Aspettando le sentenze continua la polemica sull’amnistia
10/07 Mentre l'Italia campione del mondo torna a casa, la Commissione
d'appello federale si riunisce per il terzo giorno in Camera di
Consiglio. Le attesissime sentenze di primo grado sullo scandalo
calciopoli dovrebbero arrivare a breve. Nei giorni scorsi si parlava
di domani come il D-Day ma molto piu' probabilmente il presidente
della Caf Cesare Ruperto annuncera' le decisioni del collegio mercoledi',
davanti alle telecamere: niente freddi comunicati dunque, ma tutto
in grande stile. E mentre il gotha del calcio italiano trema, si
scatena sempre di piu' il dibattito sull'ipotesi di un'amnistia
alla luce del successo mondiale degli azzurri. Le opinioni, come
al solito, sono discordanti. Tra i favorevoli c'e' il segretario
della Democrazia Cristiana Gianfranco Rotondi, secondo il quale
"e' giusto e sensato pensare ad un provvedimento di clemenza
generalizzata sull'illecito sportivo o, comunque, far in modo che
ci sia, nel quadro della normativa sull'amnistia generale, un emendamento
che si occupi dei reati sportivi". Significativo il sondaggio
del quotidiano online Affaritaliani.it: un lettore su tre (il 32,47%)
desidera l'amnistia, il no e' rappresentato dal 67,53%, una percentuale
pero' in diminuzione dopo il trionfo della squadra di Marcello Lippi.
Deciso il fronte del no. "Da questa grande vittoria dobbiamo
trarre un'importante lezione e ricostruire un'immagine del calcio
positiva in Italia, non certo comportandosi come gli struzzi, mettendo
la testa sotto la sabbia e facendo finta che niente sia successo",
e' l'opinione di Massimo Donadi, capogruppo di Italia dei Valori
alla Camera. Gli fanno eco il deputato della Margherita, Renzo Lusetti
("la giustizia deve comunque fare il suo corso, non ci devono
essere sconti") e il segretario dei Ds Piero Fassino ("per
me sull'attivita' dei magistrati non ci si pronuncia, bisogna soltanto
prenderne atto, nel bene e nel male. C'e' un processo e ci sara'
una sentenza, lasciamo intatta l'autonomia dei magistrati").
Dura anche la posizione del sottosegretario allo Sport Giovanni
Lolli ("mi pare che in queste ore stia crescendo il popolo
dei 'condonisti'") e dell'ex ministro della Giustizia Roberto
Castelli ("chi vede il calcio deve avere la certezza che tutto
e' avvenuto secondo le regole"). Non mancano anche coloro che,
pur dicendosi contrari all'amnistia, assumono una posizione diplomatica,
come il capogruppo di An al Senato, Altero Matteoli, per il quale
"se si deve fare un processo, e lo si sta facendo al calcio,
lo si deve fare non da forcaioli ma tenendo presente lo stato di
diritto". Ma di calciopoli non si occupa soltanto la giustizia
sportiva. A Roma l'inchiesta sulla Gea condotta dai pm Palamara
e Palaia prosegue e oggi si e' presentata di sua spontanea volonta'
Chiara Geronzi, una dei soci accusata di illecita concorrenza con
violenze e minacce. La sua audizione e' durata tre ore, quanto bastava,
secondo i suoi legali, per chiarire la propria posizione.
D’Alema: “Sbaglia chi parla di amnistia”
Siamo in attesa di una sentenza, non spetta alla politica di pronunciarsi
sull'opportunita' dell'amnistia per Calciopoli. Lo ha detto Massimo
D'Alema a Sky Tg 24. "C'e' chi deve giudicare, ci sono regole
che devono essere rispettate, perche' la credibilita' di questo
sport cosi' importante dipende anche dalla serieta' delle regole",
ha osservato. "Chi ha parlato di amnistia a mio giudizio ha
sbagliato - ha aggiunto il ministro degli esteri. - C'e' una corte
che sta per pronunciarsi e ritengo che si debba restituire credibilita'
allo sport. Gattuso, che e' stato uno dei simboli di questa squadra,
ha detto bene, non deve finire a tarallucci e vino, ed e' una cosa
che e' nell'animo di tutti gli sportivi, c'e' bisogno di stabilire
i torti e le ragioni, anche perche' la giustizia non e' vendetta,
perche' serve anche a fare in modo che certi episodi non si replichino".
