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Alimentazione e Gastronomia
Giovedì a Cosenza la presentazione del “Golosario 2008” 22/01 Saranno presentati giovedì 24 gennaio a
Cosenza, alla presenza dell'autore, il libro "Adesso, 366 giorni
da vivere con gusto" e l'edizione 2008 de "Il Golosario"
di Paolo Massobrio, fondatore del movimento di consumatori Papillon
che ha 50 sedi seimila soci in tutta l'Italia. All'incontro, promosso
dal Club di Papillon della Calabria, parteciperanno oltre al presidente
dell'organismo calabrese, Francesco Saliceti; Pietro Molinaro, presidente
Coldiretti Calabria; Aurelio Garritano, sindaco di Longobardi; Pietro
Rende, commissario Camera di Commercio Industria Agricoltura e Artigianato
di Cosenza; Gerardo Mario Oliverio, presidente della Provincia di Cosenza.
Le conclusioni saranno tratte da mons. Salvatore Nunnari, arcivescovo
metropolita di Cosenza-Bisignano. "Il volume di 500 pagine scritto
per riportare il gusto dentro la famiglia italiana - è detto
in un comunicato - è in distribuzione per i tipi di Comunica
Edizioni; libro di lusso, con belle immagini e quadri d'autore, segue
la scansione quotidiana di un'agenda, dove ogni giorno vengono pubblicate
'pillole' conoscitive per stare bene in famiglia e nella propria casa.
Insomma, un vero e proprio scrigno di informazioni, curiosità
e segreti che ruotano intorno alla casa, alla cucina, al vivere insieme
e ricorda, con i suoi consigli, l'inestimabile valore della saggezza
di un tempo quando la vita familiare era vissuta con un'altra attenzione
e i ritmi erano meno frenetici di oggi". "Siamo nell'epoca
di internet - sostiene Massobrio - abbiamo accesso a tutte le informazioni
possibili e immaginabili e sembra di conoscere meno che nel Medioevo.
E il tempo sfugge via. Soprattutto il 'nostro tempo' dedicato alla famiglia,
dove spesso manca quella solennità antica che attorno alla tavola
e, al posto a tavola, diventava educazione". Nell'occasione sarà
presentata anche la decima edizione de Il Golosario, guida alle mille
e più ghiottonerie, ai vini, ai negozi, alle boutique del gusto,
a enoteche, cantine e ai 320 ristoranti migliori dello Stivale firmato
da Paolo Massobrio. La Calabria è presente sul Golosario con:
71 artigiani del gusto, 25 cantine, 23 oleifici, 17 ristoranti e ben
140 botteghe e boutique del gusto. A Parma la settimana della cucina calabrese 28/11 Vini Cirò e non solo superstar in occasione
della Terza settimana della Cucina calabrese a Parma. Cene, esposizione
e degustazione di prodotti tipici calabresi nella sede della Camera
di commercio parmigiana hanno fatto da cornice ad un'iniziativa sul
tema "I Grandi Vini di Calabria e il futuro delle Strade dei Vini".
Alla manifestazione enogastronomica e culturale, promossa dai Calabresi
di Parma, associazione presieduta da Raffaele D'Angelo, hanno partecipato,
tra gli altri, il prof. Cesare Pitto dell'Università della Calabria;
Pino Bonessi, presidente della Strada dei vini e dei saperi di Melissa
e Cirò e sindaco di Melissa; Carlo Schianchi, presidente della
Strada dei vini e dei sapori dei Colli di Parma e delle strade dei Vini
dell'Emilia Romagna; l'assessore alle Attività produttive della
Provincia di Crotone, Carlo Colucci e Donato Troiano, direttore della
rivista Informacibo. Le cene a base di pietanze calabresi sono state
preparate dagli chef Raffaele Fragale, docente di cucina nell'Istituto
alberghiero di Salsomaggio Terme e di Antonio Abbruzzino, pluripremiato
in concorsi internazionali e presidente regionale dell'Associazione
professionale cuochi italiani. L'assessore Colucci, nel corso della
manifestazione ha consegnato al presidente della Camera di Commercio
di Parma, il primo riconoscimento "Amici della Cucina Calabrese
a Parma" che consiste in un'opera "vinarello" preparata
dall'artista crotonese Agostino Russo. Il soggetto riprodotto ha raffigurato
la locandina. "Bisogna insistere molto su questo tipo di iniziative
- ha affermato Colucci tirando le somme dell'iniziativa - per rafforzare
i legami con la realtà di Parma soprattutto in ragione dell'importanza
che la città e la provincia rivestono nel settore alimentare
all'interno del quale la Calabria e i crotonese hanno molte carte da
giocare". Spazi importanti, nell'ambito della manifestazione, sono
stati dedicati alla solidarietà. In particolare sono stati venduti
circa 700 chilogrammi di clementine offerte dal Consorzio Igp Calabria.
Il ricavato della vendita è stato devoluto interamente all'Associazione
Disabilità da Malattie Neurologiche dello Jonio (Admanj) che
è stata presente con un proprio stand. La manifestazione calabrese
in terra parmigiana ha ottenuto contributi e patrocini oltre che dall'Assessorato
alle Attività produttive della Provincia di Crotone, dall'Assessorato
all'Agricoltura della Regione Calabria e dal Comune di Melissa. Delegazioni estere al Wine Days 2007 06/06 Assume anche un carattere internazionale l'evento
"Calabria Wine Days '07'' che si svolgerà a Lamezia dal
9 all' 11 giugno prossimi. Ci saranno, infatti, delegazioni estere -
dalla Danimarca, dalla Macedonia, dalla Tessaglia e dalla Bulgaria -
alla tre giorni dedicata alla conoscenza del patrimonio enologico e
degli itinerari del turismo del vino in Calabria. Tra venerdì
pomeriggio e sabato mattina arriveranno a Lamezia Terme un gruppo di
operatori danesi (importatori di vini e prodotti enogastronomici) e
alcuni rappresentanti di Camere di commercio greche e bulgare provenienti
da Florina (Macedonia Occidentale), Karditsa (Tessaglia) e Vratsa (Bulgaria).
Ad accoglierli il presidente regionale dei sommelier-Ais, Gennaro Convertini;
il presidente dell' Ordine regionale dei giornalisti, Giuseppe Soluri;
il sindaco di Lamezia Terme, Gianni Speranza, e l'assessore regionale
al Turismo e vicepresidente della Giunta, Nicola Adamo. "Gli ospiti
stranieri - è detto in un comunicato - parteciperanno sabato
mattina al convegno sul turismo enologico, a cura dei parlamentari dell'
associazione Luigi Veronelli e, soprattutto, tra sabato e lunedì,
al susseguirsi di degustazioni guidate, banchi d'assaggio libero, visite
alla scoperta di vigneti e cantine organizzati dall' Associazione sommeliers
Calabria insieme al Comune di Lamezia Terme, in collaborazione con l'Assessorato
regionale al Turismo, l' Ordine regionale dei giornalisti calabresi
e il sostegno dell'Unione regionale delle Camere di commercio. Saranno
tre giorni tutti da degustare, dunque, ma anche occasione per un confronto
non solo locale sui risultati delle attività intraprese e sui
nuovi progetti, sulla qualità raggiunta dall' enologia regionale,
sugli affascinanti percorsi di un appropriato turismo enologico e gastronomico.
Per tre giorni Lamezia sarà 'VinoCity', capitale del buon vino,
del turismo enologico e di tutto quello che ruota intorno a questa eccezionale
bevanda legata, come nessun'altra, alla cultura e al territorio con
le sue peculiari identità". "La scelta di Lamezia Terme
per il Calabria Wine Days - ha detto il sindaco Speranza - conferma
l'impegno per la qualificazione e la valorizzazione dell'enologia locale.
Oltre la sua centralità, Lamezia si fregia, infatti, di un' importante,
'storica' Denominazione d'Origine Controllata e vanta vini straordinari
e un ricco paniere di produzioni tipiche". "Non solo degustazioni
e assaggi di magnifici bianchi, rossi, rosati e passiti calabresi -
prosegue il comunicato -: l'evento Calabria Wine Days '07 mira dichiaratamente
a mettere in luce la qualita' del vigneto-Calabria rendendone partecipi
innanzitutto il mondo dell' informazione, gli stessi sommelier calabresi,
il mondo della ristorazione e della ricettività alberghiera e
una selezionata schiera di invitati appartenenti al mondo della cultura,
dell' imprenditoria e della politica". Al Calabria Wine Day il top della produzione regionale vinicola 04/06 Iniziativa mirata alla conoscenza del patrimonio enologico e
degli itinerari calabresi del turismo del vino ma anche workshop e "salone"
del panorama regionale. Sarà una tre giorni interamente dedicata
ai buoni i vini calabresi il "Calabria Wine Days '07'' in programma
a Lamezia il 9, 10 e 11 giugno prossimi. La manifestazione, giunta alla
seconda edizione, è promossa dall'Associazione Italiana Sommeliers
della Calabria e dal Comune di Lamezia Terme in collaborazione con l'Ordine
regionale dei Giornalisti, con l'Assessorato regionale al Turismo e
l'Associazione interparlamentare "Luigi Veronelli" e col contributo
dell'Unione regionale delle Camere di Commercio. Un appuntamento importante,
il "Calabria Wine Days '07'' e l' opportunità per gli appassionati
di incontrare e conoscere da vicino i migliori produttori di tutta la
regione: dai grandi nomi del Cirotano e del Lametino, alle "storiche"
cantine delle province di Cosenza e Reggio, alle aziende emergenti,
guidate per lo più da giovani e donne, sicure promesse dell'
enologia meridionale. "La tre giorni lametina - è scritto
in un comunicato degl organizzatori - vedrà protagonisti assoluti
i vini dal Pollino allo Stretto: bianchi, rossi, rosati e passiti che
sempre più stanno guadagnando credibilità e considerazione
anche fuori dai confini nazionali. Ma in primo piano ci saranno anche
la terra, il paesaggio e i vigneti e, con le loro storie, uomini e donne
del mondo enologico regionale e i sommelier di tutte e cinque le province".
L' evento prenderà il via sabato 9 mattina col convegno nazionale
"Turismo del vino-Percorsi enogastronomici in Calabria", a
cura dell'Associazione interparlamentare "Luigi Veronelli",
mentre domenica 10, nel pomeriggio si aprirà il grande festival
dei banchi d'assaggio e si svolgeranno degustazioni guidate dagli esperti
dell' Associazione italiana sommeliers (Ais). Da non perdere la degustazione
dei più pregiati vini calabresi, ai primi posti delle top list
nazionali ed estere. Quella di domenica pomeriggio - dalle 18.00 fino
a tarda serata - sarà un' autentica kermesse, con centinaia di
calici alzati per un grande brindisi collettivo allietato da intrattenimenti
musicali. Fino al 2 giugno negli autogrill la promozione del peperoncino 24/05 Si conclude il 2 giugno in tutti gli Autogrill d' Italia la promozione
"Aglio, olio e peperoncino" promossa dall' Accademia Italiana
del peperoncino. Le specialità di Calabria, in esposizione per
un mese, stanno riscuotendo un grosso successo fra le migliaia di visitatori
in sosta negli oltre 200 Autogrill italiani. Novità assoluta,
è scritto in un comunicato, è la "crema di aglio"
creata appositamente dall' azienda Paradiso dei golosi di Buonvicino
e una confezione per preparare gli spaghetti aglio, olio e peperoncino,
creazione dei Magnifici del Mezzogiorno di Santa Maria del Cedro. "Si
tratta di una splendida iniziativa - ha detto il presidente dell' Accademia,
Enzo Monaco - che consolida la collaborazione con Autogrill e apre la
strada ad altre interessanti iniziative in preparazione per la prossima
estate quando i turisti in giro negli Autogrill saranno più di
trenta milioni". E' stata confermata, tra le altre, l' iniziativa
"Amore piccante" da metà agosto al 10 settembre con
la promozione del Peperoncino Festival che quest' anno festeggia il
quindicesimo compleanno. Gran festa del pane ad Altomonte 02/05 Degustazioni, forni aperti, promozione turistica
ed enogastronomia. Queste le caratteristiche della "Gran festa
del pane", organizzata dal Comune di Altomonte in collaborazione
con la Regione e la Provincia, in programma ad Altomonte dal 24 al 27
maggio prossimi, che è stata presentata stamani a Cosenza. Alla
conferenza hanno partecipato il vicepresidente e assessore al Turismo
della Regione, Nicola Adamo; il presidente della Provincia, Mario Oliverio;
il sindaco e l'assessore al Turismo del Comune di Altomonte, Gianpietro
Coppola e Vincenzo Barbieri; l'amministratore delegato Gal Vallecrati,
Valeria Fagiani. "La mia presenza qui oggi - ha detto Nicola Adamo
- vuole testimoniare un'assunzione di responsabilità perché
è attraverso la concertazione che è possibile promuovere
forme di turismo integrato. Si tratta di un'iniziativa importante e
ghiotta per lo sviluppo del nostro territorio. Dobbiamo superare la
logica della settorialità e della segmentazione turistica, cercando
di saper intercettare le esigenze dei turisti. Siamo una regione di
sole, mare e monti, ma dobbiamo essere in grado di rendere competitiva
la nostra offerta turistica, lavorando sulla specificità. Il
pane può essere presentato come settore attrattivo non solo per
la laboriosità sia industriale che regionale, ma soprattutto
perché è fonte di informazioni storico-culturali importanti.
Dobbiamo puntare sull'internazionalizzazione dei nostri prodotti cercando
di essere sempre all'avanguardia, coniugando il locale con il globale".
L'assessore Barbieri presentando il programma della manifestazione ha
sottolineato che la "finalità è quella di far diventare
l'enogastronomia attrattiva turistica che vuole diventare volano di
tante altre iniziative". Per il presidente Oliverio "la Festa
del pane di Altomonte ha un valore enorme soprattutto per la promozione
turistica. Il pane è il simbolo della dieta mediterranea. Nell'era
della globalizzazione è fondamentale fare leva sulla peculiarità,
diffondendo una cultura della qualità". "Altomonte
- ha detto il sindaco - vuole rappresentare l'eccellenza nel settore
turistico coinvolgendo tutto il territorio e soprattutto avvicinando
i giovani alla cultura attraverso la riscoperta di una sana alimentazione".
A Buonvicino iniziative per una sana alimentazione 26/04 Iniziative in favore dell'educazione al movimento,
alla sana alimentazione, ed agli stili di vita salutari sono in corso
nelle scuole di Buonvicino durante attività integrative ed extrascolastiche.
L'iniziativa é stata promossa dalla locale Pro Loco in collaborazione
con l'Assessorato alla Pubblica Istruzione della Regione Calabria, con
il Comune di Buonvicino e con l'Istituto comprensivo. "Tutte le
attività - ha detto la Presidente della Pro Loco, Antonella Biondi
- sono finalizzate ad individuare le migliori strategie per coinvolgere
i bambini nell'approfondire le tematiche relative all'alimentazione
e al movimento da molteplici punti di vista per stimolare la creatività
nei bambini, per individuare azioni e programmi finalizzati a contrastare
concretamente lo sviluppo dell'obesità anche attraverso la visita
di un nutrizionista a scuola. Il nostro intendo è fornire al
mondo della scuola un contributo propositivo sui temi dell'educazione
al movimento e alla sana alimentazione intesi come aspetti essenziali
per la pratica responsabile di stili di vita salutari". Inoltre,
per fine anno scolastico, sono previste due giornate rappresentative.
Sport-cultura e salute chiuderà il percorso con una giornata
presso il campo sportivo con la partecipazione di altre scuole del comprensorio.
Per la proiezione del Corto a scuola, l'inaugurazione del Mosaico e
il concerto di musica è prevista, alla chiusura dei lavori, una
giornata in piazza. Successo dei prodotti cosentini alla Foodex di Tokyo 14/03 Stanno riscuotendo l' auspicato interesse i prodotti
cosentini che in questi giorni sono al Foodex 2007 di Tokyo, una delle
più importanti fiere alimentari dell' Estremo Oriente. Lo ha
comunicato con una e-mail all' assessore Maria Rosa Vuono la dottoressa
Ida Parise agente export esperta in internazionalizzazione, che ha anche
trasmesso i saluti e gli apprezzamenti dell' assessore Mario Pirillo.
"I prodotti - ha scritto la Parise - hanno trovato estimatori interessati
all' acquisto diretto e all' intermediazione con la distribuzione. Nei
giorni prossimi ci attendono il momento della degustazione, la presentazione
pubblica e l' incontro con gli interlocutori più significativi".
Ricordiamo che nel "paniere cosentino" di imprese e prodotti
tipici, portati a Tokyo per iniziativa del Comune di Cosenza, in collaborazione
con Assindustria, figurano l' olio extravergine dell' oleificio Gabro,
il vino Doc Donnici delle Cantine Spadafora, i prodotti dolciari di
Renzelli, i formaggi dell' Assolav e i fichi imbottiti di Colavolpe. Successo dei cuochi cosentini alla Fiera di Rimini 15/02 Successo a Rimini, nell' ambito della manifestazione
"Artistica 2007" - riservata al mondo della ristorazione ed
hotellerie - della delegazione del Pollino-Alto Ionio dell' Associazione
provinciale cuochi cosentini(Apcc). I due chef in rappresentanza della
delegazione sono stati Luigi Ferraro e Francesco Mancuso, entrambi concorrenti
di categoria A, riservata alle opere di sculture vegetali, lavorazione
di margarina e pasta artistica. "Le opere di pasta artistica -
è scritto in una nota - che hanno ottenuto le onoreficenze sono
state 'Profumi d' autunnò e 'I fiori dell'amoré, eseguite
da Ferraro e premiate con medaglie di bronzo ed 'Il frutto di...vino'
eseguita da Mancuso, che ha ottenuto la medaglia d'argento" A Cesena successo dei prodotti tipici calabresi 27/12 Due serate all' insegna della migliore arte culinaria
della nostra regione che hanno dato della Calabria un' immagine di terra
operosa e di grandi tradizioni culturali e gastronomiche: si chiama
"Calabria a tavola ..ridendo" la manifestazione organizzata
dalla onlus "Di terra e di mare", col patrocinio dell' Assessorato
regionale all' Agricoltura, che si è svolta nei giorni scorsi
presso il teatro Verdi di Cesena. All' organizzazione dell' evento hanno
concorso anche la Provincia di Forlì-Cesena e il Comune di Cesena.
Alla kermesse hanno partecipato organizzazioni, associazioni imprenditoriali
ed imprese fra le prime d' Italia che non hanno nascosto il loro interesse
al fine di allacciare rapporti economici con le aziende calabresi. "Il
successo riscosso da questa iniziativa - ha detto l' assessore regionale
all' agricoltura Mario Pirillo - non solo non può essere disperso
ma va urgentemente canalizzato in un rapporto produttivo e proficuo.
Siamo certi che si possono aprire notevoli spazi e grandi opportunità
che devono dare un' immagine positiva della nostra imprenditorialità
oltre che risultati in termini di vendita e di commercializzazione dei
nostri prodotti". "Ora - ha detto il presidente della onlus
'Di terra e di mare', Pasquale Capicotto - dobbiamo continuare dobbiamo
organizzarci e programmare altre iniziative come questa, capaci di dare
impulso alla nostra economia. La disponibilità dell' assessore
Pirillo a sostenere la nostra attività ci incoraggia a proseguire
sulla strada della collaborazione essenziale con l' istituzione regionale". Week End enogastronomico Arberesh a Santa Sofia d’Epiro 11/12 Giorno 13 Dicembre 2006 alle ore 16:00 presso
l'Enoteca "La Buca dei Vini" sita nella Città di Cosenza
in Piazza dei Bruzi (tel 0984795495) L’Amministrazione comunale
di Santa Sofia d’Epiro terrà una conferenza stampa sull'iniziativa
WEEK END ARBERESH "Anche tu con noi alla scoperta della De.Co.",
che vede la collaborazione di importanti associazioni presenti sul territorio
quali: Club di Papillon della Calabria, Strada dei Vini e dei Sapori
della Calabria, Pro Loco Santa Sofia d'Epiro. Una importante kermesse
che si terrà nel Comune di Santa Sofia d'Epiro (CS) nei giorni
15-16-17 Dicembre 2006 e che vedrà diversi momenti culturali:
da attività nell'ambito delle scuole alla presentazione dei "primi"prodotti
De.Co. (Denominazioni Comunali), dalle Tradizioni nel Piatto all'Aperitivo
Arberesh, dalla mostra dei prodotti del territorio a quelli dell'artigianato
indi ad un percorso guidato presso le Aziende del Territorio che per
l'occasione apriranno l e porte. A conclusione dell'incontro un "primo"
assaggio del territorio!! A Taurianova la seconda edizione del festival del Torrone 08/12 Sabato e domenica (9 e 10 p.v.) a Taurianova
si terrà la seconda edizione del Torron&fest. Le manifestazioni,
fitte di appuntamenti, si inseriscono nel quadro di iniziative che la
nostra regione dedica al prodotto artigianale. A promuoverne l’iniziativa
il comune di Taurianova, l’associazione dei produttori di torrone
artigianale di Taurianova, lo Sportello per lo sviluppo locale e in
sinergia con la Fondazione Field presieduta da Mario Muzzì. Taurianova
rinnova dunque l’appuntamento con il Torron&fest, una due
giorni interamente dedicata al torrone artigianale di qualità,
riaffermando l’importanza e la centralità che il prodotto
riveste nell’ambito dello sviluppo economico e sociale della città,
che vanta una lunga e consolidata tradizione dolciaria, testimoniata
dal numero consistente di laboratori artigianali attivi sul territorio.
Il Torron&fest, giunto alla sua seconda edizione, in una logica
di sviluppo integrato, sarà finalizzato alla creazione di un
paniere di prodotti di eccellenza, accostando, con la collaborazione
di esperti del gusto, la prelibatezza del torrone artigianale di Taurianova
ai migliori vini e liquori prodotti in Calabria. Programma Tonino Napoli eletto presidente di Assapori 04/12 Tonino Napoli, ristoratore del Pantagrulel di
Rende, è il neo Presidente di ASSAPORI, il Consorzio di qualità
della ristorazione calabrese promosso nel 2003 da un'idea di Confindustria
Cosenza per aggregare le esperienze più significative della Calabria
nel campo della ristorazione di qualità. Succede ad Enzo Barbieri
dell'Hotel Barbieri di Altomonte. Vice Presidente è Ivano Daffinà
del Palazzo D'Alcontres di Vibo Valentia e Presidente onorario è
Pinuccio Alia de La locanda di Alia di Castrovillari. La Segreteria
del Consorzio è in Confindustria Cosenza. Compongono il Consiglio
d'Amministrazione i ristoratori di De Gustibus di Palmi, Hotel Aquila
e Edilweiss di Camigliatello Silano, L'Approdo di Vibo Valentia, La
Tavernetta di Camigliatello Silano, Lido Sabbie d'Oro di Belvedere Marittimo,
Scanderberg di Frascineto, Renzelli 1803 di Cosenza, Taverna Kerkira
di Bagnara Calabra. Tonino Napoli, da pochi giorni magnificato in radio
nello spazio curato dal gastronauta Davide Paolini, ha dichiarato che
"il Consorzio Assapori intende promuovere il territorio mettendo
in rete le strutture di eccellenza dell'ospitalità, qualificandone
l'offerta, stimolando e favorendo l'incontro con le produzioni tipiche
fino a dare vita ad un vero e proprio processo di filiera. Le iniziative
specifiche che verranno realizzate nei prossimi mesi - ha continuato
il Presidente Napoli- si porranno come obiettivo non solo la soddisfazione
del palato, ma anche la curiosità del viaggiatore che desidera
riscoprire ambienti, tradizioni, sapori e profumi tipici della Calabria,
terra ospitale e ricca di tesori naturali e artistici". Il Presidente
di Confindustria Cosenza Raffaele De Rango si unisce "all'unanime
plauso per la nuova presidenza e al lavoro che sta realizzando il Consorzio
Assapori che si aggiunge al progetto più ampio sul quale l'Associazione
sta lavorando per rilanciare il settore turistico che, se ben supportato,
nei propri sforzi di crescita, può divenire uno dei capisaldi
del sistema economico della nostra regione". "Far crescere
il numero dei ristoranti di Assapori -ha detto il Presidente Tonino
Napoli- sarà uno dei principali obiettivi del prossimo triennio.
Se cresce la qualità dell'offerta, se la stessa viene messa in
rete e fatta conoscere - ha continuato Napoli- potremo dire di avere
contribuito in maniera significativa alla promozione del nostro territorio
aumentandone la capacità attrattiva e facendone apprezzare l'accoglienza
eccellente. I ristoratori di Assapori sono appena tornati da Padova
dove hanno riscosso molto successo per aver curato la cena che ha sancito
il gemellaggio tra le Amministrazioni provinciali di Cosenza e di Padova
alla presenza del Presidente Mario Oliverio e dell'Assessore Bevacqua,
del Rettore dell'Unical Latorre e di tanti Sindaci cosentini e veneti
all'interno di una manifestazione che ha messo in bella mostra l'artigianato
locale. Per questo fine settimana i ristoratori di Assapori saranno
a Crotone per festeggiare i quaranta anni di attività di Gerardo
Sacco, l'orafo calabrese conosciuto in tutto il mondo. A Mandatoriccio la finale del “Festival delle cozze taratine” 21/11 Valorizzare un prodotto tipico attraverso la
creatività di sette chef provenienti da 5 regioni italiane, Lombardia,
Campania, Puglia, Calabria e Molise. Questo è l'intento del festival
nazionale della cozza nera tarantina, presentato in anteprima alla stampa
a Roma. La kermesse che si concluderà a Mandatoriccio, Cosenza,
ad aprile del 2007, ha in programma 12 tappe in altrettante località
italiane, in cui una giuria selezionata valuterà i piatti dei
sette chef che meglio riescono a valorizzare la cozza nera tarantina.
La cozza di Taranto si distingue dalle altre produzioni nazionali perché
viene allevata in un bacino dal nome Mar piccolo di Taranto, caratterizzato
da un basso tasso di salinità dell'acqua, grazie alla presenza
di sorgenti d'acqua dolce, i cosiddetti 'citri'. "Il festival,
nato come evento regionale divenuto poi nazionale ed itinerante - spiega
Cosimo Lardiello, fondatore-presidente del centro "Renoir"e
organizzatore della manifestazione - è giunto quest'anno alla
sua quinta edizione e vuole mettere a confronto l'inventiva di selezionati
chef di importanti strutture alberghiere per offrire nuove interpretazioni
culinarie di un prodotto tipico tarantino". Dal 1 dicembre ad Acri “Assaporagionando” 16/11 Si svolgerà, nei giorni 1, 2 e 3 dicembre
ad Acri, la sesta edizione della manifestazione Assaporagionando,organizzata
dal Consorzio Cesapi, in collaborazione con l' Unione nazionale sindacale
imprenditori e coltivatori, la Comunità Montana Destra Crati,
l' Amministrazione comunale di Acri e la Pro-Loco, e con il patrocinio
dell'assessorato regionale all' Ambiente, della Presidenza del Consiglio
regionale, della Camera di Commercio di Cosenza, della Fondazione Vincenzo
Padula e del Co.Se.r. Calabria. Assaporagionando, è scritto in
una nota, diventa quest'anno anche il primo Salone Mediterraneo dei
Prodotti Tipici. Nel corso dell' iniziativa ci sarà l'esposizione
di 10 aziende partecipanti ad Assaporagionando. Il programma previsto
per espositori e visitatori è molto articolato. La manifestazione
sarà inaugurata il primo dicembre dal sindaco di Acri, Elio Coschignano.
All' incontro parteciperanno, anche, l' assessore della Comunità
Montana Destra Crati, Pietro Pettinato; il presidente della Pro-Loco
di Acri, Gennaro Russo; il direttore del Cesapi, Carlo Franzisi, ed
il vice presidente Unsic di Acri, Vincenzo Rostanzo. La corsa tris di Montecatini dedicata al “Muscolo di grano” della Calabria 24/10 Sarà intitolata al "Muscolo di grano", l' alternativa "made in Calabria" tutta vegetariana e salutista alla carne, la corsa "tris" di trotto in programma domani all' ippodromo Sesana di Montecatini Terme. Per Enzo Marascio, di Isca sullo Ionio, creatore dell' innovativo prodotto a base di farina di grano della pregiata varietà Cappelli, legumi (lenticchie e soia) con acqua, olio extravergine d' oliva, spezie e erbe aromatiche in grado di sostituire la carne di cui possiede struttura e consistenza, si tratta di un ulteriore, importante riconoscimento. Sono otto in tutto le gare di domani sul circuito della cittadina termale toscana. Oltre alla "tris" nazionale, che vedrà impegnati "driver" come Eodardo Baldi, Manuele Matteini, Alessandro Rosaspina, ci saranno altre gare una delle quali è dedicata al Comune di Isca sullo Ionio, paese natale di Marascio, che sarà presente con una propria delegazione di amministratori guidata dal sindaco Pier Francesco Mirarchi. "Dopo aver superato recentemente con successo il vaglio dello staff del Dipartimento di medicina dell' Istituto di scienza dello sport del Coni all' Acquacetosa - spiega Marascio - siamo molto soddisfatti per la decisione degli amministratori di Montecatini e dei responsabili dell' ippodromo del centro termale. Era comunque nota l' attenzione da parte dei fantini per il nostro prodotto, in grado, tra l' altro, di consentire l' aumento della massa muscolare senza influire sul peso". Affetto da ipertensione e diabete, Marascio, che faceva il commercialista, s' imbatté qualche anno addietro con la necessità di dovere eliminare la carne dalla sua dieta alimentare. Il medico nutrizionista che lo aveva in cura gli indicò di alimentarsi solo con legumi e soia. Da ex "carnivoro", e pur senza poter vantare competenze particolari in materia agroalimentare, Marascio riuscì a preparare un impasto artigianale di prodotti vegetali che altrimenti avrebbe dovuto acquistare. Nacque così il muscolo di grano in grado di dare forma, grazie ad un pizzico di intuito e alla fantasia, non solo alla più classica delle bistecche ma anche a prosciutti, arrosti, porchetta, hamburger, salame e bresaola, con tanto di pelle, cotenna e muscoli. "Tutti prodotti, presentati con successo in diverse fiere agroalimentari in Italia e all' estero - sottolinea Marascio - che hanno caratteristiche di salubrità, sono privi di grassi saturi, con poche calorie e assenza di colesterolo. Alimenti versatili nella preparazione, conservabili a lungo nelle apposite confezioni, adatti a tutti i palati ed in grado di 'convertire', per aspetto e gusto, anche i più convinti amanti della carne". Pecorino crotonese superstar a Parma 12/10 Pecorino crotonese "superstar", a Parma,
in occasione della Seconda settimana della cucina calabrese. Si è
rivelata un successo la "tre giorni" ad alto tasso di gastronomia
promossa, nella città emiliana che accoglie da decenni una nutrita
colonia di emigrati, dal Comitato culturale calabrese - Calabresi di
Parma nell' anno dedicato alla promozione del prodotto tipico della
zona del Marchesato. Tavole riccamente imbandite con il gustoso formaggio,
molto conosciuto e apprezzato anche perché frutto di una tradizione
secolare, sono state realizzate in alcuni dei principali locali della
città e della provincia. A Rivarolo, nel ristorante Parco Sant'
Andrea, l' associazione presieduta da Raffaele D' Angelo ha chiamato
ancora una volta a raccolta esperti e gourmet sul tema "La pastorizia
e i suoi prodotti in Calabria tra mito, storia e tradizione". Dopo
la relazione ricca di spunti dell' antropologo Cesare Pitto, docente
nelle Università di Modena e della Calabria, hanno partecipato
al dibattito il presidente dell' Associazione produttori ovini e caprini
della Calabria, Francesco Scarpino; il sindaco di Melissa Pino Bonessi,
il presidente dell' Accademia del peperoncino di Diamante Enzo Monaco
e Ignazio Garau presidente dell' associazione Città del Bio.
