Continuano le difese: Il Milan contrattacca e
la Lazio si proclama innocente.
06/07 Nel maxiprocesso al calcio celebrato allo stadio Olimpico
la palla passa alla difesa del club rossonero: dopo l'ammissione
della Juventus arrivata a sorpresa ieri sera con conseguente tentativo
di patteggiamento, il pool di legali che si sono divisi le difese
di Adriano Galliani, Leonardo Meani, l'addetto agli arbitri del
club di via Turati che compare nelle telefonate intercettate, e
lo stesso Milan, respinge al mittente ogni addebito. Una posizione
che si pone in netto contrasto con quella tenuta dalla società
bianconera, e che è uniforme nel dire che l'accusa formulata
dal procuratore federale (stop di due anni per Galliani, 5 per Meani
con proposta di radiazione e retrocessione in B con 3 punti di penalizzazione
della squadra) si fonda su un fatto insussistente. Si parte intanto
nel circoscrivere il ruolo di Meani, ridotto a quello di "un
precario", che come tale se avesse avuto la capacità
di "raccomandare il Milan agli assistenti" se ne sarebbe
vantato con la dirigenza rossonera. Con enfasi retorica è
l'avvocato di Galliani, Marco De Luca, che sferra l'attacco e celebra
il Milan. 'Nel Dna del Milan c'é il rispetto delle regole,
non altro" dice il legale. La difesa a 360 gradi del Milan
passa anche per quella del suo dirigente: "Due anni di inibizione
per 1'45" di telefonata - dice l'avvocato - in cui peraltro
non ha avallato la condotta di Meani. Insomma quell'avallo non sussiste".
Il pathos però è riservato tutto alla difesa accalorata
del Milan stesso. "La Juventus ha detto di essere una società
cambiata - dice De Luca - noi no, siamo gli stessi di ieri e anche
di domani, sicuri della nostra innocenza. Siamo quelli che a questa
federazione abbiamo portato i trofei più numerosi. E siamo
orgoglioso di essere il Milan". Solo una frase dall'avvocato
storico del club, Leonardo Cantamessa: "Resta lo stupore per
una sanzione che non ha riscontro nei fatti". La mattinata
è stata dedicata, oltre alla difesa di Meani e del Milan,
a quella di altri in qualche modo legati alla posizione dei rossoneri.
L'ex designatore dei guardalinee, Gennaro Mazzei, che compare nelle
telefonate con Meani: per lui il legale, Giuseppe Fonisto, ha chiesto
il proscioglimento da ogni addebito perché il fatto non sussiste,
in considerazione del fatto che lo stesso Mazzei "aveva solo
un ruolo tecnico". Sulla stessa linea le difese dei due assistenti
deferiti, Claudio Puglisi e Fabrizio Babini (anche loro intercettati
con Meani): la richiesta è stata del proscioglimento con
formula piena. Articolata la difesa di Franco Carraro: il professor
Giovanni Verde ha sostanzialmente insistito su un unico punto. E
cioé che gli interventi di Carraro emersi nelle telefonate
finite sotto inchiesta erano quelli di un presidente della Figc
atti a "difendere l'istituzione". Carraro "era vigilante
del corretto andamento delle cose". A propria discolpa l'avvocato
porta la telefonata con Paolo Bergamo: "Una testimonianza contro
che invece è la prova del suo rigore, perché Carraro
pretende da Bergamo un resoconto perché non è soddisfatto
degli arbitraggi e minaccia di far cessare, come poi avverrà,
l'attività dello stesso designatore". "E' stata
montata un'incolpazione che non meritava di essere coltivata. A
lui interessa affermare la sua correttezza di uomo di sport. Per
cui richiedo il suo proscioglimento", ha concluso Verde. Prima
del via dell'udienza la Lazio aveva annunciato battaglia: in netto
contrasto con la posizione dei bianconeri, il club di Lotito ha
già detto che non ammetterà nulla e che si batterà
per l'assoluzione piena.
Il Milan scarica Meani e la Fiorentina decide
di non parlare
06/07 Si concludera' domani il dibattimento davanti alla Caf nel
giudizio di primo grado del maxi-processo sul calcio. Mancano le
ultime sette arringhe difensive (tra cui quelle di Moggi, della
Lazio, dell'ex vicepresidente federale Mazzini e dell'arbitro De
Santis) prima che la Commissione presieduta da Cesare Ruperto si
ritiri in camera di consiglio per preparare la sentenza che dovrebbe
essere resa pubblica lunedi' o martedi'. Oggi e' stato il turno
del Milan difendersi dall'accusa d'illecito sportivo per responsabilita'
oggettiva. Il procuratore Palazzi ha chiesto la retrocessione in
B con 3 punti di penalita', ma i difensori rossoneri hanno sottolineato
il ruolo marginale del dirigente addetto agli arbitri Leonardo Meani,
soltanto un "precario" nella macchina societaria del Milan.
