Secondo i legali di Bergamo e Pairetto, intercettazioni
inutilizzabili nel processo
30/06 Nullita' della citazione per omessa osservanza dei termini
e inutilizzabilita' delle intercettazioni. Queste le eccezioni sollevate
dai due designatori Paolo Bergamo e Pier Luigi Pairetto nelle loro
memorie difensive. ''Si impugna - si legge nella istanza di Bergamo
- il suddetto provvedimento, per violazione del diritto di difesa
e per inosservanza delle modalita' stabilite dall'art. 29 comma
11 del codice di Giustizia sportiva per aver omesso, il Commissario
Straordinario, la preventiva comunicazione alle parti e per aver
omesso di motivare in relazione alle esigenze sportive che imponevano
tale provvedimento per una piu' sollecita conclusione di procedimenti''.
Anche sull'inutilizzabilita' delle intercettazioni i legali dei
due designatori concordano: ''Questa difesa, intende evidenziare
la manifesta inutilizzabilita' degli atti di intercettazione telefonica,
gia' illogicamente confluiti nel fascicolo di ufficio di codesta
On.le Commissione. In riferimento a tale profilo non e' affatto
causale che il legislatore, conscio del rischio di 'schizofrenia'
investigativa che un improprio ed estensivo uso di tale mezzo di
ricerca della prova potrebbe provocare, all art. 270 c.p.p., espressamente
statuisce che 'i risultati delle intercettazioni non possono essere
utilizzati in procedimenti diversi da quelli nei quali sono stati
disposti' (Cass. 3 settembre 1992, Donzelli, Giust. Pen., 1992,
111, 652)''. Tantissimi i testimoni chiamati dalla difesa di Pairetto,
che ha chiesto inoltre di ''acquisire e visionare, nel contraddittorio
delle parti, i filmati relativi a tutti gli incontri calcistici
oggetto di contestazione; eseguire, sempre nel contraddittorio delle
parti, la verifica pratica sull' impossibilita' di alterare, pilotandoli,
i sorteggi arbitrali (il che potra' avvenire con modalita' assimilabili
a quelle dell'esperimento giudiziale in sede penale); disporre audizione
testimoniale di tutti gli arbitri, nazionali e stranieri, in attivita'
nella stagione calcistica 2004-2005, per accertare se mai il Dr.
Pairetto avesse suggerito o caldeggiato comportamenti favorevoli
ad una qualsiasi squadra''. Tra i nomi dei convocati spiccano anche
gli arbitri 'Mondiali' Ivanov, Poll, Michel e De Bleeckere.
Entro il 26 luglio il nuovo presidente di Lega
e nuove regole
30/06 La Lega stavolta fa sul serio. Entro il 26 luglio nuovo presidente
e, soprattutto, nuove regole. Almeno, questo e' il desiderio di
tutti i membri della Lega. Oggi, infatti, si e' dato il via per
mettersi al lavoro e trovare al piu' presto il successore di Adriano
Galliani. La conferma, poi, che sara' uno esterno, anche perche'
come ha ribadito piu' volte Cellino c'e' l'accordo da parte di tutti
che ''non sara' piu' un presidente di un club di serie A''. L'obiettivo
e' arrivare alla data del 26 luglio con tutto il tavolo apparecchiato
per avere una ''nuova Lega professionisti''. Il comitato costituente
della Lega, da questo punto di vista, e' gia' al lavoro, con quasi
un incontro fissato a settimana. ''Ci saranno incontri con gli avvocati
lunedi', martedi' e mercoledi' - hanno puntualizzato quasi all'unisono
Galliani e Cellino - e forse giovedi' faremo riunire il comitato.
Quest'ultimo, inoltre, dovra' presentare al Consiglio di Lega un
vero e proprio brogliaccio, con una proposta per le nuove norme''.
Il comitato, composto da Massimo Cellino del Cagliari, Riccardo
Garrone della Sampdoria, Vincenzo Matarrese del Bari, Maurizio Riccardi
del Piacenza e Rosella Sensi della Roma, ha preso molto sul serio
questo incarico. ''Forse per avere tutto a posto - ha ammesso Riccardi
- servirebbe dilatare un po' i tempi, ma si sta lavorando per avere
una Lega unica, unita e indivisibile''. Piu' ottimista il patron
del Bari Matarrese: ''Vedrete che ce la facciamo, magari entro il
20 luglio ad avere in mano diverse cose. Sicuramente non e' semplice
trovare l'accordo con tante persone, ma si sta lavorando alacremente''.
Adriano Galliani, inoltre, ha confermato che ''l'unica cosa certa''
e' che ''il nuovo presidente non sara' un presidente di club''.
Poi ha ripreso scherzando: ''Se questo significa che me ne vado
dal Milan? No, io restero' al Milan finche' lo vorra' il presidente
Berlusconi. Saro' ancora in Lega comunque, ma solo come rappresentante
del Milan. Insomma, non scappo''. Conclude Massimo Cellino che da
oggi sara' anche il responsabile della comunicazione. E lo fa mettendo
un po' le cose in chiaro su alcune situazioni: ''I nomi per la presidenza?
Abbiamo deciso che se abbiamo dei nomi da proporre li diciamo solo
tra di noi. Le nuove regole? Devono essere pronte prima dell'inizio
del campionato, perche' vi dico che se inizia il campionato poi
sara' difficile''. ''La Lega - ha poi aggiunto e concluso Cellino
- con tutti i problemi che ci sono nel mondo del calcio non vuole
essere attaccata senza potersi difendere. L'altra sera nella trasmissione
Ballaro' nessuno di noi presidenti poteva difendersi. e invece siamo
stati additati come appestati. E questo non si puo' tollerare''.
