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Sport
Il calcio nel caos

 

Il Presidente della corte federale, De Lise, si autosospende

01/07 Avrebbe dovuto emettere le sentenze definitive su calciopoli, ma Pasquale De Lise ha deciso di autosospendersi. Il presidente della Corte federale, l'organo di giustizia sportiva che nel maxiprocesso per lo scandalo del pallone costituisce il secondo e definitivo grado di giudizio, ha comunicato al commissario straordinario della Figc che non fara' parte del collegio giudicante, che sara' presieduto dal professor Piero Sandulli. De Lise ha comunicato oggi ''al commissario straordinario della Figc, professor Guido Rossi, la propria intenzione di non presiedere l'eventuale giudizio di secondo grado relativo al procedimento per illecito sportivo in corso davanti alla Caf'' spiega in una nota la Figc. ''Per evitare qualsiasi strumentalizzazione - prosegue - De Lise ha deciso di non far parte del collegio che dovra' occuparsi del giudizio di appello''. Il collegio della corte federale sara' presieduto dal componente anziano, il professor Piero Sandulli'' Una scelta di opportunita' per evitare strumentalizzazioni, visto che De Lise e' anche presidente del Tar de Lazio, tribunale questo che non dovrebbe costituire l'ultima spiaggia per i deferiti dello scandalo, visto che Rossi ha stabilito che il processo di esaurisce con due gradi di giudizio. Ma diversi, tra quelli rinviati a giudizio, hanno gia' manifestato l'intenzione di non fermarsi alla sola giustizia sportiva e di voler ricorrere anche al Tribunale amministrativo. La decisione era in itinere, proprio per i dubbi che gia' negli ultimi giorni erano stati sollevati sulla presunta incompatibilita' dei due ruoli rivestiti da De Lise. Ma oltre al doppio incarico anche nel Tribunale amministrativo, l'unico a cui si puo' ricorrere nei procedimenti sportivi (ma non in questo secondo quanto annunciato dal commissario), c'era un'altra ragione di opportunita' che avrebbe spinto De Lise a restare alla finestra: il presidente della Corte si sarebbe trovato a giudicare, in appello, alcuni dei massimi dirigenti sportivi, quegli stessi che in passato hanno nominato i membri degli organi di giustizia sportiva. De Lise compreso.

Week end tranquillo prima del maxiprocesso

01/07 Giusto un paio di gironi di riposi e dopo il week-end di studio i legali delle quattro societa' e dei 26 deferiti da lunedi' dovranno rispondere davanti la Corte d'appello federale delle accuse mosse nei loro confronti dall'ufficio indagini della Figc e dal procuratore Stefano Palazzi. Nonostante i nomi illustri coinvolti nello scandalo calciopoli siano diversi, l'attenzione di tutti vertera' sulla Juventus e sul suo futuro. La posizione della societa' bianconera, come e' noto, e' quella piu' pesante con l'ipotesi della retrocessione in B che giorno dopo giorno si fa sempre piu' concreta. Tutto dipendera' da come la magistratura sportiva accogliera' la linea difensiva della Juve. Se la Caf riconoscera' al club torinese la sola responsabilita' oggettiva, ammettendo che Moggi e Giraudo agivano alle spalle della societa', allora i tifosi bianconeri (oggi in 50 mila circa in piazza per esprimere il proprio appoggio al nuovo progetto) possono ben sperare. Ma se invece, come pare, alla Juventus verra' imputata la responsabilita' diretta, la discesa nel campionato cadetto sembra inevitabile. Il neo presidente Giovanni Cobolli Gigli si e' comunque detto fiducioso, ritenendo "la memoria difensiva eccellente", anche se e' pronto a inchinarsi "a quello che sara' il verdetto della giustizia sportiva". Ore di tensione anche in casa di Milan, Lazio e Fiorentina, le altre tre squadre sul banco degli imputati. Chi rischia di meno e' la societa' rossonera, perche' Meani, il personaggio "piu' scomodo", rimane pur sempre un tesserato e Galliani deve rispondere di slealta' sportiva ma non di illecito. Diverso il discorso per le altre due, dove Claudio Lotito da un lato e i fratelli Della Valle dall'altro si trovano in una posizione piuttosto scomoda e le accuse di cui devono rispondere, se provate, rischiano di mettere seriamente nei guai le rispettive societa'. Poi bisognera' vedere come se la caveranno i legali dei vari Carraro, Mazzini, De Santis, Pairetto e Bergamo ma finora, in questo mare di ipotesi, c'e' una sola certezza e cioe' che le sentenze devono arrivare in tempi brevi. Alla finestra c'e' la Uefa, che aspetta dal commissario straordinario Guido Rossi la lista delle squadre per le coppe europee. Ma alla pazienza dell'ente europeo c'e' un limite.

