Il Presidente della corte federale, De Lise, si
autosospende
01/07 Avrebbe dovuto emettere le sentenze definitive su calciopoli,
ma Pasquale De Lise ha deciso di autosospendersi. Il presidente
della Corte federale, l'organo di giustizia sportiva che nel maxiprocesso
per lo scandalo del pallone costituisce il secondo e definitivo
grado di giudizio, ha comunicato al commissario straordinario della
Figc che non fara' parte del collegio giudicante, che sara' presieduto
dal professor Piero Sandulli. De Lise ha comunicato oggi ''al commissario
straordinario della Figc, professor Guido Rossi, la propria intenzione
di non presiedere l'eventuale giudizio di secondo grado relativo
al procedimento per illecito sportivo in corso davanti alla Caf''
spiega in una nota la Figc. ''Per evitare qualsiasi strumentalizzazione
- prosegue - De Lise ha deciso di non far parte del collegio che
dovra' occuparsi del giudizio di appello''. Il collegio della corte
federale sara' presieduto dal componente anziano, il professor Piero
Sandulli'' Una scelta di opportunita' per evitare strumentalizzazioni,
visto che De Lise e' anche presidente del Tar de Lazio, tribunale
questo che non dovrebbe costituire l'ultima spiaggia per i deferiti
dello scandalo, visto che Rossi ha stabilito che il processo di
esaurisce con due gradi di giudizio. Ma diversi, tra quelli rinviati
a giudizio, hanno gia' manifestato l'intenzione di non fermarsi
alla sola giustizia sportiva e di voler ricorrere anche al Tribunale
amministrativo. La decisione era in itinere, proprio per i dubbi
che gia' negli ultimi giorni erano stati sollevati sulla presunta
incompatibilita' dei due ruoli rivestiti da De Lise. Ma oltre al
doppio incarico anche nel Tribunale amministrativo, l'unico a cui
si puo' ricorrere nei procedimenti sportivi (ma non in questo secondo
quanto annunciato dal commissario), c'era un'altra ragione di opportunita'
che avrebbe spinto De Lise a restare alla finestra: il presidente
della Corte si sarebbe trovato a giudicare, in appello, alcuni dei
massimi dirigenti sportivi, quegli stessi che in passato hanno nominato
i membri degli organi di giustizia sportiva. De Lise compreso.
Week end tranquillo prima del maxiprocesso
01/07 Giusto un paio di gironi di riposi e dopo il week-end di
studio i legali delle quattro societa' e dei 26 deferiti da lunedi'
dovranno rispondere davanti la Corte d'appello federale delle accuse
mosse nei loro confronti dall'ufficio indagini della Figc e dal
procuratore Stefano Palazzi. Nonostante i nomi illustri coinvolti
nello scandalo calciopoli siano diversi, l'attenzione di tutti vertera'
sulla Juventus e sul suo futuro. La posizione della societa' bianconera,
come e' noto, e' quella piu' pesante con l'ipotesi della retrocessione
in B che giorno dopo giorno si fa sempre piu' concreta. Tutto dipendera'
da come la magistratura sportiva accogliera' la linea difensiva
della Juve. Se la Caf riconoscera' al club torinese la sola responsabilita'
oggettiva, ammettendo che Moggi e Giraudo agivano alle spalle della
societa', allora i tifosi bianconeri (oggi in 50 mila circa in piazza
per esprimere il proprio appoggio al nuovo progetto) possono ben
sperare. Ma se invece, come pare, alla Juventus verra' imputata
la responsabilita' diretta, la discesa nel campionato cadetto sembra
inevitabile. Il neo presidente Giovanni Cobolli Gigli si e' comunque
detto fiducioso, ritenendo "la memoria difensiva eccellente",
anche se e' pronto a inchinarsi "a quello che sara' il verdetto
della giustizia sportiva". Ore di tensione anche in casa di
Milan, Lazio e Fiorentina, le altre tre squadre sul banco degli
imputati. Chi rischia di meno e' la societa' rossonera, perche'
Meani, il personaggio "piu' scomodo", rimane pur sempre
un tesserato e Galliani deve rispondere di slealta' sportiva ma
non di illecito. Diverso il discorso per le altre due, dove Claudio
Lotito da un lato e i fratelli Della Valle dall'altro si trovano
in una posizione piuttosto scomoda e le accuse di cui devono rispondere,
se provate, rischiano di mettere seriamente nei guai le rispettive
societa'. Poi bisognera' vedere come se la caveranno i legali dei
vari Carraro, Mazzini, De Santis, Pairetto e Bergamo ma finora,
in questo mare di ipotesi, c'e' una sola certezza e cioe' che le
sentenze devono arrivare in tempi brevi. Alla finestra c'e' la Uefa,
che aspetta dal commissario straordinario Guido Rossi la lista delle
squadre per le coppe europee. Ma alla pazienza dell'ente europeo
c'e' un limite.
