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Sport
Il calcio nel caos

 

Il Milan fa la voce grossa, Palazzi non ci sente: “Un campionato falsato”

24/07 La Corte Federale e' da questa sera in camera di consiglio per decidere le sorti di Juventus, Lazio, Fiorentina e Milan e di tutti i tesserati che hanno presentato ricorso alla sentenza di primo grado della Caf su calciopoli. Ascoltate le ultime arringhe difensive di Milan e Lazio e preso nota della replica conclusiva del procuratore federale Stefano Palazzi, che ha in sostanza ribadito il suo castello accusatorio accolto solo in parte in primo grado, la Corte presieduta da Piero Sandulli dovrebbe leggere il dispositivo domani sera, anche se manca ancora l'ufficialita'. Di certo, per Palazzi le difese hanno tentato di ridicolizzare le tesi della Procura e la Juventus puY anche sottolineare che manchino atti diretti a falsare singole partite ma e' evidente che "tutto un campionato e' stato falsato, come dimostra la telefonata tra Moggi e Bergamo del 9 febbraio del 2005". Una telefonata in cui l'ex dg bianconero e l'ex designatore discorrono di griglie ed arbitri. Per questo, secondo Palazzi, la Juve merita la C, come insegna il precedente del Genoa. La questione sulla imputabilita' di Diego Dalla Valle, poi, e' solo un cavillo: "Anche non fosse socio o azionista, la Fiorentina rispoderebbe comunque di responsabilit5 presunta". L'altra societa' che spera di riacquisire la A, la Lazio, potra' contare poco sull'acquisizione agli atti della deposizione resa alla Caf da Tombolini, il direttore di gara di Lazio-Brescia: "Una telefonata c'e' stata, e una sua successiva dichiarazione non puo' portare all'interpretazione autentica della stessa". Con il Milan, poi, Palazzi ha avuto un duro scontro con il legale Marco De Luca, secondo il quale sono da prosciogliere in toto Adriano Galliani, Leonardo Meani ed il club. L'attacco a Palazzi e' circostanziato: "L'illegittimita' sta nel fatto che il procuratore federale chiede qualche punticino in piu' per far perdere l'Europa al Milan. Ma cio' non e' contemplato dalla possibilita' sanzionatoria prevista". Palazzi insorge, Sandulli getta acqua sul fuoco e De Luca chiude il caso promettendo, al procuratore federale, una scatola di cioccolatini. Anche in appello il Milan ha confermato la posizione autonoma e ininfluente ai fini societari di Meani, 'degradato' gia' in primo grado a precario. Il proscioglimento per la Lazio ed il suo presidente Claudio Lotito e' stato richiesto anche dall'avvocato Vincenzo Siniscalchi, che evoca "atmosfere medioevali": "Se la cupola non esiste, come ha affermato la Caf, come si puo' dire che la Lazio abbia fatto parte di un sistema?". E poi, sempre secondo il legale dei biancocelesti, non puo' nemmeno raffigurare un illecito aver avuto contatti con Mazzini, l'ex vice presidente della Figc accostato anche alla Fiorentina. Per Gianluca Paparesta, il suo avvocato Pellegrino ha svelato che la procura dell'Aia si e' spinta sino alla richiesta della radiazione. Franco Carraro, infine, ha reso 'dichiarazioni spontanee' prendendo la parola a sopresa. Indagato dalla Procura di Napoli per associazione a delinquere e frode sportiva in merito a Lazio-Brescia, l'ex presidente della Federcalcio ha spiegato i termini della sua telefonata a Bergamo prima dell'incontro sotto inchiesta: "Gli ho detto di far attenzione ad una situazione delicata. Aggiungendo anche: se il Brescia merita, che vinca".

Palazzi “Un campionato falsato”

24/07 Arringa conclusiva del processo sul calcio da parte del procuratore federale Stefano Palazzi: "Tutto falsato". Prende atto delle difese, le definisce piu' volte 'legittime'. Ma vede la posta e rilancia. Il procuratore federale e' durissimo, cosi' come preannunciato. Nella sua arringa conclusiva smonta pezzo per pezzo le difese dei singoli imputati di calciopoli . Ribatte alle ridicolizzazioni delle tesi della procura con la forza del diritto. E si rimette alla professionalita' della corte che dovra' giudicare. "La vostra professionalita' vi consentira' di giudicare al meglio - ha detto Palazzi rivolgendosi alla corte - Avrete una particolare capacita' di giudicare proprio perche' siete in grado di capire che delle difese soggettive possono insinuare dubbi laddove invece non esistono affatto. Il nostro metro di valutazione delle prove e' stato rigoroso, anche se le difese, nel loro legittimo diritto, voglio ridicolizzare la posizione della procura". Palazzi affronta dapprima la questione della Lazio. "Non usate la testimonianza di Tombolini come prova a discarico - ha detto il procuratore federale -. Non e' possibile che il soggetto di una conversazione telefonica, l'arbitro Tombolini, possa darne un'interpretazione autentica. La sua deposizione e' inattendibile". 'Affaire Juventus', le accuse piu' dure. "E' stato falsato un intero campionato: mediante l'alterazione delle griglie - ha affermato Palazzi -. Qui c'e' la prova diretta, eppure si e' provata a ridicolizzarla. Spiego il motivo per cui noi abbiamo solo 2 prove dirette, con Bergamo protagonista. Semplicemente perche' sono gli unici due casi in cui Bergamo aveva il telefonino senza credito. Ci sono telefonate dirette di Moggi, che dimostrano l'alterazione totale del sistema durante tutto il campionato. Tutto questo in modo incontestabile, che non puo' essere messo in dubbio. Voglio sottolineare che tutto e' stato falsato, dalle griglie arbitrali alle promozioni degli arbitri internazionali". La Fiorentina aveva invocato l'estraneita' di Diego Della Valle dalla proprieta' dei 'viola'. "Se si accogliesse la difesa della Fiorentina - ha replicato Palazzi - non si potrebbe mai individuare alcuna responsabilita' nei soci di riferimento. C'era un patto tra la Fiorentina e il vicepresidente federale e il designatore, per riuscire a rimanere in serie A". Infine, i rossoneri. "La procura ha assunto una posizione assolutamente giuridica - ha detto Palazzi -. Tanto per sgombrare il campo: la procura non e' portatrice di alcun interesse personale. La procura ha svolto questo compito con dolore, perche' anche noi siamo appassionati di questo sport. La responsabilita' oggettiva del Milan e' pacifica". Prima di Stefano Palazzi ha parlato l'avvocato della Lazio: "C'e' una sostanziale incoerenza della decisione e delle motivazioni con alcune valutazioni di principio nella sentenza della Caf".

Eventuali ricorsi al TAR discussi il 10 agosto

24/07 Gli eventuali ricorsi al Tribunale amministrativo regionale del Lazio da parte delle società coinvolte nell' inchiesta sportiva su 'calciopoli' saranno discussi il prossimo 10 agosto. La firma del decreto di fissazione ha reso oggi ufficiale il calendario delle udienze estive davanti alla terza sezione del Tar, quella competente nell' ambito dei ricorsi su temi sportivi. A presiedere il collegio dovrebbe essere Francesco Corsaro. Dal decreto emerge che, per quanto riguarda il mese di agosto, l' unica udienza fissata è quella del 10. Cancellate, quindi, le precedenti ipotesi che hanno visto una fissazione dapprima per il giorno 7 del mese e successivamente per il giorno 11

Reggina: Foti, “solo clamore”. I tifosi “basta fango”. Il comune convoca un Consiglio

