Parte il maxiprocesso su ‘calciopoli’.
28/06 L'attesa si sta per concludere: il primo grande maxiprocesso
sul calcio italiano e' alle porte. Domani la Corte d'appello federale
presieduta da Cesare Ruperto dara' il via al procedimento sportivo
piu' atteso, che vedra' sul banco degli imputati alcune delle societa'
piu' importanti del nostro campionato, dalla Juventus alla Fiorentina,
dalla Lazio al Milan, difendersi da accuse pesanti. E con loro dirigenti,
arbitri ed ex membri federali. "I tifosi stiano calmi, il collegio
sa quello che deve fare, e' tutto pronto", ha detto oggi Ruperto.
Ma tutto, o quasi, vertera' sulla relazione di Francesco Saverio
Borrelli, che oggi ha smentito ancora una volta l'esistenza di dissapori
con il procuratore federale Palazzi. "Non c'e' nessuno screzio
con lui, ciascuno fa il proprio segmento di lavoro - sono state
le parole del capo dell'ufficio indagini della Figc - La procura
federale lavora con il massimo impegno e se in qualche punto marginale
ci sono opinioni che non collimano, questo fa parte della fisiologia,
e non della patologia, dei rapporti tra coloro che lavorano ai vari
segmenti". Borrelli si augura che la Caf rispetti i tempi come
hanno fatto gli 007 federali, pronunciando le sentenze entro il
9 luglio, e nel frattempo continua a lavorare. Sui nuovi filoni
seguiti l'ex procuratore generale di Milano non si pronuncia ("l'ufficio
indagini prosegue il suo lavoro ma non posso sciorinare il nostro
programma") ma dice di ritenersi "soddisfatto del lavoro
fatto finora". E oggi e' toccato ai presidenti di Reggina e
Messina Foti e Franza e all'ex numero uno della Salernitana Aniello
Aliberti presentarsi negli uffici della Federcalcio. "Abbiamo
sempre dimostrato di essere una societa' indipendente", sono
state le parole di Foti, mentre Franza ha ribadito l'estraneita'
della sua societa' al clan Gea. E a proposito dell'associazione
di procuratori gestita da Alessandro Moggi, la procura di Roma che
da tempo si occupa dell'indagine ha sentito oggi due testimoni illustri:
Fabio Capello e Antonio Giraudo. L'attuale tecnico bianconero, sentito
per due ore dai pm Palamara e Palaia, fu tra i primi a denunciare,
quando allenava la Roma, lo strapotere della Gea, al punto che la
stessa Figc ai tempi apri' un'indagine che venne poi archiviata.
Atmosfera calda anche intorno alla procura di Napoli, che si sta
occupando invece degli illeciti nel campionato 2004-05. L'arbitro
Massimo De Santis, come annunciato nei giorni scorsi, ha deciso
di querelare Carlo Ancelotti per quanto dichiarato nei suoi confronti
davanti ai magistrati, mentre l'ex presidente del Bologna Giuseppe
Gazzoni Frascara e' pronto a costituirsi parte civile nel procedimento
penale che potrebbe scaturire dall'inchiesta dei magistrati napoletani,
Filippo Beatrice e Giuseppe Narducci, contro la "Cupola del
pallone". Scontro sull'asse Milano-Roma, infine, sull'indagine
che riguarda i titoli della Lazio, con la procura capitolina che
rivendica il fascicolo aperto dai colleghi lombardi. Ma da domani
gli occhi di tutti sono sullo stadio Olimpico: il calcio e' sotto
processo.
Borrelli “Nessuno screzio con Palazzi. Spero
tempi rapidi per il processo”
28/06 "Non c'e' nessuno screzio con Palazzi, ciascuno fa il
proprio segmento di lavoro". Francesco Saverio Borrelli, capo
dell'ufficio indagini della Figc, ritorna sulle presunte divergenze
con il procuratore federale e alla vigilia del maxi-processo su
calciopoli ribadisce la sua fiducia nei confronti di Palazzi. "La
procura federale lavora con il massimo impegno - prosegue Borrelli
- e se in qualche punto marginale ci sono opinioni che non collimano,
questo fa parte della fisiologia, e non della patologia, dei rapporti
tra coloro che lavorano ai vari segmenti". Sui nuovi filoni
seguiti dagli 007 federali Borrelli non si pronuncia ("l'ufficio
indagini prosegue il suo lavoro ma non posso sciorinare il nostro
programma") ma dice di ritenersi "soddisfatto del lavoro
fatto finora".
"Spero che la Caf metta lo stesso impegno che abbiamo messo
noi per rispettare i tempi". L' input, alla vigilia del maxi-processo
di domani, arriva direttamente dal capo ufficio Indagini della Federcalcio,
Francesco Saverio Borrelli. "Capisco - ha affermato Borrelli
incalzato dai cronisti e riferendosi agli avvocati della difesa
- che è difficile impadronirsi in pochi giorni di un incartamento
così voluminoso, però questi sono i tempi, quindi,
come tali, vanno rispettati ed onorati". Prima di allontanarsi,
il numero uno dell' ufficio Indagini ha puntualizzato per l' ennesima
volta che con il procuratore Palazzi "non ci sono screzi"
"Siamo alla vigilia di una giornata importante...". Il
procuratore federale Stefano Palazzi rompe il silenzio alla vigilia
del via del maxiprocesso del calcio. "I tempi processuali?
Questo non dipende certo da me", l'altra e unica battuta da
lui rilasciata oggi. Poche parole prima di dribblare i giornalisti
entrando in tutta fretta nella sede dell'ufficio indagini di via
Po.
Il maxiprocesso in mondovisione. I maggiori network
all’Olimpico
Il ''piu' grande scandalo della storia del calcio italiano'', per
dirla alla Borrelli, stavolta va in scena in mondovisione. Il giorno
del maxi processo che vede alla sbarra anche la gloriosa Juventus,
ma pure Milan, Lazio e Fiorentina oltre a 26 tra dirigenti e arbitri
che quella storia hanno contribuito a farla, e' arrivato: si parte
domani, ore 9,30, all'Olimpico, trasformato per l'occasione in un'enorme
tribunale. A decidere le sorti di societa', che rischiano anche
la retrocessione, e dei tesserati, che possono incorrere in pene
fino alla radiazione, la Commissione d'appello federale presieduta
da Cesare Ruperto. ''I tifosi stiano tranquilli, perche' tutto si
sistemera' - il messaggio dell'ex numero uno della Consulta, catapultato
a 81 anni nell'estate piu' rovente del pallone made in Italy - Davanti
a noi c'e' tanto lavoro per esaminare le carte, ma ora siamo pronti
per cominciare. Il collegio sa quello che deve fare''. I tempi sono
stretti: l'ufficio indagini la sua corsa l'ha portata a termine
senza sbavature e lo stesso Francesco Saverio Borrelli ora si augura
che i suoi colleghi chiamati a emettere le prime sentenze siano
altrettanto rapidi, ma giusti. ''Spero che la Caf metta lo stesso
impegno che abbiamo messo noi per rispettare i tempi - dice l'ex
capo di Mani Pulite alla vigilia del processo - Capisco che e' difficile
impadronirsi in pochi giorni di un incartamento cosi' voluminoso,
pero' questi sono i tempi e come tali vanno rispettati e onorati''.
Del resto Borrelli ha diviso in due tranche l'intera inchiesta proprio
per permettere di definire il quadro dei club interessati alle coppe
europee entro la meta' di luglio: un termine che anche il presidente
dell'Uefa Lennart Johansson ha confermato di aver ricevuto come
limite utile dal commissario Guido Rossi. E anche Ruperto dovra'
inserire il turbo: le posizioni da esaminare sono tante: si parte
dalle 108 pagine dei deferimenti confezionati da Stefano Palazzi.