Pessotto migliora, apre gli occhi e riconosce le persone.

01/07 Reagisce, Gianluca Pessotto, alle cure dei medici e dal suo letto del reparto di rianimazione al quarto piano dell' ospedale Molinette apre gli occhi e riconosce le persone durante i brevi momenti in cui l' azione dei sedativi e' stata piu' leggera. La moglie Reana che da cinque giorni trascorre lunghe ore al suo capezzale accenna un timido sorriso, il primo da quando si e' trovata infilata in questo tunnel drammatico: ''Sono piu' sollevata, mi ha riconosciuto'', mormora. In mano stringe i disegni commoventi delle due figlie, Federica di 10 anni e Benedetta di 5. Sono immagini di amore e di speranza infantile: grandi cuori rossi, un prato pieno di fiori con tutta la famiglia unita e serena. ''Come Pessotto combatto e lotto'' e' la scritta che campeggia su uno striscione esposto oggi durante il corteo dei 20 mila tifosi bianconeri e poi sistemato davanti alle Molinette, dove circa 300 tifosi sono andati a manifestare la loro solidarieta' all' ex giocatore bianconero. Ed in effetti dopo le paure dei primi giorni, l' ex terzino sembra lottare e reagire positivamente alle sollecitazioni dei medici e delle persone care che gli sono vicine, come la moglie Reana. ''Durante le finestre di sedazione - dice in termini medici il bollettino diffuso oggi dai sanitari delle Molinette - si mostra cosciente ed entra in relazione con l' ambiente circostante''. I medici hanno pero' voluto smentire una serie di notizie diffusesi in mattinata sul fatto che Pessotto ieri sera avesse visto la partita dell'Italia contro l' Ucraina e che si fosse commosso alla dedica a lui fatta della vittoria azzurra da parte di Zambrotta. ''E' impossibile, se fosse cosi' sarei molto contento'', ha affermato Marco Rapellino, il direttore del Risk management dell'ospedale. ''Ieri - ha proseguito - non eravamo in grado di dire se stringesse la mano coscientemente, perche' era soltanto vigile, adesso puo' eseguire ordini semplici, quindi a tratti, durante le finestre di sedazione, muove gli occhi e da' dei segnali di comprendere cio' che gli viene detto. Anche se si vedesse una lacrima - ha pero' precisato Pier Paolo Donadio, primario del reparto di Rianimazione - non significherebbe necessariamente pianto o commozione, al massimo potrebbe essere il dolore causato dall'abbassamento del livello dei sedativi''. ''Il nostro scopo adesso - ha proseguito Donadio - e' portarlo lentamente, quindi in alcuni giorni, a uno stato in cui con pochissimi sedativi non abbia piu' dolore, resti sonnolento, ma inizi a respirare autonomamente''. Circolazione, respirazione e funzionalita' renale sono stabili. E' stata eseguita una nuova fibroscopia bronchiale per vedere se vi e' presenza di sangue nei bronchi e il risultato e' che non ve n' e' ''in eccesso''. Per quanto riguarda il grosso ematoma retroperitoneale, sara' eseguita nei prossimi giorni un'altra tac: ''Per ora - ha detto Rapellino - non abbiamo segni esterni di particolari infezioni. I rischi piu' grossi di complicanze restano un'insufficienza renale o la polmonite''. Anche oggi il via vai di amici e familiari e' stato continuo: il presentatore Massimo Giletti, il comico Max Pisu, gli ex compagni di squadra Montero (giunto appositamente dall' Uruguay) e Michelangelo Rampulla, cosi' come l' altro juventino Alessandro Birindelli. ''Certo, questo e' un momento difficile per il calcio - ha detto Birindelli - ma cio' che adesso importa e' che c' e' un amico che sta male. Ho ancora i brividi perche' con Gianluca abbiamo condiviso tante battaglie sul campo, tanti momenti felici e cene e adesso l' emozione e' forte. Lui e' l' immagine di una persona pulita, seria, e' un esempio da seguire. Siamo scossi e la cosa piu' importante adesso e' stargli vicino. Vogliamo riaverlo al piu' presto perche' ci manca''. E' un toccante messaggio di speranza quello invece comparso su uno degli striscioni bianconeri che da giorni sono stati posizionati dai tifosi all' ingresso dell' ospedale. E' di una donna che racconta di avere compiuto lo stesso gesto di Pessotto, ma di avercela fatta a salvarsi. ''Forza, non mollare Gianluca, preghero' per te'', scrive la donna, che si firma Tiziana. ''Sette anni fa - racconta - con un crocifisso tra le mani feci la stessa cosa anch' io. Ma sono tornata per mio figlio, tu fallo per i tuoi figli e per tutti quelli che ti vogliono bene''. E conclude: ''Ti sono vicina''.

