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Sport
Il calcio nel caos

 

Aspettando le sentenze continua la polemica sull’amnistia

10/07 Mentre l'Italia campione del mondo torna a casa, la Commissione d'appello federale si riunisce per il terzo giorno in Camera di Consiglio. Le attesissime sentenze di primo grado sullo scandalo calciopoli dovrebbero arrivare a breve. Nei giorni scorsi si parlava di domani come il D-Day ma molto piu' probabilmente il presidente della Caf Cesare Ruperto annuncera' le decisioni del collegio mercoledi', davanti alle telecamere: niente freddi comunicati dunque, ma tutto in grande stile. E mentre il gotha del calcio italiano trema, si scatena sempre di piu' il dibattito sull'ipotesi di un'amnistia alla luce del successo mondiale degli azzurri. Le opinioni, come al solito, sono discordanti. Tra i favorevoli c'e' il segretario della Democrazia Cristiana Gianfranco Rotondi, secondo il quale "e' giusto e sensato pensare ad un provvedimento di clemenza generalizzata sull'illecito sportivo o, comunque, far in modo che ci sia, nel quadro della normativa sull'amnistia generale, un emendamento che si occupi dei reati sportivi". Significativo il sondaggio del quotidiano online Affaritaliani.it: un lettore su tre (il 32,47%) desidera l'amnistia, il no e' rappresentato dal 67,53%, una percentuale pero' in diminuzione dopo il trionfo della squadra di Marcello Lippi. Deciso il fronte del no. "Da questa grande vittoria dobbiamo trarre un'importante lezione e ricostruire un'immagine del calcio positiva in Italia, non certo comportandosi come gli struzzi, mettendo la testa sotto la sabbia e facendo finta che niente sia successo", e' l'opinione di Massimo Donadi, capogruppo di Italia dei Valori alla Camera. Gli fanno eco il deputato della Margherita, Renzo Lusetti ("la giustizia deve comunque fare il suo corso, non ci devono essere sconti") e il segretario dei Ds Piero Fassino ("per me sull'attivita' dei magistrati non ci si pronuncia, bisogna soltanto prenderne atto, nel bene e nel male. C'e' un processo e ci sara' una sentenza, lasciamo intatta l'autonomia dei magistrati"). Dura anche la posizione del sottosegretario allo Sport Giovanni Lolli ("mi pare che in queste ore stia crescendo il popolo dei 'condonisti'") e dell'ex ministro della Giustizia Roberto Castelli ("chi vede il calcio deve avere la certezza che tutto e' avvenuto secondo le regole"). Non mancano anche coloro che, pur dicendosi contrari all'amnistia, assumono una posizione diplomatica, come il capogruppo di An al Senato, Altero Matteoli, per il quale "se si deve fare un processo, e lo si sta facendo al calcio, lo si deve fare non da forcaioli ma tenendo presente lo stato di diritto". Ma di calciopoli non si occupa soltanto la giustizia sportiva. A Roma l'inchiesta sulla Gea condotta dai pm Palamara e Palaia prosegue e oggi si e' presentata di sua spontanea volonta' Chiara Geronzi, una dei soci accusata di illecita concorrenza con violenze e minacce. La sua audizione e' durata tre ore, quanto bastava, secondo i suoi legali, per chiarire la propria posizione.

D’Alema: “Sbaglia chi parla di amnistia”

Siamo in attesa di una sentenza, non spetta alla politica di pronunciarsi sull'opportunita' dell'amnistia per Calciopoli. Lo ha detto Massimo D'Alema a Sky Tg 24. "C'e' chi deve giudicare, ci sono regole che devono essere rispettate, perche' la credibilita' di questo sport cosi' importante dipende anche dalla serieta' delle regole", ha osservato. "Chi ha parlato di amnistia a mio giudizio ha sbagliato - ha aggiunto il ministro degli esteri. - C'e' una corte che sta per pronunciarsi e ritengo che si debba restituire credibilita' allo sport. Gattuso, che e' stato uno dei simboli di questa squadra, ha detto bene, non deve finire a tarallucci e vino, ed e' una cosa che e' nell'animo di tutti gli sportivi, c'e' bisogno di stabilire i torti e le ragioni, anche perche' la giustizia non e' vendetta, perche' serve anche a fare in modo che certi episodi non si replichino".