Le conclusioni sono state affidate all' on. Rocco Caccavari. A base
di pecorino, in chiusura della serata, sono state le elaborate pietanze
proposte ai convegnisti e agli intervenuti dallo chef calabrese Antonio
Abbruzzino, presidente dell' Associazione regionale cuochi, ma anche
consulente per le microspecializzazioni all' Ipsar di Le Castella. Abbruzzino,
maestro di cucina, ormai internazionalmente noto per essere presente
nelle principali competizioni di alta cucina, ha proposto un menu che
ha catturato interesse e attenzione. Nel corso della serata sono state
recitate anche alcune poesie di Giuseppe Pompò tratte dal volume
"Zero, uno, due, tre" accompagnate da suoni e canti della
tradizione calabrese del gruppo Kalukapu. Sempre a Parma, in piazza
Cesare Battisti, degustazioni a 'go go' di pecorino crotonese in una
parentesi gastronomica offerta da Apocc (che ha messo a disposizione
una grande quantità di prodotto), Confesercenti parmese e Organizzazione
nazionale assaggiatori formaggi (Onaf). La kermesse calabrese ha avuto
il suo epilogo a Salsomaggiore Terme in occasione della conferenza sul
tema "Un' acqua... salata, piccante: sempre per la salute"
realizzata con la collaborazione del Comune. Nella cittadina, nota oltre
che per le sue acque anche per ospitare le finali nazionali di Miss
Italia si è celebrato un interessante connubio a base di prodotto
alimentari tradizionali calabresi e parmigiani. Il team Italia vince l’International Kremlin Culinary Cup di Mosca 11/10 Anche la Comunità montana della Presila
Catanzarese era tra gli sponsor della "missione" del team
Italia dell' associazione professionale cuochi italiani che ha conquistato
quest' anno il primo posto assoluto nella gara a squadre in occasione
della seconda edizione della International Kremlin Culinary Cup di Mosca.
"L' associazione professionale cuochi italiani - è detto
in un comunicato - ha portato a casa sette medaglie d'oro, otto argenti
e altrettanti bronzi vincendo la sfida ai fornelli davanti a Germania,
Gran Bretagna, Svezia, Austria, Spagna, Fancia, Paesi Baltici, Corea,
Islanda, Africa, Stati Uniti. "E' una vittoria del Tricolore italiano"
- ha riferito Sonia Re, team manager dell'associazione professionale
cuochi italiani - un trionfo del gusto e dei mille sapori del made in
Italy che é stata conquistata con passione dai nostri cuochi
grazie al contributo determinate dei nostri sponsor che hanno creduto
nella validità della nostra missione in Russia". Gli altri
sponsor dell' iniziativa sono stati Unioncamere e Ice; l' Assessorato
alle Risorse Agroalimentari della Regione Puglia; le Camere di Commercio
di Catania e Napoli, quest'ultima attraverso l'azienda speciale di promozione
Agripromos e la Comunità Montana Presila Catanzarese. Il muscolo di grano presto nella dieta degli atleti Coni 02/10 Il "muscolo di grano" - l' alternativa
vegetale alla carne di cui possiede struttura e consistenza, nata da
un' idea del calabrese Enzo Marascio - entrerà a breve a pieno
titolo nella dieta alimentare degli atleti italiani che fanno capo al
Coni. Da Isca sullo Ionio, centro in provincia di Catanzaro, il paese
dove risiede, Marascio, non sta nella pelle per questo importante risultato.
"Sapevo - afferma - che i vertici del Comitato olimpico stavano
acquisendo informazioni sul prodotto nelle varie fiere e manifestazioni
alle quali abbiamo partecipato, dal Sana alle manifestazioni specializzate
di Norimberga". L' impasto a base di farina di grano della pregiata
varietà Cappelli, legumi (lenticchie e soia) con acqua, olio
extravergine d' oliva, spezie e erbe aromatiche, sarà servito
ai circa 2.500 atleti che nelle varie discipline difendono i colori
nazionali nelle competizioni europee e olimpiche. Ma come nasce quest'
alternativa del tutto vegetaria alla carne? Affetto da diabete e ipertensione,
Marascio s' imbatte quasi per caso con la scoperta che avrebbe in qualche
modo rivoluzionato la sua vita. Tutto avvenne dopo che un medico nutrizionista
gli consigliò di controllare l' alimentazione e di evitare la
carne. Davanti alla necessità di doversi alimentare solo con
legumi e soia, pur in assenza di particolari competenze in materia agroalimentare,
egli si cimentò con la preparazione e l' impasto artigianale
dei prodotti vegetali che altrimenti avrebbe dovuto acquistare per poi
impastarli. Nacque così il muscolo di grano in grado di dare
forma, grazie ad un pizzico di intuito e alla fantasia, non solo alla
più classica delle bistecche ma anche a prosciutti, arrosti,
porchetta, hamburger, salame e bresaola con tanto di pelle, cotenna
e muscoli. "Tutti prodotti - spiega Marascio - che hanno caratteristiche
di salubrità, sono privi di grassi saturi, con poche calorie
e assenza di colesterolo. Alimenti versatili nella preparazione, conservabili
a lungo nelle apposite confezioni, adatti a tutti i palati e in grado
di convincere, per aspetto e gusto, anche i più convinti amanti
della carne". "A breve dopo i contatti con la sede romana
del Comitato olimpico - sottolinea Marascio - partirà una prima
serie di forniture. Così i nostri campioni potranno alimentarsi
con il muscolo di grano, prodotto privo di grassi saturi, ma in grado
di apportare un adeguato grado di carboidrati, quindi maggiore energia,
maggiore velocità e resistenza" A scuola troppi snack e poca frutta 12/09 Molti snack, poca frutta fresca. Un'analisi epidemiologica
sulle abitudini alimentari dei ragazzi dai 14 ai 18 anni, condotta in
alcune scuole della Campania da ricercatori del Cnr, mostra un eccesso
di consumo di alimenti ricchi di grassi o zuccheri, associato ad un
altrettanto preoccupante basso consumo di alimenti semplici e nutrienti
Almeno a parole siamo tutti d'accordo: è ora di insegnare a scuola
le nozioni base della buona alimentazione se vogliamo frenare davvero
la tendenza al sovrappeso delle nuove generazioni. Ma controllare quello
che i bambini ed i ragazzi mangiano non è facile; ancora più
difficile è farlo nell'intervallo tra i pasti, quando tra uno
spuntino e l'altro si può tranquillamente arrivare ad introdurre
un eccesso di calorie, se non a 'fare il pieno' delle calorie totali
giornaliere. Lo hanno appurato, attraverso un questionario distribuito
in alcune scuole superiori della Campania, i ricercatori del Consiglio
nazionale delle ricerche dell Istituto di chimica biomolecolare (Icb)
di Sassari insieme ai loro colleghi dell Istituto di scienze dell alimentazione
(Isa) di Avellino ed esperti della nutrizione. "Abbiamo distribuito
e fatto compilare ai ragazzi un questionario in maniera anonima",
spiega Giuseppe Palmieri dell Unità di genetica dei tumori dell
Icb-Cnr di Sassari. "Durante questa prima fase pilota, abbiamo
raccolto circa 300 questionari da ragazzi tra i 14 e i 18 anni delle
scuole superiori". Preoccupanti i primi risultati. Nella prima
colazione, mantiene ancora il primato il latte e caffé (consumato
dal 51% del campione), seguito dai biscotti (un terzo circa) e da pane
e fette biscottate, con il 30%. Ma già durante questo fondamentale
pasto mattutino si rileva la scarsa abitudine ad alimenti naturali come
miele, marmellata, yogurt, tutti sotto il 10%, un consumo doppio di
succo di frutta confezionato rispetto alle spremute e ai frullati casalinghi
e, analogamente, una prevalenza delle merendine confezionate rispetto
ai dolci artigianali o fatti in casa (entrambi sotto il 10%). Complessivamente,
perciò, solo un ragazzo su tre fa la classica colazione con caffellatte
e biscotti, pane o fette biscottate. La situazione peggiora ulteriormente
quando si passa agli spuntini. In quello mattutino, si riscontra un
primato assoluto delle pizzette, che sfiorano il 60%, motivato probabilmente
dalle particolari abitudini locali ma anche da una certa esigenza delle
mamme di risolvere velocemente il pasto, seguite dai biscotti, appena
sotto il 50%. Il terzo posto, con il 30%, vede alla pari panini imbottiti
e i crackers, dunque due scelte opposte, ma ancora più negativa
è la rilevante presenza, testimoniata da circa un quarto del
campione, di patatine e bevande: specie comparata alla assenza pressoché
assoluta di frutta, miele, marmellata e yogurt. Più composito
ma altrettanto deludente il quadro dello spuntino pomeridiano. I biscotti
compaiono nelle abitudini di un terzo dei ragazzi, purtroppo alla pari
con le merendine confezionate, con la nutella comprensibilmente al terzo
posto con quasi un terzo di amatori : purtroppo, però, la percentuale
di pane e fette biscottate supera appena il 20%, segno che se ne fa
un notevole consumo a sé stante. Sempre presenti bevande e patatine,
con il 20% circa di media, ma per fortuna risulta doppio il consumo
di frutta fresca e frullata rispetto ai succhi confezionati (rispettivamente
poco meno del 30 e del 20%) e leggermente più diffuso il consumo
di miele, marmellata e yogurt, anche se in misura sempre insufficiente:
tutti, infatti, sono sotto il 20%. Sempre al benessere delle future
generazioni è rivolta l attenzione dei ricercatori del Cnr che,
tra marzo e maggio di quest anno, hanno attuato giornate settimanali
di educazione alla salute nelle scuole superiori dei paesi vesuviani,
volte ad incoraggiare stili di vita e comportamenti corretti nei giovanissimi.
Dopo la pausa estiva, l attività di educazione alla salute riprenderà
in numerose altre scuole della Campania, con una cadenza settimanale,
grazie alla collaborazione di ricercatori del Cnr e di specialisti nella
nutrizione dell'Associazione UMANA onlus. A Crotone conferenza su storia, arte, cultura ed enogastronomia 07/09 Venerdì 8 settembre alle ore 10,30 presso
l’Hotel Costa Tiziana di Crotone conferenza stampa sul tema “Calabria,
un patrimonio da scoprire: arte, cultura, natura ed enogastronomia”.
La conferenza stampa, che si terrà a conclusione di un educational
tour organizzato dal Consorzio Destinazione Italia cui partecipano nove
giornalisti delle più importanti testate della Repubblica Ceca
e Slovacca, rappresenta una importante occasione per le Amministrazioni
e per la stampa regionale di confrontarsi con i giornalisti esteri e
per instaurare rapporti di scambio e collaborazione volti all’incremento
della domanda turistica in Calabria. A Fano la gara di tradizione culinaria marinara italiana: La disfida del Brodetto 06/09 Tutto pronto per la Disfida del Brodetto, evento
clou della quarta edizione del Festival Internazionale del Brodetto
e delle Zuppe di Pesce, in programma a Fano (PU) dal 12 al 17 settembre
2006. Cresce l’attesa per questa fortunata iniziativa organizzata
dalla Confesercenti della Provincia di Pesaro e Urbino e dalla Federazione
Ristoratori, insieme con Accademia Italiana della Cucina, Camera di
Commercio, Comune di Fano, Provincia di Pesaro-Urbino e Regione Marche. Dall’1 al 30 settembre Le Pescherie del Brodetto Lunedì 4 settembre Martedì 12 settembre Mercoledì 13 settembre Giovedì 14 settembre Ore 19,00 - Disfida del Brodetto - Quarti di finale Ore 20:30 - Cena del Mediterraneo Venerdì 15 settembre Ore 17,00 - Convegno nazionale “La cultura del pesce” Ore 19,00 - Disfida del Brodetto - Semifinali Sabato 16 settembre Dalle ore 11,30 a tarda sera - Festa Popolare della Cucina di Mare
(apertura stand gastronomici) Ore 17,00 – Gruppo di musica etnica “La Galopa” Ore 18,00 - Disfida del “Miglior brodetto casalingo” in
collaborazione con le Circoscrizioni del Comune di Fano Ore 19,00 - Disfida del Brodetto - Finalissima Ore 21,00 - Premiazione del vincitore del Festival Internazionale del
Brodetto e delle Zuppe di Pesce e del miglior brodetto casalingo. Domenica 17 settembre Ore 17,30/19,30 - “Canzoniere Grecanico Salentino” Sabato 23 e Domenica 24 settembre Arpacal assicura “Nessun inquinate nei cartoni delle pizze” 11/08 Nessuna traccia di contaminanti nei contenitori
di cartone, usati generalmente per trasportare le pizze. E' questo l'esito
delle analisi compiute dal laboratorio chimico, diretto da Francesco
Russo, del dipartimento provinciale di Catanzaro dell' Agenzia regionale
per la protezione dell'ambiente della Calabria, su tre contenitori per
pizza da asporto che nel maggio scorso erano stati consegnati all'Arpacal
dall'As 7 del capoluogo calabrese. La vicenda dei ''cartoni contaminati''
e' emersa da una inchiesta di una rivista dei consumatori nell'aprile
scorso, che ha fatto scattare un'indagine della Procura della Repubblica
di Torino. In Calabria un'associazione a tutela dei consumatori, aveva
chiesto risposte ufficiali agli enti preposti al controllo e alle analisi
dei campioni individuati nel territorio regionale. Il laboratorio dell'Arpacal
ha quindi analizzato i cartoni consegnati dall'Asl, alla ricerca di
sostanze chimiche potenzialmente in grado di ''migrare'' dal cartone
alla pizza, con possibile danno alla salute del cittadino. ''L'agenzia
- ha commentato il commissario dell'Arpacal, Lemma - e' costantemente
impegnata a svolgere i compiti istituzionali ad essa demandati, con
l'obiettivo di fornire un servizio utile per la collettivita'. Il nostro
metodo d'azione, pero', e' quello tecnico-scientifico, ossia di esprimerci
solo dopo aver svolto le opportune analisi e alla presenza di risultati
scientifici certi''. Estate piccante sulla Riviera dei Cedri 19/07 Dopo Diamante tutta la Riviera dei Cedri diventa
piccante. Si chiama "Estatepic" ed é la nuova iniziativa
dell' Accademia del peperoncino che promuove "Vacanze piccanti
sulla riviera dei cedri". All'iniziativa hanno aderito sei comuni:
Buonvicino, Grisolia, S. Maria del Cedro, Tortora, Verbicaro e Diamante.
Dal 23 luglio al 6 settembre sei "feste" all' insegna del
"diavolillo" che vuole affermarsi sempre più come simbolo
dell' estate calabrese. Si comincerà il 23 luglio a S. Maria
del Cedro con un binomio obbligatorio "Peperoncino e cedro".
Si va avanti ad agosto con altri quattro appuntamenti: Buonvicino Piccante
dal 9 all' 11; Verbicaro col Festival internazionale del folklore dal
9 al 13; Grisolia piccante il 14 a Tortora col ferragosto piccante il
15, 16 e 17. Si finisce a settembre a Diamante col Peperoncino Festival.
Sei eventi che utilizzano il "marchio" ormai affermato del
peperoncino valorizzando le tipicità del territorio. "Una
formula nuova ed originale - ha detto il presidente dell' Accademia
del peperoncino, Enzo Monaco - che fa salve le autonomie locali lasciando
all' Accademia il lavoro di promozione e coordinamento". In pratica
sono i Comuni, le Pro loco o le associazioni che organizzano e finanziano
le iniziative mentre all' Accademia è affidato il compito del
coordinamento e della promozione. Per far conoscere gli eventi sarà
attuata una campagna pubblicitaria e la guida "Estatepic",
una bella pubblicazione di cento pagine a colori che sarà distribuita
gratis in tutti i paesi del Tirreno cosentino. Parole di entusiasmo
per l' iniziativa sono venute dal sindaco di Diamante Ernesto Caselli
e dal presidente della Provincia di Cosenza Mario Oliverio. Caselli
sottolinea che gli eventi "offrono ai turisti nuove ed originali
occasioni di svago assieme a nuove possibilità per la conoscenza
della nostra storia e della nostra cultura". E il presidente Oliverio
aggiunge che "il diavolillo è da sempre simbolo della nostra
storia e della nostra cultura e garantisce alla nostra immagine una
forte originalità". Dalla Klipper un nuovo libro su come cucinare il pesce 18/07
A “60 semplici ricette per cucinare bene il pesce”, di Maria
Caterina Ferraro, potrebbe essere idealmente consegnato l’oscar
della cucina popolare. Un riconoscimento importante, tutt’altro
da sottovalutare, visto che, dietro al target di riferimento, appunto
la cucina popolare, si nascondono in realtà la capacità,
le caratteristiche e, ovviamente, il contenuto di un volume che riesce
a farsi apprezzare da un larghissimo numero di persone. “60 semplici
ricette per cucinare bene il pesce” è il libro, edito dalla
Klipper Edizioni, che mancava e che tutti hanno sempre desiderato leggere.
Lo ha concepito, avvalendosi della sua lunga esperienza, Maria Caterina
Ferraro, una veterana del settore, titolare, con il marito Pino De Marco
e il figlio Domenico, di un’avviatissima pescheria a S. Maria
del Cedro, che ha ceduto agli insistenti inviti dei suoi clienti, affinché
trasformasse in conoscenza per tutti il ricco patrimonio di esperienza
che gli deriva dalla sua lunga attività in questo campo. Ne è
venuto fuori un libro semplice e spassoso, soprattutto per chi si diverte
a passare il tempo davanti ai fornelli e si impegna a cucinare gustosissime
pietanze. In barba ad ogni “formalismo” accademico, o alle
mitiche e irrangiungibili rappresentazioni di un’arte culinaria,
quella appunto riferita al pesce, che può certamente, come dimostra
Maria Caterina Ferraro, estrinsecarsi anche attraverso un approccio
accessibile, alla portata di tutti. “60 semplici ricette per cucinare
bene il pesce” è un ricettario ricchissimo di particolari
e di suggerimenti: dal momento in cui lo si acquista alle fasi successive,
dalla squamatura alla pulizia, fino all’eliminazione delle interiora,
non sempre affrontate con la necessaria perizia e accortezza, e che,
invece, rappresentano momenti da rispettare con attenzione. Oggi, grazie
al volume di ricette realizzato da Maria Caterina Ferraro, chiunque,
animato di buona volontà e di un pizzico di entusiasmo, può
decidere di compiere una piacevole e rilassante avventura culinaria,
offrendo, una dopo l’altra, agli amici o in famiglia, una raffica
di pietanze e di piatti di prim’ordine. Il libro sarà disponibile
da venerdì in tutte le edicole e librerie. A San Nicola Arcella la Giornata del Sommellier 15/07 La delegazione di Cosenza della Federazione Italiana
Sommelier Albergatori e Ristoratori presenta domani 'La giornata del
sommelier', manifestazione enogastronomica sul tema 'Bollicine d'Italia'.
L'evento si svolgera' a San Nicola Arcella e sara' diviso in due momenti:
il Convegno - incontro sul tema 'Bollicine d'Italia', a cui saranno
presenti giornalisti, produttori, enologi, sommelier e autorita' politiche.
La cena di gala, nella quale si potranno degustare 5 spumanti italiani
provenienti da 5 zone italiane, abbinati a 5 piatti della cucina creativa
Mediterraneo dello chef Vincenzo Pingitore membro di Euro-Torques Italia.
Gli abbinamenti e la presentazione saranno a cura dei Sommelier della
Fisar. A moderare il convegno - incontro che vedra' tra gli altri la
presenza del sindaco di San Nicola Arcella Domenico Donadio e dell'
Assessore al Turismo della provincia di Cosenza, Rosetta Console, sara'
il delegato Fisar della Provincia di Cosenza, Francesco Pingitore. Prodotti tipici calabresi in mostra a Civitavecchia 18/06 ''Un'occasione per favorire un confronto ed un
dialogo tra due regioni particolarmente ricche di tradizioni e cultura
e, nel contempo, per fare di Civitavecchia un importante punto di riferimento
che, grazie al porto, puo' diventare la vetrina ed uno dei motori dello
sviluppo della Provincia di Roma e del Lazio''. Questi, secondo l'assessore
alle attivita' produttive della Provincia di Roma, Bruno Manzi, i principali
obiettivi di '' Calabria Fest'', l'iniziativa organizzata in questo
fine settimana dalle Pro Loco di Civitavecchia e Reggio Calabria in
collaborazione con Turismidea , la Provincia ed il Comune di Roma, la
Cna, la Confcommercio e l'Associazione Sommelier. Per due giorni, il
centro storico di Civitavecchia fara' da scenario naturale all'esposizione
dei prodotti tipici delle due regioni. Dalle 17 alle 24, in piazza Aurelio
Saffi sara' possibile degustare vini, liquori ed i piatti della cucina
calabrese, mentre la limitrofa via Trieste ospitera' il ''Festival dei
sapori tradizionali del Lazio''. Saranno inoltre in mostra oggetti dell'artigianato
calabrese, come le ceramiche di Orti,'e le opere di noti artisti delle
due regioni. Il programma della manifestazione prevede anche la proiezione
di video, una sfilata di acconciature di parrucchieri, l'esibizione
di gruppi teatrali e musicali calabresi. Fuori programma invece la proiezione
su maxi schermo, alle 21 di questa sera in piazza Leandra, della partita
Italia - Usa. La Sora Anna di San Cesario, la regina della cucina romana, sarà dal 21al 25 in Calabria, all’Hotel Executive 17/06
La Sora Anna dell’Osteria di San Cesareo, definita nientemeno
da Heinz Beck, “la regina della cucina romana” scalda i
fornelli e avvia il suo primo tour in Italia per far conoscere, erga
omnes, le delizie della cucina romana. Dopo essere stata ospite d’onore
nella notte degli Oscar a Hollywood, Sora Anna (il cui nome all’anagrafe
è Anna Dente) tre cappucci, cioè il massimo, nella guida
del “Gambero rosso” e - per giudizio unanime – creatrice
di una delle migliori trattorie d’Italia, ha scelto di venire
in Calabria per incrociare i suoi sapori con quelli della generosa terra
meridionale, mitico scenario della Magna Grecia e patria non solo di
filosofi ed eroi ma anche di grandi vini e grandi gusti. Lo slogan che
annuncia l’evento è Roma da mangiare, e ancora di più
suadente è il sottotitolo “vizio Capitale”. La Sora
Anna sarà, dal 21 giugno al 25 giugno di giorno e di sera, ai
fornelli del ristorante “Nabucco” dell’Hotel Executive
a Rende che avrà il privilegio di questa apparizione che per
quattro giorni soddisferà i più ricercati palati calabresi,
ma non solo quelli perchè la cucina romana è strepitosa
per tutti. Per presentare l’evento culturale, perchè di
questo si tratta, è prevista una conferenza stampa per la mattina
del 21 giugno 2006 alle ore 11,30 presso l’Hotel Executive. Sarà
presente la Sora Anna in persona e autorevoli esponenti della cultura
e delle istituzioni calabresi. Non potrà non fare gli onori di
casa Mimmo Barile. Un vino di Librandi trionfa al “Peperonvino” della Mostra d’Oltemare 27/05 Il "Magno Megonio" delle cantine Librandi
di Cirò Marina ha trionfato a "Peperonvino", la manifestazione
che si è svolta alla Mostra d' Oltremare a Napoli nell' ambito
di "Vitigno Italia", il salone dei vini da vitigni autoctoni.
L' iniziativa è stata organizzata dall' Accademia Italiana del
peperoncino per celebrare il miglior sposalizio del vino con le leccornie
piccanti di Calabria. Enzo Monaco, presidente dell' Accademia, ha presentato
le specialità in gara: la sardella di Crucoli, la nduja di Spilinga
e la confettura di peperoncino servita con un formaggio di pecora del
Tirreno cosentino. "Tre autentici gioielli piccanti - ha detto
Monaco - la sardella e la nduja tramandati a noi dai nostri nonni e
la confettura, splendida creazione degli artigiani di oggi". Subito
dopo, Antonella Bevilacqua, dell' Associazione Italiana Sommelier, ha
proposto gli abbinamenti con tre vini da vitigno autoctono: un "Caracci
Falerno Massico" della Cantina Villa Matilde; il "Magno Megonio"
da Magliocco di Calabria delle Cantine Librandi di Cirò Marina;
un "Aglianico rosato del Taburno" delle Cantine Fontanavecchia
di Torrecuso in provincia di Benevento. "Un bianco - è scritto
in una nota dell' Accademia - in omaggio a Veronelli che col peperoncino
lo preferiva, per 'aiutare la bocca alla ripresa del boccone successivo'.
Un rosso come vuole invece Giacomo Tachis che nello sposalizio vede
'una pazzia organolettica, una festa che irrompe nel palato, una frenesia
che tocca tutte le forme di creativita''. E infine un rosato che a parere
della sommelier Giuliana Cannada, 'riesce a conciliare opposte esigenze
di gusti diversi'". Ai giornalisti presenti è piaciuto l'abbinamento
della nduja di Spilinga col "Magno Megonio" delle cantine
Librandi. Uno "sposalizio di territorio" definito "forte
ed esaltante". "Un trionfo a bocca amara - ha sostenuto, però,
Enzo Monaco - guastato a Napoli dall' assenza di tutta la Calabria:
Regione, associazioni, enti e produttori. Incomprensibile in una regione
ricca di vitigni autoctoni e in un momento in cui c' è addirittura
una proposta di legge regionale che vorrebbe salvaguardarli" Appuntamenti di cucina calabrese a Roma 25/05 Cinque appuntamenti gastronomici sono stati organizzati
a Roma per promuovere la cucina e i vini calabresi. L' iniziativa, "Calabria
cibo e vino", è organizzata dall' Accademia italiana del
peperoncino con la collaborazione dei ristoranti gestiti da calabresi.
