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Sport
Il calcio nel caos

 

Bergamo interrogato per nove ore “Fatto fuori da Pairetto e Lanese”

08/06 "Per nove ore ho risposto alle stesse cose, non ho visto per niente Borrelli ma ho parlato con il vice D'Andrea" spiega Paolo Bergamo nel corso del programma "Matrix Esclusivo" in onda questa sera su Canale 5. "Non mi sento ne' un pentito ne' uno che deve confessare, ma soltanto uno che deve dire le sue verita' per dare un contributo alle indagini" prosegue l'ex designatotore degli arbitri che sulla sua audizione aggiunge: "Non sono stato torchiato, e' stato un colloquio cordiale improntato sulla ricerca della verita'. Le intercettazioni? No, non le ho sentite perche' sono alla Procura di Napoli. E su quelle non ho niente da dire. Sono telefonate che ho fatto in piena coscienza, le rifarei. Il contenuto di quelle telefonate lo difendo fino in fondo. Perche' ho deciso di parlare? Preferisco risponda il mio avvocato" E Gaetano Scalise, il difensore dell'ex designatore dice: "Bergamo parla perche' l'indagine e' diventata mediatica, vuole dire la sua verita' sulle intercettazioni. Siamo in un paese che fa dei processi mediatici, dove le intercettazioni vengono pubblicate sui giornali". Poi Bergamo difende il sistema di sorteggio che "veniva fatto in maniera sistematica da due persone: Pairetto sorteggiava la partita ed un giornalista sorteggiava l'arbitro e gli passava la pallina ed io leggevo il nome. Pensare che ci fosse un taroccamento tra Pairetto ed il giornalista e' assolutamente ridicolo" sottolinea Bergamo. "Io ho parlato con tutti i dirigenti che mi hanno chiamato - aggiunge -. Nel 2003/04 abbiamo avuto un anno difficile con la Roma perche' tra Capello e gli arbitri c'era tensione. Parlai con lui di griglie di arbitri. Con l'Inter quando Facchetti mi ha chiamato potevamo parlare di griglie tranquillamente. Potevamno parlare di griglie anche con il Milan, ma con Galliani da quando e' presidente della Lega nessun contatto. Per il Milan parlavo con Meani" riferisce Paolo Bergamo. "Moggi e Giraudo entravano sempre negli spogliatoi degli arbitri. La disposizione della Lega era chiara ma non c'e' stato mai un rispetto della stessa" afferma Bergamo che, poi ad un certo punto denuncia: "Pairetto e Lanese trovarono un accordo nell'ultimo anno per farmi fuori. E' questo il motivo delle mie dimissioni"

Bergamo “Le griglie il segreto di pulcinella”

08/06 "Mi reputo innocente, ho lavorato per la formazione degli arbitri con assoluta trasparenza, se si vogliono giudicare rapporti o telefonate sulle griglie queste erano il segreto di Pulcinella perche' che nelle griglie le prime tre erano Juve, Milan e Inter, le squadre che si giocavano lo scudetto, piu' le altre partite di alta difficolta', non credo fosse una situazione difficile da scoprire. Ci sono dei colpevoli, io voglio difendere me stesso, non giudico nessuno". Lo ha detto l'ex designatore arbitrale Paolo Bergamo nel corso della registrazione del programma "Matrix Esclusivo" in onda stasera. Bergamo ha anche parlato di De Santis. "Se facciamo la cronistoria delle sue partite, dobbiamo dire anche quello che lui ha fatto in campo internazionale: De Santis nelle stagioni 2004-2005 e' stato uno dei primi tre arbitri della nostra lista tecnica" ha concluso Bergamo.

