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Sport
Il calcio nel caos

 

Cannavaro e Trezeguet interrogati dai PM a Roma

03/06 Nel giorno di Cannavaro e Trezeguet, la Juventus rischia di finire di nuovo nell'obiettivo della procura di Torino. Giornata ricca di colpi di scena quella vissuta dalla calciopoli italiana, che ha visto oggi come evento clou gli interrogatori dei due giocatori bianconeri. Che i pm di Roma Luca Palamara e Maria Cristina Palaia volessero sentire Cannavaro e Trezeguet sul caso Gea era noto e cosi' pure che gli interrogatori si sarebbero tenuti prima dei Mondiali. Ma l'arrivo oggi nella procura capitolina dei due calciatori ha sicuramente spiazzato gli addetti ai lavori, che si aspettavano una loro convocazione per la prossima settimana. Il primo a presentarsi e' stato il capitano della Nazionale, nella scorsa settimana protagonista di una difesa un po' "eccessiva" nei confronti di Luciano Moggi (dichiarazioni poi corrette dopo l'intervento del commissario della Figc Rossi). La sua audizione e' durata poco piu' di due ore e Cannavaro, secondo alcune indiscrezioni, sarebbe stato sentito a proposito del suo passaggio, nell'estate del 2004, dalla Juventus all'Inter. Il difensore, all'uscita, si e' detto sereno e adesso pensa soltanto a rilassarsi qualche giorno a mare prima che cominci la coppa del Mondo. "Cannavaro ha risposto a tutte le domande che gli sono state fatte", ha confermato il suo legale Andrea Anfora. Dopo il difensore e' toccato invece a David Trezeguet il quale, sempre in merito all'inchiesta sul filone Gea, e' stato interrogato sulla sua decisione di lasciare il procuratore Antonio Caliendo, ascoltato la scorsa settimana, per affidarsi al padre. Anche per l'attaccante francese l'audizione e' durata quasi due ore. "E' andato tutto molto bene - ha dichiarato il giocatore uscendo dagli uffici della Procura di Roma - Caliendo? Con lui ho un grandissimo rapporto, siamo rimasti grandissimi amici, non ho niente da nascondere e ho spiegato tutto ai magistrati". Trezeguet ha anche accennato al suo futuro. "Vediamo, aspettiamo le decisioni, dopo avremo il tempo di vedere quello che capitera' - e' stato il suo commento - Se accetterei l'ipotesi prestito? Vediamo quello che capitera'. Al momento parlare per parlare non serve a niente". Mentre i due giocatori venivano sentiti a Roma, da Torino arrivava la richiesta del procuratore capo Marcello Maddalena di riaprire l'inchiesta sulle designazioni arbitrali che era stata archiviata l'autunno scorso. In quell'occasione il gip aveva negato la proroga per procedere alle intercettazioni telefoniche perche', pur rilevando uno "scenario inquietante", non era stato ravvisato alcun reato. Ma dopo quello che e' emerso in queste settimane anche i magistrati del capoluogo piemontese vogliono rimettersi al lavoro e vederci piu' chiaro. Giornata di quiete invece a Napoli, dove i pm Beatrice e Narducci stanno ultimando il calendario degli interrogatori per la prossima settimana. Lunedi' dovrebbe essere il giorno di Ledesma e Caso, ma i personaggi chiamati a sfilare davanti i magistrati partenopei nei prossimi giorni si annunciano numerosi. E mentre dall'estero arrivano le critiche sulla vicenda italia di Crujff ("uno scandalo del genere non e' tollarabile") e Klinsmann, l'ex tecnico dell'Empoli Mario Somma si schiera a sorpresa dalla parte di Luciano Moggi. "Rispetto moltissimo l'uomo Moggi perche' e' stato un grande ed e' un grande - ha dichiarato il tecnico - E' arrivato al vertice del suo lavoro e c'e' rimasto per circa 20 anni. Prima di lui il sistema funzionava nell'identica maniera e chi si alternava ha portato avanti quel sistema con l'avvento delle nuove tecnologie. Non credo che lo ha inventato Moggi, non mi scandalizzo. L'importante e' che la parte tecnica resti fuori da queste intercettazioni".
"Alla fine i magistrati erano soddisfatti, ho risposto a tutto e mi hanno detto che non mi chiameranno per ascoltarmi ancora". Fabio Cannavaro si dice "contento" di come è andata la sua audizione alla Procura di Roma. "E' durata un'ora - tiene a precisare - ho chiarito ogni dubbio dei magistrati, loro mi hanno raccomandato solo una cosa, di non parlare degli argomenti affrontati oggi. Ora - ha ribadito Cannavaro - chiudo il telefonino e me ne vado al mare con la famiglia. Ne ho proprio voglia".

