Mentre
a sud fa caldo, mezza Italia è sottacqua sommersa da piogge
e temporali
06/11 Domenica sott'acqua per mezza Italia, con temporali e piogge
intense che dal Friuli al Lazio hanno provocato allagamenti, piccoli
smottamenti, diversi incidenti stradali e fatto salire al livello
di guardia i corsi d'acqua. Una situazione che, dicono gli esperti
della Veglia Meteo della Protezione Civile, si e' estesa in queste
ore al sud e persistera' fino alla giornata di martedi', quando e'
previsto un miglioramento generalizzato. Tutt'altra giornata si e'
vissuta, invece, in Calabria: bel tempo, sole e temperature primaverili
sia sul versante tirrenico che quello ionico. In molti ne hanno approfittato
passando la giornata in spiaggia a prendere il sole e fare il bagno
in acque ancora calde. La perturbazione, arrivata sul nord Italia
gia' nella serata di ieri, ha gia' provocato secondo la Coldiretti
e la Confagricoltura danni ingenti alle campagne del centro-nord.
E' arrivata anche la neve sulle vette alpine: al Tonale e in Valchiavenna,
sullo Stelvio e in Valtellina, sui passi dell'Alto Adige e in generale
sulle cime oltre i duemila metri. In Lombardia e' piovuto a dirotto
su tutta la regione. Numerosi sono stati gli incidenti stradali causati
dalla pioggia (nel piu' grave, avvenuto nel bresciano, due giovani
sono morti e due sono rimasti feriti) e gli interventi dei vigili
del fuoco. A Cremona il maltempo e' stato invece provvidenziale: i
temporali hanno di fatto abbassato i livelli di inquinamento da polveri
sottili e il sindaco ha revocato il blocco della circolazione. Piogge
intense anche in Veneto - dove si sono registrati problemi per allagamenti,
cadute di alberi e straripamento di alcuni canali - e in Emilia Romagna,
con il Secchia, il Panaro e il Reno che si sono ingrossati e hanno
superato i primi livelli di attenzione. Non e' stata pero' segnalata
alcuna situazione di criticita' alla sala operativa della Protezione
civile regionale. Situazione analoga in Toscana (a Massa Marittima
sono caduti 100 millimetri di pioggia in due ore), una delle regioni
piu' colpite dall'ondata di maltempo insieme al Lazio. Alcune strade
sono state chiuse, un piccolo ponte e' crollato, diverse imbarcazioni
sono affondate. Anche qui stato di attenzione per i fiumi, in particolare
nel grossetano (dove sei persone sono state soccorse) e in provincia
di Livorno, dove il fiume Cornia ha rotto gli argini. E cinque persone
sono state tratte in salvo dalla Capitaneria di Porto: erano a bordo
di una barca a vela al largo di Livorno che, dopo aver rotto il timone
e per il peggioramento delle condizioni del mare, rischiava di finire
sugli scogli. Non e' andata meglio nel Lazio: un nubifragio ha interessato
il litorale a nord di Roma e la statale Aurelia e' rimasta bloccata
per oltre un'ora all' altezza di Santa Marilla mentre e' rimasto chiuso
per alcune ore il casello di Civitavecchia sud sulla A12 Roma-Civitavecchia.
E nelle prime ore della giornata il maltempo ha provocato disagi all'aeroporto
di Fiumicino, con i voli che hanno accumulato ritardi fino a 30 minuti.