"Non avendo una situazione stabile - spiega l'avvocato Maco
De Luca, difensore dell'amministratore delegato Galliani - sarebbe
stato interesse di Meani vantarsi con Galliani di aver ottenuto
la designazione di Puglisi per Milan-Chievo, ma non lo fa perche'
quel risultato non l'ha mai ottenuto. Non e' costume ne' di Meani
ne' del Milan muoversi per ottenere guardalinee". E lo stesso
Galliani "non puo' essere incolpato per la violazione dell'articolo
1 perche' non ha avallato la presunta condotta sleale di Meani".
Ci ha pensato poi il legale di Meani, Edda Gandossi, a liquidare
le conversazioni del suo assistito con il vice commissario Can Mazzei
ed i guardalinee Babini e Puglisi, come "elefonate tra amici,
con un linguaggio da spogliatoio, da caserma". La difesa dell'ex
presidente federale Franco Carraro ha parlato di "assenza del
dolo specifico". "Carraro non era l'amico privato di Lotito
- ha detto l'avvocato Giovanni Verde - ha solo svolto la sua funzione
istituzionale". La telefonata del 1 febbraio 2005 (prima di
Lazio-Brescia) con il designatore Bergamo, a cui Carraro avrebbe
chiesto un intervento a favore della Lazio, rientra secondo Verde
nei compiti del presidente della Figc, che "ai sensi dello
Statuto aveva responsabilita' diretta sul buon andamento degli arbitraggi".
La Fiorentina ha rinunciato all'arringa difensiva presentando solo
delle note d'udienza. Quindi, c'e' stato l'affondo dell'avvocato
Giorgio Merlone, legale dell'ex designatore Pairetto, che ha attaccato
la versione resa da Manfredi Martino (ex segretario della Can) che
aveva parlato di sorteggi arbitrali truccati: "E' un'illazione
gratuita e indimostrabile. Era il giornalista ad estrarre la palla
gialla relativa all'arbitro, il designatore doveva essere un fenomeno
per capire quale palla gialla stava per esser estratta ed in un
nanosecondo afferrare la palla verde o rossa della partita".
E le cene di Lanese con Moggi? "Non dobbiamo scandalizzarci
- ha affermato il legale dell'ex presidente dell'Aia, Giuseppe Arrico'
- perche' Lanese partecipava a quegli incontri nell'interesse dell'Associazione
arbitrale. Il ruolo del presidente e' politico e in quella fase
si giocava un momento fondamentale della vita dell'Aia". Agguerriti
i legali della Lazio che oggi hanno sostenuto l'arringa in difesa
del presidente Lotito. L'avvocato Gianmichele Gentile ha puntato
il dito contro la deposizione di Cosimo Maria Ferri in merito a
Chievo-Lazio, una delle presunte gare combinate. Quanto ai "favoritismi"
di Carraro, Gentile ricorda che "Lotito non conosceva nemmeno
il numero del suo cellulare e quindi mancava un'intimita' tale da
far nascere un rapporto illecito".
Folena “Ridicolo parlare di processo sommario”
06/07 ''Mi pare che vi sia uno strano clima a proposito del processo
sportivo dell'Olimpico''. E' l'opinione di Pietro Folena, deputato
del Prc e presidente della commissione Cultura della Camera. Folena,
che ha promosso in commissione un'indagine conoscitiva su 'calciopoli',
prende le distanze da quanti in questi giorni hanno parlato di un
processo troppo veloce e sommario in riferimento al procedimento
davanti alla Caf: ''In generale la giustizia ha bisogno che la politica
non interferisca. Nel caso specifico occorre rispettare l'autonomia
degli organi giurisdizionali del calcio - sottolinea Folena - e
non porsi davanti a questo processo come se fosse un procedimento
penale. Qui nessuno va in galera, le garanzie ci sono anche se sono
differenti da quelle di un processo penale''. ''Ne' si puo' invocare
l'impegno della Nazionale - osserva Folena - Anzi, proprio le prestazioni
degli Azzurri dimostrano come esista un calcio davvero agonistico
in grado di rappresentare un Paese che si aspetta giustizia e rigore
dal processo in corso. La Nazionale sta riscattando la nostra immagine
all'estero mentre un'amnistia sarebbe la solita soluzione 'all'italiana'
che provocherebbe l'indignazione di tutto il calcio internazionale''.
''Sarebbe distruttivo per l'immagine dell'Italia e del suo calcio
se la giustizia sportiva fosse meno ferma con qualcuno - prosegue
Folena - se si facesse condizionare dalla 'opportunita' politica',
dalle pressioni esterne. Migliaia di calciatori e centinaia di team
rendono il nostro calcio uno sport popolare nel quale milioni di
italiani si identificano. A questi tifosi e alle migliaia di tesserati
e' dovuta una risposta su quanto accaduto''. ''La questione dei
tempi - sottolinea Folena - e' a mio parere del tutto fuori luogo.
Il commissario Rossi e' riuscito ad avere una proroga dalla Uefa
ai fini della partecipazione dei club italiani alle coppe europee,
per avere il tempo di celebrare il processo. Ma non si puo' perdere
altro tempo, perche' le scadenze incombono e serve fare chiarezza
subito. Altrimenti le squadre italiane rischiano di rimanere fuori
dalle competizioni internazionali o addirittura rischia di non celebrarsi
il campionato, facendo cosi' pagare a tanti le responsabilita' di
pochi. Sarebbe una vergogna difficilmente sopportabile. Del resto
ci si lamenta della lentezza della giustizia e del lassismo, poi
quando dei magistrati sono rapidi si parla di processi sommari.
