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Sport
Il calcio nel caos

 

Gli atti passano a Borrelli: Parte ufficialmente “Piedi Puliti”

26/05 Mancavano solo quelli, ma ora che gli atti della Procura di Napoli sono arrivati il processo sportivo di calciopoli puo' partire. Non ha perso tempo Francesco Saverio Borrelli, perche' dopo due giorni dalla nomina a capo ufficio indagini della Figc, l'ex procuratore generale di Milano ha finalmente in mano le carte della maxi inchiesta partenopea. Quelle che il commissario straordinario Guido Rossi aveva gia' sollecitato la settimana scorsa nella sua visita a Napoli, perche' senza gli atti la giustizia sportiva non avrebbe potuto cominciare il suo corso. Una giornata decisiva quella che ha visto protagonista l'ex capo di Mani Pulite, che gia' dai primi giorni della prossima settimana potra' cominciare gli interrogatori dei maggiori attori dello scandalo e far partire i deferimenti al Procuratore Stefano Palazzi. Il materiale preso in consegna dai due pm di Napoli, Beatrice e Narducci, sarebbe gia' di per se' sufficiente per far scattare i provvedimenti, ma e' evidente che qualcuno, soprattutto dei pesci grossi sfilera' davanti alla rinnovata squadra degli 007 federali. Alcuni dei vecchi inquirenti, sopravvissuti all'emorragia di dimissioni cadute a pioggia dopo quelle dell'ex capo Italo Pappa, Borrelli li ha incontrati nella mattinata di oggi, per il suo primo giorno di scuola in federcalcio. Arrivato poco prima delle 11, giacca azzurra e pantaloni blu, l'ex toga di Tangentopoli si e' intrattenuto per circa due ore ai piani alti di via Allegri: ad attenderlo l'avvocato Paolo Nicoletti, braccio destro di Rossi, e alcuni dei vice dell'ufficio, tra cui anche Marco Squicquero. I due nuovi nominati, D'Andrea e Maria Jose' Falcicchia, saranno convocati nei prossimi giorni per cominciare l'attivita' inquirente. Una riunione costruttiva per gettare le basi per il lavoro che li attende gia' nelle prossime ore. Poi la fuga dall'uscita secondaria della Figc con una sola battuta tra i denti all'insegna della serenita' (''tutto a posto'' ha detto Borrelli) e di corsa a Napoli per il lungo faccia a faccia con i colleghi magistrati: il procuratore Lepore ha spiegato che la legge sportiva consente di acquisire il materiale messo insieme dai giudici ordinari per poter accelerare l'iter della giustizia sportiva. Borrelli ora possiede gli elementi per far partire la fase uno del maxi processo a calciopoli: gli interrogatori, su cui non si perdera' tempo. Sono 41 gli indagati di Napoli, tra cui nove arbitri e 11 assistenti, oltre a Luciano Moggi, ma di certo non verranno ascoltati tutti. Il quadro dovrebbe essere gia' piuttosto chiaro, soprattutto per quel che riguarda le posizioni piu' pesanti di alcuni tesserati ancora in attivita' e dei club coinvolti. E sono proprio le societa' quelle su cui preme una decisione, per arrivare a luglio con il quadro completo di chi resta in A, stabilire la partecipazione alle coppe europee e poi stilare i calendari. Intanto Rossi continua nella sua opera di lasciare lontano dalle pressioni dello scandalo la nazionale: a 14 giorni dal mondiale piu' critico della storia del calcio italiano, la notizia che anche il figlio di Lippi, Davide, risulta tra gli indagati nell'inchiesta romana sulla Gea, poteva essere un ulteriore elemento destabilizzante. Rossi ha chiesto a Gigi Riva di restare sereni e continuare nel lavoro sul campo. All'inchiesta ci pensera' Borrelli, perche' l'operazione piedi puliti da oggi e' ufficialmente partita.

Lega: Galliani rimane solo, si dimette Zamparini

26/05 A tener duro in Lega in pratica e' rimasto 'solo' il presidente Adriano, nonche' ad del Milan: se ne e' andato il vice Maurizio Zamparini. ''Me ne vado, perche' la mia elezione e' stato frutto di un' azione illegale, sento la necessita' di un mondo del calcio pulito. Io ho fatto il primo passo, spero che anche gli altri seguano il mio esempio'', ha detto il patron del Palermo. In un primo tempo Zamparini aveva annunciato di volersi tirar fuori ad agosto; nel giro di poche ore il brusco cambio d'opinione con lo stop di oggi. Ieri era stato il Bologna a chiamarsi fuori non votando il documento dell'Assemblea, al termine della quale i presidenti avevano auspicato un cambio delle regole entro breve tempo. Mercoledi' lo stesso Zamparini a Milano, mentre fuori i 42 presidenti dei club raccoglievano la protesta degli ultras dell'Atalanta, aveva detto che era necessario ''Un presidente di Lega che non sia anche presidente di club per evitare il conflitto di interessi. Su questo siamo compatti. Tranne Galliani e forse Lotito che gli e' rimasto vicino''. Galliani ha fatto suo lo slogan che fu proprio di Francesco Saverio Borrelli: 'Resistere, resistere, resistere'. ''Non ho nessuna intenzione di dimettermi, ne' ora ne' a settembre. Passata questa buriana si scriveranno delle nuove regole e se si arrivera' a decidere che il presidente della Lega non puo' piu' essere un presidente di club e' evidente che mi adeguerei al nuovo regolamento. Comunque non sarebbero delle dimissioni'', aveva a sua volta ribattuto Galliani nei giorni scorsi, nel rimarcare che la Lega calcio come organismo e' al di fuori delle inchieste e dalla bufera che si e' abbattuta sul pallone italiano. ''La Lega e' estranea a quanto sta succedendo'', ha anche oggi ripetuto il vicepresidente rossonero. Le dimissioni di Zamparini pero' aprono una crepa importante nel fronte Lega, una prima uscita decisa del fronte del no. Assente per ovvi motivi la Juventus lo sguardo e' rivolto al comportamento delle altre big, Inter in testa. ''Le dimissioni di Zamparini? Leggevo sui giornali che l'avrebbe fatto per chiedere un cambiamento - ha chiosato il patron nerazzurro Massimo Moratti oggi - pero' solo l'altro giorno era perfettamente d'accordo a mantenere le cose cosi' come stanno. E' chiaro che ci si aspetta che si possa ripartire. D'altra parte ci sono anche le possibilita' di essere rieletti, perche' mica erano tutti cattivi li' dentro. Comunque va data la possibilita' ai tifosi e a chi guarda da fuori di pensare che le cose possano ricominciare''. Con nuove regole e dirigenti esterni, come chiedono parecchi presidenti.

