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Sport
Il calcio nel caos

 

Il commissario della FIGC, Rossi, nomina il procuratore Borrelli capo ufficio indagini

23/05 Sarà l'ex procuratore generale di Milano Francesco Saverio Borrelli il nuovo capo ufficio indagini della Figc. Lo ha nominato il commissario straordinario Guido Rossi. "Il prof. Guido Rossi - si legge nel comunicato della federcalcio - nella sua qualità di commissario straordinario della Figc, ha nominato il dott. Francesco Saverio Borrelli capo ufficio indagini della federcalcio. Il prof. Rossi ringrazia personalmente e a nome della Figc il dott. Borrelli per aver accettato l'incarico".
Procuratore Pomarici: “Ora sono problemi loro….”
"Ora sono problemi loro...". Scherza il procuratore aggiunto di Milano, Ferdinando Pomarici, tra le altre cose ex calciatore delle giovanili del Napoli e componente della Nazionale Magistrati, alla notizia della nomina di Francesco Saverio Borrelli a capo dell'ufficio indagini della Figc. Pomarici ricorda di essere stato anch'egli componente dell' ufficio indagini e non nasconde la sua delusione per quel periodo. "Non mi venne mai assegnata la benché minima indagine - commenta -. Venivano sempre assegnate alle stesse persone. Per questo me ne andai, perché ebbi la sensazione che ci fosse una gestione 'domestica'". Con l'arrivo di Borrelli, secondo Pomarici, "non sarà più così". Laconico il commento di un altro ex sostituto di Borrelli, ex del pool 'mani pulite' e anch'egli giocatore della Nazionale Magistrati, Gherardo Colombo, ora magistrato in Cassazione: "Sono molto contento, sono certo che farà bene".
Giudice Spanò: “Una scelta di competenza”
Esprime soddisfazione per la nomina di Francesco Saverio Borrelli a capo dell'Ufficio indagini della Figc anche un collega bresciano dell'ex magistrato, il Gip Roberto Spanò che si occupò, tra le altre cose, delle vicende che videro imputato e prosciolto l'ex simbolo del pool Mani Pulite, Antonio Di Pietro. Per Spanò, che è anche membro della Commissione disciplinare dell'Aia (Associazione italiana arbitri), quella di Borrelli è una "scelta ottima, dal punto di vista della trasparenza e della competenza".
Ministro Melandri: “Le sue qualità un prezioso aiuto”
Auguri di buon lavoro da parte del neoministro dello sport Giovanna Melandri a Francesco Saverio Borrelli nominato oggi capo dell'ufficio indagini della Figc dal commissario straordinario Guido Rossi. "Formulo - si legge nella nota del ministro - i migliori auguri di buon lavoro a Francesco Saverio Borrelli, le cui qualità professionali sono indubbie e costituiranno, ne sono certa, un prezioso aiuto per il calcio italiano che attraversa un momento delicato e di trasformazione. Da oggi lo attende un compito importante a fianco del prof. Rossi".

Scatta “Piedi puliti”

