Il Commissario Rossi fa piazza pulita
Il commissario Rossi fa piazza pulita. Non restano che le ceneri
della federcalcio gia' spazzata via dallo scandalo delle intercettazioni,
perche' nel primo giorno da comandante della federazione che fu,
il professore sceglie la sua squadra tagliando di fatto fuori tutti
quelli in qualche modo legati alla passata gestione e lasciando
a se' il delicato ruolo di tenere i rapporti cone le autorita' giudiziarie,
finora delegato all'ufficio indagini. Nella sua avventura lo seguiranno
l'avvocato Paolo Nicoletti, che sara', a capo del coordinamento
generale, il suo vero braccio destro, e poi l'ex capo di gabinetto
del ministro Castelli, Settembrino Nebbioso, e come annunciato l'ex
milanista Demetrio Albertini. Tre vice all'insegna della discontinuita'
con il passato quelli venuti fuori dopo il vertice durato quasi
tre ore tra Guido Rossi e il presidente del Coni, Gianni Petrucci:
il punto d'arrivo di una giornata cominciata presto per il giurista
milanese, ma lui sorride ''le mie giornate sono sempre lunghe'',
perche' in mattinata aveva gia' incontrato a Napoli i pm dell'inchiesta,
Beatrice e Narducci. Il primo passo per entrare a capofitto nell'indagine
che in quindici giorni ha stravolto il calcio: un vertice che avrebbe
avviato una buona collaborazione, ma che non avrebbe portato nelle
mani di Rossi tutta la documentazione sperata. I magistrati partenopei
avrebbero chiesto garanzie specifiche sul futuro immediato della
Figc targata Rossi prima di consegnare gli atti al commissario,
in particolare che lo stesso Rossi avocasse a se' l'area della giustizia.
E il professore, che aveva garantito rifondazione, nel giorno del
suo insediamento, non ha perso tempo: al punto non solo da ripartire
senza un volto della vecchia Figc (fuori dalla corsa per un posto
da subcomissario anche Gabriele Gravina, ex consigliere federale,
che sembrava tra i nomi possibili) ma di assegnarsi il ruolo fondamentale
in questa crisi gravissima, come lo stesso Rossi l'ha definita,
di colui che tiene i rapporti diretti con la giustizia. Un passo
che sembrerebbe preludere ad altre decisioni, prima fra tutte quella
di mettere mano all'ufficio indagini, presieduto da Italo Pappa.
Il generale della Guardia di Finanza era infatti quello che teneva
i rapporti con i magistrati, ma il nome del suo vice Francesco Attardi
finito tra i 41 indagati della maxi inchiesta napoletana aveva creato
un qualche imbarazzo, e come conseguenza immediata rallentato le
audizioni e il corso della giustizia sportiva. La competenza sulla
giustizia che Rossi si e' attribuita appare come una delegittimazione
dello stesso ufficio presieduto da Pappa, che potrebbe cominciare
a tremare: ma per fare piazza pulita anche li', il commissario dovrebbe
avvalersi del sostegno del Coni, su cui sembra aver puntato molto.
Di fatto finora Rossi non ha messo piede in Figc e gli unici uffici
sportivi che ha visitato sono quelli del Foro Italico. Solo un caso,
perche' il professore la strada l'ha piu' che tracciata: forse nella
sua prima giornata di lavoro intenso si aspettava di tornare a Milano
con tutti i documenti di Napoli per avviare al piu' presto l'iter
della giustizia sportiva. ''Sono molto soddisfatto - si limita a
dire uscendo dal Coni in compagni a del fidato Nicoletti - La giustizia
sportiva? Sono venuto per questo...''. Tutte le carte le avra',
perche' sara' lui, e non altri, l'interfaccia con i magistrati dell'inchiesta.
I tempi stringono e la scadenza del 10 luglio per avere la griglia
delle squadre che andranno in Europa non e' lontana. La giustizia
sportiva dovra' partire a razzo con i deferimenti, ma il materiale,
a quanto pare, non manca. Della vecchia Figc resta in piedi solo
il vicario di Franco Carraro, Giancarlo Abete: a lui l'incarico
del Club Italia e quindi delle nazionali, in vista dei mondiali
di Germania di cui sara' il capodelegazione. ''Bisogna ridare serenita'
a tutto il mondo'' dice Abete. Tutto qui della Figc che fu. La giornata
parteno-romana finisce qui: il professore e' gia' volato a Milano.
Lunedi' sara' a Coverciano con Petrucci per salutare l'avventura
degli azzurri in Germania. In attesa della missione della nazionale,
il commissario la sua l'ha gia' compiuta.
