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Sport
Il calcio nel caos.
Sentenze esemplari

 

Cecchi Gori “I veri capi sono Carraro, Giraudo e Galliani”

16/07 E venne il giorno di Vittorio Cecchi Gori. Dopo la sentenza che ha rivoluzionato il calcio italiano Cecchi Gori, la prima vittima illustre del calcio italiano, parla delle sue verità. Parla soprattutto di Fiorentina, di quel "grande amore" attraverso il quale, dice, "hanno addolorato e segnato la mia vita" e per la quale chiede "un atto di clemenza". Ma parla anche di Moggi ("che, però, era un esecutore") e di diritti televisivi: "il vero obiettivo" di quella che secondo lui "era una bottega di banditi". Anche la sua Fiorentina si era avvicinata a Luciano Moggi. Erano i primi anni novanta, "ma io non l'avevo voluto perché avevo capito chi era: un gran 'cialtrone' nell'ambito della compravendita dei giocatori, delle plusvalenze. Ma non diamo a lui tutte le colpe". "I veri capi - afferma Cecchi Gori - sono i signori Giraudo e Galliani: questi sono quelli che hanno manovrato con i diritti del calcio, che hanno fatto i grandi intrallazzi. Moggi era un esecutore che faceva intrallazzi a livello di procuratori, magari 'lavorava' sui risultati delle partite, ma i grandi interessi li facevano altri e, primo fra tutti, il signor Carraro. E' lui l'uomo che ha saldato gli interessi di Torino con quelli di Milano". A distanza di anni è ancora convinto, anzi oggi che "i tribunali, finalmente, cominciano a darmi ragione" lo è di più, che la Fiorentina gli sia stata portata via "con la collusione di quelli di Torino". "E' stato un fallimento pilotato, non lo voleva nessuno, e il giudice che lo ha decretato è stato rinviato a giudizio dal tribunale di Genova con numerosi capi d'imputazione qualche settimana fa", prosegue Cecchi Gori. "Ma quale fallimento, io sono bello vivo e vegeto e gli unici problemi li ho avuti per i danni della Fiorentina. Ho perso 400 miliardi per il fallimento: la Fiorentina è l'unica squadra in Italia che ha perso interamente il valore del suo parco giocatori. E poi c'erano i 180 miliardi del contratto di Stream, si faceva la più grande squadra del mondo - dice con molta amarezza -. Dov'erano i debiti? In più mi hanno fatto pagare tutte le tasse anticipate mentre alle altre squadre le tasse non le hanno fatte pagare". E qui ricorda che i primi giocatori di serie A della nuova squadra viola di Della Valle "erano tutti in prestito, erano tutti della Juventus. I Miccoli, i Maresca, erano tutti di proprietà della Juve". Per la squadra viola, "il grande amore della mia vita", chiede un atto di "clemenza" che in qualche modo saldi il vecchio debito di quando, era il 1994, "ci hanno mandato in serie B perché c'era Agroppi". "Questa volta - prosegue - facciano un atto di clemenza, diano alla Fiorentina un'amnistia e le evitino la serie B che ha già fatto, ingiustamente, per colpa della cupola del calcio e perché c'ero io". Il produttore cinematografico conferma di non essere disposto, allo stato attuale, a rientrare a Firenze, ma vive le vicende di questi giorni "con grande apprensione, anche per i tifosi che come me sono già stati truffati". E ricorda che in uno dei cimiteri della città sono seppelliti i suoi genitori: "Sono 5 anni che per il grande dolore non posso neppure venire a mettere un fiore sulla loro tomba". Non esclude neppure "in un prossimo futuro, di mettere a disposizione gli indennizzi che i miei legali hanno chiesto alla Federcalcio e alla Covisoc, con iniziative che oggi risultano confortati ancora di più dai recenti avvenimenti, per un riassetto societario della Fiorentina". "Io - ricorda ancora Cecchi Gori - facevo tutto per il bene della squadra. La società prendeva 60 miliardi l'anno da Stream, che avevo creato per la Fiorentina e per tutte le altre squadre, perché io lavoravo per l'interesse del calcio in generale". Poi torna a parlare di Diego Della Valle. "Lo conoscevo bene - prosegue -, ho anche le fotografie con lui. Perché non mi ha mai telefonato? E' l'unico che non ha pagato neppure il titolo sportivo". Cecchi Gori una spiegazione ce l'ha: "Hanno fatto un accordo con Carraro", ma "le scorciatoie, quando vanno a vantaggio, va pure bene... Poi, dopo, si pagano perché quando tu ti metti con quei banditi... Quella è una bottega di banditi. Dalla C2 in 2 anni si va alla Champion League ed ecco quello che è successo. Con l'onestà vinci sempre con gli intrallazzi è una squadra segnata e con quella gente lì era segnata".

