Dopo i deferimenti spazio alla difesa. De Santis
attacca Ancelotti
23/06 Il giorno dopo i deferimenti la palla passa agli accusati
che, direttamente o per mezzo dei propri legali, fanno sentire la
propria voce. La prima e' stata la Juventus che, con una nota pubblicata
sul proprio sito internet, ha fatto sapere di voler "verificare
quanto le affermazioni riportate nell'atto di incolpazione siano
supportate da concreti elementi probatori", riservandosi "di
intraprendere ogni attivita' che riterra' opportuna per la sua difesa
nel successivo giudizio". La societa', a quanto emerge dalle
parole dei suoi legali, basera' la propria difesa sul tipo di responsabilita',
che non sarebbe diretta come invece ritiene il procuratore federale,
ma solo oggettiva. I bianconeri, pero', non sono gli unici a voler
lasciare il banco degli imputati. Adriano Galliani, dopo le dimissioni
di ieri dalla presidenza della Lega Calcio, ha spiegato di non averlo
fatto prima perche' non indagato dalla procura di Napoli. "Se
lo fossi stato lo avrei fatto subito - ha precisato l'ad rossonero
- e infatti, dopo che e' arrivato il deferimento, anche se di lieve
entita', mi sono dimesso". Berlusconi, intanto, parla di "deferimento
senza fondamento". In campo anche Diego Della Valle, che continua
a professare l'estraneita' della Fiorentina allo scandalo calciopoli
("lo dimostreremo con i fatti") ma teme "la fretta
generale che si ha nell'affrontare questo tipo di processo. Siamo
un po' dispiaciuti per il clima che vediamo intorno, per lo sciacallaggio
di qualche protagonista che cerca di utilizzare la nostra condizione,
e' brutto vedere che ualcuno ci fa processi sommari non lasciando
il compito a chi di dovere". Ma oggi e' stato il giorno della
replica di Massimo De Santis, l'arbitro che i pm di Napoli considerano
tra i vertici della "cupola", nonche' il capo della "combriccola
romana". "Non abbiamo ancora avuto tempo di leggere le
carte, ma queste accuse mi stanno strette - sono state le parole
dell'arbitro - La mia collusione, mai esistita, con Moggi viene
da telefonate fatte da altre persone. Ora mi aspetto una giustizia
vera: se io ho commesso illeciti, li ho commessi sul terreno di
gioco, voglio che si guardino le mie partite, ma io di errori nelle
partite contestate ne ho visti pochi". De Santis, all'uscita
dagli uffici della Figc dopo aver ritirato gli atti del deferimento
a suo carico in compagnia del proprio avvocato, e' anche passato
al contrattacco chiedendo che si faccia luce sull'attuale allenatore
del Milan Carlo Ancelotti: "abbiamo presentato un'istanza all'Ufficio
indagini perche' si faccia un accertamento su Ancelotti: stava nella
compagnia juventina e non sapeva nulla?". E mentre i difensori
di Luciano Moggi dicono che l'ex dg bianconero non e' giudicabile
perche' non piu' tesserato, i legali di Bertini, Rodomonti e Mazzini,
tutti deferiti, si dicono ottimisti sulla possibilita' di dimostrare
l'innocenza dei loro assistiti. Esulta, invece, l'avvocato dell'arbitro
Gabriele, tra i pochi a salvarsi. Ma se sul piano sportivo il processo
e' sempre piu' vicino, a Torino, da dove tutto e' partito con le
intercettazioni e dove l'indagine archiviata in un primo tempo ora
e' stata riaperta, e' tempo di interrogatori. Oggi era stata convocata
l'ex segretaria della Can Maria Grazia Fazi. Ma come con Borrelli,
si e' avvalsa della facolta' di non rispondere.
De Santis “Si faccia luce su Ancelotti”
23/06 Massimo De Santis chiede che si faccia luce anche su Carlo
Ancelotti,. Il giorno dopo i deferimenti del procuratore Palazzi,
l'arbitro accusato di essere a capo della combriccola accusata dalla
procura di Napoli si difende e passa all'attacco: "Abbiamo
presentato un'istanza all'ufficio indagini perché faccia
un accertamento su Carlo Ancelotti che non si è mai accorto
di nulla ma stava nella compagnia juventina e non sapeva?".
De Santis si è presentato accompagnato dall'avv. Silvia Morescanti
per ritirare le voluminose carte dell'inchiesta e gli atti del deferimento.
"Questa accusa non mi va - ha detto l'arbitro di Tivoli - mi
aspetto giustizia. Se ho commesso degli illeciti li ho commessi
solo sul terreno di gioco se errori ci sono stati, ma dalle partite
finite sotto osservazione non sembra che io ne abbia fatti, allora
dobbiamo mettere sotto accusa tutti gli arbitri da quando è
nato il calcio. Mi sembra di avere subito un torto e ora l'unica
cosa che mi interessa è risolvere la mia posizione".
