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Sport
Il calcio nel caos

 

Secondo i legali di Bergamo e Pairetto, intercettazioni inutilizzabili nel processo

30/06 Nullita' della citazione per omessa osservanza dei termini e inutilizzabilita' delle intercettazioni. Queste le eccezioni sollevate dai due designatori Paolo Bergamo e Pier Luigi Pairetto nelle loro memorie difensive. ''Si impugna - si legge nella istanza di Bergamo - il suddetto provvedimento, per violazione del diritto di difesa e per inosservanza delle modalita' stabilite dall'art. 29 comma 11 del codice di Giustizia sportiva per aver omesso, il Commissario Straordinario, la preventiva comunicazione alle parti e per aver omesso di motivare in relazione alle esigenze sportive che imponevano tale provvedimento per una piu' sollecita conclusione di procedimenti''. Anche sull'inutilizzabilita' delle intercettazioni i legali dei due designatori concordano: ''Questa difesa, intende evidenziare la manifesta inutilizzabilita' degli atti di intercettazione telefonica, gia' illogicamente confluiti nel fascicolo di ufficio di codesta On.le Commissione. In riferimento a tale profilo non e' affatto causale che il legislatore, conscio del rischio di 'schizofrenia' investigativa che un improprio ed estensivo uso di tale mezzo di ricerca della prova potrebbe provocare, all art. 270 c.p.p., espressamente statuisce che 'i risultati delle intercettazioni non possono essere utilizzati in procedimenti diversi da quelli nei quali sono stati disposti' (Cass. 3 settembre 1992, Donzelli, Giust. Pen., 1992, 111, 652)''. Tantissimi i testimoni chiamati dalla difesa di Pairetto, che ha chiesto inoltre di ''acquisire e visionare, nel contraddittorio delle parti, i filmati relativi a tutti gli incontri calcistici oggetto di contestazione; eseguire, sempre nel contraddittorio delle parti, la verifica pratica sull' impossibilita' di alterare, pilotandoli, i sorteggi arbitrali (il che potra' avvenire con modalita' assimilabili a quelle dell'esperimento giudiziale in sede penale); disporre audizione testimoniale di tutti gli arbitri, nazionali e stranieri, in attivita' nella stagione calcistica 2004-2005, per accertare se mai il Dr. Pairetto avesse suggerito o caldeggiato comportamenti favorevoli ad una qualsiasi squadra''. Tra i nomi dei convocati spiccano anche gli arbitri 'Mondiali' Ivanov, Poll, Michel e De Bleeckere.

Entro il 26 luglio il nuovo presidente di Lega e nuove regole

30/06 La Lega stavolta fa sul serio. Entro il 26 luglio nuovo presidente e, soprattutto, nuove regole. Almeno, questo e' il desiderio di tutti i membri della Lega. Oggi, infatti, si e' dato il via per mettersi al lavoro e trovare al piu' presto il successore di Adriano Galliani. La conferma, poi, che sara' uno esterno, anche perche' come ha ribadito piu' volte Cellino c'e' l'accordo da parte di tutti che ''non sara' piu' un presidente di un club di serie A''. L'obiettivo e' arrivare alla data del 26 luglio con tutto il tavolo apparecchiato per avere una ''nuova Lega professionisti''. Il comitato costituente della Lega, da questo punto di vista, e' gia' al lavoro, con quasi un incontro fissato a settimana. ''Ci saranno incontri con gli avvocati lunedi', martedi' e mercoledi' - hanno puntualizzato quasi all'unisono Galliani e Cellino - e forse giovedi' faremo riunire il comitato. Quest'ultimo, inoltre, dovra' presentare al Consiglio di Lega un vero e proprio brogliaccio, con una proposta per le nuove norme''. Il comitato, composto da Massimo Cellino del Cagliari, Riccardo Garrone della Sampdoria, Vincenzo Matarrese del Bari, Maurizio Riccardi del Piacenza e Rosella Sensi della Roma, ha preso molto sul serio questo incarico. ''Forse per avere tutto a posto - ha ammesso Riccardi - servirebbe dilatare un po' i tempi, ma si sta lavorando per avere una Lega unica, unita e indivisibile''. Piu' ottimista il patron del Bari Matarrese: ''Vedrete che ce la facciamo, magari entro il 20 luglio ad avere in mano diverse cose. Sicuramente non e' semplice trovare l'accordo con tante persone, ma si sta lavorando alacremente''. Adriano Galliani, inoltre, ha confermato che ''l'unica cosa certa'' e' che ''il nuovo presidente non sara' un presidente di club''. Poi ha ripreso scherzando: ''Se questo significa che me ne vado dal Milan? No, io restero' al Milan finche' lo vorra' il presidente Berlusconi. Saro' ancora in Lega comunque, ma solo come rappresentante del Milan. Insomma, non scappo''. Conclude Massimo Cellino che da oggi sara' anche il responsabile della comunicazione. E lo fa mettendo un po' le cose in chiaro su alcune situazioni: ''I nomi per la presidenza? Abbiamo deciso che se abbiamo dei nomi da proporre li diciamo solo tra di noi. Le nuove regole? Devono essere pronte prima dell'inizio del campionato, perche' vi dico che se inizia il campionato poi sara' difficile''. ''La Lega - ha poi aggiunto e concluso Cellino - con tutti i problemi che ci sono nel mondo del calcio non vuole essere attaccata senza potersi difendere. L'altra sera nella trasmissione Ballaro' nessuno di noi presidenti poteva difendersi. e invece siamo stati additati come appestati. E questo non si puo' tollerare''.