La lettera di dimissioni di Zamparini

Il Presidente Maurizio Zamparini si e' dimesso dalla Vice Presidenza della Lega Nazionale Professionisti. Il Palermo ha reso noto il testo della lettera di dimissioni inviata al Presidente, al Presidente del Collegio Sindacale ed ai Consiglieri della Lega Nazionale Professionisti. Questo il testo: "Il 23 marzo 2005 sono stato eletto Vice presidente vicario della Lega Calcio di Milano. Tale elezione era stata il frutto di una mediazione fra i rappresentanti delle squadre forti (Milan, Juve, Inter seguite da Lazio e Roma) che volevano eleggere quale Presidente di Lega Galliani, e i rappresentanti delle societa' medio piccole nella persona di Della Valle, Garrone, Semeraro, Zamparini, Cellino ed altri, che volevano un Presidente esterno con garanzie di assoluta mancanza di conflitto di interessi. La mediazione era nata dalle fortissime pressioni delle societa' dominanti fatte sulla serie B e altre piccole minori di A per favorire l'elezione di Galliani, e dalla resistenza delle nostre societa' medio piccole che volevano appunto un Presidente di garanzia ed equita' per tutti. I fatti degli ultimi giorni hanno dimostrato che tali pressioni erano svolte da un gruppo di potere che organizzava in maniera illegale quasi tutte le funzioni espletate dal e nel sistema calcio. "Ritengo percio' la mia elezione non regolare anche se da parte mia accettata con la massima trasparenza - si legge ancora nella lettera - poiche' il frutto di una mediazione con una controparte che all'epoca consideravo leale e corretta (pur decisa nella difesa dei suoi interessi specifici che io ritenevo ingiusti) e che i fatti hanno dimostrato in malafede e indirizzata ad un controllo che le permettesse di agire indisturbata illegalmente. Ho rappresentato nell'ultima assemblea la mia volonta' di dimettermi entro la fine di agosto e prima dell'inizio del campionato, poiche' pensavo che la mia opera fosse ancora necessaria in questo momento per incidere positivamente sulla nuova strada che la Lega doveva iniziare a percorrere verso una nuova governance e un nuovo Presidente, che garantissero agli associati finalmente una gestione equa e giusta della Lega. Ho invece riflettuto sull'esito e andamento dell'assemblea di Lega del 24 maggio u.s. ed ho dedotto che l'unica possibilita' a mio parere di rinnovamento e' un passo indietro immediato della governance attuale ed una assemblea che discuta quello che il gruppo delle societa' che ha voluto eleggermi a sua garanzia vicino a Galliani, ha da sempre proposto: a) un Presidente di grande spessore morale esterno ai club, lontano da conflitti di interesse e lontano dalla politica; b) un Amministratore delegato in un manager di grande valore che lavorasse in toto solo per la Lega; c) una Lega con una governance che non fosse un centro di potere ma di servizio per tutte le associate garantendo soprattutto il rispetto dei valori sportivi e di corretta gestione delle societa' sportive". Ecco la conclusione di Zamparini: "Saro' sempre a disposizione per raggiungere gli obiettivi sopra elencati in un nuovo governo del calcio se gli associati chiederanno e gradiranno il mio contributo. Oggi voglio rassegnare le mie irrevocabili dimissioni da Vice Presidente Vicario della Lega seguendo il mio pensiero di sportivo e la mia coscienza di uomo libero".

Gigi Riva: “Beckembauer ha parlato da bambino”

Un trenino o una matitina per Franz Beckenbauer. Gigi Riva, team manager dell' Italia, al suo ottavo Mondiale tra quelli giocati e quelli da dirigente, rivive la sfida di Italia-Germania 4-3 e risponde con durezza a Franz Beckenbauer, annunciando che gli porterà un giocattolo, dopo le dichiarazioni sull' Italia "da monello". "Ho sempre avuto grande stima per il giocatore e il dirigente", ha detto Riva tornando sulle parole del presidente del comitato organizzatore di Germania 2006, che si era detto convinto che l' Italia avrebbe pagato al Mondiale lo scandalo delle intercettazioni. "E' una grande persona, ma ha parlato con il cervello di un bambino. Da lui non me lo aspettavo. Gli porterò un giocattolo, un trenino o una matitina". "Credo che le persone intelligenti e di buonsenso in questo momento aspettino che il treno si fermi per capire cosa resta - ha proseguito Riva -. La situazione è pesante, una vera frana: nessuno tra di noi se lo nasconde. Ma dà fastidio sentir parlare tanti ex giocatori che conoscevano bene le cose del calcio e ora danno giudizi così negativi. E' facile vomitare sentenze sugli altri". Riva sottolinea che, mentre ad altri spetta il compito di venire a capo dello scandalo di cui il calcio è protagonista e di tenere i rapporti con la Fifa, il suo è quello di far da scudo alla squadra, perché possa preparare nella maggiore tranquillità possibile il torneo di Germania 2006. "Dobbiamo far di tutto per arrivare a disputare un Mondiale decoroso - ha spiegato Riva, forse addirittura con una punta di pessimismo o cautela -. Sapevamo perfettamente che ci avrebbero aspettato queste difficoltà. Di sicuro è il ritiro più difficile che mi sia capitato di vivere, ma dobbiamo a tutti i nostri tifosi, quelli italiani e quelli che ci aspettano in Germania, l' impegno per il miglior Mondiale possibile. I giocatori con questa bufera non c' entrano. Non è giusto sentenziare sul nostro Mondiale", è la conclusione in risposta a Beckenbauer.