De Santis ha spiegato inoltre che la sua presunta collusione é
stata fatta in base alle telefonate fatte da altri. Mentre lui non
compare. Negli uffici di via Po è arrivato anche il designatore
dei guardalinee, Gennaro Mazzei, anche lui deferito per lo scandalo,
e l'avv. della Lazio Gianmichele Gentile.
Abete “Il mondo del calcio attende giustizia”
23/06 "Il mondo del calcio si attende una giustizia certa
che non determini ne' una dimenticanza di cio' che e' accaduto e
nemmeno un giustizialismo che vada al di la' di quelle che sono
le reali responsabilita', che saranno oggetto di accertamento e
di valutazione da parte degli organi giudicanti" E' il parere
del capo delegazione della nazionale azzurra Giancarlo Abete in
merito ai deferimenti e dell'imminente inizio del processo sportivo
per la vicenda calciopoli. "Credo che il calcio abbia bisogno
di normalita', di comportamneti coerenti e di rispetto delle regole
- dice Abete a Radio Anch'io Mondiali - L'auspicio e' che anche
i risultati sportivi aiutino, fermo restando la distinzione delle
due aree, a dare fiducia e speranza, anche ai tifosi che ovviamente
da queste situazioni sono rimasti molto delusi". Ieri Nedved
si e' dichiarato molto deluso sul piano personale di questa vicenda
e ha quasi dato una sorta di addio al calcio. "Nei 30 deferimenti
non ci sono giocatori e fin dal primo momento abbiamo detto che
questo scandalo non riguardava loro e i tecnici. Sono i protagonisti
del gioco in mezzo al campo ed e' giusto che esprimano delusione.
Noi speriamo che Nedved continui a giocare perche' anche ieri ha
fatto vedere il suo valore, di essere capace di fare la differenza,
poi ognuno fa le sue riflessioni. I giocatori che hanno fatto sacrifici
sul campo non possono che rimanere delusi". Coinvolte nello
scandalo ci sono societa' per azioni a fine di lucro, due delle
quali quotate in borsa che prima di essere smantellate da una sentenza
sportiva probabilmente ricorreranno alla giustizia ordinaria. Esiste
anche una legge per salvare le societa' per azioni, come e' avvenuto
con la Parmalat. "Da un punto di vista tecnico il caso parmalat
e Parma era diverso perche' il problema di crisi economico-finanziaria
riguardava la controllante e quindi il Parma frui' di quella normativa
in quanto era un soggetto controllato da una grande azienda industriale
la quale aveva delle possibilita' di usufruire di determinate normative.
Qui il caso e' diverso perche' riguarda una difficolta' della Juventus
stessa nell'ipotesi di danni economici a causa di una retrocessione.
Quello che e' importante e' che si chiarisca quale e' la normativa
da utilizzare, non possiamo avere due normative diverse se le societa'
sono o meno quotate in borsa perche' questo crea discriminanti all'interno
di un sistema".
Blatter: “In Italia situazione seria ma
Rossi e Borrelli sono preparati”
23/06 "Ma in Italia cosa succede?": il presidente della
Fifa Joseph Blatter incontra i cronisti italiani nella sala stampa
dello stadio di Berlino e non può che mostrare la sua preoccupazione
per lo scandalo che sta sconvolgendo la serie A. "In Italia
la situazione è seria - spiega Blatter - ma Guido Rossi e
Borrelli sono due persone molto brave e preparate". E se Milan,
Lazio, Juventus e Fiorentina vanno in serie B? "Diventerà
un campionato interessante", risponde Blatter.
Il processo partirà il 29 giugno
Il maxiprocesso su calciopoli prenderà il via il 29 giugno
prossimo e nello stesso giorno verrà stabilito il calendario
delle udienze. Lo ha detto all'uscita dalla sede di via Po l'avvocato
Manlio Morcella, difensore dell'arbitro Paolo Tagliavento, che risulta
tra i 26 deferiti dal procuratore federale. Quanto alla posizione
del suo assistito, il legale si è detto sorpreso del provvedimento:
"Se la situazione probatoria è rimasta inalterata, quello
del deferimento è un passaggio kafkiano - ha detto il legale
- mi auguro che non prevalga il giustizialismo perché sarebbe
vergognoso. Tutto questo è allucinante ma noi faremo con
tranquillità il processo e ne usciremo"
I legali ritirano le notifiche
Sfilata di avvocati per ritirare la notifica degli atti in Federcalcio.