Il nuovo presidente di Lega non sarà il presidente di un club

30/06 ''E' stato dato l'ok dalla Lega Calcio per gli adempimenti di nostra competenza in relazione all'iscrizione ai campionati delle 42 societa' di serie A e B''. Sono le parole di Adriano Galliani, presidente dimissionario della Lega Calcio , al termine del Consiglio che si e' svolto all'hotel Hilton di Fiumicino. ''La Lega -ha aggiunto Galliani- accerta i pagamenti degli stipendi dei giocatori e i rapporti tra le societa' italiane e straniere. Il resto e' di competenza della Figc''. Galliani, amministratore delegato del Milan, e' uno dei 30 soggetti deferiti dalla Procura della Figc e lunedi' sara' di nuovo in aula, allo stadio Olimpico di Roma, dove si svolge il procedimento disciplinare davanti alla Commissione d'appello federale. ''Saro' presente tutti i giorni al processo, mi sembra giusto cosi''', ha detto Galliani dopo il Consiglio di Lega. ''Il calcio in questo momento ha la sua classifica. Se la giustizia sportiva modifichera' le graduatorie, noi ci atterremo alle decisioni. Le classifiche per ora ci sono, aspettiamo di vedere cosa succedera' in secondo grado con i verdetti della Corte federale''. Galliani ha anche annunciato che ''prima delle elezioni del 26 luglio non ci saranno altri Consigli''. ''Il comitato che deve scrivere le nuove regole e' a buon punto'', ha aggiunto Galliani. ''Il Milan? Non lo lascio, rimarro' fino a quando il presidente Berlusconi me lo consentira'. Rimarro' in Lega come rappresentante del Milan''. Nel consiglio e' stato anche deciso che il nuovo presidente della Lega ''non sara' un presidente di una squadra di club''. Lo ha detto Massimo Cellino, presidente del Cagliari. ''La richiesta e' arrivata da Adriano Galliani, noi l'abbiamo recepita. Noi l'abbiamo solo anticipato'', ha aggiunto Cellino, che sara' vicepresidente della Lega per la Serie A fino alle elezioni del 26 luglio. ''Galliani -ha aggiunto Cellino-, con tutti i suoi difetti ha lavorato e si e' sacrificato per la Lega. E' un grande dirigente. Con la decisione non di non affidare la presidenza della Lega ad un presidente di club perderemo sul piano manageriale ma guadagneremo sul piano della credibilita'. Entro la settimana prossima ci sara' un'altra riunione e al piu' presto presenteremo un 'brogliaccio'. L'auspicio e' avere una nuova governance prima delle elezioni del nuovo presidente. Siamo molto avanti, le nuove regole non saranno repressive ma consentiranno alla Lega di essere piu' operativa e piu' snella''. Sul nome del successore di Galliani, infine, le perplessita' di Vincenzo Matarrese, presidente del Bari: ''Non e' semplice trovare un nome per la presidenza che accontenti tutti. Non ci sono pero' rischi di andare oltre il 26 luglio''. Dello stesso avviso anche Maurizio Riccardi, direttore generale del Piacenza. ''Non c'e' ancora un nome per la presidenza della Lega, e' difficile trovare qualcuno al di sopra delle parti. Non abbiamo bisogno di importare figure dall'estero. E' evidente che se saremo in grado di operare, non ci sara' commissariamento. Se la Lega non fara' cio' che deve fare, il commissariamento sara' una possibilita' anche se appare difficile prendere una decisione del genere per un organismo privato''. La Lega calcio con tutti i problemi che ci sono nel mondo del calcio non vuole pero' essere attaccata senza potersi difendere. ''L'altra sera nella trasmissione 'Ballaro'' nessuno di noi presidenti poteva difendersi. Essere additati come appestati e' una cosa che preferirei evitare'', ha detto il presidente del Cagliari, Massimo Cellino, in riferimento all'intervista rilasciata dall'ex dg della Juventus, Luciano Moggi, nel programma 'Ballaro''. ''Si sentono dire ultimamente tante inesattezze e imprecisioni. Qualcuno e' deferito ma i presidenti hanno il diritto di difendersi. Galliani, essendo deferito, soprassiede ma il calcio e' giusto che abbia la sua voce'', ha aggiunto, Cellino che poi per quanto riguarda il presidente della Lazio Claudio Lotito, afferma di non condividere la sua posizione. ''Il suo modo di fare non lo condivido. Se fossi stato in lui mi sarei dimesso da consigliere di Lega, piu' che altro a livello morale, perche' spero che al processo non sara' colpevole''. Lotito, da parte sua, professa la propria innocenza. ''La posizione della Lazio e' kafkiana. Io ho solo chiesto un comportamento equanime. Non ho mai chiesto al presidente o al vice presidente arbitri o arbitraggi particolari. La Lazio sta subendo un torto'', ha spiegato il presidente biancoceleste. ''La nostra innocenza traspare in modo nitido dalle carte -aggiunge Lotito-. Mi sento una persona perbene. Se qualcuno pensa che predico in un modo e poi agisco in un altro, si sbaglia. Il mio operato e' stato corretto, ho agito per dare alla Lazio un comportamento equo dal punto di vista arbitrale, non ho fatto niente per violare le norme. Il mio operato si e' sempre svolto nel rispetto della lealta' sportiva. Mi auguro che i magistrati valutino la mia situazione con serenita'''.