Pessotto migliora, apre gli occhi e riconosce
le persone.
01/07 Reagisce, Gianluca Pessotto, alle cure dei medici e dal suo
letto del reparto di rianimazione al quarto piano dell' ospedale
Molinette apre gli occhi e riconosce le persone durante i brevi
momenti in cui l' azione dei sedativi e' stata piu' leggera. La
moglie Reana che da cinque giorni trascorre lunghe ore al suo capezzale
accenna un timido sorriso, il primo da quando si e' trovata infilata
in questo tunnel drammatico: ''Sono piu' sollevata, mi ha riconosciuto'',
mormora. In mano stringe i disegni commoventi delle due figlie,
Federica di 10 anni e Benedetta di 5. Sono immagini di amore e di
speranza infantile: grandi cuori rossi, un prato pieno di fiori
con tutta la famiglia unita e serena. ''Come Pessotto combatto e
lotto'' e' la scritta che campeggia su uno striscione esposto oggi
durante il corteo dei 20 mila tifosi bianconeri e poi sistemato
davanti alle Molinette, dove circa 300 tifosi sono andati a manifestare
la loro solidarieta' all' ex giocatore bianconero. Ed in effetti
dopo le paure dei primi giorni, l' ex terzino sembra lottare e reagire
positivamente alle sollecitazioni dei medici e delle persone care
che gli sono vicine, come la moglie Reana. ''Durante le finestre
di sedazione - dice in termini medici il bollettino diffuso oggi
dai sanitari delle Molinette - si mostra cosciente ed entra in relazione
con l' ambiente circostante''. I medici hanno pero' voluto smentire
una serie di notizie diffusesi in mattinata sul fatto che Pessotto
ieri sera avesse visto la partita dell'Italia contro l' Ucraina
e che si fosse commosso alla dedica a lui fatta della vittoria azzurra
da parte di Zambrotta. ''E' impossibile, se fosse cosi' sarei molto
contento'', ha affermato Marco Rapellino, il direttore del Risk
management dell'ospedale. ''Ieri - ha proseguito - non eravamo in
grado di dire se stringesse la mano coscientemente, perche' era
soltanto vigile, adesso puo' eseguire ordini semplici, quindi a
tratti, durante le finestre di sedazione, muove gli occhi e da'
dei segnali di comprendere cio' che gli viene detto. Anche se si
vedesse una lacrima - ha pero' precisato Pier Paolo Donadio, primario
del reparto di Rianimazione - non significherebbe necessariamente
pianto o commozione, al massimo potrebbe essere il dolore causato
dall'abbassamento del livello dei sedativi''. ''Il nostro scopo
adesso - ha proseguito Donadio - e' portarlo lentamente, quindi
in alcuni giorni, a uno stato in cui con pochissimi sedativi non
abbia piu' dolore, resti sonnolento, ma inizi a respirare autonomamente''.
Circolazione, respirazione e funzionalita' renale sono stabili.
E' stata eseguita una nuova fibroscopia bronchiale per vedere se
vi e' presenza di sangue nei bronchi e il risultato e' che non ve
n' e' ''in eccesso''. Per quanto riguarda il grosso ematoma retroperitoneale,
sara' eseguita nei prossimi giorni un'altra tac: ''Per ora - ha
detto Rapellino - non abbiamo segni esterni di particolari infezioni.
I rischi piu' grossi di complicanze restano un'insufficienza renale
o la polmonite''. Anche oggi il via vai di amici e familiari e'
stato continuo: il presentatore Massimo Giletti, il comico Max Pisu,
gli ex compagni di squadra Montero (giunto appositamente dall' Uruguay)
e Michelangelo Rampulla, cosi' come l' altro juventino Alessandro
Birindelli. ''Certo, questo e' un momento difficile per il calcio
- ha detto Birindelli - ma cio' che adesso importa e' che c' e'
un amico che sta male. Ho ancora i brividi perche' con Gianluca
abbiamo condiviso tante battaglie sul campo, tanti momenti felici
e cene e adesso l' emozione e' forte. Lui e' l' immagine di una
persona pulita, seria, e' un esempio da seguire. Siamo scossi e
la cosa piu' importante adesso e' stargli vicino. Vogliamo riaverlo
al piu' presto perche' ci manca''. E' un toccante messaggio di speranza
quello invece comparso su uno degli striscioni bianconeri che da
giorni sono stati posizionati dai tifosi all' ingresso dell' ospedale.
E' di una donna che racconta di avere compiuto lo stesso gesto di
Pessotto, ma di avercela fatta a salvarsi. ''Forza, non mollare
Gianluca, preghero' per te'', scrive la donna, che si firma Tiziana.
''Sette anni fa - racconta - con un crocifisso tra le mani feci
la stessa cosa anch' io. Ma sono tornata per mio figlio, tu fallo
per i tuoi figli e per tutti quelli che ti vogliono bene''. E conclude:
''Ti sono vicina''.