Pioggia incessante per tutta la giornata anche a Roma, con strade
allagate e vigili del fuoco impegnati a rispondere a centinaia di
chiamate dei cittadini in difficolta'. Proprio i pompieri ne hanno
fatto le spese: un mezzo e' finito in una voragine apertasi a causa
delle forti piogge. Una situazione dovuta pero', secondo l'opposizione
di centrodestra, piu' alle responsabilita' della giunta Veltroni che
alla pioggia. ''Prodi - dice il ministro Alemanno - prima di fare
pericolose previsioni sul rischio di rivolta sociale nelle periferie,
dovrebbe molto piu' semplicemente sollecitare il sindaco Walter Veltroni
a tutelare le periferie romane da rischio acquazzoni. A Roma basta
un acquazzone per mettere in crisi la citta'''. ''Dovremo aspettare
il primo annegato per pioggia - conclude il ministro delle politiche
Agricole e Forestali - perche' il sindaco Veltroni utilizzi qualche
risorsa per la manutenzione ordinaria degli scarichi di acqua piovana
della capitale?''. ''Basta un temporale per mettere in difficolta'
la capitale d'Italia - dice il capogruppo di Fi al parlamento europeo
e consigliere capitolino Antonio Tajani - Anche oggi i cittadini romani
hanno dovuto pagare le conseguenze della pessima manutenzione della
rete stradale della citta' e di un'amministrazione che in cinque anni
non e' stata in condizione di migliorare le condizioni di vita dei
romani''. In serata il maltempo ha raggiunto la Campania, dove si
sono registrati i primi allagamenti e disagi. E al porto di Pozzuoli
un'auto che stava sbarcando da un traghetto e' finita in mare: tanta
paura per i quattro occupanti - un uomo, una donna e i loro due figli
- che sono stati pero' immediatamente salvati dagli uomini della Capitaneria
di Porto
Bel tempo, sole e temperature al di sopra della media e assolutamente
primaverili: in controtendenza con gran parte del Paese in Calabria
e' ancora tempo di mare. Stamani sole su tutta la regione e sulle
spiagge dello Ionio e del Tirreno si sono notati vacanzieri domenicali
a prendere il sole e a fare il bagno in acque ancora calde. Del resto
nelle ore centrali del giorno la temperatura si e' mantenuta attorno
ai 24, 25 gradi. Bel tempo anche in montagna, soprattutto nella Sila
cosentina presa d' assalto da turisti provenienti anche da Puglia
e Sicilia.
Omicidio
Fortugno: A Reggio arriva il super prefetto
De Sena. Mons. Bregantini: “La risposta
dei giovani un fiore da maturare”. L’ANCI conferma
il Consiglio nazionale a Locri
Smantellata
una mini base della droga a Cassano Nascondevano in casa 300 dosi
di eroina. Tre arresti
05/11
Tre persone sono state arrestate nel corso di una perquisizione, compiuta
giovedi' scorso ma la notizia e' stata diffusa solo stamane, dai carabinieri
a Cassano allo Ionio per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini
di spaccio. I tre sono Angela Iannicelli, di 36 anni; Agostino Perciaccante
(30) e Antonio Perciaccante (36). In particolare Angela Iannicelli
e' cognata di Antonio Perciaccante e zia acquisita di Agostino, mentre
Antonio Perciaccante e' zio di Agostino. Secondo quanto emerso nella
conferenza stampa che gli inquirenti hanno tenuto a Castrovillari,
i militari, nel corso di una perquisizione domiciliare eseguita in
un appartamento popolare e un garage ubicati in rione Ponte del Treno
di Cassano, hanno rinvenuto circa 70 grammi di eroina pura, quantita',
secondo gli inquirenti, da cui si potevano ricavare dalle 250 alle
300 dosi da immettere sul mercato ad un prezzo di 35, 40 euro ciascuna.
I carabinieri hanno rinvenuto anche due bilancini di precisione digitali,
tutto l' occorrente per il confezionamento delle dosi, 2.700 euro
in contanti ritenuti proventi dello spaccio e una sorta di ''diario''
scritto con un linguaggio cifrato, che al momento e' al vaglio degli
esperti. ''Abbiamo inferto un duro colpo al mercato cassanese della
droga - ha detto Baldo Pisani, sostituto procuratore della Repubblica
del Tribunale di Castrovillari - Abbiamo intrapreso una lotta senza
quartiere contro i trafficanti di morte. I risultati non si fanno
attendere''. I tre arresti, ha spiegato Massimiliano Davico, comandante
della Compagnia di Corigliano dei carabinieri, "sono il frutto
di un servizio mirato di osservazione, pedinamento e controllo di
ben determinati soggetti che, solitamente, frequentano i vicoli del
centro storico cassanese". L’operazione di Cassano, comunque,
evidenzia la preoccupante capillarizzazione del mercato della droga,
ormai diffuso così nelle pieghe della società, da essere
addirittura gestito a livello familiare. Questo dimostra come la ndrangheta
abbia un potere così diffuso, velato quasi di normalità,
che va oltre il “preoccupante”. Le indagini proseguono.
