Il Milan fa la voce grossa, Palazzi non ci sente:
“Un campionato falsato”
24/07 La Corte Federale e' da questa sera in camera di consiglio
per decidere le sorti di Juventus, Lazio, Fiorentina e Milan e di
tutti i tesserati che hanno presentato ricorso alla sentenza di
primo grado della Caf su calciopoli. Ascoltate le ultime arringhe
difensive di Milan e Lazio e preso nota della replica conclusiva
del procuratore federale Stefano Palazzi, che ha in sostanza ribadito
il suo castello accusatorio accolto solo in parte in primo grado,
la Corte presieduta da Piero Sandulli dovrebbe leggere il dispositivo
domani sera, anche se manca ancora l'ufficialita'. Di certo, per
Palazzi le difese hanno tentato di ridicolizzare le tesi della Procura
e la Juventus puY anche sottolineare che manchino atti diretti a
falsare singole partite ma e' evidente che "tutto un campionato
e' stato falsato, come dimostra la telefonata tra Moggi e Bergamo
del 9 febbraio del 2005". Una telefonata in cui l'ex dg bianconero
e l'ex designatore discorrono di griglie ed arbitri. Per questo,
secondo Palazzi, la Juve merita la C, come insegna il precedente
del Genoa. La questione sulla imputabilita' di Diego Dalla Valle,
poi, e' solo un cavillo: "Anche non fosse socio o azionista,
la Fiorentina rispoderebbe comunque di responsabilit5 presunta".
L'altra societa' che spera di riacquisire la A, la Lazio, potra'
contare poco sull'acquisizione agli atti della deposizione resa
alla Caf da Tombolini, il direttore di gara di Lazio-Brescia: "Una
telefonata c'e' stata, e una sua successiva dichiarazione non puo'
portare all'interpretazione autentica della stessa". Con il
Milan, poi, Palazzi ha avuto un duro scontro con il legale Marco
De Luca, secondo il quale sono da prosciogliere in toto Adriano
Galliani, Leonardo Meani ed il club. L'attacco a Palazzi e' circostanziato:
"L'illegittimita' sta nel fatto che il procuratore federale
chiede qualche punticino in piu' per far perdere l'Europa al Milan.
Ma cio' non e' contemplato dalla possibilita' sanzionatoria prevista".
Palazzi insorge, Sandulli getta acqua sul fuoco e De Luca chiude
il caso promettendo, al procuratore federale, una scatola di cioccolatini.
Anche in appello il Milan ha confermato la posizione autonoma e
ininfluente ai fini societari di Meani, 'degradato' gia' in primo
grado a precario. Il proscioglimento per la Lazio ed il suo presidente
Claudio Lotito e' stato richiesto anche dall'avvocato Vincenzo Siniscalchi,
che evoca "atmosfere medioevali": "Se la cupola non
esiste, come ha affermato la Caf, come si puo' dire che la Lazio
abbia fatto parte di un sistema?". E poi, sempre secondo il
legale dei biancocelesti, non puo' nemmeno raffigurare un illecito
aver avuto contatti con Mazzini, l'ex vice presidente della Figc
accostato anche alla Fiorentina. Per Gianluca Paparesta, il suo
avvocato Pellegrino ha svelato che la procura dell'Aia si e' spinta
sino alla richiesta della radiazione. Franco Carraro, infine, ha
reso 'dichiarazioni spontanee' prendendo la parola a sopresa. Indagato
dalla Procura di Napoli per associazione a delinquere e frode sportiva
in merito a Lazio-Brescia, l'ex presidente della Federcalcio ha
spiegato i termini della sua telefonata a Bergamo prima dell'incontro
sotto inchiesta: "Gli ho detto di far attenzione ad una situazione
delicata. Aggiungendo anche: se il Brescia merita, che vinca".
Palazzi “Un campionato falsato”
24/07 Arringa conclusiva del processo sul calcio da parte del procuratore
federale Stefano Palazzi: "Tutto falsato". Prende atto
delle difese, le definisce piu' volte 'legittime'. Ma vede la posta
e rilancia. Il procuratore federale e' durissimo, cosi' come preannunciato.
Nella sua arringa conclusiva smonta pezzo per pezzo le difese dei
singoli imputati di calciopoli . Ribatte alle ridicolizzazioni delle
tesi della procura con la forza del diritto. E si rimette alla professionalita'
della corte che dovra' giudicare. "La vostra professionalita'
vi consentira' di giudicare al meglio - ha detto Palazzi rivolgendosi
alla corte - Avrete una particolare capacita' di giudicare proprio
perche' siete in grado di capire che delle difese soggettive possono
insinuare dubbi laddove invece non esistono affatto. Il nostro metro
di valutazione delle prove e' stato rigoroso, anche se le difese,
nel loro legittimo diritto, voglio ridicolizzare la posizione della
procura". Palazzi affronta dapprima la questione della Lazio.
"Non usate la testimonianza di Tombolini come prova a discarico
- ha detto il procuratore federale -. Non e' possibile che il soggetto
di una conversazione telefonica, l'arbitro Tombolini, possa darne
un'interpretazione autentica. La sua deposizione e' inattendibile".
'Affaire Juventus', le accuse piu' dure. "E' stato falsato
un intero campionato: mediante l'alterazione delle griglie - ha
affermato Palazzi -. Qui c'e' la prova diretta, eppure si e' provata
a ridicolizzarla. Spiego il motivo per cui noi abbiamo solo 2 prove
dirette, con Bergamo protagonista. Semplicemente perche' sono gli
unici due casi in cui Bergamo aveva il telefonino senza credito.
Ci sono telefonate dirette di Moggi, che dimostrano l'alterazione
totale del sistema durante tutto il campionato. Tutto questo in
modo incontestabile, che non puo' essere messo in dubbio. Voglio
sottolineare che tutto e' stato falsato, dalle griglie arbitrali
alle promozioni degli arbitri internazionali". La Fiorentina
aveva invocato l'estraneita' di Diego Della Valle dalla proprieta'
dei 'viola'. "Se si accogliesse la difesa della Fiorentina
- ha replicato Palazzi - non si potrebbe mai individuare alcuna
responsabilita' nei soci di riferimento. C'era un patto tra la Fiorentina
e il vicepresidente federale e il designatore, per riuscire a rimanere
in serie A". Infine, i rossoneri. "La procura ha assunto
una posizione assolutamente giuridica - ha detto Palazzi -. Tanto
per sgombrare il campo: la procura non e' portatrice di alcun interesse
personale. La procura ha svolto questo compito con dolore, perche'
anche noi siamo appassionati di questo sport. La responsabilita'
oggettiva del Milan e' pacifica". Prima di Stefano Palazzi
ha parlato l'avvocato della Lazio: "C'e' una sostanziale incoerenza
della decisione e delle motivazioni con alcune valutazioni di principio
nella sentenza della Caf".
Eventuali ricorsi al TAR discussi il 10 agosto
24/07 Gli eventuali ricorsi al Tribunale amministrativo regionale
del Lazio da parte delle società coinvolte nell' inchiesta
sportiva su 'calciopoli' saranno discussi il prossimo 10 agosto.
La firma del decreto di fissazione ha reso oggi ufficiale il calendario
delle udienze estive davanti alla terza sezione del Tar, quella
competente nell' ambito dei ricorsi su temi sportivi. A presiedere
il collegio dovrebbe essere Francesco Corsaro. Dal decreto emerge
che, per quanto riguarda il mese di agosto, l' unica udienza fissata
è quella del 10. Cancellate, quindi, le precedenti ipotesi
che hanno visto una fissazione dapprima per il giorno 7 del mese
e successivamente per il giorno 11
Reggina: Foti, “solo clamore”. I tifosi
“basta fango”. Il comune convoca un Consiglio
24/07 Giovedì scorso è stato iscritto nel registro
degli indagati dalla Procura di Napoli con l'accusa di concorso
in frode sportiva, ma il presidente della Reggina, Lillo Foti, è
convinto che il suo 'calvario' sia cominciato prima: "Sto vivendo
due mesi di grande aggressione e non è una frase fatta -
ha dichiarato in un'intervista al programma 'La politica nel pallone'
di GR Parlamento - sono molto sorpreso per quello che è successo
pochi giorni fa. Io e la Reggina abbiamo la coscienza a posto e
abbiamo sempre portato rispetto a tutti". Il presidente della
Reggina contesta la necessità dell' avviso di garanzia nei
suoi confronti: "Nell'atto ci sono notizie e intercettazioni
che erano già note attraverso i media - ha spiegato Foti
- credo si sia voluto fare soltanto un atto eclatante nei confronti
miei e della squadra". Colui che da venti anni ha in mano le
sorti della società calabrese mostra sicurezza per il futuro
: "Conosco e rispetto le regole sportive, non mi aspetto alcun
deferimento per illecito sportivo - ha affermato - fino ad ora sono
stato interrogato una ventina di giorni fa dall'Ufficio Indagine
della Figc e con la procura di Napoli non è fissato alcun
appuntamento". Mercoledì, intanto, è indetta
l'assemblea di Lega per l'elezione del nuovo presidente: "Non
so dire cosa succederà", ha ammesso Foti.