La moglie di Pessotto “Sono più sollevata”
01/07 ''Adesso che Gianluca ha aperto gli occhi sono piu' sollevata''.
Reana Pessotto, moglie dell' ex calciatore bianconero, pronuncia
queste parole di speranza con un timido sorriso. E' il primo dopo
cinque giorni di continua presenza al capezzale del marito nel reparto
rianimazione dell' ospedale Molinette. Gli occhi nascosti come sempre
dietro grandi occhiali da sole scuri, con i segni sul volto della
grande sofferenza conseguenza della grande paura di questi giorni
Reana appare anche piu' disponibile a parlare dopo la sfuriata che
fece ai cronisti 24 ore dopo il ricovero del marito per respingere
quelle che aveva definito le ''balle'' scritte sui giornali. ''Aspettavo
questo momento - aggiunge - da tanti giorni. Adesso che sta meglio
ho piu' fiducia. Mi guarda e mi riconosce di sicuro''. Il volto
piu' disteso oggi ce l' hanno anche Vanni, il fratello di Gianluca
e il papa' Remigio, cosi' come la mamma di Reana e gli altri parenti
che sono andati a fargli visita. Dalle sue bambine, Benedetta di
5 anni e Federica di 10, papa' Gianluca oggi ha ricevuto in dono
altri due disegni, portati alle Molinette dai parenti. Benni, come
in famiglia chiamano tutti la piu' piccina, ha disegnato per il
babbo quattro cuori: quello di mamma e' gigante e rosso, quello
di papa' e' altrettanto grande e blu, poi accanto, piccolini, ci
sono il suo e quello della sorella. Nel disegno di Fede, la piu'
grande, invece compaiono papa' e mamma e soltanto lei senza la sorellina
con intorno un prato stracolmo di fiori e un sole coloratissimo.
Questa sera Reana e gli altri familiari sono entrati convinti del
fatto di poter far vedere a Gianluca sia questi disegni sia quelli
mandati al papa' dalle bambine nei giorni scorsi. Sono proseguite
intanto anche le visite di compagni di squadra e amici, tra cui
Paolo Montero, giunto appositamente ieri dall' Uruguay, che rimarra'
una settima proprio per tornare ogni giorno da Gianluca, Michelangelo
Rampulla, dirigente bianconero per i rapporti con le tifoserie,
il presentatore televisivo Massimo Giletti e il comico Max Pisu.
A Torino la giornata dell’orgoglio bianconero,
in 20.000 in corteo
01/07 Dopo quella celebre dei ''40 mila'' dipendenti della Fiat
nel 1980, Torino si e' resa protagonista oggi di un'altra marcia
storica, quella dei 20 mila, tanti i tifosi della Juventus raccoltisi
a manifestare solidarieta' e fede immutata nei colori bianconeri
in questo momento difficile. Anche se il paragone usato da alcuni
giornali e' stato un po' irriverente, perche' oggi erano in ballo
solo valori sportivi e non sociali, come la difesa del posto di
lavoro, la citta' ha comunque vissuto una giornata intensa sul piano
emotivo e il numero di partecipanti, anche se di molto inferiore
al previsto, si e' rivelato comunque consistente, vista la canicola
estiva. Gli juventini sono arrivati da tutta Italia, soprattutto
dal centro nord, si sono sobbarcati i sei chilometri di percorso
inneggiando continuamente con cori da stadio, sventolando bandiere
bianconere, italiane, o raffiguranti icone come l'avvocato Agnelli
e Gian Luca Pessotto, il simbolo della purezza dello sport e dei
valori bianconeri da salvare. ''Come Pessotto combatto e lotto'',
aveva scritto un tifoso su un bandierone italbianconero; ''Pesso,
risvegliaci da un incubo'', riportava un altro. La parte del leone,
quanto a striscioni, l'hanno fatta gli ultras, divisi nei due gruppi
principali, i ''Drughi'', primi promotori della manifestazione,
insieme agli ''Arditi'', che hanno dettato i tempi del corteo con
megafoni, da due camioncini. Gente dei club era arrivata da piu'
parti: si leggevano i nomi di Modena, Genova, Pistoia, Fano, Piacenza,
Verona, Trento, La Spezia e, naturalmente, quasi tutte le citta'
e i grossi centri del Piemonte. Unico o quasi, spiccava uno striscione
del Sud, Modugno, cittadina pugliese che rappresentava il Mezzogiorno
bianconero, il grande assente per comprensibili motivi logistici.
Cori da stadio, stessi slogan di sempre, pochissimi i riferimenti
alle vicende giudiziarie e sportive recenti della Juventus. Solo
alla fine, giunti a destinazione davanti alla sede del club, si
e' levato dagli ultras il grido: ''Giu' le mani dalla Juventus''.