Albertini dal campo alla FIGC
18/05 Un ex centrocampista di successo, un mago del diritto societario
e un giudice che ha lavorato a stretto contatto con il ministro
Castelli. La squadra della nuova Figc targata Guido Rossi riparte
da zero: o meglio dalla cinquantennale esperienza del professore
milanese, e da quella dei suoi futuri stretti collaboratori. Uno
di questi e' Demetrio Albertini: nato a Besana in Brianza il 23
agosto 1971. Dal 1988 al 2002 veste la maglia del Milan, con la
quale vince cinque scudetti e tre coppe dei Campioni. Nel 2003 passa
in Spagna nelle fila dell'Atletico Madrid; torna in Italia l'anno
seguente alla Lazio. Nella stagione 2004-2005 si divide tra Atalanta
e Barcellona. Nel 2005 l'addio al calcio. Con la nazionale (79 presenze)
ha disputato anche i mondiali '94 e 98 e gli europei '96 e 2000.
Solo due mesi fa, il 15 marzo scorso, la festa a San Siro per il
suo addio al calcio giocato. Ma l'ex rossonero torna in campo. Paolo
Nicoletti, avvocato, classe '66, sara' il vice per il coordinamento
generale. Considerato un genio del diritto societario e' un fedelissimo
di Guido Rossi: il giovane avvocato, allievo prediletto dello stesso
giurista, si e' diviso tra Milano e Yale dove ha fatto molti studi
su internet. Settembrino Nebbioso non e' nuovo agli ambienti calcistici.
Giudice sportivo della Lega dilettanti, ha avuto incarichi di primissimo
piano anche nel precedente governo, come capo di gabinetto del ministro
alla giustizia Castelli. Come pm si e' occupato di casi di cronaca
tra i piu' noti, come il delitto di via Poma
Le intercettazioni di Carraro e Moggi che preparavano
le elezioni in Lega. Menzionato Pisanu
18/05 Franco Carraro presidente della Federcalcio con l'impegno
a dimettersi nel 2006; gli avversari del calcio che mirano a dire
la loro nelle elezioni federali facendo da barriera e Moggi che
si dice preoccupato e punta ai voti della societa' di serie C. Ma,
secondo Carraro, c'e' Giuseppe Pisanu, al tempo ministro dell'Interno,
pronto a intervenire per far girare le societa' a loro favore. La
lunga telefonata tra Carraro e Moggi e' uno spaccato sulle manovre
politiche per il controllo della Federcalcio: il presidente federale
parla del possibile appoggio di Pisanu, e' duro con i fratelli Abete,
il suo vice Giancarlo e Luigi, presidente della Bnl, accomunato
a Della Valle, Cipolletta e Montezemolo, ma nel ruolo di ''cameriere'.
Gravina e' consigliere della Federcalcio, Macalli presidente dei
club di C, Tavecchio dei Dilettanti.
MOGGI: Senti un po', invece la situazione qui e' un pochino...non
e'...ehm diciamo...questi vanno a sbandierare ora, dopo che tu gli
hai detto che nel 2006 vai via, che vogliono andare al voto a tutti
i costi!...Loro si sentono troppo sicuri di se stessi, non...pero'
c'e' stato qualche cosa che non ha funzionato, FRANCO, eh?....Loro
hanno la sensazione che noi siamo deboli!
CARRARO: Cosa?
MOGGI: Hanno la sensazione che noi siamo deboli!
CARRARO: Ma , guarda, io non credo cosi'! Non credo! Io...io penso
una cosa, che....io penso che bisogna andare addosso alle societa'
di serie C. Perché, li' GRAVINA dice un sacco di fregnacce,
perche'...
MOGGI:...io a GRAVINA, guarda, gli ho detto le persone come te,
guarda son cancellate dal mondo! Questo e' un figlio di puttana
che sale sul carro di tutti!
CARRARO: Si', ma poi lui continua a dire che...che MACALLI e' d'accordo,
e' d accordo con noi , e' d'accordo con noi, pero' poi MACALLI ai
giornali gli dice: allora , secondo il mio punto di vista...sai
noi bisogna andare a beccare i giocatori che riusciamo, gli allenatori
che riusciamo, e...e...gli allenatori che riusciamo, i giocatori
che riusciamo, e..e.. i cosi, come si chiama, ...e i...le societa'
di serie C!....
MOGGI:...Allora!
CARRARO:....Siccome, tra l altro, PISANU ti ha chiamato e ti ha
detto che se bisogno , in qualche caso , gli si puo' dire a PISANU
di fare il servizio...
MOGGI Luciano:....infatti, io, ascolta, io, martedi' vengo a Roma
in mattinata apposta!
CARRARO: Eh!
MOGGI: Io voglio, io voglio vedere un pochino, anche sotto il profilo....perche'...non...
non... non deve essere tralasciato e trascurato niente!...
CARRARO: No, ma guarda la questione e' che bisogna concentrarsi
sulle societa' di serie C ! Punto e basta! Perche' se noi abbiamo...
i dilettanti reggono, i..i....
MOGGI:...si' , pero', vedi FRANCO, i dilettanti reggono, dunque
tu saprai che io ho fatto veni' qui,...
