Il procuratore Borrelli pronto per il maxiprocesso.
02/06 Ultimi giorni per studiare le carte, ma e' gia' conto alla
rovescia per il maxiprocesso sportivo di 'calciopoli'. Con lo scandalo
delle intercettazioni che dopo un mese non placa le polemiche, anzi
scatena il tutti contro tutti, da lunedi' si entra nel vivo dell'istruttoria:
i riflettori dal commissario straordinario Guido Rossi vireranno
sul capo dell' ufficio indagini Francesco Saverio Borrelli che da
lunedi' comincera' le audizioni dei 41 indagati della Procura di
Napoli. Ma l'ex capo di Mani Pulite non si limitera' alla lista
ufficiale di quanti direttamente coinvolti, ma sentira' diverse
altre persone che possono testimoniare su quello che i magistrati
partenopei hanno definito il 'sistema Moggi'. Ex arbitri, testimoni,
insomma quanti sono finiti senza un diretto coinvolgimento nello
scandalo (come Paparesta per l'episodio dello stanzino in cui fu
rinchiuso da Moggi), e altri che dal sistema hanno preso le distanze,
ma che possono raccontarlo. Un lavoro intenso che si dovra' chiudere
in tempi stretti: tutti i sei vice dell'ufficio diretto da Borrelli
sono pronti e gia' domenica si sono dati appuntamento a Roma per
definire al meglio la settimana. Un calendario fitto che dovrebbe
vedere sfilare i principali protagonisti pero' nella seconda settimana:
lo stesso Luciano Moggi, cosi' come gli ex designatori Bergamo e
Pairetto, saranno con ogni probabilita' sentiti a partire da lunedi'
12. Borrelli dovra' preparare la relazione su cui poi il procuratore
Stefano Palazzi decidera' i deferimenti, che potranno essere fatti
per tutti alla Caf che sara' cosi' organo giudicante di primo grado,
mentre la Corte federale costituira' la sede dell'appello. Un percorso
che decide lo stesso Palazzi, tagliando cosi' fuori la Disciplinare
e di conseguenza anche la tappa milanese della giustizia sportiva
su 'calciopoli'. Il commissario Rossi, dopo aver lanciato l'allarme
sulla situazione del calcio presa in consegna e definita ''piu'
grave di come la immaginava'' avra' di che lavorare con il suo vice
Nicoletti. Intanto la federcalcio respinge al mittente le voci,
apparse su alcuni giornali, di presunti dissapori tra Rossi e il
Coni, nate dopo il consiglio nazionale a cui il commissario non
ha partecipato (ma non era obbligato). ''Smentisco qualsiasi contrasto
tra Coni e Figc - fa sapere il capo ufficio stampa della Figc, Antonello
Valentini - La collaborazione tra Petrucci e il commissario e' intensa
e tutte le nomine sono state fatte in piena sintonia''. Di fatto
Rossi finora non ha voluto avere molti interlocutori del mondo sportivo,
l'unico con cui ha parlato fin dall'inizio e' proprio Petrucci.
Ed e' al Coni che lo stesso commissario si e' recato lo stesso giorno
del consiglio nazionale, trattenendosi per oltre un'ora nell'ufficio
del presidente. Al professore preme rifondare un mondo caduto a
pezzi: lo fara', lavorando anche al quinto piano di via Allegri.
Mentre indagati, testimoni, persone informate dei fatti, ex che
hanno tanta voglia di vuotare il sacco sfileranno davanti al procuratore
che ha combattuto Tangentopoli.
Ombre sulla partita Udinese-Milan del 2005: Galliani
e Pozzo non ci stanno
02/06 "La Stampa" attacca, Galliani e Pozzo rispondono.