Il procuratore (''Siamo alla vigilia di una giornata importante''
l'unica battuta del magistrato militare) si prepara alla lunga requisitoria
che potrebbe pero' andare in scena solo dopodomani. Prima della
parola all'accusa infatti la Caf dovra' mettere mano a una montagna
di eccezioni procedurali e non solo che le difese presenteranno
domani. Il primo giorno passera' infatti in gran parte a visionare
le richieste dei legali (tempi stretti, incompatibilita' per gli
arbitri, rinvii) che pero' non dovrebbero essere accolte da Ruperto.
Poi bisognera' valutare le convocazioni di eventuali testimoni (la
Lazio ne ha presentati piu' di venti) e poi stilare un calendario.
Potrebbe anche esserci una pausa per il week end (piu' probabile
sabato): il dibattimento potrebbe durare quattro o cinque giorni,
poi due tre di camera di consiglio e infine le attese sentenze.
Tra il 7 e il 9 luglio (se l'Italia dovesse arrivare in finale ai
mondiali si potrebbe aspettare il 10). Palazzi ha scelto la strategia,
e sara' quella di contestare ai singoli deferiti, club compresi,
una partecipazione puntuale e precisa al cosidetto 'sistema Moggi'.
Il grande accusato, che ieri in tv ha lanciato gli ultimi strali
dopo 40 giorni di silenzio, non ci sara'. Il calcio lo ha ''nauseato''.
Del presunto illecito commesso dall'ex dg bianconero dovra' pero'
rispondere la vecchia Signora: illecito sportivo, con rischio di
retrocessione fino alla serie C1. E la posizione del club bianconero
si sarebbe appesantita se tra i terzi che hanno gia' deciso di ricorrere
presentandosi domani alla Caf (Bologna, Brescia e Lecce che chiedono
la riammissione in serie A) ci fosse stato anche l'Avellino: il
club campano avrebbe potuto chiedere la serie B, essendo il primo
escluso nello spareggio e quindi condannato alla C1, serie in cui
potrebbe essere spedita la Juve se venisse riconosciuto l'illecito.
Ma la richiesta potrebbe anche fermarsi alla B magari con forte
penalizzazione. E dal giudizio sui bianconeri dipendono quelli degli
altri club. Domani intanto la passerella e' per tutti: ci sara'
anche l'arbitro Massimo De Santis, che dopo aver perso mondiali
e ''onorabilita'' prepara il contrattacco: portera' Carlo Ancelotti
in tribunale e gia' da domani dara' filo da torcere al collegio
giudicante con una valanga di eccezioni. Forse pero' non bastera'
per salvarsi dal cartellino rosso piu' pesante delal sua carriera.
Quello che sara' fara' comunque il giro del mondo: sono infatti
circa 200 (180 giornalisti e una ventina di operatori) gli accreditati
per il grande evento. Per vedere il calcio italiano alla gogna si
e' scomodata anche la Cnn, ma anche la rivale britannica Bbc, e
ancora testate come Le Monde o L'Equipe, o il Los Angeles Time.
Qualcuno e' rimasto fuori. Si perdera' lo spettacolo, ma i resoconti,
garantito, sono pronti a girare il pianeta.
I protagonisti alla sbarra
28/06 Via al maxi-processo, i protagonisti di calciopoli alla sbarra.
Si apre domani a Roma, nel 'cuore' dello stadio Olimpico, il procedimento
davanti alla Commissione d'appello federale, che dovra' giudicare
26 tesserati e quattro club: Juventus, Milan, Lazio e Fiorentina.
Dopo gli interrogatori condotti dall'Ufficio Indagini e i deferimenti
decisi dalla Procura federale, quindi, comincia la partita vera
e propria. Nell'elenco degli 'incolpati' che devono rispondere dell'accusa
di violazione dell'articolo 1 e/o 6 del Codice di giustiza sportiva
convivono nomi illustri e meno noti. I deferiti sono Luciano Moggi,
Antonio Giraudo, Adriano Galliani, Leonardo Meani, Andrea Della
Valle, Diego Della Valle, Sandro Mencucci, Claudio Lotito, Cosimo
Maria Ferri, Franco Carraro, Innocenzo Mazzini, Tullio Lanese, Paolo
Bergamo, Pierluigi Pairetto, Gennaro Mazzei, Pietro Ingargiola,
Paolo Bertini, Massimo De Santis, Paolo Dondarini, Fabrizio Babini,
Domenico Messina, Gianluca Paparesta, Gianluca Rocchi, Pasquale
Rodomonti, Paolo Tagliavento, Claudio Puglisi. L'obiettivo e' rispettare
i tempi indicati dal commissario della Figc, Guido Rossi. Per il
20 luglio, servono verdetti definitivi perche' la nuova stagione
non e' poi cosi' lontana. A guardare il calendario e' soprattutto
la Uefa, che vuole conoscere i nomi delle squadre che verranno iscritte
alle competizioni europee. L'Intertoto non ci riguarda, ma i preliminari
di Champions League e la Coppa Uefa si'. A rassicurare gli appassionati
che temono un processo sommario, provvede proprio il presidente
della Caf, Cesare Ruperto. ''I tifosi stiano tranquilli perche'
tutto si sistemera', il collegio sa quello che deve fare. Ribadisco
che e' un processo come tutti gli altri e cosi' deve essere considerato
per i tempi. Comunque, vedremo piu' in la'''. Il rispetto del calendario
sta a cuore anche a Francesco Saverio Borrelli. ''Spero che la Caf
metta lo stesso impegno che abbiamo messo noi. So -dice Borrelli-
che non e' semplice impadronirsi in pochi giorni di un incartamento
cosi' voluminoso. I tempi, pero', sono questi e, come tali, vanno
rispettati e onorati''. Parla ancor meno il procuratore federale
Stefano Palazzi. 'Intercettato' dai cronisti mentre raggiunge gli
uffici federali di via Po, Palazzi si limita ad osservare che ''siamo
alla vigilia di una giornata importante. ''I tempi processuali?
Questo non dipende certo da me''. Il procuratore liquida rapidamente
le voci relative a presunti contrasti con il capo dell'Ufficio Indagini.
''Borrelli ha gia' smentito? Vi rispondete da soli allora...''.
Il lavoro degli 007, intanto, prosegue. A via Allegri, nella sede
della federcalcio, continuano a sfilare dirigenti di societa'. Ad
aprire la giornata di oggi Aniello Aliberti, ex presidente della
Salernitana, che ha criticato il sistema con cui in passato sono
state valutate le iscrizioni delle squadre. ''Hanno ucciso la mia
societa' -dice-, tutta colpa di una banda di cialtroni''. Piu' rilassato
Lillo Foti, presidente della Reggina. ''Abbiamo risposto alle domande,
siamo sereni e tranquilli. La nostra e' una societa' indipendente'',
dice il massimo dirigente del club calabrese. ''C'e' un'intercettazione
di una telefonata con Moggi? No, quella non conta. Non temiamo assolutamente
penalizzazioni. Non vedo proprio per quale motivo dovremmo essere
penalizzati''. Nessun riferimento alla vicenda del presunto sequestro
dell'arbitro Gianluca Paparesta, chiuso nello spogliatoio da Luciano
Moggi, ex direttore generale bianconero, dopo Reggina-Juventus della
stagione 2004-2005. Si mostra sereno anche Pietro Franza, presidente
del Messina. ''La nostra situazione -dice- e' limpida, siamo tranquilli.
