Pugno duro della CAF: respinte tutte le eccezioni
03/07 Dopo una riunione-fiume in camera di consiglio, durata sei
ore e mezza, la Caf ha respinto tutte le eccezioni presentate in
mattinata dalle difese, accogliendo solo quella di Cosimo Maria
Ferri per il quale e' stato dichiarato il "difetto di giurisdizione".
Termina cosi' la seconda giornata del maxi-processo allo stadio
Olimpico, trascorsa con la presentazione e il successivo esame delle
eccezioni, che ha portato la Commissione d'appello federale presieduta
da Cesare Ruperto a sospendere la seduta per oltre sette ore, tra
pausa-pranzo e camera di consiglio. Domani si riprendera' alle 9.30
con l'inizio del dibattimento. Per ora festeggia solo Cosimo Maria
Ferri. Essendosi dimesso dopo il coinvolgimento nell'inchiesta su
"calciopoli", non c'e' piu' il "rischio" che
l'ex membro della commissione vertenze economiche della Figc possa
ritesserarsi. Ferri esce cosi' dal maxi-processo, rimangono invece
Luciano Moggi e Diego Della Valle. L'ex dg della Juventus - spiega
la Caf - ha presentato le sue dimissioni prima dell'istruzione del
procedimento e pertanto non incorre nel divieto di tesserarsi nuovamente
alla Federcalcio: da qui l'interesse della Figc a chieder l'accertamento
di eventuali violazioni del codice sportivo. Il presidente onorario
della Fiorentina Della Valle, essendo anche socio di riferimento
del club viola, e' tenuto all'osservanza nelle norme al pari di
qualsiasi tesserato. Nessuno sconto, dunque, alla difesa da parte
della Caf che ha dichiarato legittime le intercettazioni, in continuita'
con il passato (caso Genoa). La competenza funzionale della stessa
Caf e' fatta salva: le connessioni tra i dirigenti federali e gli
altri deferiti comportano l'attrazione dell'intero procedimento
alla Caf quale organo di prima istanza. Respinte le eccezioni sul
commissario straordinario Rossi e sull'abbreviazione dei termini,
la Caf non ha accolto le prove testimoniali e i testi presentati
da Paolo Bergamo, Massimo De Santis, Claudio Lotito e la Lazio,
Paolo Bertini, Franco Carraro, Pierluigi Pairetto e la Fiorentina.
I difensori del club biancoceleste chiedeva la sospensione del processo
in attesa della definizione del secondo troncone d'indagini sulle
altre squadre coinvolte in "calciopoli". La Caf, trattandosi
di questioni di merito, si e' riservata ogni decisione al riguardo,
cosi' come in merito all'acquisizione degli atti relativi alla gara
Reggina-Lazio. La mattinata era iniziata con l'ammissione come terzo
interessato dell'Arezzo, che e' andato ad aggiungersi a Bologna,
Brescia, Lecce, Messina e Treviso. Poi il via alla girandola delle
eccezioni delle difese dei 4 club sotto accusa (Juventus, Fiorentina,
Lazio e Milan) e dei 26 deferiti tra dirigenti, arbitri e guardalinee.
Per primo e' toccato al legale di Luciano Moggi, Fulvio Gianaria,
che ha chiesto l'esclusione dell'ex dg della Juve dal processo in
quanto non piu' tesserato: "Moggi, avendo dato le dimissioni
in presenza di un procedimento a suo carico, non puo' chiedere il
ritesseramento". Stessa richiesta da parte dell'avvocato di
Cosimo Maria Ferri, che faceva parte della commissione vertenze
economiche della Figc. Particolarmente agguerrita la difesa della
Lazio e del presidente Lotito, che ha invocato la sospensione del
procedimento in presenza di una vera e propria "anomalia"
rappresentata dalla suddivisione in due tronconi di "calciopoli":
"Nel deferimento - ha spiegato l'avvocato Siniscalchi - non
c'e' traccia della partita Reggina-Lazio, che fa parte del secondo
filone di indagini. Eppure proprio da quella gara e non da Lazio-Brescia
iniziarono le proteste di Lotito contro i torti arbitrali e la conseguente
richiesta di protezione". I difensori del club biancoceleste
ha inoltre contestato la decisione di commissariare la Federcalcio
e due provvedimenti del commissario straordinario Guido Rossi: la
riduzione dei termini processuali e la nomina di sei componenti
della Caf dopo il giro di vite del Csm sui giudici togati. Da piu'
parti, poi, e' stata avanzata l'eccezione sull'inutilizzabilita'
delle intercettazioni. "Non c'e' stato un giudice penale -
ha affermato l'avvocato Scalise, che difendere l'ex designatore
Paolo Bergamo - che abbia considerato legittime le intercettazioni
che sono state acquisite agli atti". Inoltre, secondo Ugolini,
legale dell'arbitro Dondarini, "e' stato violato il contraddittorio
accusa-difesa nella cernita delle intercettazioni, che sono state
invece selezionate ad uso e consumo dell'accusa". Tutte le
eccezioni sono state ritenute infondate dal procuratore federale
Stefano Palazzi, per il quale la Caf e' competente "in ragione
della qualita' soggettiva degli incolpati" e, in presenza di
altri deferiti che non siano dirigenti federali, vale la regola
della forza attrattiva secondo cui la sede idonea e' l'organo giudicante
di livello piu' elevato. Secondo Palazzi l'abbreviazione dei termini
"trova fondamento nell'articolo 29 comma 11 del Codice di giustizia
sportiva, laddove c'e' necessita' di un rapido svolgimento dei procedimenti",
mentre l'uso delle intercettazioni viene legittimato dalla legge
401 del 1989 sulla frode sportiva, "visto che le competizioni
sportive rivestono un particolare interesse pubblico perche' oggetto
di scommesse e concorsi pronostici". Il procuratore, che rappresenta
l'accusa, si e' scatenato contro le richieste di nullita' di alcuni
deferimenti. Le dimissioni di Moggi - a parere di Palazzi - non
lo esentano dalle sue responsabilita' di fronte alla giustizia sportiva
in quanto era un tesserato al momento dei fatti contestati. Quanto
al presidente onorario della Fiorentina, Diego Della Valle, "essendo
socio di riferimento del club viola automaticamente e' soggetto
alla giurisdizione sportiva".
I nove punti dell’ordinanza di Ruperto
Questa l'ordinanza con cui la Caf ha respinto la maggior parte
delle eccezioni delle difese al termine di sei ore di camera di
consiglio.
I. In ordine alla legittimita' di questo collegio giudicante, osserva:
a)Che esiste un provvedimento formale di nomina di tutti i suoi
componenti, provenienti da un organo, quale il Commissario Straordinario,
anch'esso investito con un formale provvedimento efficace, i cui
presupposti di legittimita' sfuggono al sindacato di questo Collegio;
b) che il Commissario Straordinario ha pacificamente tutti i poteri
spettanti al Presidente Federale, al Consiglio Federale ed al Comitato
di Gestione, giusta quanto risulta alla deliberazione 16 maggio
2006 n.222 della Giunta del Coni, ratificata dal Consiglio Nazionale
con deliberazione n.1332 del 31 maggio 2006.
