Foti “Non ci sono gli estremi per deferire
la Reggina”
19/07 "E' da un anno che io e la Reggina siamo sotto la lente
d'ingrandimento ma sono convinto che non ci siano gli estremi per
il deferimento". Lillo Foti, presidente della societa' calabrese,
passa al contrattacco. La Reggina e' indicata da molti come una
delle due squadre coinvolte nel secondo filone di calciopoli, soprattutto
a causa di alcune telefonate tra l'ex designatore Bergamo e Foti.
"Quelle telefonate sono il frutto di un rapporto istituzionale
- spiega in un'intervista al 'Corriere dello Sport' - Bergamo mi
aveva detto di evitare le dichiarazioni pubbliche, mi diceva di
rivolgermi direttamente a lui quando insorgevano dei problemi".
Foti ricorda che nel torneo 2004-05 "la Reggina aveva una buona
squadra, ma incappammo in una serie di infortuni arbitrali"
e prima della partita col Brescia, per la quale era stato designato
Racalbuto, il presidente dei calabresi chiamo' Bergamo "per
chiedergli che l'arbitro prestasse un po' di attenzione alla partita.
Condizionare l'arbitraggio? Ma se abbiamo perso 1-3". Allo
stesso ufficio indagini della Figc Foti ha spiegato che la sua intenzione
era quella di "invitare solo a una maggiore attenzione dopo
i torti subiti. Se esisteva un sistema di potere, esso non faceva
certo riferimento alla Reggina, un piccolo club, ma a societa' ben
piu' grandi". Foti torna anche sulla questione iscrizione che
gia' lo scorso anno fece finire la sua squadre sulle prime pagine
dei giornali. "Mi sono comportato correttamente: io non ho
presentato alcuna fideiussione fassa in Federazione, alla Covisov
ho portato solo un documento dell'Agenzia delle Entrate - spiega
- Gazzoni? E' da un anno che insiste, e' andato anche alla Procura
di Napoli. Sta cercando un risarcimento. Ma Federazione e Covisoc
non hanno commesso alcuna irregolarita' visto che c'era il documento
ufficiale di una istituzione statale". Poi una battuta sul
Reggina-Lazio citato spesso da Lotito a sua difesa. "Lotito
ci tira in ballo strumentalmente - conclude Foti - Non accadde assolutamente
nulla, se non qualche screzio tra Martino, ex ds della Reggina e
in quel momento ds della Lazio, e alcuni addetti allo stadio. Non
mi va che la Reggina venga sempre tirata in ballo".
Zamparini accusa Galliani che minaccia querele
"La mano dei giudici è stata davvero pesante, forse
troppo. Mi aspetto che la Corte federale non confermi la retrocessione
della Lazio e della Fiorentina, ma solo quella della Juventus, che
stava a capo di quella specie di cupola del calcio". Lo ha
detto il presidente del Palermo, Maurizio Zamparini, commentando
a mente fredda le sentenza della Commissione d'appello federale.
"Il Milan? Deve essere contento di come gli è andata
- ha concluso l'ex vicepresidente della Lega - Un conto è
trovare un operaio con le mani nella marmellata, un conto è
trovarci il presidente della Lega calcio".
Durissima risposta del Milan e di Galliani a Maurizio Zamparini,
con preannuncio di iniziative legali, dopo le dichiarazioni di oggi
dell' ex vicepresidente di Lega e presidente del Palermo. La società
rossonera ha diffuso questo comunicato: "L'A.C. Milan e il
suo Amministratore Delegato Adriano Galliani, preso atto dell'ennesimo
ictus verbale del Signor Maurizio Zamparini e dunque delle affermazioni
di inaudita falsità, arbitrarietà e gravità
dallo stesso diffuse, comunicano che procederanno senza indugio
nei confronti del predetto soggetto nelle sedi competenti".
Cellino non replica a Zamparini
19/07 "Nel prossimo campionato ci saranno comunque 20 squadre:
non m'interessa se mancherà qualche big, chi c'é c'é,
chi non c'é non m'interessa. Ci sono 42 squadre in Lega,
ognuna vale lo stesso dal punto di vista sportivo". Lo ha dichiarato
il presidente del Cagliari, Massimo Cellino. Il neo reggente della
Lega Calcio non è voluto entrare nel merito delle sentenze
della Caf e sui ricorsi, così come non ha voluto replicare
al presidente del Palermo, Maurizio Zamparini, che aveva detto che
è assurdo autonominarsi reggente per soli sei giorni. "Mi
sono messo a disposizione dei miei colleghi - ha detto Cellino -
e sto lavorando mantenendo un profilo basso. Per me è un
dovere, un grosso peso. A Zamparini non replico". E allora
parla del suo Cagliari. Ha preso un giovane allenatore di cui si
dice un gran bene, Giampaolo; ha confermato Suazo e acquistato sei
giocatori. Vuole fare le cose in grande, allora? Ma non doveva lasciare?
"Amo questa squadra - ha detto Cellino - e amo la mia città.
Non tutte le società hanno la fortuna di avere il presidente
della propria città. Mi dispiace non avere tanti soldi per
poterli investire sul Cagliari per farlo diventare più competitivo.
Quello che posso fare, faccio. Con tutto il cuore". Sentenze
di "Calciopoli" a parte, che campionato farà il
Cagliari? "Un bel campionato, speriamo di divertirci".
Il presidente della Corte, Sandulli, invita i
club ad accettare i verdetti
19/07 "Bisogna imparare a rassegnarsi a cio' che dicono le
regole. E' proprio il mancato rispetto delle regole che porta alle
cose di cui ci stiamo occupando". In attesa che tra venerdi'
e sabato cominci il processo d'appello a 'calciopoli' della giustizia
sportiva, il presidente della Corte Federale Piero Sandulli ha invitato
club e tesserati condannati in primo grado ad accettare i verdetti
che sono attesi per la serata di martedi' prossimo. Un invito che
con ogni probabilita' non verra' accolto dai soggetti interessati
dalle sentenze della Caf che, salvo clamorosi rovesciamenti da parte
della Corte, sono gia' pronti a ricorrere al Tar e al Consiglio
di Stato, anche se, come ha ricordato Sandulli "la legge 280
del 2003 non permette di ricorrere al giudice ordinario o amministrativo".
Presentati i ricorsi alla Corte, Juventus (oggi alcune indiscrezioni
la vorrebbero in vendita, anche se la Fiat ha smentito), Fiorentina,
Lazio e Milan si avvicinano ai nuovi verdetti con stati d'animo
piuttosto accesi. L'ex presidente della Juventus, in un'intervista
a "Repubblica", ha detto che i bianconeri "meritano
uno sconto di pena. Le sanzioni comminate al club sono in palese
contraddizione con le motivazioni che invece sono molto equilibrate.
La serie B con trenta punti di penalizzazione - ha aggiunto Grande
Stevens - e' di fatto una serie C. Per la societa' significa due
anni lontano dalla serie A e dalle coppe". Parole equilibrate,
come quelle contenute nel comunicato con il quale sul proprio sito
ufficiale poco dopo le 15, il Milan ha spiegato di aver "svolto
la propria difesa con tutta la necessaria efficacia e, ribadita
ancora una volta la propria piena correttezza, confida che la verita'
sui fatti e sulla linearita' dei comportamenti emerga appieno nel
procedimento d'appello davanti alla Corte Federale". Rivolgendosi
ai propri tifosi, il club di via Turati ha poi "invitato i
propri sostenitori a nutrire fiducia e ad attendere con serenita'
l'esito del processo". Tutto un altro tono un'ora e mezza dopo,
quando lo stesso Milan ha risposto in maniera piccata al presidente
del Palermo, Maurizio Zamparini, reo di aver rilasciato alcune dichiarazioni
sulla posizione dei rossoneri ("Al Milan e' andata fin troppo
bene. Un conto e' trovare un operaio con le mani nella marmellata,
un conto e' trovarci il presidente della Lega calcio"). Immediata
e' stata la risposta del club milanese, che "ha preso atto
dell'ennesimo ictus verbale di Zamparini e delle affermazioni di
inaudita falsita', arbitrarieta' e gravita' dallo stesso diffuse".