CARRARO FRANCO:...si, so tutto, so tutto!
MOGGI:...eh, allora, io ti dico, i dilettanti e' vero che reggono
pero' TAVECCHIO m'ha detto, tranquillo, tranquillo, dice: pero'
non mi lasciate solo! Io ricevo rimpro... ricevo rimbrotti da tutti
quanti, tutti mi danno del testa di cazzo, io ci sto, mi ha detto!
Ma non mi lasciate solo! E questo, lo ha sentito anche ANTONIO!
Perche' , in pratica...
CARRARO:...ed allora che cosa vuole? Ma chi lo lascia solo, scusa?
MOGGI Luciano:...no, no, no,...per noi...abbiamo...no, la verita'
e' che noi, facciamo questa attivita' cosi' , quando c'e' tempo!
Invece gli altri lo fanno da professionisti!
CARRARO: No loro fanno questa attivita' solo ed esclusivamente,
capito?
MOGGI: Eh, apposta! Vedi, e' diverso!
CARRARO: No, ma la vera verita' e' che bisogna, ti ripeto, bisogna
andarsi a beccare le societa' di serie C!
MOGGI: Ed io ho gia' messo a capo di una certa corrente il presidente
dell'Avellino! E....
CARRARO: ....pero' bisogna , ripeto, bisogna , bisogna che in qualche
caso, in caso di qualche decina di societa' che si sappia che si
potrebbero far cambiare a nostro favore, PISANU e' disponibile ad
intervenire , gli si dice guarda...pero' gli si deve dare un elenco
di societa' sulle le quali intervenire! Perché non e' che...
MOGGI:...io, no, ma io martedi' ti do tutto! Io , adesso, lunedi'
io ora...
CARRARO:..prima di andare da PISANU , tu vieni da me!
MOGGI: No, vengo da te , e' chiaro! No lunedi'...io martedi' mattina,
FRANCO, io sono a Roma! CARRARO: Si', pero' bisogna avere un elenco...
MOGGI:...lo voglio dedicare...si' a questo ci penso io, vai tranquillo!...Lo
voglio dedicare a tutte queste cose qua perche' ho la sensazione,...non
ho la sensazione, ho la certezza...la certezza che noi facciamo
queste cose enpassan e gli altri lo fanno da professionisti , alla
giornata!...Ehm ci son delle persone che impiccherei, tipo quel
Gabriele GRAVINA, altri che non so neppure che qualifica dargli,
perche'...ehm fanno gli impiegati . inc.. ABETE, fa l impiegato
di DELLA VALLE ed e' pure...
CARRARO:....eh, vabbe', ma e' normale , e' cosi' e' sempre stato
cosi'!
MOGGI: Lui non sa dare una risposta a nessuno, se non dicendo aspetta
che devo sentire!
CARRARO: Vabbe'! Per forza, ma e' sempre stato cosi', ehm il il
fratello di...di ABETE,...LUIGI, che pure ha piu' personalita' di
lui, e' il primo cameriere di DELLA VALLE, nel senso che lui fa
sempre le vacanze pagato da DELLA VALLE, o all'albergo Cala di Volpe
o sulla barca di DELLA VALLE, cioe'.. e'...e'... in Banca Nazionale
del Lavoro solo perché DELLA VALLE lo sostiene , eccetera!
Pertanto, voglio dire, non c'e' dubbio che sia cosi', eh? E' un
fatto...e' un fatto... E' un fatto un po', un po' politico ed un
po' , perche' c'e' anche un aspetto politico, eh? Perché
tutto il Gruppo il Gruppo DELLA VALLE , Innocenzo CIPOLLETTA, Luca
di MONTEZEMOLO eccetera , danno anche un contenuto politico! Basta
leggere la...
MOGGI: No, no, ma e' fuori dubbio questo!
CARRARO: Basta leggere l'atteggiamento che ha il Sole 24 Ore , eh?
Allora, voglio dire, questo e' un gruppo di potere che vuole mettere
le mani sul calcio! Ma io lo avevo capito da tempo, e quando ho
detto che me ne volevo andare, era anche perché capivo che..ch...che
noi siamo un'armata Brancaleone!
MOGGI: Si, si, no , guarda, su questo non ho dubbi! Io....e.. mi
dispiace pure di' queste cose ma e' la verita'! Io poi sai, ad un
certo punto, poi...
CARRARO:...no, ma questa e' un'armata Brancaleone ed alla fine io,
per carita', se ci si fa, ci si fa, senno' se ne va! Io non...
MOGGI:...no, no, ma a fare ce la facciamo! A fare ce la facciamo!
Ma ce la facciamo perche' non prendono quei voti che credono in
serie A ed in serie B ! Ce la facciamo perche' TAVECCHIO...poi ce
la faremo anche perché alcuni giocatori non diano...non fanno
quello che gli viene detto!
CARRARO: Ecco! L'importante e' che bisogna lavorare su giocatori
ed allenatori e soprattutto sulle societa' di serie C!
