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Sport
Il calcio nel caos

 

Foti “Non ci sono gli estremi per deferire la Reggina”

19/07 "E' da un anno che io e la Reggina siamo sotto la lente d'ingrandimento ma sono convinto che non ci siano gli estremi per il deferimento". Lillo Foti, presidente della societa' calabrese, passa al contrattacco. La Reggina e' indicata da molti come una delle due squadre coinvolte nel secondo filone di calciopoli, soprattutto a causa di alcune telefonate tra l'ex designatore Bergamo e Foti. "Quelle telefonate sono il frutto di un rapporto istituzionale - spiega in un'intervista al 'Corriere dello Sport' - Bergamo mi aveva detto di evitare le dichiarazioni pubbliche, mi diceva di rivolgermi direttamente a lui quando insorgevano dei problemi". Foti ricorda che nel torneo 2004-05 "la Reggina aveva una buona squadra, ma incappammo in una serie di infortuni arbitrali" e prima della partita col Brescia, per la quale era stato designato Racalbuto, il presidente dei calabresi chiamo' Bergamo "per chiedergli che l'arbitro prestasse un po' di attenzione alla partita. Condizionare l'arbitraggio? Ma se abbiamo perso 1-3". Allo stesso ufficio indagini della Figc Foti ha spiegato che la sua intenzione era quella di "invitare solo a una maggiore attenzione dopo i torti subiti. Se esisteva un sistema di potere, esso non faceva certo riferimento alla Reggina, un piccolo club, ma a societa' ben piu' grandi". Foti torna anche sulla questione iscrizione che gia' lo scorso anno fece finire la sua squadre sulle prime pagine dei giornali. "Mi sono comportato correttamente: io non ho presentato alcuna fideiussione fassa in Federazione, alla Covisov ho portato solo un documento dell'Agenzia delle Entrate - spiega - Gazzoni? E' da un anno che insiste, e' andato anche alla Procura di Napoli. Sta cercando un risarcimento. Ma Federazione e Covisoc non hanno commesso alcuna irregolarita' visto che c'era il documento ufficiale di una istituzione statale". Poi una battuta sul Reggina-Lazio citato spesso da Lotito a sua difesa. "Lotito ci tira in ballo strumentalmente - conclude Foti - Non accadde assolutamente nulla, se non qualche screzio tra Martino, ex ds della Reggina e in quel momento ds della Lazio, e alcuni addetti allo stadio. Non mi va che la Reggina venga sempre tirata in ballo".

Zamparini accusa Galliani che minaccia querele

"La mano dei giudici è stata davvero pesante, forse troppo. Mi aspetto che la Corte federale non confermi la retrocessione della Lazio e della Fiorentina, ma solo quella della Juventus, che stava a capo di quella specie di cupola del calcio". Lo ha detto il presidente del Palermo, Maurizio Zamparini, commentando a mente fredda le sentenza della Commissione d'appello federale. "Il Milan? Deve essere contento di come gli è andata - ha concluso l'ex vicepresidente della Lega - Un conto è trovare un operaio con le mani nella marmellata, un conto è trovarci il presidente della Lega calcio".
Durissima risposta del Milan e di Galliani a Maurizio Zamparini, con preannuncio di iniziative legali, dopo le dichiarazioni di oggi dell' ex vicepresidente di Lega e presidente del Palermo. La società rossonera ha diffuso questo comunicato: "L'A.C. Milan e il suo Amministratore Delegato Adriano Galliani, preso atto dell'ennesimo ictus verbale del Signor Maurizio Zamparini e dunque delle affermazioni di inaudita falsità, arbitrarietà e gravità dallo stesso diffuse, comunicano che procederanno senza indugio nei confronti del predetto soggetto nelle sedi competenti".

Cellino non replica a Zamparini

19/07 "Nel prossimo campionato ci saranno comunque 20 squadre: non m'interessa se mancherà qualche big, chi c'é c'é, chi non c'é non m'interessa. Ci sono 42 squadre in Lega, ognuna vale lo stesso dal punto di vista sportivo". Lo ha dichiarato il presidente del Cagliari, Massimo Cellino. Il neo reggente della Lega Calcio non è voluto entrare nel merito delle sentenze della Caf e sui ricorsi, così come non ha voluto replicare al presidente del Palermo, Maurizio Zamparini, che aveva detto che è assurdo autonominarsi reggente per soli sei giorni. "Mi sono messo a disposizione dei miei colleghi - ha detto Cellino - e sto lavorando mantenendo un profilo basso. Per me è un dovere, un grosso peso. A Zamparini non replico". E allora parla del suo Cagliari. Ha preso un giovane allenatore di cui si dice un gran bene, Giampaolo; ha confermato Suazo e acquistato sei giocatori. Vuole fare le cose in grande, allora? Ma non doveva lasciare? "Amo questa squadra - ha detto Cellino - e amo la mia città. Non tutte le società hanno la fortuna di avere il presidente della propria città. Mi dispiace non avere tanti soldi per poterli investire sul Cagliari per farlo diventare più competitivo. Quello che posso fare, faccio. Con tutto il cuore". Sentenze di "Calciopoli" a parte, che campionato farà il Cagliari? "Un bel campionato, speriamo di divertirci".

Il presidente della Corte, Sandulli, invita i club ad accettare i verdetti

19/07 "Bisogna imparare a rassegnarsi a cio' che dicono le regole. E' proprio il mancato rispetto delle regole che porta alle cose di cui ci stiamo occupando". In attesa che tra venerdi' e sabato cominci il processo d'appello a 'calciopoli' della giustizia sportiva, il presidente della Corte Federale Piero Sandulli ha invitato club e tesserati condannati in primo grado ad accettare i verdetti che sono attesi per la serata di martedi' prossimo. Un invito che con ogni probabilita' non verra' accolto dai soggetti interessati dalle sentenze della Caf che, salvo clamorosi rovesciamenti da parte della Corte, sono gia' pronti a ricorrere al Tar e al Consiglio di Stato, anche se, come ha ricordato Sandulli "la legge 280 del 2003 non permette di ricorrere al giudice ordinario o amministrativo". Presentati i ricorsi alla Corte, Juventus (oggi alcune indiscrezioni la vorrebbero in vendita, anche se la Fiat ha smentito), Fiorentina, Lazio e Milan si avvicinano ai nuovi verdetti con stati d'animo piuttosto accesi. L'ex presidente della Juventus, in un'intervista a "Repubblica", ha detto che i bianconeri "meritano uno sconto di pena. Le sanzioni comminate al club sono in palese contraddizione con le motivazioni che invece sono molto equilibrate. La serie B con trenta punti di penalizzazione - ha aggiunto Grande Stevens - e' di fatto una serie C. Per la societa' significa due anni lontano dalla serie A e dalle coppe". Parole equilibrate, come quelle contenute nel comunicato con il quale sul proprio sito ufficiale poco dopo le 15, il Milan ha spiegato di aver "svolto la propria difesa con tutta la necessaria efficacia e, ribadita ancora una volta la propria piena correttezza, confida che la verita' sui fatti e sulla linearita' dei comportamenti emerga appieno nel procedimento d'appello davanti alla Corte Federale". Rivolgendosi ai propri tifosi, il club di via Turati ha poi "invitato i propri sostenitori a nutrire fiducia e ad attendere con serenita' l'esito del processo". Tutto un altro tono un'ora e mezza dopo, quando lo stesso Milan ha risposto in maniera piccata al presidente del Palermo, Maurizio Zamparini, reo di aver rilasciato alcune dichiarazioni sulla posizione dei rossoneri ("Al Milan e' andata fin troppo bene. Un conto e' trovare un operaio con le mani nella marmellata, un conto e' trovarci il presidente della Lega calcio"). Immediata e' stata la risposta del club milanese, che "ha preso atto dell'ennesimo ictus verbale di Zamparini e delle affermazioni di inaudita falsita', arbitrarieta' e gravita' dallo stesso diffuse". Il presidente del Palermo ha avuto modo di precisare che stava cercando di "mettersi in contatto direttamente con Galliani per chiarire questa situazione", ma e' evidente come la tensione stia salendo di ora in ora. Intanto, la polemica su "calciopoli" e' approdata anche in Parlamento, con il Presidente dei deputati di An, Ignazio La Russa, che ha sollevato dubbi sull'opportunita' che "il dottor Carlo Malinconico, nella sua veste di segretario generale della Presidenza del Consiglio, continui anche ad essere componente della corte Federale che dovra' decidere sui ricorsi presentati dai club di calcio condannati in primo grado dalla giustizia sportiva". Immediata e' arrivata la nota con la quale Palazzo Chigi ha annunciato che Malinconico aveva gia' inviato al Commissario Straordinario della Federcalcio Guido Rossi la sua lettera di dimissioni dalla Corte Federale della stessa Federcalcio.