Non ho avuto alcun rapporto con Luciano Moggi. Siamo l'unica squadra
del campionato italiano con un solo giocatore della Gea''. Intanto,
sul fronte giudiziario prosegue, a Roma, il lavoro il lavoro dei
i pubblici ministeri Luca Palamara e Cristina Palaia. Nell'ambito
dell'inchiesta sulla Gea, Nel pomeriggio e' stato ascoltato Fabio
Capello, allenatore della Juventus, come persona informata dei fatti.
Nel 2002, il tecnico denuncio' in un'intervista il ''monopolio della
Gea''. L'audizione del tecnico, arrivato in Procura nel primo pomeriggio,
e' durata oltre due ore. All'uscita Capello, che si e' allontanato
in taxi, non ha rilasciato nessuna dichiarazione sul colloquio con
i magistrati. Le uniche parole le ha dedicate a Gianluca Pessotto:
''Sono molto scioccato per quanto e' accaduto a Pessotto... veramente
scioccato''. Poco dopo, e' arrivato Antonio Giraudo, ex amministratore
delegato della Juventus. L'ex dirigente bianconero e' stato sentito
come persona informata dei fatti per circa due ore e mezza. Poiche'
a Napoli e' indagato per frode sportiva, Giraudo e' stato accompagnato
necessariamente dall'avvocato Luigi Chiappero.
Delio Rossi “Il processo non cambierà
il giudizio dei tifosi”
28/06 "Dal processo uscira' una verita' che non sara' assoluta,
ci sara' chi sara' scontento e chi soddisfatto, ma il giudizio la
gente l'ha gia' dato ed e' un giudizio per me inscalfibile".
Cosi' Delio Rossi sul processo che si aprira' domani all'Olimpico
sullo scandalo calciopoli. "Non si puo' modificare la passione
- ha aggiunto il tecnico della Lazio intervenuto alla trasmissione
radiofonica 'Radio Radio' - non penso che un processo cancellera'
il giudizio che e' dentro il cuore delle persone".
Per le lettrici di Donna Moderna “tutte
le squadre coinvolte in B”
28/06 Inizia domani a Roma il processo per lo scandalo calcio e
la prima sentenza e' attesa il 9 luglio. Sul banco degli imputati
4 squadre: Juventus, Milano, Fiorentina e Lazio. Donna Moderna ha
chiesto alle lettrici - che hanno risposto via sms - e ai lettori
- che hanno dato il loro parere sul sito - come dovrebbe concludersi
Calciopoli. Dal sondaggio emerge che uomini (il 45%) e donne (il
40%) sono abbastanza d'accordo sugli esiti che dovrebbe avere il
processo: tutte le squadre coinvolte devono essere retrocesse in
serie B. Per quanto riguarda invece i dirigenti, il 31% delle lettrici
e il 25% dei lettori ritengono che vadano puniti, ma che i giocatori
non siano colpevoli. Per il 22% delle donne e per il 19% degli uomini,
invece, la Juventus e' l'unica squadra che dovrebbe andare in serie
B. Risultati simili anche per quanto riguarda un altro punto: il
sistema calcio dovrebbe ripartire da capo (per il 7% delle donne
e per l'11% degli uomini) senza avere ripercussioni sulle squadre
- e sui tifosi - che non c'entrano".
Azionisti e tifosi della Lazio chiedono garanzie
“Pronti al blocco dei campionati”
28/06 "Se emergesse, come ci sembra stia accadendo, che senza
prove adeguate e solo per appagare le aspettative della piazza si
voglia condannare, declassando o penalizzando, una società
quotata come la S.S. Lazio all'esito di un procedimento condotto
in spregio del diritto di difesa delle parti, ci troveremmo costretti
ad agire a tutela dei nostri investimenti e della nostra passione
dinanzi ad ogni Giudice competente. In tale non creduta eventualità,
invero, non esiteremmo ad invocare l'adozione di ogni provvedimento
capace di tutelare i nostri diritti, non esclusi il blocco dei campionati
e il risarcimento di tutti i danni economici e morali che avessimo
a patire". E' un passo della lettera aperta che un gruppo di
azionisti e tifosi della Lazio che si sono riuniti nell'associazione
"DifendiAMOlaLazio" ha inviato al ministro dello sport
Giovanna Melandri, al presidente del Coni Gianni Petrucci, al commissario
straordinario della Figc Guidi Rossi e al presidente della Consob
Lamberto Cardia. "Il commissariamento della FIGC - si legge,
tra l'altro, nella lettera - ci era sembrato appropriato, nella
costruzione di un quadro di garanzia che potesse fare da scenario
al risanamento morale del sistema calcio. Gli ultimi esiti dell'
attività degli organi della giustizia federale e la decisione
di celebrare affrettatamente, sulla scorta di atti istruttori parziali
e malamente interpretati, processi mortificanti il diritto di difesa
delle parti imputate suscitano, tuttavia, in noi più di una
perplessità ed alimentano dubbi circa la reale volontà
di perseguire un tale meritevole obiettivo". "Ma, soprattutto
- prosegue - ci ha disorientato la decisione della Procura federale
di accusare la S.S. Lazio S.p.A. di gravissime violazioni delle
norme federali sulla scorta di prove, a nostro avviso, inconsistenti
e con motivazioni contraddittorie ed incapaci di trovare riscontro
nel contenuto del materiale istruttorio considerato e nel reale
svolgimento delle vicende evocate. E questo a maggior ragione nel
momento in cui abbiamo constatato che, con non lieve disparità
di giudizio, analogo rigore la Procura non ha dimostrato nel valutare
la posizione di altri tesserati coinvolti, ieri ed oggi, in vicende
all'apparenza ben più gravi. E' nostra intenzione, dunque,
vigilare attentamente su ciò che avverrà, sollecitando
la CONSOB a fare altrettanto a tutela dei diritti di cui siamo portatori
quali azionisti della S.S. Lazio". "Ed è per questo
motivo - concludono i rappresentanti dell' associazione - che noi,
azionisti e tifosi della S.S. Lazio, attendiamo fiduciosi che la
giustizia sportiva faccia il suo corso. Pronti tuttavia, se avremo
solo il filo di un sospetto che si voglia coinvolgere la nostra
società ingiustamente, a rivalerci in ogni sede nei confronti
di tutti coloro, persone fisiche e giuridiche, che riterremo responsabili".
Aliberti “La Covisoc un sistema truccato”
28/06 "Hanno ucciso ingiustamente la mia Salernitana, ma tanto
sta venendo fuori quello che era il sistema truccato della Covisoc".
La denuncia è dell'ex presidente della società campana
Aniello Aliberti, che, appena uscito dagli uffici della federcalcio,
si è lasciato andare ad un vero e proprio sfogo. "Una
manica di cialtroni - ha aggiunto l' ex patron - mi ha distrutto
la vita. Luciano Moggi, che ho visto ieri sera in tv, in confronto
è un uomo fortunato, visto che ha perso solo il posto di
lavoro". Aliberti ce l' ha con la Covisoc e con il sistema
che secondo lui veniva usato per "iscrivere o non iscrivere
le squadre". "Tra l' altro - ha proseguito - il sistema
è rimasto uguale, nel senso che gli uomini sono gli stessi
che tra breve decideranno il destino di altre squadre. Ebbene, se
c' erano grandi dubbi che stanno venendo fuori adesso perché
non insinuarne dei nuovi anche in futuro? Ad ogni modo, ora Borrelli
sa diverse cose perché ho chiesto io di essere ascoltato
e ho portato ben 500 pagine". Aliberti, insomma, è deciso
a denunciare tutto e tutti, anche perché "ci sono giudizi
e sentenze che stanno per essere emessi". La Salernitana lo
scorso anno non venne ammessa per problemi con l' erario, ma Aliberti
ripeteva e sostiene tuttora che è stata commessa "una
grossa ingiustizia". E fa il paragone con la Lazio: "La
società biancoceleste lo scorso anno ha usato una legge dello
Stato a cui aveva chiesto di poter ricorrere anche la Salernitana,
considerato che c' erano tutte le carte in regola per poterlo fare.