24/07 Giovedì scorso è stato iscritto nel registro degli indagati dalla Procura di Napoli con l'accusa di concorso in frode sportiva, ma il presidente della Reggina, Lillo Foti, è convinto che il suo 'calvario' sia cominciato prima: "Sto vivendo due mesi di grande aggressione e non è una frase fatta - ha dichiarato in un'intervista al programma 'La politica nel pallone' di GR Parlamento - sono molto sorpreso per quello che è successo pochi giorni fa. Io e la Reggina abbiamo la coscienza a posto e abbiamo sempre portato rispetto a tutti". Il presidente della Reggina contesta la necessità dell' avviso di garanzia nei suoi confronti: "Nell'atto ci sono notizie e intercettazioni che erano già note attraverso i media - ha spiegato Foti - credo si sia voluto fare soltanto un atto eclatante nei confronti miei e della squadra". Colui che da venti anni ha in mano le sorti della società calabrese mostra sicurezza per il futuro : "Conosco e rispetto le regole sportive, non mi aspetto alcun deferimento per illecito sportivo - ha affermato - fino ad ora sono stato interrogato una ventina di giorni fa dall'Ufficio Indagine della Figc e con la procura di Napoli non è fissato alcun appuntamento". Mercoledì, intanto, è indetta l'assemblea di Lega per l'elezione del nuovo presidente: "Non so dire cosa succederà", ha ammesso Foti.
I tifosi
"Basta fango sulla Reggina": è lo slogan lanciato dai tifosi che accompagna la manifestazione organizzata da tutti i club amaranto per venerdì prossimo. Nello stadio "Oreste Granillo" di Reggio Calabria verranno accese le luci ed i tifosi intonati gli inni che accompagnano la squadra nelle partite di campionato. "Un'iniziativa di grande civiltà - è scritto in una nota - per far capire che la serie A in questa città è un momento di aggregazione e viene vissuta con grande passione ed entusiasmo. Non sarà una manifestazione di protesta, anzi una vera e propria festa. Esattamente quello che succede da anni sugli spalti del vecchio Comunale. Un modo originale per dire basta a chi continua a processare mediaticamente la Reggina e dimostra, ancora una volta, la vicinanza e l'affetto della tifoseria nei confronti della squadra amaranto". I club hanno rivolto un invito a tutti i tifosi a partecipare alla manifestazione affinché si raggiungano trentamila presenze.
Il Comune di Reggio
Sarà il Consiglio Comunale della città di Reggio Calabria ad occuparsi della situazione della Reggina Calcio a seguito degli sviluppi emersi dalle indagini della Procura della Repubblica di Napoli. Il Presidente del Consiglio Comunale Aurelio Chizzoniti ha disposto, dopo aver sentito la conferenza dei capigruppo, di convocare con procedura d'urgenza il consiglio comunale per il 26 luglio, con un unico punto all'ordine del giorno: "Reggina Calcio - patrimonio cittadino: iniziative a tutela". Alla riunione sarà invitato a partecipare anche il Presidente dell'Amministrazione provinciale, Giuseppe Morabito.

Il legale del Milan chiede il proscioglimento

Il pieno proscioglimento di Adriano Galliani, Leonardo Meani e quindi del Milan. E' la richiesta finale della difesa rossonera, arrivata al termine della focosa arringa dell'avvocato Marco De Luca, lo stesso che in primo grado aveva messo in scena l'orgoglio milanista. In particolare il legale, che ha chiuso il tris di interventi davanti alla Corte federale, ha fatto leva sull'illegittimità della sanzione dei 44 punti di penalizzazione nel campionato sotto inchiesta irrogati al Milan perché sarebbe mirata non a togliere i punti, ma a far perdere l'accesso alle competizioni europee, che secondo la difesa non sarebbe previsto per il caso contestato. "Non è stato commesso alcun illecito - ha detto De Luca - e questa sanzione è illegittima". Botta e risposta durante l'arringa con il procuratore Stefano Palazzi, tirato in ballo dall'avvocato e accusato di aver chiesto un'aggravante di penalizzazione in punti solo per far perdere anche la Coppa Uefa al Milan. "La prova di illegittimità la fornisce lo stesso procuratore - aveva detto De Luca - dicendo che serve qualche punticino in più per evitare che il Milan vada in Europa. Colpire le manifestazioni non appartiene alla possibilità sanzionatoria prevista. La richiesta del procuratore in appello è illegittima". Immediata la replica di Palazzi, a conferma della legittimità delle sue richieste. A far da paciere il presidente Piero Sandulli: "L'avvocato si è lasciato prendere dalla foga...". E allora anche De Luca si scusa: "Ho stima del procuratore, chiedo scusa, vorrà dire che gli manderò una scatola di cioccolatini...". L'avvocato ha chiuso chiedendo il proscioglimento. "Sono certo che la corte non confermerà questa sanzione che è illegittima - dice - e non aderirà alla tesi che solo gli atti diretti sono illeciti, perché il quadro va fatto sull'idoneità degli atti. Valutare la semplice direzione è fare un processo alle intenzioni".
"La Caf ha inflitto una sanzione che al di là della illegittimità è enorme e non ha alcun legame con nessuno dei precedenti. La Caf in una botta sola ha fatto una violazione tripla". La difesa del Milan prova così a smontare in secondo grado la tesi accusatoria in base alla quale la Caf ha condannato il club per responsabilità oggettiva. L'avvocato Leandro Cantamessa ha fatto leva anche sulla giurisprudenza passata del diritto sportivo che non avrebbe sanzioni simili per reati anche più gravi. "La Caf ha ignorato il sistema di precedenti che è quello di riferimento - ha detto il legale -, poi ha ignorato i dati del procedimento che essa stessa si è data, e alla fine dimenticando l'equilibrio tra il fatto e la pena, ha dato la fucilata finale al principio della certezza del diritto". E per confutare la responsabilità oggettiva del club nel presunto illecito, la difesa rossonera torna a prendere le distanze da Leonardo Meani l'adetto agli arbitri del Milan coinvolto nelle intercettazioni. "Meani non è certo l'estraneo che viene previsto per la responsabilità presunta - spiega l'avvocato - però ci manca pochissimo. E' un personaggio marginale rispetto alla società. Non figura nominativamente nel censimento del club era sul piano più basso. Quanto alla tessera, aveva un pass per accedere al campo. Tutto quello che fa comunque è roba sua. Tanto più il soggetto agente è lontano dalla società, tanto più lui è incontrollabile. La posizione funzionale di Meani è zero". La difesa del Milan poi rifacendosi ai casi del passato, sottolinea come l'eventualità del passaggio di denaro per commettere l'illecito "nel caso specifico non c'é traccia. E' assurdo paragonare questo caso a uno del passato agosto in cui invece c'era stato grosso passaggio di denaro e chiedere la stessa sanzione è assurdo". L'udienza, dedicata in avvio proprio al club rossonero, si è aperta con il legale di Meani, l'avvocatessa Edda Gandossi che é tornata a passare in rassegna le telefonate intercorse tra il suo assistito e l'ex designatore dei guardalinee Mazzei e agli assistenti Babini e Puglisi. "Tutto quello che vede la Procura in queste carte non c'é - dice il legale - E inoltre l'utenza di Meani non poteva essere intercettata e il materiale usato in questo processo è destinato al macero". Quanto alle telefonate la difesa dell'ex arbitro ha ripetuto puntualmente quanto già indicato davanti alla commissione d'appello federale: quelle chiacchierate rientrano "nella sfera delle sue amicizie".

Per la Juve è il momento della verità

Dopo lo stupore iniziale, il grande lavoro per ristrutturare la società e la rabbia per una sentenza ritenuta "inaudita", per la Juventus è arrivato il "momento della freddezza". Quello cioé del "realismo fiducioso", come lo definisce il presidente Giovanni Cobolli Gigli, con cui si attende la sentenza d' appello. Perché se "la situazione del club è quella che è", sottolinea il numero uno bianconero, è anche vero "che una serie A con penalizzazione non sarebbe male". Meglio quindi restare calmi e concentrati, come sono apparsi oggi i vertici di corso Galileo Ferraris nell' incontro con il sindaco di Torino, Sergio Chiamparino, sulla questione stadi. Abbassate le maniche della camicia con cui aveva affrontato le ultime apparizioni e rimessa la giacca blu, il nuovo numero uno juventino non si è sottratto alle domande dei giornalisti sulla nuova attesa bianconera. "Accetteremo il verdetto della giustizia sportiva", sottolinea Cobolli. Ma non senza difendere l' onore del club, "che abbiamo il dovere di tutelare al massimo - afferma - proprio come ci chiedono i tifosi". Quelli a cui la Juve vuole riavvicinarsi sposando il progetto della Città di un calcio senza violenze. Tutto dipenderà dal responso dell' appello, ma sin da ora non può essere escluso il ricorso al Tar. "Una eventualità che esamineremo quando sapremo come sarà andata a finire", si limita a dire al riguardo Cobolli. Che poi si lancia in una autentica lode ai legali del club bianconero: "La linea difensiva è quella giusta - dice - abbiamo la convinzione di essere stati ben rappresentati dai nostri avvocati". Sì dunque ad una serie B senza penalizzazione, come chiesto nei giorni scorsi dagli avvocati bianconeri, "anche se pure la serie A con penalizzazione - ammette il presidente - non sarebbe male...". Del resto, la Juventus è stata l' unica società che, per espresso volere della proprietà, "ha cambiato casacca" dopo lo scandalo delle intercettazioni. Ed anche se "inevitabile", nei confronti della Vecchia Signora c' è comunque stata secondo Cobolli "un eccesso di attenzione che ha portato ad una penalizzazione molto aspra". "Noi - è la promessa del presidente - siamo qui per affrontare tutte le ipotesi: serie A con penalizzazione, serie B e serie B a -30. Lavoriamo per far sì che le cose funzionino". Al momento, sembra questa l' unica certezza juventina insieme a quella che la proprietà, come ribadito da John Elkann, "non sta vendendo la Juve". Un salvagente inaffondabile, che fa passare in secondo piano la questione della ristrutturazione del Delle Alpi, il calciomercato e tutto il resto. Per queste ci sarà tempo dopo la sentenza d'appello