La Figc non sara' il 'Pio Albergo Trivulzio', ma per fare pulizia Guido Rossi sceglie proprio l'uomo che scopri' Tangentopoli. Francesco Saverio Borrelli torna a indossare la toga perche' e' lui il nuovo capo dell'ufficio indagini della federazione, l'ultimo in ordine di tempo a essere travolto dal ciclone che si e' abbattuto sul mondo del calcio. L'ex capo di Mani Pulite prende il posto del generale della Guardia di Finanza, Italo Pappa, dimessosi sabato scorso dopo che, di fatto, il suo ruolo era stato ridimensionato con l'ingresso del commissario: e proprio Rossi, a una settimana dall'insediamento, sta procedendo a passi spediti per rifondare la federazione che non non c'e' piu'. In Figc il professore milanese ancora non ha messo piede, lo fara' domani per la sua prima giornata romana con tappa obbligata a Via Allegri, ma di decisioni ne ha gia' prese molte: l'ultima, quella di convocare d'urgenza il capo del pool di Milano, ha colto di sorpresa tutti, anche lo stesso Borrelli. Una telefonata diretta quella di Rossi nella speranza di raccogliere il si' dell'ex procuratore, che e' arrivato non senza polemiche e scossoni anche nel mondo politico. ''Sono sorpreso, non me lo aspettavo assolutamente'' le poche parole di Borrelli, che confessa di non essere tifoso, di essere un novizio del calcio e quindi di dare anche maggiori garanzie di imparzialita'. Non esclude pero' che ci possano essere assonanze tra la vecchia Tangentopoli e lo scandalo del pallone. Messo con Borrelli un puntello chiave nel faticoso cammino che dovra' portare la giustizia sportiva a emettere sentenze in tempi brevi, per arrivare con il quadro completo prima della meta' di luglio, il commissario Rossi adesso e' pronto a fare tutti gli altri passi. La linea e' quella annunciata neanche troppo tra le righe dopo la nomina dei suoi vice: tutto rigorosamente estraneo alla vecchia gestione e anche a quella direttamente collegata al calcio. Intanto stasera Rossi ha incontrato nel suo studio milanese uno dei vice nominati giovedi' scorso, Demetrio Albertini, chiamato a occuparsi dell'area sportiva della Figc. Con l'ex centrocampista rossonero c'e' stato un colloquio informale, insomma una prima presa di contatto che continuera' nei prossimi giorni con riunioni da programmare a Roma. Domani pero' il commissario sbarca di nuovo nella Capitale e stavolta non sara' solo di passaggio: Rossi infatti ha gia' fissato due importanti appuntamenti per la sua prima giornata in Figc. In tarda mattinata incontrera' il presidente dell'Anti Trust, Antonio Catricala', per affrontare uno dei temi tanto cari al professore, mentre nel primo pomeriggio avvia il primo contatto con il governo. Fissata infatti la riunione con il neo ministro dello sport, Giovanna Melandri a cui prendera' parte anche il sottosegretario Giovanni Lolli: un'occasione per avviare da vicino i contatti e in cui la Melandri ribadira' la fiducia gia' espressa a Rossi nel giorno stesso della nomina. La Melandri ha finora condiviso le scelte fatte dal commissario, compresa quella della nomina di Borrelli. ''Rossi ha un compito difficile - ha ribadito il ministro - perche' adesso si trova di fronte a una vera bufera. Io credo che il calcio possa trovare in se stesso la forza per la trasformazione, scrivendo una nuova pagina''. Senza dimenticare che i mondiali sono alle porte e cosi' come Rossi ha dato fiducia al ct Lippi, anche il ministro chiede di fare il tifo e stare a fianco della nazionale, al grido di ''Forza Azzurri''. Domani il commissario avra' comunque al suo fianco l'avvocato Paolo Nicoletti, suo braccio destro in questa opera di rifondazione del pallone. Dopo i contatti con i magistrati, in attesa che arrivino le carte da Napoli, Rossi prendera' confidenza anche con il suo nuovo ufficio romano: domani c'e' l'assemblea di Lega a Milano, ma tra giovedi' e venerdi' e' facile che incontri i rappresentanti delle leghe e delle componenti del pallone. Anche Borrelli presto dovra' sbarcare a Roma per insediarsi nel suo nuovo ufficio. Il lavoro che lo attende e' impegnativo, ma per l'uomo che ha fatto piazza pulita di Tangentopoli, partendo nel '92 con l'inchiesta sul Pio Albergo Trivulzio, non sara' proibitivo. L'operazione 'Piedi puliti' e' gia' partita, anche il calcio adesso puo' tremare.