Il presidente del Palermo ha avuto modo di precisare che stava cercando
di "mettersi in contatto direttamente con Galliani per chiarire
questa situazione", ma e' evidente come la tensione stia salendo
di ora in ora. Intanto, la polemica su "calciopoli" e'
approdata anche in Parlamento, con il Presidente dei deputati di
An, Ignazio La Russa, che ha sollevato dubbi sull'opportunita' che
"il dottor Carlo Malinconico, nella sua veste di segretario
generale della Presidenza del Consiglio, continui anche ad essere
componente della corte Federale che dovra' decidere sui ricorsi
presentati dai club di calcio condannati in primo grado dalla giustizia
sportiva". Immediata e' arrivata la nota con la quale Palazzo
Chigi ha annunciato che Malinconico aveva gia' inviato al Commissario
Straordinario della Federcalcio Guido Rossi la sua lettera di dimissioni
dalla Corte Federale della stessa Federcalcio.
La Corte al completo anche senza il prof. Malinconico
19/07 Le dimissioni del professor Carlo Malinconico, segretario
generale di Palazzo Chigi, non fermeranno il lavoro della Corte
federale della Federcalcio che, da venerdi', con l'acquisizione,
la preparazione degli atti e del dibattimento, dara' inizio al processo
d'appello sullo scandalo che ha sconvolto il calcio. La Corte federale,
in realta', si mettera' al lavoro sabato mattina nei locali dell'Hotel
Parco dei Principi di Roma, non distanti dalla sede della federcalcio
in via Allegri. Entro domani le parti terze interessate (Messina,
Lecce, Treviso, Brescia, Bologna e Arezzo), e gia' presenti al processo
di primo grado che si e' concluso venerdi' sera con le sentenze
della Caf, dovranno preparare le controdeduzioni rispetto agli appelli
dei club coinvolti. La Corte ribadisce che anche senza Carlo Malinconico,
il collegio dei giudici deve essere considerato completo. Mentre
negli ambienti vicini alla federazione alla rinuncia del segretario
generale di Palazzo Chigi viene data una doppia lettura: ''dispiacere''
per la perdita di una personalita' di rilievo, come testimonia il
ruolo che riveste, ma allo stesso tempo garanzia contro rischi di
strumentalizzazioni. Il collegio giudicante dell'organo d'appello
della Figc resta quindi composto dal presidente Pietro Sandulli,
da Salvatore Catalano, Mario Sanino, Mario Serio e Silvio Traversa.
Fino a una sessantina di giorni addietro ne faceva parte anche Alessandro
Pajno, che lascio' dopo essere stato nominato sottosegretario agli
Interni del governo Prodi. Le dimissioni di Malinconico hanno suscitato
la reazione del mondo politico. Il presidente dei deputati di An,
Ignazio La Russa, afferma di essere ''lieto nell'apprendere della
decisione del professor Malinconico''. ''Evidentemente - aggiunge
- il mio appello ha fatto si' che Malinconico potesse annunciare
la sua decisione che fino ad ora era nota a nessuno, tanto che diversi
quotidiani ancora stamattina, lo riportavano tra i giudici destinati
a prendere le decisioni finali su calciopoli''.
Ruperto riconosce il gran lavoro di Palazzi
19/07 "Abbiamo fatto tutti il nostro dovere. Nei diversi ruoli.
Ho apprezzato e ammirato il lavoro del procuratore federale Stefano
Palazzi. Anche i legali hanno fatto la loro parte". Cosi' Cesare
Ruperto, in un'intervista alla "Gazzetta dello Sport",
commenta il processo di primo grado sullo scandalo calciopoli che
ha visto la Commissione d'appello federale da lui presieduta nel
ruolo di giudice. Le sentenze hanno fatto discutere ma "le
critiche - avverte Ruperto - sono un dazio che tutti debbono sopportare.
Figurarsi poi un giudice". A Cossiga, che lo ha attaccato,
non vuole replicare, e fa i suoi auguri di buon lavoro al presidente
della Corte Federale Sandulli. "Valutera' una sentenza che
e' stata fatta con purezza - continua Ruperto - La sentenza scaturisce
dalla serenita' d'animo. La possibilita' di sbagliare, di aver fatto
qualche errore? Ci puo' stare. Sbagliare si puo'. Va capito pure
chi critica e chi si lamenta di quello che ritiene un errore. Tutto
e' relativo". Poi una battuta sulla penalizzazione al Milan
che pero' non impedisce ai rossoneri di partecipare alla prossima
coppa Uefa. "Non siamo mica matematici - aggiunge Ruperto -
Non facciamo calcoli ma ragioniamo secondo la bilancia della legge
e della gradualita' delle sanzioni".
Sandulli: “La Uefa non ci interessa. Prenderemo
il tempo necessario”
19/07 Cesare Ruperto, da cui ha ricevuto il pesante testimone,
la cyclette l'aveva voluta pure all'Olimpico, per sgranchire le
gambe nelle pause della lunga camera di consiglio; lui il tapis
roulant nuovo di zecca, regalo della moglie per l'onomastico, non
ha neppure visto come si monta. Piero Sandulli di tempo non ne ha
mai avuto molto, adesso meno che mai. Da sabato infatti il professore
romano ma di origini avellinesi, e una casa tutta declinata al femminile
(moglie e quattro figlie) sarà il giudice che scriverà
la sentenza d'appello di calciopoli, ma già da qualche giorno
sta facendo gli 'straordinari' serali per leggersi tutte le carte
dei ricorsi e arrivare al via senza aver tralasciato alcun particolare.
"E pensare che con l'atletica ci sapevo fare, ho corso anche
con Mennea. Certo quando io arrivavo lui era già a fare la
doccia... - scherza l'avvocato romano, 52 anni lo scorso 10 marzo
- Adesso non ho più il tempo, ma sono tornato a giocare a
calcetto e lo farò anche domani. Questione di scaramanzia".
L'incarico ricevuto dopo l'autosospensione di Pasquale De Lise è
di quelli impegnativi, ma Sandulli ha le idee chiare. Intanto quella
della Corte federale non dovrà essere una corsa folle per
arrivare in tempo con il limite imposto dall'Uefa: "Se ci riusciremo
tanto meglio. Il termine vale per la Figc, a noi interessa arrivare
ad accertare la verità". Con un lavoro che il professore,
docente di diritto processuale e civile, un trascorso come assessore
ai diritti giuridici e informatici del comune di Roma nella prima
metà degli anni novanta, vuole fare collegialmente con l'intera
commissione. Partendo ovviamente dalla sentenza di primo grado,
della quale, senza entrare nel merito, dice che ha rispettato tutti.
"Si è garantito il diritto alla difesa e al contraddittorio.
E' stato un giusto processo, anche se sarebbe meglio chiamarlo arbitrato".