Lotito “Ma fatto illeciti, sono tranquillo”

24/07 "Non ho mai fatto, né tentato, né tanto meno mai pensato di commettere alcun illecito". E' questa la linea del presidente della Lazio Claudio Lotito che, appena conclusosi il processo di secondo grado, è uscito dall' albergo dove si è riunita la Corte federale esprimendo le sue ragioni. I giudici di secondo grado sono intanto entrati in camera di consiglio e domani dovrebbero emettere le sentenze tanto attese. Il presidente biancoceleste ostenta tranquillità, anche perché "ci sono dei professionisti che stanno lavorando in questo senso e in loro c' è la massima fiducia". "Come vivo questa attesa? - ha proseguito Lotito pressato dai giornalisti - Con la massima tranquillità che deriva dal fatto di non aver commesso proprio nulla, anche perché è tutto scritto nelle carte in modo integrale e corretto". Il numero uno del club biancoceleste è irrefrenabile e vulcanico come sempre, ma si limita a ripetere i concetti che ormai sostiene dall'inizio della vicenda: "Non ho mai parlato con designatori o arbitri, il mio intervento presso le istituzioni, in questo caso con la Federcalcio, tramite il vicepresidente dell' epoca, il signor Mazzini, è stato fatto per i continui torti che stava subendo la Lazio". "Ed io - ha aggiunto il presidente -, che ero pressato dai tifosi, dai media e dagli stessi giocatori, non ho fatto altro che parlare con le istituzioni. Se poi questo viene considerato illecito non ci posso fare nulla. Ad ogni modo non può essere considerato tale perché, nei miei interventi, non ho chiesto favori o addirittura chiesto di alterare risultati". "Pensate - ha affermato Lotito - che solo oggi ho saputo che Carraro era intervenuto presso il designatore per chiedere attenzione, anche perché io dell' ex presidente della Federcalcio non ho il telefonino e ho solo parlato con il suo vice per tutelare la Lazio. Come ho già detto tante volte, la Lazio è in una situazione kafkiana e lo ribadisco con forza: non è stato fatto nulla di illecito o qualsiasi cosa per alterare i risultati delle partite". Prima che si allontani, al presidente viene chiesto cosa farà se la Corte federale dovesse confermare la retrocessione. "Attendiamo - la risposta - ma ad ogni modo ci faremo sentire in tutte le sedi opportune, su questo non ci sono dubbi".

Della Valle “Spero nella fine di un incubo”

24/07 "Spero che l'incubo stia per finire". E' stata questa la frase con la quale il presidente della Fiorentina Andrea Della Valle ha lasciato la sede del processo di secondo grado. "Dobbiamo recuperare la dignità perduta - ha aggiunto il massimo dirigente viola, anche perché ci hanno accusato ingiustamente, ora cerchiamo di uscirne puliti". Di pochissime parole invece il fratello Diego Della Valle, presidente onorario del club: "Direi che siamo fiduciosi, ma aspettiamo le sentenze".

Carraro “Sono stravolto”

24/07 "Non difendo alcuna posizione perché mi sono dimesso e non ho più né la voglia, né l'età per rientrare nel calcio. Ma difendo il decoro della mia storia sportiva". E' stata sintetica e accorata l'autodifesa conclusiva di Franco Carraro davanti alla Corte federale: l'ex presidente della Figc ha esordito dicendo che a Napoli non è indagato per associazione a delinquere per frode sportiva relativamente alla partita Lazio-Brescia. E proprio su quella gara che ha portato alla condanna in primo grado, Carraro conferma la telefonata con l'ex designatore Bergamo: "Gli ho chiesto che l'arbitro ponesse la massima attenzione perché era una gara delicata e l'ambiente particolarmente in grande tensione. Ma concludevo dicendo che 'se il Brescia e' più forte che vinca". Carraro ha concluso appellandosi proprio a questa frase: "Sono stravolto perché pensare che una telefonata così costituisca un illecito mi stravolge. La Caf nella condanna cita pezzi di telefonata, ma non quella frase altrimenti non mi avrebbe condannato".

Casiraghi e Zola alla guida dell’Under 21

24/07 Con la nomina di Pierluigi Casiraghi alla guida dell'Under 21, che sarà a Roma fra mercoledì e giovedì per firmare il contratto, il commissario straordinario della federcalcio Guido Rossi ha completato il quadro delle scelte tecniche per le squadre nazionali. Il Professore ha messo su carta i consigli di uno dei suoi due vice, l'ex mediano milanista Demetrio Albertini, che gli ha suggerito di voltare pagina dopo le dimissioni di Marcello Lippi, il mentore del quarto titolo mondiale. Il posto lasciato vacante dall'allenatore viareggino è andato a Roberto Donadoni, compagno di tante battaglie di Albertini, che molto probabilmente nominerà suo vice Mario Bortolazzi, altro ex milanista dell'era Sacchi. Casiraghi oggi si è visto assegnare la panchina dell'Under 21, il suo vice viene dalle giovanili azzurre: si tratta di Antonio Rocca, una volta baffuto cursore di Atalanta e Foggia, che vanta una notevole esperienza a livello di selezioni giovanili (dalla Under 15 alla Under 19). E Casiraghi avrà un consulente tecnico, Gianfranco Zola, suo amico e compagno di Nazionale. La Figc ha scelto la linea verde, assumendo tecnici quarantenni, ma che vantano una grandissima esperienza internazionale. Gente che ha vinto tutto e sui campi di tutto il mondo: scudetti, coppe europee e nazionali. Conosce il calcio a ogni livello, da una vita frequenta gli spogliatoi di tutte le squadre. Poco importa, dunque, se Donadoni vanta solo qualche decina di panchine in serie A, o se Casiraghi non è mai andato oltre la Primavera del Monza. Il titolo di campioni del mondo verrà difeso da uno staff di tecnici nuovo di zecca, un gruppo di lavoro giovane, preparato, affiatato. Ha prevalso, insomma, la strategia del rinnovamento a ogni livello e questo tipo di scelta forse va di pari passo con il repulisti generale tanto auspicato da più parti. E che il duo Rossi-Albertini sta portando avanti con caparbietà.

Casiraghi “Non vedo l’ora di cominciare”

24/07 Il telefonino, da quando si è sparsa la notizia della sua nomina alla guida della Nazionale azzurra Under 21, squilla ininterrottamente. Giornalisti, amici, amici degli amici, tutti vogliono congratularsi con lui, parlargli, conoscere il suo stato d'animo. Alcuni lo hanno visto soffrire, dannarsi per avere smesso a trent'anni di correre dietro al pallone, di lottare con i difensori avversari, altri lo hanno aspettato. Pierluigi Casiraghi era uscito dalla porta di servizio del Club Italia, scaricato nel '98 dall'allora ct Cesare Maldini, che gli preferì Christian Vieri nel ruolo di ariete d'area di rigore, adesso è rientrato dalla porta principale di Coverciano. Un calcio alla sfortuna, Casiraghi lo ha dato stamattina, quando gli hanno chiesto se se la sentiva di prendere il posto di Claudio Gentile per guidare dalla panchina gli azzurrini. Il suo nome era cominciato a circolare nei giorni scorsi. Rimaneva sempre in pole position, fra i papabili, 'Bisontino'. Camolese, Cabrini, Vierchowood, Dossena, Nela, Di Gennaro, giorno dopo giorno, venivano cancellati con un colpo di spugna. "Io non ci pensavo, non volevo pensarci, non mi illudevo che sarebbe toccato proprio a me - racconta, al telefono - Non me l'aspettavo proprio, a dire il vero. E' stata una cosa davvero inaspettata". La Nazionale non è stata prodiga di soddisfazioni per Casiraghi che, nella primavera del '98, decise di lasciare il calcio italiano e di trasferirsi in Premier League, nel Chelsea di Gianluca Vialli. E lo fece dopo una delusione azzurra. ''Il calcio è davvero strano, a volte - racconta Casiraghi - Nel '98 rimasi fuori dai Mondiali di Francia, dopo aver segnato il gol che valse la qualificazione, e adesso mi ritrovo ct dell'Under 21." L'ex attaccante brianzolo, nella sua breve carriera di tecnico, ha allenato gli Allievi (Under 16) del Monza e la formazione Primavera biancorossa, ma vanta anche un'esperienza in C/2, alla guida del Legnano. "Adesso, però, mi attende un'esperienza diversa - ammette - sebbene non vi siano grosse differenze fra Under 21 e Primavera. Mi aspetta un lavoro duro, difficile, delicato, avrò al mio fianco Antonio Rocca, che conosco di fama, e Zola: sarà piacevole lavorare con Gianfranco. Ci stimiamo molto e abbiamo una visione simile del calcio. E' anche una questione di affinità. Cosa mi aspetto? Penso di poter svolgere un buon lavoro". Casiraghi è chiamato a raccogliere l'eredità di Claudio Gentile, che non si è visto rinnovare il contratto dal commissario straordinario della Figc, Guido Rossi. "Gentile ha fatto tanto e mi ha lasciato un patrimonio importante, che cercherò di salvaguardare - aggiunge Casiraghi - Mi aspetta un anno di transizione, durante quale andranno poste le basi per gli impegni futuri: Olimpiadi di Pechino, in programma fra due anni, e Campionati europei. Il lavoro, di certo, non ci mancherà". Casiraghi rivela che lavorerà anche in sinergia con il neocommissario tecnico dei 'senatori' azzurri, Roberto Donadoni, suo ex compagno di Nazionale, all'epoca della gestione Sacchi. "Bisognerà realizzare un rapporto di collaborazione - conclude - una specie di sinergia tecnico-tattica, in modo da creare i presupposti per un passaggio dall'Under 21 alla squadra maggiore senza traumi. Ci vorrà voglia, umiltà e grande determinazione". Magari la stessa che Casiraghi trasmetteva ai compagni al momento di scendere in campo, quando amava scontrarsi con i difensori avversari e si avventava su ogni pallone. Senza paura.