Omicidio
De Pietro: Scarcerati anche i quattro fermati
05/11 Il gip del tribunale di Vibo Valentia, Lucia Monaco, non ha
convalidato il fermo, disponendo la scarcerazione, delle quattro persone
accusate di responsabilita' nell' omicidio di Antonio De Pietro, l'
impiegato di 44 anni ucciso l' 11 aprile scorso con alcuni colpi di
pistola nella frazione Piscopio. Le persone di cui non e' stato convalidato
il fermo sono Maria Carmela Fortuna, di 43 anni, casalinga, sorella
dell' amante di De Pietro; il figlio di Maria Carmela Fortuna, Vincenzo
Fiorillo, di 21 anni, e Rosario Battaglia (21), tutti e tre della
frazione Piscopio di Vibo Valentia, nonche' Michele Fiorillo, di 19
anni, di San Gregorio d' Ippona. Secondo la procura della repubblica
di Vibo Valentia, che aveva emesso i provvedimenti di fermo, a progettare
ed eseguire l' omicidio di De Pietro sarebbero stati i familiari della
donna che da tempo intratteneva con l' impiegato una relazione extraconiugale.
Movente dell' omicidio sarebbe stata la volonta' di porre fine ai
continui regali e benefici economici che la donna elargiva all' uomo.
Nel corso dell' udienza il pm, Giuseppe Lombardo, aveva chiesto che
gli arresti venissero convalidati e che fosse emessa ordinanza di
custodia cautelare in carcere. La richiesta era stata vivacemente
contestata dai legali dei quattro fermati i quali avevano sostenuto
che non esistono i presupposti per l' arresto perche' manca la gravita'
indiziaria e non esiste il pericolo di fuga. Per qyuesto avevano chiesto
per tutti i loro difesi l' immediata remissione in liberta'. Ieri
il gip presso il Tribunale dei minori di Catanzaro, Teresa Chiodo,non
aveva convalidato il fermo di altri due ragazzi coinvolti nella vicenda,
due minorenni di 16 e 17 anni, figli dell' amante della vittima, uno
dei quali e' accusato dell' esecuzione materiale dell' omicidio. I
due minori sono stati rimessi in liberta'.
Omicidio
Fortugno: Loiero: “L’omicidio Fortugno
un vero boomerang per la ndrangheta”. Rita
Borsellino: “ A Locri come a Palermo, le lenzuola bianche come
ribellione civile”. Pezzotta a Locri dedica a Fortugno
la sede della CISL. “Per non dimenticare….”
