Borrelli mette sotto torchio gli arbitri
06/06 Un fuoco di domande, a centinaia, su tutto, gol non dati,
telefonate strane, ma anche amicizie strette, alleanze nate a cena,
o la sera durante i raduni a Coverciano o Sportilia. E' il giorno
degli arbitri davanti all' Ufficio indagini della Figc: ancora una
maratona per il pool di Francesco Saverio Borrelli, che vuole andare
a fondo su tutto e fare luce sul coinvolgimento dei club, quelli
che rischiano le sanzioni sportive. Stavolta i riflettori sono stati
indirizzati anche sulla Lazio, oltre alla Juventus, naturalmente.
La seconda giornata di audizioni si e' aperta con Paolo Dondarini:
ad attendere l'arbitro emiliano Borrelli in persona, mentre in contemporanea
il suo vice, il colonnello Maurizio D'Andrea, negli uffici poco
distanti di via Po, torchiava per qualche ora Pasquale Rodomonti.
Due le partite incriminate di Dondarini, la prima pro-Juve nella
gara con la Lazio finita 2-1 per i bianconeri (assistenti Baglioni
e Alvino, quest'ultimo ascoltato pure oggi) e Chievo-Fiorentina
1-2. Due ore di confronto serrato e l'arbitro e' uscito un po' scuro
in volto, infilandosi frettolosamente nel taxi. Piu' tardi sara'
il suo avvocato, Carlo Ugolini, a dire che il suo assistito ''ha
rivendicato con forza la perfetta legittimita' di ogni suo atto''.
Rodomonti (gara incriminata Juve-Udinese 2-1 con gol annullato a
Fava) ha preferito l'uscita secondaria per dileguarsi tra le macchine
del traffico capitolino. Ma i tre del pool non hanno dato tregua
a nessuno: e' durato un'ora l'interrogatorio di Domenico Messina,
l'internazionale di Bergamo, la cui direzione di Lazio-Parma (2-0)
era finita sotto i riflettori. ''Se il sistema Moggi esisteva lui
era estraneo, lo dicono i cinque anni senza arbitrare la Juve e
due anni di esilio senza gare importanti'' la sintesi dell'avvocato,
Antonio Cirillo. Il fischietto di Bergamo e' stato ''bombardato''
di domande, a cominciare dalla telefonata in cui Lotito parla proprio
della gara con il Parma. Messina ha pero' risposto che lui semmai
e' stato penalizzato dalla gestione Bergamo-Pairetto, l'unico ad
aver preso 4 turni di stop. Ha spiegato che anche all'estero lo
consideravano il migliore in Italia dopo Collina e invece si e'
trovato tagliato fuori. Nella telefonata intercettata con Leonardo
Meani, addetto agli arbitri del Milan, Messina ha puntualizzato
che non si accordavano su nulla, ma entrambi amici di vecchia data,
si lamentavano l'uno dei presunti torti subiti dai rossoneri e l'altro
del fatto che non veniva piu' chiamato per partite di cartello.
Ma gli e' stato chiesto anche con chi dormiva ai raduni (ha detto
di aver cambiato compagni varie volte fino e poi ha ottenuto la
stanza singola) e con chi pranzava. Insomma domande mirate a scoprire
alleanze tra i fischietti. Di nuovo la Lazio nel mirino degli inquirenti
con Paolo Tagliavento, l'arbitro-coiffeur di Terni: la gara e' Bologna-
Lazio 1-2, ancora pro biancocelesti. ''Siamo sicuri di essere fuori
completamente, non ha mai subito pressioni'' dice l'avvocato Manlio
Morcella. Refrain che si ripete per tutti, anche per Gianluca Rocchi
arrivato nel pomeriggio: anche qui Lazio protagonista, gara con
il Chievo sconfitto 1-0 in casa. ''Abbiamo chiarito tutto'' dicono.
Spremuti pure i guardalinee e un ex arbitro, Andrea Carlucci, solo
un testimone lui: oltre ad Alvino, sentiti Ivaldi e Griselli. Il
primo e' quello della terna diretta da Racalbuto del Roma-Juve finito
1-2 tra le contestazioni e che viene fuori anche nelle intercettazioni
in cui Carraro litiga con Bergamo proprio per quella direzione dissennata.
Ivaldi pero' si e' difeso con grinta: ''Andatevi a vedere le cassette
con le partite e anche quel Roma-JUve, se ho fatto errori sono quelli
che commette normalmente ogni arbitro. Dalla mia ci sono i 29 anni
di esperienza in questo settore'' la rivendicazione del guardalinee.
Griselli, invece, spesso in terna con De Santis, e' stato torchiato
proprio sull'arbitro al centro dello scandalo: gli 007 hanno chiesto
se De Santis telefonava prima o dopo le partite, e a chi. Griselli
ha detto di non sapere, che per quello che lo riguardava poteva
anche chiamare la moglie. Un interrogatorio mirato anche a domani,
quando tocchera' proprio a De Santis, che stavolta sembra voler
chiarire tutto con i magistrati sportivi. Con lui sentiti Tullio
Lanese, Paolo Bertini e Marco Gabriele, tutti indagati a Napoli,
e Paparesta e Di Mauro per la storia del 'sequestro' nello spogliatoio
fatto da Moggi. Nel pomeriggio intanto acquisizione di atti negli
uffici di Manfredi Martino, il segretario della Can ascoltato ieri
dagli inquirenti sportivi. Borrelli forse si aspettava maggiore
collaborazione: anche gli arbitri hanno parlato poco, si sono solo
difesi. ''Io sono un poliziotto che raccoglie prove. Attribuirmi
la propensione all'una o all'altra parte mi sembra una forzatura''
dice l'ex capo di Mani Pulite chiarendo al sua imparzialita' nell'
indagine. Intanto si concede, nella pausa pranzo, una passeggiata
in centro con la moglie: l'ha raggiunta in autobus, da uomo qualunque.
Lui che dopo Mani Pulite tutti ora invocano come il salvatore del
calcio, soprattutto la gente comune. E c'e' chi in strada grida:
''Affossali tutti, tu si' che puoi''. Domani il lavoro riprende,
nella speranza che qualcuno dica di piu'.
Il legale dell’arbitro Messina “Il
mio assistito è una vittima”
06/06 L'arbitro Domenico Messina, sentito oggi per circa un'ora
e mezza dal capo dell'ufficio indagini della Figc Francesco Saverio
Borrelli, ha lasciato la sede via Allegri per recarsi in quella
di via Po accompagnato dal proprio avvocato. "Abbiamo chiarito
la nostra posizione, il mio assistito ha manifestato la sua estraneita'
che risulta anche dagli atti". Ha detto Antonio Cirillo, l'avvocato
dell'arbitro Domenico Messina davanti all'ufficio indagini della
Figc. Il legale si augura che non ci sia bisogno di una seconda
audizione e aggiunge: "spero che si possa mettere un punto
fermo sulle persone che sono estranee a questa vicenda. Messina
non ha fatto nulla, ha la coscienza a posto e anzi, nel corso degli
anni, e' stato penalizzato non dirigendo partite importanti".
Borrelli contro tutti
Francesco Saverio Borrelli contro tutti. Il capo dell'ufficio indagini
della Figc sa di non potersi concedere pause e messe le cose in
chiaro ("dire che ho la propensione per una o per l'altra parte
e' una forzatura che non corrisponde al mio carattere"), dopo
la lunga giornata di ieri, anche oggi non si e' risparmiato facendo
sfilare davanti alle sedi di via Allegri e di via Po alcuni degli
arbitri e degli assistenti protagonisti dello scandalo intercettazioni.