Il ritorno di Zola

E' stato il calciatore italiano che ha avuto più successo all' estero imponendo il suo stile proprio in quell'Inghilterra che si considera la culla del calcio. Gianfranco Zola, classe 1966, l'ha conquistata con la fantasia del suo gioco fino a meritare il premio di miglior giocatore della Premier League, nella prima delle sue sette stagioni inglesi, e di miglior giocatore in assoluto nella storia del Chelsea. Un calciatore diverso dai suoi colleghi per non aver mai frequentato o corteggiato veline, per non aver mai comprato una Ferrari, per non aver mai insultato un arbitro o un avversario. Un giocatore che ama definire il calcio "come felicità, gioia, allegria, rispetto e lealtà". Sottovalutato dal calcio italiano, Zola ha trovato la sua vera dimensione in Inghilterra, nel Chelsea. Napoli, Parma, Londra e Cagliari le città della sua lunga carriera. Dalla Torres, in C/2, al Napoli il salto più grande. La scuola di Maradona è importantissima per Zola, che prende davvero il suo posto. La crisi del Napoli cambia il suo destino. Da Napoli a Parma, da una società in crisi a un club che sta vivendo il suo periodo più felice. Nella città emiliana è allenato da Nevio Scala e Carlo Ancelotti. Lo scudetto, però, non arriva. Per due volte il Parma si classifica 'soltanto' secondo in campionato. Un infortunio, poi le incomprensioni con Asprilla e con Stoichkov e infine una stagione alquanto deludente. Nel Chelsea, allenato da Ruud Gullit prima e da Gianluca Vialli poi, Zola è l'artefice della conquista della Coppa d'Inghilterra, segnando il gol più rapido nella storia delle finali (42 secondi e 4 decimi) e realizzando anche il gol della vittoria nella finale della Coppa delle Coppe contro lo Stoccarda, appena 17 secondi dopo essere entrato in campo. Anche il gol più bello e spettacolare della sua carriera è al Chelsea: un colpo di tacco contro il Norwich, che manda in delirio lo stadio. Giunge ad essere considerato uno dei migliori stranieri mai arrivati a giocare in terra inglese. Difficile il suo rapporto con la nazionale, con cui ha vissuto momenti di alti e bassi. Il suo trionfo in azzurro lo vive proprio a Londra, nello stadio di Wembley, quando con una rete splendida batte gli inglesi nel loro tempio, 24 anni dopo il successo in amichevole, firmato Capello. Ma è una partita ufficiale e per l'Italia è un trampolino per i Mondiali di Francia '98. Questa vittoria cancellera' due grosse delusioni nella sua carriera in azzurro. Il primo ai Mondiali di Usa '94, quando appena entrato viene ingiustamente espulso nel match contro la Nigeria nei quarti di finale. Il secondo agli Europei del 1996 in Inghilterra, quando Zola sbaglia il rigore nel match contro la Germania, determinante per l'eliminazione degli azzurri. Poi il ritorno nella sua Sardegna per riportare il Cagliari in serie A. Grazie al suo contributo (13 gol) i sardi compiono l'impresa. L'anno seguente, in A, l'ultima stagione della sua carriera: salvezza conquistata e 9 gol. Dopo un anno lontano dai riflettori il 'piccolo' Zola, campione di tutti, patrimonio del calcio e non di una singola squadra, rientra nel calcio come consulente tecnico nell'Under 21 di Casiraghi.

Forza Italia contro il commissario Rossi

24/07 Lo scandalo degli illeciti sportivi torna in Parlamento. I deputati di Forza Italia Guido Crosetto e Antonio Verro hanno presentato una interrogazione al ministro delle Attività Sportive Giovanna Melandri per sapere "se il commissario straordinario della Figc, Guido Rossi, abbia esercitato il suo ruolo con equilibrio e imparzialità e se il suo operato sia rimasto nell' ambito dei poteri conferitigli". I due onorevoli azzurri ricorda al riguardo che "il professor Rossi, prima dell' attuale incarico, era consigliere nel cda dell' Inter, l' unica delle grandi squadre italiane rimaste fuori da questo scandalo". Ed affermano che "sempre nel periodo in cui il professor Rossi sedeva nel cda dell' Inter - si legge nell'interrogazione - le plusvalenze chiaramente gonfiate determinavano bilanci falsati per consentire l' iscrizione al campionato della squadra". Non mancano riferimenti al caso del passaporto falso di Alvaro Recoba, che secondo Crosetto e Verro costituirebbe "grave illecito sportivo", e alla bocciatura da parte della Covisoc della vendita dei marchi delle squadre, che avrebbe causato all' Inter un onere finanziario di "oltre 100 milioni di euro". Oltre a un giudizio sull' operato di Guido Rossi, Crosetto e Verro chiedono alla Melandri "se non ritenga indispensabile - si legge ancora nell' interrogazione parlamentare - che l' inchiesta sugli illeciti sia condotta nel rispetto dei principi giuridici fondamentali del nostro ordinamento, nonché con equilibrio e imparzialità". E "se non ritenga che sia opportuno - conclude il documento - favorire una riforma del codice della giustizia sportiva, con una separazione chiara e inequivocabile tra questa e la giustizia ordinaria".

Matarrese “Non sono candidato alla presidenza della Lega”

24/07 Per lui sarebbe un ritorno eclatante, ma Antonio Matarrese nega di essere tra i candidati alla poltrona di presidente della Lega che già fu sua negli anni 80. Anche se, dopo un periodo di eclissi, è tornato ad occuparsi attivamente di pallone. "Sono disponibile a fare qualsiasi cosa per questo calcio, ma non sono candidato - ha dichiarato l'attuale delegato della Figc per Euro 2012 in un 'intervista al programma 'La politica nel palloné del GR Parlamento - vedo tante altre persone adatte. Ci vuole comunque qualcuno che porti serenità, sia in grado di cooperare con il professor Rossi e abbia consapevolezza delle difficoltà che ci sono nella gestione di un organismo come la Lega". L'ex presidente della Figc non si tira indietro quando si tratta di esprimere il suo giudizio su Calciopoli: "Il processo andava fatto anche se mi addolora che stia toccando molti amici - afferma Matarrese - ora, però, ci vuole la voglia di ricostruire perché la nostra organizzazione calcistica non ha rappresentanti nelle istituzioni internazionali e parte del suo capitale sta andando all'estero". Non manca una 'stoccata' al commissario della Figc Guido Rossi: "Non voglio fargli alcuna critica - ha spiegato - ma, anche nell'ottica di Euro 2012, deve cominciare a prendere contatto con quelle che sono le strutture portanti del nostro calcio". Non sembra essere della stessa opinione il sottosegretario alle Politiche giovanili e allo Sport Giovanni Lolli: "A Rossi qualcuno rimprovera di aver messo su un processo che procede lentamente - osserva - ma finché non è finito il processo secondo me è giusto che Rossi non abbia ancora stretto legami con le strutture calcistiche". Lolli esprime invece soddisfazione per l'approvazione della delega per la riforma delle regole sui diritti del calcio: "E' un bel punto di partenza - ha spiegato - il passo successivo sarà il coordinamento con il commissario per una serie di riforme, come quelle per il controllo dei bilanci delle società e per il sistema arbitrale, che devono attenere all'ordinamento sportivo". Intanto lunedì prossimo sarà aperto a Palazzo Chigi un tavolo di lavoro tra vari enti per discutere di come modificare il modello sportivo italiano: "Saranno presenti il Coni, organismi paraolimpici e delegati delle Regioni - ha spiegato Lolli - l'obiettivo è cercare di avvicinarci agli esempi europei che hanno mostrato di funzionare meglio del nostro".