In una giornata tutto sommato tranquilla per la calciopoli italiana,
a gettare legna sul fuoco ci ha pensato il quotidiano torinese con
un articolo che ipotizza una presunta combine in occasione di Udinese-Milan
del 29 maggio 2005, partita finita in pareggio con i friulani qualificati
in Champions League. "Dopo un anno di intercettazioni, analisi
e ricostruzioni, i magistrati di Napoli una cosa credono di averla
capita. Di fianco al sistema Moggi esisteva un sistema Milan",
scrive "La Stampa". Il quotidiano basa la sua tesi su
una serie di telefonate intercorse prima e dopo la partita tra Leonardo
Meani, addetto agli arbitri del Milan, e Lorenzo Toffolini, team
manager dei bianconeri. "Nel primo pomeriggio, alle 15.13 -
si legge nell'articolo - Meani chiama Toffolini e fornisce una serie
di informazioni che generalmente e' sconveniente dare agli avversari.
Con un eccesso di generosita', infatti, racconta che Ancelotti non
portera' a Udine Maldini e Shevchenko e ricorda all'amico che Rui
Costa e' squalificato. Per non avere dubbi sulla qualita' della
comunicazione legge a Toffolini l'intera rosa dei convocati".
"La Stampa" riporta anche il dialogo telefonico tra i
due anche dopo la partita, con Meani che si lascia scappare: "eh...
sei contento?". Toffolini sembra molto riconoscente: "eh...
ci avete aiutato un casino... dai senno' l'avevamo nel culo... hai
visto loro la'... hai visto quante palle gol hanno sbagliato".
Insinuazioni pesanti, che non potevano far scattare in piedi Adriano
Galliani, che dal workshop del Milan, in corso a Villasimius, replica
duro. "C'e' il tentativo disperato e scorretto di difendersi
da parte di qualcuno che cerca di coinvolgere il suo maggior competitor
di questi anni - ha dichiarato l'ad rossonero - Per fortuna la gente
capisce. C'era solo il sistema Juve e tutti gli altri erano i danneggiati.
Non ci fanno paura e non ci fermeremo, chi non ha commesso nulla
lo dimostrera'". A sentire parlare di combine non ci sta nemmeno
il patron dell'Udinese Giampaolo Pozzo. "Leggendo le frasi
incriminate - ha fatto sapere - mi sembra che si tratti di un episodio
da bar. In ogni caso, lo ribadisco, abbiamo piena fiducia nelle
autorita' competenti". In mezzo anche la replica del diretto
interessato, Lorenzo Toffolini, che ai microfoni di "Radio
Radio" si e' detto "allibito". "Sono battute
tra addetti ai lavori - ha aggiunto - Li conosco tutti, si parla
di logistica, di come va, come non va, si fa la battuta ma non mi
aspettavo che scoppiasse un putiferio. Si parlava di alberghi, quattro
battute sulla partita, cosa si vuole che io faccia?". Alla
vigilia dell'amichevole contro l'Ucraina anche il ct Lippi ha fatto
un appello ad abbassare i toni, ricordando che "la gente ha
voglia di calcio giocato, tutti abbiamo bisogno di calcio giocato
e tutti abbiamo bisogno di chiarezza". Nelle Procure, intanto,
e' tempo di studiare le carte in vista dei nuovi interrogatori.
A Napoli, la prossima settimana, dovrebbe essere sentito l'ex allenatore
della Roma Gigi Del Neri, sulla panchina dei giallorossi il 5 marzo
dello scorso anno, in occasione della partita contro la Juventus
finita nel mirino dei pm. Ma le audizioni piu' attese sono quelle
annunciate nell'ufficio di Francesco Saverio Borrelli. L'ex procuratore
generale di Milano sa di avere poco tempo a disposizione e da lunedi'
(presumibilmente la prima ad essere ascoltata sara' l'unica donna
indagata, Grazia Fazi) dara' il via alla girandola di interrogatori
in cui dovrebbero comparire i personaggi chiave di questa vicenda,
Moggi in testa. Dopo la calma di questa giornata, una nuova tempesta
e' all'orizzonte.