La Corte al completo anche senza il prof. Malinconico

19/07 Le dimissioni del professor Carlo Malinconico, segretario generale di Palazzo Chigi, non fermeranno il lavoro della Corte federale della Federcalcio che, da venerdi', con l'acquisizione, la preparazione degli atti e del dibattimento, dara' inizio al processo d'appello sullo scandalo che ha sconvolto il calcio. La Corte federale, in realta', si mettera' al lavoro sabato mattina nei locali dell'Hotel Parco dei Principi di Roma, non distanti dalla sede della federcalcio in via Allegri. Entro domani le parti terze interessate (Messina, Lecce, Treviso, Brescia, Bologna e Arezzo), e gia' presenti al processo di primo grado che si e' concluso venerdi' sera con le sentenze della Caf, dovranno preparare le controdeduzioni rispetto agli appelli dei club coinvolti. La Corte ribadisce che anche senza Carlo Malinconico, il collegio dei giudici deve essere considerato completo. Mentre negli ambienti vicini alla federazione alla rinuncia del segretario generale di Palazzo Chigi viene data una doppia lettura: ''dispiacere'' per la perdita di una personalita' di rilievo, come testimonia il ruolo che riveste, ma allo stesso tempo garanzia contro rischi di strumentalizzazioni. Il collegio giudicante dell'organo d'appello della Figc resta quindi composto dal presidente Pietro Sandulli, da Salvatore Catalano, Mario Sanino, Mario Serio e Silvio Traversa. Fino a una sessantina di giorni addietro ne faceva parte anche Alessandro Pajno, che lascio' dopo essere stato nominato sottosegretario agli Interni del governo Prodi. Le dimissioni di Malinconico hanno suscitato la reazione del mondo politico. Il presidente dei deputati di An, Ignazio La Russa, afferma di essere ''lieto nell'apprendere della decisione del professor Malinconico''. ''Evidentemente - aggiunge - il mio appello ha fatto si' che Malinconico potesse annunciare la sua decisione che fino ad ora era nota a nessuno, tanto che diversi quotidiani ancora stamattina, lo riportavano tra i giudici destinati a prendere le decisioni finali su calciopoli''.

Ruperto riconosce il gran lavoro di Palazzi

19/07 "Abbiamo fatto tutti il nostro dovere. Nei diversi ruoli. Ho apprezzato e ammirato il lavoro del procuratore federale Stefano Palazzi. Anche i legali hanno fatto la loro parte". Cosi' Cesare Ruperto, in un'intervista alla "Gazzetta dello Sport", commenta il processo di primo grado sullo scandalo calciopoli che ha visto la Commissione d'appello federale da lui presieduta nel ruolo di giudice. Le sentenze hanno fatto discutere ma "le critiche - avverte Ruperto - sono un dazio che tutti debbono sopportare. Figurarsi poi un giudice". A Cossiga, che lo ha attaccato, non vuole replicare, e fa i suoi auguri di buon lavoro al presidente della Corte Federale Sandulli. "Valutera' una sentenza che e' stata fatta con purezza - continua Ruperto - La sentenza scaturisce dalla serenita' d'animo. La possibilita' di sbagliare, di aver fatto qualche errore? Ci puo' stare. Sbagliare si puo'. Va capito pure chi critica e chi si lamenta di quello che ritiene un errore. Tutto e' relativo". Poi una battuta sulla penalizzazione al Milan che pero' non impedisce ai rossoneri di partecipare alla prossima coppa Uefa. "Non siamo mica matematici - aggiunge Ruperto - Non facciamo calcoli ma ragioniamo secondo la bilancia della legge e della gradualita' delle sanzioni".

Sandulli: “La Uefa non ci interessa. Prenderemo il tempo necessario”