I tifosi
"Basta fango sulla Reggina": è lo slogan lanciato
dai tifosi che accompagna la manifestazione organizzata da tutti
i club amaranto per venerdì prossimo. Nello stadio "Oreste
Granillo" di Reggio Calabria verranno accese le luci ed i tifosi
intonati gli inni che accompagnano la squadra nelle partite di campionato.
"Un'iniziativa di grande civiltà - è scritto
in una nota - per far capire che la serie A in questa città
è un momento di aggregazione e viene vissuta con grande passione
ed entusiasmo. Non sarà una manifestazione di protesta, anzi
una vera e propria festa. Esattamente quello che succede da anni
sugli spalti del vecchio Comunale. Un modo originale per dire basta
a chi continua a processare mediaticamente la Reggina e dimostra,
ancora una volta, la vicinanza e l'affetto della tifoseria nei confronti
della squadra amaranto". I club hanno rivolto un invito a tutti
i tifosi a partecipare alla manifestazione affinché si raggiungano
trentamila presenze.
Il Comune di Reggio
Sarà il Consiglio Comunale della città di Reggio Calabria
ad occuparsi della situazione della Reggina Calcio a seguito degli
sviluppi emersi dalle indagini della Procura della Repubblica di
Napoli. Il Presidente del Consiglio Comunale Aurelio Chizzoniti
ha disposto, dopo aver sentito la conferenza dei capigruppo, di
convocare con procedura d'urgenza il consiglio comunale per il 26
luglio, con un unico punto all'ordine del giorno: "Reggina
Calcio - patrimonio cittadino: iniziative a tutela". Alla riunione
sarà invitato a partecipare anche il Presidente dell'Amministrazione
provinciale, Giuseppe Morabito.
Il legale del Milan chiede il proscioglimento
Il pieno proscioglimento di Adriano Galliani, Leonardo Meani e
quindi del Milan. E' la richiesta finale della difesa rossonera,
arrivata al termine della focosa arringa dell'avvocato Marco De
Luca, lo stesso che in primo grado aveva messo in scena l'orgoglio
milanista. In particolare il legale, che ha chiuso il tris di interventi
davanti alla Corte federale, ha fatto leva sull'illegittimità
della sanzione dei 44 punti di penalizzazione nel campionato sotto
inchiesta irrogati al Milan perché sarebbe mirata non a togliere
i punti, ma a far perdere l'accesso alle competizioni europee, che
secondo la difesa non sarebbe previsto per il caso contestato. "Non
è stato commesso alcun illecito - ha detto De Luca - e questa
sanzione è illegittima". Botta e risposta durante l'arringa
con il procuratore Stefano Palazzi, tirato in ballo dall'avvocato
e accusato di aver chiesto un'aggravante di penalizzazione in punti
solo per far perdere anche la Coppa Uefa al Milan. "La prova
di illegittimità la fornisce lo stesso procuratore - aveva
detto De Luca - dicendo che serve qualche punticino in più
per evitare che il Milan vada in Europa. Colpire le manifestazioni
non appartiene alla possibilità sanzionatoria prevista. La
richiesta del procuratore in appello è illegittima".
Immediata la replica di Palazzi, a conferma della legittimità
delle sue richieste. A far da paciere il presidente Piero Sandulli:
"L'avvocato si è lasciato prendere dalla foga...".
E allora anche De Luca si scusa: "Ho stima del procuratore,
chiedo scusa, vorrà dire che gli manderò una scatola
di cioccolatini...". L'avvocato ha chiuso chiedendo il proscioglimento.
"Sono certo che la corte non confermerà questa sanzione
che è illegittima - dice - e non aderirà alla tesi
che solo gli atti diretti sono illeciti, perché il quadro
va fatto sull'idoneità degli atti. Valutare la semplice direzione
è fare un processo alle intenzioni".
"La Caf ha inflitto una sanzione che al di là della
illegittimità è enorme e non ha alcun legame con nessuno
dei precedenti. La Caf in una botta sola ha fatto una violazione
tripla". La difesa del Milan prova così a smontare in
secondo grado la tesi accusatoria in base alla quale la Caf ha condannato
il club per responsabilità oggettiva. L'avvocato Leandro
Cantamessa ha fatto leva anche sulla giurisprudenza passata del
diritto sportivo che non avrebbe sanzioni simili per reati anche
più gravi. "La Caf ha ignorato il sistema di precedenti
che è quello di riferimento - ha detto il legale -, poi ha
ignorato i dati del procedimento che essa stessa si è data,
e alla fine dimenticando l'equilibrio tra il fatto e la pena, ha
dato la fucilata finale al principio della certezza del diritto".
E per confutare la responsabilità oggettiva del club nel
presunto illecito, la difesa rossonera torna a prendere le distanze
da Leonardo Meani l'adetto agli arbitri del Milan coinvolto nelle
intercettazioni. "Meani non è certo l'estraneo che viene
previsto per la responsabilità presunta - spiega l'avvocato
- però ci manca pochissimo. E' un personaggio marginale rispetto
alla società. Non figura nominativamente nel censimento del
club era sul piano più basso. Quanto alla tessera, aveva
un pass per accedere al campo. Tutto quello che fa comunque è
roba sua. Tanto più il soggetto agente è lontano dalla
società, tanto più lui è incontrollabile. La
posizione funzionale di Meani è zero". La difesa del
Milan poi rifacendosi ai casi del passato, sottolinea come l'eventualità
del passaggio di denaro per commettere l'illecito "nel caso
specifico non c'é traccia. E' assurdo paragonare questo caso
a uno del passato agosto in cui invece c'era stato grosso passaggio
di denaro e chiedere la stessa sanzione è assurdo".
L'udienza, dedicata in avvio proprio al club rossonero, si è
aperta con il legale di Meani, l'avvocatessa Edda Gandossi che é
tornata a passare in rassegna le telefonate intercorse tra il suo
assistito e l'ex designatore dei guardalinee Mazzei e agli assistenti
Babini e Puglisi. "Tutto quello che vede la Procura in queste
carte non c'é - dice il legale - E inoltre l'utenza di Meani
non poteva essere intercettata e il materiale usato in questo processo
è destinato al macero". Quanto alle telefonate la difesa
dell'ex arbitro ha ripetuto puntualmente quanto già indicato
davanti alla commissione d'appello federale: quelle chiacchierate
rientrano "nella sfera delle sue amicizie".
Per la Juve è il momento della verità
Dopo lo stupore iniziale, il grande lavoro per ristrutturare la
società e la rabbia per una sentenza ritenuta "inaudita",
per la Juventus è arrivato il "momento della freddezza".
Quello cioé del "realismo fiducioso", come lo definisce
il presidente Giovanni Cobolli Gigli, con cui si attende la sentenza
d' appello. Perché se "la situazione del club è
quella che è", sottolinea il numero uno bianconero,
è anche vero "che una serie A con penalizzazione non
sarebbe male". Meglio quindi restare calmi e concentrati, come
sono apparsi oggi i vertici di corso Galileo Ferraris nell' incontro
con il sindaco di Torino, Sergio Chiamparino, sulla questione stadi.
Abbassate le maniche della camicia con cui aveva affrontato le ultime
apparizioni e rimessa la giacca blu, il nuovo numero uno juventino
non si è sottratto alle domande dei giornalisti sulla nuova
attesa bianconera. "Accetteremo il verdetto della giustizia
sportiva", sottolinea Cobolli. Ma non senza difendere l' onore
del club, "che abbiamo il dovere di tutelare al massimo - afferma
- proprio come ci chiedono i tifosi". Quelli a cui la Juve
vuole riavvicinarsi sposando il progetto della Città di un
calcio senza violenze. Tutto dipenderà dal responso dell'
appello, ma sin da ora non può essere escluso il ricorso
al Tar. "Una eventualità che esamineremo quando sapremo
come sarà andata a finire", si limita a dire al riguardo
Cobolli. Che poi si lancia in una autentica lode ai legali del club
bianconero: "La linea difensiva è quella giusta - dice
- abbiamo la convinzione di essere stati ben rappresentati dai nostri
avvocati". Sì dunque ad una serie B senza penalizzazione,
come chiesto nei giorni scorsi dagli avvocati bianconeri, "anche
se pure la serie A con penalizzazione - ammette il presidente -
non sarebbe male...". Del resto, la Juventus è stata
l' unica società che, per espresso volere della proprietà,
"ha cambiato casacca" dopo lo scandalo delle intercettazioni.
Ed anche se "inevitabile", nei confronti della Vecchia
Signora c' è comunque stata secondo Cobolli "un eccesso
di attenzione che ha portato ad una penalizzazione molto aspra".
"Noi - è la promessa del presidente - siamo qui per
affrontare tutte le ipotesi: serie A con penalizzazione, serie B
e serie B a -30. Lavoriamo per far sì che le cose funzionino".
