anche il piu' corrotto". Mai cosi' indignato, Carlo Verdone, come nell'intervista pubblicata su Novella Duemila in edicola domani. "Ricucci? E' andato a toccare cose che in Italia non si toccano. Poteri forti, occulti. Ha dimostrato di essere ingenuo, molto ingenuo... Diffido sempre di chi diventa ricco dal giorno alla notte. Se paghi regolarmente le tasse puoi essere ricco ma non ricchissimo, non puoi avere la Porsche, la Ferrari, la barca e sette case: da qualche parte hai fatto qualche furbizia". L'attore e regista attacca anche il suo mondo, dopo il digiuno di premi al David di Donatello per il suo film Il mio miglior nemico: "Un grande successo commerciale, nonostante le ottime critiche, viene punito dalle solite consorterie che hanno una gran puzza sotto il naso. Ma la figuraccia l'hanno fatta loro: il David migliore me l'ha dato il pubblico, unico vero giudice perche' paga, per andare al cinema". Verdone racconta anche particolari inediti del suo privato di padre di due figli, Paolo (18 anni) e Giulia (20): "C'e' stato un momento, anni fa, per colpa del lavoro, che stavo perdendo il contatto con loro. L'ho recuperato nel 1997, con lunghi viaggi assieme in America, Belgio, Germania, Turchia e Medio Oriente, e ho capito che era giunto il momento che insegnassero loro qualcosa a me".

Zeman “Io alla Juve? Non potrei. Ipotesi Baggio? sarebbe solo per immagine”

31/05 "Mi fa piacere che alcuni tifosi bianconeri pensino a me come allenatore della Juve". Lo ha l'ormai ex allenatore del Brescia Zdenek Zeman. "Purtroppo altri pensano che sia colpa mia se le cose negative fatte dalla triade siano state scoperte - continua - Percio' non potrei mai essere allenatore della Juve: in un contesto simile non sarebbe produttivo, semmai tornero' ad essere tifoso come da bambino".
Zdenek Zeman, pur mostrando ammirazione per Roberto Baggio, non lo ritiene adatto a un ruolo da vicepresidente della societa' bianconera. "Ho sempre stimato molto Roberto, ma cosa potrebbero affidargli? Sarebbe solo un ruolo d'immagine? Negli ultimi dieci anni il calcio italiano ha dato molta, troppa importanza all'immagine, ma sono altri i problemi da risolvere".

Rivera: “Non ci sono le condizioni per insabbiare. Con la Juve ci vuole giustizia”

31/05 "Credo oggettivamente che non ci siano le condizioni per insabbiare nulla". E' quanto ha dichiarato Gianni Rivera, in una intervista a Sportsera. "Su Borrelli metto la mano sul fuoco - continua - per quello che ha fatto, per la sua persona e la sua storia. La punizione alla Juve? Nelle aule di tribunale c'e' scritto: 'La legge e' uguale per tutti', poi si sa che qualcuno ha aggiunto anche 'ma non esageriamo', pero' io vorrei che si cancellasse quest'ultima parte. Sarebbe lo stesso per il Milan se venissero accertate responsabilita'. Un nome per ricominciare? Avevo pensato a Sergio Campana. Io? Nessuno me lo ha ancora chiesto". Per Rivera non sarebbe da scartare la proposta formulata dal presidente del Brescia Gino Corioni sulla prossima stagione: "Per ricominciare a essere credibili si potrebbe fare anche un campionato misto A e B, non ci sarebbero problemi".