19/07 Cesare Ruperto, da cui ha ricevuto il pesante testimone, la cyclette l'aveva voluta pure all'Olimpico, per sgranchire le gambe nelle pause della lunga camera di consiglio; lui il tapis roulant nuovo di zecca, regalo della moglie per l'onomastico, non ha neppure visto come si monta. Piero Sandulli di tempo non ne ha mai avuto molto, adesso meno che mai. Da sabato infatti il professore romano ma di origini avellinesi, e una casa tutta declinata al femminile (moglie e quattro figlie) sarà il giudice che scriverà la sentenza d'appello di calciopoli, ma già da qualche giorno sta facendo gli 'straordinari' serali per leggersi tutte le carte dei ricorsi e arrivare al via senza aver tralasciato alcun particolare. "E pensare che con l'atletica ci sapevo fare, ho corso anche con Mennea. Certo quando io arrivavo lui era già a fare la doccia... - scherza l'avvocato romano, 52 anni lo scorso 10 marzo - Adesso non ho più il tempo, ma sono tornato a giocare a calcetto e lo farò anche domani. Questione di scaramanzia". L'incarico ricevuto dopo l'autosospensione di Pasquale De Lise è di quelli impegnativi, ma Sandulli ha le idee chiare. Intanto quella della Corte federale non dovrà essere una corsa folle per arrivare in tempo con il limite imposto dall'Uefa: "Se ci riusciremo tanto meglio. Il termine vale per la Figc, a noi interessa arrivare ad accertare la verità". Con un lavoro che il professore, docente di diritto processuale e civile, un trascorso come assessore ai diritti giuridici e informatici del comune di Roma nella prima metà degli anni novanta, vuole fare collegialmente con l'intera commissione. Partendo ovviamente dalla sentenza di primo grado, della quale, senza entrare nel merito, dice che ha rispettato tutti. "Si è garantito il diritto alla difesa e al contraddittorio. E' stato un giusto processo, anche se sarebbe meglio chiamarlo arbitrato". Sandulli chiarisce che "chiunque è chiamato a giudicare non é contento di emettere sentenze di condanna", ma è vero pure che "la sanzione serve per recuperare la credibilità. Dove c'é una lesione, ci deve essere una sanzione". La nuova maratona processuale parte alle 9 di sabato: quattro ore di mattina e quattro di pomeriggio, subito la prima camera di consiglio per le richieste delle difese. "Bisogna dimostrare l'efficacia delle prove" sottolinea il professore. Certo alla Corte servirà meno tempo della Caf: si parte dalla sentenza già scritta che "noi esamineremo con la massima serenità". E risponde con il sorriso a chi ha sollevato una possibile incompatibilità del suo ruolo visto che dovrà giudicare anche la sorte della Lazio, club difeso tanti anni fa, e per la partecipazione nella Polisportiva biancoceleste. "Ho difeso la Lazio nel 1986, sono passati venti anni... - dice - Questo è un paese in cui si inseguono i conflitti di interessi per non vedere quelli che ci sono realmente". Ruperto lo ha incontrato alla festa di un collega, ma il passaggio di consegne è racchiuso in quelle 154 pagine con verdetti e motivazioni. Le regole ci sono e vanno rispettate: le difese provano a smontare la sentenza di condanna dicendo che se sono stati assolti gli arbitri come è stato commesso l'illecito. Ma per la giustizia sportiva basta averlo tentato, anche solo ipotizzato: in fondo anche la Lazio fu penalizzata con nove punti proprio vent'anni fa e per una partita che aveva pure perso. Insomma aria di colpi di spugna non ce n'é. Quanto al possibile ricorso al Tar, potranno farlo in tanti, ma secondo Sandulli sarà del tutto inutile. "Per la legge 280 del 2003 non è possibile. La norma è chiara, ci si può andare , ma si avrà un responso di inammissibilità". I cinque membri del collegio presieduto dal professore di certo non perderanno tempo: nessuno svago, poche pause, il tempo servirà per arrivare a una sentenza giusta in tempi non biblici, anche se Sandulli ci tiene a dire che "l'assioma velocità-parzialità non sta scritto da nessuna parte". Insomma la corte d'appello federale si prenderà il tempo necessario e chiuso il dibattimento via dai riflettori. Per questo la camera di consiglio si farà probabilmente fuori dall'hotel, per evitare anche le attese proteste dei tifosi. In nome della serenità e della verità. Gli incolpati invocano la giustizia, la piazza è pronta a dare battaglia.

Ricorsi al TAR: cosa prevede la legge

19/07 "Il ricorso al Tar, potranno farlo in tanti, ma sarà del tutto inutile. Per la legge 280 del 2003 non è possibile. La norma è chiara, ci si può andare, ma si avrà un responso di inammissibilità". Così si è espresso stamani, sulla base delle norme che regolano la materia, il presidente della corte federale Piero Sandulli. In base all'articolo 3 della legge 280 del 2003, varata proprio per tutelare l'autonomia dell' ordinamento giuridico sportivo, la terza sezione del Tribunale amministrativo regionale (Tar) del Lazio, è competente in effetti su qualsiasi controversia relativa a provvedimenti emanati dall'ordinamento sportivo, che non sia riservata agli organi della giustizia sportiva. Dunque nel caso del processo su calciopoli, la controversia dovrebbe essere riservata solo agli organi di giustizia sportiva. Contro la decisione del Tar si può fare ricorso immediatamente al Consiglio di Stato. Il Tar, sempre secondo la 280, non può entrare nel merito del provvedimento sportivo, ma giudica in base alle ripercussioni che il provvedimento ha avuto per la società o il dirigente. Comunque, proprio per l'eventualità di ricorsi, sia il Tar sia il Consiglio di Stato hanno già convocato le loro sedute rispettivamente per il 7 e il 12 agosto. Anche secondo il presidente del Tar del Lazio Pasquale De Lise, la materia del processo su calciopoli è disciplinata dal diritto sportivo e, di conseguenza, è di competenza della giustizia sportiva. Ma l'ex presidente della Corte Federale (ha lasciato per evitare il minimo sospetto di incompatibilità anche se non è la sua sezione del Tar che si occuperebbe dei ricorsi) lascia aperto uno spiraglio: le sentenze che usciranno dalla camera di consiglio, infatti, incideranno, in fatto e in diritto, sullo status delle persone, sia fisiche che giuridiche. Sulla vicenda Calciopoli, inoltre, c'é un procedimento penale ancora in corso. Tutti motivi validi per giustificare ricorsi al Tar. Come lo scorso anno, quindi, per la formulazione dei calendari bisognerà comunque aspettare il pronunciamento degli organi della giustizia amministrativa.

 

Scudetto all’Inter: al lavoro una commissione apposita

19/07 Una mini-commissione, composta da tre elementi, da domani (o al massimo da dopodomani) sarà al lavoro per studiare la possibilità e le modalità tecnico-regolamentari che porterebbero all'assegnazione dello scudetto della passata stagione. Il gruppo di lavoro sarà composto da un rappresentante della Figc, da uno della Lega calcio e da uno dell'Uefa. L'organismo europeo potrebbe affidare l'incarico a Gerhard Aigner, che per oltre un decennio ha ricoperto la carica di segretario generale e che più di ogni altro conosce storia, regolamenti e norme. Il mini-gruppo di lavoro sarà chiamato, inoltre, a individuare precedenti al caso della Juventus, che in un colpo solo si è vista scucire dalle maglie due scudetti (uno revocato); in particolare l'ultimo, dopo la sentenza della Caf, risulta non assegnato, dunque in cerca di una squadra che abbia il diritto a cucirselo sulle maglie. Il ruolo della mini-commissione di studio sarà squisitamente consuntivo, alla fine toccherà comunque al commissario straordinario della Federcalcio, Guido Rossi, decidere se e come assegnare lo scudetto dell'ultima stagione agonistica. Il titolo italiano potrebbe andare all'Inter che risulta prima in classifica dopo le penalizzazioni rimediate da Juventus e Milan. Nulla è stato deciso, infine, sul nome del possibile - ma ormai sempre più probabile - sostituto di Claudio Gentile, alla guida della Nazionale azzurra Under 21. Stanno salendo le quaotazioni dell'ex interista, e oggi commentatore di Sky, Beppe Bergomi, ma non sono arrivate né conferme e neppure smentite. Donadoni, infine, dovrebbe avere al proprio fianco in qualità di secondo nella nazionale maggiore l'ex centrocampista Mario Bortolazzi, suo ex compagno di squadra nel primo Milan di Arrigo Sacchi.
"Se a un certo punto si stila una classifica dello scorso campionato, ci sarà pur sempre una squadra al primo posto. Se questa fosse l'Inter, che si cucia pure lo scudetto sulle maglie. Un conto è conquistare lo scudetto sul campo, un altro è vederselo assegnare a tavolino. Quello scudetto, se fossi in Moratti, non lo prenderei proprio" Ha detto Maurizio Zamparini, commentando la possibile assegnazione del titolo di campione d'Italia alla società nerazzurra, dopo la retrocessione inflitta dalla Caf alla Juventus