Moggi dice no a Borrelli

08/06 Il giorno di Gigi Pairetto e Paolo Bergamo. Come filtrato nei giorni scorsi, il capo dell'ufficio indagini della Figc Francesco Saverio Borrelli ha convocato oggi i due ex designatori, che secondo la procura di Napoli farebbero parte della "cupola" che ha manipolato il campionato 2004-05. L'audizione piu' lunga e' stata quella di Bergamo, uscito dalla sede di via Po dopo nove ore, sette delle quali passate a parlare con gli 007 federali. "Ho cercato di chiarire tutto cio' che riguardava la mia persona - ha dichiarato all'uscita - Abbiamo perso molto tempo per i problemi ai computer ma ritengo di aver dato un grosso aiuto al lavoro degli inquirenti. Sono tranquillo, ma ero tranquillo anche prima, abbiamo riletto le intercettazioni, ho dato risposte esaurienti e chiarificanti". Bergamo, che aveva gia' rilasciato delle dichiarazioni in un'intervista a "Repubblica" ("non ci hanno nemmeno messo sul banco degli imputati, ci hanno condannati senza processo") e' poi scappato verso gli studi di "Matrix" dove ha definito le griglie "il segreto di Pulcinella perche' le prime tre erano Juve, Milan e Inter, le squadre che si giocavano lo scudetto, piu' le altre partite di alta difficolta'". "Solo" sei ore e' invece durato l'interrogatorio di Gigi Pairetto, il primo ad arrivare in via Allegro. L'ex arbitro non ha parlato all'uscita dagli uffici federali, lasciando la parola ai suoi legali. "E' tutta una situazione gonfiata che da' un'impressione diversa di quello che e' realmente il personaggio Pierluigi Pairetto - ha dichiarato uno dei suoi legali - Le telefonate con Moggi? Viviamo tutti a Torino, ci sono frequentazioni che nessuno puo' negare, ma questo prescinde dal fatto che si possa favorire qualcuno. Siamo sereni e tranquilli, per fortuna siamo stati sentiti in un clima di tranquillita' e sono ottimista. Siamo di fronte a un processo mediatico". Il legale di Pairetto ha anche escluso l'ipotesi dei sorteggi truccati: "posso dire che non sapeva in anticipo il nome degli arbitri. Bisogna anche valutare e sentire bene tutte le telefonate, perche' se ci sono elementi di accusa, bisogna vedere quelle della difesa. Ripeto, sono deluso da questa situazione grave, di natura mediatica". In realta', pero', i due ex designatori non sono stati i primi a essere stati sentiti dall'ufficio indagini. Perche' in un hotel di Roma, prima di recarsi in Figc, Borrelli ha sentito per due ore l'amministratore delegato del Milan Adriano Galliani. L'ex numero uno di Mani Pulite, beccato all'uscita dell'albergo, ha provato a smentire ma l'audizione c'e' stata. In via Po e' stato poi sentito un altro elemento della societa' rossonera, il tecnico Carlo Ancelotti. "Mi hanno fatto delle domande e ho risposto, sul Milan c'era poco da chiarire - sono state le sue parole - So come opera questa societa', il Milan e' al di fuori di tutto".
Nel pomeriggio e' stata quindi la volta dei due Della Valle e dell'amministratore delegato della Fiorentina Sandro Mencucci, tutti e tre iscritti nel registro degli indagati della procura di Napoli. "Ribadisco la nostra posizione - ha detto all'uscita il patron viola - Siamo tranquilli, la nostra societa' non ha fatto nulla di strano. Abbiamo detto le nostre cose con civilta' e siamo stati ascoltati da gente competente". Alla fine Borrelli si e' detto soddisfatto ("e' stata una giornata positiva") ma preferisce non pronciarsi, anche quando gli riportano le parole dell'avvocato di Pairetto, secondo il quale il suo assistito e' una vittima: "questo lo vedremo", ha chiosato Borrelli. Il capo dell'ufficio indagini, intanto, incassa il no di Luciano Moggi. I legali dell'ex dg bianconero hanno annunciato che, essendo diventato "estraneo all'ordinamento calcistico", Moggi non ha piu' motivi di presentarsi davanti agli 007 federali. Borrelli, pero', non si scompone e domani sentira' l'ex presidente della Federcalcio Franco Carraro. Niente interrogatori, invece, per le procure di Roma e Napoli. E mentre l'Autorita' Garante della Concorrenza e del Mercato comunica che, su richiesta del commissario della Figc Guido Rossi, si occupera' di riscrivere le nuove regole del calcio, l'Aia ha rigettato l'istanza di autotutela presentata da Massimo De Santis mediante la quale egli chiedeva la revoca del provvedimento di sospensione cautelare da arbitro effettivo.

Oggi tocca a Carraro

08/06 Stretta finale negli interrogatori dell' ufficio Indagine della Federcalcio. Venerdì dal pool investigativo guidato dal Francesco Saverio Borrelli e' atteso l' ex presidente della Figc Franco Carraro, chiamato perche' coinvolto nell' inchiesta sulle intercettazioni telefoniche. E domani e' anche il giorno fissato per il presidente della Lazio, Claudio Lotito, anche lui finito nello scandalo di calciopoli e la cui audizione era gia' stata fissata la settimana scorsa. Sempre domani l' ufficio indagini aveva programmato l' interrogatorio di Innocenzo Mazzini, ex vicepresidente della Federcalcio, uno degli uomini chiave dell' inchiesta napoletana: ma il dirigente federale aveva gia' annunciato che non si presentera' all' interrogatorio per motivi di salute e comunque se lo avesse fatto si sarebbe avvalso della facolta' di non rispondere. Dopo le audizioni di Adriano Galliani e di Carlo Ancelotti, domani potrebbe toccare anche a Leonardo Meani, l' addetto agli arbitri del club rossonero anche lui finito nelle intercettazioni.