MOGGI: Comunque tu, lunedi' mattina, verso le 11,30. 12,00 son li'
da te, prima di anda' da PISANU...
CARRARO:...martedi', mi hai detto?
MOGGI: martedi', martedi', si!Ok!
CARRARO: Martedi' allora... Ma a che ora sei li'?
MOGGI:...noi ci sentiamo...noi ci sentiamo prima...
CARRARO: ...alle 11,30 , eh?
MOGGI: alle 11,30-12,00!
CARRARO:....11,30- 12,00. Va bene! Ciao!
Corioni: Girando mi disse “Finisci in D”
18/05 Sarebbe stato Antonio Giraudo, l' ex dirigente della Juventus,
a dire al presidente del Brescia Gino Corioni ''se ti comporti in
quel modo finisci in Interregionale''. Il presidente del Brescia
ha riferito ieri, ai pm, di quella vicenda, ma ai giornalisti che
l' attendevano all' esterno del Tribunale si e' limitato a dire
che a pronunciare quella frase era stato ''un grande tifoso juventino''.
Oggi si e' appreso che sarebbe stato Antonio Giraudo. La conversazione
sarebbe avvenuta al telefono e l' oggetto era l' intenzione di Corioni
di dare vita al consorzio Plus Media Trading.
E’ iniziata la grande fuga dal pianeta Moggi
18/05 E’ iniziata la fuga da “casa Juve”. Le
esternazioni del manager di Ibrahimovic Mino Raiola 'stiamo bene
qui a Torino, ma se il Milan vuole...', hanno di fatto inaugurato
il senso unico del mercato juventino: quello della sola via d'uscita
e a prezzi di realizzo. Il tam tam di radio mercato è molto
chiaro: qualora le squadre interessate dalle inchieste delle procure
dovessero venir retrocesse, quasi tutti i giocatori sarebbero già
adesso pronti a fare le valigie, anche se sotto contratto. Contrariamente
a quanto accade quando fallisce una società, i calciatori
della squadre retrocesse non possono ottenere nessuno svincolo,
e resterebbero tesserati per i club con i quali hanno il contratto.
In linea puramente teorica quindi se la Lazio o Fiorentina dovessero
venir retrocesse in serie B, Toni e Rocchi sarebbero costretti a
seguire le loro squadre: stessa cosa per Ibrahimovic, Emerson, Del
Piero e gli altri bianconeri sul fronte bianconero. In attesa degli
sviluppi giudiziari sportivi il mondo degli agenti dei calciatori
è già in subbuglio, pronto a raccogliere i frutti
del 'grande caos': tutti pronti ai blocchi di partenza perché
volendo o meno i costi di certi contratti sono insostenibili nelle
categorie minori, senza proventi da partecipazione a coppe europee,
diritti tv... A rinforzare l'idea di una grande abbuffata di giocatori
a basso costo c'é anche la convizione nel mercato che prima
o poi nelle intercettazioni spunteranno altre società, che
allargheranno i guai giudiziari e prepareranno il terreno ad ulteriori
penalizzazioni di squadre. L'uscita di Raiola prepara quindi il
terreno a sviluppi futuri e delinea la strategia maestra: il grande
supermercato delle retrocesse dalla giustizia sportiva è
pieno di saldi, di offerte speciali. Con una Juventus in B il prezzo
di Ibrahimovic - pagato all'Ajax nel 2004 15 milioni di euro, al
giocatore fu fatto un quadriennale da sei milioni di euro l'anno
- è ridotto realisticamente di due terzi. C'é sempre
l'ipotesi dei prestiti, ma è meno realistica. La strada più
probabile è quella del calcio estero, specie per i grossi
calibri. Ma secondo radio mercato c'é un'altra vicenda in
procinto di scoppiare: ed è quella relativa ai giocatori
della Gea, società in via di scioglimento. Il socio principale
di Alessandro Moggi, Franco Zavaglia, ha più volte chiarito
che nella Gea le procure dei singoli giocatori sono individuali
e che in società entravano solo i proventi patrimoniali.
Aquilani e Bovo, per fare due esempi, hanno la procura con Zavaglia,
non con la Gea in quanto tale, e qualora si dovesse sciogliere la
società, la procura resterebbe all'agente. Ma l'attacco ai
giocatori 'della Gea' è già iniziato. E non si tratta
solo dei pesci piccoli, ma anche qualche big vero in maglia azzurra.
Sembra che un assistito Gea non in maglia bianconera stia seriamente
pensando di cambiare procuratore, e più di un agente si è
fatto sotto. Così come sempre secondo radio mercato c'é
anche l'ipotesi di eventuali richieste di risarcimento per danni
di immagine. Il regolamento inoltre prevede la rescissione del rapporto
tra agente e calciatore per giusta causa.