Nuovi scenari e opportunità per i calciatori disoccupati

19/07 Calciopoli sta stravolgendo in Italia il mondo del pallone e conseguentemente anche le attese e le prospettive fra i giocatori, soprattutto quelli attualmente senza contratto: lo fanno capire i partecipanti al tradizionale raduno organizzato dall'Aic a Coverciano, iniziato oggi e che si concludera' il 5 agosto. Gli iscritti sono una sessantina, la maggioranza proviene dalla C2 (30) e dalla C1 (fra questi Luis Oliveira, 37 anni, che l'anno scorso ha giocato a Lucca e Vanni Pessotto, 32 anni, ex Spezia, fratello di Gianluca), quindi una decina dalla B come Jonathan Binotto e Massimo Borgobello entrambi ex Triestina. Il piu' giovane e' il ventiduenne Christian Paoletti (Sansovino, C2). C'e' poi un giocatore che viene dalla D e un altro, piuttosto famoso, dal calcio inglese: Lorenzo Amoruso, 35 anni, ultima stagione nel Blackburn Rovers, ex Fiorentina ma soprattutto ex capitano e leader dei Glasgow Rangers con cui ha vinto tre scudetti, 4 Coppe di Scozia e 4 Coppe di Lega. ''Cerco una squadra dove chiudere la carriera divertendomi, l'ingaggio per fortuna non e' un problema - dice Amoruso - per me contano la solidita' e la serieta' della societa'. Con questi scandali adesso s'avverte molta piu' incertezza: non parlo tanto per me che sono a fine carriera bensi' dei colleghi piu' giovani. Calciopoli rischia di condizionare tutto: molti club di A e B non sanno in quale categoria giocheranno, il mercato e' fermo, di liquidita' ce ne e' poca''. In compenso c'e' molta preoccupazione e non lo nasconde Stefano Guidoni, ex attaccante della Cremonese: ''Calciopoli sta congelando gli affari e gli effetti si avvertono. Oggi poi la cosa piu' difficile non e' trovare un ingaggio ma una societa' che lo garantisca per davvero''. Lo conferma anche Moreno Torricelli, a Coverciano non per trovare squadra (ha smesso da un anno) ma per ottenere a fine corso il patentino di base: ''Dagli scandali il calcio potra' uscirne rilanciato ma nell'attesa predomina l'incertezza, molti club avrebbero bisogno di rinforzare gli organici ma non si muovono perche' fatte poche eccezioni ci sono pochi soldi, poca voglia di spenderli e perche' gli scenari sono confusi''. Biagio Savarese, responsabile del raduno e uno dei sei allenatori, prova a infondere fiducia: ''L'esperienza insegna che alla fine di questo raduno il 100% dei giocatori trovano un contratto. Certo la situazione non e' fra le piu' facili e Calciopoli finira' per provocare un ulteriore ridimensionamento: questo portera' i giocatori, dopo un'epoca in cui si chiedevano e si ottenevano altissimi ingaggi, a fare richieste piu' in linea con l'attuale momento e a privilegiare quei club che magari offrono di meno ma garantiscono stipendi puntuali e rispetto dei contratti''. Intanto per favorire occasioni di mercato la Rappresentativa Aic disputera' nelle prossime settimane una serie di amichevoli non piu' contro squadre di A e B, come in passato, ma contro formazioni di C1 e C2.

Petruccioli (RAI) “Va ridiscussa la materia dei diritti TV”

19/07 La Rai ha inviato una lettera cautelare alla Juventus per chiedere di discutere del recente accordo stipulato con la squadra bianconera per lo sfruttamento delle immagini d'archivio e dei diritti futuri, nel caso in cui ci fossero ricadute legate allo scandalo calcio e alle sentenze della corte federale. Lo ha spiegato il presidente della tv pubblica, Claudio Petruccioli, a margine della presentazione della 58/a edizione del Prix Italia. "La situazione è molto complicata. Abbiamo stipulato un accordo con la Juve - ha ricordato Petruccioli - che riteniamo possa fare da pilota anche per altre squadre, per lo sfruttamento delle immagini di archivio e dei diritti futuri, che prevede anche forme di collaborazione commerciale. Abbiamo mandato una lettera cautelare proprio per spiegare che, se a nostro avviso ci dovessero essere ricadute sugli accordi presi, chiediamo di discuterne". Tra i punti dell' intesa, anche la realizzazione di uno Juve Channel e di una fiction sulla storia della Vecchia Signora. Più in generale, Petruccioli ha ricordato che quella dei diritti tv, alla luce delle ultime vicende, è "una materia fluida. Per esempio, abbiamo acquisito i diritti della Champions League, ma ora le squadre che parteciperanno non saranno più quelle previste. C'é da rimettere a fuoco l'obiettivo che, per ipermetropia o per miopia, ma sicuramente non per colpa nostra, é andato fuori fuoco. E' ovvio - ha sottolineato il presidente Rai - che in questo mese c'é da lavorare". In ogni caso, ha detto, "la Champions resta comunque un grande evento e in quanto tale sarà in palinsesto". Un altro settore di interesse per Viale Mazzini è la serie B, per la quale la Rai ha gli highlights in chiaro per altre due stagioni e i diritti per le partite del sabato: molto dipenderà, comunque, dalle decisioni della Lega in merito alla collocazione degli incontri.

Cossiga insiste “Perché non pagare Rossi?”

Il ministro dello Sport "non ritiene opportuno attribuire" al commissario della Figc Guido Rossi "un'indennità, calcolata sulla media delle parcelle da lui percepite nell'ultimo biennio, compresa quella liquidatagli dalla ABN Ambro e da UNIPOL per il recente trasferimento di banche da azionisti italiani ad azionisti esteri i cui interessi egli tutelava?". E' quanto chiede il senatore a vita Francesco Cossiga in una interpellanza al Senato. Il senatore a vita spiega che la sua iniziativa nasce dalla presa d'atto che, "contrariamente alle informazioni che mi erano state fornite, il commissario straordinario della Figc, Prof. Avv. Guido Rossi, non percepisce alcun emolumento in questa sua carica". Per questo, Cossiga vuole sapere "se si possa mai ritenere giusto che un così grande professionista venga privato di altissimi introiti professionali per svolgere un servizio a favore dello sport nazionale"

De Santis “Condannato per una partita senza illecito”

19/07 "Sono stato condannato a 4 anni e 6 mesi di inibizione per una partita, Lecce-Parma, che dal punto di vista arbitrale non presenta nessun illecito". Queste le parole rilasciate da Massimo De Santis ai microfoni di SkyTg24, nell'anticipazione di un'intervista che andra' in onda alle 14.35. "E' una situazione che a me ed altri colleghi ha stravolto la vita - continua - Mi chiedo, quando tutto sara' chiarito, quando si dimostrera' che eravamo estranei, chi ci ridara' quello che abbiamo perso, la serenita' che ci hanno tolto?".