Andreotti “Scindere vittoria e processo”

Stanotte Giulio Andreotti non ha dormito perche' sotto la sua casa lungo il Tevere le manifestazioni di gioia per il successo dell'Italia ai Mondiali si sono protratte a lungo. Ma l'anziano senatore a vita non si scompone nemmeno in questa circostanza: ''Bisogna scindere la vittoria sportiva dalle note vicende di Calciopoli - ha dichiarato nel programma 'La politica nel pallone' del GR Parlamento - siamo campioni del mondo meritatamente, ma ora bisogna ingoiare questa pillola perche' le cose che sono emerse hanno turbato molto''. L'ex presidente del Consiglio trova anche significati ulteriori nella vittoria degli azzurri: ''L'Italia che batte la Francia in terra di Germania e' anche una vittoria come europei'' ha spiegato Andreotti che poi, da onesto tifoso romanista, aggiunge: ''Lippi ha fatto bene a sostituire Totti''. Sui cambiamenti che il quarto successo mondiale potra' portare nel calcio italiano sotto inchiesta il senatore a vita predica calma: ''Non bisogna esagerare con l'entusiasmo - ha affermato - per me non ci sono soluzioni chiare, ma non e' possibile che si continui a gareggiare in condizioni che uno puo' spendere mille e l'altro due''.

Di Pietro “No a colpi di coda si simil-amnistia”

"La gioia della vittoria del mondiale di calcio non deve giustificare colpi di coda che si paventano, ad esempio atti di simil-amnistia verso coloro che sono implicati in calciopoli". Lo ha dichiarato il Ministro delle Infrastrutture Antonio Di Pietro. "Proprio questa vittoria - dice Di Pietro - dimostra quanto le cose fatte secondo il rispetto delle regole e con il buon gioco siano molto meglio che cercare di imbrogliare le carte per vincere a tutti i costi". "Le indagini devono fare il proprio corso e deve uscire la verita', di modo che, chi e' implicato nelle faccende poco pulite legate al calcio emerse negli ultimi mesi - ha concluso Di Pietro - si assuma la responsabilita' delle proprie azioni e paghi per gli errori commessi".

P. Berlusconi: “Mediaset aspetta la sentenza per pagare gli highlights”

10/07 Mediaset aspetta la sentenza di "calciopoli" e le formazioni delle squadre prima di rivedere l'accordo con la Lega Calcio sulla trasmissione degli "highlights" della serie A". E' quanto ha detto il vicepresidente di Mediaset, Pier Silvio Berlusconi, a margine della presentazione dei palinsesti autunnali delle reti Mediaset a Milano. Berlusconi aveva inviato nei giorni scorsi una lettera all'attenzione della Lega affermando di non voler pagare la prima tranche dell'accordo dopo l'esplosione "calciopoli"; "una doverosa tutela", commenta il vicepresidente. "Detto questo - spiega - continuiamo a credere nel calcio. Noi di Mediaset non siamo molto preoccupati". Su Mediaset Premium, "andiamo avanti con la nostra offerta: le tessere - ha concluso - hanno superato i due milioni, che sommate a 1,5 milioni vendute durante il lancio dell'offerta fanno 3,5 milioni".

Pittelli (FI) “Occorre un codice di diritto sportivo”