Il giorno dopo la pioggia di deferimenti fatti scattare dal procuratore
federale Stefano Palazzi, nella sede di via Po, da questa mattina
stanno arrivando i legali dei club e di molti dei 26 soggetti incolpati
per prendere la notifica dei deferimenti. Alla segreteria della
Caf sono già arrivati alcuni legali della Juventus, gli avvocati
dell'arbitro Paolo Tagliavento, e quello dell'ex presidente dell'Aia
Tullio Lanese. Il direttore di gara Pasquale Rodomonti è
invece venuto da solo, senza legali, negli stessi uffici dove 15
giorni fa era stato interrogato dal pool di Francesco Saverio Borrelli.
Tra gli avvocati che si sono presentati alla segreteria delle Commissione
D'appello Federale, c'é anche Aurelio Gironda, l'avvocato
di Gianluca Paparesta, il fischietto di Bari finito tra i deferiti
di calciopoli.
I legali di Moggi “Solleveremo una questione
procedurale”
23/06 "Noi solleveremo la questione procedurale al processo".
Così l'avvocato di Luciano Moggi, Paolo Trofino, ha lasciato
intendere che di fronte alla Caf il prossimo 29 giugno i legali
dell'indagato numero uno dello scandalo di calciopoli, solleveranno
un problema: di fatto diranno ai giudici della Commissione d'Appello
federale che Moggi, in quanto dimissionario, non può essere
assoggettato al procedimento, Moggi pertanto potrebbe anche non
presentarsi in fase dibattimentale, anche se il legale su questo
non si è sbilanciato: "Dobbiamo leggere ancora tutte
le carte" ha detto Trofino mentre caricava sull'auto le scatole
contenenti oltre alla notifica del deferimento scritta da Palazzi,
le oltre 7mila cartelle legate alla relazione dell'ufficio indagini.
Nella sede di via Po comunque continua il viavai di legali che stanno
prelevando il materiale cartaceo relativo alle indagini e ai singoli
deferiti.
Galliani “Ma quale secessione del calcio”
23/06 "Io starei preparando la secessione del calcio? Incredibile!
Dire che sono allibito è dir poco". Adriano Galliani
usa definizioni come "pazzesco" per commentare quanto
ha letto oggi a proposito di una sua presunta intenzione di staccarsi
dalla Lega Calcio. "Ho letto con indicibile stupore che dopo
essermi dimesso dalla presidenza della Lega Calcio io starei preparando
la secessione - afferma il vicepresidente vicario del Milan e da
ieri, dopo il sue deferimento, presidente dimissionario di Lega
- . Mi sembra persino inutile - osserva - smentire una notizia così
falsa". Galliani prova a scherzarci su: "Prima scrivevano
che dovevo dimettermi e che non mi dimettevo. Ora che mi sono dimesso,
'La Stampa' scrive che preparo la secessione. Visto che sono amministratore
delegato del Milan e presidente di Lega in carica fino alla mia
sostituzione, che faccio? Faccio la secessione e gioco il campionato
da solo?" "Pertanto - prosegue ironicamente Galliani -
mi impegno, e confermo, a non fare alcuna secessione". "Non
mi sono dimesso fino ad ora perché non ero indagato dalla
Procura di Napoli. Se lo fossi stato, mi sarei dimesso subito":
lo ha spiegato poi Adriano Galliani, parlando delle sue dimissioni
dalla presidenza della Lega Calcio, dimissioni da molti invocate
nelle settimane scorse e da lui comunicate ieri sera, subito dopo
aver avuto notizia del deferimento per violazione dell' art. 1 del
Codice di giustizia sportiva. Galliani ha sottolineato di essere
"se non l'unico, uno dei pochissimi tra i deferiti dalla giustizia
sportiva a non essere tra gli indagati della Procura di Napoli".
"Ora che sono stato raggiunto da un deferimento, seppure di
lieve entità, mi sono dimesso". "Mi è sembrato
giusto e corretto farlo, per senso di responsabilità e per
rispetto verso la giustizia sportiva". "Ora, mi dimetto
e il giorno dopo leggo che voglio fare la secessione. Mi arrendo...",
ha ironicamente commentato Galliani.
Della Valle “Siamo innocenti”
23/06 "Ho avuto modo di vedere le carte che abbiamo ricevuto
ieri in tarda serata. E' un fascicolo piuttosto corposo, chilogrammi
e chilogrammi di incartamenti, ma quando ho finito di visionarli
sono rimasto sereno". A parlare, il giorno dopo i deferimenti,
e' il patron della Fiorentina Diego Della Valle, in una conferenza
stampa organizzata a Roma per difendersi dalle accuse. "Siamo
consapevoli della nostra posizione - continua - Siamo tranquilli
e dimostreremo con i fatti di essere estranei a queste vicende.