Il primo a presentarsi e' stato Paolo Dondarini, che diresse quello
Juve-Sampdoria 3-0 diventato oggetto di commento con l'ex designatore
Pairetto. "Il mio assistito ha rivendicato la legittimita'
di ogni suo atto", ha detto il legale di Dondarini al termine
dell'audizione. Ma del resto, a stare a sentire i vari avvocati,
sembra che ogni direttore di gara sia stato una vittima di tutto
il sistema. Basta leggere quanto dichiarato da Antonio Cirillo,
il legale di Domenico Messina, secondo arbitro sentito dagli 007
federali:"abbiamo chiarito la nostra posizione, il mio assistito
ha manifestato la sua estraneita' che risulta anche dagli atti.
Messina non ha fatto nulla, ha la coscienza a posto e anzi, nel
corso degli anni, e' stato penalizzato non dirigendo partite importanti".
E mentre in via Po venivano sentiti Rodomonti e gli assistenti Calvino,
Griselli e Ivaldi, sempre in via Allegri era il turno di Paolo Tagliavento.
Anche in questo caso, alla fine dell'interrogatorio, ecco il suo
legale affermare che il direttore di gara "non conosce nulla
di nulla, e' stato nominato in una conversazione telefonica, ma
e' estraneo ai fatti". A concludere la giornata e' stato Domenico
Rocchi, interrogato un'ora e mezza, tempo nel corso del quale avrebbe
chiarito la sua posizione. E domani dovrebbe essere il giorno di
Massimo De Santis, mentre l'avvocato di Innocenzo Mazzini, ex vicepresidente
Figc, ha fatto sapere che il suo assistito non si presentera' da
Borrelli perche' non in buone condizioni di salute e che comunque
si sarebbe avvalso della facolta' di non rispondere. Sempre nella
capitale, sentiti dai carabinieri del nucleo centrale di Roma ma
per conto della Procura di Napoli, e' toccato a Luciano Spalletti
e Valerio Bertotto, sentiti su alcune partite dell'Udinese relative
al 2004-05, in particolare quella persa contro la Juventus per 2-1.
"Riguardando la partita, uno che capisce di calcio e forse
anche non, si rende conto degli errori che sono stati fatti",
e' stato il commento di Bertotto. Ma le novita' piu' importanti
arrivano da Torino. La tanto attesa decisione del gip e' arrivata
e i pm della procura piemontese potranno riaprire l'inchiesta sulle
designazioni arbitrali. I magistrati torinesi, dopo la precedente
archiviazione, avevano deciso di rimettersi al lavoro alla luce
di quanto emerso dalle indagini dei colleghi di Napoli e se gia'
nel registro degli indagati figuravano i nomi di Moggi, Giraudo
e Pairetto, nei prossimi giorni sono in arrivo nuove iscrizioni.
Rimanendo sul fronte giudiziario, oggi e' stato anche il giorno
di Maurizio Laudi e Antonio Rinaudo. I due pm, i cui nomi erano
emersi nel corso di alcune intercettazioni, hanno reso delle dichiarazioni
spontanee davanti alla prima commissione del Csm per chiarire la
sua posizione. Fa sentire la sua voce anche il commissario della
Figc Guido Rossi. Dopo aver fatto circolare nella mattinata una
nota sul suo incontro di ieri con Galliani in cui "smentisce
le notizie relative a un accordo su una nuova e diversa struttura
gestionale e di vertice della Lega", in serata arriva l'annuncio
che le italiane non prenderanno parte all'Intertoto. Dopo aver incontrato
a Monaco di Baviera i vertici di Fifa e Uefa, infatti, e "in
considerazione dell'esistenza di indagini per illecito sportivo
che riguarda societa' di serie A e della conseguente necessita'
di conferma della classifica del campionato 2005-2006", e'
stato preso atto che non "e' possibile procedere in tempo utile
all'iscrizione di una squadra italiana all'Intertoto". Per
quanto riguarda Champions League e Uefa "e' stata dedicata
particolare attenzione al problema di individuare un percorso e
concordare una tempistica per consentire alle societa' italiane
la regolare iscrizione alle due massime competizioni europee per
club".
No Intertoto per il calcio italiano
Il commissario della Figc Guido Rossi ha avuto oggi a Monaco un
incontro con i vertici di Fifa e Uefa, Blatter e Johansson e il
segretario generale Olsson. Nel corso del colloquio - secondo quanto
informa una nota della Figc - Rossi ha illustrato nel dettaglio
l'attuale momento che attraversa il calcio italiano e l'attivita'
che sta portando avanti. In considerazione dell'esistenza di indagini
per illecito sportivo che riguarda societa' di serie A e della conseguente
necessita' di conferma della classiifica del campionato 2005-2006,
la Figc ha preso atto che non e' possibile procedere in tempo utile
all'iscrizione di una squadra italiana all'Intertoto. Per quanto
riguarda Champions League e Uefa e' stata dedicata particolare attenzione
al problema di individuare un percorso e concordare una tempistica
per consetire alle societa' italiane la regolare iscrizione alle
due massime competizioni europee per club. Ai dirigenti Fifa e Uefa
il professor Rossi ha inoltre presentato le linee guida degli interventi
e delle riforme che intende attuare durante il periodo commissariale
trovando interesse e piena disponibilita' al confronto su tutti
i settori di intervento. 1) Riforma dello statuto federale con il
rafforzamento dell'autonomia e del ruolo della Figc come garante
delle regole di governo del calcio. 2) Riforma del sistema arbitrale
attraversso nuove regole che consentano all'intera organizzazione
dell'Aia di ricostruire un'imagine di credibilita' e trasparenza.
3) L'elimianzione all'interno del mondo del calcio di tutti i conflitti
di interesse sotto qualsiasi forma, in ogni rapporto che coinvolga
dirigenti federali, dirigenti di societa' e agenti dei calciatori
e degli allenatori. Su tutte le questioni che riguardano interventi
normativi e riforme regolamentari si e' infine concordato di istituire
un tavolo di confronto con la partecipazione di esperti della Fifa
e dell'Uefa.