I legali di Paparesta chiedono un giudizio definitivo

19/07 Gli avvocati Pellegrino e Gironda hanno depositato in Corte Federale per Paparesta sia il reclamo avverso la decisione della CAF sia il ricorso contro il procedimento aperto dalla Procura arbitrale sugli stessi fatti oggetto del maxiprocesso con la relativa sospensione disposta dall'AIA lo scorso 4 luglio. "Sia nel reclamo che nel ricorso - spiegano gli avvocati in un comunicato - si chiede che venga sancito come sulla base del principio di connessione stabilito dalla CAF, non vi possa essere una duplicazione dei procedimenti". "Ferma restando la riconosciuta serenità e imparzialità degli organi arbitrali hanno dedotto Pellegrino e Gironda i procedimenti non possono essere duplicati in quanto Paparesta è stato giudicato dalla CAF e ora dalla Corte Federale sia come tesserato che come arbitro. La CAF infatti ha stabilito un principio di connessione per attrazione, nel senso che il maxi processo coinvolgendo anche dirigenti federali ha spostato sulla CAF le competenze disciplinari in ordine a tutte le condotte indagate da Borrelli e poi valutate da Palazzi e dai giudici federali, attraendo quindi a sé le competenze che in via ordinaria sono dell'AIA. Pertanto la duplicazione del procedimento da parte dell'AIA costituirebbe violazione del principio del ne bis in idem oltre che disconoscimento del superiore ruolo della giustizia federale". "Abbiamo chiesto quindi - concludono i legali - che la Corte Federale dichiari espressamente tali principi e vi sia una unica possibile sanzione, scontata la quale Paparesta deve e può tornare ad arbitrare. Non giova del resto a nessuno mantenere per gli stessi fatti già oggetto di approfondita indagine da parte di Borrelli e degli organi federali, un clima di incertezza e delegittimazione sul sistema arbitrale".

Gentile “Aspetto che qualcuno mi chiami”

19/07 "Sto aspettando che qualcuno mi chiami per farmi sapere qualcosa. Mi hanno detto di aspettare e io aspetto". Con queste parole Claudio Gentile, il cui contratto come allenatore dell'under 21 è scaduto il 30 giugno scorso, ha precisato di non conoscere ancora quale sia il suo futuro nello staff tecnico della nazionale. Durante la presentazione di ieri del ct azzurro Roberto Donadoni, lo stesso commissario della federcalcio Guido Rossi aveva preso tempo sulla questione Gentile: "E' ancora il tecnico dell'Under 21, ma la questione non è stata ancora esaminata. Quando lo sarà ve lo faremo sapere, come sempre con la massima trasparenza", ha detto indicando inoltre come l'ex tecnico del Livorno si occuperà anche della riunificazione delle componenti del calcio sotto la nazionale. Se non dovesse essere rinnovato il rapporto con Gentile, i nomi più gettonati per la sua successione sembrano quelli di Tassotti, Ferrara e Bergomi, con quest'ultimo favorito sugli altri due. La decisione dovrebbe arrivare nei prossimi giorni. Gli impegni ufficiali della nazionale under 21 partiranno dal prossimo settembre con le qualificazioni ai campionati europei di categoria: martedì 5 settembre, gli azzurrini incontreranno infatti l'Austria allo stadio Morgagni di Forlì.

Servizi precedenti

18/07: Parte l’appello. Sabato la prima camera di consiglio. Presentati tutti i ricorsi. Foti (Reggina) “Sulla 2a inchiesta solo chiacchiere”. Cellino presidente di Lega fino al 26. Matarrese “Prima gli uomini e poi le regole”. Difesa Juve: Pene sproporzionate. Donadoni prende servizio come CT. La Uefa respinge la richiesta dell’Empoli

17/07: La Corte Federale è pronta. Sabato l’appello. Palazzi si oppone alle sentenze di primo grado. Ulivieri: “La legge sportiva è chiarissima”. I francesi vogliono i posti Champions League delle italiane. Il Presidente dell’Empoli scrive a Rossi e alla Melandri per la Uefa. Moggi su Repubblica “Il mostro non sono io”. I tifosi di Firenze occupano per due volte la stazione. Pessotto fuori pericolo incontra le figliole: “Sono felicissimo”

16/07: Cecchi Gori “I veri capi sono Carraro, Giraudo e Galliani”. Ora spazio ai ricorsi. A rischio il via dei campionati. Ministro Melandri “Le sentenze vanno rispettate. A giorni le regole sul diritto TV”. I legali della Juve pronti con il ricorso. La difesa della Lazio è convinta di smontare la tesi della CAF.

15/07: Parte la seconda tranche dell’inchiesta, in arrivo i deferimenti. Corbelli: “Si indaghi sul ripescaggio della Fiorentina”. Della Valle “La nostra strategia non cambia”. Mazzarri (Reggina) “Non siamo coinvolti. Salvezza ottenuta sul campo”. Le difese affilano le armi. Capezzone (RNP) “Mano leggera dei giudici per il Milan”. Il presidente della Juve più sereno, a rischio 500 ml di contratti e Dechamp accetat la sfida. Lotito pronto a tutto. L’Empoli chiede la licenza Uefa. Zeman “Ora c’è da sperare che le irregolarità non si ripetano”. Prima operazione di Guido Rossi: Viterbese ammessa in C2

14/07 Sentenza choc: Juve in B a -30, Milan in A (-15) senza Champions, Lazio (-7) e Fiorentina (-12) in B. Tolti due scudetti alla Juve. Come saranno i prossimi campionati di A e B. Le reazioni di Juve, Milan, Fiorentina e Lazio. Le richieste dell'accusa e il dispositivo emesso. Disordini a Firenze. Alla procura di Torino indagini aperte

13/07: Aspettando la sentenza l'AIA da piazza pulita: fuori nove arbitri, tra di loro anche Dattilo. Protesta il sindaco di Gioiosa. Il Tribunale di Roma respinge il fallimento della Fiorentina di Cecchi Gori : “Amarezza per il danno subito”. Berlusconi attacca tutti. Borrelli “Berlusconi? Non mi aspetto che parli a mio favore”. Rossi “Non mi interessa ciò che dice Berlusconi”. Moggi si difende “La vittima era la Juve”. Il giovane Donadoni sostituisce Lippi alla guida della Nazionale. Lenti miglioramenti per Pessotto, visitato oggi da Buffon, Ferrara, Legrottaglie e Conte.

12/07: Rossi “Il calcio è seriamente malato, sentenze eque ma nessuna amnistia. Alla Uefa basta la sentenza di primo grado. Illeciti impensabili”. Ministro Melandri “Ne usciremo a testa alta.Il calcio locomotiva dello sport italiano”. Borrelli riprende gli interrogatori. Tutti contro l’amnistia. Lippi lascia la nazionale da signore. Non ha digerito le polemiche ad inizio mondiali. Donadoni probabile successore. Gigi Riva “Lippi un grande uomo”. Petrucci “Revisione della legge 91 per voltare pagina”. Tombolini e Rosetti ascoltati dall’Ufficio indagini. Lippi visita Pessotto “L’ho trovato bene”. Condizioni stazionarie.

11/07: Slitta a venerdì la sentenza della CAF. La UEFA detta i tempi e prova a dare una mano. Entro il 25 la lista dei clubs e aggiunge "Chi ricorre al TAR è fuori dalla Uefa". Mediaset non paga, la Lega fa la voce grossa. Consegnta a Rossi la bozza del regolamento per i procuratori.In Parlamento spunta l’indulto. Rivera contro l’amnistia “Si rispetti la legge”. Riva “La Figc? Adesso non esiste”. Cannavaro porta la coppa a Pessotto tra lacrime e sorrisi.