Andreotti “Scindere vittoria e processo”
Stanotte Giulio Andreotti non ha dormito perche' sotto la sua casa
lungo il Tevere le manifestazioni di gioia per il successo dell'Italia
ai Mondiali si sono protratte a lungo. Ma l'anziano senatore a vita
non si scompone nemmeno in questa circostanza: ''Bisogna scindere
la vittoria sportiva dalle note vicende di Calciopoli - ha dichiarato
nel programma 'La politica nel pallone' del GR Parlamento - siamo
campioni del mondo meritatamente, ma ora bisogna ingoiare questa
pillola perche' le cose che sono emerse hanno turbato molto''. L'ex
presidente del Consiglio trova anche significati ulteriori nella
vittoria degli azzurri: ''L'Italia che batte la Francia in terra
di Germania e' anche una vittoria come europei'' ha spiegato Andreotti
che poi, da onesto tifoso romanista, aggiunge: ''Lippi ha fatto
bene a sostituire Totti''. Sui cambiamenti che il quarto successo
mondiale potra' portare nel calcio italiano sotto inchiesta il senatore
a vita predica calma: ''Non bisogna esagerare con l'entusiasmo -
ha affermato - per me non ci sono soluzioni chiare, ma non e' possibile
che si continui a gareggiare in condizioni che uno puo' spendere
mille e l'altro due''.
Di Pietro “No a colpi di coda si simil-amnistia”
"La gioia della vittoria del mondiale di calcio non deve giustificare
colpi di coda che si paventano, ad esempio atti di simil-amnistia
verso coloro che sono implicati in calciopoli". Lo ha dichiarato
il Ministro delle Infrastrutture Antonio Di Pietro. "Proprio
questa vittoria - dice Di Pietro - dimostra quanto le cose fatte
secondo il rispetto delle regole e con il buon gioco siano molto
meglio che cercare di imbrogliare le carte per vincere a tutti i
costi". "Le indagini devono fare il proprio corso e deve
uscire la verita', di modo che, chi e' implicato nelle faccende
poco pulite legate al calcio emerse negli ultimi mesi - ha concluso
Di Pietro - si assuma la responsabilita' delle proprie azioni e
paghi per gli errori commessi".
P. Berlusconi: “Mediaset aspetta la sentenza
per pagare gli highlights”
10/07 Mediaset aspetta la sentenza di "calciopoli" e
le formazioni delle squadre prima di rivedere l'accordo con la Lega
Calcio sulla trasmissione degli "highlights" della serie
A". E' quanto ha detto il vicepresidente di Mediaset, Pier
Silvio Berlusconi, a margine della presentazione dei palinsesti
autunnali delle reti Mediaset a Milano. Berlusconi aveva inviato
nei giorni scorsi una lettera all'attenzione della Lega affermando
di non voler pagare la prima tranche dell'accordo dopo l'esplosione
"calciopoli"; "una doverosa tutela", commenta
il vicepresidente. "Detto questo - spiega - continuiamo a credere
nel calcio. Noi di Mediaset non siamo molto preoccupati". Su
Mediaset Premium, "andiamo avanti con la nostra offerta: le
tessere - ha concluso - hanno superato i due milioni, che sommate
a 1,5 milioni vendute durante il lancio dell'offerta fanno 3,5 milioni".
Pittelli (FI) “Occorre un codice di diritto
sportivo”
"Occorre un codice processuale di diritto sportivo che tenga
conto, pur preservando l'esigenza di celerità, degli ineludibili
diritti della difesa dei soggetti coinvolti. Questo perché
non possono esserci processi diversi nel nostro Paese con garanzie
non omogenee a seconda degli interessi che al loro interno si dibattono".
E' quanto afferma, in una nota, Giancarlo Pittelli, senatore di
Forza Italia, in merito alle vicende di calciopoli. Pittelli, che
è avvocato, si è occupato negli anni scorsi anche
di giustizia sportiva , ha sostenuto, "la sommarietà
del dibattimento e, dunque, del giudizio, mi ha lasciato a dir poco
perplesso. Nessun approfondimento investigativo, nessuna assunzione
delle prove nel dibattimento, nessuna attenzione ai diritti della
difesa nonostante che il processo sportivo mutui gli istituti del
processo penale". "Non si può perpetuare - prosegue
Pittelli - una disparità di trattamento fondata sui valori
in contestazione. Le sanzioni che il giudice sportivo applica sono
destinate ad incidere anche in maniera profonda sulla in maniera
profonda sulla vita e sul futuro dei cittadini. I processi sommari
non giovano ad alcuno e lasciano il campo libero a recriminazioni
di ogni tipo. La garanzia della corretta applicazione delle sanzioni
deve necessariamente discendere dalla garanzia delle forme. Anziché
discutere di amnistie e di clemenza, dunque, pensiamo a riformare
il processo sportivo affinché le sanzioni, le più
gravi, conquistino autorevolezza e rappresentino l'epilogo di percorsi
garantiti". "Nel corso della settimana - sottolinea ancora
Pittelli - la Corte che giudica sugli illeciti sportivi emetterà
il suo verdetto. La decisione, qualunque sarà, determinerà
la fine di un'epoca: quella del calcio affaristico fatto di intrighi,
di trame, di collusioni sulla testa di milioni di tifosi innamorati
dello sport nazionale. Forse le partite della domenica e quelle
infrasettimanali potranno davvero iniziare da un genuino e vero
zero a zero di ogni incontro". Per il parlamentare di Fi "una
riflessione va fatta sulla natura del processo sportivo che necessita,
anche per la gravità delle sanzioni che l'accertamento di
responsabilità può indurre, di una profonda rivisitazione.