Ora spazio ai ricorsi. A rischio il via dei campionati

16/07 I ricorsi già gravano sul lavoro della Corte federale, ma è anche all'Ufficio indagini che la Figc guarda per capire se l'inizio dei campionati è a rischio. Digerite, anche se piuttosto male, le sentenze della Caf che hanno chiuso solo la prima fase dello scandalo del calcio, si apre domani un'altra settimana di passione. E' vero che i riflettori si spostano ora sul collegio presieduto da Piero Sandulli che da venerdì dovrà lavorare per le sentenze di secondo grado su calciopoli, ma prima il commissario Guido Rossi deve capire se i tempi per il via della stagione agonistica saranno rispettati. Il professore torna a Roma martedì, nel giorno in cui scade il termine per le difese per presentare i ricorsi, ma soprattutto quando verrà presentato ufficialmente il nuovo ct azzurro, Roberto Donadoni. La federazione già da domani però studierà come evitare lo slittamento del campionato: non sarà facile e comunque la decisione è legata non tanto ai tempi del secondo grado di giudizio, quanto al secondo filone dell'istruttoria dell'ufficio indagini. Il pool di Francesco Saverio Borrelli ha concluso le audizioni per la tranche che vede coinvolte Reggina, Messina, Siena, Empoli e Arezzo: in settimana arriverà anche il supplemento di carte dai magistrati di Napoli, e finita la relazione scatteranno anche i nuovi deferimenti. Un paio di club di quelli interessati da questo filone rischiano il rinvio a giudizio: nuovo processo e tempi che si allungano. Il via il 27 agosto sembra difficile anche ai più ottimisti in federazione: nulla è deciso, fanno però sapere. E questa settimana servirà anche per mettere qualche punto fermo in questa direzione. Ma Rossi deve pensare anche allo scudetto dell'ultima stagione, che la Caf ha deciso di non assegnare e di fatto togliere alla Juventus: è ancora tutto aperto, e non è escluso che si possa arrivare a decidere di assegnarlo al primo escluso nella classifica così riformata. In realtà lo staff di Rossi sta lavorando sulla questione vedendo se ci sono precedenti in merito, per evitare decisioni avventate. Resta invece la fiducia che la Corte possa chiudere entro il 25, data limite imposta dall'Uefa per presentare le liste dei club per le coppe europee. Una previsione ottimistica, perché se è vero che la Corte ha il vantaggio di non dover motivare le sue decisioni, cominciando a lavorare dal fine settimana i giorni per emettere le sentenze definitive sono davvero pochi. E comunque per i club e gli altri quei verdetti non saranno affatto definitivi: la corte d'appello non si è ancora riunita, ma già si parla delle code nei tribunali. Per le persone (e non i club) con una squalifica superiore a 120 giorni (l'unico che non ci si potrà eventualmente rivolgere è Gianluca Paparesta, che deve scontare uno stop di tre mesi) c'é il passaggio alla Camera di conciliazione e arbitrato del Coni, terzo grado ammesso dalla giustizia sportiva e che apre la strada anche ai ricorsi al Tar. Già annunciati da quasi tutti (anche la Juventus non esclude di rivolgersi ai giudici amministrativi), tanto da far pensare che la seduta già fissata per il 7 agosto potrebbe essere affollata.

Ministro Melandri “Le sentenze vanno rispettate. A giorni le regole sul diritto TV”

16/07 "Le sentenze non si commentano, si rispettano. Siamo di fronte ad uno scandalo diffuso". Lo ha detto il ministro dello sport, Giovanna Melandri, intervitata da Speciale Tg1, a proposito delle sentenze su Calciopoli. "Il calcio in Italia - ha aggiunto la Melandri - ha bisogno di nuove regole. L'impressione è che il calcio italiano e anche quello europeo stia vivendo in una bolla che è causa ed effetto di questi fenomeni". Quanto alla durata del processo la Melandri ha ricordato che "il calendario era dettato dall'esigenza di concludere il procedimento entro la fine di luglio per iscrivere le squadre italiane alle coppe europee". Sulla possibilità di dilapidare il valore di grandi giocatori il ministro dello sport ha rilevato che "il provvedimento non investe a titolo individuale nessun giocatore".
"Il calcio italiano ha bisogno di nuove regole, di regole interne su cui è impegnato il commissario Rossi, regole nuove per la giustizia sportiva, per gli arbitri e per i meccanismi di controllo delle società ". Lo ha detto il ministro dello Sport, Giovanna Melandri, spiegando che "il governo è già al lavoro e tra pochi giorni presenteremo con il ministro Gentiloni il provvedimento per riformare il meccanismo negoziale dei diritti televisivi". "Stiamo lavorando - ha precisato la Melandri in una intervista a Speciale Tg1 - per andare nella direzione di una gestione collettiva dei diritti televisivi che sono il principale introito dei club oggi. Di una diversa redistribuzione delle entrate e di un meccanismo di mutualità ". "C'é un terzo livello su cui intervenire - ha aggiunto il ministro dello Sport - che è quello europeo: è interessante notare che è stata una iniziativa di Tony Blair a commissionare un rapporto che chiede all'Europa di intervenire sul mondo del calcio con tre direttive, una sui procuratori, una sulle scommesse e una sui giovani calciatori minorenni. Lo stesso rapporto Blair chiede di tornare ad una rinegoziazione collettiva dei diritti e di introdurre forme di limitazione agli ingaggi".