La moglie di Pessotto “Sono più sollevata”

01/07 ''Adesso che Gianluca ha aperto gli occhi sono piu' sollevata''. Reana Pessotto, moglie dell' ex calciatore bianconero, pronuncia queste parole di speranza con un timido sorriso. E' il primo dopo cinque giorni di continua presenza al capezzale del marito nel reparto rianimazione dell' ospedale Molinette. Gli occhi nascosti come sempre dietro grandi occhiali da sole scuri, con i segni sul volto della grande sofferenza conseguenza della grande paura di questi giorni Reana appare anche piu' disponibile a parlare dopo la sfuriata che fece ai cronisti 24 ore dopo il ricovero del marito per respingere quelle che aveva definito le ''balle'' scritte sui giornali. ''Aspettavo questo momento - aggiunge - da tanti giorni. Adesso che sta meglio ho piu' fiducia. Mi guarda e mi riconosce di sicuro''. Il volto piu' disteso oggi ce l' hanno anche Vanni, il fratello di Gianluca e il papa' Remigio, cosi' come la mamma di Reana e gli altri parenti che sono andati a fargli visita. Dalle sue bambine, Benedetta di 5 anni e Federica di 10, papa' Gianluca oggi ha ricevuto in dono altri due disegni, portati alle Molinette dai parenti. Benni, come in famiglia chiamano tutti la piu' piccina, ha disegnato per il babbo quattro cuori: quello di mamma e' gigante e rosso, quello di papa' e' altrettanto grande e blu, poi accanto, piccolini, ci sono il suo e quello della sorella. Nel disegno di Fede, la piu' grande, invece compaiono papa' e mamma e soltanto lei senza la sorellina con intorno un prato stracolmo di fiori e un sole coloratissimo. Questa sera Reana e gli altri familiari sono entrati convinti del fatto di poter far vedere a Gianluca sia questi disegni sia quelli mandati al papa' dalle bambine nei giorni scorsi. Sono proseguite intanto anche le visite di compagni di squadra e amici, tra cui Paolo Montero, giunto appositamente ieri dall' Uruguay, che rimarra' una settima proprio per tornare ogni giorno da Gianluca, Michelangelo Rampulla, dirigente bianconero per i rapporti con le tifoserie, il presentatore televisivo Massimo Giletti e il comico Max Pisu.

A Torino la giornata dell’orgoglio bianconero, in 20.000 in corteo

01/07 Dopo quella celebre dei ''40 mila'' dipendenti della Fiat nel 1980, Torino si e' resa protagonista oggi di un'altra marcia storica, quella dei 20 mila, tanti i tifosi della Juventus raccoltisi a manifestare solidarieta' e fede immutata nei colori bianconeri in questo momento difficile. Anche se il paragone usato da alcuni giornali e' stato un po' irriverente, perche' oggi erano in ballo solo valori sportivi e non sociali, come la difesa del posto di lavoro, la citta' ha comunque vissuto una giornata intensa sul piano emotivo e il numero di partecipanti, anche se di molto inferiore al previsto, si e' rivelato comunque consistente, vista la canicola estiva. Gli juventini sono arrivati da tutta Italia, soprattutto dal centro nord, si sono sobbarcati i sei chilometri di percorso inneggiando continuamente con cori da stadio, sventolando bandiere bianconere, italiane, o raffiguranti icone come l'avvocato Agnelli e Gian Luca Pessotto, il simbolo della purezza dello sport e dei valori bianconeri da salvare. ''Come Pessotto combatto e lotto'', aveva scritto un tifoso su un bandierone italbianconero; ''Pesso, risvegliaci da un incubo'', riportava un altro. La parte del leone, quanto a striscioni, l'hanno fatta gli ultras, divisi nei due gruppi principali, i ''Drughi'', primi promotori della manifestazione, insieme agli ''Arditi'', che hanno dettato i tempi del corteo con megafoni, da due camioncini. Gente dei club era arrivata da piu' parti: si leggevano i nomi di Modena, Genova, Pistoia, Fano, Piacenza, Verona, Trento, La Spezia e, naturalmente, quasi tutte le citta' e i grossi centri del Piemonte. Unico o quasi, spiccava uno striscione del Sud, Modugno, cittadina pugliese che rappresentava il Mezzogiorno bianconero, il grande assente per comprensibili motivi logistici. Cori da stadio, stessi slogan di sempre, pochissimi i riferimenti alle vicende giudiziarie e sportive recenti della Juventus. Solo alla fine, giunti a destinazione davanti alla sede del club, si e' levato dagli ultras il grido: ''Giu' le mani dalla Juventus''. Ma era palpabile un certo imbarazzo, che ha indotto a non affrontare direttamente argomenti scabrosi. La marcia si e' cosi' confermata una attestazione di juventinita' e di fede nei colori bianconeri proprio nel momento piu' difficile, quello di ''calciopoli''. Lo stesso spirito che ha indotto qualche vip tifoso, come gli uomini di spettacolo Massimo Giletti e Max Pisu, l'ex presidente della Regione Piemonte, Enzo Ghigo, il parlamentare torinese di Forza Italia, Guido Crosetto, l'ex parlamentare di Rifondazione Comunista, Nerio Nesi, a regalare minuti di partecipazione simbolica. Era scontata anche la presenza di personaggi legati storicamente e affettivamente alla societa', come il figlio di Gaetano Scirea, Riccardo e il responsabile del coordinamento dei club, Michelangelo Rampulla. Ci e' scappato qualche petardo di troppo, in questo clima da stadio, ma non si sono verificati incidenti significativi, a parte un tafferuglio iniziale di lieve entita' con il lancio di oggetti e pietre contro le finestre di un uomo che aveva indossato il cappellino granata. Qualche slogan contro il Milan (ma soprattutto Galliani e Berlusconi), non ha innescato ulteriori micce emotive. Il presidente bianconero, Giovanni Cobolli Gigli, si e' affacciato al balcone della sede bianconera e ha salutato la folla, pronunciando un paio di brevi frasi che si sono perse nel frastuono generale: ''Siamo con voi nel cercare di tenere alto il nome della Juventus, che e' soprattutto un patrimonio dei tifosi. Risorgeremo insieme''.