Una revisione sulle forme e sulle garanzie che, come più
volte sottolineato dal Presidente Ruperto, sono totalmente diverse
da qualsiasi altro tipo di giustizia". "Alcuni anni fa
- prosegue Pittelli - mi sono occupato giustizia sportiva. E mi
sono reso conto del fatto che qualunque tipo di garanzia formale
o sostanziale viene in quel giudizio pretermessa in nome della celerità
della decisione e della prontezza della risposta giurisdizionale.
Lo ritengo inconcepibile in un paese civile ed in quella che era
la Patria del diritto. Ho partecipato ad un maxi - processo sportivo
scaturito da una maxi - inchiesta avente ad oggetto collusioni volte
alla determinazione preventiva dell'esito di alcuni incontri e la
partecipazione di alcuni giocatori al mondo delle scommesse clandestine".
"La sommarietà del dibattimento e, dunque, del giudizio,
- aggiunge il parlamentare di Fi - mi ha lasciato a dir poco perplesso.
Nessun approfondimento investigativo, nessuna assunzione delle prove
nel dibattimento, nessuna attenzione ai diritti della difesa nonostante
che il processo sportivo mutui gli istituti del processo penale.
Tutto ciò perché bisogna far presto perché
ci sono da redigere i calendari della stagione successiva. Il circo
non può bloccarsi e con esso gli interessi economici rilevantissimi
che gli girano attorno". "Tutti riteniamo - sostiene ancora
Pittelli - che il calcio debba essere profondamente innovato sul
piano dell'etica, dei valori e della trasparenza. Lo vogliono soprattutto
coloro i quali seguono le sorti della squadra del cuore a prezzo
di grandi sacrifici. Ma non mi pare che sia sufficiente un complesso
di norme, in verità molto esiguo, rigoroso posto a salvaguardia
della regolarità delle competizioni sportive a qualunque
livello. Occorre anche e soprattutto che il percorso che conduce
all'applicazione di queste norme sia altrettanto rigoroso".
Gentile (FI) “Con l’amnistia il calcio
ostaggio di Della Valle”
"Se ci sarà l' amnistia, come propone addirittura il
Ministro di Giustizia, dopo calciopoli significherà che si
potranno comprare e vendere le partite, barare, far retrocedere
o far sparire squadre nel silenzio di tutti e, soprattutto, che
il Governo sarà ostaggio di Della Valle che, com' è
noto, è amico di Mastella e del centrosinistra e che rischia
di andare in serie B con una forte penalizzazione per la sua Fiorentina".
Ad affermarlo è il senatore Antonio Gentile, di Forza Italia.
"Già - aggiunge Gentile - hanno messo in mezzo il Milan
sulla base del non poteva non sapere per colpire Berlusconi, adesso
lor signori pensano di strumentalizzare il trionfo della nazionale
con l' impunità per tutti. Se ciò avvenisse sarebbe
la fine del calcio e mi chiedo anche quando il prof. Rossi fisserà
l' assemblea elettiva e lascerà al calcio la decisione di
autogovernarsi". "Il Cosenza - conclude Gentile - deve
essere risarcito dopo lo scandalo che ha visto la Fiorentina ripescata
ai suoi danni nel 2003".
Piccoli miglioramenti per Pessotto che rimane
in prognosi riservata.
10/07 Lieve miglioramento per Gian Luca Pessotto, ricoverato nel
reparto rianimazione dell'ospedale Molinette di Torino. La novita'
di oggi e' la comunicazione fatta dai sanitari all'ex giocatore,
sulla vittoria mondiale dell'Italia. Il sorriso e il gesto di esultanza
di Pessotto, che ha aggiunto alla ''v'' di vittoria i pugni alzati
al cielo tipici del gesto di giubilo dello sportivo, sono stati
la nota lieta, che ha confortato anche i medici. Lo staff sanitario
delle Molinette, pero', avverte che il paziente non puo' reggere
la fatica di visite ripetute nella giornata, ma al massimo di una
o due e di pochi secondi. E' un messaggio implicito a compagni e
amici della Juventus che, spinti da una forte onda emotiva, non
vedono l'ora di correre al capezzale di Pessotto freschi reduci
dal titolo mondiale. Potrebbe essere domani la giornata giusta,
ma si fa strada l'ipotesi di un ''messaggero'' per tutti, scelto
insieme dalla famiglia e dalla Juventus. Intanto, secondo l'ultimo
bollettino sanitario diramato nel pomeriggio, l'ottimismo puo' ancora
trovare ampio spazio, benche' la situazione permanga molto critica.