II. In ordine alla competenza funzionale di questo Collegio giudicante,
osserva: a) che l'art.31, comma 1, ultima parte, e l'art. 26, comma
1, ultima parte, CGS prevedono che la CAF e' giudice di prima istanza
in ordine ai procedimenti disciplinari riguardanti i dirigenti federali,
con norme specifiche rispetto alla norma generale contenuta nell'art.10,
comma 6, NOIF, la quale attribuisce la competenza alla Corte federale
in ordine alla violazione di norme statutarie o regolamentari da
parte dei dirigenti federali; b) che l'evidente connessione fra
i fatti contestati ai vari soggetti deferiti, stante anche l'interferenza
fra le loro reciproche posizioni, comporta l'attrazione dell'intero
provvedimento alla competenza della CAF quale organo di prima istanza,
in applicazione del principio generale espresso sia nell'art.37,
comma 1, sia nell'art.28, comma 7, CGS; c) che quanto detto sub
a) e b) investe anche la posizione degli arbitri, ai sensi dell'art.29,
comma 7, Statuto Federale e dell'art.3, comma 1, Regolamento AIA,
entrambi i quali rinviano all'art.30, comma 3, dello stesso Statuto
federale.
III: In ordine alla giurisdizione di questo Collegio, contestata
dai deferiti Luciano Moggi, Cosimo Maria Ferri e Diego Della Valle,
osserva: a) che Luciano Moggi, come e' pacifico, si e' dimesso prima
dell'instaurazione del procedimento disciplinare, per cui egli non
incorre nel divieto di nuovo tesseramento previsto sia dall'art.36,
comma 7, NOIF, sia dall'art.25 dei Principi fondamentali degli Statuti
delle federazioni sportive nazionali, delle discipline sportive
associate e delle associazioni benemerite, stabiliti dal Consiglio
Nazionale del CONI con deliberazione del 23 marzo 2004. Conseguenzialmente
permane nei suoi confronti l'interesse della FIGC ad ottenere un
provvedimento che accerti l'eventuale responsabilita' del deferito
in ordine ai fatti contestati e, dunque, non puo' non persistere
l'operativita' del vincolo da lui assunto con la costituzione del
rapporto associativo, a norma dell'art.27, comma 2, Statuto federale;
b) che, al contrario, detto interesse e' venuto meno nei confronti
di Cosimo Maria Ferri, il quale, essendosi dimesso dopo l'instaurazione
del procedimento disciplinare, e' incorso in modo definitivo nel
divieto di far parte dell'ordinamento sportivo in ogni sua articolazione,
ai sensi delle suddette disposizioni; c) che Diego Della Valle,
essendo al mome nto dei fatti contestati, oltre che presidente onorario
della A.C.F. Fiorentina S.p.A, anche socio di riferimento della
medesima, era, in quanto tale, tenuto, all'osservanza dello Statuto,
delle norme federali e di ogni altra disposizione applicabile, per
cui non potrebbe non essere responsabile della eventuale loro violazione,
ai sensi degli artt. 1 e 14 C.G.S.
IV. In ordine alla dedotta nullita' dipendente dalla pretesa illegittimita'
del provvedimento di abbreviazione dei termini procedurali per illecito
sportivo, disciplinare e amministrativo (C.U. n.12 del 15 giugno
2006), osserva: a) che tale provvedimento ha carattere generale
ed e' stato emanato, come da prassi, in evidente relazione alla
necessita', indicata dall'art.29, comma 11, CGS, cui e' stato fatto
espresso riferimento, di una celere conclusione dei procedimenti,
considerate le particolari esigenze sportive ed organizzative delle
competizioni, le quali sono da ritenere sempre presenti nelle fase
intercorrente fra la fine della stagione sportiva in corso e l'inizio
di quella successiva; b) che i comunicati ufficiali si presumono
conosciuti a far data dalla loro pubblicazione, nella specie avvenuta
in data 15 giugno 2006, quindi anteriormente all'instaurazione del
presente procedimento, le cui parti, dunque, non erano identificabili;
c) che non rileva la mancata previsione di un termine finale di
efficacia del provvedimento di abbreviazione, poiche', secondo prassi,
i provvedimenti come quello in esame vengono revocati allorquando
cessino le esigenze di carattere generale sopra ricordate. Cosi'
prosegue l'ordinanza.
V. In ordine alle eccepite nullita' dell'atto di deferimento per
genericita' delle contestazioni, osserva che gli elementi fattuali
contenuti nell'atto stesso sono idonei a individuare con sufficiente
grado di chiarezza gli addebiti contestati.
VI. In ordine alle richieste di sospensione del procedimento sino
alla definizione di altre indagini in corso relativamente al campionato
2004-2005, osserva che trattasi di questioni attinenti non alla
pregiudizialita' fra procedimenti, bensi' direttamente al merito,
per cui va riservata ogni decisione al riguardo; cosi' come va riservata
quella attinente alla richiesta di acquisizione di atti relativi
alle partite Reggina-Lazio e Lecce-Parma.
VII. In ordine alla dedotta mancanza di contestazione di aggravanti
a carico delle societa' Lazio e Fiorentina, e' sufficiente, allo
stato, prendere atto dei chiarimenti forniti in udienza dalla Procura
federale, riservando al definitivo ogni decisione sul punto.
VIII. In ordine alla eccepita inutilizzabilita' delle intercettazioni
telefoniche in atti, osserva che gli argomenti addotti dalle difese
delle parti non appaiono idonei, allo stato, a giustificare l'abbandono
dell'orientamento sinora seguito da questa Commissione, la quale
ha costantemente ritenuto utilizzabili nel procedimento per illecito
sportivo le intercettazioni telefoniche acquisite in un procedimenti
penale.
IX. In ordine alle prove testimoniali dedotte da Bergamo, De Santis,
Lotito e S.S. Lazio, Bertini, Carrrao, Pairetto, A.C.F. Fiorentina,
osserva che trattasi di richieste inammissibili per genericita'
della formulazione dei relativi capitoli e comunque perche' attinenti
a circostanze non conferenti ai fini del decidere; cosi' come irrilevanti,
allo stato, si rivelano gli altri mezzi di prova dei quali e' stata
richiesta l'ammissione con le depositate memorie. P.Q.M. in accoglimento
dell'eccezione di Cosimo Maria Ferri, dichiara il difetto di giurisdizione
di questa Commissione nei suoi confronti; rigetta tutte le altre
formulate eccezioni di rito, salve le riserve di cui in motivazione;
rigetta le proposte istanze istruttorie, salva sempre la riserva
di cui in motivazione; dichiara utilizzabili nel presente procedimento
le intercettazioni telefoniche assunte agli atti; dichiara aperto
il dibattimento e ne rinvia la prosecuzione a domani, 4 luglio 2006,
ore 9,30.
Accolta l’istanza dei difensori di Ferri
03/07 Respinte tutte le eccezioni tranne una, da domani si fa sul
serio. La seconda, lunga giornata del processo al calcio esaurisce
il capitolo preliminare. Alla fine, fa festa solo Cosimo Maria Ferri:
l'ex componente della commissione vertenze economiche della Figc
si e' dimesso dopo il deferimento e non verra' sottoposto a procedimento
disciplinare perche' l'ordinamento sportivo non gli consentira'
di procedere ad un ulteriore tesseramento. Per il resto, dopo quasi
7 ore di camera di consiglio, la Caf ha replicato con una serie
di 'no' alle istanze dei legali della difesa: nessuna sospensione
del processo, le intercettazioni sono considerate ammissibili, la
Commissione d'appello federale puo' giudicare gli arbitri, Luciano
Moggi e Diego Della Valle non eviteranno il procedimento disciplinare.