Il nuovo presidente di Lega non sarà il
presidente di un club
30/06 ''E' stato dato l'ok dalla Lega Calcio per gli adempimenti
di nostra competenza in relazione all'iscrizione ai campionati delle
42 societa' di serie A e B''. Sono le parole di Adriano Galliani,
presidente dimissionario della Lega Calcio , al termine del Consiglio
che si e' svolto all'hotel Hilton di Fiumicino. ''La Lega -ha aggiunto
Galliani- accerta i pagamenti degli stipendi dei giocatori e i rapporti
tra le societa' italiane e straniere. Il resto e' di competenza
della Figc''. Galliani, amministratore delegato del Milan, e' uno
dei 30 soggetti deferiti dalla Procura della Figc e lunedi' sara'
di nuovo in aula, allo stadio Olimpico di Roma, dove si svolge il
procedimento disciplinare davanti alla Commissione d'appello federale.
''Saro' presente tutti i giorni al processo, mi sembra giusto cosi''',
ha detto Galliani dopo il Consiglio di Lega. ''Il calcio in questo
momento ha la sua classifica. Se la giustizia sportiva modifichera'
le graduatorie, noi ci atterremo alle decisioni. Le classifiche
per ora ci sono, aspettiamo di vedere cosa succedera' in secondo
grado con i verdetti della Corte federale''. Galliani ha anche annunciato
che ''prima delle elezioni del 26 luglio non ci saranno altri Consigli''.
''Il comitato che deve scrivere le nuove regole e' a buon punto'',
ha aggiunto Galliani. ''Il Milan? Non lo lascio, rimarro' fino a
quando il presidente Berlusconi me lo consentira'. Rimarro' in Lega
come rappresentante del Milan''. Nel consiglio e' stato anche deciso
che il nuovo presidente della Lega ''non sara' un presidente di
una squadra di club''. Lo ha detto Massimo Cellino, presidente del
Cagliari. ''La richiesta e' arrivata da Adriano Galliani, noi l'abbiamo
recepita. Noi l'abbiamo solo anticipato'', ha aggiunto Cellino,
che sara' vicepresidente della Lega per la Serie A fino alle elezioni
del 26 luglio. ''Galliani -ha aggiunto Cellino-, con tutti i suoi
difetti ha lavorato e si e' sacrificato per la Lega. E' un grande
dirigente. Con la decisione non di non affidare la presidenza della
Lega ad un presidente di club perderemo sul piano manageriale ma
guadagneremo sul piano della credibilita'. Entro la settimana prossima
ci sara' un'altra riunione e al piu' presto presenteremo un 'brogliaccio'.
L'auspicio e' avere una nuova governance prima delle elezioni del
nuovo presidente. Siamo molto avanti, le nuove regole non saranno
repressive ma consentiranno alla Lega di essere piu' operativa e
piu' snella''. Sul nome del successore di Galliani, infine, le perplessita'
di Vincenzo Matarrese, presidente del Bari: ''Non e' semplice trovare
un nome per la presidenza che accontenti tutti. Non ci sono pero'
rischi di andare oltre il 26 luglio''. Dello stesso avviso anche
Maurizio Riccardi, direttore generale del Piacenza. ''Non c'e' ancora
un nome per la presidenza della Lega, e' difficile trovare qualcuno
al di sopra delle parti. Non abbiamo bisogno di importare figure
dall'estero. E' evidente che se saremo in grado di operare, non
ci sara' commissariamento. Se la Lega non fara' cio' che deve fare,
il commissariamento sara' una possibilita' anche se appare difficile
prendere una decisione del genere per un organismo privato''. La
Lega calcio con tutti i problemi che ci sono nel mondo del calcio
non vuole pero' essere attaccata senza potersi difendere. ''L'altra
sera nella trasmissione 'Ballaro'' nessuno di noi presidenti poteva
difendersi. Essere additati come appestati e' una cosa che preferirei
evitare'', ha detto il presidente del Cagliari, Massimo Cellino,
in riferimento all'intervista rilasciata dall'ex dg della Juventus,
Luciano Moggi, nel programma 'Ballaro''. ''Si sentono dire ultimamente
tante inesattezze e imprecisioni. Qualcuno e' deferito ma i presidenti
hanno il diritto di difendersi. Galliani, essendo deferito, soprassiede
ma il calcio e' giusto che abbia la sua voce'', ha aggiunto, Cellino
che poi per quanto riguarda il presidente della Lazio Claudio Lotito,
afferma di non condividere la sua posizione. ''Il suo modo di fare
non lo condivido. Se fossi stato in lui mi sarei dimesso da consigliere
di Lega, piu' che altro a livello morale, perche' spero che al processo
non sara' colpevole''. Lotito, da parte sua, professa la propria
innocenza. ''La posizione della Lazio e' kafkiana. Io ho solo chiesto
un comportamento equanime. Non ho mai chiesto al presidente o al
vice presidente arbitri o arbitraggi particolari. La Lazio sta subendo
un torto'', ha spiegato il presidente biancoceleste. ''La nostra
innocenza traspare in modo nitido dalle carte -aggiunge Lotito-.