Al momento, sembra questa l' unica certezza juventina insieme a
quella che la proprietà, come ribadito da John Elkann, "non
sta vendendo la Juve". Un salvagente inaffondabile, che fa
passare in secondo piano la questione della ristrutturazione del
Delle Alpi, il calciomercato e tutto il resto. Per queste ci sarà
tempo dopo la sentenza d'appello
Lotito “Ma fatto illeciti, sono tranquillo”
24/07 "Non ho mai fatto, né tentato, né tanto
meno mai pensato di commettere alcun illecito". E' questa la
linea del presidente della Lazio Claudio Lotito che, appena conclusosi
il processo di secondo grado, è uscito dall' albergo dove
si è riunita la Corte federale esprimendo le sue ragioni.
I giudici di secondo grado sono intanto entrati in camera di consiglio
e domani dovrebbero emettere le sentenze tanto attese. Il presidente
biancoceleste ostenta tranquillità, anche perché "ci
sono dei professionisti che stanno lavorando in questo senso e in
loro c' è la massima fiducia". "Come vivo questa
attesa? - ha proseguito Lotito pressato dai giornalisti - Con la
massima tranquillità che deriva dal fatto di non aver commesso
proprio nulla, anche perché è tutto scritto nelle
carte in modo integrale e corretto". Il numero uno del club
biancoceleste è irrefrenabile e vulcanico come sempre, ma
si limita a ripetere i concetti che ormai sostiene dall'inizio della
vicenda: "Non ho mai parlato con designatori o arbitri, il
mio intervento presso le istituzioni, in questo caso con la Federcalcio,
tramite il vicepresidente dell' epoca, il signor Mazzini, è
stato fatto per i continui torti che stava subendo la Lazio".
"Ed io - ha aggiunto il presidente -, che ero pressato dai
tifosi, dai media e dagli stessi giocatori, non ho fatto altro che
parlare con le istituzioni. Se poi questo viene considerato illecito
non ci posso fare nulla. Ad ogni modo non può essere considerato
tale perché, nei miei interventi, non ho chiesto favori o
addirittura chiesto di alterare risultati". "Pensate -
ha affermato Lotito - che solo oggi ho saputo che Carraro era intervenuto
presso il designatore per chiedere attenzione, anche perché
io dell' ex presidente della Federcalcio non ho il telefonino e
ho solo parlato con il suo vice per tutelare la Lazio. Come ho già
detto tante volte, la Lazio è in una situazione kafkiana
e lo ribadisco con forza: non è stato fatto nulla di illecito
o qualsiasi cosa per alterare i risultati delle partite". Prima
che si allontani, al presidente viene chiesto cosa farà se
la Corte federale dovesse confermare la retrocessione. "Attendiamo
- la risposta - ma ad ogni modo ci faremo sentire in tutte le sedi
opportune, su questo non ci sono dubbi".
Della Valle “Spero nella fine di un incubo”
24/07 "Spero che l'incubo stia per finire". E' stata
questa la frase con la quale il presidente della Fiorentina Andrea
Della Valle ha lasciato la sede del processo di secondo grado. "Dobbiamo
recuperare la dignità perduta - ha aggiunto il massimo dirigente
viola, anche perché ci hanno accusato ingiustamente, ora
cerchiamo di uscirne puliti". Di pochissime parole invece il
fratello Diego Della Valle, presidente onorario del club: "Direi
che siamo fiduciosi, ma aspettiamo le sentenze".
Carraro “Sono stravolto”
24/07 "Non difendo alcuna posizione perché mi sono
dimesso e non ho più né la voglia, né l'età
per rientrare nel calcio. Ma difendo il decoro della mia storia
sportiva". E' stata sintetica e accorata l'autodifesa conclusiva
di Franco Carraro davanti alla Corte federale: l'ex presidente della
Figc ha esordito dicendo che a Napoli non è indagato per
associazione a delinquere per frode sportiva relativamente alla
partita Lazio-Brescia. E proprio su quella gara che ha portato alla
condanna in primo grado, Carraro conferma la telefonata con l'ex
designatore Bergamo: "Gli ho chiesto che l'arbitro ponesse
la massima attenzione perché era una gara delicata e l'ambiente
particolarmente in grande tensione. Ma concludevo dicendo che 'se
il Brescia e' più forte che vinca". Carraro ha concluso
appellandosi proprio a questa frase: "Sono stravolto perché
pensare che una telefonata così costituisca un illecito mi
stravolge. La Caf nella condanna cita pezzi di telefonata, ma non
quella frase altrimenti non mi avrebbe condannato".
Casiraghi e Zola alla guida dell’Under 21
24/07 Con la nomina di Pierluigi Casiraghi alla guida dell'Under
21, che sarà a Roma fra mercoledì e giovedì
per firmare il contratto, il commissario straordinario della federcalcio
Guido Rossi ha completato il quadro delle scelte tecniche per le
squadre nazionali. Il Professore ha messo su carta i consigli di
uno dei suoi due vice, l'ex mediano milanista Demetrio Albertini,
che gli ha suggerito di voltare pagina dopo le dimissioni di Marcello
Lippi, il mentore del quarto titolo mondiale. Il posto lasciato
vacante dall'allenatore viareggino è andato a Roberto Donadoni,
compagno di tante battaglie di Albertini, che molto probabilmente
nominerà suo vice Mario Bortolazzi, altro ex milanista dell'era
Sacchi. Casiraghi oggi si è visto assegnare la panchina dell'Under
21, il suo vice viene dalle giovanili azzurre: si tratta di Antonio
Rocca, una volta baffuto cursore di Atalanta e Foggia, che vanta
una notevole esperienza a livello di selezioni giovanili (dalla
Under 15 alla Under 19). E Casiraghi avrà un consulente tecnico,
Gianfranco Zola, suo amico e compagno di Nazionale. La Figc ha scelto
la linea verde, assumendo tecnici quarantenni, ma che vantano una
grandissima esperienza internazionale. Gente che ha vinto tutto
e sui campi di tutto il mondo: scudetti, coppe europee e nazionali.
Conosce il calcio a ogni livello, da una vita frequenta gli spogliatoi
di tutte le squadre. Poco importa, dunque, se Donadoni vanta solo
qualche decina di panchine in serie A, o se Casiraghi non è
mai andato oltre la Primavera del Monza. Il titolo di campioni del
mondo verrà difeso da uno staff di tecnici nuovo di zecca,
un gruppo di lavoro giovane, preparato, affiatato. Ha prevalso,
insomma, la strategia del rinnovamento a ogni livello e questo tipo
di scelta forse va di pari passo con il repulisti generale tanto
auspicato da più parti. E che il duo Rossi-Albertini sta
portando avanti con caparbietà.
Casiraghi “Non vedo l’ora di cominciare”
24/07 Il telefonino, da quando si è sparsa la notizia della
sua nomina alla guida della Nazionale azzurra Under 21, squilla
ininterrottamente. Giornalisti, amici, amici degli amici, tutti
vogliono congratularsi con lui, parlargli, conoscere il suo stato
d'animo. Alcuni lo hanno visto soffrire, dannarsi per avere smesso
a trent'anni di correre dietro al pallone, di lottare con i difensori
avversari, altri lo hanno aspettato. Pierluigi Casiraghi era uscito
dalla porta di servizio del Club Italia, scaricato nel '98 dall'allora
ct Cesare Maldini, che gli preferì Christian Vieri nel ruolo
di ariete d'area di rigore, adesso è rientrato dalla porta
principale di Coverciano. Un calcio alla sfortuna, Casiraghi lo
ha dato stamattina, quando gli hanno chiesto se se la sentiva di
prendere il posto di Claudio Gentile per guidare dalla panchina
gli azzurrini. Il suo nome era cominciato a circolare nei giorni
scorsi. Rimaneva sempre in pole position, fra i papabili, 'Bisontino'.
Camolese, Cabrini, Vierchowood, Dossena, Nela, Di Gennaro, giorno
dopo giorno, venivano cancellati con un colpo di spugna. "Io
non ci pensavo, non volevo pensarci, non mi illudevo che sarebbe
toccato proprio a me - racconta, al telefono - Non me l'aspettavo
proprio, a dire il vero. E' stata una cosa davvero inaspettata".
La Nazionale non è stata prodiga di soddisfazioni per Casiraghi
che, nella primavera del '98, decise di lasciare il calcio italiano
e di trasferirsi in Premier League, nel Chelsea di Gianluca Vialli.
E lo fece dopo una delusione azzurra. ''Il calcio è davvero
strano, a volte - racconta Casiraghi - Nel '98 rimasi fuori dai
Mondiali di Francia, dopo aver segnato il gol che valse la qualificazione,
e adesso mi ritrovo ct dell'Under 21." L'ex attaccante brianzolo,
nella sua breve carriera di tecnico, ha allenato gli Allievi (Under
16) del Monza e la formazione Primavera biancorossa, ma vanta anche
un'esperienza in C/2, alla guida del Legnano. "Adesso, però,
mi attende un'esperienza diversa - ammette - sebbene non vi siano
grosse differenze fra Under 21 e Primavera. Mi aspetta un lavoro
duro, difficile, delicato, avrò al mio fianco Antonio Rocca,
che conosco di fama, e Zola: sarà piacevole lavorare con
Gianfranco. Ci stimiamo molto e abbiamo una visione simile del calcio.