Beckembauer “Le mie parole fraintese, l’Italia tra le favorite”

"Mi spiace che siano state fraintese le mie parole, io intendevo dire che il tecnico ed i giocatori italiani saranno sottoposti ogni giorno a domande sullo scandalo e che quindi questo potrebbe pesare sulla loro condizione mentale. Mi spiace, lo ripeto che non sia stato compreso quello che io volevo dire, per me l'Italia dopo il Brasile e' una delle squadre favorite ai Mondiali". Cosi' Franz Beckenbauer, Presidente del Comitato organizzatore dei Mondiali di Germania 2006, fa marcia indietro sulle dichiarazioni della scorsa settimana, oggi, in occasione della presentazione del progetto "Greengoal" a Berlino

Cossiga: “Tangentopoli era più onesta”

"Tangentopoli servi' a finanziare i partiti, fu piu' onesta. Questo scandalo del calcio per finanziare le tasche di qualcuno che ha sfruttato l'entusiasmo degli sportivi. E' peggio. Molto peggio" lo ha detto il Presidente Grancesco Cossiga ai microfoni di Radio Incontro. Si dice che Tangentopoli servi' a far pulizia nella politica, questo scandalo servira' a farla nel calcio? "Ma lo sapete di Tangentopoli quante persone hanno pagato? Solo 2 persone hanno espiato la pena. E c'e' stato qualche suicidio". Picconatore lo e' sempre stato, il Presidente Francesco Cossiga. E anche oggi non ha perso il vizio e lo scandalo che sta investendo il mondo del calcio e' l'occasione buona per dare altre picconate. "Stanno rovinando il calcio con la politica e la magistratura > dice ai microfoni di Radio Incontro - Su molte cose non sono d'accordo. Hanno nominato un mio grandissimo personaggio, un mio amico, un galantuomo e professionista come Guido Rossi commissario della FIGC, anche se credo che non abbia mai visto una gara di calcio" dice Cossiga. "Pero' hanno nominato anche il magistrato piu' discusso degli ultimi anni, e' una sciocchezza colossale. Commissario uno che ci capisce di calcio e non uno che e' stato una delle piu' grandi disgrazie della politica italiana, Borrelli, il famoso procuratore equestre. Se l'avessero nominato alla federazione ippica sarebbe stato meglio, perche' lui e' un grande equestre: stavamo lavorando quand'eravamo procuratore della repubblica per dargli il titolo singolare di procuratore equestre della repubblica". "Io al posto di Rossi avrei ritirato la nazionale per risparmiargli tutti gli insulti che riceveranno" afferma L'ex Presidente della Repubblica. "Non avrei confermato Lippi. Stiamo mandando i nostri ragazzi al ludibrio dei tifosi tedeschi. Non avrei mandato comunque nessuno di coloro che non hanno chiarito la loro posizione con la magistratura. Ci hanno avvertito che ci dovremmo attendere un'accoglienza pessima: urla ed insulti. Stiamo esponendo la grande nazionale al ludibrio della tifoseria tedesca". "Che lo sport ritorni ad essere solo sport e non un'industria e per ridare gloria al presidente equestre Borrelli. Non si puo' privare l'italiano del calcio, e' lo sport popolare perche' di tutti. Lo sport deve rimanere sport con la sua autonomia, senza far finta di essere un'altra cosa. Lo sport coinvolge l'emotivita' ma e' sempre uno spettacolo. Quello che vogliono gli sportivi e' un bello spettacolo. Fa bene il Csm a vietare il doppio ruolo dei giudici, ordinario e sportivo". Poi su Calciopoli aggiunge: "E' una forzatura il fatto della cupola. Morti non ce ne sono, stragi di Capaci sui campi sportivi non ce ne sono state. Mi ha meravigliato che sia accaduto senza che nessuno abbia mai detto niente ed e' scoppiato forse perche' qualcuno non ha ottenuto quello che sperava. Una macchia di questo genere hanno contribuito tutti a crearla perche' tutti ci hanno guadagnato. Mi chiedo se sia stato utile configurare le squadre di calcio come imprese ai fini di lucro". A Cossiga tutte queste intercettazioni pubblicate non sono andate giu'. "E una vergogna > continua - la pubblicazione di tutte queste intercettazioni. Non e' la prima volta, come quella volta che furono pubblicate quelle del segretario di uno dei piu' grandi partiti italiani senza che si prefigurasse nessun reato. Volete un consiglio? Usate il telefonino solo per dire 'butta la pasta', ma anche questo puo' essere pericoloso perche' il magistrato puo' credere si tratti di un messaggio in codice. Usate solo il telefono fisso. Anzi usate i pizzini come Provenzano". "Ma lei sa chi diffonde le intercettazioni? Sono fatti amorosi tra gatti e gatte. La gatta della portiera del palazzo di giustizia sportiva al gatto della portiera di via Solferino in cambio di favori amorosi. Scambio amoroso tra gatti insomma. La polizia giudiziaria e i magistrati non c'entrano nulla. Sono gatti intelligentissimi, che durante la notte dopo aver seguito il magistrato, rubano le carte, sanno rubare e fotocopiare, e di notte per guadagnarsi una notte d'amore con la gatta del portiere del corriere della sera gli porgono le carte" dice Cossiga. "A Carraro gliel'ho consigliato io di dimettersi, mi chiese un consiglio" afferma. "In Italia non vige come nei paesi anglosassoni la presunzione di innocenza, ma quella di colpevolezza. Fa bene Galliani a non dimettersi perche' ritiene che cosi' sarebbe come ammettere una colpa". "Moggi? Siccome a Cagliari, tanti anni fa, mi ha regalato la maglia della Juve ed ho una foto mia con la maglia addosso. A Moggi dico di scegliersi un bravo avvocato penalista. Ma lei si immagini se i giudici Italiani abituati a dire quali banche si debbano fondere o meno si privano del giusto di dire loro chi deve vincere il campionato italiano. E' una manna per loro. Ormai i campionati si decideranno in cassazione. Le sentenze le avremo nel 2034, bisognava affidarsi solo alla giustizia sportiva senza ricorrere ai giudici ordinari". Sulla Juventus in B, Cossiga dice: "La famiglia reale in tutti i paesi gode di inviolabilita', prima di toccare l'unica famiglia reale (la Juve) che esiste in Italia credo che ci penseranno per bene. Chi e' juventino resta juventino. Sempre forza Juve anche in serie C. E comunque sempre forza Juve e forza azzurri. Se l'Italia arriva in finale sono tentato di andare a Berlino a vederla". Poi prosegue: "Siccome sono amico di Lotito, in sede secondaria dico anche forza Lazio. Giovane democratico cristiano, persone importanti e destra e a sinistra che non siano stati democristiani non ne conosco. E' inutile che la gente sbraiti, ma moriranno tutti democristiani. Lui e' una delle persone piu' simpatiche che conosco, Fa morire dal ridere. Farsi raccontare da lui cosa ha trovato quando prese la lazio fa morire dal ridere, si rischia il ricovero per ernia. Contestazione? Lo invito a ripagare quei tifosi della lazio a cui ha tolto i denari, quei finti tifosi che erano pagati per andare allo stadio".