Infatti, ora la giustizia ordinaria mi sta dando ragione e voglio
vedere che succede. Io purtroppo a Salerno non ho gli Irriducibili,
che in cinquemila si mettevano lì sotto all' Agenzia delle
entrate. Del resto Lotito telefonava agli ultrà alle 2 di
notte per dire a loro di andare a fare casino". "Se Berlusconi,
all' epoca in cui era presidente del Consiglio - ha aggiunto Aliberti
- ha dichiarato che la Lazio era un problema di ordine pubblico
e si doveva salvare, allora vuol dire che chi creava disordine veniva
salvato e iscritto". Aliberti, infine, tira in ballo la Juventus
e i rapporti che la società bianconera aveva con il Siena.
"Vi faccio un esempio - rivela l' ex patron della Salernitana
- di quello che é successo lo scorso anno. Noi siamo stati
cancellati e così facendo anche il nostro parco giocatori.
Ebbene, sapete cosa è successo? Uno dei nostri ragazzi, Molinaro,
è stato preso a zero lire dalla Juve e dopo poche ore ceduto
in comproprietà al Siena, cosicché i bianconeri hanno
realizzato una plusvalenza in bilancio di 1,2 milioni di euro..."
Foti “La Reggina indipendente da Juve e
Moggi”
28/06 "Juve e Moggi? La Reggina, e lo dimostrano i fatti,
è sempre stata una società indipendente". Lo
ha detto il presidente del club calabrese Lillo Foti all'uscita
dalla Federcalcio dopo aver terminato l'interrogatorio da parte
dell'ufficio indagini. Il n.1 della Reggina inizialmente ha risposto
senza problemi alle domande dei cronisti, ma appena si è
sollevata la questione delle intercettazioni telefoniche, si è
un po' innervosito allontanandosi, anche se, poco prima aveva risposto:
"Intercettazioni telefoniche con Moggi? Non ci sono, anzi quella
che c'é non conta...". In realtà agli atti ne
risulterebbero più di una, sia con l'ex dg della Juve sia
con il designatore Bergamo. "Ad ogni modo - ha concluso Foti
- non abbiamo fatto altro che rispondere a tutte le domande che
ci sono state fatte. Se temo penalizzazioni o retrocessione? No,
e perché scusate... ?".
Johansson “Chi ha sbagliato pagherà”
28/06 "Ho parlato con Guido Rossi, commissario straordinario
della Figc, e mi ha detto che entro la meta' del prossimo mese avremo
dei verdetti". A parlare, all'interno del Tg "Sport Time
Mondiale", e' il presidente della Uefa Lennart Johansson, presente
all'Adidas World of Football di Berlino per siglare un accordo con
l'Adidas per la Champions League. "Io non posso giudicare leggendo
quello che pubblicano i giornali - continua - Io devo aspettare
e osservare che vengano eseguite delle indagini. Sono state fatte
troppe speculazioni. Al temine dell'iter processuale verranno fatte
le valutazioni opportune e chi ha sbagliato paghera'".
La Procura romana chiede a Milano il fascicolo
sulla Lazio
28/06 La Procura della Repubblica di Roma ha chiesto ai colleghi
di Milano il fascicolo sulla Lazio Calcio dove è ipotizzata
l'accusa di aggiotaggio a carico del presidente Claudio Lotito,
di Roberto Mezzaroma e Giorgio Chinaglia. Lotito e Mezzaroma sono
indagati anche nella Capitale. Si profila un conflitto di competenza
in Cassazione. Sarà la Suprema Corte a decidere quale Procura
dovrà continuare le indagini e portarle a termine.
Gazzoni pronto a costituirsi parte civile
28/06 L'ex presidente del Bologna, Giuseppe Gazzoni Frascara, e'
pronto a costituirsi parte civile nel procedimento penale che potrebbe
scaturire dall'inchiesta dei magistrati napoletani, Filippo Beatrice
e Giuseppe Narducci, contro la "Cupola del pallone". Lo
annuncia in un'intervista al settimanale "Economy", che
la pubblichera' nel numero in edicola da domani. Gazzoni sta provvedendo
a nominare il suo collegio di avvocati, coordinato dal suo legale
storico Franco Neppi che avviera' l'azione penale subito dopo la
sentenza della Caf nel maxiprocesso al calcio italiano. L'azione
legale dell'ex patron del Bologna si muovera' anche nelle aule della
giustizia civile, dove i suoi avvocati stanno valutando una richiesta
di risarcimento danni milioniaria. "Francamente non so ancora
quantificare il danno - dichiara Gazzoni - ma certamente non saranno
due euro. La retrocessione della squadra ha rovinato i miei affari
e la mia reputazione. Oggi sono un cavaliere del lavoro senza un
libretto di assegni e senza una carta di credito: tutto per colpa
della cupola".
De Santis vuole denunciare Ancelotti
28/06 Massimo De Santis ha chiesto ufficialmente di portare in
tribunale Carlo Ancelotti. Dopo averlo annunciato nei giorni scorsi,
l'arbitro deferito per illecito sportivo nell'inchiesta su 'calciopoli',
ha inviato la richiesta di autorizzazione al commissario straordinario
della Figc, Guido Rossi e a quello dell'Aia, Luigi Agnolin, ''per
adire le vie penali e risarcitorie'' non solo nei confronti del
tecnico del Milan, ma anche di Manfredi Martino (l'ex segretario
della Can anche lui finito nello scandalo) e del giocatore Fabio
Vignaroli ''per aver, in deposizioni rese alla magistratura penale
inquirente, rilasciato dichiarazioni calunniose nei confronti di
Massimo De Santis''
Migliora lievemente Pessotto. La moglie chiede
rispetto
28/06 La Juve, la citta', i tifosi di tutta Italia: e' palpabile
lo choc per la tragedia di Gianluca Pessotto, che ieri ha tentato
il suicidio gettandosi dal tetto della sede della Juventus. La scorsa
notte il giocatore ha anche rischiato di morire, ma l'intervento
dei medici delle Molinette e' stato risolutore. In serata i sanitari
hanno definito il decorso di Pessotto nella norma e caratterizzato
da stabilita' e un lieve miglioramento. La prognosi e' sempre riservata:
il giocatore continua ad essere in coma farmacologico e ventilato
meccanicamente. Anche la moglie Reana regge a fatica il peso del
dramma che gli e' piombato addosso: dopo avere letto oggi sui giornali
di litigi e dissapori con il marito e presunti mali incurabili,
nel tardo pomeriggio e' esplosa contro i giornalisti che stazionavano
davanti all'ospedale torinese: ''Non vivevamo separati - ha detto
in lacrime nonostante parenti e amici cercassero di allontanarla
dai cronisti - sono tutte balle, smettetela di inventare, rispettate
il mio dolore, sto pregando per le mie bambine e per Gianluca. Era
sanissimo, non ha ricevuto avvisi di garanzia e non era dopato''.
Qualche ora dopo, un po' piu' tranquilla mormora: ''Fa progressi''.
Nel pomeriggio il direttore sanitario delle Molinette, Ottavio Davini
legge l'ultimo bollettino medico della giornata: ''Il decorso di
Gianluca Pessotto e' nella norma per un paziente con tali traumi.