Sandulli chiarisce che "chiunque è chiamato a giudicare
non é contento di emettere sentenze di condanna", ma
è vero pure che "la sanzione serve per recuperare la
credibilità. Dove c'é una lesione, ci deve essere
una sanzione". La nuova maratona processuale parte alle 9 di
sabato: quattro ore di mattina e quattro di pomeriggio, subito la
prima camera di consiglio per le richieste delle difese. "Bisogna
dimostrare l'efficacia delle prove" sottolinea il professore.
Certo alla Corte servirà meno tempo della Caf: si parte dalla
sentenza già scritta che "noi esamineremo con la massima
serenità". E risponde con il sorriso a chi ha sollevato
una possibile incompatibilità del suo ruolo visto che dovrà
giudicare anche la sorte della Lazio, club difeso tanti anni fa,
e per la partecipazione nella Polisportiva biancoceleste. "Ho
difeso la Lazio nel 1986, sono passati venti anni... - dice - Questo
è un paese in cui si inseguono i conflitti di interessi per
non vedere quelli che ci sono realmente". Ruperto lo ha incontrato
alla festa di un collega, ma il passaggio di consegne è racchiuso
in quelle 154 pagine con verdetti e motivazioni. Le regole ci sono
e vanno rispettate: le difese provano a smontare la sentenza di
condanna dicendo che se sono stati assolti gli arbitri come è
stato commesso l'illecito. Ma per la giustizia sportiva basta averlo
tentato, anche solo ipotizzato: in fondo anche la Lazio fu penalizzata
con nove punti proprio vent'anni fa e per una partita che aveva
pure perso. Insomma aria di colpi di spugna non ce n'é. Quanto
al possibile ricorso al Tar, potranno farlo in tanti, ma secondo
Sandulli sarà del tutto inutile. "Per la legge 280 del
2003 non è possibile. La norma è chiara, ci si può
andare , ma si avrà un responso di inammissibilità".
I cinque membri del collegio presieduto dal professore di certo
non perderanno tempo: nessuno svago, poche pause, il tempo servirà
per arrivare a una sentenza giusta in tempi non biblici, anche se
Sandulli ci tiene a dire che "l'assioma velocità-parzialità
non sta scritto da nessuna parte". Insomma la corte d'appello
federale si prenderà il tempo necessario e chiuso il dibattimento
via dai riflettori. Per questo la camera di consiglio si farà
probabilmente fuori dall'hotel, per evitare anche le attese proteste
dei tifosi. In nome della serenità e della verità.
Gli incolpati invocano la giustizia, la piazza è pronta a
dare battaglia.
Ricorsi al TAR: cosa prevede la legge
19/07 "Il ricorso al Tar, potranno farlo in tanti, ma sarà
del tutto inutile. Per la legge 280 del 2003 non è possibile.
La norma è chiara, ci si può andare, ma si avrà
un responso di inammissibilità". Così si è
espresso stamani, sulla base delle norme che regolano la materia,
il presidente della corte federale Piero Sandulli. In base all'articolo
3 della legge 280 del 2003, varata proprio per tutelare l'autonomia
dell' ordinamento giuridico sportivo, la terza sezione del Tribunale
amministrativo regionale (Tar) del Lazio, è competente in
effetti su qualsiasi controversia relativa a provvedimenti emanati
dall'ordinamento sportivo, che non sia riservata agli organi della
giustizia sportiva. Dunque nel caso del processo su calciopoli,
la controversia dovrebbe essere riservata solo agli organi di giustizia
sportiva. Contro la decisione del Tar si può fare ricorso
immediatamente al Consiglio di Stato. Il Tar, sempre secondo la
280, non può entrare nel merito del provvedimento sportivo,
ma giudica in base alle ripercussioni che il provvedimento ha avuto
per la società o il dirigente. Comunque, proprio per l'eventualità
di ricorsi, sia il Tar sia il Consiglio di Stato hanno già
convocato le loro sedute rispettivamente per il 7 e il 12 agosto.
Anche secondo il presidente del Tar del Lazio Pasquale De Lise,
la materia del processo su calciopoli è disciplinata dal
diritto sportivo e, di conseguenza, è di competenza della
giustizia sportiva. Ma l'ex presidente della Corte Federale (ha
lasciato per evitare il minimo sospetto di incompatibilità
anche se non è la sua sezione del Tar che si occuperebbe
dei ricorsi) lascia aperto uno spiraglio: le sentenze che usciranno
dalla camera di consiglio, infatti, incideranno, in fatto e in diritto,
sullo status delle persone, sia fisiche che giuridiche. Sulla vicenda
Calciopoli, inoltre, c'é un procedimento penale ancora in
corso. Tutti motivi validi per giustificare ricorsi al Tar. Come
lo scorso anno, quindi, per la formulazione dei calendari bisognerà
comunque aspettare il pronunciamento degli organi della giustizia
amministrativa.
Scudetto all’Inter: al lavoro una commissione
apposita
19/07 Una mini-commissione, composta da tre elementi, da domani
(o al massimo da dopodomani) sarà al lavoro per studiare
la possibilità e le modalità tecnico-regolamentari
che porterebbero all'assegnazione dello scudetto della passata stagione.
Il gruppo di lavoro sarà composto da un rappresentante della
Figc, da uno della Lega calcio e da uno dell'Uefa. L'organismo europeo
potrebbe affidare l'incarico a Gerhard Aigner, che per oltre un
decennio ha ricoperto la carica di segretario generale e che più
di ogni altro conosce storia, regolamenti e norme. Il mini-gruppo
di lavoro sarà chiamato, inoltre, a individuare precedenti
al caso della Juventus, che in un colpo solo si è vista scucire
dalle maglie due scudetti (uno revocato); in particolare l'ultimo,
dopo la sentenza della Caf, risulta non assegnato, dunque in cerca
di una squadra che abbia il diritto a cucirselo sulle maglie. Il
ruolo della mini-commissione di studio sarà squisitamente
consuntivo, alla fine toccherà comunque al commissario straordinario
della Federcalcio, Guido Rossi, decidere se e come assegnare lo
scudetto dell'ultima stagione agonistica. Il titolo italiano potrebbe
andare all'Inter che risulta prima in classifica dopo le penalizzazioni
rimediate da Juventus e Milan. Nulla è stato deciso, infine,
sul nome del possibile - ma ormai sempre più probabile -
sostituto di Claudio Gentile, alla guida della Nazionale azzurra
Under 21. Stanno salendo le quaotazioni dell'ex interista, e oggi
commentatore di Sky, Beppe Bergomi, ma non sono arrivate né
conferme e neppure smentite. Donadoni, infine, dovrebbe avere al
proprio fianco in qualità di secondo nella nazionale maggiore
l'ex centrocampista Mario Bortolazzi, suo ex compagno di squadra
nel primo Milan di Arrigo Sacchi.
