HOME, Torna alla pagina Indice
Citta' di Cosenza , Torna alla pagina Indice
Dir.resp. Pippo Gatto
Home . Cronaca . Università . Sport . Politica . Link . Cultura . Spettacoli . Calcio . Forum . Meteo .
Hinterland
 Rende
 Castrolibero
 Castiglione
 Servizi on Line
 Segnala i problemi 
 Famacie di Turno 
 Gare e Appalti 
 Bandi e Concorsi 
 Cinema 
 Scrivi alla Redazione 


 
 Turismo
 I Monumenti
 Mappa dell'Hinterland
 Centro Storico
 Notizie per i visitatori
 Rubriche
 Alimentazione
 Ambiente
 Attualità/Cronaca
 Consumatori
 Cronaca Rosa e Gossip
 Cultura
 Diritti del Cittadino
 Economia e Finanza
 Innovazione e Tecnologia
 Politica e Sociale
 Servizi Speciali e Dossier
 Sindacati
 Spettacoli
 Sport
 Partecipativi
 Chat
 Forum
 Scienza
 Informatica
 Innovazione
 Scienza
 Associazioni
 Salute
 Prevenzione
 Sanità e Salute
 Scuola e Giovani
 Scuola
 Musica
 Università




Previsioni: Epson Meteo


Sport
Il calcio nel caos

 

La CAF in camera di consiglio

08/07 Concluso il dibattimento del processo di primo grado sullo scandalo calciopoli, la Commissione d'appello federale si e' ritirata in Camera di Consiglio. Circa un'ora di riunione poco prima di pranzo, ma e' scattato il conto alla rovescia in attesa delle sentenze, che dovrebbero arrivare all'inizio della prossima settimana (anche se Cesare Ruperto ieri ha parlato di tempi piu' dilatati, cioe' da un minimo di tre a un massimo di quindici giorni) a parlare oggi non sono stati avvocati e imputati, ma politici che si arrovellano intorno all'eventualita' di un amnistia, ipotesi rilanciata ieri in un'intervista al Corriere della Sera dal ministro della Giustizia Clemente Mastella, che oggi invece ha voluto precisare quanto detto: "Non ho mai proposto o auspicato un'amnistia, nemmeno se l'Italia vincesse i Mondiali". Mastella ha soprattutto posto l'attenzione sulle possibili "conseguenze che una sentenza di condanna dei grandi club potrebbe avere sugli assetti del calcio e dello sport. Io, da campano, non sarei contento di trovare in B o in C, campionati in cui militano le squadre della mia regione, la Juventus, il Milan, la Fiorentina e la Lazio". C'e' chi pero' di amnistia non vuole nemmeno sentir parlare, come la ex campionessa di sci di fondo, Manuela Di Centa, ora deputato di Forza Italia, secondo la quale "una delle cose piu' importanti nello sport sono proprio i valori". "Se diciamo amnistia per Calciopoli - ha aggiunto la Di Centa -, va da se' che disperdiamo i valori. Non ho dubbio alcuno. Amnistia e calcio, per quel che mi riguarda, sono incompatibili". Evidentemente il fronte anti-amnistia non vede differenze di colore politico. Anche il capodelegazione del Pdci al Parlamento europeo, Marco Rizzo, infatti, ha ribadito un secco 'no' all'ipotesi-amnistia: "Neanche per sogno. Sta passando l'idea che e' necessario tornare alla trasparenza e fare pulizia anche nel settore calcio e gia' si sentono i boatos di una eventuale amnistia in caso di vittoria dell'Italia ai mondiali? Ma stiamo scherzando? Qui, per qualcuno l'amnistia potrebbe valere ancor prima di avere accertato la colpa e ancor prima che sia stata comminata la pena? Non se ne parla". E a non volerne sentire parlare e' anche uno che il campo lo vive quotidianamente, da capitano dell'Inter, che gia' si prepara alla prossima stagione con orgoglio: "Sara' una stagione particolare, ma noi interisti stiamo tranquilli perche' siamo totalmente fuori da questa vicenda. Come tutti i tifosi, siamo orgogliosi di essere interisti", ha detto Javier Zanetti intervenuto telefonicamente a Inter Channel. La quiete dopo la tempesta e in attesa di una settimana che dira' tantissimo sulle sorti del calcio italiano. Domani l'Italia si fermera', puntera' l'attenzione su Berlino dove Totti e compagni si giocano un Mondiale; da lunedi' si cominceranno a tirare le prime so