Primo appuntamento in programma venerdì al Circolo della polizia
di Stato sul lungotevere Flaminio. Al menù, curato dallo chef
calabrese Everaldo Stranges, saranno abbinati i vini della cantina Spadafora
e primo fra tutti il Donnici Doc. La serata sarà allietata da
uno spettacolo di cabaret di Gianni Pellegrino e a tutti i partecipanti
sarà distribuita gratis la pubblicazione "Calabria, cibo
e vino" edita dall' Accademia italiana del peperoncino. "I
ristoranti romani gestiti da calabresi - ha sostenuto Enzo Monaco -
sono molti e molto legati alla Calabria. Questa iniziativa vuole esaltare
la loro professionalità e aiutare concretamente lo sviluppo dell'
enologia calabrese che segna il passo nonostante la buona qualità
dei suoi vini. Cominciamo a fare qualcosa a Roma dove i calabresi sono
più numerosi poi andremo avanti con altre grandi città
come Torino e Milano". Attenzione al fungo “trippicella”: è cancerogeno 16/05 "Attenzione ad un fungo che cresce nelle
nostre zone in questo periodo e che, oltre ad esplicare un' azione tossica
se ingerito in quantità abbondanti, ha soprattutto un' azione
cancerogena anche se consumato in piccole quantità". E'
quanto sostiene il dirigente dell' Azienda sanitaria 7 di Catanzaro,
Francesco Faragò. "Questo fungo - dichiara Faragò
- appartiene al genere Giromitra, la cui specie più nota e diffusa
è la Gyromitra Esculenta che si trova in maniera relativamente
abbondante nelle nostre zone. La stessa è comunemente chiamata
'trippicella' e viene tranquillamente consumata da molte persone. Le
tossine presenti in questi funghi sono denominate Giromitrina e comprendono
una miscela di sostanze chimicamente affini analoghe alla Metil-idrazina
che ha proprietà cancerogene e di tossicità acuta. Il
livello di tossicità di questi funghi è molto variabile
in funzione della latitudine di crescita, risultando di gran lunga più
tossici quelli dell' Europa centro-orientale. Ma anche in queste ultime
regioni la dose-soglia per le manifestazioni di tossicità acuta
è relativamente alta. Gioca un ruolo molto importante anche la
sensibilità individuale. Nelle nostre zone, in conseguenza del
fatto che probabilmente non si sono verificati mai casi di intossicazione
acuta e non essendo conosciuto come pericoloso, tanti raccoglitori ancora
vanno alla ricerca di questo fungo, per cui è opportuno ribadire
che bisogna astenersi dal prelevarlo e consumarlo per evitare pericoli
seri". "Per la prevenzione delle intossicazioni - è
scritto in una nota - su tutto il territorio regionale ogni Azienda
sanitaria, e quindi anche l' Azienda sanitaria 7, ha istituito l' Ispettorato
micologico che è strutturato in uno o più centri di controllo
micologico nei quali opera personale esperto. Questi centri si occupano
di consulenza gratuita sulla commestibilità dei funghi raccolti
da parte dei privati cittadini; del rilascio della certificazione di
commestibilità per gli esercenti la vendita al dettaglio; della
vigilanza ed il controllo dei funghi dal momento della raccolta, alle
diverse fasi della commercializzazione, alle lavorazioni e fino alla
somministrazione; delle consulenze micotossicologiche per le strutture
ospedaliere pubbliche e private e per i medici di base; interventi di
educazione e sensibilizzazione rivolti a gruppi di popolazione. Tutte
queste attività hanno come obiettivo la prevenzione primaria
e secondaria delle intossicazioni da funghi". "Sul nostro
territorio - conclude il dirigente dell' As 7 - abbiamo istituito due
Centri di controllo permanenti, mentre altri due, di cui uno in Sila,
vengono attivati nei periodi di maggiore crescita dei funghi. I Centri
permanenti hanno sede uno a Catanzaro e uno a Soverato. Le manifestazioni
cliniche dovute ai funghi tossici non sempre hanno il classico esordio
acuto, la cui sintomatologia compare in maniera vistosa e dopo poche
ore dal consumo. Esistono forme di intossicazioni croniche con sintomi
che si manifestano dopo lungo tempo, anche di molti anni. In questi
casi risulta molto difficile mettere in relazione la manifestazione
clinica con l' agente causale, anche perché questo può
agire non come fattore unico, ma nell' ambito di un complesso meccanismo
multicausale" A Vibo la tappa calabrese del “MiWine Tour 2006” master italiano sul vino al bar 10/05 Si svolgerà, giovedì 11 maggio
a Vibo Valentia, la tappa calabrese del Miwine Bar Tour 2006, il primo
"master italiano su vino al bar", organizzato da MiWine -
Esposizione professionale dei vini e dei distillati di qualità,
in programma a Fiera Milano Rho dal 12 al 14 giugno, e dal Consorzio
distributori alimentari (Cda). "200 baristi di Vibo Valentia e
della Calabria - è scritto in una nota - prenderanno parte al
'Primo Master sul vino al bar'', per scoprire i segreti di un servizio
di eccellenza. MiWine Bar Tour è il primo progetto italiano di
formazione e di aggiornamento professionale gratuito rivolto ai responsabili
di bar, wine bar, locali serali e notturni di tutta Italia per migliorare
la proposta del vino di qualità, in un canale che sta assumendo
un'importanza sempre maggiore sul mercato. Il consumo di vino al bar
ha fatto registrare nell' ultimo anno una crescita senza precedenti
e se continua a dimostrarsi vero il detto 'non c'é pasto senza
un buon vinò, è altrettanto vero che ritrovarsi davanti
ad un bicchiere di vino è considerato una delle migliori occasioni
di socializzazione. Cresce così il numero dei locali attrezzati
con 'wine corner', mentre sono sempre più numerosi i veri e propri
'wine bar'. Il progetto, coordinato da Alberto Zaccone, docente di Analisi
sensoriale all'Istituto di Enologia e Ingegneria alimentare all'Università
Cattolica del S. Cuore di Piacenza, e realizzato in collaborazione con
l' Associazione italiana sommelier (Ais), prevede 18 appuntamenti dalla
Val d'Aosta alla Sicilia, durante i quali i partecipanti avranno la
possibilità di affinare le proprie conoscenze tecnico-pratiche
sul vino, da utilizzare nel lavoro quotidiano a contatto con il consumatore.
Quasi 200 baristi di Vibo Valentia e di tutta la Calabria, scelti tra
gli oltre 4.100 presenti in tutta la regione si ritroveranno, domani
a Vibo, dove un delegato dell'Associazione italiana sommeliers insegnerà
loro le migliori tecniche e i segreti per un eccellente servizio del
vino nei propri locali. Tra gli argomenti: la corretta conservazione
dei vini, come stappare una bottiglia, quali bicchieri utilizzare e
come servire il vino, come preparare una "carta dei vini",
gli abbinamenti gastronomici e le principali normative sui vini di qualità".
"Tra i partecipanti a questa fase regionale del master - prosegue
la nota - verranno poi selezionati i 100 locali italiani con le migliori
proposte di vini di qualità, che avranno la possibilità
di prendere parte al concorso nazionale, in programma il 13 e 14 giugno
nell'ambito di MiWine 2006. Nel nuovo polo espositivo di Fiera Milano,
una giuria composta dai maggiori esperti di vino, presieduta da Ezio
Rivella, presidente della Società italiana fiera agroalimentare
di Fiera Milano sottoporrà i finalisti ad una serie di prove
teoriche e pratiche, per nominare i vincitori assoluti delle tre categorie
in gara: Bar, Wine Bar, locali della sera e della notte, che riceveranno
in premio un innovativo apparecchio lavabicchieri offerto da Meiko.
A tutti i partecipanti verrà rilasciato un attestato di partecipazione
al corso e verranno offerti in omaggio utili strumenti professionali.MiWine
2006 non si limita infatti ai tre giorni di manifestazione, ma vive
nei numerosi appuntamenti promozionali organizzati in Italia e all'estero,
nell'ambito di fiere ed eventi strategici, prima e dopo lo svolgimento
della manifestazione. MiWine ha scelto Milano come sede strategica della
manifestazione, centro economico e finanziario del Paese, primo bacino
italiano per consumo di vino e dunque destinato a richiamare operatori
del settore nazionale ed estero". Diminuiscono i sughi fatti in casa e aumentano quelli industriali 20/04 Il sugo non lo prepara piu' la mamma, che, ancora
meno, e' disposta a darsi da fare per salse, intingoli o qualunque genere
di condimento, anche il piu' semplice. I produttori di salse e ragu'
pronti, in 5 anni sono aumentati del 127,5%. Cosi' come si sono decuplicate
(+154,9%) rosticcerie, friggitorie, gastronomi, take away. Sono dati
della Camera di Commercio di Milano che e' andata a guardare cosa bolle
nelle pentole degli italiani. I profumi sono buoni, ma non hanno piu'
nulla del sapore casalingo di una volta. L'industria alimentare nel
terzo trimestre 2005 ha segnato una crescita del +17,9% rispetto allo
stesso periodo nel 2000, portandosi da 84.523 a 99.644 imprese attive
nel settore. Le regioni piu' golose sono la Sicilia (10.996 imprese
attive nel 2005, l'11% del totale nazionale, +14,1% la crescita dal
2000), la Lombardia (10.872, 10,9%, +18,9%), la Campania (10.494, 10,5%,
+15%), l'Emilia-Romagna (9.074, 9,1%, +10,1%) e la Puglia (7.556, 7,6%,
+22,5%). Ma in crescita ci sono soprattutto i produttori industriali
di condimenti e salse pronte (che passano da 109 nel 2000 a 248 nel
2005, +127,5%), cosi' come aumenta del +154,9% la produzione senza somministrazione
di prodotti alimentari come i cibi preparati (gastronomie, friggitorie,
rosticcerie, take away) e quelli precotti (surgelati, in scatola o comunque
conservati) (in tabella con dicitura produzione di prodotti alimentari).
In totale le imprese sono passate da 2.123 nel 2000 a 5.412 nel 2005.
Segna il +119,1% anche la produzione di oli e grassi vegetali e animali,
passando da 555 a 1216. Gli italiani, inoltre, apprezzano sempre piu'
la birra, i cui produttori sono cresciuti in cinque anni del 153,1%,
passando da 32 a 81 attivita'. In valori assoluti, per settore generale,
spiccano i dati relativi alla produzione di prodotti di panetteria e
di prodotti da forno e pasticceria fresca, con 52.876 attivita' rispetto
alle 41.265 del 2000 (+28,1%). Seguono la produzione di gelati (6.579
imprese nel 2005 rispetto alle 4786 del 2000, crescita del 37,5%) e
di paste alimentari e prodotti farinacei simili (5.559). Per quanto
riguarda i settori del fresco salgono a 1254 le imprese di produzione
e lavorazione della carne, escluse le macellerie, con un aumento del
62,4%, (772 nel 2000). In crescita anche la lavorazione e la conservazione
di frutta e ortaggi, +81,6% da 316 a 574, cosi' come la produzione di
cacao in polvere, cioccolato, caramelle e confetterie (572 imprese contro
le 475 del 2000, +20,4%) e di bevande ottenute per infusione ed altre
bevande fermentate (59 contro le 31 del 2000). Emerge da un'elaborazione
della Camera di commercio di Milano sui dati del registro delle imprese
tra il 2000 e il 2005 (terzo trimestre). Tra le regioni piu' attive
nei singoli settori, l'Emilia-Romagna prevale nella produzione, lavorazione
e conservazione di carne, escluse le macellerie (167 imprese nel terzo
trimestre 2005, 13,3% del totale nazionale, +119,7% tra 2000 e 2005)
e in quella di condimenti e salse (63, 25,4%, +350%), la Sicilia nella
produzione senza somministrazione di prodotti alimentari come i cibi
preparati (gastronomie, friggitorie, rosticcerie, take away) e quelli
precotti (surgelati, in scatola o comunque conservati) (839, 15,5%,
+334,7%) e nei prodotti di panetteria e di prodotti da forno e pasticceria
fresca (6.613, 12,5%, +15,6%). Prevalgono invece la Calabria nella produzione
di oli e grassi vegetali e animali (281, 23,1%, +128,5%), la Lombardia
nella produzione di gelati (1040, 15,8%, +33%), e di birra (12, 14,8%,
+200%), la Campania nella lavorazione e conservazione di frutta e ortaggi
(108, 18,8%, +30,1%). Le regioni che crescono di piu' nel totale dell'industria
alimentare tra 2000 e 2005 sono Sardegna (+40,2%), Calabria (+32%),
Lazio (+26,3%) e Marche (+25,6%). Tra le province con piu' imprese nel
settore Napoli (4727, +14,3%), Roma (3.770, +30% in 5 anni), Milano
(3.405, +31,2%), Torino (3.028, +15%), Bari (2.807, +27,7%), Catania
(2.664, +13,7%), Salerno (2.606, +10,4%), Palermo (2.247, +18,8%), Reggio
Calabria (2.165, +41%, la provincia con la crescita maggiore nei 5 anni).
La Calabria, regno di acque minerali, non riesce ad esportare il suo oro blu 17/04 La Calabria e' il regno delle acque minerali.
Ma la nostra regione, che e' tanto ricca di risorse naturali, e' povera
di imprese che non riescono a far fronte alla domanda, in crescita,
di bottiglie di acqua minerale che arriva dall'estero. Le 12 aziende
calabresi che gestiscono il settore hanno problemi nella distribuzione
soprattutto per gli alti costi e cosi' solo l'1% di bottiglie confezionate
ogni anno riesce a oltrepassare i confini nazionali. In questo modo
con le sue sorgenti, che abbondano nelle zone di Cosenza, Vibo Valentia,
Catanzaro e che riforniscono anche le regioni vicine, la Calabria non
riesce, purtroppo. a soddisfare la domanda in aumento. I marchi piu'
ambiti si trovano nella provincia cosentina. Si tratta della 'Fonte
Noce' a Parenti, dellla 'Sorgente dell'Amore' a Grimaldi e della Sorgente
Serra Policaretto, che produce l'acqua 'Sila', nel comune di Acri. La
provincia di Catanzaro vanta il maggior numero di etichette: nel comune
di Feroleto Antico la Idromineral Beverage produce l'acqua 'Futura'
mentre la Siamed le etichette 'Fonte Viva' e 'Vita Sana'; a Girifalco
invece viene prodotta la famosa 'Acqua Calabria'. La zona di Vibo vanta
ben tre etichette: la 'Fonte Perna Certosa' a Polia, l'acqua 'Fabrizia'
e 'Serricella' nel comune di Fabrizia. Bel reggino infine si produce
la 'Fontedoro' nel comune di Oppido Mamertina e la ben piu' reclamizzata
'Mangiatorella' di Stilo, che costituisce l'eccezione, in virtu' della
sua capacita' di espansione sui mercati stranieri nel panorama delle
imprese calabresi. ''Sono molte le ragioni per le quali non possiamo
estendere oltre la nostra esportazione'', spiega uno dei responsabili
del marchio più diffuso, quello della Fonte Certosa. I motivi?
Eccessivi costi di trasporto. Ma non solo. Dall'ufficio marketing dell'Acqua
Calabria riferisce che ''il buon lavoro nel 2004 negli Stati Uniti ha
consentito di superare il dato dell1%''. ''Poi -aggiunge- la crisi economica
internazionale ha condizionato fortemente la nostra esportazione in
quanto i costi di acquisto per l'America sono aumentati. ora che il
dollaro e' salito di quotazione speriamo per il 2006 in una ripresa''.
Ma ci sono anche altri fattori. La maggior parte di queste aziende sono
tutte a carattere familiare, realta' quindi abbastanza piccole nel contesto
regionale. Viene da se' che tra costi di produzione e gestione, le spese
diventano alte e di conseguenza la possibilita' di soddisfare le domande
estere non sono tutte possibili. A tutto cio' va aggiunta la concorrenza
delle multinazionali produttrici di acqua per rendere piu' chiaro il
quadro del contesto economico concorrenziale nel quale operano. Nonostante
l'1% di presenza all'estero le acque minerali made in Calabria sono
presenti oltre oceano. Le destinazioni? La Mangiatorella, con una produzione
annuale che supera i 50 milioni di bottiglie, arriva in Canada, Stati
Uniti, Malta e Australia. Fonte Certosa, con 20 milioni di pezzi, invece
solo in Canada mentre la Fonte Noce con 30 milioni annui arriva anche
in Albania. Ma ancora, Acqua Calabria, al pari della Mangiatorella,
arriva sulle tavole di americani, canadesi e australiani, con una produzione
annuale di 70 milioni di pezzi. La Siamed, produttrice di due marchi
con oltre 40 milioni di pezzi all'anno, esporta il proprio prodotto
a Malta.Solo l'acqua Sila, con una produzione media di 30 milioni di
bottiglie rimane entro i confini nazionali e precisamente nei confini
del Mezzogiorno. Sul dato nazionale invece l''oro blu' calabrese va
forte. In tutto il Mezzogiorno le etichette calabresi sono presenti
nei bar, supermercati, ristoranti. Senza contare le famiglie che acquistano
questi marchi. La Fonte Noce e' commercializzata in Sicilia, Puglia
e Campania e lo stesso discorso vale per Fonte Certosa, Mangiatorella,
Sila e le etichette Siamed;invece Acqua Calabria sebbene arriva in Sicilia,
viene esportata nella provincia di Salerno, Taranto e Brindisi. Ultima
considerazione per Mangiatorella che oltre al Sud,e' possibile trovarla
anche a Milano e Roma: una delle poche in Calabria.Le concessioni per
la commercializzazione delle acque minerali all'estero dipendono dal
Regio Decreto del 1935 che regolamenta la coltivazione delle sostanze
minerarie dello Stato quale bene demaniale. Quindi la normativa regolamenta
che tutte le imprese per commercializzare i propri prodotti all'estero
devono ottenere la concessione. L'acqua disponibile nella regione, oltre
ad essere abbondante, e' di ottima qualita' e tra le migliori d'Italia
e d'Europa. Per le caratteristiche geolitologiche delle rocce serbatoio
e per la composizione dell'aria attraversata dalla pioggia prima d'infiltrarsi
nel sottosuolo, l'acqua delle sorgenti calabresi presenta composizione
chimica, biologica e temperatura ottimali dal punto di vista della potabilita'.
Grazie ai preziosi accumuli di minerali presenti nelle antichissime
roccie costituite prevalentemente da graniti, scisti, gneiss che non
si trovano in nessun'altra regione di tutta la catena appenninica italiana,
la mineralizzazione delle acque calabresi e' particolarissima. La gran
diffusione di queste roccie, i processi geodinamici e la piovosita'
molto elevata - la Calabria e' una delle regioni piu' piovose d'Italia
- rendono il territorio calabrese ricco di suoli fertilissimi e di numerose
sorgenti e falde d'acqua potabile ed anche termale di rilevante importanza
e differente qualita'. In base alla quantita' di sali minerali contenuta
ed alla legislazione vigente le acque sono classificate in minimamente
mineralizzate, oligominerali, minerali e ricche di sali minerali. A
seconda del tipo di sostanza prevalente vengono denominate solfate,
fluorate, calciche, bicarbonatiche, magnesiache. Le risorse locali come attrattive turistiche: il caso dell'enogastronomia 04/04 Negli ultimi decenni i cambiamenti in atto nel
settore turistico hanno determinato nuovi modelli di vacanza e hanno
favorito l’adozione di modalità competitive innovative
fra le località turistiche. In particolare, è cresciuta
la competizione fra mete tradizionali e destinazioni nuove e si sono
aperti spazi di mercato per le “mete secondarie”, luoghi
meno noti e non ancora interessati dai principali flussi turistici internazionali,
ma, anche per tale motivo, particolarmente attraenti per alcuni segmenti
turistici, alla continua ricerca dell’autenticità. Frutta e verdura sempre più sane 22/03 Sulle tavole degli italiani frutta e verdura
sempre più sicure. Lo conferma il dato medio emerso dal confronto
dei risultati dei controlli sui residui di agrofarmaci effettuati dalle
istituzioni pubbliche, enti privati e associazioni di consumatori che
si occupano di sicurezza alimentare, protagoniste oggi dell’ incontro
a Roma “Mangiare informati” organizzato da Agrofarma - l’associazione
delle imprese produttrici di agrofarmaci - in collaborazione con Coldiretti
e Intesa dei Consumatori e con la partecipazione del Ministero della
Salute nella persona del Sottosegretario Senatore Cesare Cursi.
Fonte: Elaborazioni Coldiretti su dati Ismea Ac Nielsen consumi delle famiglie nel 2005 Codacons: “Serve un progetto per l’educazione alimentare nelle scuole” 15/03 ''Abbiamo deciso di attivare un percorso di educazione
alimentare e di sensibilizzazione verso le produzioni tipiche e tradizionali
calabresi da offrire a tutte le scuole elementari della regione''. E'
quanto sostiene, in una nota, il presidente del Codacons della Calabria.
''La tradizione alimentare - aggiunge Di Lieto - deve diventare il punto
di partenza per la creazione di un nuovo modello alimentare. Si parla
comunemente di dieta, ma sarebbe meglio parlare di stili di vita e di
modelli alimentari, proprio per il significato piu' ampio che essi racchiudono:
non solo aspetti tecnici, scientifici ed economici, ma anche culturali
nella piu' ampia accezione del termine. L' educazione alimentare nelle
scuole rappresenta un' occasione e un' opportunita' per la conoscenza
e la valorizzazione dei prodotti tipici e tradizionali calabresi, perche'
il cibo e' anche e soprattutto cultura. Abbiamo anche proposto una legge
regionale per la tutela e promozione delle produzioni regionali nonche'
per la tutela dell'alimentazione nelle scuole. In questo modo avremo
l'opportunita' di rafforzare i circuiti economici della nostra regione
e, conseguentemente, assicurare posti di lavoro, se nell'acquisto di
generi alimentari privilegeremo i prodotti calabresi. Per comprendere
appieno l'importanza del problema sollevato dal Codacons, basta pensare
a cosa mangiano i nostri bambini nelle mense scolastiche. Non dimentichiamo
che una scorretta alimentazione scolastica formera' i malati di domani,
con drammatiche ricadute sulle famiglie nonche' sulle gia' magre casse
regionali''. Al via a il concorso enogastronomico “Il gusto del territorio” 13/03 E' stata presentata, a Frascineto, la seconda
edizione del premio letterario ''Il gusto del territorio'', organizzato
dalla Federazione italiana sommelier albergatori e ristoratori (Fisar)
della Provincia di Cosenza, in collaborazione con il comune di Frascineto
e con la Provincia di Cosenza. All' iniziativa hanno partecipato, tra
gli altri, l' assessore provinciale, Rosetta Console e il sindaco di
Frascineto, Domenico Braile. ''Si tratta di un' iniziativa - ha detto
Rosetta Console - che si muove nell' ottica del rilancio e della valorizzazione
del territorio''. ''Il premio viene riproposto - ha dichiarato il delegato
Fisar, Franco Pingitore - per far conoscere in maniera piu' approfondita
questa zona ed i frutti della terra, che ad essa appartengono e che
sono gli elementi cardini della enogastronomia, che fa ricca ed autorevole
la cucina mediterranea''. ''L' appuntamento turistico, culturale ed
enogastronomico e' - ha concluso Luigina Ricioppo, membro della commissione
esaminatrice del concorso - davvero unico nell' ambito della regione
Calabria'' Da Diamante arriva la torta Sacher al peperoncino 11/03 Anche la ricetta della Sacher, la famosa torta
al cioccolato, verra' rivisitata per inserirvi il peperoncino calabrese.
Lunedi' prossimo, alle 18, su Raisat Gambero Rosso, nel corso della
trasmissione ''Dolcemente'', il pasticcere Giovanni Santini, si cimentera'
a rivisitare la Sacher che diventa cosi' una ''Sacher calabrese''. In
studio sara' presente il presidente dell' Accademia italiana del peperoncino,
Enzo Monaco. ''La storia di questo dolce mitico - e' scritto in un comunicato
dell' Accademia - e' ricca di colpi di scena. Il sedicenne Franz Sacher,
capostipite della omonima famiglia di albergatori, era a servizio del
principe Metternich come apprendista cuoco da due anni. Il principe
amava stupire i suoi ospiti con piatti sempre nuovi. Per un pranzo molto
importante ordino' di inventare una torta nuova e tocco' proprio a Franz,
che sostituiva lo chef malato, di creare questo dolce con i pochi ingredienti
che aveva sottomano. Il successo di questa torta di cioccolato fu enorme
e ben presto divenne famosissima in tutta l'Austria. Ma col successo
nacque una disputa legale che duro' sette anni: la guerra dei 'dolci
sette anni'. Il litigio verteva su chi aveva il diritto di fregiare
questa torta con nome Sacher, l' albergo Sacher o il pasticciere Demel
che aveva comprato da Eduard Sacher, nipote di Franz, il diritto di
mettere nella sua torta di cioccolato, leggermente modificata da quella
di Franz, il sigillo 'originale Sacher torte'. Dopo ben sette anni l'
albergo Sacher vinse la causa. Questa torta la cui ricetta originale
e' segreta, viene sempre servita nell' albergo Sacher di Vienna''. Nella
versione che proporra' Santini nella trasmissione di lunedi', la confettura
di albicocche non c' e'. Al suo posto c' e' il peperoncino, che aromatizza
il cioccolato. e ci sono i fichi secchi di Calabria. ''Quelli della
varieta' Dottato - ha sostenuto Monaco - che sono i piu' buoni di tutti
e sono tipici della provincia di Cosenza''. Presto attiva una task force sulla sicurezza alimentare 24/02 Una task force composta da tecnici dell' Assessorato
regionale alla Salute e dell' Agenzia regionale per la protezione dell'
Ambiente della Calabria si occupera' di programmare l' azione dei due
enti in materia di sicurezza degli alimenti e di dare risposte ai ministeri
competenti in tema di obblighi provenienti dalla normativa comunitaria.
L' istituzione dell' organismo - il cui gruppo ristretto si riunira'
gia' venerdi' prossimo - e' uno degli obiettivi programmati a conclusione
della riunione che si e' svolta questa mattina nella sede centrale dell'
Arpacal di Catanzaro. All' incontro hanno partecipato, tra gli altri,
il commissario dell' agenzia, Domenico Lemma, il direttore scientifico
Antonio Scalzo, il dirigente del settore prevenzione del Dipartimento
regionale alla Tutela della Salute Luigi Rubens Curia. ''Ho potuto constatare
- ha affermato Curia - l' immediata disponibilita' del commissario Lemma
a predisporre questa prima riunione in modo che Arpacal e Dipartimento
alla Salute potessero iniziare un percorso condiviso. Vi sono molte
questioni per le quali, attraverso la collaborazione dell' Arpacal,
siamo chiamati a dare risposte ai ministeri competenti, ma soprattutto
ai cittadini calabresi ai quali dobbiamo dare risposte concrete sulla
sicurezza di cio' che mangiano e bevono. La cultura della prevenzione
e' cresciuta in questi anni, ma ho l' impressione che, per ritardi complessivi
che si sono sedimentati, il cittadino calabrese sia particolarmente
indifeso in questa tematica. Ecco perche' siamo chiamati a dare risposte
efficaci alle emergenze, ma anche a programmare a medio e lungo termine
un percorso comune, ognuno per le sue competenze, con l' Arpacal''.
''Oggi - ha sostenuto Lemma - Arpacal e Dipartimento alla Salute dialogano,
non solo perche' vi e' un piano sanitario che lo prevede, ma anche perche'
c' e' una legge, quella istitutiva dell' Agenzia ambientale calabrese,
che lo dispone espressamente. Per quanto riguarda la nostra struttura,
mi sento di garantire la grande professionalita' dei nostri dirigenti
che, sulla base di un programma che possiamo concordare, potra' dare
risposte concrete a tutte le richieste che provengono dal Dipartimento
alla Salute. Vogliamo concretizzare un accordo di programma anche perche'
se non riuscissimo a dialogare, l' Arpacal rischierebbe di rimanere
un corpo estraneo al complesso sistema regionale. Ecco perche' adegueremo
la nostra programmazione sulla base delle esigenze del dipartimento,
non dimenticando che alle nostre spalle c' e' il sistema nazionale delle
agenzie ambientali, in grado di supportare ogni nostra azione. E poi
va ricordato che l' Assessore alla Salute e' autorevole componente del
Comitato regionale d'indirizzo della nostra agenzia'' In Calabria il 40° congresso nazionale dell’Associamone Italiana Sommelier 20/02 Martedì 21 febbraio alle ore 11.30, a
Catanzaro (presso i locali de La Buvette - Casa delle Culture in Piazza
Prefettura), verrà presentato il 40° Congresso Nazionale
AIS che si svolgerà per la prima volta in Calabria dall’1
al 4 ottobre prossimi. L’iniziativa sarà illustrata dal
Presidente nazionale dell’Ais, Terenzio Medri, dal presidente
della sezione territoriale regionale, Francesco Nicoletti, dal presidente
dell’Ais Calabria, Gennaro Convertini e dal Delegato per Reggio
Calabria, Demetrio Crupi. La dieta mediterranea, "salvavita", applicata solo dal 10% degli italiani 16/02 I nostri nonni, nei primi anni '50, lo sapevano
bene: mangiare 'sano', con pasti a base di pasta, verdura, pesce e olio
di oliva, fa piu' che bene alla salute. In una parola, e' la Dieta Mediterranea,
da molti decantata ma che oggi risulta concretamente applicata solo
dal 10% degli italiani. Ritmi frenetici e pasti veloci hanno, infatti,
lentamente allontanato il Belpaese delle sue salutari tradizioni culinarie.
Ma oggi, esperti e nutrizionisti sono convinti della necessita' di rilanciare
lo stile alimentare mediterraneo: arma efficace e decisiva anche per
la prevenzione delle malattie cronico degenerative, dall'obesita' al
diabete, vero flagello del nuovo millennio. Occasione per riaccendere
i riflettori sulla cucina 'di casa nostra' la manifestazione 'La Dieta
Mediterranea e l'olio di oliva, tra mito e realta', promossa a Roma
dall'Istituto di valorizzazione dell'olio di oliva (Ivoli) e che rientra
in una piu' ampia campagna, denominata 'Olive Oil European Style', finanziata
con il contributo dell'Unione europea e del governo italiano. E poiche'
a dirlo erano gia' i nonni, chef ed esperti culinari hanno 'riscoperto',
per l'evento, proprio le loro antiche ricette, reinterpretandole in
'chiave moderna'. ''Gia' negli anni '50 - ha spiegato Antonino De Lorenzo,
ordinario di nutrizione e alimentazione all'Universita' di Tor Vergata
Roma 2 - il valore della dieta mediterranea e' stato dimostrato scientificamente
attraverso il famoso 'studio dei sette paesi': i ricercatori fecero
cioe' un confronto tra le diete adottate dalle popolazioni di sette
paesi in nazioni diverse per verificarne benefici e difetti. Risultato:
il regime alimentare migliore risulto' quello degli abitanti di Nicotera,
in Calabria, fedeli seguaci, appunto, della dieta mediterranea''. Da
allora, la 'dieta di Nicotera' e' sinonimo di alimentazione sana ed
oggi, per ribadirlo, gli chef della manifestazione hanno riproposto
sei piatti tipici degli anni '50 del paesino calabrese, dalla pasta
e fagioli al pesce: piatti unici, alleati preziosi per la salute, ricchi
di tutti i principi nutrizionali perche' un pasto sia davvero completo.
La stessa Organizzazione mondiale della Sanita' (Oms), ha sottolineato
De Lorenzo, ''raccomanda una dieta definita 'salutare' e che e' in realta'
molto simile a quella mediterranea tipica della nostra classe contadina
degli anni '50. Una dieta giornaliera, con cinque pasti, che vede cioe'
bilanciati tutti i principali apporti nutrizionali: con una quota del
60% di carboidrati, del 30% di grassi, in prevalenza vegetali, e un
apporto di almeno 30 grammi di fibre, che equivalgono a cinque porzioni
di frutta o verdura''. Per non parlare, poi, dei benefici dell'olio
di oliva: ''Anche la Food and drug administration, l'autorita' regolatoria
per i farmaci statunitense - ha ricordato l'esperto - ha raccomandato
alla popolazione americana l'utilizzo dell'olio di oliva nella dieta
giornaliera, in una quantita' di almeno 21 grammi al giorno''. Insomma,
le raccomandazioni sono chiare ed anche le basi scientifiche a sostegno
della dieta mediterranea: ''Si stima che il 60% della mortalita' a livello
mondiale, percentuale che raggiungera' addirittura il 75% nel 2025 -
ha detto l'esperto - sia determinata da malattie cronico degenerative,
come obesita', diabete, alcune cardiopatie ed il 30% dei tumori, che
hanno tra le loro cause principali anche una dieta scorretta e l'inattivita'
fisica''. E' dunque ''piu' che mai necessario - ha affermato De Lorenzo
- incentivare una seria campagna di prevenzione rilanciando la dieta
mediterranea. Bisogna infatti considerare che i benefici sono visibili
sul lungo periodo. Questo vuol dire che, abituando a mangiar sano i
nostri figli oggi, fra 15 anni potremmo misurarne gli effetti concreti''.