Gli studenti commentano amaramente “Era tutto finto”

31/05 "Ci siamo sgolati tanto davanti alle partite ed era tutto finto: c'era gia' chi sapeva i risultati". Mentre guardano i loro compagni disputare la finale del torneo calcio dei Giochi sportivi studenteschi regionali, che si sono chiusi stamattina allo Stadio dei Marmi, a Roma, i ragazzi delle scuole romane si lasciano andare ad amari commenti sullo scandalo di Calciopoli. E tutti in coro chiedono un calcio piu' pulito, con meno soldi nelle tasche dei giocatori e delle societa', piu' controlli, ma soprattutto pene severe per chi ha sbagliato privandoli del gusto di tifare in allegria senza l'ombra perenne del sospetto. In poche parole, gli studenti delle scuole capitoline reagiscono a Calciopoli chiedendo piu' sport. "Un calcio giocato con la passione, non partite preparate a tavolino", sbotta Edoardo, 17 anni, dell'istituto tecnico Bernini. Molti dei ragazzi presenti hanno appena varcato la soglia della scuola media, sono piccolissimi, eppure sembrano essere venuti su a pane e pallone perche' sanno a memoria nomi e ruoli dei personaggi coinvolti nello scandalo, dai vari Moggi, Giraudo e Della Valle passando per arbitri e designatori, e sono aggiornatissimi sugli ultimi risvolti della vicenda. Ludi, 12 anni, della I C dell'istituto comprensivo Palombini, teme per la retrocessione della sua squadra, la Juve. "Ma chi sbaglia deve pagare", ammette. Come lui, molti ragazzi che tifano Juventus da giorni sono oggetto di scherno e sfotto' da parte dei compagni in classe. "Siamo stati presi in giro", sentenzia il piccolo Fabrizio, 13 anni, sempre della Palombini, parlando come un piccolo adulto. Gli fa eco Giulio, 12 anni, della media La Giustiniana: "Lo scandalo in atto e' un insulto al calcio italiano. Ma che figura faremo ai Mondiali?". Cuori delusi di piccoli tifosi che in un ritorno al calcio vero ci credono ancora, anche se con qualche perplessita'. "Ripartire da zero sara' difficile- dice Veronica, III A del liceo Plauto- ma noi ci speriamo ancora". "Comunque va fatta pulizia a tutti i livelli- dice allarmato Andrea Moi, presidente della Consulta degli studenti-: gia' nelle societa' dove giocano i ragazzini i mini-calciatori vengono scambiati tra squadre in cambio di soldi. Si sperpera sui giovani". Ma l'amore per il calcio nei ragazzi rimane. "Tiferemo ancora i nostri calciatori preferiti - dice Christopher, 16 anni, dell'istituto Bernini-, ma, soprattutto, continueremo a giocare tra amici nei campetti. L'unico calcio che possa ancora dirsi davvero pulito".