Mi sento una persona perbene. Se qualcuno pensa che predico in un
modo e poi agisco in un altro, si sbaglia. Il mio operato e' stato
corretto, ho agito per dare alla Lazio un comportamento equo dal
punto di vista arbitrale, non ho fatto niente per violare le norme.
Il mio operato si e' sempre svolto nel rispetto della lealta' sportiva.
Mi auguro che i magistrati valutino la mia situazione con serenita'''.
La Lazio contesta la nomina di Rossi
30/06 Una grave violazione dei termini di presentazione che non
ha permesso alle difese dei vari deferiti di preparare al meglio
le loro memorie. Nelle 10 pagine della loro memoria difensiva, i
legali della Lazio hanno sottolineato non solo come l'inchiesta
sia stata condotta a senso unico, ma tra le eccezioni presentate,
hanno messo in discussione la stessa legittimita' della nomina di
Guido Rossi a commissario della federcalcio e della sua conseguente
decisione di nominare il collegio giudicante. ''La nomina del Collegio
giudicante della Commissione, da parte del Commissario della Figc,
Guido Rossi, e' illegittima per violazione dell'art. 26 comma 2
del codice di giustizia sportiva e per mancanza di legittimazione
dello stesso commissario che tale nomina ha effettuato, derivata
dai limiti di attribuzione della sua designazione''. Gli avvocati
Gian Michele Gentile, Vincenzo Siniscalchi e Ugo Longo nella loro
memoria difensiva hanno chiesto infatti alla commissione ''di rivisitare
le motivazioni del commissariamento della Figc, le ragioni della
nomina dei nuovi componenti della commissione pur essendovene molti
ancora in carica e dei criteri di designazione dei componenti del
collegio per il procedimento''. La difesa della Lazio ha voluto
sottolineare come non si tratti di una censura sulle qualita' dei
soggetti scelti, ma solo ''sul provvedimento amministrativo del
commissario della Figc''. Tra le richieste i legali della Lazio
hanno presentato istanza affinché ''la commissione, al fine
di evitare l'utilizzo parziale e a fini solo accusatori di elementi
di indagine, voglia disporre l'acquisizione, da parte della procura
di Napoli e dello stesso ufficio indagini, dell'intera documentazione
acquisita all'inchiesta, che l'ufficio ha dichiarato di avere a
disposizione per la prosecuzione degli altri filoni degli accertamenti''.
"Sono una persona corretta, ma soprattutto sono una persona
per bene, tutta questa situazione che mi riguarda è una vicenda
kafkiana...". Il presidente della Lazio Claudio Lotito torna
a parlare dopo settimane di silenzio e lo fa a margine del consiglio
di Lega che si è tenuto oggi a Roma. Il numero uno biancoceleste
parla soprattutto del coinvolgimento suo e della Lazio nella bufera
che ha scosso il calcio italiano e dei deferimenti che hanno portato
lui e la società davanti alla Caf. "Ho sempre agito
nella legalità - ha affermato il presidente laziale -, basta
leggere gli atti per capire che il mio operato è stato per
tutelare la squadra. Non conosco arbitri né designatori e
non ho mai parlato con loro. Ho solo chiesto, e in tal senso c'é
una lettera ufficiale depositata come atto, arbitraggi più
equi, considerato che sia i giocatori sia l'intera piazza mi chiedevano
di rivolgermi nelle sedi opportune. E io questo ho fatto. Niente
di più, niente di meno". "Si sono dette tante falsità
- ha aggiunto - , estrapolando cose dalle famose intercettazioni
che non sono veritiere. Figuratevi se io, considerato che mi facevano
addirittura le imitazioni del moralizzatore, predicavo una cosa
e ne facevo un'altra".
Si affilano le armi per il processo.
30/06 Fine settimana in surplace per lo scandalo del calcio dopo
il rinvio a lunedi' del maxiprocesso della Caf. Come ottenuto ieri
dal presidente della Corte d'appello federale Cesare Ruperto, i
legali di Juventus, Milan, Fiorentina e Lazio e dei 26 deferiti
stanno studiando gli incartamenti per mettere a punto la loro linea
difensiva. In casa bianconera, e' ormai chiaro, l'obiettivo e' scaricare
la colpa su Moggi per arrivare a una responsabilita' oggettiva e
non diretta che permetterebbe alla Juve, con un buon margine di
certezza, di rimanere in A. Ufficialmente la posizione della societa',
come emerso dalle dichiarazioni del nuovo cda ieri e del presidente
della Ifil Gianlugi Gabetti oggi, e' quella di accettare, nel caso
di colpa provata, qualsiasi verdetto ma questo non deve far pensare
a una Juve che si sente sconfitta in partenza: i legali bianconeri
annunciano battaglia. Oggi, intanto, ha parlato il presidente dimissionario
della Lega Calcio e amministratore delegato del Milan, Adriano Galliani,
anche lui tra i deferiti. "Saro' presente tutti i giorni al
processo per un segno di rispetto", ha annunciato il numero
due di via Turati. Piu' netta, invece, la posizione di un altro
grande imputato, il presidente della Lazio, Claudio Lotito. "Quella
della Lazio e' una storia kafkiana - ha affermato l'azionista di
maggioranza biancoceleste - Stiamo subendo un torto ma ci difenderemo
con tutti i mezzi possibili. Io mi sento una persona per bene che
ha portato rinnovamento e moralizzazione nel calcio. I comportamenti
della Lazio sono sempre stati in linea con le regole e i valori
etici, come dimostrano le mie lettere a Federcalcio e Lega e ripetute
comunicazioni ufficiali. Non ho mai parlato con designatori ed arbitri,
ma ho solo difeso la squadra dai torti arbitrali parlando con il
presidente e il vicepresidente federale". Chi si sente coinvolto
indirittamente nello scandalo, specie dopo le recenti dichiarazioni
di Moggi, e' Massimo Cellino, neo vicepresidente di Lega. "In
questi giorni si sentono in tv tante inesattezze su questa storia
- sono state le parole del patron del Cagliari - A Ballaro' l'altra
sera non c'e' stata possibilita' di difendere l'operato dei dirigenti.