E' ridicolo''. ''Quello che serve ora - conclude Folena - e' lasciare
ai giudici della Caf la possibilita' di giudicare serenamente e
rapidamente. Prima sara' fatta giustizia, prima potremo metterci
alle spalle questa pessima pagina dello sport. Alla politica spetta
solo fare buone leggi che impediscano il ripetersi di quanto accaduto,
affrontando i nodi dei diritti televisivi, della quotazione delle
societa' e dei procuratori dei calciatori, cosa che la commissione
cultura ha in animo di fare sulla base dell'indagine che e' stata
appena avviata''.
Il legale di Carraro “Ha difeso le istituzioni,
va prosciolto”
Ogni intervento fatto da Franco Carraro è stato messo in
atto "per difendere l'istituzione e non certo per andare contro
di lei". E dunque "va prosciolto" da ogni addebito.
Lo chiede l'avvocato Giovanni Verde, legale dell'ex presidente della
Federcalcio nel processo a Calciopoli. Secondo Verde manca "l'intenzione,
il dolo specifico" che configuri l'illecito sportivo dell'ex
numero uno della Figc. "I suoi interventi - dice Verde alla
Caf - sono istituzionali, compatibili con il suo ruolo di presidente
della Figc. Un'attività con cui si voleva evitare l'ingiustizia
sportiva, non certo provocarla". Il legale ha poi sostenuto
che attorno a Carraro "si è montata un' incolpazione
che non meritava di essere coltivata" e per questo l'auspico
è che vi sia un "giudizio attento e scrupolo per la
ricerca della verità processuale". Quel che interessa
a Carraro, ha concluso, è soprattutto che "sia affermata
la sua correttezza di uomo di sport".
Il Legale di Messina “pieno proscioglimento”.
Siparietto di Ruperto
06/07 Il pieno proscioglimento "per ridare dignità
a due atleti di spessore internazionale". Questa la richiesta
del legale dell'arbitro Domenico Messina, l'avvocato Antonio Cirillo
che davanti alla Caf ha rappresentato anche l'altro direttore di
gara, Pasquale Rodomonti. "C'é la totale estraneità
ai fatti " ha ribadito l'avvocato. E l'inizio della breve arringa
del difensore napoletano è stata l'occasione di un siparietto
con il presidente Cesare Ruperto. "Con il professore non abbiamo
la stessa stoffa culturale" ha detto Cirillo professando umiltà
nel prendere la parola dopo l'avvocato di Franco Carraro, il professor
Giovanni Verde. Immediata la replica di Ruperto: "Ma noi ci
adattiamo a tutti e senza nemmeno il sorbetto... Sa quando si passa
dalla carne al pesce c'é bisogno del sorbetto".
Il Legale di Pairetto si scaglia contro l’ex
segretario della CAN
06/07 "Non c'é stata alcuna alterazione del sorteggio".
L'avvocato di Pierluigi Pairetto, Giorgio Merlone, ha puntato su
questo elemento la difesa dell'ex designatore nel maxiprocesso del
calcio. In particolare il legale piemontese si scaglia contro la
testimonianza di Manfredi Martino, l'ex segretario della Can ascoltato
dai Carabinieri e dall'ufficio indagini di Borrelli, che aveva gettato
dei sospetti su griglie, palline e sospetti. "Non è
serio dare credibilità a un personaggio così - dice
l'avvocato Merlone - e noi siamo qui come delinquenti. Martino non
ha alcun elemento per dimostrare ciò che sta dicendo. In
sostanza abbiamo dato credito alla ricostruzione di questo poveretto
e io mi dispero quando ho l'impressione di non riuscire a dimostrare
ciò che invece è pacifico. Il procuratore forse con
una bacchetta magica ha trasformato un mero sospetto come scritto
nella relazione di Borrelli in certezza". Merlone tira in ballo
anche il procuratore di Torino, Umberto Maddalena, che avrebbe "fatto
la Tac al sorteggio" nella prima inchiesta fatta nel capoluogo
piemontese che finì con l'archiviazione.
Il legale di Lanese: “deve essere prosciolto”
"Tullio Lanese deve essere prosciolto". Si ripete il
coro unanime dei difensori di tutti gli incolpati del processo in
corso all'Olimpico: anche l'avvocato dell'ex presidente dell'Aia,
l'avvocato Giuseppe Aricò, ha chiesto per il suo assistito
il proscioglimento dall'accusa di illecito sportivo. "Magari
si può pensare all'articolo 1 (quello della slealtà
sportiva ndr), ma non sarà una nostra richiesta". Quanto
alle cene con Pairetto e Bergamo a cui prendeva parte anche Moggi,
Lanese partecipava in quanto presidente dell'associazione italiana
arbitri. La difesa ha poi fatto leva sull'operato di Lanese nel
corso della sua gestione dell'associazione: in particolare il fatto
che l'Aia è diventata la sesta componente federale, con diritto
di voto nell'assemblea elettiva della Figc. "Lanese è
stato un buon presidente dell'Aia - ha detto l'avvocato Aricò
- eletto con il 92% dei voti. Lanese ha portato l'Aia a un risultato
storico di cui tutti gli altri beneficeranno". La difesa di
Lanese ha anche fatto capire che se ci sarà atto di condanna,
farà ricorso.