Sacchi: “Torniamo al calcio di prima, senza banchieri e politica”

26/05 "Voglio credere fino alla fine che non sia vero tutto quello che leggo sui giornali. Ma so anche che questo scandalo sta assumendo proporzioni tali per cui non sarà facile liquidarlo con leggerezza - esordisce l'ex ct azzurro Arrigo Sacchi in una intervista al portale www.ilsole 24ore.com che ne ha anticipato alcuni stralci - inutile cambiare le regole se manca la cultura. Questo calcio deve imparare a vincere con la forza del gioco. Deve imparare a tenere lontani i banchieri e i finanzieri d'assalto. Non dev'essere il calcio dei mecenati, ma dei bilanci corretti. Invece rispecchia il peggio della vita politica italiana". "Certo è difficile anche parlare chiaro se non si hanno in mano delle prove. E io prove non ne ho mai avute. Dobbiamo assumerci tutti delle responsabilità. Noi che nel calcio ci lavoriamo, ma anche la stampa che ha documentato poco e marginalmente certe situazioni. - afferma Sacchi alla redazione on line del Sole 24 ORE - Nei paesi anglosassoni ci sono regole ferree, in quelli latini c'é l'esaltazione del bel gioco e se una vittoria non è accompagnata dal bel gioco non viene esaltata. Per noi italiani il calcio è solo un gioco. E quindi é concesso anche barare". E Lippi ai mondiali? "Lippi è una persona seria. Trovo che questa nazionale sia più affidabile del solito." conclude Sacchi.

Il PM Borrelli al lavoro: Il figlio di Lippi indagato a Roma e Milano

26/05 La lunga giornata di Borrelli, l'iscrizione nel registro degli indagati della Procura di Roma anche del figlio di Lippi e le dimissioni dalla vicepresidenza della Lega di Zamparini. Sono questi gli eventi salienti di questa ennesima intensa giornata della calciopoli italiana, in cui il nuovo capo dell'ufficio indagini della Figc si e' messo subito al lavoro. La prima tappa per Francesco Saverio Borrelli e' stata via Allegri, la sede della Federcalcio dove operera' assieme ai suoi due vice nominati ieri. Ma la visita piu' importante per l'ex procuratore generale di Milano e' stata quella effettuata a Napoli, dove ha incontrato il procuratore capo Giandomenico Lepore, il procuratore aggiunto Franco Roberti e i pm Filippo Beatrice e Giuseppe Narducci, che si stanno occupando dell'inchiesta sulle "manipolazioni" nel mondo del calcio. Un incontro durato circa due ore, al termine del quale Borrelli non ha voluto rilasciare alcuna dichiarazione. Ma l'obiettivo di questo vertice era scontato e lo stesso Lepore ha comunicato di avergli consegnato gli atti dell'indagine necessari per le inchieste della giustizia sportiva. I tempi a disposizione del neo capo dell'ufficio indagini federale sono molto piu' ristretti e i magistrati partenopei gli hanno assicurato la loro massima collaborazione, sperando anche loro di arrivare a una conclusione nel breve periodo. L'altro fronte caldo della giornata e' stata la Procura di Roma, che sta invece indagando sulla Gea. E la notizia bomba e' l'iscrizione nel registro degli indagati, sulla base della documentazione trasmessa da Napoli, di altre quattro persone, tra cui Davide Lippi, figlio del ct azzurro e procuratore della societa' gestita da Moggi Jr e Zavaglia. Con lui dovranno rispondere di associazione a delinquere finalizzata alla frode sportiva anche Giuseppe De Mita, figlio dell'ex premier Ciriaco, Riccardo Calleri, rampollo dell'ex presidente di Lazio e Torino, e Tommaso Cellini. Con loro, cosi', gli indagati salgono a otto, tenendo conto anche dei due Moggi, di Zavaglia e di Chiara Geronzi. I pm Palamara e Palaia hanno cosi' sospeso gli interrogatori per studiare i nuovi documenti ma prima hanno avuto il tempo di sentire Antonio Caliendo come persona informata sui fatti. L'ex procuratore di Baggio avrebbe parlato dei casi di Trezeguet e Nicola Amoruso, quest'ultimo un suo assistito passato alla Gea. La notizia di Davide Lippi indagato e' ovviamente arrivata anche a Coverciano, ma il capo-delegazione azzurro Giancarlo Abete ha dichiarato che il ct "sara' turbato come genitore ma non come tecnico, visto che ha dimostrato di avere gli anticorpi giusti per superare questo problema". Tutti stretti intorno al selezionatore, insomma, come dimostrano i messaggi del presidente del Coni Gianni Petrucci ("la nostra e' una bella nazionale, staremo tutti intorno a questo gruppo") e del commissario straordinario della Figc Guido Rossi, che ha esortato gli azzurri a stare sereni e a continuare la preparazione ai prossimi Mondiali. Nel terremoto di queste ore si sono aggiunte anche le dimissioni di Maurizio Zamparini, che come annunciato nei giorni scorsi ha deciso di lasciare la vicepresidenza della Lega Calcio. "Me ne vado, perche' la mia elezione e' stata frutto di un azione illegale - ha dichiarato il presidente del Palermo - Sento la necessita' di un mondo del calcio pulito. Io ho fatto il primo passo, spero che anche gli altri seguano il mio esempio. Il male del calcio sono i dirigenti che fanno gli interessi per 3 squadre, con la stampa che e' asservita. Le dimissioni volevo darle piu' avanti, ma ho visto immobilismo generale in Lega e non mi e' sembrata ci fosse reale voglia di cambiare". La scelta di Zamparini sara' oggetto di discussione nel prossimo Consiglio di Lega in programma il 12 giugno. Nel frattempo Galliani ha ribadito di non aver "mai incontrato Collina", ne' di aver "mai chiesto a designatori o dirigenti di avere arbitri o segnalinee". Una difesa appassionata, come quella di Andrea Della Valle, che la prossima settimana verra' sentito dai magistrati. "Ci chiameranno i giudici e gli spiegheremo la nostra verita' - ha dichiarato - Tutti sapete come e' andata l'anno scorso, abbiamo cercato di far valere la dignita' di questa societa', non siamo mai andati fuori dalle regole". E con Massimo Moratti che riassume in un "dalla curiosita' alla nausea" la calciopoli italiana, si chiude questa giornata di "leggera pioggia", in attesa di nuove tempeste.