Effetti che si tradurranno, concludono gli specialisti, in un 20% di
cardiopatie ischemiche in meno ed una diminuzione del 46% dei tumori
del colon e del 12% degli ictus. Il muscolo di grano alternativa vegetariana alla carne 11/02 Il muscolo di grano, l' alternativa autenticamente
sana e vegetariana alla carne nata in Calabria dall' ingegno di Enzo
Marascio di Isca sullo Ionio, approda a Norimberga. In occasione del
Biofach sara' presentato un nuovo squisito alimento, il ''Piatto alla
Carlesca''. La linea muscolo di grano di Enzo Marascio gia' comprende
''Arrosti'', ''Prosciutti'', ''Fiorentine'', ''Porchette'' che hanno,
come caratteristiche, di essere salutari, privi di grassi saturi, con
poche calorie e senza colesterolo e bio (certificati dall' Icea e seguiti,
dal prof. Luciano Pecchiai), versatili nella preparazione, conservabili
a lungo nelle apposite confezioni, adatti a tutti i palati e in grado
di convincere, per il loro aspetto e il loro gusto, anche i piu' convinti
amanti della carne. L' inventore del muscolo di grano, si e' dato la
missione di convertire anche anche gli amanti della carne a questo cibo
vegetariano che valorizza la tradizione gastronomica e i prodotti italiani.
Dopo aver presentato le sue invenzioni in diverse fiere dell' alimentazione
dal 16 al 19 febbraio, a Norimberga, nell' ambito del Biofach, offre
un barbecue dell' ultimo nato, il piu' sopraffino, il Piatto alla Carlesca:
straordinariamente muscoloso con tanto di cotenna, pelle e muscoli ...
di Grano, unico nel suo genere al Mondo. Il preparato e' cosi' chiamato
perche' dedicato a Carlo ed esattamente al nome del Principe Carlo d'
Inghilterra noto estimatore e promotore delle colture biologiche, nonche'
egli stesso produttore biologico in Gran Bretagna. In esposizione a
Norimberga ci saranno diversi piatti a base di muscolo di grano. Sara'
un' occasione per illustrare il progetto alimentare frutto della genialita'
italiana, la sua genesi e i suoi obiettivi. 31/12 Scorpacciata di lenticchie, zampone e cotechino,
mutandine e reggiseni tassativamente color rosso, baci e auguri sotto
il vischio: con la mezzanotte scatta il nuovo anno ma anche l'ora delle
tradizioni. Antiche usanze, che spiega l'esperto, sono tutte legate
ad un augurio di 'abbondanza' per l'anno nuovo e alle quali sembra proprio
che gli italiani, per abitudine o scaramanzia, non vogliano rinunciare.
Basti pensare che, secondo l'associazione Telefono blu, ben 270 milioni
di euro verranno spesi a Capodanno per comprare abbigliamento intimo
nuovo e soprattutto rosso, mentre i dati della Confederazione italiana
agricoltori (Cia) dicono che per il cenone di San Silvestro gli italiani
spenderanno ben 950 milioni di euro in lenticchie, cotechino, zampone,
tacchino, frutta secca. Alberto Lombardo, studioso del Centro Studi
La Runa, associazione di Chiavari che si occupa anche di tradizioni,
mitologia, simbolismo e folklore, spiega che ''le tradizioni legate
al Capodanno in Europa sono radicate e sopravvissute piu' a lungo di
molte altre perche' affondano le loro radici in epoca arcaica''.''Questa
- spiega Lombardo - insieme al solstizio d'estate, e' la fase piu' importante
del ciclo dell'anno. Nel periodo piu' buio si attende, infatti, che
il sole risorga e ricominci il suo ciclo vitale e si mangia di piu'
come auspicio di abbondanza, perche' si attende che il calore del sole
porti frutti nuovi''. Secondo Lombardo, proprio l'augurio che l'anno
nuovo porti 'abbondanza' e' il tema dominante di tutte le tradizioni
legate al Capodanno e soprattutto della credenza secondo cui mangiare
lenticchie 'porta soldi nell'anno futuro'. ''Le lenticchie - spiega
infatti Lombardo - non sono altro che una particolarizzazione dell'auspicio
di abbondanza. Inoltre, per la loro forma ricordano piccole monete e
forse per questo e' stato accostato tale tipo di legume al concetto
di denaro''. Pentoloni di lenticchie a mezzanotte, quindi, si cucinano
da Nord a Sud nello stivale e sono chiamati ad un assaggino tutti quanti,
anche chi non ne va matto. D'altra parte secondo quanto afferma Telefono
Blu, per il cenone saranno almeno 3000 le tonnellate di lenticchie che
finiranno sui fornelli degli italiani. Su ogni tavola imbandita degna
di rispetto, le lenticchie si accompagnano a zampone e cotechino. La
parte del leone la fa dunque la carne di maiale e Lombardo spiega che
anche dietro a questa scelta si nasconde una simbologia lontana. ''Anticamente
- afferma lo studioso - si pensava che la carne di maiale donasse immortalita'
ed abbondanza. Ad esempio i celti usavano mangiare maiale durante la
loro notte sacra, ovvero il 1° novembre, che per noi col tempo e'
diventato la festa di 'Halloween' e che e' assimilabile al nostro capodanno;
mangiare quella carne - aggiunge Lombardo - rappresentava per loro la
continuita' nell'aldila'''. Anche in questo caso, sembra che la tradizione
detti ricette di fine anno agli italiani: secondo Telefono Blu si mangeranno
per la notte di san Silvestro almeno 7 milioni di cotechini e ben 325
milioni di euro usciranno dalle tasche degli italiani per l'acquisto
di salumi ed insaccati. Ma la tradizione non detta legge solo a tavola.
Anche il look si conforma all'usanza, in base a cui l'ultimo dell'anno
va di scena 'l'intimo rosso e va indossato anche qualcosa di nuovo,
qualcosa di vecchio e qualcosa di regalato'. ''Questa usanza e l'uso
del colore rosso che contraddistingue tutte le feste fin dal Natale
- spiega Lombardo - ha un valore simbolico, legato al fuoco. Infatti,
in molti paesi europei - aggiunge - si usa lasciare acceso nel camino
un legno acceso oppure addobbare l'albero di Natale con piccole candeline''.
''Il fuoco ed il rosso - afferma ancora Lombardo - sono legati al ciclo
del Sole, che con il 31 dicembre ricomincia la sua ascesa e da' nuovo
calore''. ''Quindi - sottolinea Lombardo - indossare qualcosa di rosso
e' un augurio, rappresentativo di un nuovo inizio, mentre indossare
qualcosa di vecchio vuole indicare una continuita' con il passato, cioe'
portarsi nel nuovo anno quanto e' stato positivo in quello trascorso.
Indossare qualcosa di regalato e di nuovo - prosegue - sono invece un
auspicio di abbandanza per il futuro''. Che ci si creda o no, gli italiani
non sembrano voler rinunciare al tentativo di aggiudicarsi in questo
modo un po' di fortuna. Basti pensare che secondo una stima di Telefono
Blu, sono oltre 3,2 milioni i reggiseni rossi venduti, con giarrettiere
e ghepierre per oltre un milione. E neanche gli uomini rinunciano al
rosso: l'associazione parla infatti di oltre 3,5 milioni di mutande
rosse vendute, in calo invece i boxer, comprati comunque per oltre 2
milioni di pezzi. Dopo aver pensato al cibo e vestiario, se davvero
si vuole rispettare la tradizione 'in toto', e' necessario munirsi di
un mazzo di vischio, appenderlo alla porta e allo scattare della mezzanotte
baciarsi proprio sotto la pianta: un gesto che porta fortuna e scaccia
gli spiriti maligni dalla propria casa. Anche in questo caso, gli italiani
sembrano piuttosto muniti: Telefono Blu parla di almeno 4,5 milioni
di cornetti e mazzetti di vischio venduti. ''Questa tradizione ha origine
da celti, che consideravano il vischio una pianta sacra in assoluto
- spiega Lombardo - La casta sacerdotale celtica, i Druidi, durante
le nozze di plenilunio salivano sui tronchi di quercia per recidere
il vischio, perche' lo credevano in grado di portare immortalita'''.
''Peraltro - prosegue Lombardo - anche nelle popolazioni germaniche
il vischio aveva un'importanza notevole ed era considerata pianta magica.
Si dice infatti - sottolinea lo studioso - che unicamente il vischio
riusci' ad uccidere il Dio Baldore, una divinita' positiva''. La componente
di sacralita' e' forte in tutte le tradizioni di fine anno. D'altra
parte, Lombardo spiega che ''il periodo che separa Natale dall'Epifania
era considerato anticamente proprio un piccolo anno sacro. Infatti -
conclude - si tratta di tredici giorni, che rappresentano ognuno un
mese dell'anno, piu' un giorno che indica il completamento dell'intero
ciclo''. Iniziato il Congresso dell’Accademia del Peperoncino a Crotone 29/12 ''Millecosedde di Calabria'' e' il tema della
cena di benvenuto che dara' il via stasera, a Crotone, al tredicesimo
congresso dell' Accademia italiana del peperoncino. ''Ritorniamo in
Calabria dopo sette anni - afferma Enzo Monaco, presidente dell' Accademia
- col dichiarato proposito di far conoscere agli accademici di tutta
Italia le nostre bellezze naturali, la nostra millenaria cultura e soprattutto
il nostro patrimonio enogastronomico che in Italia non e' secondo a
nessuno. Una cornice ideale per fare il bilancio delle attivita' svolte
e programmare quelle del 2006''. ''Le indicazioni congressuali dell'
anno scorso - aggiunge Monaco - avevano designato la Toscana e la regione
del Chianti per questo tredicesimo appuntamento nazionale ma dopo i
tragici avvenimenti di Locri abbiamo deciso di portare a Crotone i peperoncinomani
di tutta Italia. Perche' abbiano una conoscenza diretta della Calabria
e dei calabresi eredi di quella Magna Grecia che considerava sacra l'
ospitalita'''. La sede del congresso e' a Crotone ma oltre alla citta'
di Pitagora, riferisce una nota, i congressisti faranno escursioni a
Ciro', a Melissa, a Santa Severina e a Locri per il concerto di Jovanotti
in programma il giorno di Capodanno. I partecipanti avranno l' occasione
di apprezzare le rinomate leccornie dolci e piccanti di Calabria e i
grandi vini Doc e Igt dal Ciro' al Greco di Bianco. Previste, inoltre,
visite ai Musei di Crotone, a Le Castella, alla bottega orafa di Gerardo
Sacco, a Capocolonna e al Castello di Santa Severina dove e' previsto
un incontro col Sindaco che consegnera' ai partecipanti le chiavi della
citta' come simbolico invito a ritornare. Natale tradizionale con meno salmone e più parmigiano. In aumento (+3.7%) la spesa per cenone e pranzo, ne beneficiano i prodotti tipici 23/12 Aumenta la spesa per il pranzo di Natale e ne
beneficiano soprattutto i prodotti tipici del Made in Italy come il
parmigiano reggiano (+3,8%) mentre stagnano i consumi dei prodotti simbolo
del lusso come il salmone (-11,7%), le ostriche (-2,5%) e il caviale
(-1%), sulla base dei dati Istat relativi alle importazioni nei primi
nove mesi dell'anno. E' quanto stima la Coldiretti nel sottolineare
che ''ogni famiglia italiana per imbandire le tavole del Natale spendera'
in media 113 euro, il 3,7% in piu' rispetto allo scorso anno, secondo
le previsioni di Confesercenti. Se come tradizione oltre nove italiani
su dieci trascorreranno la vigilia e il pranzo di Natale a casa di parenti
e amici trascurando almeno per questa festivita' i ristoranti, nel Natale
2005 ''crescono gli acquisti alimentari fatti nei mercatini (+10%) scelti
- sottolinea l'organizzazione agricola - sopratutto per combattere il
caro prezzi, senza rinunciare alla qualita'. Un vero e proprio boom
che coinvolge le piazze di molti Comuni dove e' possibile acquistare
prodotti tipici all'insegna di trasparenza, legame con il territorio
d'origine, genuinita' e risparmio, anche grazie alla presenza di mercatini
della campagna organizzati direttamente dagli agricoltori. Se le previsioni
saranno mantenute - sostiene la Coldiretti - si stima che per le festivita'
natalizie gli italiani spenderanno 1,5 miliardi di euro per prodotti
tipici nazionali destinati all'acquisto di vini e spumanti (40%), formaggi
(35%), salumi (20%), extravergini di oliva (1%) e legumi, frutta secca
e altri prodotti (4%)''. ''Ad essere piu' gettonati - continua la Coldiretti
- sono i cibi territoriali, che ricordano una tradizione, un sapore
del passato o un luogo scelti tra i 153 prodotti nazionali (il 20% del
totale comunitario) che possono fregiarsi del marchio a denominazione
di origine (Dop o Igp), i 4100 prodotti tradizionali regionali e i 453
vini Docg, Doc o Igt. E sono italiane anche il 97% delle bollicine acquistate
dalle famiglie per i brindisi in casa; a essere preferiti, secondo un'indagine
Ismea-AcNielsen, in sei casi su dieci sono gli spumanti Made in Italy
dolci''. Gran successo della rassegna gastronomica fuscaldese 22/12 Grande partecipazione, il 20 dicembre, all'iniziativa
"Le Tradizioni nel Piatto" voluta dalla Scuola Media Statale
"L. De Seta" di Fuscaldo Marina (Cs), realizzata con la collaborazione
del Club Papillon della Calabria. Il Dirigente Scolastico prof. Marcello
Lorello nel parlare del progetto di educazione alimentare ha sottolineato
l'importanza della difesa dei sapori tradizionali del territorio di
Fuscaldo. Le tradizioni alimentari di una popolazione rappresentano
dei saperi con caratteristiche di unicità e perciò meritevoli
di essere salvaguardate e tramandate. Gli alunni, i genitori e i nonni
dei circa 300 alunni, coordinati dalla professoressa Marianna Cavallari
ideatrice e promotrice dell'iniziativa,hanno realizzato per l'evento
90 piatti, tutti "legati" al territorio (18 primi , 26 secondi,
14 contorni e 32 dolci). La Giuria del Club di Papillon presieduta da
Francesco Saliceti, e composta da Nicola Mangraviti, Giovanna Martire
ed Eugenio Gaudio, ha premiato i seguenti Alla Scuola Media De Seta di Fuscaldo la rassegna gastronomica fuscaldese 19/12 “Martedì 20 dicembre 2005 alle 10
la Scuola Media Statale "L. De Seta" di Fuscaldo(CS), in collaborazione
con il club di Papillon della Calabria, presenta "Le tradizioni
nel piatto". Promotrice della rassegna gastronomica fuscaldese
è la professoressa Marianna Cavallari che è riuscita a
far nascere negli alunni tanto entusiasmo, nell'organizzazione ha coinvolto
le mamme ed anche le nonne. “Si è aperto un dialogo –
scrivono gli alunni della scuola media di Fuscaldo - con le persone
anziane che ci hanno aiutato nella ricerca delle ricette della tradizione.
L'iniziativa sensibilizza noi ragazzi a recuperare le tradizioni, i
sapori e i valori di un tempo che, col passare degli anni, si stanno
affievolendo fino a scomparire quasi completamente. Accendiamo allora,
"il camino" del cuore tutti insieme facendo ardere sempre
più la fiamma del nostro AMORE anche nei fornelli! Fuscaldo è
un antico paese della Calabria Citra, arroccato sulla collina dell'Elce.
" non credo possa esistere in Calabria un paese come il n Le tradizioni calabresi del Natale 18/12 Riti e cerimonie rigorosamente nel segno della
tradizione rivivono durante le festivita' natalizie in Calabria. Dal
13 dicembre, giorno di santa Lucia, e' cominciato il tempo delle novene,
una volta celebrate nelle ore antelucane, delle musiche e dei canti
natalizi eseguiti, nei giorni che precedono la festa, da orchestrine
ambulanti di ragazzi, dei pranzi con le tredici portate e delle gustose
zeppole, dell'allestimento dei presepi nelle case e nelle chiese, dei
giochi collettivi delle carte, delle tombolate, e, nel recente passato,
con le nocciole, dei ''ceppi'' che ardono nelle piazze delle chiese
durante la notte della Vigilia. E' il presepe, in particolare, a rispecchiare
il folklore, l'ambiente e le realta' locali: i paesaggi aspri dei monti,
gli usi e i costumi. Interessanti e originali, quindi, le statuette
dei pastori modellati con la creta delle botteghe artigiane, le quali
riproducono gli antichi vestiti, ormai spariti, dei popolani: le massare
che indossano le saje, ampie gonne dai vivaci colori, il corpetto senza
maniche, il commitinu, allacciato sul petto, la scuffia e i faddali;
il massaru vestito di lana nera, abbrasciu, pantaloni corti fino al
ginocchio, e calzature dai lunghi legacci, il lungo copricapo alla veneziana,
ripiegato sull'omero. E con l'inizio della novena si entrava decisamente
nell'aria di Natale. Anche se in occasione della festivita' dell'Immacolata
Concezione (la prima in ordine di tempo, delle ricorrenze religiose
che, nel mese di dicembre, ricordano i temi forti del Cristianesimo)
si cominciava ad avvertire nelle case un'atmosfera di gioia diffusa
e, nelle chiese, il ''pipitularu'' faceva la sua prima apparizione con
il dolce suono del suo strumento di legno. Tra l'Immacolata e l'inizio
della novena di Natale c'e' appunto festa di Santa Lucia che da' il
vero inizio al periodo di festa. Da qui, l'antico adagio dialettale:
''all'uattu, Maria; alli tridici, Lucia; u vinticinqua; u veru Missi'a''.
Erano queste le tre uniche feste dell'anno nelle quali ordinariamente
si ''friggeva''. Un rito al quale si annetteva ed ancora oggi si collegano
lieti auspici. Esigeva solo che il capo della famiglia, in modo particolare
la vigilia di Natale, lo inaugurasse tenendo il manico della padella
sul fuoco , per tutto il periodo in cui la moglie gettava nell'olio
caldo i primi pezzi di pasta (farina e lievito impastati con acqua)
in numero uguale a quello dei componenti della famiglia: erano le ''crispelle''.
Esse prendevano il nome di ''monacelle'' quando, per conferire un sapore
salato, alla pasta si aggiungevano pezzetti di acciuga. Una tradizione
radicata, quella delle crispelle, che non ha perduto niente del suo
smalto. Ancora ai tempi nostri, parenti e famiglie amiche provvedono
a non far mancare questo preparato natalizio nelle case in lutto, le
uniche dove a Natale non si ''frigge''. I giorni compresi tra Santa
Lucia e Natale detti, non sappiamo in quale misura in modo appropriato,
delle calende, forse in riferimento al nome del primo giorno del mese
del calendario romano, erano considerati un'anticipazione dei dodici
mesi dell'imminente anno nuovo. Percio', se il 13 dicembre era piovoso,
gennaio sarebbe stato piovoso. Il 14 avrebbe fornito indicazioni utili
sulle condizioni metereologiche di febbraio e cosi' via. Insomma un
Natale nel segno della tradizione. Quella della vigilia e' la ''sira
dell'abbuttu'', dell'abbuffata propiziatrice. A Buonvicino rassegna natalizia su musica e gastronomia 16/12 Musica, artigiano, ambiente e gastronomia. E'
l'argomento della manifestazione che si terra' a Buonvicino dal 18 al
21 Dicembre 2005. Il progetto , a cura dell'Amministrazione comunale
di Buonvicino, e' stato finanziato dalla Regione Calabria negli Assessorati
del Turismo, Beni culturali e Agricoltura, dalla Provincia di Cosenza.
A coordinare l'iniziativa, la Pro Loco Buonvicino avvalendosi della
direzione tecnica-artistica dell'Architetto Ersilia Magorno. Molti i
temi. Rapsodia d'Autunno a Buonvicino, invita. Tre giorni di incontri
culturali - si legge in una nota - ascolto di musica folcloristica,
presentazione di prodotti agroalimentare di qualita' e degustazioni
guidate. Al mattino, una guida esperta dei luoghi accompagnera' studenti
e docenti delle scuole medie e superiori nell'esplorazione di boschi
e sorgenti. L'obiettivo e' quello di creare una rinnovata offerta complessiva
del territorio che susciti, insieme, l'interesse degli amatori del gusto,
della cultura, della musica e del folclore locale. In piu', favorire
la diffusione e lo scambio di conoscenze sulle tematiche ambientali,
incoraggiare la ricerca e l'applicazione di esperienze, ampliando gli
orizzonti culturali delle giovani generazioni Quinta sagra del maiale a Bosco di Rovito il 10 e 11 dicembre 07/12 L’Associazione Socio-Sportivo-Culturale
“Boscolandia”, perseguendo uno dei principali obiettivi
del suo programma, che è quello di riscoprire e valorizzare le
tradizioni del passato, attraverso momenti di festa e di allegria, anche
quest’anno promuove, con il patrocinio del Comune di Rovito e
grazie alle sponsorizzazioni di alcune aziende locali, la “Quinta
Sagra del Maiale”.L’appuntamento è fissato per Sabato
10 e Domenica 11 dicembre a Bosco di Rovito. La prima giornata, quella
di sabato, avrà inizio alle ore 19, con una grande “frittolata”
preparata da uomini e donne residenti in contrada Bosco, secondo l’antica
ricetta, con verza coltivata negli orti delle nostre campagne. Nel corso
della serata sarà possibile gustare, inoltre, panini con salsiccia
dolce arrostita alla griglia, salsiccia di fegato, arrosti di maiale,
pancetta e broccoli di rape, il tutto accompagnato da un ottimo bicchiere
di vino locale. Domenica 11, invece, si comincerà a far festa
dalle ore 13 in poi, con la Seconda Mega-Frittolata. Essendo ora di
pranzo, chiaramente, chi vorrà potrà gustare anche un
ricco primo piatto che prevede i fusilli della nonna al sugo di maiale,
oltre agli arrosti di maiale con le rape, innaffiati da un buon bicchiere
di vino locale. La seconda parte della festa avrà inizio alle
19. Le due serate, è inutile sottolinearlo, saranno allietate
da danze, balli e ottimo varietà. A scanso di equivoci e di inattesi
rovesci temporaleschi, invocati dai soliti iettatori, le due giornate
della sagra si svolgeranno al caldo e al coperto, presso la saletta
comunale. Tutti sono invitati a partecipare, specialmente le famiglie
numerose, con nonni e bisnonni al seguito. Dal 3 dicembre la festa del Torrone a Taurianova 30/11 Il Torron&Fest è una manifestazione
che nasce nell’ambito dell’iniziativa “Emersione dei
lavoratori nel sistema dolciario di Taurianova”, ed è finanziata
nell’ambito dell’intervento n. 5 (progetti d’area)
del Progetto Emersione Calabria. L'obiettivo primario è quello
di far diventare Taurianova la capitale del torrone artigianale, valorizzando
il torrone come prodotto tradizionale e legittimando la realizzazione
di un network tra i produttori locali, attraverso la presentazione ufficiale
dell’Associazione Volontaria che, con l’ausilio degli operatori
dello Sportello Emersione e Sviluppo locale, si è costituita
il 25 Novembre 2005. Sabato 3 dicembre: Avvio della manifestazione, attraverso la tavola rotonda che avrà come tema “il torrone artigianale di Taurianova: una risorsa per lo sviluppo locale”. Interverranno: l’avvocato Rocco Biasi, Sindaco della Città e Presidente dell’Associazione, il dott. Franco Laratta, presidente della Commissione Regionale per l’Emersione del lavoro non regolare, l’Arch. Cosimo Cuomo, coordinatore del Progetto Emersione Calabria, l’avvocato Demetrio Battaglia, presidente provinciale Confartigianato, il dott. Enzo Pianelli, giornalista e capo ufficio stampa A.R.S.SA. della Calabria, il professore Andrea Sinigallia, Marketing Enogastronomico, il dott. Maurizio Pescari, giornalista del Corriere della Sera e moderatore dell’evento, e i produttori aderenti all’Associazione. Lunedì
5, martedì 6 e mercoledì
7 dicembre: “Corso di analisi
sensoriale del torrone artigianale di Taurianova”, il primo in
assoluto in Italia nel suo genere, a cura del prof. Andrea Giomo dell’Università
degli Studi di Ancona. Il corso sarà a numero chiuso (25 corsisti)
e prevede: la presentazione del torrone, quale risorsa economica di
Taurianova, con la sua storia, le sue tradizioni e i consumi; attività
di esercitazione nella valutazione sensoriale del torrone locale; attività
di valutazione e confronto delle diverse tipologie di torrone italiano;
viaggio nel mondo dell’abbinamento del torrone con i vini italiani. Giovedì
8 dicembre: La manifestazione si concluderà in Piazza
Italia, dove verrà allestito il “Villaggio del Torrone”.
Ai produttori aderenti all’Associazione verranno affidati degli
stand espositivi presso i quali i visitatori, dopo aver versato una
cifra simbolica che andrà interamente devoluta in beneficenza,
avranno la possibilità di assaggiare il meglio del torrone artigianale
di Taurianova e di usufruire di uno sconto del 10% presso le aziende
associate. Il villaggio sarà animato dagli Sbandieratori di Bisignano,
dal teatrino dei burattinai e da Radio Toring104, che trasmetterà
in diretta dalla Piazza. In tale occasione verranno premiati i migliori
disegni realizzati dagli studenti che parteciperanno al corso di degustazione
e verranno consegnati gli attestati ai partecipanti al corso di analisi
sensoriale. Petizione di Fare Verde per il vuoto a rendere nei contenitori alimentari per l’infanzia 29/11 “Da oggi è possibile sottoscrivere
l’ “appello per il vuoto a rendere per i prodotti per l’infanzia”
che Fare Verde spedirà nei prossimi giorni al Ministero della
Salute, al Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, al Ministero
dell’Ambiente, al Ministero delle attività Produttive e
a tutti i produttori di latte per l’infanzia (Nestlè, Milupa,
Plasmon Heinz Italia,Nutricia, Humana, Abbot etc.)”. Lo afferma
in una nota Il Presidente Provinciale FareVerde di Cosenza, Francesco
Pacienza. “Premesso che –afferma Pacienza-, per Fare Verde
l’allattamento naturale è sicuramente da preferirsi per
la salute del bambino in termini di miglioramento del sistema immunitario,
per combattere allergie, obesità e infezioni e molto altro ancora.
Fare Verde rileva come, nella vicenda del latte Nestlè e Milupa
per bambini contaminato da una sostanza chimica identificata come Isopropilthioxantone
(ITX), nonostante i comunicati stampa rassicuranti delle aziende coinvolte,
vi sono ancora molti i dubbi nei consumatori. Dubbi sulla sicurezza
della chimica alimentare. Dubbi sui controlli. Dubbi sull’irripetibilità
di nuove contaminazioni. Dubbi sui rischi per la salute. Fare verde: “Dopo la vicenda del latte Nestlè, preoccupazioni sui contenitori in Tetrabrick” 24/11
“Nella vicenda del latte Nestlè per bambini, contaminato
da una sostanza chimica, tutta l’attenzione dei media si è
concentrata sul latte e sull’incidente provocato dalla multinazionale
nota anche per i boicottaggi a causa delle sue politiche di vendita
aggressive nei paesi del terzo mondo e che, nella circostanza, ha utilizzato
un contenitore conosciuto per i suoi costi ridotti per confezionare
latte per bambini”. Eì quanto afferma in una dichiarazione
il Presidente Provinciale Fare Verde di Cosenza, Francesco Pacienza.
“Fare Verde – dichiara Pacienza- si chiede se tali problemi
non siano riscontrabili sulle confezioni di latte di altre aziende presenti
sul territorio calabrese con particolare attenzione alle varie Centrali
del Latte disseminate sul territorio regionale. C’è “la Calabria da gustare” al Metropolis 21/11
La manifestazione “Calabria da gustare” che si svolge presso
il centro Commerciale Metropolis dal 19 al novembre, rappresenta un’altra
occasione importante per valorizzare i prodotti artigianali della nostra
provincia. Il successo registrato da un’analoga iniziativa denominata
“Arti & Mestieri d’altri tempi” Mostra dell’artigianato
d’eccellenza della provincia di Cosenza, ha spinto questa amministrazione
provinciale a proseguire la collaborazione con il Centro Commerciale
Metropolis, ritenendo fondamentale in tale contesto di economia globalizzata
creare una forte sinergia tra pubblico e privato. Dal 12 a Santa Sofia d’Epiro “Percorso Enogastronomico” 10/11Si terrà dal 12 al 13 novembre a Santa
Sofia D’Epiro un “Percorso Enogastronomico”. Questo
il programma: Prodotti calabresi premiati all’Expo dei Sapori 07/11-(G.C.)- I prodotti della Locride non sono tutti
“targati” ‘ndrangheta. Il Mantonico della Locride
e' stato inserito tra i vini Top Hundred alla sesta edizione di Expo
dei sapori che si e' svolto in Lombardia. Il premio e' stato ritirato
da mons. Giancarlo Bregantini, vescovo della Diocesi di Locri-Gerace,
fondatore della Cooperativa Valle del Bonamico che produce questo antico
vino. Anche altri due prodotti calabresi hanno ottenuto un riconoscimento
nel corso della rassegna. Si tratta del prosciutto nero di Calabria
del Gal Kroton di Torre Melissa e l' amaro Melissa dei laboratori artigiani
Liquori di Longobardi (Cosenza). Un premio al vino prodotto dalla cooperativa di Mons. Bregantini, tra i migliori cento italiani 29/10 Sara' il vescovo di Locri-Gerace mons. Giancarlo
Maria Bregantini, presidente onorario della cooperativa ''Valle del
Bonamico'', a ritirare il prossimo 6 novembre, il premio assegnato ai
vini ''Terre d' Aspromonte'' nella categoria ''Top Hundred'' perche'
inseriti tra i 100 migliori vini prodotti in Italia scelti da Paolo
Massobrio e Marco Gatti. Il premio sara' consegnato a Milano in occasione
della edizione 2005 di ''Expo dei Sapori. ''La presenza del vescovo
Bregantini - si afferma in una nota della cooperativa - non ha valenza
commerciale ma vuole onorare la Calabria ed evidenzia la volonta' di
un territorio difficile come la Locride, ad investire sulle proprie
forze e capacita' per risollevarsi e riemergere. Il premio 'Top Hundred'
che verra' ritirato dal vescovo e presidente onorario - aggiunge la
nota - e' un riconoscimento da condividere con tutti i calabresi, con
la speranza e l' auspicio che esso trasmetta l' orgoglio nel cogliere
i frutti del proprio lavoro con un prodotto della Locride, con vini
calabresi. La Calabria in questo momento ha bisogno di alzare la testa
e guardare avanti con ottimismo. Tutti gli operatori commerciali, i
ristoratori, i produttori, gli agricoltori di questa terra devono dare
prova, proponendoli, che si possono avere prodotti tipici di qualita'
e competitivi per aprirsi alle nuove sfide che il mercato europeo propone''.