Secondo un indagine Moggi colpevole del calciopoli e Del Piero con Elkann fautori della rinascita della Juve

01/07 Moggi responsabile principale del disastro che ha colpito il calcio italiano, Del Piero ed Elkann alfieri della rinascita juventina. Questo emerge da un sondaggio IPR Marketing sulle vicende giudiziarie che il calcio italiano sta vivendo. "Calciopoli" non e' stata una sorpresa, secondo il "campione" costituito da mille torinesi. In molti se lo aspettavano "in quanto il calcio italiano e' da tempo un mondo corrotto e dominato dai soldi". E anche i non juventini pensano che il Milan sia coinvolto nello stesso modo. I tifosi bianconeri puntano su John Elkann e Alessandro Del Piero per la rinascita. Il 56 per cento degli interpellati non ha dichiarato alcuna sorpresa, percentuale che cresce al 57 per cento nella fascia giovanile e al 62 per cento tra gli adulti fino a 50 anni. Anche tra i tifosi della Juventus c'e' una larga percentuale (45%) di persone non sorprese dalla scandalo. Il 26 per cento ha mostrato un duro giudizio: "Ero convinto che quello del calcio fosse un mondo corrotto". Per quanto riguarda le responsabilita', per il 58 per cento del "campione" la Juventus e' responsabile come le altre squadre. Piu' convinti (73 per cento) i tifosi bianconeri. In ogni caso per il 54% le accuse rivolte al team bianconero sono ritenute giuste "perche' misurate rispetto alla responsabilita' della squadra". C'e' poi quasi un plebiscito (61 per cento) nell'indicare Luciano Moggi come il dirigente con le maggiori responsabilita'. Soltanto il 3 per cento punta il dito contro l'ex amministratore delegato Antonio Giraudo. Sulla punizione adeguata i pareri divergono: il 25 per cento pensa ad una retrocessione in serie B senza penalizzazione, il 21 ad una penalizzazione ma rimanendo in serie A con la revoca degli ultimi due scudetti, il 18 ad una retrocessione in serie C (opzione, naturalmente, non presa in considerazione dal popolo juventino: soltanto il 4 per cento ne e' convinto). Per quanto concerne il futuro i tifosi juventini mettono Alessandro del Piero in testa alle preferenze, con il 19 per cento. Per John Elkann c'e' il 18& di preferenze, per Tardelli il 14 per cento, per Andrea Agnelli il 10. Il neo presidente Giovanni Cobolli Gigli, al momento poco conosciuto, non e' molto gettonato. Tutti sono pero' convinti che torner5 la prestigiosa squadra di un tempo. Ancora, l'allenatore. La stragrande maggioranza (62 per cento) pensa che Fabio Capello fosse a conoscenza di quello che stava accadendo. Nonostante questo, poco piu' meta' degli interpellati (47 per cento) lo vuole ancora sulla panchina bianconera. Se questo non dovesse avvenire, il piu' gradito a prendere il suo posto e' Dino Zoff (38 per cento) seguito da un altro grande ex, Didier Deschamps (18 per cento), le cui quotazioni salgono se se si prende in considerazione il campione dei tifosi juventini. Buone quotazioni anche per Roberto Donadoni (16 per cento) mentre l'opzione di Alberto Zaccheroni non trova grandi favori (9 per cento). Infine l'immagine, che secondo il sondaggio Ipr-Marketing e' poco considerato: per il 55 per cento l'influenza e' molto forte. Una linea su cui sono tutti d'accordo: giovani, anziani, tifosi e gente per nulla interessata al calcio.

