La CAF in camera di consiglio
08/07 Concluso il dibattimento del processo di primo grado sullo
scandalo calciopoli, la Commissione d'appello federale si e' ritirata
in Camera di Consiglio. Circa un'ora di riunione poco prima di pranzo,
ma e' scattato il conto alla rovescia in attesa delle sentenze,
che dovrebbero arrivare all'inizio della prossima settimana (anche
se Cesare Ruperto ieri ha parlato di tempi piu' dilatati, cioe'
da un minimo di tre a un massimo di quindici giorni) a parlare oggi
non sono stati avvocati e imputati, ma politici che si arrovellano
intorno all'eventualita' di un amnistia, ipotesi rilanciata ieri
in un'intervista al Corriere della Sera dal ministro della Giustizia
Clemente Mastella, che oggi invece ha voluto precisare quanto detto:
"Non ho mai proposto o auspicato un'amnistia, nemmeno se l'Italia
vincesse i Mondiali". Mastella ha soprattutto posto l'attenzione
sulle possibili "conseguenze che una sentenza di condanna dei
grandi club potrebbe avere sugli assetti del calcio e dello sport.
Io, da campano, non sarei contento di trovare in B o in C, campionati
in cui militano le squadre della mia regione, la Juventus, il Milan,
la Fiorentina e la Lazio". C'e' chi pero' di amnistia non vuole
nemmeno sentir parlare, come la ex campionessa di sci di fondo,
Manuela Di Centa, ora deputato di Forza Italia, secondo la quale
"una delle cose piu' importanti nello sport sono proprio i
valori". "Se diciamo amnistia per Calciopoli - ha aggiunto
la Di Centa -, va da se' che disperdiamo i valori. Non ho dubbio
alcuno. Amnistia e calcio, per quel che mi riguarda, sono incompatibili".
Evidentemente il fronte anti-amnistia non vede differenze di colore
politico. Anche il capodelegazione del Pdci al Parlamento europeo,
Marco Rizzo, infatti, ha ribadito un secco 'no' all'ipotesi-amnistia:
"Neanche per sogno. Sta passando l'idea che e' necessario tornare
alla trasparenza e fare pulizia anche nel settore calcio e gia'
si sentono i boatos di una eventuale amnistia in caso di vittoria
dell'Italia ai mondiali? Ma stiamo scherzando? Qui, per qualcuno
l'amnistia potrebbe valere ancor prima di avere accertato la colpa
e ancor prima che sia stata comminata la pena? Non se ne parla".
E a non volerne sentire parlare e' anche uno che il campo lo vive
quotidianamente, da capitano dell'Inter, che gia' si prepara alla
prossima stagione con orgoglio: "Sara' una stagione particolare,
ma noi interisti stiamo tranquilli perche' siamo totalmente fuori
da questa vicenda. Come tutti i tifosi, siamo orgogliosi di essere
interisti", ha detto Javier Zanetti intervenuto telefonicamente
a Inter Channel. La quiete dopo la tempesta e in attesa di una settimana
che dira' tantissimo sulle sorti del calcio italiano. Domani l'Italia
si fermera', puntera' l'attenzione su Berlino dove Totti e compagni
si giocano un Mondiale; da lunedi' si cominceranno a tirare le prime
so
C’è attesa per le sentenze
08/07 Primo giorno di camera di consiglio, ma l'inizio e' lento.
Spenti i riflettori sull'Olimpico, all' indomani della chiusura
del dibattimento, del maxiprocesso del calcio e' rimasta solo l'attesa:
quella per le sentenze che riguardano Juventus, Milan, Lazio e Fiorentina
e 26 tra dirigenti e arbitri finiti nello scandalo delle intercettazioni.
Con le arringhe delle difese la parte 'pubblica' del processo si
e' chiusa, e da questa mattina la palla e' passata ai giudici: il
collegio presieduto da Cesare Ruperto e composto da Michele Lo Piano,
Giuseppe Marziale, l'ex procuratore della Figc, Carlo Porceddu e
Mario Zoppellari, si e' ritrovato alle 9,30 nella sala attigua all'aula
che per sei giorni ha visto alternarsi incolpati e legali. Quello
di oggi e' stato il primo appuntamento, un briefing abbastanza breve
perche' i giudici sono rimasti riuniti solo fino all'ora di pranzo
per ridarsi appuntamento domani mattina. Una presa di contatto con
il molto materiale che la Caf ha pero' gia' esaminato da quando
si e' insediata, a cui si sono aggiunte le note d'udienza depositate
dalle difese e quanto raccolto nel corso della fase dibattimentale.