I
direttori delle carceri calabresi condannano il gesto di intimidazione
a Quattrone
05/11 I direttori delle carceri e dei Centri di servizio sociale
della Calabria, in una nota, esprimono ''la piu' ferma e dura condanna
per il vile gesto compiuto ai danni del provveditore regionale dell'
Amministrazione penitenziaria, Paolo Quattrone'', nell' abitazione
estiva del quale, la scorsa notte, a Bova Marina (Reggio Calabria),
sono stati compiuti atti vandalici, accompagnati da scritte dal contenuto
minaccioso. ''Quanti hanno vigliaccamente e subdolamente potuto concepire
di oltrepassare la soglia dell'abitazione di Quattrone - e' detto
nella nota - sono uomini senza dignita' e non sanno che in realta'
l'alto dirigente e l'uomo Paolo Quattrone sono un tutt' uno e che
la forza delle idee e la cultura del fare che improntano la sua azione
- la sua storia lo insegna - non indietreggiano di fronte ad alcun
tipo di intimidazione e minaccia. La Calabria che oggi e' al centro
dell' attenzione delle istituzioni e dell' opinione pubblica nazionale
per la corale levata di scudi che ha fatto seguito ai recenti gravissimi
episodi di criminalita' organizzata e' la stessa regione che a livello
di sistema penitenziario da piu' di tre anni e' riconosciuta come
modello avanzato per tutto il territorio nazionale grazie alle iniziative
intraprese ed ai concreti risultati raggiunti dall' Amministrazione
penitenziaria sotto la sicura e ferma guida del provveditore Quattrone
. E noi direttori, che ci onoriamo di essere i suoi primi collaboratori
e che condividiamo con lui progetti, idee , entusiasmi ed anche le
inevitabili difficolta', non possiamo che sentirci colpiti personalmente
dal vile gesto che lo ha colpito''. ''Nel contempo, per la sincera
e salda condivisione d' intenti che ci lega al provveditore - si afferma
ancora nel comunicato - respingiamo con sdegno il tentativo di fare
tornare la situazione all' oscurantismo del passato, ad un sistema
penitenziario inefficiente, poco trasparente e 'a compartimenti stagni'
che evidentemente facevano comodo ad alcuni o a molti. La minaccia
rivolta con l'utilizzo di una simbologia prettamente mafiosa a chi
rappresenta lo Stato in un delicato ambito quale quello penitenziario,
si rivelera' ancora una volta, dunque, un clamoroso boomerang per
chi ha agito vigliaccamente proprio perche' non sortira' altro effetto
se non quello di rafforzare nello stesso provveditore Quattrone, in
chi come noi lavora al suo fianco ed in tutti gli operatori penitenziari
della Calabria il convincimento che la strada intrapresa e' quella
giusta e che su questa si deve proseguire senza tentennamenti e senza
guardare in faccia nessuno per il rinnovamento del sistema penitenziario
calabrese''
Congresso
sugli anziani a Diamante
05/11 ''Essere anziani in Calabria'' e' il tema del convegno regionale
di domani al Teatro Vittoria di Diamante. I lavori avranno inizio
alle ore 9 con i saluti di Mons. Domenico Crusco Vescovo di San Marco
Argentano e del sindaco Ernesto Caselli. Poi due relazioni. Il prof.
Franco Perticone dell'Universita' Magna Grecia di Catanzaro parlera'
sul tema ''Essere anziani in Calabria''. Ezio Barbieri, presidente
nazionale dell'Associazione Nazionale dei centri sociali fara' il
punto sulla realta' del volontariato e i centri sociali nella nostra
regione.Tre gli interventi programmati: Ferdinando Aiello assessore
ai servizi sociali della provincia di Cosenza, Ernesto Magorno capogruppo
DS alla Provincia e Antonio Acri Consigliere Regione Calabria. Le
conclusioni sono affidate al Presidente della Provincia Mario Oliverio.
Coordinatore e moderatore dei lavori il giornalista Enzo Monaco.
Due
cosentini arrestati per cocaina allo svincolo A3 di Lagonegro
05/11 Due persone residenti in provincia di Cosenza sono state arrestate
oggi per detenzione di droga dalla polizia stradale sulla A3, nei
pressi dello svincolo di Lagonegro Nord (Potenza). P.F. di 26 anni
e P.L.C. di 23 sono stati fermati dalla polstrada di Lagonegro per
un normale controllo. Sulla loro Fiat Uno sono stati trovati 50,35
grammi di cocaina.