Ma il calcio deve avere la sua voce e i dirigenti il diritto a difendersi".
In attesa delle sentenze definitive, si lavora alla prossima stagione.
La Lega Calcio ha dato il suo ok alle iscrizioni delle 42 societa'
di A e B ma per la coppa Italia tutto in alto mare. "Il tabellone
delle prime otto ammesse direttamente agli ottavi verra' fuori dal
secondo grado della giustizia sportiva", ha spiegato Galliani.
Galliani assicura “Tutti i club di A e B
sono in regola”
30/06 Adriano Galliani assicura: "Le 42 societa' di Serie
A e B per la Lega sono in regola, abbiamo scritto alla Covisoc".
Il presidente dimissionario della Lega Calcio ha commentato cosi'
il Consiglio in un albergo di Fiumicino. "Noi abbiamo il compito
di accertare il pagamento degli stipendi e per noi tutte le squadre
possono essere iscritte, il resto dipende dalla Federcalcio".
Resta la tegola pero' dello scandalo di calciopoli e questo influira',
tra le altre cose, sul calendario della Coppa Italia, uno degli
argomenti in calendario nella discussione. Galliani ammette che
le otto squadre che salteranno i primi turni del torneo dipenderanno
essenzialmente dalla giustizia ordinaria. Solo alla fine dei procedimenti
saranno probabilmente discussi i diritti televisivi per il torneo.
"Il tabellone delle prime otto ammesse direttamente agli ottavi
di coppa Italia verra' fuori dal secondo grado della giustizia sportiva".
Lo ha detto il presidente dimissionario della Lega Calcio Adriano
Galliani, il quale ha aggiunto: "l'asta per i diritti tv della
coppa Italia e' andata deserta, la Rai e' disponibile a una trattativa
privata ma riteniamo opportuno aspettare i responsi della giustizia
sportiva per procedere all'assegnazione dei diritti". In merito
al maxiprocesso nel quale compare tra i deferiti, Galliani ha annunciato
"saro' presente tutti i giorni per un segno di rispetto".
Il rinvio non preoccupa la UEFA
30/06 ''Nessuna preoccupazione'' ai vertici dell'Uefa per il rinvio
a lunedi' dell'inizio del processo per lo scandalo del calcio italiano:
lo ha detto il portavoce dell'autorita' europea del calcio, nell'
intervallo di Germania-Argentina a Berlino, confermando il 27 luglio
come data limite per conoscere le squadre italiane da iscrivere.
''Se il 27 non ci saranno i nomi definitivi - ha spiegato Jean-Pierre
Gaillard - non sara' tecnicamente possibile far partecipare le squadre
italiane alle coppe perche' non ci sarebbero i tempi necessari.
Ma la federcalcio e' pienamente consapevole di questo''. Gaillard
ha aggiunto che l'Uefa ''non e' preoccupata per il rinvio in quanto
c'e' tutto il tempo necessario e perche' - ha precisato - la Figc
ci ha dato la parola che per quella data tutto sara' fatto. A questo
scopo la Figc ha previsto giornate di recupero durante il processo,
pomeriggi con un programma piu' leggero dove si possono far confluire
le parti di procedimento rinviate''.
Cellino: I dirigenti abbiano diritto a difendersi
30/06 "In questi giorni si sentono in tv tante inesattezze
su questa storia, a Ballaro' l'altra sera non c'e' stata possibilita'
di difendere l'operato dei dirigenti. Ma il calcio deve avere la
sua voce e i dirigenti il diritto a difendersi. Per questo e' giusto
che Galliani, essendo deferito, soprassieda sull'argomento".
E' quanto afferma Massimo Cellino, nominato oggi vicepresidente
di Lega per la serie A e responsabile per la comunicazione, a proposito
dello scandalo calciopoli.
Quadro clinico grave per Pessotto, ma lui resiste
30/06 Proseguono le lunge giornate per Gianluca Pessotto. Le condizioni
dell'ex calciatore della Juventus, ricoverato da martedi' scorso
all'ospedale torinese "Le Molinette" dopo il tentato suicidio,
sono stazionarie ma sempre gravi. Oggi il team manager bianconero
ha subito il terzo intervento, al piede destro, perfettamente riuscito
nonostante la complessita' dell'operazione. Pessotto continua ad
essere sedato e ventilato meccanicamente. I medici del nosocomio
piemontese parlano ancora con cauto ottimismo. "Siamo sempre
sull'1-0...pero' ora siamo alla mezzora. L'importante e' che Pessotto
non prenda gol e anche se lo prendesse noi se faremo altri",
ha detto il professor Donadio, responsabile della Rianimazione dell'ospedale
di Torino. Al "Molinette" continuano intanto le visite
all'ex calciatore. Il presidente della Juventus Giovanni Cobolli
Gigli e il neo amministratore delegato Jean-Claude Blanc si sono
intrattenuti con i medici mentre nel pomeriggio e' arrivato l'ex
compagno di squadra Federico Balzaretti. "Sono contento di
averlo visto e prego per lui - ha dichiarato il difensore della
Juventus - se riuscira' ad uscire da questa situazione, i medici
mi hanno garantito che tornera' a camminare". Sempre presente
la moglie Reana che a conclusione dell'intervento al piede destro
si e' mostrata un po' piu' serena e parlando del marito ha detto:
"Sta meglio". Riferendosi alle figlie Federica e Benedetta
che ieri avevano inviato dei disegni al papa', ha aggiunto: "Le
mie figlie sono bambine forti". "E' una persona buonissima,
religiosa, legata a valori forti. Ho sempre stimato il suo stile
e per questo gli faccio tanti auguri perche' si riprenda presto".