La Fiorentina tace e presenta delle memorie difensive
Brevissima arringa della difesa della Fiorentina per chiedere la
"piena assoluzione" della società viola. L'avvocato
Giuseppe Morbidelli ha parlato per pochi istanti a nome di tutti
i dirigenti viola coinvolti - dunque non solo per la società
ma anche per i fratelli Della Valle e Mencucci - e ha consegnato
alla Caf delle note d'udienza, riservandosi poi la possibilità
di replicare se dovessero emergere nuovi elementi nel corso del
dibattimento. "Confermiamo - ha concluso Morbidelli - le nostre
conclusioni di piena assoluzione di tutti i nostri assistiti".
Pessotto stabile. Al suo capezzale arriva Boniperti.
I medici “Tappe normali del decorso”
06/07 Prosegue la degenza di Gianluca Pessotto all'ospedale "Le
Molinette" di Torino. Le condizioni dell'ex calciatore bianconero,
attualmente team manager della Juve, sono sostanzialmente invariate
rispetto a ieri. Prosegue la ventilazione assistita e questa mattina
e' stata eseguita la tracheostomia. A causa della persistenza della
pneumotorace destro e' stato inserito un secondo tubo di drenaggio,
persistono segni di sofferenza epatica ed una modesta ipertermia
intermittente. Pessotto e' sonnolento anche per effetto dei farmaci
ma risvegliabile e cosciente. La prognosi rimane riservata. "Non
sente dolori - hanno dichiarato i sanitari dell'ospedale "Le
Molinette" di Torino - e l'unica cosa che gli possiamo chidere
al momento. Il decorso e' quello di un traumatizzato normale, se
si espandera' il pneumotorace il processo di svezzamento dalla maccina
che lo aiuta a respirare non dovrebbe essere lungo". Ancora
cauto ottimismo, quindi, da parte dei medici. Intanto, anche nella
giornata di oggi, "Pesso" ha ricevuto visite. Questa mattina
il Presidente Onorario della Juventus, Giampiero Boniperti, si e'
reato all'ospedale "Le Molinette" ed ha raggiunto la stanza
occupata dall'ex giocatore. Boniperti, che nei giorni scorso ha
spento 78 candeline, al termine della visita ha dichiarato: "Ho
visto bene Gianluca, spero innanzitutto che si riprenda e che lo
faccia bene. Ormai il peggio sembra passato, lo aspettiamo tutti
con grande gioia". Ha raggiunto il nosocomio torinese anche
l'ex "bandiera" della Juventus, Beppe Furino. Al fianco
di Pessotto c'e' sempre la moglie Reana ed alcuni parenti. Domani
le condizioni mediche di Gianluca saranno ancora valutate con attenzione
dallo staff medico dell'ospedale torinese. Pessotto ha voglia di
recuperare in fretta e domenica prossima, giorno della finale dell'Italia
al Mondiale contro la Francia, spera di vedere all'opera i suoi
ex compagni d'azzurro e bianconero. E in caso di vittoria la dedica
del gruppo di Lippi sarebbe proprio per "Pesso".
Sono stabili le condizioni di Gianluca Pessotto. I dati clinici
inducono all'ottimismo, ma la sua partita con la vita non e' ancora
finita e la prognosi rimane riservata. A dirlo sono i medici che
lo stanno seguendo all'ospedale Molinette di Torino. L'ex calciatore
non sara' estubato a breve e prosegue la ventilazione assistita.
''Sono normali le tappe del suo decorso'', ha detto Pierpaolo Donadio,
il primario di Rianimazione. Il bollettino medico del pomeriggio
parla di condizioni invariate rispetto a ieri. Stamattina e' stata
eseguita la tracheostomia. Si tratta - ha spiegato Pierpaolo Donadio
- di un metodo ''che permette di andare avanti con la ventilazione
assistita per un tempo indefinito''. Per consentire l'operazione,
e' stata aumentata la somministrazione di sedativi. Pessotto e'
comunque cosciente e reagisce quando viene stimolato. Permangono
i segni di sofferenza epatica e la febbre a intermittenza.
Servizi precedenti
05/07
Ruperto tiene tutti a posto: “Ora veniamo
al sodo”. E’ il turno delle difese:
La Juve chiede esplicitamente la B. Lotito e Della Valle no. Ministro
Melandri “Nessun complotto politico. I successi non cancellano
scandali”. Rossi “La giustizia
farà il suo corso”. Da Carraro
a Lotito le difese danno il meglio di se. Pessotto
vuol vedere la finale. Conte gli porta la notizia. Condizioni stazionarie.