"Occorre un codice processuale di diritto sportivo che tenga conto, pur preservando l'esigenza di celerità, degli ineludibili diritti della difesa dei soggetti coinvolti. Questo perché non possono esserci processi diversi nel nostro Paese con garanzie non omogenee a seconda degli interessi che al loro interno si dibattono". E' quanto afferma, in una nota, Giancarlo Pittelli, senatore di Forza Italia, in merito alle vicende di calciopoli. Pittelli, che è avvocato, si è occupato negli anni scorsi anche di giustizia sportiva , ha sostenuto, "la sommarietà del dibattimento e, dunque, del giudizio, mi ha lasciato a dir poco perplesso. Nessun approfondimento investigativo, nessuna assunzione delle prove nel dibattimento, nessuna attenzione ai diritti della difesa nonostante che il processo sportivo mutui gli istituti del processo penale". "Non si può perpetuare - prosegue Pittelli - una disparità di trattamento fondata sui valori in contestazione. Le sanzioni che il giudice sportivo applica sono destinate ad incidere anche in maniera profonda sulla in maniera profonda sulla vita e sul futuro dei cittadini. I processi sommari non giovano ad alcuno e lasciano il campo libero a recriminazioni di ogni tipo. La garanzia della corretta applicazione delle sanzioni deve necessariamente discendere dalla garanzia delle forme. Anziché discutere di amnistie e di clemenza, dunque, pensiamo a riformare il processo sportivo affinché le sanzioni, le più gravi, conquistino autorevolezza e rappresentino l'epilogo di percorsi garantiti". "Nel corso della settimana - sottolinea ancora Pittelli - la Corte che giudica sugli illeciti sportivi emetterà il suo verdetto. La decisione, qualunque sarà, determinerà la fine di un'epoca: quella del calcio affaristico fatto di intrighi, di trame, di collusioni sulla testa di milioni di tifosi innamorati dello sport nazionale. Forse le partite della domenica e quelle infrasettimanali potranno davvero iniziare da un genuino e vero zero a zero di ogni incontro". Per il parlamentare di Fi "una riflessione va fatta sulla natura del processo sportivo che necessita, anche per la gravità delle sanzioni che l'accertamento di responsabilità può indurre, di una profonda rivisitazione. Una revisione sulle forme e sulle garanzie che, come più volte sottolineato dal Presidente Ruperto, sono totalmente diverse da qualsiasi altro tipo di giustizia". "Alcuni anni fa - prosegue Pittelli - mi sono occupato giustizia sportiva. E mi sono reso conto del fatto che qualunque tipo di garanzia formale o sostanziale viene in quel giudizio pretermessa in nome della celerità della decisione e della prontezza della risposta giurisdizionale. Lo ritengo inconcepibile in un paese civile ed in quella che era la Patria del diritto. Ho partecipato ad un maxi - processo sportivo scaturito da una maxi - inchiesta avente ad oggetto collusioni volte alla determinazione preventiva dell'esito di alcuni incontri e la partecipazione di alcuni giocatori al mondo delle scommesse clandestine". "La sommarietà del dibattimento e, dunque, del giudizio, - aggiunge il parlamentare di Fi - mi ha lasciato a dir poco perplesso. Nessun approfondimento investigativo, nessuna assunzione delle prove nel dibattimento, nessuna attenzione ai diritti della difesa nonostante che il processo sportivo mutui gli istituti del processo penale. Tutto ciò perché bisogna far presto perché ci sono da redigere i calendari della stagione successiva. Il circo non può bloccarsi e con esso gli interessi economici rilevantissimi che gli girano attorno". "Tutti riteniamo - sostiene ancora Pittelli - che il calcio debba essere profondamente innovato sul piano dell'etica, dei valori e della trasparenza. Lo vogliono soprattutto coloro i quali seguono le sorti della squadra del cuore a prezzo di grandi sacrifici. Ma non mi pare che sia sufficiente un complesso di norme, in verità molto esiguo, rigoroso posto a salvaguardia della regolarità delle competizioni sportive a qualunque livello. Occorre anche e soprattutto che il percorso che conduce all'applicazione di queste norme sia altrettanto rigoroso".

Gentile (FI) “Con l’amnistia il calcio ostaggio di Della Valle”

"Se ci sarà l' amnistia, come propone addirittura il Ministro di Giustizia, dopo calciopoli significherà che si potranno comprare e vendere le partite, barare, far retrocedere o far sparire squadre nel silenzio di tutti e, soprattutto, che il Governo sarà ostaggio di Della Valle che, com' è noto, è amico di Mastella e del centrosinistra e che rischia di andare in serie B con una forte penalizzazione per la sua Fiorentina". Ad affermarlo è il senatore Antonio Gentile, di Forza Italia. "Già - aggiunge Gentile - hanno messo in mezzo il Milan sulla base del non poteva non sapere per colpire Berlusconi, adesso lor signori pensano di strumentalizzare il trionfo della nazionale con l' impunità per tutti. Se ciò avvenisse sarebbe la fine del calcio e mi chiedo anche quando il prof. Rossi fisserà l' assemblea elettiva e lascerà al calcio la decisione di autogovernarsi". "Il Cosenza - conclude Gentile - deve essere risarcito dopo lo scandalo che ha visto la Fiorentina ripescata ai suoi danni nel 2003".

Piccoli miglioramenti per Pessotto che rimane in prognosi riservata.