Moratti: “IL titolo a chi ha rispetato le regole”

Tutto il mondo parla del calcio italiano e dei suoi scaldali, ma la stampa straniera ha indicato in più occasioni l'Inter come un esempio positivo. E' questo un motivo d'orgoglio per Massimo Moratti che ha spiegato che "l'assegnazione dello scudetto è quindi fondamentale per una distinzione netta tra chi ha rispettato e rispetta le regole e chi, secondo quanto emerso, non le ha rispettate". Intervistato ieri da numerosi quotidiani italiani, Moratti aveva sottolineato di ritenere giusta l'assegnazione all'Inter dello scudetto 2005/06 anche per la risonanza internazionale che stanno avendo queste vincente. "L'Inter - ha proseguito l'azionista di maggioranza nerazzurro - considera inaccettabile essere confusa, sia per la cronaca che per la storia, con i protagonisti di questa bruttissima vicenda". A Massimo Moratti sta molto a cuore l'immagine internazionale non solo del suo club, ma anche del calcio italiano e aggiunge che "l'assegnazione del titolo non é un premio, bensì un automatico riconoscimento della lealtà sportiva. Serve per fare maggiore e definitiva chiarezza". L'assegnazione del titolo significherebbe mettere la parola fine, anche per le istituzioni calcistiche internazionali, a una vicenda che, pur non vedendo minimente coinvolta l'Inter, ha profondamente amareggiato l'azionista di riferimento nerazzurro.

I legali della Juve pronti con il ricorso

16/07 Domenica di lavoro per i legali della Juventus. L' avvocato Cesare Zaccone e il suo sostituto, Michele Briamonte dello studio Grande Stevens, stanno limando gli ultimi dettagli del ricorso contro la sentenza che ha retrocesso il club bianconero in serie B con trenta punti di penalizzazione. A differenza di altri club, come il Bologna, la Juve non ha presentato il preavviso di ricorso che le avrebbe dato un giorno di tempo in più per preparare la memoria. La linea difensiva è pronta e la relazione sarà regolarmente sulle scrivanie della Corte d' appello entro le ore 24 di domani. L' obiettivo è chiaro: si punta a vedere cancellata la penalizzazione di 30 punti che, salvo miracoli, condanna la squadra a due anni di B. "La commissione - spiega l' avvocato Zaccone - ha notevolmente ridimensionato il quadro accusatorio iniziale. Il problema, quindi, è nella sanzione, che deve essere attenuata". Il nodo per ottenere quello che in corso Galielo Ferraris considerano un trattamento equo rispetto agli altri club coinvolti in calciopoli sta tutto nelle motivazioni della sentenza di primo grado. Che, secondo il presidente Giovanni Cobolli Gigli, fanno riferimento soprattutto all' articolo uno del codice di giustizia sportiva (quello relativo alla probità e alla lealtà) e non all'articolo sei (illecito). "Per questo motivo - ha sbottato Cobolli - credo che i trenta punti di penalizzazione siano eccessivi". Per chiarire, la violazione dell' articolo uno è quella che ha permesso al Milan di evitare il campionato cadetto. "E se anche l' avessimo violato più volte - ha aggiunto il presidente - non dovremmo essere spediti in una categoria inferiore". La logica di questo ragionamento è che "un insieme di peccati veniali - argomenta il numero uno del club bianconero - non può equivalere a un peccato mortale". Passi quindi la retrocessione, ma "senza ulteriori penalità", come ha ribadito ieri Cobolli Gigli. Per sapere se questa nuova linea difensiva darà i suoi frutti, si dovrà aspettare fino al 24 luglio. Il verdetto dell' appello dovrebbe infatti arrivare per quella data (anche se i tempi rischiano di allungarsi), visto che il giorno dopo la Federazione dovrà comunicare all' Uefa l' elenco delle squadre italiane iscritte alle coppe europee. Poi tra la Juventus e la serie B penalizzata ci saranno soltanto la Camera di conciliazione e arbitrato dello sport e, forse, il tribunale amministrativo del Lazio. "Può darsi - si limita a dire al riguardo Zaccone - ma per ora pensiamo solo all' appello. Poi si vedrà"

 

La difesa della Lazio è convinta di smontare la tesi della CAF

16/07 La Lazio è convinta di smontare la sentenza in primo grado della Caf, ossia la tesi che vede l'illecito in Lazio-Brescia. L'obiettivo principale è scagionare il presidente Claudio Lotito per responsabilità diretta, in modo da evitare la retrocessione in serie B, e i presupposti ci sarebbero tutti. "Basta leggere le motivazioni dei giudici in primo grado", dice l'avvocato Gianmichele Gentile. "Sono fragili - ha aggiunto -, d'altronde i ricorsi in appello si fanno per correggere gli errori dei giudici in primo grado e noi non faremo altro che raccontare la verità...". La partita incriminata è quella con il Brescia, l'unica rimasta alla Lazio, anche perché per le altre tre, Bologna, Chievo e Parma, la società è stata punita per la violazione dell'articolo 1 sulla slealtà, anche se gli arbitri di quelle gare sono stati prosciolti. I legali biancocelesti, comunque, stanno preparando le argomentazioni dell'appello che depositeranno martedì mattina. In questa nuova documentazione difensiva si proverà che Lotito non ha mai parlato direttamente con Carraro o Bergamo per chiedere favori o interventi diretti su quella partita. "Se illecito c'é stato, è avvenuto a completa insaputa della Lazio", la linea difensiva del club laziale. In società c'é molto ottimismo su questo punto, tanto é vero che gli avvocati sono sicuri di restare in serie A con al massimo una penalizzazione. "Siamo innocenti e vedrete che tutto ciò ci sarà riconosciuto", il leitmotiv di Claudio Lotito. Il presidente della Lazio è ripartito per la Capitale questa mattina. Ha voluto passare parte del week-end accanto alla sua squadra. Ieri sera dopo cena, inoltre, per circa un'ora ha voluto parlare a tutto lo staff tecnico, giocatori inclusi. All'intera rosa ha ribadito che la Lazio è innocente e che non c'entra nulla in tutta questa storia. Ha esortato la squadra a proseguire sul lavoro di preparazione senza pensare alla situazione perché tanto si risolverà presto e in modo positivo. Non solo. Lotito ha anche fatto il punto della situazione mercato con Delio Rossi. Al tecnico ha promesso che, una volta conclusasi questa vicenda, si metterà al lavoro per completare l'organico e portare a Roma un difensore e un attaccante importante. Per il reparto avanzato si pensa ancora a Makinwa, anche se il primo nome è quello di Marco Di Vaio.