Calabrese
arrestato per rapina a Viterbo
05/11 Un calabrese di 50 anni, condannato per rapina, porto abusivo
di armi e associazione a delinquere di stampo mafioso, e' stato arrestato
nella tarda serata di ieri dagli uomini della Squadra Mobile della
Questura di Viterbo, diretta da Salvatore Gava, insieme con i colleghi
della Squadra Mobile di Potenza. L'uomo, C. S., era destinatario di
un ordine d'arresto emesso dalla procura della Repubblica di Potenza
in quanto deve scontare un residuo pena di un anno e mezzo di reclusione
per reati commessi tra il 1983 e il 1995 tra Melfi (Potenza) ed Altamura
(Bari). C.S., che aveva scontato alcuni anni di reclusione preventiva
prima delle condanne definitive, faceva parte di un'organizzazione
criminale dedita, tra l'altro, alle estorsioni. Dopo la scarcerazione
per decorrenza dei termini si era trasferito nel Viterbese, dove e'
stato arrestato. L'uomo e' stato portato nel carcere viterbese di
Mammagialla.
Quattro
arresti a Corigliano e Cassano
05/11 Quattro persone sono state arrestate e due minori sono stati
denunciati nel corso di controlli compiuti dai carabinieri nel cosentino.
A Corigliano Calabro al termine di una perquisizione i carabinieri
hanno denunciato un minore ed arrestato due persone perche' trovati
in possesso di 6,4 grammi di marijuana. A Cassano allo Jonio, invece,
un minore e' stato denunciato ed altre due persone arrestate perche'
sorpresi mentre stavano rubando dei cavi elettrici dall'interno della
locale stazione ferroviaria
Incendiata
la finestra di un negozio di Villapiana
05/11 La finestra di un negozio di abbigliamento e' stata incendiata
nella notte da sconosciuti a Villapiana. L'infisso e' stato cosparso
di liquido infiammabile e poi incendiato. Il danneggiamento e' stato
scoperto dal proprietario del negozio che ha denunciato l'accaduto
ai carabinieri.
Omicidio
De Pietro: Non convalidati i fermi dei due minori
04/11 Il gip del tribunale per i minorenni di Catanzaro, Teresa Chiodo,
non ha convalidato il fermo dei due ragazzi accusati di responsabilita'
nell'omicidio di Antonio De Pietro, l'impiegato di 44 anni ucciso
l'11 aprile scorso nella frazione Piscopio di Vibo Valentia. I due
minori erano stati fermati ieri, insieme ad altre quattro persone,
tutte maggiorenni, in esecuzione di un provvedimento emesso dalla
Procura della repubblica del tribunale di Vibo Valentia. Uno dei due
minori, di cui non e' stato convalidato il fermo, era accusato, in
particolare, di essere stato esecutore materiale dell'omicidio. Secondo
l'accusa, l'assassinio di De Pietro sarebbe stato progettato per motivi
economici dai familiari dell'amante dell'impiegato, esasperati per
il fatto che la loro congiunta avrebbe fatto continui regali all'uomo,
tra cui un'automobile e un appartamento. A De Pietro, inoltre, la
donna avrebbe anche intestato un conto corrente bancario sul quale
versava continuamente somme di denaro. Il gip Chiodo non ha convalidato
i fermi, rigettando anche la richiesta di emissione di misura cautelare,
accogliendo la richiesta del difensore dei due minori, Giovanni Marafioti,
secondo cui nei confronti dei suoi assistiti non sarebbe stata mossa
una contestazione specifica, distinta da quella attribuita ai quattro
maggiorenni coinvolti nella stessa vicenda. Per domani, intanto, e'
fissata davanti al gip del tribunale di Vibo Valentia l'udienza di
convalida del fermo dei quattro maggiorenni, tra cui c'e' anche la
sorella dell'amante di De Pietro.
Omicidio
Fortugno: Vertice a Palzzo Chigi con Berlusconi
e Pisanu. Nessuna operazione speciale prevista.
Lumia: "Lotta alla mafia non è priorità
del Governo.
In
15 mila a Locri contro la ndrangheta. Maria
Grazia Laganà: “La speranza di questi giovani
mi sorregge”
A
Locri in tantissimi, soprattutto giovani, a gridare
la voglia di cambiare di una regione intera. Partita la marcia
(video).