La Procura di Torino vuol riaprire l’inchiesta sulle designazioni

La Procura di Torino ha chiesto di riaprire l'inchiesta sulle designazioni arbitrali che era stata archiviata l'autunno scorso dopo che il gip aveva negato la proroga per procedere alle intercettazioni telefoniche. In quell'occasione, pur rilevando uno "scenario inquietante", la Procura torinese non ravviso' alcun reato. La richiesta e' stata avanzata dal procuratore capo di Torino Marcello Maddalena.

Undici giorni per rifondare la Juve

03/06 Undici giorni per presentare alla Consob i nuovi quadri societari bianconeri, dal presidente, all' amministratore delegato, al direttore generale, all'allenatore. L'urgenza dell'impegno rende quasi drammatica la situazione della nuova Juventus, nelle mani di Carlo Sant'Albano, l'amministratore delegato pro tempore. In questo momento il manager bianconero sta probabilmente maledicendo, in cuor suo, il fatto che la societa' sia quotata in borsa. Il regolamento della Consob, infatti, impone un obbligo in piu', non certo gradito, quello di presentare il futuro organigramma bianconero alla commissione di vigilanza della Borsa quindici giorni prima dell'assemblea dei soci (che si terra' il 29 giugno). Sant'Albano ha passato un giovedi' nero con Fabio Capello, il cui atteggiamento costituisce un intoppo molto sgradevole e rischioso. La Juventus ha perso tempo prezioso e adesso lo deve recuperare contattando altri tecnici, ma sempre con la formula dubitativa: non si sa se per giocare in A o in B. Questa situazione ha indotto il vertice della proprieta', nelle ultime ore, a cambiare tattica per decidere di puntare su chi rispondera' un si' senza riserve, come ha fatto Del Piero, dando l'esempio per tutti. Ieri c'e' stato un rapido briefing tra John Elkann, Sant'Albano e Gian Luigi Gabetti, per ridefinire la strategia in questa direzione. Per la panchina, l'uomo dal si' sicuro e' Walter Novellino, che verra' chiesto subito al suo presidente Riccardo Garrone, assieme all'amministratore delegato Beppe Marotta, dando cosi' il tempo al patron sampdoriano di cercare a sua volta i sostituti. A seguire, sono in lista Roberto Donadoni e Didier Deschamps, liberi e disponibili subito. Per i ruoli dirigenziali si seguira' la stessa linea: il ''no'' di Franco Baldini ha indispettito non meno del tentennamento di Capello e quindi si cercheranno soluzioni sicure, nomi cioe' da reperire nell'ambito della casa madre. Piace sempre di piu' Evelina Christillin, per le sue recenti prese di posizione nette e di alto profilo morale, con un' autorevolezza che a tratti ha ricordato lo stile dell' Avvocato. L'unico dubbio e' la sua ancora scarsa esperienza nel pianeta calcio, bilanciata pero' dalla freschezza di immagine femminile che costituirebbe un precedente per il mondo del pallone, almeno relativamente ai grandi club. Per lei, molto apprezzata per il lavoro svolto a Torino 2006, sarebbe pronto un ruolo di vicepresidenza operativa, magari da trasformare in futuro in una presidenza vera e propria. La linea dell'''usato sicuro'' dovrebbe portare anche a un amministratore delegato interno al Gruppo, se non arrivera' Marotta. La disponibilita' di Jean Claude Blanc, consigliere di amministrazione dimissionario insieme con tutti gli altri, c'e' gia' in linea di massima. Blanc avrebbe chiesto di operare in stretta sinergia con Romy Gai, per mettere a frutto l'esperienza del responsabile dell'area commerciale nelle questioni relative a stadio, sponsorizzazioni, diritti televisivi, Juve Channel. E' chiaro pero' che uno staff cosi' giovane deve avere una figura di riferimento per l'area tecnica: se arrivera' Novellino, sara' lui a svolgere il ruolo di allenatore-manager alla Ferguson, come avrebbe dovuto fare Capello; altrimenti, si cerchera' un presidente di alta competenza tecnica, che fungera' anche da terminale delle decisioni che riguardano il mercato, un mercato soprattutto a vendere, in caso di serie B, e con tempi strettissimi. Per quest'ultimo ruolo restano, a oggi, due nomi in lizza, Giovanni Trapattoni e Marco Tardelli.