E' anche una questione di affinità. Cosa mi aspetto? Penso
di poter svolgere un buon lavoro". Casiraghi è chiamato
a raccogliere l'eredità di Claudio Gentile, che non si è
visto rinnovare il contratto dal commissario straordinario della
Figc, Guido Rossi. "Gentile ha fatto tanto e mi ha lasciato
un patrimonio importante, che cercherò di salvaguardare -
aggiunge Casiraghi - Mi aspetta un anno di transizione, durante
quale andranno poste le basi per gli impegni futuri: Olimpiadi di
Pechino, in programma fra due anni, e Campionati europei. Il lavoro,
di certo, non ci mancherà". Casiraghi rivela che lavorerà
anche in sinergia con il neocommissario tecnico dei 'senatori' azzurri,
Roberto Donadoni, suo ex compagno di Nazionale, all'epoca della
gestione Sacchi. "Bisognerà realizzare un rapporto di
collaborazione - conclude - una specie di sinergia tecnico-tattica,
in modo da creare i presupposti per un passaggio dall'Under 21 alla
squadra maggiore senza traumi. Ci vorrà voglia, umiltà
e grande determinazione". Magari la stessa che Casiraghi trasmetteva
ai compagni al momento di scendere in campo, quando amava scontrarsi
con i difensori avversari e si avventava su ogni pallone. Senza
paura.
Il ritorno di Zola
E' stato il calciatore italiano che ha avuto più successo
all' estero imponendo il suo stile proprio in quell'Inghilterra
che si considera la culla del calcio. Gianfranco Zola, classe 1966,
l'ha conquistata con la fantasia del suo gioco fino a meritare il
premio di miglior giocatore della Premier League, nella prima delle
sue sette stagioni inglesi, e di miglior giocatore in assoluto nella
storia del Chelsea. Un calciatore diverso dai suoi colleghi per
non aver mai frequentato o corteggiato veline, per non aver mai
comprato una Ferrari, per non aver mai insultato un arbitro o un
avversario. Un giocatore che ama definire il calcio "come felicità,
gioia, allegria, rispetto e lealtà". Sottovalutato dal
calcio italiano, Zola ha trovato la sua vera dimensione in Inghilterra,
nel Chelsea. Napoli, Parma, Londra e Cagliari le città della
sua lunga carriera. Dalla Torres, in C/2, al Napoli il salto più
grande. La scuola di Maradona è importantissima per Zola,
che prende davvero il suo posto. La crisi del Napoli cambia il suo
destino. Da Napoli a Parma, da una società in crisi a un
club che sta vivendo il suo periodo più felice. Nella città
emiliana è allenato da Nevio Scala e Carlo Ancelotti. Lo
scudetto, però, non arriva. Per due volte il Parma si classifica
'soltanto' secondo in campionato. Un infortunio, poi le incomprensioni
con Asprilla e con Stoichkov e infine una stagione alquanto deludente.
Nel Chelsea, allenato da Ruud Gullit prima e da Gianluca Vialli
poi, Zola è l'artefice della conquista della Coppa d'Inghilterra,
segnando il gol più rapido nella storia delle finali (42
secondi e 4 decimi) e realizzando anche il gol della vittoria nella
finale della Coppa delle Coppe contro lo Stoccarda, appena 17 secondi
dopo essere entrato in campo. Anche il gol più bello e spettacolare
della sua carriera è al Chelsea: un colpo di tacco contro
il Norwich, che manda in delirio lo stadio. Giunge ad essere considerato
uno dei migliori stranieri mai arrivati a giocare in terra inglese.
Difficile il suo rapporto con la nazionale, con cui ha vissuto momenti
di alti e bassi. Il suo trionfo in azzurro lo vive proprio a Londra,
nello stadio di Wembley, quando con una rete splendida batte gli
inglesi nel loro tempio, 24 anni dopo il successo in amichevole,
firmato Capello. Ma è una partita ufficiale e per l'Italia
è un trampolino per i Mondiali di Francia '98. Questa vittoria
cancellera' due grosse delusioni nella sua carriera in azzurro.
Il primo ai Mondiali di Usa '94, quando appena entrato viene ingiustamente
espulso nel match contro la Nigeria nei quarti di finale. Il secondo
agli Europei del 1996 in Inghilterra, quando Zola sbaglia il rigore
nel match contro la Germania, determinante per l'eliminazione degli
azzurri. Poi il ritorno nella sua Sardegna per riportare il Cagliari
in serie A. Grazie al suo contributo (13 gol) i sardi compiono l'impresa.
L'anno seguente, in A, l'ultima stagione della sua carriera: salvezza
conquistata e 9 gol. Dopo un anno lontano dai riflettori il 'piccolo'
Zola, campione di tutti, patrimonio del calcio e non di una singola
squadra, rientra nel calcio come consulente tecnico nell'Under 21
di Casiraghi.
Forza Italia contro il commissario Rossi
24/07 Lo scandalo degli illeciti sportivi torna in Parlamento.
I deputati di Forza Italia Guido Crosetto e Antonio Verro hanno
presentato una interrogazione al ministro delle Attività
Sportive Giovanna Melandri per sapere "se il commissario straordinario
della Figc, Guido Rossi, abbia esercitato il suo ruolo con equilibrio
e imparzialità e se il suo operato sia rimasto nell' ambito
dei poteri conferitigli". I due onorevoli azzurri ricorda al
riguardo che "il professor Rossi, prima dell' attuale incarico,
era consigliere nel cda dell' Inter, l' unica delle grandi squadre
italiane rimaste fuori da questo scandalo". Ed affermano che
"sempre nel periodo in cui il professor Rossi sedeva nel cda
dell' Inter - si legge nell'interrogazione - le plusvalenze chiaramente
gonfiate determinavano bilanci falsati per consentire l' iscrizione
al campionato della squadra". Non mancano riferimenti al caso
del passaporto falso di Alvaro Recoba, che secondo Crosetto e Verro
costituirebbe "grave illecito sportivo", e alla bocciatura
da parte della Covisoc della vendita dei marchi delle squadre, che
avrebbe causato all' Inter un onere finanziario di "oltre 100
milioni di euro". Oltre a un giudizio sull' operato di Guido
Rossi, Crosetto e Verro chiedono alla Melandri "se non ritenga
indispensabile - si legge ancora nell' interrogazione parlamentare
- che l' inchiesta sugli illeciti sia condotta nel rispetto dei
principi giuridici fondamentali del nostro ordinamento, nonché
con equilibrio e imparzialità". E "se non ritenga
che sia opportuno - conclude il documento - favorire una riforma
del codice della giustizia sportiva, con una separazione chiara
e inequivocabile tra questa e la giustizia ordinaria".
Matarrese “Non sono candidato alla presidenza
della Lega”
24/07 Per lui sarebbe un ritorno eclatante, ma Antonio Matarrese
nega di essere tra i candidati alla poltrona di presidente della
Lega che già fu sua negli anni 80. Anche se, dopo un periodo
di eclissi, è tornato ad occuparsi attivamente di pallone.
"Sono disponibile a fare qualsiasi cosa per questo calcio,
ma non sono candidato - ha dichiarato l'attuale delegato della Figc
per Euro 2012 in un 'intervista al programma 'La politica nel palloné
del GR Parlamento - vedo tante altre persone adatte. Ci vuole comunque
qualcuno che porti serenità, sia in grado di cooperare con
il professor Rossi e abbia consapevolezza delle difficoltà
che ci sono nella gestione di un organismo come la Lega". L'ex
presidente della Figc non si tira indietro quando si tratta di esprimere
il suo giudizio su Calciopoli: "Il processo andava fatto anche
se mi addolora che stia toccando molti amici - afferma Matarrese
- ora, però, ci vuole la voglia di ricostruire perché
la nostra organizzazione calcistica non ha rappresentanti nelle
istituzioni internazionali e parte del suo capitale sta andando
all'estero". Non manca una 'stoccata' al commissario della
Figc Guido Rossi: "Non voglio fargli alcuna critica - ha spiegato
- ma, anche nell'ottica di Euro 2012, deve cominciare a prendere
contatto con quelle che sono le strutture portanti del nostro calcio".