La Lazio contesta la nomina di Rossi

30/06 Una grave violazione dei termini di presentazione che non ha permesso alle difese dei vari deferiti di preparare al meglio le loro memorie. Nelle 10 pagine della loro memoria difensiva, i legali della Lazio hanno sottolineato non solo come l'inchiesta sia stata condotta a senso unico, ma tra le eccezioni presentate, hanno messo in discussione la stessa legittimita' della nomina di Guido Rossi a commissario della federcalcio e della sua conseguente decisione di nominare il collegio giudicante. ''La nomina del Collegio giudicante della Commissione, da parte del Commissario della Figc, Guido Rossi, e' illegittima per violazione dell'art. 26 comma 2 del codice di giustizia sportiva e per mancanza di legittimazione dello stesso commissario che tale nomina ha effettuato, derivata dai limiti di attribuzione della sua designazione''. Gli avvocati Gian Michele Gentile, Vincenzo Siniscalchi e Ugo Longo nella loro memoria difensiva hanno chiesto infatti alla commissione ''di rivisitare le motivazioni del commissariamento della Figc, le ragioni della nomina dei nuovi componenti della commissione pur essendovene molti ancora in carica e dei criteri di designazione dei componenti del collegio per il procedimento''. La difesa della Lazio ha voluto sottolineare come non si tratti di una censura sulle qualita' dei soggetti scelti, ma solo ''sul provvedimento amministrativo del commissario della Figc''. Tra le richieste i legali della Lazio hanno presentato istanza affinché ''la commissione, al fine di evitare l'utilizzo parziale e a fini solo accusatori di elementi di indagine, voglia disporre l'acquisizione, da parte della procura di Napoli e dello stesso ufficio indagini, dell'intera documentazione acquisita all'inchiesta, che l'ufficio ha dichiarato di avere a disposizione per la prosecuzione degli altri filoni degli accertamenti''.
"Sono una persona corretta, ma soprattutto sono una persona per bene, tutta questa situazione che mi riguarda è una vicenda kafkiana...". Il presidente della Lazio Claudio Lotito torna a parlare dopo settimane di silenzio e lo fa a margine del consiglio di Lega che si è tenuto oggi a Roma. Il numero uno biancoceleste parla soprattutto del coinvolgimento suo e della Lazio nella bufera che ha scosso il calcio italiano e dei deferimenti che hanno portato lui e la società davanti alla Caf. "Ho sempre agito nella legalità - ha affermato il presidente laziale -, basta leggere gli atti per capire che il mio operato è stato per tutelare la squadra. Non conosco arbitri né designatori e non ho mai parlato con loro. Ho solo chiesto, e in tal senso c'é una lettera ufficiale depositata come atto, arbitraggi più equi, considerato che sia i giocatori sia l'intera piazza mi chiedevano di rivolgermi nelle sedi opportune. E io questo ho fatto. Niente di più, niente di meno". "Si sono dette tante falsità - ha aggiunto - , estrapolando cose dalle famose intercettazioni che non sono veritiere. Figuratevi se io, considerato che mi facevano addirittura le imitazioni del moralizzatore, predicavo una cosa e ne facevo un'altra".

Si affilano le armi per il processo.

30/06 Fine settimana in surplace per lo scandalo del calcio dopo il rinvio a lunedi' del maxiprocesso della Caf. Come ottenuto ieri dal presidente della Corte d'appello federale Cesare Ruperto, i legali di Juventus, Milan, Fiorentina e Lazio e dei 26 deferiti stanno studiando gli incartamenti per mettere a punto la loro linea difensiva. In casa bianconera, e' ormai chiaro, l'obiettivo e' scaricare la colpa su Moggi per arrivare a una responsabilita' oggettiva e non diretta che permetterebbe alla Juve, con un buon margine di certezza, di rimanere in A. Ufficialmente la posizione della societa', come emerso dalle dichiarazioni del nuovo cda ieri e del presidente della Ifil Gianlugi Gabetti oggi, e' quella di accettare, nel caso di colpa provata, qualsiasi verdetto ma questo non deve far pensare a una Juve che si sente sconfitta in partenza: i legali bianconeri annunciano battaglia. Oggi, intanto, ha parlato il presidente dimissionario della Lega Calcio e amministratore delegato del Milan, Adriano Galliani, anche lui tra i deferiti. "Saro' presente tutti i giorni al processo per un segno di rispetto", ha annunciato il numero due di via Turati. Piu' netta, invece, la posizione di un altro grande imputato, il presidente della Lazio, Claudio Lotito. "Quella della Lazio e' una storia kafkiana - ha affermato l'azionista di maggioranza biancoceleste - Stiamo subendo un torto ma ci difenderemo con tutti i mezzi possibili. Io mi sento una persona per bene che ha portato rinnovamento e moralizzazione nel calcio. I comportamenti della Lazio sono sempre stati in linea con le regole e i valori etici, come dimostrano le mie lettere a Federcalcio e Lega e ripetute comunicazioni ufficiali. Non ho mai parlato con designatori ed arbitri, ma ho solo difeso la squadra dai torti arbitrali parlando con il presidente e il vicepresidente federale". Chi si sente coinvolto indirittamente nello scandalo, specie dopo le recenti dichiarazioni di Moggi, e' Massimo Cellino, neo vicepresidente di Lega. "In questi giorni si sentono in tv tante inesattezze su questa storia - sono state le parole del patron del Cagliari - A Ballaro' l'altra sera non c'e' stata possibilita' di difendere l'operato dei dirigenti. Ma il calcio deve avere la sua voce e i dirigenti il diritto a difendersi". In attesa delle sentenze definitive, si lavora alla prossima stagione. La Lega Calcio ha dato il suo ok alle iscrizioni delle 42 societa' di A e B ma per la coppa Italia tutto in alto mare. "Il tabellone delle prime otto ammesse direttamente agli ottavi verra' fuori dal secondo grado della giustizia sportiva", ha spiegato Galliani.

