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Sport
Il calcio nel caos

 

Scattano i deferimenti. Nel calderone Juve, Milan, Fiorentina e Lazio. Galliani lascia la Lega.

22/06 Adesso che una decisione in questo senso non puo' piu' essere interpretata come una ammissione di colpevolezza, Adriano Galliani fa contenti quelli che a varie riprese, e anche prima dello scandalo glielo avevano chiesto, e lascia la presidenza della Lega calcio. Ma - sottolinea - lo decide solo lui. L'amministratore delegato del Milan si presenta sorridente alla fine di una giornata lunghissima trascorsa nelle ultime ore dentro allo studio dell'avvocato del Milan Leandro Cantamessa, in via Montenapoleone, ad aspettare la decisione del procuratore federale sui deferimenti per calciopoli. Il Milan c'e', Galliani pure, ma la posizione dei rossoneri, per dirla con le parole del legale della societa' e' 'leggera', anzi ''infinitamente piu' leggera rispetto ad altre posizioni che fanno parte delle oltre 190 pagine che rappresentano il testo del deferimento''. L'art. 1, e la responsabilita' oggettiva anziche' quella diretta, fanno tirare un sospiro di sollievo soprattutto ai tanti tifosi che erano rimasti col fiato sospeso. In quanto alla posizione di Galliani, secondo l'avv. Cantamessa, e' frutto di ''un equivoco, un grosso equivoco, che potra' essere risolto documentalmente. Comunque anche questo e' un deferimento che attiene all'art. 1. E poi ripeto l'equivoco che sta dietro al deferimento di Galliani non ho dubbi che potra' essere risolto''. Eppure, a leggere i giornali, sembrava che la posizione del Milan fosse grave. ''Le cosiddette anticipazioni mi hanno fatto inferocire - commenta Cantamessa - perche' io sapevo come erano andati i fatti, cioe' avevo visto le carte e conoscevo benissimo la vicenda''. Quello che interessa i tifosi comunque e' sapere cosa puo' rischiare il Milan. ''Nel corso della mia vita - risponde Cantamessa - ho qualche volta aspirato a essere Nostradamus e non ci sono mai riuscito. Pero', certo, la dimensione dei fatti che ci addebitano, rispetto ad altre posizioni e' davvero modesta''. Adriano Galliani, che cede posizione e microfoni all'avv. Cantamessa ascoltando in silenzio, interviene solo per commentare le sue dimissioni da presidente della Lega calcio. ''Ho preso l'occasione e la palla al balzo - dice sorridendo - ho fatto contento chi me lo chiedeva e vivro' molto meglio, anche se sono stato deferito solo per l'art. 1 e credo che in sede di dibattimento si potra' spiegare tutto''. Con le dimissioni di Adriano Galliani - che era stato eletto presidente della Lega calcio il 9 luglio 2002 e rieletto il 23 marzo 2005 - si apre una fase nuova anche per l'ultima istituzione del sistema calcio risparmiata finora dalle conseguenze dell'inchiesta della magistratura prima e della procura federale poi. Solo questa sera si e' saputo che per lunedi' prossimo e' stata convocata proprio oggi una riunione del Consiglio di Lega che, per ora, non e' stata annullata in seguito alle dimissioni di Galliani. Il presidente dimissionario e' stato quindi salutato, con un messaggio di ''piena solidarieta''' dai collaboratori della Lega calcio. Potra' magari ricandidarsi, una volta chiarita la propria posizione e sempre che il nuovo regolamento permetta che la poltrona piu' importante possa essere ancora occupata da un rappresentante di club. E intanto? ''La Lega funziona ancora perfettamente - chiarisce Galliani che esclude ogni ipotesi di commissariamento, di reggente o di traghettatore a vario titolo -. Si convoca una assemblea elettiva e si fa un altro presidente. In questo periodo, io mi occupero' degli affari correnti''

Deferimenti Le accuse e i nomi

Fiorentina
Il presidente onorario della Fiorentina, Diego della Valle, il fratello Andrea, presidente della societa' viola, e il consigliere delegato Sandro Mencucci sono stati deferiti per violazione dell'articolo 6 (comma 1 e 2) del Codice di giustizia sportiva. La Fiorentina e' accusata di violazione dell'articolo 2 (comma 3 e 4), per responsabilita' oggettiva e diretta, e dell'articolo 6 (commi 2,3 e 4).
Lazio
Il presidente della Lazio Claudio Lotito e' stato deferito con l'accusa di avere violato l'articolo 6 (commi 1 e 2), con l'aggravante dell'articolo 6 (comma 6, per la pluralita' delle condotte). La Lazio e' accusata di responsabilita' diretta e presunta nella violazione dell'articolo 6 (commi 3 e 4), dell'articolo 2 (comma 4) e dell'articolo 9 (comma 3).
Milan
Adriano Galliani, vicepresidente e amministratore delegato del Milan, e il dirigente addetto agli arbitri Leonardo Meani sono accusati di violazione dell'articolo 1 del Codice di giustizia sportiva. Meani e' accusato anche di violazione dell'articolo 6 (comma 1 e 2). Nei confronti del Milan l'ipotesi formulata e' la violazione, per responsabilita' diretta e oggettiva, dell'articolo 2 (comma 3 e 4), e, per responsabilita' oggettiva, dell'articolo 6 (comma 4).
Juve
Nel dispositivo di deferimento si ipotizza la violazione degli articoli 1 e 6 del Codice di giustizia sportiva per l'ex direttore generale della Juventus Luciano Moggi e l'ex amministratore delegato Antonio Giraudo. Per quanto riguarda la Juventus, il club e' accusato di avere avuto responsabilita' diretta nella violazione degli articoli 2,6 e 9 del Codice di giustizia sportiva.