E Rossi incassa l’ok di Uefa e Fifa
06/06 A tre giorni dal mondiale, Guido Rossi incassa l ok di Fifa
e Uefa alla sua politica di risanamento del calcio italiano. Blatter
e Johansson, in pieno Congresso Fifa a Monaco di Baviera, hanno
appoggiato gli sforzi delle autorita sportive italiane per uscire
dallo scandalo mentre sulle coppe si e' sacrificato l'Intertoto
lasciando aperte tutte le strade per l'iscrizione a Champions e
Uefa. Anche da Franz Beckenbauer, gelido nei giorni scorsi con gli
azzurri, sono arrivate parole concilianti. Il commissario straordinario
della Federcalcio ha anticipato di un giorno l'incontro con il presidente
della Fifa Joseph Blatter, inserendolo nello stesso pomeriggio del
vertice con Lennart Johansson, presidente Uefa. Una breve disamina
della situazione giudiziaria e sportiva, quindi la conseguente presa
d'atto che per l'iscrizione all Intertoto, il torneo di ripescaggio
per l Uefa che comincia prima di tutti gli altri, non si avra la
classifica ufficiale della serie A italiana. Quindi, niente Intertoto
ma tutti gli sforzi saranno protesi a individuare modi e tempi per
l'iscrizione delle squadre che risulteranno prime dopo le decisioni
della giustizia a Champions e Uefa. Il prof. Rossi ha illustrato
ai due interlocutori, che ha incontrato di persona per la prima
volta, il suo programma di commissario della Federcalcio, soffermandosi
sulla riforma dello statuto e la garanzia sulle regole che dovranno
governare il calcio, che si e' rivelato il punto debole del sistema
italiano. Rilancio del prestigio arbitrale, eliminazione dei conflitti
d'interesse nel calcio (compreso il cumulo delle cariche) e delle
commistioni fra dirigenti delle squadre e procuratori di calciatori
e allenatori hanno definito il quadro proposto da Rossi. Soddisfatti
Blatter e Johansson, quest'ultimo impegnato nell'individuazione
dei ''percorsi'' per l iscrizione alle Coppe europee che ancora
non sono chiari nei dettagli. Blatter, prima di incontrare Rossi,
aveva spiegato in conferenza stampa che la Fifa e ''molto preoccupata''
per lo scandalo del calcio, uno sport che in Italia ''e piu che
una religione''. Blatter si e detto ''molto contento della reazione
delle autorita' sportive italiane, in particolare con la designazione
di Guido Rossi. E una buona cosa che le autorita' sportive partecipino,
e non soltanto le autorita' giudiziarie''. Il prof. Rossi rimarra
anche domani e giovedi al Congresso Fifa, lasciando per un breve
intervallo a distanza le delicate vicende che lo attendono alla
prova. Anche oggi, mentre era in partenza per la capitale bavarese,
ha dovuto far smentire con un comunicato le voci finite sulla stampa
di un Galliani affiancato da un garante o da un tutor alla testa
della Lega. A Monaco l atmosfera sembra piu' propizia, tanto che
anche un personaggio che ultimamente si e fatto poco amare in Italia,
il presidente del Comitato organizzatore dei Mondiali, Franz Beckenbauer,
si e riabilitato all arrivo di Rossi. Il simbolo del calcio tedesco
ha affermato infatti di ''sperare'' che i guai del pianeta calcio
in Italia ''non influiscano sulla squadra'' in Germania: ''prima
che lo scandalo esplodesse ha detto Kaiser Franz l Italia era una
delle favorite. Oggi, tenuto conto di come vanno le cose, con le
audizioni di giocatori della nazionale, certo che la preparazione
non potra essere delle migliori. Ma io spero che gli italiani siano
puntuali al livello che compete loro''.
Corioni: “Girando la mente, Galliani gli
obbediva”
06/06 "Il calcio ha fatto la figura, di fronte agli italiani,
di un mondo di ladroni, in cui al governo e' stato chiesto lo 'spalmadebiti'
per tirare avanti...". E' un Gino Corioni amareggiato ma allo
stesso tempo combattivo quello che commenta, a Radio Radio, lo scandalo
di 'calciopoli', ancora lungi da poter essere messo in archivio
con delle sentenze sportive, se non esemplari, quantomeno giuste.
"Quando una societa' - prosegue il presidente del Brescia -
fa bilanci con illecite plusvalenze e' ovvio che prima o poi si
inceppi. Io ho cercato di fare il possibile per evitare il fallimento
di questo calcio ma non si poteva fare nulla: ora, se non si prendono
le decisioni giuste, si fa una bruttissima figura". Non e'
facile nemmeno per Corioni immaginare come ripartire: "Comunque
vada, sara' un pasticcio. Perdonare e non far retrocedere chi merita
sarebbe ingiusto, pero' con cinque squadre di A in B, come fa il
mio Brescia a pensare di risalire? L'idea che volevo proporre al
commissario Rossi era quella di un campionato a tre gironi con delle
penalizzazioni, play-off, play-out e poule scudetto. C'e' pero'
il risvolto economico dei diritti tv, ci sono in ballo migliaia
di euro". Detto anche che "Bologna per primo ma poi il
Brescia debbono essere ripescate", Corioni le ha per tutti.
A cominciare da Andrea Della Valle: "Se dovessi raccontare
la sua storia... Quando si offri' per la presidenza di Lega gli
dissi che saremmo stati dalla sua parte qualora non avesse avuto
paura di andare sino in fondo. Lui ci rassicuro' e siamo partiti,
con i risultati che tutti sanno...". Su Luciano Moggi: "E'
un tipo fatto cosi', particolare. E' la coppia pero' che era micidiale,
pericolosa: Giraudo era la mente, bastava un suo sguardo per far
fare a Galliani quello che voleva. Quando in Lega c'era un rappresentante
della Juventus, si faceva cio' che chiedeva...". E su Adriano
Galliani: "Matarrese ed io siamo andati da lui chiedendogli
di dimettersi, ma ci ha risposto che non era uscito niente sul suo
conto: uscirono il giorno dopo. Solo per convocare un'assemblea
ci vuole un mese, non e' facile ottenere le dimissioni di Galliani,
anche se lunedi' c'e' il Consiglio". Ricordando anche un Brescia-Juve
0-3 con le 'rondinelle' vessate dall'arbitro di turno, Corioni chiude
con una ammissione che sa di speranza: "Meno male che il palazzo
e' crollato, ci portava alla perdizione. Ora l'importante e' uscirne
bene e cambiare registro".
Ed è arrivato il giorno di De Santis
06/06 Terza giornata di interrogatori, arriva l'ora di Massimo
De Santis. L'arbitro di Roma, indicato come il capo della 'combriccola
romana' dall'inchiesta di Napoli, e' il primo pezzo grosso a sfilare
davanti all'ufficio indagini guidato da Francesco Saverio Borrelli:
De Santis e' stato convocato per mercoledì per chiudere il
capitolo sui direttori di gara cominciato oggi. De Santis quasi
certamente sara' sentito da Borrelli stesso, perche' lui e' uno
dei perni dell'intera inchiesta. Ma domani il pool di Borrelli vuole
chiudere il capitolo dei fischietti: per questo verranno sentiti
gli altri indagati Paolo Bertini e Marco Gabriele, probabilmente
anche Salvatore Racalbuto (con quelli sentiti oggi si completa il
quadro dei nove arbitri indagati a Napoli). Ma sono stati chiamati
anche Gianluca Paparesta e Aniello Di Mauro, entrambi protagonisti
dell'ormai celebre episodio dello spogliatoio in cui Luciano Moggi
rinchiuse il direttore di gara di Bari dopo Reggina-Juventus del
6 novembre 2004. L'arbitro e gli assistenti non riportarono l'episodio
nel referto arbitrale. Nessuna indagine a loro carico, verranno
ascoltati come persone informate dei fatti. Sfileranno anche altri
guardalinee della lista degli undici indagati. Tra i pezzi forti
di giornata anche Tullio Lanese: l'ex presidente dell'Aia, indagato
dalla Procura di Napoli, e' atteso mercoledì 7.
Lazio e Juve nel mirino di Borrelli
06/06 Lazio e Juventus nel mirino di Francesco Saverio Borrelli:
il capo dell'ufficio indagini della Federcalcio oggi ha cercato
di far luce su diverse partite delle due squadre ascoltando arbitri
ed assistenti. Negli uffici di via Allegri si sono avvicendati i
direttori di gara Domenico Messina, Gianluca Rocchi, Paolo Tagliavento,
Paolo Dondarini e Pasquale Rodomonti. I primi tre sono stati invitati
a chiarire la loro posizione per quanto riguarda le partite del
club biancoceleste (Lazio-Parma diretta da Messina, Chievo-Lazio
arbitrata da Rocchi) e Bologna-Lazio ad appannaggio del fischietto
ternano Tagliavento. Rodomonti e Dondarini sono stati ascoltati
rispettivamente per le partite Juventus-Udinese e Juventus-Lazio.