Galliani assicura “Tutti i club di A e B sono in regola”

30/06 Adriano Galliani assicura: "Le 42 societa' di Serie A e B per la Lega sono in regola, abbiamo scritto alla Covisoc". Il presidente dimissionario della Lega Calcio ha commentato cosi' il Consiglio in un albergo di Fiumicino. "Noi abbiamo il compito di accertare il pagamento degli stipendi e per noi tutte le squadre possono essere iscritte, il resto dipende dalla Federcalcio". Resta la tegola pero' dello scandalo di calciopoli e questo influira', tra le altre cose, sul calendario della Coppa Italia, uno degli argomenti in calendario nella discussione. Galliani ammette che le otto squadre che salteranno i primi turni del torneo dipenderanno essenzialmente dalla giustizia ordinaria. Solo alla fine dei procedimenti saranno probabilmente discussi i diritti televisivi per il torneo.
"Il tabellone delle prime otto ammesse direttamente agli ottavi di coppa Italia verra' fuori dal secondo grado della giustizia sportiva". Lo ha detto il presidente dimissionario della Lega Calcio Adriano Galliani, il quale ha aggiunto: "l'asta per i diritti tv della coppa Italia e' andata deserta, la Rai e' disponibile a una trattativa privata ma riteniamo opportuno aspettare i responsi della giustizia sportiva per procedere all'assegnazione dei diritti". In merito al maxiprocesso nel quale compare tra i deferiti, Galliani ha annunciato "saro' presente tutti i giorni per un segno di rispetto".

Il rinvio non preoccupa la UEFA

30/06 ''Nessuna preoccupazione'' ai vertici dell'Uefa per il rinvio a lunedi' dell'inizio del processo per lo scandalo del calcio italiano: lo ha detto il portavoce dell'autorita' europea del calcio, nell' intervallo di Germania-Argentina a Berlino, confermando il 27 luglio come data limite per conoscere le squadre italiane da iscrivere. ''Se il 27 non ci saranno i nomi definitivi - ha spiegato Jean-Pierre Gaillard - non sara' tecnicamente possibile far partecipare le squadre italiane alle coppe perche' non ci sarebbero i tempi necessari. Ma la federcalcio e' pienamente consapevole di questo''. Gaillard ha aggiunto che l'Uefa ''non e' preoccupata per il rinvio in quanto c'e' tutto il tempo necessario e perche' - ha precisato - la Figc ci ha dato la parola che per quella data tutto sara' fatto. A questo scopo la Figc ha previsto giornate di recupero durante il processo, pomeriggi con un programma piu' leggero dove si possono far confluire le parti di procedimento rinviate''.

Cellino: I dirigenti abbiano diritto a difendersi

30/06 "In questi giorni si sentono in tv tante inesattezze su questa storia, a Ballaro' l'altra sera non c'e' stata possibilita' di difendere l'operato dei dirigenti. Ma il calcio deve avere la sua voce e i dirigenti il diritto a difendersi. Per questo e' giusto che Galliani, essendo deferito, soprassieda sull'argomento". E' quanto afferma Massimo Cellino, nominato oggi vicepresidente di Lega per la serie A e responsabile per la comunicazione, a proposito dello scandalo calciopoli.