Considerando l'evoluzione possiamo parlare di stabilita' e lieve
miglioramento. Ribadisco pero' che la prognosi non si puo' sciogliere
prima di 72 ore e che e' sempre possibile scoprire complicanze che
fanno parte pero' della normale evoluzione''. Davanti alle Molinette
e' comparso anche uno striscione dei tifosi juventini: su sfondo
bianco, la scritta affettuosa 'Gianluca nel cuore' e' siglata col
simbolo dello scudetto degli Arditi. Lo striscione e' stato appeso
alla recinzione dell'ingresso principale, sul lato sinistro. Ma
non e' mancato anche un fuori programma. Al sito Internet della
societa' bianconera continuano a giungere e-mail di sportivi che
vogliono esprimere la loro vicinanza all' ex terzino. Non ci sono
solo tifosi juventini. ''Sono un tifoso nerazzurro - scrive Alessandro
- ma di fronte a quello che ti e' successo non esistono ne' bandiere,
ne' colori, esiste solo l'affetto''. E un tifoso del Milan, che
si firma Max, rivela la sua ammirazione: ''sono milanista, ma profondamente
amante delle persone splendide come te''. Il sito bianconero riporta
anche un messaggio in arrivo: ''Tifo da sempre Fiorentina, ma in
questo momento l'unico vero grido e' Forza Pessotto''. ''Facci rivedere
presto il tuo dolce sorriso'', scrive una tifosa, Loredana, ''vorra'
dire che avrai vinto la piu' partita piu' dura'. Due ''anzianotti
malati di Juve'' rivelano la loro commozione: ''Ci eravamo detti
che eri proprio la persona giusta per rappresentare l'immagine della
nuova Juventus: sorridente, serio, intelligente, educato. Dai Gianluca
- aggiungono gli 'anzianotti bianconeri - non abbiamo figli ma se
avessimo avuto uno lo avremmo voluto come te, ti aspettiamo al Comunale''.
Sara' dedicata anche a 'Pes' la marcia dell'orgoglio bianconero
organizzata per sabato dal centro di coordinamento dei club (il
presidente Cobolli Gigli ha raccomandato che in questo doloroso
momento vi sia compostezza). Anche i suoi ex compagni di squadra
e i dirigenti hanno fatto sentire oggi il loro calore nei confronti
di Pessotto, sempre assistito dal medico sociale Riccardo Agricola.
In ospedale si sono visti Carlo Sant'Albano, amministratore delegato
pro tempore della Juventus, Luciano Moggi, che ha rivolto una ''preghiera
per Gianluca'', e Roberto Bettega, ma dalla Germania nel corso della
giornata hanno telefonato piu' volte tutti i ''bianconeri'', da
Gigi Buffon a Gianluca Zambrotta, da Ciro Ferrara ad Alex Del Piero.
I familiari sono angosciati: ''Finche' non apre gli occhi...'',
ha commentato addolorato Vanni Pessotto, fratello di Gianluca. Un
po' meno pessimista la mamma Rina: ''C' ' un lieve miglioramento
che ci fa sperare'', dice mentre stringe un mazzo di fiori e una
sciarpa bianconera regola dei tifosi. Vanni e' sempre vicino alla
cognata, Reana, che oggi, per la prima volta, e' riuscita a trascorrere
anche qualcuno minuto vicino al letto del marito nel reparto di
rianimazione del professor Donadio. Con gli occhi lucidi, gli ha
rivolto una carezza, quasi a fargli sentire la sua presenza al suo
fianco.
I medici ottimisti
''C'e' un lieve miglioramento che ci fa sperare. Siamo un po' piu'
ottimisti''. Poche parole quelle di Rina Pessotto, la mamma di Gianluca,
l'ex calciatore e da poco team managere della Juve, ricoverato ieri
all'ospedale Molette di Torino dopo il tragico volo dal tetto della
sede del club bianco. Parole che fanno sperare e che arrivano a
conclusione di una giornata di ansia e tensione per i famigliari
e per gli amici del giocatore, che non riescono ancora a spiegarsi
il motivo di quel gesto. A sorridere finalmente e' anche la moglie
di Gianluca, Reana, che oggi si era lasciata andare ad uno sfogo
amaro. ''Smettetela di raccontare balle'', aveva detto nel primo
pomeriggio, affrontandi i cronisti che hanno assediato per tutto
il giorno il reparto di rianimazione dove si trova il marito e con
decisione ha spiegato: ''Smettetela di inventare malattie, avvisi
di garanzia, separazioni e doping. Rispettate il mio dolore. Io
sto pregando per le mie bambine e per Gianluca''. La tensione, dopo
l'improvviso peggioramento nella notte scorsa delle condizioni dell'ex
giocatore della Juventus, era stata fino a poche ore fa visibile
sui volti dei famigliari: della moglie, ma anche del fratello di
Gianluca che e' uscito dall'ospedale visibilmente commosso. Difficile
la notte per Pessotto: "Stanotte -ha commentato questa mattina
il professore Antonio Solini, direttore della struttura di ortopedia
e traumatologia delle Molinette- il paziente e' stato operato ai
limiti". Solini ha anche precisato che l'intervento e' stato
effettuato in soli tre quarti d'ora. "Normalmente - ha spiegato
- ci vuole un' ora e mezza. L' anestesista ci ha detto di fare molto
in fretta". Intanto, intorno alle 18, e' arrivato un nuovo
bollettino medico in cui i sanitari del nosocomio torinese hanno
spiegato che le condizioni dell'ex giocatore e ora team manager
della Juventus restano critiche, anche se emerge un cauto ottimismo.
''Considerata la situazione standard di questi casi -ha spiegato
il direttore sanitario d'azienda, Ottavio Davini- si puo' parlare
di un lieve miglioramento. Anche se la fase critica non si puo'
considerare conclusa prima che siano passate almeno 48-72 ore''.
Gianluca Pessotto prima di essere trasferito nel reparto di rianimazione
centrale e' stato sottoposto ad una nuova Tac cranio-toraco-addominale
che ha evidenziato un lieve edema cerebrale diffuso, compatibile
con l'evoluzione della pregressa situazione ipovolemica. A questo
proposito i sanitari incontrando i giornalisti, hanno pero' precisato
che c'e' ''una eventualita' remota che si possano verificare danni
cerebrali'', anche se per scongiurare del tutto sara' necessario
attendere che il paziente, tuttora sedato farmacologicamente, si
risvegli. A livello toracico la Tac ha rilevato il permanere di
una discreta falda di pneumotorace anteriore a destra e la comparsa
di un versamento pleurico a sinistra, mentre nell'ambito addominale
l'ematoma sta ridistribuendosi. Per facilitare il riassorbimento
i medici hanno posizionato due drenaggi, uno anteriore destro per
la persistenza del pneumotorace, l'altro per il versamento pleurico.
Ancora sedato Pessotto e' ventilato meccanicamente, la situazione
emodinamica e' stabile e la situazione coagulativa e' in via di
normalizzazione con una buona risposta alla terapia mentre gli scambi
respiratori sono in lieve miglioramento. Anche la funzionalita'
renale e' stabile anche se viene attentamente monitorata soprattutto
per valutare un eventuale coinvolgimento legato al riassorbimento
degli ematomi retroperitoneali e muscolari. ''Data la situazione
si sta evolvendo nella norma -ha concluso il dottor Davini- naturalmente
si possono sempre determinare degli imprevisti a cui noi siamo preparati
e questa e' la ragione per cui la prognosi resta riservata''. A
raccontare la vita di Pessotto e ha smentire le voci di una sua
possibile crisi familiare e' intervenuto oggi Mario Firriolo, parrucchiere
vip torinese e grande amico da piu' di 10 anni di Gianluca e Reana.