La coop Valle del Bonamico, impegnata da anni nelle produzione di lamponi
e piccoli frutti, ha deciso da alcuni anni di percorrere la strada della
produzione vitivinicola scegliendo un target che privilegia la qualita'
e l' eccellenza. L’Accademia del Peperoncino all’EuroChocolate di Perugia 15/10 Tre peperoncini giganti daranno il benvenuto
ai novecentomila visitatori attesi a Perugia per Eurochocolate. L'Accademia
Italiana del peperoncino che il patron Eugenio Guarducci ha coinvolto
nell'organizzazione di "Ottobre rosso" non si e' fatta sfuggire
l'occasione di promuovere la Calabria nella vetrina della grande festa
dedicata al cibo degli Dei. "Il peperoncino - ha detto il presidente
Enzo Monaco - a nome della Calabria dara' il benvenuto alle migliaia
di visitatori che arrivando a Perugia potranno anche apprezzare le leccornie
dolci e piccanti della nostra terra". Ma la presenza dell'Accademia
non si limitera' solo ai peperoncini giganti. Per le nove giornate perugine
e' stato preparato un programma ricco di eventi. Nella storica Rocca
Paolina e' stata allestita la mostra "Duecento volte capsicum"
curata da Massimo Biagi dell'Universita' di Pisa. Tutte le sere a partire
dalle ore 19, sempre nella rocca Paolina, saranno proiettati i dodici
film vincitori al "Piccante film festival" di Diamante. Nella
giornata di apertura presentazione di un numero speciale di Pic Mondopeperoncino,
la rivista ufficiale dell'Accademia con articoli e servizi dedicati
a Eurochocolate. Nello stand dell'annullo filatelico tre cartoline satiriche
dedicate al matrimonio fra cioccolato e peperoncino disegnate da Cristina
Fabris, Melanton e Passepartout reduci dai successi di "Vignette
sul ring" del Festival del peperoncino di Diamante. L'appuntamento
piu' importante mercoledi' 19 ottobre nell'aula magna dell'Universita'
di Perugia per il convegno "Cioccolato e peperoncino: Revolution
style" con relazioni del presidente dell'Accademia Enzo Monaco,
dei prof. Paolo Brunetti e Francescoi Tei dell'Universita' di Perugia
e Massimo Biagi dell'Universita' di Pisa, e con la partecipazione del
preside della facolta' di agraria Francesco Pennacchi e del sindaco
Renato Locchi. Sabato 22 la delegazione calabrese si trasferira' a Roma.
Ospite della trasmissione Rai Uno Mattina, "raccontera'" agli
italiani l'esperienza dolce e piccante di Perugia. Otto ristoranti calabresi, tra cui cinque in provincia, nel “Golosario 2006” 14/10 Sono otto i ristoranti calabresi inseriti, tra
i migliori 200 del Paese, nel ''Golosario 2006'' di Paolo Massobrio.
Si tratta de La Tavernetta di Camigliatello Silano, Locanda di Alia
di Castrovillari, Gaudio di Longobardi, De Gustibus di Palmi, Agriturismo
Le Carolee di Pianopoli, Pantagruel Vecchia Rende, Vino e Camino di
Trebisacce, Baylik di Reggio. La presenza calabrese, all' interno della
nuova edizione del volume presentato a Perugia, e' arricchita inoltre
da un contributo dell' attrice di origini calabresi, Vittoria Belvedere
che racconta il suo rapporto con il cibo e le sue passioni enogastronomiche.
Nella pubblicazione sono segnalati anche i vini Top Hundred 2005 della
Calabria: ''Imyr'' Val di Neto bianco 2004 dell' azienda agricola Dattilo
di Ceraudo e il ''Cannizzi'' 2003 (mantonico passito) della cooperativa
Valle del Bonamico. ''Se in Italia si mangia sempre meglio - ha sottolineato
Paolo Massobrio nella presentazione del nuovo volume - cio' e' dovuto
al legame con i prodotti del territorio: questa e' la vera, grande novita'
che conferma quanto in cucina la tradizione sia un' innovazione ben
riuscita. La vitalita' dei piccoli artigiani alimentari e della nuova
agricoltura italiana sta rafforzando l' identita' del gusto delle regioni
d' Italia''. L’Accademia del Peperoncino di Diamante aderisce al “Choco Day” 10/10 Trenta ristoranti ''piccanti'', da Udine a Pantelleria,
parteciperanno alla prima edizione del ''Choco day'' che il 12 ottobre
in tutta Italia promuove la cultura del cioccolato. Sono i ''locali
amici'' dell' Accademia Italiana del peperoncino che offriranno ai loro
clienti un piatto, un dessert o un liquore con cioccolato piccante.
Inoltre saranno depliant illustrativi sul cioccolato e sull' Accademia.
''A Diamante - e' scritto in un comunicato - oltre ai ristoranti piccanti
ci sara' la presentazione in anteprima della 'Palla di Eros' un gelato
con cioccolato e peperoncino creato per l' occasione dal 'Caffe' Nini''.
Da quest' anno infatti il 12 ottobre non sara' solo la data della scoperta
dell' America, ma anche un' occasione per celebrare e promuovere il
cioccolato puro ottenuto esclusivamente con burro e massa di cacao senza
grassi e oli vegetali aggiunti che ne sviliscono le proprieta'''. L'
Accademia del peperoncino e' stata fra le prime a sottoscrivere il manifesto
programmatico del ''Choco day'' voluto da Eurochocolate per promuovere
e diffondere la cultura del cioccolato. Un' iniziativa, prosegue la
nota, che conferma la collaborazione fra le due associazioni impegnate
nell' organizzazione di ''Ottobre rosso'' l' evento piccante in programma
a Perugia dal 15 al 23 Ottobre. Per questo evento l' Accademia organizzera'
una serie di ''iniziative piccanti'' e presentera' un numero speciale
della rivista ''Pic Mondopeperoncino'' dedicato alle manifestazioni
di Eurochocolate. Due vini calabresi, Imyr e Canizzi, tra i 100 migliori d’Italia 28/09 ''Imyr'' Val di Neto bianco 2004 dell' Azienda
Agricola Dattilo di Ceraudo e ''Cannizzi'' 2003 (mantonico passito)
della Cooperativa Valle Del Bonamico sono due tra i 100 migliori vini
d' Italia selezionati da Paolo Massobrio e Marco Gatti per i Top Hundred
2005 che saranno premiati da Expo Sapori, la fiera dei prodotti artigianali
di qualita' che si terra' a Milano dal 2 al 7 novembre. I riconoscimenti,
spiegano i due curatori dell' iniziativa, rappresentano un' affermazione
per il territorio calabrese. ''Il premio Top Hundred - afferma Massobrio,
presidente del Club Papillon - viene conferito a quei vini che sanno
darci emozioni che si bevono, che sono attuali per il mercato. Per un
lustro - sottolinea Gatti - non premiamo i vini degli anni precedenti.
Una scelta per dimostrare che nell' Italia del vino non esistono solo
classifiche eternamente cristallizzate, ma c' e' una vitalita' incredibile
e che il famoso rapporto qualita'-prezzo forse si e' spostato''. La Calabria vince il festival delle zuppe di pesce 19/09 Grazie ad una zuppa senza spine la Calabria,
con un ristorante di Cropani Marina, 'Da Tonino', ha vinto il Festival
nazionale del brodetto e delle zuppe di pesce che si e' svolto a Fano,
battendo in volata i cuochi della cittadina marchigiana. La grande Festa
della cucina di mare, a conclusione della manifestazione, e' slittata
alle giornate di oggi e domani a causa del maltempo. Tradizione e innovazione,
creativita' e cura dei dettagli sono le caratteristiche che hanno decretato
la vittoria della zuppa 'U Quoddaro', firmata da Antonio Abbruzzino
e Antonio Esposito, del ristorante calabrese in provincia di Catanzaro.
Il piatto si e' aggiudicato la finalissima con 807 voti contro i 612
ottenuti dal brodetto fanese, preparato da Marco Veglio' e Enrico Ragnetti
del 'Galeone'. Entrambe le ricette sono state comunque molto apprezzate
sia dalla giuria popolare sia da quella tecnica, rappresentative di
tutta l' Italia dei buongustai. Tra i giurati, a garantire l' imparzialita'
del voto, gli Accademici della Cucina italiana e 12 giornalisti di testate
nazionali e regionali. Molto soddisfatto il cuoco vincitore Antonio
Abbruzzino: ''La mia vittoria contro la squadra di casa dimostra la
trasparenza di questa manifestazione'', ha detto. Completamente deliscata
e arricchita di accorgimenti estetici come il fagottino di triglie ripieno
con patate legato da erba cipollina o il filetto di merluzzo arrotolato
a formare una piccola rosa, la zuppa calabra associa agli ingredienti
della tradizione alcuni spunti innovativi. ''Eliminando le spine - spiega
Abbruzzino - e rendendo l' insieme piu' armonioso esteticamente abbiamo
voluto promuovere il consumo di questo piatto della tradizione altrimenti
poco richiesto nei ristoranti''. Grande successo per il Peperoncino Festival di Diamante: oltre centomila presenze in cinque giorni 12/09 Oltre centomila presenze in cinque giorni; centocinquanta stand con prodotti tipici; ottomila litri di birra venduti; tutto esaurito negli alberghi di Diamante e della riviera dei cedri: sono cifre record, secondo l' Accademia del peperoncino, quelle che hanno caratterizzato il Peperoncino Festival, che ha chiuso i battenti ieri a mezzanotte. ''Il piu' importante evento turistico della Provincia di Cosenza e di tutta la Calabria'' ha detto, secondo quanto riferito in un comunicato, il presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio. A lui hanno fatto eco l' assessore regionale al Turismo, Beniamino Donnici, che dopo aver visitato gli stand si e' complimentato con gli organizzatori, e l' assessore regionale all' Agricoltura, Mario Pirillo, che ha sottolineato il lavoro svolto dall' Accademia per valorizzare il peperoncino ''che e' senza dubbio il piu' rappresentativo dei prodotti tipici calabresi''. Soddisfatti gli Amministratori comunali di Diamante con il sindaco Ernesto Caselli che ha ringraziato il presidente dell' Accademia, Enzo Monaco, per aver regalato al paese ''un altro pezzo di agosto che ha concretamente allungato la stagione turistica''. Piu' soddisfatti di tutti i centotrenta standisti che hanno partecipato alla mostra-mercato ''Mangiare Mediterraneo'' e gli operatori turistici di Diamante che a loro dire sono riusciti a ''riequilibrare con gli incassi delle cinque giornate una stagione che a luglio ed agosto ha lasciato l' amaro in bocca''. ''L' attenzione dei media intanto - e' scritto in una nota degli organizzatori - e' tutta focalizzata sui due mangiatori di peperoncino che hanno conquistato i titoli nazionali: Maurizio Ciocca di Cividale d' Udine e Cristina Radulescu residente a Pavia che hanno divorato rispettivamente 555 e 540 grammi di spezia infuocata. Per loro due fioccano gli inviti da parte delle emittenti televisive regionali nazionali li vogliono in studio nelle loro trasmissioni. A partire da Raiuno che mandera' in onda le fasi salienti della gara nella trasmissione 'Festa italiana'''. Intanto l' interesse per la gara varca i confini nazionali. Dalla Germania e dalla Svezia e' arrivata la richiesta di allargare la manifestazione all' Europa per un campionato europeo di mangiatori di peperoncino. A Diamante la gara dei mangiatori di peperoncino 09/09 Sabato 10 al Festival in corso a Diamante si
svolgera' la finale nazionale del Campionato italiano mangiatori di
peperoncino. I record da battere sono quelli di Vincenzo Maiolino di
Udine e Antonietta Carriera di Campobasso, i campioni in carica che
l'anno scorso hanno mangiato 729 e 450 grammi della rossa spezia. La
gara sara' ripresa da Rai due che la mandera' in onda giovedi' prossimo
nella trasmissione ''La Vita in diretta''. E' annunciata la presenza
della televisione Coreana e di molti inviati di testate nazionali. Come
sempre presentera' Gianni Pellegrino, l'attore calabrese da sempre presente
al festival e ''personaggio-simbolo'' della manifestazione. E' prevista
grandissima affluenza di pubblico e gli organizzatori per consentire
a tutti di godere lo spettacolo, hanno installato nella Piazza Municipio
e sul Lungomare due megaschermi che trasmetteranno in diretta l'intera
manifestazione. La giornata di ieri del Festival del Peperoncino si
e' aperta col convegno ''Pro e contro gli OGM'' al quale hanno partecipato
il Prof. Amedeo Alpi dell'Universita' di Pisa, il Dott. Giovanni Perri,
presidente regionale agronomi e forestali e il dott. Francesco Biondi,
preside dell'Istituto Salvemini di Cosenza. Enzo Monaco e Marsio Blaiotta
hanno poi presentato il disciplinare del ''peperoncino IGP di Calabria''.
Ha concluso i lavori l' assessore regionale all' agricoltura Mario Pirillo
che ha sottolineato l' importanza della coltivazione del ''diavolillo''
e l' impegno della Regione per valorizzare sempre di piu' questa tipica
risorsa calabrese. Nella seconda parte della serata Enzo Monaco e l'Architetto
Eugenio Guarducci hanno presentato ''Ottobre rosso'' l'evento nato dalla
collaborazione fra l'Accademia Italiana del peperoncino ed Eurochocolate
che sara' di scena a Perugia nel prossimo Ottobre. La finale nazionale
del Campionato italiano mangiatori di peperoncino andra' in onda, secondo
quanto e' stato riferito successivamente, su Rai Uno nel corso della
trasmissione 'Festa Italiana'. Successo delle prime due giornate del Peperoncino festival 08/09 Le prime due giornate del Festival del Peperoncino,
dedicate ai fagioli ed ai tartufi, hanno registrato un grande successo.
Lo si e' appreso da una nota dell'Accademia del Peperoncino che ha organizzato
la manifestazione di Diamante. I fagioli gemellati col peperoncino sono
stati grandi protagonisti con mostre e degustazioni, soprattutto con
le relazioni del prof. Bruno Amantea dell' Universita' di Catanzaro
e della prof.ssa Simonetta Fascetti dell' Universita' della Basilicata.
Il convegno sui tartufi e le degustazioni di piatti col tartufo piccante
hanno concluso il convegno sulla valorizzazione delle tartufaie del
Pollino del quale si e' occupato la relazione del prof. Felice Spingola
direttore del Centro Studi Pan. ''Un' altra grande sfida piccante -
ha sottolineato Spingola - che l'Accademia fa sua per valorizzare una
risorsa al momento del tutto ignorata''. Molta gente ha invaso gli stand,
ha degustato le specialita' presentate dalle aziende per la mostra mercato
''Mangiare Mediterraneo'' apprezzando soprattutto le sette mostre allestite
nell'area festival. Hanno lasciato col fiato sospeso le creazioni piccanti
di Gerardo Sacco, l'orafo crotonese che ha creato gioielli anche per
Liz Taylor. Mentre i disegni del ''Kamasutra'' hanno suscitato maliziosi
sorrisi. Novita' assoluta della manifestazione e' stato comunque il
''Piccante Film Festival'' che ha portato il cinema in mezzo alla gente
con due megaschermi che proiettano in continuazione i dodici film premiati
dalla giuria. Fra una degustazione e l' altra i visitatori possono votare
e scegliere cosi' il loro cortometraggio preferito. Ogni ''corto'' dura
massimo tre minuti e la gente si lascia coinvolgere volentieri. Per
stasera, oltre alla kermesse gastronomica che coinvolge tutto il paese,
c'e' la rassegna del teatro di strada per le vie del centro storico
e due convegni in piazzetta S. Biagio. Uno sugli Ogm con le conclusioni
dell' Assessore regionale Mario Pirillo e la presentazione di ''Ottobre
Rosso'' l' evento piccante di Eurochocolate per il quale interverra'
da Perugia il patron Eugenio Guarducci. Anteprima di Eurochocolate ad “Ottobre rosso” a Diamante 29/08 Anteprima in Calabria per 'Ottobre rosso', la
sezione speciale di Eurochocolate dedicata a cioccolato e peperoncino.
Sara' infatti ospite a Diamante del Piccante film festival organizzato
dall'Accademia italiana del peperoncino dove sara' allestita una sezione
speciale dedicata ai due alimenti. Secondo gli organizzatori di Eurochocolate
(in programma dal 15 al 23 ottobre) le ultime tendenze, infatti, parlano
chiaro: il binomio tra cioccolata e peperoncino e' destinato a sfondare
e sono sempre di piu' le aziende italiane a lanciarsi in questa avventura.
Nella rassegna calabrese, che si terra' dal 7 all'11 settembre, saranno
proposti decine di corti d'autore provenienti da tutto il mondo con
al centro il tema ''piccante'' inteso in senso gastronomico, figurato
e metaforico. Al vincitore, il presidente di Eurochocolate, Eugenio
Guarducci, consegnera' una targa speciale firmata Ottobre rosso. Sempre
a Diamante, al tema dolce-piccante sara' dedicato anche un incontro
con i giornalisti, il 9 settembre, durante il quale sara' presentata
la prossima edizione di Eurochocolate e lo speciale spazio dedicato
al ''capsicum''. Sara' quindi il Piccante film festival a sbarcare a
Perugia, grazie alla collaborazione tra la kermesse italiana del cioccolato
e l'Accademia italiana del peperoncino. Il peperoncino, infatti, sara'
il protagonista dell'area ''piu' esplosiva'' di tutta la manifestazione
e si sposera' con la cioccolata nelle dolci tavolette, nei liquori,
e poi ancora nelle praline, nelle torte e nelle creme spalmabili delle
piu' importanti aziende artigianali e non del panorama italiano. Sara'
inoltre anche oggetto di un approfondimento scientifico, dal titolo
''Cioccolato & peperoncino revolution style'', al quale parteciperanno
i maggiori esperti del settore. Il convegno si terra' il 19 ottobre
presso il bellissimo chiostro della chiesa di San Pietro, sede della
facolta' di agraria. E ad Ottobre Rosso ci sara' anche un momento per
imparare l'arte culinaria che fa del binomio peperoncino-cioccolato
un trionfo del gusto, grazie alla presenza della prestigiosa Kenwood
Chef School, che mostrera' ai visitatori come sbizzarrirsi tra i fornelli.
Sabato 23 convegno su “Alimentazione e salute” ad Amantea, promosso dall’assessorato regionale all’Agricoltura 19/07 Si terrà sabato 23 luglio 2005, con inizio
alle ore 9.30, presso l’Hotel Village “La Principessa”
di Amantea, un Convegno sul tema “Alimentazione e Salute”.
Domenica a Frascineto gli esami del primo corso di sommellier Fisar 24/06 Si svolgeranno domenica prossima, a Frascineto,
gli esami del corso di primo livello di sommelier Fisar, alla presenza
del responsabile della Federazione italiana sommelier albergatori e
ristoratori, Antonio Zaffina, competente per il Sud Italia, e del delegato
provinciale di Cosenza, Franco Pingitore. I diplomi, invece, saranno
consegnati il 2 luglio, nella sala convegni del centro visite del Parco,
sempre nel centro arberesh, in occasione della cerimonia di consegna
del premio del primo concorso letterario ''Il gusto del territorio''.
Il corso di primo livello e' stato organizzato dalla Fisar provinciale
ed e' stato seguito da 18 aspiranti sommelier che ne hanno riconosciuto
l' importanza e la valenza per chi vuole avvicinarsi a tale tipo di
comparto. ''Le lezioni - ha sostenuto Pingitore - tenute da specialisti
provenienti da piu' regioni hanno spaziato sulle varie tematiche, legate
alla produzione, tra tecniche e metodiche, e su come indirizzare l'
ospite a scegliere a tavola. A disposizione per l' occasione i vini
piu' importanti del Paese per essere sapientemente abbinati coi i piatti
tipici della tradizione mediterranea. L' iniziativa continuera' e sara'
rinnovata grazie anche alle tante sollecitazioni provenienti dal mondo
vinicolo''. Legapesca promuove le ghiottonerie marine italiane. In Calabria, su tutte, la rosamarina. 04/06 Promuovere lo sviluppo della pesca equivale anche
a valorizzare le tradizioni alimentari del settore, come a dire che
se non c'e' domanda non c'e' neanche offerta. Deve essere partita da
questo presupposto la Lega Pesca che con il Consorzio del Mediterraneo
ha dato alle stampe un prezioso volumetto per gli appassionati delle
ghiottonerie marine, una guida alle produzioni artigianali locali oggi
piu' che mai a rischio di estinzione per la pressione esercitata dalla
grande trasformazione industriale. Produzioni che viceversa possono
in prospettiva rappresentare un vero e proprio volano di sviluppo per
le economie costiere locali. Qualche esempio? La Bottarga di Muggine
Oro di Cabras, le Acciughe salate di Cetara, il Cuore di Tonno di Erice,
la Bottarga di Tonno di Favignana, il Tonno rosso sott'olio del Mediterraneo
e via di seguito scorrendo lungo tutte le coste e le tradizioni italiane.
Tutte queste rarita' e prelibatezze sono da oggi segnalate e descritte,
con diversi suggerimenti gastronomici nel volumetto "Le tradizioni
del mare - Storia, tecniche e lavorazione e cultura gastronomica dei
prodotti tradizionali ittici delle regioni meridionali italiane"
che offre anche preziose indicazioni su dove acquistare questi prodotti.
"Vogliamo presentare il variegato mondo della gastronomia dei pesci,
dei crostacei e dei molluschi, scrive nella prefazione Ettore Iani'
presidente di Lega Pesca, per far percepire una differenza tra i prodotti
ittici del mercato globale e quelli del nostro mercato. Tutto cio' anche
attraverso questa pubblicazione che raccoglie e da' risalto alle produzioni
ittiche tipiche e tradizionali del nostro mezzogiorno, dove la pesca
rappresenta una realta' socio-economica e culturale importante e che
va' fatta conoscere anche nelle sue specificita' gastronomiche. La valorizzazione
culinaria delle produzioni ittiche potra' avere un effetto secondario
non irrilevante: la diffusione delle conoscenze legate alla cultura
ed alla tradizione della pesca e dell'alimentazione italiana ad un pubblico
sempre piu' ampio. Abbiamo scelto solo alcune delle piu' tradizionali
specialita' marinare delle regioni meridionali, per la cui difesa e
valorizzazione si propone innanzitutto il sostegno di apposite politiche
di marchio. Uno strumento per dare valore aggiunto alle produzioni e
per offrire ai consumatori piena garanzia di riconoscibilita' e di sicurezza
alimentare". -Ecco dunque che dalla Calabria si riscoprono le aguglie
fritte, la bottarga di tonno, le frittelle di neonata, il pesce stocco
alla ghiotta, la rosamarina (Mustica, Novellame, Caviale dei poveri).
Dalla Campania la tradizione delle alici di Menaica, l'arte della colatura
di alici di Cetara, i calamaretti alla napoletana, i cecenielli fritti,
la spigola all'acqua pazza, l'anguilla del pescatore. E che dire della
Puglia? con le anguille di Lesina, le anguille "arraganate",
i cognotti, le cozze ripiene, le sarde in tortiera, la scapece gallipolina.
Parlare di Sardegna e' parlare di Aragosta, di bottarga di muggine,
di buridda alla cagliaritana, di merca di muggine, del mosciame di tonno
ma anche di Panada de anguidda e di pisci a scabbecciu. Infine la Sicilia
non e' da meno con le alici all'agrodolce, il cous cous di pesce, il
cuore di tonno, il lattume, le sarde a beccafico, lo spada alla messinese,
lo stoccafisso alla messinese, e il tonno alla siciliana. "Gli
scaffali delle librerie italiane, da qualche anno - afferma dal canto
suo Agostino Bagnato presidente del Consorzio Mediterraneo - sono pieni
di libri di cucina, ricettari, modi di preparare il cibo riferiti alle
varie epoche storiche. Si tratta di una moda che nasce tuttavia da una
esigenza profonda d'identita' culturale e di distintivita' individuale.
La gastronomia e' diventata oggetto di analisi e di approfondimento
culturale a piu' livelli. Da qui l'abusato binomio saperi&sapori,
non sempre onorato da adeguati studi, sapienti ricerche, finalizzate
indagini. Non soltanto sagre e feste locali, ma anche ristoranti rinomati
e cuochi illustri si cimentano con la tradizione enogastronomia legata
al pesce, nei luoghi di mare e nelle grandi metropoli, con risultati
positivi sul piano dell'immagine, anche se occorrerebbe maggiore rigore
documentale nell'organizzazione degli eventi. In questi ultimi anni
anche l'industria ittica di trasformazione ha cercato di recuperare
la sapienza artigianale di un tempo. Non soltanto i prodotti della lavorazione
del tonno stanno riscuotendo l'interesse dei consumatori, ma anche le
produzioni della pesca nelle acque dolci mediante affumicamento, salagione
ed essiccazione, stanno richiamando la crescente attenzione del pubblico,
impegnando i pescatori e le maestranze da un lato e i ricercatori dall'altro
a garantire qualita' sempre piu' elevate". "Alcuni prodotti
tipici italiani, strettamente legati a determinati territori e a piatti
territoriali, stanno vivendo, osserva Alberto Clementelli, presidente
Consorzio Cisa, un forte successo con un aumento della domanda e, vista
la limitata possibilita' di offerta, ottengono un buon livello di prezzo
e un adeguato valore aggiunto. Questo successo dei prodotti tipici e'
dovuto al forte legame tra prodotto e storia del territorio, che porta
il consumatore a riconoscere non solo quel gusto e quel sapore irresistibile,
ma anche le sensazioni, le immagini e i ricordi della sua permanenza
in quel particolare luogo. Quanto volte vi sara' capitato di vedere
gli amici delle vacanze e provare a ricreare l'atmosfera estiva attraverso
piatti tipici assaggiati nei luoghi di vacanza? Questo sistema fa si
che i nostri prodotti tipici siano, piu' o meno inconsciamente, promossi
e pubblicizzati dai turisti stessi, che li portano nelle proprie case
e li regalano a parenti e amici. Quando si compra un prodotto tipico
si cerca un alimento, ma anche un territorio e la sua immagine. Ed e'
questo che non lo rende paragonabile al prodotto industriale. Il 40% degli italiani utilizza il gelato come sostituto del pranzo 02/06 Il 40% degli italiani utilizza il gelato come
sostitutivo del pasto principale. Avviene soprattutto tra quelli residenti
al Nord, che lo sceglie ormai in tutti i 12 mesi dell'anno. Queste,
ma anche tante altre, le novita' contenute in un sondaggio realizzato
dalla Confartigianato su un campione di 800 gelaterie artigianali italiane.
In termini generali, registra lo studio, aumenta sempre di piu' il gradimento
dei nostri connazionali per il gelato Doc. Quindi, se per il 40% degli
italiani esso sostituisce il pranzo principale, per il restante 60%
il gelato rimane un elemento di gratificazione, gustato soprattutto
nel primo pomeriggio e anche a cena. Magari, come accennato, a casa,
come conferma l'aumento del 20% delle vendite in vaschette da asporto
registrato nel corso dell'ultimo anno. Per quanto riguarda poi i gusti,
l'osservatorio privilegiato delle gelaterie artigianali decreta senza
ombra di dubbio un ritorno deciso ai gusti semplici: su tutti i classici
crema e cioccolato, che hanno la meglio sulle miscele piu' o meno ardite
realizzate negli anni scorsi dai cucchiai dei nostri mastri gelatai.
Ma c'e' di piu': il gelato artigianale, visto che si consuma in preferenza
d'estate, sa rispondere adeguatamente anche alle esigenze dei piu' attenti
alla linea con versioni ipocaloriche ad hoc, o per chi invece deve fare
i conti con intolleranze alimentari. Sul tasso di gradimento da parte
dei consumatori italiani parlano chiaro i numeri: le gelaterie artigianali
dal 2001 al 2004 sono aumentate di circa il 3% l'anno, arrivando a contare,
al 31 dicembre 2004, 32.419 esercizi e 82.716 addetti. Un complesso
produttivo che realizza il 56% della produzione nazionale. A livello
territoriale il gradino piu' alto tra le regioni con maggior numero
di gelaterie e' occupato dalla Lombardia (con 5.389 unita'), seguita
dal Veneto (3.182) e dall'Emilia Romagna (2.993). Fanalino di coda il
Molise, con 167 gelaterie. Quella del gelato artigianale italiano -
di cui nell'ultimo anno ne sono state consumate 332 mila tonnellate,
circa 12 kg pro capite - e' una ricetta semplice e, assicurano gli addetti
ai lavori, ''genuina'': soltanto latte, uova, zucchero e frutta. Rigorosamente
freschi, senza conservanti ed additivi artificiali, lavorati secondo
le tecniche tradizionali senza insufflazione d'aria. Nel frattempo,
ormai da anni la Confartigianato ha chiesto all'Unione europea di operare
per rendere riconoscibile, rispetto ai prodotti industriali, il gelato
artigianale italiano, riconoscendo in primis il marchio europeo 'Stg'
(Specialita' tradizionale garantita). Tutto cio', ricorda l'organizzazione,
per difenderlo dai numerosi tentativi d'imitazione e dalla contaminazione
di sostanze a rischio (in particolare dalla presenza di Ogm). A questo
scopo, viene ricordato, la Confartigianato ha gia' presentato al Ministero
delle Politiche Agricole il 'disciplinare di produzione' del gelato
artigianale. Vale a dire, una sorta di 'codice', comprensivo di ingredienti
e metodo di lavorazione, utilizzato tra l'altro anche da enti di certificazione
che con una certa periodicita' effettuano controlli di qualita' nelle
gelaterie artigianali italiane. Ecco di seguito una tabella relativa
alla distribuzione regionale delle gelaterie artigianali:
Inaugurata ad Alessandria una delegazione dell’Accademia del Peperoncino 16/05 E' stata inaugurata ad Alessandria la delegazione
dell' Accademia italiana del peperoncino. Enzo Monaco, ha eletto, nel
corso di una cerimonia di inagurazione della delegazione, Mario Cuzzetto
come delegato accademico perche' assieme a Vittorio Todarello, Miki
Iacino e Giuseppe De Cicco, tutti grimaldesi, sono stati i piu' convinti
promotori dell' iniziativa. ''Durante l' incontro - e' scritto in un
comunicato dell' Accademia - avvenuto alla presenza di Enzo Monaco,
del prof. Bruno Amantea, calabrese doc di Grimaldi e l' assessore provinciale
di Alessandria, Massimo Barbadoro, si e' varata l' idea di organizzare
per la fine di settembre una manifestazione chiamata 'Peperoncino nei
castelli' e che avra' luogo ad Alessandria''. ''Dopo il convegno di
presentazione - conclude la nota - la serata si e' conclusa con uno
spettacolo musicale nel corso del quale si e' esibito per la prima volta
il gruppo folk 'Santa Lucerna' chiamato cosi' dal nome di una localita'
di Grimaldi'' Pasta a basso contenuto calorico presentata al convegno di Assindustria “Mangiare bene per vivere in salute” 06/05 “Creare un alimento che potesse avere gli
effetti positivi della soia senza modificare le nostre abitudini alimentari”.