Si parte dall'accusa del procuratore Stefano Palazzi che ha usato
la mano pesante: retrocessione in B con handicap per tre club, almeno
la C1 per la sola Juventus. E proprio il club bianconero e' quello
che ha ammesso le proprie responsabilita', di fatto patteggiando
una pena comunque severa, ma che eviti almeno il baratro della C1
che avrebbe conseguenze disastrose per la societa' piu' gloriosa
d'Italia, che e' anche una delle tre quotate in borsa. Gli altri
hanno tutti preso le distanze, continuando a professare l'assoluta'
estraneita' dal sistema finito sotto accusa e chiedendo per questo
il proscioglimento da ogni addebito. Ma il passo fatto dalla difesa
bianconera potrebbe anche spostare l'ago della bilancia per tutte
le alre coinvolte. Ruperto, dopo aver difeso il suo processo dai
continui attacchi e dalle accuse di 'sommarieta'', con uno zelo
ipergarantista ha detto che nulla e' stabilito, tanto meno i tempi
per arrivare a un verdetto. Un minino di tre e un massimo di 15,
con la riserva di tornare a riaprire il processo per ascoltare qualcuno
nel caso in cui durante la camera di consiglio emergessero elementi
da approfondire. Un'ipotesi che appare remota, visto che comunque
la commissione ha respinto in avvio la possibilita' si sentire testimoni
e tutte le difese e i deferiti sono gia' stati ascoltati. I giudici
tornano in camera domani e anche per la domenica sara' osservato
un orario part time, anche perche' i riflettori si sposteranno a
Berlino dove l'Italia gioca la sua finale mondiale. Lunedi' invece
al lavoro tutto il giorno fino alla sera, quando la nazionale tornera'
dalla Germania. Le sentenze potrebbero arrivare anche martedi',
anche se e' piu' facile che slitti ancora di qualche ora l'arrivo
dei primi verdetti. Per il secondo grado il lavoro non comincera'
prima di lunedi' dell' altra settimana: la corte federale presieduta
dal professor Sandulli dovrebbe dare le sentenze definitive. Il
condizionale adesso pero' e' sempre piu' d'obbligo, soprattutto
alla luce di quanto ha detto Pasquale e Lise, presidente della Corte
e autospesosi per questo giudizio visto che e' anche a capo del
Tar del Lazio che potrebbe vedersi arrivare i molti ricorsi di club
e non solo che chiedono giustizia al di fuori di quella sportiva.
La minaccia ventilata tempo fa sembra essere sempre di piu' una
certezza, con una coda al processo che rischia di far sballare la
tabella di marcia indicata dalla Figc. All'Olimpico intanto e' tornata
la quiete: smantellate le strutture messe in piedi per il processo
al calcio, lo stadio ha ripreso la sua fisionomia. Le sentenze stanno
per arrivare, ma sfilati i protagonisti, i riflettori non servono
piu'.
Le intercettazioni in onda sulle radio
08/07 ''Hai ancora il coraggio di chiamarmi?''. Rispondeva cosi'
Luciano Moggi all'arbitro Gianluca Paparesta, all'indomani di Reggina-Juventus
del 6 novembre 2004, gara persa dai bianconeri per 2-1 e conclusasi
con l'ormai celebre episodio del direttore di gara chiuso negli
spogliatoi dall'infuriato manager degli sconfitti. La telefonata,
intercettata per ordine dei pm di Napoli nell'inchiesta su Calciopoli,
si conclude con Moggi che riattacca il telefono senza dar tempo
a Paparesta di replicare, ed e' tra quelle trasmesse oggi da una
radio di Napoli. ''Non ho voglia di parlarti'', dice Moggi con tono
visibilmente alterato, rivolgendo a Paparesta un addebito preciso:
''Non tanto per il rigore'', quanto per la punizione che l'arbitro
aveva fatto ripetere, dopo il primo tiro che aveva portato la Juve
a segnare. ''Li si e' vista la volonta' tua, e' piu' grave del rigore'',
dice Moggi. Poco dopo, il dirigente bianconero chiama Antonio Giraudo,
all'epoca amministratore delegato del club, riferendogli della chiamata:
''Ha avuto il coraggio di chiamarmi anche il soggetto, gli ho attaccato
il telefono...''. In serata poi su Rai Uno le stesse telefonate,
già note e messe agli atti sono state diffuse anche in televisione
Avv. Taormina “Il migliore è Ruperto.
Giustizia verrà fatta”
''Il mondo sportivo deve essere sicuro che sara' fatta giustizia
perche' Cesare Ruperto, uomo originale quanto acuto, e' il piu'
grande magistrato che io abbia mai incontrato per preparazione ed
equilibrio'': parola di Carlo Taormina, noto penalista ed esponente
di Forza Italia. ''Certo - dice - alla Juventus non potra' dare
una sanzione piu' lieve della condanna alla serie B per colpa dell'
errore commesso all' avvocato Zaccone e che Cesare Ruperto, da fine
giurista, ha fatto verbalizzare. Zaccone non ha considerato che,
diversamente dal processo penale, in quello disciplinare privato
se la parte interessata accetta una sanzione, il giudice ha l' obbligo
di applicargli la sanzione accettata o una superiore, non una inferiore''.
''Poiche' ritengo che sia ingiusto che le squadre ed i tifosi paghino
le conseguenze delle malefatte dei dirigenti - aggiunge l' avvocato
Taormina - suggerisco che siano integralmente eseguite le punizioni
contro i dirigenti colpevoli e che il commissario della Federcalcio,
dopo la decisione di Cesare Ruperto (che tutti dovrebbero avere
il buon senso di non impugnare per evitare altre dolorose polemiche)
stabilisca che le squadre condannate restino in serie A e che il
prossimo campionato sia giocato con un numero superiore di club
cosi' da ricomprendere quelli promossi dalla serie B e quelli retrocessi
in un numero pari alle squadre condannate''.