Allo stato, poi, come ha tenuto a sottolineare il presidente Cesare
Ruperto, sono considerate inammissibili prove e testimoni. Dopo
il prologo di giovedi' scorso, oggi i riflettori sull'aula allestita
all'interno dello stadio Olimpico si sono accesi di nuovo alle 9.30
di oggi. Davanti alla Caf dirigenti, tesserati e arbitri. Esordio
per i fratelli Andrea e Diego Della Valle, assenti nella prima udienza,
e 'cravatta titolare' per l'amministratore delegato del Milan, Adriano
Galliani, tornato al tradizionale giallo dopo l'insolito blu scuro
scelto qualche giorno fa. Assente l'ex presidente federale Franco
Carraro, ranghi quasi completi tra i rappresentanti del mondo arbitrale:
spiccano l'ex designatore Paolo Bergamo e i fischietti Massimo De
Santis e Gianluca Paparesta. Ad aprire le ostilita', dopo l'appello
eseguito dal presidente Ruperto, e' stato Fulvio Gianaria, legale
di Luciano Moggi. ''C'e' un difetto di giurisdizione assoluto'',
ha detto l'avvocato riferendosi alla posizione dell'ex direttore
generale bianconero. ''Moggi si e' dimesso il 16 maggio e, secondo
quanto prevede la stessa giustizia sportiva, non e' ammissibile
un procedimento nei confronti di un soggetto che ormai e' un ex
tesserato. Le dimissioni hanno gli stessi effetti della radiazione.
E' impossibile il tesseramento in futuro in costanza di dimissioni''.
Subito dopo, ha preso la parola Vincenzo Siniscalchi, legale della
Lazio. ''La prima eccezione e' di carattere pregiudiziale. Come
abbiamo il diritto di difenderci per quello che abbiamo fatto, abbiamo
anche il diritto di acquisire la prova storica relativa alla partita
Reggina-Lazio del 30 gennaio 2005, e non Lazio-Brescia, come si
fa risalire dal deferimento''. La richiesta di sospensione e' stata
rigettata: La Caf, pero', e' pronta a valutare, eventualmente, nuovo
materiale prodotto dall'ufficio indagini. Il collegio giudicante
ha detto 'no' anche a Gian Michele Gentile, altro componente della
difesa della Lazio, che ha evidenziato ''il vizio genetico nel commissariamento
della Figc''. ''Le dimissioni dell'ex presidente federale Franco
Carraro e dell'ex vicepresidente federale Innocenzo Mazzini non
consentivano il Commissariamento della Figc, perche' gli organi
dimissionari rimangono in carica in prorogatio per l'ordinaria amministrazione
e devono convocare l'assemblea per nuove elezioni. Il vizio genetico
si ripercuote sulle successive azioni del Commissario Guido Rossi''.
L'avvocato Gentile, in particolare, ha contestato la riduzione dei
termini processuali e la legittimita' della composizione della Commissione
d'appello federale e la nomina di 6 membri della Commissione, compresa
quella del presidente Cesare Ruperto. Secondo il legale, il giudizio
di primo grado dovrebbe essere di competenza dei vecchi componenti
della Commissione. Respinta anche l'istanza di Silvia Morescanti,
legale dell'arbitro Massimo De Santis, secondo cui ''non e' la Caf
l'organo che deve giudicare i direttori di gara deferiti''. Bocciata
la richiesta, ribadita oggi da Gaetano Scalise, legale dell'ex designatore
Bergamo, di escludere le intercettazioni dal dibattimento. ''Voi
-ha detto l'avvocato rivolgendosi all'organo giudicante- dovreste
dichiarare ammissibili intercettazioni su cui non ci sono nemmeno
i decreti della magistratura. Se questa corte disponesse dei decreti
della magistratura ordinaria a sostegno dell'ammissibilita' delle
intercettazioni -ha aggiunto Scalise - non potrebbe comunque considerarle
ammissibili. A maggior ragione, non puo' farlo visto che questi
decreti non ci sono''. Giornata positiva, quindi, per il procuratore
federale Stefano Palazzi, che dopo aver ascoltato i legali dei deferiti,
in tarda mattinata ha replicato in maniera perentoria: ''Riteniamo
tutte le eccezioni prive di fondamento''. A fine giornata, ha avuto
ragione su quasi tutta la linea. L'accusa, nel suo intervento, ha
esposto in maniera analitica le proprie argomentazioni. Mezz'ora
per ribattere punto su punto, senza alzarsi mai dalla sedia e senza
alzare mai il tono della voce. La Caf si e' ritirata in Camera di
Consiglio dopo una breve pausa pranzo. L'udienza, che avrebbe dovuto
ricominciare alle 16, e' ripresa solo alle 19.45. In serata, la
lettura dell'ordinanza in nove punti che ha bocciato la quasi totalita'
delle eccezioni. ''Ci vediamo domani alle 9.30'', ha concluso Ruperto.
Palazzi respinge le eccezioni
Prima giornata vera del processo a calciopoli, ed è subito
botta e risposta tra le difese e l'accusa. Dopo il rinvio di tre
giorni, entra nel vivo il dibattimento che vede alla sbarra quattro
club (Juventus, Lazio, Milan e Fiorentina) e 26 tra dirigenti ed
arbitri: alle 9,30 il presidente della Caf, Cesare Ruperto ha aperto
i lavori. Appello di rito con assenti illustri: non sono presenti
in aula Franco Carraro, Innocenzo Mazzini e l'ex designatore Paolo
Bergamo. Presenti invece i due fratelli Della Valle, deferiti insieme
alla Fiorentina. Ammesso al processo anche l'Arezzo, il sesto club
dopo Messina, Lecce, Brescia, Bologna e Treviso a chiedere di entrare
nel dibattimento come terzo interessato: la Caf, che già
venerdì aveva dato il via libera alle altre società,
ha detto sì anche al club toscano. Poi la parola passa ai
legali per le eccezioni già annunciate: le difese fanno muro
e contestano la competenza della Caf in particolare nel giudizio
degli arbitri. Gli avvocati dei direttori di gara rinviati a giudizio
chiedono infatti che gli assistiti siano sottoposti agli organi
giudicanti interni all'associazione arbitri. Altro punto su cui
fanno leva le difese è l'uso delle intercettazioni: in particolare
è il legale di Paolo Dondarini ad aver presentato sull'argomento
la memoria difensiva più articolata. Nelle prime due ore
del processo allo scandalo del pallone, massiccio l'intervento della
Lazio: ben tre i legali a prendere la parola in difesa del club
e del presidente Claudio Lotito. Tre le eccezioni sollevate: la
prima si scaglia contro la divisione in due porzioni dell'inchiesta.