 

 

Servizi precedenti

30/06 Secondo i legali di Bergamo e Pairetto, intercettazioni inutilizzabili nel processo. Entro il 26 luglio il nuovo presidente di Lega (che non sarà un presidente di club) e nuove regole. La Lazio contesta la nomina di Rossi. Si affilano le armi per il processo. Galliani assicura “Tutti i club di A e B sono in regola”. Il rinvio non preoccupa la UEFA. Cellino: I dirigenti abbiano diritto a difendersi. Quadro clinico grave per Pessotto, ma lui resiste.

29/06: Il processo al calcio parte ma viene rinviato a lunedì. Si inseriscono cinque club. Ministro Melandri “Nessuna amnistia, dal processo mi aspetto giustizia. Moggi doveva presentarsi”. Il Codacons chiede la diretta TV del processo. Quattro club a rischio. Rossi: “Nessuna sorpresa, tempi rispettati”. Le memorie difensive e le istanze dei club. Dattilo: “Dopo la gogna nessuno parla della mia estraneità”. Parte la nuova Juve. Per Pessotto un cauto ottimismo

28/06 Parte il maxiprocesso su ‘calciopoli’. Borrelli “Nessuno screzio con Palazzi. Spero tempi rapidi per il processo”. Delio Rossi “Il processo non cambierà il giudizio dei tifosi”. Aliberti “La Covisoc un sistema truccato”. Foti “La Reggina indipendente da Juve e Moggi”. Gazzoni pronto a costituirsi parte civile. De Santis vuole denunciare Ancelotti. Migliora lievemente Pessotto. La moglie chiede rispetto. L’Antitrust diffida Mediaset per i diritti TV “Solo sul digitale terrestre”

27/06 Ripartita a pieni giri l’indagine di Borrelli. Cellino batte i pugni. Moggi in TV attacca Carraro e le lobby del pallone. Moratti chiede trasparenza. Perquisita la sede del Sora. Pessotto vola giù dall’abbaino della sede della Juve: è gravissimo. L’anno più nero della Juve. Baldini “Sostituire anche Palazzi”. La Commissione cultura della Camera vara il programma di indagine. GEA: A Roma le audizioni di Capello e Giraudo

26/06 Riparte l’inchiesta di Borrelli con le comprimarie, sentito l’Arezzo. Arriva il processo, i legali della difesa cercano scappatoie. Tronchetti Provera d’accordo con Moratti “Gli scudetti agli onesti”. Ancora un mese da presidente di Lega per Galliani. Piazzola “Indagate su Zeman”. Baldini “Cambiate le persone in ufficio indagini ma non è cambiato il giudice Palazzi”. Le memorie di fensive di Juve, Milan, lazio e Fiorentina

25/06 Moratti “Un colpo di spugna sarebbe molto grave. Sentenze esemplari o vado all'estero”. Lolli “Nessun colpo di spugna, le inchieste avanzano”. D’Ambrosio “No all’amnistia. Lo scandalo è grave”. Confermate le cene a casa di Giraudo con Pairetto, Bergamo e Moggi. Bergamo “Meani si interessava per conto di Galliani”. Carlo Piazzola “Allontanato dal sistema. Il mondo del calcio deve chiedere scusa a Sensi ”

24/06 Lunedì Borrelli riprende il lavoro. Nel suo mirino le iscrizioni ai campionati e i diritti TV. Commissario Rossi “Potrei cambiare il format dei campionati. Vietate le vendite dei marchi”. Gazzoni (Bologna) “Iscrizioni fasulle per anni”. Corbelli si costituisce parte civile contro Carraro e Della Valle. De Santis al contrattacco. Il Financial Times scettico sulla retrocessione della Juve. Le conclusioni dell’inchiesta di Borrelli

23/06 Dopo i deferimenti spazio alla difesa. De Santis attacca Ancelotti. Abete “Il mondo del calcio attende giustizia”. Blatter: “In Italia situazione seria ma Rossi e Borrelli sono preparati”. Il processo partirà il 29 giugno. Galliani “Ma quale secessione del calcio”. Della Valle “Siamo innocenti”. I sociologi sentenziano: Il calcio un business e non più uno sport