Al
Rendano il prossimo Consiglio provinciale dedicato alla Legalità
e Sicurezza in Calabria
05/11 Si terrà presso il Teatro A. Rendano di Cosenza il Consiglio
Provinciale, convocato per martedì 8 novembre prossimo, in
prima convocazione ed in sessione straordinaria “aperta”,
alle ore 17.30, sul tema “Legalità e sicurezza in Calabria”.
Questa iniziativa, a pochi giorni dal delitto del Vice Presidente
del Consiglio Regionale On. Francesco Fortugno, assume particolare
importanza e significato al fine di contribuire a rendere più
efficace ed incisiva la mobilitazione per contrastare e combattere
la mafia e la criminalità organizzata.
Alla riunione, alla quale hanno dato già piena adesione numerose
personalità rappresentative delle Istituzioni, delle forze
sociali, del mondo culturale e produttivo della nostra regione e della
provincia, sono invitati a partecipare i Senatori, i Deputati, i Consiglieri
Regionali, i Sindaci, i Presidenti delle Comunità Montane,
gli Amministratori locali, i rappresentanti di tutti i partiti politici,
gli Ordini Professionali, le Associazioni di categoria, le Organizzazioni
Sindacali e le Autorità tutte.
La Provincia sollecita, pertanto, la più ampia partecipazione
nella convinzione di fare cosa opportuna e utile, finalizzata a costruire
un fronte comune e unitario di lotta contro la mafia e per la legalità.
Anziano
si suicida buttandosi sotto un treno a Paola
04/11 Un uomo di 70 anni, V.D., si e' suicidato, questa mattina,
buttandosi sotto un treno merci mentre transitava sul primo binario
nelle vicinanze della stazione di Paola. Sul posto sono intervenuti
i sanitari del 118 e gli agenti della polizia ferroviaria di Paola.
Denunce
per una battuta di caccia al cinghiale nel parco del Pollino
04/11 Alcune persone sono state denunciate perche' sorprese dal personale
del corpo forestale dello Stato mentre partecipavano ad una battuta
di caccia al cinghiale nell'area dei Parco Nazionale della Sila. Nel
corso di controlli, finalizzati a reprimere il fenomeno del bracconaggio,
il personale della forestale ha individuato, nelle campagne di San
Giovanni in Fiore, un gruppo di cacciatori che partecipavano abusivamente
ad una battuta di caccia al cinghiale. Ai cacciatori sono stati sequestrati
complessivamente sette fucili, una carabina e 150 cartucce di vario
tipo. Il Presidente del Parco Nazionale della Sila, Antonio Garcea,
ha evidenziato che l'operazione e' ''un'ulteriore dimostrazione -
e' scritto in una nota - del fatto che le peculiarita' naturalistiche
di rilievo, di cui e' ricco il territorio, sono sottoposte, a cura
dell'Ente Parco, ad una efficace azione di salvaguardia, tutela, conservazione
e valorizzazione''.
Creolina
al Liceo Classico di Praia a mare
04/11 Un atto vandalico e' stato compiuto nella notte da sconosciuti
nel liceo classico di Praia a Mare. Alcune persone sono entrate nell'istituto
scolastico ed hanno versato sul pavimento del disinfettante. L'episodio
e' stato scoperto stamane dal personale della scuola che ha provveduto
a ripulire il pavimento. L'accaduto e' stato denunciato ai carabinieri
che hanno avviato le indagini.
Incendiata,
a Santa Maria del Cedro, la moto di un operaio
04/11 Una moto di un operaio e' stata incendiata da sconosciuti a
Santa Maria del Cedro. Il mezzo era parcheggiato nei pressi dell'abitazione
del proprietario quando e' stato cosparso di liquido infiammabile
e incendiato. L'episodio e' stato denunciato ai carabinieri che hanno
avviato le indagini.
Nomade
arrestata dopo un furto a Crosia, Denunciati due minori
04/11 Una giovane nomade, J.Z., 19 anni, di nazionalita' slava, e'
stata arrestata dai carabinieri che hanno denunciato anche due minorenni.