09/07: Martedì o mercoledì le sentenze in diretta. Rizzo “Nessuna amnistia”. In lieve recupero le condizioni di Pessotto

08/07: La CAF in camera di consiglio. C’è attesa per le sentenze. Le intercettazioni in onda su radio e tv. Avv. Taormina “Il migliore è Ruperto. Giustizia verrà fatta”. Mediaset non paga i diritti degli highlights di serie A. Dichiarazione bipartizan di Rizzo e Di Centa “No all’amnistia”. Il legale della Lazio preannuncia, ancor prima delle sentenze, il ricorso al TAR. Stazionarie le condizioni di Pessotto. L’ospedale consiglia di evitare le visite.

07/07: Chiuso il dibattimento ora si attende la sentenza. Mastella chiede clemenza, poi precisa “Nessuna amnistia”. Ruperto sbotta “Qui si fa sul serio. Nessuno strozza le difese”. Il legale di De Santis precisa “Con Moggi nessuna telefonata” e poi "Sospendere il giudizio". Bertini “Immagino un futuro da arbitro legale”. Rizzo (Pdci) “Occorre fare pulizia”. Peggiorano le condizioni di Pessotto. Febbre e problemi epatici. Stop alle visite e niente finale in tv.

06/07: Continuano le difese: Il Milan contrattacca e la Lazio si proclama innocente. Il Milan scarica Meani e la Fiorentina decide di non parlare. Folena “Ridicolo parlare di processo sommario”. Il legale di Carraro “Ha difeso le istituzioni, va prosciolto”. Il Legale di Messina “pieno proscioglimento”. Siparietto di Ruperto. Pessotto stabile. Al suo capezzale arriva Boniperti. I medici “Tappe normali del decorso”.

05/07 Ruperto tiene tutti a posto: “Ora veniamo al sodo”. E’ il turno delle difese: La Juve chiede esplicitamente la B. Lotito e Della Valle no. Ministro Melandri “Nessun complotto politico. I successi non cancellano scandali”. Rossi “La giustizia farà il suo corso”. Da Carraro a Lotito le difese danno il meglio di se. Pessotto vuol vedere la finale. Conte gli porta la notizia. Condizioni stazionarie.

04/07 Richieste pesanti di Palazzi: Juve in C, Milan Fiorentina e Lazio in B, fuori dirigenti e arbitri coinvolti. Ruperto “Non ci sono tempi predeterminati”. Reazioni di Mazzini. Berlusconi, De Sisti, De Santis, Pairetto, Paparesta, Tagliavento, Ingargiola, Galliani, Chiamparino. Addio ad una generazione di arbitri. Leggero peggioramento per Pessotto, ma i medici sono ottimisti. Capello lo va a trovare.

03/07 Pugno duro della CAF: respinte tutte le eccezioni. I nove punti dell’ordinanza di Ruperto. I legali chiedono di escludere le intercettazioni ma Palazzi ribadisce la loro validità. Si apre il mercato, Borrelli invoca il rispetto delle regole. Stabili le condizioni di Pessotto. In visita la madre e anche Nedved.

02/07: Si parte, pronti per il maxiprocesso al calcio. Avvocati all’attacco. Pessotto migliora. I medici ottimisti. Montero torna dall’Uruguay per il suo amico Pessotto.

01/07: Il Presidente della corte federale, De Lise, si autosospende. Week end tranquillo prima del maxiprocesso. Pessotto migliora, apre gli occhi e riconosce le persone. La moglie “Sono più sollevata”. A Torino la giornata dell’orgoglio bianconero, in 20.000 in corteo. Secondo un indagine Moggi colpevole del calciopoli e Del Piero con Elkann fautori della rinascita della Juve

30/06 Secondo i legali di Bergamo e Pairetto, intercettazioni inutilizzabili nel processo. Entro il 26 luglio il nuovo presidente di Lega (che non sarà un presidente di club) e nuove regole. La Lazio contesta la nomina di Rossi. Si affilano le armi per il processo. Galliani assicura “Tutti i club di A e B sono in regola”. Il rinvio non preoccupa la UEFA. Cellino: I dirigenti abbiano diritto a difendersi. Quadro clinico grave per Pessotto, ma lui resiste.

29/06: Il processo al calcio parte ma viene rinviato a lunedì. Si inseriscono cinque club. Ministro Melandri “Nessuna amnistia, dal processo mi aspetto giustizia. Moggi doveva presentarsi”. Il Codacons chiede la diretta TV del processo. Quattro club a rischio. Rossi: “Nessuna sorpresa, tempi rispettati”. Le memorie difensive e le istanze dei club. Dattilo: “Dopo la gogna nessuno parla della mia estraneità”. Parte la nuova Juve. Per Pessotto un cauto ottimismo

28/06 Parte il maxiprocesso su ‘calciopoli’. Borrelli “Nessuno screzio con Palazzi. Spero tempi rapidi per il processo”. Delio Rossi “Il processo non cambierà il giudizio dei tifosi”. Aliberti “La Covisoc un sistema truccato”. Foti “La Reggina indipendente da Juve e Moggi”. Gazzoni pronto a costituirsi parte civile. De Santis vuole denunciare Ancelotti. Migliora lievemente Pessotto. La moglie chiede rispetto. L’Antitrust diffida Mediaset per i diritti TV “Solo sul digitale terrestre”

27/06 Ripartita a pieni giri l’indagine di Borrelli. Cellino batte i pugni. Moggi in TV attacca Carraro e le lobby del pallone. Moratti chiede trasparenza. Perquisita la sede del Sora. Pessotto vola giù dall’abbaino della sede della Juve: è gravissimo. L’anno più nero della Juve. Baldini “Sostituire anche Palazzi”. La Commissione cultura della Camera vara il programma di indagine. GEA: A Roma le audizioni di Capello e Giraudo

26/06 Riparte l’inchiesta di Borrelli con le comprimarie, sentito l’Arezzo. Arriva il processo, i legali della difesa cercano scappatoie. Tronchetti Provera d’accordo con Moratti “Gli scudetti agli onesti”. Ancora un mese da presidente di Lega per Galliani. Piazzola “Indagate su Zeman”. Baldini “Cambiate le persone in ufficio indagini ma non è cambiato il giudice Palazzi”. Le memorie di fensive di Juve, Milan, lazio e Fiorentina

25/06 Moratti “Un colpo di spugna sarebbe molto grave. Sentenze esemplari o vado all'estero”. Lolli “Nessun colpo di spugna, le inchieste avanzano”. D’Ambrosio “No all’amnistia. Lo scandalo è grave”. Confermate le cene a casa di Giraudo con Pairetto, Bergamo e Moggi. Bergamo “Meani si interessava per conto di Galliani”. Carlo Piazzola “Allontanato dal sistema. Il mondo del calcio deve chiedere scusa a Sensi ”

24/06 Lunedì Borrelli riprende il lavoro. Nel suo mirino le iscrizioni ai campionati e i diritti TV. Commissario Rossi “Potrei cambiare il format dei campionati. Vietate le vendite dei marchi”. Gazzoni (Bologna) “Iscrizioni fasulle per anni”. Corbelli si costituisce parte civile contro Carraro e Della Valle. De Santis al contrattacco. Il Financial Times scettico sulla retrocessione della Juve. Le conclusioni dell’inchiesta di Borrelli