Sospesi nove arbitri, la Finanza a casa di Moggi
18/05 Giornata intensa quella di oggi per lo scandalo che sta investendo
il calcio italiano. Demetrio Albertini, ex calciatore, Settembrino
Nebbioso e Paolo Nicoletti sono stati nominati vice di Guido Rossi.
L'Associazione Italiana Arbitri (Aia) ha sospeso i direttori di
gara raggiunti da avvisi di garanzia. La Guardia di Finanza ha perquisito
la sede della Juventus e le abitazioni di Luciano Moggi e dei calciatori
Ibrahimovic e Fabio Cannavaro. Questi i fatti piu' salienti della
giornata di oggi, contrassegnata da altri risvolti nello scandalo
che sta investendo il calcio nostrano.
09.59: Per la Lazio con una nota pubblicata sul sito ufficiale,
non c'e' "alcun rischio di retrocessione, penalizzazione o
fallimento a causa del coinvolgimento nello scandalo delle intercettazioni".
Il club ha pubblicato la precisazione sollecitato dalla Consob.
10.19: Gli uomini del nucleo provinciale della Polizia Tributaria
della Guardia di Finanza di Torino si trovano nella sede della Juve.
I militari, nell'ambito dell'inchiesta per falso in bilancio e frode
fiscale, dovranno acquisire alcuni documenti.
11.55: La Juventus Football club Spa, in una nota, conferma che
"la guardia di Finanza di Torino sta svolgendo una perquisizione
presso la sede sociale nell'ambito del'inchiesta promossa dalla
Procura della Repubblica di Torino nei confronti dell'amministratore
delegato dimissionario Antonio Giraudo e dell'ex direttore generale,
Luciano Moggi".
12.01: Anche Luciano Moggi e' indagato nell'ambito dell'inchiesta
della procura di Torino sul falso in bilancio e frode fiscale, che
gia' riguardava l'amministratore delegato Antonio Giraudo. I mlitari
del Nucleo provinciale di polizia tributaria della Guardia di finanza
hanno anche eseguito perquisizioni nelle abitazioni di Moggi e Giraudo.
12.08: Il commissario della Figc Guido Rossi e' arrivato da pochi
minuti nella sede della Procura di Napoli. Rossi, che all'ingresso
non ha rilasciato alcuna dichiarazione, incontrera' i pm Narducci
e Beatrice che stanno indagando sull'inchiesta calciopoli.
12.43: "Ci vediamo il 15 luglio a Vinovo". Fabio Capello
ha cosi' salutato questa mattina i giornalisti al termine di un
incontro informale di fine stagione. Il tecnico bianconero ha cosi'
fatto intendere che ci sara' ancora lui il giorno del raduno, presso
il nuovo centro di allenamento nella cittadina torinese. Sulle vicende
di calciopoli Capello si e' limitato a dire: "Aspettiamo".
12.45: In Italia e' "necessaria una scossa etica". "Quanto
accaduto al mondo del calcio ci dimostra che si e' superato abbondantemente
il livello di guardia". Lo dice il Presidente del Consiglio
Romano Prodi, nel corso delle dichiarazioni programmatiche al Senato.
12.53: Giornata di perquisizioni nell'ambiente juventino. I militari
della guardia di finanza di Torino sono stati anche nelle abitazioni
dei calciatori Zatlan Ibrahimovic e Fabio Cannavaro. I due giocatori,
comunque, non risultano essere indagati.
14.23: La Juventus ha smentito, attraverso un portavoce, la notizia
secondo la quale sarebbe stata perquisita questa mattina l'abitazione
del dimissionario amministratore delegato Antonio Giraudo. Le Fiamme
Gialle hanno effettuato perquisizioni nella sede sociale del club
e poi nelle abitazioni di Moggi, Cannavaro e Ibrahimovic.
14.28: Il commissario della Figc Guido Rossi ha da poco lasciato
la Procura di Napoli dove era arrivato questa mattina intorno alle
12 per incontrare i pm Filippo Beatrice e Giuseppe Narducci, impegnati
nell'inchiesta sul calcio. Rossi ha evitato i giornalisti che attendevano
all'uscita, lasciando la Procura da un'uscita secondaria.
15.09: "Ci sono anche le mani di Moggi e del numero uno di
Capitalia, Cesare Geronzi, dietro la rivoluzione del 2004-05 ai
vertici della Roma". E' quanto sostiene L'Espresso in un articolo
pubblicato sul numero in edicola da domani, ampliando quanto gia'
reso noto oggi da alcuni quotidiani che hanno spiegato questi intrecci.
15.44: "Ne' io ne' gli altri componenti della Gea World ci
sentiamo parte di un'associazione a delinquere. Su di noi c'e',
purtroppo, un attacco mediatico, dobbiamo fare da spugna ma il tempo
ci dara' ragione". Franco Zavaglia contrattacca. L'amministratore
delegato della Gea, intervenuto ai microfoni di "Radio Radio",
non ci sta a subire le pesanti accuse emerse dalle indagini che
sta portando avanti la procura di Roma. "E' una cosa fuori
dalla norma - continua Zavaglia - Tutte queste cose mi sembrano
delle favole, ogni giorno e' un leggere cose sempre differenti.