L’elenco dei deferiti

Questo l'elenco dei deferiti. Le societa' Juventus, Milan, Fiorentina e Lazio. Luciano Moggi, Antonio Giraudo, Adriano Galliani, Leonardo Meani, Andrea Della Valle, Diego Della Valle, Sandro Mencucci, Claudio Lotito, Cosimo Maria Ferri, Franco Carraro, Innocenzo Mazzini, Tullio Lanese, Paolo Bergamo, Pierluigi Pairetto, Gennaro Mazzei, Pietro Ingargiola, Paolo Bertini, Massimo De Santis, Paolo Dondarini, Fabrizio Babini, Domenico Messina, Gianluca Paparesta, Gianluca Rocchi, Pasquale Rodomonti, Paolo Tagliavento, Claudio Puglisi.

Costituito il collegio giudicante

22/06 La Federcalcio comunica in una nota che il presidente della Caf, Cesare Ruperto, dopo aver verificato le avvenute notifiche dei deferimenti da parte del procuratore federale Stefano Palazzi, ha costituito il Collegio giudicante che sara' composto da Cesare Ruperto (presidente), Michele Lo Piano (componente), Giuseppe Marziale (componente), Carlo Porceddu (componente), Mario Zoppellari (componente), Pierfrancesco Grossi (sostituto) e Carlo Bravi (rappresentante Aia).

Le dimissioni di Galliani

Si e' dimesso il presidente della Lega Adriano Galliani. La decisione dopo la notizia del suo deferimento. Galliani ha scritto una lettera ai consiglieri della Lega. "Considero il mio personale deferimento quale atto di profonda ingiustizia e ribadisco la mia totale estraneita' a quanto mi viene addebitato" E' quanto scrive Adriano Galliani nella sua lettera di dimissioni da Presidente della Lega Nazionale Calcio Professionisti. "Rivendico l'assoluta lealta' e correttezza dei miei comportamenti sia come Presidente della Lega che come uomo di sport - prosegue Galliani -. Ritengo peraltro di rassegnare le mie dimissioni dalla carica di Presidente della Lega Nazionale Professionisti, pur precisando con tutta la fermezza di cui sono capace che la mia runincia non deve e non dovra' essere interpretata quale riconoscimento di una mia qualsiasi responsabilita'" sottolinea Galliani. "Provvedero' a convocare nei termini regolamentari l'Assemblea elettiva". "Sono grati a tutti i destinatari di questa lettera e agli altri Presidenti della collaborazione che hanno saputo offrirmi in questi quattro anni di lavoro, svolto, desidero sottolinearlo, nell'interesse di tutti e, ritenco con eccellenti risultati gestionali".

Zamparini (Palermo) “Era ora che si dimettesse”

22/06 "Era ora. Finalmente Galliani ha compiuto il gesto che tutti attendevamo". E' il commento del Presidente del Palermo, Maurizio Zamparini, intervistato da Stadionews, alle dimissioni di Galliani. "Nulla di personale - ha detto il presidente palermitano - ma questo gesto e' un fatto positivo per tutto il calcio nazionale. Galliani non avrebbe dovuto nemmeno candidarsi tre anni fa, ma c'era la famosa 'cupola' e quindi abbiamo dovuto aspettare il ciclone delle intercettazioni".

Ministro Melandri “Si va verso l’accertamento della verità”

22/06 "Aspettiamo con fiducia la conclusione delle indagini. Si va verso l'accertamento della verita'". Lo ha dichiarato il Ministro per le Politiche Giovanili e le Attivita' Sportive Giovanna Melandri dopo l'ufficialita' dei deferimenti relativi a Calciopoli. "Lo dobbiamo -ha proseguito la Melandri- al calcio e lo dobbiamo ai tanti giovani che praticano questo sport con passione e lealta' sportiva. Non a caso ho scelto di vedere la gara di oggi con i piccoli calciatori e le piccole calciatrici della scuola calcio della Figc. Oggi in Italia ci sono quasi 750.000 ragazzi e ragazze impegnati nel settore calcistico giovanile, sono loro la parte pulita del calcio da cui ripartire".

Petrucci: “Aspettiamo gli esiti”

22/06 "I giudici stanno facendo seriamente il loro lavoro, quindi aspettiamo gli esiti". E' il commento del presidente del Coni Gianni Petrucci a seguito dei deferimenti relativi a Calciopoli. Petrucci ha confermato la possibilita' che il Coni si costituisca parte civile. "Tutto quello che si puo' fare lo faremo d'intesa con il nostro legale Franco Coppi" ha concluso Petrucci.

La Juve: verificheremo le accuse

22/06 In una nota diffusa in serata la Juventus afferma che ''si riserva di verificare quanto le affermazioni riportate all' atto di incolpazione siano supportate da concreti elementi probatori''. La societa' aggiunge che ''si riserva di intraprendere ogni attivita' che riterra' opportuna per la sua difesa e il successivo giudizio''.