C’è attesa per le sentenze

08/07 Primo giorno di camera di consiglio, ma l'inizio e' lento. Spenti i riflettori sull'Olimpico, all' indomani della chiusura del dibattimento, del maxiprocesso del calcio e' rimasta solo l'attesa: quella per le sentenze che riguardano Juventus, Milan, Lazio e Fiorentina e 26 tra dirigenti e arbitri finiti nello scandalo delle intercettazioni. Con le arringhe delle difese la parte 'pubblica' del processo si e' chiusa, e da questa mattina la palla e' passata ai giudici: il collegio presieduto da Cesare Ruperto e composto da Michele Lo Piano, Giuseppe Marziale, l'ex procuratore della Figc, Carlo Porceddu e Mario Zoppellari, si e' ritrovato alle 9,30 nella sala attigua all'aula che per sei giorni ha visto alternarsi incolpati e legali. Quello di oggi e' stato il primo appuntamento, un briefing abbastanza breve perche' i giudici sono rimasti riuniti solo fino all'ora di pranzo per ridarsi appuntamento domani mattina. Una presa di contatto con il molto materiale che la Caf ha pero' gia' esaminato da quando si e' insediata, a cui si sono aggiunte le note d'udienza depositate dalle difese e quanto raccolto nel corso della fase dibattimentale. Si parte dall'accusa del procuratore Stefano Palazzi che ha usato la mano pesante: retrocessione in B con handicap per tre club, almeno la C1 per la sola Juventus. E proprio il club bianconero e' quello che ha ammesso le proprie responsabilita', di fatto patteggiando una pena comunque severa, ma che eviti almeno il baratro della C1 che avrebbe conseguenze disastrose per la societa' piu' gloriosa d'Italia, che e' anche una delle tre quotate in borsa. Gli altri hanno tutti preso le distanze, continuando a professare l'assoluta' estraneita' dal sistema finito sotto accusa e chiedendo per questo il proscioglimento da ogni addebito. Ma il passo fatto dalla difesa bianconera potrebbe anche spostare l'ago della bilancia per tutte le alre coinvolte. Ruperto, dopo aver difeso il suo processo dai continui attacchi e dalle accuse di 'sommarieta'', con uno zelo ipergarantista ha detto che nulla e' stabilito, tanto meno i tempi per arrivare a un verdetto. Un minino di tre e un massimo di 15, con la riserva di tornare a riaprire il processo per ascoltare qualcuno nel caso in cui durante la camera di consiglio emergessero elementi da approfondire. Un'ipotesi che appare remota, visto che comunque la commissione ha respinto in avvio la possibilita' si sentire testimoni e tutte le difese e i deferiti sono gia' stati ascoltati. I giudici tornano in camera domani e anche per la domenica sara' osservato un orario part time, anche perche' i riflettori si sposteranno a Berlino dove l'Italia gioca la sua finale mondiale. Lunedi' invece al lavoro tutto il giorno fino alla sera, quando la nazionale tornera' dalla Germania. Le sentenze potrebbero arrivare anche martedi', anche se e' piu' facile che slitti ancora di qualche ora l'arrivo dei primi verdetti. Per il secondo grado il lavoro non comincera' prima di lunedi' dell' altra settimana: la corte federale presieduta dal professor Sandulli dovrebbe dare le sentenze definitive. Il condizionale adesso pero' e' sempre piu' d'obbligo, soprattutto alla luce di quanto ha detto Pasquale e Lise, presidente della Corte e autospesosi per questo giudizio visto che e' anche a capo del Tar del Lazio che potrebbe vedersi arrivare i molti ricorsi di club e non solo che chiedono giustizia al di fuori di quella sportiva. La minaccia ventilata tempo fa sembra essere sempre di piu' una certezza, con una coda al processo che rischia di far sballare la tabella di marcia indicata dalla Figc. All'Olimpico intanto e' tornata la quiete: smantellate le strutture messe in piedi per il processo al calcio, lo stadio ha ripreso la sua fisionomia. Le sentenze stanno per arrivare, ma sfilati i protagonisti, i riflettori non servono piu'.

Le intercettazioni in onda sulle radio

08/07 ''Hai ancora il coraggio di chiamarmi?''. Rispondeva cosi' Luciano Moggi all'arbitro Gianluca Paparesta, all'indomani di Reggina-Juventus del 6 novembre 2004, gara persa dai bianconeri per 2-1 e conclusasi con l'ormai celebre episodio del direttore di gara chiuso negli spogliatoi dall'infuriato manager degli sconfitti. La telefonata, intercettata per ordine dei pm di Napoli nell'inchiesta su Calciopoli, si conclude con Moggi che riattacca il telefono senza dar tempo a Paparesta di replicare, ed e' tra quelle trasmesse oggi da una radio di Napoli. ''Non ho voglia di parlarti'', dice Moggi con tono visibilmente alterato, rivolgendo a Paparesta un addebito preciso: ''Non tanto per il rigore'', quanto per la punizione che l'arbitro aveva fatto ripetere, dopo il primo tiro che aveva portato la Juve a segnare. ''Li si e' vista la volonta' tua, e' piu' grave del rigore'', dice Moggi. Poco dopo, il dirigente bianconero chiama Antonio Giraudo, all'epoca amministratore delegato del club, riferendogli della chiamata: ''Ha avuto il coraggio di chiamarmi anche il soggetto, gli ho attaccato il telefono...''. In serata poi su Rai Uno le stesse telefonate, già note e messe agli atti sono state diffuse anche in televisione

Avv. Taormina “Il migliore è Ruperto. Giustizia verrà fatta”