Il diario della giornata

31/05 Prosegue la lunga maratona di interrogatori in relazione allo scandalo che sta investendo il calcio italiano. Oggi e' stata la volta di Claudio Lotito, presidente della Lazio. Non si placa il "botta e risposta" fra Moggi (per l'ex dirigente bianconero e' intervenuto uno degli avvocati) e il Milan. Il Coni ha ratificato la noma di Rossi a commissario straordinario della Figc. Zeman dice addio al Brescia e commenta la bufera "calciopoli". Ecco gli sviluppi della giornata:
9.38: "Una riflessione su come e' stato costruito il mostro Moggi si impone: le conversazioni intercettate, almeno rispetto al sistema calcio, sono essenzialmente di 6-7 persone, le stesse cui grosso modo la Procura di Napoli contesta l'associazione per delinquere finalizzata alla frode sportiva. I carabinieri che conducono le indagini selezionano giustamente 2500 telefonate (delle 100 mila e forse oltre di cui si parla) e di quelle sono state scelte una quarantina per definire il teorema di una cupola del calcio dominata da Moggi. Basta per soddisfare la fame e l'emotivita' dei tifosi di mezz'Italia che si sentono confermati nei loro sospetti e risarciti". Lo ha dichiarato a "La Stampa" l'avvocato Fulvio Gianaria, difensore di Moggi. "Moggi si e' sempre mosso per preservare la forza propria della Juventus dai centri di potere importanti - ha aggiunto l'avvocato - "Mi riferisco a chi ha la possibilita' di trattare e acquistare i diritti tv dei club, a chi ha le televisioni. E' talmente evidente che il vero conflitto di interessi non l'ha Moggi: il Milan vende e, in un certo senso, compra i diritti televisivi; la Juve li vende al meglio, com'e' comprensibile. I tre grandi vettori del denaro nel calcio sono: diritti tv, televisioni, soci che ricapitalizzano i club".
10.57: "La sola riscrittura delle regole del calcio non e' sufficiente per contrastare comportamenti che trovano la loro origine nel senso etico di chi li mette in atto". Il Presidente del Coni Gianni Petrucci e' tornato a parlare di "calciopoli" durante il Consiglio Nazionale di oggi. "Il nostro impegno dovra' concentrarsi nella promozione e nella tutela dell'etica sportiva - ha aggiunto il numero 1 dello sport italiano - solo in tal modo si potra' riacquistare la fiducia della gente e di tutte le persone che si sono sentite tradite ed ingannate".
11.57: Il Consiglio Nazionale del Coni ha ratificato la nomina di Guido Rossi a Commissario Straordinario della Federcalcio. Rossi era stato nominato con una delibera assunta dalla Giunta Nazionale il 16 maggio scorso.
14.03: "Se giochiamo la Champions e' perche' l'abbiamo meritata non perche' e' successo qualcosa alle altre squadre". Lo ha detto Leandro Cufre', interveuto a" Te La Do Io Tokio" su Radio Centro Suono Sport. "La Roma lo ha meritato sul campo e anche fuori, perche' siamo una squadra pulita". Sulla vicenda calciopoli dice: "Mi dispiace quello che sta succedendo, mi da' fastidio perche' sono un tifoso del calcio ed ho molti amici che vengono a vedere le partite e che mi dicono che se non succede qualcosa non verranno piu' a vedere il calcio".
14.25: "Galliani? Ci dobbiamo vedere. E' normalissimo che la Figc veda il presidente della lega". Lo ha detto il commissario straordinario della Figc GuidoRossi a margine dell'assemblea di Bankitalia. Le vicende che riguardano la Lazio secondo Rossi non cambia molto la situazione: "Le cose sono gia' complicate da sole. Gli arbitri? Io uso la tecnica del carciofo affrontando un problema allla volta, altrimenti mi pungo. Adesso la priorita' sono i mondiali, poi i tempi della giustizia sportiva".
15.23: "Il Milan vende e, in un certo senso, compra i diritti televisivi, il vero potere e' quello del Milan", queste le dichiarazioni rilasciate dall'avvocato Gianaria, difensore dell'ex direttore generale della Juventus, Luciano Moggi, al giornale "La Stampa". Non si e' fatta attendere la replica del club rossonero che, sul proprio sito internet, fa sapere che "il Milan deplora che, sia pure per ragioni che appartengono alla categoria degli espedienti difensivi, si affermi, manifestamente contro il vero, che "il vero potere sarebbe quello del Milan, che compra e vende i diritti televisivi".
15.40: "Calciopoli? Dinanzi allo scandalo che ha infangato il calcio mi vergogno di essere italiano. Questo e' il Paese piu' moralista e cattolico osservante che esista, ma anche il piu' corrotto". Mai cosi' indignato, Carlo Verdone, come nell'intervista pubblicata su Novella Duemila in edicola domani.