10/07 Lieve miglioramento per Gian Luca Pessotto, ricoverato nel reparto rianimazione dell'ospedale Molinette di Torino. La novita' di oggi e' la comunicazione fatta dai sanitari all'ex giocatore, sulla vittoria mondiale dell'Italia. Il sorriso e il gesto di esultanza di Pessotto, che ha aggiunto alla ''v'' di vittoria i pugni alzati al cielo tipici del gesto di giubilo dello sportivo, sono stati la nota lieta, che ha confortato anche i medici. Lo staff sanitario delle Molinette, pero', avverte che il paziente non puo' reggere la fatica di visite ripetute nella giornata, ma al massimo di una o due e di pochi secondi. E' un messaggio implicito a compagni e amici della Juventus che, spinti da una forte onda emotiva, non vedono l'ora di correre al capezzale di Pessotto freschi reduci dal titolo mondiale. Potrebbe essere domani la giornata giusta, ma si fa strada l'ipotesi di un ''messaggero'' per tutti, scelto insieme dalla famiglia e dalla Juventus. Intanto, secondo l'ultimo bollettino sanitario diramato nel pomeriggio, l'ottimismo puo' ancora trovare ampio spazio, benche' la situazione permanga molto critica. ''La coscienza - scrivono i medici - e' presente, sotto lieve sedazione, la funzionalita' epatica e' in miglioramento, anche se ancora alterata, mentre e' buona la funzionalita' renale''. Persiste pero' l'ipertermia, anche se di grado moderato e gli scambi respiratori sono buoni, mentre continua la ventilazione assistita. Lo pneumotorace destro e' sotto controllo e il tubo di drenaggio e' ben funzionante. La prognosi, e' sempre riservata, ''non per un eccesso di prudenza, ma perche' il rischio di complicanze e' sempre presente'', spiegano i medici, invitando anche a tenere un atteggiamento di equilibrio: come non bisogna deprimersi per qualche giorno di peggioramento, del tutto normale in un decorso da patologia grave come questo, cosi' non si deve esultare troppo quando si registrano i miglioramenti come quello di oggi. Intanto, inserata durante i festeggiamenti agli azzurri al Circo Massino a Roma, dove gli azzurri sono arrivati a bordo di un pulmann scoperto, attraverso le ali di almeno un paio di milioni di persone assiepate lungo tutto il percorso, dal palco del Circo Massimo il capitano della Nazionale di calcio campione del mondo Fabio Cannavaro ha lanciato il coro per Gianluca Pessotto. "Gianluca Pessotto, ah eh oh oh.. Giancluca Pessotto ah eh oh oho", ritma Cannavaro saltando sul palco. E la folla festante lo accompagna.

 

Servizi precedenti

09/07: Martedì o mercoledì le sentenze in diretta. Rizzo “Nessuna amnistia”. In lieve recupero le condizioni di Pessotto

08/07: La CAF in camera di consiglio. C’è attesa per le sentenze. Le intercettazioni in onda su radio e tv. Avv. Taormina “Il migliore è Ruperto. Giustizia verrà fatta”. Mediaset non paga i diritti degli highlights di serie A. Dichiarazione bipartizan di Rizzo e Di Centa “No all’amnistia”. Il legale della Lazio preannuncia, ancor prima delle sentenze, il ricorso al TAR. Stazionarie le condizioni di Pessotto. L’ospedale consiglia di evitare le visite.

07/07: Chiuso il dibattimento ora si attende la sentenza. Mastella chiede clemenza, poi precisa “Nessuna amnistia”. Ruperto sbotta “Qui si fa sul serio. Nessuno strozza le difese”. Il legale di De Santis precisa “Con Moggi nessuna telefonata” e poi "Sospendere il giudizio". Bertini “Immagino un futuro da arbitro legale”. Rizzo (Pdci) “Occorre fare pulizia”. Peggiorano le condizioni di Pessotto. Febbre e problemi epatici. Stop alle visite e niente finale in tv.

06/07: Continuano le difese: Il Milan contrattacca e la Lazio si proclama innocente. Il Milan scarica Meani e la Fiorentina decide di non parlare. Folena “Ridicolo parlare di processo sommario”. Il legale di Carraro “Ha difeso le istituzioni, va prosciolto”. Il Legale di Messina “pieno proscioglimento”. Siparietto di Ruperto. Pessotto stabile. Al suo capezzale arriva Boniperti. I medici “Tappe normali del decorso”.

05/07 Ruperto tiene tutti a posto: “Ora veniamo al sodo”. E’ il turno delle difese: La Juve chiede esplicitamente la B. Lotito e Della Valle no. Ministro Melandri “Nessun complotto politico. I successi non cancellano scandali”. Rossi “La giustizia farà il suo corso”. Da Carraro a Lotito le difese danno il meglio di se. Pessotto vuol vedere la finale. Conte gli porta la notizia. Condizioni stazionarie.

04/07 Richieste pesanti di Palazzi: Juve in C, Milan Fiorentina e Lazio in B, fuori dirigenti e arbitri coinvolti. Ruperto “Non ci sono tempi predeterminati”. Reazioni di Mazzini. Berlusconi, De Sisti, De Santis, Pairetto, Paparesta, Tagliavento, Ingargiola, Galliani, Chiamparino. Addio ad una generazione di arbitri. Leggero peggioramento per Pessotto, ma i medici sono ottimisti. Capello lo va a trovare.

03/07 Pugno duro della CAF: respinte tutte le eccezioni. I nove punti dell’ordinanza di Ruperto. I legali chiedono di escludere le intercettazioni ma Palazzi ribadisce la loro validità. Si apre il mercato, Borrelli invoca il rispetto delle regole. Stabili le condizioni di Pessotto. In visita la madre e anche Nedved.