La Fiorentina pronta a difendersi

La Fiorentina, una delle societa' deferite per 'calciopoli', e' pronta a difendersi. Lo dice una nota del club. 'La Fiorentina' si legge infatti, 'comunica che gli atti relativi al deferimento alla Commissione d'Appello Federale sono in corso di notifica e che i medesimi verranno trasmessi domani ai propri legali'.

Berlusconi “Mai avuto vantaggi in campo”

22/06 Prima annuncia: ''Da qualche giorno sono tornato ad essere presidente del Milan''. Poi difende il team rossonero, commentando la notizia dei deferimenti per Juventus, Milan, Fiorentina e Lazio nell'ambito dell'inchiesta di 'calciopoli'. Ospite della trasmissione 'Porta a porta', il leader di Forza Italia assicura: ''Il Milan non ha mai avuto alcun vantaggio sul campo. Ci sono tutti i rendiconti delle partite che lo dimostrano. Credo che anche nel deferimento ci sia soltanto un'ipotesi di responsabilita' oggettiva per una frase o per un match dovuta all'addetto arbitri che non e' neppure un tesserato. Non c'e' nessuna possibilita' che da questa storia possa uscire con delle responsabilita' che non ha''.

La mano pesante di Palazzi: rischio retrocessione per Juve, Milan, Fiorentina e Lazio

22/06 La mano pesante del procuratore federale Stefano Palazzi c'e' stata. Il lavoro istruttorio dell'Ufficio Indagini di Francesco Saverio Borrelli ha convinto Palazzi a deferire di fronte alla Caf Juventus, Milan, Fiorentina e Lazio per violazione degli articoli 1 e/o 6 del codice di giustizia sportiva. Trenta i tesserati incolpati pero', per motivi di privacy, non e' stato specificato chi dovra' rispondere della sola slealta' sportiva (art. 1) o di illecito sportivo (art. 6). Una differenza non da poco, perche' nel primo caso la pena potrebbe essere una penalizzazione nella serie in cui il club in questione si trova, nel secondo, quello dell'illecito (consumato o soltanto tentato), c'e' la cancellazione dal campionato di competenza e la retrocessione in un torneo inferiore. La Juventus, per le responsabilita' emerse dalle intercettazioni di Luciano Moggi disposte dalla Procura di Napoli in merito alla stagione 2004-2005, e' quella che ovviamente rischia di piu' ma non e' detto che la posizione del Milan, pesante per i presunti tentativi di 'addomesticare' arbitri e guardalinne del tesserato rossonero Meani, sia piu' leggera. Il rischio retrocessione c'e' anche per Fiorentina e Lazio, anche se le rispettive difese sosterranno che sia Della Valle che Lotito hanno agito sotto pressione, e dunque come vittime della 'cupola' del calcio. Palazzi svolgera' il ruolo di pubblico ministero nel processo di primo grado della Caf, al via lunedi' prossimo nella sala stampa dell'Olimpico di Roma. I tempi, per volere specifico del commissario straordinario della Figc Guido Rossi, saranno rapidi: l'appello ci sara' il 7 luglio, le sentenze definitive (per la giustizia sportiva) il 20. L'iter e' stato accorciato da Rossi per cui non vi sara' la possibilita' di un ricorso al Tar o alla Camera di Conciliazione del Coni, pero' Juve e Lazio, quotate in Borsa, potrebbero richiedere provvedimenti amministrativi d'urgenza. "Aspettiamo con fiducia la conclusione delle indagini. Si va verso l'accertamento della verita'". Il commento e' di Giovanna Melandri, ministro per le Politiche Giovanili e le Attivita' Sportive che ha sempre rifiutato la possibilita' di una amnistia in caso di vittoria azzurra ai Mondiali. "Lo dobbiamo - ha proseguito la Melandri - al calcio e ai tanti giovani che praticano questo sport con passione e lealta' sportiva". "I giudici stanno facendo seriamente il loro lavoro, quindi aspettiamo gli esiti", ha sottolineato il presidente del Coni Gianni Petrucci, che ha anche confermato la possibilita' che il Coni si costituisca parte civile. "Tutto quello che si puo' fare lo faremo d'intesa con il nostro legale Franco Coppi", ha aggiunto Petrucci. L'ipotesi di qualche grande in B non fa felice qualche presidente cadetto. Cosi' come recentemente sostenuto dal patron del Brescia Gino Corioni, anche Vincenzo Matarrese ha ammesso che "Juventus e Milan in B non li vorrei". "Noi abbiamo fatto programmi per andare in A - ha ammesso il presidente del Bari - e se retrocedono questi squadroni la promozione per noi e' un discorso chiuso, a meno che non ci siano punti di penalizzazione che equilibrino la situazione".

Garrone “Giorni difficili, ma la Sampdoria è fuori”

22/06 A pochi minuti dalla notizia dei deferimenti del Procuratore Federale Stefano Palazzi che ha escluso il coinvolgimento dell'U.C. Sampdoria nel caso "Calciopoli", il presidente blucerchiato Riccardo Garrone ha voluto esprimere sul sito ufficiale della societa' il proprio pensiero. "Prendo atto delle decisioni del Procuratore Federale che riconoscono la totale estraneita' della Sampdoria e dei suoi dirigenti in questa vicenda. Devo ammettere comunque che gli ultimi dieci giorni sono stati per me, per la mia famiglia e per la societa' giorni duri e difficili. Ma la sofferenza piu' grossa l'ho provata nei confronti dei nostri tifosi che anche in questa occasione non hanno fatto mancare attestati di stima e segnali di attaccamento nei confronti della societa'. A loro va il mio grazie piu' sentito". Anche l'avvocato blucerchiato Giulia Bongiorno ha voluto commentare la decisione della procura federale. "Gia' l'interrogatorio mi lasciava presagire che non ci sarebbe stato sviluppo processuale nei nostri confronti. Alla societa' e ai propri dirigenti non erano state mosse contestazioni di alcun tipo, ma avevamo chiarito solo un paio di circostanze che ci vedevano coinvolti indirettamente. Sono soddisfatta che la Procura Federale abbia confermato le nostre aspettative riconoscendo l'assoluta estraneita' della Sampdoria e dei suoi dirigenti in questa vicenda".

