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La Melandri difende Rossi e in Lega scoppia una bufera

03/08 Giovanna Melandri esalta Guido Rossi, Giovanni Cobolli Gigli e Deschamps continuano a invocare il ritorno in A della Juventus, Andrea Pirlo e Walter Mazzarri difendono le rispettive societa' e, come se non bastasse, si scatena la bufera in Lega calcio. Calciopoli continua sempre a far parlare di se', anche quando sentenze e ricorsi non sono proprio all'ordine del giorno. E' vero che oggi la Cca del Coni ha fatto sapere i nomi dei conciliatori per i ricorsi di Galliani e Moggi (Massimo Zaccheo per il primo, Ciro Pellegrino per l'ex dg bianconero) ma e' difficile fare previsioni sulle date dei verdetti, soprattutto per Juve, Lazio e Fiorentina (le ultime due, tra l'altro, non hanno ancora depositato l'istanza). E allora, in attesa di novita' sui tempi di questo lungo percorso, spazio alle riflessoni. Come quella del Ministro dello Sport, che in un'intervista a "L'Espresso", si rammarica per il poco peso dato alla precedente inchiesta della commissione d'indagine parlamentare ("molto delle dinamiche degenerative erano gia' emerse li'"), ma difende a spada tratta l'operato di Rossi. "Sta riformando le regole interne, il governo e il Parlamento stanno riformando quelle esterne - ha sottolineato la Melandri - A novembre scade il mandato? Non interferisco nelle decisioni del Coni, ma ho l'impressione che a Rossi tre mesi per completare le sue riforme non bastino. Lui e' stato chiamato in Federazione per aprire una stagione di riforme profonde e mi auguro che abbia tutto il tempo necessario per completarle". La Melandri crede nel risanamento del calcio, cosi' come Cobolli Gigli e Deschamps credono ancora in un ribaltamento delle decisioni della Corte Federale. "Le sentenze - ha dichiarato il presidente della Juve in un'intervista alla 'Gazzetta dello Sport' - rafforzano la nostra determinazione ad andare avanti con il ricorso. In maniera composta, al di la' di qualche mia esclamazione del momento. Abbiamo lasciato tranquilla la corte di decidere: forse questo nostro atteggiamento moderato non ci ha giovato. Noi pensiamo che sia giusto riportarci in A con una penalizzazione". "Io credo ancora nella A, vista soprattutto la disparita' di trattamento tra la Juventus e le altre squadre coinvolte nelle inchieste", gli ha fatto eco il tecnico francese, che pero', di fronte a una massima serie, magari con 30 punti di penalizzazione, parla di "una B mascherata, non certo un regalo". Chi invece e' rimasto in A e' il Milan, ma Andrea Pirlo, nonostante la societa' rossonera non abbia intenzione di presentare ricorso, non e' soddisfatto di quanto stabilito dalla Corte Federale. "Sara' un Milan piu' rabbioso quest'anno, ci e' stato tolto tanto e cercheremo di riconquistarcelo", ha affermato il centrocampista, che ne ha anche per la Uefa dopo l'ammissione con poca convizione del club di via Turati in Champions: "non fa piacere essere trattati cosi' - ha spiegato Pirlo - Abbiamo sempre dimostrato sul campo di essere tra le migliori squadre d'Europa se non la migliore". Nel secondo filone di calciopoli rischia anche la Reggina, ma il tecnico Walter Mazzarri e' tranquillo. "Il risultato sportivo e' stato talmente pulito, talmente lampante - ha dichiarato il tecnico amaranto - che in questi due anni gli errori arbitrali che ci hanno danneggiato sono stati superiori a quelli che ci hanno favorito". Ma oggi e' stata anche la giornata delle polemiche in Lega Calcio. A scatenare tutto una lettera per Guido Rossi da parte del presidente del Palermo Maurizio Zamparini, che ha ritirato le dimissioni in qualita' di vicepresidente vicario della Lega. Zamparini si e' lamentato del fatto che gli viene impedito di svolgere le sue mansioni "all'interno della Lega da un illegale presidente ad interim (Cellino), eletto senza alcun potere da organi non designati dal regolamento di Lega". Il patron rosanero denuncia "l'impossibilita' di svolgere i compiti assegnatimi dall'assemblea sovrana e dal regolamento di Lega" e chiede "l'immediato intervento della Figc, che riporti la legalita' all'interno della gestione della Lega con la nomina di un commissario che annulli l'attuale governance e garantisca all'assemblea una gestione neutra nella elezione del nuovo presidente e nella nomina del nuovo consiglio di Lega". Se Cellino, chiamato in causa, ha preferito liquidare la questione con una battuta ("Zamparini non ha niente da fare"), Sergio Gasparin, nominato di recente Consigliere delegato/direttore generale della Lega, ha rassegnato le proprie dimissioni dall'incarico perche' "il clima di acuita litigiosita' fra presidenti rende irrealizzabile lo svolgimento del compito" che gli era stato assegnato.