02/07: Si parte, pronti per il maxiprocesso al calcio. Avvocati all’attacco. Pessotto migliora. I medici ottimisti. Montero torna dall’Uruguay per il suo amico Pessotto.

01/07: Il Presidente della corte federale, De Lise, si autosospende. Week end tranquillo prima del maxiprocesso. Pessotto migliora, apre gli occhi e riconosce le persone. La moglie “Sono più sollevata”. A Torino la giornata dell’orgoglio bianconero, in 20.000 in corteo. Secondo un indagine Moggi colpevole del calciopoli e Del Piero con Elkann fautori della rinascita della Juve

30/06 Secondo i legali di Bergamo e Pairetto, intercettazioni inutilizzabili nel processo. Entro il 26 luglio il nuovo presidente di Lega (che non sarà un presidente di club) e nuove regole. La Lazio contesta la nomina di Rossi. Si affilano le armi per il processo. Galliani assicura “Tutti i club di A e B sono in regola”. Il rinvio non preoccupa la UEFA. Cellino: I dirigenti abbiano diritto a difendersi. Quadro clinico grave per Pessotto, ma lui resiste.

29/06: Il processo al calcio parte ma viene rinviato a lunedì. Si inseriscono cinque club. Ministro Melandri “Nessuna amnistia, dal processo mi aspetto giustizia. Moggi doveva presentarsi”. Il Codacons chiede la diretta TV del processo. Quattro club a rischio. Rossi: “Nessuna sorpresa, tempi rispettati”. Le memorie difensive e le istanze dei club. Dattilo: “Dopo la gogna nessuno parla della mia estraneità”. Parte la nuova Juve. Per Pessotto un cauto ottimismo

28/06 Parte il maxiprocesso su ‘calciopoli’. Borrelli “Nessuno screzio con Palazzi. Spero tempi rapidi per il processo”. Delio Rossi “Il processo non cambierà il giudizio dei tifosi”. Aliberti “La Covisoc un sistema truccato”. Foti “La Reggina indipendente da Juve e Moggi”. Gazzoni pronto a costituirsi parte civile. De Santis vuole denunciare Ancelotti. Migliora lievemente Pessotto. La moglie chiede rispetto. L’Antitrust diffida Mediaset per i diritti TV “Solo sul digitale terrestre”

27/06 Ripartita a pieni giri l’indagine di Borrelli. Cellino batte i pugni. Moggi in TV attacca Carraro e le lobby del pallone. Moratti chiede trasparenza. Perquisita la sede del Sora. Pessotto vola giù dall’abbaino della sede della Juve: è gravissimo. L’anno più nero della Juve. Baldini “Sostituire anche Palazzi”. La Commissione cultura della Camera vara il programma di indagine. GEA: A Roma le audizioni di Capello e Giraudo

26/06 Riparte l’inchiesta di Borrelli con le comprimarie, sentito l’Arezzo. Arriva il processo, i legali della difesa cercano scappatoie. Tronchetti Provera d’accordo con Moratti “Gli scudetti agli onesti”. Ancora un mese da presidente di Lega per Galliani. Piazzola “Indagate su Zeman”. Baldini “Cambiate le persone in ufficio indagini ma non è cambiato il giudice Palazzi”. Le memorie di fensive di Juve, Milan, lazio e Fiorentina

25/06 Moratti “Un colpo di spugna sarebbe molto grave. Sentenze esemplari o vado all'estero”. Lolli “Nessun colpo di spugna, le inchieste avanzano”. D’Ambrosio “No all’amnistia. Lo scandalo è grave”. Confermate le cene a casa di Giraudo con Pairetto, Bergamo e Moggi. Bergamo “Meani si interessava per conto di Galliani”. Carlo Piazzola “Allontanato dal sistema. Il mondo del calcio deve chiedere scusa a Sensi ”

24/06 Lunedì Borrelli riprende il lavoro. Nel suo mirino le iscrizioni ai campionati e i diritti TV. Commissario Rossi “Potrei cambiare il format dei campionati. Vietate le vendite dei marchi”. Gazzoni (Bologna) “Iscrizioni fasulle per anni”. Corbelli si costituisce parte civile contro Carraro e Della Valle. De Santis al contrattacco. Il Financial Times scettico sulla retrocessione della Juve. Le conclusioni dell’inchiesta di Borrelli

23/06 Dopo i deferimenti spazio alla difesa. De Santis attacca Ancelotti. Abete “Il mondo del calcio attende giustizia”. Blatter: “In Italia situazione seria ma Rossi e Borrelli sono preparati”. Il processo partirà il 29 giugno. Galliani “Ma quale secessione del calcio”. Della Valle “Siamo innocenti”. I sociologi sentenziano: Il calcio un business e non più uno sport