Il pool ha messo sotto torchio anche gi assistenti Alvino (sempre
per Juve-Lazio), Griselli (Lecce-Juventus), Ivaldi (Roma-Juve).
Ascoltato come persona informata sui fati anche Andrea Rosario Carlucci,
appartenente alla Can di C. Ieri i carabinieri del nucleo operativo
hanno perquisito l'ufficio del segretario della Can Manfredi Martino
acquisendo atti d'ufficio. Domani sara' la giornata di Massimo De
Santis e Salvatore Racalbuto. Con loro saranno ascoltati altri arbitri
ed assistenti. Il capo dell'ufficio indagini Borrelli e' fiducioso
di poter portare a termine il proprio lavoro entro i tempi prestabiliti
Galliani resta Presidente della Lega senza tutor
Niente passi indietro per ora, né tanto meno spallate, e
soprattutto niente garanti o tutor che lo tengano sottobraccio:
Adriano Galliani resta, finché resterà, un presidente
della Lega Calcio senza accompagnatori. L'ipotesi del tutor in Lega
accanto a Galliani, circolata nel gran silenzio ufficiale che aveva
avvolto le due ore di colloquio avute ieri con il commissario straordinario
della Federcalcio, Guido Rossi, era diventata voce insistente, notizia
e per molti certezza. Questa mattina ha provveduto a smentire il
tutto lo stesso prof. Rossi, attraverso un comunicato diffuso dalla
Federcalcio mentre il commissario era diretto a Monaco di Baviera
per l'incontro con i vertici del calcio internazionale. L'incontro
di ieri non ha portato ad alcun accordo "su una nuova e diversa
struttura gestionale e di vertice" della Lega calcio. Il commissario
straordinario Rossi "smentisce le notizie pubblicate oggi dai
giornali" in relazione all'incontro di ieri con Galliani, precisando:
"Nel corso del colloquio che Rossi e Galliani hanno avuto ieri
a Milano non è stata presa alcuna decisione, né da
una parte né dall'altra, sui futuri assetti della Lega nazionale
professionisti". L'eccesso di segretezza, insomma, ha portato
a qualche eccesso di interpretazioni, eccesso che negli ambienti
vicini a Galliani è stato letto come un'ulteriore prova di
malafede, di quella "campagna" in atto nei confronti del
Milan che lo stesso Galliani ha denunciato con parole forti nello
scorso fine settimana dal workshop rossonero di Villasimius. Così
c'é stato il bisogno di dare una secca smentita alla notizia
del 'ridimensionamento' di Galliani in Lega, smentita che Rossi
avrebbe deciso di far partire immediatamente dopo aver letto molti
titoli e dopo aver sentito Galliani in mattinata. Un commento di
fonte rossonera è venuto dall'avvocato Leandro Cantamessa,
che ai microfoni Rai ha dichiarato: "Questa per me è
la riprova del furioso attacco, privo di fondamento, da parte della
stampa". Un attacco, secondo l'avvocato e consigliere d'amministrazione
del Milan, che "avvalora anche certe reazioni energiche che
il Milan ha avuto" di fonte a prese di posizione "decisamente
deplorevoli". La valutazione del Milan resta quella: si vuol
trascinare la società nello scandalo addebitandole responsabilità
analoghe a quelle che pesano sulla Juventus, e di questa stessa
strategia fanno parte anche gli attacchi a Galliani come presidente
di Lega. E in proposito Cantamessa ha sottolineato che quella del
presidente di Lega non è una figura da monarca assoluto:
"Ciò che sembra sfuggire a tutti è che le decisioni
in Lega non le prende il presidente, ma il Consiglio di Lega".
Dunque non si è parlato di tutor, ieri tra Galliani e Rossi.
A quanto pare, Galliani avrebbe sottolineato con Guido Rossi l'esigenza
di mantenere stabili gli assetti della Lega finché non saranno
espletate tutte le procedure necessarie per far partire i prossimi
campionati. Dopodiché - e si parla di settembre e di regole
riscritte - Galliani sarà pronto a quel 'passo indietro'
che ora non ha nessuna intenzione di fare. Anche perché,
come avrebbe ribadito a Rossi, dimettersi adesso significherebbe
ammettere responsabilità nel calcioscandalo che Galliani
e il Milan affermano di non avere. A settembre, con tutta probabilità,
anche Galliani lascerà il suo posto di vertice in una Lega
Calcio che verosimilmente verrà affidata, con regole nuove,
alla guida di un manager super partes. La 'resistenza' di Galliani
potrebbe finire prima? Forse, se si verificasse ciò di cui
al Milan non si vuole nemmeno sentir parlare: un deferimento della
Procura Federale, al termine dell'inchiesta condotta da Borrelli.
Lolli (DS) “Galliani? Al suo posto mi sarei
già dimesso”
06/06 "Al suo posto mi sarei già dimesso" così
Giovanni Lolli, sottosegretario al ministero dello Sport, commenta
le ultime vicende che coinvolgono il presidente di Lega Adriano
Galliani. Il sottosegretario, intervenuto alla presentazione di
'goal' un'iniziativa per una mostra itinerante del calcio nelle
varie città italiane, ha aggiunto, a proposito dei tempi
delle inchieste: "Ci sono i calendari di calcio da rispettare,
i tempi sono questi, credo che verranno rispettati".
Rossi incontra Galliani: Nessuna accordo sulla
gestione della Lega
06/06 Non c'é alcun accordo "su una nuova e diversa
struttura gestionale e di vertice ' della Lega calcio. Lo precisa
oggi una nota della Figc, che afferma che il commissario straordinario
Guido Rossi ''smentisce le notizie pubblicate oggi dai giornali"
in relazione all'incontro di ieri a Milano con il presidente della
Lega Adriano Galliani. "Nel corso del colloquio che Rossi e
Galliani hanno avuto ieri a Milano - sottolinea il comunicato della
Figc - non è stata presa alcuna decisione, né da una
parte né dall'altra, sui futuri assetti della Lega nazionale
professionisti".
Berlusconi: “Nessuno limpido come GallianI”
06/06 ''Non conosco nessuno cosi' limpido come Adriano Galliani
e sono certo che mai avrebbe fatto qualcosa di male da presidente
della Lega e mai e poi mai lo avrebbe fatto con me presidente del
Consiglio''. Cosi' Silvio Berlusconi e' tornato a commentare lo
scandalo del calcio, secondo quanto riferito da alcuni dei presenti,
nel corso di un incontro al gruppo di Forza Italia a Montecitorio.
Il Cavaliere, scherzando con il capogruppo Elio Vito (appassionato
tifoso juventino), ha aggiunto sorridendo di voler chiedere indietro
due scudetti ottenuti dalla Juve: ''Quando il primo fra i trucchi
- ha spiegato scherzando - e' giusto che vinca il secondo''
Calvi (DS) “Qualche condanna ci sarà”
06/06 "Dal punto di vista penale mi sembra che il quadro probatorio
per quanto si e' letto, non sia tale da poter destare preoccupazioni
negli interessati. Un po' come avvenne negli anni '80, pur con tutte
le differenze del caso. In quell'occasione infatti il processo fini'
con un'assoluzione. Ora qualche condanna potra' esserci, ma rimarra'
pur sempre un fatto marginale". L'avvocato Guido Calvi, senatore
dei Ds e grande protagonista negli anni '80 dei processi sul calcioscommesse,
spiega ad Affaritaliani.it la situazione del calcio-gate e le implicazioni
penali e sportive degli indagati. Fatti marginali? A cosa si riferisce?