Somma “Non cambia nulla. Moggi resterà sempre un grande”

03/06 "Sono molto realista, non un moralista. Credo che il sistema da sempre funziona in una determinata maniera". L'ex tecnico dell'Empoli Mario Somma, intervenuto ad una radio, va controcorrente in merito alla vicenda di calciopoli e difende il sistema calcio. "Rispetto moltissimo l'uomo Moggi perche' e' stato un grande ed e' un grande - continua il tecnico - e' arrivato al vertice del suo lavoro e c'e' rimasto per circa 20 anni. Tantissimi anni fa il sistema funzionava nell'identica maniera e chi si alternava ha portato avanti quel sistema con l'avvento delle nuove tecnologie. Non credo che lo ha inventato Moggi. Non mi scandalizzo. L'importante e' che la parte tecnica resti fuori da queste intercettazioni. E' questo significa che chi opera sul campo lo fa bene, non ci sono raccomandazioni per far giocare il figlio di quello o di quell'altro perche' alla fine un allenatore fa giocare colui che ritiene piu' adatto. Se gioca mio figlio o mio nipote e' perche' lo merita. Penso che comunque in Italia in tutti i settori c'e' qualcosa che non funziona. Se un uomo sbaglia non si puo' colpevolizzare un sistema. Non credo nei cambiamenti, in nessun campo. Non credo in un mondo del calcio migliore rispetto a quello che abbiamo oggi. E non credo che in Italia dopo tangentopoli le cose siano andate in maniera diversa". Somma continua nella sua analisi da uomo di campo parlando della sua esperienza personale. "In 27 anni non si e' mai avvicinata una persona per dirmi bisogna perdere o vincere - Non ho visto mai un giocatore prendere sostanze particolari o giocatori tirare indietro la gamba. Io sono un uomo di campo e difendero' sempre il mio sistema, non credo nell'essere premeditati. E comunque una partita non cambia un campionato perche' l'Empoli con la Juve perdera' sempre, o con un torto arbitrale o per superirota' tecnica degli avversari. Quando invece si gioca tra squadre alla pari e' difficile che si verifichino certe cose. Ammonizione premeditate per ptoteggere la Juve? E' chi puo' dire che non siano statiq uegli stessi giocatori a farsi ammonire per saltare la partita con la Juve e poi giocare quella con una squadra che lotta per gli stessi obiettivi".

Klismann “una grossa vicenda”

03/06 "Lo sport e' una delle poche cose che danno la sensazione di essere pulite". Lo ha detto il ct della Germania Jurgen Klismann in una intervista rilasciata a 'Dribbling' parlando di calciopoli. "Un anno fa anche da noi ci fu uno scandalo con due arbitri - ricorda l'ex attaccante dell'Inter - e in Francia al Monaco fu rubato uno scudetto dal Marsiglia di Tapie. In Italia la vicenda sembra ancora piu' grossa: spero che gli azzurri affrontino il Mondiale con un sorriso".

Crujiff “uno scandalo intollerabile”

"Credo che quello che e' capitato in Italia potrebbe rivelarsi positivo per gli azzurri: per la squadra di Lippi e' troppo impoertante mostrare al mondo intero il suo lato positivo". Lo ha detto in una intervista trasmessa da 'Dribbling' Johan Crujiff, fuoriclasse dell'Olanda degli anni Settante. "Uno scandalo del genere non e' tollarabile - ha aggiunto Crujiff parlando di 'calciopoli' - e puo' succedere solo con gente che pensa esclusivamente ai suoi sporchi interessi. Nei posti chiave c'e' da mettere ora gente di sport".

Servizi precedenti

02/06 Calcio nel caos: l procuratore Borrelli pronto per il maxiprocesso. Ombre sulla partita Udinese-Milan del 2005: Galliani e Pozzo non ci stanno. Galliani: “Siamo stati danneggiati”. Il Legale di Moggi replica a Galliani “Ha letto tutte le intercettazioni?”. Spalletti in procura a Napoli.

01/06 Calcio nel caos: Il commissario Rossi: “Una situazione che non pensavo così grave”. Secondo l’ex vicecapo dell’Ufficio indagini Juve e Fiorentina in B. Galliani pronto a lasciare. Preziosi sentito dalla Procura di Napoli. Nevio Scala: “Tutto deprimente. Con gli azzurri si può andare avanti”.

31/05 Calcio nel caos: Lotito ai PM: “Lazio pulita”. Il difensore di Moggi: “Il Milan il vero potere”. I rossoneri "Manovre diversive". Petrucci “Voltiamo pagina, torniamo a parlare di sport”. Verdone “Di fronte allo scandalo del calcio mi vergogno di essere italiano”. Zeman “Io alla Juve? Non potrei. Ipotesi Baggio? sarebbe solo per immagine”.