15.41: E' durato poco meno di sei ore l'interrogatorio del presidente della Lazio, Claudio Lotito, davanti ai pm della procura di Napoli, Filippo Beatrice e Giuseppe Narducci. Il numero 1 del club biancoceleste, accompagnato dall'avvocato Gian Michele Gentile, e' stato ascoltato nell'ambito dell'inchiesta sul campionato 2004-05 che lo vede tra gli indagati per frode sportiva.
16.14: "Mi spiace che siano state fraintese le mie parole, io intendevo dire che il tecnico ed i giocatori italiani saranno sottoposti ogni giorno a domande sullo scandalo e che quindi questo potrebbe pesare sulla loro condizione mentale". Franz Beckenbauer, presidente del comitato organizzatore dei Mondiali di Germania torna sull'argomento, anche se non direttamente, in un'intervista che verra' pubblicata domani sul giornale "Der Tagesspiegel". "Il mondo del calcio ha bisogno di una purificazione generale, bisogna mettere un tetto agli ingaggi e regolamentare le operazioni di mercato - ha dichiarato Beckenbauer, campione del mondo da giocatore e da ct con la Germania -. Ci sono dirigenti e tecnici che guadagnano con i trasferimenti dei giocatori e a volte anche i politici sono coinvolti. A tutto cio' c'e' da aggiungere anche il problema delle scommesse. L'evoluzione attuale del mondo del calcio e' preoccupante come dimostrano gli scandali che hanno colpito il campionato italiano".
16.45: "Mi fa piacere che alcuni tifosi bianconeri pensino a me come allenatore della Juve". Lo ha l'ormai ex allenatore del Brescia Zdenek Zeman. "Purtroppo altri pensano che sia colpa mia se le cosenegative fatte dalla triade siano state scoperte - continua - Percio' non potrei mai essere allenatore della Juve: in un contesto simile non sarebbe produttivo, semmai tornero' ad essere tifoso come da bambino". 16.48: Zdenek Zeman, pur mostrando ammirazione per Roberto Baggio, non lo ritiene adatto a un ruolo da vicepresidente della societa' bianconera. "Ho sempre stimato molto Roberto, ma cosa potrebbero affidargli? Sarebbe solo un ruolo d'immagine? Negli ultimi dieci anni il calcio italiano ha dato molta, troppa importanza all'immagine, ma sono altri i problemi da risolvere".
17.53: "La Lazio e' scevra da condizionamenti e interessi illegittimi. E' una societa' sana e trasparente, basata sui principi e valori dello sport. Siamo sereni". Lo ha detto il presidente della Lazio Claudio Lotito al termine di sei ore di interrogatorio in Procura a Napoli. Sui rapporti con Della Valle, Lotito ha risposto:"Non conosco la vicenda, perche' non leggo i giornali".
18.37: "Credo oggettivamente che non ci siano le condizioni per insabbiare nulla". E' quanto ha dichiarato Gianni Rivera, in una intervista a Sportsera. "Su Borrelli metto la mano sul fuoco - continua - per quello che ha fatto, per la sua persona e la sua storia. La punizione alla Juve? Nelle aule di tribunale c'e' scritto: 'La legge e' uguale per tutti', poi si sa che qualcuno ha aggiunto anche 'ma non esageriamo', pero' io vorrei che si cancellasse quest'ultima parte. Sarebbe lo stesso per il Milan se venissero accertate responsabilita'. Un nome per ricominciare? Avevo pensato a Sergio Campana. Io? Nessuno me lo ha ancora chiesto".
18.51: "In questo momento non posso dire che Baggio tornera' alla Juve come dirigente - ha detto il manager dell'ex giocatore Vittorio Petrone - pero' non nego che l'ipotesi sia concreta. Del resto Baggio e' sempre stato portatore di valori sani e dove questi valori vengono messi al centro dell'attenzione la possibilita' di collaborare esiste. A certe condizioni, davanti a una proposta di questo genere, Baggio la valuterebbe attentamente. La decisione finale spetta solo a lui e sara' la diretta conseguenza del progetto che verra' presentato. Posso solo aggiungere che, dove ci sono stati valori sani, Baggio c'e' sempre stato".
18.52: "E' difficile che la mente sia sgombra dalla bufera che ci ha investito, ma la legge del campo ci deve far capire se l'Italia puo' rappresentarci ai mondiali alla grande". Lo ha detto Fulvio Collovati intervenuto a Sportsera. "Non ci devono essere alibi - continua - io ho vissuto l'era del 1980 e quindi so che un giocatore deve lasciare da parte l'esterno e tutto quello che lo circonda".