Matarrese “Non vorrei la Juve e il Milan in B”

22/06 "Io Juventus e Milan in B non li vorrei". Cosi' il presidente del Bari, Vincenzo Matarrese, ha commentato l'ipotesi di retrocessione tra i cadetti delle squadre coivolte nello scandalo calciopoli: "Noi abbiamo fatto programmi per andare in A - ha aggiunto Matarrese ai micrfoni Sky - se retrocedono questi squadroni la promozione per noi e' un discorso chiuso, a meno che non ci siano punti di penalizzazione che equilibrino la situazione"

Speculazioni in borsa: in rialzo i titoli di Lazio, Juve e Milan

Fuochi d'artificio per la Juventus in Piazza Affari, sospesa anche per eccesso di rialzo sull' ipotesi di una retrocessine in B anziche', come molti operatori temono, in serie C. Il titolo, pero', che ha chiuso crescendo del 5,58% a quota 1,32 euro, recuperando cosi' la debacle dei giorni scorsi (20 giorni fa quotava 1,16 euro), secondo i pochi analisti che seguono il settore calcistico in Piazza Affari, si muove piu' che altro per reazioni emotive degli investitori, che in genere coincidono con i tifosi della societa' sportiva. ''Quello di questa sera - spiega un analista alludendo ai deferimenti che sono stati richiesti, tra gli altri, per le squadre di club Juventus, Milan, Lazio e Fiorentina - e' soltanto un provvedimento provvisorio, una richiesta dell'accusa, mentre per il giudizio definitivo occorrera' aspettare il mese di luglio''. Inutile dunque cercare nei possibili sviluppi dell'inchiesta sulle partite truccate una risposta definitiva per valutare il titolo in Borsa, dal momento che dopo i deferimenti, solo davanti alla procura federale, il procuratore formulera' le sue richieste di condanna. Insomma, ci vorra' ancora un mese circa. ''Spesso - gli fa eco un collega sempre facendo riferimento alla volatilita' della Juventus - il titolo si e' mosso senza che ci fosse una vera notizia, come quando Sky aveva annunciato il prosieguo del contratto, una cosa che in realta' era gia' nota''. Ovviamente non tutte le decisioni della giustizia sportiva impatteranno in Piazza Affari con il medesimo effetto. Secondo un analista infatti ''con la retrocessione in B al massimo ci sara' una rinegoziazione dei contratti, che, appunto, prevedevano la possibile bocciatura della squadra''. Tutt'al piu' ''ci sara' una rinegoziazione al ribasso''. Un dato pero' e' certo, ossia che la Juventus in serie B non potra' partecipare alla Champions League, con conseguente sensibile riduzione del fatturato. Un provvedimento che bloccherebbe la Vecchia signora per un anno calcistico, in attesa di una prevedibile promozione in A. Diverse sarebbero invece le complicazioni di una retrocessione in serie C. In questo caso ''molti contratti potrebbero essere cessare - spiega un analista - e, soprattutto, l'esclusione dalla Champions League durerebbe 2 anni'', con evidenti ripercussioni sui ricavi della societa'. Gli scenari possibili sono dunque ancora molteplici, ma ogni previsione oggi e' ancora ardua per i mercati, in quanto l'ultima parola spetta ai giudici. Intanto, dicono tutti all' unisono, e' la speculazione a farla da padrona nel pianeta calcio in Borsa, dove oggi la Juventus ha chiuso come detto crescendo del 5,58% ma dopo giornate di passione in cui non sono mancate rapide e successive sospensioni al ribasso, mentre molto molto bene si e' comportata in Borsa la Roma che non e' stata almeno come societa' coinvolta nella vicenda di Calciopoli (+14,80% a 0,68) - i deferimenti tra persone e club cono stati 30 -. In recupero infine la Lazio, anch' essa deferita, e salita del 4,32% a 0,29 euro in linea con le quotazioni dell' ultimo periodo.