Adriano Galliani, presidente della Lega Calcio, ha mandato il suo
personale messaggio di affetto. Nel pomeriggio, i medici del "Molinette"
hanno chiarito la situazione, leggendo il puntuale bollettino medico.
"Il nostro compito e' quello di fargli prendere piu' cartellini
gialli senza rischiare l'espulsione", ha aggiunto il Professor
Donadio parlando dei problemi che potrebbero insorgere nelle prossime
ore a causa di "insufficienza renale o polmonite". Il
prossimo bollettino medico verra' diramato domani, sabato 1 luglio,
alle ore 15.30. Le condizioni di Gianluca comunque stabili e non
si puo' dire che sia fuori pericolo.
Una partita non ancora vinta
Le condizioni generali di Gianluca Pessotto ''sono quelle di ieri,
il che e' positivo'', ma la sua partita per rimanere in vita non
e' ancora vinta. Queste, in sintesi, le valutazioni dei medici dopo
il terzo intervento chirurgico. Il trascorrere delle ore, il fatto
che non peggiori, induce comunque all' ottimismo. Lo stato clinico
stabile, infatti, ''ha permesso di fare un intervento non salvavita,
ma per salvare una funzione'', ha osservato Pierpaolo Donadio, primario
della Rianimazione centrale delle Molinette, in occasione del bollettino
medico del pomeriggio.''Pessotto - ha aggiunto, servendosi del linguaggio
calcistico, come gia' aveva esemplificato ieri - e' sempre 1-0,
ma se ieri eravamo al 20' del primo tempo, adesso siamo al 30'.
Quindi la partita non e' ancora vinta ma il risultato e' buono''.
''Il grande ematoma retroperitoneale - ha poi aggiunto entrando
nei dettagli medici - e' stabile, non si espande piu', ma certo
crea ancora problemi di pervusione agli organi dell' addome e di
filtraggio ai reni che sono in sofferenza, ma in modo compatibile
con la situazione e nemmeno molto importante. In ogni caso non sappiamo
quanto sara' lungo questo decorso''. Tra le complicazioni piu' probabili
- ha aggiunto Donadio - un' insufficienza renale e una polmonare,
ma nessuna di queste eventualita' mette a rischio di vita di per
se'. In termini calcistici non permette un' espulsione dal campo
diretta. Il punto e' che non sappiamo quanti cartellini gialli possa
reggere senza autoespellersi dalla vita. Il nostro compito e' fargliene
prendere il piu' possibile senza che accada''. Continua comunque
ad essere sedato e lo restera' almeno una decina di giorni.
Servizi precedenti
29/06:
Il processo al calcio parte ma viene rinviato
a lunedì. Si inseriscono cinque club. Ministro
Melandri “Nessuna amnistia, dal processo mi aspetto giustizia.
Moggi doveva presentarsi”. Il Codacons chiede la diretta
TV del processo. Quattro club a rischio.
Rossi: “Nessuna sorpresa, tempi rispettati”. Le
memorie difensive e le istanze dei club. Dattilo:
“Dopo la gogna nessuno parla della mia estraneità”.
Parte la nuova Juve. Per
Pessotto un cauto ottimismo
28/06
Parte il maxiprocesso su ‘calciopoli’.
Borrelli “Nessuno screzio con Palazzi.
Spero tempi rapidi per il processo”. Delio Rossi “Il
processo non cambierà il giudizio dei tifosi”. Aliberti
“La Covisoc un sistema truccato”. Foti “La
Reggina indipendente da Juve e Moggi”. Gazzoni
pronto a costituirsi parte civile. De Santis
vuole denunciare Ancelotti. Migliora lievemente
Pessotto. La moglie chiede rispetto. L’Antitrust
diffida Mediaset per i diritti TV “Solo sul digitale terrestre”
27/06
Ripartita a pieni giri l’indagine di
Borrelli. Cellino batte i pugni. Moggi in TV attacca Carraro e le
lobby del pallone. Moratti chiede trasparenza.
Perquisita la sede del Sora. Pessotto
vola giù dall’abbaino della sede della Juve: è
gravissimo. L’anno più nero della Juve. Baldini
“Sostituire anche Palazzi”. La
Commissione cultura della Camera vara il programma di indagine.
GEA: A Roma le audizioni di Capello e Giraudo
26/06
Riparte l’inchiesta di Borrelli con
le comprimarie, sentito l’Arezzo. Arriva
il processo, i legali della difesa cercano scappatoie. Tronchetti
Provera d’accordo con Moratti “Gli scudetti agli onesti”.