"In questo caso si parla la truffa sportiva, ma sono reati
di modesta entita'. Anche l'associazione per delinquere mi sembra
un'invenzione forse dettata piu' dalla necessita' di radicare la
competenza territoriale che da altro...". Quindi ritiene che
sia difficile provare l'associazione per delinquere? "Mi sembra
un po' troppo. E poi non la intravedo. PerY a questo punto le sanzioni
che possono essere date da chi deve controllare sono molto piu'
efficaci e rapide. Penso ad organi come Coni, Federazione, Consob.
E credo che siano i luoghi dove c'e' maggior timore". Francesco
Saverio Borrelli vuole terminare le indagini entro un paio di settimane,
Guido Rossi spera di chiudere il secondo grado dei processi sportivi
per fine luglio... "Le faccio io una domanda...". Quale?
"Lei pensa che i vari Moggi si recheranno da Borrelli per farsi
interrogare?". Il dubbio e' forte. Ma a questo punto e' possibile
che i processi si chiudano a fine luglio? "Se nessuno va, si'.
A procuratori e dirigenti che non sono piu' tesserati la giustizia
sportiva non importa proprio niente. Perche' sottoporsi a un interrogatorio
che sara' poi utilizzato dal giudice penale? Tanto vale giocarsi
la partita direttamente con quest'ultimo". E questo non complica
forse i processi sportivi? "Certo. Li rende piu' difficili.
Per questo occorrerebbe dare piu' efficacia ai processi sportivi.
Borrelli e' un grandissimo magistrato, ma un conto e' quando faceva
il procuratore a Milano, altro e' la situazione attuale. Lui puY
chiamare i tesserati, ma non ha nessuno strumento per obbligarli
a rispondere. I processi sportivi si chiuderanno pure a fine luglio,
ma senza che ci sia questo accertamento di importante verita'".
Per quello che e' lo scenario da lei descritto e per quanto e' stato
pubblicato sui giornali, la Juventus rischia davvero la serie B?
"Io credo di si'. Almeno stando alle cose lette sui giornali.
Il rischio c'e', comunque essendo garantista aspettiamo le decisioni
dei giudici in questione: si tratta di persone di grandissima serieta'
e spessore. D'altronde l'altra volta Lazio e Milan in serie B ci
finirono...". Ma oggi i rossoneri rischiano sul serio una nuova
retrocessione? "Non so, leggo i giornali. Se si si prova che
ci fu una combine nella partita con l'Udinese qualche cosa il Milan
lo rischia. O una penalizzazione in punti sulla prossima stagione
oppure la retrocessione. Dipende dagli elementi raccolti".
La Finanza setaccia la sede della Torres
06/06 Nuova visita degli uomini della Polizia Tributaria della
Guardia di Finanza nella sede della Torres. Ma questa volta, secondo
quanto si e' appreso, i controlli non sarebbero legati all'inchiesta
di calciopoli, dunque ai contratti dei giocatori ricevuti in prestito
dalla Juventus, come era successo il 23 maggio scorso alla vigilia
dei play off. A far mobilitare gli uomini della Fiamme Gialle, al
comando del capitano Alessadro Troisi, dovrebbe essere stata la
denuncia che l'ex presidente della Torres Edoardo Tusacciu aveva
depositato nei confronti del suo predecessore Rinaldo Carta. Quest'ultimo
e' accusato da Tusacciu di aver presentato i conti della Polisportiva
Sassari Torres in modo poco chiaro, non rendendo ben nota la grave
situazione economica in cui versava la societa' sassarese. Le verifiche
sui libri contabili, iniziate ieri pomeriggio, sono proseguite anche
stamattina e avrebbero portato al sequestro di alcuni documenti.
Nel frattempo, e' prevista nel pomeriggio una riunione del Cda per
valutare quali siano le reali possibilita' di salvezza della Torres
dal fallimento che la porterebbe, nella peggiore delle ipotesi,
a disputare il prossimo campionato in serie C2 usufruendo del Lodo
Petrucci.
Blatter “Felice della reazione delle autorità
italiane”
06/06 Pollice su da parte di Sepp Blatter all'Italia per come sta
reagendo allo scandalo intercettazioni. "Sono preoccupato per
quello che e' accaduto non solo in Italia ma nel calcio in generale
- ha dichiarato il presidente della Fifa da Monaco di Baviera -
Per questo spero che domani il Congresso approvi i mezzi che abbiamo
proposto per evitare questi problemi". Parlando poi nello specifico
del 'nostro' scandalo, Blatter ha sottolineato: "in Italia
il calcio e' una religione, fa parte della vita dei suoi abitanti
e per questo sono felice per la rapida risposta delle autorita'
italiane che hanno nominato un commissario speciale per investigare
sulla vicenda. E' un grande scandalo ma - aggiunge - e' importante
che il mondo dello sport reagisca senza aver bisogno di rivolgersi
alla giustizia ordinaria".
Johansson "Rossi? mi ha fatto ottima impressione"
06/06 "Guido Rossi? Mi ha fatto un'ottima impressione".
Lo ha detto a Sky il presidente dell'Uefa, Lennart Johansson oggi
a Monaco dopo l'incontro del commissario della Figc con i vertici
di Fifa e Uefa. "Mi e' sembrato un uomo di grande personalita'
- continua - Preoccupato? Non conosco i fatti, ho letto i giornali,
ho guardato tv, aspettiamo l'evoluzione dei fatti. Se abbiamo parlato
di Juve e Milan? No, non ne abbiamo parlato"
Beckenbauer “Gli azzurri penseranno solo
ai mondiali”
06/06 "L'Italia paghera' sul campo ai Mondiali il risvolto
psicologico di questo scandalo che sta imperversando". Queste
le parole pronunciate tre settimane fa da Franz Beckenbauer, presidente
del comitato organizzatore di Germania 2006. Oggi, pero', il Kaiser
sembra aver cambiato idea. "Prima dello scandalo l'Italia era
una delle favorite ma non so che ripercussione avranno queste vicende
- ha dichiarato Beckenbauer a Monaco di Baviera - Certo, non e'
il miglior contesto per preparare un Mondiale ma credo che gli azzurri
si concentreranno esclusivamente sul torneo"
Arbitro Tagliavento “Sono serenissimo”
06/06 "Sono tranquillo, anzi serenissimo". Così
Paolo Tagliavento ha commentato all' uscita dell' interrogatorio
davanti all' ufficio Indagini: l' arbitro è chiamato in causa
per l' indagine della Procura di Napoli sulle intercettazioni telefoniche.
A difenderlo l' avv.Manlio Morcella, che ha chiarito la posizione
dell' assistito: "Siamo sicuro di essere fuori completamente
- ha detto il legale - e certi che non si farà giustizialismo,
in questo è una garanzia la presenza di Borrelli". Il
legale ha anche aggiunto che l' arbitro "non hai mai subito
pressioni, si è comportato correttamente. Essendo una promessa
del calcio italiano è giusto che rientri". Alla domanda
su una partita finita sotto i riflettori (Bologna-Lazio 1-2) diretta
dallo stesso Tagliavento, il legale ha spiegato che "la critica
ha sempre riconosciuto che aveva arbitrato benissimo quella partita".