Quadro clinico grave per Pessotto, ma lui resiste

30/06 Proseguono le lunge giornate per Gianluca Pessotto. Le condizioni dell'ex calciatore della Juventus, ricoverato da martedi' scorso all'ospedale torinese "Le Molinette" dopo il tentato suicidio, sono stazionarie ma sempre gravi. Oggi il team manager bianconero ha subito il terzo intervento, al piede destro, perfettamente riuscito nonostante la complessita' dell'operazione. Pessotto continua ad essere sedato e ventilato meccanicamente. I medici del nosocomio piemontese parlano ancora con cauto ottimismo. "Siamo sempre sull'1-0...pero' ora siamo alla mezzora. L'importante e' che Pessotto non prenda gol e anche se lo prendesse noi se faremo altri", ha detto il professor Donadio, responsabile della Rianimazione dell'ospedale di Torino. Al "Molinette" continuano intanto le visite all'ex calciatore. Il presidente della Juventus Giovanni Cobolli Gigli e il neo amministratore delegato Jean-Claude Blanc si sono intrattenuti con i medici mentre nel pomeriggio e' arrivato l'ex compagno di squadra Federico Balzaretti. "Sono contento di averlo visto e prego per lui - ha dichiarato il difensore della Juventus - se riuscira' ad uscire da questa situazione, i medici mi hanno garantito che tornera' a camminare". Sempre presente la moglie Reana che a conclusione dell'intervento al piede destro si e' mostrata un po' piu' serena e parlando del marito ha detto: "Sta meglio". Riferendosi alle figlie Federica e Benedetta che ieri avevano inviato dei disegni al papa', ha aggiunto: "Le mie figlie sono bambine forti". "E' una persona buonissima, religiosa, legata a valori forti. Ho sempre stimato il suo stile e per questo gli faccio tanti auguri perche' si riprenda presto". Adriano Galliani, presidente della Lega Calcio, ha mandato il suo personale messaggio di affetto. Nel pomeriggio, i medici del "Molinette" hanno chiarito la situazione, leggendo il puntuale bollettino medico. "Il nostro compito e' quello di fargli prendere piu' cartellini gialli senza rischiare l'espulsione", ha aggiunto il Professor Donadio parlando dei problemi che potrebbero insorgere nelle prossime ore a causa di "insufficienza renale o polmonite". Il prossimo bollettino medico verra' diramato domani, sabato 1 luglio, alle ore 15.30. Le condizioni di Gianluca comunque stabili e non si puo' dire che sia fuori pericolo.
Una partita non ancora vinta
Le condizioni generali di Gianluca Pessotto ''sono quelle di ieri, il che e' positivo'', ma la sua partita per rimanere in vita non e' ancora vinta. Queste, in sintesi, le valutazioni dei medici dopo il terzo intervento chirurgico. Il trascorrere delle ore, il fatto che non peggiori, induce comunque all' ottimismo. Lo stato clinico stabile, infatti, ''ha permesso di fare un intervento non salvavita, ma per salvare una funzione'', ha osservato Pierpaolo Donadio, primario della Rianimazione centrale delle Molinette, in occasione del bollettino medico del pomeriggio.''Pessotto - ha aggiunto, servendosi del linguaggio calcistico, come gia' aveva esemplificato ieri - e' sempre 1-0, ma se ieri eravamo al 20' del primo tempo, adesso siamo al 30'. Quindi la partita non e' ancora vinta ma il risultato e' buono''. ''Il grande ematoma retroperitoneale - ha poi aggiunto entrando nei dettagli medici - e' stabile, non si espande piu', ma certo crea ancora problemi di pervusione agli organi dell' addome e di filtraggio ai reni che sono in sofferenza, ma in modo compatibile con la situazione e nemmeno molto importante. In ogni caso non sappiamo quanto sara' lungo questo decorso''. Tra le complicazioni piu' probabili - ha aggiunto Donadio - un' insufficienza renale e una polmonare, ma nessuna di queste eventualita' mette a rischio di vita di per se'. In termini calcistici non permette un' espulsione dal campo diretta. Il punto e' che non sappiamo quanti cartellini gialli possa reggere senza autoespellersi dalla vita. Il nostro compito e' fargliene prendere il piu' possibile senza che accada''. Continua comunque ad essere sedato e lo restera' almeno una decina di giorni.

 

Servizi precedenti

29/06: Il processo al calcio parte ma viene rinviato a lunedì. Si inseriscono cinque club. Ministro Melandri “Nessuna amnistia, dal processo mi aspetto giustizia. Moggi doveva presentarsi”. Il Codacons chiede la diretta TV del processo. Quattro club a rischio. Rossi: “Nessuna sorpresa, tempi rispettati”. Le memorie difensive e le istanze dei club. Dattilo: “Dopo la gogna nessuno parla della mia estraneità”. Parte la nuova Juve. Per Pessotto un cauto ottimismo

28/06 Parte il maxiprocesso su ‘calciopoli’. Borrelli “Nessuno screzio con Palazzi. Spero tempi rapidi per il processo”. Delio Rossi “Il processo non cambierà il giudizio dei tifosi”. Aliberti “La Covisoc un sistema truccato”. Foti “La Reggina indipendente da Juve e Moggi”. Gazzoni pronto a costituirsi parte civile. De Santis vuole denunciare Ancelotti. Migliora lievemente Pessotto. La moglie chiede rispetto. L’Antitrust diffida Mediaset per i diritti TV “Solo sul digitale terrestre”

27/06 Ripartita a pieni giri l’indagine di Borrelli. Cellino batte i pugni. Moggi in TV attacca Carraro e le lobby del pallone. Moratti chiede trasparenza. Perquisita la sede del Sora. Pessotto vola giù dall’abbaino della sede della Juve: è gravissimo. L’anno più nero della Juve. Baldini “Sostituire anche Palazzi”. La Commissione cultura della Camera vara il programma di indagine. GEA: A Roma le audizioni di Capello e Giraudo