Ancora un mese da presidente di Lega per Galliani.
Piazzola “Indagate su Zeman”. Baldini
“Cambiate le persone in ufficio indagini ma non è cambiato
il giudice Palazzi”. Le memorie di fensive
di Juve, Milan, lazio e Fiorentina
25/06
Moratti “Un colpo di spugna sarebbe
molto grave. Sentenze esemplari o vado all'estero”. Lolli
“Nessun colpo di spugna, le inchieste avanzano”. D’Ambrosio
“No all’amnistia. Lo scandalo è grave”.
Confermate le cene a casa di Giraudo con Pairetto,
Bergamo e Moggi. Bergamo “Meani si interessava per
conto di Galliani”. Carlo Piazzola “Allontanato
dal sistema. Il mondo del calcio deve chiedere scusa a Sensi ”
24/06
Lunedì Borrelli riprende il lavoro.
Nel suo mirino le iscrizioni ai campionati e i diritti TV. Commissario
Rossi “Potrei cambiare il format dei campionati. Vietate le
vendite dei marchi”. Gazzoni (Bologna) “Iscrizioni
fasulle per anni”. Corbelli si costituisce
parte civile contro Carraro e Della Valle. De Santis al contrattacco.
Il Financial Times scettico sulla retrocessione
della Juve. Le conclusioni dell’inchiesta
di Borrelli
23/06
Dopo i deferimenti spazio alla difesa. De
Santis attacca Ancelotti. Abete “Il
mondo del calcio attende giustizia”. Blatter: “In
Italia situazione seria ma Rossi e Borrelli sono preparati”.
Il processo partirà il 29 giugno.
Galliani “Ma quale secessione del calcio”. Della
Valle “Siamo innocenti”. I sociologi
sentenziano: Il calcio un business e non più uno sport
22/06
Scattano i deferimenti. Nel calderone Juve,
Milan, Fiorentina e Lazio. Galliani lascia la Lega. Le
accuse e i nomi. Costituito il collegio giudicante. La
Juve: verificheremo le accuse. La Fiorentina pronta a difendersi.
Berlusconi “Mai avuto vantaggi in campo”.
Garrone “Giorni difficili, ma la Sampdoria
è fuori”. Speculazioni in borsa:
in rialzo i titoli di Lazio, Juve e Milan
21/06
Domani i deferimenti, Di Sebastiano segretario
della FIGC. Ghirelli si dimette. Abete:
Il deferimento dopo le 18 segno di buon senso. Lippi
“Non so niente dei deferimenti”. La Porta (Barça)
“Moggi in Spagna non potrebbe esistere”. Berlusconi:
“Il Milan defraudato”. Perquisita
la sede dello Standard Liegi. Zamparini (Palermo)
“Faremo la Champions League”
20/06
Cominciano i deferimenti, in moto gli avvocati.
I parlamentari scrivono a Rossi “Ora
ripescaggi trasparenti”. Prosegue l’indagine
disciplinare del CSM sui magistrati coinvolti in calciopoli. De
Santis a Matrix racconta la sua verità. Caselli ribatte
a De Santis “Mai parlato di arbitri con lui”. Oriali:
“Gli scudetti revocati non interessano all’Inter”.
Il Ministro Amato ironizza “Mi spiace
che il ‘Toro’ non possa incontrare la Juve”. Gattuso
“Assurdo andare in B per un trapianto di capelli”
19/06
Borrelli chiude l’inchiesta con una
relazione di 180 pagine. Ora tocca a Palazzi “Il
calcio deve rimanere imprevedibile. Il sistema può
guarire”. A rischio la sponsorizzazione
degli arbitri. Quattro arresti per il caso Gaucci. Andreotti
“Qualcuno pagherà dazio”. Zamparini
(Palermo) “Si torni al sorteggio integrale”
18/06
Si tirano le somme. Dal Palazzo fanno sapere
che useranno il pugno di ferro. In attesa
della relazione di Borrelli. Gentile (FI) alla procura di
Napoli “Sentire Pagliuso sulla estromissione del Cosenza”.
Il Genoa va in B, ma Preziosi non festeggia
“Troppa rabbia”. 30 mila tifosi
rossoblu festeggiano la fine di un incubo
17/06
Il difensore Antonaccio denuncia su di un
libro la “realtà oscura” della serie C. “Corruzioni,
compromessi e ricatti”. L'ex Presidente
del Cosenza, Pagliuso, aspetta la chiamata del Procuratore Borrelli
(Video con intervista) anche per la C. Il Procuratore Borrelli
prepara le relazioni. Nella prima tranche
d’inchiesta ci sono Juve, Lazio, Fiorentina, Milan, Samp.
Petrucci “Di amnistia non se ne parla
proprio”
16/06
Ripresi gli interrogatori, sentiti Garrone
e Marotta. Rossi completa la CAF. Processo vicino. Dai
politci tifosi del Torino un no all’amnistia: “Ed ora
restituiteci lo scudetto del 1927” . Dalla CAF alla
Corte Federale rito abbreviato. Stabiliti tempi e modalità
del processo. Secondo Adiconsum falsato il
30% delle partite del campionato 2003/04. La
Fiorentina replica a Preziosi: “La cena con Moggi c’è
stata, ma nessuna festa”. Cellino (Cagliari) “Mi
auguro che tutto sia un grosso errore. Serve una presidenza super-partes”
15/06 Il calabrese Ruperto nominato presidente
della CAF. Pagliuso (Cosenza) “Adeguarsi
allo strapotere Juve dava privilegi”. Chiesta audizione a
Borrelli. Il CSM vieta ai magistrati di occuparsi di giustizia
sportiva. Revocati tutti gli incarichi. Ministro
Melandri “Si va verso la vendita collettiva dei diritti televisivi”.