Il Ministro Melandri sui diritti TV “Pochi tre mesi per cambiare le regole”

03/08 "La nuova legge sui diritti tv dovrà valere fin dal campionato '07/08. Fine della contrattazione individuale, negoziazione collettiva e ridistribuzione dei proventi. Nella legge sui diritti tv e' presente una disciplina transitoria. Troveremo un accordo, un bilanciamento. Anche i grandi club hanno interesse a non far crollare il sistema". Lo dichiara, in un'intervista che verrà pubblicata sul prossimo numero del settimanale 'L'Espressò, il ministro dello Sport, Giovanna Melandri. "Ci sono profonde riforme da fare, sia interne che esterne, all'ordinamento sportivo - aggiunge - Penso agli stadi che potrebbero essere gestiti dai club e trasformati in impianti di sport-spettacolo, con ristoranti e negozi, consentendo agli stessi club di rafforzarsi anche patrimonialmente. Penso alla legge sulle società di calcio, che è da aggiornare". "Sulle sentenza non voglio dire niente - ribadisce la Melandri - Quanto a Rossi, sta riformando le regole interne, il governo e il Parlamento quelle esterne. Il calendario delle riforme è stato fissato". "Non interferisco sulle decisioni del Coni, ma ho l'impressione che a Rossi tre mesi per completare le riforme non bastino - sottolinea - E' stato chiamato in Federcalcio per aprire una stagione di riforme profonde e mi auguro che abbia tutto il tempo necessario per completarle". "I controllori e i controllati - conclude il ministro, riferendosi a Franco Carraro, che di fatto è stato assolto dai giudici che egli stesso aveva nominato - non dovrebbero mai coincidere. Lo dico e lo ripeto: c'é bisogno di una riforma profonda dell'ordinamento e della giustizia sportiva".

Baldini “Moggi, Carraro, Galliani, l’Italia non mi manca”

03/08 Il calcio italiano non gli manca, non solo perche' il Real Madrid e' il massimo, ma anche e soprattutto per i personaggi che ancora gravitano intorno al nostro "pallone" e che a Franco Baldini non sono mai piaciuti. "Cosa dovrebbe mancarmi dell'Italia? Moggi che continua a fare il mercato o che comunque sparge sale sulle ferite con mille dichiarazioni - spiega Baldini in un'intervista rilasciata ai microfoni di Sport Sera -? Carraro che sara' l'uomo dell'Europeo del 2012? O Galliani che continua a darmi lezioni di stile, oppure lo stesso Moratti che cade nel tranello che gli hanno teso e si presenta come presidente di Lega salvo poi non essere eletto, no grazie, non mi manca niente". Mai banale Baldini non le manda a dire, non lo ha mai fatto, e' diretto e pungente come sempre. Il suo nuovo ruolo e' quello di direttore tecnico del Real Madrid, un club che ha gia' pescato a piene mani nel mercato italiano e che adesso punta a Kaka' e De Rossi. "Che ancora ci manchi qualcosa e' vero, che si tratti di un altro centrocampista e' altrettanto vero - ammette Baldini -, ma la vicenda Kaka' nasce da una promessa elettorale del nostro presidente (Calderon, ndr), quando le condizioni sembravano essere altre perche' c'era calciopoli in piena evoluzione, adesso credo che le condizioni non ci siano piu'. De Rossi? Credo che la Roma ha un'occasione importante, quella di poter fare un campionato da protagonista, penso che terra' i buoni calciatori. Prima della fine del mercato qualcos'altro il Real fara', ma non e' detto che lo faccia in Italia".

Nominati i conciliatori del CONI per Moggi e Galliani.

03/08 Sono stati nominati dal Coni i conciliatori che si occuperanno di esaminare le istanze presentate alla Camera di Arbitrato e Conciliazione da Adriano Galliani e Luciano Moggi. Per l'ex numero uno della Lega Calcio il conciliatore sarà Massimo Zaccheo, mentre Ciro Pellegrino si occuperà del ricorso depositato dall'ex dg della Juventus. Per entrambi non è ancora stata fissata una data per il verdetto. Si esprimerà invece il 21 agosto Learco Saporito, conciliatore incaricato di raccogliere l'istanza mossa alla Camera di conciliazione ed arbitrato dalla squadra del Modica.