 

Servizi precedenti

15/07: Parte la seconda tranche dell’inchiesta, in arrivo i deferimenti. Corbelli: “Si indaghi sul ripescaggio della Fiorentina”. Della Valle “La nostra strategia non cambia”. Mazzarri (Reggina) “Non siamo coinvolti. Salvezza ottenuta sul campo”. Le difese affilano le armi. Capezzone (RNP) “Mano leggera dei giudici per il Milan”. Il presidente della Juve più sereno, a rischio 500 ml di contratti e Dechamp accetat la sfida. Lotito pronto a tutto. L’Empoli chiede la licenza Uefa. Zeman “Ora c’è da sperare che le irregolarità non si ripetano”. Prima operazione di Guido Rossi: Viterbese ammessa in C2

14/07 Sentenza choc: Juve in B a -30, Milan in A (-15) senza Champions, Lazio (-7) e Fiorentina (-12) in B. Tolti due scudetti alla Juve. Come saranno i prossimi campionati di A e B. Le reazioni di Juve, Milan, Fiorentina e Lazio. Le richieste dell'accusa e il dispositivo emesso. Disordini a Firenze. Alla procura di Torino indagini aperte

13/07: Aspettando la sentenza l'AIA da piazza pulita: fuori nove arbitri, tra di loro anche Dattilo. Protesta il sindaco di Gioiosa. Il Tribunale di Roma respinge il fallimento della Fiorentina di Cecchi Gori : “Amarezza per il danno subito”. Berlusconi attacca tutti. Borrelli “Berlusconi? Non mi aspetto che parli a mio favore”. Rossi “Non mi interessa ciò che dice Berlusconi”. Moggi si difende “La vittima era la Juve”. Il giovane Donadoni sostituisce Lippi alla guida della Nazionale. Lenti miglioramenti per Pessotto, visitato oggi da Buffon, Ferrara, Legrottaglie e Conte.

12/07: Rossi “Il calcio è seriamente malato, sentenze eque ma nessuna amnistia. Alla Uefa basta la sentenza di primo grado. Illeciti impensabili”. Ministro Melandri “Ne usciremo a testa alta.Il calcio locomotiva dello sport italiano”. Borrelli riprende gli interrogatori. Tutti contro l’amnistia. Lippi lascia la nazionale da signore. Non ha digerito le polemiche ad inizio mondiali. Donadoni probabile successore. Gigi Riva “Lippi un grande uomo”. Petrucci “Revisione della legge 91 per voltare pagina”. Tombolini e Rosetti ascoltati dall’Ufficio indagini. Lippi visita Pessotto “L’ho trovato bene”. Condizioni stazionarie.

11/07: Slitta a venerdì la sentenza della CAF. La UEFA detta i tempi e prova a dare una mano. Entro il 25 la lista dei clubs e aggiunge "Chi ricorre al TAR è fuori dalla Uefa". Mediaset non paga, la Lega fa la voce grossa. Consegnta a Rossi la bozza del regolamento per i procuratori.In Parlamento spunta l’indulto. Rivera contro l’amnistia “Si rispetti la legge”. Riva “La Figc? Adesso non esiste”. Cannavaro porta la coppa a Pessotto tra lacrime e sorrisi.

09/07: Martedì o mercoledì le sentenze in diretta. Rizzo “Nessuna amnistia”. In lieve recupero le condizioni di Pessotto

08/07: La CAF in camera di consiglio. C’è attesa per le sentenze. Le intercettazioni in onda su radio e tv. Avv. Taormina “Il migliore è Ruperto. Giustizia verrà fatta”. Mediaset non paga i diritti degli highlights di serie A. Dichiarazione bipartizan di Rizzo e Di Centa “No all’amnistia”. Il legale della Lazio preannuncia, ancor prima delle sentenze, il ricorso al TAR. Stazionarie le condizioni di Pessotto. L’ospedale consiglia di evitare le visite.