Non sembra essere della stessa opinione il sottosegretario alle
Politiche giovanili e allo Sport Giovanni Lolli: "A Rossi qualcuno
rimprovera di aver messo su un processo che procede lentamente -
osserva - ma finché non è finito il processo secondo
me è giusto che Rossi non abbia ancora stretto legami con
le strutture calcistiche". Lolli esprime invece soddisfazione
per l'approvazione della delega per la riforma delle regole sui
diritti del calcio: "E' un bel punto di partenza - ha spiegato
- il passo successivo sarà il coordinamento con il commissario
per una serie di riforme, come quelle per il controllo dei bilanci
delle società e per il sistema arbitrale, che devono attenere
all'ordinamento sportivo". Intanto lunedì prossimo sarà
aperto a Palazzo Chigi un tavolo di lavoro tra vari enti per discutere
di come modificare il modello sportivo italiano: "Saranno presenti
il Coni, organismi paraolimpici e delegati delle Regioni - ha spiegato
Lolli - l'obiettivo è cercare di avvicinarci agli esempi
europei che hanno mostrato di funzionare meglio del nostro".
Salgono le azioni di Lazio e Juve in Borsa
24/07 Seduta con il botto per la Juventus e la Lazio in Piazza
Affari, in attesa della sentenza d'appello della corte federale
chiamata ad esprimersi per le partite di campionato truccate, che
potrebbe essere pronunciata già domani. La Juventus ha guadagnato
l'8,18% a 1,64 euro, con scambi per 3,7 milioni di titoli, pari
al 3,05% del capitale sociale, dopo che il presidente Giovanni Cobolli
Gigli ha detto di attendere la sentenza con "realismo fiducioso".
In sostanza Cobolli Gigli ha detto di ritenere che "una serie
A con penalizzazione non sarebbe male", per il club che invece
era stato condannato alla serie B con una penalizzazione di 30 punti,
nonostante l'affermazione del procuratore sportivo Stefano Palazzi,
il quale, nella replica conclusiva davanti alla Corte Federale,
ha ribadito le motivazioni che lo avevano spinto ad avanzare le
richieste ai giudici federali, dato che "un intero campionato
è stato falsato". Ancora più sostenuta la corsa
della Lazio (+10,75% a 0,34), che viene scambiata unicamente nell'asta
di chiusura. Più cauta la Roma (+1% a 1,01 euro), che comunque
è risultata estranea alla vicenda. Unanime, comunque, sui
rialzi odierni, il giudizio degli operatori di borsa che data la
natura particolare di questi titoli "slegati dai fondamentali"
ritengono che il mercato abbia mostrato fiducia in una riduzione
delle sanzioni disposte in primo grado. "In caso di sanzioni
più leggere - spiegano in una sala operativa - i bilanci
delle società sportive, derivanti in gran parte dalla cessione
dei diritti televisivi, potranno tirare un po' il fiato". E
in attesa che la corte federale si esprima c'é però
chi ha già messo le mani avanti, come il presidente dell'Inter
Massimo Moratti. Anche se al club neroazzurro venisse assegnato
lo scudetto, infatti, secondo Moratti, i giocatori non dovrebbero
beneficiare degli eventuali premi che in genere la società
assegna per gli obiettivi raggiunti. In caso di sentenza comunque
non soddisfacente per le società incriminate, queste ultime
potrebbero ancora sperare forse nei salvataggi costituiti dai ricorsi
al Tar del Lazio, che saranno discussi il prossimo 10 agosto dal
collegio del tribunale amministrativo presieduto da Francesco Corsaro.
Pessotto “Vorrei vedere la sentenza in diretta”
24/07 "Vorrei vedere in diretta televisiva la sentenza d'
appello della giustizia sportiva che riguarda la Juventus".
E' quanto ha chiesto Gianluca Pessotto dal reparto di rianimazione
dell' ospedale Molinette di Torino, dov' è ricoverato da
quattro settimane. Il primario del reparto, Pier Paolo Donadio,
e i medici che seguono l' ex calciatore bianconero decideranno domani
se sarà possibile soddisfare la richiesta del paziente o
se riferirgliela in tempo reale. Per quanto riguarda le condizioni
di salute "il decorso è normale - ha riferito oggi Donadio
- e ogni giorno riceve le visite di moglie e figlie, oltre che dei
genitori". La giornata del team manager della Juve passa tra
la fisioterapia respiratoria e motoria, qualche momento di riposo,
due pasti al giorno ed esami di controllo. Oggi è stato visitato
da un chirurgo plastico per la ferita al piede operato tre settimane
fa e una lastra al torace per verificare la situazione di polmoni
e altri organi interni, il tutto con esito "abbastanza buono",
a quanto riferito dal primario di rianimazione. C' è ormai
anche spazio per qualche momento di distrazione, che Pessotto trascorre
con la visione di qualche film in dvd. Entro una settimana potrebbe
essere trasferito dalla Rianimazione a un reparto di Chirurgia generale.
Il legale di Paparesta “Inaccettabile attacco
dell’Associazione Arbitri”
24/07 "Ciò che è più inaccettabile è
che la Procura dell'AIA attacchi Paparesta per lo stesso episodio
per cui il Procuratore Palazzi ha ritenuto che non vi fosse nemmeno
l'ipotesi di incolpazione". E' quanto afferma in una nota l'avvocato
Gianluigi Pellegrino legale di Paparesta a proposito dello scandalo
calciopoli. "Del resto - aggiunge Pellegrino - il cittadino
Paparesta sulla base della disponibilità di Meani di evidenziarlo
all'attenzione dell'allora presidente del Consiglio Berlusconi,
ha soltanto segnalato l'esistenza di atti pubblici come è
la procedura di infrazione attivata dalla Comunità europea
a carico dello Stato italiano sul biodiesel, di cui Paparesta era
venuto a conoscenza nella sua attività di revisore di conti
di una società del settore. Cosa c'é di illecito?
- precisa il legale di Paparesta - Chiaramente nulla, come gli organi
federali hanno ben rilevato. Per questo non ci può essere
un doppio processo che sarebbe un aberrazione giuridica. E vorrebbe
dire consentire che anche su Meani e sul Milan per lo stesso episodio
si apra un nuovo processo dinnanzi alla Commissione disciplinare.
Così violando quel principio di connessione e unità
stabilito dalla CAF". "E' un pasticcio - conclude Pellegrino
- che si deve evitare se non si vuole compromettere la credibilità
del sistema di giustizia sportiva. L'AIA dal canto suo deve dire
se vuole ricostruire il sistema come ha detto Agnolin al Corriere
della sera o vuol perpetrare uno stato di incertezza caos e conflittualità.
E se vuole continuare a investire sulle risorse pulite che questo
processo riconsegna tra cui Paparesta quale che sia la lieve sanzione
che dovrà scontare".
Servizi precedenti
23/07:
Secondo giorno di udienze con Juve, Lazio
e Fiorentina. Sandulli “Domani si chiude”.
Il Presidente del Bologna
fiducioso “Torneremo in A”. Ancelotti,
Maldini, Tassotti e Costacurta in visita d Pessotto. La Juve
teme un tonfo. Sgarbi “Borrelli sta
lavorando per niente”. Le difese di
Juve, Lazio e Fiorentina.
22/07:
Palazzi conferma l’esclusione della
Juve e chiede la B per il Milan con tre ounti di penalizzazione.
Conclusa la prima giornata della Corte Federale si riprende domenica.
La Corte accoglie alcune
richiese e respinge le eccezioni sollevate dalle difese. Il
legale di Carraro chiede il proscioglimento. Il processo
parte con i ricorsi delle difese e le eccezioni. Lotito:
“Sono qui per appurare la verità”. La
Juve chiede la permanenza in A.
21/07:
Processo a calciopoli, secondo tempo. Parte
il secondo, e ultimo, grado. Carraro: “Mai
parlato con il Presidente della CAF per il caso Mozart. Mazzarri
(Reggina) “Sono davvero imbufalito”. Il
comune di Reggio propone un collegio di difesa istituzionale.
Corbelli “Pronto a testimoniare a favore della Reggina”.
Prodi “Non tollereremo scene come quelle
di Firenze. Spero non paghi solo il mio Bologna”. Nuova
legge sui diritti TV, apprezzamenti bipartizan. Ministro
Melandri “Per i diritti TV si torna alla trattativa collettiva”
20/07:
Reggina nella bufera. Avviso di garanzia a
Foti, Bergamo De Santis, De Marco e Pieri.
Secondo la Procura di Napoli la Reggina subalterna alla Juve.
Le intercettazioni di Foti. La verità
di De Santis. Secondo la Lazio la chiave di
tutto è Carraro. Rossi assicura “nessuno
slittamento dei campionati. A breve l’assegnazione dello scudetto”.
Mediaset vuole rinegoziare i diritti TV. Il
Governo pensa ai rimedi
19/07:
Foti “Non ci sono gli estremi per deferire
la Reggina”. Zamparini accusa Galliani
che minaccia querele. Cellino non risponde. Il presidente
della Corte, Sandulli, invita i club ad accettare i verdetti. Ricorsi
al TAR: cosa prevede la legge. Scudetto all’Inter:
al lavoro una commissione apposita. Nuovi
scenari e opportunità per i calciatori disoccupati.
Donadoni prende servizio come CT. La Uefa
respinge la richiesta dell’Empoli
18/07:
Parte l’appello. Sabato la prima camera
di consiglio. Presentati tutti i ricorsi.