23/06 Dopo i deferimenti spazio alla difesa. De Santis attacca Ancelotti. Abete “Il mondo del calcio attende giustizia”. Blatter: “In Italia situazione seria ma Rossi e Borrelli sono preparati”. Il processo partirà il 29 giugno. Galliani “Ma quale secessione del calcio”. Della Valle “Siamo innocenti”. I sociologi sentenziano: Il calcio un business e non più uno sport

22/06 Scattano i deferimenti. Nel calderone Juve, Milan, Fiorentina e Lazio. Galliani lascia la Lega. Le accuse e i nomi. Costituito il collegio giudicante. La Juve: verificheremo le accuse. La Fiorentina pronta a difendersi. Berlusconi “Mai avuto vantaggi in campo”. Garrone “Giorni difficili, ma la Sampdoria è fuori”. Speculazioni in borsa: in rialzo i titoli di Lazio, Juve e Milan

21/06 Domani i deferimenti, Di Sebastiano segretario della FIGC. Ghirelli si dimette. Abete: Il deferimento dopo le 18 segno di buon senso. Lippi “Non so niente dei deferimenti”. La Porta (Barça) “Moggi in Spagna non potrebbe esistere”. Berlusconi: “Il Milan defraudato”. Perquisita la sede dello Standard Liegi. Zamparini (Palermo) “Faremo la Champions League”

20/06 Cominciano i deferimenti, in moto gli avvocati. I parlamentari scrivono a Rossi “Ora ripescaggi trasparenti”. Prosegue l’indagine disciplinare del CSM sui magistrati coinvolti in calciopoli. De Santis a Matrix racconta la sua verità. Caselli ribatte a De Santis “Mai parlato di arbitri con lui”. Oriali: “Gli scudetti revocati non interessano all’Inter”. Il Ministro Amato ironizza “Mi spiace che il ‘Toro’ non possa incontrare la Juve”. Gattuso “Assurdo andare in B per un trapianto di capelli”

19/06 Borrelli chiude l’inchiesta con una relazione di 180 pagine. Ora tocca a Palazzi “Il calcio deve rimanere imprevedibile. Il sistema può guarire”. A rischio la sponsorizzazione degli arbitri. Quattro arresti per il caso Gaucci. Andreotti “Qualcuno pagherà dazio”. Zamparini (Palermo) “Si torni al sorteggio integrale”

18/06 Si tirano le somme. Dal Palazzo fanno sapere che useranno il pugno di ferro. In attesa della relazione di Borrelli. Gentile (FI) alla procura di Napoli “Sentire Pagliuso sulla estromissione del Cosenza”. Il Genoa va in B, ma Preziosi non festeggia “Troppa rabbia”. 30 mila tifosi rossoblu festeggiano la fine di un incubo

17/06 Il difensore Antonaccio denuncia su di un libro la “realtà oscura” della serie C. “Corruzioni, compromessi e ricatti”. L'ex Presidente del Cosenza, Pagliuso, aspetta la chiamata del Procuratore Borrelli (Video con intervista) anche per la C. Il Procuratore Borrelli prepara le relazioni. Nella prima tranche d’inchiesta ci sono Juve, Lazio, Fiorentina, Milan, Samp. Petrucci “Di amnistia non se ne parla proprio”

16/06 Ripresi gli interrogatori, sentiti Garrone e Marotta. Rossi completa la CAF. Processo vicino. Dai politci tifosi del Torino un no all’amnistia: “Ed ora restituiteci lo scudetto del 1927” . Dalla CAF alla Corte Federale rito abbreviato. Stabiliti tempi e modalità del processo. Secondo Adiconsum falsato il 30% delle partite del campionato 2003/04. La Fiorentina replica a Preziosi: “La cena con Moggi c’è stata, ma nessuna festa”. Cellino (Cagliari) “Mi auguro che tutto sia un grosso errore. Serve una presidenza super-partes”

15/06 Il calabrese Ruperto nominato presidente della CAF. Pagliuso (Cosenza) “Adeguarsi allo strapotere Juve dava privilegi”. Chiesta audizione a Borrelli. Il CSM vieta ai magistrati di occuparsi di giustizia sportiva. Revocati tutti gli incarichi. Ministro Melandri “Si va verso la vendita collettiva dei diritti televisivi”. Rossi “Se Galliani è in conflitto di interessi non è un mio problema”.

14/06 Il Commissario Rossi nomina Agnolin commissario dell’Associazione Arbitri. Casarin “L’arbitro torni ad essere l’uomo misterioso”. L’azzeramento della CAF è questione di ore. Si va verso la nomina di Ruperto. Pagliuso chiede la riammissione in serie B del Cosenza Calcio 1914. Intercettazioni sui PM. Paparesta si difende: “Carriera stroncata se denunciavo l’irruzione di Moggi”. Prosegue l’inchiesta GEA. A Napoli prosegue l’inchiesta stralcio che riguarda giudici e polizia. La Juve ricomincia da Cobolli Gigli e Tardelli

13/06 Chiuso il primo filone di indagini. Il Presidente della Corte d’Appello Federale, Martellino, si difende. Processo doppio. Si allarga l’inchiesta del CSM. Mercoledì le decisioni del plenum. Abete e De Rossi: Nessuna amnistia anche se vinciamo. Buffon “Bello sudare la maglia per l’Italia”. I favori della “cupola” alla Lazio. La Juve riparte voltando pagina in fretta: nuovo Cda.

12/06 Girando da Borrelli “Nessuna gara era preordinata”. Ascoltato il dipendente della Federcalcio Galati “Chi si oppone viene vessato”. Anche la Samp nell’indagine. Blatter “Trovati i problemi ora si va verso le soluzioni”. La Lega va verso la riscrittura del regolamento. E poi Galliani, Sacchi, Di Pietro, Campana, Pescante.

11/06 Una domenica tranquilla. Lunedì Giraudo da Borrelli. Il Legale di Titomanlio “Nessun muro di reticenza”. Trezeguet “Aspettiamo la giustizia sportiva”. Gli sponsor della Juve ripongono la loro fiducia nella società

10/06 Borrelli si concede una pausa. Il Presidente Cellino “Rossi chieda consigli ai presidenti onesti”. Secondo il legale di Lotito il campionato slitta a dicembre. Del Piero “Spero che per la Juve si risolva nel migliore dei modi” L’assistente Titomanlio: “Pronti a collaborare”

09/06 Borrelli contro un “muro difensivo concordato”. Maxi audizione con Meani (Milan): quasi otto ore. Non esiste alcun super teste. Tre ore di interrogatorio per Carraro e tre anche per Pieroni. Pirrone replica a Bergamo: “Io scarso e onesto, lui invece?”. Catricalà “Presto regole per i procuratori”. Adiconsum presenta uno studio sugli errori arbitrali dal 2002 al 2004. Avv. Coppi: “Il Coni potrebbe costituirsi parte civile”

08/06 Bergamo interrogato per nove ore “Fatto fuori da Pairetto e Lanese”. Per Pairetto sei ore di interrogatorio. Moggi dice no a Borrelli. Oggi tocca a Carraro. Della Valle “Non abbiamo fatto nulla di strano”. L’AIA rigetta il ricorso di De Santis: non andrà ai mondiali. Galliani ascoltato per due ore. L’Antitrust collabora con Rossi