Ma era palpabile un certo imbarazzo, che ha indotto a non affrontare
direttamente argomenti scabrosi. La marcia si e' cosi' confermata
una attestazione di juventinita' e di fede nei colori bianconeri
proprio nel momento piu' difficile, quello di ''calciopoli''. Lo
stesso spirito che ha indotto qualche vip tifoso, come gli uomini
di spettacolo Massimo Giletti e Max Pisu, l'ex presidente della
Regione Piemonte, Enzo Ghigo, il parlamentare torinese di Forza
Italia, Guido Crosetto, l'ex parlamentare di Rifondazione Comunista,
Nerio Nesi, a regalare minuti di partecipazione simbolica. Era scontata
anche la presenza di personaggi legati storicamente e affettivamente
alla societa', come il figlio di Gaetano Scirea, Riccardo e il responsabile
del coordinamento dei club, Michelangelo Rampulla. Ci e' scappato
qualche petardo di troppo, in questo clima da stadio, ma non si
sono verificati incidenti significativi, a parte un tafferuglio
iniziale di lieve entita' con il lancio di oggetti e pietre contro
le finestre di un uomo che aveva indossato il cappellino granata.
Qualche slogan contro il Milan (ma soprattutto Galliani e Berlusconi),
non ha innescato ulteriori micce emotive. Il presidente bianconero,
Giovanni Cobolli Gigli, si e' affacciato al balcone della sede bianconera
e ha salutato la folla, pronunciando un paio di brevi frasi che
si sono perse nel frastuono generale: ''Siamo con voi nel cercare
di tenere alto il nome della Juventus, che e' soprattutto un patrimonio
dei tifosi. Risorgeremo insieme''.
Secondo un indagine Moggi colpevole del calciopoli
e Del Piero con Elkann fautori della rinascita della Juve
01/07 Moggi responsabile principale del disastro che ha colpito
il calcio italiano, Del Piero ed Elkann alfieri della rinascita
juventina. Questo emerge da un sondaggio IPR Marketing sulle vicende
giudiziarie che il calcio italiano sta vivendo. "Calciopoli"
non e' stata una sorpresa, secondo il "campione" costituito
da mille torinesi. In molti se lo aspettavano "in quanto il
calcio italiano e' da tempo un mondo corrotto e dominato dai soldi".
E anche i non juventini pensano che il Milan sia coinvolto nello
stesso modo. I tifosi bianconeri puntano su John Elkann e Alessandro
Del Piero per la rinascita. Il 56 per cento degli interpellati non
ha dichiarato alcuna sorpresa, percentuale che cresce al 57 per
cento nella fascia giovanile e al 62 per cento tra gli adulti fino
a 50 anni. Anche tra i tifosi della Juventus c'e' una larga percentuale
(45%) di persone non sorprese dalla scandalo. Il 26 per cento ha
mostrato un duro giudizio: "Ero convinto che quello del calcio
fosse un mondo corrotto". Per quanto riguarda le responsabilita',
per il 58 per cento del "campione" la Juventus e' responsabile
come le altre squadre. Piu' convinti (73 per cento) i tifosi bianconeri.
In ogni caso per il 54% le accuse rivolte al team bianconero sono
ritenute giuste "perche' misurate rispetto alla responsabilita'
della squadra". C'e' poi quasi un plebiscito (61 per cento)
nell'indicare Luciano Moggi come il dirigente con le maggiori responsabilita'.
Soltanto il 3 per cento punta il dito contro l'ex amministratore
delegato Antonio Giraudo. Sulla punizione adeguata i pareri divergono:
il 25 per cento pensa ad una retrocessione in serie B senza penalizzazione,
il 21 ad una penalizzazione ma rimanendo in serie A con la revoca
degli ultimi due scudetti, il 18 ad una retrocessione in serie C
(opzione, naturalmente, non presa in considerazione dal popolo juventino:
soltanto il 4 per cento ne e' convinto). Per quanto concerne il
futuro i tifosi juventini mettono Alessandro del Piero in testa
alle preferenze, con il 19 per cento. Per John Elkann c'e' il 18&
di preferenze, per Tardelli il 14 per cento, per Andrea Agnelli
il 10. Il neo presidente Giovanni Cobolli Gigli, al momento poco
conosciuto, non e' molto gettonato. Tutti sono pero' convinti che
torner5 la prestigiosa squadra di un tempo. Ancora, l'allenatore.
La stragrande maggioranza (62 per cento) pensa che Fabio Capello
fosse a conoscenza di quello che stava accadendo. Nonostante questo,
poco piu' meta' degli interpellati (47 per cento) lo vuole ancora
sulla panchina bianconera. Se questo non dovesse avvenire, il piu'
gradito a prendere il suo posto e' Dino Zoff (38 per cento) seguito
da un altro grande ex, Didier Deschamps (18 per cento), le cui quotazioni
salgono se se si prende in considerazione il campione dei tifosi
juventini. Buone quotazioni anche per Roberto Donadoni (16 per cento)
mentre l'opzione di Alberto Zaccheroni non trova grandi favori (9
per cento). Infine l'immagine, che secondo il sondaggio Ipr-Marketing
e' poco considerato: per il 55 per cento l'influenza e' molto forte.