La nomina di Borrelli accende gli animi

Da 'Mani Pulite' a 'calciopoli'. Tangenti, scandali, intercettazioni, smentite e accuse, minacce di querele, indagati e richiesta di punizioni esemplari. A Francesco Saverio Borrelli sara' sembrato un salto triplo nel passato quando il commissario straordinario della Figc gli ha comunicato la nomina a nuovo Capo dell'Ufficio Indagini federale, al posto del 'chiacchierato' generale Pappa. La materia, in fondo, la conosce bene il magistrato in pensione che lego' il suo nome alle inchieste del pool milanese degli anni Novanta (con Di Pietro, Boccassini e altri pm), uno tsunami che si abbatte' sulla politica favorendo il passaggio, con piu' di una critica su metodi e obiettivi, dalla prima alla seconda Repubblica. Ma tant'e', in un periodo in cui il Polo accusa l'Unione di accaparrarsi ogni poltrona possibile, non sono mancati commenti al vetriolo da parte dell'opposizione (uno per tutti quello di Berlusconi secondo cui "si sono scelti l'arbitro di fiducia) e mazzi di fiori e telegrammi di vive congratulazioni dalla maggioranza (vedi Ministro Melandri e sottosegretario Lolli). Il gioco delle parti in un martedi' 'segnato' dalla svolta epocale di Mike Bongiorno: "Mi dimetto da tifoso juventino", ha fatto sapere, facendo venire il sospetto che fosse l'imitazione dell'imitazione di Fiorello. Uno stato d'animo comune a tanti del popolo bianconero, che invocano giustizia senza giustizialismo, che hanno ricevuto il niet di Franco Baldini e che ora potrebbero perdere anche un altro tassello su cui ricostruire il futuro, il presidente Franzo Grande Stevens, che spera addirittura di essere esonerato dall'incarico dall'assemblea degli azionisti di fine mese. Dimettersi no, per carita', perche', dice, "se c'e' da rispondere ad un dovere, rispondero'". Stessa linea d'azione di Adriano Galliani, che domani non presentera' su carta intestata in Lega le dimissioni invocate da piu' parti: finche' dura, restera' fermo dov'e', pronto a riabbracciare in assise il 'nuovo' presidente del Milan, Silvio Berlusconi. Veniamo ai fatti giudiziari. C'e' il sindaco di Firenze Domenici che sporgera' querela a Mazzini e Moggi per essere stato tirato in ballo su presunte, e ovviamente smentite, operazioni immobiliari con Diego Della Valle, patron della Fiorentina. La Guardia di Finanza ha fatto irruzione nelle sedi di Torres, Ascoli e Brescia: sono sotto osservazione alcune operazioni di mercato tra queste societa' e la Juventus all'interno dell'inchiesta su falso in bilancio che coinvolge una settantina di societa' ed ha messo sotto la lente di ingrandimento degli inquirenti una quarantina di contratti. E poi c'e' il tormentone Gea. L'ex mister dell'Inter Simoni assicura di non aver mai avuto procuratori, Nesta di essere uscito fuori dalla 'longa mano' di Alessandro Moggi da tre anni. A difenderne la legalita', il presidente dell'Assoagenti Paolo Conti: esempio tanto unico da passar per raro.

Inchiesta Juve, perquisita la sede della Torres

23/05 Agenti del Nucleo di Polizia tributaria del Comando provinciale di Sassari della Guardia di Finanza hanno perquisito la sede della Torres Calcio su mandato della Procura della Repubblica di Torino. I finanzieri sono arrivati di primo mattino e sono andati via alle 14 con alcuni scatoloni contenenti la documentazione sequestrata. Secondo quanto è stato possibile apprendere gli investigatori avrebbero sequestrato tutta la documentazione relativa ai rapporti tra la società sarda e la Juventus e sui prestiti di giocatori della squadra piemontese che giocarono alcuni anni fa nella Torres.