Foti (Reggina) “Sulla 2a inchiesta solo chiacchiere”.
Cellino presidente di Lega fino al 26. Matarrese
“Prima gli uomini e poi le regole”. Difesa
Juve: Pene sproporzionate. Donadoni prende servizio come
CT. La Uefa respinge la richiesta dell’Empoli
17/07:
La Corte Federale è pronta.
Sabato l’appello. Palazzi si oppone alle sentenze di primo
grado. Ulivieri: “La legge sportiva è chiarissima”.
I francesi vogliono i posti Champions League
delle italiane. Il Presidente dell’Empoli
scrive a Rossi e alla Melandri per la Uefa. Moggi
su Repubblica “Il mostro non sono io”. I tifosi
di Firenze occupano per due volte la stazione. Pessotto
fuori pericolo incontra le figliole: “Sono felicissimo”
16/07:
Cecchi Gori “I veri capi sono Carraro,
Giraudo e Galliani”. Ora spazio ai ricorsi.
A rischio il via dei campionati. Ministro Melandri “Le
sentenze vanno rispettate. A giorni le regole sul diritto TV”.
I legali della Juve pronti con il ricorso.
La difesa della Lazio è convinta di
smontare la tesi della CAF.
15/07:
Parte la seconda tranche dell’inchiesta,
in arrivo i deferimenti. Corbelli: “Si
indaghi sul ripescaggio della Fiorentina”. Della Valle
“La nostra strategia non cambia”. Mazzarri
(Reggina) “Non siamo coinvolti. Salvezza ottenuta sul campo”.
Le difese affilano le armi. Capezzone
(RNP) “Mano leggera dei giudici per il Milan”. Il
presidente della Juve più sereno, a rischio 500 ml di contratti
e Dechamp accetat la sfida. Lotito pronto a tutto. L’Empoli
chiede la licenza Uefa. Zeman “Ora c’è da sperare
che le irregolarità non si ripetano”. Prima
operazione di Guido Rossi: Viterbese ammessa in C2
14/07
Sentenza choc: Juve
in B a -30, Milan in A (-15) senza Champions, Lazio (-7)
e Fiorentina (-12) in B. Tolti due scudetti alla Juve. Come
saranno i prossimi campionati di A e B. Le
reazioni di Juve, Milan, Fiorentina e Lazio. Le richieste
dell'accusa e il dispositivo emesso. Disordini a Firenze. Alla
procura di Torino indagini aperte
13/07:
Aspettando la sentenza l'AIA da piazza pulita:
fuori nove arbitri, tra di loro anche Dattilo. Protesta
il sindaco di Gioiosa. Il Tribunale di Roma respinge il fallimento
della Fiorentina di Cecchi Gori : “Amarezza per il danno subito”.
Berlusconi attacca tutti. Borrelli
“Berlusconi? Non mi aspetto che parli a mio favore”.
Rossi “Non mi interessa ciò che dice
Berlusconi”. Moggi si difende “La
vittima era la Juve”. Il giovane Donadoni sostituisce
Lippi alla guida della Nazionale. Lenti miglioramenti
per Pessotto, visitato oggi da Buffon, Ferrara, Legrottaglie e Conte.
12/07:
Rossi “Il calcio è seriamente
malato, sentenze eque ma nessuna amnistia. Alla Uefa basta la sentenza
di primo grado. Illeciti impensabili”. Ministro
Melandri “Ne usciremo a testa alta.Il calcio locomotiva dello
sport italiano”. Borrelli riprende gli interrogatori.
Tutti contro l’amnistia. Lippi lascia
la nazionale da signore. Non ha digerito le polemiche ad inizio
mondiali. Donadoni probabile successore. Gigi
Riva “Lippi un grande uomo”. Petrucci
“Revisione della legge 91 per voltare pagina”. Tombolini
e Rosetti ascoltati dall’Ufficio indagini. Lippi visita
Pessotto “L’ho trovato bene”. Condizioni stazionarie.
11/07:
Slitta a venerdì la sentenza della
CAF. La UEFA detta i tempi e prova a dare
una mano. Entro il 25 la lista dei clubs e aggiunge "Chi
ricorre al TAR è fuori dalla Uefa". Mediaset
non paga, la Lega fa la voce grossa. Consegnta
a Rossi la bozza del regolamento per i procuratori.In Parlamento
spunta l’indulto. Rivera contro l’amnistia
“Si rispetti la legge”. Riva “La Figc?
Adesso non esiste”. Cannavaro porta
la coppa a Pessotto tra lacrime e sorrisi.
09/07:
Martedì o mercoledì le sentenze
in diretta. Rizzo “Nessuna amnistia”.
In lieve recupero le condizioni di Pessotto
08/07:
La CAF in camera di consiglio. C’è
attesa per le sentenze. Le intercettazioni in onda su radio
e tv. Avv. Taormina “Il migliore è
Ruperto. Giustizia verrà fatta”. Mediaset
non paga i diritti degli highlights di serie A. Dichiarazione
bipartizan di Rizzo e Di Centa “No all’amnistia”.
Il legale della Lazio preannuncia, ancor prima
delle sentenze, il ricorso al TAR. Stazionarie
le condizioni di Pessotto. L’ospedale consiglia di evitare
le visite.
07/07:
Chiuso il dibattimento ora si attende la sentenza.
Mastella chiede clemenza, poi precisa “Nessuna
amnistia”. Ruperto sbotta “Qui si fa sul serio.
Nessuno strozza le difese”. Il legale
di De Santis precisa “Con Moggi nessuna telefonata”
e poi "Sospendere il giudizio". Bertini
“Immagino un futuro da arbitro legale”. Rizzo
(Pdci) “Occorre fare pulizia”. Peggiorano
le condizioni di Pessotto. Febbre e problemi epatici. Stop alle
visite e niente finale in tv.
06/07:
Continuano le difese: Il Milan contrattacca
e la Lazio si proclama innocente. Il Milan
scarica Meani e la Fiorentina decide di non parlare. Folena
“Ridicolo parlare di processo sommario”. Il
legale di Carraro “Ha difeso le istituzioni, va prosciolto”.
Il Legale di Messina “pieno proscioglimento”.
Siparietto di Ruperto. Pessotto stabile. Al
suo capezzale arriva Boniperti. I medici “Tappe normali del
decorso”.
05/07
Ruperto tiene tutti a posto: “Ora veniamo
al sodo”. E’ il turno delle difese:
La Juve chiede esplicitamente la B. Lotito e Della Valle no. Ministro
Melandri “Nessun complotto politico. I successi non cancellano
scandali”. Rossi “La giustizia
farà il suo corso”. Da Carraro
a Lotito le difese danno il meglio di se. Pessotto
vuol vedere la finale. Conte gli porta la notizia. Condizioni stazionarie.
04/07
Richieste pesanti di Palazzi: Juve in C, Milan
Fiorentina e Lazio in B, fuori dirigenti e arbitri coinvolti. Ruperto
“Non ci sono tempi predeterminati”. Reazioni
di Mazzini. Berlusconi, De Sisti, De Santis, Pairetto, Paparesta,
Tagliavento, Ingargiola, Galliani, Chiamparino. Addio
ad una generazione di arbitri. Leggero peggioramento
per Pessotto, ma i medici sono ottimisti. Capello lo va a trovare.
03/07
Pugno duro della CAF: respinte tutte le eccezioni.
I nove punti dell’ordinanza di Ruperto.
I legali chiedono di escludere le intercettazioni ma Palazzi
ribadisce la loro validità. Si apre
il mercato, Borrelli invoca il rispetto delle regole. Stabili
le condizioni di Pessotto. In visita la madre e anche Nedved.
02/07:
Si parte, pronti per il maxiprocesso al calcio.
Avvocati all’attacco. Pessotto
migliora. I medici ottimisti. Montero torna
dall’Uruguay per il suo amico Pessotto.
01/07:
Il Presidente della corte federale, De Lise,
si autosospende. Week end tranquillo prima
del maxiprocesso. Pessotto migliora, apre gli occhi e riconosce
le persone. La moglie “Sono
più sollevata”. A Torino la giornata
dell’orgoglio bianconero, in 20.000 in corteo. Secondo
un indagine Moggi colpevole del calciopoli e Del Piero con Elkann
fautori della rinascita della Juve
30/06
Secondo i legali di Bergamo e Pairetto, intercettazioni
inutilizzabili nel processo. Entro il 26 luglio
il nuovo presidente di Lega (che non sarà un presidente di
club) e nuove regole. La Lazio contesta la nomina di Rossi.
Si affilano le armi per il processo.
Galliani assicura “Tutti i club di A e B sono in regola”.
Il rinvio non preoccupa la UEFA. Cellino:
I dirigenti abbiano diritto a difendersi. Quadro
clinico grave per Pessotto, ma lui resiste.
29/06:
Il processo al calcio parte ma viene rinviato
a lunedì. Si inseriscono cinque club. Ministro
Melandri “Nessuna amnistia, dal processo mi aspetto giustizia.