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29-30/05 Calcio nel caos: Caso Gea,sentito l'arbitro cosentino Palmieri: “Mai rilasciato interviste”. Lazio nei guai: aggiotaggio per Lotito. Niente incarichi sportivi per i magistrati del CSM. Avv. Grassani “Milan in B, ipotesi per ora non ipotizzabile”. Del Piero “Orgoglioso di essere juventino”. V.Franza "Ipotesi A per il Messina". Ieri sentito Della Valle.

28/05 Calcio nel caos: Per Borrelli una settimana intensa. Bonfrisco “Paparesta fuori dalle regole”. Gattuso: “Qualcuno sputa nel piatto”.

27/05 Calcio nel caos: L’inchiesta entra nel vivo. Borrelli al lavoro e Lippi difende il figlio. Commissario Rossi: “Sconti per nessuno”. Sacchi e Agnolin: “Chi ha sbagliato paghi”. Lippi: “In Italia chi è indagato è già condannato”. Peruzzi accusa: “Moggi il pastore e noi il gregge”.

26/05 Calcio nel caos: Gli atti passano a Borrelli: Parte ufficialmente “Piedi Puliti”. Galliani rimane solo, si dimette Zamparini. Gigi Riva: “Beckembauer ha parlato da bambino”. Cossiga: “Tangentopoli era più onesta”. Sacchi: “Torniamo al calcio di prima, senza banchieri e politica”. Il figlio di Lippi indagato a Roma e Milano.

25/05 Calcio nel caos: Interrogatori a Napoli e Roma e perquisizioni della GdF. Cannavaro ci ripensa. Albertini: “Pensavo ci fosse sudditanza psicologica, invece...”. Cecchi Gori “Affossato perchè scomodo. I 5 anni più brutti della mia vita”. Licenza Uefa per 14 club: manca la Lazio. I tiofosi si costituiscono parte civile. Gli ex vogliono Boniperti presidente della Juve

24/05 Calcio nel caos: La Lega Calcio cerca nuove regole. Alla Gea e ad Alessandro Moggi oltre il 10% del mercato delle procure. Conti: “Lotta al conflitto d’interessi”. La Finanza nella sede del Crotone e della Reggina. Buffon in Procura. Galliani confermato in Lega. Cannavaro: “Gli scudetti della Juve, meritati”

23/05 Calcio nel caos: Il commissario della FIGC, Rossi, nomina il procuratore Borrelli capo ufficio indagini. Scatta “Piedi puliti”. A Napoli sfilano i testi. perquisita la sede della Torres

22/05 Calcio nel caos: Lippi rimane al suo posto. Moggi cita Berlusconi. Chieste le dimissioni di Galliani che le respinge, l’inchiesta va avanti. Moggi: “Un’imboscata di Galliani”. Guido Rossi: “Beckenbauer ne approfitta”. Avv. Stagliano “La Juve in B”

21/05 Calcio nel caos: Moggi ebbe un ruolo importante nelle elezioni di Carraro e Galliani. Tardelli replica a Beckenbauer “Anche in Germania c’è il marcio”. Chieste le dimissioni di Lippi. Le intercettazioni di De Santis

20/05 Calcio nel caos: Il potere assoluto di Moggi. Ora è fuga dalla Gea. Si dimette anche il Generale Attardi. Beckembauer: L’Italia la pagherà ai Mondiali. Le tifoserie di Messina, Crotone e Reggina non ci stanno

19/05 Calcio nel caos: La Gea controllava anche Reggina, Livorno e Siena. Gazzoni: “Le dimissioni di Carraro sono finte”. Interrogati Lippi e Zeman. Si dimette il Generale Pappa

18/05 Calcio nel caos: Il Commissario Rossi fa piazza pulita. Le intercettazioni di Carraro e Moggi che preparavano le elezioni in Lega. Menzionato Pisanu. Sospesi nove arbitri, la Finanza a casa di Moggi e nella sede della Juve

17/05 Calcio nel caos: Il Commissario Rossi al lavoro. Spunta il filone doping. Dopo il vertice delle Procure, nuovi accertamenti. Definite le competenze delle Procure di Roma e Napoli.

16/05 Calcio nel caos: Guido Rossi commissario della FIGC chiamato a sistemare il calcio e le sue regole. Petrucci rassicura Lippi “Verrò a trovarti con Rossi”.

 

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