A Napoli sfilano i testi

Continuano gli interrogatori in procura a Napoli per sviluppare i numerosi spunti investigativi emersi dalle intercettazioni telefoniche disposte nell'ambito dell' inchiesta sul calcio. Oggi i pm Filippo Beatrice e Giuseppe Narducci, dopo essere stati impegnati stamattina in alcune udienze a carico di esponenti della criminalita' organizzata, sono tornati nella sede della procura per ascoltare alcuni testimoni. I magistrati hanno sentito, in qualita' di persone informate sui fatti, due collaboratori dell'ex dg della Juventus Luciano Moggi. Si tratta del tassista napoletano Armando Aubry e di Nello De Nicola, uno dei responsabili del settore giovanile della societa' bianconera. L'interrogatorio di Aubry e' durato circa tre ore. ''Normale amministrazione, mi hanno fatto delle domande e ho dato delle risposte', ha detto Aubry ai giornalisti all''uscita dalla procura. ''Portavo in giro Moggi, faccio il tassista e di Moggi sono un amico e uomo di fiducia. Mi dispiace di quanto e' accaduto - ha aggiunto - non me l'aspettavo. Moggi non lo vedo da una decina di giorni, mi dispiace per lui, saro' sempre un suo amico''. De Nicola ha invece dribblato le domande dei giornalisti. Per i prossimi giorni sono previsti interrogatori di altri testi e, soprattutto, delle persone indagate, fra cui i designatori arbitrali, nonche' arbitri, guardalinee e dirigenti calcistici. I pm sono in continuo contatto con gli avvocati per mettere a punto una ''scaletta'' che viene aggiornata ogni giorno tenendo conto degli sviluppi dell'attivita' investigativa. Non si sa ancora se per Moggi sara' fissato un nuovo interrogatorio o se i suoi difensori riterranno sufficiente depositare una memoria scritta. Anche oggi i magistrati hanno affrontato il problema della fuga di notizie che ha riguardato soprattutto le diffusione delle trascrizioni delle intercettazioni telefoniche e il rapporto dei carabinieri del Nucleo operativo di Roma, l'ufficio di polizia giudiziaria che ha svolto le indagini in questi due anni. Sulla vicenda e' intervenuto in serata il procuratore della Repubblica Giovandomenico Lepore che ha parlato di risultati ''significativi'' ottenuti per individuare i responsabili della fuga di notizie. Lepore ha voluto ribadire, nel contempo, la ''piena fiducia'' nei militari dell'Arma che si sono occupati dell'inchiesta. Negli ultimi giorni - ha sottolineato il procuratore - ''si e' assistito a una sempre piu' intensa diffusione indebita non solo di notizie relative all'indagine, ma degli stessi atti del procedimento'', tutto cio' ''prima ancora che gli atti siano stati depositati alle persone indagate''. Lepore ha affermato che la pubblicazione sui giornali degli atti ha arrecato danni sia agli indagati sia al prosieguo delle indagini. In ogni caso gli accertamenti fin qui svolti hanno contribuito ''all'individuazione degli autori della violazione del segreto investigativo, raggiungendo risultati senz'altro significativi che stanno per essere inviati alla Procura della Repubblica di Roma, la quale da qualche giorno ha gia' avviato un procedimento contro ignoti su tale vicenda e che e' competente in relazione al luogo della consumazione del reato''. ''I risultati dell'attivita' svolta - ha affermato ancora Lepore - hanno contribuito anche a fare chiarezza relativamente ai delicati rapporti tra l'ufficio della Procura della Repubblica di Napoli e l'organo di polizia giudiziaria delegato alle indagini''. Dal comunicato del procuratore si deduce che i magistrati abbiano individuato la ''talpa'', probabilmente un carabiniere, una circostanza che evitera' ''di muovere una indifferenziata (e percio' inutile) accusa nei confronti di un' unita' operativa che nel corso di tutte le indagini ha dimostrato assoluta affidabilita' anche sotto l'aspetto della riservatezza''.