Moggi doveva presentarsi”. Il Codacons chiede la diretta
TV del processo. Quattro club a rischio.
Rossi: “Nessuna sorpresa, tempi rispettati”. Le
memorie difensive e le istanze dei club. Dattilo:
“Dopo la gogna nessuno parla della mia estraneità”.
Parte la nuova Juve. Per
Pessotto un cauto ottimismo
28/06
Parte il maxiprocesso su ‘calciopoli’.
Borrelli “Nessuno screzio con Palazzi.
Spero tempi rapidi per il processo”. Delio Rossi “Il
processo non cambierà il giudizio dei tifosi”. Aliberti
“La Covisoc un sistema truccato”. Foti “La
Reggina indipendente da Juve e Moggi”. Gazzoni
pronto a costituirsi parte civile. De Santis
vuole denunciare Ancelotti. Migliora lievemente
Pessotto. La moglie chiede rispetto. L’Antitrust
diffida Mediaset per i diritti TV “Solo sul digitale terrestre”
27/06
Ripartita a pieni giri l’indagine di
Borrelli. Cellino batte i pugni. Moggi in TV attacca Carraro e le
lobby del pallone. Moratti chiede trasparenza.
Perquisita la sede del Sora. Pessotto
vola giù dall’abbaino della sede della Juve: è
gravissimo. L’anno più nero della Juve. Baldini
“Sostituire anche Palazzi”. La
Commissione cultura della Camera vara il programma di indagine.
GEA: A Roma le audizioni di Capello e Giraudo
26/06
Riparte l’inchiesta di Borrelli con
le comprimarie, sentito l’Arezzo. Arriva
il processo, i legali della difesa cercano scappatoie. Tronchetti
Provera d’accordo con Moratti “Gli scudetti agli onesti”.
Ancora un mese da presidente di Lega per Galliani.
Piazzola “Indagate su Zeman”. Baldini
“Cambiate le persone in ufficio indagini ma non è cambiato
il giudice Palazzi”. Le memorie di fensive
di Juve, Milan, lazio e Fiorentina
25/06
Moratti “Un colpo di spugna sarebbe
molto grave. Sentenze esemplari o vado all'estero”. Lolli
“Nessun colpo di spugna, le inchieste avanzano”. D’Ambrosio
“No all’amnistia. Lo scandalo è grave”.
Confermate le cene a casa di Giraudo con Pairetto,
Bergamo e Moggi. Bergamo “Meani si interessava per
conto di Galliani”. Carlo Piazzola “Allontanato
dal sistema. Il mondo del calcio deve chiedere scusa a Sensi ”
24/06
Lunedì Borrelli riprende il lavoro.
Nel suo mirino le iscrizioni ai campionati e i diritti TV. Commissario
Rossi “Potrei cambiare il format dei campionati. Vietate le
vendite dei marchi”. Gazzoni (Bologna) “Iscrizioni
fasulle per anni”. Corbelli si costituisce
parte civile contro Carraro e Della Valle. De Santis al contrattacco.
Il Financial Times scettico sulla retrocessione
della Juve. Le conclusioni dell’inchiesta
di Borrelli
23/06
Dopo i deferimenti spazio alla difesa. De
Santis attacca Ancelotti. Abete “Il
mondo del calcio attende giustizia”. Blatter: “In
Italia situazione seria ma Rossi e Borrelli sono preparati”.
Il processo partirà il 29 giugno.
Galliani “Ma quale secessione del calcio”. Della
Valle “Siamo innocenti”. I sociologi
sentenziano: Il calcio un business e non più uno sport
22/06
Scattano i deferimenti. Nel calderone Juve,
Milan, Fiorentina e Lazio. Galliani lascia la Lega. Le
accuse e i nomi. Costituito il collegio giudicante. La
Juve: verificheremo le accuse. La Fiorentina pronta a difendersi.
Berlusconi “Mai avuto vantaggi in campo”.
Garrone “Giorni difficili, ma la Sampdoria
è fuori”. Speculazioni in borsa:
in rialzo i titoli di Lazio, Juve e Milan
21/06
Domani i deferimenti, Di Sebastiano segretario
della FIGC. Ghirelli si dimette. Abete:
Il deferimento dopo le 18 segno di buon senso. Lippi
“Non so niente dei deferimenti”. La Porta (Barça)
“Moggi in Spagna non potrebbe esistere”. Berlusconi:
“Il Milan defraudato”. Perquisita
la sede dello Standard Liegi. Zamparini (Palermo)
“Faremo la Champions League”
20/06
Cominciano i deferimenti, in moto gli avvocati.
I parlamentari scrivono a Rossi “Ora
ripescaggi trasparenti”. Prosegue l’indagine
disciplinare del CSM sui magistrati coinvolti in calciopoli. De
Santis a Matrix racconta la sua verità. Caselli ribatte
a De Santis “Mai parlato di arbitri con lui”. Oriali:
“Gli scudetti revocati non interessano all’Inter”.
Il Ministro Amato ironizza “Mi spiace
che il ‘Toro’ non possa incontrare la Juve”. Gattuso
“Assurdo andare in B per un trapianto di capelli”
19/06
Borrelli chiude l’inchiesta con una
relazione di 180 pagine. Ora tocca a Palazzi “Il
calcio deve rimanere imprevedibile. Il sistema può
guarire”. A rischio la sponsorizzazione
degli arbitri. Quattro arresti per il caso Gaucci. Andreotti
“Qualcuno pagherà dazio”. Zamparini
(Palermo) “Si torni al sorteggio integrale”
18/06
Si tirano le somme. Dal Palazzo fanno sapere
che useranno il pugno di ferro. In attesa
della relazione di Borrelli. Gentile (FI) alla procura di
Napoli “Sentire Pagliuso sulla estromissione del Cosenza”.
Il Genoa va in B, ma Preziosi non festeggia
“Troppa rabbia”. 30 mila tifosi
rossoblu festeggiano la fine di un incubo
17/06
Il difensore Antonaccio denuncia su di un
libro la “realtà oscura” della serie C. “Corruzioni,
compromessi e ricatti”. L'ex Presidente
del Cosenza, Pagliuso, aspetta la chiamata del Procuratore Borrelli
(Video con intervista) anche per la C. Il Procuratore Borrelli
prepara le relazioni. Nella prima tranche
d’inchiesta ci sono Juve, Lazio, Fiorentina, Milan, Samp.
Petrucci “Di amnistia non se ne parla
proprio”
16/06
Ripresi gli interrogatori, sentiti Garrone
e Marotta. Rossi completa la CAF. Processo vicino. Dai
politci tifosi del Torino un no all’amnistia: “Ed ora
restituiteci lo scudetto del 1927” . Dalla CAF alla
Corte Federale rito abbreviato. Stabiliti tempi e modalità
del processo. Secondo Adiconsum falsato il
30% delle partite del campionato 2003/04. La
Fiorentina replica a Preziosi: “La cena con Moggi c’è
stata, ma nessuna festa”. Cellino (Cagliari) “Mi
auguro che tutto sia un grosso errore. Serve una presidenza super-partes”
15/06 Il calabrese Ruperto nominato presidente
della CAF. Pagliuso (Cosenza) “Adeguarsi
allo strapotere Juve dava privilegi”. Chiesta audizione a
Borrelli. Il CSM vieta ai magistrati di occuparsi di giustizia
sportiva. Revocati tutti gli incarichi. Ministro
Melandri “Si va verso la vendita collettiva dei diritti televisivi”.
Rossi “Se Galliani è in conflitto
di interessi non è un mio problema”.
14/06
Il Commissario Rossi nomina Agnolin commissario
dell’Associazione Arbitri. Casarin “L’arbitro
torni ad essere l’uomo misterioso”. L’azzeramento
della CAF è questione di ore. Si va verso la nomina di Ruperto.
Pagliuso chiede la riammissione in serie B
del Cosenza Calcio 1914. Intercettazioni sui
PM. Paparesta si difende: “Carriera stroncata se denunciavo
l’irruzione di Moggi”. Prosegue
l’inchiesta GEA. A Napoli prosegue l’inchiesta
stralcio che riguarda giudici e polizia. La
Juve ricomincia da Cobolli Gigli e Tardelli
13/06
Chiuso il primo filone di indagini. Il
Presidente della Corte d’Appello Federale, Martellino, si
difende. Processo doppio. Si allarga l’inchiesta del
CSM. Mercoledì le decisioni del plenum. Abete
e De Rossi: Nessuna amnistia anche se vinciamo. Buffon
“Bello sudare la maglia per l’Italia”. I
favori della “cupola” alla Lazio. La
Juve riparte voltando pagina in fretta: nuovo Cda.
12/06
Girando da Borrelli “Nessuna gara era
preordinata”. Ascoltato il dipendente
della Federcalcio Galati “Chi si oppone viene vessato”.