Tagliavento e l'avvocato Morcella si sono quindi detti sicuri di
"avere dimostrato fino in fondo la mancanza della benché
minima ombra sull'operato dell'arbitro". Il legale ha sottolineato
che la conduzione dell'inchiesta da parte di Francesco Saverio Borrelli
"induce anzi a ritenere che sarà minuziosamente diversificata
la posizione di chi può e chi non può essere coinvolto
nella vicenda" rispetto alla quale il penalista e il suo assistito
"credono fermamente in una pronta e appagante soluzione".
Tagliavento ha ricevuto un'informazione di garanzia per la partita
Bologna-Lazio del 17 aprile del 2005, atto in seguito al quale è
stato avviato il procedimento in sede sportiva. "Rispettiamo
l'attività dell'autorità giudiziaria - ha detto l'avvocato
Morcella - ma abbiamo subito l'informazione di garanzia in maniera
che possiamo definire singolare (sarebbe infatti legata a un'intercettazione
che non coinvolge l'arbitro di Terni e nella quale si farebbe riferimento
all'incontro ma non al direttore di gara - ndr). Situazione che
diventa ancora più singolare perché da questa, a cascata,
è derivata la sospensione temporanea dall'attività
decisa dalla giustizia sportiva. Sebbene la normativa del settore
preveda una motivazione adeguata per lo stop che nel nostro caso
riteniamo non c'é stata". "Nonostante la partenza
impietosa a carico di Tagliavento - ha concluso l'avvocato Morcella
- confidiamo che da oggi si ripristini un regime di garantismo assoluto
visto che abbiamo offerto tutti i chiarimenti possibili, dimostrando
l'estraneità dell'arbitro a tutto e su tutto".
Il diario della giornata
06/06 Tour de force per Francesco Saverio Borrelli. Il capo dell'ufficio
indagini della Figc si e' messo al lavoro presto oggi e davanti
a lui sono sfilati parecchi dei direttori di gara che sarebbero
coinvolti nello scandalo "calciopoli", come Dondarini,
Tagliavento, Messina e Rocchi. Non sta con le mani in mano la procura
di Napoli che dai carabinieri del Nucleo operativo di Roma ha fatto
sentire Spalletti e Bertotto. A Torino, intanto, il gip ha dato
l'ok per riaprire l'inchiesta sulle designazioni arbitrali, mentre
il Csm ha ascoltato i magistrati Laudi e Rinaudo i cui nomi sarebbero
emersi dalle intercettazioni. Attivo anche il commissario della
Federcalcio Guido Rossi, che dopo aver smentito in mattinata le
insinuazioni sul suo incontro di ieri con Galliani, a Monaco di
Baviera ha discusso con i vertici Fifa e Uefa sull'iscrizione delle
formazioni italiane alle prossime coppe europee: nessun club del
nostro Paese giochera' l'Intertoto.
Il film della giornata:
9.10: l'arbitro Paolo Dondarini e' il primo a presentarsi nella
sede di via Allegri, dove sara' sentito da Borrelli e dai suoi collaboratori.
10.25: "Dire che ho la propensione per una o per l'altra parte
e' una forzatura che non corrisponde al mio carattere". A parlare
e' il capo dell'ufficio indagini della Figc, Borrelli, all'entrata
della sede di via Allegri, dove proseguira' gli interrogatori nell'ambito
dell'inchiesta sullo scandalo intercettazioni.
10.26: "Spero che i calciatori azzurri in partenza per i Mondiali
di calcio mettano in valigia anche il testo dell'Inno nazionale
e lo imparino a memoria per poterlo cantare ad ogni nostro incontro.
Mi auguro di non veder piu' le scene deprimenti del passato con
i nostri giocatori muti durante l'esecuzione del nostro inno".
Ad auspicarlo e' Roberto Martinelli, segretario generale aggiunto
del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria e vice Capo Gruppo
degli Alpini "Genova Centro", in una lettera inviata al
Commissario straordinario della Figc Guido Rossi e al ct degli Azzurri
Marcello Lippi.
10.58: Termina, dopo meno due ore, l'audizione dell'arbitro Paolo
Dondarini. Il prossimo ad essere ascoltato sara' un altro direttore
di gara, Domenico Messina.
11.10: "Cio' che mi ha colpito di piu' e' stata la ramificazione
del potere che coinvolgeva tutti i settori del calcio italiano".
E' questo il commento espresso da Luca Marchegiani, a margine del
convegno di presentazione del progetto "Goal" del'Aams
e della Figc, sullo scandalo che sta investendo il calcio italiano.
"Si sapeva che c'era una squadra piu' potente delle altre -
aggiunge - ma evidentemente, dietro la presunta sudditanza psicologica
degli arbitri, c'era qualcosa di piu' sporco".
11.15: Il gip di Torino Elisabetta Chinaglia ha dato l'ok alla Procura
del capoluogo piemontese perche' riapra l'inchiesta sulle designazioni
arbitrali. I pm torinesi, dopo la precedente archiviazione, avevano
deciso di rimettersi al lavoro alla luce di quanto emerso dalle
indagini dei colleghi di Napoli.
11.20: Luciano Spalletti e Valerio Bertotto, rispettivamente ex
allenatore e capitano dell'Udinese, arrivano dai carabinieri del
Nucleo operativo di Roma per essere sentiti per conto della Procura
di Napoli. Oggetto dell'audizione alcune partite dell'Udinese nella
stagione 2004-05, in particolare quella persa contro la Juve per
2-1.
11.40: "Bisogna recuperare il rapporto della settima commissione
parlamentare a conclusione dell'indagine sul calcio. E' ormai troppo
tardi, ma adesso che lo scandalo e' scoppiato e' necessario riformare
il sistema e quel documento bipartisan conteneva linee guida che
non si possono sottovalutare". E' questa la ricetta del sottosegretario
allo Sport, Giovanni Lolli, per riformare il sistema calcio in Italia.
11.48: "E' difficile che gli organismi internazionali approvino
una federazione propria degli arbitri ma, restando nell'ambito della
Figc, gli arbitri devono godere di un'autonomia assoluta, soprattutto
per quanto riguarda il lavoro dei designatori". Il presidente
della Lega Nazionale Dilettanti, Carlo Tavecchio, a margine del
convegno di presentazione del progetto 'Goal' del'Aams e della Figc,
invoca l'autonomia per i direttori di gara, ricordando che tale
richiesta fu gia' espressa anni fa in occasione del varo della legge
Melandri. "I problemi degli arbitri scattano quando sono super
pagati - continua - Questo scandalo e' devastante soprattutto per
il mondo giovanile.
11.54: "Il commissario straordinario della Figc Guido Rossi
smentisce le notizie pubblicate oggi sui giornali relative a un
accordo con il presidente della Lega Adriano Galliani su una nuova
e diversa struttura gestionale e di vertice della Lega stessa".
E' quanto si legge in una nota diffusa oggi dalla Federcalcio. "Nel
corso del colloquio che Rossi e Galliani hanno avuto ieri a Milano
- si legge ancora - non e' stata presa nessuna decisione ne' da
una parte ne' dall'altra sui futuri assetti della Lega".
12.35: Mentre in via Allegri procede l'interrogatorio di Messina,
in via Po gli 007 federali ascoltano anche Pasquale Rodomonti e
gli assistenti Calvino e Ivaldi.