Noi abbiamo sempre lavorato in modo professionale e sono sicuro
che la Gea uscira' tranquillamente prosciolta da tutto".
16.09: Gli uomini del nucleo provinciale della Polizia Tributaria
della Guardia di Finanza di Torino hanno da poco lasciato la sede
della Juventus dove si erano recati stamane per una perquisizione.
I militari, nell'ambito dell'inchiesta per falso in bilancio e frode
fiscale, avrebbero acquisito diversi documenti, tra cui i contratti
di acquisto di giocatori bianconeri da club esteri. I legali della
Juventus si sono detti tranquilli.
16.12: Il Procuratore capo di Napoli Giovandomenico Lepore, leggendo
una nota ai cronisti, al termine della giornata di interrogatori,
ha lasciato intendere un atteggiamento di chiusura nei riguardi
della stampa ed ha parlato anche di accertamenti predisposti dall'ufficio
per individuare i responsabili di una dannosa divulgazione di notizie.
17.25: "Luigi Agnolin e' una figura che andrebbe ripescata
nella classe dirigente arbitrale italiana". Lo ha dichiarato
l'ex fischietto di serie A, Angelo Bonfrisco. In un'intervista ad
Affaritaliani.it.
17.31: La mia impressione e' che qualcuno voglia allargare il raggio
d'azione dell'inchiesta e buttare tutto nel calderone, anche quello
che non c'entra, per distrarre l'opinione pubblica dal vero nucleo
del problema e sollevare i colpevoli dalle proprie responsabilita'".
Il presidente del Palermo Maurizio Zamparini, ai microfoni di Sportal.fm
confessa di temere che qualcuno voglia affossare tutto. Zamparini
confermato i suoi colloqui con Moggi. "Sentivo Moggi e Giraudo
al telefono ogni quindici giorni, come la maggior parte delle persone
che operano sul mercato, per informarmi e per portare avanti delle
trattative. In quel periodo volevo arrivare a Del Neri e quindi
era ovvio che parlassi con chi lo rappresentava, ovvero con Alessandro
Moggi".
17.35: "Spero davvero che la Juventus, come squadra e come
societa', ne esca pulita. Sono profondamente addolorato per tutto
quello che sta emergendo e mi sento tradito da Moggi che ha approfittato
della famiglia Agnelli, di Gianni e Umberto". L'ex portiere
della Juventus Stefano Tacconi, intervenuto in diretta a Radio Sportal.fm,
da tifoso difende la Juventus e si scaglia contro la dirigenza e
in particolare contro Giraudo e Moggi.
17.58: L'Aia (Associazione Italiana Arbitri) ha deciso di sospendere
cautelativamente i nove arbitri indagati. Nella riunione di Roma
il Comitato Nazionale ha espresso l'apprezzamento per il gesto compiuto
dal presidente Tullio Lanese di autosospendersi dall'incarico a
seguito dell'inchiesta sul calcio.
18.04: "Sono incredulo su tutto questo. Non nel senso che non
creda alle intercettazioni, ma certo non avrei mai pensato una cosa
del genere". Il procuratore di Antonio Cassano, Giuseppe Bozzo,
commenta con Affaritaliani.it lo scandalo che sta travolgendo il
mondo del calcio. Nei giorni della trattativa con la Roma per il
rinnovo o la cessione definitiva alcuni addetti ai lavori avevano
scritto che Bozzo rischiava di perdere Cassano, ma il diretto interessato
conferma di non averlo mai temuto. "No, questo mai. Voglio
dire che non ho mai avuto condizionamenti per l'affare Cassano da
parte della Gea". Infine, una domanda sulla possibilita' che
Cassano torni in Italia. "A prescindere da tutto quanto sta
accadendo in Italia, lui restera' qui in Spagna. E' una decisione
presa gia' da tempo".
18.30: Nuove dure accuse di Luciano Gaucci che, raggiunto telefonicamente
dall'Agenzia Radiofonica GRT, si e' scagliato contro la Fiorentina
di Diego e Andrea Della Valle: "Loro non sono vittime del sistema
- ha spiegato da Santo Domingo - ma hanno condizionato i campionati.
In 110 anni di calcio non si erano mai viste due promozioni in 3
anni".
18.47: Durante l'incontro con la stampa a Montecitorio, gli esponenti
della Cdl hanno presentato due progetti di legge di riforma del
calcio.
18.59: Il Presidente Zamparini e il Palermo sono intervenuti con
una nota in riferimento all'articolo pubblicato oggi da "il
Giornale" virgolettato: "Luciano, aiutami tu". "Tale
ingannevole sintesi giornalistica - si legge nella nota - in un
momento in cui vengono riportati i contenuti di telefonate di ben
altro, imbarazzante tenore, genera confusione interpretativa e conseguente,
infondata generalizzazione".