Galliani: “Siamo stati danneggiati”
Adriano Galliani non ci sta. Non vuole sentir parlare di "sistema
Milan", parla di linee difensive scorrette e fa capire che
"l'amicizia" con la Juventus e' ormai definitivamente
compromessa. A "rovinare" il primo giorno di workshop
del Milan, in corso a Villasimius, un articolo riportato oggi da
"La Stampa" che riporta le intercettazioni tra l'addetto
agli arbitri del "Diavolo", Leonardo Meani, e Lorenzo
Toffolini team manager dell'Udinese. Telefonate registrate prima
e dopo Udinese-Milan (1-1), gara valida per l'ultima giornata dello
scorso campionato e che permise ai friulani di centrare una storica
qualificazione in Champions League. "C'e' il tentativo disperato
e scorretto di difendersi da parte di qualcuno che cerca di coinvolgere
il suo maggior competitor di questi anni - ha dichiarato Galliani
da Villasimius -. Per fortuna la gente capisce. C'era solo il sistema
Juve e tutti gli altri erano i danneggiati. Non ci fanno paura e
non ci fermeremo, chi non ha commesso nulla lo dimostrera'. Fra
circa un mese questo scandalo avra' fine e credo si possa finalmente
credere in un calcio piu' trasparente e appetibile anche per le
aziende. In ogni caso in questo periodo nessuna delle aziende affiliate
al Milan ha chiesto di volersi tirare indietro. Purtoppo so che
i tentativi di dare addosso al Milan non sono certo terminati, in
questo periodo faro' il possibile per combattere qualsiasi tipo
di accusa nei nostri confronti. Le mie considerazioni sul sistema
Moggi? Le daro' alla giustizia sportiva". 'e' un importante
ed imminente ritorno ad incoraggiare Galliani, il Milan e tutto
il popolo di fede rossonera. Un ritorno che l'amministratore delegato
rossonero sottolinea perche' secondo lui "e' la prova provata
dell'assoluta tranquillita' di questa societa' e della sua volonta'
di rafforzarsi e di fare sempre meglio". Il ritorno di cui
si parla, ovviamente e' quello di Silvio Berlusconi. "E' doveroso
ricordare che dal 15 giugno la societa' sara' rafforzata dal ritorno
del nostro presidente Silvio Berlusconi, che era uscito per via
della legge sul conflitto di interessi - ha dichiarato Galliani
-. Il 15 giugno si ricostituisce la coppia Berlusconi presidente-Galliani
amministratore delegato. Il ritorno in campo di Silvio Berlusconi
e' la prova provata dell'assoluta tranquillita' di questa societa'
e della sua volonta' di rafforzarsi e di fare sempre meglio".
Capitolo mercato, per il Milan la campagna acquisti e cessioni non
e' iniziata nel migliore dei modi, vista la dolorosa partenza di
Andriy Shevchenko, l'ex "pallone d'oro" che ha scelto
il Chelsea per continuare la sua straordinaria carriera. "In
questi giorni ho parlato spesso con lui e nei nostri colloqui l'ho
visto spesso piangere lacrime sincere - ha dichiarato Galliani -.
Credo nelle sue motivazioni e ho deciso di lasciarlo andare solo
per quello che lui ha saputo dare a questa squadra in questi anni.