L'unico timore e' la fretta generale che si ha nell'affrontare questo
tipo di processo". Secondo Della Valle "l'importante e'
confrontarsi, quello che ci fa paura non e' il confronto, che e'
anzi gradito, semmai temiamo la fretta con cui dobbiamo far tutto,
puo' diventare cattiva consigliera. Siamo un po' dispiaciuti per
il clima che vediamo intorno, per lo sciacallaggio di qualche protagonista
che cerca di utilizzare la nostra condizione, e' brutto vedere che
ualcuno ci fa processi sommari non lasciando il compito a chi di
dovere. Penso che per la Fiorentina non c'e' solo in ballo la squadra
e la classifica, la cosa che ci sta piu' a cuore e' la credibilita'
e l'onorabilita' della societa', della famiglia". Sul lavoro
condotto dalla giustizia sportiva, Diego Della Valle ritiene "Borrelli
il miglior magistrato che potessero mettere all'ufficio indagini
ma anche lui avrebbe avuto bisogno di piu' tempo per visionare tutto,
dalla A alla Z. Ci auguriamo, in fase processuale, di esser ascoltati
e di poter dimostrare tutto. Del resto la Fiorentina e' stata vessata,
soprattutto nella seconda parte del campionato dove cercava di costruire,
all'interno delle Lega, un gruppo di squadre medio-piccole per fare
rispettare i diritti di queste stesse squadre, per far cambiare
il sistema a partire dalla distribuzione dei proventi dei diritti
tv". A chi gli chiede di Lotito e della proposta da bandito,
il patron viola replica: "mi risulta che lo stesso Lotito abbia
smentito di fronte all'ufficio indagini". "Questa - conclude
Della Valle - e' un'occasione unica per riscrivere le regole del
calcio che non va sciupata. E' un cambiamento che ci auspicavamo
sin dal nostro ingresso nel mondo del calcio e ora, al di la' dello
sport, e' importante che prevalga la giustizia. Faremo di tutto
per dimostrare l'estraneita' ai fatti della Fiorentina e della mia
famiglia"
De Santis: “Siamo tutti colpevoli”
23/06 Massimo De Santis ''emblema del processo preventivo'' sullo
scandalo del calcio. L'arbitro romano finito nell'inchiesta di calciopoli
e' stato chiamato da due associazioni no profit che hanno organizzato
un incontro per parlare dell'intera vicenda: Coisuc e Respublica
per la tutela e i diritti dei cittadini hanno scelto il fischietto
di Tivoli come ''personaggio che e' stato colpito preventivamente
ed e' stato danneggiato con la perdita del mondiale ancora prima
di essere giudicato''. Per questo le due onlus, che hanno anche
presentato una denuncia alla procura della repubblica per la pubblicazione
integrale degli atti della magistratura ancora tutelati dal segreto
istruttorio, hanno organizzato un incontro a cui hanno invitato
De Santis: accompagnato dai suoi legali, Silvia Morescanti e Costantino
Cambi, e al perito Tommaso D'Altilia, il direttore di gara e' tornato
a difendersi. ''Siamo gia' tutti colpevoli'' ha detto De Santis,
che intanto prepara le contromosse. Dopo aver tirato in ballo Carlo
Ancelotti, chiedendo che l'ufficio indagini faccia luce anche sull'attuale
tecnico del Milan, lunedi' chiedera' l'autorizzazione per querelare
per calunnia lo stesso Ancelotti e Leonardo Meani
I sociologi sentenziano: Il calcio un business
e non più uno sport
23/06 Il calcio al centro di una ''drastica desocializzazione''
perche' veicolo non piu' di valori sportivi ma di ''altro'', di
business. E' lo spaccato del mondo del pallone dopo lo scandalo
Calciopoli tracciato dal sociologo Ivo Germano, dell'Universita'
del Molise, all'Istituto universitario Suor Orsola Benincasa di
Napoli nel corso dei lavori conclusivi della due giorni di studi
sulla comunicazione: 'Nuove strategie di significazione nella comunicazione
globale'. Ieri la prima tappa dell'incontro all'Universita' di Salerno
(Fisciano, dipartimento di Scienze della comunicazione), oggi il
seminario, organizzato dalla rete universitaria nazionale 'Sociologia
per la persona' in collaborazione con le due universita' campane,
e' continuato nel capoluogo partenopeo dove sociologi provenienti
da tutta Italia si sono confrontati su alcune tra le piu' recenti
ricerche italiane sulla comunicazione. Dalla spettacolarizzazione
della sofferenza, al corpo come veicolo di comunicazione, dall'analisi
dei marchi e delle campagne pubblicitarie, allo studio del contesto
urbano come palcoscenico della comunicazione pubblicitaria, fino