Una linea su cui sono tutti d'accordo: giovani, anziani, tifosi
e gente per nulla interessata al calcio.
Servizi precedenti
30/06
Secondo i legali di Bergamo e Pairetto, intercettazioni
inutilizzabili nel processo. Entro il 26 luglio
il nuovo presidente di Lega (che non sarà un presidente di
club) e nuove regole. La Lazio contesta la nomina di Rossi.
Si affilano le armi per il processo.
Galliani assicura “Tutti i club di A e B sono in regola”.
Il rinvio non preoccupa la UEFA. Cellino:
I dirigenti abbiano diritto a difendersi. Quadro
clinico grave per Pessotto, ma lui resiste.
29/06:
Il processo al calcio parte ma viene rinviato
a lunedì. Si inseriscono cinque club. Ministro
Melandri “Nessuna amnistia, dal processo mi aspetto giustizia.
Moggi doveva presentarsi”. Il Codacons chiede la diretta
TV del processo. Quattro club a rischio.
Rossi: “Nessuna sorpresa, tempi rispettati”. Le
memorie difensive e le istanze dei club. Dattilo:
“Dopo la gogna nessuno parla della mia estraneità”.
Parte la nuova Juve. Per
Pessotto un cauto ottimismo
28/06
Parte il maxiprocesso su ‘calciopoli’.
Borrelli “Nessuno screzio con Palazzi.
Spero tempi rapidi per il processo”. Delio Rossi “Il
processo non cambierà il giudizio dei tifosi”. Aliberti
“La Covisoc un sistema truccato”. Foti “La
Reggina indipendente da Juve e Moggi”. Gazzoni
pronto a costituirsi parte civile. De Santis
vuole denunciare Ancelotti. Migliora lievemente
Pessotto. La moglie chiede rispetto. L’Antitrust
diffida Mediaset per i diritti TV “Solo sul digitale terrestre”
27/06
Ripartita a pieni giri l’indagine di
Borrelli. Cellino batte i pugni. Moggi in TV attacca Carraro e le
lobby del pallone. Moratti chiede trasparenza.
Perquisita la sede del Sora. Pessotto
vola giù dall’abbaino della sede della Juve: è
gravissimo. L’anno più nero della Juve. Baldini
“Sostituire anche Palazzi”. La
Commissione cultura della Camera vara il programma di indagine.
GEA: A Roma le audizioni di Capello e Giraudo
26/06
Riparte l’inchiesta di Borrelli con
le comprimarie, sentito l’Arezzo. Arriva
il processo, i legali della difesa cercano scappatoie. Tronchetti
Provera d’accordo con Moratti “Gli scudetti agli onesti”.
Ancora un mese da presidente di Lega per Galliani.
Piazzola “Indagate su Zeman”. Baldini
“Cambiate le persone in ufficio indagini ma non è cambiato
il giudice Palazzi”. Le memorie di fensive
di Juve, Milan, lazio e Fiorentina
25/06
Moratti “Un colpo di spugna sarebbe
molto grave. Sentenze esemplari o vado all'estero”. Lolli
“Nessun colpo di spugna, le inchieste avanzano”. D’Ambrosio
“No all’amnistia. Lo scandalo è grave”.
Confermate le cene a casa di Giraudo con Pairetto,
Bergamo e Moggi. Bergamo “Meani si interessava per
conto di Galliani”. Carlo Piazzola “Allontanato
dal sistema. Il mondo del calcio deve chiedere scusa a Sensi ”
24/06
Lunedì Borrelli riprende il lavoro.
Nel suo mirino le iscrizioni ai campionati e i diritti TV. Commissario
Rossi “Potrei cambiare il format dei campionati. Vietate le
vendite dei marchi”. Gazzoni (Bologna) “Iscrizioni
fasulle per anni”. Corbelli si costituisce
parte civile contro Carraro e Della Valle. De Santis al contrattacco.
Il Financial Times scettico sulla retrocessione
della Juve. Le conclusioni dell’inchiesta
di Borrelli
23/06
Dopo i deferimenti spazio alla difesa. De
Santis attacca Ancelotti. Abete “Il
mondo del calcio attende giustizia”. Blatter: “In
Italia situazione seria ma Rossi e Borrelli sono preparati”.
Il processo partirà il 29 giugno.