Salgono le azioni di Lazio e Juve in Borsa

24/07 Seduta con il botto per la Juventus e la Lazio in Piazza Affari, in attesa della sentenza d'appello della corte federale chiamata ad esprimersi per le partite di campionato truccate, che potrebbe essere pronunciata già domani. La Juventus ha guadagnato l'8,18% a 1,64 euro, con scambi per 3,7 milioni di titoli, pari al 3,05% del capitale sociale, dopo che il presidente Giovanni Cobolli Gigli ha detto di attendere la sentenza con "realismo fiducioso". In sostanza Cobolli Gigli ha detto di ritenere che "una serie A con penalizzazione non sarebbe male", per il club che invece era stato condannato alla serie B con una penalizzazione di 30 punti, nonostante l'affermazione del procuratore sportivo Stefano Palazzi, il quale, nella replica conclusiva davanti alla Corte Federale, ha ribadito le motivazioni che lo avevano spinto ad avanzare le richieste ai giudici federali, dato che "un intero campionato è stato falsato". Ancora più sostenuta la corsa della Lazio (+10,75% a 0,34), che viene scambiata unicamente nell'asta di chiusura. Più cauta la Roma (+1% a 1,01 euro), che comunque è risultata estranea alla vicenda. Unanime, comunque, sui rialzi odierni, il giudizio degli operatori di borsa che data la natura particolare di questi titoli "slegati dai fondamentali" ritengono che il mercato abbia mostrato fiducia in una riduzione delle sanzioni disposte in primo grado. "In caso di sanzioni più leggere - spiegano in una sala operativa - i bilanci delle società sportive, derivanti in gran parte dalla cessione dei diritti televisivi, potranno tirare un po' il fiato". E in attesa che la corte federale si esprima c'é però chi ha già messo le mani avanti, come il presidente dell'Inter Massimo Moratti. Anche se al club neroazzurro venisse assegnato lo scudetto, infatti, secondo Moratti, i giocatori non dovrebbero beneficiare degli eventuali premi che in genere la società assegna per gli obiettivi raggiunti. In caso di sentenza comunque non soddisfacente per le società incriminate, queste ultime potrebbero ancora sperare forse nei salvataggi costituiti dai ricorsi al Tar del Lazio, che saranno discussi il prossimo 10 agosto dal collegio del tribunale amministrativo presieduto da Francesco Corsaro.

Pessotto “Vorrei vedere la sentenza in diretta”

24/07 "Vorrei vedere in diretta televisiva la sentenza d' appello della giustizia sportiva che riguarda la Juventus". E' quanto ha chiesto Gianluca Pessotto dal reparto di rianimazione dell' ospedale Molinette di Torino, dov' è ricoverato da quattro settimane. Il primario del reparto, Pier Paolo Donadio, e i medici che seguono l' ex calciatore bianconero decideranno domani se sarà possibile soddisfare la richiesta del paziente o se riferirgliela in tempo reale. Per quanto riguarda le condizioni di salute "il decorso è normale - ha riferito oggi Donadio - e ogni giorno riceve le visite di moglie e figlie, oltre che dei genitori". La giornata del team manager della Juve passa tra la fisioterapia respiratoria e motoria, qualche momento di riposo, due pasti al giorno ed esami di controllo. Oggi è stato visitato da un chirurgo plastico per la ferita al piede operato tre settimane fa e una lastra al torace per verificare la situazione di polmoni e altri organi interni, il tutto con esito "abbastanza buono", a quanto riferito dal primario di rianimazione. C' è ormai anche spazio per qualche momento di distrazione, che Pessotto trascorre con la visione di qualche film in dvd. Entro una settimana potrebbe essere trasferito dalla Rianimazione a un reparto di Chirurgia generale.

Il legale di Paparesta “Inaccettabile attacco dell’Associazione Arbitri”

24/07 "Ciò che è più inaccettabile è che la Procura dell'AIA attacchi Paparesta per lo stesso episodio per cui il Procuratore Palazzi ha ritenuto che non vi fosse nemmeno l'ipotesi di incolpazione". E' quanto afferma in una nota l'avvocato Gianluigi Pellegrino legale di Paparesta a proposito dello scandalo calciopoli. "Del resto - aggiunge Pellegrino - il cittadino Paparesta sulla base della disponibilità di Meani di evidenziarlo all'attenzione dell'allora presidente del Consiglio Berlusconi, ha soltanto segnalato l'esistenza di atti pubblici come è la procedura di infrazione attivata dalla Comunità europea a carico dello Stato italiano sul biodiesel, di cui Paparesta era venuto a conoscenza nella sua attività di revisore di conti di una società del settore. Cosa c'é di illecito? - precisa il legale di Paparesta - Chiaramente nulla, come gli organi federali hanno ben rilevato. Per questo non ci può essere un doppio processo che sarebbe un aberrazione giuridica. E vorrebbe dire consentire che anche su Meani e sul Milan per lo stesso episodio si apra un nuovo processo dinnanzi alla Commissione disciplinare. Così violando quel principio di connessione e unità stabilito dalla CAF". "E' un pasticcio - conclude Pellegrino - che si deve evitare se non si vuole compromettere la credibilità del sistema di giustizia sportiva. L'AIA dal canto suo deve dire se vuole ricostruire il sistema come ha detto Agnolin al Corriere della sera o vuol perpetrare uno stato di incertezza caos e conflittualità. E se vuole continuare a investire sulle risorse pulite che questo processo riconsegna tra cui Paparesta quale che sia la lieve sanzione che dovrà scontare".

Servizi precedenti

23/07: Secondo giorno di udienze con Juve, Lazio e Fiorentina. Sandulli “Domani si chiude”. Il Presidente del Bologna fiducioso “Torneremo in A”. Ancelotti, Maldini, Tassotti e Costacurta in visita d Pessotto. La Juve teme un tonfo. Sgarbi “Borrelli sta lavorando per niente”. Le difese di Juve, Lazio e Fiorentina.

22/07: Palazzi conferma l’esclusione della Juve e chiede la B per il Milan con tre ounti di penalizzazione. Conclusa la prima giornata della Corte Federale si riprende domenica. La Corte accoglie alcune richiese e respinge le eccezioni sollevate dalle difese. Il legale di Carraro chiede il proscioglimento. Il processo parte con i ricorsi delle difese e le eccezioni. Lotito: “Sono qui per appurare la verità”. La Juve chiede la permanenza in A.

21/07: Processo a calciopoli, secondo tempo. Parte il secondo, e ultimo, grado. Carraro: “Mai parlato con il Presidente della CAF per il caso Mozart. Mazzarri (Reggina) “Sono davvero imbufalito”. Il comune di Reggio propone un collegio di difesa istituzionale. Corbelli “Pronto a testimoniare a favore della Reggina”. Prodi “Non tollereremo scene come quelle di Firenze. Spero non paghi solo il mio Bologna”. Nuova legge sui diritti TV, apprezzamenti bipartizan. Ministro Melandri “Per i diritti TV si torna alla trattativa collettiva”

20/07: Reggina nella bufera. Avviso di garanzia a Foti, Bergamo De Santis, De Marco e Pieri. Secondo la Procura di Napoli la Reggina subalterna alla Juve. Le intercettazioni di Foti. La verità di De Santis. Secondo la Lazio la chiave di tutto è Carraro. Rossi assicura “nessuno slittamento dei campionati. A breve l’assegnazione dello scudetto”. Mediaset vuole rinegoziare i diritti TV. Il Governo pensa ai rimedi

19/07: Foti “Non ci sono gli estremi per deferire la Reggina”. Zamparini accusa Galliani che minaccia querele. Cellino non risponde. Il presidente della Corte, Sandulli, invita i club ad accettare i verdetti. Ricorsi al TAR: cosa prevede la legge. Scudetto all’Inter: al lavoro una commissione apposita. Nuovi scenari e opportunità per i calciatori disoccupati. Donadoni prende servizio come CT. La Uefa respinge la richiesta dell’Empoli

18/07: Parte l’appello. Sabato la prima camera di consiglio. Presentati tutti i ricorsi. Foti (Reggina) “Sulla 2a inchiesta solo chiacchiere”. Cellino presidente di Lega fino al 26. Matarrese “Prima gli uomini e poi le regole”. Difesa Juve: Pene sproporzionate. Donadoni prende servizio come CT. La Uefa respinge la richiesta dell’Empoli

17/07: La Corte Federale è pronta. Sabato l’appello. Palazzi si oppone alle sentenze di primo grado. Ulivieri: “La legge sportiva è chiarissima”. I francesi vogliono i posti Champions League delle italiane. Il Presidente dell’Empoli scrive a Rossi e alla Melandri per la Uefa. Moggi su Repubblica “Il mostro non sono io”. I tifosi di Firenze occupano per due volte la stazione. Pessotto fuori pericolo incontra le figliole: “Sono felicissimo”

16/07: Cecchi Gori “I veri capi sono Carraro, Giraudo e Galliani”. Ora spazio ai ricorsi. A rischio il via dei campionati. Ministro Melandri “Le sentenze vanno rispettate. A giorni le regole sul diritto TV”. I legali della Juve pronti con il ricorso. La difesa della Lazio è convinta di smontare la tesi della CAF.