''Il mondo sportivo deve essere sicuro che sara' fatta giustizia perche' Cesare Ruperto, uomo originale quanto acuto, e' il piu' grande magistrato che io abbia mai incontrato per preparazione ed equilibrio'': parola di Carlo Taormina, noto penalista ed esponente di Forza Italia. ''Certo - dice - alla Juventus non potra' dare una sanzione piu' lieve della condanna alla serie B per colpa dell' errore commesso all' avvocato Zaccone e che Cesare Ruperto, da fine giurista, ha fatto verbalizzare. Zaccone non ha considerato che, diversamente dal processo penale, in quello disciplinare privato se la parte interessata accetta una sanzione, il giudice ha l' obbligo di applicargli la sanzione accettata o una superiore, non una inferiore''. ''Poiche' ritengo che sia ingiusto che le squadre ed i tifosi paghino le conseguenze delle malefatte dei dirigenti - aggiunge l' avvocato Taormina - suggerisco che siano integralmente eseguite le punizioni contro i dirigenti colpevoli e che il commissario della Federcalcio, dopo la decisione di Cesare Ruperto (che tutti dovrebbero avere il buon senso di non impugnare per evitare altre dolorose polemiche) stabilisca che le squadre condannate restino in serie A e che il prossimo campionato sia giocato con un numero superiore di club cosi' da ricomprendere quelli promossi dalla serie B e quelli retrocessi in un numero pari alle squadre condannate''.

Mediaset non paga i diritti degli highlights di serie A

08/07 Si e' aperto un contenzioso tra Mediaset e la Lega Calcio per i diritti degli highlights di serie A, che Cologno Monzese ha acquistato nell'estate 2005 stipulando un contratto triennale con la Confindustria del pallone e impegnandosi a sborsare 61.5 milioni di euro a stagione. In sostanza, con una lettera firmata dal vicepresidente Pier Silvio Berlusconi - spiegano da Mediaset - l'azienda ha congelato il pagamento della rata in scadenza nella prima decade di luglio, in attesa della conclusione dell'iter giudiziario di Calciopoli e ha chiesto alla Lega un incontro per rinegoziare i termini del contratto. Se infatti dovessero retrocedere contemporaneamente Juventus, Milan, Fiorentina e Lazio - si ragiona a Cologno Monzese - il valore del prodotto acquistato un anno fa risulterebbe ridotto, per di piu' non per demerito sportivo - ipotesi presa in considerazione a livello contrattuale - ma per illecito. L' invito e' dunque a ragionare insieme per dare un valore equo ai diritti di serie A, dopo la sentenza definitiva del processo al calcio. La Lega, con una lettera firmata dal vicepresidente Massimo Cellino, ha risposto chiedendo a Mediaset di onorare il pagamento della rata dovuta prima di sedersi attorno a un tavolo per aprire la trattativa.

Dichiarazione bipartizan di Rizzo e Di Centa “No all’amnistia”

08/07 ''Neanche per sogno. Sta passando l'idea che e' necessario tornare alla trasparenza e fare pulizia anche nel settore calcio e gia' si sentono i boatos di una eventuale amnistia in caso di vittoria dell'Italia ai mondiali? Ma stiamo scherzando?! Qui, per qualcuno l'amnistia potrebbe valere ancor prima di avere accertato la colpa e ancor prima che sia stata comminata la pena? Non se ne parla'', cosi' l'on. Marco Rizzo, presidente Pdci al parlamento Europeo. Il no all'amnistia raccoglie adesioni bipartisan: Manu Di Centa, olimpionica e onorevole di Forza Italia, e' d'accordo: ''Una delle cose piu' importanti nello sport sono proprio i valori. Se diciamo amnistia per Calciopoli, va da se' che disperdiamo i valori. Non ho dubbio alcuno. Amnistia e calcio, per quel che mi riguarda, sono incompatibili''.