L’eco dei processi al Club Italia dei mondiali

A questa nazionale manca uno alla Cassano, con le sue 'follie': non è una notazione tecnica, ma quel che per spirito di paradosso devono aver pensato all' interno del club azzurro di fronte a tante facce scure, nei giorni da libro nero del calcio italiano. Superata, tutto sommato, indenni la giornata del commissario Rossi, il cammino dei 23 giocatori e di Marcelli Lippi verso il Mondiale è cominciato davvero oggi, con la consapevolezza che un mese così, con la sensazione di abitare un fortino mentre fuori la bufera delle intercettazioni impazza, non si può davvero sopportare. E con l'imperativo di andar oltre la serenità ostentata finora, anche perché nessuno si nasconde: con la nomina di Borrelli all'ufficio indagini è partita la macchina della giustizia sportiva. Ora, oltre che prevedibile, è certo che sul mondiale vero - quello a partire dal 12 giugno con Ghana-Italia - peserà l'eco dei processi calcistici. Così forte da arrivare fino al ritiro di Duisburg. "L'inizio è stato in salita, ora dobbiamo avvicinarci al Mondiale nel miglior stato d'animo possibile - le parole del capodelegazione azzurro Giancarlo Abete - La bufera non avrà tempi brevi, anzi è destinata ad esser lunga. I procedimenti sportivi cadranno nella seconda metà del mondiale: servirà molto equilibrio, oltre all'orgoglio. Ma è chiaro che chi è qui, ha abbastanza personalità". Abete ha poi avuto un incontro con la squadra, per recepirne gli umori e trovare insieme una linea di comportamento: dai giocatori è partita la richiesta di ridurre il numero delle conferenze stampa, perfino sotto il numero di tre giocatori al giorno già inferiore rispetto al passato. E degli azzurri sotto tiro (Buffon, Cannavaro, Nesta), solo l'ultimo ha chiesto di presentarsi davanti a telecamere e taccuini per togliersi i suoi 'sassolini'. Lippi da parte sua si è garantito con la registrazione delle interviste per evitare equivoci, ma per il resto rispetto al suo standard ha dovuto mostrare maggior malleabilità. "Il messaggio di Rossi è stato chiaro: il Mondiale è un'opportunità", ha ricordato ancora oggi Abete. Ed esattamente questa è stata la conclusione del breve faccia a faccia con la squadra: i giocatori sono la componente sana, non ci si può caricare delle responsabilità dello scandalo, oltre alla serenità c'é da ritrovar entusiasmo e motivazioni. C'é poi il clima esterno: le parole di Beckenbauer ('lo scandalo peserà sul vostro Mondialé) sono state unanimemente interpretate come segnale, i contatti con la Fifa però erano già stati avviati. "In Germania - ha spiegato Abete - ci aspettiamo un ambiente rispettoso del valore del nostro calcio": lo scandalo, è stato spiegato alla Fifa, riguarda dirigenti e arbitri, non i calciatori e dunque non la nazionale. Né per Lippi vi sono addebiti reali, l'altro messaggio arrivato ai vertici mondiali del calcio. Decisiva, però, potrebbe essere la posizione di Carraro, da cui la Fifa attende in sostanza una schiarita. Se dopo quella ci sarà anche l'atteso incontro con Rossi, l'ex presidente federale potrà in qualche modo portare la voce dell'Italia all'interno della Fifa. "Come tutti - ha concluso Abete - sono deluso e amareggiato. Quando si dovranno riscrivere le regole, si dovrà ricordare che il difetto del nostro sistema era il consociativismo: tutti si doveva andare d'accordo con tutti, perché non era possibile avere una maggioranza e un'opposizione come in tutte le democrazie. Così hanno trattato il calcio come una proprietà privata: e invece il calcio è di proprietà delle emozioni, quelle espropriate da questa storia".