26/06 Riparte l’inchiesta di Borrelli con le comprimarie, sentito l’Arezzo. Arriva il processo, i legali della difesa cercano scappatoie. Tronchetti Provera d’accordo con Moratti “Gli scudetti agli onesti”. Ancora un mese da presidente di Lega per Galliani. Piazzola “Indagate su Zeman”. Baldini “Cambiate le persone in ufficio indagini ma non è cambiato il giudice Palazzi”. Le memorie di fensive di Juve, Milan, lazio e Fiorentina

25/06 Moratti “Un colpo di spugna sarebbe molto grave. Sentenze esemplari o vado all'estero”. Lolli “Nessun colpo di spugna, le inchieste avanzano”. D’Ambrosio “No all’amnistia. Lo scandalo è grave”. Confermate le cene a casa di Giraudo con Pairetto, Bergamo e Moggi. Bergamo “Meani si interessava per conto di Galliani”. Carlo Piazzola “Allontanato dal sistema. Il mondo del calcio deve chiedere scusa a Sensi ”

24/06 Lunedì Borrelli riprende il lavoro. Nel suo mirino le iscrizioni ai campionati e i diritti TV. Commissario Rossi “Potrei cambiare il format dei campionati. Vietate le vendite dei marchi”. Gazzoni (Bologna) “Iscrizioni fasulle per anni”. Corbelli si costituisce parte civile contro Carraro e Della Valle. De Santis al contrattacco. Il Financial Times scettico sulla retrocessione della Juve. Le conclusioni dell’inchiesta di Borrelli

23/06 Dopo i deferimenti spazio alla difesa. De Santis attacca Ancelotti. Abete “Il mondo del calcio attende giustizia”. Blatter: “In Italia situazione seria ma Rossi e Borrelli sono preparati”. Il processo partirà il 29 giugno. Galliani “Ma quale secessione del calcio”. Della Valle “Siamo innocenti”. I sociologi sentenziano: Il calcio un business e non più uno sport

22/06 Scattano i deferimenti. Nel calderone Juve, Milan, Fiorentina e Lazio. Galliani lascia la Lega. Le accuse e i nomi. Costituito il collegio giudicante. La Juve: verificheremo le accuse. La Fiorentina pronta a difendersi. Berlusconi “Mai avuto vantaggi in campo”. Garrone “Giorni difficili, ma la Sampdoria è fuori”. Speculazioni in borsa: in rialzo i titoli di Lazio, Juve e Milan

21/06 Domani i deferimenti, Di Sebastiano segretario della FIGC. Ghirelli si dimette. Abete: Il deferimento dopo le 18 segno di buon senso. Lippi “Non so niente dei deferimenti”. La Porta (Barça) “Moggi in Spagna non potrebbe esistere”. Berlusconi: “Il Milan defraudato”. Perquisita la sede dello Standard Liegi. Zamparini (Palermo) “Faremo la Champions League”

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19/06 Borrelli chiude l’inchiesta con una relazione di 180 pagine. Ora tocca a Palazzi “Il calcio deve rimanere imprevedibile. Il sistema può guarire”. A rischio la sponsorizzazione degli arbitri. Quattro arresti per il caso Gaucci. Andreotti “Qualcuno pagherà dazio”. Zamparini (Palermo) “Si torni al sorteggio integrale”

18/06 Si tirano le somme. Dal Palazzo fanno sapere che useranno il pugno di ferro. In attesa della relazione di Borrelli. Gentile (FI) alla procura di Napoli “Sentire Pagliuso sulla estromissione del Cosenza”. Il Genoa va in B, ma Preziosi non festeggia “Troppa rabbia”. 30 mila tifosi rossoblu festeggiano la fine di un incubo

17/06 Il difensore Antonaccio denuncia su di un libro la “realtà oscura” della serie C. “Corruzioni, compromessi e ricatti”. L'ex Presidente del Cosenza, Pagliuso, aspetta la chiamata del Procuratore Borrelli (Video con intervista) anche per la C. Il Procuratore Borrelli prepara le relazioni. Nella prima tranche d’inchiesta ci sono Juve, Lazio, Fiorentina, Milan, Samp. Petrucci “Di amnistia non se ne parla proprio”

16/06 Ripresi gli interrogatori, sentiti Garrone e Marotta. Rossi completa la CAF. Processo vicino. Dai politci tifosi del Torino un no all’amnistia: “Ed ora restituiteci lo scudetto del 1927” . Dalla CAF alla Corte Federale rito abbreviato. Stabiliti tempi e modalità del processo. Secondo Adiconsum falsato il 30% delle partite del campionato 2003/04. La Fiorentina replica a Preziosi: “La cena con Moggi c’è stata, ma nessuna festa”. Cellino (Cagliari) “Mi auguro che tutto sia un grosso errore. Serve una presidenza super-partes”

15/06 Il calabrese Ruperto nominato presidente della CAF. Pagliuso (Cosenza) “Adeguarsi allo strapotere Juve dava privilegi”. Chiesta audizione a Borrelli. Il CSM vieta ai magistrati di occuparsi di giustizia sportiva. Revocati tutti gli incarichi. Ministro Melandri “Si va verso la vendita collettiva dei diritti televisivi”. Rossi “Se Galliani è in conflitto di interessi non è un mio problema”.