Le schede:Davide Lippi/GEA

Davide Lippi, 29 anni, figlio di Marcello, commissario tecnico della Nazionale italiana di calcio, prima di diventare consulente della Gea e procuratore sportivo ha avuto anche trascorsi da calciatore nei dilettanti della Toscana, prima nel Camaiore e poi, nel 1996, nel Viareggio. Fra i calciatori da lui assistiti il difensore della Lazio Massimo Oddo, che e' fra i 23 giocatori a disposizione di Marcello Lippi per i prossimi mondiali di Germania 2006, un altro difensore, lo juventino Giorgio Chiellini, mentre e' transitato dalla sua scuderia anche Emanuele Blasi, il centrocampista della Juventus ascoltato nei giorni scorsi dai magistrati di Napoli. Davide Lippi e' anche proprietario di una quota del Twiga, il noto locale di Marina di Pietrasanta (Lucca), i cui soci principali sono il patron del team Renault di Formula Uno Flavio Briatore, il giornalista e conduttore televisivo Paolo Brosio e l'onorevole di An Daniela Santanche'.

Le schede:Giuseppe de Mita/GEA

Giuseppe De Mita, figlio di Ciriaco, ex segretario della Dc e ex presidente del Consiglio, e' nato a Napoli il 10 maggio 1969. Alla meta' degli anni Novanta e' stato capo ufficio stampa della Lazio per poi diventarne direttore generale fino al 2004. Analogo ruolo di direttore generale ha avuto anche nella Gea, al fianco di Alessandro Moggi presidente e Riccardo Calleri vicepresidente. Terminata l'esperienza in biancoceleste, nella stagione 2004-2005 e' approdato, sempre come direttore generale, all'Avellino, nella stagione culminata con la promozione in serie B dopo lo spareggio ai play-off con il Napoli. E' tuttora con lo stesso ruolo nella societa' irpina, impegnata nella lotta per non retrocedere di nuovo in C/1.

Le schede:Tommaso Cellini/GEA

Tommaso Cellini e' stato alla fine degli anni Novanta l'ex direttore del marketing della Lazio. Nella societa' biancazzurra che faceva capo a Sergio Cragnotti e Dino Zoff si e' impegnato in particolare anche in iniziative benefiche legate al calcio e nell'avvicinamento allo stadio dei bambini delle scuole. Nella Gea ha rivestito il ruolo di direttore commerciale e quindi particolarmente attivo nell'organizzazione di Expogoal, la mostra mercato milanese per gli operatori del mondo del calcio nata per mettere in contatto societa' di calcio e aziende commerciali.

Le schede: Riccardo Calleri/GEA

Riccardo Calleri e' figlio di Gianmarco, negli anni Novanta presidente prima della Lazio e poi del Torino. E' entrato nella Gea World con una quota del 10% quando nella nuova societa' sono confluite la Football Management di Alessandro Moggi e la General Athletic (entrambe con quote del 45%). E' stato dapprima vicepresidente e poi amministratore delegato. Secondo quanto emerso dal rapporto dei carabinieri del Nucleo operativo di Roma, il suo principale assistito risulta essere Alessandro Nesta, il difensore del Milan punto fermo anche nella Nazionale di Marcello Lippi. Nella sua scuderia anche il centrocampista Gatti, grande promessa del calcio italiano agli esordi nel Perugia di Cosmi e attualmente nella Cremonese, appena retrocessa dalla B in C/1.

Moratti: “Dalla curiosità alla nausea”

"Dalla curiosità iniziale si è passati alla nausea": questo il lapidario commento di Massimo Moratti a quanto sta emergendo nel calcio-scandalo. Moratti vuole comunque tenersi fuori dal commentare nel dettaglio notizie e voci che si inseguono sulla vicenda. E non si sbilancia quando viene a sapere delle dimissioni di Maurizio Zamparini dalla carica di vicepresidente vicario della lega Calcio. Moratti tanto meno vuole commentare gli 'spifferi' che riguardano i cugini rossoneri. "Preferisco non intervenire - ha detto oggi a Milano il patron nerazzuro -, leggo anch'io come voi i giornali e posso dire che dalla curiosità iniziale si è passati alla nausea. Bisogna capire quanto c'é di vero: credo sia molto stonato qualsiasi intervento da qualunque parte arrivi". Massimo Moratti, che ha parlato a margine di un incontro elettorale del candidato del centrosinistra Bruno Ferrante, che ha in lista anche la moglie Milly Moratti, si gode sorridendo i complimenti dei tifosi nerazzurri di passaggio, compiaciuti perché l'Inter non stata toccata dalle insinuazioni. "Camminare a testa alta - sottolinea sorridendo Moratti - dovrebbe essere un comportamento normale nella vita". Le dimissioni di Zamparini? "Leggevo sui giornali che l'avrebbe fatto per chiedere un cambiamento - dice - però solo l'altro giorno era perfettamente d'accordo a mantenere le cose così come stanno". Sulla situazione della Lega Calcio e dei suoi vertici il patron nerazzurro afferma: "E' chiaro che ci si aspetta che si possa ripartire. D'altra parte ci sono anche le possibilità di essere rieletti, perché mica erano tutti cattivi lì dentro. Comunque va data la possibilità ai tifosi e a chi guarda da fuori di pensare che le cose possano ricominciare". Cannavaro dice che era marcio tutto il sistema, gli domandano. "Chi si difende - risponde Moratti - e cerca di discolparsi dice che così facevano tutti, così per esempio chi si droga dice che si sono drogati tutti. Poi sta a chi giudica capire se è vero o no". Moratti in questo momento non ritiene di dover parlare di mercato. "Adriano - dice solo - ha avuto un anno difficile, ma questo non toglie che è affezionato alla società e che ci sia una stima reciproca. E' nostro e farà ancora bene". E Toni? "Toni sembrava sul mercato - risponde Moratti - ma in questo momento mi sembra il caso di lasciare tranquilla la Fiorentina".