Il diario della giornata

Francesco Saverio Borrelli nominato capo ufficio indagini della Federcalcio. Questa la scelta del commissario straordinario della Figc, Guido Rossi, questa una delle notizie piu' importante della giornata di "calciopoli". Questo il film dei fatti di oggi:
11.35: Il presidente dell'Assoagenti, Paolo Conti, in un'intervista al Corriere dello Sport spiega che "formalmente la Gea non ha mai agito nell'illegalita'".
11.51: L'avvocato del Milan, Leandro Cantamessa, ribadisce: "Non ci sono elementi particolari o nuovi rispetto a quanto gia' riferito nei giorni scorsi. Nella migliore delle ipotesi il coinvolgimento formale del Milan e' frutto quanto meno di un equivoco. Dico formale, e lo sottolineo, perche' dal punto di vista sostanziale al Milan oggi niente puo' essere imputato. Io ancora oggi mi domando perche' il Milan sia stato formalmente coinvolto. Abbiamo ragione di credere che la discrasia tra l'aspetto formale e l'assenza di motivi sostanziali alla fine venga risolta facendo coincidere lo zero sostanziale con lo zero formale".
12.03: Il commissario straordinario della Federcalcio, Guido Rossi, ha nominato il dottor Francesco Saverio Borrelli Capo Ufficio indagini della Figc. "Il professor Rossi - informa l'ufficio stampa della Federazione - ringrazia personalmente e a nome della Figc il dott. Borrelli per aver accettato l'incarico".
12.15: Il presidente della Juventus, Franzo Grande Stevens, si augura di "essere esonerato dall'incarico, ma se c'e' da rispondere ad un dovere, rispondero'". Sul presunto accanimento nei confronti della Juventus, Stevens ha dichiarato: "quando si e' al top, c'e' sempre un capro espiatorio, ma questo non vuo, dire che non si possano avere delle colpe o delle responsabilita'".
12.53: "Sono d'accordo con la Melandri, e' giusto che ci siano regole nuove che valgano per tutti". Cosi' il ministro della Giustizia, Clemente Mastella, nel corso di una conferenza stampa a Palermo, risponde ai cronisti in merito alle ultime vicende che hanno coinvolto il mondo del calcio.
12.55: In merito all'inchiesta sul falso in bilancio che vede imputati Giraudo e Moggi, la procura di Torino ha disposto accertamenti sugli affari Maresca, Chiellini e Miccoli tra Fiorentina e Juventus.
13.00: Da Firenze il portiere viola ed ex Parma, Frey, e il ds della Fiorentina ed ex Lecce, Pantaleo Corvino, assicurano che fu regolare la sfida Lecce-Parma (3-3) della scorsa stagione.
13.02: "La nomina di Borrelli da parte di Guido Rossi a capo dell'ufficio indagini della Figc ha dell'incredibile ed e' tutt'altro che 'innocente'". Lo afferma Fabrizio Cicchitto, vice coordinatore di Forza Italia.
13.29: "Finalmente una persona di garanzia, che permettera' l'imparzialita' di giudizio e che non e' affatto coinvolta in alcun tipo di conflitto d'interesse". Cosi' Antonio Di Pietro, ministro delle Infrastrutture e leader di IdV, riferendosi alla nomina di Francesco Saverio Borrelli, ex capo del pool di Mani Pulite, alla guida dell'Ufficio indagini del calcio.
13.50: "Calciopoli ? Non mi piacciono certi vocaboli. E' uno scandalo delimitato al mondo del calcio. E' un fenomeno negativo, ma limitato al mondo del pallone. Moggiopoli? Non mi piace neppure questa definizione, parliamo di cose concrete", cosi' Silvio Berlusconi che ha anche dichiarato che presto tornera' ad essere il presidente del Milan e che ha concluso dicendo che spera "che il calcio mantenga la sua indipendenza politica, come e' successo durante i 5 anni del mio governo mentre invece sono preoccupato, come tanti altri, nel vedere che la politica ha influenzato la nomina di Guido Rossi".
14.08: Nesta chiarisce ancora una volta che con la Gea non ha piu' niente a che fare gia' da tempo. "Continuo a leggere il mio nome sui giornali associato a quello della Gea. Ribadisco che non sono piu' assistito da questa societa' da tre anni e mezzo visto che ora mi segue mio fratello. Faccio questa precisazione senza polemica, visto che all'interno della Gea ho ancora molti amici". Il difensore del Milan dice anche di non essere interessato agli ultimi due scudetti della Juve e di non augurarsi la retrocessione del club bianconero in B.
14.38: "Non dico che non ci sia illecito, ma non classico quanto 'sui generis', e cioe' non per avvantaggiare una societa' ma per consolidare il potere di un gruppo". E' la tesi sostenuta da Corrado De Biase, ex capo dell'Ufficio Indagini, sullo scandalo delle intercettazioni telefoniche che sta sconvolgendo dalle fondamenta il mondo del calcio.
15.29: Zamparini, vicepresidente della Lega Calcio e presidente del Palermo, si dice "sconcertato" riguardo alla nomina di Borrelli come capo ufficio indagini della Figc. "Speriamo che faccia giustizia e non sia un giustizialista", ha dichiarato Zamparini che ha anche ribadito che secondo lui Galliani deve rassegnare le dimissioni, "anche se trovo legittima la sua volonta' di non lasciare dal momento che secondo lui sarebbe un'ammissione di colpevolezza".