15/07: Parte la seconda tranche dell’inchiesta, in arrivo i deferimenti. Corbelli: “Si indaghi sul ripescaggio della Fiorentina”. Della Valle “La nostra strategia non cambia”. Mazzarri (Reggina) “Non siamo coinvolti. Salvezza ottenuta sul campo”. Le difese affilano le armi. Capezzone (RNP) “Mano leggera dei giudici per il Milan”. Il presidente della Juve più sereno, a rischio 500 ml di contratti e Dechamp accetat la sfida. Lotito pronto a tutto. L’Empoli chiede la licenza Uefa. Zeman “Ora c’è da sperare che le irregolarità non si ripetano”. Prima operazione di Guido Rossi: Viterbese ammessa in C2

14/07 Sentenza choc: Juve in B a -30, Milan in A (-15) senza Champions, Lazio (-7) e Fiorentina (-12) in B. Tolti due scudetti alla Juve. Come saranno i prossimi campionati di A e B. Le reazioni di Juve, Milan, Fiorentina e Lazio. Le richieste dell'accusa e il dispositivo emesso. Disordini a Firenze. Alla procura di Torino indagini aperte

13/07: Aspettando la sentenza l'AIA da piazza pulita: fuori nove arbitri, tra di loro anche Dattilo. Protesta il sindaco di Gioiosa. Il Tribunale di Roma respinge il fallimento della Fiorentina di Cecchi Gori : “Amarezza per il danno subito”. Berlusconi attacca tutti. Borrelli “Berlusconi? Non mi aspetto che parli a mio favore”. Rossi “Non mi interessa ciò che dice Berlusconi”. Moggi si difende “La vittima era la Juve”. Il giovane Donadoni sostituisce Lippi alla guida della Nazionale. Lenti miglioramenti per Pessotto, visitato oggi da Buffon, Ferrara, Legrottaglie e Conte.

12/07: Rossi “Il calcio è seriamente malato, sentenze eque ma nessuna amnistia. Alla Uefa basta la sentenza di primo grado. Illeciti impensabili”. Ministro Melandri “Ne usciremo a testa alta.Il calcio locomotiva dello sport italiano”. Borrelli riprende gli interrogatori. Tutti contro l’amnistia. Lippi lascia la nazionale da signore. Non ha digerito le polemiche ad inizio mondiali. Donadoni probabile successore. Gigi Riva “Lippi un grande uomo”. Petrucci “Revisione della legge 91 per voltare pagina”. Tombolini e Rosetti ascoltati dall’Ufficio indagini. Lippi visita Pessotto “L’ho trovato bene”. Condizioni stazionarie.

11/07: Slitta a venerdì la sentenza della CAF. La UEFA detta i tempi e prova a dare una mano. Entro il 25 la lista dei clubs e aggiunge "Chi ricorre al TAR è fuori dalla Uefa". Mediaset non paga, la Lega fa la voce grossa. Consegnta a Rossi la bozza del regolamento per i procuratori.In Parlamento spunta l’indulto. Rivera contro l’amnistia “Si rispetti la legge”. Riva “La Figc? Adesso non esiste”. Cannavaro porta la coppa a Pessotto tra lacrime e sorrisi.

09/07: Martedì o mercoledì le sentenze in diretta. Rizzo “Nessuna amnistia”. In lieve recupero le condizioni di Pessotto

08/07: La CAF in camera di consiglio. C’è attesa per le sentenze. Le intercettazioni in onda su radio e tv. Avv. Taormina “Il migliore è Ruperto. Giustizia verrà fatta”. Mediaset non paga i diritti degli highlights di serie A. Dichiarazione bipartizan di Rizzo e Di Centa “No all’amnistia”. Il legale della Lazio preannuncia, ancor prima delle sentenze, il ricorso al TAR. Stazionarie le condizioni di Pessotto. L’ospedale consiglia di evitare le visite.

07/07: Chiuso il dibattimento ora si attende la sentenza. Mastella chiede clemenza, poi precisa “Nessuna amnistia”. Ruperto sbotta “Qui si fa sul serio. Nessuno strozza le difese”. Il legale di De Santis precisa “Con Moggi nessuna telefonata” e poi "Sospendere il giudizio". Bertini “Immagino un futuro da arbitro legale”. Rizzo (Pdci) “Occorre fare pulizia”. Peggiorano le condizioni di Pessotto. Febbre e problemi epatici. Stop alle visite e niente finale in tv.

06/07: Continuano le difese: Il Milan contrattacca e la Lazio si proclama innocente. Il Milan scarica Meani e la Fiorentina decide di non parlare. Folena “Ridicolo parlare di processo sommario”. Il legale di Carraro “Ha difeso le istituzioni, va prosciolto”. Il Legale di Messina “pieno proscioglimento”. Siparietto di Ruperto. Pessotto stabile. Al suo capezzale arriva Boniperti. I medici “Tappe normali del decorso”.

05/07 Ruperto tiene tutti a posto: “Ora veniamo al sodo”. E’ il turno delle difese: La Juve chiede esplicitamente la B. Lotito e Della Valle no. Ministro Melandri “Nessun complotto politico. I successi non cancellano scandali”. Rossi “La giustizia farà il suo corso”. Da Carraro a Lotito le difese danno il meglio di se. Pessotto vuol vedere la finale. Conte gli porta la notizia. Condizioni stazionarie.

04/07 Richieste pesanti di Palazzi: Juve in C, Milan Fiorentina e Lazio in B, fuori dirigenti e arbitri coinvolti. Ruperto “Non ci sono tempi predeterminati”. Reazioni di Mazzini. Berlusconi, De Sisti, De Santis, Pairetto, Paparesta, Tagliavento, Ingargiola, Galliani, Chiamparino. Addio ad una generazione di arbitri. Leggero peggioramento per Pessotto, ma i medici sono ottimisti. Capello lo va a trovare.

03/07 Pugno duro della CAF: respinte tutte le eccezioni. I nove punti dell’ordinanza di Ruperto. I legali chiedono di escludere le intercettazioni ma Palazzi ribadisce la loro validità. Si apre il mercato, Borrelli invoca il rispetto delle regole. Stabili le condizioni di Pessotto. In visita la madre e anche Nedved.

02/07: Si parte, pronti per il maxiprocesso al calcio. Avvocati all’attacco. Pessotto migliora. I medici ottimisti. Montero torna dall’Uruguay per il suo amico Pessotto.

01/07: Il Presidente della corte federale, De Lise, si autosospende. Week end tranquillo prima del maxiprocesso. Pessotto migliora, apre gli occhi e riconosce le persone. La moglie “Sono più sollevata”. A Torino la giornata dell’orgoglio bianconero, in 20.000 in corteo. Secondo un indagine Moggi colpevole del calciopoli e Del Piero con Elkann fautori della rinascita della Juve

30/06 Secondo i legali di Bergamo e Pairetto, intercettazioni inutilizzabili nel processo. Entro il 26 luglio il nuovo presidente di Lega (che non sarà un presidente di club) e nuove regole. La Lazio contesta la nomina di Rossi. Si affilano le armi per il processo. Galliani assicura “Tutti i club di A e B sono in regola”. Il rinvio non preoccupa la UEFA. Cellino: I dirigenti abbiano diritto a difendersi. Quadro clinico grave per Pessotto, ma lui resiste.