La sua scelta e' legata a diverse situazioni dovute anche al malfunzionamento
del sistema calcistico italiano". Un concetto, quest'ultimo,
che Galliani spiega meglio cosi': Siamo diventati il terzo campionato
d'Europa per importanza e appeal. Il vero sistema calcistico vincente
e' quello spagnolo - spiega l'amministratore delegato del Milan
-. In Spagna se una societa' vuole investire 10 su un giocatore
a questo va almeno 7, mentre in Italia percepisce 5. Questo avviene
per il totale abbattimento della aliquota, ad un giocatore rispetto
al lordo va un guadagno netto superiore del 30 per cento rispetto
al nostro campionato. Un po' come quello che e' successo per Cassano,
la sua cifra di guadagno al Real era piu' o meno la stessa di quella
della Roma, ma a tutti gli effetti ha percepito molto di piu'. Inoltre
in Spagna le societa' ricavano tutto dai diritti televisivi e grazie
alla defiscalizzazione completa e all'assenza della mutualita' ecco
spiegato il fatto che il Barcellona possa permettersi una maglia
senza sponsor". Il capitolo Shevchenko non si e' ancora chiuso,
c'e' da tranquillizzare il popolo rossonero preoccupato per la partenza
di un campione di prima grandezza. "Arrivera' un suo sostituto
anche se con Gilardino, Inzaghi, Amoroso e Borriello (rientra da
Treviso, ndr) abbiamo gia' un attacco di livello mondiale. Comunque
- continua Galliani - Shevchenko verra' sostituito adeguatamente".
"La sua cessione e' un caso unico e irripetibile", assicura
Galliani che con questa dichiarazione manda un messaggio agli altri
club, ma anche ai giocatori che potrebbero aver voglia di seguire
l'esempio di Shevchenko. Magari Galliani pensa a Kaka', il fuoriclasse
brasiliano corteggiato dal Real Madrid, in particolare da Calderon,
il favorito nella corsa alla presidenza del club 'blanco'. "Se
qualche club contattera' anche un solo nostro giocatore, verra'
immediatamente denunciato alla Fifa - ha dichiarato Galliani -.
Questo e' un avviso ai naviganti e anche ad eventuali dirigenti
del Real Madrid ed eventuali candidati alla presidenza della stessa
societa' spagnola. Saremo molto rigidi nei confronti di quelle societa'
che contatteranno direttamente i nostri giocatori. Agiremo come
degli 007. I nostri giocatori sono felici di rimanere al Milan e
se qualcuno e' infelice, visto il caso Sheva, dopo 20 anni ho deciso
di cambiare strategia. Rimarranno al Milan anche gli eventuali infelici".
Si torna sul mercato e Galliani ammette: "al momento possiamo
solo registrare la trattativa ben avviata per l'acquisto del giovane
trequartista del Rennes, Yoann Gourcuff". Chiusura dedicata
al bilancio del club. "E' importantissimo sottolineare che
ai conti attuali il nostro bilancio al 31 dicembre 2006 sara' in
pareggio e le nostre valutazioni non prendono in considerazione
la plusvalenza per Shevchenko. Il Milan in borsa? I sentimenti non
si quotano".
Il Legale di Moggi replica a Galliani “Ha
letto tutte le intercettazioni?”
02/06 ''Evidentemente Galliani ha letto il testo di tutte le 2.500
telefonate intercettate, altrimenti come puo' dire una sciocchezza
del genere''. E' l'ironica replica di Fulvio Gianaria, uno dei legali
dell'ex direttore generale della Juventus Luciano Moggi. Gli avvocati
che difendono la Juventus preferiscono invece non rispondere alle
bordate all' amministratore delegato del club rossonero. ''Si continua
a parlare sulla base di una cinquantina di telefonate estrapolate
dall'inchiesta e che provengono dai rapporti dei carabinieri di
Roma - afferma Gianaria - invece il quadro completo si puo' avere
solo avendo a disposizione la totalita' delle telefonate intercettate,
cosa che ci piacerebbe avere ma di cui potremo disporre solo quando
saranno depositati gli atti processuali della giustizia ordinaria''.
Moggi potrebbe essere nuovamente sentito, nei prossimi giorni, dai
magistrati di Napoli e sara' poi ascoltato dalla Procura federale,
ma ''finora - dice Gianaria - non abbiamo ricevuto alcuna convocazione''.