04/07
Richieste pesanti di Palazzi: Juve in C, Milan
Fiorentina e Lazio in B, fuori dirigenti e arbitri coinvolti. Ruperto
“Non ci sono tempi predeterminati”. Reazioni
di Mazzini. Berlusconi, De Sisti, De Santis, Pairetto, Paparesta,
Tagliavento, Ingargiola, Galliani, Chiamparino. Addio
ad una generazione di arbitri. Leggero peggioramento
per Pessotto, ma i medici sono ottimisti. Capello lo va a trovare.
03/07
Pugno duro della CAF: respinte tutte le eccezioni.
I nove punti dell’ordinanza di Ruperto.
I legali chiedono di escludere le intercettazioni ma Palazzi
ribadisce la loro validità. Si apre
il mercato, Borrelli invoca il rispetto delle regole. Stabili
le condizioni di Pessotto. In visita la madre e anche Nedved.
02/07:
Si parte, pronti per il maxiprocesso al calcio.
Avvocati all’attacco. Pessotto
migliora. I medici ottimisti. Montero torna
dall’Uruguay per il suo amico Pessotto.
01/07:
Il Presidente della corte federale, De Lise,
si autosospende. Week end tranquillo prima
del maxiprocesso. Pessotto migliora, apre gli occhi e riconosce
le persone. La moglie “Sono
più sollevata”. A Torino la giornata
dell’orgoglio bianconero, in 20.000 in corteo. Secondo
un indagine Moggi colpevole del calciopoli e Del Piero con Elkann
fautori della rinascita della Juve
30/06
Secondo i legali di Bergamo e Pairetto, intercettazioni
inutilizzabili nel processo. Entro il 26 luglio
il nuovo presidente di Lega (che non sarà un presidente di
club) e nuove regole. La Lazio contesta la nomina di Rossi.
Si affilano le armi per il processo.
Galliani assicura “Tutti i club di A e B sono in regola”.
Il rinvio non preoccupa la UEFA. Cellino:
I dirigenti abbiano diritto a difendersi. Quadro
clinico grave per Pessotto, ma lui resiste.
29/06:
Il processo al calcio parte ma viene rinviato
a lunedì. Si inseriscono cinque club. Ministro
Melandri “Nessuna amnistia, dal processo mi aspetto giustizia.
Moggi doveva presentarsi”. Il Codacons chiede la diretta
TV del processo. Quattro club a rischio.
Rossi: “Nessuna sorpresa, tempi rispettati”. Le
memorie difensive e le istanze dei club. Dattilo:
“Dopo la gogna nessuno parla della mia estraneità”.
Parte la nuova Juve. Per
Pessotto un cauto ottimismo
28/06
Parte il maxiprocesso su ‘calciopoli’.
Borrelli “Nessuno screzio con Palazzi.
Spero tempi rapidi per il processo”. Delio Rossi “Il
processo non cambierà il giudizio dei tifosi”. Aliberti
“La Covisoc un sistema truccato”. Foti “La
Reggina indipendente da Juve e Moggi”. Gazzoni
pronto a costituirsi parte civile. De Santis
vuole denunciare Ancelotti. Migliora lievemente
Pessotto. La moglie chiede rispetto. L’Antitrust
diffida Mediaset per i diritti TV “Solo sul digitale terrestre”
27/06
Ripartita a pieni giri l’indagine di
Borrelli. Cellino batte i pugni. Moggi in TV attacca Carraro e le
lobby del pallone. Moratti chiede trasparenza.
Perquisita la sede del Sora. Pessotto
vola giù dall’abbaino della sede della Juve: è
gravissimo. L’anno più nero della Juve. Baldini
“Sostituire anche Palazzi”. La
Commissione cultura della Camera vara il programma di indagine.
GEA: A Roma le audizioni di Capello e Giraudo
26/06
Riparte l’inchiesta di Borrelli con
le comprimarie, sentito l’Arezzo. Arriva
il processo, i legali della difesa cercano scappatoie. Tronchetti
Provera d’accordo con Moratti “Gli scudetti agli onesti”.
Ancora un mese da presidente di Lega per Galliani.
Piazzola “Indagate su Zeman”. Baldini
“Cambiate le persone in ufficio indagini ma non è cambiato
il giudice Palazzi”. Le memorie di fensive
di Juve, Milan, lazio e Fiorentina
25/06
Moratti “Un colpo di spugna sarebbe
molto grave. Sentenze esemplari o vado all'estero”. Lolli
“Nessun colpo di spugna, le inchieste avanzano”. D’Ambrosio
“No all’amnistia. Lo scandalo è grave”.
Confermate le cene a casa di Giraudo con Pairetto,
Bergamo e Moggi. Bergamo “Meani si interessava per
conto di Galliani”. Carlo Piazzola “Allontanato
dal sistema. Il mondo del calcio deve chiedere scusa a Sensi ”
24/06
Lunedì Borrelli riprende il lavoro.
Nel suo mirino le iscrizioni ai campionati e i diritti TV. Commissario
Rossi “Potrei cambiare il format dei campionati. Vietate le
vendite dei marchi”. Gazzoni (Bologna) “Iscrizioni
fasulle per anni”. Corbelli si costituisce
parte civile contro Carraro e Della Valle. De Santis al contrattacco.