Questa la straordinaria intuizione che ha portato allo sviluppo della
pasta Aliveris, una pasta di semola di grano duro arricchita di germe
di soia, a cui hanno fornito un contributo scientifico fondamentale
il Professor Antonio Morelli, Direttore della Clinica di Gastroenterologia
ed Epatologia dell’Università degli Studi di Perugina,
il Professor Kenneth Setchell, Direttore del Clinical Mass Spectrometry
Lab Cincinnati Children’s Hospital Medical Center, Ohio, USA e
il Prof. Carlo Clerici, docente di Gastroenterologia ed Epatologia del
Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale dell’Università
di Perugina. I tre scienziati hanno presentato i risultati delle sperimentazioni
cliniche da loro condotte nel corso del convegno “Mangiare bene
per vivere in salute” svoltosi il 6 maggio presso l’Assindustria
di Cosenza. Il risultato di anni di ricerca: una pasta di gusto tradizionale,
di alto valore gastronomico, che unisce alla migliore semola di grano
duro un estratto naturale di germe di soia, ricco di isoflavoni, sostanze
naturali antiossidanti che aiutano a contrastare l'insorgenza e l'evoluzione
di molte malattie diffuse nei paesi Occidentali. I lavori sono stati
aperti dal Presidente di Assindustria Cosenza, Raffaele De Rango, e
dal Presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri
della Provincia di Cosenza, Eugenio Corcioni. Nel suo intervento il
Professor Morelli ha sottolineato come i risultati della sperimentazione
della pasta Aliveris sull’uomo, per valutarne gli effetti sull’apparato
cardiovascolare, abbiano fornito risultati strabilianti. “ Nelle
persone con ipercolesterolomia – ha sostenuto il Professor Morelli
– che hanno mangiato, per quattro settimane, 80 grammi di pasta
al germe di soia si sono registrati, dopo un mese, una riduzione del
6,5% del colesterolo cosiddetto cattivo, del 20% dello stress ossidativi,
del livello di infiammazione di circa il 50%, un aumento del 37% dell’elasticità
vascolare e quindi una complessiva considerevole riduzione del rischio
di malattie vascolari.” Questo tipo di pasta è risultata
inoltre più digeribile, occorrendo un tempo di svuotamento gastrico
inferiore del 27% rispetto alla pasta tradizionale. Un calabrese tra i vincitori del trofeo gastronomico di Alassio 14/04 Il calabrese Emanuele Natale ed il siciliano
Vincenzo Naselli sono i vincitori della seconda edizione del Trofeo
gastronomico intitolato alla memoria di Claudio Ventimiglia, che fu
per oltre venti anni preside dell' istituto alberghiero di Alassio.
Natale, dell' IPSAR di Vibo Valenza, e' risultato il migliore nella
prova professionale ''L'arte del trinciare - I colori della Riviera
delle Palme'', mentre Naselli, dell'Istituto Mandralisca di Cefalu',
ha vinto la prova di enologia. La prima gara si e' svolta presso la
Biblioteca civica ''Deaglio'' di Alassio, la seconda e' stata disputata
nei locali della Sala Multiplex fra Albenga e Cisano sul Neva. Ad organizzare
la kermesse culturale e gastronomica e' stato l'Istituto Secondario
Superiore alassino per ricordare la figura di Ventimiglia che oltre
ad essere stato preside della scuola alberghiera di Alassio per molti
anni si impegno' anche per l'istituzione nel ponente savonese di una
universita' alberghiera e del turismo. Alla manifestazione hanno aderito
una decina di istituti alberghieri provenienti da tutta Italia. Secondo Coldiretti 8 italiani su 10 passeranno la Pasqua a casa con piatti tradizionali 26/03 Otto italiani su dieci trascorreranno il giorno
di Pasqua a casa con parenti e amici portando in tavola i sapori tipici
della tradizione che non riguardano solo uova di cioccolato e colombe
ma soprattutto tanti piatti tipici regionali che si tramandano da generazioni.
E' quanto stima la Coldiretti, in riferimento alle notizie divulgate
sugli italiani in viaggio e su quelli al ristorante, nel sottolineare
che, anche a causa delle previsioni di maltempo, sono in molti a puntare
sulla pasquetta per la classica gita fuori porta. Ed e' proprio tra
molte mura domestiche che, sottolinea in una nota la Coldiretti, si
svolge il tradizionale rito della preparazione e del consumo di specialita'
alimentari caratteristiche della Pasqua e destinate spesso a rimanere
solo un piacevole ricordo per tutto il restante periodo dell'anno. Specialita'
che, continua la Coldiretti, hanno come ingrediente principale nella
maggior parte dei casi i 380 milioni di uova che si prevede gli italiani
mangeranno, direttamente soprattutto sode a colazione o attraverso dolci,
creme e paste a pranzo. E se complessivamente il pranzo di pasqua degli
italiani costera' intorno al miliardo e mezzo di euro, la spesa al ristorante
e' stimata in media pari a circa 40 euro per persona mentre in famiglia
e' possibile risparmiare piu' della meta', a seconda del tipo di menu',
anche attraverso la preparazione casalinga dei piatti tradizionali che,
sostiene la Coldiretti, e' una attivita' tornata ad essere gratificante
per uomini e donne. Nel Lazio la tradizione vuole che si mangi per colazione
la Corallina, salame tipico pasquale accompagnata dalla pizza al formaggio,
nelle Marche si gusta la Crescia di Pasqua insieme alle uova sode. Per
pranzo, invece, in Molise e' d'obbligo l'insalata buona Pasqua con fagiolini,
uova sode, pomodori e frutta e per la Toscana la minestra con brodo
di gallina e uovo sodo benedetto. Come secondi non puo' mancare in Puglia
il Cutturidd, agnello cotto nel brodo con le erbe tipiche delle Murge
e in Trentino le polpettine pasquali con macinato di agnello, prezzemolo,
rosmarino, scalogno, sale e pepe. Come dolce impossibile rinunciare
in Campania alla squisita Pastiera napoletana e in Abruzzo ai Fiadoni,
calzoni al forno ripieni di formaggio di pecora. Ecco la mappa delle
principali specialita' alimentari regionali preparate in occasione della
Pasqua: La cucina calabrese di scena a Udine, Iniziativa di Assindustria Cosenza 25/03 “La cucina calabrese ed i vini del Friuli”
sono andati in scena nei giorni scorsi ad Udine, in occasione della
conviviale della delegazione friulana dell’Accademia italiana
del peperoncino, sotto la regia del Consorzio Assapori, il Consorzio
di Qualità della Ristorazione Calabrese, promosso dall’Associazione
degli Industriali della Provincia di Cosenza. Iniziativa della Regione: Certificazione dei ristoranti tipici calabresi con un marchio 23/03 La Calabria sara' presto la prima regione che, ragionando in un' ottica di filiera, valorizzera', con il supporto della rete agricola, le tipicita' regionali nei ristoranti che esporranno il marchio della ''cucina calabrese''. ''L' iniziativa, realizzata per la prima volta su scala regionale - riferisce una nota della Regione - prevede la certificazione di quaranta locali che garantiranno il rispetto della tradizione alimentare calabrese. Il progetto 'Ristorante tipico', gia' attivo in alcune citta' italiane su iniziativa della Fipe-Confcommercio, si realizzera' in Calabria grazie ad un accordo siglato tra l' assessorato regionale all' Agricoltura e la Confagricoltura. E' stato cosi' costituito il 'Comitato della ristorazione tipica della cucina calabrese' che ha gia' esaminato il 'disciplinare' preliminare per la certificazione dei ristoranti e il piano operativo. Nel Comitato sono rappresentati gli enti promotori e i ristoratori tra i quali, per il riconosciuto impegno a sostegno della cucina calabrese, Pino Costantino, titolare dell' 'Arco Vecchio' di Cosenza; Natale Crucitti, titolare del ristorante 'La botte piena...' di Reggio Calabria, e Mimmo Stillo, titolare de 'La Brace' di Catanzaro Lido. Entro il prossimo mese di aprile saranno esaminate le richieste di adesione dei ristoranti che otterranno la certificazione prevista. I requisiti riguardano, in particolare, i piatti tipici, i prodotti utilizzati, il menu', compresa la carta dei vini e delle acque, e l' accoglienza''. ''In Calabria - prosegue la nota - saranno certificati, in una prima fase, almeno sei ristoranti in ogni provincia calabrese e alcuni locali nel resto d' Italia, inizialmente a Roma e Milano''. ''La Calabria - ha detto l' assessore regionale all' Agricoltura, Giovanni Dima, tra i promotori dell' iniziativa - potra' in tal modo ulteriormente valorizzare i prodotti che sono legati alle specificita' del territorio. Sono stati censiti 271 prodotti in grado di far emergere le straordinarie potenzialita' legate alla storia e alle tradizioni di questa terra. In questo senso il progetto 'Ristorante tipico', proprio perche' ragiona in quella ottica di filiera che da tempo andiamo sostenendo, consentira' di coniugare ancor piu' la qualita' alla promozione del 'marchio Calabria'''. Lo chef Abruzzino promuove la Calabria a Salisburgo 15/03 Un grande chef, Antonio Abbruzzino, valorizzato
anche da iniziative promosse dal GAL ''Valle del Crocchio'', e' in questi
giorni a Salisburgo. Lo chef calabrese, delegato fiduciario dell'Associazione
Professionale Cuochi Italiani per Catanzaro e provincia, restera' in
Austria fino a domani per l'esposizione internazionale d'arte culinaria
Ikka. Ad ottobre il maestro sara' a Mosca, a novembre in Lussemburgo
per l'Expogast coppa del mondo.Non ancora smaltita la stanchezza della
Turchia, dove si e' recato nel febbraio scorso, e' gia' pronto per le
nuove importanti competizioni internazionali. ''La voglia di confrontarmi
con colleghi di tutto il mondo - dice Abbruzzino - mi esalta e mi affascina,
sono pronto a dare il meglio di me ma soprattutto a fare conoscere la
nostra cultura gastronomica e i nostri preziosi prodotti della ormai
famosa e da tutti consigliata cucina mediterranea''.Esponente di primo
piano del Team Italia dell'Associazione Professionale Cuochi Italiani,
ha partecipato al Festival Internazionale della gastronomia a Istanbul,
dal 23 al 27 febbraio 2005. Per i cuochi Italiani sul podio, sensazionale
l'affermazione del Team: 5 medaglie d'oro; 3 d'argento; 9 di bronzo
e 2 meriti. Sullo sfondo di minareti e moschee, si e' svolta la kermesse
gastronomica di alto livello professionale, con la partecipazione di
diversi stati europei e mondiali, tra i quali Germania, Irlanda, Malta,
Tunisia, Bielorussia, Azerbaijan, Urss, Grecia, Croazia, Cipro. Il team
Italia dell'associazione Professionale Cuochi Italiani, come nella prima
edizione, anche quest'anno e' salita sul podio nell'importante passerella
culinaria di stile e tendenze, conosciuta per il suo primato nel promuovere
e favorire le tradizioni del mondo della gastronomia e della cucina
artistica. Istanbul, teatro della competizione internazionale, cuore
pulsante della ''cinque giorni'' che ha abbracciato e coinvolto cuochi,
giornalisti e personalita' del settore.Un medagliere da sogno per l'Associazione
Professionale Cuochi Italiani che ha rappresentato i colori nazionali
con una squadra di professionisti: Team Manager Sonia Re (Milano), presidente
di squadra Ugo D'Orso (Napoli). Chef di cucina: Antonio Abbruzzino (di
Andali, Catanzaro) che ha conquistato 3 medaglie d'oro,1 argento, 2
bronzo; Antonio Torchia (Sersale, Catanzaro) 1 medaglia di bronzo; Marco
Di Lorenzi (Pesaro) 2 meriti; Raffaele Maggio (Lecce) 1 argento e 1
bronzo; Urso Maurizio (Siracusa) 1 argento e1 bronzo; Giorgio Perin
(Verbania)1 oro e 1 bronzo; Francesco Liguori (Aosto) 1 oro e 1 bronzo;
Giuseppe Spina (Napoli) 1 bronzo. Abbruzzino ha anche ottenuto successo,
nell'ottobre scorso, alle Olimpiadi di Cucina, che si sono svolte in
Germania. ''Sono considerate - precisa lo chef - il piu' importante
evento culinario del settore. Alla esibizione internazionale d'arte
culinaria vi partecipano una trentina di nazioni tra le piu' significative
nel mondo dell'arte culinaria e della ristorazione. Ho partecipato con
la consapevolezza di trovarmi a confronto con i migliori rappresentanti
della cucina internazionale e con le scuole piu' rinomate, tutto questo
mi ha spinto ad affrontare questo impegno con grande umilta' ma con
altrettanta determinazione''. Il 13 febbraio giornata enogastronomica sul trenino della Sila con Massobrio 08/02 Un itinerario sulla rotaia a scartamento ridotto
delle Ferrovie della Calabria alla scoperta dei prodotti tipici calabresi
da percorrere assieme al critico enogastronomico Paolo Massobrio presidente
nazionale del Club Papillon. E' quanto propone il Club di Papillon della
Calabria con una giornata che si terra' sull' altopiano silano il 13
febbraio prossimo. L'itinerario a bordo della locomotiva 533 si muovera'
con la degustazione di oli, cipolle rosse di Tropea, caciocavallo e
patate silane. Un cosentino vince concorso nazionale di pasticceria 25/01 Domenico Spatafora, di San Giovanni in Fiore,
ha vinto il titolo juniores ai campionati italiani di pasticceria organizzati
nell' ambito del Salone internazionale della gelateria, pasticceria
e panificazione artigianali, svoltosi a Rimini. Spatafora ha preceduto
Fabio Vaianella, di Sciacca, e Giovanni Cappello, di Palermo. Vincitore
della categoria seniores e' stato Emanuele Forcona, di Pescara. Presentato a Lamezia progetto pilota sulla promozione della sana alimentazione 17/01 Presentato questa mattina a Lamezia Terme il
progetto pilota regionale sulla ''promozione della sana alimentazione''
che vede coinvolte 33 scuole in tutta la Calabria. Il progetto, promosso
dall'associazione ''Alfa e Omega'' presieduta da Maria Antonella Cauteruccio,
psicologa della salute, ha come obiettivo quello di promuovere ''la
conoscenza dei valori qualitativi dell'alimentazione, dei comportamenti
e delle scelte consapevoli su cosa, come quando e quanto mangiare; l'assimilazione
del modello alimentare mediterraneo; la conoscenza dei prodotti tipici
locali e tradizionali in Calabria, espressione della corretta alimentazione
mediterranea''. All'iniziativa di stamane hanno partecipato l'assessore
regionale, Giovanni Dima, ed il presidente della prima commissione regionale
e capogruppo di An, Egidio Chiarella. Nel salutare i convenuti, Dima
ha parlato di ''ottima iniziativa. Il ministero delle Politiche agricole
ha voluto sostenere questo progetto pilota. Le istituzioni devono coordinare
questi processi ed immaginiamo che questa iniziativa sia accolta dalla
popolazione scolastica''. Per Chiarella, invece, si tratta di una ''iniziativa
importantissima innovativa, necessaria che apre finalmente la Calabria
verso una direzione che le appartiene da secoli. Quando si parla della
Calabria si parla di dieta mediterranea''. 21/12 Quello che sta per arrivare sara' un Natale assai
piu' dolce rispetto a quello passato. Almeno per quanto riguarda i dolci
preparati dai pasticceri artigiani. In questo caso a fare la parte del
leone sara' il cioccolato, il quale, secondo alcune stime elaborate
dalla Confartigianato, dovrebbe far registrare un aumento del 10% rispetto
alle vendite incassate lo scorso anno dalle 600 botteghe specializzate
nell'arte della lavorazione del 'cibo degli dei', attestandosi intorno
ai 55 milioni di euro. Andamento stabile, invece, per panettoni, pandoro
e specialita' tipiche regionali, le cui vendite al termine delle feste
natalizie dovrebbero raggiungere i 160 milioni di euro, in linea quindi
con quanto fatto registrare a Natale 2003. Ma non basta: una delle novita'
che certamente faranno piacere agli amanti della spesa modica e' rappresentata
dai prezzi. Infatti, informa la rilevazione della Confartigianato, le
25 mila pasticcerie artigiane italiane - che rappresentano da sole il
77% del totale delle aziende del settore dolciario, forti, tra l'altro
di oltre 40 mila addetti - venderanno i loro prodotti in linea con quanto
fatto nel 2003, prevedendo, al chilogrammo, tra i 14 e i 18 euro per
panettoni e pandoro, tra i 10 e i 13 per il torrone, e dai 20 ai 30
euro per il cioccolato. Piu' nello specifico, a Natale i consumi di
panettone e pandoro artigianali saranno pari a 115 mila quintali, per
un valore di circa 120 milioni di euro; le specialita' tipiche regionali,
invece, sfioreranno i 45 mila quintali, per un giro d'affari superiore
ai 40 milioni di euro. Per molti versi, comunque, segnala ancora la
Confartigianato, la produzione artigianale di dolci al cioccolato continua
a rappresentare un fiore all'occhiello nel novero dei prodotti tipici
regionali. E cio' viene dimostrato sia dal giro d'affari annuo - 350
milioni di euro - che dall'accelerazione dei consumi registrati da 10
anni a questa parte, con un aumento medio dei consumi da 2 a 4 kg pro
capite. Il cioccolato puro e tradizionale, cioe' - viene sottolineato
- ''quello della tradizione artigianale'', e' realizzato esclusivamente
con: pasta di cacao (composta soltanto da burro di cacao e cacao in
polvere), zucchero, latte in polvere, aromatizzanti naturali. Una ricetta,
viene spiegato, ''che la Confartigianato intende tutelare dalle imitazioni,
e, per questo, ha richiesto all'Unione Europea il riconoscimento del
marchio di Specialita' Tradizionale Garantita 'Antico Cioccolato Artigianale'''.
Come e' noto e' decisamente ricca la produzione italiana di prodotti
tipici legati al Natale. La Confartigianato conta che siano almeno 260
le specialita' diffuse nelle varie aree dello Stivale. Volendo stilare
una graduatoria delle regioni piu' 'dolci' d'Italia, toccherebbe al
Piemonte occupare il gradino piu' alto del podio, grazie alle sue 24
specialita' tradizionali in cui la nocciola e' l'immancabile ingrediente.
A seguire, con 21 ricette, la Sicilia, patria della mandorla e terra
d'origine del cioccolato (furono infatti gli spagnoli, sul finire del
1600, a portarvi il cacao e le tecniche di lavorazione messe a punto
in Messico dagli Aztechi); infine, terzo posto ex aequo per Emilia Romagna,
Puglia e Sardegna, forti di una scelta piu' che ampia. In Italia piu'
che altrove, ricordano da sempre gli amanti dei dolci artigianali, le
diverse specialita' raccontano la storia del territorio, nate spesso
e volentieri dalla contaminazione di usi e costumi differenti. Il torrone,
ad esempio, nato storicamente a Cremona, esiste in varie versioni a
seconda della regione di produzione. Quindi c'e' quello piemontese con
le nocciole, quello siciliano con le mandorle, o anche quello sfornato
in Abruzzo, Marche e Calabria, dove si e' soliti aggiungere del cioccolato.
Un elemento di diversita', quindi, che e' agevolmente estendibile a
livello territoriale. Ad esempio nel Nord, dove si coltiva mais e si
mangia polenta gialla, anche i dolci sono spesso a base di farina gialla.
Qui i dolci continuano ad essere impastati con il burro, e la fanno
da padrona i 'frollini' e le 'frolle'. Al Sud, invece, l'utilizzo del
burro e' piu' raro, mentre sovente i fichi vanno a sostituire il mosto
di vino o anche il vino stesso. Addirittura, viene ricordato, nella
zona di Modica, in Sicilia, esiste un dolce piuttosto bizzarro, frutto
della contaminazione culturale araba e, insieme, messicana: si chiama
'Mpanatigghi', ed e' una specie di tortello di pasta frolla con cioccolato
e carne. L’Accademia del peperoncino chiamata ad un convegno internazionale di cucina 26/11 Il ''diavolillo'' sara' protagonista fra i grandi
ristoratori italiani nel mondo. A rappresentarlo al convegno internazionale
in programma a Roma da lunedi' prossimo al 1 dicembre ci sara' l' Accademia
italiana del peperoncino con il presidente Enzo Monaco. Nel convegno,
organizzato dal ministro Tremaglia sotto l'alto patronato del presidente
della Repubblica, Enzo Monaco fa parte del comitato d' onore ed e' relatore
nella sessione di lavoro ''L' Arte della cucina e la cucina dell' arte''
in programma lunedi' prossimo con la direzione del giornalista Beppe
Bigazzi. ''Si tratta - ha sostenuto Monaco - di un riconoscimento di
grande prestigio per l'Accademia e soprattutto per il peperoncino che
da insaporitore di piatti poveri diventa protagonista della ristorazione
internazionale made in Italy''. Assieme a Monaco fanno parte del comitato
d' onore il nutrizionista Giorgio Calabrese, i ristoratori Tony May
e Alfonso Iaccarino, i giornalisti Bruno Vespa, Beppe Bigazzi e Rosanna
Lambertini, i registi Ricky Tognazzi e Simona Izzo, gastronomi ed esperti
di cucina in rappresentanza di tutti i paesi del mondo. Nel corso delle
tre giornate romane parteciperanno ai lavori i ministri Alemanno, Tremaglia,
Buttiglione, Gasparri, Gazzella, Sirchia, i sottosegretari Bono e Bonaiuti.
Il convegno, e' scritto in una nota, si propone di accendere i riflettori
sulla cucina italiana che i ristoratori hanno saputo portare e trasmettere
in tutto il mondo attraverso il gusto, la fantasia e al creativita'
facendola diventare uno dei simboli piu' preziosi del genio italiano
all'estero. Una cucina che adesso grazie al peperoncino diventa piu'
piccante e piu' calabrese. Una Università di scienze gastronomiche anche in Calabria 24/11 L' Universita' dei Popoli di Badolato, diretta
dallo storico Antonio Gesualdo, ha scritto a Carlo Petrini, presidente
nazionale dello Slow Food, e ad Alberto Capatti, rettore della neonata
Universita' di Scienze Gastronomiche di Pollenzo (Cuneo), per proporre
loro di esaminare la possibilita' che la Calabria possa avere una filiale
della stessa Universita', la prima del genere istituita nel mondo. La
proposta e' sostenuta dal fatto che la Calabria vanta da millenni molteplici
caratteristiche attinenti l' eno-gastronomia. Gia' piu' di tremila anni
fa il nostro territorio era denominato ''Enotria'' cioe' terra del vino
ed il suo re Italo (dal quale e' derivato il nome Italia) invento' i
cosiddetti ''Sissizi''... quei pasti comuni che servivano alla gente
per socializzare e per realizzare una migliore coesione popolare, prima
espressione di vera democrazia e di unita' tra le diverse classi sociali,
come descrive con ammirazione il grande filosofo Aristotele (384-322
a.C.) nella sua ''Politica'' (in particolare al libro 7, capitolo 10,
paragrafo 1329b). La Calabria e', inoltre, celebre per il culto del
peperoncino (che ha addirittura una vera e propria Accademia, imitata
nel mondo) e di altre specialita', spesso uniche (come il bergamotto
o un cenere di cedro), che ci invidiano ovunque, con quella varieta'
di mari, colline, montagne e microclimi che pochissimi possono attualmente
vantare persino nello stesso mitico Mediterraneo. Traendo spunto da
tali preziose basi vocazionali e storiche, l' Universita' dei Popoli,
nella stessa richiesta avanzata allo Slow Food, sollecita numerose autorita'
territoriali (principalmente il presidente della Regione Giuseppe Chiaravalloti),
aziende, associazioni, persone di cultura a far si' che l' Universita'
di Scienze Gastronomiche possa approdare presto in Calabria e diventare
uno dei piu' potenti motori per la valorizzazione nazionale ed internazionale
dei prodotti tipici e della cucina calabrese che vanta quella speciale
dieta frugale ma varia, essenziale e sostanziosa, che oggi piu' che
mai puo' salvare la salute ed il gusto dei popoli che, in ogni parte
del mondo, sono messi gravemente in pericolo anche dalla cattiva globalizzazione
gastronomia. Ritrovate le radici del “Sangiovese”, sono anche in Calabria. 18/11 Ritrovati i "genitori" del sangiovese.
la notizia arriva dal simposio internazionale sul sangiovese, organizzato
da Arsia (l'agenzia della regione toscana per lo sviluppo e l'innovazione
in agricoltura) in corso a Firenze. al simposio, i cui lavori sono iniziati
mercoledi', e si concluderanno venerdi', sono presenti oltre 250 fra
ricercatori, esperti e operatori del settore vitivinicolo provenienti
da tutto il mondo. sono in calendario oltre 80 fra relazioni e comunicazioni
scientifiche, da parte delle piu' autorevoli istituzioni di ricerca
che operano nel settore, suddivise nelle 4 sezioni in cui e' articolato
il congresso: mercato e comunicazione; innovazione e tradizione; identita'
e peculiarita'; interazione genotipo-ambiente. La scoperta dell'identificazione
dei "genitori" del sangiovese- considerata dagli esperti una
primizia mondiale per il settore- e' stata comunicata dal ricercatore
Jose' Vouillamoz dell'istituto agrario San Michele all'Adige, che ha
presentato una comunicazione sul tema "relazioni genetiche del
sangiovese". Secondo quanto risulta dalla ricerca, i "genitori"
del sangiovese sono il "ciliegiolo" e il "calabrese montenuovo".
Il primo e' un vitigno antico e ben noto della toscana. il secondo,
ha spiegato Vouillamoz, e' un vitigno riscoperto in circostanze fortunate
in un piccola azienda della Campania, dove sono ancora coltivate poche
decine di piante. "Non e' un vitigno iscritto al registro varietale,
ha continuato il ricercatore, ed e' stata grande la nostra sorpresa
quando, eseguendo le indagini sul dna abbiamo constatato che la parentela
risulta completa". Per ulteriore scrupolo, ha precisato ancora
il ricercatore che ha rintracciato i genitori del sangiovese, "abbiamo
eseguito la ricerca su 50 'microsatelliti' di dna, ed il risultato ci
dice che il sangiovese ha la meta' dei geni (microsatelliti) del ciliegiolo
e meta' del calabrese montenuovo". Su questo vitigno che proviene
dalla Calabria si appunteranno ora ulteriori ricerche. tuttavia il ricercatore
si e' detto assolutamente certo della scoperta. l'amministratore dell'Arsia,
Maria Grazia Mammuccini, si e' complimentata per il lavoro svolto ed
ha sottolineato l'importanza della scoperta, che rende noti i "genitori
del vitigno piu' celebre e diffuso della Toscana, con il quale sono
realizzati vini come il Brunello, il Chianti, il Chianti classico, il
Carmignano ed il nobile di Montepulciano". Successo dei prodotti del Parco del Pollino al Salone del Gusto di Torino 29/10 ''I prodotti del Parco Nazionale del Pollino
non solo hanno ben figurato, ma hanno anche entusiasmato il numeroso
pubblico ospite del Lingotto, offrendo una prova di quanto sia qualificata
l' offerta eno-gastronomica del nostro territorio''. Lo ha detto il
Presidente del Parco Nazionale del Pollino, Francesco Fino, all' indomani
della conclusione della quinta edizione del Salone Internazionale del
Gusto di Torino, tenutasi a Torino dal 21 al 15 ottobre scorsi, su iniziativa
di Slow Food e Regione Piemonte. L' Ente Parco Nazionale del Pollino
ha partecipato con un proprio Stand all' appuntamento, assieme ad altri
partner quali l' Agenzia Lucana di Sviluppo ed Innovazione in Agricoltura,
Ente promotore, assieme al Parco, del Progetto Marchio e Sviluppo Italia,
che gestisce il Progetto NipP, Nuove Imprese Parco del Pollino. La cucina mediterranea in un convegno il 28 a Lamezia 27/10 ''Il valore della cucina creativa mediterranea'' . Questo il tema del convegno che si svolgera' domani, 28 ottobre, con inizio alle ore 9,30, nella sede del Centro Agroalimentare di Lamezia Terme (Cz). Un incontro scientifico-culturale, inserito nel programma del progetto euromediterraneo, organizzato dall'Ufficio Scolastico Regionale per la Calabria, in collaborazione con gli Assessorati Regionali all'Agricoltura, al Turismo e alla Pubblica Istruzione nonche' con le Ferrovie della Calabria e Confindustria Calabria, che ha portato in Calabria 42 scuole, provenienti da tutta Italia e da sei Paesi europei. L'appuntamento, coordinato dal direttore della sede Rai calabrese, Basilio Bianchini, e' stato articolato in due momenti. In mattinata, infatti, il convegno mettera' a fuoco l'importanza della cucina mediterranea per la salute umana, mentre nel pomeriggio il confronto si incentrera' sul valore economico e culturale dei prodotti tipici del mediterraneo. Alla manifestazione parteciperanno il presidente della giunta regionale, Giuseppe Chiaravalloti, gli assessori regionali all'Agricoltura, Giovanni Dima, alle Attivita' produttive, Pino Gentile e all'Istruzione, Saverio Zavettieri, nonche' i presidenti degli Industriali calabresi, Filippo Callipo, e delle Ferrovie della Calabria, Franco Covello. Interverranno come relatori Luigi Frenguellotti, direttore generale Azienda agroalimentare italiana e Antonino De Lorenzo, docente in nutrizione umana della Facolta' di Medicina dell'Universita' Tor Vergata di Roma. Quest'ultimo relazionera' sugli esiti di un'indagine condotta dall'Ateneo romano sui consumi alimentari nelle scuole calabresi. Sono previsti, poi, nel pomeriggio, gli interventi di Laura Rossi, ricercatrice dell'Istituto nazionale di ricerca per gli alimenti di Roma, e di Pino Antonini, governatore dello Slow Food Calabria. Nell'ambito della manifestazione sara' presentata ai partecipanti una pubblicazione dal titolo ''La cucina creativa mediterranea'', raccolta di antiche ricette di cucina tradizionale e mediterranea a cura degli Istituti Professionali per i Servizi Alberghieri e Ristorazione della Calabria. Un viaggio alla scoperta delle tradizioni alimentari di antica matrice mediterranea e prodotto in 10mila copie, che verra' distribuito gratuitamente con copertura nazionale a scuole specialistiche, istituzioni, Enti interessati e a una catena della grande distribuzionenazionale che commercializza i prodotti tipici calabresi. Dal 26 confronto gastronomico tra sette paesi del Mediterraneo in Calabria 23/10 Sette Paesi a confronto sulla cultura enogastronomica
del Mediterraneo. Gli studenti delle 19 scuole alberghiere della Calabria,
di 17 regioni italiane e di sei Paesi del bacino del Mediterraneo, membri
dell'AEHT (Association Europeenne de Hotellerie) parteciperanno alla
manifestazione denominata euromediterraneo. L'iniziativa, promossa ed
organizzata dall'Ufficio Scolastico Regionale per la Calabria, prendera'
il via martedi', 26 ottobre prossimo con l'arrivo in Calabria delle
delegazioni provenienti dalle regioni e dalle Nazioni partecipanti.