''Poteva esserci qualche discussione tra marito e moglie -ha spiegato-
come avviene in tutte le famiglie, ma non a livello di crisi. Si
sono dette tante cattiverie su questa storia. Io che li conosco
da tanti anni posso dire con certezza che vivono per i loro figli''.
L'amico di Pessotto non esclude, invece, che possa essere la depressione
la causa del tragico gesto: ''In questi ultimi tempi -ha spiegato
Firriolo- lo vedevo molto stanco. Era felice del nuovo ruolo nella
Juventus, anche se lo affrontava con difficolta'. Puo' essere che
ci fosse un po' di depressione dovuta al cambio di mestiere e soprattutto
alla stanchezza. Era un anno che non faceva vacanze''. Firriolo
ha poi raccontato come Pessotto sia ''una grande persona, molto
sensibile, sempre pronto ad aiutare gli altri. Come quella volta
che si e' recato all'ospedale Cottolengo, su segnalazione di un
volontario, per andare a fare visita ad un anziano con gravi problemi.
Gli ha regalato un completo da calcio e lo ha fatto felice, ma non
lo ha mai raccontato a nessuno''. Nel frattempo, i tifosi della
Juventus si stringono sempre piu' intorno al ''professore''. Sulla
cancellata, all'esterno dell'ospedale, un gruppo di ultra' ha lasciato
uno striscione bianco con una scritta nera: ''Gianluca nel cuore.
Firmato gli Arditi'', mentre sono arrivati anche i primi mazzi di
fiori (in serata un bouquet di gigli bianchi e' stato portato nel
reparto di rianimazione). Ma e' sul sito Internet ufficiale del
club bianconero www.Juventus.com che i tifosi si sono scatenati:
nel pomeriggio erano centinaia le e-mail arrivate indirizzate a
Gianluca Pessotto. Poesie, messaggi di incoraggiamento e preghiere
giunte da tutta Italia e dall'estero (Danimarca, Germania). Molti
anche i tifosi di altre squadre di calcio o della nazionale che
elogiano non solo le qualita' sportive, ma anche quelle umane del
team manager della Juve.
L’Antitrust diffida Mediaset per i diritti
TV “Solo sul digitale terrestre”
28/06 L'Autorita' Garante della Concorrenza e del Mercato, nella
riunione odierna ha diffidato il Gruppo Mediaset dal porre in essere
comportamenti abusivi nel mercato della raccolta pubblicitaria sul
mezzo televisivo attraverso l'acquisizione dei diritti calcistici
Tv. L'Autorita' vigilera' sugli impegni assunti dal Gruppo per impedire
il prodursi degli effetti abusivi che si sarebbero verificati nel
mercato rilevante, a causa dell'impianto contrattuale originariamente
predisposto. Il Gruppo Mediaset, con la stipulazione dei contratti
di licenza e delle scritture private relative ai diritti calcistici,
sottoscritte tramite RTI nell'estate del 2004, ha infatti violato
il divieto di abuso di posizione dominante. Tali pattuizioni, stipulate
con Juventus, Inter, Livorno, Roma, Milan, Lazio e Sampdoria, contenevano
esclusive di lunga durata, clausole di prelazione e di prima negoziazione
estese alla totalita' dei mezzi trasmissivi. Nel corso dell'istruttoria
il Gruppo si e' tuttavia impegnato per tutte le squadre contrattualizzate
a mantenere, a partire dal 2007, l'esclusiva solo per la trasmissione
sulla piattaforma digitale terrestre, cedendo a terzi i diritti
relativi ad altre modalita' trasmissive secondo modalita' eque,
trasparenti e non discriminatorie. In questo modo, a differenza
dell'impianto contrattuale originario, il Gruppo Mediaset ha reso
possibile la trasmissione, a partire dal 2007, degli eventi calcistici
su piattaforme diverse dal digitale terrestre, rendendo cosi' tali
contenuti disponibili per gli operatori terzi anche al fine di predisporre
offerte appetibili in termini di audience. Il Gruppo Mediaset ha
inoltre espressamente rinunciato ad inserire nei contratti per l'acquisto
dei diritti a partire dalla stagione calcistica 2007-2008 ulteriori
clausole di prima negoziazione e di prelazione. Entro 90 giorni
Mediaset dovra' fornire all'Autorita' la documentazione relativa
all'esecuzione degli impegni assunti e, in particolare, alla cessione
dei diritti di trasmissione sulla piattaforma satellitare delle
rimanenti squadre (Milan, Sampdoria e Livorno) attualmente interessate
dalle pattuizioni sottoscritte dal Gruppo stesso, affinche' l'Autorita'
possa valutare il pieno e completo rispetto degli impegni alla luce
del dispositivo assunto. A seguito dell'apertura del procedimento,
il gruppo ha infatti deciso la cessione a SKY dei diritti di trasmissione
degli eventi sportivi relativi alle partite di serie A disputate
"in casa" dalle squadre Juventus, Inter, Roma e Lazio
al fine della loro trasmissione in esclusiva sulla piattaforma satellitare
e, non in esclusiva, su piattaforme diverse e alternative. Esercitando
anticipatamente il diritto di prima negoziazione, ha inoltre concluso
degli accordi con Juventus, Inter, Milan, Lazio, Roma e Livorno,
nei quali la durata per i diritti acquisiti a partire dal 2007 e'
stata significativamente ridotta per un massimo di due anni piu'
la previsione di un diritto di opzione per un'ulteriore stagione
sportiva. Allo stato, dunque, i futuri contratti di licenza, destinati
originariamente a durare fino al 2016, andrebbero a scadenza nel
2009, salvo l'esercizio del diritto di opzione. Inoltre, gli accordi
stipulati non hanno previsto l'inserimento di ulteriori diritti
di prenegoziazione.
Servizi precedenti
27/06
Ripartita a pieni giri l’indagine di
Borrelli. Cellino batte i pugni. Moggi in TV attacca Carraro e le
lobby del pallone. Moratti chiede trasparenza.
Perquisita la sede del Sora. Pessotto
vola giù dall’abbaino della sede della Juve: è
gravissimo. L’anno più nero della Juve. Baldini
“Sostituire anche Palazzi”. La
Commissione cultura della Camera vara il programma di indagine.
GEA: A Roma le audizioni di Capello e Giraudo
26/06
Riparte l’inchiesta di Borrelli con
le comprimarie, sentito l’Arezzo. Arriva
il processo, i legali della difesa cercano scappatoie. Tronchetti
Provera d’accordo con Moratti “Gli scudetti agli onesti”.
Ancora un mese da presidente di Lega per Galliani.
Piazzola “Indagate su Zeman”. Baldini
“Cambiate le persone in ufficio indagini ma non è cambiato
il giudice Palazzi”. Le memorie di fensive
di Juve, Milan, lazio e Fiorentina
25/06
Moratti “Un colpo di spugna sarebbe
molto grave. Sentenze esemplari o vado all'estero”. Lolli
“Nessun colpo di spugna, le inchieste avanzano”. D’Ambrosio
“No all’amnistia. Lo scandalo è grave”.
Confermate le cene a casa di Giraudo con Pairetto,
Bergamo e Moggi. Bergamo “Meani si interessava per
conto di Galliani”. Carlo Piazzola “Allontanato
dal sistema. Il mondo del calcio deve chiedere scusa a Sensi ”
24/06
Lunedì Borrelli riprende il lavoro.