07/06 Interrogatori fiume per De Santis e Paparesta. Borrelli: “Nessun pentito. Entro 10 giorni la relazione alla Procura sportiva”. La Commissione Cultura della Camera avvierà un indagine. Pirrone: “Già da tempo denunciavo pressioni”. Gaucci Jr: “C’è ancora paura della ‘cupola’

06/06 Borrelli mette sotto torchio gli arbitri. No Intertoto per il calcio italiano. E Rossi incassa l’ok di Uefa e Fifa. Corioni: “Girando la mente, Galliani gli obbediva”. Lazio e Juve nel mirino di Borrelli. Rossi incontra Galliani: Nessuna accordo sulla gestione della Lega. Blatter “Felice della reazione delle autorità italiane”

05/06 Borrelli a tutto campo, vuol vederci chiaro su tutto. E il Coni ricorre alla Caf per la sentenza su Agricola per il doping. Mazzarri ascoltato dal PM di Napoli. Cesare Geronzi ascoltato per due ore dai PM. L’ex segretaria della CAN, Fazi, non risponde. Pelè “Spero che la giustizia punisca tutti”. Blatter “Ci vogliono arbitri professionisti”

04/06 Borrelli in azione: L'arbitro Pirrone interrogato per tre ore. Il Milan si ribella: “Una campagna contro”. Lite in un bar per calciopoli, ci scappa il morto

03/06 Cannavaro e Trezeguet interrogati dai PM a Roma. La Procura di Torino vuol riaprire l’inchiesta sulle designazioni. Undici giorni per rifondare la Juve. Somma “Non cambia nulla. Moggi resterà sempre un grande”

02/06 Il procuratore Borrelli pronto per il maxiprocesso. Ombre sulla partita Udinese-Milan del 2005: Galliani e Pozzo non ci stanno. Galliani: “Siamo stati danneggiati”. Il Legale di Moggi replica a Galliani “Ha letto tutte le intercettazioni?”. Spalletti in procura a Napoli.

01/06 Il commissario Rossi: “Una situazione che non pensavo così grave”. Secondo l’ex vicecapo dell’Ufficio indagini Juve e Fiorentina in B. Galliani pronto a lasciare. Preziosi sentito dalla Procura di Napoli. Nevio Scala: “Tutto deprimente. Con gli azzurri si può andare avanti”.

31/05 Calcio nel caos: Lotito ai PM: “Lazio pulita”. Il difensore di Moggi: “Il Milan il vero potere”. I rossoneri "Manovre diversive". Petrucci “Voltiamo pagina, torniamo a parlare di sport”. Verdone “Di fronte allo scandalo del calcio mi vergogno di essere italiano”. Zeman “Io alla Juve? Non potrei. Ipotesi Baggio? sarebbe solo per immagine”.

29-30/05 Calcio nel caos: Caso Gea,sentito l'arbitro cosentino Palmieri: “Mai rilasciato interviste”. Lazio nei guai: aggiotaggio per Lotito. Niente incarichi sportivi per i magistrati del CSM. Avv. Grassani “Milan in B, ipotesi per ora non ipotizzabile”. Del Piero “Orgoglioso di essere juventino”. V.Franza "Ipotesi A per il Messina". Ieri sentito Della Valle.

28/05 Calcio nel caos: Per Borrelli una settimana intensa. Bonfrisco “Paparesta fuori dalle regole”. Gattuso: “Qualcuno sputa nel piatto”.

27/05 Calcio nel caos: L’inchiesta entra nel vivo. Borrelli al lavoro e Lippi difende il figlio. Commissario Rossi: “Sconti per nessuno”. Sacchi e Agnolin: “Chi ha sbagliato paghi”. Lippi: “In Italia chi è indagato è già condannato”. Peruzzi accusa: “Moggi il pastore e noi il gregge”.

26/05 Calcio nel caos: Gli atti passano a Borrelli: Parte ufficialmente “Piedi Puliti”. Galliani rimane solo, si dimette Zamparini. Gigi Riva: “Beckembauer ha parlato da bambino”. Cossiga: “Tangentopoli era più onesta”. Sacchi: “Torniamo al calcio di prima, senza banchieri e politica”. Il figlio di Lippi indagato a Roma e Milano.

25/05 Calcio nel caos: Interrogatori a Napoli e Roma e perquisizioni della GdF. Cannavaro ci ripensa. Albertini: “Pensavo ci fosse sudditanza psicologica, invece...”. Cecchi Gori “Affossato perchè scomodo. I 5 anni più brutti della mia vita”. Licenza Uefa per 14 club: manca la Lazio. I tiofosi si costituiscono parte civile. Gli ex vogliono Boniperti presidente della Juve

24/05 Calcio nel caos: La Lega Calcio cerca nuove regole. Alla Gea e ad Alessandro Moggi oltre il 10% del mercato delle procure. Conti: “Lotta al conflitto d’interessi”. La Finanza nella sede del Crotone e della Reggina. Buffon in Procura. Galliani confermato in Lega. Cannavaro: “Gli scudetti della Juve, meritati”

23/05 Calcio nel caos: Il commissario della FIGC, Rossi, nomina il procuratore Borrelli capo ufficio indagini. Scatta “Piedi puliti”. A Napoli sfilano i testi. perquisita la sede della Torres

22/05 Calcio nel caos: Lippi rimane al suo posto. Moggi cita Berlusconi. Chieste le dimissioni di Galliani che le respinge, l’inchiesta va avanti. Moggi: “Un’imboscata di Galliani”. Guido Rossi: “Beckenbauer ne approfitta”. Avv. Stagliano “La Juve in B”

21/05 Calcio nel caos: Moggi ebbe un ruolo importante nelle elezioni di Carraro e Galliani. Tardelli replica a Beckenbauer “Anche in Germania c’è il marcio”. Chieste le dimissioni di Lippi. Le intercettazioni di De Santis

20/05 Calcio nel caos: Il potere assoluto di Moggi. Ora è fuga dalla Gea. Si dimette anche il Generale Attardi. Beckembauer: L’Italia la pagherà ai Mondiali. Le tifoserie di Messina, Crotone e Reggina non ci stanno

19/05 Calcio nel caos: La Gea controllava anche Reggina, Livorno e Siena. Gazzoni: “Le dimissioni di Carraro sono finte”. Interrogati Lippi e Zeman. Si dimette il Generale Pappa

18/05 Calcio nel caos: Il Commissario Rossi fa piazza pulita. Le intercettazioni di Carraro e Moggi che preparavano le elezioni in Lega. Menzionato Pisanu. Sospesi nove arbitri, la Finanza a casa di Moggi e nella sede della Juve

17/05 Calcio nel caos: Il Commissario Rossi al lavoro. Spunta il filone doping. Dopo il vertice delle Procure, nuovi accertamenti. Definite le competenze delle Procure di Roma e Napoli.

16/05 Calcio nel caos: Guido Rossi commissario della FIGC chiamato a sistemare il calcio e le sue regole. Petrucci rassicura Lippi “Verrò a trovarti con Rossi”.

 

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