L’Ussi si costituisce parte civile per la vicenda dei sorteggi

La "linearità e correttezza" dei giornalisti sportivi dell'Ussi che hanno partecipato ai sorteggi arbitrali èstata riaffermata oggi dell'Unione stampa sportiva italiana, che al termine della riunione del suo Consiglio Direttivo ha anche annunciato l'intenzione di costituirsi parte civile contro chiunque dovesse essere chiamato a rispondere in sede giudiziaria di aver condizionato i sorteggi. "Il Consiglio Direttivo dell'Ussi riunitosi a Roma sotto la presidenza di Antonello Capone e con l'intervento del presidente della Federazione nazionale della stampa italiana, Franco Siddi - è detto in un comunicato - ha riaffermato l'esigenza di tutelare l'autonomia dell'Ussi, dei gruppi regionali e dei singoli giornalisti sportivi rispetto al potere istituzionale, sportivo ed economico, evitando, pure in un quadro di auspicabile collaborazione in ben circoscritte iniziative, rapporti che possano rivelarsi imbarazzanti e comunque forieri di possibili situazioni di conflitto etico-professionale". "Il Consiglio - prosegue il comunicato - ha, inoltre, affrontato la questione delle polemiche seguite ai sorteggi arbitrali, a cui, su richiesta formulata dalla Federcalcio per garantire credibilità e trasparenza, hanno partecipato giornalisti dell'Ussi ed ha riaffermato la linearità e la correttezza dei colleghi di volta in volta incaricati. A tal proposito, il Consiglio ha approvato all'unanimità la proposta del Comitato di Presidenza di far costituire l'Ussi parte civile nel caso in cui, a seguito delle indagini giudiziarie, dovessero emergere responsabilità, da parte di chicchessia, finalizzate a condizionare gli esiti e la credibilità del sorteggio. Si attueranno, altresì, le necessarie iniziative per perseguire legalmente quanti abbiano leso la dignità dell'Unione Stampa Sportiva Italiana e dei suoi iscritti". "Nell'auspicio che nell'ambito delle inchieste non emergano responsabilità a carico di giornalisti - continua il comunicato - il Consiglio Direttivo ha quindi manifestato l'esigenza di fare chiarezza assoluta sul tipo di comportamento professionale, riaffermando nel contempo la trasparenza e l'onestà della stampa sportiva italiana nel suo complesso". Infine l'Ussi ha condannato "l'ultimo episodio di sopruso e limitazione del diritto all'informazione: il Catania in vista della partita promozione con l'Albinoleffe, ha difatti negato l'accredito all'inviato del quotidiano Tuttosport adducendo, tra i motivi del diniego, la posizione del giornale, ritenuta critica nei confronti di quella squadra".

Il commissario Rossi chiama al ritiro: “State sereni”

State sereni, vi sono vicino. E' questo il messaggio che il commissario Guido Rossi ha inviato a Marcello Lippi e ai suoi azzurri che stanno preparando a Coverciano il Mondiale nel pieno dello scandalo intercettazioni. Rossi ha chiamato nel primo pomeriggio il team manager azzurro Gigi Riva, chiedendo di salutare il Ct che si stava preparando a scendere in campo con i giocatori per l'allenamento. A Riva, Rossi ha chiesto di trasferire il suo messaggio di vicinanza. Gli impegni di lavoro del commissario sono molti e pressanti, è il senso delle parole di Rossi, ma il sostegno espresso lunedì con la visita a Coverciano rimane intatto e forte. .

Abete commenta le notizie dal ritiro della Nazionale

"Marcello Lippi è dotato di anticorpi di personalità e serenità per superare certe situazioni comunque non augurabili. Per quanto riguarda la Nazionale, questa notizia non determinerà alcun cambiamento e lo stesso penso che varrà dal punto di vista della Federazione". Così il capo delegazione degli azzurri, Giancarlo Abete, ha appreso e commentato la notizia riguardo al figlio del ct, Davide, iscritto oggi nel registro degli indagati da parte della Procura di Roma. "E' una notizia che comunque era già stata annunciata da giorni e anche per questo - ha continuato Abete - non determina una situazione particolare. Non ho ancora parlato con Lippi, ma posso capirlo dal punto di vista personale. Adesso più che mai dobbiamo affidarci alla sensibilità di ciascuno, per quanto mi riguarda sono a disposizione e pronto ad essere un punto di riferimento". Il capo delegazione azzurro ha poi spiegato di non avere avuto ancora occasione di parlare direttamente con Lippi. "Io non so se adesso si sentirà un po' più in difficoltà, certo che quando si hanno figli si vivono momenti più o meno difficili. Comunque, ribadisco che come Nazionale e, penso, anche come Federazione tutto questo non porterà a cambiamenti, fermo restando che il soggetto titolare è e resta il prof.Guido Rossi". Abete conclude rivolgendosi un po' a tutti gli azzurri: "Sapevamo che sarebbe stato un inizio in salita, d' altra parte c' è una situazione che ci accompagnerà in modo costante, è impensabile vivere al di fuori della cronaca di tutti i giorni. Però questo non deve né costituire un alibi, né fasciarci troppo la testa. Personalmente sono convinto che ci siano tutte le condizioni per fare bene"