Cobolli Gigli (Juve) “Siamo stati troppo moderati”

03/08 "Cosa mi aspetto dalla Camera di Conciliazione del Coni? Che recepisca due elementi. Primo: le due sentenze hanno sancito che non ci sono illeciti a nostro carico, ma una somma di cosiddetti 'peccati veniali'. E ripetute infrazioni all'articolo 1, quello della lealta' sportiva, non ne fanno una all'articolo 6, relativo all'illecito. Secondo: abbiamo pagato troppo". Questa la posizione del presidente della Juventus Giovanni Cobolli Gigli dopo la presentazione del ricorso alla Cca contro le sentenze sullo scandalo calciopoli che hanno condannato la societa' bianconera alla B con 17 punti di penalizzazione. "Le sentenze - continua in un'intervista alla 'Gazzetta dello Sport' - rafforzano la nostra determinazione ad andare avanti con il ricorso. In maniera composta, al di la' di qualche mia esclamazione del momento. Abbiamo lasciato tranquilla la corte di decidere: forse questo nostro atteggiamento moderato non ci ha giovato. Noi pensiamo che sia giusto riportarci in A con una penalizzazione". Cobolli Gigli spiega anche le cessioni da alcune definite "frettolose" di alcuni campioni: "la Juve ha nell'immediato reali prospettive di serie B, dovre avremo meno ricavi. Siamo quotati in Borsa e abbiamo la responsabilita' di tutelare il nostro patrimonio netto e l'obbligo di quadrare i conti". Cobolli Gigli, che dice di non aver incontrato Moggi ("e non credo che accadra' in futuro"), bacchetta anche Capello. "Quanto mi ha deluso da 1 a 10? 8+ - prosegue - M'ero sbagliato sulla persona, anche se il professionista e' irreprensibile. Avra' fatto i suoi conti".

L’antitrust consegna la bozza del regolamento agli agenti dei calciatori

03/08 L'abolizione dell'Albo degli agenti dei calciatori, la definizione di norme rigorose e dettagliate sulle incompatibilità - in particolare è vietato avere rapporti con tesserati che siano parenti fino al secondo grado -, il divieto di operare in conflitto di interessi, l'impossibilità per gli agenti di rappresentare contemporaneamente allenatori e calciatori e riduzione dei rapporti di esclusiva tra calciatori e procuratori. Sono questi gli interventi più significativi della bozza del nuovo Regolamento degli agenti che la Commissione di esperti dell'Autorità Antitrust ha consegnato alla Figc. L'indirizzo generale è quello di liberalizzare l'attività con l'istituzione di un Registro apposito e la previsione di sanzioni in caso di conflitto d'interessi. "Sono molto grato all' Autorità Antitrust e ringrazio il presidente Catricalà - ha dichiarato il Commissario straordinario della Federcalcio Guido Rossi - per il lavoro svolto e per la preziosa collaborazione che ha voluto assicurare alla FIGC in una materia così importante e delicata". La bozza del nuovo Regolamento, con le proposte di modifica studiate dall'Antitrust, verrà ora sottoposta dalla Figc alla consultazione delle parti interessate prima dell'approvazione.

Il 14 agosto prende servizio il neo CT Donadoni

03/08 Vacanze finite per gli azzurri campioni del mondo e gli azzurrini reduci da uno scialbo europeo. La Figc ha reso noto il programma dei primi impegni dei due nuovi tecnici, Roberto Donadoni e Pier Luigi Casiraghi, che affronteranno le prime amichevoli contro le due selezioni della Croazia rispettivamente il 16 agosto a Livorno alle 20.50 e il 15 alle 21 a Grosseto. Donadoni comunicherà i convocati della nazionale sabato 12 agosto, il raduno è fissato lunedì 14 alle 12 in un albergo di Tirrenia. Il ct Donadoni alle 17 e gli azzurri alle 17.30 di lunedì incontreranno la stampa nel centro Coni di Tirrenia poco prima di affrontare il primo allenamento, previsto per le 18. Per la giornata di ferragosto, la nazionale si sposterà nello stadio Armando Picchi di Livorno, dove parlerà alle 17.30 Donadoni con i giornalisti per poi svolgere un nuovo allenamento alle 18. La giornata clou sarà mercoledì 16 agosto: l'allenamento a porte chiuse alle al centro Coni, poi la gara con la Croazia si disputerà alle ore 20,50. Simile, ma scalato di un giorno, il programma degli azzurrini dell' Under 21. Pier Luigi Casiraghi renderà noti i nomi dei giocatori convocati l'11 agosto, due giorni prima del raduno a Principina, in provincia di Grosseto, previsto per il 13 in un albergo. Nella vigilia di ferragosto alle 10,30 si svolgerà l'allenamento nello stadio di Grosseto e a seguire - alle 13,30 - ci sarà il primo incontro con la stampa in un albergo. Il 15 la selezione di Casiraghi affronterà alle 10,30 l'ultimo allenamento a porte chiuse nello stadio di Grosseto, e alle 21 si svolgerà l'amichevole con la Croazia.


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