Il legale della Lazio preannuncia, ancor prima delle sentenze, il ricorso al TAR

08/07 Conclusa la fase dibattimentale, al maxiprocesso su 'Calciopoli' e' iniziata quella della camera di consiglio. Non resta che attendere le sentenze, ma nonostante il clima di serenita' annunciato dal presidente della Caf Cesare Ruperto, le difese respirano tutt'altra atmosfera. C'e' timore di pene esemplari. ''Il giudice Cesare Ruperto, come gli altri componenti la commissione della Caf, e' una garanzia, su questo non c'e' dubbio, ma purtroppo, per come si e' svolto questo processo, non basta affatto''. Le parole, pronunciate senza polemica ma con tono fermo e assai preoccupato, sono dell'avvocato della Lazio e di Claudio Lotito Gianmichele Gentile che, a ventiquattrore di distanza dalla chiusura, fa alcune riflessioni. Non solo sulla Lazio. Pensieri, infatti, condivisi dalla maggior parte, se non da tutti i legali presenti in aula in questi giorni. ''Vedete, c'e' un problema di fondo, una grave questione - aggiunge l'avvocato -, la difesa di un individuo, infatti, e' garantita dall'articolo 24 della Costituzione e in questo processo si e' fatto tutto, tranne che seguire e garantire questo articolo molto importante. In altri processi non agiscono cosi' le difese, ci sono testi e altro. Senza considerare, poi, che qui c'erano le intercettazioni, ma solo quelle che facevano comodo all'accusa. Ci sarebbe da discutere per giorni e giorni, ora aspettiamo e vediamo che succede, tanto non siamo impreparati. Cosa succede martedi' o mercoledi'? Sentenze o magari un provvedimento istruttorio per sentire qualcuno, per noi potrebbe essere Ferri...''. L'obiettivo non e' Cesare Ruperto, ma altri. ''Ruperto non c'entra nulla - puntualizza Gentile - anzi, lui ha fatto fin troppo in un procedimento anomalo come questo. Lui si', e lo ribadisco, che e' una garanzia per tutti quanti noi, anche perche' ha dilatato i tempi delle difese, concedendo spazi a tutti gli avvocati''. ''Per certi versi, secondo me e non solo - prosegue - Ruperto ha forzato alcune situazioni non previste da quelli che erano, in un certo senso, i diktat di Guido Rossi e della stessa Federazione. Che scempio''. Ecco su chi punta il dito l'avvocato Gentile. Su chi ha permesso, a suo parere, che si ''andasse avanti con un processo che non si puo' definire tale''. ''Abbiamo il massimo rispetto per Rossi - riprende Gentile - ma non si puo' fare un maxiprocesso del genere con 70 capi d'imputazione, con le regole della giustizia sportiva. E' giusto che velocita' e un principio di sommarieta' ci siano quando ci si trova a trattare la squalifica di un giocatore o altro, ma non si puo' fare lo stesso in questo processo. Non scherziamo''. E' un fiume in piena Gentile. ''Mettiamo il caso - ipotizza il legale - che le sentenze siano sfavorevoli. Sapete quanti giorni abbiamo per presentare appello? Solo tre e poi basta. Ognuno si deve tenere la sentenza che ha secondo Rossi''. ''Eh no - riprende -. Gia', perche' se poi continuera' cosi', andremo anche oltre, ossia al Collegio di conciliazione e arbitrato del Coni. Rossi non lo prevede? Non importa, noi arriveremo fino a li'. Per fortuna, infatti, c'e' il presidente del Tar De Lise che e' pronto ad accoglierci e vediamo cosa succede. Io gia' lo so, verranno annullate tutte le sentenze e si ripartira' da zero''. Il vero problema osserva, l'avvocato della Lazio e' che ''bisogna riscrivere le regole della Giustizia sportiva''. ''Ecco, Rossi era stato chiamato per fare nuove regole - dice Gentile - ma mi sembra che non sia stato fatto nulla in questo senso. Riscriva tutto, anche perche', poi, se il Tar azzera, allora qualcuno dovra' dare spiegazioni e lasciare il passo ad altri''.

Zanetti “Siamo fuori da questa vicenda”

08/07 "Sara' una stagione particolare, ma noi interisti stiamo tranquilli perche' siamo totalmente fuori da questa vicenda". Javier Zanetti, intervenuto telefonicamente a Inter Channel nel pomeriggio di oggi, ha parlato della situazione del calcio italiano. "La cosa piu' intelligente che possiamo fare e' concentrarci sul lavoro - aggiunge il difensore e capitano dell'Inter - personalmente sto bene e sto aspettando la prossima settimana per riprendere gli allenamenti. Come i nostri tifosi, siamo tutti orgogliosi di essere interisti. La campagna abbonamenti sta andando benissimo? Il pubblico interista ci sara' sempre vicino. La fede non si cambia e il tifoso interista e' sempre stato e sara' sempre cosi'".

Stazionarie le condizioni di Pessotto. L’ospedale consiglia di evitare le visite

08/07 I medici dell'ospedale "Le Molinette" di Torino, dove si trova ricoverato l'ex calciatore della Juventus ed attuale team manager del club dopo il tentato suicidio, hanno confermato che le condizioni di Pessotto sono stazionarie. Gli sbalzi di febbre sono sotto controllo, migliora anche il pneumotorace destro ormai in via di riduzione. Quadro clinico ancora impegnativo per Pessotto
che manifesta ancora febbre intermittente e sofferenza epatica, mentre si registra un lieve, momentaneo miglioramento per quanto riguarda solo il pneumotorace destro. Il paziente, si apprende dall'ospedale, e' cosciente ma viene mantenuto sedato.
Tutto questo ha indotto i medici del nosocomio torinese a consigliare di ridurre le visite se non evitarle del tutto. Gianluca e' ancora sedato ma sempre coscente. Oggi lo staff della Rianimazione del "Molinette" non ha rilasciato alcun bollettino medico.
Evitare o comunque diradare le visite a Gianluca Pessotto: e' il consiglio dei medici che lo hanno in cura considerato che le condizioni dell' ex calciatore, se pur invariate rispetto a ieri, presentano criticita' non in via di miglioramento. Preoccupato che terminati i Mondiali di calcio l' afflusso possa intensificarsi da parte degli ex compagni di gioco, l' ospedale ha diffuso il messaggio di prudenza tramite la Juventus. In ogni caso - ci tengono a sottolineare - l' ospedale e' sempre aperto e amici e conoscenti che desiderano informarsi delle condizioni di Pessotto parlando con i medici, possono sempre farlo. Pessotto, inoltre - osservano i sanitari - e' sedato quindi anche chi volesse avvicinarlo non avrebbe da lui alcuna risposta. Il quadro clinico e' del tutto invariato rispetto a ieri: non ci sono peggioramenti, ma neppure stanno rientrano nella normalita' i valori epatici e persiste la febbre.

Servizi precedenti

07/07: Chiuso il dibattimento ora si attende la sentenza. Mastella chiede clemenza, poi precisa “Nessuna amnistia”. Ruperto sbotta “Qui si fa sul serio. Nessuno strozza le difese”. Il legale di De Santis precisa “Con Moggi nessuna telefonata” e poi "Sospendere il giudizio". Bertini “Immagino un futuro da arbitro legale”. Rizzo (Pdci) “Occorre fare pulizia”. Peggiorano le condizioni di Pessotto. Febbre e problemi epatici. Stop alle visite e niente finale in tv.