La diciannovenne e' stata sorpresa dai carabinieri mentre usciva da
un appartamento dove aveva rubato oggetti in oro per un valore di
circa mille euro. Le due minori denunciate, invece, sono state rintracciate
dai carabinieri nei pressi dell'abitazione.
Operai
di una ditta di rifiuti protestano davanti il comune di Scigliano
04/11 Quindici dipendenti della 'Presila Cosentina', ditta specializzata
nel settore della raccolta dei rifiuti solidi urbani, hanno sostato
con sei autocompattatori nelle vicinanze del Comune di Scigliano per
protestare contro l'ordinanza del sindaco che ha disposto la sospensione
dell'attivita' di discarica consortile per gravi irregolarita' gestionali
da parte della ditta.
Brevi
di Cronaca a Cosenza, Scalea e Zumpano
Due persone sono state arrestate ed altre tre sono state denunciate
nel corso di controlli compiuti dai carabinieri nel cosentino. A Cosenza
e' stata arrestata una persona con precedenti penali perche' trovata
in possesso di alcune dosi di hascisc. A Zumpano, invece, e' stato
arrestato un uomo per furto aggravato in concorso con una minore che
e' stata denunciata. A Scalea i carabinieri hanno denunciato due persone
perche' trovate con un coltello a serramanico di genere vietato.
Due
arresti a Cassano
04/11 Due persone, Giuseppe Franco Aita, di 32 anni, e Gordana Ahmetovic,
di 23, sono state arrestate dai carabinieri nella frazione Doria di
Cassano allo Ionio con l' accusa di furto aggravato. I due sono stati
sorpresi nella stazione ferroviaria mentre, insieme ad un minore,
che e' stato denunciato in stato di liberta', s' impossessavano di
cavi di rame. Aita e Ahmetovic sono stati portati nel carcere di Castrovillari.
Due
giovani di Corigliano arrestati e poi messi in libertà in attesa
di giudizio
04/11 Due giovani di Corigliano, Massimo R., di 20 anni, e Simone
G., di 18 anni, sono stati arrestati dai carabinieri, con l'accusa
di spaccio di sostanze stupefacenti. Durante una perquisizione sono
stati trovati in possesso di 7 grammi di maryuana. Con loro e' stato
denunciato a piede libero alla Procura dei Minori di Catanzaro, un
minorenne. I due arrestati sono stati rimessi in liberta' in attesa
del giudizio.
Due
automobili incendiate a Corigliano
04/11 Due automobili sono state incendiate nella notte da sconosciuti
a Corigliano. I due incendi, avvenuti a distanza di qualche ora, hanno
provocato danni ad un'Alfa Romeo Gtv di un imprenditore e ad un'Alfa
145 di un commerciante. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco
del distaccamento di Rossano ed i carabinieri della compagnia di Corigliano,
che hanno avviato le indagini.
Omicidio
di Africo: Convalidato il fermo di ieri ed oggi eseguito un secondo
fermo
03/11 La Polizia di Stato ha fermato un giovane di 30 anni con l'
accusa di essere uno dei responsabili dell' assassinio di Antonio
Giorgi, di 21 anni, ucciso in un agguato di stampo mafioso lunedi'
scorso ad Africo Nuovo. Ad eseguire il fermo e' stato il Commissariato
di Bovalino della Polizia di Stato sulla base di un provvedimento
emesso dal sostituto procuratore della Repubblica di Reggio Calabria
Francesco Mollace. Il giovane fermato avrebbe fatto parte del commando,
composto da almeno cinque persone, che ha organizzato ed eseguito
l' assassinio di Giorgi, sorpreso dai killer mentre, alla guida della
propria automobile, stava percorrendo la statale 106. L’uomo
è sospettato di essere il secondo motociclista che faceva parte
del commando che ha ucciso Antonio Giorgi. Il fermato è Pasquale
Casile, di 23 anni. Il giovane, secondo quanto si e' appreso, sarebbe
vicino alla famiglia di Salvatore Favasuli, di 20 anni, ucciso il
6 gennaio scorso in contrada Palazzi di Casignana, sempre nella Locride.