"Se a un certo punto si stila una classifica dello scorso campionato,
ci sarà pur sempre una squadra al primo posto. Se questa
fosse l'Inter, che si cucia pure lo scudetto sulle maglie. Un conto
è conquistare lo scudetto sul campo, un altro è vederselo
assegnare a tavolino. Quello scudetto, se fossi in Moratti, non
lo prenderei proprio" Ha detto Maurizio Zamparini, commentando
la possibile assegnazione del titolo di campione d'Italia alla società
nerazzurra, dopo la retrocessione inflitta dalla Caf alla Juventus
Nuovi scenari e opportunità per i calciatori
disoccupati
19/07 Calciopoli sta stravolgendo in Italia il mondo del pallone
e conseguentemente anche le attese e le prospettive fra i giocatori,
soprattutto quelli attualmente senza contratto: lo fanno capire
i partecipanti al tradizionale raduno organizzato dall'Aic a Coverciano,
iniziato oggi e che si concludera' il 5 agosto. Gli iscritti sono
una sessantina, la maggioranza proviene dalla C2 (30) e dalla C1
(fra questi Luis Oliveira, 37 anni, che l'anno scorso ha giocato
a Lucca e Vanni Pessotto, 32 anni, ex Spezia, fratello di Gianluca),
quindi una decina dalla B come Jonathan Binotto e Massimo Borgobello
entrambi ex Triestina. Il piu' giovane e' il ventiduenne Christian
Paoletti (Sansovino, C2). C'e' poi un giocatore che viene dalla
D e un altro, piuttosto famoso, dal calcio inglese: Lorenzo Amoruso,
35 anni, ultima stagione nel Blackburn Rovers, ex Fiorentina ma
soprattutto ex capitano e leader dei Glasgow Rangers con cui ha
vinto tre scudetti, 4 Coppe di Scozia e 4 Coppe di Lega. ''Cerco
una squadra dove chiudere la carriera divertendomi, l'ingaggio per
fortuna non e' un problema - dice Amoruso - per me contano la solidita'
e la serieta' della societa'. Con questi scandali adesso s'avverte
molta piu' incertezza: non parlo tanto per me che sono a fine carriera
bensi' dei colleghi piu' giovani. Calciopoli rischia di condizionare
tutto: molti club di A e B non sanno in quale categoria giocheranno,
il mercato e' fermo, di liquidita' ce ne e' poca''. In compenso
c'e' molta preoccupazione e non lo nasconde Stefano Guidoni, ex
attaccante della Cremonese: ''Calciopoli sta congelando gli affari
e gli effetti si avvertono. Oggi poi la cosa piu' difficile non
e' trovare un ingaggio ma una societa' che lo garantisca per davvero''.
Lo conferma anche Moreno Torricelli, a Coverciano non per trovare
squadra (ha smesso da un anno) ma per ottenere a fine corso il patentino
di base: ''Dagli scandali il calcio potra' uscirne rilanciato ma
nell'attesa predomina l'incertezza, molti club avrebbero bisogno
di rinforzare gli organici ma non si muovono perche' fatte poche
eccezioni ci sono pochi soldi, poca voglia di spenderli e perche'
gli scenari sono confusi''. Biagio Savarese, responsabile del raduno
e uno dei sei allenatori, prova a infondere fiducia: ''L'esperienza
insegna che alla fine di questo raduno il 100% dei giocatori trovano
un contratto. Certo la situazione non e' fra le piu' facili e Calciopoli
finira' per provocare un ulteriore ridimensionamento: questo portera'
i giocatori, dopo un'epoca in cui si chiedevano e si ottenevano
altissimi ingaggi, a fare richieste piu' in linea con l'attuale
momento e a privilegiare quei club che magari offrono di meno ma
garantiscono stipendi puntuali e rispetto dei contratti''. Intanto
per favorire occasioni di mercato la Rappresentativa Aic disputera'
nelle prossime settimane una serie di amichevoli non piu' contro
squadre di A e B, come in passato, ma contro formazioni di C1 e
C2.
Petruccioli (RAI) “Va ridiscussa la materia
dei diritti TV”
19/07 La Rai ha inviato una lettera cautelare alla Juventus per
chiedere di discutere del recente accordo stipulato con la squadra
bianconera per lo sfruttamento delle immagini d'archivio e dei diritti
futuri, nel caso in cui ci fossero ricadute legate allo scandalo
calcio e alle sentenze della corte federale. Lo ha spiegato il presidente
della tv pubblica, Claudio Petruccioli, a margine della presentazione
della 58/a edizione del Prix Italia. "La situazione è
molto complicata. Abbiamo stipulato un accordo con la Juve - ha
ricordato Petruccioli - che riteniamo possa fare da pilota anche
per altre squadre, per lo sfruttamento delle immagini di archivio
e dei diritti futuri, che prevede anche forme di collaborazione
commerciale. Abbiamo mandato una lettera cautelare proprio per spiegare
che, se a nostro avviso ci dovessero essere ricadute sugli accordi
presi, chiediamo di discuterne". Tra i punti dell' intesa,
anche la realizzazione di uno Juve Channel e di una fiction sulla
storia della Vecchia Signora. Più in generale, Petruccioli
ha ricordato che quella dei diritti tv, alla luce delle ultime vicende,
è "una materia fluida. Per esempio, abbiamo acquisito
i diritti della Champions League, ma ora le squadre che parteciperanno
non saranno più quelle previste. C'é da rimettere
a fuoco l'obiettivo che, per ipermetropia o per miopia, ma sicuramente
non per colpa nostra, é andato fuori fuoco. E' ovvio - ha
sottolineato il presidente Rai - che in questo mese c'é da
lavorare". In ogni caso, ha detto, "la Champions resta
comunque un grande evento e in quanto tale sarà in palinsesto".
Un altro settore di interesse per Viale Mazzini è la serie
B, per la quale la Rai ha gli highlights in chiaro per altre due
stagioni e i diritti per le partite del sabato: molto dipenderà,
comunque, dalle decisioni della Lega in merito alla collocazione
degli incontri.
Cossiga insiste “Perché non pagare
Rossi?”
Il ministro dello Sport "non ritiene opportuno attribuire"
al commissario della Figc Guido Rossi "un'indennità,
calcolata sulla media delle parcelle da lui percepite nell'ultimo
biennio, compresa quella liquidatagli dalla ABN Ambro e da UNIPOL
per il recente trasferimento di banche da azionisti italiani ad
azionisti esteri i cui interessi egli tutelava?". E' quanto
chiede il senatore a vita Francesco Cossiga in una interpellanza
al Senato. Il senatore a vita spiega che la sua iniziativa nasce
dalla presa d'atto che, "contrariamente alle informazioni che
mi erano state fornite, il commissario straordinario della Figc,
Prof. Avv. Guido Rossi, non percepisce alcun emolumento in questa
sua carica". Per questo, Cossiga vuole sapere "se si possa
mai ritenere giusto che un così grande professionista venga
privato di altissimi introiti professionali per svolgere un servizio
a favore dello sport nazionale"
De Santis “Condannato per una partita senza
illecito”
19/07 "Sono stato condannato a 4 anni e 6 mesi di inibizione
per una partita, Lecce-Parma, che dal punto di vista arbitrale non
presenta nessun illecito". Queste le parole rilasciate da Massimo
De Santis ai microfoni di SkyTg24, nell'anticipazione di un'intervista
che andra' in onda alle 14.35. "E' una situazione che a me
ed altri colleghi ha stravolto la vita - continua - Mi chiedo, quando
tutto sara' chiarito, quando si dimostrera' che eravamo estranei,
chi ci ridara' quello che abbiamo perso, la serenita' che ci hanno
tolto?".
I legali di Paparesta chiedono un giudizio definitivo
19/07 Gli avvocati Pellegrino e Gironda hanno depositato in Corte
Federale per Paparesta sia il reclamo avverso la decisione della
CAF sia il ricorso contro il procedimento aperto dalla Procura arbitrale
sugli stessi fatti oggetto del maxiprocesso con la relativa sospensione
disposta dall'AIA lo scorso 4 luglio. "Sia nel reclamo che
nel ricorso - spiegano gli avvocati in un comunicato - si chiede
che venga sancito come sulla base del principio di connessione stabilito
dalla CAF, non vi possa essere una duplicazione dei procedimenti".