La nota della federazione sui deferimenti

Il commissario straordinario della Figc Guido Rossi ha reso noto che in data odierna il Procuratore federale Stefano Palazzi ha notificato a 30 soggetti incolpati, tra cui le societa' Fiorentina, Juventus, Lazio e Milan, i provvedimenti di deferimento alla Caf per violazione degli articoli 1 e/o 6 del codice di giustizia sportiva. Gli incolpati potranno ritirare gli atti relativi ai deferimenti a partire da domani presso la segreteria della Caf. L'articolo 1 del codice di giustizia sportiva riguarda i "doveri e gli obblighi generali", mentre l'articolo 6 e' relativo a "illecito sportivo e obbligo di denunzia".
Questo il testo integrale dell'articolo 1:
"1. Coloro che sono tenuti all'osservanza delle norme federali devono comportarsi secondo i principi di lealta', correttezza e probita' in ogni rapporto comunque riferibile all'attivita' sportiva.
2. Ai soggetti di cui al comma 1 e' fatto divieto di dare comunque a terzi notizie o informazioni che riguardano fatti oggetto di procedimenti disciplinari in corso.
3. I dirigenti, i soci di associazione ed i tesserati, se convocati, sono tenuti a presentarsi dinanzi agli Organi di giustizia sportiva.
4. Ai soci di associazione sono equiparati, ai fini del presente Codice, i soci delle societa' sportive cui e' riconducibile, direttamente o indirettamente, il controllo delle societa' stesse".
Cosi' il capitolo 6 "1. Il compimento, con qualsiasi mezzo, di atti diretti ad alterare lo svolgimento o il risultato di una gara ovvero ad assicurare a chiunque un vantaggio in classifica, costituisce illecito sportivo.
2. Le societa', i loro dirigenti, i soci di associazione ed i tesserati che commettono direttamente o che consentono che altri compiano, a loro nome o nel loro interesse, i fatti di cui al comma 1, ne sono responsabili.
3. Se viene accertata la responsabilita' diretta della societa' ai sensi dell'art. 2, comma 4, il fatto e' punito con le sanzioni di cui all'art. 13, comma 1, lettere g) o h), salva la maggiore sanzione in caso di pratica inefficacia di tale pena.
4. Se viene accertata la responsabilita' oggettiva o presunta della societa' ai sensi dell'art. 9, comma 3, il fatto e' punito, a seconda della sua gravita', con le sanzioni di cui all'art. 13, comma 1, lettere f), g), h) e i).
5. I dirigenti, i soci di associazione ed i tesserati riconosciuti responsabili di illecito sportivo sono puniti con una sanzione non inferiore all'inibizione o squalifica per un periodo minimo di tre anni.
6. In caso di pluralita' di illeciti ovvero se lo svolgimento o il risultato della gara e' stato alterato, oppure se il vantaggio in classifica e' stato conseguito, le sanzioni sono aggravate.
7. I dirigenti, i soci di associazione ed i tesserati che comunque abbiano avuto rapporti con societa' o persone che abbiano posto o stiano per porre in essere taluno degli atti indicati ai commi precedenti, ovvero che siano venuti a conoscenza in qualunque modo che societa' o persone abbiano posto o stiano per porre in essere taluno di detti atti, hanno il dovere di informarne, senza indugio, la Lega od il Comitato competente ovvero direttamente l'Ufficio indagini della F.I.G.C.".

Martellino “Felice di non fare il processo”

"Io, massacrato dai media, felice di non fare il processo". Lo dichiara in un'intervista a "La Repubblica" Cesare Martellino, ex presidente della Corte d'appello federale, costretto alle dimissioni, sostituito da Ruperto, nel giorno dei deferimenti nell'ambito di "calciopoli". "Sono stato in silenzio dieci giorni per non regalare nuovi elementi alla gogna mediatica, qualsiasi cosa avessi detto mi sarebbe tornata addosso. Neppure Riina e Provenzano hanno ottenuto tanto spazio dai giornalisti. Moggi? Mai ricevuto biglietti, mai viaggi con la Juventus. Solo tre parole in assemblea". Martellino e' tutt'altto che dispiaciuto di non presiedere il piu' grande processo sportivo di tutti i tempi. "Sono sollevato - conclude Martellino - quel processo garantira' a ogni giudice quattro, cinque denunce. Se affosseranno, da parte dei club affossati. Se salveranno, da parte dei club che aspiravano ad un ripescaggio. Gli elementi per deferire i sei club e i 45 tesserati entrati nella relazione di Borrelli ci sono tutti".

Calciopoli diventa materia di studio per gli esperti della comunicazione

22/06 Lo scandalo calcio diventa anche tema di riflessione per gli esperti di comunicazione. L'impatto della tempesta mediatica legata alle inchieste delle ultime settimane e' tra gli argomenti al centro della due giorni - in programma oggi a Salerno e domani a Napoli - che vede riuniti esperti nazionali del settore, per la prima volta in una regione meridionale: un meeting - promosso dalla rete universitaria nazionale ''Sociologia per la persona'' - che intende anche riaffermare il ruolo del Sud nella ricerca e nella riflessione sui media. Per Ivo Germano, dell'universita' del Molise, che ha approfondito la questione dell'immagine del calcio dopo lo scandalo, ormai l'impatto negativo non riguarda piu' solo i personaggi o le squadre al centro dell'inchiesta: ''E' tutto il mondo del calcio che ha bisogno di trovare nuovo significato nel suo ruolo sociale e culturale''. Lo evidenziano, secondo lo studioso, le espressioni piu' frequenti usate in questi giorni per il calcio italiano: ''zona franca'', ''mondo a parte''. ''Nuove strategie di significazione nella comunicazione globale'', e' il titolo dell'incontro strutturato in due sessioni in programma oggi e domani. Prima tappa oggi all'universita' di Salerno (Fisciano, dipartimento di Scienze della comunicazione, Aula dei Consigli); seconda tappa domani a partire dalle 9.30 nella sala Villani dell'ateneo Suor Orsola Benincasa. A Salerno e Napoli vengono presentate alcune tra le piu' recenti ricerche italiane sulla comunicazione: dalla sofferenza trasformata in spettacolo fino ai blog che oggi ci raccontano il mondo arabo, dalla nuova Cittadinanza europea telematica fino dalla comunicazione sviluppata con il corpo, dagli usi sociali di internet fino agli effetti dell'horror sul pubblico cinematografico, dall'arte nell'era multimediale fino al recente scandalo di Calciopoli. Le sintesi di tutti gli interventi saranno pubblicate, nei giorni successivi, nel sito www.sociologiapersona.it. L'incontro e' organizzato dalla rete universitaria nazionale 'Sociologia per la persona' in collaborazione con le due universita' campane che ospitano la manifestazione. Tra le proposte che emergono dai lavori c'e' quella del preside della facolta' di scienze della formazione e della comunicazione dell'istituto universitario Suor Orsola, Lucio D'Alessandro, coordinatore per il Meridione della rete ''sociologia per la persona'': ''Assegnare al ministero dell'Universita' dei canali tematici in chiaro da destinare alla didattica per consentire cosi' agli studenti di Scienza della comunicazione di fare un'esperienza sul campo''.