Nella seconda, secondo quanto ha detto l'avv. Vittorio Siniscalchi,
rientra la Reggina, la cui posizione non andava svincolata da quella
dei primi quattro club già incolpati. Ma la Lazio contesta
anche la nomina a commissario dela Figc di Guido Rossi perché
le "dimissioni di Franco Carraro e Innocenzo Mazzini non consentivano
il commissariamento" ha detto l'avvocato Gentile, che parla
di 'vizio genetico del commissariamento''. Ma c'é anche qualche
voce fuori dal coro, come quella dell'avvocato Aurelio Gironda,
difensore di Paparesta che chiede invece di respingere 'l'eccezione
di incompetenza della Caf sugli arbitri. Io voglio che Paparesta
sia giudicato dalla Caf". E dopo una breve pausa concessa dal
collegio giudicante, per la prima volta prende la parola l'accusa:
il procuratore Palazzi, leggi alla mano, respinge punto per punto
tutte le eccezioni sollevate. Dice che Moggi può essere sottoposto
a giudizio e che il difetto di giurisdizione sollevato non "trova
applicazione" perché deve rispondere di fatti commessi
quando era nel pieno della titolarità. Così anche
Diego Della Valle deve essere sottoposto a giudizio in quanto socio
di associazione equiparato ai soci che controllano le società
di capitale. Quanto alle intercettazioni contestate dalle difese,
Palazzi le definisce, sempre leggi alla mano, prova a tutti gli
effetti e che gli incolpati non hanno mai disconosciuto le conversazioni.
Insomma respinte al mittente le tante richieste dei legali, ora
sarà il collegio presieduto da Cesare Ruperto a pronunciarsi.
Prima camera di consiglio della giornata. Il processo riprende alle
16 e fino alle 19 entrerà nel vivo il dibattimento.
I legali chiedono di escludere le intercettazioni
ma Palazzi ribadisce la loro validità
Escludere dal procedimento il 'sale' di tutta l'inchiesta: le intercettazioni.
Dopo le prime schermaglie e le eccezioni minori, gli avvocati degli
imputati al processo per lo scandalo del calcio hanno avanzato quella
che é la loro principale richiesta. Presentata, infatti,
praticamente da tutti i 26 deferiti e le quattro società.
Tra l'altro, ne hanno parlato nel loro intervento il legale della
Lazio Ugo Longo, quello dell'arbitro Dondarini, Ugolini, e l'avvocato
Scalise, che difende l'ex designatore Paolo Bergamo. Proprio quest'ultimo
ha citato l'articolo 271 del codice di procedura penale per sottolineare
"l'inutilizzabilità " delle intercettazioni "realizzate
fuori dalle occasioni consentite". "Ci troviamo in una
situazione paradossale - è la tesi avanzata da Scalise -
voi dovreste dichiarare utilizzabili alcune intercettazioni che
avete acquisito nel fascicolo, senza però che un giudice
penale le abbia dichiarate legittime". Di fronte "ad un
divieto esplicito, sfornite di qualunque autorizzazione e non verificate
da nessuno - continua dunque Scalise - le intercettazioni diventerebbero
elemento probatorio, e ciò contrasta con ogni regola processuale".
Le intercettazioni telefoniche possono essere usate come prova nel
giudizio sportivo. Il procuratore federale Stefano Palazzi, nel
suo primo intervento al processo a 'calciopoli' respinge le eccezioni
sollevate dalle difese: dopo aver detto che la Caf è l'organo
preposto per giudicare, Palazzi ha sottolineato che "le intercettazioni
sono rilevanti come fatto storico e che tutti gli incolpati non
hanno disconosciuto il fatto storico delle intercettazioni e che
pertanto le conversazioni possano essere utilizzate". Insomma
le intercettazioni sono "un mezzo di prova" ed esiste
"un'autonomia di giudizio e utilizzazione di qualsiasi tipo
di prova".
Si apre il mercato, Borrelli invoca il rispetto
delle regole
"Non credo che il mercato cambi solo perché io sono
presente oggi all'apertura ufficiale. Mi interessava esserci. La
mia presenza è una raccomandazione che vuole ricordare a
tutti l'importanza delle regole non solo nel calcio". Francesco
Saverio Borrelli, ex procuratore generale di Milano e attuale capo
dell'ufficio indagini della Federcalcio, ha commentato così,
con i giornalisti, la sua presenza al Quark, l'albergo che da oggi,
e fino al 7, ospita la prima fase delle trattative per i trasferimenti
di calciatori. Borrelli, accompagnato dal suo vice De Feo, ha partecipato
alla cerimonia d'apertura e ha tagliato il nastro inaugurale. In
un breve intervento ha affermato: "non vorrei che la presenza
dell'ufficio indagini venisse vista come la presenza di un castigamatti
o sentita come il tintinnio di manette. Tutt'altro. Io pongo l'accento
sulla serietà e il rispetto verso la regole". E' qui
per ribadire che il mercato si fa in questo albergo e non in altri
hotel? hanno chiesto i giornalisti a Borrelli. "Non voglio
fare contrapposizioni tra alberghi ma è chiaro che il mercato
si fa nelle sedi che secondo l'ordinamento sono preposte a farlo".
A proposito del maxi processo, è stato un inizio faticoso?
"Non mi sembra sia stato un inizio faticoso. Ci sono state
delle richieste da parte dei deferiti e dei loro difensori giuste
e accettabili di avere un tempo minimo per consultare la grande
massa di atti trasmessi dal procuratore federale alle Caf".
Saranno rispettati i tempi, secondo lei? "Mi auguro di sì,
ma bisogna stare molto attenti: i giudici non possono essere incalzati.
Ci sono tempi tecnici di maturazione e di meditazione che non possono
essere compressi al di là del ragionevole". Sempre sul
rispetto dei tempi, Borrelli ha aggiunto: "Se non si creano
forme di ostruzionismo nel procedere nella fase processuale i tempi
potrebbero essere rispettati. Le forme di ostruzionismo non giovano
a nessuno. E' nell'interesse di tutti che queste posizioni vangano
chiarite". E' stata ridimensionata la posizione del Milan?
"E' stata solo marginalmente ridimensionata. Ma questo fa parte
della fisiologia dei rapporti tra i vari segmenti del procedimento".
L'ufficio indagini come sta procedendo oggi con il lavoro? "Continua
il suo lavoro. Un flusso continuo di attività che impegna
il nostro ufficio. Posso dire che opereremo ancora qualche audizione
nel corso della settimana ventura". Si stupirebbe nel vedere
dei ripescaggi? gli è stato infine chiesto, con riferimento
alle possibili ripercussioni delle sentenze. "No, non mi stupirei"
ha replicato Borrelli.
Ministro Melandri “Facciamo fare alla giustizia
il suo corso”
03/07 "Credo che tutti dovremmo astenerci da giudizi sull'esito
del processo, facciamo fare alla giustizia il suo corso". E'
questo l'auspicio, ai microfoni de "La Politica nel Pallone
- Gr Parlamento", del Ministro per le Politiche Giovanili e
per le Attivita' Sportive Giovanna Melandri a proposito del maxiprocesso
su calciopoli. "Ho apprezzato le parole di John Elkann, che
ha detto che la Juve accettera' qualsiasi verdetto - continua la
Melandri - e questo e' l'atteggiamento serio da avere in questa
fase". Il ministro auspica la permanenza di Guido Rossi perche'
"ci sono le regole da riscrivere di pertinenza della Figc,
che riguardano la giustizia sportiva, il funzionamento del sistema
arbitrale e questo e' il compito che spetta al commissario".