19.00: Al termine di un lungo incontro svoltosi al Coni tra il Presidente
Petrucci ed il commissario straordinario della Figc Guido Rossi
sono stati scelti tre vicecommissari che affiancheranno il commissario
nel suo lavoro. Si tratta di Paolo Nicoletti per il coordinamemnto
generale, Settembrino Nebbioso per il settore norme e regolamenti
e l'ex giocatore Demetrio Albertini per l'attivita' sportiva. A
Giancarlo Abete e' stato affidato un incarico speciale per il Club
Italia.
La Finanza nella sede della Juve
False comunicazioni sociali, divulgazione di notizie sociali riservate
e frode fiscale. Sono questi i reati di cui l'ex dg della Juventus
Luciano Moggi e l'amministratore delegato Antonio Giraudo dovranno
rispondere alla Procura di Torino in relazione al periodo 2000-2005.
I magistrati piemontesi hanno mandato oggi gli uomini del nucleo
provinciale della Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di
Torino a perquisire la sede della Juve, ma anche gli appartamenti
di Moggi e dei giocatori Fabio Cannavaro e Zlatan Ibrahimovic. Alla
base di tutto sta la tesi del pm Bruno Tinti di una "cosmesi"
di bilancio, tanto che le Fiamme gialle sono stati anche nella sede
della Price Waterhouse, la societa' di certificazione dei bilanci.
Secondo la procura del capoluogo piemontese i dirigenti juventini
avrebbero falsificato le plusvalenze derivanti dalla compravendita
di alcuni giocatori, fornendo una situazione patrimoniale ed economica
differente da quella reale. Un'accusa che coinvolge altre societa',
come nel caso di Piccolo e Pederzoli, riscattati dal Como per 10
mila euro ciascuno ma pagati sottobanco oltre un milione e mezzo
di euro, o di Volpe e Criscito, prelevati dal Genoa per una somma
di gran lunga superiore a quella dichiarata. Ma nel mirino degli
inquirenti ci sono altre operazioni. Non a caso una decina di finanzieri
sono usciti dagli uffici della sede bianconera con alcune borse
"griffate" Juventus contenenti molti documenti, tra cui
anche quelli di acquisto di alcuni calciatori provenienti da societa'
estere. In particolare, a proposito degli acquisti di Ibrahimovic
e Cannavaro si parlerebbe di "contratti in nero", ipotesi
subito respinta dal difensore della Nazionale. I legali della Juventus
e di Moggi ostentano tranquillita', ma il consiglio d'amministrazione
previsto per domani, per un aggiornamento sulle operazioni della
societa' e per l'attribuzione di deleghe di poteri all'ad Ifil Carlo
Sant'Albano, si annuncia di fuoco. Anche perche', tra gli argomenti
del giorno, c'e' anche l'indiscrezione de "L'Espresso",
secondo il quale Moggi e il numero uno di Capitalia, Cesare Geronzi,
sarebbero dietro la rivoluzione del 2004-05 ai vertici della Roma.
"I 154,33 milioni di debiti nei confronti di Capitalia sarebbero
stati utilizzati dal clan Moggi - si spiega sul settimanale - come
leva per estromettere di fatto Franco Sensi dalla guida della societa',
imporre come allenatore Gigi Delneri (assistito dalla Gea di Alessandro
Moggi e Chiara Geronzi) e spingere il centrocampista brasiliano
Emerson alla Juventus". A Napoli, intanto, e' stato "visitato"
l'attico di proprieta' di Moggi jr, presidente della Gea World.
Una perquisizione eseguita dai Carabinieri e disposta dalla Procura
di Torino, in quanto sarebbero state verificate delle irregolarita'
nell'acquisizione del "super" appartamento di Posillipo
acquistato da Luciano Moggi grazie a fatture fittizie nell'ambito
del passaggio dell'attaccante rumeno Adrian Mutu dal Chelsea alla
Juventus. "Ne' io ne' gli altri componenti della Gea World
ci sentiamo parte di un'associazione a delinquere. Su di noi c'e',
purtroppo, un attacco mediatico, dobbiamo fare da spugna ma il tempo
ci dara' ragione", e' stata la risposta di Franco Zavaglia,
amministratore delegato della societa' di procuratori. Rimanendo
nel capoluogo partenopeo oggi ha fatto sentire la sua voce il procuratore
capo Giovandomenico Lepore, che ha lasciato intendere un atteggiamento
di chiusura nei riguardi della stampa ed ha parlato anche di accertamenti
predisposti dall'ufficio per individuare i responsabili di una dannosa
divulgazione di notizie. "In questa delicatissima fase investigativa,
tale divulgazione produce contitui e irrimedibili danni", ha
dichiarato Lepore che oggi ha ricevuto il neocommissario della Figc
Guido Rossi. Il nuovo numero della Federcalcio vuole prendere visione
di tutti gli incartamenti, anche perche' bisogna fornire alla Uefa
la lista delle squadre per le prossime coppe europee in tempi brevi.