Della Valle “Non abbiamo fatto nulla di strano”

08/06 Si e' conclusa l'audizione di Diego Della Valle ascoltato in via Allegri da Francesco saverio Borrelli. "Ribadisco la nostra posizione - ha detto all'uscita il patron viola - Siamo tranquilli, la nostra societa' non ha fatto nulla di strano". "Abbiamo detto le nostre cose con civilta'. Siamo stati ascoltati da gente competente, mi pare una buona giornata ma non posso dire niente perche' sono cose coperte da segreto istruttorio. Sono tranquillo ma lo ero anche prima - ha agigunto Diego Della Valle - come finira' questa storia lo lasciamo dire ai magistrati. Tornerei nel calcio? Sicuramente, e' uno sport che piace a mio figlio e ai bambini. Vogliamo fare un grande campionato nella prossima stagione, abbiamo consegnato un dossier a Borrelli".

Per Pairetto sei ore di interrogatorio

Dopo quasi 6 ore di interrogatorio, l'ex designatore Pierluigi Pairetto ha lasciato l'Ufficio indagini senza rilasciare alcuna dichiarazione. "E' tutta una situazione gonfiata che da' un impressione diversa di quello che e' realmente il personaggio Pierluigi Pairetto". Sono le parole dell'avvocato dell'ex designatore, interrogato per circa 6 ore dall'ufficio indagini della Figc. "Le telefonate con Moggi? Viviamo tutti a Torino, ci sono frequentazioni che nessuno puo' negare, ma questo prescinde dal fatto che si possa favorire qualcuno. Le designazioni Uefa? Pairetto non aveva nessuna influenza e in ogni caso il designatore non ha mai influenzato nessun arbitro. Siamo sareni e tranquilli, per fortuna siamo stati sentiti in un clima di tranquillita' e sono ottimista. Siamo di fronte a un processo mediatico. Se sara' sentito nuovamente? Qui non penso. Irregolarita' nei sorteggi? Assolutamente e penso che anche gli inquirenti siano sintonizzati su questa linea. Posso dire che non sapeva in anticipo il nome degli arbitri. Bisogna anche valutare e sentire bene tutte le telefonate, perche' se ci sono elementi di accusa, bisogna vedere quelle della difesa. Ripeto, sono deluso da questa situazione grave, di natura mediatica". "Siamo convinti di aver chiarito tutta la situazione - continua l'avvocato Giorgio Merlone - Non c'era nessuna manipolazione nei sorteggi e proprio le modalita' in cui avveniva, che coinvolgevano anche i giornalisti, erano state attuate per evitare questi problemi. Intercettazioni? Sono state gonfiate con gli estrogeni e sono nate da interpretazioni esasperate. Ci auguriamo di rimanere nel calcio. E' tutto chiarito. Non c'e' stata nessuna manipolazione".

Bergamo “Nessuna cupola, condannati senza processo”

08/06 "Macche' cupola mafiosa, e' arrivato il momento di chiarire tante cose, io ormai non ci dormo piu' di notte. E andro' anche in tv cosi' mi sentiranno milioni di persone". L'ex designatore Paolo Bergamo esce allo scoperto. Stamattina sara' sentito dal capo dell'Ufficio indagini Figc Borrelli e in serata sara' ospite della trasmissione "Matrix", due occasioni per raccontare la sua versione dei fatti. "Sentiranno la mia verita' - continua Bergamo in un'intervista concessa a 'La Repubblica' - Io non voglio passare per quello che non sono. Mi hanno massacrato, ci hanno massacrati. Non ci hanno nemmeno messo sul banco degli imputati: ci hanno condannati senza processo". Bergamo e' stato gia' sentito dai pm di Napoli nell'ambito dell'inchiesta sugli illeciti nel calcio ("ho ricostruito i miei cinque anni da designatore con Gigi Pairetto, ho mandato anche una memoria e non mi hanno piu' richiamato") e nega di essere complice di Moggi e Giraudo. "Ma se di me parlano come il corvo nero, il bastardo - continua - Macche' alleato e alleato, io facevo solo il mio lavoro di designatore. Mi verrebbe da ridere se non fosse che sono distrutto e che questa storia mi crea problemi infiniti". L'ex designatore non nega di aver parlato al telefono con Moggi ma precisa: "parlavo con lui, con tutti, come era logico che fosse. Parlavo con Capello, con Sacchi, normale, normalissimo". Bergamo parla anche del presunto pranzo "segreto" a casa sua con Moggi e Giraudo. "Il campionato era praticamente finito - spiega - la Juventus giocava a Livorno e aveva gia' vinto lo scudetto. Loro sono venuti a cena a casa mia e avevo fatto loro solo una confidenza, cioe' che volevo dare le dimissioni da designatore e loro mi avevano pregato di restare. Ma in passato avevo invitato anche Galliani, dirigenti dell'Inter e di altre societa', ma che male c'e'?".