06/07: Continuano le difese: Il Milan contrattacca e la Lazio si proclama innocente. Il Milan scarica Meani e la Fiorentina decide di non parlare. Folena “Ridicolo parlare di processo sommario”. Il legale di Carraro “Ha difeso le istituzioni, va prosciolto”. Il Legale di Messina “pieno proscioglimento”. Siparietto di Ruperto. Pessotto stabile. Al suo capezzale arriva Boniperti. I medici “Tappe normali del decorso”.

05/07 Ruperto tiene tutti a posto: “Ora veniamo al sodo”. E’ il turno delle difese: La Juve chiede esplicitamente la B. Lotito e Della Valle no. Ministro Melandri “Nessun complotto politico. I successi non cancellano scandali”. Rossi “La giustizia farà il suo corso”. Da Carraro a Lotito le difese danno il meglio di se. Pessotto vuol vedere la finale. Conte gli porta la notizia. Condizioni stazionarie.

04/07 Richieste pesanti di Palazzi: Juve in C, Milan Fiorentina e Lazio in B, fuori dirigenti e arbitri coinvolti. Ruperto “Non ci sono tempi predeterminati”. Reazioni di Mazzini. Berlusconi, De Sisti, De Santis, Pairetto, Paparesta, Tagliavento, Ingargiola, Galliani, Chiamparino. Addio ad una generazione di arbitri. Leggero peggioramento per Pessotto, ma i medici sono ottimisti. Capello lo va a trovare.

03/07 Pugno duro della CAF: respinte tutte le eccezioni. I nove punti dell’ordinanza di Ruperto. I legali chiedono di escludere le intercettazioni ma Palazzi ribadisce la loro validità. Si apre il mercato, Borrelli invoca il rispetto delle regole. Stabili le condizioni di Pessotto. In visita la madre e anche Nedved.

02/07: Si parte, pronti per il maxiprocesso al calcio. Avvocati all’attacco. Pessotto migliora. I medici ottimisti. Montero torna dall’Uruguay per il suo amico Pessotto.

01/07: Il Presidente della corte federale, De Lise, si autosospende. Week end tranquillo prima del maxiprocesso. Pessotto migliora, apre gli occhi e riconosce le persone. La moglie “Sono più sollevata”. A Torino la giornata dell’orgoglio bianconero, in 20.000 in corteo. Secondo un indagine Moggi colpevole del calciopoli e Del Piero con Elkann fautori della rinascita della Juve

30/06 Secondo i legali di Bergamo e Pairetto, intercettazioni inutilizzabili nel processo. Entro il 26 luglio il nuovo presidente di Lega (che non sarà un presidente di club) e nuove regole. La Lazio contesta la nomina di Rossi. Si affilano le armi per il processo. Galliani assicura “Tutti i club di A e B sono in regola”. Il rinvio non preoccupa la UEFA. Cellino: I dirigenti abbiano diritto a difendersi. Quadro clinico grave per Pessotto, ma lui resiste.

29/06: Il processo al calcio parte ma viene rinviato a lunedì. Si inseriscono cinque club. Ministro Melandri “Nessuna amnistia, dal processo mi aspetto giustizia. Moggi doveva presentarsi”. Il Codacons chiede la diretta TV del processo. Quattro club a rischio. Rossi: “Nessuna sorpresa, tempi rispettati”. Le memorie difensive e le istanze dei club. Dattilo: “Dopo la gogna nessuno parla della mia estraneità”. Parte la nuova Juve. Per Pessotto un cauto ottimismo

28/06 Parte il maxiprocesso su ‘calciopoli’. Borrelli “Nessuno screzio con Palazzi. Spero tempi rapidi per il processo”. Delio Rossi “Il processo non cambierà il giudizio dei tifosi”. Aliberti “La Covisoc un sistema truccato”. Foti “La Reggina indipendente da Juve e Moggi”. Gazzoni pronto a costituirsi parte civile. De Santis vuole denunciare Ancelotti. Migliora lievemente Pessotto. La moglie chiede rispetto. L’Antitrust diffida Mediaset per i diritti TV “Solo sul digitale terrestre”

27/06 Ripartita a pieni giri l’indagine di Borrelli. Cellino batte i pugni. Moggi in TV attacca Carraro e le lobby del pallone. Moratti chiede trasparenza. Perquisita la sede del Sora. Pessotto vola giù dall’abbaino della sede della Juve: è gravissimo. L’anno più nero della Juve. Baldini “Sostituire anche Palazzi”. La Commissione cultura della Camera vara il programma di indagine. GEA: A Roma le audizioni di Capello e Giraudo

26/06 Riparte l’inchiesta di Borrelli con le comprimarie, sentito l’Arezzo. Arriva il processo, i legali della difesa cercano scappatoie. Tronchetti Provera d’accordo con Moratti “Gli scudetti agli onesti”. Ancora un mese da presidente di Lega per Galliani. Piazzola “Indagate su Zeman”. Baldini “Cambiate le persone in ufficio indagini ma non è cambiato il giudice Palazzi”. Le memorie di fensive di Juve, Milan, lazio e Fiorentina