15.58: Perquisita la sede della Torres, societa' che sta disputando i playoff per la promozione in serie B. Gli agenti del Nucleo di Polizia tributaria del Comando provinciale di Sassari, inviati dalla Procura della Repubblica di Torino, hanno acquisito alcuni documenti. Al vaglio ci sarebbero alcuni prestiti di giocatori della juventus alla societa' sarda.
16.05: Pieno ed incondizionato appoggio al commissario Guido Rossi e subito via alla discussione sui diritti tv. Il neo sottosegretario allo sport Giovanni Lolli, in un'intervista rilasciata all' , dimostra di non avere dubbi sulla strategia da seguire in questa crisi del calcio.
17.17: Il gruppo dell'Udc alla Camera ha presentato una interrogazione a risposta immediata al Presidente del Consiglio, sul tema delle intercettazioni telefoniche che vedono coinvolto, seppure in maniera indiretta, il Ministro della Giustizia Clemente Mastella. Il primo firmatario e' Carlo Giovanardi. 18.30: Nel mirino della procura torinese finiscono altre operazioni di mercato della Juventus. I magistrati vogliono vederci chiaro sui contratti, tra gli altri, di Zidane e di Cannavaro e Carini, gli ultimi due al centro dello scambio di cartellini di due stagioni fa con l'Inter.
18.44: "Formulo i migliori auguri di buon lavoro a Francesco Saverio Borrelli, le cui qualita' professionali sono indubbie e costituiranno, ne sono certa, un prezioso aiuto per il calcio italiano che attraversa un momento delicato e di trasformazione. Da oggi lo attende un compito importante a fianco del prof. Rossi". Lo ha dichiarato Giovanna Melandri, Ministro delle Politiche giovanili e Attivita' sportive, in merito alla nomina di Borrelli a Capo dell'Ufficio Indagini della Figc.
18.45: Quarantuno i contratti dei giocatori su cui indaga la Procura di Torino nell'ambito dell'inchiesta sul falso in bilancio che vede indagati Giraudo e Moggi. Settantuno (16 in A), invece, le societa' calcistiche interessate dal provvedimento di acquisizione dei documenti da parte della Figc.
18.52: I pm di Parma interrogano Alessandro Brignoli, il magazziniere della Parmalat amico di Gianluigi Buffon, tra gli indagati nell'inchiesta sul calcio-scommesse che coinvolge lo steso Buffon ed altri giocatori tra i quali Maresca, Iuliano, Chimenti, ma anche Iaquinta e Di Michele e altri calciatori che militano o hanno militato nell'Udinese.
19.20: La Guardia di Finanza ha effettuato dei controlli nella sede del Brescia dalle 14.30 alle 18 di oggi. Gli agenti si sono presentati in borghese ed hanno acquisito documenti relativi ad alcuni affari chiusi con la Juventus. Tra le due squadre, negli ultimi anni, erano avvenuti scambi relativi ai calciatori Sculli, Brighi, Appiah e Bachini.
19.31: Parla Roberto Mancini. "La squalifica di Figo? A pensarci oggi e' una cosa da riderci sopra. Non so se sia successo quella volta cio' che Figo ha raccontato (Moggi nello spogliatoio dell'arbitro, ndr), ma visto gli interpreti e' probabile. Stanno accadendo cose molto piu' grandi di quanto immaginavo, credo che non esista a memoria uno scandalo cosi' grande, non solo in Italia, in tutto l'universo, forse. Non e' possibile che non si cambi nulla. Un pentito? Speriamo che arrivi, anche piu' di uno, perche' si farebbe chiarezza totale. Spero che qualcuno abbia qualche rimorso di coscienza e dica come sono andate le cose. Cosa si prova ad essere interrogato? Non e' una cosa bellissima: trovarsi li' di fronte agli inquirenti che vogliono sapere tutto, anche quando si ha la coscienza a posto non e' bello".
19.31: Il sindaco di Firenze Leonardo Domenici ha firmato oggi una querela per diffamazione nei confronti di Innocenzo Mazzini e Luciano Moggi ed un atto di intervento presso la Procura di Napoli, in riferimento alla vicenda giudiziaria sul cosiddetto "scandalo calcio". I due atti si riferiscono alle intercettazioni telefoniche riguardanti il presunto 'falso dossier' su inesistenti operazioni immobiliari fra il sindaco e il patron della Fiorentina Diego Della Valle. 19.41: "E' una scelta coerente con tutto quello che sta accadendo. Si sono scelti l'arbitro di fiducia". Lo ha dichiarato l'ex presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, a margine del voto di fiducia alla Camera al Governo Prodi, a proposito della nomina di Francesco Saverio Borrelli a Capo dell'Ufficio Indagini della Figc.
20.20: Gli uomini della Guardia di Finanza, su mandato della Procura di Torino, hanno controllato anche la sede dell'Ascoli. Gli uomini delle fiamme gialle hanno acquisito alcuni documenti relativi al prestito di due calciatori della Juve ai marchigiani. L'inchiesta e' relativa al falso in bilancio contestato a Luciano Moggi e Antonio Giraudo.