Bergamo “Sono innocente, ho sempre lavorato con trasparenza”

08/06 ''Sono innocente, ho sempre lavorato per la crescita tecnica degli arbitri con assoluta trasparenza''. Cosi' l' ex designatore Paolo Bergamo durante la trasmissione televisiva Mediaset ''Matrix''. ''Se poi parliamo delle telefonate sulla formazione delle griglie arbitrali, per me e' come parlare del segreto di pulcinella: nella prima andavano le grandi squadre, Milan, Inter e Juve e le partite con alta difficolta', quindi sarebbero stati inseriti arbitri esperti, internazionali o con futuribilita'. Non penso che si svelassero cose difficili da scoprire''. In merito al sorteggio arbitrale, l' ex designatore spiega: ''Il sorteggio e' servito a levare certi dubbi che poteva dare la designazione, venivamo da un momento difficile in cui era stata commissariata l' Aia. Il sorteggio e' servito molto, perche' ha lanciato giovani come Rosetti, Trefoloni e Paparesta''.

Bergamo “Le accuse di Paparesta gratuite e infondate”

''Di quello che ha subito l'arbitro Paparesta nello spogliatoio io non ero mai arrivato a conoscenza. L'ho saputo dai giornali di queste settimane''. E' la spiegazione dell'ex designatore degli arbitri Paolo Bergamo - intervenuto alla trasmissione di Canale 5 'Matrix' - a proposito della vicenda che ha coinvolto l'arbitro Paparesta dopo la partita Reggina-Juventus, a proposito della quale si parla di un presunto sequestro di persona subito dall'arbitro da parte di dirigenti bianconeri. ''Se Paparesta avesse portato a conoscenza questa vicenda sarebbe stato salvaguardato. Quella di Paparesta e' un'accusa gratuita e infondata'' spiega Bergamo in merito alle affermazioni dell'arbitro, secondo le quali se avesse rivelato l'accaduto lo avrebbero fatto smettere di arbitrare.

Borrelli “Giornata fruttuosa”

Quella di oggi e' stata una giornata molto fruttuosa anche se molto intensa: abbiamo lavorato per nove ore di seguito negli interrogatori e abbiamo verbalizzato molte cose. Lo ha detto uscendo da via Allegri per trasferirsi negli uffici di via Po dove stanno lavorando i suoi collaboratori, il capo dell'ufficio indagini della Figc Francesco Saverio Borrelli. Avete trovato collaborazioni oggi piu' di ieri? "Abbiamo verbalizzato tutto", si e' limitato a rispondere Borrelli. Uscendo l'avvocato di Pairetto ha detto che il suo assistito e' "una vittima"..."lo vedremo alla fine delle indagini se e' cosi'", ha concluso l'ex capo di Mani Pulite.
"Non sono deluso, perché le confessioni sono merce particolarmente rara". Così Francesco Saverio Borrelli chiude con il sorriso la quarta giornata di audizioni dell' ufficio Indagini da lui diretto: l' ex capo di mani pulite ha detto di aver lavorato molto e di aver avuto una buona disponibilità da parte di quelli che ha ascoltato. "La disponibilità c' è stata perché sono tutti comparsi - ha detto Borrelli - tranne qualcuno che per malattia o altri motivi non è venuto". Quanto alla difesa dei personaggi finiti nell' inchiesta, Borrelli ha detto: "Il tono scherzoso è una giustificazione che spesso abbiamo sentito. Bisogna però separare il grano dall' oglio e vedere quali poi siano frutto di spirito goliardico e quali no"

Il legale di Pairetto “Nessun sorteggio manipolato”

08/06 Sei ore per chiarire quello di cui le intercettazioni lo incolpano: il sorteggio manipolato. Pierluigi Pairetto si è detto sereno all'uscita della Federcalcio dopo 5 ore di interrogatorio cominciato alle 9 di questa mattina in qui gli inquirenti sportivi lo hanno assalito di domande, concentrando l'attenzione soprattutto sul sorteggio. "Siamo straconvinti di aver chiarito che non vi fosse alcuna manipolazione - ha spiegato il legale dell'ex designatore l'avvocato Merlone - non c 'era nulla che facesse presupporre che il sorteggio fosse pilotato. Ne' è vero tantomeno che gli arbitri venissero comunicati prima del sorteggio". Quanto alle intercettazioni in cui compare Pairetto il legale ha detto "diventa difficile chiarire il contenuto se vengono estrapolate delle frasi". Quanto ai rapporti con la presunta 'cupola' e in particolare con Luciano Moggi, l'avvocato ha detto che "i rapporti con Moggi esistono, abitando nella stessa città è evidente che si conoscessero bene". A conclusione il legale ha ribadito che "non è taroccato né il sorteggio né le intercettazioni Il legale di Pairetto, Giorgio Merlone ha insistito a sottolineare che tra l'ex designatore e Moggi c'erano "rapporti puliti". Ma il legale ha detto anche di più, sottolineando che "é un processo mediatico in cui si vuole trovare il mostro" e che "le intercettazioni erano gonfiate con gli estrogeni". Quanto alla posizione di Pairetto, l'avvocato è stato molto chiaro quando ha detto che "il mio assistito è una vittima, gli altri non lo so".