25/06 Moratti “Un colpo di spugna sarebbe molto grave. Sentenze esemplari o vado all'estero”. Lolli “Nessun colpo di spugna, le inchieste avanzano”. D’Ambrosio “No all’amnistia. Lo scandalo è grave”. Confermate le cene a casa di Giraudo con Pairetto, Bergamo e Moggi. Bergamo “Meani si interessava per conto di Galliani”. Carlo Piazzola “Allontanato dal sistema. Il mondo del calcio deve chiedere scusa a Sensi ”

24/06 Lunedì Borrelli riprende il lavoro. Nel suo mirino le iscrizioni ai campionati e i diritti TV. Commissario Rossi “Potrei cambiare il format dei campionati. Vietate le vendite dei marchi”. Gazzoni (Bologna) “Iscrizioni fasulle per anni”. Corbelli si costituisce parte civile contro Carraro e Della Valle. De Santis al contrattacco. Il Financial Times scettico sulla retrocessione della Juve. Le conclusioni dell’inchiesta di Borrelli

23/06 Dopo i deferimenti spazio alla difesa. De Santis attacca Ancelotti. Abete “Il mondo del calcio attende giustizia”. Blatter: “In Italia situazione seria ma Rossi e Borrelli sono preparati”. Il processo partirà il 29 giugno. Galliani “Ma quale secessione del calcio”. Della Valle “Siamo innocenti”. I sociologi sentenziano: Il calcio un business e non più uno sport

22/06 Scattano i deferimenti. Nel calderone Juve, Milan, Fiorentina e Lazio. Galliani lascia la Lega. Le accuse e i nomi. Costituito il collegio giudicante. La Juve: verificheremo le accuse. La Fiorentina pronta a difendersi. Berlusconi “Mai avuto vantaggi in campo”. Garrone “Giorni difficili, ma la Sampdoria è fuori”. Speculazioni in borsa: in rialzo i titoli di Lazio, Juve e Milan

21/06 Domani i deferimenti, Di Sebastiano segretario della FIGC. Ghirelli si dimette. Abete: Il deferimento dopo le 18 segno di buon senso. Lippi “Non so niente dei deferimenti”. La Porta (Barça) “Moggi in Spagna non potrebbe esistere”. Berlusconi: “Il Milan defraudato”. Perquisita la sede dello Standard Liegi. Zamparini (Palermo) “Faremo la Champions League”

20/06 Cominciano i deferimenti, in moto gli avvocati. I parlamentari scrivono a Rossi “Ora ripescaggi trasparenti”. Prosegue l’indagine disciplinare del CSM sui magistrati coinvolti in calciopoli. De Santis a Matrix racconta la sua verità. Caselli ribatte a De Santis “Mai parlato di arbitri con lui”. Oriali: “Gli scudetti revocati non interessano all’Inter”. Il Ministro Amato ironizza “Mi spiace che il ‘Toro’ non possa incontrare la Juve”. Gattuso “Assurdo andare in B per un trapianto di capelli”

19/06 Borrelli chiude l’inchiesta con una relazione di 180 pagine. Ora tocca a Palazzi “Il calcio deve rimanere imprevedibile. Il sistema può guarire”. A rischio la sponsorizzazione degli arbitri. Quattro arresti per il caso Gaucci. Andreotti “Qualcuno pagherà dazio”. Zamparini (Palermo) “Si torni al sorteggio integrale”

18/06 Si tirano le somme. Dal Palazzo fanno sapere che useranno il pugno di ferro. In attesa della relazione di Borrelli. Gentile (FI) alla procura di Napoli “Sentire Pagliuso sulla estromissione del Cosenza”. Il Genoa va in B, ma Preziosi non festeggia “Troppa rabbia”. 30 mila tifosi rossoblu festeggiano la fine di un incubo

17/06 Il difensore Antonaccio denuncia su di un libro la “realtà oscura” della serie C. “Corruzioni, compromessi e ricatti”. L'ex Presidente del Cosenza, Pagliuso, aspetta la chiamata del Procuratore Borrelli (Video con intervista) anche per la C. Il Procuratore Borrelli prepara le relazioni. Nella prima tranche d’inchiesta ci sono Juve, Lazio, Fiorentina, Milan, Samp. Petrucci “Di amnistia non se ne parla proprio”

16/06 Ripresi gli interrogatori, sentiti Garrone e Marotta. Rossi completa la CAF. Processo vicino. Dai politci tifosi del Torino un no all’amnistia: “Ed ora restituiteci lo scudetto del 1927” . Dalla CAF alla Corte Federale rito abbreviato. Stabiliti tempi e modalità del processo. Secondo Adiconsum falsato il 30% delle partite del campionato 2003/04. La Fiorentina replica a Preziosi: “La cena con Moggi c’è stata, ma nessuna festa”. Cellino (Cagliari) “Mi auguro che tutto sia un grosso errore. Serve una presidenza super-partes”

15/06 Il calabrese Ruperto nominato presidente della CAF. Pagliuso (Cosenza) “Adeguarsi allo strapotere Juve dava privilegi”. Chiesta audizione a Borrelli. Il CSM vieta ai magistrati di occuparsi di giustizia sportiva. Revocati tutti gli incarichi. Ministro Melandri “Si va verso la vendita collettiva dei diritti televisivi”. Rossi “Se Galliani è in conflitto di interessi non è un mio problema”.