Elogiato anche il lavoro dell'ufficio indagini della Federcalcio
("si e' lavorato nel rispetto dei tempi e con un'attenzione,
una serieta' utile a far voltare pagina al calcio italiano"),
la Melandri si pronuncia anche sulle dimissioni di De Lise dalla
presidenza della Corte Federale: "credo che ogni gesto che
va nella direzione di sgomberare il campo da possibili strumentalizzazione
sia da apprezzare". Il ministro ha poi ribadito quanto detto
nelle scorse settimane e cioe' che bisogna "rivedere l'attuale
legislazione in materia di diritti tv. Sono passati un po' di anni
dall'approvazione di quella norma - spiega la Melandri - e ci sono
stati degli effetti collaterali indesiderati dal meccanismo di negoziazione
individuale". Il ministro chiede di rivedere anche il meccanismo
di mutualita' anche perche', "per voltare pagina si deve prendere
atto che il calcio italiano ha vissuto in una bolla finanziaria
fatta di molte componenti, come i diritti televisivi ma anche gli
aspetti relativi ai livelli degli ingaggi dei giocatori. Sono convinta
- dice la Melandri - che da questa bolla il calcio italiano ed europeo
possano uscire".
Garofani (DL) “Pericolosa la richiesta sulla
inutilizzabilità delle intercettazioni”
03/07 "Ritengo che la richiesta presentata da tutti i 26 deferiti
e le quattro societa' di calcio sulla inutilizzabilita' delle intercettazioni
telefoniche sia pericolosa e un decisivo passo indietro nella risoluzione
del processo. Sarebbe grave che non venissero presi in considerazione
i fatti emersi dalle intercettazioni pubblicate sui giornali nell'ambito
dello scandalo calcio". Lo dichiara l'on. Francesco Saverio
Garofani della Margherita. "Senza voler assolutamente entrare
nel merito del giudizio su cui sono chiamati a decidere gli organi
competenti nella loro totale autonomia > osserva Garofani - e'
opportuno ricordare che senza le intercettazioni non sarebbero venuti
alla luce gli innumerevoli scandali, gli interessi ed il giro di
soldi che hanno infangato il gioco del calcio". "Per dare
vita ad un dibattito coerente e produttivo sarebbe opportuno guardare
all'estero. Negli Stati Uniti, ad esempio, in piu' casi, da ultimo
in occasione della tragedia causata dall'uragano Katrina, le intercettazioni
telefoniche si sono rivelate fondamentali per l'identificazione
delle responsabilita' nella gestione dell'unita' di crisi".
"E' evidente che qui si parla di calcio e non di Katrina, -
osserva l'on. della Margherita - ma in ogni caso, grazie esclusivamente
all'utilizzo delle intercettazioni le responsabilita' di coloro
che hanno screditato uno dei giochi piu' seguiti e amati dagli italiani
sono sotto gli occhi di tutti". "Fermo restando la condanna
ad un uso indiscriminato e selvaggio delle intercettazioni, - conclude
Garofani - ritengo che quanto emerso dalle stesse sia di fondamentale
importanza per fare pulizia e riconsegnare il calcio ai veri sportivi".
Il legale di Bergamo “Processi sportivi
sono sommari”
03/07 "Processo sommario? I processi sportivi sono basati
sulla sommarietà, anche se la Corte attuale ha tutte le qualità
per poter giudicare bene". E' quanto ha dichiarato il legale
dell' ex designatore Paolo Bergamo, avv.Scalise. Anche quest' ultimo
ha voluto approfittare della pausa imposta dal giudice Ruperto,
in quanto fino alle 16 sarà in camera di consiglio per vagliare
tutte le eccezioni sollevate dalla difesa. L' avv.Scalise, tra l'
altro, è stato uno dei più incisivi in aula. "Ricorso
al Tar? Potrebbe essere un' ipotesi se le cose non dovessero andare
come dovrebbero andare". Poco dopo si è fermato a parlare
con i cronisti anche il legale del Bologna, Mattia Grassani, che
ha spiegato: "Entro il fine settimana, secondo me, si arriverà
ad un giudizio, nonostante ci siano tante sospensioni. Palazzi?
Lui ha un' enorme pressione, bisogna rispettare il lavoro che deve
fare".
Il legale della Lazio assicura “Vedrete
che la procura ha esagerato”
03/07 ''Piano piano che andiamo avanti vedrete che c'e' stata una
esagerazione da parte della Procura federale''. E' quanto ha detto
al termine della seduta odierna della Caf l' avvocato della Lazio,
Gianmichele Gentile. I legali del club biancoceleste esultano e
si dichiarano ''ottimisti e fiduciosi'' sull' esito del processo,
anche perche' il fatto di poter considerare durante lo stesso processo
la partita Reggina-Lazio, seppur sia tuttora sotto indagine, e'
''un elemento fondamentale''. ''Sapevamo - ha aggiunto Gentile -
che le eccezioni sarebbero state respinte, ma per noi era un atto
dovuto, anche se la testimonianza del giudice Ferri per noi era
importante''. Poco prima di andare via all' avv. Gentile viene chiesto
un parere sulla dichiarazione di Guido Rossi sulla possibilita'
di dare al primo grado della Caf un giudizio definitivo. ''Ognuno
puo' dire e pensare quello che vuole - ha detto il legale della
Lazio riferendosi a Guido Rossi - vedremo piu' avanti se tutto cio'
potra' essere legittimo o meno''.
Stabili le condizioni di Pessotto. In visita la
madre
03/07 Rimangono sostanzialmente stabili le condizioni di Gianluca
Pessotto, l'attuale team manager della Juventus ricoverato all'ospedale
"Le Molinette" da ormai una settimana. L'ex giocatore
ha trascorso una notte tranquilla e serena anche se e' rimasto sostanzialmente
invariato il bollettino diramato dai medici che si stanno prendendo
cura di lui. "Pesso" mantiene lo stato di coscienza, sotto
blanda sedazione. I quadri clinici sono buoni, lo svezzamento dalla
ventilazione strumentale prosegue regolarmente, rimane intubato
e continua a non poter parlare. Per questa settimana non e' previsto
alcun intervento e la prognosi resta riservata. Il professor Pier
Paolo Donadio, primario del reparto di Rianimazione, parla di "un
discreto ottimisto", perche' oggi, di fatto, c'e' stata una
stabilizzazione delle condizioni dell'ex giocatore, ieri in lieve
miglioramento. "Ma la partita di domani non la potra' vedere
- precisa Donadio, che vuole evitare la diffusione di notizie false
- La finale dei Mondiali? Per allora sara' ancora qui da noi, ma
forse potra' vedere la partita". Il primario ha anche spiegato
che a Pessotto non e' stata detta ancora la verita' sui motivi che
lo hanno portato in ospedale. I medici si sono limitati a dirgli
che e' stato vittima di un incidente, lasciando in futuro il compito
di raccontargli come sono andate le cose a uno psicologo. Il nuovo
comunicato stampa e' atteso per domani alle 14.30 ma oggi, intanto,
il team manager bianconero ha ricevuto la prima visita della madre.
La donna, profondamente scossa, ha aspettato una settimana prima
di recarsi dal figlio, dal quale e' stata riconosciuta, ma il dolore
e' ancora enorme e all'uscita dall'ospedale non ha voluto rilasciare
alcuna dichiarazione. Pessotto, inoltre, ha ricevuto anche le visite
da parte di compagni di squadra e amici. In mattinata e' arrivato
Pavel Nedved, che dopo l'avventura mondiale con la Repubblica Ceca
e' volato a Torino dal "Professorino". Visita anche da
parte di Massimo Giletti, tifosissimo della Juve, e dell'ex difensore
bianconero Pablo Montero, una delle presenza costanti nella camera
di Pessotto. Per lui anche un telegramma da parte di Enrico Chiesa,
suo compagno a Francia '98: "tutto il Siena - si legge - insieme
al suo capitano fa un grande in bocca al lupo all'ex giocatore juventino".