29/06: Il processo al calcio parte ma viene rinviato a lunedì. Si inseriscono cinque club. Ministro Melandri “Nessuna amnistia, dal processo mi aspetto giustizia. Moggi doveva presentarsi”. Il Codacons chiede la diretta TV del processo. Quattro club a rischio. Rossi: “Nessuna sorpresa, tempi rispettati”. Le memorie difensive e le istanze dei club. Dattilo: “Dopo la gogna nessuno parla della mia estraneità”. Parte la nuova Juve. Per Pessotto un cauto ottimismo

28/06 Parte il maxiprocesso su ‘calciopoli’. Borrelli “Nessuno screzio con Palazzi. Spero tempi rapidi per il processo”. Delio Rossi “Il processo non cambierà il giudizio dei tifosi”. Aliberti “La Covisoc un sistema truccato”. Foti “La Reggina indipendente da Juve e Moggi”. Gazzoni pronto a costituirsi parte civile. De Santis vuole denunciare Ancelotti. Migliora lievemente Pessotto. La moglie chiede rispetto. L’Antitrust diffida Mediaset per i diritti TV “Solo sul digitale terrestre”

27/06 Ripartita a pieni giri l’indagine di Borrelli. Cellino batte i pugni. Moggi in TV attacca Carraro e le lobby del pallone. Moratti chiede trasparenza. Perquisita la sede del Sora. Pessotto vola giù dall’abbaino della sede della Juve: è gravissimo. L’anno più nero della Juve. Baldini “Sostituire anche Palazzi”. La Commissione cultura della Camera vara il programma di indagine. GEA: A Roma le audizioni di Capello e Giraudo

26/06 Riparte l’inchiesta di Borrelli con le comprimarie, sentito l’Arezzo. Arriva il processo, i legali della difesa cercano scappatoie. Tronchetti Provera d’accordo con Moratti “Gli scudetti agli onesti”. Ancora un mese da presidente di Lega per Galliani. Piazzola “Indagate su Zeman”. Baldini “Cambiate le persone in ufficio indagini ma non è cambiato il giudice Palazzi”. Le memorie di fensive di Juve, Milan, lazio e Fiorentina

25/06 Moratti “Un colpo di spugna sarebbe molto grave. Sentenze esemplari o vado all'estero”. Lolli “Nessun colpo di spugna, le inchieste avanzano”. D’Ambrosio “No all’amnistia. Lo scandalo è grave”. Confermate le cene a casa di Giraudo con Pairetto, Bergamo e Moggi. Bergamo “Meani si interessava per conto di Galliani”. Carlo Piazzola “Allontanato dal sistema. Il mondo del calcio deve chiedere scusa a Sensi ”

24/06 Lunedì Borrelli riprende il lavoro. Nel suo mirino le iscrizioni ai campionati e i diritti TV. Commissario Rossi “Potrei cambiare il format dei campionati. Vietate le vendite dei marchi”. Gazzoni (Bologna) “Iscrizioni fasulle per anni”. Corbelli si costituisce parte civile contro Carraro e Della Valle. De Santis al contrattacco. Il Financial Times scettico sulla retrocessione della Juve. Le conclusioni dell’inchiesta di Borrelli

23/06 Dopo i deferimenti spazio alla difesa. De Santis attacca Ancelotti. Abete “Il mondo del calcio attende giustizia”. Blatter: “In Italia situazione seria ma Rossi e Borrelli sono preparati”. Il processo partirà il 29 giugno. Galliani “Ma quale secessione del calcio”. Della Valle “Siamo innocenti”. I sociologi sentenziano: Il calcio un business e non più uno sport

22/06 Scattano i deferimenti. Nel calderone Juve, Milan, Fiorentina e Lazio. Galliani lascia la Lega. Le accuse e i nomi. Costituito il collegio giudicante. La Juve: verificheremo le accuse. La Fiorentina pronta a difendersi. Berlusconi “Mai avuto vantaggi in campo”. Garrone “Giorni difficili, ma la Sampdoria è fuori”. Speculazioni in borsa: in rialzo i titoli di Lazio, Juve e Milan

21/06 Domani i deferimenti, Di Sebastiano segretario della FIGC. Ghirelli si dimette. Abete: Il deferimento dopo le 18 segno di buon senso. Lippi “Non so niente dei deferimenti”. La Porta (Barça) “Moggi in Spagna non potrebbe esistere”. Berlusconi: “Il Milan defraudato”. Perquisita la sede dello Standard Liegi. Zamparini (Palermo) “Faremo la Champions League”

20/06 Cominciano i deferimenti, in moto gli avvocati. I parlamentari scrivono a Rossi “Ora ripescaggi trasparenti”. Prosegue l’indagine disciplinare del CSM sui magistrati coinvolti in calciopoli. De Santis a Matrix racconta la sua verità. Caselli ribatte a De Santis “Mai parlato di arbitri con lui”. Oriali: “Gli scudetti revocati non interessano all’Inter”. Il Ministro Amato ironizza “Mi spiace che il ‘Toro’ non possa incontrare la Juve”. Gattuso “Assurdo andare in B per un trapianto di capelli”

19/06 Borrelli chiude l’inchiesta con una relazione di 180 pagine. Ora tocca a Palazzi “Il calcio deve rimanere imprevedibile. Il sistema può guarire”. A rischio la sponsorizzazione degli arbitri. Quattro arresti per il caso Gaucci. Andreotti “Qualcuno pagherà dazio”. Zamparini (Palermo) “Si torni al sorteggio integrale”

18/06 Si tirano le somme. Dal Palazzo fanno sapere che useranno il pugno di ferro. In attesa della relazione di Borrelli. Gentile (FI) alla procura di Napoli “Sentire Pagliuso sulla estromissione del Cosenza”. Il Genoa va in B, ma Preziosi non festeggia “Troppa rabbia”. 30 mila tifosi rossoblu festeggiano la fine di un incubo

17/06 Il difensore Antonaccio denuncia su di un libro la “realtà oscura” della serie C. “Corruzioni, compromessi e ricatti”. L'ex Presidente del Cosenza, Pagliuso, aspetta la chiamata del Procuratore Borrelli (Video con intervista) anche per la C. Il Procuratore Borrelli prepara le relazioni. Nella prima tranche d’inchiesta ci sono Juve, Lazio, Fiorentina, Milan, Samp. Petrucci “Di amnistia non se ne parla proprio”

16/06 Ripresi gli interrogatori, sentiti Garrone e Marotta. Rossi completa la CAF. Processo vicino. Dai politci tifosi del Torino un no all’amnistia: “Ed ora restituiteci lo scudetto del 1927” . Dalla CAF alla Corte Federale rito abbreviato. Stabiliti tempi e modalità del processo. Secondo Adiconsum falsato il 30% delle partite del campionato 2003/04. La Fiorentina replica a Preziosi: “La cena con Moggi c’è stata, ma nessuna festa”. Cellino (Cagliari) “Mi auguro che tutto sia un grosso errore. Serve una presidenza super-partes”

15/06 Il calabrese Ruperto nominato presidente della CAF. Pagliuso (Cosenza) “Adeguarsi allo strapotere Juve dava privilegi”. Chiesta audizione a Borrelli. Il CSM vieta ai magistrati di occuparsi di giustizia sportiva. Revocati tutti gli incarichi. Ministro Melandri “Si va verso la vendita collettiva dei diritti televisivi”. Rossi “Se Galliani è in conflitto di interessi non è un mio problema”.

14/06 Il Commissario Rossi nomina Agnolin commissario dell’Associazione Arbitri. Casarin “L’arbitro torni ad essere l’uomo misterioso”. L’azzeramento della CAF è questione di ore. Si va verso la nomina di Ruperto. Pagliuso chiede la riammissione in serie B del Cosenza Calcio 1914. Intercettazioni sui PM. Paparesta si difende: “Carriera stroncata se denunciavo l’irruzione di Moggi”. Prosegue l’inchiesta GEA. A Napoli prosegue l’inchiesta stralcio che riguarda giudici e polizia. La Juve ricomincia da Cobolli Gigli e Tardelli

13/06 Chiuso il primo filone di indagini. Il Presidente della Corte d’Appello Federale, Martellino, si difende. Processo doppio. Si allarga l’inchiesta del CSM. Mercoledì le decisioni del plenum. Abete e De Rossi: Nessuna amnistia anche se vinciamo. Buffon “Bello sudare la maglia per l’Italia”. I favori della “cupola” alla Lazio. La Juve riparte voltando pagina in fretta: nuovo Cda.

12/06 Girando da Borrelli “Nessuna gara era preordinata”. Ascoltato il dipendente della Federcalcio Galati “Chi si oppone viene vessato”. Anche la Samp nell’indagine. Blatter “Trovati i problemi ora si va verso le soluzioni”. La Lega va verso la riscrittura del regolamento. E poi Galliani, Sacchi, Di Pietro, Campana, Pescante.