Mediaset non paga i diritti degli highlights di
serie A
08/07 Si e' aperto un contenzioso tra Mediaset e la Lega Calcio
per i diritti degli highlights di serie A, che Cologno Monzese ha
acquistato nell'estate 2005 stipulando un contratto triennale con
la Confindustria del pallone e impegnandosi a sborsare 61.5 milioni
di euro a stagione. In sostanza, con una lettera firmata dal vicepresidente
Pier Silvio Berlusconi - spiegano da Mediaset - l'azienda ha congelato
il pagamento della rata in scadenza nella prima decade di luglio,
in attesa della conclusione dell'iter giudiziario di Calciopoli
e ha chiesto alla Lega un incontro per rinegoziare i termini del
contratto. Se infatti dovessero retrocedere contemporaneamente Juventus,
Milan, Fiorentina e Lazio - si ragiona a Cologno Monzese - il valore
del prodotto acquistato un anno fa risulterebbe ridotto, per di
piu' non per demerito sportivo - ipotesi presa in considerazione
a livello contrattuale - ma per illecito. L' invito e' dunque a
ragionare insieme per dare un valore equo ai diritti di serie A,
dopo la sentenza definitiva del processo al calcio. La Lega, con
una lettera firmata dal vicepresidente Massimo Cellino, ha risposto
chiedendo a Mediaset di onorare il pagamento della rata dovuta prima
di sedersi attorno a un tavolo per aprire la trattativa.
Dichiarazione bipartizan di Rizzo e Di Centa “No
all’amnistia”
08/07 ''Neanche per sogno. Sta passando l'idea che e' necessario
tornare alla trasparenza e fare pulizia anche nel settore calcio
e gia' si sentono i boatos di una eventuale amnistia in caso di
vittoria dell'Italia ai mondiali? Ma stiamo scherzando?! Qui, per
qualcuno l'amnistia potrebbe valere ancor prima di avere accertato
la colpa e ancor prima che sia stata comminata la pena? Non se ne
parla'', cosi' l'on. Marco Rizzo, presidente Pdci al parlamento
Europeo. Il no all'amnistia raccoglie adesioni bipartisan: Manu
Di Centa, olimpionica e onorevole di Forza Italia, e' d'accordo:
''Una delle cose piu' importanti nello sport sono proprio i valori.
Se diciamo amnistia per Calciopoli, va da se' che disperdiamo i
valori. Non ho dubbio alcuno. Amnistia e calcio, per quel che mi
riguarda, sono incompatibili''.
Il legale della Lazio preannuncia, ancor prima
delle sentenze, il ricorso al TAR
08/07 Conclusa la fase dibattimentale, al maxiprocesso su 'Calciopoli'
e' iniziata quella della camera di consiglio. Non resta che attendere
le sentenze, ma nonostante il clima di serenita' annunciato dal
presidente della Caf Cesare Ruperto, le difese respirano tutt'altra
atmosfera. C'e' timore di pene esemplari. ''Il giudice Cesare Ruperto,
come gli altri componenti la commissione della Caf, e' una garanzia,
su questo non c'e' dubbio, ma purtroppo, per come si e' svolto questo
processo, non basta affatto''. Le parole, pronunciate senza polemica
ma con tono fermo e assai preoccupato, sono dell'avvocato della
Lazio e di Claudio Lotito Gianmichele Gentile che, a ventiquattrore
di distanza dalla chiusura, fa alcune riflessioni. Non solo sulla
Lazio. Pensieri, infatti, condivisi dalla maggior parte, se non
da tutti i legali presenti in aula in questi giorni. ''Vedete, c'e'
un problema di fondo, una grave questione - aggiunge l'avvocato
-, la difesa di un individuo, infatti, e' garantita dall'articolo
24 della Costituzione e in questo processo si e' fatto tutto, tranne
che seguire e garantire questo articolo molto importante. In altri
processi non agiscono cosi' le difese, ci sono testi e altro. Senza
considerare, poi, che qui c'erano le intercettazioni, ma solo quelle
che facevano comodo all'accusa. Ci sarebbe da discutere per giorni
e giorni, ora aspettiamo e vediamo che succede, tanto non siamo
impreparati. Cosa succede martedi' o mercoledi'? Sentenze o magari
un provvedimento istruttorio per sentire qualcuno, per noi potrebbe
essere Ferri...''. L'obiettivo non e' Cesare Ruperto, ma altri.
''Ruperto non c'entra nulla - puntualizza Gentile - anzi, lui ha
fatto fin troppo in un procedimento anomalo come questo. Lui si',
e lo ribadisco, che e' una garanzia per tutti quanti noi, anche
perche' ha dilatato i tempi delle difese, concedendo spazi a tutti
gli avvocati''. ''Per certi versi, secondo me e non solo - prosegue
- Ruperto ha forzato alcune situazioni non previste da quelli che
erano, in un certo senso, i diktat di Guido Rossi e della stessa
Federazione. Che scempio''. Ecco su chi punta il dito l'avvocato
Gentile. Su chi ha permesso, a suo parere, che si ''andasse avanti
con un processo che non si puo' definire tale''. ''Abbiamo il massimo
rispetto per Rossi - riprende Gentile - ma non si puo' fare un maxiprocesso
del genere con 70 capi d'imputazione, con le regole della giustizia
sportiva. E' giusto che velocita' e un principio di sommarieta'
ci siano quando ci si trova a trattare la squalifica di un giocatore
o altro, ma non si puo' fare lo stesso in questo processo. Non scherziamo''.