Rossi “Se Galliani è in conflitto
di interessi non è un mio problema”.
14/06
Il Commissario Rossi nomina Agnolin commissario
dell’Associazione Arbitri. Casarin “L’arbitro
torni ad essere l’uomo misterioso”. L’azzeramento
della CAF è questione di ore. Si va verso la nomina di Ruperto.
Pagliuso chiede la riammissione in serie B
del Cosenza Calcio 1914. Intercettazioni sui
PM. Paparesta si difende: “Carriera stroncata se denunciavo
l’irruzione di Moggi”. Prosegue
l’inchiesta GEA. A Napoli prosegue l’inchiesta
stralcio che riguarda giudici e polizia. La
Juve ricomincia da Cobolli Gigli e Tardelli
13/06
Chiuso il primo filone di indagini. Il
Presidente della Corte d’Appello Federale, Martellino, si
difende. Processo doppio. Si allarga l’inchiesta del
CSM. Mercoledì le decisioni del plenum. Abete
e De Rossi: Nessuna amnistia anche se vinciamo. Buffon
“Bello sudare la maglia per l’Italia”. I
favori della “cupola” alla Lazio. La
Juve riparte voltando pagina in fretta: nuovo Cda.
12/06
Girando da Borrelli “Nessuna gara era
preordinata”. Ascoltato il dipendente
della Federcalcio Galati “Chi si oppone viene vessato”.
Anche la Samp nell’indagine. Blatter
“Trovati i problemi ora si va verso le soluzioni”. La
Lega va verso la riscrittura del regolamento. E poi Galliani,
Sacchi, Di Pietro, Campana, Pescante.
11/06
Una domenica tranquilla. Lunedì Giraudo
da Borrelli. Il Legale di Titomanlio “Nessun
muro di reticenza”. Trezeguet “Aspettiamo la
giustizia sportiva”. Gli sponsor della
Juve ripongono la loro fiducia nella società
10/06
Borrelli si concede una pausa. Il
Presidente Cellino “Rossi chieda consigli ai presidenti onesti”.
Secondo il legale di Lotito il campionato slitta a dicembre. Del
Piero “Spero che per la Juve si risolva nel migliore dei modi”
L’assistente Titomanlio: “Pronti a collaborare”
09/06
Borrelli contro un “muro difensivo concordato”.
Maxi audizione con Meani (Milan): quasi otto ore. Non
esiste alcun super teste. Tre ore di interrogatorio per Carraro
e tre anche per Pieroni. Pirrone replica a
Bergamo: “Io scarso e onesto, lui invece?”. Catricalà
“Presto regole per i procuratori”. Adiconsum
presenta uno studio sugli errori arbitrali dal 2002 al 2004.
Avv. Coppi: “Il Coni potrebbe costituirsi parte civile”
08/06
Bergamo interrogato per nove ore “Fatto
fuori da Pairetto e Lanese”. Per Pairetto sei ore di interrogatorio.
Moggi dice no a Borrelli. Oggi tocca
a Carraro. Della Valle “Non abbiamo
fatto nulla di strano”. L’AIA rigetta il ricorso
di De Santis: non andrà ai mondiali. Galliani
ascoltato per due ore. L’Antitrust collabora con Rossi
07/06
Interrogatori fiume per De Santis e Paparesta.
Borrelli: “Nessun pentito. Entro 10
giorni la relazione alla Procura sportiva”. La Commissione
Cultura della Camera avvierà un indagine. Pirrone:
“Già da tempo denunciavo pressioni”. Gaucci
Jr: “C’è ancora paura della ‘cupola’”
06/06
Borrelli mette sotto torchio gli arbitri.
No Intertoto per il calcio italiano.
E Rossi incassa l’ok di Uefa e Fifa. Corioni:
“Girando la mente, Galliani gli obbediva”. Lazio
e Juve nel mirino di Borrelli. Rossi incontra
Galliani: Nessuna accordo sulla gestione della Lega. Blatter
“Felice della reazione delle autorità italiane”
05/06
Borrelli a tutto campo, vuol vederci chiaro
su tutto. E il Coni ricorre alla Caf per la
sentenza su Agricola per il doping. Mazzarri ascoltato dal
PM di Napoli. Cesare Geronzi ascoltato per
due ore dai PM. L’ex segretaria della CAN, Fazi, non
risponde. Pelè “Spero che la
giustizia punisca tutti”. Blatter “Ci vogliono
arbitri professionisti”
04/06
Borrelli in azione: L'arbitro Pirrone interrogato
per tre ore. Il Milan si ribella: “Una
campagna contro”. Lite in un bar per calciopoli, ci
scappa il morto
03/06
Cannavaro e Trezeguet interrogati dai PM a
Roma. La Procura di Torino vuol riaprire l’inchiesta
sulle designazioni. Undici giorni per rifondare la Juve.
Somma “Non cambia nulla. Moggi resterà
sempre un grande”
02/06
Il procuratore Borrelli pronto per il maxiprocesso.
Ombre sulla partita Udinese-Milan del 2005:
Galliani e Pozzo non ci stanno. Galliani: “Siamo stati
danneggiati”. Il Legale di Moggi replica
a Galliani “Ha letto tutte le intercettazioni?”.