''La coscienza - scrivono i medici - e' presente, sotto lieve sedazione,
la funzionalita' epatica e' in miglioramento, anche se ancora alterata,
mentre e' buona la funzionalita' renale''. Persiste pero' l'ipertermia,
anche se di grado moderato e gli scambi respiratori sono buoni,
mentre continua la ventilazione assistita. Lo pneumotorace destro
e' sotto controllo e il tubo di drenaggio e' ben funzionante. La
prognosi, e' sempre riservata, ''non per un eccesso di prudenza,
ma perche' il rischio di complicanze e' sempre presente'', spiegano
i medici, invitando anche a tenere un atteggiamento di equilibrio:
come non bisogna deprimersi per qualche giorno di peggioramento,
del tutto normale in un decorso da patologia grave come questo,
cosi' non si deve esultare troppo quando si registrano i miglioramenti
come quello di oggi. Intanto, inserata durante i festeggiamenti
agli azzurri al Circo Massino a Roma, dove gli azzurri sono arrivati
a bordo di un pulmann scoperto, attraverso le ali di almeno un paio
di milioni di persone assiepate lungo tutto il percorso, dal palco
del Circo Massimo il capitano della Nazionale di calcio campione
del mondo Fabio Cannavaro ha lanciato il coro per Gianluca Pessotto.
"Gianluca Pessotto, ah eh oh oh.. Giancluca Pessotto ah eh
oh oho", ritma Cannavaro saltando sul palco. E la folla festante
lo accompagna.
Servizi precedenti
09/07:
Martedì o mercoledì le sentenze
in diretta. Rizzo “Nessuna amnistia”.
In lieve recupero le condizioni di Pessotto
08/07:
La CAF in camera di consiglio. C’è
attesa per le sentenze. Le intercettazioni in onda su radio
e tv. Avv. Taormina “Il migliore è
Ruperto. Giustizia verrà fatta”. Mediaset
non paga i diritti degli highlights di serie A. Dichiarazione
bipartizan di Rizzo e Di Centa “No all’amnistia”.
Il legale della Lazio preannuncia, ancor prima
delle sentenze, il ricorso al TAR. Stazionarie
le condizioni di Pessotto. L’ospedale consiglia di evitare
le visite.
07/07:
Chiuso il dibattimento ora si attende la sentenza.
Mastella chiede clemenza, poi precisa “Nessuna
amnistia”. Ruperto sbotta “Qui si fa sul serio.
Nessuno strozza le difese”. Il legale
di De Santis precisa “Con Moggi nessuna telefonata”
e poi "Sospendere il giudizio". Bertini
“Immagino un futuro da arbitro legale”. Rizzo
(Pdci) “Occorre fare pulizia”. Peggiorano
le condizioni di Pessotto. Febbre e problemi epatici. Stop alle
visite e niente finale in tv.
06/07:
Continuano le difese: Il Milan contrattacca
e la Lazio si proclama innocente. Il Milan
scarica Meani e la Fiorentina decide di non parlare. Folena
“Ridicolo parlare di processo sommario”. Il
legale di Carraro “Ha difeso le istituzioni, va prosciolto”.
Il Legale di Messina “pieno proscioglimento”.
Siparietto di Ruperto. Pessotto stabile. Al
suo capezzale arriva Boniperti. I medici “Tappe normali del
decorso”.
05/07
Ruperto tiene tutti a posto: “Ora veniamo
al sodo”. E’ il turno delle difese:
La Juve chiede esplicitamente la B. Lotito e Della Valle no. Ministro
Melandri “Nessun complotto politico. I successi non cancellano
scandali”. Rossi “La giustizia
farà il suo corso”. Da Carraro
a Lotito le difese danno il meglio di se. Pessotto
vuol vedere la finale. Conte gli porta la notizia. Condizioni stazionarie.
04/07
Richieste pesanti di Palazzi: Juve in C, Milan
Fiorentina e Lazio in B, fuori dirigenti e arbitri coinvolti. Ruperto
“Non ci sono tempi predeterminati”. Reazioni
di Mazzini. Berlusconi, De Sisti, De Santis, Pairetto, Paparesta,
Tagliavento, Ingargiola, Galliani, Chiamparino. Addio
ad una generazione di arbitri. Leggero peggioramento
per Pessotto, ma i medici sono ottimisti. Capello lo va a trovare.
03/07
Pugno duro della CAF: respinte tutte le eccezioni.
I nove punti dell’ordinanza di Ruperto.
I legali chiedono di escludere le intercettazioni ma Palazzi
ribadisce la loro validità. Si apre
il mercato, Borrelli invoca il rispetto delle regole. Stabili
le condizioni di Pessotto. In visita la madre e anche Nedved.
02/07:
Si parte, pronti per il maxiprocesso al calcio.