E' un fiume in piena Gentile. ''Mettiamo il caso - ipotizza il legale
- che le sentenze siano sfavorevoli. Sapete quanti giorni abbiamo
per presentare appello? Solo tre e poi basta. Ognuno si deve tenere
la sentenza che ha secondo Rossi''. ''Eh no - riprende -. Gia',
perche' se poi continuera' cosi', andremo anche oltre, ossia al
Collegio di conciliazione e arbitrato del Coni. Rossi non lo prevede?
Non importa, noi arriveremo fino a li'. Per fortuna, infatti, c'e'
il presidente del Tar De Lise che e' pronto ad accoglierci e vediamo
cosa succede. Io gia' lo so, verranno annullate tutte le sentenze
e si ripartira' da zero''. Il vero problema osserva, l'avvocato
della Lazio e' che ''bisogna riscrivere le regole della Giustizia
sportiva''. ''Ecco, Rossi era stato chiamato per fare nuove regole
- dice Gentile - ma mi sembra che non sia stato fatto nulla in questo
senso. Riscriva tutto, anche perche', poi, se il Tar azzera, allora
qualcuno dovra' dare spiegazioni e lasciare il passo ad altri''.
Zanetti “Siamo fuori da questa vicenda”
08/07 "Sara' una stagione particolare, ma noi interisti stiamo
tranquilli perche' siamo totalmente fuori da questa vicenda".
Javier Zanetti, intervenuto telefonicamente a Inter Channel nel
pomeriggio di oggi, ha parlato della situazione del calcio italiano.
"La cosa piu' intelligente che possiamo fare e' concentrarci
sul lavoro - aggiunge il difensore e capitano dell'Inter - personalmente
sto bene e sto aspettando la prossima settimana per riprendere gli
allenamenti. Come i nostri tifosi, siamo tutti orgogliosi di essere
interisti. La campagna abbonamenti sta andando benissimo? Il pubblico
interista ci sara' sempre vicino. La fede non si cambia e il tifoso
interista e' sempre stato e sara' sempre cosi'".
Stazionarie le condizioni di Pessotto. L’ospedale
consiglia di evitare le visite
08/07 I medici dell'ospedale "Le Molinette" di Torino,
dove si trova ricoverato l'ex calciatore della Juventus ed attuale
team manager del club dopo il tentato suicidio, hanno confermato
che le condizioni di Pessotto sono stazionarie. Gli sbalzi di febbre
sono sotto controllo, migliora anche il pneumotorace destro ormai
in via di riduzione. Quadro clinico ancora impegnativo per Pessotto
che manifesta ancora febbre intermittente e sofferenza epatica,
mentre si registra un lieve, momentaneo miglioramento per quanto
riguarda solo il pneumotorace destro. Il paziente, si apprende dall'ospedale,
e' cosciente ma viene mantenuto sedato.
Tutto questo ha indotto i medici del nosocomio torinese a consigliare
di ridurre le visite se non evitarle del tutto. Gianluca e' ancora
sedato ma sempre coscente. Oggi lo staff della Rianimazione del
"Molinette" non ha rilasciato alcun bollettino medico.
Evitare o comunque diradare le visite a Gianluca Pessotto: e' il
consiglio dei medici che lo hanno in cura considerato che le condizioni
dell' ex calciatore, se pur invariate rispetto a ieri, presentano
criticita' non in via di miglioramento. Preoccupato che terminati
i Mondiali di calcio l' afflusso possa intensificarsi da parte degli
ex compagni di gioco, l' ospedale ha diffuso il messaggio di prudenza
tramite la Juventus. In ogni caso - ci tengono a sottolineare -
l' ospedale e' sempre aperto e amici e conoscenti che desiderano
informarsi delle condizioni di Pessotto parlando con i medici, possono
sempre farlo. Pessotto, inoltre - osservano i sanitari - e' sedato
quindi anche chi volesse avvicinarlo non avrebbe da lui alcuna risposta.
Il quadro clinico e' del tutto invariato rispetto a ieri: non ci
sono peggioramenti, ma neppure stanno rientrano nella normalita'
i valori epatici e persiste la febbre.
Servizi precedenti
07/07:
Chiuso il dibattimento ora si attende la sentenza.
Mastella chiede clemenza, poi precisa “Nessuna
amnistia”. Ruperto sbotta “Qui si fa sul serio.
Nessuno strozza le difese”. Il legale
di De Santis precisa “Con Moggi nessuna telefonata”
e poi "Sospendere il giudizio". Bertini
“Immagino un futuro da arbitro legale”. Rizzo
(Pdci) “Occorre fare pulizia”. Peggiorano
le condizioni di Pessotto. Febbre e problemi epatici. Stop alle
visite e niente finale in tv.
06/07:
Continuano le difese: Il Milan contrattacca
e la Lazio si proclama innocente. Il Milan
scarica Meani e la Fiorentina decide di non parlare. Folena
“Ridicolo parlare di processo sommario”. Il
legale di Carraro “Ha difeso le istituzioni, va prosciolto”.