12.48: "Abbiamo chiarito la nostra posizione, il mio assistito
ha manifestato la sua estraneita' che risulta anche dagli atti".
Lo ha detto Antonio Cirillo, l'avvocato che oggi ha accompagnato
l'arbitro Domenico Messina davanti all'ufficio indagini della Figc.
Il legale, al termine dell'audizione, si augura che non ci sia bisogno
di una seconda e aggiunge: "spero che si possa mettere un punto
fermo sulle persone che sono estranee a questa vicenda. Messina
non ha fatto nulla, ha la coscienza a posto e anzi, nel corso degli
anni, e' stato penalizzato non dirigendo partite importanti".
12.51: "Provo disgusto per il calcio in generale, non riesco
piu' a guardarlo, nonostante io sia un appassionato". Cosi'
Luciano Ligabue, nel corso di una conferenza stampa al Velodromo
di Palermo, ha commentato il recente scandalo che ha travolto il
calcio italiano. "Ora dovro' cercare di riappropriarmi di questa
passione", ha concluso il cantante.
13.05: Spalletti lascia la caserma dei carabinieri dopo quasi un'ora
e mezza di interrogatorio.
13.17: "Sui giornali e' uscita una versione completamente diversa
da quella che mi aveva detto Galliani dopo l'incontro con Rossi".
Lo ha dichiarato ai microfoni di Italia1 l'avvocato del Milan Leandro
Cantamessa, che ha anche voluto leggere la smentita dello stesso
commissario Rossi. Per Cantamessa tutto questo e' la "prova
che il furioso attacco da una parte della stampa che il Milan sta
subendo dal punto di vista sportivo e' completamente destituito
da ogni fondamento".
13.19: I pm di Torino Laudi e Rinaudo davanti alla prima commissione
del Csm: i due magistrati hanno reso dichiarazioni spontanee, facendo
il punto sulla loro posizione rispetto allo scandalo intercettazioni.
13.20: "Bene, tutto a posto. Siamo stati chiamati per una partita
dell'anno scorso e abbiamo parlato serenamente. Riguardando la partita,
uno che capisce di calcio e forse anche non, si rende conto degli
errori che sono stati fatti". Lo dice Valerio Bertotto, uscendo
dalla caserma dei carabinieri a Roma, dove e' stato sentito in merito
a uno Juve-Udinese della stagione 2004-05.
14.02: L'arbitro Paolo Tagliavento entra negli uffici di via Po
per essere ascoltato dall'ufficio indagini. E' il quarto arbitro,
dopo Dondarini, Messina e Rodomonti, ad essere ascoltato, mentre
sono stati gia' ascoltati anche gli assistenti Albino, Ivaldi e
Griselli.
15.34: "Lui non conosce nulla di nulla, e' stato nominato in
una conversazione telefonica, ma e' estraneo ai fatti. Noi siamo
qui perche' c'e' stata una convocazione dell'Ufficio indagini".
Lo ha detto, al termine dell'audizione, il legale Manlio Morcella,
difensore di Paolo Tagliavento. "Tutta la critica - ha detto
ancora - giudico' piu' che buono l'arbitraggio del mio assistito
in occasione di Bologna-Lazio. Noi siamo fuori completamente, non
si fara' giustizialismo e chi non ha responsabilita' non ha nulla
da temere".
16.05: "Moggi e' un tipo fatto cosi', particolare. E' la coppia
pero' che era micidiale, pericolosa: Giraudo era la mente, bastava
un suo sguardo per far fare a Galliani quello che voleva. Quando
in Lega c'era un rappresentante della Juventus, si faceva cio' che
chiedeva...". Lo ha detto il presidente del Brescia, Gino Corioni,
che su Galliani aggiunge: "Matarrese ed io siamo andati da
lui chiedendogli di dimettersi, ma ci ha risposto che non era uscito
niente sul suo conto: uscirono il giorno dopo".
16.20: "Dal punto di vista penale mi sembra che il quadro probatorio
per quanto si e' letto, non sia tale da poter destare preoccupazioni
negli interessati. Un po' come avvenne negli anni '80, pur con tutte
le differenze del caso. In quell'occasione infatti il processo fini'
con un'assoluzione. Ora qualche condanna potra' esserci, ma rimarra'
pur sempre un fatto marginale". E' questo il parere dell'avvocato
Guido Calvi, senatore dei Ds e grande protagonista negli anni '80
dei processi sul calcioscommesse, intervenuto ad Affaritaliani.it
su calciopoli.
18.01: Anche l'arbitro Domenico Rocchi si e' presentato in via Allegri
per essere sentito dal capo dell'ufficio indagini della Figc, Francesco
Saverio Borrelli, e dai suoi collaboratori. 18.10: Pollice su da
parte di Sepp Blatter all'Italia per come sta reagendo allo scandalo
intercettazioni. "In Italia il calcio e' una religione, fa
parte della vita dei suoi abitanti e per questo sono felice per
la rapida risposta delle autorita' italiane che hanno nominato un
commissario speciale per investigare sulla vicenda. E' un grande
scandalo ma - aggiunge - e' importante che il mondo dello sport
reagisca senza aver bisogno di rivolgersi alla giustizia ordinaria".
18.15: Dietrofront di Franz Beckenbauer. Dopo aver detto tre settimane
fa che l'Italia avrebbe pagato lo scandalo ai Mondiali, il Kaiser
corregge il tiro: "prima dello scandalo l'Italia era una delle
favorite ma non so che ripercussione avranno queste vicende - ha
dichiarato a Monaco di Baviera - Certo, non e' il miglior contesto
per preparare un Mondiale ma credo che gli azzurri si concentreranno
esclusivamente sul torneo".
19.00: Niente Intertoto per le italiane. Il commissario della Figc
Guido Rossi ha avuto oggi a Monaco di Baviera un incontro con i
vertici di Fifa e Uefa, Blatter e Johansson e il segretario generale
Olsson. Nel corso del colloquio - secondo quanto informa una nota
della Figc - Rossi ha illustrato nel dettaglio l'attuale momento
che attraversa il calcio italiano e l'attivita' che sta portando
avanti. In considerazione dell'esistenza di indagini per illecito
sportivo che riguarda societa' di serie A e della conseguente necessita'
di conferma della classifica del campionato 2005-2006, la Figc ha
preso atto che non e' possibile procedere in tempo utile all'iscrizione
di una squadra italiana all'Intertoto. Per quanto riguarda Champions
League e Uefa e' stata dedicata particolare attenzione al problema
di individuare un percorso e concordare una tempistica per consentire
alle societa' italiane la regolare iscrizione alle due massime competizioni
europee per club.
19.08: "La nostra posizione e' stata chiarita". Sono le
parole del legale dell'arbitro Domenico Rocchi all'uscita dell'ufficio
indagini di Figc di via Allegri. Il direttore di gara e' stato sentito
da Borrelli e dagli 007 federali per circa un'ora e mezza.
19.43: Nel pomeriggio di oggi, i Carabinieri del nucleo operativo
di via In Selci si sono presentati presso la sede dell'Aia di via
Tevere per acquisire alcuni atti nell'ufficio del segretario Manfredi
Martino. Quest'ultimo era stato ascoltato ieri dal capo dell'Ufficio
Indagini Francesco Saverio Borrelli.