14/06 Il Commissario Rossi nomina Agnolin commissario dell’Associazione Arbitri. Casarin “L’arbitro torni ad essere l’uomo misterioso”. L’azzeramento della CAF è questione di ore. Si va verso la nomina di Ruperto. Pagliuso chiede la riammissione in serie B del Cosenza Calcio 1914. Intercettazioni sui PM. Paparesta si difende: “Carriera stroncata se denunciavo l’irruzione di Moggi”. Prosegue l’inchiesta GEA. A Napoli prosegue l’inchiesta stralcio che riguarda giudici e polizia. La Juve ricomincia da Cobolli Gigli e Tardelli

13/06 Chiuso il primo filone di indagini. Il Presidente della Corte d’Appello Federale, Martellino, si difende. Processo doppio. Si allarga l’inchiesta del CSM. Mercoledì le decisioni del plenum. Abete e De Rossi: Nessuna amnistia anche se vinciamo. Buffon “Bello sudare la maglia per l’Italia”. I favori della “cupola” alla Lazio. La Juve riparte voltando pagina in fretta: nuovo Cda.

12/06 Girando da Borrelli “Nessuna gara era preordinata”. Ascoltato il dipendente della Federcalcio Galati “Chi si oppone viene vessato”. Anche la Samp nell’indagine. Blatter “Trovati i problemi ora si va verso le soluzioni”. La Lega va verso la riscrittura del regolamento. E poi Galliani, Sacchi, Di Pietro, Campana, Pescante.

11/06 Una domenica tranquilla. Lunedì Giraudo da Borrelli. Il Legale di Titomanlio “Nessun muro di reticenza”. Trezeguet “Aspettiamo la giustizia sportiva”. Gli sponsor della Juve ripongono la loro fiducia nella società

10/06 Borrelli si concede una pausa. Il Presidente Cellino “Rossi chieda consigli ai presidenti onesti”. Secondo il legale di Lotito il campionato slitta a dicembre. Del Piero “Spero che per la Juve si risolva nel migliore dei modi” L’assistente Titomanlio: “Pronti a collaborare”

09/06 Borrelli contro un “muro difensivo concordato”. Maxi audizione con Meani (Milan): quasi otto ore. Non esiste alcun super teste. Tre ore di interrogatorio per Carraro e tre anche per Pieroni. Pirrone replica a Bergamo: “Io scarso e onesto, lui invece?”. Catricalà “Presto regole per i procuratori”. Adiconsum presenta uno studio sugli errori arbitrali dal 2002 al 2004. Avv. Coppi: “Il Coni potrebbe costituirsi parte civile”

08/06 Bergamo interrogato per nove ore “Fatto fuori da Pairetto e Lanese”. Per Pairetto sei ore di interrogatorio. Moggi dice no a Borrelli. Oggi tocca a Carraro. Della Valle “Non abbiamo fatto nulla di strano”. L’AIA rigetta il ricorso di De Santis: non andrà ai mondiali. Galliani ascoltato per due ore. L’Antitrust collabora con Rossi

07/06 Interrogatori fiume per De Santis e Paparesta. Borrelli: “Nessun pentito. Entro 10 giorni la relazione alla Procura sportiva”. La Commissione Cultura della Camera avvierà un indagine. Pirrone: “Già da tempo denunciavo pressioni”. Gaucci Jr: “C’è ancora paura della ‘cupola’

06/06 Borrelli mette sotto torchio gli arbitri. No Intertoto per il calcio italiano. E Rossi incassa l’ok di Uefa e Fifa. Corioni: “Girando la mente, Galliani gli obbediva”. Lazio e Juve nel mirino di Borrelli. Rossi incontra Galliani: Nessuna accordo sulla gestione della Lega. Blatter “Felice della reazione delle autorità italiane”

05/06 Borrelli a tutto campo, vuol vederci chiaro su tutto. E il Coni ricorre alla Caf per la sentenza su Agricola per il doping. Mazzarri ascoltato dal PM di Napoli. Cesare Geronzi ascoltato per due ore dai PM. L’ex segretaria della CAN, Fazi, non risponde. Pelè “Spero che la giustizia punisca tutti”. Blatter “Ci vogliono arbitri professionisti”

04/06 Borrelli in azione: L'arbitro Pirrone interrogato per tre ore. Il Milan si ribella: “Una campagna contro”. Lite in un bar per calciopoli, ci scappa il morto

03/06 Cannavaro e Trezeguet interrogati dai PM a Roma. La Procura di Torino vuol riaprire l’inchiesta sulle designazioni. Undici giorni per rifondare la Juve. Somma “Non cambia nulla. Moggi resterà sempre un grande”

02/06 Il procuratore Borrelli pronto per il maxiprocesso. Ombre sulla partita Udinese-Milan del 2005: Galliani e Pozzo non ci stanno. Galliani: “Siamo stati danneggiati”. Il Legale di Moggi replica a Galliani “Ha letto tutte le intercettazioni?”. Spalletti in procura a Napoli.