22/06 Scattano i deferimenti. Nel calderone Juve, Milan, Fiorentina e Lazio. Galliani lascia la Lega. Le accuse e i nomi. Costituito il collegio giudicante. La Juve: verificheremo le accuse. La Fiorentina pronta a difendersi. Berlusconi “Mai avuto vantaggi in campo”. Garrone “Giorni difficili, ma la Sampdoria è fuori”. Speculazioni in borsa: in rialzo i titoli di Lazio, Juve e Milan

21/06 Domani i deferimenti, Di Sebastiano segretario della FIGC. Ghirelli si dimette. Abete: Il deferimento dopo le 18 segno di buon senso. Lippi “Non so niente dei deferimenti”. La Porta (Barça) “Moggi in Spagna non potrebbe esistere”. Berlusconi: “Il Milan defraudato”. Perquisita la sede dello Standard Liegi. Zamparini (Palermo) “Faremo la Champions League”

20/06 Cominciano i deferimenti, in moto gli avvocati. I parlamentari scrivono a Rossi “Ora ripescaggi trasparenti”. Prosegue l’indagine disciplinare del CSM sui magistrati coinvolti in calciopoli. De Santis a Matrix racconta la sua verità. Caselli ribatte a De Santis “Mai parlato di arbitri con lui”. Oriali: “Gli scudetti revocati non interessano all’Inter”. Il Ministro Amato ironizza “Mi spiace che il ‘Toro’ non possa incontrare la Juve”. Gattuso “Assurdo andare in B per un trapianto di capelli”

19/06 Borrelli chiude l’inchiesta con una relazione di 180 pagine. Ora tocca a Palazzi “Il calcio deve rimanere imprevedibile. Il sistema può guarire”. A rischio la sponsorizzazione degli arbitri. Quattro arresti per il caso Gaucci. Andreotti “Qualcuno pagherà dazio”. Zamparini (Palermo) “Si torni al sorteggio integrale”

18/06 Si tirano le somme. Dal Palazzo fanno sapere che useranno il pugno di ferro. In attesa della relazione di Borrelli. Gentile (FI) alla procura di Napoli “Sentire Pagliuso sulla estromissione del Cosenza”. Il Genoa va in B, ma Preziosi non festeggia “Troppa rabbia”. 30 mila tifosi rossoblu festeggiano la fine di un incubo

17/06 Il difensore Antonaccio denuncia su di un libro la “realtà oscura” della serie C. “Corruzioni, compromessi e ricatti”. L'ex Presidente del Cosenza, Pagliuso, aspetta la chiamata del Procuratore Borrelli (Video con intervista) anche per la C. Il Procuratore Borrelli prepara le relazioni. Nella prima tranche d’inchiesta ci sono Juve, Lazio, Fiorentina, Milan, Samp. Petrucci “Di amnistia non se ne parla proprio”

16/06 Ripresi gli interrogatori, sentiti Garrone e Marotta. Rossi completa la CAF. Processo vicino. Dai politci tifosi del Torino un no all’amnistia: “Ed ora restituiteci lo scudetto del 1927” . Dalla CAF alla Corte Federale rito abbreviato. Stabiliti tempi e modalità del processo. Secondo Adiconsum falsato il 30% delle partite del campionato 2003/04. La Fiorentina replica a Preziosi: “La cena con Moggi c’è stata, ma nessuna festa”. Cellino (Cagliari) “Mi auguro che tutto sia un grosso errore. Serve una presidenza super-partes”

15/06 Il calabrese Ruperto nominato presidente della CAF. Pagliuso (Cosenza) “Adeguarsi allo strapotere Juve dava privilegi”. Chiesta audizione a Borrelli. Il CSM vieta ai magistrati di occuparsi di giustizia sportiva. Revocati tutti gli incarichi. Ministro Melandri “Si va verso la vendita collettiva dei diritti televisivi”. Rossi “Se Galliani è in conflitto di interessi non è un mio problema”.

14/06 Il Commissario Rossi nomina Agnolin commissario dell’Associazione Arbitri. Casarin “L’arbitro torni ad essere l’uomo misterioso”. L’azzeramento della CAF è questione di ore. Si va verso la nomina di Ruperto. Pagliuso chiede la riammissione in serie B del Cosenza Calcio 1914. Intercettazioni sui PM. Paparesta si difende: “Carriera stroncata se denunciavo l’irruzione di Moggi”. Prosegue l’inchiesta GEA. A Napoli prosegue l’inchiesta stralcio che riguarda giudici e polizia. La Juve ricomincia da Cobolli Gigli e Tardelli

13/06 Chiuso il primo filone di indagini. Il Presidente della Corte d’Appello Federale, Martellino, si difende. Processo doppio. Si allarga l’inchiesta del CSM. Mercoledì le decisioni del plenum. Abete e De Rossi: Nessuna amnistia anche se vinciamo. Buffon “Bello sudare la maglia per l’Italia”. I favori della “cupola” alla Lazio. La Juve riparte voltando pagina in fretta: nuovo Cda.