Avvocati all’attacco. Pessotto
migliora. I medici ottimisti. Montero torna
dall’Uruguay per il suo amico Pessotto.
01/07:
Il Presidente della corte federale, De Lise,
si autosospende. Week end tranquillo prima
del maxiprocesso. Pessotto migliora, apre gli occhi e riconosce
le persone. La moglie “Sono
più sollevata”. A Torino la giornata
dell’orgoglio bianconero, in 20.000 in corteo. Secondo
un indagine Moggi colpevole del calciopoli e Del Piero con Elkann
fautori della rinascita della Juve
30/06
Secondo i legali di Bergamo e Pairetto, intercettazioni
inutilizzabili nel processo. Entro il 26 luglio
il nuovo presidente di Lega (che non sarà un presidente di
club) e nuove regole. La Lazio contesta la nomina di Rossi.
Si affilano le armi per il processo.
Galliani assicura “Tutti i club di A e B sono in regola”.
Il rinvio non preoccupa la UEFA. Cellino:
I dirigenti abbiano diritto a difendersi. Quadro
clinico grave per Pessotto, ma lui resiste.
29/06:
Il processo al calcio parte ma viene rinviato
a lunedì. Si inseriscono cinque club. Ministro
Melandri “Nessuna amnistia, dal processo mi aspetto giustizia.
Moggi doveva presentarsi”. Il Codacons chiede la diretta
TV del processo. Quattro club a rischio.
Rossi: “Nessuna sorpresa, tempi rispettati”. Le
memorie difensive e le istanze dei club. Dattilo:
“Dopo la gogna nessuno parla della mia estraneità”.
Parte la nuova Juve. Per
Pessotto un cauto ottimismo
28/06
Parte il maxiprocesso su ‘calciopoli’.
Borrelli “Nessuno screzio con Palazzi.
Spero tempi rapidi per il processo”. Delio Rossi “Il
processo non cambierà il giudizio dei tifosi”. Aliberti
“La Covisoc un sistema truccato”. Foti “La
Reggina indipendente da Juve e Moggi”. Gazzoni
pronto a costituirsi parte civile. De Santis
vuole denunciare Ancelotti. Migliora lievemente
Pessotto. La moglie chiede rispetto. L’Antitrust
diffida Mediaset per i diritti TV “Solo sul digitale terrestre”
27/06
Ripartita a pieni giri l’indagine di
Borrelli. Cellino batte i pugni. Moggi in TV attacca Carraro e le
lobby del pallone. Moratti chiede trasparenza.
Perquisita la sede del Sora. Pessotto
vola giù dall’abbaino della sede della Juve: è
gravissimo. L’anno più nero della Juve. Baldini
“Sostituire anche Palazzi”. La
Commissione cultura della Camera vara il programma di indagine.
GEA: A Roma le audizioni di Capello e Giraudo
26/06
Riparte l’inchiesta di Borrelli con
le comprimarie, sentito l’Arezzo. Arriva
il processo, i legali della difesa cercano scappatoie. Tronchetti
Provera d’accordo con Moratti “Gli scudetti agli onesti”.
Ancora un mese da presidente di Lega per Galliani.
Piazzola “Indagate su Zeman”. Baldini
“Cambiate le persone in ufficio indagini ma non è cambiato
il giudice Palazzi”. Le memorie di fensive
di Juve, Milan, lazio e Fiorentina
25/06
Moratti “Un colpo di spugna sarebbe
molto grave. Sentenze esemplari o vado all'estero”. Lolli
“Nessun colpo di spugna, le inchieste avanzano”. D’Ambrosio
“No all’amnistia. Lo scandalo è grave”.
Confermate le cene a casa di Giraudo con Pairetto,
Bergamo e Moggi. Bergamo “Meani si interessava per
conto di Galliani”. Carlo Piazzola “Allontanato
dal sistema. Il mondo del calcio deve chiedere scusa a Sensi ”
24/06
Lunedì Borrelli riprende il lavoro.
Nel suo mirino le iscrizioni ai campionati e i diritti TV. Commissario
Rossi “Potrei cambiare il format dei campionati. Vietate le
vendite dei marchi”. Gazzoni (Bologna) “Iscrizioni
fasulle per anni”. Corbelli si costituisce
parte civile contro Carraro e Della Valle. De Santis al contrattacco.
Il Financial Times scettico sulla retrocessione
della Juve. Le conclusioni dell’inchiesta
di Borrelli
23/06
Dopo i deferimenti spazio alla difesa. De
Santis attacca Ancelotti. Abete “Il
mondo del calcio attende giustizia”. Blatter: “In
Italia situazione seria ma Rossi e Borrelli sono preparati”.
Il processo partirà il 29 giugno.