29-30/05 Calcio nel caos: Caso Gea,sentito l'arbitro cosentino Palmieri: “Mai rilasciato interviste”. Lazio nei guai: aggiotaggio per Lotito. Niente incarichi sportivi per i magistrati del CSM. Avv. Grassani “Milan in B, ipotesi per ora non ipotizzabile”. Del Piero “Orgoglioso di essere juventino”. V.Franza "Ipotesi A per il Messina". Ieri sentito Della Valle.

28/05 Calcio nel caos: Per Borrelli una settimana intensa. Bonfrisco “Paparesta fuori dalle regole”. Gattuso: “Qualcuno sputa nel piatto”.

27/05 Calcio nel caos: L’inchiesta entra nel vivo. Borrelli al lavoro e Lippi difende il figlio. Commissario Rossi: “Sconti per nessuno”. Sacchi e Agnolin: “Chi ha sbagliato paghi”. Lippi: “In Italia chi è indagato è già condannato”. Peruzzi accusa: “Moggi il pastore e noi il gregge”.

26/05 Calcio nel caos: Gli atti passano a Borrelli: Parte ufficialmente “Piedi Puliti”. Galliani rimane solo, si dimette Zamparini. Gigi Riva: “Beckembauer ha parlato da bambino”. Cossiga: “Tangentopoli era più onesta”. Sacchi: “Torniamo al calcio di prima, senza banchieri e politica”. Il figlio di Lippi indagato a Roma e Milano.

25/05 Calcio nel caos: Interrogatori a Napoli e Roma e perquisizioni della GdF. Cannavaro ci ripensa. Albertini: “Pensavo ci fosse sudditanza psicologica, invece...”. Cecchi Gori “Affossato perchè scomodo. I 5 anni più brutti della mia vita”. Licenza Uefa per 14 club: manca la Lazio. I tiofosi si costituiscono parte civile. Gli ex vogliono Boniperti presidente della Juve

24/05 Calcio nel caos: La Lega Calcio cerca nuove regole. Alla Gea e ad Alessandro Moggi oltre il 10% del mercato delle procure. Conti: “Lotta al conflitto d’interessi”. La Finanza nella sede del Crotone e della Reggina. Buffon in Procura. Galliani confermato in Lega. Cannavaro: “Gli scudetti della Juve, meritati”

23/05 Calcio nel caos: Il commissario della FIGC, Rossi, nomina il procuratore Borrelli capo ufficio indagini. Scatta “Piedi puliti”. A Napoli sfilano i testi. perquisita la sede della Torres

22/05 Calcio nel caos: Lippi rimane al suo posto. Moggi cita Berlusconi. Chieste le dimissioni di Galliani che le respinge, l’inchiesta va avanti. Moggi: “Un’imboscata di Galliani”. Guido Rossi: “Beckenbauer ne approfitta”. Avv. Stagliano “La Juve in B”

21/05 Calcio nel caos: Moggi ebbe un ruolo importante nelle elezioni di Carraro e Galliani. Tardelli replica a Beckenbauer “Anche in Germania c’è il marcio”. Chieste le dimissioni di Lippi. Le intercettazioni di De Santis

20/05 Calcio nel caos: Il potere assoluto di Moggi. Ora è fuga dalla Gea. Si dimette anche il Generale Attardi. Beckembauer: L’Italia la pagherà ai Mondiali. Le tifoserie di Messina, Crotone e Reggina non ci stanno

19/05 Calcio nel caos: La Gea controllava anche Reggina, Livorno e Siena. Gazzoni: “Le dimissioni di Carraro sono finte”. Interrogati Lippi e Zeman. Si dimette il Generale Pappa

18/05 Calcio nel caos: Il Commissario Rossi fa piazza pulita. Le intercettazioni di Carraro e Moggi che preparavano le elezioni in Lega. Menzionato Pisanu. Sospesi nove arbitri, la Finanza a casa di Moggi e nella sede della Juve

17/05 Calcio nel caos: Il Commissario Rossi al lavoro. Spunta il filone doping. Dopo il vertice delle Procure, nuovi accertamenti. Definite le competenze delle Procure di Roma e Napoli.

16/05 Calcio nel caos: Guido Rossi commissario della FIGC chiamato a sistemare il calcio e le sue regole. Petrucci rassicura Lippi “Verrò a trovarti con Rossi”.

 

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