Spalletti in procura a Napoli.
01/06
Il commissario Rossi: “Una situazione
che non pensavo così grave”. Secondo
l’ex vicecapo dell’Ufficio indagini Juve e Fiorentina
in B. Galliani pronto a lasciare. Preziosi
sentito dalla Procura di Napoli. Nevio Scala: “Tutto
deprimente. Con gli azzurri si può andare avanti”.
31/05
Calcio nel caos: Lotito ai PM: “Lazio
pulita”. Il difensore di Moggi: “Il
Milan il vero potere”. I rossoneri "Manovre diversive".
Petrucci “Voltiamo pagina, torniamo a parlare di sport”.
Verdone “Di fronte allo scandalo del
calcio mi vergogno di essere italiano”. Zeman “Io
alla Juve? Non potrei. Ipotesi Baggio? sarebbe solo per immagine”.
29-30/05
Calcio nel caos: Caso Gea,sentito l'arbitro
cosentino Palmieri: “Mai rilasciato interviste”. Lazio
nei guai: aggiotaggio per Lotito. Niente incarichi sportivi per
i magistrati del CSM. Avv. Grassani “Milan in B, ipotesi
per ora non ipotizzabile”. Del Piero
“Orgoglioso di essere juventino”. V.Franza "Ipotesi
A per il Messina". Ieri sentito Della Valle.
28/05
Calcio nel caos: Per Borrelli una settimana
intensa. Bonfrisco “Paparesta fuori
dalle regole”. Gattuso: “Qualcuno sputa nel piatto”.
27/05
Calcio nel caos: L’inchiesta entra nel
vivo. Borrelli al lavoro e Lippi difende il
figlio. Commissario Rossi: “Sconti per nessuno”.
Sacchi e Agnolin: “Chi ha sbagliato
paghi”. Lippi: “In Italia chi è indagato
è già condannato”. Peruzzi
accusa: “Moggi il pastore e noi il gregge”.
26/05
Calcio nel caos: Gli atti passano a Borrelli:
Parte ufficialmente “Piedi Puliti”. Galliani
rimane solo, si dimette Zamparini. Gigi Riva: “Beckembauer
ha parlato da bambino”. Cossiga: “Tangentopoli
era più onesta”. Sacchi: “Torniamo al
calcio di prima, senza banchieri e politica”. Il
figlio di Lippi indagato a Roma e Milano.
25/05
Calcio nel caos: Interrogatori a Napoli e
Roma e perquisizioni della GdF. Cannavaro
ci ripensa. Albertini: “Pensavo ci fosse sudditanza
psicologica, invece...”. Cecchi Gori
“Affossato perchè scomodo. I 5 anni più brutti
della mia vita”. Licenza Uefa per 14 club: manca la
Lazio. I tiofosi
si costituiscono parte civile. Gli ex vogliono
Boniperti presidente della Juve
24/05
Calcio nel caos: La Lega Calcio cerca nuove
regole. Alla Gea e ad Alessandro Moggi oltre
il 10% del mercato delle procure. Conti: “Lotta al
conflitto d’interessi”. La Finanza
nella sede del Crotone e della Reggina. Buffon in Procura.
Galliani confermato in Lega. Cannavaro:
“Gli scudetti della Juve, meritati”
23/05
Calcio nel caos: Il commissario della FIGC,
Rossi, nomina il procuratore Borrelli capo ufficio indagini. Scatta
“Piedi puliti”. A Napoli sfilano i testi.
perquisita la sede della
Torres
22/05
Calcio nel caos: Lippi rimane al suo posto.
Moggi cita Berlusconi. Chieste le dimissioni
di Galliani che le respinge, l’inchiesta va avanti.
Moggi: “Un’imboscata di Galliani”. Guido
Rossi: “Beckenbauer ne approfitta”. Avv.
Stagliano “La Juve in B”
21/05
Calcio nel caos: Moggi ebbe un ruolo importante
nelle elezioni di Carraro e Galliani. Tardelli replica a
Beckenbauer “Anche in Germania c’è il marcio”.
Chieste le dimissioni di Lippi. Le
intercettazioni di De Santis
20/05
Calcio nel caos: Il potere assoluto di Moggi.
Ora è fuga dalla Gea. Si dimette anche il Generale Attardi.
Beckembauer: L’Italia la pagherà ai Mondiali. Le
tifoserie di Messina, Crotone e Reggina non ci stanno
19/05
Calcio nel caos: La Gea controllava anche
Reggina, Livorno e Siena. Gazzoni: “Le dimissioni di
Carraro sono finte”. Interrogati Lippi
e Zeman. Si dimette il Generale Pappa
18/05
Calcio nel caos: Il Commissario Rossi fa piazza
pulita. Le intercettazioni di Carraro e Moggi che preparavano
le elezioni in Lega. Menzionato Pisanu. Sospesi
nove arbitri, la Finanza a casa di Moggi e nella sede della Juve
17/05
Calcio nel caos: Il Commissario Rossi al lavoro.
Spunta il filone doping. Dopo il vertice delle Procure, nuovi
accertamenti. Definite le competenze delle
Procure di Roma e Napoli.
16/05
Calcio nel caos: Guido Rossi commissario della
FIGC chiamato a sistemare il calcio e le sue regole. Petrucci
rassicura Lippi “Verrò a trovarti con Rossi”.