07/07: Chiuso il dibattimento ora si attende la sentenza. Mastella chiede clemenza, poi precisa “Nessuna amnistia”. Ruperto sbotta “Qui si fa sul serio. Nessuno strozza le difese”. Il legale di De Santis precisa “Con Moggi nessuna telefonata” e poi "Sospendere il giudizio". Bertini “Immagino un futuro da arbitro legale”. Rizzo (Pdci) “Occorre fare pulizia”. Peggiorano le condizioni di Pessotto. Febbre e problemi epatici. Stop alle visite e niente finale in tv.

06/07: Continuano le difese: Il Milan contrattacca e la Lazio si proclama innocente. Il Milan scarica Meani e la Fiorentina decide di non parlare. Folena “Ridicolo parlare di processo sommario”. Il legale di Carraro “Ha difeso le istituzioni, va prosciolto”. Il Legale di Messina “pieno proscioglimento”. Siparietto di Ruperto. Pessotto stabile. Al suo capezzale arriva Boniperti. I medici “Tappe normali del decorso”.

05/07 Ruperto tiene tutti a posto: “Ora veniamo al sodo”. E’ il turno delle difese: La Juve chiede esplicitamente la B. Lotito e Della Valle no. Ministro Melandri “Nessun complotto politico. I successi non cancellano scandali”. Rossi “La giustizia farà il suo corso”. Da Carraro a Lotito le difese danno il meglio di se. Pessotto vuol vedere la finale. Conte gli porta la notizia. Condizioni stazionarie.

04/07 Richieste pesanti di Palazzi: Juve in C, Milan Fiorentina e Lazio in B, fuori dirigenti e arbitri coinvolti. Ruperto “Non ci sono tempi predeterminati”. Reazioni di Mazzini. Berlusconi, De Sisti, De Santis, Pairetto, Paparesta, Tagliavento, Ingargiola, Galliani, Chiamparino. Addio ad una generazione di arbitri. Leggero peggioramento per Pessotto, ma i medici sono ottimisti. Capello lo va a trovare.

03/07 Pugno duro della CAF: respinte tutte le eccezioni. I nove punti dell’ordinanza di Ruperto. I legali chiedono di escludere le intercettazioni ma Palazzi ribadisce la loro validità. Si apre il mercato, Borrelli invoca il rispetto delle regole. Stabili le condizioni di Pessotto. In visita la madre e anche Nedved.

02/07: Si parte, pronti per il maxiprocesso al calcio. Avvocati all’attacco. Pessotto migliora. I medici ottimisti. Montero torna dall’Uruguay per il suo amico Pessotto.

01/07: Il Presidente della corte federale, De Lise, si autosospende. Week end tranquillo prima del maxiprocesso. Pessotto migliora, apre gli occhi e riconosce le persone. La moglie “Sono più sollevata”. A Torino la giornata dell’orgoglio bianconero, in 20.000 in corteo. Secondo un indagine Moggi colpevole del calciopoli e Del Piero con Elkann fautori della rinascita della Juve

30/06 Secondo i legali di Bergamo e Pairetto, intercettazioni inutilizzabili nel processo. Entro il 26 luglio il nuovo presidente di Lega (che non sarà un presidente di club) e nuove regole. La Lazio contesta la nomina di Rossi. Si affilano le armi per il processo. Galliani assicura “Tutti i club di A e B sono in regola”. Il rinvio non preoccupa la UEFA. Cellino: I dirigenti abbiano diritto a difendersi. Quadro clinico grave per Pessotto, ma lui resiste.

29/06: Il processo al calcio parte ma viene rinviato a lunedì. Si inseriscono cinque club. Ministro Melandri “Nessuna amnistia, dal processo mi aspetto giustizia. Moggi doveva presentarsi”. Il Codacons chiede la diretta TV del processo. Quattro club a rischio. Rossi: “Nessuna sorpresa, tempi rispettati”. Le memorie difensive e le istanze dei club. Dattilo: “Dopo la gogna nessuno parla della mia estraneità”. Parte la nuova Juve. Per Pessotto un cauto ottimismo

28/06 Parte il maxiprocesso su ‘calciopoli’. Borrelli “Nessuno screzio con Palazzi. Spero tempi rapidi per il processo”. Delio Rossi “Il processo non cambierà il giudizio dei tifosi”. Aliberti “La Covisoc un sistema truccato”. Foti “La Reggina indipendente da Juve e Moggi”. Gazzoni pronto a costituirsi parte civile. De Santis vuole denunciare Ancelotti. Migliora lievemente Pessotto. La moglie chiede rispetto. L’Antitrust diffida Mediaset per i diritti TV “Solo sul digitale terrestre”

27/06 Ripartita a pieni giri l’indagine di Borrelli. Cellino batte i pugni. Moggi in TV attacca Carraro e le lobby del pallone. Moratti chiede trasparenza. Perquisita la sede del Sora. Pessotto vola giù dall’abbaino della sede della Juve: è gravissimo. L’anno più nero della Juve. Baldini “Sostituire anche Palazzi”. La Commissione cultura della Camera vara il programma di indagine. GEA: A Roma le audizioni di Capello e Giraudo

26/06 Riparte l’inchiesta di Borrelli con le comprimarie, sentito l’Arezzo. Arriva il processo, i legali della difesa cercano scappatoie. Tronchetti Provera d’accordo con Moratti “Gli scudetti agli onesti”. Ancora un mese da presidente di Lega per Galliani. Piazzola “Indagate su Zeman”. Baldini “Cambiate le persone in ufficio indagini ma non è cambiato il giudice Palazzi”. Le memorie di fensive di Juve, Milan, lazio e Fiorentina