L’AIA rigetta il ricorso di De Santis: non andrà ai mondiali

08/06 Si e' svolta oggi a Roma una riunione del Comitato Nazionale dell'AIA, presieduta dal vice presidente vicario Cesare Sagrestani. Molteplici gli argomenti trattati, a cominciare dall'istanza di autotutela presentata da Massimo De Santis mediante la quale egli chiedeva la revoca del provvedimento di sospensione cautelare da arbitro effettivo ritenendo nullo quell'atto disciplinare. Il vice presidente vicario, sentito il Comitato Nazionale, ha valutato che il ricorso di De Santis e' privo di fondamento e pertanto lo ha rigettato. "Il vice presidente vicario Cesare Sagrestani - si legge inoltre in un comunicato - ha evidenziato al Comitato che, a seguito di notizie apparse su organi di stampa nei giorni scorsi in merito ad alcune Sezioni dell'AIA in Emilia Romagna che avrebbero richiesto il commissariamento dell AIA a seguito delle note vicende nazionali del movimento arbitrale, sono pervenuti fermi dissensi dalla stragrande maggioranza delle 212 Sezioni operative sul territorio che si sono dissociate da quanto riportato dalla stampa medesima". Sagrestani ha quindi sottoposto all'approvazione del comitato alcune proposte relative ai premi nazionali della stagione sportiva appena conclusasi, all'Assemblea organizzativa (non elettiva) dei presidenti di sezione, al corso di qualificazione per assistenti arbitrali, ai raduni nazionali e regionali e alla circolare contenente le nuove norme tecniche da applicarsi nel prossimo campionato di calcio. "L AIA, malgrado le vicende di queste ultime settimane, sta portando avanti con serenità il commento del vice presidente vicario le problematiche di fine stagione di un movimento i cui 32 mila associati non possono rinunciare ad una storia di credibilità che ha sempre contraddistinto la nostra associazione. Al riguardo, verificando le risorse degli Organi Tecnici Nazionali, ho riscontrato che il livello e la preparazione degli arbitri ci lascia tranquilli anche sulle scelte relative alla prossima stagione".

Moggi non andrà da Borrelli

08/06 E' l'uomo-chiave dell' inchiesta partita dalle intercettazioni telefoniche e anche il più atteso nel processo sportivo. Luciano Moggi è stato convocato per lunedì dall' ufficio indagini della Federcalcio, ma l'ex Dg bianconero alla fine ha deciso che non si presenterà davanti al pool guidato da Francesco Saverio Borrelli. Manca ancora la comunicazione ufficiale, ma sembrerebbe questa la decisione presa dall' ex dirigente bianconero che dopo aver presentato le dimissioni si considera a tutti gli effetti un ex del calcio e quindi non ritiene necessario sottoporsi all' indagine sportiva. Molto probabilmente domani avverrà la comunicazione ufficiale del fatto che non si presenterà all' audizione allo staff di Borrelli.

Galliani ascoltato per due ore

08/06 Anche il presidente della Lega Adriano Galliani è stato ascoltato stamani dall'ufficio indagini della Figc. Nella giornata in cui tra via Allegri e via Po si stanno presentando in Figc gli ex designatori Bergamo e Pairetto e il tecnico del Milan Carlo Ancelotti, Galliani è stato ascoltato in segreto, nel suo albergo non lontano dalla federazione, dallo stesso capo degli 007 federali Francesco Saverio Borrelli.Dopo l' audizione blindata di Adriano Galliani in un hotel della capitale, Francesco Saverio Borrelli e i suo due vice sono tornati al lavoro in Federcalcio per proseguire gli interrogatori. L' audizione del dirigente rossonero è durata circa un paio d' ore, al termine il capo dell' ufficio Indagini, Maria José Falcicchia e Maurizio D'Andrea sono rientrati al lavoro nelle due sedi della federazione, dove già nella prima mattina erano cominciati gli interrogatori degli ex designatori Pairetto e Bergamo. Anche Carlo Ancelotti viene ascoltato dagli 007 federali. Borrelli, rientrando in federazione, ha ribadito che finora non ci sono state confessioni piene: "Ho detto che non ci sono pentiti, non che non collaborano".

Ancelotti “Siamo al di fuori di tutto”

08/06 "Siamo al di fuori di tutto, so come lavora questa società e il lavoro che ho fatto io". Ha escluso qualsiasi coinvolgimento del Milan Carlo Ancelotti lasciando la Figc dopo essere stato ascoltato da Maurizio D'Andrea, uno dei vice di Francesco Saverio Borrelli nell'ufficio indagini della Figc. "Su Meani - s'é limitato ad aggiungere rispondendo ai giornalisti - ho detto quel che dovevo dire". Due secche risposte, sia quando gli hanno chiesto se è stato ascoltato anche sul suo passato di allenatore alle Juventus ("ho detto tutto"), sia alla domanda se sapeva che era stato ascoltato anche Galliani: "Si".