Servizi precedenti

22/05 Calcio nel caos: Lippi rimane al suo posto. Moggi cita Berlusconi. Chieste le dimissioni di Galliani che le respinge, l’inchiesta va avanti. Moggi: “Un’imboscata di Galliani”. Guido Rossi: “Beckenbauer ne approfitta”. Avv. Stagliano “La Juve in B”

21/05 Calcio nel caos: Moggi ebbe un ruolo importante nelle elezioni di Carraro e Galliani. Tardelli replica a Beckenbauer “Anche in Germania c’è il marcio”. Chieste le dimissioni di Lippi. Le intercettazioni di De Santis

20/05 Calcio nel caos: Il potere assoluto di Moggi. Ora è fuga dalla Gea. Si dimette anche il Generale Attardi. Beckembauer: L’Italia la pagherà ai Mondiali. Le tifoserie di Messina, Crotone e Reggina non ci stanno

19/05 Calcio nel caos: La Gea controllava anche Reggina, Livorno e Siena. Gazzoni: “Le dimissioni di Carraro sono finte”. Interrogati Lippi e Zeman. Si dimette il Generale Pappa

18/05 Calcio nel caos: Il Commissario Rossi fa piazza pulita. Le intercettazioni di Carraro e Moggi che preparavano le elezioni in Lega. Menzionato Pisanu. Sospesi nove arbitri, la Finanza a casa di Moggi e nella sede della Juve

17/05 Calcio nel caos: Il Commissario Rossi al lavoro. Spunta il filone doping. Dopo il vertice delle Procure, nuovi accertamenti. Definite le competenze delle Procure di Roma e Napoli.

16/05 Calcio nel caos: Guido Rossi commissario della FIGC chiamato a sistemare il calcio e le sue regole. Petrucci rassicura Lippi “Verrò a trovarti con Rossi”.

 

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