Il diario della giornata

26/05 C'e' anche il nome di Davide Lippi tra quelli dei 4 nuovi indagati nell'inchiesta sulla Gea. Non e' solo questa la notizia della giornata, ci sono anche le dimissioni di Maurizio Zamparini dalla carica di vicepresidente della Lega Calcio e c'e', soprattutto, la consegna degli atti dell'inchiesta della procura di Napoli al capo ufficio indagini della Federcalcio, Francesco Saverio Borrelli. Questo il film della giornata: 10.34: "Io non avrei accettato. Borrelli non puo' fare il paravento". Lo ha detto l'ex procuratore nazionale antimafia Pier Luigi Vigna in merito all'incarico assegnato a Francesco Saverio Borrelli. "Il magistrato deve fare solo il magistrato - aggiunge - Niente politica, nessun incarico extragiudiziale. E poi, bisogna conoscere la materia. La vicenda del calcio si innesta in un malcostume generale, dimostra un'invincibile voglia di aggirare le regole. Chiedere a Borrelli di rifondare il calcio e' sbagliato".
10.53: Gigi Riva torna sulle dichiarazioni di Beckenbauer e usa parole dure nei confronti del tedesco secondo il quale l'Italia paghera' sul campo le vicende di calciopoli. "Mi sono meravigliato - ha detto Riva - nel sentire certi giudizi dal presidente del Comitato organizzatore di un mondiale. Ha usato il cervello di un ragazzino. Con questo non voglio nascondere il problema, sappiamo che dobbiamo vivere questa situazione e cerchiamo di fare di tutto per superarla. Il problema esiste, siamo dispiaciuti, ma con questo non possiamo subire certi attacchi".
11.08: Arriva in Procura a Roma Antonio Caliendo per essere ascoltato, come persona informata sui fatti, dai pm Luca Palamara e Cristina Palaia nell'ambito dell'inchiesta sulla Gea.
12.38: In un'intervista rilasciata al portale il sole24ore.com, Arrigo Sacchi dice la sua: "E' inutile cambiare le regole se manca la cultura. Questo calcio deve imparare a vincere con la forza del gioco. Deve imparare a tenere lontani i banchieri e i finanzieri d'assalto. Non dev'essere il calcio dei mecenati, ma dei bilanci corretti. Invece rispecchia il peggio della vita politica italiana".
13.01: Circa due ore di interrogatorio per Antonio Caliendo, ascoltato dai pm Maria Cristina Palaia e Luca Palamara, come persona informata sui fatti. Caliendo, dopo l'audizione, non ha voluto commentare con i giornalisti la vertenza civile inoltrata contro la Gea, mentre ha commentato la bufera che si e' abbattuta sull'ex dg della Juventus, Luciano Moggi. "E' diventato il capro espiatorio, ma dalle intercettazioni si capisce che non c'e' solo Moggi. Io avevo capito tempo fa quali erano i nuovi equilibri, ho preferito andare a Londra dove adesso mi occupo del Queen's Park Rangers".
13.12: "Sto rassegnando le dimissioni come vicepresidente della Lega". Cosi' il presidente del Palermo e vicepresidente vicario di Lega, Maurizio Zamparini. "Io sto spedendo oggi le dimissioni, sperando che tutti gli altri seguano questa strada. Abbiamo bisogno di nuove persone, di una nuova suddivisione dei proventi, e di una Lega che torni ad essere sportiva e non piu' una confindustria".
13.14: Illecita concorrenza con minacce e violenza, questo il reato contestato a Giuseppe De Mita, Riccardo Calleri, Tommaso Cellini e Davide Lippi (il figlio del ct azzurro) che sono stati iscritti nel registro degli indagati della Procura di Roma.
13.19: Cosi' Abete dopo l'iscrizione nel registro degli indagati di Davide Lippi. "La vicenda non determina modifiche negli scenari che si sono aperti nei rapporti sia con il commissario Rossi che con la Nazionale. Non c'e' nulla da commentare. Viviamo questo ritiro in maniera particolare, con una situazione anomala che ci accompagnera' per molto, ma non dobbiamo farci ne' condizionare, ne' fasciarci la testa. Credo che all'interno del gruppo ci siano le condizioni per fare bene sul campo. Dobbiamo essere abili a trovare le capacita' di gestione per arginare questa bufera dovendo convivere con questi problemi. Lippi sara' turbato come genitore, ma non come tecnico, visto che ha dimostrato di avere gli anticorpi giusti per superare questo problema".
13.24: Mattinata in Federcalcio per il nuovo capo ufficio indagini della Figc, Francesco Saverio Borrelli. L'ex procuratore generale di Milano si e' recato in via Allegri per dare il via al suo lavoro con i suoi collaboratori. Nel pomeriggio, intorno alle 16, Borrelli si rechera' a Napoli per incontrare il procuratore della Repubblica, Giovandomenico Lepore, e i pm Filippo Beatrice e Giuseppe Narducci.
13.28. Adriano Galliani ribadisce: "Non ho mai incontrato Collina, assolutamente. Non ho mai chiesto a designatori o dirigenti di avere arbitri o segnalinee. Per quanto riguarda la vicenda Paparesta e' un semplice pezzo di carta che riguarda prodotti ecologici introdotti o meno in Italia che ho trasmesso tramite la mia segreteria. Ho fatto solo il passacarte. Se questo e' uno scandalo, va bene... Io mi occupo del Milan e calcio, gli avvocati si occupano di altre cose. Io mi occupo di pallone per fortuna. Spero, mi auguro e credo che questa vicenda non allontanera' i giocatori stranieri dall'Italia. Questa vicenda, dolorosa, si chiudera' in tempi brevi. Ci sara' da soffrire per un paio di mesi, poi si chiudera' questa situazione e ricomincera' il calcio giocato".
15.59: "La prossima settimana ci chiameranno i giudici, gli spiegheremo la nostra verita'. Tutti sapete come e' andata l'anno scorso abbiamo cercato di far valere la dignita' di questa societa', non siamo mai andati fuori dalle regole. Per questo siamo sereni, se ci siamo fidati della gente sbagliata? Non e' questo il problema...". Cosi' Andrea Della Valle, presidente della Fiorentina. "Ora e' importante chiarirsi coi giudici, la giustizia sportiva andra' di pari passo con quella civile, questo e' importante. Crediamo ancora molto nen nostro progetto e cercheremo di far valere le nostre ragioni davanti ai magistrati. Ci sentiamo puliti e lo dimostreremo, comunque siamo amareggiati in questo momento, speravamo di festeggiare la Champions, invece ci sara' un'altra battaglia, ma siamo abituati alle difficolta' e ne verremo fuori anche da questa. I magistrati sceglieranno quando sentirci noi siamo qui a disposizione".
16.27: Il Consiglio Direttivo dell'Ussi ha approvato all'unanimita' la proposta del Comitato di Presidenza di far costituire l'Ussi parte civile nel caso in cui, a seguito delle indagini giudiziarie, dovessero emergere responsabilita', da parte di chicchessia, finalizzate a condizionare gli esiti e la credibilita' del sorteggio arbitrale. Si attueranno, altresi', le necessarie iniziative per perseguire legalmente quanti abbiano leso la dignita' dell'Unione Stampa Sportiva Italiana e dei suoi iscritti.
17.01: "Me ne vado, perche' la mia elezione e' stato frutto di un'azione illegale, sento la necessita' di un mondo del calcio pulito. Io ho fatto il primo passo, spero che anche gli altri seguano il mio esempio. Il male del calcio sono i dirigenti che fanno gli interessi per 3 squadre, con la stampa che e' asservita", cosi' Maurizio Zamparini sulle annunciate dimissioni dalla Lega Calcio.
17.08. Ufficiali le dimissioni di Zamparini come vicepresidente vicario della Lega. La lettera di dimissioni e' arrivata nella sede della Confindustria del calcio dove fanno sapere che le dimissioni di Zamparini "saranno oggetto di discussione nel prossimo Consiglio di Lega in programma il 12 giugno".
17.16: Il presidente del Coni, Gianni Petrucci, punta su Guido Rossi "ho fiducia nel commissario della Figc, credo in quello che sta facendo e nell'impegno che ci sta mettendo".
18.03: "E' un suo fatto personale". Il patron dell'Inter Massimo Moratti commenta cosi' le dimissioni di Maurizio Zamparini da vicepresidente vicario della Lega. "Invocava un cambiamento, ma mi sembra che poi, nell'ultima riunione di Lega, sia stato perfettamente d'accordo nel non cambiare le cose".
18.21: "Dalla curiosita' alla nausea". Ancora Moratti sulla vicenda "calciopoli". Il patron nerazzurro non vuole rilasciare particolari commenti: "Tocca a Guido Rossi e alle persone che sono con lui e che lui ha nominato: sono loro che devono guardare. E poi, dal punto di vista della giustizia, mi sembra che ci sia dietro piu' di una procura e sono cose che sinceramente a questo punto sono serie. E mi sembra che cercare di fare delle battute, che vengano dal cuore, dalla pancia o dal cervello, siano comunque stonate". Moratti commenta la visita della Gdf nella sede dell'Inter. "Era una richiesta di documenti, molto educata, molto normale, molto conseguente a quello che hanno trovato o che stanno cercando nella Juventus. Per cui sono andati da Inter e Milan per cercare quei documenti, non c'e' stata nessuna perquisizione".
18.29: Arriva la replica di Zamparini a Moratti: "Non era neanche in lega, lo inviterei a partecipare un po' di piu'".
19.22: Francesco Saverio Borrelli lascia gli uffici della procura di Napoli dopo due ore di colloquio con i pm partenopei Beatrice e Narducci. Borrelli non ha rilasciato dichiarazioni, ma il procuratore di Napoli, Giovan Domenico Lepore, ha comunicato di avergli consegnato gli atti dell'indagine necessari per le inchieste della giustizia sportiva. La giornata di Borrelli era iniziata negli uffici della Federcalcio.
19.23: Il Palermo rende nota la lettera di dimissioni di Zamparini: "Ritengo - spiega il numero 1 del club rosanero in un stralcio della sua lettera - la mia elezione non regolare anche se da parte mia accettata con la massima trasparenza poiche' il frutto di una mediazione con una controparte che all'epoca consideravo leale e corretta (pur decisa nella difesa dei suoi interessi specifici che io ritenevo ingiusti) e che i fatti hanno dimostrato in malafede e indirizzata ad un controllo che le permettesse di agire indisturbata illegalmente".