Arriva anche Nevded a visitare Gianluca
Condizioni cliniche stabili, per Gian Luca Pessotto, ricoverato
da martedi' scorso al reparto di rianimazione delle Molinette di
Torino. Ma e' una stabilita' che fa ben sperare, visto che si e'
aggiunto un altro giorno di stato di coscienza, mentre il bollettino
medico diffuso nel pomeriggio e' confortante anche sulla funzionalita'
emodinamica, renale e neurologica. Ancora tre giorni senza insorgenza
di complicanze e Pessotto potrebbe riacquisire l'autonomia respiratoria,
tappa fondamentale per essere dichiarato fuori pericolo. L'iter
della guarigione, comunque, e' ancora lungo, anche se i medici sottolineano
che lo ''svezzamento'', cioe' il progressivo distacco dalla macchina
che lo aiuta a respirare, procede bene e la notte che ha passato
il giocatore viene definita ''tranquilla'', sotto l'effetto dei
sedativi. Il dato piu' confortante, come hanno spiegato i disponibili
medici dell'equipe diretta da Pier Paolo Donadio, e' che l'ex giocatore
juventino reagisce, sia pure a gesti, a ogni sollecitazione che
gli arrivi dall'esterno, sia da sanitari che da familiari, al punto
di scegliere, con un gesto della mano, anche i tempi delle visite.
E' praticamente escluso pero' che Pessotto possa seguire in televisione
la finale Mondiale di domenica, tanto meno la partita dell'Italia
domani sera e hanno escluso che l'ex terzino venga sottoposto a
intervento chirurgico in settimana. Oggi al capezzale del bianconero
e' arrivato Pavel Nedved, abbastanza sconvolto dall'accaduto e,
per la prima volta, la madre del team manager bianconero, mentre
l'inseparabile Montero continua a 'vegliare' sull'amico a tempo
pieno. I familiari hanno rivolto un ringraziamento particolarmente
sentito e spontaneo a tre medici del reparto che hanno seguito il
paziente, Vai (l'aiuto di Donadio), Muratore e Fini. Domani e' previsto
nel primo pomeriggio il bollettino medico, una prassi quotidiana
che la direzione dell'ospedale ha deciso di attuare fino a quando
Pessotto sara' fuori pericolo, per evitare notizie totalmente infondate
rimbalzate qua e la' nei giorni scorsi in una deriva pericolosa
per la delicatezza della situazione in cui sono coinvolti il giocatore
e la sua famiglia. ''Ogni notizia che non esca dal bollettino medico
- hanno precisato in questi giorni i sanitari dell'ospedale - e'
priva totalmente di fondamento''.
Servizi precedenti
02/07:
Si parte, pronti per il maxiprocesso al calcio.
Avvocati all’attacco. Pessotto
migliora. I medici ottimisti. Montero torna
dall’Uruguay per il suo amico Pessotto.
01/07:
Il Presidente della corte federale, De Lise,
si autosospende. Week end tranquillo prima
del maxiprocesso. Pessotto migliora, apre gli occhi e riconosce
le persone. La moglie “Sono
più sollevata”. A Torino la giornata
dell’orgoglio bianconero, in 20.000 in corteo. Secondo
un indagine Moggi colpevole del calciopoli e Del Piero con Elkann
fautori della rinascita della Juve
30/06
Secondo i legali di Bergamo e Pairetto, intercettazioni
inutilizzabili nel processo. Entro il 26 luglio
il nuovo presidente di Lega (che non sarà un presidente di
club) e nuove regole. La Lazio contesta la nomina di Rossi.
Si affilano le armi per il processo.
Galliani assicura “Tutti i club di A e B sono in regola”.
Il rinvio non preoccupa la UEFA. Cellino:
I dirigenti abbiano diritto a difendersi. Quadro
clinico grave per Pessotto, ma lui resiste.
29/06:
Il processo al calcio parte ma viene rinviato
a lunedì. Si inseriscono cinque club. Ministro
Melandri “Nessuna amnistia, dal processo mi aspetto giustizia.
Moggi doveva presentarsi”. Il Codacons chiede la diretta
TV del processo. Quattro club a rischio.
Rossi: “Nessuna sorpresa, tempi rispettati”. Le
memorie difensive e le istanze dei club. Dattilo:
“Dopo la gogna nessuno parla della mia estraneità”.
Parte la nuova Juve. Per
Pessotto un cauto ottimismo
28/06
Parte il maxiprocesso su ‘calciopoli’.
Borrelli “Nessuno screzio con Palazzi.
Spero tempi rapidi per il processo”. Delio Rossi “Il
processo non cambierà il giudizio dei tifosi”. Aliberti
“La Covisoc un sistema truccato”. Foti “La
Reggina indipendente da Juve e Moggi”. Gazzoni
pronto a costituirsi parte civile. De Santis
vuole denunciare Ancelotti. Migliora lievemente
Pessotto. La moglie chiede rispetto. L’Antitrust
diffida Mediaset per i diritti TV “Solo sul digitale terrestre”
27/06
Ripartita a pieni giri l’indagine di
Borrelli. Cellino batte i pugni. Moggi in TV attacca Carraro e le
lobby del pallone. Moratti chiede trasparenza.
Perquisita la sede del Sora. Pessotto
vola giù dall’abbaino della sede della Juve: è
gravissimo. L’anno più nero della Juve. Baldini
“Sostituire anche Palazzi”. La
Commissione cultura della Camera vara il programma di indagine.
GEA: A Roma le audizioni di Capello e Giraudo
26/06
Riparte l’inchiesta di Borrelli con
le comprimarie, sentito l’Arezzo. Arriva
il processo, i legali della difesa cercano scappatoie. Tronchetti
Provera d’accordo con Moratti “Gli scudetti agli onesti”.
Ancora un mese da presidente di Lega per Galliani.
Piazzola “Indagate su Zeman”. Baldini
“Cambiate le persone in ufficio indagini ma non è cambiato
il giudice Palazzi”. Le memorie di fensive
di Juve, Milan, lazio e Fiorentina
25/06
Moratti “Un colpo di spugna sarebbe
molto grave. Sentenze esemplari o vado all'estero”. Lolli
“Nessun colpo di spugna, le inchieste avanzano”. D’Ambrosio
“No all’amnistia. Lo scandalo è grave”.
Confermate le cene a casa di Giraudo con Pairetto,
Bergamo e Moggi. Bergamo “Meani si interessava per
conto di Galliani”. Carlo Piazzola “Allontanato
dal sistema. Il mondo del calcio deve chiedere scusa a Sensi ”
24/06
Lunedì Borrelli riprende il lavoro.
Nel suo mirino le iscrizioni ai campionati e i diritti TV. Commissario
Rossi “Potrei cambiare il format dei campionati. Vietate le
vendite dei marchi”. Gazzoni (Bologna) “Iscrizioni
fasulle per anni”. Corbelli si costituisce
parte civile contro Carraro e Della Valle. De Santis al contrattacco.
Il Financial Times scettico sulla retrocessione
della Juve. Le conclusioni dell’inchiesta
di Borrelli
23/06
Dopo i deferimenti spazio alla difesa. De
Santis attacca Ancelotti. Abete “Il
mondo del calcio attende giustizia”. Blatter: “In
Italia situazione seria ma Rossi e Borrelli sono preparati”.