12/06 Girando da Borrelli “Nessuna gara era preordinata”. Ascoltato il dipendente della Federcalcio Galati “Chi si oppone viene vessato”. Anche la Samp nell’indagine. Blatter “Trovati i problemi ora si va verso le soluzioni”. La Lega va verso la riscrittura del regolamento. E poi Galliani, Sacchi, Di Pietro, Campana, Pescante.

11/06 Una domenica tranquilla. Lunedì Giraudo da Borrelli. Il Legale di Titomanlio “Nessun muro di reticenza”. Trezeguet “Aspettiamo la giustizia sportiva”. Gli sponsor della Juve ripongono la loro fiducia nella società

10/06 Borrelli si concede una pausa. Il Presidente Cellino “Rossi chieda consigli ai presidenti onesti”. Secondo il legale di Lotito il campionato slitta a dicembre. Del Piero “Spero che per la Juve si risolva nel migliore dei modi” L’assistente Titomanlio: “Pronti a collaborare”

09/06 Borrelli contro un “muro difensivo concordato”. Maxi audizione con Meani (Milan): quasi otto ore. Non esiste alcun super teste. Tre ore di interrogatorio per Carraro e tre anche per Pieroni. Pirrone replica a Bergamo: “Io scarso e onesto, lui invece?”. Catricalà “Presto regole per i procuratori”. Adiconsum presenta uno studio sugli errori arbitrali dal 2002 al 2004. Avv. Coppi: “Il Coni potrebbe costituirsi parte civile”

08/06 Bergamo interrogato per nove ore “Fatto fuori da Pairetto e Lanese”. Per Pairetto sei ore di interrogatorio. Moggi dice no a Borrelli. Oggi tocca a Carraro. Della Valle “Non abbiamo fatto nulla di strano”. L’AIA rigetta il ricorso di De Santis: non andrà ai mondiali. Galliani ascoltato per due ore. L’Antitrust collabora con Rossi

07/06 Interrogatori fiume per De Santis e Paparesta. Borrelli: “Nessun pentito. Entro 10 giorni la relazione alla Procura sportiva”. La Commissione Cultura della Camera avvierà un indagine. Pirrone: “Già da tempo denunciavo pressioni”. Gaucci Jr: “C’è ancora paura della ‘cupola’

06/06 Borrelli mette sotto torchio gli arbitri. No Intertoto per il calcio italiano. E Rossi incassa l’ok di Uefa e Fifa. Corioni: “Girando la mente, Galliani gli obbediva”. Lazio e Juve nel mirino di Borrelli. Rossi incontra Galliani: Nessuna accordo sulla gestione della Lega. Blatter “Felice della reazione delle autorità italiane”

05/06 Borrelli a tutto campo, vuol vederci chiaro su tutto. E il Coni ricorre alla Caf per la sentenza su Agricola per il doping. Mazzarri ascoltato dal PM di Napoli. Cesare Geronzi ascoltato per due ore dai PM. L’ex segretaria della CAN, Fazi, non risponde. Pelè “Spero che la giustizia punisca tutti”. Blatter “Ci vogliono arbitri professionisti”

04/06 Borrelli in azione: L'arbitro Pirrone interrogato per tre ore. Il Milan si ribella: “Una campagna contro”. Lite in un bar per calciopoli, ci scappa il morto

03/06 Cannavaro e Trezeguet interrogati dai PM a Roma. La Procura di Torino vuol riaprire l’inchiesta sulle designazioni. Undici giorni per rifondare la Juve. Somma “Non cambia nulla. Moggi resterà sempre un grande”

02/06 Il procuratore Borrelli pronto per il maxiprocesso. Ombre sulla partita Udinese-Milan del 2005: Galliani e Pozzo non ci stanno. Galliani: “Siamo stati danneggiati”. Il Legale di Moggi replica a Galliani “Ha letto tutte le intercettazioni?”. Spalletti in procura a Napoli.

01/06 Il commissario Rossi: “Una situazione che non pensavo così grave”. Secondo l’ex vicecapo dell’Ufficio indagini Juve e Fiorentina in B. Galliani pronto a lasciare. Preziosi sentito dalla Procura di Napoli. Nevio Scala: “Tutto deprimente. Con gli azzurri si può andare avanti”.