I legali che difendono la Juventus tacciono. ''Galliani dice che
esisteva solo un sistema Juve? In questo momento non e' il caso
di rispondere, aspettiamo l'evoluzione delle inchieste, la verita'
verra' a galla'', e' il loro pensiero. Lo scandalo delle intercettazioni
e l'inchiesta sulla Gea hanno comunque fatto scoppiare la guerra
tra Juventus e Milan, fino a un mese fa grandi alleate. Ed e' evidente
che le accuse al presunto potere esercitato anche dal club rossonero
saranno la traccia seguita nella strategia difensiva di Luciano
Moggi. ''Se Moggi si comportava in un certo modo, era solo per non
restare schiacciato dai centri di potere importanti'': e' la tesi
portata avanti dall'ex direttore generale della Juventus e dai suoi
avvocati. La strategia difensiva e' chiara: convincere la magistratura
e la giustizia sportiva che Moggi non era a capo di nessuna cupola,
ma faceva parte di un sistema corrotto, costretto a sua volta a
difendere la Juventus. Una strategia d'attacco, a bene vedere, che
e' la linea che i legali stanno definendo in questi giorni difficilissimi
per la Juventus e per i suoi ex manager.
Spalletti in procura a Napoli
02/06 Luciano Spalletti martedi' dovrebbe essere ascoltato in procura
a Napoli come persona informata dei fatti. L'audizione del tecnico
della Roma, ma che l'anno scorso era alla guida dell'Udinese, dovrebbe
vertere sulla partita Juventus-Udinese del 13 febbraio 2005. A differenza
di quanto trapelato inizialmente quindi Spalletti non sara' ascoltato
per l'ultima gara dello scorso campionato con il Milan, ma per quella
contro i torinesi. La partita in questione rientra nella lista di
quelle messe sotto inchiesta a seguito di quanto emerso dalle intercettazioni
telefoniche. In quella Juve-Udinese, diretta da Rodomonti, fu annullato
un gol ai friulani a causa dell'errata segnalazione del guardalinee
Gimignani. ''Sara' stato in cattiva giornata, ma come qualche giocatore
- fu la reazione a caldo del tecnico - Ci siamo accorti che l'assistente
dell'arbitro dalla nostra parte non era in grande giornata, ma il
mio problema non puo' essere la cattiva giornata degli assistenti.
Voglio pensare solo a quello che dipende dal mio lavoro. Non posso
mica migliorare la prestazione dei guardalinee''.
Servizi precedenti
01/06
Calcio nel caos: Il commissario Rossi: “Una
situazione che non pensavo così grave”. Secondo
l’ex vicecapo dell’Ufficio indagini Juve e Fiorentina
in B. Galliani pronto a lasciare. Preziosi
sentito dalla Procura di Napoli. Nevio Scala: “Tutto
deprimente. Con gli azzurri si può andare avanti”.
31/05
Calcio nel caos: Lotito ai PM: “Lazio
pulita”. Il difensore di Moggi: “Il
Milan il vero potere”. I rossoneri "Manovre diversive".
Petrucci “Voltiamo pagina, torniamo a parlare di sport”.
Verdone “Di fronte allo scandalo del
calcio mi vergogno di essere italiano”. Zeman “Io
alla Juve? Non potrei. Ipotesi Baggio? sarebbe solo per immagine”.
29-30/05
Calcio nel caos: Caso Gea,sentito l'arbitro
cosentino Palmieri: “Mai rilasciato interviste”. Lazio
nei guai: aggiotaggio per Lotito. Niente incarichi sportivi per
i magistrati del CSM. Avv. Grassani “Milan in B, ipotesi
per ora non ipotizzabile”. Del Piero
“Orgoglioso di essere juventino”. V.Franza "Ipotesi
A per il Messina". Ieri sentito Della Valle.
28/05
Calcio nel caos: Per Borrelli una settimana
intensa. Bonfrisco “Paparesta fuori
dalle regole”. Gattuso: “Qualcuno sputa nel piatto”.