Il processo partirà il 29 giugno.
Galliani “Ma quale secessione del calcio”. Della
Valle “Siamo innocenti”. I sociologi
sentenziano: Il calcio un business e non più uno sport
22/06
Scattano i deferimenti. Nel calderone Juve,
Milan, Fiorentina e Lazio. Galliani lascia la Lega. Le
accuse e i nomi. Costituito il collegio giudicante. La
Juve: verificheremo le accuse. La Fiorentina pronta a difendersi.
Berlusconi “Mai avuto vantaggi in campo”.
Garrone “Giorni difficili, ma la Sampdoria
è fuori”. Speculazioni in borsa:
in rialzo i titoli di Lazio, Juve e Milan
21/06
Domani i deferimenti, Di Sebastiano segretario
della FIGC. Ghirelli si dimette. Abete:
Il deferimento dopo le 18 segno di buon senso. Lippi
“Non so niente dei deferimenti”. La Porta (Barça)
“Moggi in Spagna non potrebbe esistere”. Berlusconi:
“Il Milan defraudato”. Perquisita
la sede dello Standard Liegi. Zamparini (Palermo)
“Faremo la Champions League”
20/06
Cominciano i deferimenti, in moto gli avvocati.
I parlamentari scrivono a Rossi “Ora
ripescaggi trasparenti”. Prosegue l’indagine
disciplinare del CSM sui magistrati coinvolti in calciopoli. De
Santis a Matrix racconta la sua verità. Caselli ribatte
a De Santis “Mai parlato di arbitri con lui”. Oriali:
“Gli scudetti revocati non interessano all’Inter”.
Il Ministro Amato ironizza “Mi spiace
che il ‘Toro’ non possa incontrare la Juve”. Gattuso
“Assurdo andare in B per un trapianto di capelli”
19/06
Borrelli chiude l’inchiesta con una
relazione di 180 pagine. Ora tocca a Palazzi “Il
calcio deve rimanere imprevedibile. Il sistema può
guarire”. A rischio la sponsorizzazione
degli arbitri. Quattro arresti per il caso Gaucci. Andreotti
“Qualcuno pagherà dazio”. Zamparini
(Palermo) “Si torni al sorteggio integrale”
18/06
Si tirano le somme. Dal Palazzo fanno sapere
che useranno il pugno di ferro. In attesa
della relazione di Borrelli. Gentile (FI) alla procura di
Napoli “Sentire Pagliuso sulla estromissione del Cosenza”.
Il Genoa va in B, ma Preziosi non festeggia
“Troppa rabbia”. 30 mila tifosi
rossoblu festeggiano la fine di un incubo
17/06
Il difensore Antonaccio denuncia su di un
libro la “realtà oscura” della serie C. “Corruzioni,
compromessi e ricatti”. L'ex Presidente
del Cosenza, Pagliuso, aspetta la chiamata del Procuratore Borrelli
(Video con intervista) anche per la C. Il Procuratore Borrelli
prepara le relazioni. Nella prima tranche
d’inchiesta ci sono Juve, Lazio, Fiorentina, Milan, Samp.
Petrucci “Di amnistia non se ne parla
proprio”
16/06
Ripresi gli interrogatori, sentiti Garrone
e Marotta. Rossi completa la CAF. Processo vicino. Dai
politci tifosi del Torino un no all’amnistia: “Ed ora
restituiteci lo scudetto del 1927” . Dalla CAF alla
Corte Federale rito abbreviato. Stabiliti tempi e modalità
del processo. Secondo Adiconsum falsato il
30% delle partite del campionato 2003/04. La
Fiorentina replica a Preziosi: “La cena con Moggi c’è
stata, ma nessuna festa”. Cellino (Cagliari) “Mi
auguro che tutto sia un grosso errore. Serve una presidenza super-partes”
15/06 Il calabrese Ruperto nominato presidente
della CAF. Pagliuso (Cosenza) “Adeguarsi
allo strapotere Juve dava privilegi”. Chiesta audizione a
Borrelli. Il CSM vieta ai magistrati di occuparsi di giustizia
sportiva. Revocati tutti gli incarichi. Ministro
Melandri “Si va verso la vendita collettiva dei diritti televisivi”.
Rossi “Se Galliani è in conflitto
di interessi non è un mio problema”.
14/06
Il Commissario Rossi nomina Agnolin commissario
dell’Associazione Arbitri. Casarin “L’arbitro
torni ad essere l’uomo misterioso”. L’azzeramento
della CAF è questione di ore. Si va verso la nomina di Ruperto.
Pagliuso chiede la riammissione in serie B
del Cosenza Calcio 1914. Intercettazioni sui
PM. Paparesta si difende: “Carriera stroncata se denunciavo
l’irruzione di Moggi”. Prosegue
l’inchiesta GEA. A Napoli prosegue l’inchiesta
stralcio che riguarda giudici e polizia. La
Juve ricomincia da Cobolli Gigli e Tardelli
13/06
Chiuso il primo filone di indagini. Il
Presidente della Corte d’Appello Federale, Martellino, si
difende. Processo doppio. Si allarga l’inchiesta del
CSM. Mercoledì le decisioni del plenum. Abete
e De Rossi: Nessuna amnistia anche se vinciamo. Buffon
“Bello sudare la maglia per l’Italia”. I
favori della “cupola” alla Lazio. La
Juve riparte voltando pagina in fretta: nuovo Cda.
12/06
Girando da Borrelli “Nessuna gara era
preordinata”. Ascoltato il dipendente
della Federcalcio Galati “Chi si oppone viene vessato”.
Anche la Samp nell’indagine. Blatter
“Trovati i problemi ora si va verso le soluzioni”. La
Lega va verso la riscrittura del regolamento. E poi Galliani,
Sacchi, Di Pietro, Campana, Pescante.
11/06
Una domenica tranquilla. Lunedì Giraudo
da Borrelli. Il Legale di Titomanlio “Nessun
muro di reticenza”. Trezeguet “Aspettiamo la
giustizia sportiva”. Gli sponsor della
Juve ripongono la loro fiducia nella società
10/06
Borrelli si concede una pausa. Il
Presidente Cellino “Rossi chieda consigli ai presidenti onesti”.
Secondo il legale di Lotito il campionato slitta a dicembre. Del
Piero “Spero che per la Juve si risolva nel migliore dei modi”
L’assistente Titomanlio: “Pronti a collaborare”
09/06
Borrelli contro un “muro difensivo concordato”.
Maxi audizione con Meani (Milan): quasi otto ore. Non
esiste alcun super teste. Tre ore di interrogatorio per Carraro
e tre anche per Pieroni. Pirrone replica a
Bergamo: “Io scarso e onesto, lui invece?”. Catricalà
“Presto regole per i procuratori”. Adiconsum
presenta uno studio sugli errori arbitrali dal 2002 al 2004.
Avv. Coppi: “Il Coni potrebbe costituirsi parte civile”
08/06
Bergamo interrogato per nove ore “Fatto
fuori da Pairetto e Lanese”. Per Pairetto sei ore di interrogatorio.
Moggi dice no a Borrelli. Oggi tocca
a Carraro. Della Valle “Non abbiamo
fatto nulla di strano”. L’AIA rigetta il ricorso
di De Santis: non andrà ai mondiali. Galliani
ascoltato per due ore. L’Antitrust collabora con Rossi
07/06
Interrogatori fiume per De Santis e Paparesta.