E a riprova della volonta' di Rossi di agire in fretta e' arrivata
oggi la nomina dei tre vicecommissari che lo affiancheranno nel
suo lavoro. Si tratta di Paolo Nicoletti per il coordinamemnto generale,
Settembrino Nebbioso per il settore norme e regolamenti e l'ex giocatore
Demetrio Albertini per l'attivita' sportiva. A Giancarlo Abete e'
stato affidato un incarico speciale per il Club Italia. Guido Rossi,
inoltre, dovra' rispondere anche al presidente del Milan Silvio
Berlusconi, che oggi a un'emittente romana ha detto che la priorita'
non e' scrivere nuove regole, ma far rispettare quelle esistenti:
"siamo noi le vittime", ha dichiarato l'ex premier. All'orizzonte,
comunque, ci sono nuovi interrogatori (domani sara' la volta del
ct Lippi a Roma il quale ha smentito un'ipotesi dimissioni che invece
non sembrerebbe da escludere) e soprattutto nuovi indagati. Il Comitato
Nazionale dell'Aia, tra l'altro, ha deciso di sospendere cautelativamente
gli arbitri raggiunti da avviso di garanzia. E per concludere, da
Santo Domingo, il nuovo j'accuse del latitante Luciano Gaucci nei
confronti dei fratelli Della Valle: "loro non sono vittime
del sistema, ma hanno condizionato i campionati". E oggi e'
soltanto giovedi'.
Zamparini: “Trattavo con Moggi, dov’è
lo scandalo?”
"Dov'é lo scandalo: stavo trattando l'ingaggio di Del
Neri e ne ho parlato con Moggi perché l'allenatore faceva
parte della Gea. Con chi ne dovevo parlare, con Sant'Antonio?".
Il presidente del Palermo Maurizio Zamparini commenta così
la pubblicazione sul quotidiano "Il Giornale" di un' intercettazione
tra lui e Luciano Moggi. La conversazione risale al maggio del 2005:
Zamparini è in trattative con Del Neri per la sostituzione
di Guidolin, che ha annunciato di volere lasciare il Palermo. Il
presidente chiama Moggi affinché interceda con il figlio
Alessandro, tra i titolari della Gea World, per convincere Del Neri
a firmare: "Digli a tuo figlio che gli mette una buona parola
anche lui. hai capito?". E subito dopo aggiunge:"Digli
anche di non farmi tirare troppo il cappello che poi gli faccio
un regalino...". Il presidente del Palermo sottolinea che era
del tutto normale parlare con Moggi di questo argomento, tenuto
conto che Del Neri era legato alla società del figlio. E
rivolgendosi a chi vuole "montare un caso", definendolo
"Zamparini il censore", ribatte: "Si vergognino".
"Con Moggi - spiega - mi sentivo telefonicamente tutte le volte
che c'era da discutere questioni di mercato, così come con
Giraudo quando dovevamo affrontare vicende di Lega". "Fino
a un mese fa - conclude Zamparini - ho trattato con Moggi l'acquisto
di Miccoli e Blasi, che poi è saltato. Ripeto, con chi dovrei
discutere di queste vicenda, con Sant'Antonio?".
Catricalà: “Chiuderemo l’indagine
entro l’estate”
18/05 "Noi chiuderemo l'indagine entro l'estate, però
anticiperemo i risultati relativi ai procuratori la prossima settimana".
Lo ha detto oggi, a Treviso, a margine di un incontro pubblico,
il presidente dell'autorità Antitrust, Antonio Catricalà,
rispondendo alle domande dei giornalisti legate alle inchieste sul
mondo del calcio. "Daremo le indicazioni che noi riteniamo
essenziali - ha aggiunto - perché si moralizzi il settore
che io spero il commissario Figc, Guido Rossi, vorrà recepire
sul regolamento che poi dovrà essere approvato da tutti gli
organi competenti". "Si tratta - ha spiegato ancora Catricalà
- di un regolamento di disciplina dell'attività dei procuratori
che oggi è assolutamente inadeguato, perché oltre
a regole che ostacolano fortemente la concorrenza con penali a carico
di chiunque si voglia liberare da un contratto, eccessivamente onerose
e troppo lunghe, non c'é soprattutto una vera possibilità
di eliminare il conflitto di interessi".
Servizi precedenti
17/05
Calcio nel caos: Il Commissario Rossi al lavoro.
Spunta il filone doping. Dopo il vertice delle Procure, nuovi
accertamenti. Definite le competenze delle
Procure di Roma e Napoli.
16/05
Calcio nel caos: Guido Rossi commissario della
FIGC chiamato a sistemare il calcio e le sue regole. Petrucci
rassicura Lippi “Verrò a trovarti con Rossi”.