Galliani “Ma quale secessione del calcio”. Della
Valle “Siamo innocenti”. I sociologi
sentenziano: Il calcio un business e non più uno sport
22/06
Scattano i deferimenti. Nel calderone Juve,
Milan, Fiorentina e Lazio. Galliani lascia la Lega. Le
accuse e i nomi. Costituito il collegio giudicante. La
Juve: verificheremo le accuse. La Fiorentina pronta a difendersi.
Berlusconi “Mai avuto vantaggi in campo”.
Garrone “Giorni difficili, ma la Sampdoria
è fuori”. Speculazioni in borsa:
in rialzo i titoli di Lazio, Juve e Milan
21/06
Domani i deferimenti, Di Sebastiano segretario
della FIGC. Ghirelli si dimette. Abete:
Il deferimento dopo le 18 segno di buon senso. Lippi
“Non so niente dei deferimenti”. La Porta (Barça)
“Moggi in Spagna non potrebbe esistere”. Berlusconi:
“Il Milan defraudato”. Perquisita
la sede dello Standard Liegi. Zamparini (Palermo)
“Faremo la Champions League”
20/06
Cominciano i deferimenti, in moto gli avvocati.
I parlamentari scrivono a Rossi “Ora
ripescaggi trasparenti”. Prosegue l’indagine
disciplinare del CSM sui magistrati coinvolti in calciopoli. De
Santis a Matrix racconta la sua verità. Caselli ribatte
a De Santis “Mai parlato di arbitri con lui”. Oriali:
“Gli scudetti revocati non interessano all’Inter”.
Il Ministro Amato ironizza “Mi spiace
che il ‘Toro’ non possa incontrare la Juve”. Gattuso
“Assurdo andare in B per un trapianto di capelli”
19/06
Borrelli chiude l’inchiesta con una
relazione di 180 pagine. Ora tocca a Palazzi “Il
calcio deve rimanere imprevedibile. Il sistema può
guarire”. A rischio la sponsorizzazione
degli arbitri. Quattro arresti per il caso Gaucci. Andreotti
“Qualcuno pagherà dazio”. Zamparini
(Palermo) “Si torni al sorteggio integrale”
18/06
Si tirano le somme. Dal Palazzo fanno sapere
che useranno il pugno di ferro. In attesa
della relazione di Borrelli. Gentile (FI) alla procura di
Napoli “Sentire Pagliuso sulla estromissione del Cosenza”.
Il Genoa va in B, ma Preziosi non festeggia
“Troppa rabbia”. 30 mila tifosi
rossoblu festeggiano la fine di un incubo
17/06
Il difensore Antonaccio denuncia su di un
libro la “realtà oscura” della serie C. “Corruzioni,
compromessi e ricatti”. L'ex Presidente
del Cosenza, Pagliuso, aspetta la chiamata del Procuratore Borrelli
(Video con intervista) anche per la C. Il Procuratore Borrelli
prepara le relazioni. Nella prima tranche
d’inchiesta ci sono Juve, Lazio, Fiorentina, Milan, Samp.
Petrucci “Di amnistia non se ne parla
proprio”
16/06
Ripresi gli interrogatori, sentiti Garrone
e Marotta. Rossi completa la CAF. Processo vicino. Dai
politci tifosi del Torino un no all’amnistia: “Ed ora
restituiteci lo scudetto del 1927” . Dalla CAF alla
Corte Federale rito abbreviato. Stabiliti tempi e modalità
del processo. Secondo Adiconsum falsato il
30% delle partite del campionato 2003/04. La
Fiorentina replica a Preziosi: “La cena con Moggi c’è
stata, ma nessuna festa”. Cellino (Cagliari) “Mi
auguro che tutto sia un grosso errore. Serve una presidenza super-partes”
15/06 Il calabrese Ruperto nominato presidente
della CAF. Pagliuso (Cosenza) “Adeguarsi
allo strapotere Juve dava privilegi”. Chiesta audizione a
Borrelli. Il CSM vieta ai magistrati di occuparsi di giustizia
sportiva. Revocati tutti gli incarichi. Ministro
Melandri “Si va verso la vendita collettiva dei diritti televisivi”.
Rossi “Se Galliani è in conflitto
di interessi non è un mio problema”.
14/06
Il Commissario Rossi nomina Agnolin commissario
dell’Associazione Arbitri. Casarin “L’arbitro
torni ad essere l’uomo misterioso”. L’azzeramento
della CAF è questione di ore. Si va verso la nomina di Ruperto.
Pagliuso chiede la riammissione in serie B
del Cosenza Calcio 1914. Intercettazioni sui
PM. Paparesta si difende: “Carriera stroncata se denunciavo
l’irruzione di Moggi”. Prosegue
l’inchiesta GEA. A Napoli prosegue l’inchiesta
stralcio che riguarda giudici e polizia. La
Juve ricomincia da Cobolli Gigli e Tardelli
13/06
Chiuso il primo filone di indagini. Il
Presidente della Corte d’Appello Federale, Martellino, si
difende. Processo doppio. Si allarga l’inchiesta del
CSM. Mercoledì le decisioni del plenum. Abete
e De Rossi: Nessuna amnistia anche se vinciamo. Buffon
“Bello sudare la maglia per l’Italia”. I
favori della “cupola” alla Lazio. La
Juve riparte voltando pagina in fretta: nuovo Cda.