Borrelli: “Nessun pentito. Entro 10
giorni la relazione alla Procura sportiva”. La Commissione
Cultura della Camera avvierà un indagine. Pirrone:
“Già da tempo denunciavo pressioni”. Gaucci
Jr: “C’è ancora paura della ‘cupola’”
06/06
Borrelli mette sotto torchio gli arbitri.
No Intertoto per il calcio italiano.
E Rossi incassa l’ok di Uefa e Fifa. Corioni:
“Girando la mente, Galliani gli obbediva”. Lazio
e Juve nel mirino di Borrelli. Rossi incontra
Galliani: Nessuna accordo sulla gestione della Lega. Blatter
“Felice della reazione delle autorità italiane”
05/06
Borrelli a tutto campo, vuol vederci chiaro
su tutto. E il Coni ricorre alla Caf per la
sentenza su Agricola per il doping. Mazzarri ascoltato dal
PM di Napoli. Cesare Geronzi ascoltato per
due ore dai PM. L’ex segretaria della CAN, Fazi, non
risponde. Pelè “Spero che la
giustizia punisca tutti”. Blatter “Ci vogliono
arbitri professionisti”
04/06
Borrelli in azione: L'arbitro Pirrone interrogato
per tre ore. Il Milan si ribella: “Una
campagna contro”. Lite in un bar per calciopoli, ci
scappa il morto
03/06
Cannavaro e Trezeguet interrogati dai PM a
Roma. La Procura di Torino vuol riaprire l’inchiesta
sulle designazioni. Undici giorni per rifondare la Juve.
Somma “Non cambia nulla. Moggi resterà
sempre un grande”
02/06
Il procuratore Borrelli pronto per il maxiprocesso.
Ombre sulla partita Udinese-Milan del 2005:
Galliani e Pozzo non ci stanno. Galliani: “Siamo stati
danneggiati”. Il Legale di Moggi replica
a Galliani “Ha letto tutte le intercettazioni?”.
Spalletti in procura a Napoli.
01/06
Il commissario Rossi: “Una situazione
che non pensavo così grave”. Secondo
l’ex vicecapo dell’Ufficio indagini Juve e Fiorentina
in B. Galliani pronto a lasciare. Preziosi
sentito dalla Procura di Napoli. Nevio Scala: “Tutto
deprimente. Con gli azzurri si può andare avanti”.
31/05
Calcio nel caos: Lotito ai PM: “Lazio
pulita”. Il difensore di Moggi: “Il
Milan il vero potere”. I rossoneri "Manovre diversive".
Petrucci “Voltiamo pagina, torniamo a parlare di sport”.
Verdone “Di fronte allo scandalo del
calcio mi vergogno di essere italiano”. Zeman “Io
alla Juve? Non potrei. Ipotesi Baggio? sarebbe solo per immagine”.
29-30/05
Calcio nel caos: Caso Gea,sentito l'arbitro
cosentino Palmieri: “Mai rilasciato interviste”. Lazio
nei guai: aggiotaggio per Lotito. Niente incarichi sportivi per
i magistrati del CSM. Avv. Grassani “Milan in B, ipotesi
per ora non ipotizzabile”. Del Piero
“Orgoglioso di essere juventino”. V.Franza "Ipotesi
A per il Messina". Ieri sentito Della Valle.
28/05
Calcio nel caos: Per Borrelli una settimana
intensa. Bonfrisco “Paparesta fuori
dalle regole”. Gattuso: “Qualcuno sputa nel piatto”.
27/05
Calcio nel caos: L’inchiesta entra nel
vivo. Borrelli al lavoro e Lippi difende il
figlio. Commissario Rossi: “Sconti per nessuno”.
Sacchi e Agnolin: “Chi ha sbagliato
paghi”. Lippi: “In Italia chi è indagato
è già condannato”. Peruzzi
accusa: “Moggi il pastore e noi il gregge”.
26/05
Calcio nel caos: Gli atti passano a Borrelli:
Parte ufficialmente “Piedi Puliti”. Galliani
rimane solo, si dimette Zamparini. Gigi Riva: “Beckembauer
ha parlato da bambino”. Cossiga: “Tangentopoli
era più onesta”. Sacchi: “Torniamo al
calcio di prima, senza banchieri e politica”. Il
figlio di Lippi indagato a Roma e Milano.
25/05
Calcio nel caos: Interrogatori a Napoli e
Roma e perquisizioni della GdF. Cannavaro
ci ripensa. Albertini: “Pensavo ci fosse sudditanza
psicologica, invece...”. Cecchi Gori
“Affossato perchè scomodo. I 5 anni più brutti
della mia vita”. Licenza Uefa per 14 club: manca la
Lazio. I tiofosi
si costituiscono parte civile. Gli ex vogliono
Boniperti presidente della Juve
24/05
Calcio nel caos: La Lega Calcio cerca nuove
regole. Alla Gea e ad Alessandro Moggi oltre
il 10% del mercato delle procure. Conti: “Lotta al
conflitto d’interessi”. La Finanza
nella sede del Crotone e della Reggina. Buffon in Procura.
Galliani confermato in Lega. Cannavaro:
“Gli scudetti della Juve, meritati”
23/05
Calcio nel caos: Il commissario della FIGC,
Rossi, nomina il procuratore Borrelli capo ufficio indagini. Scatta
“Piedi puliti”. A Napoli sfilano i testi.
perquisita la sede della
Torres
22/05
Calcio nel caos: Lippi rimane al suo posto.
Moggi cita Berlusconi. Chieste le dimissioni
di Galliani che le respinge, l’inchiesta va avanti.
Moggi: “Un’imboscata di Galliani”. Guido
Rossi: “Beckenbauer ne approfitta”. Avv.
Stagliano “La Juve in B”
21/05
Calcio nel caos: Moggi ebbe un ruolo importante
nelle elezioni di Carraro e Galliani. Tardelli replica a
Beckenbauer “Anche in Germania c’è il marcio”.
Chieste le dimissioni di Lippi. Le
intercettazioni di De Santis
20/05
Calcio nel caos: Il potere assoluto di Moggi.
Ora è fuga dalla Gea. Si dimette anche il Generale Attardi.
Beckembauer: L’Italia la pagherà ai Mondiali. Le
tifoserie di Messina, Crotone e Reggina non ci stanno
19/05
Calcio nel caos: La Gea controllava anche
Reggina, Livorno e Siena. Gazzoni: “Le dimissioni di
Carraro sono finte”. Interrogati Lippi
e Zeman. Si dimette il Generale Pappa
18/05
Calcio nel caos: Il Commissario Rossi fa piazza
pulita. Le intercettazioni di Carraro e Moggi che preparavano
le elezioni in Lega. Menzionato Pisanu. Sospesi
nove arbitri, la Finanza a casa di Moggi e nella sede della Juve
17/05
Calcio nel caos: Il Commissario Rossi al lavoro.
Spunta il filone doping. Dopo il vertice delle Procure, nuovi
accertamenti. Definite le competenze delle
Procure di Roma e Napoli.
16/05
Calcio nel caos: Guido Rossi commissario della
FIGC chiamato a sistemare il calcio e le sue regole. Petrucci
rassicura Lippi “Verrò a trovarti con Rossi”.