"Ferma restando la riconosciuta serenità e imparzialità
degli organi arbitrali hanno dedotto Pellegrino e Gironda i procedimenti
non possono essere duplicati in quanto Paparesta è stato
giudicato dalla CAF e ora dalla Corte Federale sia come tesserato
che come arbitro. La CAF infatti ha stabilito un principio di connessione
per attrazione, nel senso che il maxi processo coinvolgendo anche
dirigenti federali ha spostato sulla CAF le competenze disciplinari
in ordine a tutte le condotte indagate da Borrelli e poi valutate
da Palazzi e dai giudici federali, attraendo quindi a sé
le competenze che in via ordinaria sono dell'AIA. Pertanto la duplicazione
del procedimento da parte dell'AIA costituirebbe violazione del
principio del ne bis in idem oltre che disconoscimento del superiore
ruolo della giustizia federale". "Abbiamo chiesto quindi
- concludono i legali - che la Corte Federale dichiari espressamente
tali principi e vi sia una unica possibile sanzione, scontata la
quale Paparesta deve e può tornare ad arbitrare. Non giova
del resto a nessuno mantenere per gli stessi fatti già oggetto
di approfondita indagine da parte di Borrelli e degli organi federali,
un clima di incertezza e delegittimazione sul sistema arbitrale".
Gentile “Aspetto che qualcuno mi chiami”
19/07 "Sto aspettando che qualcuno mi chiami per farmi sapere
qualcosa. Mi hanno detto di aspettare e io aspetto". Con queste
parole Claudio Gentile, il cui contratto come allenatore dell'under
21 è scaduto il 30 giugno scorso, ha precisato di non conoscere
ancora quale sia il suo futuro nello staff tecnico della nazionale.
Durante la presentazione di ieri del ct azzurro Roberto Donadoni,
lo stesso commissario della federcalcio Guido Rossi aveva preso
tempo sulla questione Gentile: "E' ancora il tecnico dell'Under
21, ma la questione non è stata ancora esaminata. Quando
lo sarà ve lo faremo sapere, come sempre con la massima trasparenza",
ha detto indicando inoltre come l'ex tecnico del Livorno si occuperà
anche della riunificazione delle componenti del calcio sotto la
nazionale. Se non dovesse essere rinnovato il rapporto con Gentile,
i nomi più gettonati per la sua successione sembrano quelli
di Tassotti, Ferrara e Bergomi, con quest'ultimo favorito sugli
altri due. La decisione dovrebbe arrivare nei prossimi giorni. Gli
impegni ufficiali della nazionale under 21 partiranno dal prossimo
settembre con le qualificazioni ai campionati europei di categoria:
martedì 5 settembre, gli azzurrini incontreranno infatti
l'Austria allo stadio Morgagni di Forlì.
Servizi precedenti
18/07:
Parte l’appello. Sabato la prima camera
di consiglio. Presentati tutti i ricorsi.
Foti (Reggina) “Sulla 2a inchiesta solo chiacchiere”.
Cellino presidente di Lega fino al 26. Matarrese
“Prima gli uomini e poi le regole”. Difesa
Juve: Pene sproporzionate. Donadoni prende servizio come
CT. La Uefa respinge la richiesta dell’Empoli
17/07:
La Corte Federale è pronta.
Sabato l’appello. Palazzi si oppone alle sentenze di primo
grado. Ulivieri: “La legge sportiva è chiarissima”.
I francesi vogliono i posti Champions League
delle italiane. Il Presidente dell’Empoli
scrive a Rossi e alla Melandri per la Uefa. Moggi
su Repubblica “Il mostro non sono io”. I tifosi
di Firenze occupano per due volte la stazione. Pessotto
fuori pericolo incontra le figliole: “Sono felicissimo”
16/07:
Cecchi Gori “I veri capi sono Carraro,
Giraudo e Galliani”. Ora spazio ai ricorsi.
A rischio il via dei campionati. Ministro Melandri “Le
sentenze vanno rispettate. A giorni le regole sul diritto TV”.
I legali della Juve pronti con il ricorso.
La difesa della Lazio è convinta di
smontare la tesi della CAF.
15/07:
Parte la seconda tranche dell’inchiesta,
in arrivo i deferimenti. Corbelli: “Si
indaghi sul ripescaggio della Fiorentina”. Della Valle
“La nostra strategia non cambia”. Mazzarri
(Reggina) “Non siamo coinvolti. Salvezza ottenuta sul campo”.
Le difese affilano le armi. Capezzone
(RNP) “Mano leggera dei giudici per il Milan”. Il
presidente della Juve più sereno, a rischio 500 ml di contratti
e Dechamp accetat la sfida. Lotito pronto a tutto. L’Empoli
chiede la licenza Uefa. Zeman “Ora c’è da sperare
che le irregolarità non si ripetano”. Prima
operazione di Guido Rossi: Viterbese ammessa in C2
14/07
Sentenza choc: Juve
in B a -30, Milan in A (-15) senza Champions, Lazio (-7)
e Fiorentina (-12) in B. Tolti due scudetti alla Juve. Come
saranno i prossimi campionati di A e B. Le
reazioni di Juve, Milan, Fiorentina e Lazio. Le richieste
dell'accusa e il dispositivo emesso. Disordini a Firenze. Alla
procura di Torino indagini aperte
13/07:
Aspettando la sentenza l'AIA da piazza pulita:
fuori nove arbitri, tra di loro anche Dattilo. Protesta
il sindaco di Gioiosa. Il Tribunale di Roma respinge il fallimento
della Fiorentina di Cecchi Gori : “Amarezza per il danno subito”.
Berlusconi attacca tutti. Borrelli
“Berlusconi? Non mi aspetto che parli a mio favore”.
Rossi “Non mi interessa ciò che dice
Berlusconi”. Moggi si difende “La
vittima era la Juve”. Il giovane Donadoni sostituisce
Lippi alla guida della Nazionale. Lenti miglioramenti
per Pessotto, visitato oggi da Buffon, Ferrara, Legrottaglie e Conte.
12/07:
Rossi “Il calcio è seriamente
malato, sentenze eque ma nessuna amnistia. Alla Uefa basta la sentenza
di primo grado. Illeciti impensabili”. Ministro
Melandri “Ne usciremo a testa alta.Il calcio locomotiva dello
sport italiano”. Borrelli riprende gli interrogatori.
Tutti contro l’amnistia. Lippi lascia
la nazionale da signore. Non ha digerito le polemiche ad inizio
mondiali. Donadoni probabile successore. Gigi
Riva “Lippi un grande uomo”. Petrucci
“Revisione della legge 91 per voltare pagina”. Tombolini
e Rosetti ascoltati dall’Ufficio indagini. Lippi visita
Pessotto “L’ho trovato bene”. Condizioni stazionarie.
11/07:
Slitta a venerdì la sentenza della
CAF. La UEFA detta i tempi e prova a dare
una mano. Entro il 25 la lista dei clubs e aggiunge "Chi
ricorre al TAR è fuori dalla Uefa". Mediaset
non paga, la Lega fa la voce grossa. Consegnta
a Rossi la bozza del regolamento per i procuratori.In Parlamento
spunta l’indulto. Rivera contro l’amnistia
“Si rispetti la legge”. Riva “La Figc?
Adesso non esiste”. Cannavaro porta
la coppa a Pessotto tra lacrime e sorrisi.