al recente scandalo di Calciopoli. Da settimane al centro della
cronaca, le riflessioni sociologiche sul sistema calcio hanno focalizzato
l'attenzione. ''Il primo problema del calcio - ha spiegato Germano
- ha una data: la sentenza Bosman. Da quel momento in poi il calciatore
non e' piu' un atleta ma un professionista, cioe' diventa un personaggio
pubblico. I calciatori quindi fanno parte di un determinato sistema
di rappresentazione assolutamente mediatico, anzi neomediatico con
videofonini e quant'altro''. Una desocializzazione che, secondo
Germano, e' da addebitarsi innanzitutto alle ''agenzie di socializzazione'',
la scuola e la famiglia: ''I genitori rispetto allo sport hanno
un'attesa carrieristica, la scuola dal canto suo ha un problema
di gap rispetto all'educazione fisica. Infine, c'e' una scissione
tra chi vede lo sport e chi lo pratica: il calciatore e' vissuto
come icona, modello, va in passerella''. Non solo. ''Le azioni di
una volta - ha detto ancora Germano - erano quelle di gioco: i dribbling,
il marcare a zona o a uomo, gli assist. Oggi sono azioni finanziare:
ecco la desocializzazione''. Un calcio, quindi, che secondo il sociologo
molisano non si riflette piu' nella societa' e che anzi la delude
e la lascia perplessa rispetto ''agli ultimi dieci anni di gestione
bicefala del calcio, durante i quali il gioco piu' amato dagli italiani
e' stato gestito come un industria''. Anche il professor Stefano
Martelli, sociologo dello sport all'universita' di Bologna, parla
di ''un'estrema razionalizzazione del calcio che non e' piu' gioco
ma business''. ''Nella logica della razionalizzazione - ha spiegato
Martelli - non c'e' da meravigliarsi per quello che e' avvenuto:
e' l'estrema conseguenza dello spirito del capitalismo messo all'interno
del gioco del calcio. E' questo intreccio perverso tra il mondo
del calcio e il mondo dell'impresa televisiva che provoca conseguenze
estreme''. I giudici quindi, oltre ai loro propri compiti, dovranno,
per Martelli, anche far recuperare alla nazione italiana il gusto
per l'imprevedibile: ''La razionalizzazione imposta dal capitalismo
elimina l'imprevisto. L'imprevisto e': 'che vinca il migliore'''.
L'incontro, che per la prima volta si svolge in Campania, ha voluto
anche rilanciare il ruolo del Mezzogiorno come crocevia della riflessione
sui temi della comunicazione: ''Napoli - ha ricordato il preside
dell'istituto universitario Suor Orsola Benincasa di Napoli, Lucio
D'Alessandro, coordinatore per il Meridione della rete 'Sociologia
per la persona' - puo' avere un ruolo importante, esistono delle
condizioni speciali come la presenza dell'Authority per la Comunicazione
sul nostro territorio. Certo, ci sono anche deficit importanti come
l'assenza di network televisivo e di una casa editrice di rilievo
nazionale. Tuttavia c'e' un grande fermento di ricerca nel mondo
universitario e nella nostra citta' e a livello giornalistico. Si
tratta quindi - ha concluso - di fare un appello generale a queste
forze perche' entrino in sinergia tra di loro''.
Un borsa calano le azioni di Juve e Lazio
23/06 Le richieste di deferimento per illecito sportivo hanno penalizzato
oggi in Borsa, anche se in modo molto diverso, i titoli della Juventus
(-0,68%) e soprattutto della Lazio (-6,90%). A beneficiare delle
'sventure' delle concorrenti, e' invece la Roma, unica altra squadra
di calcio trattata sul mercato borsistico che nella seduta odierna
puo' vantare un forte rialzo del 7,48%. La compagine giallorossa
appare infatti agli investitori, insieme all'Inter, come una tra
le piu' quotate per la conquista del prossimo scudetto se le societa'
coinvolte in 'calciopoli', Juve, Lazio, Fiorentina e Milan dovessero
essere retrocesse o comunque penalizzate dalla giustizia sportiva.
E la seduta odierna del mercato azionario non ha che confermato
l'andamento dell'intera settimana di Borsa. Da lunedi' ad oggi infatti
la Juve ha perso l'11,18%, la Lazio il 10% mentre la Roma ha fatto
registrare il maggior rialzo dell'intero listino con un +49,08%.
Servizi precedenti
22/06
Scattano i deferimenti. Nel calderone Juve,
Milan, Fiorentina e Lazio. Galliani lascia la Lega. Le
accuse e i nomi. Costituito il collegio giudicante. La
Juve: verificheremo le accuse. La Fiorentina pronta a difendersi.
Berlusconi “Mai avuto vantaggi in campo”.