Galliani “Ma quale secessione del calcio”. Della
Valle “Siamo innocenti”. I sociologi
sentenziano: Il calcio un business e non più uno sport
22/06
Scattano i deferimenti. Nel calderone Juve,
Milan, Fiorentina e Lazio. Galliani lascia la Lega. Le
accuse e i nomi. Costituito il collegio giudicante. La
Juve: verificheremo le accuse. La Fiorentina pronta a difendersi.
Berlusconi “Mai avuto vantaggi in campo”.
Garrone “Giorni difficili, ma la Sampdoria
è fuori”. Speculazioni in borsa:
in rialzo i titoli di Lazio, Juve e Milan
21/06
Domani i deferimenti, Di Sebastiano segretario
della FIGC. Ghirelli si dimette. Abete:
Il deferimento dopo le 18 segno di buon senso. Lippi
“Non so niente dei deferimenti”. La Porta (Barça)
“Moggi in Spagna non potrebbe esistere”. Berlusconi:
“Il Milan defraudato”. Perquisita
la sede dello Standard Liegi. Zamparini (Palermo)
“Faremo la Champions League”
20/06
Cominciano i deferimenti, in moto gli avvocati.
I parlamentari scrivono a Rossi “Ora
ripescaggi trasparenti”. Prosegue l’indagine
disciplinare del CSM sui magistrati coinvolti in calciopoli. De
Santis a Matrix racconta la sua verità. Caselli ribatte
a De Santis “Mai parlato di arbitri con lui”. Oriali:
“Gli scudetti revocati non interessano all’Inter”.
Il Ministro Amato ironizza “Mi spiace
che il ‘Toro’ non possa incontrare la Juve”. Gattuso
“Assurdo andare in B per un trapianto di capelli”
19/06
Borrelli chiude l’inchiesta con una
relazione di 180 pagine. Ora tocca a Palazzi “Il
calcio deve rimanere imprevedibile. Il sistema può
guarire”. A rischio la sponsorizzazione
degli arbitri. Quattro arresti per il caso Gaucci. Andreotti
“Qualcuno pagherà dazio”. Zamparini
(Palermo) “Si torni al sorteggio integrale”
18/06
Si tirano le somme. Dal Palazzo fanno sapere
che useranno il pugno di ferro. In attesa
della relazione di Borrelli. Gentile (FI) alla procura di
Napoli “Sentire Pagliuso sulla estromissione del Cosenza”.
Il Genoa va in B, ma Preziosi non festeggia
“Troppa rabbia”. 30 mila tifosi
rossoblu festeggiano la fine di un incubo
17/06
Il difensore Antonaccio denuncia su di un
libro la “realtà oscura” della serie C. “Corruzioni,
compromessi e ricatti”. L'ex Presidente
del Cosenza, Pagliuso, aspetta la chiamata del Procuratore Borrelli
(Video con intervista) anche per la C. Il Procuratore Borrelli
prepara le relazioni. Nella prima tranche
d’inchiesta ci sono Juve, Lazio, Fiorentina, Milan, Samp.
Petrucci “Di amnistia non se ne parla
proprio”
16/06
Ripresi gli interrogatori, sentiti Garrone
e Marotta. Rossi completa la CAF. Processo vicino. Dai
politci tifosi del Torino un no all’amnistia: “Ed ora
restituiteci lo scudetto del 1927” . Dalla CAF alla
Corte Federale rito abbreviato. Stabiliti tempi e modalità
del processo. Secondo Adiconsum falsato il
30% delle partite del campionato 2003/04. La
Fiorentina replica a Preziosi: “La cena con Moggi c’è
stata, ma nessuna festa”. Cellino (Cagliari) “Mi
auguro che tutto sia un grosso errore. Serve una presidenza super-partes”
15/06 Il calabrese Ruperto nominato presidente
della CAF. Pagliuso (Cosenza) “Adeguarsi
allo strapotere Juve dava privilegi”. Chiesta audizione a
Borrelli. Il CSM vieta ai magistrati di occuparsi di giustizia
sportiva. Revocati tutti gli incarichi. Ministro
Melandri “Si va verso la vendita collettiva dei diritti televisivi”.
Rossi “Se Galliani è in conflitto
di interessi non è un mio problema”.
14/06
Il Commissario Rossi nomina Agnolin commissario
dell’Associazione Arbitri. Casarin “L’arbitro
torni ad essere l’uomo misterioso”. L’azzeramento
della CAF è questione di ore. Si va verso la nomina di Ruperto.
Pagliuso chiede la riammissione in serie B
del Cosenza Calcio 1914. Intercettazioni sui
PM. Paparesta si difende: “Carriera stroncata se denunciavo
l’irruzione di Moggi”. Prosegue
l’inchiesta GEA. A Napoli prosegue l’inchiesta
stralcio che riguarda giudici e polizia. La
Juve ricomincia da Cobolli Gigli e Tardelli
13/06
Chiuso il primo filone di indagini. Il
Presidente della Corte d’Appello Federale, Martellino, si
difende. Processo doppio. Si allarga l’inchiesta del
CSM. Mercoledì le decisioni del plenum. Abete
e De Rossi: Nessuna amnistia anche se vinciamo. Buffon
“Bello sudare la maglia per l’Italia”. I
favori della “cupola” alla Lazio. La
Juve riparte voltando pagina in fretta: nuovo Cda.