22/06 Scattano i deferimenti. Nel calderone Juve, Milan, Fiorentina e Lazio. Galliani lascia la Lega. Le accuse e i nomi. Costituito il collegio giudicante. La Juve: verificheremo le accuse. La Fiorentina pronta a difendersi. Berlusconi “Mai avuto vantaggi in campo”. Garrone “Giorni difficili, ma la Sampdoria è fuori”. Speculazioni in borsa: in rialzo i titoli di Lazio, Juve e Milan

21/06 Domani i deferimenti, Di Sebastiano segretario della FIGC. Ghirelli si dimette. Abete: Il deferimento dopo le 18 segno di buon senso. Lippi “Non so niente dei deferimenti”. La Porta (Barça) “Moggi in Spagna non potrebbe esistere”. Berlusconi: “Il Milan defraudato”. Perquisita la sede dello Standard Liegi. Zamparini (Palermo) “Faremo la Champions League”

20/06 Cominciano i deferimenti, in moto gli avvocati. I parlamentari scrivono a Rossi “Ora ripescaggi trasparenti”. Prosegue l’indagine disciplinare del CSM sui magistrati coinvolti in calciopoli. De Santis a Matrix racconta la sua verità. Caselli ribatte a De Santis “Mai parlato di arbitri con lui”. Oriali: “Gli scudetti revocati non interessano all’Inter”. Il Ministro Amato ironizza “Mi spiace che il ‘Toro’ non possa incontrare la Juve”. Gattuso “Assurdo andare in B per un trapianto di capelli”

19/06 Borrelli chiude l’inchiesta con una relazione di 180 pagine. Ora tocca a Palazzi “Il calcio deve rimanere imprevedibile. Il sistema può guarire”. A rischio la sponsorizzazione degli arbitri. Quattro arresti per il caso Gaucci. Andreotti “Qualcuno pagherà dazio”. Zamparini (Palermo) “Si torni al sorteggio integrale”

18/06 Si tirano le somme. Dal Palazzo fanno sapere che useranno il pugno di ferro. In attesa della relazione di Borrelli. Gentile (FI) alla procura di Napoli “Sentire Pagliuso sulla estromissione del Cosenza”. Il Genoa va in B, ma Preziosi non festeggia “Troppa rabbia”. 30 mila tifosi rossoblu festeggiano la fine di un incubo

17/06 Il difensore Antonaccio denuncia su di un libro la “realtà oscura” della serie C. “Corruzioni, compromessi e ricatti”. L'ex Presidente del Cosenza, Pagliuso, aspetta la chiamata del Procuratore Borrelli (Video con intervista) anche per la C. Il Procuratore Borrelli prepara le relazioni. Nella prima tranche d’inchiesta ci sono Juve, Lazio, Fiorentina, Milan, Samp. Petrucci “Di amnistia non se ne parla proprio”

16/06 Ripresi gli interrogatori, sentiti Garrone e Marotta. Rossi completa la CAF. Processo vicino. Dai politci tifosi del Torino un no all’amnistia: “Ed ora restituiteci lo scudetto del 1927” . Dalla CAF alla Corte Federale rito abbreviato. Stabiliti tempi e modalità del processo. Secondo Adiconsum falsato il 30% delle partite del campionato 2003/04. La Fiorentina replica a Preziosi: “La cena con Moggi c’è stata, ma nessuna festa”. Cellino (Cagliari) “Mi auguro che tutto sia un grosso errore. Serve una presidenza super-partes”

15/06 Il calabrese Ruperto nominato presidente della CAF. Pagliuso (Cosenza) “Adeguarsi allo strapotere Juve dava privilegi”. Chiesta audizione a Borrelli. Il CSM vieta ai magistrati di occuparsi di giustizia sportiva. Revocati tutti gli incarichi. Ministro Melandri “Si va verso la vendita collettiva dei diritti televisivi”. Rossi “Se Galliani è in conflitto di interessi non è un mio problema”.

14/06 Il Commissario Rossi nomina Agnolin commissario dell’Associazione Arbitri. Casarin “L’arbitro torni ad essere l’uomo misterioso”. L’azzeramento della CAF è questione di ore. Si va verso la nomina di Ruperto. Pagliuso chiede la riammissione in serie B del Cosenza Calcio 1914. Intercettazioni sui PM. Paparesta si difende: “Carriera stroncata se denunciavo l’irruzione di Moggi”. Prosegue l’inchiesta GEA. A Napoli prosegue l’inchiesta stralcio che riguarda giudici e polizia. La Juve ricomincia da Cobolli Gigli e Tardelli

13/06 Chiuso il primo filone di indagini. Il Presidente della Corte d’Appello Federale, Martellino, si difende. Processo doppio. Si allarga l’inchiesta del CSM. Mercoledì le decisioni del plenum. Abete e De Rossi: Nessuna amnistia anche se vinciamo. Buffon “Bello sudare la maglia per l’Italia”. I favori della “cupola” alla Lazio. La Juve riparte voltando pagina in fretta: nuovo Cda.