Anche la Samp nell’indagine. Blatter
“Trovati i problemi ora si va verso le soluzioni”. La
Lega va verso la riscrittura del regolamento. E poi Galliani,
Sacchi, Di Pietro, Campana, Pescante.
11/06
Una domenica tranquilla. Lunedì Giraudo
da Borrelli. Il Legale di Titomanlio “Nessun
muro di reticenza”. Trezeguet “Aspettiamo la
giustizia sportiva”. Gli sponsor della
Juve ripongono la loro fiducia nella società
10/06
Borrelli si concede una pausa. Il
Presidente Cellino “Rossi chieda consigli ai presidenti onesti”.
Secondo il legale di Lotito il campionato slitta a dicembre. Del
Piero “Spero che per la Juve si risolva nel migliore dei modi”
L’assistente Titomanlio: “Pronti a collaborare”
09/06
Borrelli contro un “muro difensivo concordato”.
Maxi audizione con Meani (Milan): quasi otto ore. Non
esiste alcun super teste. Tre ore di interrogatorio per Carraro
e tre anche per Pieroni. Pirrone replica a
Bergamo: “Io scarso e onesto, lui invece?”. Catricalà
“Presto regole per i procuratori”. Adiconsum
presenta uno studio sugli errori arbitrali dal 2002 al 2004.
Avv. Coppi: “Il Coni potrebbe costituirsi parte civile”
08/06
Bergamo interrogato per nove ore “Fatto
fuori da Pairetto e Lanese”. Per Pairetto sei ore di interrogatorio.
Moggi dice no a Borrelli. Oggi tocca
a Carraro. Della Valle “Non abbiamo
fatto nulla di strano”. L’AIA rigetta il ricorso
di De Santis: non andrà ai mondiali. Galliani
ascoltato per due ore. L’Antitrust collabora con Rossi
07/06
Interrogatori fiume per De Santis e Paparesta.
Borrelli: “Nessun pentito. Entro 10
giorni la relazione alla Procura sportiva”. La Commissione
Cultura della Camera avvierà un indagine. Pirrone:
“Già da tempo denunciavo pressioni”. Gaucci
Jr: “C’è ancora paura della ‘cupola’”
06/06
Borrelli mette sotto torchio gli arbitri.
No Intertoto per il calcio italiano.
E Rossi incassa l’ok di Uefa e Fifa. Corioni:
“Girando la mente, Galliani gli obbediva”. Lazio
e Juve nel mirino di Borrelli. Rossi incontra
Galliani: Nessuna accordo sulla gestione della Lega. Blatter
“Felice della reazione delle autorità italiane”
05/06
Borrelli a tutto campo, vuol vederci chiaro
su tutto. E il Coni ricorre alla Caf per la
sentenza su Agricola per il doping. Mazzarri ascoltato dal
PM di Napoli. Cesare Geronzi ascoltato per
due ore dai PM. L’ex segretaria della CAN, Fazi, non
risponde. Pelè “Spero che la
giustizia punisca tutti”. Blatter “Ci vogliono
arbitri professionisti”
04/06
Borrelli in azione: L'arbitro Pirrone interrogato
per tre ore. Il Milan si ribella: “Una
campagna contro”. Lite in un bar per calciopoli, ci
scappa il morto
03/06
Cannavaro e Trezeguet interrogati dai PM a
Roma. La Procura di Torino vuol riaprire l’inchiesta
sulle designazioni. Undici giorni per rifondare la Juve.
Somma “Non cambia nulla. Moggi resterà
sempre un grande”
02/06
Il procuratore Borrelli pronto per il maxiprocesso.
Ombre sulla partita Udinese-Milan del 2005:
Galliani e Pozzo non ci stanno. Galliani: “Siamo stati
danneggiati”. Il Legale di Moggi replica
a Galliani “Ha letto tutte le intercettazioni?”.
Spalletti in procura a Napoli.
01/06
Il commissario Rossi: “Una situazione
che non pensavo così grave”. Secondo
l’ex vicecapo dell’Ufficio indagini Juve e Fiorentina
in B. Galliani pronto a lasciare. Preziosi
sentito dalla Procura di Napoli. Nevio Scala: “Tutto
deprimente. Con gli azzurri si può andare avanti”.
31/05
Calcio nel caos: Lotito ai PM: “Lazio
pulita”. Il difensore di Moggi: “Il
Milan il vero potere”. I rossoneri "Manovre diversive".
Petrucci “Voltiamo pagina, torniamo a parlare di sport”.
Verdone “Di fronte allo scandalo del
calcio mi vergogno di essere italiano”. Zeman “Io
alla Juve? Non potrei. Ipotesi Baggio? sarebbe solo per immagine”.
29-30/05
Calcio nel caos: Caso Gea,sentito l'arbitro
cosentino Palmieri: “Mai rilasciato interviste”. Lazio
nei guai: aggiotaggio per Lotito. Niente incarichi sportivi per
i magistrati del CSM. Avv. Grassani “Milan in B, ipotesi
per ora non ipotizzabile”. Del Piero
“Orgoglioso di essere juventino”. V.Franza "Ipotesi
A per il Messina". Ieri sentito Della Valle.
28/05
Calcio nel caos: Per Borrelli una settimana
intensa. Bonfrisco “Paparesta fuori
dalle regole”. Gattuso: “Qualcuno sputa nel piatto”.
27/05
Calcio nel caos: L’inchiesta entra nel
vivo. Borrelli al lavoro e Lippi difende il
figlio. Commissario Rossi: “Sconti per nessuno”.
Sacchi e Agnolin: “Chi ha sbagliato
paghi”. Lippi: “In Italia chi è indagato
è già condannato”. Peruzzi
accusa: “Moggi il pastore e noi il gregge”.
26/05
Calcio nel caos: Gli atti passano a Borrelli:
Parte ufficialmente “Piedi Puliti”. Galliani
rimane solo, si dimette Zamparini. Gigi Riva: “Beckembauer
ha parlato da bambino”. Cossiga: “Tangentopoli
era più onesta”. Sacchi: “Torniamo al
calcio di prima, senza banchieri e politica”. Il
figlio di Lippi indagato a Roma e Milano.
25/05
Calcio nel caos: Interrogatori a Napoli e
Roma e perquisizioni della GdF. Cannavaro
ci ripensa. Albertini: “Pensavo ci fosse sudditanza
psicologica, invece...”. Cecchi Gori
“Affossato perchè scomodo. I 5 anni più brutti
della mia vita”. Licenza Uefa per 14 club: manca la
Lazio. I tiofosi
si costituiscono parte civile. Gli ex vogliono
Boniperti presidente della Juve
24/05
Calcio nel caos: La Lega Calcio cerca nuove
regole. Alla Gea e ad Alessandro Moggi oltre
il 10% del mercato delle procure. Conti: “Lotta al
conflitto d’interessi”. La Finanza
nella sede del Crotone e della Reggina. Buffon in Procura.
Galliani confermato in Lega. Cannavaro:
“Gli scudetti della Juve, meritati”
23/05
Calcio nel caos: Il commissario della FIGC,
Rossi, nomina il procuratore Borrelli capo ufficio indagini. Scatta
“Piedi puliti”. A Napoli sfilano i testi.
perquisita la sede della
Torres
22/05
Calcio nel caos: Lippi rimane al suo posto.
Moggi cita Berlusconi. Chieste le dimissioni
di Galliani che le respinge, l’inchiesta va avanti.
Moggi: “Un’imboscata di Galliani”. Guido
Rossi: “Beckenbauer ne approfitta”. Avv.
Stagliano “La Juve in B”
21/05
Calcio nel caos: Moggi ebbe un ruolo importante
nelle elezioni di Carraro e Galliani. Tardelli replica a
Beckenbauer “Anche in Germania c’è il marcio”.
Chieste le dimissioni di Lippi. Le
intercettazioni di De Santis
20/05
Calcio nel caos: Il potere assoluto di Moggi.
Ora è fuga dalla Gea. Si dimette anche il Generale Attardi.
Beckembauer: L’Italia la pagherà ai Mondiali. Le
tifoserie di Messina, Crotone e Reggina non ci stanno
19/05
Calcio nel caos: La Gea controllava anche
Reggina, Livorno e Siena. Gazzoni: “Le dimissioni di
Carraro sono finte”. Interrogati Lippi
e Zeman. Si dimette il Generale Pappa
18/05
Calcio nel caos: Il Commissario Rossi fa piazza
pulita. Le intercettazioni di Carraro e Moggi che preparavano
le elezioni in Lega. Menzionato Pisanu. Sospesi
nove arbitri, la Finanza a casa di Moggi e nella sede della Juve
17/05
Calcio nel caos: Il Commissario Rossi al lavoro.
Spunta il filone doping. Dopo il vertice delle Procure, nuovi
accertamenti. Definite le competenze delle
Procure di Roma e Napoli.
16/05
Calcio nel caos: Guido Rossi commissario della
FIGC chiamato a sistemare il calcio e le sue regole. Petrucci
rassicura Lippi “Verrò a trovarti con Rossi”.