Il progetto, ideato dal Direttore Generale dell'USR Calabria, Ugo Panetta,
in collaborazione con gli Assessorati Regionali all'Agricoltura, al
Turismo e alla Pubblica Istruzione nonche' con le Ferrovie della Calabria
e Confindustria Calabria, si sviluppera' in una serie di momenti di
confronto sui temi della cultura del Mediterraneo. Martedi' 26 ottobre,
le delegazioni delle 42 scuole alberghiere, subito dopo il loro arrivo
in Calabria, faranno visita a Cosenza. Accompagnati dalle guide, messe
a disposizione dall'Apt cosentina e all'accoglienza predisposta dall'assessorato
regionale al Turismo, studenti e corpo docente delle scuole partecipanti
alla manifestazione conosceranno da vicino le bellezze del centro storico
della citta' dei Bruzii. Il giorno successivo le delegazioni si recheranno
in Sila utilizzando il trenino a vapore delle Ferrovie della Calabria.
Attraverso un percorso naturalistico e folkloristico potranno cosi'
conoscere la cultura di questa parte della Calabria. In serata e' prevista
una cena di gala nella Pinacoteca di Palazzo Arnone a Cosenza a cura
dell'Ipssar della stessa citta'. La scaletta degli appuntamenti prevede,
poi, un convegno sull'enogastronomia mediterranea dal titolo''Il valore
della cucina creativa mediterranea'', che si svolgera' giovedi', 28
ottobre, nella sede del Centro Agroalimentare di Lamezia Terme (Cz)
ed una gara professionale sul tema ''Un piatto della cucina creativa
mediterranea'', che si terra' venerdi', 29 ottobre, nella sede dell'I.P.S.S.A.R.
di Soverato. Progetto “Ristorante Tipico” intesa tra Regione, Agricoltori e Ristoratori 21/10 Promuovere e valorizzare, in un sistema di filiera, le produzioni agroalimentari calabresi e la cucina tradizionale: e' l' obiettivo del progetto ''Ristorante tipico'', frutto di un' intesa tra Regione, Fipe-Confcommercio e Confagricoltura che sbarca adesso in Calabria dopo essere stato realizzato localmente a Roma, Firenze e Taranto. L' iniziativa, che di fatto sancisce una sorta di alleanza tra produttori agricoli e ristoratori all' insegna della promozione delle tradizioni alimentari del territorio calabrese, e' stata presentata a Catanzaro dall' assessore regionale all' Agricoltura, Giovanni Dima, dal responsabile del Centro studi di Fipe Luciano Sbraga e da Stefano Genovese di Confagricoltura. Presenti anche i presidenti regionale della Fipe Napoleone Guido e di Confragricoltura Francesco Macri' e alcuni ristoratori calabresi. Dalla prossima primavera 40 locali (30 in Calabria, cinque a Roma e cinque a Milano), al termine di una selezione che verra' effettuata da un organo indipendente sulla base delle indicazioni contenute in un disciplinare redatto da un comitato tecnico scientifico, potranno esporre il logo ''Ristorante tipico-cucina calabrese''. I locali, che faranno parte di questo ristretto ''club'', (in Calabria ci sono 2.500 ristoranti: 150 al top, 2.200 tradizionali e 70 moderni), avranno anche la possibilita' di vendere direttamente i prodotti tipici per il cui approvvigionamento saranno interessati direttamente i produttori. ''La Calabria, - ha spiegato Dima - ha tutta una serie di prodotti che sono strutturalmente legati alle specificita' del territorio dalla valorizzazione dei quali non si puo' prescindere. In questi ultimi mesi - ha aggiunto l' assessore - sono stati censiti 271 prodotti che, malgrado la nostra regione non abbia dal punto di vista agricolo le dimensioni di altre aree del Paese, sono in grado di fare emergere le potenzialita' legate alla storia e alle tradizioni di questa terra''. Per Dima, comunque, ''ci sono da superare quei limiti che portano il settore calabrese a non ragionare in termini di filiera. In questo senso il progetto 'Ristorante tipico' rientra nella logica della promozione e della opportunita' perche' consente di riconoscere la produzione calabrese attraverso la cucina. Il progetto - ha sostenuto ancora l' assessore - va nella direzione della certificazione di qualita' su cui la Regione punta in modo particolare. Non ci sono, infatti, finanziamenti da distribuire ma quello che prevale e' il tentativo fare riconoscere la tipicita' attraverso la ristorazione''. ''Questa - ha spiegato Braga entrando nel merito del progetto - e' la prima iniziativa che lega due mondi diversi della medesima filiera e che va incontro sia al cambiamento degli stili alimentari in atto sia all' evoluzione del settore gastronomico. Un ambito dalle potenzialita' enormi che, sul piano dell' offerta turistica, e' il secondo punto di forza del paese dopo i beni culturali''. Citando i risultati di un' indagine realizzata dalla Cirm per la Fipe, Sbraga ha sottolineato l' importanza della valorizzazione delle produzioni tipiche. ''Secondo quanto emerso - ha sottolineato - il 96% degli italiani vorrebbe mangiare tipico''. Per Stefano Genovese, di Confagricoltura, il progetto ''oltre a rappresentare uno sforzo di qualificazione dei prodotti colma una carenza nell' attivita' di marketing delle aziende. L' iniziativa 'Ristorante Tipico' ha un valore economico ma anche simbolico per chi, in questi anni di contrazione del settore come dimostrato dai dati emersi dal Censimento dell' agricoltura, ha speso soldi e investito''. Per il presidente della Fipe calabrese, Guido, si tratta di ''un progetto coerente con le vocazioni del territorio che potra' dare risultati per lungo tempo'', mentre per il presidente di Confagricoltura, Macri', ''l' iniziativa si inserisce nel piu' ampio progetto portato avanti in questi anni e mirato a presentare in modo nuovo le produzioni tipiche calabresi''. Il 23 a Lamezia “Euromediterraneo”, manifestazione sulle abitudini alimentari mediterranee 21/10 Si svolgera' a Lamezia Terme, nel centro Agroalimentare,
dal 26 al 30 ottobre, la manifestazione Euromediterraneo, un evento
progettato e organizzato dall'Ufficio Scolastico Regionale per la Calabria.
L'iniziativa e' stata concretizzata con il partenariato della Regione
Calabria - Assessorato Agricoltura Caccia e Pesca, Assessorato Turismo
ed Attivita' economiche e produttive, Assessorato Pubblica Istruzione,
di Confindustria Calabria e di Ferrovie della Calabria. Al riguardo,
il Direttore dell'Ufficio scolastico regionale, Ugo Panetta, ha inviato
a tutti i dirigenti scolastici una circolare per richiamare l'attenzione
internazionale, i valori della civilta' e della cultura mediterranea,
quali si manifestano anche attraverso gli aspetti enogastronomici. La
manifestazione si articola in tre momenti: un convegno sul tema '' Il
valore della cucina creativa mediterranea'', che si svolgera' giovedi',
28 ottobre, nel Centro di Ricerca Agroalimentare della Calabria di Lamezia
Terme; nell'ambito del Convegno sara' presentata, poi, una pubblicazione
dal titolo ''La cucina creativa mediterranea -Ricette di antica tradizione
calabrese'', elaborata grazie alla collaborazione degli Istituti professionali
per i servizi alberghieri della Calabria; una gara professionale sul
tema ''Un piatto della cucina creativa mediterranea'', per gli studenti
degli Istituti del settore alberghiero e ristorativo – settore
cucina - alla quale sono stati invitati, oltre alle scuole italiane,
gli istituti dei Paesi membri dell'AEHT (Association Europeenne de Hotellerie)
nonche' gli istituti alberghieri degli altri Paesi che si affacciano
sul Mediterraneo. Nel corso del convegno del 28 ottobre, saranno trattate
le tematiche relative all'educazione alimentare, anche in rapporto alla
riforma scolastica, e saranno presentati i risultati di una ricerca,
condotta nelle scuole calabresi sulle abitudini alimentari dei giovani. Il Moscato di Saracena, presidio “Slow Food”, al Salone del Gusto di Torino il 21 ottobre 18/10 “Il moscato di Saracena è divenuto
Presidio Slow Food e sarà al Salone del Gusto di Torino dal 21
al 25 di ottobre.” Lo ha annunciato la fiduciaria Slow Food del
Pollino, Vittoria Maradei, la quale oltre a ribadire l’importanza
di questa trasferta enogastronomica per il territorio, richiama l’attenzione
sul ruolo che ha avuto il neo sodalizio per la promozione del tipico
prodotto. “Un importante presupposto- sostiene la stessa - per
una forma di cooperazione tra produttori, di cui il nostro territorio
ne è quasi completamente sprovvisto per cultura , ma che prende
forza e capacità appena decide di agire.” Intesa tra Regione, e confederazioni per l’avvio del progetto “Ristorante Tipico” 15/10 E' stata predisposta una intesa di collaborazione
tra la Regione Calabria, la Fipe (Federazione Italiana Pubblici Esercizi)
Confcommercio e la Confagricoltura, per l' attivazione in Calabria del
progetto ''Ristorante tipico''. Si tratta di un accordo di filiera -
e' scritto in una nota del Portavoce della Presidenza calabrese - che
unisce, per la prima volta in Italia, produttori e ristoratori accreditati
consentendo al progetto di avanzare secondo logiche di marketing moderne
ed efficaci per una promozione effettiva del ricco patrimonio agroalimentare
calabrese. L' iniziativa sara' presentata dall' assessore regionale
all' Agricoltura, Giovanni Dima, dal direttore generale di Fipe-Confcommercio,
Edi Sommariva, dal direttore generale di Confagricoltura, Vito Bianco,
dal presidente regionale Confagricoltura, Francesco Macri' e dal presidente
provinciale Confcommercio, Antonio Tassone, giovedi' prossimo, alle
13 nella sede della Giunta regionale, a Catanzaro. Degustazione del tartufo di Pizzo nella bouvette del Senato 06/10 Il tartufo di Pizzo e' stato protagonista oggi
alla buvette del Senato. Una delegazione di produttori del prelibato
gelato artigianale calabrese, guidata da Sinibaldo De Marco, ha offerto,
infatti, ai senatori italiani la degustazione del tartufo nero e della
nocciola imbottita. L'iniziativa, promossa dai senatori Antonio Gentile
(Fi) e Franco Bevilacqua (An), ha riscontrato l'adesione entusiastica
del presidente Marcello Pera e di tutti i senatori presenti. I rappresentanti
del consorzio hanno illustrato le caratteristiche tipologiche e nutrizionali
del gelato prodotto a Pizzo, in provincia di Vibo Valentia, partendo
dalla qualita' dei prodotti base come le nocciole del luogo. ''Si tratta
di una piccola, ma significativa testimonianza di bonta' dei nostri
prodotti - commenta il senatore Antonio Gentile - che deve diventare
traino di sviluppo per tutta la Regione. I senatori non conoscevano
le prelibatezze del tartufo e della nocciola - ha aggiunto Gentile-
e molti di loro mi hanno confessato che l'eccezionalita' del prodotto
non ha eguali''. Gentile ha annunciato che insieme a Bevilacqua si battera'
''affinche' il Consorzio abbia il Dop'' e si augura che ''la Regione
voglia programmare interventi in materia di formazione professionale
per far perpetuare la professione alle nuove generazioni. La strada
dei saperi e dei sapori- ha detto Gentile- e' la via maestra del Made
in Calabria: ci auguriamo che il presidente Montezemolo, da oggi nella
nostra Regione, possa fornirci strumenti di sostegno per la valorizzazione
di queste risorse. Domenica festa dei prodotti biologici 30/09 Un anziano su dieci, secondo il Censis, si mantiene
in forma consumando prodotti biologici facendo una scelta dettata dalla
saggezza dell'eta' che trova pero' conferma sul piano scientifico dove
recenti studi hanno dimostrato che la maggiore presenza di polifenoli
nelle piante coltivate con metodi biologici garantisce all'organismo
una azione antiossidante che distrugge i radicali liberi causa di svariate
malattie fra cui i tumori. E' questa una delle importanti ''ragioni
del bio'' presentate oggi nel vademecum di Aiab, Coldiretti e Legambiente
alla vigilia della quarta edizione della ''Biodomenica'', la festa nazionale
dell'ambiente, della salute, dell'alimentazione e del gusto, dedicata
all'agricoltura biologica che domenica 3 ottobre animera' oltre cento
piazze in tutta Italia. L'azione protettiva confronti delle malattie
- si sostiene nel vademecum - e' certamente superiore se si consuma
biologico fin da piccoli perche' i bambini in relazione alla massa corporea
mangiano piu' di un adulto e consumano, in proporzione, piu' alimenti
come succhi di frutta, frutta e ortaggi. Se olio di oliva, vino rosso,
pomodoro, frutta fresca e cereali con la buccia coltivati biologicamente
contengono quantita' piu' elevate di polifenoli e fanno quindi ''invecchiare
meno'', le aziende agricole biologiche consumano meno energia, hanno
una emissione di CO2 inferiore del 40-60% e contribuiscono quindi a
ridurre l'inquinamento ambientale. Consumare bio fa quindi bene a se
stessi e agli altri, ma al di la' di una generica consapevolezza oggi,
che il fenomeno in Italia ha raggiunto dimensioni ragguardevoli conquistando
l'1,5- 2% della spesa alimentare degli italiani, per un fatturato che
nel 2003 ha sfiorato i 1.500 milioni di euro, possiamo disporre di una
serie di studi che dimostrano come il biologico sia realmente un vantaggio
in piu' per la salute dei consumatori e per la tutela dell'ambiente
e del territorio. Alla conferenza stampa di presentazione della Biodomenica
2004 cui erano presenti, il Presidente di Aiab Vincenzo Vizioli, il
Presidente di Coldiretti, Paolo Bedoni, e il Presidente di Legambiente,
Roberto Della Seta, sono state percio' presentate e raccolte in un vademecum
le migliori ragioni che fanno del biologico una scelta vincente. ''Da
mercato di nicchia il biologico sta conquistando sempre piu' le tavole
degli italiani'', ha dichiarato Vincenzo Vizioli, presidente di AIAB.
''Per questa ragione abbiamo voluto evidenziare per il lancio dell'edizione
2004 della Biodomenica, la necessita' di una maggiore attenzione da
parte del mondo politico a chi produce per la salute dell'uomo e dell'ambiente
e, contemporaneamente, organizzando i mercati nelle piazze, rispondere
all'esigenza di avvicinare sempre di piu' il consumatore al produttore
biologico, perche' i cibi sani e buoni devono essere per tutti. Per
rafforzare poi l'importanza di una corretta e sana alimentazione quest'anno
proporremmo, a chi ci verra' a trovare nelle piazze, il modello alimentare
riassunto nello slogan ''Cinque porzioni al giorno di frutta e verdura.
Queste le ragioni, semplici, lampanti, che ci hanno portato ad attivare
una campagna nazionale utile a promuovere e valorizzare presso consumatori
ed istituzioni l'efficacia del consumo di frutta e verdura per conservare
la salute e prevenire le malattie.'' ''Ci sono buone ragioni - secondo
il presidente di Coldiretti Bedoni - per consumare gli alimenti tipici,
naturali e biologici di casa nostra che con il passaggio rapido dal
campo alla tavola assicurano salute, freschezza e gusto''. Nel sottolineare
che ''serve una etichettatura trasparente con l'indicazione del Paese
di origine anche per promuovere le coltivazioni biologiche italiane
bedoni ha parlato di '' necessita' evidente come dimostra l'aumento
del 13% del numero di importatori e la contestuale preoccupante riduzione
nella stessa percentuale (13%) del numero di aziende biologiche italiane,
che va anche contrastata con scelte politiche da parte delle Regioni
nell'applicazione in Italia a partire dal primo gennaio 2005 della Riforma
della Politica Agricola''. ''La valorizzazione dell'agricoltura biologica
e' un pilastro indispensabile nella costruzione di un'effettiva sicurezza
alimentare'', ha dichiarato il presidente nazionale di Legambiente Roberto
Della Seta. Ma come ogni anno, la giornata della Biodomenica, sara'
soprattutto un momento di festa per apprezzare i prodotti delle nostre
campagne nelle piazze delle citta' del nord, centro e sud Italia. Il
''cuore'' della festa domenica 3 ottobre sara' a Roma a Villa Celimontana
dove un centinaio di stand faranno conoscere i prodotti delle aziende
biologiche e ci sara' una Fattoria didattica dove si svolgeranno dimostrazioni
delle tradizionali lavorazioni di prodotti. A Torino in piazza Madama
Cristina ci sara' il mercatino con le aziende da tutto il Piemonte,
mentre a Napoli nella storica Galleria Umberto Primo, di fronte al Teatro
San Carlo, per tutta la giornata esposizione e vendita di prodotti tipici
e ''bio''con spettacoli della tradizione folcloristica partenopea. A
Firenze una stalla ''bio'' sara' allestita in piazza Indipendenza con
un toro, una mucca e un vitello per fare conoscere il ciclo della produzione
della carne ''bio''. A Milano la giornata si svolgera' sotto la Madonnina
in Piazza Diaz mentre a Genova in via Cairoli ci sara' una vetrina per
prodotti ''bio'' come la patata ''quarantina'' genovese, i formaggi
di capra, e poi miele, frutta di stagione e olio della Riviera Ligure
con servizio di ristorazione e menu rigorosamente ''bio''. Sul Lungomare
di Reggio Calabria, il ''chilometro piu' bello d'Italia'', oltre trenta
stand con il meglio delle produzioni tradizionali della provincia della
Fata Morgana; e inoltre estrazione dell'essenza di bergamotto, preparazione
di prestigiosi dolci, miele d'agrumi, olio novello, formaggi e carni
ovicaprine e bovine degli allevamenti aspromontani. A Perugia nei Giardini
Carducci, degustazione di prodotti ''bio'' e sondaggio tra i cittadini
sul tema ''Ho scelto Biologico perche'...'' per raccogliere le ragioni
della scelta maturata dai consumatori verso gli alimenti ''bio'' ed
evidenziare la consapevolezza dei vantaggi di questo tipo di agricoltura
per quanto riguarda la salute delle persone e la tutela di ambiente
e territorio. A Bari in Piazza del Ferrarese ci sara' una offerta speciale
di frutta e ortaggi rigorosamente ''bio'' nella ''cassetta famiglia''
per la scorta settimanale, mentre a Cagliari sul Lungomare Poetto in
vendita i prodotti della tradizione agroalimentare e della gastronomia
sarda e dell'artigianato locale. A Palermo a Villa Sperlinga stand con
degustazione e vendita di prodotti ''bio'' dal vino ai formaggi, all'ortofrutta
di stagione come a Udine dove in via Mercato Vecchio, centro storico
della citta' saranno offerti ortofrutticoli, vino e miele. A Campobasso
in piazzetta Palomba, storica piazza della citta', esposizione e vendita
''bio'' dal vino ai sottaceti e sottoli, ortaggi e frutta mentre ad
Ascoli Piceno in piazza Arringo mostra mercato dei prodotti ''bio''
e dei prodotti tipici da tutta la regione: olio, vino, orzo, frutta
di stagione. Autorizzato l’aumento del titolo alcolometrico delle uve calabresi 22/09 Via libera, per la campagna 2004-2005, all'aumento
del titolo alcolometrico volumico naturale delle uve raccolte nelle
aree vitivinicole della Calabria e destinate alla produzione dei vini
Vqprd (Vini di qualita' prodotti in regioni determinate). Il decreto
(4 agosto) del direttore generale per la qualita' dei prodotti agroalimentari
e la tutela del consumatore e' stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale
in edicola. Le operazioni di arricchimento dovranno essere effettuate
secondo le modalita' previste dai regolamenti comunitari e nel limite
massimo di due gradi. L'autorizzazione all'arricchimento riguarda tutte
le tipologie di prodotti vitivinicoli previste dai disciplinari di produzione
di Ciro' e Melissa. Si è insediata la commissione regionale Alimenti e Nutrizione 20/09 Si e' riunita oggi a Lamezia Terme la Commissione
permanente Alimenti e Nutrizione, presieduta dall' Assessore regionale
alla sanita', Giovanni Luzzo, che era accompagnato dal consigliere Egidio
Chiarella, il quale, in Consiglio Regionale, e' stato il proponente
dell'emendamento al piano Sanitario regionale, per l'istituzione dell'
organismo tecnico. ''La commissione - e' scritto in una nota - avra'
il ruolo e la funzione di approntare e fornire indirizzi e linee-guida
alimentari, finalizzati alla salute dei cittadini. Sara' importante
individuare modalita' operative piu' efficaci ed idonee per educare
i cittadini, di qualunque eta', a modelli e stili di vita corretti,
soprattutto per la prevenzione primaria e secondaria dei fattori di
rischio delle malattie cardio e cerebrovascolari, nonche' per la prevenzione
delle malattie oncologiche, in quanto entrambe sono ai primi posti come
causa di morte nei paesi industrializzati. Vari studi scientifici hanno
dimostrato il rapporto tra alimentazione e fattori di rischio, quali
ipertensione arteriosa, diabete, ipercolesterolemia, obesita' e sedentarieta';
pertanto sara' necessario individuare percorsi utili a promuovere il
concetto di alimentazione come stile di vita''. ''La commissione - prosegue
la nota - si lega anche alle linee guida del Ministero delle Politiche
Agricole, volute ed energicamente sostenute dal Ministro Alemanno, per
la promozione dei prodotti tipici come espressione dell'applicazione
della dieta mediterranea. Pertanto e' prevista la collaborazione diretta
con l'Assessorato alla Agricoltura, Giovanni Dima''. La programmazione
dei lavori della commissione prevede gia' l'importanza di un rapporto
istituzionale periodico con le scuole, in quanto i ragazzi potranno
diventare il veicolo di accesso alle famiglie, in direzione del raggiungimento
di una corretta informazione che porti ad una buona qualita' di vita.
La commissione e' composta da esperti nei settori epidemiologico, sanitario,
psicologico, alimentare, agro-alimentare: dott. Salvatore Lo Presti,
prof. Agostino Gnasso, Dott. Domenico Mannino, dott. Francesco Dignitoso,
dott.ssa Annalisa Spinelli, dott.ssa Maria Antonella Cauteruccio, dott.
Nazzareno Brissa, dott.ssa Francesca Fratto, sig.ra Mary Pascale, dott.
Giuseppe Pipicelli e dott.ssa Caterina Adornato. All'incontro di insediamento
erano presenti, oltre ai componenti, il dott. Giacomo Brancati, dirigente
di settore, dott.ssa Carmelina Madafferi, Direttore Generale As 6 Lamezia
e il consigliere Regionale, Raffaele Senatore. Pirillo presenta un progetto di legge regionale a sostegno della cipolla rossa 20/09 Il Consigliere Regionale e Capogruppo della Margherita,
Mario Pirillo, ha presentato un progetto di legge concernente “Interventi
urgenti in favore dei produttori della cipolla rossa di Tropea della
zona compresa tra Amantea e Capo Vaticano”. L’iniziativa
mira a predisporre efficaci strumenti di supporto all’attività
dei produttori di cipolla rossa che, in questi ultimi tempi, attraversa
una fase di estrema difficoltà a causa delle straordinarie intemperie
invernali che hanno colpito le zone di produzione, compromettendo la
tenuta sul mercato delle aziende interessate. “Alle difficoltà
incontrate nel processo di produzione nell’annata agraria 2003/2004
– aggravate altresì da una prolungata irregolare erogazione
dell’acqua per l’irrigazione dei campi da parte del Consorzio
di Bonifica di Lamezia Terme – scrive l’On. Pirillo nella
relazione al progetto di legge - si aggiunge una ridimensionata capacità
di penetrazione del prodotto nel mercato nazionale ed estero. Finalità
precipua della proposta legislativa è quella di incentivare lo
svolgimento di attività promozionali (partecipazioni a fiere,
partnership, degustazioni, ecc.) che supportino la fase di commercializzazione.
Sono inoltre previsti specifici interventi di sostegno al reddito dei
lavoratori (anche attraverso l’accollo da parte della Regione
degli oneri previdenziali ed assistenziali per l’annualità
2005) volti, in parte, a compensare le perdite. “In un momento
di forte sofferenza dell’agricoltura calabrese – ha spiegato
l’On. Pirillo – occorre apprestare adeguati strumenti legislativi
in favore della produzione di uno tra i più importanti e rinomati
prodotti della nostra terra, anche alla luce della concorrenza spietata
da parte di altri paesi produttori e soprattutto all’utilizzo
del marchio “cipolla rossa di Tropea” per specie di prodotti
di bassa qualità. La Giunta Regionale – ha proseguito l’On.
Pirillo - deve investire il Ministero delle Politiche agricole della
situazione di forte crisi che tale tipo di produzione sta attraversando,
onde predisporre un piano d’interventi che riesca a fronteggiare
l’emergenza. Non si può restare inerti di fronte al rischio
concreto del forte ridimensionamento della rinomata coltura e soprattutto
occorre che siano con solerzia “liberate” risorse nella
direzione di un sostegno di qualità all’agricoltura calabrese”.
Dal 26 al 30 ottobre gara di cucina mediterranea in Calabria con 42 nazioni a confronto 18/09 Quarantadue nazioni a confronto sulla cultura
enogastronomica del Mediterraneo. Gli studenti delle scuole alberghiere
di 36 Stati europei e di 8 Paesi del bacino del Mediterraneo parteciperanno
alla manifestazione denominata Euromediterraneo. Una iniziativa promossa
ed organizzata dall'Ufficio Scolastico Regionale per la Calabria in
collaborazione con gli Assessorati Regionali ll'Agricoltura, al Turismo
e alla Pubblica Istruzione nonche' con le Ferrovie della Calabria e
Confindustria Calabria. Un programma ricco di appuntamenti che si svolgeranno
in Calabria dal 26 al 30 ottobre prossimo. Alla conferenza stampa di
martedi' interverranno il Direttore Generale dell'Ufficio Scolastico
Regionale per la Calabria, gli Assessori Regionali coinvolti nell'evento
culturale ed i Presidenti delle Ferrovie della Calabria e di Confindustria
Calabria. Proposto un progetto per la filiera del peperoncino 17/09 La necessita' di realizzare un progetto di filiera
del peperoncino ''per garantire al consumatore il giusto rapporto qualita'/prezzo''
e' stata evidenziata da Domenico Scalise, presidente della Sezione industrie
alimentari dell' Associazione industriali di Catanzaro, intervenuto
all' ultima trasmissione di Uno Mattina estate che e' tornata ad occuparsi
del peperoncino. Nel corso dell' ultima trasmissione, condotta da Sonia
Grey, e' scritto in un comunicato dell' Assindustria di Catanzaro, accanto
alla nutrizionalista Elisabetta Bernardi, allo chef Fabio Campolo, ed
in una cornice fatta di ''collane'' rosse, l' imprenditore catanzarese,
che da oltre un ventennio promuove una serie di azioni finalizzate alla
diffusione del peperoncino di Calabria, ha saputo decantare le straordinarie
virtu' dello stesso. Dopo l' illustrazione delle proprieta' nutrizionali
da parte di Bernardi - in un etto di peperoncino calabrese ci sono ben
229 mg di vitamina C, superiore a quella contenuta negli agrumi - Domenico
Scalise, e' scritto nella nota, ''in maniera disinvolta, anche se con
un pizzico di emozione dovuta alla diretta, ha saputo rispondere egregiamente
alle domande fatte dalla conduttrice, indicando le varieta' piu' diffuse
prodotte in Calabria: 'ceraseddu', ciliegine, sigaretta a mazzetto,
vulcan, naso di cane''. ''Introdotto da Cristoforo Colombo, in Europa
- ha detto, tra l' altro, Scalise - il peperoncino trova in Calabria
un clima mite, tra i 18 ed i 25 gradi, ed un terreno idoneo per la sua
coltivazione. Tranne che nel latte, a colazione, viene ampiamente consumato
come ortaggio fresco, come condimento per la pasta, nel pane, nei biscotti,
nel tono, nella grappa, sulla carne e sul pesce, nelle zuppe, nelle
marmellate, nell' industria agroalimentare e, soprattutto, nei tradizionali
insaccati calabresi: salsiccia, capocollo, soppressata, 'nduja'.Da ultimo,
diventa un piatto eccellente con i vari ripieni di pesce, formaggi,
carni. Il prodotto fresco, all' origine, ha un costo che va da 0,50
a 0,60 euro a seconda delle varieta'.Ma per il consumatore finale i
costi lievitano, dati i vari passaggi. Pertanto e' necessario realizzare
un progetto di filiera per garantire al consumatore il giusto rapporto
qualita'/prezzo''. La Calabria presente al “Festival nazionale dei primi piatti –I primi d’Italia” a Perugia 14/09 Dai ravioli alla polenta saranno 140, tra pastifici
tradizionali e industria alimentare, le aziende coinvolte nella sesta
edizione della manifestazione ''I primi d'Italia - Festival nazionale
dei primi piatti'' che si terra' a Foligno, in provincia di Perugia,
dal 29 settembre al 3 ottobre, all'indomani della tradizionale Quintana.