12/06 Girando da Borrelli “Nessuna gara era preordinata”. Ascoltato il dipendente della Federcalcio Galati “Chi si oppone viene vessato”. Anche la Samp nell’indagine. Blatter “Trovati i problemi ora si va verso le soluzioni”. La Lega va verso la riscrittura del regolamento. E poi Galliani, Sacchi, Di Pietro, Campana, Pescante.

11/06 Una domenica tranquilla. Lunedì Giraudo da Borrelli. Il Legale di Titomanlio “Nessun muro di reticenza”. Trezeguet “Aspettiamo la giustizia sportiva”. Gli sponsor della Juve ripongono la loro fiducia nella società

10/06 Borrelli si concede una pausa. Il Presidente Cellino “Rossi chieda consigli ai presidenti onesti”. Secondo il legale di Lotito il campionato slitta a dicembre. Del Piero “Spero che per la Juve si risolva nel migliore dei modi” L’assistente Titomanlio: “Pronti a collaborare”

09/06 Borrelli contro un “muro difensivo concordato”. Maxi audizione con Meani (Milan): quasi otto ore. Non esiste alcun super teste. Tre ore di interrogatorio per Carraro e tre anche per Pieroni. Pirrone replica a Bergamo: “Io scarso e onesto, lui invece?”. Catricalà “Presto regole per i procuratori”. Adiconsum presenta uno studio sugli errori arbitrali dal 2002 al 2004. Avv. Coppi: “Il Coni potrebbe costituirsi parte civile”

08/06 Bergamo interrogato per nove ore “Fatto fuori da Pairetto e Lanese”. Per Pairetto sei ore di interrogatorio. Moggi dice no a Borrelli. Oggi tocca a Carraro. Della Valle “Non abbiamo fatto nulla di strano”. L’AIA rigetta il ricorso di De Santis: non andrà ai mondiali. Galliani ascoltato per due ore. L’Antitrust collabora con Rossi

07/06 Interrogatori fiume per De Santis e Paparesta. Borrelli: “Nessun pentito. Entro 10 giorni la relazione alla Procura sportiva”. La Commissione Cultura della Camera avvierà un indagine. Pirrone: “Già da tempo denunciavo pressioni”. Gaucci Jr: “C’è ancora paura della ‘cupola’

06/06 Borrelli mette sotto torchio gli arbitri. No Intertoto per il calcio italiano. E Rossi incassa l’ok di Uefa e Fifa. Corioni: “Girando la mente, Galliani gli obbediva”. Lazio e Juve nel mirino di Borrelli. Rossi incontra Galliani: Nessuna accordo sulla gestione della Lega. Blatter “Felice della reazione delle autorità italiane”

05/06 Borrelli a tutto campo, vuol vederci chiaro su tutto. E il Coni ricorre alla Caf per la sentenza su Agricola per il doping. Mazzarri ascoltato dal PM di Napoli. Cesare Geronzi ascoltato per due ore dai PM. L’ex segretaria della CAN, Fazi, non risponde. Pelè “Spero che la giustizia punisca tutti”. Blatter “Ci vogliono arbitri professionisti”

04/06 Borrelli in azione: L'arbitro Pirrone interrogato per tre ore. Il Milan si ribella: “Una campagna contro”. Lite in un bar per calciopoli, ci scappa il morto

03/06 Cannavaro e Trezeguet interrogati dai PM a Roma. La Procura di Torino vuol riaprire l’inchiesta sulle designazioni. Undici giorni per rifondare la Juve. Somma “Non cambia nulla. Moggi resterà sempre un grande”

02/06 Il procuratore Borrelli pronto per il maxiprocesso. Ombre sulla partita Udinese-Milan del 2005: Galliani e Pozzo non ci stanno. Galliani: “Siamo stati danneggiati”. Il Legale di Moggi replica a Galliani “Ha letto tutte le intercettazioni?”. Spalletti in procura a Napoli.

01/06 Il commissario Rossi: “Una situazione che non pensavo così grave”. Secondo l’ex vicecapo dell’Ufficio indagini Juve e Fiorentina in B. Galliani pronto a lasciare. Preziosi sentito dalla Procura di Napoli. Nevio Scala: “Tutto deprimente. Con gli azzurri si può andare avanti”.