Il Financial Times scettico sulla retrocessione
della Juve. Le conclusioni dell’inchiesta
di Borrelli
23/06
Dopo i deferimenti spazio alla difesa. De
Santis attacca Ancelotti. Abete “Il
mondo del calcio attende giustizia”. Blatter: “In
Italia situazione seria ma Rossi e Borrelli sono preparati”.
Il processo partirà il 29 giugno.
Galliani “Ma quale secessione del calcio”. Della
Valle “Siamo innocenti”. I sociologi
sentenziano: Il calcio un business e non più uno sport
22/06
Scattano i deferimenti. Nel calderone Juve,
Milan, Fiorentina e Lazio. Galliani lascia la Lega. Le
accuse e i nomi. Costituito il collegio giudicante. La
Juve: verificheremo le accuse. La Fiorentina pronta a difendersi.
Berlusconi “Mai avuto vantaggi in campo”.
Garrone “Giorni difficili, ma la Sampdoria
è fuori”. Speculazioni in borsa:
in rialzo i titoli di Lazio, Juve e Milan
21/06
Domani i deferimenti, Di Sebastiano segretario
della FIGC. Ghirelli si dimette. Abete:
Il deferimento dopo le 18 segno di buon senso. Lippi
“Non so niente dei deferimenti”. La Porta (Barça)
“Moggi in Spagna non potrebbe esistere”. Berlusconi:
“Il Milan defraudato”. Perquisita
la sede dello Standard Liegi. Zamparini (Palermo)
“Faremo la Champions League”
20/06
Cominciano i deferimenti, in moto gli avvocati.
I parlamentari scrivono a Rossi “Ora
ripescaggi trasparenti”. Prosegue l’indagine
disciplinare del CSM sui magistrati coinvolti in calciopoli. De
Santis a Matrix racconta la sua verità. Caselli ribatte
a De Santis “Mai parlato di arbitri con lui”. Oriali:
“Gli scudetti revocati non interessano all’Inter”.
Il Ministro Amato ironizza “Mi spiace
che il ‘Toro’ non possa incontrare la Juve”. Gattuso
“Assurdo andare in B per un trapianto di capelli”
19/06
Borrelli chiude l’inchiesta con una
relazione di 180 pagine. Ora tocca a Palazzi “Il
calcio deve rimanere imprevedibile. Il sistema può
guarire”. A rischio la sponsorizzazione
degli arbitri. Quattro arresti per il caso Gaucci. Andreotti
“Qualcuno pagherà dazio”. Zamparini
(Palermo) “Si torni al sorteggio integrale”
18/06
Si tirano le somme. Dal Palazzo fanno sapere
che useranno il pugno di ferro. In attesa
della relazione di Borrelli. Gentile (FI) alla procura di
Napoli “Sentire Pagliuso sulla estromissione del Cosenza”.
Il Genoa va in B, ma Preziosi non festeggia
“Troppa rabbia”. 30 mila tifosi
rossoblu festeggiano la fine di un incubo
17/06
Il difensore Antonaccio denuncia su di un
libro la “realtà oscura” della serie C. “Corruzioni,
compromessi e ricatti”. L'ex Presidente
del Cosenza, Pagliuso, aspetta la chiamata del Procuratore Borrelli
(Video con intervista) anche per la C. Il Procuratore Borrelli
prepara le relazioni. Nella prima tranche
d’inchiesta ci sono Juve, Lazio, Fiorentina, Milan, Samp.
Petrucci “Di amnistia non se ne parla
proprio”
16/06
Ripresi gli interrogatori, sentiti Garrone
e Marotta. Rossi completa la CAF. Processo vicino. Dai
politci tifosi del Torino un no all’amnistia: “Ed ora
restituiteci lo scudetto del 1927” . Dalla CAF alla
Corte Federale rito abbreviato. Stabiliti tempi e modalità
del processo. Secondo Adiconsum falsato il
30% delle partite del campionato 2003/04. La
Fiorentina replica a Preziosi: “La cena con Moggi c’è
stata, ma nessuna festa”. Cellino (Cagliari) “Mi
auguro che tutto sia un grosso errore. Serve una presidenza super-partes”
15/06 Il calabrese Ruperto nominato presidente
della CAF. Pagliuso (Cosenza) “Adeguarsi
allo strapotere Juve dava privilegi”. Chiesta audizione a
Borrelli. Il CSM vieta ai magistrati di occuparsi di giustizia
sportiva. Revocati tutti gli incarichi. Ministro
Melandri “Si va verso la vendita collettiva dei diritti televisivi”.
Rossi “Se Galliani è in conflitto
di interessi non è un mio problema”.
14/06
Il Commissario Rossi nomina Agnolin commissario
dell’Associazione Arbitri. Casarin “L’arbitro
torni ad essere l’uomo misterioso”. L’azzeramento
della CAF è questione di ore. Si va verso la nomina di Ruperto.