Nel suo mirino le iscrizioni ai campionati e i diritti TV. Commissario
Rossi “Potrei cambiare il format dei campionati. Vietate le
vendite dei marchi”. Gazzoni (Bologna) “Iscrizioni
fasulle per anni”. Corbelli si costituisce
parte civile contro Carraro e Della Valle. De Santis al contrattacco.
Il Financial Times scettico sulla retrocessione
della Juve. Le conclusioni dell’inchiesta
di Borrelli
23/06
Dopo i deferimenti spazio alla difesa. De
Santis attacca Ancelotti. Abete “Il
mondo del calcio attende giustizia”. Blatter: “In
Italia situazione seria ma Rossi e Borrelli sono preparati”.
Il processo partirà il 29 giugno.
Galliani “Ma quale secessione del calcio”. Della
Valle “Siamo innocenti”. I sociologi
sentenziano: Il calcio un business e non più uno sport
22/06
Scattano i deferimenti. Nel calderone Juve,
Milan, Fiorentina e Lazio. Galliani lascia la Lega. Le
accuse e i nomi. Costituito il collegio giudicante. La
Juve: verificheremo le accuse. La Fiorentina pronta a difendersi.
Berlusconi “Mai avuto vantaggi in campo”.
Garrone “Giorni difficili, ma la Sampdoria
è fuori”. Speculazioni in borsa:
in rialzo i titoli di Lazio, Juve e Milan
21/06
Domani i deferimenti, Di Sebastiano segretario
della FIGC. Ghirelli si dimette. Abete:
Il deferimento dopo le 18 segno di buon senso. Lippi
“Non so niente dei deferimenti”. La Porta (Barça)
“Moggi in Spagna non potrebbe esistere”. Berlusconi:
“Il Milan defraudato”. Perquisita
la sede dello Standard Liegi. Zamparini (Palermo)
“Faremo la Champions League”
20/06
Cominciano i deferimenti, in moto gli avvocati.
I parlamentari scrivono a Rossi “Ora
ripescaggi trasparenti”. Prosegue l’indagine
disciplinare del CSM sui magistrati coinvolti in calciopoli. De
Santis a Matrix racconta la sua verità. Caselli ribatte
a De Santis “Mai parlato di arbitri con lui”. Oriali:
“Gli scudetti revocati non interessano all’Inter”.
Il Ministro Amato ironizza “Mi spiace
che il ‘Toro’ non possa incontrare la Juve”. Gattuso
“Assurdo andare in B per un trapianto di capelli”
19/06
Borrelli chiude l’inchiesta con una
relazione di 180 pagine. Ora tocca a Palazzi “Il
calcio deve rimanere imprevedibile. Il sistema può
guarire”. A rischio la sponsorizzazione
degli arbitri. Quattro arresti per il caso Gaucci. Andreotti
“Qualcuno pagherà dazio”. Zamparini
(Palermo) “Si torni al sorteggio integrale”
18/06
Si tirano le somme. Dal Palazzo fanno sapere
che useranno il pugno di ferro. In attesa
della relazione di Borrelli. Gentile (FI) alla procura di
Napoli “Sentire Pagliuso sulla estromissione del Cosenza”.
Il Genoa va in B, ma Preziosi non festeggia
“Troppa rabbia”. 30 mila tifosi
rossoblu festeggiano la fine di un incubo
17/06
Il difensore Antonaccio denuncia su di un
libro la “realtà oscura” della serie C. “Corruzioni,
compromessi e ricatti”. L'ex Presidente
del Cosenza, Pagliuso, aspetta la chiamata del Procuratore Borrelli
(Video con intervista) anche per la C. Il Procuratore Borrelli
prepara le relazioni. Nella prima tranche
d’inchiesta ci sono Juve, Lazio, Fiorentina, Milan, Samp.
Petrucci “Di amnistia non se ne parla
proprio”
16/06
Ripresi gli interrogatori, sentiti Garrone
e Marotta. Rossi completa la CAF. Processo vicino. Dai
politci tifosi del Torino un no all’amnistia: “Ed ora
restituiteci lo scudetto del 1927” . Dalla CAF alla
Corte Federale rito abbreviato. Stabiliti tempi e modalità
del processo. Secondo Adiconsum falsato il
30% delle partite del campionato 2003/04. La
Fiorentina replica a Preziosi: “La cena con Moggi c’è
stata, ma nessuna festa”. Cellino (Cagliari) “Mi
auguro che tutto sia un grosso errore. Serve una presidenza super-partes”
15/06 Il calabrese Ruperto nominato presidente
della CAF. Pagliuso (Cosenza) “Adeguarsi
allo strapotere Juve dava privilegi”. Chiesta audizione a
Borrelli. Il CSM vieta ai magistrati di occuparsi di giustizia
sportiva. Revocati tutti gli incarichi. Ministro
Melandri “Si va verso la vendita collettiva dei diritti televisivi”.
Rossi “Se Galliani è in conflitto
di interessi non è un mio problema”.
14/06
Il Commissario Rossi nomina Agnolin commissario
dell’Associazione Arbitri. Casarin “L’arbitro
torni ad essere l’uomo misterioso”. L’azzeramento
della CAF è questione di ore. Si va verso la nomina di Ruperto.
Pagliuso chiede la riammissione in serie B
del Cosenza Calcio 1914. Intercettazioni sui
PM. Paparesta si difende: “Carriera stroncata se denunciavo
l’irruzione di Moggi”. Prosegue
l’inchiesta GEA. A Napoli prosegue l’inchiesta
stralcio che riguarda giudici e polizia. La
Juve ricomincia da Cobolli Gigli e Tardelli
13/06
Chiuso il primo filone di indagini. Il
Presidente della Corte d’Appello Federale, Martellino, si
difende. Processo doppio. Si allarga l’inchiesta del
CSM. Mercoledì le decisioni del plenum. Abete
e De Rossi: Nessuna amnistia anche se vinciamo. Buffon
“Bello sudare la maglia per l’Italia”. I
favori della “cupola” alla Lazio. La
Juve riparte voltando pagina in fretta: nuovo Cda.
12/06
Girando da Borrelli “Nessuna gara era
preordinata”. Ascoltato il dipendente
della Federcalcio Galati “Chi si oppone viene vessato”.
Anche la Samp nell’indagine. Blatter
“Trovati i problemi ora si va verso le soluzioni”. La
Lega va verso la riscrittura del regolamento. E poi Galliani,
Sacchi, Di Pietro, Campana, Pescante.
11/06
Una domenica tranquilla. Lunedì Giraudo
da Borrelli. Il Legale di Titomanlio “Nessun
muro di reticenza”. Trezeguet “Aspettiamo la
giustizia sportiva”. Gli sponsor della
Juve ripongono la loro fiducia nella società
10/06
Borrelli si concede una pausa. Il
Presidente Cellino “Rossi chieda consigli ai presidenti onesti”.
Secondo il legale di Lotito il campionato slitta a dicembre. Del
Piero “Spero che per la Juve si risolva nel migliore dei modi”
L’assistente Titomanlio: “Pronti a collaborare”
09/06
Borrelli contro un “muro difensivo concordato”.
Maxi audizione con Meani (Milan): quasi otto ore. Non
esiste alcun super teste. Tre ore di interrogatorio per Carraro
e tre anche per Pieroni. Pirrone replica a
Bergamo: “Io scarso e onesto, lui invece?”. Catricalà
“Presto regole per i procuratori”. Adiconsum
presenta uno studio sugli errori arbitrali dal 2002 al 2004.
Avv. Coppi: “Il Coni potrebbe costituirsi parte civile”
08/06
Bergamo interrogato per nove ore “Fatto
fuori da Pairetto e Lanese”. Per Pairetto sei ore di interrogatorio.