12/06
Girando da Borrelli “Nessuna gara era
preordinata”. Ascoltato il dipendente
della Federcalcio Galati “Chi si oppone viene vessato”.
Anche la Samp nell’indagine. Blatter
“Trovati i problemi ora si va verso le soluzioni”. La
Lega va verso la riscrittura del regolamento. E poi Galliani,
Sacchi, Di Pietro, Campana, Pescante.
11/06
Una domenica tranquilla. Lunedì Giraudo
da Borrelli. Il Legale di Titomanlio “Nessun
muro di reticenza”. Trezeguet “Aspettiamo la
giustizia sportiva”. Gli sponsor della
Juve ripongono la loro fiducia nella società
10/06
Borrelli si concede una pausa. Il
Presidente Cellino “Rossi chieda consigli ai presidenti onesti”.
Secondo il legale di Lotito il campionato slitta a dicembre. Del
Piero “Spero che per la Juve si risolva nel migliore dei modi”
L’assistente Titomanlio: “Pronti a collaborare”
09/06
Borrelli contro un “muro difensivo concordato”.
Maxi audizione con Meani (Milan): quasi otto ore. Non
esiste alcun super teste. Tre ore di interrogatorio per Carraro
e tre anche per Pieroni. Pirrone replica a
Bergamo: “Io scarso e onesto, lui invece?”. Catricalà
“Presto regole per i procuratori”. Adiconsum
presenta uno studio sugli errori arbitrali dal 2002 al 2004.
Avv. Coppi: “Il Coni potrebbe costituirsi parte civile”
08/06
Bergamo interrogato per nove ore “Fatto
fuori da Pairetto e Lanese”. Per Pairetto sei ore di interrogatorio.
Moggi dice no a Borrelli. Oggi tocca
a Carraro. Della Valle “Non abbiamo
fatto nulla di strano”. L’AIA rigetta il ricorso
di De Santis: non andrà ai mondiali. Galliani
ascoltato per due ore. L’Antitrust collabora con Rossi
07/06
Interrogatori fiume per De Santis e Paparesta.
Borrelli: “Nessun pentito. Entro 10
giorni la relazione alla Procura sportiva”. La Commissione
Cultura della Camera avvierà un indagine. Pirrone:
“Già da tempo denunciavo pressioni”. Gaucci
Jr: “C’è ancora paura della ‘cupola’”
06/06
Borrelli mette sotto torchio gli arbitri.
No Intertoto per il calcio italiano.
E Rossi incassa l’ok di Uefa e Fifa. Corioni:
“Girando la mente, Galliani gli obbediva”. Lazio
e Juve nel mirino di Borrelli. Rossi incontra
Galliani: Nessuna accordo sulla gestione della Lega. Blatter
“Felice della reazione delle autorità italiane”
05/06
Borrelli a tutto campo, vuol vederci chiaro
su tutto. E il Coni ricorre alla Caf per la
sentenza su Agricola per il doping. Mazzarri ascoltato dal
PM di Napoli. Cesare Geronzi ascoltato per
due ore dai PM. L’ex segretaria della CAN, Fazi, non
risponde. Pelè “Spero che la
giustizia punisca tutti”. Blatter “Ci vogliono
arbitri professionisti”
04/06
Borrelli in azione: L'arbitro Pirrone interrogato
per tre ore. Il Milan si ribella: “Una
campagna contro”. Lite in un bar per calciopoli, ci
scappa il morto
03/06
Cannavaro e Trezeguet interrogati dai PM a
Roma. La Procura di Torino vuol riaprire l’inchiesta
sulle designazioni. Undici giorni per rifondare la Juve.
Somma “Non cambia nulla. Moggi resterà
sempre un grande”
02/06
Il procuratore Borrelli pronto per il maxiprocesso.
Ombre sulla partita Udinese-Milan del 2005:
Galliani e Pozzo non ci stanno. Galliani: “Siamo stati
danneggiati”. Il Legale di Moggi replica
a Galliani “Ha letto tutte le intercettazioni?”.
Spalletti in procura a Napoli.
01/06
Il commissario Rossi: “Una situazione
che non pensavo così grave”. Secondo
l’ex vicecapo dell’Ufficio indagini Juve e Fiorentina
in B. Galliani pronto a lasciare. Preziosi
sentito dalla Procura di Napoli. Nevio Scala: “Tutto
deprimente. Con gli azzurri si può andare avanti”.
31/05
Calcio nel caos: Lotito ai PM: “Lazio
pulita”. Il difensore di Moggi: “Il
Milan il vero potere”. I rossoneri "Manovre diversive".