Il Legale di Messina “pieno proscioglimento”.
Siparietto di Ruperto. Pessotto stabile. Al
suo capezzale arriva Boniperti. I medici “Tappe normali del
decorso”.
05/07
Ruperto tiene tutti a posto: “Ora veniamo
al sodo”. E’ il turno delle difese:
La Juve chiede esplicitamente la B. Lotito e Della Valle no. Ministro
Melandri “Nessun complotto politico. I successi non cancellano
scandali”. Rossi “La giustizia
farà il suo corso”. Da Carraro
a Lotito le difese danno il meglio di se. Pessotto
vuol vedere la finale. Conte gli porta la notizia. Condizioni stazionarie.
04/07
Richieste pesanti di Palazzi: Juve in C, Milan
Fiorentina e Lazio in B, fuori dirigenti e arbitri coinvolti. Ruperto
“Non ci sono tempi predeterminati”. Reazioni
di Mazzini. Berlusconi, De Sisti, De Santis, Pairetto, Paparesta,
Tagliavento, Ingargiola, Galliani, Chiamparino. Addio
ad una generazione di arbitri. Leggero peggioramento
per Pessotto, ma i medici sono ottimisti. Capello lo va a trovare.
03/07
Pugno duro della CAF: respinte tutte le eccezioni.
I nove punti dell’ordinanza di Ruperto.
I legali chiedono di escludere le intercettazioni ma Palazzi
ribadisce la loro validità. Si apre
il mercato, Borrelli invoca il rispetto delle regole. Stabili
le condizioni di Pessotto. In visita la madre e anche Nedved.
02/07:
Si parte, pronti per il maxiprocesso al calcio.
Avvocati all’attacco. Pessotto
migliora. I medici ottimisti. Montero torna
dall’Uruguay per il suo amico Pessotto.
01/07:
Il Presidente della corte federale, De Lise,
si autosospende. Week end tranquillo prima
del maxiprocesso. Pessotto migliora, apre gli occhi e riconosce
le persone. La moglie “Sono
più sollevata”. A Torino la giornata
dell’orgoglio bianconero, in 20.000 in corteo. Secondo
un indagine Moggi colpevole del calciopoli e Del Piero con Elkann
fautori della rinascita della Juve
30/06
Secondo i legali di Bergamo e Pairetto, intercettazioni
inutilizzabili nel processo. Entro il 26 luglio
il nuovo presidente di Lega (che non sarà un presidente di
club) e nuove regole. La Lazio contesta la nomina di Rossi.
Si affilano le armi per il processo.
Galliani assicura “Tutti i club di A e B sono in regola”.
Il rinvio non preoccupa la UEFA. Cellino:
I dirigenti abbiano diritto a difendersi. Quadro
clinico grave per Pessotto, ma lui resiste.
29/06:
Il processo al calcio parte ma viene rinviato
a lunedì. Si inseriscono cinque club. Ministro
Melandri “Nessuna amnistia, dal processo mi aspetto giustizia.
Moggi doveva presentarsi”. Il Codacons chiede la diretta
TV del processo. Quattro club a rischio.
Rossi: “Nessuna sorpresa, tempi rispettati”. Le
memorie difensive e le istanze dei club. Dattilo:
“Dopo la gogna nessuno parla della mia estraneità”.
Parte la nuova Juve. Per
Pessotto un cauto ottimismo
28/06
Parte il maxiprocesso su ‘calciopoli’.
Borrelli “Nessuno screzio con Palazzi.
Spero tempi rapidi per il processo”. Delio Rossi “Il
processo non cambierà il giudizio dei tifosi”. Aliberti
“La Covisoc un sistema truccato”. Foti “La
Reggina indipendente da Juve e Moggi”. Gazzoni
pronto a costituirsi parte civile. De Santis
vuole denunciare Ancelotti. Migliora lievemente
Pessotto. La moglie chiede rispetto. L’Antitrust
diffida Mediaset per i diritti TV “Solo sul digitale terrestre”
27/06
Ripartita a pieni giri l’indagine di
Borrelli. Cellino batte i pugni. Moggi in TV attacca Carraro e le
lobby del pallone. Moratti chiede trasparenza.
Perquisita la sede del Sora. Pessotto
vola giù dall’abbaino della sede della Juve: è
gravissimo. L’anno più nero della Juve. Baldini
“Sostituire anche Palazzi”. La
Commissione cultura della Camera vara il programma di indagine.
GEA: A Roma le audizioni di Capello e Giraudo
26/06
Riparte l’inchiesta di Borrelli con
le comprimarie, sentito l’Arezzo. Arriva
il processo, i legali della difesa cercano scappatoie. Tronchetti
Provera d’accordo con Moratti “Gli scudetti agli onesti”.
Ancora un mese da presidente di Lega per Galliani.
Piazzola “Indagate su Zeman”. Baldini
“Cambiate le persone in ufficio indagini ma non è cambiato
il giudice Palazzi”. Le memorie di fensive
di Juve, Milan, lazio e Fiorentina
25/06
Moratti “Un colpo di spugna sarebbe
molto grave. Sentenze esemplari o vado all'estero”. Lolli
“Nessun colpo di spugna, le inchieste avanzano”. D’Ambrosio
“No all’amnistia. Lo scandalo è grave”.