Garrone “Giorni difficili, ma la Sampdoria
è fuori”. Speculazioni in borsa:
in rialzo i titoli di Lazio, Juve e Milan
21/06
Domani i deferimenti, Di Sebastiano segretario
della FIGC. Ghirelli si dimette. Abete:
Il deferimento dopo le 18 segno di buon senso. Lippi
“Non so niente dei deferimenti”. La Porta (Barça)
“Moggi in Spagna non potrebbe esistere”. Berlusconi:
“Il Milan defraudato”. Perquisita
la sede dello Standard Liegi. Zamparini (Palermo)
“Faremo la Champions League”
20/06
Cominciano i deferimenti, in moto gli avvocati.
I parlamentari scrivono a Rossi “Ora
ripescaggi trasparenti”. Prosegue l’indagine
disciplinare del CSM sui magistrati coinvolti in calciopoli. De
Santis a Matrix racconta la sua verità. Caselli ribatte
a De Santis “Mai parlato di arbitri con lui”. Oriali:
“Gli scudetti revocati non interessano all’Inter”.
Il Ministro Amato ironizza “Mi spiace
che il ‘Toro’ non possa incontrare la Juve”. Gattuso
“Assurdo andare in B per un trapianto di capelli”
19/06
Borrelli chiude l’inchiesta con una
relazione di 180 pagine. Ora tocca a Palazzi “Il
calcio deve rimanere imprevedibile. Il sistema può
guarire”. A rischio la sponsorizzazione
degli arbitri. Quattro arresti per il caso Gaucci. Andreotti
“Qualcuno pagherà dazio”. Zamparini
(Palermo) “Si torni al sorteggio integrale”
18/06
Si tirano le somme. Dal Palazzo fanno sapere
che useranno il pugno di ferro. In attesa
della relazione di Borrelli. Gentile (FI) alla procura di
Napoli “Sentire Pagliuso sulla estromissione del Cosenza”.
Il Genoa va in B, ma Preziosi non festeggia
“Troppa rabbia”. 30 mila tifosi
rossoblu festeggiano la fine di un incubo
17/06
Il difensore Antonaccio denuncia su di un
libro la “realtà oscura” della serie C. “Corruzioni,
compromessi e ricatti”. L'ex Presidente
del Cosenza, Pagliuso, aspetta la chiamata del Procuratore Borrelli
(Video con intervista) anche per la C. Il Procuratore Borrelli
prepara le relazioni. Nella prima tranche
d’inchiesta ci sono Juve, Lazio, Fiorentina, Milan, Samp.
Petrucci “Di amnistia non se ne parla
proprio”
16/06
Ripresi gli interrogatori, sentiti Garrone
e Marotta. Rossi completa la CAF. Processo vicino. Dai
politci tifosi del Torino un no all’amnistia: “Ed ora
restituiteci lo scudetto del 1927” . Dalla CAF alla
Corte Federale rito abbreviato. Stabiliti tempi e modalità
del processo. Secondo Adiconsum falsato il
30% delle partite del campionato 2003/04. La
Fiorentina replica a Preziosi: “La cena con Moggi c’è
stata, ma nessuna festa”. Cellino (Cagliari) “Mi
auguro che tutto sia un grosso errore. Serve una presidenza super-partes”
15/06 Il calabrese Ruperto nominato presidente
della CAF. Pagliuso (Cosenza) “Adeguarsi
allo strapotere Juve dava privilegi”. Chiesta audizione a
Borrelli. Il CSM vieta ai magistrati di occuparsi di giustizia
sportiva. Revocati tutti gli incarichi. Ministro
Melandri “Si va verso la vendita collettiva dei diritti televisivi”.
Rossi “Se Galliani è in conflitto
di interessi non è un mio problema”.
14/06
Il Commissario Rossi nomina Agnolin commissario
dell’Associazione Arbitri. Casarin “L’arbitro
torni ad essere l’uomo misterioso”. L’azzeramento
della CAF è questione di ore. Si va verso la nomina di Ruperto.
Pagliuso chiede la riammissione in serie B
del Cosenza Calcio 1914. Intercettazioni sui
PM. Paparesta si difende: “Carriera stroncata se denunciavo
l’irruzione di Moggi”. Prosegue
l’inchiesta GEA. A Napoli prosegue l’inchiesta
stralcio che riguarda giudici e polizia. La
Juve ricomincia da Cobolli Gigli e Tardelli
13/06
Chiuso il primo filone di indagini. Il
Presidente della Corte d’Appello Federale, Martellino, si
difende. Processo doppio. Si allarga l’inchiesta del
CSM. Mercoledì le decisioni del plenum. Abete
e De Rossi: Nessuna amnistia anche se vinciamo. Buffon
“Bello sudare la maglia per l’Italia”. I
favori della “cupola” alla Lazio. La
Juve riparte voltando pagina in fretta: nuovo Cda.