11/06 Una domenica tranquilla. Lunedì Giraudo da Borrelli. Il Legale di Titomanlio “Nessun muro di reticenza”. Trezeguet “Aspettiamo la giustizia sportiva”. Gli sponsor della Juve ripongono la loro fiducia nella società

10/06 Borrelli si concede una pausa. Il Presidente Cellino “Rossi chieda consigli ai presidenti onesti”. Secondo il legale di Lotito il campionato slitta a dicembre. Del Piero “Spero che per la Juve si risolva nel migliore dei modi” L’assistente Titomanlio: “Pronti a collaborare”

09/06 Borrelli contro un “muro difensivo concordato”. Maxi audizione con Meani (Milan): quasi otto ore. Non esiste alcun super teste. Tre ore di interrogatorio per Carraro e tre anche per Pieroni. Pirrone replica a Bergamo: “Io scarso e onesto, lui invece?”. Catricalà “Presto regole per i procuratori”. Adiconsum presenta uno studio sugli errori arbitrali dal 2002 al 2004. Avv. Coppi: “Il Coni potrebbe costituirsi parte civile”

08/06 Bergamo interrogato per nove ore “Fatto fuori da Pairetto e Lanese”. Per Pairetto sei ore di interrogatorio. Moggi dice no a Borrelli. Oggi tocca a Carraro. Della Valle “Non abbiamo fatto nulla di strano”. L’AIA rigetta il ricorso di De Santis: non andrà ai mondiali. Galliani ascoltato per due ore. L’Antitrust collabora con Rossi

07/06 Interrogatori fiume per De Santis e Paparesta. Borrelli: “Nessun pentito. Entro 10 giorni la relazione alla Procura sportiva”. La Commissione Cultura della Camera avvierà un indagine. Pirrone: “Già da tempo denunciavo pressioni”. Gaucci Jr: “C’è ancora paura della ‘cupola’

06/06 Borrelli mette sotto torchio gli arbitri. No Intertoto per il calcio italiano. E Rossi incassa l’ok di Uefa e Fifa. Corioni: “Girando la mente, Galliani gli obbediva”. Lazio e Juve nel mirino di Borrelli. Rossi incontra Galliani: Nessuna accordo sulla gestione della Lega. Blatter “Felice della reazione delle autorità italiane”

05/06 Borrelli a tutto campo, vuol vederci chiaro su tutto. E il Coni ricorre alla Caf per la sentenza su Agricola per il doping. Mazzarri ascoltato dal PM di Napoli. Cesare Geronzi ascoltato per due ore dai PM. L’ex segretaria della CAN, Fazi, non risponde. Pelè “Spero che la giustizia punisca tutti”. Blatter “Ci vogliono arbitri professionisti”

04/06 Borrelli in azione: L'arbitro Pirrone interrogato per tre ore. Il Milan si ribella: “Una campagna contro”. Lite in un bar per calciopoli, ci scappa il morto

03/06 Cannavaro e Trezeguet interrogati dai PM a Roma. La Procura di Torino vuol riaprire l’inchiesta sulle designazioni. Undici giorni per rifondare la Juve. Somma “Non cambia nulla. Moggi resterà sempre un grande”

02/06 Il procuratore Borrelli pronto per il maxiprocesso. Ombre sulla partita Udinese-Milan del 2005: Galliani e Pozzo non ci stanno. Galliani: “Siamo stati danneggiati”. Il Legale di Moggi replica a Galliani “Ha letto tutte le intercettazioni?”. Spalletti in procura a Napoli.

01/06 Il commissario Rossi: “Una situazione che non pensavo così grave”. Secondo l’ex vicecapo dell’Ufficio indagini Juve e Fiorentina in B. Galliani pronto a lasciare. Preziosi sentito dalla Procura di Napoli. Nevio Scala: “Tutto deprimente. Con gli azzurri si può andare avanti”.

31/05 Calcio nel caos: Lotito ai PM: “Lazio pulita”. Il difensore di Moggi: “Il Milan il vero potere”. I rossoneri "Manovre diversive". Petrucci “Voltiamo pagina, torniamo a parlare di sport”. Verdone “Di fronte allo scandalo del calcio mi vergogno di essere italiano”. Zeman “Io alla Juve? Non potrei. Ipotesi Baggio? sarebbe solo per immagine”.

29-30/05 Calcio nel caos: Caso Gea,sentito l'arbitro cosentino Palmieri: “Mai rilasciato interviste”. Lazio nei guai: aggiotaggio per Lotito. Niente incarichi sportivi per i magistrati del CSM. Avv. Grassani “Milan in B, ipotesi per ora non ipotizzabile”. Del Piero “Orgoglioso di essere juventino”. V.Franza "Ipotesi A per il Messina". Ieri sentito Della Valle.

28/05 Calcio nel caos: Per Borrelli una settimana intensa. Bonfrisco “Paparesta fuori dalle regole”. Gattuso: “Qualcuno sputa nel piatto”.

27/05 Calcio nel caos: L’inchiesta entra nel vivo. Borrelli al lavoro e Lippi difende il figlio. Commissario Rossi: “Sconti per nessuno”. Sacchi e Agnolin: “Chi ha sbagliato paghi”. Lippi: “In Italia chi è indagato è già condannato”. Peruzzi accusa: “Moggi il pastore e noi il gregge”.

26/05 Calcio nel caos: Gli atti passano a Borrelli: Parte ufficialmente “Piedi Puliti”. Galliani rimane solo, si dimette Zamparini. Gigi Riva: “Beckembauer ha parlato da bambino”. Cossiga: “Tangentopoli era più onesta”. Sacchi: “Torniamo al calcio di prima, senza banchieri e politica”. Il figlio di Lippi indagato a Roma e Milano.

25/05 Calcio nel caos: Interrogatori a Napoli e Roma e perquisizioni della GdF. Cannavaro ci ripensa. Albertini: “Pensavo ci fosse sudditanza psicologica, invece...”. Cecchi Gori “Affossato perchè scomodo. I 5 anni più brutti della mia vita”. Licenza Uefa per 14 club: manca la Lazio. I tiofosi si costituiscono parte civile. Gli ex vogliono Boniperti presidente della Juve

24/05 Calcio nel caos: La Lega Calcio cerca nuove regole. Alla Gea e ad Alessandro Moggi oltre il 10% del mercato delle procure. Conti: “Lotta al conflitto d’interessi”. La Finanza nella sede del Crotone e della Reggina. Buffon in Procura. Galliani confermato in Lega. Cannavaro: “Gli scudetti della Juve, meritati”

23/05 Calcio nel caos: Il commissario della FIGC, Rossi, nomina il procuratore Borrelli capo ufficio indagini. Scatta “Piedi puliti”. A Napoli sfilano i testi. perquisita la sede della Torres

22/05 Calcio nel caos: Lippi rimane al suo posto. Moggi cita Berlusconi. Chieste le dimissioni di Galliani che le respinge, l’inchiesta va avanti. Moggi: “Un’imboscata di Galliani”. Guido Rossi: “Beckenbauer ne approfitta”. Avv. Stagliano “La Juve in B”

21/05 Calcio nel caos: Moggi ebbe un ruolo importante nelle elezioni di Carraro e Galliani. Tardelli replica a Beckenbauer “Anche in Germania c’è il marcio”. Chieste le dimissioni di Lippi. Le intercettazioni di De Santis

20/05 Calcio nel caos: Il potere assoluto di Moggi. Ora è fuga dalla Gea. Si dimette anche il Generale Attardi. Beckembauer: L’Italia la pagherà ai Mondiali. Le tifoserie di Messina, Crotone e Reggina non ci stanno

19/05 Calcio nel caos: La Gea controllava anche Reggina, Livorno e Siena. Gazzoni: “Le dimissioni di Carraro sono finte”. Interrogati Lippi e Zeman. Si dimette il Generale Pappa

18/05 Calcio nel caos: Il Commissario Rossi fa piazza pulita. Le intercettazioni di Carraro e Moggi che preparavano le elezioni in Lega. Menzionato Pisanu. Sospesi nove arbitri, la Finanza a casa di Moggi e nella sede della Juve

17/05 Calcio nel caos: Il Commissario Rossi al lavoro. Spunta il filone doping. Dopo il vertice delle Procure, nuovi accertamenti. Definite le competenze delle Procure di Roma e Napoli.

16/05 Calcio nel caos: Guido Rossi commissario della FIGC chiamato a sistemare il calcio e le sue regole. Petrucci rassicura Lippi “Verrò a trovarti con Rossi”.

 

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