Moggi dice no a Borrelli. Oggi tocca
a Carraro. Della Valle “Non abbiamo
fatto nulla di strano”. L’AIA rigetta il ricorso
di De Santis: non andrà ai mondiali. Galliani
ascoltato per due ore. L’Antitrust collabora con Rossi
07/06
Interrogatori fiume per De Santis e Paparesta.
Borrelli: “Nessun pentito. Entro 10
giorni la relazione alla Procura sportiva”. La Commissione
Cultura della Camera avvierà un indagine. Pirrone:
“Già da tempo denunciavo pressioni”. Gaucci
Jr: “C’è ancora paura della ‘cupola’”
06/06
Borrelli mette sotto torchio gli arbitri.
No Intertoto per il calcio italiano.
E Rossi incassa l’ok di Uefa e Fifa. Corioni:
“Girando la mente, Galliani gli obbediva”. Lazio
e Juve nel mirino di Borrelli. Rossi incontra
Galliani: Nessuna accordo sulla gestione della Lega. Blatter
“Felice della reazione delle autorità italiane”
05/06
Borrelli a tutto campo, vuol vederci chiaro
su tutto. E il Coni ricorre alla Caf per la
sentenza su Agricola per il doping. Mazzarri ascoltato dal
PM di Napoli. Cesare Geronzi ascoltato per
due ore dai PM. L’ex segretaria della CAN, Fazi, non
risponde. Pelè “Spero che la
giustizia punisca tutti”. Blatter “Ci vogliono
arbitri professionisti”
04/06
Borrelli in azione: L'arbitro Pirrone interrogato
per tre ore. Il Milan si ribella: “Una
campagna contro”. Lite in un bar per calciopoli, ci
scappa il morto
03/06
Cannavaro e Trezeguet interrogati dai PM a
Roma. La Procura di Torino vuol riaprire l’inchiesta
sulle designazioni. Undici giorni per rifondare la Juve.
Somma “Non cambia nulla. Moggi resterà
sempre un grande”
02/06
Il procuratore Borrelli pronto per il maxiprocesso.
Ombre sulla partita Udinese-Milan del 2005:
Galliani e Pozzo non ci stanno. Galliani: “Siamo stati
danneggiati”. Il Legale di Moggi replica
a Galliani “Ha letto tutte le intercettazioni?”.
Spalletti in procura a Napoli.
01/06
Il commissario Rossi: “Una situazione
che non pensavo così grave”. Secondo
l’ex vicecapo dell’Ufficio indagini Juve e Fiorentina
in B. Galliani pronto a lasciare. Preziosi
sentito dalla Procura di Napoli. Nevio Scala: “Tutto
deprimente. Con gli azzurri si può andare avanti”.
31/05
Calcio nel caos: Lotito ai PM: “Lazio
pulita”. Il difensore di Moggi: “Il
Milan il vero potere”. I rossoneri "Manovre diversive".
Petrucci “Voltiamo pagina, torniamo a parlare di sport”.
Verdone “Di fronte allo scandalo del
calcio mi vergogno di essere italiano”. Zeman “Io
alla Juve? Non potrei. Ipotesi Baggio? sarebbe solo per immagine”.
29-30/05
Calcio nel caos: Caso Gea,sentito l'arbitro
cosentino Palmieri: “Mai rilasciato interviste”. Lazio
nei guai: aggiotaggio per Lotito. Niente incarichi sportivi per
i magistrati del CSM. Avv. Grassani “Milan in B, ipotesi
per ora non ipotizzabile”. Del Piero
“Orgoglioso di essere juventino”. V.Franza "Ipotesi
A per il Messina". Ieri sentito Della Valle.
28/05
Calcio nel caos: Per Borrelli una settimana
intensa. Bonfrisco “Paparesta fuori
dalle regole”. Gattuso: “Qualcuno sputa nel piatto”.
27/05
Calcio nel caos: L’inchiesta entra nel
vivo. Borrelli al lavoro e Lippi difende il
figlio. Commissario Rossi: “Sconti per nessuno”.
Sacchi e Agnolin: “Chi ha sbagliato
paghi”. Lippi: “In Italia chi è indagato
è già condannato”. Peruzzi
accusa: “Moggi il pastore e noi il gregge”.
26/05
Calcio nel caos: Gli atti passano a Borrelli:
Parte ufficialmente “Piedi Puliti”. Galliani
rimane solo, si dimette Zamparini. Gigi Riva: “Beckembauer
ha parlato da bambino”. Cossiga: “Tangentopoli
era più onesta”. Sacchi: “Torniamo al
calcio di prima, senza banchieri e politica”. Il
figlio di Lippi indagato a Roma e Milano.
25/05
Calcio nel caos: Interrogatori a Napoli e
Roma e perquisizioni della GdF. Cannavaro
ci ripensa. Albertini: “Pensavo ci fosse sudditanza
psicologica, invece...”. Cecchi Gori
“Affossato perchè scomodo. I 5 anni più brutti
della mia vita”. Licenza Uefa per 14 club: manca la
Lazio. I tiofosi
si costituiscono parte civile. Gli ex vogliono
Boniperti presidente della Juve
24/05
Calcio nel caos: La Lega Calcio cerca nuove
regole. Alla Gea e ad Alessandro Moggi oltre
il 10% del mercato delle procure. Conti: “Lotta al
conflitto d’interessi”. La Finanza
nella sede del Crotone e della Reggina. Buffon in Procura.
Galliani confermato in Lega. Cannavaro:
“Gli scudetti della Juve, meritati”
23/05
Calcio nel caos: Il commissario della FIGC,
Rossi, nomina il procuratore Borrelli capo ufficio indagini. Scatta
“Piedi puliti”. A Napoli sfilano i testi.
perquisita la sede della
Torres
22/05
Calcio nel caos: Lippi rimane al suo posto.
Moggi cita Berlusconi. Chieste le dimissioni
di Galliani che le respinge, l’inchiesta va avanti.
Moggi: “Un’imboscata di Galliani”. Guido
Rossi: “Beckenbauer ne approfitta”. Avv.
Stagliano “La Juve in B”
21/05
Calcio nel caos: Moggi ebbe un ruolo importante
nelle elezioni di Carraro e Galliani. Tardelli replica a
Beckenbauer “Anche in Germania c’è il marcio”.
Chieste le dimissioni di Lippi. Le
intercettazioni di De Santis
20/05
Calcio nel caos: Il potere assoluto di Moggi.
Ora è fuga dalla Gea. Si dimette anche il Generale Attardi.
Beckembauer: L’Italia la pagherà ai Mondiali. Le
tifoserie di Messina, Crotone e Reggina non ci stanno
19/05
Calcio nel caos: La Gea controllava anche
Reggina, Livorno e Siena. Gazzoni: “Le dimissioni di
Carraro sono finte”. Interrogati Lippi
e Zeman. Si dimette il Generale Pappa
18/05
Calcio nel caos: Il Commissario Rossi fa piazza
pulita. Le intercettazioni di Carraro e Moggi che preparavano
le elezioni in Lega. Menzionato Pisanu. Sospesi
nove arbitri, la Finanza a casa di Moggi e nella sede della Juve
17/05
Calcio nel caos: Il Commissario Rossi al lavoro.
Spunta il filone doping. Dopo il vertice delle Procure, nuovi
accertamenti. Definite le competenze delle
Procure di Roma e Napoli.
16/05
Calcio nel caos: Guido Rossi commissario della
FIGC chiamato a sistemare il calcio e le sue regole. Petrucci
rassicura Lippi “Verrò a trovarti con Rossi”.