Per la kermesse dedicata a tutte le tipologie di pasta nazionale, manifestazione
promossa dal socio della Confcommercio provinciale Epta, resteranno
aperte le dieci taverne medioevali del centro storico umbro, affiancate
da 'villaggi del gusto' gestiti dalle regioni Piemonte, Liguria, Sicilia
e Calabria. ''Vogliamo valorizzare tutte le produzioni nazionali - ha
annunciato a Roma nella conferenza stampa di presentazione il presidente
dell'Epta Roberto Prosperi - sia industriali che di nicchia, attivando
incontri con la Fida che rappresenta i dettaglianti della distribuzione
e facendo riscoprire ai visitatori ricette tipiche di ogni territorio,
oltre a proporre una rievocazione storica del pranzo umbro della battitura,
nel giorno di trebbiatura del grano'' ''Dopo la presentazione del 'Festival
nazionale dei primi piatti' nelle sedi estere dell'Ice - annuncia il
responsabile commerciale dell'Epta Giorgio Menichini - l'appuntamento
di Spoleto sta registrando l'adesione di numerosi buyers dalla Cina
e dai paesi di recente ingresso nell'Unione Europea. Anche ai corsi
professionali di alta cucina, proposti con la collaborazione di chef
di calibro e stelle Michelin come Valeria Piccini (Grosseto), Nicola
Portinari (Vicenza), Gabriele Ferron (Verona); Marco Bistarelli (Perugia)
e Beppe Sardi (Alessandria), sono iscritti diversi operatori provenienti
da Cina, Spagna e Australia. In programma anche focus-prodotto sulla
cucina vegetariana, alimentazione dei single e intolleranze alimentari''.
Secondo l'Epta il tema della intolleranze e' di estremo interesse sia
per i consumatori che per il mondo della produzione. ''Un dato per tutti
- ha aggiunto Prosperi - delle 52 produzioni artigianali presenti all'appuntamento
di Spoleto, 8 commercializzano prodotti senza glutine''. Tra le novita'
dell'edizione 2004 ''I primi d'Italia junior'', il mini festival dedicato
ai ragazzi dai 7 ai 12 anni con la collaborazione di Disney cucina dove
il clan di Paperino e Topolino riuscira' - e' la scommessa della testata
a fumetti - a rendere golose agli occhi dei piu' giovani barbabietole,
coste e mele, pietanze solitamente snobbate negli anni dell'infanzia.
Tra gli appuntamenti culturali la presentazione dei 'Libri da gustare',
carrellata di titoli a tema enogastronomico, il photoreportage di Nevio
Doz con ritratti di chef e protagonisti dell'enogastronomia italiana
oltre alla presentazione di 500 ricette proposte dagli 82 chef partecipanti
all'edizione 2003 che ha registrato 107.000 visitatori. In occasione
del festival di Foligno il 'Consorzio di tutela e valorizzazione delle
varieta' tipiche di riso italiano e sue tradizioni' consegnera' un premio
al cardinal Sodano ''per tutto quello che sta facendo per la fame nel
mondo''. Giornata del vino, in casa Librandi, dedicata al lavoro in vigna. 13/09 E' stato dedicato al lavoro in vigna il 'picking
grapes', la giornata del vino e della viticoltura calabrese. Nel corso
della manifestazione, organizzata dai fratelli Librandi, titolari dell'omonima
azienda di Ciro' Marina, e' stato possibile conoscere la parte meno
visibile del lavoro che si svolge nelle aziende vinicole. Alla manifestazione
hanno tra gli altri partecipato il Presidente della Giunta Regionale
Giuseppe Chiaravalloti, l'Assessore all'Agricoltura Giovanni Dima, l'Assessore
al Turismo e Industria Alberghiera Giuseppe Gentile, l'Assessore alla
Forestazione Dionisio Gallo, l'onorevole Dorina Bianchi, il Prefetto
e Presidente del Tribunale di Crotone. L' incontro ha avuto inizio nelle
vigne della tenuta Rosaneti (230 ettari di terreno, parte in Agro di
Rocca di Neto e parte in Agro di Casabona), che i piu' attenti osservatori
e conoscitori vinicoltura giudicano l'esempio migliore, con solide radici
nella tradizione e uno sguardo puntato verso un futuro, della vitivinicola
regionale.Guidata dal professor Attilio Scienza, docente all'Universita'
di Milano, e da anni apprezzato consulente della casa vinicola di Ciro',
ha avuto luogo l'operazione definita, con termine inglese, ''picking
grapes'' ovverosia una raccolta mirata, vigneto per vigneto, di campioni
delle diverse varieta' di uva, per giudicare il grado di maturazione
delle uve. E per decidere pertanto, in base all'assaggio, ai valori
analitici rilevati nel corso delle successive dettagliate analisi di
laboratorio, al grado di sanita' delle uve e alle prospettive meteorologiche
per il mese di settembre, l'epoca di maturazione, una volta conseguita
la piena maturita' tecnica e fenologica delle uve. Gli intervenuti,
grazie al linguaggio e alla capacita' di divulgatore del professor Scienza,
e soprattutto toccando con mano, in campo, la realta' viva e concreta
del lavoro svolto dall'azienda Librandi nell'ambito del rinnovamento
della vitivinicoltura regionale, che si e' tradotto nella realizzazione
di campi sperimentali condotti in collaborazione con l'Universita' di
Milano, di dettagliati studi sul Dna delle varieta' introdotte, con
diversi sesti d'impianto e portainnesti, di prove di microvinificazione,
e nel recupero e rilancio di antiche varieta' autoctone calabresi. Dopo
il picking grapes (letteralmente raccolta campione, saltando chicco
da chicco, delle uve), l'incontro e' poi proseguito presso il centro
culturale ''A Casedda'', dove sempre il professor Scienza ha parlato
delle prospettive della viticoltura calabrese, dei programmi di rilancio
di una regione la cui storia in campo vitivinicolo risale sino all'antichita'
greco-romana, e che grazie al suo ricchissimo patrimonio ampelografico
ha un grandissimo futuro davanti a se'. Prima del brindisi e di un buffet
a base di specialita' tipiche calabresi, i fratelli Antonio Cataldo
e Nicodemo Librandi, dopo aver fornito alcune valutazioni sulla vendemmia,
gia' avviata con le uve bianche Chardonnay, Greco e Sauvignon, e che
proseguira', una volta conseguita la piena maturazione, con le uve a
bacca rossa, hanno parlato dei programmi futuri dell'azienda, viticoli
e non. ''Sempre piu' importante - e' scritto in una nota - sara' l'impegno,
in campo culturale e scientifico, attraverso collaborazioni e sinergie
con l'Universita' di Cosenza, con antropologi e studiosi della cultura
locale, per recuperare notizie storiche, documenti, testimonianze, relative
alle origini e allo sviluppo della civilta' della vite e del vino in
Calabria, alla provenienza e alla diffusione, sul territorio, delle
diverse cultivar, alla loro fortuna (e alla loro scomparsa) nei secoli,
alle forme di coltivazione utilizzate.Ricerche che serviranno a dare
maggiore forza e spessore a quell'opera di riscoperta e rivalutazione
del ricco patrimonio ampelografico regionale che per i Librandi e' diventata
una priorita' assoluta e una sorta di mission per gli anni a venire,
e che considerano la chiave di volta per dare alla vitienologia calabrese
un futuro luminoso''. Ottima la vendemmia 2004, casa Librandi annuncia due appuntamenti per giorno 9 07/09 ''Picking grapes'', raccolta campione delle uve
giovedi' 9 settembre nei vigneti di Librandi a Ciro' Marina e presentazione
dei programmi futuri presso il centro culturale 'A Casedda'. Avviata
gia' la vendemmia 2004 (che si annuncia di ottimo livello) con la raccolta
delle uve bianche Chardonnay e Sauvignon (destinate al bianco Igt Critone)
e del Greco destinato al Ciro' bianco, la casa vinicola Librandi di
Ciro' marina, azienda nota anche per il rinnovamento della vitivinicoltura
regionale e il recupero e rilancio di antiche varieta' autoctone calabresi
(il Magliocco, da cui e' nato il Magno Megonio, e il Mantonico, matrice
delle Passule e dell'Efeso), organizza per giovedi' 9 settembre, dalle
17, un appuntamento in due fasi, dapprima in vigna, nella tenuta Rosaneti
(160 ettari di terreno, parte in Agro di Rocca di Neto e parte in Agro
di Casabona), e poi, a seguire, presso il centro culturale aziendale
''A Casedda'' (contrada San Gennaro S.S. 106). Guidata dal professor
Attilio Scienza, docente all'Universita' di Milano, e da anni consulente
della casa vinicola cirotana, nei vigneti di Rosaneti si svolgera',
alla presenza della stampa, delle autorita' e di viticoltori, il cosiddetto
picking grapes, termine inglese con il quale si designa la pratica di
passare in vigna e raccogliere, vigneto per vigneto, campioni delle
diverse varieta' di uva (Gaglioppo, da cui nasce il celeberrimo Ciro'
rosso riserva Duca San Felice, Magliocco, Mantonico e altre varieta'
minori calabresi a bacca rossa, nonche' Cabernet Sauvignon e Cabernet
franc, utilizzati rispettivamente insieme al Gaglioppo nel rosso Gravello
e nel rosato Terre Lontane), per giudicare il grado di maturazione delle
uve. E per decidere pertanto, in base all'assaggio (indicatore tuttora
molto importante), ai valori analitici rilevati nel corso di dettagliate
analisi di laboratorio, al grado di sanita' delle uve e alle prospettive
meteorologiche per il mese di settembre, l'epoca di maturazione, una
volta conseguita la piena maturita' tecnica e fenologica delle uve.
Questo particolare appuntamento del picking grapes (letteralmente raccolta
campione, saltando da chicco a chicco, delle uve), sara' un' occasione
per tutti gli intervenuti per poi fare il punto, presso il centro culturale
''A Casedda'', grazie alla presenza di Scienza, sulle prospettive della
viticoltura calabrese, sui programmi di rilancio di una regione la cui
storia in campo vitivinicolo risale sino all'antichita' greco-romana,
e che grazie al suo ricchissimo patrimonio ampelografico ha un grandissimo
futuro davanti a se'. E consentira' a tutti di verificare, attraverso
un assaggio dei vini programmato alla fine della giornata, il livello
qualitativo raggiunto dai vini dell'azienda cirotana, recentemente riconosciuto,
sulla rivista The Wine Advocate, da un opinion leader come Robert Parker
e dal suo collaboratore per l'Italia Daniel Thomases, che ha assegnato
altisonanti punteggi di 91/100 rispettivamente al bianco Efeso 2002
(da uve Mantonico) e al rosso Magno Megonio 2001, ottenuto da uve Magliocco
100%. L’ass. Dima sollecita al Ministero la tutela delle clementine 30/08 Con l' avvio della prossima campagna agrumaria,
l' Assessore regionale all' Agricoltura Giovanni Dima ha sollecitato,
attraverso una comunicazione ufficiale, gli organismi competenti in
materia e cioe' il Ministero per le Politiche Agricole e Forestali,
il Ministero per il Commercio con l' Estero, l' Istituto per il Commercio
con l' Estero ed il Servizio nazionale Fito - sanitario affinche' sia
tutelata, con forza, la produzione agrumicola regionale.''Anche quest'
anno - ha affermato Dima - abbiamo sollecitato, con anticipo rispetto
all' inizio della prossima campagna agrumaria, gli organismi preposti
al controllo ed alla tutela della qualita' dei prodotti agro-alimentari
affinche' si combatta con forza il truffaldino fenomeno dell'introduzione
illegale di clementine affogliate di provenienza spagnola e commercializzate
in Italia come calabresi''. ''Questa prima iniziativa - ha continuato
Dima - rientra in un progetto piu' generale, da noi riproposto anche
quest' anno, che punta non solo sulla prevenzione ma anche sulla promozione
dei prodotti agro - alimentari calabresi tra i quali spicca, naturalmente,
la clementina di Calabria che rappresenta, con oltre il 55% della produzione
nazionale, un prodotto tipico regionale che deve essere sempre di piu'
valorizzato''. ''E' necessario, pertanto - ha ribadito Dima - salvaguardare
un prodotto che, per le sue qualita' e caratteristiche organolettiche,
presenta elementi di originalita' e di tipicita' che non possono essere
messi in discussione da una commercializzazione truffaldina che si ripresenta
all' inizio di ogni campagna agrumaria anche se correttamente occorre
affermare che, gia' negli anni scorsi, le autorita' competenti, grazie
alle nostre sollecitazioni, hanno raggiunto buoni risultati in questa
battaglia di tutela del prodotto''. Alla tutela delle clementine di
Calabria sui mercati nazionali si aggiunge, inoltre, un ulteriore impegno
dell' Assessorato all' Agricoltura nei confronti della creazione di
un marchio, Cle', realizzato ed ideato per identificare, ancora di piu',
lo stesso prodotto. ''La creazione di un marchio unico identificativo
delle clementine di Calabria - ha concluso Dima - non fa altro che rafforzare
ed aumentare la tutela, perche' facilmente riconoscibile dal consumatore,
di un prodotto tipico, tutela che si integra perfettamente con quella
che faranno gli organismi competenti''. Il gelato di Pizzo ora è “Doc”. Registrato il marchio. 03/08 E' stato approvato dall' Ufficio italiano brevetti
e marchi del Ministero delle Attivita' produttive il marchio collettivo
''Il gelato di Pizzo''. Ne da' notizia la Camera di commercio di Vibo
Valentia. A depositare il marchio era stato il Consorzio artigiani gelatieri
di Pizzo costituito dalla stessa Camera di commercio con il supporto
della Pro Loco di Pizzo. Il Consorzio gelatieri artigiani di Pizzo associa
la quasi totalita' delle imprese produttrici di gelato artigianale monodose
di Pizzo ''proponendosi - e' detto in un comunicato - come soggetto
promotore di strategie di sviluppo e di marketing del prodotto sul mercato
nazionale ed internazionale. Si tratta di imprese con una solida esperienza
e tradizione alle spalle e che, sia pure ancora con strutture organizzative
familiari e di limitata dimensione, sono in grado di trarre nuovo slancio
strategico dalle politiche comuni di marchio e di marketing che il Consorzio
potra' d'ora in poi promuovere al fine di far evolvere la struttura
produttiva locale verso un sistema produttivo di tipo distrettuale''.
Presentato lo scorso anno alla Fiera Expo dei Sapori di Milano dall'
allora presidente della Camera di Commercio, Giuseppe Rito, a partire
dal prossimo mese di ottobre il marchio ''Il Gelato di Pizzo'' comincera'
a circolare sui mercati di consumo. ''Il marchio - afferma ancora la
Camera di commercio di Vibo Valentia - servira' ad identificare i prodotti,
e quindi i produttori, che rispecchiano effettivamente gli elevati standard
di qualita' e di genuinita' imposti dal disciplinare di produzione adottato
dal Consorzio (ingredienti di prima qualita', freschi e senza alcuna
aggiunta di additivi) tutelando la vera gelateria artigianale di Pizzo
dalle imitazioni di basso profilo qualitativo oltre che dal gelato industriale.
Al momento le prime specialita' ad essere protette saranno quelle del
tartufo di Pizzo, della nocciola imbottita e del cioccolato imbottito,
ma il disciplinare di produzione sara' successivamente e gradualmente
ampliato anche a tutte le altre specialita' inventate e prodotte dalla
fantasia e dalla genialita' dei maestri gelatieri di Pizzo''. In autunno,
secondo quanto riferito, si prevede il completamento delle verifiche
di certificazione dei soci produttori, verifiche affidate dalla Camera
di Commercio, che svolge funzioni di organismo di controllo, agli esperti
di Agroqualita' srl, societa' partecipata dal sistema camerale leader
nel settore delle certificazioni di qualita' nell' agroalimentare che
in Italia opera gia' come struttura tecnica di controllo incaricata
dal Mipaf per 13 Dop (tra cui l' Olio extravergine d' oliva Lametia)
e nove Igp (tra cui le Clementine di Calabria). ''E' un risultato di
grande rilievo - ha sostenuto il commissario Dario Lamanna - che premia
l' impegno della Camera di Commercio, e con essa della Pro Loco di Pizzo
che ha creduto fin dall'inizio nel progetto con il presidente Sergio
Fragale ed il direttore Emanuele Stillitani. Siamo riusciti a definire
e portare avanti in breve tempo un percorso concreto ed operativo di
tutela e di valorizzazione di una delle produzioni tipiche piu' rinomate
della nostra provincia''. “Calici di Stelle”: serata dei sommellier a Morano Calabro 02/08 La Federazione Italiana Sommeliers Albergatori
e ristoratori (Fisar) della provincia di Cosenza, insieme con l'APT,
Sviluppo Italia e l'assessorato regionale all'agricoltura, in occasione
della notte di San Lorenzo, sosterra' la consueta manifestazione ''Calici
di stelle'', in programma martedi' prossimo, 10 agosto, nel giardino
del Nibbio di Morano Calabro (Cs). La serata prevede una tavola rotonda
sul ruolo dei prodotti enogastronomici di qualita', quali portavoci
di emergenze architettoniche e storico culturali della zona del Pollino
e della stessa Calabria. In programma anche la proiezione del documentario
''Scirocco, la Calabria ed il Mediterraneo'', presentato dall'autrice,
Maria Barresi. I partecipanti, comunque, potranno visitare l'esposizione
di opere d'arte in ferro dell'artista Lucians Lore' ed ascoltare passi
e poesie a cura della docente, Enza Ciacherella. A fine mese a Tropea la sagra della cipolla rossa 24/07 "Cipolla / anfora luminosa,/ petalo a petalo/
si formo' la tua bellezza/ squame di cristallo ti accrebbero / e nel
segreto della terra oscura / si arrotondo' il tuo ventre di rugiada./
Sotto la terra / fu il miracolo........": cosi' scriveva Pablo
Neruda pensando alla cipolla. Un miracolo della terra che in Calabria
e' stato come una benedizione del cielo. La cipolla rossa di Tropea,
rossa e famosa quanto la Ferrari, sara' la protagonista di una delle
sagre che si terranno entro fine luglio. La cipolla - originaria della
Turchia, dell' Iran e dell' India, un tempo pianta sacra per gli Egiziani
- fu portata nella fascia tirrenica meridionale calabrese probabilmente
dai Fenici. Appartenente alla famiglia delle ''Gigliacee'', e' tra i
prodotti tipici calabresi piu' conosciuti nel mondo ed e', tra l' altro,
anche l' unica varieta' che puo' essere mangiata cruda, tra le tante
esistenti. Le sue speciali caratteristiche le hanno permesso di essere
riconosciuta dai piu' grandi ristoratori italiani, che l' hanno inserita
a pieno titolo nei loro piatti. In effetti, gli intenditori la classificano
come un alimento dolce, tenero e croccante, ricercato per il consumo
fresco nei mercati nazionali ed anche internazionali, e secondo appropriati
studi, si dice contenga numerose proprieta' tra cui quella batteriostatica,
emolliente, stimolatrice della secrezione biliare, regolatrice del tasso
colesterolemico; si dice sia addirittura preventiva delle malattie vascolari
e dell' infarto. L' ultima scoperta sulle caratteristiche della cipolla
e' recente, ed e' avvenuta ad opera dello scienziato calabro-argentino,
Pasquale Potenza, che, dopo tanti studi, ha rilevato la presenza di
uno dei componenti del ''Viagra'' nella cipolla rossa di Tropea. La
notizia, naturalmente, ha fatto piacere ai tanti produttori delle zone.
In Calabria, infatti, per la coltivazione e produzione della cipolla
vi sono 165.000 aziende, di cui solo 34.000 abbastanza sviluppate; molte
di loro si ritrovano riuniti nell''Accademia della cipolla rossa di
Tropea''. Con questo alimento eccezionale, Tropea e' entrata a far parte
delle ''Citta' dei sapori'' insieme ad Alba con il suo tartufo bianco,
Amalfi con il limoncello, Cellino San Marco con l' olio di oliva e il
vino, Sulmona con i confetti, San Daniele del Friuli con il prosciutto,
Sogliano al Rubicone con il formaggio di fossa, Treviso con l' olio,
di Zibello con il culatello. E tanto per dare un tocco di raffinatezza
alla rossa di Tropea, qualcuno si e' anche industriato a trasformarla
in gelato. Il gelato alla cipolla, cosi' come alla `nduja, e' possibile
trovarlo da ''Gelati Tonino'', un bar lungo il corso Vittorio Emanuele
dove il gestore Antonio La Torre, in arte Tonino, ha gia' sperimentato
piu' di 55 specialita', tutte apprezzate dai suoi clienti. Il gelato
alla cipolla gli e' valso il primo premio nazionale gelatieri. Senatore (FI) propone un marchio di qualità per i prodotti agroalimentari del distretto di Sibari 20/07 L'istituzione di un marchio di qualita' quale
tutela dei produttori e garanzia dei consumatori per la bonta' e la
genuinita' delle produzioni del distretto di Sibari: e' quanto ha proposto
il presidente della commissione ambiente del consiglio regionale, Raffaele
Senatore, che ha presentato un emendamento al progetto di legge sull'istituzione
dei distretti rurali e agroalimentari di qualita'. ''Il marchio di qualita'
- e' scritto in una nota - dovra' essere regolamentato da un apposito
disciplinare e servira' a identificare la provenienza e ad agevolare
le azioni di marketing e di promozione dei prodotti sul mercato nazionale
ed estero. Al fine, poi, di assicurare un' unicita' di intenti e un
coordinamento politico in riferimento alle specifiche tematiche dell'
agricoltura, dell' agroalimentare, dell' agroindustriale e dell' agriturismo,
il consigliere regionale di Forza Italia ha voluto rendere piu' funzionale
ed elastico il Comitato di Distretto, riconsiderando le rappresentanze
previste al suo interno. L' emendamento presentato consentira', infatti,
una maggiore e piu' rappresentativa presenza dei soggetti interessanti''. Finalmente arrivano le multe anche per i prodotti alimentari doc contraffatti 16/07 "Dopo i sequestri di borsette, orologi,
occhiali e compact disc 'taroccati' scattano multe salate anche per
le truffe a tavola causate dalla falsificazione di formaggi, prosciutti
ed extravergini di oliva a denominazione di origine o indicazione geografica
protetta". Lo afferma con soddisfazione la Coldiretti in riferimento
alla definitiva approvazione da parte del consiglio dei ministri del
decreto legislativo con disposizioni sanzionatorie per le violazioni
e gli abusi nei confronti delle norme riguardanti i prodotti alimentari
tipici. Gli esempi non mancano - riferisce la Coldiretti - come dimostrano
i sequestri effettuati dalle forze dell'ordine come il carico di limoni
sospettato di voler contraffare il tipico Limone d'Amalfi Igp o il sequestro
di ingenti quantitativi di clementine iberiche spacciate come clementine
di Calabria Igp o ancora mele vendute come Val di Non Dop ma non provenienti
dal Trentino. Ma soprattutto - continua la Coldiretti - irregolarita'
relative ai formaggi, salumi e agli oli a marchio Dop e Igp che riguardano
l'uso illecito della denominazione protetta da parte di prodotti non
certificati dagli organismi di controllo. Sotto sequestro sono finiti
nel 2003 ben 8.231 Kg di caciocavallo silano, 2.075 Kg di pecorino siciliano,
196 Kg di fiore Sardo, 17 Kg di pecorino romano, 10 Kg di Mozzarella
di bufala campana, 9 Kg di parmigiano reggiano e persino 5 cosci di
prosciutto di Carpegna. Il decreto approvato - continua la Coldiretti
- si pone peraltro in linea con i recenti orientamenti comunitari che
hanno esteso i controlli alle dogane alle contraffazioni degli alimenti
a denominazione di origine e spingono verso il rafforzamento dei provvedimenti
contro la contraffazione e la pirateria anche per gli alimenti a denominazioni
d'origine. Enogastronomia come momento di sviluppo. Convegno a Mongrassano 01/07 Gli strumenti attivati per favorire lo sviluppo
turistico ed economico della Valle del Crati sono stati al centro di
un convegno promosso dal Gal locale sul tema "Il progetto Cimpa
ed il piano di sviluppo locale: due occasioni per la valorizzazione
dei prodotti tipici". Durante i lavori, secondo quanto riferito
in un comunicato, e' stato illustrato il progetto Cimpa (Cibi meridiani
monumenti paralleli) finanziato nell' ambito del programma d' iniziativa
comunitaria Interreg III B Medocc. Il progetto, incentrato sulla promozione
del turismo eno-gastronomico, vede impegnato un partenariato transnazionale,
del quale il Gal Valle del Crati fa parte, coordinato in qualita' di
capofila dalla Regione Calabria-Dipartimento Obiettivi strategici. Il
turismo gastronomico, e' stato detto nel corso del convegno, in particolare
se connesso con le tradizioni locali, puo' costituire un' importante
volano di sviluppo del territorio. Il progetto Cimpa prevede, tra l'altro,l'organizzazione
in Calabria di un festival internazionale della gastronomia nel quale
il territorio della Valle del Crati proporra' i suoi prodotti e quattro
pietanze che sono state selezionate da un'apposita commissione. Il Gal
ha anche presentato il Piano di sviluppo locale finanziato nell'ambito
del Pic Leader Plus. Il presidente del Gal, Antonello Della Motta, e
l'amministratore delegato, Valeria Fagiani, hanno evidenziato che gia'
con il programma Leader II "sono stati creati nuovi posti di lavoro,
nuove imprese, e sono state realizzate le prime offerte agrituristiche
del territorio. Le aziende, inoltre, sono state aiutate a raggiungere
gli standard richiesti dalla normativa europea". L'assessore regionale
all' Agricoltura, Giovanni Dima, concludendo i lavori, ha sottolineato
che "l' enogastronomia calabrese rappresenta un patrimonio prezioso
da salvaguardare e promuovere. i prodotti tradizionali della nostra
terra - ha aggiunto - oltre ad essere una garanzia per il consumatore,
rappresentano un forte ed indissolubile legame con il territorio. E
la Regione e' impegnata, con specifiche norme legislative e numerose
iniziative, a tutelare e promuovere, sui mercati interni e stranieri,
le tradizioni alimentari calabresi". Successo della cucina tipica calabrese in Toscana 28/06 Ha riscosso successo la cucina tipica calabrese
presentata nel corso di una manifestazione Calabria e Toscana insieme per la gola 22/06 Toscana e Calabria insieme per un percorso della
"gola" tutto da costruire. Sara' la citta' di Artiminio, in
provincia di Prato, dove si erge la stupenda villa Medicea, la cosiddetta
"Ferdinandea", ad accogliere dopodomani, 24 giugno, il primo
gemellaggio tra le Federazioni Sommeliers Albergatori e Ristoratori
delle province di Cosenza e Prato, insieme per uno scambio enogastronomico
che, garantiscono i promotori dell'iniziativa, ne fara' vedere e gustare
delle belle. Il delegato della Fisar (federazione sommeliers) cosentina,
Franco Pingitore, ricorda che " da sempre Calabria e Toscana portano
avanti una tradizione culinaria di grande valenza, a partire da produzioni
di eccellenza e ricette tipiche saporitissime." Il "tandem
" culinario si giochera' tutto in un Gran Gala', tra piatti e profumi,
che vedra' la Calabria rappresentata in cucina dallo Chef, Vincenzo
Pingitore, e da dieci importanti aziende del settore enogastronomico,
che offriranno il meglio dei manufatti più caratteristici della
gastronomia mediterranea. Alla serata parteciperanno giornalisti di
settore, lo staff nazionale della FISAR, il Consorzio produttori del
Carmignano, zona in cui ci celebra il gemellaggio, e rappresentanti
istituzionali. "Tutti - ricorda il delegato della Fisar cosentina-
in attesa di questo evento che propone una accoppiata gastronomica di
tutto rispetto per cultura, storia e tradizione, creata da uomini e
donne che vedono nelle risorse della loro terra un ottimo volano per
la crescita e conoscenza dei costumi e consuetudini, 26 e 27 Febbraio Convegno sull'Alimentazione 24/02 Giovedì 26 e Venerdì 27 febbraio convegno promosso dall'ARSSA, d' intesa col Dipartimento obiettivi strategici della Regione, sul tema della "Valorizzazione dei prodotti tipici e dieta Mediterranea". ''Il Progetto Euromedsys - ha detto il presidente dell' Arssa, Antonio Pizzini - si propone di contribuire alla crescita economica ed allo sviluppo della competivita' dei sistemi economici locali del Mediterraneo attraverso la valorizzazione della qualita' e dell' eccellenza. A tal fine Euromedsys mira, fra l'altro, ad individuare e selezionare parametri utili a definire e standardizzare il concetto d'eccellenza, in modo da rendere certificabile le nostre produzioni agroalimentari''. ''I Paesi del bacino del Mediterraneo - e' detto in una nota dell' Arssa - dispongono, infatti, di produzioni tipiche e tradizionali caratterizzate da un' elevata qualita' che trova il momento di sintesi nella cosiddetta 'dieta mediterranea', sempre piu' apprezzata nel mondo''
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