L’Antitrust collabora con Rossi

08/06 Il 24 maggio scorso, l'Antitrust aveva concluso una prima parte di una indagine conoscitiva sul calcio professionistico e approvato alcune linee guida per il nuovo regolamento agenti dandone comunicazioni al commissario straordinario della Figc Guido Rossi. Una quarantina di pagine che erano stato quindi sintetizzate in un decalogo di proposte di modifica di regolamento per i procuratori: 1) eliminare albo agenti ("analogamente a quanto stabilito nel Regolamento agenti FIFA, ai fini dell'accesso alla professione di agente di calciatori sufficiente l'ottenimento della licenza"); 2) ridurre le esclusive agenti-calciatori; 3) no penali per revoca mandato; 4) contratti più liberi ("indurrebbe gli agenti a competere tra loro anche sotto il profilo delle condizioni offerte ai propri clienti e consentirebbe ai calciatori di disporre di maggiori elementi di valutazione nella scelta del proprio agente"); 5) no clausole su scadenza contratti; 6) più libertà di scelta per i calciatori; 7) più confronti tra gli agenti; 8) eliminare i conflitti di interesse ("Si è osservato infatti che la presenza di legami familiari tra l'agente e i soggetti che ricoprono cariche di rilievo nelle società di calcio e nelle federazioni attribuisca un vantaggio concorrenziale non riconducibile ad una maggiore efficienza dello stesso agente"); 9) no ad agenti di calciatori e allenatori ("la rappresentanza di interessi differenziati e potenzialmente in conflitto è in grado di condizionare la libertà di scelta dei diversi soggetti coinvolti nel rapporto di rappresentanza"); 10) eliminare norme che ingessano il mercato.

Il diario della giornata

08/06 Al centro delle interrogazioni odierne Paolo Bergamo, ex designatore, sentito dall'ufficio indagini della Figc. Sono stati ascoltati anche Carlo Ancelotti, tecnico del Milan e Diego Della Valle. E' arrivata anche la decisione dell'Associazione Italiana Arbitri di rigettare il ricorso del direttore di gara De Santis contro la revoca della sospensione. Il film della giornata:
9.17: "Macche' cupola mafiosa, e' arrivato il momento di chiarire tante cose, io ormai non ci dormo piu' di notte. E andro' anche in tv cosi' mi sentiranno milioni di persone". L'ex designatore Paolo Bergamo dichiara: "Sentiranno la mia verita' - continua Bergamo in un'intervista concessa a 'La Repubblica' - Io non voglio passare per quello che non sono. Mi hanno massacrato, ci hanno massacrati. Non ci hanno nemmeno messo sul banco degli imputati: ci hanno condannati senza processo".
9.54: Il primo ad arrivare e' stato Pairetto, in via Allegri, mentre Bergamo e' gia' giunto nella sede di via Po.
10.26: Anche l'allenatore del Milan, Carlo Ancelotti, arriva in via Po per essere sentito dall'ufficio indagini della Figc. Stamane si erano gia' presentati dagli 007 federali gli ex designatori Pairetto e Bergamo.
11.34: Interrogatorio di due ore lontano da occhi indiscreti per l'amministratore delegato del Milan, Adriano Galliani, che in un hotel nei pressi della sede federale e' stato sentito dal capo dell'ufficio indagini della Figc Francesco Saverio Borrelli e dai suoi vice Falcicchia e D'Andrea.
12.02: Sara' l'Autorita' Garante della Concorrenza e del Mercato, su richiesta del commissario della Figc Guido Rossi, a definire le nuove regole del calcio. Lo si apprende da una nota della stessa Authority che "nella riunione del 7 giugno 2006 - si legge - ha deliberato l'istituzione di un apposito gruppo di lavoro finalizzato alla messa a punto dei principi base necessari ad una riscrittura delle regole nel settore del calcio professionistico, con particolare riguardo ai profili relativi agli agenti. La decisione e' stata presa a seguito di una richiesta formale pervenuta all'Autorita' dal Commissario straordinario della Figc, Guido Rossi. La commissione dell'Antitrust sara' composta da Alberto Nahmijas, Giuseppe Galasso e Iacopo Berti, mentre Luigi Fiorentino e Roberto Sommella si occuperanno di curare i rapporti con la Figc e il Commissario straordinario. I risultati del lavoro verranno consegnati al Commissario straordinario della Figc prima della pausa estiva".
12.38: "Mi hanno fatto delle domande e ho risposto, sul Milan c'era poco da chiarire". Lo ha detto Carlo Ancelotti, all'uscita dagli uffici federali di via Po. "Sono stato giocatore di questa societa' per cinque anni e sono allenatore da altrettanti - ha aggiunto il tecnico - So come opera questa societa', il Milan e' al di fuori di tutto. Mi hanno fatto molte domande, ho risposto a tutto".
13.36: "Io ho sempre pensato a giocare al calcio, per me la cosa piu' semplice - ha dicharato Cannavaro - a Coverciano sono sempre stato disponibile, ho parlato di questi argomenti, ma adesso vogliamo pensare soltanto alle partite. Io sono sempre convinto che il nostro calcio continui a richiamare l'attenzione di tanti tifosi, speriamo di farli felici qui in Germania".
14.52: arrivano i fratelli Della Valle per essere ascoltati dall'ufficio indagine della Figc. Andrea Della Valle si e' diretto in via Po', mentre Diego Della Valle in via Allegri da Borrelli.
17.19: "Gli juventini veri sono quelli che dicono: 'Quando hai amato una donna, la ami anche se poi diventa una ...'". Questo il giudizio sulla Juventus e i suoi tifosi espresso da Susanna Agnelli.
17.54: Arivato in Federcalcio, negli uffici di via Po, anche l'amministratore delegato della Fiorentina Sandro Mencucci.
18.05: Come gran parte dei suoi compagni di squadra, anche Zlatan Ibrahimovi ha dichiarato di voler "attendere i risultati dell'indagine" su calciopoli prima di prendere una decisione sul suo futuro. A due giorni dall'esordio della Svezia ai Mondiali contro Trinidad&Tobago, l'attaccante ha ricordato di essere ancora sotto contratto, ma l'impressione e' che in caso di retrocessione della Juventus in B sia pronto a fare le valigie.
18.22: Come gran parte dei suoi compagni di squadra, anche Zlatan Ibrahimovic ha dichiarato di voler "attendere i risultati dell'indagine" su calciopoli prima di prendere una decisione sul suo futuro. A due giorni dall'esordio della Svezia ai Mondiali contro Trinidad&Tobago, l'attaccante ha ricordato di essere ancora sotto contratto, ma l'impressione e' che in caso di retrocessione della Juventus in B sia pronto a fare le valigie.
18.31: Si conclude l'audizione di Diego Della Valle. "Ribadisco la nostra posizione - ha detto- Siamo tranquilli, la nostra societa' non ha fatto nulla di strano. Abbiamo detto le nostre cose con civilta'. Siamo stati ascoltati da gente competente, mi pare una buona giornata ma non posso dire niente perche' sono cose coperte da segreto istruttorio. Come finira' questa storia lo lasciamo dire ai magistrati. Tornerei nel calcio, e' uno sport che piace a mio figlio e ai bambini. Vogliamo fare un grande campionato, abbiamo consegnato un dossier a Borrelli".
19.04: "Ho cercato di chiarire tutto cio' che riguardava la mia persona". Sono le prime parole pronunciate dall'ex designatore Paolo Bergamo, all'uscita dopo sette ore di interrogatorio dall'ufficio indagini della Figc guidato da Borrelli. "Abbiamo perso molto tempo per i problemi ai computer - continua - ma ritengo di aver dato un grosso aiuto al lavoro degli inquirenti. Sono tranquillo ma ero tranquillo anche prima, abbiamo riletto le intercettazioni, ho dato risposte esaurienti e chiarificanti"