01/06 Il commissario Rossi: “Una situazione che non pensavo così grave”. Secondo l’ex vicecapo dell’Ufficio indagini Juve e Fiorentina in B. Galliani pronto a lasciare. Preziosi sentito dalla Procura di Napoli. Nevio Scala: “Tutto deprimente. Con gli azzurri si può andare avanti”.

31/05 Calcio nel caos: Lotito ai PM: “Lazio pulita”. Il difensore di Moggi: “Il Milan il vero potere”. I rossoneri "Manovre diversive". Petrucci “Voltiamo pagina, torniamo a parlare di sport”. Verdone “Di fronte allo scandalo del calcio mi vergogno di essere italiano”. Zeman “Io alla Juve? Non potrei. Ipotesi Baggio? sarebbe solo per immagine”.

29-30/05 Calcio nel caos: Caso Gea,sentito l'arbitro cosentino Palmieri: “Mai rilasciato interviste”. Lazio nei guai: aggiotaggio per Lotito. Niente incarichi sportivi per i magistrati del CSM. Avv. Grassani “Milan in B, ipotesi per ora non ipotizzabile”. Del Piero “Orgoglioso di essere juventino”. V.Franza "Ipotesi A per il Messina". Ieri sentito Della Valle.

28/05 Calcio nel caos: Per Borrelli una settimana intensa. Bonfrisco “Paparesta fuori dalle regole”. Gattuso: “Qualcuno sputa nel piatto”.

27/05 Calcio nel caos: L’inchiesta entra nel vivo. Borrelli al lavoro e Lippi difende il figlio. Commissario Rossi: “Sconti per nessuno”. Sacchi e Agnolin: “Chi ha sbagliato paghi”. Lippi: “In Italia chi è indagato è già condannato”. Peruzzi accusa: “Moggi il pastore e noi il gregge”.

26/05 Calcio nel caos: Gli atti passano a Borrelli: Parte ufficialmente “Piedi Puliti”. Galliani rimane solo, si dimette Zamparini. Gigi Riva: “Beckembauer ha parlato da bambino”. Cossiga: “Tangentopoli era più onesta”. Sacchi: “Torniamo al calcio di prima, senza banchieri e politica”. Il figlio di Lippi indagato a Roma e Milano.

25/05 Calcio nel caos: Interrogatori a Napoli e Roma e perquisizioni della GdF. Cannavaro ci ripensa. Albertini: “Pensavo ci fosse sudditanza psicologica, invece...”. Cecchi Gori “Affossato perchè scomodo. I 5 anni più brutti della mia vita”. Licenza Uefa per 14 club: manca la Lazio. I tiofosi si costituiscono parte civile. Gli ex vogliono Boniperti presidente della Juve

24/05 Calcio nel caos: La Lega Calcio cerca nuove regole. Alla Gea e ad Alessandro Moggi oltre il 10% del mercato delle procure. Conti: “Lotta al conflitto d’interessi”. La Finanza nella sede del Crotone e della Reggina. Buffon in Procura. Galliani confermato in Lega. Cannavaro: “Gli scudetti della Juve, meritati”

23/05 Calcio nel caos: Il commissario della FIGC, Rossi, nomina il procuratore Borrelli capo ufficio indagini. Scatta “Piedi puliti”. A Napoli sfilano i testi. perquisita la sede della Torres

22/05 Calcio nel caos: Lippi rimane al suo posto. Moggi cita Berlusconi. Chieste le dimissioni di Galliani che le respinge, l’inchiesta va avanti. Moggi: “Un’imboscata di Galliani”. Guido Rossi: “Beckenbauer ne approfitta”. Avv. Stagliano “La Juve in B”

21/05 Calcio nel caos: Moggi ebbe un ruolo importante nelle elezioni di Carraro e Galliani. Tardelli replica a Beckenbauer “Anche in Germania c’è il marcio”. Chieste le dimissioni di Lippi. Le intercettazioni di De Santis

20/05 Calcio nel caos: Il potere assoluto di Moggi. Ora è fuga dalla Gea. Si dimette anche il Generale Attardi. Beckembauer: L’Italia la pagherà ai Mondiali. Le tifoserie di Messina, Crotone e Reggina non ci stanno

19/05 Calcio nel caos: La Gea controllava anche Reggina, Livorno e Siena. Gazzoni: “Le dimissioni di Carraro sono finte”. Interrogati Lippi e Zeman. Si dimette il Generale Pappa

18/05 Calcio nel caos: Il Commissario Rossi fa piazza pulita. Le intercettazioni di Carraro e Moggi che preparavano le elezioni in Lega. Menzionato Pisanu. Sospesi nove arbitri, la Finanza a casa di Moggi e nella sede della Juve

17/05 Calcio nel caos: Il Commissario Rossi al lavoro. Spunta il filone doping. Dopo il vertice delle Procure, nuovi accertamenti. Definite le competenze delle Procure di Roma e Napoli.

16/05 Calcio nel caos: Guido Rossi commissario della FIGC chiamato a sistemare il calcio e le sue regole. Petrucci rassicura Lippi “Verrò a trovarti con Rossi”.

 

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