Pagliuso chiede la riammissione in serie B
del Cosenza Calcio 1914. Intercettazioni sui
PM. Paparesta si difende: “Carriera stroncata se denunciavo
l’irruzione di Moggi”. Prosegue
l’inchiesta GEA. A Napoli prosegue l’inchiesta
stralcio che riguarda giudici e polizia. La
Juve ricomincia da Cobolli Gigli e Tardelli
13/06
Chiuso il primo filone di indagini. Il
Presidente della Corte d’Appello Federale, Martellino, si
difende. Processo doppio. Si allarga l’inchiesta del
CSM. Mercoledì le decisioni del plenum. Abete
e De Rossi: Nessuna amnistia anche se vinciamo. Buffon
“Bello sudare la maglia per l’Italia”. I
favori della “cupola” alla Lazio. La
Juve riparte voltando pagina in fretta: nuovo Cda.
12/06
Girando da Borrelli “Nessuna gara era
preordinata”. Ascoltato il dipendente
della Federcalcio Galati “Chi si oppone viene vessato”.
Anche la Samp nell’indagine. Blatter
“Trovati i problemi ora si va verso le soluzioni”. La
Lega va verso la riscrittura del regolamento. E poi Galliani,
Sacchi, Di Pietro, Campana, Pescante.
11/06
Una domenica tranquilla. Lunedì Giraudo
da Borrelli. Il Legale di Titomanlio “Nessun
muro di reticenza”. Trezeguet “Aspettiamo la
giustizia sportiva”. Gli sponsor della
Juve ripongono la loro fiducia nella società
10/06
Borrelli si concede una pausa. Il
Presidente Cellino “Rossi chieda consigli ai presidenti onesti”.
Secondo il legale di Lotito il campionato slitta a dicembre. Del
Piero “Spero che per la Juve si risolva nel migliore dei modi”
L’assistente Titomanlio: “Pronti a collaborare”
09/06
Borrelli contro un “muro difensivo concordato”.
Maxi audizione con Meani (Milan): quasi otto ore. Non
esiste alcun super teste. Tre ore di interrogatorio per Carraro
e tre anche per Pieroni. Pirrone replica a
Bergamo: “Io scarso e onesto, lui invece?”. Catricalà
“Presto regole per i procuratori”. Adiconsum
presenta uno studio sugli errori arbitrali dal 2002 al 2004.
Avv. Coppi: “Il Coni potrebbe costituirsi parte civile”
08/06
Bergamo interrogato per nove ore “Fatto
fuori da Pairetto e Lanese”. Per Pairetto sei ore di interrogatorio.
Moggi dice no a Borrelli. Oggi tocca
a Carraro. Della Valle “Non abbiamo
fatto nulla di strano”. L’AIA rigetta il ricorso
di De Santis: non andrà ai mondiali. Galliani
ascoltato per due ore. L’Antitrust collabora con Rossi
07/06
Interrogatori fiume per De Santis e Paparesta.
Borrelli: “Nessun pentito. Entro 10
giorni la relazione alla Procura sportiva”. La Commissione
Cultura della Camera avvierà un indagine. Pirrone:
“Già da tempo denunciavo pressioni”. Gaucci
Jr: “C’è ancora paura della ‘cupola’”
06/06
Borrelli mette sotto torchio gli arbitri.
No Intertoto per il calcio italiano.
E Rossi incassa l’ok di Uefa e Fifa. Corioni:
“Girando la mente, Galliani gli obbediva”. Lazio
e Juve nel mirino di Borrelli. Rossi incontra
Galliani: Nessuna accordo sulla gestione della Lega. Blatter
“Felice della reazione delle autorità italiane”
05/06
Borrelli a tutto campo, vuol vederci chiaro
su tutto. E il Coni ricorre alla Caf per la
sentenza su Agricola per il doping. Mazzarri ascoltato dal
PM di Napoli. Cesare Geronzi ascoltato per
due ore dai PM. L’ex segretaria della CAN, Fazi, non
risponde. Pelè “Spero che la
giustizia punisca tutti”. Blatter “Ci vogliono
arbitri professionisti”
04/06
Borrelli in azione: L'arbitro Pirrone interrogato
per tre ore. Il Milan si ribella: “Una
campagna contro”. Lite in un bar per calciopoli, ci
scappa il morto
03/06
Cannavaro e Trezeguet interrogati dai PM a
Roma. La Procura di Torino vuol riaprire l’inchiesta
sulle designazioni. Undici giorni per rifondare la Juve.
Somma “Non cambia nulla. Moggi resterà
sempre un grande”
02/06
Il procuratore Borrelli pronto per il maxiprocesso.
Ombre sulla partita Udinese-Milan del 2005:
Galliani e Pozzo non ci stanno. Galliani: “Siamo stati
danneggiati”. Il Legale di Moggi replica
a Galliani “Ha letto tutte le intercettazioni?”.
Spalletti in procura a Napoli.
01/06
Il commissario Rossi: “Una situazione
che non pensavo così grave”. Secondo
l’ex vicecapo dell’Ufficio indagini Juve e Fiorentina
in B. Galliani pronto a lasciare. Preziosi
sentito dalla Procura di Napoli. Nevio Scala: “Tutto
deprimente. Con gli azzurri si può andare avanti”.