Petrucci “Voltiamo pagina, torniamo a parlare di sport”.
Verdone “Di fronte allo scandalo del
calcio mi vergogno di essere italiano”. Zeman “Io
alla Juve? Non potrei. Ipotesi Baggio? sarebbe solo per immagine”.
29-30/05
Calcio nel caos: Caso Gea,sentito l'arbitro
cosentino Palmieri: “Mai rilasciato interviste”. Lazio
nei guai: aggiotaggio per Lotito. Niente incarichi sportivi per
i magistrati del CSM. Avv. Grassani “Milan in B, ipotesi
per ora non ipotizzabile”. Del Piero
“Orgoglioso di essere juventino”. V.Franza "Ipotesi
A per il Messina". Ieri sentito Della Valle.
28/05
Calcio nel caos: Per Borrelli una settimana
intensa. Bonfrisco “Paparesta fuori
dalle regole”. Gattuso: “Qualcuno sputa nel piatto”.
27/05
Calcio nel caos: L’inchiesta entra nel
vivo. Borrelli al lavoro e Lippi difende il
figlio. Commissario Rossi: “Sconti per nessuno”.
Sacchi e Agnolin: “Chi ha sbagliato
paghi”. Lippi: “In Italia chi è indagato
è già condannato”. Peruzzi
accusa: “Moggi il pastore e noi il gregge”.
26/05
Calcio nel caos: Gli atti passano a Borrelli:
Parte ufficialmente “Piedi Puliti”. Galliani
rimane solo, si dimette Zamparini. Gigi Riva: “Beckembauer
ha parlato da bambino”. Cossiga: “Tangentopoli
era più onesta”. Sacchi: “Torniamo al
calcio di prima, senza banchieri e politica”. Il
figlio di Lippi indagato a Roma e Milano.
25/05
Calcio nel caos: Interrogatori a Napoli e
Roma e perquisizioni della GdF. Cannavaro
ci ripensa. Albertini: “Pensavo ci fosse sudditanza
psicologica, invece...”. Cecchi Gori
“Affossato perchè scomodo. I 5 anni più brutti
della mia vita”. Licenza Uefa per 14 club: manca la
Lazio. I tiofosi
si costituiscono parte civile. Gli ex vogliono
Boniperti presidente della Juve
24/05
Calcio nel caos: La Lega Calcio cerca nuove
regole. Alla Gea e ad Alessandro Moggi oltre
il 10% del mercato delle procure. Conti: “Lotta al
conflitto d’interessi”. La Finanza
nella sede del Crotone e della Reggina. Buffon in Procura.
Galliani confermato in Lega. Cannavaro:
“Gli scudetti della Juve, meritati”
23/05
Calcio nel caos: Il commissario della FIGC,
Rossi, nomina il procuratore Borrelli capo ufficio indagini. Scatta
“Piedi puliti”. A Napoli sfilano i testi.
perquisita la sede della
Torres
22/05
Calcio nel caos: Lippi rimane al suo posto.
Moggi cita Berlusconi. Chieste le dimissioni
di Galliani che le respinge, l’inchiesta va avanti.
Moggi: “Un’imboscata di Galliani”. Guido
Rossi: “Beckenbauer ne approfitta”. Avv.
Stagliano “La Juve in B”
21/05
Calcio nel caos: Moggi ebbe un ruolo importante
nelle elezioni di Carraro e Galliani. Tardelli replica a
Beckenbauer “Anche in Germania c’è il marcio”.
Chieste le dimissioni di Lippi. Le
intercettazioni di De Santis
20/05
Calcio nel caos: Il potere assoluto di Moggi.
Ora è fuga dalla Gea. Si dimette anche il Generale Attardi.
Beckembauer: L’Italia la pagherà ai Mondiali. Le
tifoserie di Messina, Crotone e Reggina non ci stanno
19/05
Calcio nel caos: La Gea controllava anche
Reggina, Livorno e Siena. Gazzoni: “Le dimissioni di
Carraro sono finte”. Interrogati Lippi
e Zeman. Si dimette il Generale Pappa
18/05
Calcio nel caos: Il Commissario Rossi fa piazza
pulita. Le intercettazioni di Carraro e Moggi che preparavano
le elezioni in Lega. Menzionato Pisanu. Sospesi
nove arbitri, la Finanza a casa di Moggi e nella sede della Juve
17/05
Calcio nel caos: Il Commissario Rossi al lavoro.
Spunta il filone doping. Dopo il vertice delle Procure, nuovi
accertamenti. Definite le competenze delle
Procure di Roma e Napoli.
16/05
Calcio nel caos: Guido Rossi commissario della
FIGC chiamato a sistemare il calcio e le sue regole. Petrucci
rassicura Lippi “Verrò a trovarti con Rossi”.