14/06 Il Commissario Rossi nomina Agnolin commissario dell’Associazione Arbitri. Casarin “L’arbitro torni ad essere l’uomo misterioso”. L’azzeramento della CAF è questione di ore. Si va verso la nomina di Ruperto. Pagliuso chiede la riammissione in serie B del Cosenza Calcio 1914. Intercettazioni sui PM. Paparesta si difende: “Carriera stroncata se denunciavo l’irruzione di Moggi”. Prosegue l’inchiesta GEA. A Napoli prosegue l’inchiesta stralcio che riguarda giudici e polizia. La Juve ricomincia da Cobolli Gigli e Tardelli

13/06 Chiuso il primo filone di indagini. Il Presidente della Corte d’Appello Federale, Martellino, si difende. Processo doppio. Si allarga l’inchiesta del CSM. Mercoledì le decisioni del plenum. Abete e De Rossi: Nessuna amnistia anche se vinciamo. Buffon “Bello sudare la maglia per l’Italia”. I favori della “cupola” alla Lazio. La Juve riparte voltando pagina in fretta: nuovo Cda.

12/06 Girando da Borrelli “Nessuna gara era preordinata”. Ascoltato il dipendente della Federcalcio Galati “Chi si oppone viene vessato”. Anche la Samp nell’indagine. Blatter “Trovati i problemi ora si va verso le soluzioni”. La Lega va verso la riscrittura del regolamento. E poi Galliani, Sacchi, Di Pietro, Campana, Pescante.

11/06 Una domenica tranquilla. Lunedì Giraudo da Borrelli. Il Legale di Titomanlio “Nessun muro di reticenza”. Trezeguet “Aspettiamo la giustizia sportiva”. Gli sponsor della Juve ripongono la loro fiducia nella società

10/06 Borrelli si concede una pausa. Il Presidente Cellino “Rossi chieda consigli ai presidenti onesti”. Secondo il legale di Lotito il campionato slitta a dicembre. Del Piero “Spero che per la Juve si risolva nel migliore dei modi” L’assistente Titomanlio: “Pronti a collaborare”

09/06 Borrelli contro un “muro difensivo concordato”. Maxi audizione con Meani (Milan): quasi otto ore. Non esiste alcun super teste. Tre ore di interrogatorio per Carraro e tre anche per Pieroni. Pirrone replica a Bergamo: “Io scarso e onesto, lui invece?”. Catricalà “Presto regole per i procuratori”. Adiconsum presenta uno studio sugli errori arbitrali dal 2002 al 2004. Avv. Coppi: “Il Coni potrebbe costituirsi parte civile”

08/06 Bergamo interrogato per nove ore “Fatto fuori da Pairetto e Lanese”. Per Pairetto sei ore di interrogatorio. Moggi dice no a Borrelli. Oggi tocca a Carraro. Della Valle “Non abbiamo fatto nulla di strano”. L’AIA rigetta il ricorso di De Santis: non andrà ai mondiali. Galliani ascoltato per due ore. L’Antitrust collabora con Rossi

07/06 Interrogatori fiume per De Santis e Paparesta. Borrelli: “Nessun pentito. Entro 10 giorni la relazione alla Procura sportiva”. La Commissione Cultura della Camera avvierà un indagine. Pirrone: “Già da tempo denunciavo pressioni”. Gaucci Jr: “C’è ancora paura della ‘cupola’

06/06 Borrelli mette sotto torchio gli arbitri. No Intertoto per il calcio italiano. E Rossi incassa l’ok di Uefa e Fifa. Corioni: “Girando la mente, Galliani gli obbediva”. Lazio e Juve nel mirino di Borrelli. Rossi incontra Galliani: Nessuna accordo sulla gestione della Lega. Blatter “Felice della reazione delle autorità italiane”

05/06 Borrelli a tutto campo, vuol vederci chiaro su tutto. E il Coni ricorre alla Caf per la sentenza su Agricola per il doping. Mazzarri ascoltato dal PM di Napoli. Cesare Geronzi ascoltato per due ore dai PM. L’ex segretaria della CAN, Fazi, non risponde. Pelè “Spero che la giustizia punisca tutti”. Blatter “Ci vogliono arbitri professionisti”

04/06 Borrelli in azione: L'arbitro Pirrone interrogato per tre ore. Il Milan si ribella: “Una campagna contro”. Lite in un bar per calciopoli, ci scappa il morto

03/06 Cannavaro e Trezeguet interrogati dai PM a Roma. La Procura di Torino vuol riaprire l’inchiesta sulle designazioni. Undici giorni per rifondare la Juve. Somma “Non cambia nulla. Moggi resterà sempre un grande”

02/06 Il procuratore Borrelli pronto per il maxiprocesso. Ombre sulla partita Udinese-Milan del 2005: Galliani e Pozzo non ci stanno. Galliani: “Siamo stati danneggiati”. Il Legale di Moggi replica a Galliani “Ha letto tutte le intercettazioni?”. Spalletti in procura a Napoli.

01/06 Il commissario Rossi: “Una situazione che non pensavo così grave”. Secondo l’ex vicecapo dell’Ufficio indagini Juve e Fiorentina in B. Galliani pronto a lasciare. Preziosi sentito dalla Procura di Napoli. Nevio Scala: “Tutto deprimente. Con gli azzurri si può andare avanti”.