25/06 Moratti “Un colpo di spugna sarebbe molto grave. Sentenze esemplari o vado all'estero”. Lolli “Nessun colpo di spugna, le inchieste avanzano”. D’Ambrosio “No all’amnistia. Lo scandalo è grave”. Confermate le cene a casa di Giraudo con Pairetto, Bergamo e Moggi. Bergamo “Meani si interessava per conto di Galliani”. Carlo Piazzola “Allontanato dal sistema. Il mondo del calcio deve chiedere scusa a Sensi ”

24/06 Lunedì Borrelli riprende il lavoro. Nel suo mirino le iscrizioni ai campionati e i diritti TV. Commissario Rossi “Potrei cambiare il format dei campionati. Vietate le vendite dei marchi”. Gazzoni (Bologna) “Iscrizioni fasulle per anni”. Corbelli si costituisce parte civile contro Carraro e Della Valle. De Santis al contrattacco. Il Financial Times scettico sulla retrocessione della Juve. Le conclusioni dell’inchiesta di Borrelli

23/06 Dopo i deferimenti spazio alla difesa. De Santis attacca Ancelotti. Abete “Il mondo del calcio attende giustizia”. Blatter: “In Italia situazione seria ma Rossi e Borrelli sono preparati”. Il processo partirà il 29 giugno. Galliani “Ma quale secessione del calcio”. Della Valle “Siamo innocenti”. I sociologi sentenziano: Il calcio un business e non più uno sport

22/06 Scattano i deferimenti. Nel calderone Juve, Milan, Fiorentina e Lazio. Galliani lascia la Lega. Le accuse e i nomi. Costituito il collegio giudicante. La Juve: verificheremo le accuse. La Fiorentina pronta a difendersi. Berlusconi “Mai avuto vantaggi in campo”. Garrone “Giorni difficili, ma la Sampdoria è fuori”. Speculazioni in borsa: in rialzo i titoli di Lazio, Juve e Milan

21/06 Domani i deferimenti, Di Sebastiano segretario della FIGC. Ghirelli si dimette. Abete: Il deferimento dopo le 18 segno di buon senso. Lippi “Non so niente dei deferimenti”. La Porta (Barça) “Moggi in Spagna non potrebbe esistere”. Berlusconi: “Il Milan defraudato”. Perquisita la sede dello Standard Liegi. Zamparini (Palermo) “Faremo la Champions League”

20/06 Cominciano i deferimenti, in moto gli avvocati. I parlamentari scrivono a Rossi “Ora ripescaggi trasparenti”. Prosegue l’indagine disciplinare del CSM sui magistrati coinvolti in calciopoli. De Santis a Matrix racconta la sua verità. Caselli ribatte a De Santis “Mai parlato di arbitri con lui”. Oriali: “Gli scudetti revocati non interessano all’Inter”. Il Ministro Amato ironizza “Mi spiace che il ‘Toro’ non possa incontrare la Juve”. Gattuso “Assurdo andare in B per un trapianto di capelli”

19/06 Borrelli chiude l’inchiesta con una relazione di 180 pagine. Ora tocca a Palazzi “Il calcio deve rimanere imprevedibile. Il sistema può guarire”. A rischio la sponsorizzazione degli arbitri. Quattro arresti per il caso Gaucci. Andreotti “Qualcuno pagherà dazio”. Zamparini (Palermo) “Si torni al sorteggio integrale”

18/06 Si tirano le somme. Dal Palazzo fanno sapere che useranno il pugno di ferro. In attesa della relazione di Borrelli. Gentile (FI) alla procura di Napoli “Sentire Pagliuso sulla estromissione del Cosenza”. Il Genoa va in B, ma Preziosi non festeggia “Troppa rabbia”. 30 mila tifosi rossoblu festeggiano la fine di un incubo

17/06 Il difensore Antonaccio denuncia su di un libro la “realtà oscura” della serie C. “Corruzioni, compromessi e ricatti”. L'ex Presidente del Cosenza, Pagliuso, aspetta la chiamata del Procuratore Borrelli (Video con intervista) anche per la C. Il Procuratore Borrelli prepara le relazioni. Nella prima tranche d’inchiesta ci sono Juve, Lazio, Fiorentina, Milan, Samp. Petrucci “Di amnistia non se ne parla proprio”

16/06 Ripresi gli interrogatori, sentiti Garrone e Marotta. Rossi completa la CAF. Processo vicino. Dai politci tifosi del Torino un no all’amnistia: “Ed ora restituiteci lo scudetto del 1927” . Dalla CAF alla Corte Federale rito abbreviato. Stabiliti tempi e modalità del processo. Secondo Adiconsum falsato il 30% delle partite del campionato 2003/04. La Fiorentina replica a Preziosi: “La cena con Moggi c’è stata, ma nessuna festa”. Cellino (Cagliari) “Mi auguro che tutto sia un grosso errore. Serve una presidenza super-partes”

15/06 Il calabrese Ruperto nominato presidente della CAF. Pagliuso (Cosenza) “Adeguarsi allo strapotere Juve dava privilegi”. Chiesta audizione a Borrelli. Il CSM vieta ai magistrati di occuparsi di giustizia sportiva. Revocati tutti gli incarichi. Ministro Melandri “Si va verso la vendita collettiva dei diritti televisivi”. Rossi “Se Galliani è in conflitto di interessi non è un mio problema”.