09/07:
Martedì o mercoledì le sentenze
in diretta. Rizzo “Nessuna amnistia”.
In lieve recupero le condizioni di Pessotto
08/07:
La CAF in camera di consiglio. C’è
attesa per le sentenze. Le intercettazioni in onda su radio
e tv. Avv. Taormina “Il migliore è
Ruperto. Giustizia verrà fatta”. Mediaset
non paga i diritti degli highlights di serie A. Dichiarazione
bipartizan di Rizzo e Di Centa “No all’amnistia”.
Il legale della Lazio preannuncia, ancor prima
delle sentenze, il ricorso al TAR. Stazionarie
le condizioni di Pessotto. L’ospedale consiglia di evitare
le visite.
07/07:
Chiuso il dibattimento ora si attende la sentenza.
Mastella chiede clemenza, poi precisa “Nessuna
amnistia”. Ruperto sbotta “Qui si fa sul serio.
Nessuno strozza le difese”. Il legale
di De Santis precisa “Con Moggi nessuna telefonata”
e poi "Sospendere il giudizio". Bertini
“Immagino un futuro da arbitro legale”. Rizzo
(Pdci) “Occorre fare pulizia”. Peggiorano
le condizioni di Pessotto. Febbre e problemi epatici. Stop alle
visite e niente finale in tv.
06/07:
Continuano le difese: Il Milan contrattacca
e la Lazio si proclama innocente. Il Milan
scarica Meani e la Fiorentina decide di non parlare. Folena
“Ridicolo parlare di processo sommario”. Il
legale di Carraro “Ha difeso le istituzioni, va prosciolto”.
Il Legale di Messina “pieno proscioglimento”.
Siparietto di Ruperto. Pessotto stabile. Al
suo capezzale arriva Boniperti. I medici “Tappe normali del
decorso”.
05/07
Ruperto tiene tutti a posto: “Ora veniamo
al sodo”. E’ il turno delle difese:
La Juve chiede esplicitamente la B. Lotito e Della Valle no. Ministro
Melandri “Nessun complotto politico. I successi non cancellano
scandali”. Rossi “La giustizia
farà il suo corso”. Da Carraro
a Lotito le difese danno il meglio di se. Pessotto
vuol vedere la finale. Conte gli porta la notizia. Condizioni stazionarie.
04/07
Richieste pesanti di Palazzi: Juve in C, Milan
Fiorentina e Lazio in B, fuori dirigenti e arbitri coinvolti. Ruperto
“Non ci sono tempi predeterminati”. Reazioni
di Mazzini. Berlusconi, De Sisti, De Santis, Pairetto, Paparesta,
Tagliavento, Ingargiola, Galliani, Chiamparino. Addio
ad una generazione di arbitri. Leggero peggioramento
per Pessotto, ma i medici sono ottimisti. Capello lo va a trovare.
03/07
Pugno duro della CAF: respinte tutte le eccezioni.
I nove punti dell’ordinanza di Ruperto.
I legali chiedono di escludere le intercettazioni ma Palazzi
ribadisce la loro validità. Si apre
il mercato, Borrelli invoca il rispetto delle regole. Stabili
le condizioni di Pessotto. In visita la madre e anche Nedved.
02/07:
Si parte, pronti per il maxiprocesso al calcio.
Avvocati all’attacco. Pessotto
migliora. I medici ottimisti. Montero torna
dall’Uruguay per il suo amico Pessotto.
01/07:
Il Presidente della corte federale, De Lise,
si autosospende. Week end tranquillo prima
del maxiprocesso. Pessotto migliora, apre gli occhi e riconosce
le persone. La moglie “Sono
più sollevata”. A Torino la giornata
dell’orgoglio bianconero, in 20.000 in corteo. Secondo
un indagine Moggi colpevole del calciopoli e Del Piero con Elkann
fautori della rinascita della Juve
30/06
Secondo i legali di Bergamo e Pairetto, intercettazioni
inutilizzabili nel processo. Entro il 26 luglio
il nuovo presidente di Lega (che non sarà un presidente di
club) e nuove regole. La Lazio contesta la nomina di Rossi.
Si affilano le armi per il processo.
Galliani assicura “Tutti i club di A e B sono in regola”.
Il rinvio non preoccupa la UEFA. Cellino:
I dirigenti abbiano diritto a difendersi. Quadro
clinico grave per Pessotto, ma lui resiste.
29/06:
Il processo al calcio parte ma viene rinviato
a lunedì. Si inseriscono cinque club. Ministro
Melandri “Nessuna amnistia, dal processo mi aspetto giustizia.
Moggi doveva presentarsi”. Il Codacons chiede la diretta
TV del processo. Quattro club a rischio.
Rossi: “Nessuna sorpresa, tempi rispettati”. Le
memorie difensive e le istanze dei club. Dattilo:
“Dopo la gogna nessuno parla della mia estraneità”.
Parte la nuova Juve. Per
Pessotto un cauto ottimismo
28/06
Parte il maxiprocesso su ‘calciopoli’.
Borrelli “Nessuno screzio con Palazzi.
Spero tempi rapidi per il processo”. Delio Rossi “Il
processo non cambierà il giudizio dei tifosi”. Aliberti
“La Covisoc un sistema truccato”. Foti “La
Reggina indipendente da Juve e Moggi”. Gazzoni
pronto a costituirsi parte civile. De Santis
vuole denunciare Ancelotti. Migliora lievemente
Pessotto. La moglie chiede rispetto. L’Antitrust
diffida Mediaset per i diritti TV “Solo sul digitale terrestre”
27/06
Ripartita a pieni giri l’indagine di
Borrelli. Cellino batte i pugni. Moggi in TV attacca Carraro e le
lobby del pallone. Moratti chiede trasparenza.
Perquisita la sede del Sora. Pessotto
vola giù dall’abbaino della sede della Juve: è
gravissimo. L’anno più nero della Juve. Baldini
“Sostituire anche Palazzi”. La
Commissione cultura della Camera vara il programma di indagine.
GEA: A Roma le audizioni di Capello e Giraudo
26/06
Riparte l’inchiesta di Borrelli con
le comprimarie, sentito l’Arezzo. Arriva
il processo, i legali della difesa cercano scappatoie. Tronchetti
Provera d’accordo con Moratti “Gli scudetti agli onesti”.
Ancora un mese da presidente di Lega per Galliani.
Piazzola “Indagate su Zeman”. Baldini
“Cambiate le persone in ufficio indagini ma non è cambiato
il giudice Palazzi”. Le memorie di fensive
di Juve, Milan, lazio e Fiorentina
25/06
Moratti “Un colpo di spugna sarebbe
molto grave. Sentenze esemplari o vado all'estero”. Lolli
“Nessun colpo di spugna, le inchieste avanzano”. D’Ambrosio
“No all’amnistia. Lo scandalo è grave”.
Confermate le cene a casa di Giraudo con Pairetto,
Bergamo e Moggi. Bergamo “Meani si interessava per
conto di Galliani”. Carlo Piazzola “Allontanato
dal sistema. Il mondo del calcio deve chiedere scusa a Sensi ”
24/06
Lunedì Borrelli riprende il lavoro.
Nel suo mirino le iscrizioni ai campionati e i diritti TV. Commissario
Rossi “Potrei cambiare il format dei campionati. Vietate le
vendite dei marchi”. Gazzoni (Bologna) “Iscrizioni
fasulle per anni”. Corbelli si costituisce
parte civile contro Carraro e Della Valle. De Santis al contrattacco.