Confermate le cene a casa di Giraudo con Pairetto,
Bergamo e Moggi. Bergamo “Meani si interessava per
conto di Galliani”. Carlo Piazzola “Allontanato
dal sistema. Il mondo del calcio deve chiedere scusa a Sensi ”
24/06
Lunedì Borrelli riprende il lavoro.
Nel suo mirino le iscrizioni ai campionati e i diritti TV. Commissario
Rossi “Potrei cambiare il format dei campionati. Vietate le
vendite dei marchi”. Gazzoni (Bologna) “Iscrizioni
fasulle per anni”. Corbelli si costituisce
parte civile contro Carraro e Della Valle. De Santis al contrattacco.
Il Financial Times scettico sulla retrocessione
della Juve. Le conclusioni dell’inchiesta
di Borrelli
23/06
Dopo i deferimenti spazio alla difesa. De
Santis attacca Ancelotti. Abete “Il
mondo del calcio attende giustizia”. Blatter: “In
Italia situazione seria ma Rossi e Borrelli sono preparati”.
Il processo partirà il 29 giugno.
Galliani “Ma quale secessione del calcio”. Della
Valle “Siamo innocenti”. I sociologi
sentenziano: Il calcio un business e non più uno sport
22/06
Scattano i deferimenti. Nel calderone Juve,
Milan, Fiorentina e Lazio. Galliani lascia la Lega. Le
accuse e i nomi. Costituito il collegio giudicante. La
Juve: verificheremo le accuse. La Fiorentina pronta a difendersi.
Berlusconi “Mai avuto vantaggi in campo”.
Garrone “Giorni difficili, ma la Sampdoria
è fuori”. Speculazioni in borsa:
in rialzo i titoli di Lazio, Juve e Milan
21/06
Domani i deferimenti, Di Sebastiano segretario
della FIGC. Ghirelli si dimette. Abete:
Il deferimento dopo le 18 segno di buon senso. Lippi
“Non so niente dei deferimenti”. La Porta (Barça)
“Moggi in Spagna non potrebbe esistere”. Berlusconi:
“Il Milan defraudato”. Perquisita
la sede dello Standard Liegi. Zamparini (Palermo)
“Faremo la Champions League”
20/06
Cominciano i deferimenti, in moto gli avvocati.
I parlamentari scrivono a Rossi “Ora
ripescaggi trasparenti”. Prosegue l’indagine
disciplinare del CSM sui magistrati coinvolti in calciopoli. De
Santis a Matrix racconta la sua verità. Caselli ribatte
a De Santis “Mai parlato di arbitri con lui”. Oriali:
“Gli scudetti revocati non interessano all’Inter”.
Il Ministro Amato ironizza “Mi spiace
che il ‘Toro’ non possa incontrare la Juve”. Gattuso
“Assurdo andare in B per un trapianto di capelli”
19/06
Borrelli chiude l’inchiesta con una
relazione di 180 pagine. Ora tocca a Palazzi “Il
calcio deve rimanere imprevedibile. Il sistema può
guarire”. A rischio la sponsorizzazione
degli arbitri. Quattro arresti per il caso Gaucci. Andreotti
“Qualcuno pagherà dazio”. Zamparini
(Palermo) “Si torni al sorteggio integrale”
18/06
Si tirano le somme. Dal Palazzo fanno sapere
che useranno il pugno di ferro. In attesa
della relazione di Borrelli. Gentile (FI) alla procura di
Napoli “Sentire Pagliuso sulla estromissione del Cosenza”.
Il Genoa va in B, ma Preziosi non festeggia
“Troppa rabbia”. 30 mila tifosi
rossoblu festeggiano la fine di un incubo
17/06
Il difensore Antonaccio denuncia su di un
libro la “realtà oscura” della serie C. “Corruzioni,
compromessi e ricatti”. L'ex Presidente
del Cosenza, Pagliuso, aspetta la chiamata del Procuratore Borrelli
(Video con intervista) anche per la C. Il Procuratore Borrelli
prepara le relazioni. Nella prima tranche
d’inchiesta ci sono Juve, Lazio, Fiorentina, Milan, Samp.
Petrucci “Di amnistia non se ne parla
proprio”
16/06
Ripresi gli interrogatori, sentiti Garrone
e Marotta. Rossi completa la CAF. Processo vicino. Dai
politci tifosi del Torino un no all’amnistia: “Ed ora
restituiteci lo scudetto del 1927” . Dalla CAF alla
Corte Federale rito abbreviato. Stabiliti tempi e modalità
del processo. Secondo Adiconsum falsato il
30% delle partite del campionato 2003/04. La
Fiorentina replica a Preziosi: “La cena con Moggi c’è
stata, ma nessuna festa”. Cellino (Cagliari) “Mi
auguro che tutto sia un grosso errore. Serve una presidenza super-partes”
15/06 Il calabrese Ruperto nominato presidente
della CAF. Pagliuso (Cosenza) “Adeguarsi
allo strapotere Juve dava privilegi”. Chiesta audizione a
Borrelli. Il CSM vieta ai magistrati di occuparsi di giustizia
sportiva. Revocati tutti gli incarichi. Ministro
Melandri “Si va verso la vendita collettiva dei diritti televisivi”.