31/05 Calcio nel caos: Lotito ai PM: “Lazio pulita”. Il difensore di Moggi: “Il Milan il vero potere”. I rossoneri "Manovre diversive". Petrucci “Voltiamo pagina, torniamo a parlare di sport”. Verdone “Di fronte allo scandalo del calcio mi vergogno di essere italiano”. Zeman “Io alla Juve? Non potrei. Ipotesi Baggio? sarebbe solo per immagine”.

29-30/05 Calcio nel caos: Caso Gea,sentito l'arbitro cosentino Palmieri: “Mai rilasciato interviste”. Lazio nei guai: aggiotaggio per Lotito. Niente incarichi sportivi per i magistrati del CSM. Avv. Grassani “Milan in B, ipotesi per ora non ipotizzabile”. Del Piero “Orgoglioso di essere juventino”. V.Franza "Ipotesi A per il Messina". Ieri sentito Della Valle.

28/05 Calcio nel caos: Per Borrelli una settimana intensa. Bonfrisco “Paparesta fuori dalle regole”. Gattuso: “Qualcuno sputa nel piatto”.

27/05 Calcio nel caos: L’inchiesta entra nel vivo. Borrelli al lavoro e Lippi difende il figlio. Commissario Rossi: “Sconti per nessuno”. Sacchi e Agnolin: “Chi ha sbagliato paghi”. Lippi: “In Italia chi è indagato è già condannato”. Peruzzi accusa: “Moggi il pastore e noi il gregge”.

26/05 Calcio nel caos: Gli atti passano a Borrelli: Parte ufficialmente “Piedi Puliti”. Galliani rimane solo, si dimette Zamparini. Gigi Riva: “Beckembauer ha parlato da bambino”. Cossiga: “Tangentopoli era più onesta”. Sacchi: “Torniamo al calcio di prima, senza banchieri e politica”. Il figlio di Lippi indagato a Roma e Milano.

25/05 Calcio nel caos: Interrogatori a Napoli e Roma e perquisizioni della GdF. Cannavaro ci ripensa. Albertini: “Pensavo ci fosse sudditanza psicologica, invece...”. Cecchi Gori “Affossato perchè scomodo. I 5 anni più brutti della mia vita”. Licenza Uefa per 14 club: manca la Lazio. I tiofosi si costituiscono parte civile. Gli ex vogliono Boniperti presidente della Juve

24/05 Calcio nel caos: La Lega Calcio cerca nuove regole. Alla Gea e ad Alessandro Moggi oltre il 10% del mercato delle procure. Conti: “Lotta al conflitto d’interessi”. La Finanza nella sede del Crotone e della Reggina. Buffon in Procura. Galliani confermato in Lega. Cannavaro: “Gli scudetti della Juve, meritati”

23/05 Calcio nel caos: Il commissario della FIGC, Rossi, nomina il procuratore Borrelli capo ufficio indagini. Scatta “Piedi puliti”. A Napoli sfilano i testi. perquisita la sede della Torres

22/05 Calcio nel caos: Lippi rimane al suo posto. Moggi cita Berlusconi. Chieste le dimissioni di Galliani che le respinge, l’inchiesta va avanti. Moggi: “Un’imboscata di Galliani”. Guido Rossi: “Beckenbauer ne approfitta”. Avv. Stagliano “La Juve in B”

21/05 Calcio nel caos: Moggi ebbe un ruolo importante nelle elezioni di Carraro e Galliani. Tardelli replica a Beckenbauer “Anche in Germania c’è il marcio”. Chieste le dimissioni di Lippi. Le intercettazioni di De Santis

20/05 Calcio nel caos: Il potere assoluto di Moggi. Ora è fuga dalla Gea. Si dimette anche il Generale Attardi. Beckembauer: L’Italia la pagherà ai Mondiali. Le tifoserie di Messina, Crotone e Reggina non ci stanno

19/05 Calcio nel caos: La Gea controllava anche Reggina, Livorno e Siena. Gazzoni: “Le dimissioni di Carraro sono finte”. Interrogati Lippi e Zeman. Si dimette il Generale Pappa

18/05 Calcio nel caos: Il Commissario Rossi fa piazza pulita. Le intercettazioni di Carraro e Moggi che preparavano le elezioni in Lega. Menzionato Pisanu. Sospesi nove arbitri, la Finanza a casa di Moggi e nella sede della Juve

17/05 Calcio nel caos: Il Commissario Rossi al lavoro. Spunta il filone doping. Dopo il vertice delle Procure, nuovi accertamenti. Definite le competenze delle Procure di Roma e Napoli.

16/05 Calcio nel caos: Guido Rossi commissario della FIGC chiamato a sistemare il calcio e le sue regole. Petrucci rassicura Lippi “Verrò a trovarti con Rossi”.

 

Home . Cronaca . Università . Sport . Politica . Link . Cultura . Spettacoli . Calcio . Forum . Meteo .

Copyright © 2005 Nuova Cosenza. Quotidiano di informazione. Reg. Trib. CS n.713 del 28/01/2004
Tutti i dati e le immagini presenti sul sito sono tutelati dalla legge sul copyright
Il loro uso e' consentito soltanto previa autorizzazione scritta dell'editore

ShinyStat

Per una migliore visualizzazione del portale si consiglia uan risoluzione di 800x600 punti