12/06
Girando da Borrelli “Nessuna gara era
preordinata”. Ascoltato il dipendente
della Federcalcio Galati “Chi si oppone viene vessato”.
Anche la Samp nell’indagine. Blatter
“Trovati i problemi ora si va verso le soluzioni”. La
Lega va verso la riscrittura del regolamento. E poi Galliani,
Sacchi, Di Pietro, Campana, Pescante.
11/06
Una domenica tranquilla. Lunedì Giraudo
da Borrelli. Il Legale di Titomanlio “Nessun
muro di reticenza”. Trezeguet “Aspettiamo la
giustizia sportiva”. Gli sponsor della
Juve ripongono la loro fiducia nella società
10/06
Borrelli si concede una pausa. Il
Presidente Cellino “Rossi chieda consigli ai presidenti onesti”.
Secondo il legale di Lotito il campionato slitta a dicembre. Del
Piero “Spero che per la Juve si risolva nel migliore dei modi”
L’assistente Titomanlio: “Pronti a collaborare”
09/06
Borrelli contro un “muro difensivo concordato”.
Maxi audizione con Meani (Milan): quasi otto ore. Non
esiste alcun super teste. Tre ore di interrogatorio per Carraro
e tre anche per Pieroni. Pirrone replica a
Bergamo: “Io scarso e onesto, lui invece?”. Catricalà
“Presto regole per i procuratori”. Adiconsum
presenta uno studio sugli errori arbitrali dal 2002 al 2004.
Avv. Coppi: “Il Coni potrebbe costituirsi parte civile”
08/06
Bergamo interrogato per nove ore “Fatto
fuori da Pairetto e Lanese”. Per Pairetto sei ore di interrogatorio.
Moggi dice no a Borrelli. Oggi tocca
a Carraro. Della Valle “Non abbiamo
fatto nulla di strano”. L’AIA rigetta il ricorso
di De Santis: non andrà ai mondiali. Galliani
ascoltato per due ore. L’Antitrust collabora con Rossi
07/06
Interrogatori fiume per De Santis e Paparesta.
Borrelli: “Nessun pentito. Entro 10
giorni la relazione alla Procura sportiva”. La Commissione
Cultura della Camera avvierà un indagine. Pirrone:
“Già da tempo denunciavo pressioni”. Gaucci
Jr: “C’è ancora paura della ‘cupola’”
06/06
Borrelli mette sotto torchio gli arbitri.
No Intertoto per il calcio italiano.
E Rossi incassa l’ok di Uefa e Fifa. Corioni:
“Girando la mente, Galliani gli obbediva”. Lazio
e Juve nel mirino di Borrelli. Rossi incontra
Galliani: Nessuna accordo sulla gestione della Lega. Blatter
“Felice della reazione delle autorità italiane”
05/06
Borrelli a tutto campo, vuol vederci chiaro
su tutto. E il Coni ricorre alla Caf per la
sentenza su Agricola per il doping. Mazzarri ascoltato dal
PM di Napoli. Cesare Geronzi ascoltato per
due ore dai PM. L’ex segretaria della CAN, Fazi, non
risponde. Pelè “Spero che la
giustizia punisca tutti”. Blatter “Ci vogliono
arbitri professionisti”
04/06
Borrelli in azione: L'arbitro Pirrone interrogato
per tre ore. Il Milan si ribella: “Una
campagna contro”. Lite in un bar per calciopoli, ci
scappa il morto
03/06
Cannavaro e Trezeguet interrogati dai PM a
Roma. La Procura di Torino vuol riaprire l’inchiesta
sulle designazioni. Undici giorni per rifondare la Juve.
Somma “Non cambia nulla. Moggi resterà
sempre un grande”
02/06
Il procuratore Borrelli pronto per il maxiprocesso.
Ombre sulla partita Udinese-Milan del 2005:
Galliani e Pozzo non ci stanno. Galliani: “Siamo stati
danneggiati”. Il Legale di Moggi replica
a Galliani “Ha letto tutte le intercettazioni?”.
Spalletti in procura a Napoli.
01/06
Il commissario Rossi: “Una situazione
che non pensavo così grave”. Secondo
l’ex vicecapo dell’Ufficio indagini Juve e Fiorentina
in B. Galliani pronto a lasciare. Preziosi
sentito dalla Procura di Napoli. Nevio Scala: “Tutto
deprimente. Con gli azzurri si può andare avanti”.