31/05 Calcio nel caos: Lotito ai PM: “Lazio pulita”. Il difensore di Moggi: “Il Milan il vero potere”. I rossoneri "Manovre diversive". Petrucci “Voltiamo pagina, torniamo a parlare di sport”. Verdone “Di fronte allo scandalo del calcio mi vergogno di essere italiano”. Zeman “Io alla Juve? Non potrei. Ipotesi Baggio? sarebbe solo per immagine”.

29-30/05 Calcio nel caos: Caso Gea,sentito l'arbitro cosentino Palmieri: “Mai rilasciato interviste”. Lazio nei guai: aggiotaggio per Lotito. Niente incarichi sportivi per i magistrati del CSM. Avv. Grassani “Milan in B, ipotesi per ora non ipotizzabile”. Del Piero “Orgoglioso di essere juventino”. V.Franza "Ipotesi A per il Messina". Ieri sentito Della Valle.

28/05 Calcio nel caos: Per Borrelli una settimana intensa. Bonfrisco “Paparesta fuori dalle regole”. Gattuso: “Qualcuno sputa nel piatto”.

27/05 Calcio nel caos: L’inchiesta entra nel vivo. Borrelli al lavoro e Lippi difende il figlio. Commissario Rossi: “Sconti per nessuno”. Sacchi e Agnolin: “Chi ha sbagliato paghi”. Lippi: “In Italia chi è indagato è già condannato”. Peruzzi accusa: “Moggi il pastore e noi il gregge”.

26/05 Calcio nel caos: Gli atti passano a Borrelli: Parte ufficialmente “Piedi Puliti”. Galliani rimane solo, si dimette Zamparini. Gigi Riva: “Beckembauer ha parlato da bambino”. Cossiga: “Tangentopoli era più onesta”. Sacchi: “Torniamo al calcio di prima, senza banchieri e politica”. Il figlio di Lippi indagato a Roma e Milano.

25/05 Calcio nel caos: Interrogatori a Napoli e Roma e perquisizioni della GdF. Cannavaro ci ripensa. Albertini: “Pensavo ci fosse sudditanza psicologica, invece...”. Cecchi Gori “Affossato perchè scomodo. I 5 anni più brutti della mia vita”. Licenza Uefa per 14 club: manca la Lazio. I tiofosi si costituiscono parte civile. Gli ex vogliono Boniperti presidente della Juve

24/05 Calcio nel caos: La Lega Calcio cerca nuove regole. Alla Gea e ad Alessandro Moggi oltre il 10% del mercato delle procure. Conti: “Lotta al conflitto d’interessi”. La Finanza nella sede del Crotone e della Reggina. Buffon in Procura. Galliani confermato in Lega. Cannavaro: “Gli scudetti della Juve, meritati”

23/05 Calcio nel caos: Il commissario della FIGC, Rossi, nomina il procuratore Borrelli capo ufficio indagini. Scatta “Piedi puliti”. A Napoli sfilano i testi. perquisita la sede della Torres

22/05 Calcio nel caos: Lippi rimane al suo posto. Moggi cita Berlusconi. Chieste le dimissioni di Galliani che le respinge, l’inchiesta va avanti. Moggi: “Un’imboscata di Galliani”. Guido Rossi: “Beckenbauer ne approfitta”. Avv. Stagliano “La Juve in B”

21/05 Calcio nel caos: Moggi ebbe un ruolo importante nelle elezioni di Carraro e Galliani. Tardelli replica a Beckenbauer “Anche in Germania c’è il marcio”. Chieste le dimissioni di Lippi. Le intercettazioni di De Santis

20/05 Calcio nel caos: Il potere assoluto di Moggi. Ora è fuga dalla Gea. Si dimette anche il Generale Attardi. Beckembauer: L’Italia la pagherà ai Mondiali. Le tifoserie di Messina, Crotone e Reggina non ci stanno

19/05 Calcio nel caos: La Gea controllava anche Reggina, Livorno e Siena. Gazzoni: “Le dimissioni di Carraro sono finte”. Interrogati Lippi e Zeman. Si dimette il Generale Pappa

18/05 Calcio nel caos: Il Commissario Rossi fa piazza pulita. Le intercettazioni di Carraro e Moggi che preparavano le elezioni in Lega. Menzionato Pisanu. Sospesi nove arbitri, la Finanza a casa di Moggi e nella sede della Juve

17/05 Calcio nel caos: Il Commissario Rossi al lavoro. Spunta il filone doping. Dopo il vertice delle Procure, nuovi accertamenti. Definite le competenze delle Procure di Roma e Napoli.

16/05 Calcio nel caos: Guido Rossi commissario della FIGC chiamato a sistemare il calcio e le sue regole. Petrucci rassicura Lippi “Verrò a trovarti con Rossi”.

 

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