12/06
Girando da Borrelli “Nessuna gara era
preordinata”. Ascoltato il dipendente
della Federcalcio Galati “Chi si oppone viene vessato”.
Anche la Samp nell’indagine. Blatter
“Trovati i problemi ora si va verso le soluzioni”. La
Lega va verso la riscrittura del regolamento. E poi Galliani,
Sacchi, Di Pietro, Campana, Pescante.
11/06
Una domenica tranquilla. Lunedì Giraudo
da Borrelli. Il Legale di Titomanlio “Nessun
muro di reticenza”. Trezeguet “Aspettiamo la
giustizia sportiva”. Gli sponsor della
Juve ripongono la loro fiducia nella società
10/06
Borrelli si concede una pausa. Il
Presidente Cellino “Rossi chieda consigli ai presidenti onesti”.
Secondo il legale di Lotito il campionato slitta a dicembre. Del
Piero “Spero che per la Juve si risolva nel migliore dei modi”
L’assistente Titomanlio: “Pronti a collaborare”
09/06
Borrelli contro un “muro difensivo concordato”.
Maxi audizione con Meani (Milan): quasi otto ore. Non
esiste alcun super teste. Tre ore di interrogatorio per Carraro
e tre anche per Pieroni. Pirrone replica a
Bergamo: “Io scarso e onesto, lui invece?”. Catricalà
“Presto regole per i procuratori”. Adiconsum
presenta uno studio sugli errori arbitrali dal 2002 al 2004.
Avv. Coppi: “Il Coni potrebbe costituirsi parte civile”
08/06
Bergamo interrogato per nove ore “Fatto
fuori da Pairetto e Lanese”. Per Pairetto sei ore di interrogatorio.
Moggi dice no a Borrelli. Oggi tocca
a Carraro. Della Valle “Non abbiamo
fatto nulla di strano”. L’AIA rigetta il ricorso
di De Santis: non andrà ai mondiali. Galliani
ascoltato per due ore. L’Antitrust collabora con Rossi
07/06
Interrogatori fiume per De Santis e Paparesta.
Borrelli: “Nessun pentito. Entro 10
giorni la relazione alla Procura sportiva”. La Commissione
Cultura della Camera avvierà un indagine. Pirrone:
“Già da tempo denunciavo pressioni”. Gaucci
Jr: “C’è ancora paura della ‘cupola’”
06/06
Borrelli mette sotto torchio gli arbitri.
No Intertoto per il calcio italiano.
E Rossi incassa l’ok di Uefa e Fifa. Corioni:
“Girando la mente, Galliani gli obbediva”. Lazio
e Juve nel mirino di Borrelli. Rossi incontra
Galliani: Nessuna accordo sulla gestione della Lega. Blatter
“Felice della reazione delle autorità italiane”
05/06
Borrelli a tutto campo, vuol vederci chiaro
su tutto. E il Coni ricorre alla Caf per la
sentenza su Agricola per il doping. Mazzarri ascoltato dal
PM di Napoli. Cesare Geronzi ascoltato per
due ore dai PM. L’ex segretaria della CAN, Fazi, non
risponde. Pelè “Spero che la
giustizia punisca tutti”. Blatter “Ci vogliono
arbitri professionisti”
04/06
Borrelli in azione: L'arbitro Pirrone interrogato
per tre ore. Il Milan si ribella: “Una
campagna contro”. Lite in un bar per calciopoli, ci
scappa il morto
03/06
Cannavaro e Trezeguet interrogati dai PM a
Roma. La Procura di Torino vuol riaprire l’inchiesta
sulle designazioni. Undici giorni per rifondare la Juve.
Somma “Non cambia nulla. Moggi resterà
sempre un grande”
02/06
Il procuratore Borrelli pronto per il maxiprocesso.
Ombre sulla partita Udinese-Milan del 2005:
Galliani e Pozzo non ci stanno. Galliani: “Siamo stati
danneggiati”. Il Legale di Moggi replica
a Galliani “Ha letto tutte le intercettazioni?”.
Spalletti in procura a Napoli.
01/06
Il commissario Rossi: “Una situazione
che non pensavo così grave”. Secondo
l’ex vicecapo dell’Ufficio indagini Juve e Fiorentina
in B. Galliani pronto a lasciare. Preziosi
sentito dalla Procura di Napoli. Nevio Scala: “Tutto
deprimente. Con gli azzurri si può andare avanti”.
31/05
Calcio nel caos: Lotito ai PM: “Lazio
pulita”. Il difensore di Moggi: “Il
Milan il vero potere”. I rossoneri "Manovre diversive".