Servizi precedenti

07/06 Calcio nel caos: Interrogatori fiume per De Santis e Paparesta. Borrelli: “Nessun pentito. Entro 10 giorni la relazione alla Procura sportiva”. La Commissione Cultura della Camera avvierà un indagine. Pirrone: “Già da tempo denunciavo pressioni”. Gaucci Jr: “C’è ancora paura della ‘cupola’

06/06 Calcio nel caos: Borrelli mette sotto torchio gli arbitri. No Intertoto per il calcio italiano. E Rossi incassa l’ok di Uefa e Fifa. Corioni: “Girando la mente, Galliani gli obbediva”. Lazio e Juve nel mirino di Borrelli. Rossi incontra Galliani: Nessuna accordo sulla gestione della Lega. Blatter “Felice della reazione delle autorità italiane”

05/06 Calcio nel caos: Borrelli a tutto campo, vuol vederci chiaro su tutto. E il Coni ricorre alla Caf per la sentenza su Agricola per il doping. Mazzarri ascoltato dal PM di Napoli. Cesare Geronzi ascoltato per due ore dai PM. L’ex segretaria della CAN, Fazi, non risponde. Pelè “Spero che la giustizia punisca tutti”. Blatter “Ci vogliono arbitri professionisti”

04/06 Calcio nel caos: Borrelli in azione: L'arbitro Pirrone interrogato per tre ore. Il Milan si ribella: “Una campagna contro”. Lite in un bar per calciopoli, ci scappa il morto

03/06 Calcio nel caos: Cannavaro e Trezeguet interrogati dai PM a Roma. La Procura di Torino vuol riaprire l’inchiesta sulle designazioni. Undici giorni per rifondare la Juve. Somma “Non cambia nulla. Moggi resterà sempre un grande”

02/06 Calcio nel caos: Il procuratore Borrelli pronto per il maxiprocesso. Ombre sulla partita Udinese-Milan del 2005: Galliani e Pozzo non ci stanno. Galliani: “Siamo stati danneggiati”. Il Legale di Moggi replica a Galliani “Ha letto tutte le intercettazioni?”. Spalletti in procura a Napoli.