14/06 Il Commissario Rossi nomina Agnolin commissario dell’Associazione Arbitri. Casarin “L’arbitro torni ad essere l’uomo misterioso”. L’azzeramento della CAF è questione di ore. Si va verso la nomina di Ruperto. Pagliuso chiede la riammissione in serie B del Cosenza Calcio 1914. Intercettazioni sui PM. Paparesta si difende: “Carriera stroncata se denunciavo l’irruzione di Moggi”. Prosegue l’inchiesta GEA. A Napoli prosegue l’inchiesta stralcio che riguarda giudici e polizia. La Juve ricomincia da Cobolli Gigli e Tardelli

13/06 Chiuso il primo filone di indagini. Il Presidente della Corte d’Appello Federale, Martellino, si difende. Processo doppio. Si allarga l’inchiesta del CSM. Mercoledì le decisioni del plenum. Abete e De Rossi: Nessuna amnistia anche se vinciamo. Buffon “Bello sudare la maglia per l’Italia”. I favori della “cupola” alla Lazio. La Juve riparte voltando pagina in fretta: nuovo Cda.

12/06 Girando da Borrelli “Nessuna gara era preordinata”. Ascoltato il dipendente della Federcalcio Galati “Chi si oppone viene vessato”. Anche la Samp nell’indagine. Blatter “Trovati i problemi ora si va verso le soluzioni”. La Lega va verso la riscrittura del regolamento. E poi Galliani, Sacchi, Di Pietro, Campana, Pescante.

11/06 Una domenica tranquilla. Lunedì Giraudo da Borrelli. Il Legale di Titomanlio “Nessun muro di reticenza”. Trezeguet “Aspettiamo la giustizia sportiva”. Gli sponsor della Juve ripongono la loro fiducia nella società

10/06 Borrelli si concede una pausa. Il Presidente Cellino “Rossi chieda consigli ai presidenti onesti”. Secondo il legale di Lotito il campionato slitta a dicembre. Del Piero “Spero che per la Juve si risolva nel migliore dei modi” L’assistente Titomanlio: “Pronti a collaborare”

09/06 Borrelli contro un “muro difensivo concordato”. Maxi audizione con Meani (Milan): quasi otto ore. Non esiste alcun super teste. Tre ore di interrogatorio per Carraro e tre anche per Pieroni. Pirrone replica a Bergamo: “Io scarso e onesto, lui invece?”. Catricalà “Presto regole per i procuratori”. Adiconsum presenta uno studio sugli errori arbitrali dal 2002 al 2004. Avv. Coppi: “Il Coni potrebbe costituirsi parte civile”

08/06 Bergamo interrogato per nove ore “Fatto fuori da Pairetto e Lanese”. Per Pairetto sei ore di interrogatorio. Moggi dice no a Borrelli. Oggi tocca a Carraro. Della Valle “Non abbiamo fatto nulla di strano”. L’AIA rigetta il ricorso di De Santis: non andrà ai mondiali. Galliani ascoltato per due ore. L’Antitrust collabora con Rossi

07/06 Interrogatori fiume per De Santis e Paparesta. Borrelli: “Nessun pentito. Entro 10 giorni la relazione alla Procura sportiva”. La Commissione Cultura della Camera avvierà un indagine. Pirrone: “Già da tempo denunciavo pressioni”. Gaucci Jr: “C’è ancora paura della ‘cupola’

06/06 Borrelli mette sotto torchio gli arbitri. No Intertoto per il calcio italiano. E Rossi incassa l’ok di Uefa e Fifa. Corioni: “Girando la mente, Galliani gli obbediva”. Lazio e Juve nel mirino di Borrelli. Rossi incontra Galliani: Nessuna accordo sulla gestione della Lega. Blatter “Felice della reazione delle autorità italiane”

05/06 Borrelli a tutto campo, vuol vederci chiaro su tutto. E il Coni ricorre alla Caf per la sentenza su Agricola per il doping. Mazzarri ascoltato dal PM di Napoli. Cesare Geronzi ascoltato per due ore dai PM. L’ex segretaria della CAN, Fazi, non risponde. Pelè “Spero che la giustizia punisca tutti”. Blatter “Ci vogliono arbitri professionisti”

04/06 Borrelli in azione: L'arbitro Pirrone interrogato per tre ore. Il Milan si ribella: “Una campagna contro”. Lite in un bar per calciopoli, ci scappa il morto

03/06 Cannavaro e Trezeguet interrogati dai PM a Roma. La Procura di Torino vuol riaprire l’inchiesta sulle designazioni. Undici giorni per rifondare la Juve. Somma “Non cambia nulla. Moggi resterà sempre un grande”

02/06 Il procuratore Borrelli pronto per il maxiprocesso. Ombre sulla partita Udinese-Milan del 2005: Galliani e Pozzo non ci stanno. Galliani: “Siamo stati danneggiati”. Il Legale di Moggi replica a Galliani “Ha letto tutte le intercettazioni?”. Spalletti in procura a Napoli.