31/05
Calcio nel caos: Lotito ai PM: “Lazio
pulita”. Il difensore di Moggi: “Il
Milan il vero potere”. I rossoneri "Manovre diversive".
Petrucci “Voltiamo pagina, torniamo a parlare di sport”.
Verdone “Di fronte allo scandalo del
calcio mi vergogno di essere italiano”. Zeman “Io
alla Juve? Non potrei. Ipotesi Baggio? sarebbe solo per immagine”.
29-30/05
Calcio nel caos: Caso Gea,sentito l'arbitro
cosentino Palmieri: “Mai rilasciato interviste”. Lazio
nei guai: aggiotaggio per Lotito. Niente incarichi sportivi per
i magistrati del CSM. Avv. Grassani “Milan in B, ipotesi
per ora non ipotizzabile”. Del Piero
“Orgoglioso di essere juventino”. V.Franza "Ipotesi
A per il Messina". Ieri sentito Della Valle.
28/05
Calcio nel caos: Per Borrelli una settimana
intensa. Bonfrisco “Paparesta fuori
dalle regole”. Gattuso: “Qualcuno sputa nel piatto”.
27/05
Calcio nel caos: L’inchiesta entra nel
vivo. Borrelli al lavoro e Lippi difende il
figlio. Commissario Rossi: “Sconti per nessuno”.
Sacchi e Agnolin: “Chi ha sbagliato
paghi”. Lippi: “In Italia chi è indagato
è già condannato”. Peruzzi
accusa: “Moggi il pastore e noi il gregge”.
26/05
Calcio nel caos: Gli atti passano a Borrelli:
Parte ufficialmente “Piedi Puliti”. Galliani
rimane solo, si dimette Zamparini. Gigi Riva: “Beckembauer
ha parlato da bambino”. Cossiga: “Tangentopoli
era più onesta”. Sacchi: “Torniamo al
calcio di prima, senza banchieri e politica”. Il
figlio di Lippi indagato a Roma e Milano.
25/05
Calcio nel caos: Interrogatori a Napoli e
Roma e perquisizioni della GdF. Cannavaro
ci ripensa. Albertini: “Pensavo ci fosse sudditanza
psicologica, invece...”. Cecchi Gori
“Affossato perchè scomodo. I 5 anni più brutti
della mia vita”. Licenza Uefa per 14 club: manca la
Lazio. I tiofosi
si costituiscono parte civile. Gli ex vogliono
Boniperti presidente della Juve
24/05
Calcio nel caos: La Lega Calcio cerca nuove
regole. Alla Gea e ad Alessandro Moggi oltre
il 10% del mercato delle procure. Conti: “Lotta al
conflitto d’interessi”. La Finanza
nella sede del Crotone e della Reggina. Buffon in Procura.
Galliani confermato in Lega. Cannavaro:
“Gli scudetti della Juve, meritati”
23/05
Calcio nel caos: Il commissario della FIGC,
Rossi, nomina il procuratore Borrelli capo ufficio indagini. Scatta
“Piedi puliti”. A Napoli sfilano i testi.
perquisita la sede della
Torres
22/05
Calcio nel caos: Lippi rimane al suo posto.
Moggi cita Berlusconi. Chieste le dimissioni
di Galliani che le respinge, l’inchiesta va avanti.
Moggi: “Un’imboscata di Galliani”. Guido
Rossi: “Beckenbauer ne approfitta”. Avv.
Stagliano “La Juve in B”
21/05
Calcio nel caos: Moggi ebbe un ruolo importante
nelle elezioni di Carraro e Galliani. Tardelli replica a
Beckenbauer “Anche in Germania c’è il marcio”.
Chieste le dimissioni di Lippi. Le
intercettazioni di De Santis
20/05
Calcio nel caos: Il potere assoluto di Moggi.
Ora è fuga dalla Gea. Si dimette anche il Generale Attardi.
Beckembauer: L’Italia la pagherà ai Mondiali. Le
tifoserie di Messina, Crotone e Reggina non ci stanno
19/05
Calcio nel caos: La Gea controllava anche
Reggina, Livorno e Siena. Gazzoni: “Le dimissioni di
Carraro sono finte”. Interrogati Lippi
e Zeman. Si dimette il Generale Pappa
18/05
Calcio nel caos: Il Commissario Rossi fa piazza
pulita. Le intercettazioni di Carraro e Moggi che preparavano
le elezioni in Lega. Menzionato Pisanu. Sospesi
nove arbitri, la Finanza a casa di Moggi e nella sede della Juve
17/05
Calcio nel caos: Il Commissario Rossi al lavoro.
Spunta il filone doping. Dopo il vertice delle Procure, nuovi
accertamenti. Definite le competenze delle
Procure di Roma e Napoli.
16/05
Calcio nel caos: Guido Rossi commissario della
FIGC chiamato a sistemare il calcio e le sue regole. Petrucci
rassicura Lippi “Verrò a trovarti con Rossi”.