19.46: "Tante cose si sapevano da anni. Non vorrei parlare
di questo. Ricordate quando 20 anni fa dicevo che a volte la palla
era 'calda' e a volte la palla era 'fredda'? Il problema e' che
ero l'unico 'stupido' che parlava e adesso e' successo tutto questo".
Sono queste le parole di Diego Armando Maradona sulla vicenda calciopoli.
L'ex Pibe de Oro parla anche di Moggi: "quando parlavo con
lui mi e' sempre sembrato un signore, mi e' sempre sembrata una
persona squisita".
20.08: Il Capo dell'Ufficio Indagini Francesco Saverio Borrelli
ha lasciato il suo ufficio al termine della seconda giornata di
interrogatori. Borrelli, circondato dai cronisti, non ha voluto
rispondere ad alcuna domanda. Domani, intanto, riprenderanno gli
interrogatori: i fari saranno puntati soprattutto su Massimo De
Santis.
Servizi precedenti
05/05
Calcio nel caos: Borrelli a tutto campo, vuol
vederci chiaro su tutto. E il Coni ricorre
alla Caf per la sentenza su Agricola per il doping. Mazzarri
ascoltato dal PM di Napoli. Cesare Geronzi
ascoltato per due ore dai PM. L’ex segretaria della
CAN, Fazi, non risponde. Pelè “Spero
che la giustizia punisca tutti”. Blatter “Ci
vogliono arbitri professionisti”
04/06
Calcio nel caos: Borrelli in azione: L'arbitro
Pirrone interrogato per tre ore. Il Milan
si ribella: “Una campagna contro”. Lite in un
bar per calciopoli, ci scappa il morto
03/06
Calcio nel caos: Cannavaro e Trezeguet interrogati
dai PM a Roma. La Procura di Torino vuol riaprire
l’inchiesta sulle designazioni. Undici giorni per rifondare
la Juve. Somma “Non cambia nulla. Moggi
resterà sempre un grande”
02/06
Calcio nel caos: Il
procuratore Borrelli pronto per il maxiprocesso. Ombre
sulla partita Udinese-Milan del 2005: Galliani e Pozzo non ci stanno.
Galliani: “Siamo stati danneggiati”. Il
Legale di Moggi replica a Galliani “Ha letto tutte le intercettazioni?”.
Spalletti in procura a Napoli.
01/06
Calcio nel caos: Il commissario Rossi: “Una
situazione che non pensavo così grave”. Secondo
l’ex vicecapo dell’Ufficio indagini Juve e Fiorentina
in B. Galliani pronto a lasciare. Preziosi
sentito dalla Procura di Napoli. Nevio Scala: “Tutto
deprimente. Con gli azzurri si può andare avanti”.
31/05
Calcio nel caos: Lotito ai PM: “Lazio
pulita”. Il difensore di Moggi: “Il
Milan il vero potere”. I rossoneri "Manovre diversive".
Petrucci “Voltiamo pagina, torniamo a parlare di sport”.
Verdone “Di fronte allo scandalo del
calcio mi vergogno di essere italiano”. Zeman “Io
alla Juve? Non potrei. Ipotesi Baggio? sarebbe solo per immagine”.
29-30/05
Calcio nel caos: Caso Gea,sentito l'arbitro
cosentino Palmieri: “Mai rilasciato interviste”. Lazio
nei guai: aggiotaggio per Lotito. Niente incarichi sportivi per
i magistrati del CSM. Avv. Grassani “Milan in B, ipotesi
per ora non ipotizzabile”. Del Piero
“Orgoglioso di essere juventino”. V.Franza "Ipotesi
A per il Messina". Ieri sentito Della Valle.
28/05
Calcio nel caos: Per Borrelli una settimana
intensa. Bonfrisco “Paparesta fuori
dalle regole”. Gattuso: “Qualcuno sputa nel piatto”.
27/05
Calcio nel caos: L’inchiesta entra nel
vivo. Borrelli al lavoro e Lippi difende il
figlio. Commissario Rossi: “Sconti per nessuno”.
Sacchi e Agnolin: “Chi ha sbagliato
paghi”. Lippi: “In Italia chi è indagato
è già condannato”. Peruzzi
accusa: “Moggi il pastore e noi il gregge”.
26/05
Calcio nel caos: Gli atti passano a Borrelli:
Parte ufficialmente “Piedi Puliti”. Galliani
rimane solo, si dimette Zamparini. Gigi Riva: “Beckembauer
ha parlato da bambino”. Cossiga: “Tangentopoli
era più onesta”. Sacchi: “Torniamo al
calcio di prima, senza banchieri e politica”. Il
figlio di Lippi indagato a Roma e Milano.
25/05
Calcio nel caos: Interrogatori a Napoli e
Roma e perquisizioni della GdF. Cannavaro
ci ripensa. Albertini: “Pensavo ci fosse sudditanza
psicologica, invece...”. Cecchi Gori
“Affossato perchè scomodo. I 5 anni più brutti
della mia vita”. Licenza Uefa per 14 club: manca la
Lazio. I tiofosi
si costituiscono parte civile. Gli ex vogliono
Boniperti presidente della Juve
24/05
Calcio nel caos: La Lega Calcio cerca nuove
regole. Alla Gea e ad Alessandro Moggi oltre
il 10% del mercato delle procure. Conti: “Lotta al
conflitto d’interessi”. La Finanza
nella sede del Crotone e della Reggina. Buffon in Procura.
Galliani confermato in Lega. Cannavaro:
“Gli scudetti della Juve, meritati”
23/05
Calcio nel caos: Il commissario della FIGC,
Rossi, nomina il procuratore Borrelli capo ufficio indagini. Scatta
“Piedi puliti”. A Napoli sfilano i testi.
perquisita la sede della
Torres
22/05
Calcio nel caos: Lippi rimane al suo posto.
Moggi cita Berlusconi. Chieste le dimissioni
di Galliani che le respinge, l’inchiesta va avanti.
Moggi: “Un’imboscata di Galliani”. Guido
Rossi: “Beckenbauer ne approfitta”. Avv.
Stagliano “La Juve in B”
21/05
Calcio nel caos: Moggi ebbe un ruolo importante
nelle elezioni di Carraro e Galliani. Tardelli replica a
Beckenbauer “Anche in Germania c’è il marcio”.
Chieste le dimissioni di Lippi. Le
intercettazioni di De Santis
20/05
Calcio nel caos: Il potere assoluto di Moggi.
Ora è fuga dalla Gea. Si dimette anche il Generale Attardi.
Beckembauer: L’Italia la pagherà ai Mondiali. Le
tifoserie di Messina, Crotone e Reggina non ci stanno
19/05
Calcio nel caos: La Gea controllava anche
Reggina, Livorno e Siena. Gazzoni: “Le dimissioni di
Carraro sono finte”. Interrogati Lippi
e Zeman. Si dimette il Generale Pappa
18/05
Calcio nel caos: Il Commissario Rossi fa piazza
pulita. Le intercettazioni di Carraro e Moggi che preparavano
le elezioni in Lega. Menzionato Pisanu. Sospesi
nove arbitri, la Finanza a casa di Moggi e nella sede della Juve
17/05
Calcio nel caos: Il Commissario Rossi al lavoro.
Spunta il filone doping. Dopo il vertice delle Procure, nuovi
accertamenti. Definite le competenze delle
Procure di Roma e Napoli.
16/05
Calcio nel caos: Guido Rossi commissario della
FIGC chiamato a sistemare il calcio e le sue regole. Petrucci
rassicura Lippi “Verrò a trovarti con Rossi”.