01/06 Il commissario Rossi: “Una situazione che non pensavo così grave”. Secondo l’ex vicecapo dell’Ufficio indagini Juve e Fiorentina in B. Galliani pronto a lasciare. Preziosi sentito dalla Procura di Napoli. Nevio Scala: “Tutto deprimente. Con gli azzurri si può andare avanti”.

31/05 Calcio nel caos: Lotito ai PM: “Lazio pulita”. Il difensore di Moggi: “Il Milan il vero potere”. I rossoneri "Manovre diversive". Petrucci “Voltiamo pagina, torniamo a parlare di sport”. Verdone “Di fronte allo scandalo del calcio mi vergogno di essere italiano”. Zeman “Io alla Juve? Non potrei. Ipotesi Baggio? sarebbe solo per immagine”.

29-30/05 Calcio nel caos: Caso Gea,sentito l'arbitro cosentino Palmieri: “Mai rilasciato interviste”. Lazio nei guai: aggiotaggio per Lotito. Niente incarichi sportivi per i magistrati del CSM. Avv. Grassani “Milan in B, ipotesi per ora non ipotizzabile”. Del Piero “Orgoglioso di essere juventino”. V.Franza "Ipotesi A per il Messina". Ieri sentito Della Valle.

28/05 Calcio nel caos: Per Borrelli una settimana intensa. Bonfrisco “Paparesta fuori dalle regole”. Gattuso: “Qualcuno sputa nel piatto”.

27/05 Calcio nel caos: L’inchiesta entra nel vivo. Borrelli al lavoro e Lippi difende il figlio. Commissario Rossi: “Sconti per nessuno”. Sacchi e Agnolin: “Chi ha sbagliato paghi”. Lippi: “In Italia chi è indagato è già condannato”. Peruzzi accusa: “Moggi il pastore e noi il gregge”.

26/05 Calcio nel caos: Gli atti passano a Borrelli: Parte ufficialmente “Piedi Puliti”. Galliani rimane solo, si dimette Zamparini. Gigi Riva: “Beckembauer ha parlato da bambino”. Cossiga: “Tangentopoli era più onesta”. Sacchi: “Torniamo al calcio di prima, senza banchieri e politica”. Il figlio di Lippi indagato a Roma e Milano.

25/05 Calcio nel caos: Interrogatori a Napoli e Roma e perquisizioni della GdF. Cannavaro ci ripensa. Albertini: “Pensavo ci fosse sudditanza psicologica, invece...”. Cecchi Gori “Affossato perchè scomodo. I 5 anni più brutti della mia vita”. Licenza Uefa per 14 club: manca la Lazio. I tiofosi si costituiscono parte civile. Gli ex vogliono Boniperti presidente della Juve

24/05 Calcio nel caos: La Lega Calcio cerca nuove regole. Alla Gea e ad Alessandro Moggi oltre il 10% del mercato delle procure. Conti: “Lotta al conflitto d’interessi”. La Finanza nella sede del Crotone e della Reggina. Buffon in Procura. Galliani confermato in Lega. Cannavaro: “Gli scudetti della Juve, meritati”

23/05 Calcio nel caos: Il commissario della FIGC, Rossi, nomina il procuratore Borrelli capo ufficio indagini. Scatta “Piedi puliti”. A Napoli sfilano i testi. perquisita la sede della Torres

22/05 Calcio nel caos: Lippi rimane al suo posto. Moggi cita Berlusconi. Chieste le dimissioni di Galliani che le respinge, l’inchiesta va avanti. Moggi: “Un’imboscata di Galliani”. Guido Rossi: “Beckenbauer ne approfitta”. Avv. Stagliano “La Juve in B”

21/05 Calcio nel caos: Moggi ebbe un ruolo importante nelle elezioni di Carraro e Galliani. Tardelli replica a Beckenbauer “Anche in Germania c’è il marcio”. Chieste le dimissioni di Lippi. Le intercettazioni di De Santis

20/05 Calcio nel caos: Il potere assoluto di Moggi. Ora è fuga dalla Gea. Si dimette anche il Generale Attardi. Beckembauer: L’Italia la pagherà ai Mondiali. Le tifoserie di Messina, Crotone e Reggina non ci stanno

19/05 Calcio nel caos: La Gea controllava anche Reggina, Livorno e Siena. Gazzoni: “Le dimissioni di Carraro sono finte”. Interrogati Lippi e Zeman. Si dimette il Generale Pappa

18/05 Calcio nel caos: Il Commissario Rossi fa piazza pulita. Le intercettazioni di Carraro e Moggi che preparavano le elezioni in Lega. Menzionato Pisanu. Sospesi nove arbitri, la Finanza a casa di Moggi e nella sede della Juve

17/05 Calcio nel caos: Il Commissario Rossi al lavoro. Spunta il filone doping. Dopo il vertice delle Procure, nuovi accertamenti. Definite le competenze delle Procure di Roma e Napoli.

16/05 Calcio nel caos: Guido Rossi commissario della FIGC chiamato a sistemare il calcio e le sue regole. Petrucci rassicura Lippi “Verrò a trovarti con Rossi”.

 

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