Il neo presidente Caf ai tifosi: “Con me state tranquilli”

22/06 ''Con me i processi procedono tranquilli e lo dico ai tifosi di stare sereni che andra' tutto bene''. Cesare Ruperto, neo presidente della Caf, si e' affacciato per la prima volta nella sede della Federcalcio in via Allegri. L'e numero uno della Corte costituzionale ha rilasciato una battuta ai microfoni di Ski mostrandosi sereno alla vigilia dell'importante lavoro che lo attende. La prossima settimana Ruperto e l'intera Commissione d'appello federale sara' chiamata al maxi processo su Calciopoli che produrra' le prime sentenze intorno al 10 luglio. Oggi e' la giornata in cui si attendono le prime risposte del Procuratore federale. Stefano Palazzi infatti rendera' noti i deferimenti dei club e degli oltre 40 tra dirigenti e arbitri, venuto fuori dalle intercettazioni telefoniche. Intanto la Caf prepara il processo e lo stesso Ruperto e' andato a fare il sopralluogo all'Olimpico che la prossima settimana di trasformera' nel palazzo di giustizia del calcio.

 

Concia “Voltare pagina”

22/06 "Si cominciano a vedere i risultati del lavoro titanico del commissario Rossi e dei giudici nominati da lui per riportare legalita' all'interno del mondo del calcio". Lo afferma Anna Paola Concia responsabile nazionale Sport Ds. "Ora bisogna - prosegue la Concia - lasciare libera la giustizia sportiva di fare il suo corso. Questo momento e' fondamentale per dare una svolta ad una brutta pagina del calcio italiano e poter vivere il calcio, come ci e' stato possibile oggi con la bella vittoria della nazionale".

Servizi precedenti

20/06 Calcio nel caos: Cominciano i deferimenti, in moto gli avvocati. I parlamentari scrivono a Rossi “Ora ripescaggi trasparenti”. Prosegue l’indagine disciplinare del CSM sui magistrati coinvolti in calciopoli. De Santis a Matrix racconta la sua verità. Caselli ribatte a De Santis “Mai parlato di arbitri con lui”. Oriali: “Gli scudetti revocati non interessano all’Inter”. Il Ministro Amato ironizza “Mi spiace che il ‘Toro’ non possa incontrare la Juve”. Gattuso “Assurdo andare in B per un trapianto di capelli”

19/06 Calcio nel caos: Borrelli chiude l’inchiesta con una relazione di 180 pagine. Ora tocca a Palazzi “Il calcio deve rimanere imprevedibile. Il sistema può guarire”. A rischio la sponsorizzazione degli arbitri. Quattro arresti per il caso Gaucci. Andreotti “Qualcuno pagherà dazio”. Zamparini (Palermo) “Si torni al sorteggio integrale”

18/06 Calcio nel caos: Si tirano le somme. Dal Palazzo fanno sapere che useranno il pugno di ferro. In attesa della relazione di Borrelli. Gentile (FI) alla procura di Napoli “Sentire Pagliuso sulla estromissione del Cosenza”. Il Genoa va in B, ma Preziosi non festeggia “Troppa rabbia”. 30 mila tifosi rossoblu festeggiano la fine di un incubo

17/06 Calcio nel caos: Il difensore Antonaccio denuncia su di un libro la “realtà oscura” della serie C. “Corruzioni, compromessi e ricatti”. L'ex Presidente del Cosenza, Pagliuso, aspetta la chiamata del Procuratore Borrelli (Video con intervista) anche per la C. Il Procuratore Borrelli prepara le relazioni. Nella prima tranche d’inchiesta ci sono Juve, Lazio, Fiorentina, Milan, Samp. Petrucci “Di amnistia non se ne parla proprio”

16/06 Calcio nel caos: Ripresi gli interrogatori, sentiti Garrone e Marotta. Rossi completa la CAF. Processo vicino. Dai politci tifosi del Torino un no all’amnistia: “Ed ora restituiteci lo scudetto del 1927” . Dalla CAF alla Corte Federale rito abbreviato. Stabiliti tempi e modalità del processo. Secondo Adiconsum falsato il 30% delle partite del campionato 2003/04. La Fiorentina replica a Preziosi: “La cena con Moggi c’è stata, ma nessuna festa”. Cellino (Cagliari) “Mi auguro che tutto sia un grosso errore. Serve una presidenza super-partes”

15/06 Calcio nel caos: Il calabrese Ruperto nominato presidente della CAF. Pagliuso (Cosenza) “Adeguarsi allo strapotere Juve dava privilegi”. Chiesta audizione a Borrelli. Il CSM vieta ai magistrati di occuparsi di giustizia sportiva. Revocati tutti gli incarichi. Ministro Melandri “Si va verso la vendita collettiva dei diritti televisivi”. Rossi “Se Galliani è in conflitto di interessi non è un mio problema”.