27/05
Calcio nel caos: L’inchiesta entra nel
vivo. Borrelli al lavoro e Lippi difende il
figlio. Commissario Rossi: “Sconti per nessuno”.
Sacchi e Agnolin: “Chi ha sbagliato
paghi”. Lippi: “In Italia chi è indagato
è già condannato”. Peruzzi
accusa: “Moggi il pastore e noi il gregge”.
26/05
Calcio nel caos: Gli atti passano a Borrelli:
Parte ufficialmente “Piedi Puliti”. Galliani
rimane solo, si dimette Zamparini. Gigi Riva: “Beckembauer
ha parlato da bambino”. Cossiga: “Tangentopoli
era più onesta”. Sacchi: “Torniamo al
calcio di prima, senza banchieri e politica”. Il
figlio di Lippi indagato a Roma e Milano.
25/05
Calcio nel caos: Interrogatori a Napoli e
Roma e perquisizioni della GdF. Cannavaro
ci ripensa. Albertini: “Pensavo ci fosse sudditanza
psicologica, invece...”. Cecchi Gori
“Affossato perchè scomodo. I 5 anni più brutti
della mia vita”. Licenza Uefa per 14 club: manca la
Lazio. I tiofosi
si costituiscono parte civile. Gli ex vogliono
Boniperti presidente della Juve
24/05
Calcio nel caos: La Lega Calcio cerca nuove
regole. Alla Gea e ad Alessandro Moggi oltre
il 10% del mercato delle procure. Conti: “Lotta al
conflitto d’interessi”. La Finanza
nella sede del Crotone e della Reggina. Buffon in Procura.
Galliani confermato in Lega. Cannavaro:
“Gli scudetti della Juve, meritati”
23/05
Calcio nel caos: Il commissario della FIGC,
Rossi, nomina il procuratore Borrelli capo ufficio indagini. Scatta
“Piedi puliti”. A Napoli sfilano i testi.
perquisita la sede della
Torres
22/05
Calcio nel caos: Lippi rimane al suo posto.
Moggi cita Berlusconi. Chieste le dimissioni
di Galliani che le respinge, l’inchiesta va avanti.
Moggi: “Un’imboscata di Galliani”. Guido
Rossi: “Beckenbauer ne approfitta”. Avv.
Stagliano “La Juve in B”
21/05
Calcio nel caos: Moggi ebbe un ruolo importante
nelle elezioni di Carraro e Galliani. Tardelli replica a
Beckenbauer “Anche in Germania c’è il marcio”.
Chieste le dimissioni di Lippi. Le
intercettazioni di De Santis
20/05
Calcio nel caos: Il potere assoluto di Moggi.
Ora è fuga dalla Gea. Si dimette anche il Generale Attardi.
Beckembauer: L’Italia la pagherà ai Mondiali. Le
tifoserie di Messina, Crotone e Reggina non ci stanno
19/05
Calcio nel caos: La Gea controllava anche
Reggina, Livorno e Siena. Gazzoni: “Le dimissioni di
Carraro sono finte”. Interrogati Lippi
e Zeman. Si dimette il Generale Pappa
18/05
Calcio nel caos: Il Commissario Rossi fa piazza
pulita. Le intercettazioni di Carraro e Moggi che preparavano
le elezioni in Lega. Menzionato Pisanu. Sospesi
nove arbitri, la Finanza a casa di Moggi e nella sede della Juve
17/05
Calcio nel caos: Il Commissario Rossi al lavoro.
Spunta il filone doping. Dopo il vertice delle Procure, nuovi
accertamenti. Definite le competenze delle
Procure di Roma e Napoli.
16/05
Calcio nel caos: Guido Rossi commissario della
FIGC chiamato a sistemare il calcio e le sue regole. Petrucci
rassicura Lippi “Verrò a trovarti con Rossi”.