Rossi “Se Galliani è in conflitto
di interessi non è un mio problema”.
14/06
Il Commissario Rossi nomina Agnolin commissario
dell’Associazione Arbitri. Casarin “L’arbitro
torni ad essere l’uomo misterioso”. L’azzeramento
della CAF è questione di ore. Si va verso la nomina di Ruperto.
Pagliuso chiede la riammissione in serie B
del Cosenza Calcio 1914. Intercettazioni sui
PM. Paparesta si difende: “Carriera stroncata se denunciavo
l’irruzione di Moggi”. Prosegue
l’inchiesta GEA. A Napoli prosegue l’inchiesta
stralcio che riguarda giudici e polizia. La
Juve ricomincia da Cobolli Gigli e Tardelli
13/06
Chiuso il primo filone di indagini. Il
Presidente della Corte d’Appello Federale, Martellino, si
difende. Processo doppio. Si allarga l’inchiesta del
CSM. Mercoledì le decisioni del plenum. Abete
e De Rossi: Nessuna amnistia anche se vinciamo. Buffon
“Bello sudare la maglia per l’Italia”. I
favori della “cupola” alla Lazio. La
Juve riparte voltando pagina in fretta: nuovo Cda.
12/06
Girando da Borrelli “Nessuna gara era
preordinata”. Ascoltato il dipendente
della Federcalcio Galati “Chi si oppone viene vessato”.
Anche la Samp nell’indagine. Blatter
“Trovati i problemi ora si va verso le soluzioni”. La
Lega va verso la riscrittura del regolamento. E poi Galliani,
Sacchi, Di Pietro, Campana, Pescante.
11/06
Una domenica tranquilla. Lunedì Giraudo
da Borrelli. Il Legale di Titomanlio “Nessun
muro di reticenza”. Trezeguet “Aspettiamo la
giustizia sportiva”. Gli sponsor della
Juve ripongono la loro fiducia nella società
10/06
Borrelli si concede una pausa. Il
Presidente Cellino “Rossi chieda consigli ai presidenti onesti”.
Secondo il legale di Lotito il campionato slitta a dicembre. Del
Piero “Spero che per la Juve si risolva nel migliore dei modi”
L’assistente Titomanlio: “Pronti a collaborare”
09/06
Borrelli contro un “muro difensivo concordato”.
Maxi audizione con Meani (Milan): quasi otto ore. Non
esiste alcun super teste. Tre ore di interrogatorio per Carraro
e tre anche per Pieroni. Pirrone replica a
Bergamo: “Io scarso e onesto, lui invece?”. Catricalà
“Presto regole per i procuratori”. Adiconsum
presenta uno studio sugli errori arbitrali dal 2002 al 2004.
Avv. Coppi: “Il Coni potrebbe costituirsi parte civile”
08/06
Bergamo interrogato per nove ore “Fatto
fuori da Pairetto e Lanese”. Per Pairetto sei ore di interrogatorio.
Moggi dice no a Borrelli. Oggi tocca
a Carraro. Della Valle “Non abbiamo
fatto nulla di strano”. L’AIA rigetta il ricorso
di De Santis: non andrà ai mondiali. Galliani
ascoltato per due ore. L’Antitrust collabora con Rossi
07/06
Interrogatori fiume per De Santis e Paparesta.
Borrelli: “Nessun pentito. Entro 10
giorni la relazione alla Procura sportiva”. La Commissione
Cultura della Camera avvierà un indagine. Pirrone:
“Già da tempo denunciavo pressioni”. Gaucci
Jr: “C’è ancora paura della ‘cupola’”
06/06
Borrelli mette sotto torchio gli arbitri.
No Intertoto per il calcio italiano.
E Rossi incassa l’ok di Uefa e Fifa. Corioni:
“Girando la mente, Galliani gli obbediva”. Lazio
e Juve nel mirino di Borrelli. Rossi incontra
Galliani: Nessuna accordo sulla gestione della Lega. Blatter
“Felice della reazione delle autorità italiane”
05/06
Borrelli a tutto campo, vuol vederci chiaro
su tutto. E il Coni ricorre alla Caf per la
sentenza su Agricola per il doping. Mazzarri ascoltato dal
PM di Napoli. Cesare Geronzi ascoltato per
due ore dai PM. L’ex segretaria della CAN, Fazi, non
risponde. Pelè “Spero che la
giustizia punisca tutti”. Blatter “Ci vogliono
arbitri professionisti”
04/06
Borrelli in azione: L'arbitro Pirrone interrogato
per tre ore. Il Milan si ribella: “Una
campagna contro”. Lite in un bar per calciopoli, ci
scappa il morto
03/06
Cannavaro e Trezeguet interrogati dai PM a
Roma. La Procura di Torino vuol riaprire l’inchiesta
sulle designazioni. Undici giorni per rifondare la Juve.
Somma “Non cambia nulla. Moggi resterà
sempre un grande”
02/06
Il procuratore Borrelli pronto per il maxiprocesso.
Ombre sulla partita Udinese-Milan del 2005:
Galliani e Pozzo non ci stanno. Galliani: “Siamo stati
danneggiati”. Il Legale di Moggi replica
a Galliani “Ha letto tutte le intercettazioni?”.
Spalletti in procura a Napoli.