31/05
Calcio nel caos: Lotito ai PM: “Lazio
pulita”. Il difensore di Moggi: “Il
Milan il vero potere”. I rossoneri "Manovre diversive".
Petrucci “Voltiamo pagina, torniamo a parlare di sport”.
Verdone “Di fronte allo scandalo del
calcio mi vergogno di essere italiano”. Zeman “Io
alla Juve? Non potrei. Ipotesi Baggio? sarebbe solo per immagine”.
29-30/05
Calcio nel caos: Caso Gea,sentito l'arbitro
cosentino Palmieri: “Mai rilasciato interviste”. Lazio
nei guai: aggiotaggio per Lotito. Niente incarichi sportivi per
i magistrati del CSM. Avv. Grassani “Milan in B, ipotesi
per ora non ipotizzabile”. Del Piero
“Orgoglioso di essere juventino”. V.Franza "Ipotesi
A per il Messina". Ieri sentito Della Valle.
28/05
Calcio nel caos: Per Borrelli una settimana
intensa. Bonfrisco “Paparesta fuori
dalle regole”. Gattuso: “Qualcuno sputa nel piatto”.
27/05
Calcio nel caos: L’inchiesta entra nel
vivo. Borrelli al lavoro e Lippi difende il
figlio. Commissario Rossi: “Sconti per nessuno”.
Sacchi e Agnolin: “Chi ha sbagliato
paghi”. Lippi: “In Italia chi è indagato
è già condannato”. Peruzzi
accusa: “Moggi il pastore e noi il gregge”.
26/05
Calcio nel caos: Gli atti passano a Borrelli:
Parte ufficialmente “Piedi Puliti”. Galliani
rimane solo, si dimette Zamparini. Gigi Riva: “Beckembauer
ha parlato da bambino”. Cossiga: “Tangentopoli
era più onesta”. Sacchi: “Torniamo al
calcio di prima, senza banchieri e politica”. Il
figlio di Lippi indagato a Roma e Milano.
25/05
Calcio nel caos: Interrogatori a Napoli e
Roma e perquisizioni della GdF. Cannavaro
ci ripensa. Albertini: “Pensavo ci fosse sudditanza
psicologica, invece...”. Cecchi Gori
“Affossato perchè scomodo. I 5 anni più brutti
della mia vita”. Licenza Uefa per 14 club: manca la
Lazio. I tiofosi
si costituiscono parte civile. Gli ex vogliono
Boniperti presidente della Juve
24/05
Calcio nel caos: La Lega Calcio cerca nuove
regole. Alla Gea e ad Alessandro Moggi oltre
il 10% del mercato delle procure. Conti: “Lotta al
conflitto d’interessi”. La Finanza
nella sede del Crotone e della Reggina. Buffon in Procura.
Galliani confermato in Lega. Cannavaro:
“Gli scudetti della Juve, meritati”
23/05
Calcio nel caos: Il commissario della FIGC,
Rossi, nomina il procuratore Borrelli capo ufficio indagini. Scatta
“Piedi puliti”. A Napoli sfilano i testi.
perquisita la sede della
Torres
22/05
Calcio nel caos: Lippi rimane al suo posto.
Moggi cita Berlusconi. Chieste le dimissioni
di Galliani che le respinge, l’inchiesta va avanti.
Moggi: “Un’imboscata di Galliani”. Guido
Rossi: “Beckenbauer ne approfitta”. Avv.
Stagliano “La Juve in B”
21/05
Calcio nel caos: Moggi ebbe un ruolo importante
nelle elezioni di Carraro e Galliani. Tardelli replica a
Beckenbauer “Anche in Germania c’è il marcio”.
Chieste le dimissioni di Lippi. Le
intercettazioni di De Santis
20/05
Calcio nel caos: Il potere assoluto di Moggi.
Ora è fuga dalla Gea. Si dimette anche il Generale Attardi.
Beckembauer: L’Italia la pagherà ai Mondiali. Le
tifoserie di Messina, Crotone e Reggina non ci stanno
19/05
Calcio nel caos: La Gea controllava anche
Reggina, Livorno e Siena. Gazzoni: “Le dimissioni di
Carraro sono finte”. Interrogati Lippi
e Zeman. Si dimette il Generale Pappa
18/05
Calcio nel caos: Il Commissario Rossi fa piazza
pulita. Le intercettazioni di Carraro e Moggi che preparavano
le elezioni in Lega. Menzionato Pisanu. Sospesi
nove arbitri, la Finanza a casa di Moggi e nella sede della Juve
17/05
Calcio nel caos: Il Commissario Rossi al lavoro.
Spunta il filone doping. Dopo il vertice delle Procure, nuovi
accertamenti. Definite le competenze delle
Procure di Roma e Napoli.
16/05
Calcio nel caos: Guido Rossi commissario della
FIGC chiamato a sistemare il calcio e le sue regole. Petrucci
rassicura Lippi “Verrò a trovarti con Rossi”.