14/06 Calcio nel caos: Il Commissario Rossi nomina Agnolin commissario dell’Associazione Arbitri. Casarin “L’arbitro torni ad essere l’uomo misterioso”. L’azzeramento della CAF è questione di ore. Si va verso la nomina di Ruperto. Pagliuso chiede la riammissione in serie B del Cosenza Calcio 1914. Intercettazioni sui PM. Paparesta si difende: “Carriera stroncata se denunciavo l’irruzione di Moggi”. Prosegue l’inchiesta GEA. A Napoli prosegue l’inchiesta stralcio che riguarda giudici e polizia. La Juve ricomincia da Cobolli Gigli e Tardelli

13/06 Calcio nel caos: Chiuso il primo filone di indagini. Il Presidente della Corte d’Appello Federale, Martellino, si difende. Processo doppio. Si allarga l’inchiesta del CSM. Mercoledì le decisioni del plenum. Abete e De Rossi: Nessuna amnistia anche se vinciamo. Buffon “Bello sudare la maglia per l’Italia”. I favori della “cupola” alla Lazio. La Juve riparte voltando pagina in fretta: nuovo Cda.

12/06 Calcio nel caos: Girando da Borrelli “Nessuna gara era preordinata”. Ascoltato il dipendente della Federcalcio Galati “Chi si oppone viene vessato”. Anche la Samp nell’indagine. Blatter “Trovati i problemi ora si va verso le soluzioni”. La Lega va verso la riscrittura del regolamento. E poi Galliani, Sacchi, Di Pietro, Campana, Pescante.

11/06 Calcio nel caos: Una domenica tranquilla. Lunedì Giraudo da Borrelli. Il Legale di Titomanlio “Nessun muro di reticenza”. Trezeguet “Aspettiamo la giustizia sportiva”. Gli sponsor della Juve ripongono la loro fiducia nella società

10/06 Calcio nel caos: Borrelli si concede una pausa. Il Presidente Cellino “Rossi chieda consigli ai presidenti onesti”. Secondo il legale di Lotito il campionato slitta a dicembre. Del Piero “Spero che per la Juve si risolva nel migliore dei modi” L’assistente Titomanlio: “Pronti a collaborare”

09/06 Calcio nel caos: Borrelli contro un “muro difensivo concordato”. Maxi audizione con Meani (Milan): quasi otto ore. Non esiste alcun super teste. Tre ore di interrogatorio per Carraro e tre anche per Pieroni. Pirrone replica a Bergamo: “Io scarso e onesto, lui invece?”. Catricalà “Presto regole per i procuratori”. Adiconsum presenta uno studio sugli errori arbitrali dal 2002 al 2004. Avv. Coppi: “Il Coni potrebbe costituirsi parte civile”

08/06 Calcio nel caos: Bergamo interrogato per nove ore “Fatto fuori da Pairetto e Lanese”. Per Pairetto sei ore di interrogatorio. Moggi dice no a Borrelli. Oggi tocca a Carraro. Della Valle “Non abbiamo fatto nulla di strano”. L’AIA rigetta il ricorso di De Santis: non andrà ai mondiali. Galliani ascoltato per due ore. L’Antitrust collabora con Rossi

07/06 Calcio nel caos: Interrogatori fiume per De Santis e Paparesta. Borrelli: “Nessun pentito. Entro 10 giorni la relazione alla Procura sportiva”. La Commissione Cultura della Camera avvierà un indagine. Pirrone: “Già da tempo denunciavo pressioni”. Gaucci Jr: “C’è ancora paura della ‘cupola’

06/06 Calcio nel caos: Borrelli mette sotto torchio gli arbitri. No Intertoto per il calcio italiano. E Rossi incassa l’ok di Uefa e Fifa. Corioni: “Girando la mente, Galliani gli obbediva”. Lazio e Juve nel mirino di Borrelli. Rossi incontra Galliani: Nessuna accordo sulla gestione della Lega. Blatter “Felice della reazione delle autorità italiane”

05/06 Calcio nel caos: Borrelli a tutto campo, vuol vederci chiaro su tutto. E il Coni ricorre alla Caf per la sentenza su Agricola per il doping. Mazzarri ascoltato dal PM di Napoli. Cesare Geronzi ascoltato per due ore dai PM. L’ex segretaria della CAN, Fazi, non risponde. Pelè “Spero che la giustizia punisca tutti”. Blatter “Ci vogliono arbitri professionisti”

04/06 Calcio nel caos: Borrelli in azione: L'arbitro Pirrone interrogato per tre ore. Il Milan si ribella: “Una campagna contro”. Lite in un bar per calciopoli, ci scappa il morto

03/06 Calcio nel caos: Cannavaro e Trezeguet interrogati dai PM a Roma. La Procura di Torino vuol riaprire l’inchiesta sulle designazioni. Undici giorni per rifondare la Juve. Somma “Non cambia nulla. Moggi resterà sempre un grande”

02/06 Calcio nel caos: Il procuratore Borrelli pronto per il maxiprocesso. Ombre sulla partita Udinese-Milan del 2005: Galliani e Pozzo non ci stanno. Galliani: “Siamo stati danneggiati”. Il Legale di Moggi replica a Galliani “Ha letto tutte le intercettazioni?”. Spalletti in procura a Napoli.