01/06
Il commissario Rossi: “Una situazione
che non pensavo così grave”. Secondo
l’ex vicecapo dell’Ufficio indagini Juve e Fiorentina
in B. Galliani pronto a lasciare. Preziosi
sentito dalla Procura di Napoli. Nevio Scala: “Tutto
deprimente. Con gli azzurri si può andare avanti”.
31/05
Calcio nel caos: Lotito ai PM: “Lazio
pulita”. Il difensore di Moggi: “Il
Milan il vero potere”. I rossoneri "Manovre diversive".
Petrucci “Voltiamo pagina, torniamo a parlare di sport”.
Verdone “Di fronte allo scandalo del
calcio mi vergogno di essere italiano”. Zeman “Io
alla Juve? Non potrei. Ipotesi Baggio? sarebbe solo per immagine”.
29-30/05
Calcio nel caos: Caso Gea,sentito l'arbitro
cosentino Palmieri: “Mai rilasciato interviste”. Lazio
nei guai: aggiotaggio per Lotito. Niente incarichi sportivi per
i magistrati del CSM. Avv. Grassani “Milan in B, ipotesi
per ora non ipotizzabile”. Del Piero
“Orgoglioso di essere juventino”. V.Franza "Ipotesi
A per il Messina". Ieri sentito Della Valle.
28/05
Calcio nel caos: Per Borrelli una settimana
intensa. Bonfrisco “Paparesta fuori
dalle regole”. Gattuso: “Qualcuno sputa nel piatto”.
27/05
Calcio nel caos: L’inchiesta entra nel
vivo. Borrelli al lavoro e Lippi difende il
figlio. Commissario Rossi: “Sconti per nessuno”.
Sacchi e Agnolin: “Chi ha sbagliato
paghi”. Lippi: “In Italia chi è indagato
è già condannato”. Peruzzi
accusa: “Moggi il pastore e noi il gregge”.
26/05
Calcio nel caos: Gli atti passano a Borrelli:
Parte ufficialmente “Piedi Puliti”. Galliani
rimane solo, si dimette Zamparini. Gigi Riva: “Beckembauer
ha parlato da bambino”. Cossiga: “Tangentopoli
era più onesta”. Sacchi: “Torniamo al
calcio di prima, senza banchieri e politica”. Il
figlio di Lippi indagato a Roma e Milano.
25/05
Calcio nel caos: Interrogatori a Napoli e
Roma e perquisizioni della GdF. Cannavaro
ci ripensa. Albertini: “Pensavo ci fosse sudditanza
psicologica, invece...”. Cecchi Gori
“Affossato perchè scomodo. I 5 anni più brutti
della mia vita”. Licenza Uefa per 14 club: manca la
Lazio. I tiofosi
si costituiscono parte civile. Gli ex vogliono
Boniperti presidente della Juve
24/05
Calcio nel caos: La Lega Calcio cerca nuove
regole. Alla Gea e ad Alessandro Moggi oltre
il 10% del mercato delle procure. Conti: “Lotta al
conflitto d’interessi”. La Finanza
nella sede del Crotone e della Reggina. Buffon in Procura.
Galliani confermato in Lega. Cannavaro:
“Gli scudetti della Juve, meritati”
23/05
Calcio nel caos: Il commissario della FIGC,
Rossi, nomina il procuratore Borrelli capo ufficio indagini. Scatta
“Piedi puliti”. A Napoli sfilano i testi.
perquisita la sede della
Torres
22/05
Calcio nel caos: Lippi rimane al suo posto.
Moggi cita Berlusconi. Chieste le dimissioni
di Galliani che le respinge, l’inchiesta va avanti.
Moggi: “Un’imboscata di Galliani”. Guido
Rossi: “Beckenbauer ne approfitta”. Avv.
Stagliano “La Juve in B”
21/05
Calcio nel caos: Moggi ebbe un ruolo importante
nelle elezioni di Carraro e Galliani. Tardelli replica a
Beckenbauer “Anche in Germania c’è il marcio”.
Chieste le dimissioni di Lippi. Le
intercettazioni di De Santis
20/05
Calcio nel caos: Il potere assoluto di Moggi.
Ora è fuga dalla Gea. Si dimette anche il Generale Attardi.
Beckembauer: L’Italia la pagherà ai Mondiali. Le
tifoserie di Messina, Crotone e Reggina non ci stanno
19/05
Calcio nel caos: La Gea controllava anche
Reggina, Livorno e Siena. Gazzoni: “Le dimissioni di
Carraro sono finte”. Interrogati Lippi
e Zeman. Si dimette il Generale Pappa
18/05
Calcio nel caos: Il Commissario Rossi fa piazza
pulita. Le intercettazioni di Carraro e Moggi che preparavano
le elezioni in Lega. Menzionato Pisanu. Sospesi
nove arbitri, la Finanza a casa di Moggi e nella sede della Juve
17/05
Calcio nel caos: Il Commissario Rossi al lavoro.
Spunta il filone doping. Dopo il vertice delle Procure, nuovi
accertamenti. Definite le competenze delle
Procure di Roma e Napoli.
16/05
Calcio nel caos: Guido Rossi commissario della
FIGC chiamato a sistemare il calcio e le sue regole. Petrucci
rassicura Lippi “Verrò a trovarti con Rossi”.