Servizi precedenti

25/05 Calcio nel caos: Interrogatori a Napoli e Roma e perquisizioni della GdF. Cannavaro ci ripensa. Albertini: “Pensavo ci fosse sudditanza psicologica, invece...”. Cecchi Gori “Affossato perchè scomodo. I 5 anni più brutti della mia vita”. Licenza Uefa per 14 club: manca la Lazio. I tiofosi si costituiscono parte civile. Gli ex vogliono Boniperti presidente della Juve

24/05 Calcio nel caos: La Lega Calcio cerca nuove regole. Alla Gea e ad Alessandro Moggi oltre il 10% del mercato delle procure. Conti: “Lotta al conflitto d’interessi”. La Finanza nella sede del Crotone e della Reggina. Buffon in Procura. Galliani confermato in Lega. Cannavaro: “Gli scudetti della Juve, meritati”

23/05 Calcio nel caos: Il commissario della FIGC, Rossi, nomina il procuratore Borrelli capo ufficio indagini. Scatta “Piedi puliti”. A Napoli sfilano i testi. perquisita la sede della Torres

22/05 Calcio nel caos: Lippi rimane al suo posto. Moggi cita Berlusconi. Chieste le dimissioni di Galliani che le respinge, l’inchiesta va avanti. Moggi: “Un’imboscata di Galliani”. Guido Rossi: “Beckenbauer ne approfitta”. Avv. Stagliano “La Juve in B”

21/05 Calcio nel caos: Moggi ebbe un ruolo importante nelle elezioni di Carraro e Galliani. Tardelli replica a Beckenbauer “Anche in Germania c’è il marcio”. Chieste le dimissioni di Lippi. Le intercettazioni di De Santis

20/05 Calcio nel caos: Il potere assoluto di Moggi. Ora è fuga dalla Gea. Si dimette anche il Generale Attardi. Beckembauer: L’Italia la pagherà ai Mondiali. Le tifoserie di Messina, Crotone e Reggina non ci stanno

19/05 Calcio nel caos: La Gea controllava anche Reggina, Livorno e Siena. Gazzoni: “Le dimissioni di Carraro sono finte”. Interrogati Lippi e Zeman. Si dimette il Generale Pappa

18/05 Calcio nel caos: Il Commissario Rossi fa piazza pulita. Le intercettazioni di Carraro e Moggi che preparavano le elezioni in Lega. Menzionato Pisanu. Sospesi nove arbitri, la Finanza a casa di Moggi e nella sede della Juve

17/05 Calcio nel caos: Il Commissario Rossi al lavoro. Spunta il filone doping. Dopo il vertice delle Procure, nuovi accertamenti. Definite le competenze delle Procure di Roma e Napoli.

16/05 Calcio nel caos: Guido Rossi commissario della FIGC chiamato a sistemare il calcio e le sue regole. Petrucci rassicura Lippi “Verrò a trovarti con Rossi”.

 

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