01/06 Calcio nel caos: Il commissario Rossi: “Una situazione che non pensavo così grave”. Secondo l’ex vicecapo dell’Ufficio indagini Juve e Fiorentina in B. Galliani pronto a lasciare. Preziosi sentito dalla Procura di Napoli. Nevio Scala: “Tutto deprimente. Con gli azzurri si può andare avanti”.

31/05 Calcio nel caos: Lotito ai PM: “Lazio pulita”. Il difensore di Moggi: “Il Milan il vero potere”. I rossoneri "Manovre diversive". Petrucci “Voltiamo pagina, torniamo a parlare di sport”. Verdone “Di fronte allo scandalo del calcio mi vergogno di essere italiano”. Zeman “Io alla Juve? Non potrei. Ipotesi Baggio? sarebbe solo per immagine”.

29-30/05 Calcio nel caos: Caso Gea,sentito l'arbitro cosentino Palmieri: “Mai rilasciato interviste”. Lazio nei guai: aggiotaggio per Lotito. Niente incarichi sportivi per i magistrati del CSM. Avv. Grassani “Milan in B, ipotesi per ora non ipotizzabile”. Del Piero “Orgoglioso di essere juventino”. V.Franza "Ipotesi A per il Messina". Ieri sentito Della Valle.

28/05 Calcio nel caos: Per Borrelli una settimana intensa. Bonfrisco “Paparesta fuori dalle regole”. Gattuso: “Qualcuno sputa nel piatto”.

27/05 Calcio nel caos: L’inchiesta entra nel vivo. Borrelli al lavoro e Lippi difende il figlio. Commissario Rossi: “Sconti per nessuno”. Sacchi e Agnolin: “Chi ha sbagliato paghi”. Lippi: “In Italia chi è indagato è già condannato”. Peruzzi accusa: “Moggi il pastore e noi il gregge”.

26/05 Calcio nel caos: Gli atti passano a Borrelli: Parte ufficialmente “Piedi Puliti”. Galliani rimane solo, si dimette Zamparini. Gigi Riva: “Beckembauer ha parlato da bambino”. Cossiga: “Tangentopoli era più onesta”. Sacchi: “Torniamo al calcio di prima, senza banchieri e politica”. Il figlio di Lippi indagato a Roma e Milano.

25/05 Calcio nel caos: Interrogatori a Napoli e Roma e perquisizioni della GdF. Cannavaro ci ripensa. Albertini: “Pensavo ci fosse sudditanza psicologica, invece...”. Cecchi Gori “Affossato perchè scomodo. I 5 anni più brutti della mia vita”. Licenza Uefa per 14 club: manca la Lazio. I tiofosi si costituiscono parte civile. Gli ex vogliono Boniperti presidente della Juve

24/05 Calcio nel caos: La Lega Calcio cerca nuove regole. Alla Gea e ad Alessandro Moggi oltre il 10% del mercato delle procure. Conti: “Lotta al conflitto d’interessi”. La Finanza nella sede del Crotone e della Reggina. Buffon in Procura. Galliani confermato in Lega. Cannavaro: “Gli scudetti della Juve, meritati”

23/05 Calcio nel caos: Il commissario della FIGC, Rossi, nomina il procuratore Borrelli capo ufficio indagini. Scatta “Piedi puliti”. A Napoli sfilano i testi. perquisita la sede della Torres

22/05 Calcio nel caos: Lippi rimane al suo posto. Moggi cita Berlusconi. Chieste le dimissioni di Galliani che le respinge, l’inchiesta va avanti. Moggi: “Un’imboscata di Galliani”. Guido Rossi: “Beckenbauer ne approfitta”. Avv. Stagliano “La Juve in B”

21/05 Calcio nel caos: Moggi ebbe un ruolo importante nelle elezioni di Carraro e Galliani. Tardelli replica a Beckenbauer “Anche in Germania c’è il marcio”. Chieste le dimissioni di Lippi. Le intercettazioni di De Santis

20/05 Calcio nel caos: Il potere assoluto di Moggi. Ora è fuga dalla Gea. Si dimette anche il Generale Attardi. Beckembauer: L’Italia la pagherà ai Mondiali. Le tifoserie di Messina, Crotone e Reggina non ci stanno

19/05 Calcio nel caos: La Gea controllava anche Reggina, Livorno e Siena. Gazzoni: “Le dimissioni di Carraro sono finte”. Interrogati Lippi e Zeman. Si dimette il Generale Pappa

18/05 Calcio nel caos: Il Commissario Rossi fa piazza pulita. Le intercettazioni di Carraro e Moggi che preparavano le elezioni in Lega. Menzionato Pisanu. Sospesi nove arbitri, la Finanza a casa di Moggi e nella sede della Juve

17/05 Calcio nel caos: Il Commissario Rossi al lavoro. Spunta il filone doping. Dopo il vertice delle Procure, nuovi accertamenti. Definite le competenze delle Procure di Roma e Napoli.

16/05 Calcio nel caos: Guido Rossi commissario della FIGC chiamato a sistemare il calcio e le sue regole. Petrucci rassicura Lippi “Verrò a trovarti con Rossi”.

 

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