31/05 Calcio nel caos: Lotito ai PM: “Lazio pulita”. Il difensore di Moggi: “Il Milan il vero potere”. I rossoneri "Manovre diversive". Petrucci “Voltiamo pagina, torniamo a parlare di sport”. Verdone “Di fronte allo scandalo del calcio mi vergogno di essere italiano”. Zeman “Io alla Juve? Non potrei. Ipotesi Baggio? sarebbe solo per immagine”.

29-30/05 Calcio nel caos: Caso Gea,sentito l'arbitro cosentino Palmieri: “Mai rilasciato interviste”. Lazio nei guai: aggiotaggio per Lotito. Niente incarichi sportivi per i magistrati del CSM. Avv. Grassani “Milan in B, ipotesi per ora non ipotizzabile”. Del Piero “Orgoglioso di essere juventino”. V.Franza "Ipotesi A per il Messina". Ieri sentito Della Valle.

28/05 Calcio nel caos: Per Borrelli una settimana intensa. Bonfrisco “Paparesta fuori dalle regole”. Gattuso: “Qualcuno sputa nel piatto”.

27/05 Calcio nel caos: L’inchiesta entra nel vivo. Borrelli al lavoro e Lippi difende il figlio. Commissario Rossi: “Sconti per nessuno”. Sacchi e Agnolin: “Chi ha sbagliato paghi”. Lippi: “In Italia chi è indagato è già condannato”. Peruzzi accusa: “Moggi il pastore e noi il gregge”.

26/05 Calcio nel caos: Gli atti passano a Borrelli: Parte ufficialmente “Piedi Puliti”. Galliani rimane solo, si dimette Zamparini. Gigi Riva: “Beckembauer ha parlato da bambino”. Cossiga: “Tangentopoli era più onesta”. Sacchi: “Torniamo al calcio di prima, senza banchieri e politica”. Il figlio di Lippi indagato a Roma e Milano.

25/05 Calcio nel caos: Interrogatori a Napoli e Roma e perquisizioni della GdF. Cannavaro ci ripensa. Albertini: “Pensavo ci fosse sudditanza psicologica, invece...”. Cecchi Gori “Affossato perchè scomodo. I 5 anni più brutti della mia vita”. Licenza Uefa per 14 club: manca la Lazio. I tiofosi si costituiscono parte civile. Gli ex vogliono Boniperti presidente della Juve

24/05 Calcio nel caos: La Lega Calcio cerca nuove regole. Alla Gea e ad Alessandro Moggi oltre il 10% del mercato delle procure. Conti: “Lotta al conflitto d’interessi”. La Finanza nella sede del Crotone e della Reggina. Buffon in Procura. Galliani confermato in Lega. Cannavaro: “Gli scudetti della Juve, meritati”

23/05 Calcio nel caos: Il commissario della FIGC, Rossi, nomina il procuratore Borrelli capo ufficio indagini. Scatta “Piedi puliti”. A Napoli sfilano i testi. perquisita la sede della Torres

22/05 Calcio nel caos: Lippi rimane al suo posto. Moggi cita Berlusconi. Chieste le dimissioni di Galliani che le respinge, l’inchiesta va avanti. Moggi: “Un’imboscata di Galliani”. Guido Rossi: “Beckenbauer ne approfitta”. Avv. Stagliano “La Juve in B”

21/05 Calcio nel caos: Moggi ebbe un ruolo importante nelle elezioni di Carraro e Galliani. Tardelli replica a Beckenbauer “Anche in Germania c’è il marcio”. Chieste le dimissioni di Lippi. Le intercettazioni di De Santis

20/05 Calcio nel caos: Il potere assoluto di Moggi. Ora è fuga dalla Gea. Si dimette anche il Generale Attardi. Beckembauer: L’Italia la pagherà ai Mondiali. Le tifoserie di Messina, Crotone e Reggina non ci stanno

19/05 Calcio nel caos: La Gea controllava anche Reggina, Livorno e Siena. Gazzoni: “Le dimissioni di Carraro sono finte”. Interrogati Lippi e Zeman. Si dimette il Generale Pappa

18/05 Calcio nel caos: Il Commissario Rossi fa piazza pulita. Le intercettazioni di Carraro e Moggi che preparavano le elezioni in Lega. Menzionato Pisanu. Sospesi nove arbitri, la Finanza a casa di Moggi e nella sede della Juve

17/05 Calcio nel caos: Il Commissario Rossi al lavoro. Spunta il filone doping. Dopo il vertice delle Procure, nuovi accertamenti. Definite le competenze delle Procure di Roma e Napoli.

16/05 Calcio nel caos: Guido Rossi commissario della FIGC chiamato a sistemare il calcio e le sue regole. Petrucci rassicura Lippi “Verrò a trovarti con Rossi”.

 

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