Il Financial Times scettico sulla retrocessione
della Juve. Le conclusioni dell’inchiesta
di Borrelli
23/06
Dopo i deferimenti spazio alla difesa. De
Santis attacca Ancelotti. Abete “Il
mondo del calcio attende giustizia”. Blatter: “In
Italia situazione seria ma Rossi e Borrelli sono preparati”.
Il processo partirà il 29 giugno.
Galliani “Ma quale secessione del calcio”. Della
Valle “Siamo innocenti”. I sociologi
sentenziano: Il calcio un business e non più uno sport
22/06
Scattano i deferimenti. Nel calderone Juve,
Milan, Fiorentina e Lazio. Galliani lascia la Lega. Le
accuse e i nomi. Costituito il collegio giudicante. La
Juve: verificheremo le accuse. La Fiorentina pronta a difendersi.
Berlusconi “Mai avuto vantaggi in campo”.
Garrone “Giorni difficili, ma la Sampdoria
è fuori”. Speculazioni in borsa:
in rialzo i titoli di Lazio, Juve e Milan
21/06
Domani i deferimenti, Di Sebastiano segretario
della FIGC. Ghirelli si dimette. Abete:
Il deferimento dopo le 18 segno di buon senso. Lippi
“Non so niente dei deferimenti”. La Porta (Barça)
“Moggi in Spagna non potrebbe esistere”. Berlusconi:
“Il Milan defraudato”. Perquisita
la sede dello Standard Liegi. Zamparini (Palermo)
“Faremo la Champions League”
20/06
Cominciano i deferimenti, in moto gli avvocati.
I parlamentari scrivono a Rossi “Ora
ripescaggi trasparenti”. Prosegue l’indagine
disciplinare del CSM sui magistrati coinvolti in calciopoli. De
Santis a Matrix racconta la sua verità. Caselli ribatte
a De Santis “Mai parlato di arbitri con lui”. Oriali:
“Gli scudetti revocati non interessano all’Inter”.
Il Ministro Amato ironizza “Mi spiace
che il ‘Toro’ non possa incontrare la Juve”. Gattuso
“Assurdo andare in B per un trapianto di capelli”
19/06
Borrelli chiude l’inchiesta con una
relazione di 180 pagine. Ora tocca a Palazzi “Il
calcio deve rimanere imprevedibile. Il sistema può
guarire”. A rischio la sponsorizzazione
degli arbitri. Quattro arresti per il caso Gaucci. Andreotti
“Qualcuno pagherà dazio”. Zamparini
(Palermo) “Si torni al sorteggio integrale”
18/06
Si tirano le somme. Dal Palazzo fanno sapere
che useranno il pugno di ferro. In attesa
della relazione di Borrelli. Gentile (FI) alla procura di
Napoli “Sentire Pagliuso sulla estromissione del Cosenza”.
Il Genoa va in B, ma Preziosi non festeggia
“Troppa rabbia”. 30 mila tifosi
rossoblu festeggiano la fine di un incubo
17/06
Il difensore Antonaccio denuncia su di un
libro la “realtà oscura” della serie C. “Corruzioni,
compromessi e ricatti”. L'ex Presidente
del Cosenza, Pagliuso, aspetta la chiamata del Procuratore Borrelli
(Video con intervista) anche per la C. Il Procuratore Borrelli
prepara le relazioni. Nella prima tranche
d’inchiesta ci sono Juve, Lazio, Fiorentina, Milan, Samp.
Petrucci “Di amnistia non se ne parla
proprio”
16/06
Ripresi gli interrogatori, sentiti Garrone
e Marotta. Rossi completa la CAF. Processo vicino. Dai
politci tifosi del Torino un no all’amnistia: “Ed ora
restituiteci lo scudetto del 1927” . Dalla CAF alla
Corte Federale rito abbreviato. Stabiliti tempi e modalità
del processo. Secondo Adiconsum falsato il
30% delle partite del campionato 2003/04. La
Fiorentina replica a Preziosi: “La cena con Moggi c’è
stata, ma nessuna festa”. Cellino (Cagliari) “Mi
auguro che tutto sia un grosso errore. Serve una presidenza super-partes”
15/06 Il calabrese Ruperto nominato presidente
della CAF. Pagliuso (Cosenza) “Adeguarsi
allo strapotere Juve dava privilegi”. Chiesta audizione a
Borrelli. Il CSM vieta ai magistrati di occuparsi di giustizia
sportiva. Revocati tutti gli incarichi. Ministro
Melandri “Si va verso la vendita collettiva dei diritti televisivi”.
Rossi “Se Galliani è in conflitto
di interessi non è un mio problema”.
14/06
Il Commissario Rossi nomina Agnolin commissario
dell’Associazione Arbitri. Casarin “L’arbitro
torni ad essere l’uomo misterioso”. L’azzeramento
della CAF è questione di ore. Si va verso la nomina di Ruperto.
Pagliuso chiede la riammissione in serie B
del Cosenza Calcio 1914. Intercettazioni sui
PM. Paparesta si difende: “Carriera stroncata se denunciavo
l’irruzione di Moggi”. Prosegue
l’inchiesta GEA. A Napoli prosegue l’inchiesta
stralcio che riguarda giudici e polizia. La
Juve ricomincia da Cobolli Gigli e Tardelli
13/06
Chiuso il primo filone di indagini. Il
Presidente della Corte d’Appello Federale, Martellino, si
difende. Processo doppio. Si allarga l’inchiesta del
CSM. Mercoledì le decisioni del plenum. Abete
e De Rossi: Nessuna amnistia anche se vinciamo. Buffon
“Bello sudare la maglia per l’Italia”. I
favori della “cupola” alla Lazio. La
Juve riparte voltando pagina in fretta: nuovo Cda.
12/06
Girando da Borrelli “Nessuna gara era
preordinata”. Ascoltato il dipendente
della Federcalcio Galati “Chi si oppone viene vessato”.
Anche la Samp nell’indagine. Blatter
“Trovati i problemi ora si va verso le soluzioni”. La
Lega va verso la riscrittura del regolamento. E poi Galliani,
Sacchi, Di Pietro, Campana, Pescante.
11/06
Una domenica tranquilla. Lunedì Giraudo
da Borrelli. Il Legale di Titomanlio “Nessun
muro di reticenza”. Trezeguet “Aspettiamo la
giustizia sportiva”. Gli sponsor della
Juve ripongono la loro fiducia nella società
10/06
Borrelli si concede una pausa. Il
Presidente Cellino “Rossi chieda consigli ai presidenti onesti”.
Secondo il legale di Lotito il campionato slitta a dicembre. Del
Piero “Spero che per la Juve si risolva nel migliore dei modi”
L’assistente Titomanlio: “Pronti a collaborare”
09/06
Borrelli contro un “muro difensivo concordato”.
Maxi audizione con Meani (Milan): quasi otto ore. Non
esiste alcun super teste. Tre ore di interrogatorio per Carraro
e tre anche per Pieroni. Pirrone replica a
Bergamo: “Io scarso e onesto, lui invece?”. Catricalà
“Presto regole per i procuratori”. Adiconsum
presenta uno studio sugli errori arbitrali dal 2002 al 2004.
Avv. Coppi: “Il Coni potrebbe costituirsi parte civile”
08/06
Bergamo interrogato per nove ore “Fatto
fuori da Pairetto e Lanese”. Per Pairetto sei ore di interrogatorio.