01/06 Calcio nel caos: Il commissario Rossi: “Una situazione che non pensavo così grave”. Secondo l’ex vicecapo dell’Ufficio indagini Juve e Fiorentina in B. Galliani pronto a lasciare. Preziosi sentito dalla Procura di Napoli. Nevio Scala: “Tutto deprimente. Con gli azzurri si può andare avanti”.

31/05 Calcio nel caos: Lotito ai PM: “Lazio pulita”. Il difensore di Moggi: “Il Milan il vero potere”. I rossoneri "Manovre diversive". Petrucci “Voltiamo pagina, torniamo a parlare di sport”. Verdone “Di fronte allo scandalo del calcio mi vergogno di essere italiano”. Zeman “Io alla Juve? Non potrei. Ipotesi Baggio? sarebbe solo per immagine”.

29-30/05 Calcio nel caos: Caso Gea,sentito l'arbitro cosentino Palmieri: “Mai rilasciato interviste”. Lazio nei guai: aggiotaggio per Lotito. Niente incarichi sportivi per i magistrati del CSM. Avv. Grassani “Milan in B, ipotesi per ora non ipotizzabile”. Del Piero “Orgoglioso di essere juventino”. V.Franza "Ipotesi A per il Messina". Ieri sentito Della Valle.

28/05 Calcio nel caos: Per Borrelli una settimana intensa. Bonfrisco “Paparesta fuori dalle regole”. Gattuso: “Qualcuno sputa nel piatto”.

27/05 Calcio nel caos: L’inchiesta entra nel vivo. Borrelli al lavoro e Lippi difende il figlio. Commissario Rossi: “Sconti per nessuno”. Sacchi e Agnolin: “Chi ha sbagliato paghi”. Lippi: “In Italia chi è indagato è già condannato”. Peruzzi accusa: “Moggi il pastore e noi il gregge”.

26/05 Calcio nel caos: Gli atti passano a Borrelli: Parte ufficialmente “Piedi Puliti”. Galliani rimane solo, si dimette Zamparini. Gigi Riva: “Beckembauer ha parlato da bambino”. Cossiga: “Tangentopoli era più onesta”. Sacchi: “Torniamo al calcio di prima, senza banchieri e politica”. Il figlio di Lippi indagato a Roma e Milano.

25/05 Calcio nel caos: Interrogatori a Napoli e Roma e perquisizioni della GdF. Cannavaro ci ripensa. Albertini: “Pensavo ci fosse sudditanza psicologica, invece...”. Cecchi Gori “Affossato perchè scomodo. I 5 anni più brutti della mia vita”. Licenza Uefa per 14 club: manca la Lazio. I tiofosi si costituiscono parte civile. Gli ex vogliono Boniperti presidente della Juve

24/05 Calcio nel caos: La Lega Calcio cerca nuove regole. Alla Gea e ad Alessandro Moggi oltre il 10% del mercato delle procure. Conti: “Lotta al conflitto d’interessi”. La Finanza nella sede del Crotone e della Reggina. Buffon in Procura. Galliani confermato in Lega. Cannavaro: “Gli scudetti della Juve, meritati”

23/05 Calcio nel caos: Il commissario della FIGC, Rossi, nomina il procuratore Borrelli capo ufficio indagini. Scatta “Piedi puliti”. A Napoli sfilano i testi. perquisita la sede della Torres

22/05 Calcio nel caos: Lippi rimane al suo posto. Moggi cita Berlusconi. Chieste le dimissioni di Galliani che le respinge, l’inchiesta va avanti. Moggi: “Un’imboscata di Galliani”. Guido Rossi: “Beckenbauer ne approfitta”. Avv. Stagliano “La Juve in B”

21/05 Calcio nel caos: Moggi ebbe un ruolo importante nelle elezioni di Carraro e Galliani. Tardelli replica a Beckenbauer “Anche in Germania c’è il marcio”. Chieste le dimissioni di Lippi. Le intercettazioni di De Santis

20/05 Calcio nel caos: Il potere assoluto di Moggi. Ora è fuga dalla Gea. Si dimette anche il Generale Attardi. Beckembauer: L’Italia la pagherà ai Mondiali. Le tifoserie di Messina, Crotone e Reggina non ci stanno

19/05 Calcio nel caos: La Gea controllava anche Reggina, Livorno e Siena. Gazzoni: “Le dimissioni di Carraro sono finte”. Interrogati Lippi e Zeman. Si dimette il Generale Pappa

18/05 Calcio nel caos: Il Commissario Rossi fa piazza pulita. Le intercettazioni di Carraro e Moggi che preparavano le elezioni in Lega. Menzionato Pisanu. Sospesi nove arbitri, la Finanza a casa di Moggi e nella sede della Juve

17/05 Calcio nel caos: Il Commissario Rossi al lavoro. Spunta il filone doping. Dopo il vertice delle Procure, nuovi accertamenti. Definite le competenze delle Procure di Roma e Napoli.

16/05 Calcio nel caos: Guido Rossi commissario della FIGC chiamato a sistemare il calcio e le sue regole. Petrucci rassicura Lippi “Verrò a trovarti con Rossi”.

 

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