Petrucci “Voltiamo pagina, torniamo a parlare di sport”.
Verdone “Di fronte allo scandalo del
calcio mi vergogno di essere italiano”. Zeman “Io
alla Juve? Non potrei. Ipotesi Baggio? sarebbe solo per immagine”.
29-30/05
Calcio nel caos: Caso Gea,sentito l'arbitro
cosentino Palmieri: “Mai rilasciato interviste”. Lazio
nei guai: aggiotaggio per Lotito. Niente incarichi sportivi per
i magistrati del CSM. Avv. Grassani “Milan in B, ipotesi
per ora non ipotizzabile”. Del Piero
“Orgoglioso di essere juventino”. V.Franza "Ipotesi
A per il Messina". Ieri sentito Della Valle.
28/05
Calcio nel caos: Per Borrelli una settimana
intensa. Bonfrisco “Paparesta fuori
dalle regole”. Gattuso: “Qualcuno sputa nel piatto”.
27/05
Calcio nel caos: L’inchiesta entra nel
vivo. Borrelli al lavoro e Lippi difende il
figlio. Commissario Rossi: “Sconti per nessuno”.
Sacchi e Agnolin: “Chi ha sbagliato
paghi”. Lippi: “In Italia chi è indagato
è già condannato”. Peruzzi
accusa: “Moggi il pastore e noi il gregge”.
26/05
Calcio nel caos: Gli atti passano a Borrelli:
Parte ufficialmente “Piedi Puliti”. Galliani
rimane solo, si dimette Zamparini. Gigi Riva: “Beckembauer
ha parlato da bambino”. Cossiga: “Tangentopoli
era più onesta”. Sacchi: “Torniamo al
calcio di prima, senza banchieri e politica”. Il
figlio di Lippi indagato a Roma e Milano.
25/05
Calcio nel caos: Interrogatori a Napoli e
Roma e perquisizioni della GdF. Cannavaro
ci ripensa. Albertini: “Pensavo ci fosse sudditanza
psicologica, invece...”. Cecchi Gori
“Affossato perchè scomodo. I 5 anni più brutti
della mia vita”. Licenza Uefa per 14 club: manca la
Lazio. I tiofosi
si costituiscono parte civile. Gli ex vogliono
Boniperti presidente della Juve
24/05
Calcio nel caos: La Lega Calcio cerca nuove
regole. Alla Gea e ad Alessandro Moggi oltre
il 10% del mercato delle procure. Conti: “Lotta al
conflitto d’interessi”. La Finanza
nella sede del Crotone e della Reggina. Buffon in Procura.
Galliani confermato in Lega. Cannavaro:
“Gli scudetti della Juve, meritati”
23/05
Calcio nel caos: Il commissario della FIGC,
Rossi, nomina il procuratore Borrelli capo ufficio indagini. Scatta
“Piedi puliti”. A Napoli sfilano i testi.
perquisita la sede della
Torres
22/05
Calcio nel caos: Lippi rimane al suo posto.
Moggi cita Berlusconi. Chieste le dimissioni
di Galliani che le respinge, l’inchiesta va avanti.
Moggi: “Un’imboscata di Galliani”. Guido
Rossi: “Beckenbauer ne approfitta”. Avv.
Stagliano “La Juve in B”
21/05
Calcio nel caos: Moggi ebbe un ruolo importante
nelle elezioni di Carraro e Galliani. Tardelli replica a
Beckenbauer “Anche in Germania c’è il marcio”.
Chieste le dimissioni di Lippi. Le
intercettazioni di De Santis
20/05
Calcio nel caos: Il potere assoluto di Moggi.
Ora è fuga dalla Gea. Si dimette anche il Generale Attardi.
Beckembauer: L’Italia la pagherà ai Mondiali. Le
tifoserie di Messina, Crotone e Reggina non ci stanno
19/05
Calcio nel caos: La Gea controllava anche
Reggina, Livorno e Siena. Gazzoni: “Le dimissioni di
Carraro sono finte”. Interrogati Lippi
e Zeman. Si dimette il Generale Pappa
18/05
Calcio nel caos: Il Commissario Rossi fa piazza
pulita. Le intercettazioni di Carraro e Moggi che preparavano
le elezioni in Lega. Menzionato Pisanu. Sospesi
nove arbitri, la Finanza a casa di Moggi e nella sede della Juve
17/05
Calcio nel caos: Il Commissario Rossi al lavoro.
Spunta il filone doping. Dopo il vertice delle Procure, nuovi
accertamenti. Definite le competenze delle
Procure di Roma e Napoli.
16/05
Calcio nel caos: Guido Rossi commissario della
FIGC chiamato a sistemare il calcio e le sue regole. Petrucci
rassicura Lippi “Verrò a trovarti con Rossi”.