Moggi dice no a Borrelli. Oggi tocca
a Carraro. Della Valle “Non abbiamo
fatto nulla di strano”. L’AIA rigetta il ricorso
di De Santis: non andrà ai mondiali. Galliani
ascoltato per due ore. L’Antitrust collabora con Rossi
07/06
Interrogatori fiume per De Santis e Paparesta.
Borrelli: “Nessun pentito. Entro 10
giorni la relazione alla Procura sportiva”. La Commissione
Cultura della Camera avvierà un indagine. Pirrone:
“Già da tempo denunciavo pressioni”. Gaucci
Jr: “C’è ancora paura della ‘cupola’”
06/06
Borrelli mette sotto torchio gli arbitri.
No Intertoto per il calcio italiano.
E Rossi incassa l’ok di Uefa e Fifa. Corioni:
“Girando la mente, Galliani gli obbediva”. Lazio
e Juve nel mirino di Borrelli. Rossi incontra
Galliani: Nessuna accordo sulla gestione della Lega. Blatter
“Felice della reazione delle autorità italiane”
05/06
Borrelli a tutto campo, vuol vederci chiaro
su tutto. E il Coni ricorre alla Caf per la
sentenza su Agricola per il doping. Mazzarri ascoltato dal
PM di Napoli. Cesare Geronzi ascoltato per
due ore dai PM. L’ex segretaria della CAN, Fazi, non
risponde. Pelè “Spero che la
giustizia punisca tutti”. Blatter “Ci vogliono
arbitri professionisti”
04/06
Borrelli in azione: L'arbitro Pirrone interrogato
per tre ore. Il Milan si ribella: “Una
campagna contro”. Lite in un bar per calciopoli, ci
scappa il morto
03/06
Cannavaro e Trezeguet interrogati dai PM a
Roma. La Procura di Torino vuol riaprire l’inchiesta
sulle designazioni. Undici giorni per rifondare la Juve.
Somma “Non cambia nulla. Moggi resterà
sempre un grande”
02/06
Il procuratore Borrelli pronto per il maxiprocesso.
Ombre sulla partita Udinese-Milan del 2005:
Galliani e Pozzo non ci stanno. Galliani: “Siamo stati
danneggiati”. Il Legale di Moggi replica
a Galliani “Ha letto tutte le intercettazioni?”.
Spalletti in procura a Napoli.
01/06
Il commissario Rossi: “Una situazione
che non pensavo così grave”. Secondo
l’ex vicecapo dell’Ufficio indagini Juve e Fiorentina
in B. Galliani pronto a lasciare. Preziosi
sentito dalla Procura di Napoli. Nevio Scala: “Tutto
deprimente. Con gli azzurri si può andare avanti”.
31/05
Calcio nel caos: Lotito ai PM: “Lazio
pulita”. Il difensore di Moggi: “Il
Milan il vero potere”. I rossoneri "Manovre diversive".
Petrucci “Voltiamo pagina, torniamo a parlare di sport”.
Verdone “Di fronte allo scandalo del
calcio mi vergogno di essere italiano”. Zeman “Io
alla Juve? Non potrei. Ipotesi Baggio? sarebbe solo per immagine”.
29-30/05
Calcio nel caos: Caso Gea,sentito l'arbitro
cosentino Palmieri: “Mai rilasciato interviste”. Lazio
nei guai: aggiotaggio per Lotito. Niente incarichi sportivi per
i magistrati del CSM. Avv. Grassani “Milan in B, ipotesi
per ora non ipotizzabile”. Del Piero
“Orgoglioso di essere juventino”. V.Franza "Ipotesi
A per il Messina". Ieri sentito Della Valle.
28/05
Calcio nel caos: Per Borrelli una settimana
intensa. Bonfrisco “Paparesta fuori
dalle regole”. Gattuso: “Qualcuno sputa nel piatto”.
27/05
Calcio nel caos: L’inchiesta entra nel
vivo. Borrelli al lavoro e Lippi difende il
figlio. Commissario Rossi: “Sconti per nessuno”.
Sacchi e Agnolin: “Chi ha sbagliato
paghi”. Lippi: “In Italia chi è indagato
è già condannato”. Peruzzi
accusa: “Moggi il pastore e noi il gregge”.
26/05
Calcio nel caos: Gli atti passano a Borrelli:
Parte ufficialmente “Piedi Puliti”. Galliani
rimane solo, si dimette Zamparini. Gigi Riva: “Beckembauer
ha parlato da bambino”. Cossiga: “Tangentopoli
era più onesta”. Sacchi: “Torniamo al
calcio di prima, senza banchieri e politica”. Il
figlio di Lippi indagato a Roma e Milano.
25/05
Calcio nel caos: Interrogatori a Napoli e
Roma e perquisizioni della GdF. Cannavaro
ci ripensa. Albertini: “Pensavo ci fosse sudditanza
psicologica, invece...”. Cecchi Gori
“Affossato perchè scomodo. I 5 anni più brutti
della mia vita”. Licenza Uefa per 14 club: manca la
Lazio. I tiofosi
si costituiscono parte civile. Gli ex vogliono
Boniperti presidente della Juve
24/05
Calcio nel caos: La Lega Calcio cerca nuove
regole. Alla Gea e ad Alessandro Moggi oltre
il 10% del mercato delle procure. Conti: “Lotta al
conflitto d’interessi”. La Finanza
nella sede del Crotone e della Reggina. Buffon in Procura.
Galliani confermato in Lega. Cannavaro:
“Gli scudetti della Juve, meritati”
23/05
Calcio nel caos: Il commissario della FIGC,
Rossi, nomina il procuratore Borrelli capo ufficio indagini. Scatta
“Piedi puliti”. A Napoli sfilano i testi.
perquisita la sede della
Torres
22/05
Calcio nel caos: Lippi rimane al suo posto.
Moggi cita Berlusconi. Chieste le dimissioni
di Galliani che le respinge, l’inchiesta va avanti.
Moggi: “Un’imboscata di Galliani”. Guido
Rossi: “Beckenbauer ne approfitta”. Avv.
Stagliano “La Juve in B”
21/05
Calcio nel caos: Moggi ebbe un ruolo importante
nelle elezioni di Carraro e Galliani. Tardelli replica a
Beckenbauer “Anche in Germania c’è il marcio”.
Chieste le dimissioni di Lippi. Le
intercettazioni di De Santis
20/05
Calcio nel caos: Il potere assoluto di Moggi.
Ora è fuga dalla Gea. Si dimette anche il Generale Attardi.
Beckembauer: L’Italia la pagherà ai Mondiali. Le
tifoserie di Messina, Crotone e Reggina non ci stanno
19/05
Calcio nel caos: La Gea controllava anche
Reggina, Livorno e Siena. Gazzoni: “Le dimissioni di
Carraro sono finte”. Interrogati Lippi
e Zeman. Si dimette il Generale Pappa
18/05
Calcio nel caos: Il Commissario Rossi fa piazza
pulita. Le intercettazioni di Carraro e Moggi che preparavano
le elezioni in Lega. Menzionato Pisanu. Sospesi
nove arbitri, la Finanza a casa di Moggi e nella sede della Juve
17/05
Calcio nel caos: Il Commissario Rossi al lavoro.
Spunta il filone doping. Dopo il vertice delle Procure, nuovi
accertamenti. Definite le competenze delle
Procure di Roma e Napoli.
16/05
Calcio nel caos: Guido Rossi commissario della
FIGC chiamato a sistemare il calcio e le sue regole. Petrucci
rassicura Lippi “Verrò a trovarti con Rossi”.