Questo confermerebbe la pista seguita da subito dagli investigatori
secondo i quali il delitto di Giorgi e' stata una reazione all' omicidio
di Favasuli. Gli investigatori, dopo i due fermi operati sono convinti
di essere risaliti a due componenti del commando che ha teso l' agguato
a Giorgi ed in particolare a coloro che viaggiavano sulla motocicletta.
L' altro fermato, Giuseppe Lucisano, di 22 anni, infatti, e' il proprietario
della moto usata per compiere l' agguato. Restano da identificare
gli altri componenti del gruppo di fuoco, probabilmente tre persone,
che si trovavano sul luogo dell' omicidio a bordo di un' auto. Sarebbero
stati questi ultimi ad inseguire Giorgi che aveva tentato di fuggire
a piedi dopo avere forato i pneumatici della sua auto mandando la
moto dei sicari a sbattere contro un guardarail. Riguardo alla loro
identificazione c' e' un certo ottimismo, anche perche', e' stato
sottolineato in ambienti investigativi, quando ci sono uomini e mezzi
a disposizione la qualita' del lavoro ha un salto di qualita'. Inoltre
il Gip del Tribunale di Reggio Calabria, Natina Prattico', ha convalidato
il fermo, emettendo contestualmente un'ordinanza di custodia cautelare,
di Giuseppe Lucisano, di 22 anni, accusato di concorso nell'omicidio
di Antonio Giorgi, il giovane ucciso lunedi' scorso in un agguato
ad Africo Bianco. Lucisano era stato sottoposto a fermo dai carabinieri
della Compagnia di Bianco, su disposizione del sostituto procuratore
di Reggio Calabria, Francesco Mollace, nelle ore immediatamente successive
al delitto. A lui gli investigatori sono risaliti grazie al numero
di telaio della motocicletta che alcuni dei killer che componevano
il gruppo di fuoco (almeno cinque) sono stati costretti ad abbandonare
sulla strada dopo essere stati speronati dall'auto della vittima.
Dai controlli effettuati e' risultato che la moto, cui era stata apposta
una targa con numeri contraffatti, era di proprieta' di Lucisano.
Messaggio
di Ciampi ai giovani in occasione della marcia di Locri:
“Spezzare ovunque le catene della paura”. Loiero
ai ragazzi: "Sono con voi". Fortugno
disse: "I giovani, futuro della Calabria". Il
Consiglio regionale dedica la seduta ai giovani. Oggi la marcia.
Bloccato
dai CC un tentativo di estorsione nel vibonese: un bandito ferito
03/11 Un' operazione dei carabinieri per l' arresto in flagranza
di alcuni estortori che avevano chiesto del denaro in cambio della
restituzione di un' automobile rubata si e' conclusa col ferimento,
in modo lieve, e l' arresto di uno dei presunti componenti la banda.
Il fatto e' accaduto nel pomeriggio a Mileto nella centrale via Conte
Ruggero e nell' adiacente piazza Pio XII. Qui il gruppo aveva dato
appuntamento al proprietario di un' auto rubata nei giorni scorsi
a Pizzo Calabro. All' appuntamento, pero', si sono presentati anche
i carabinieri del Comando provinciale di Vibo Valentia che si sono
appostati nella zona. Quando i militari si sono qualificati i banditi
hanno tentato la fuga. La dinamica dei fatti non e' stata ancora chiarita
del tutto, ma di sicuro sono stati esplosi alcuni colpi di pistola
uno dei quali ha ferito ad un piede Francesco Prostamo, gia' noto
alle forze dell' ordine, che e' stato arrestato e portato nell' ospedale
civile di Vibo Valentia. I carabinieri, che non escludono che i banditi
fossero armati, stanno eseguendo numerose perquisizioni in casa di
pregiudicati della zona.
Ass.
Riccetti: “Presto al via i lavori della strada crollata di Cerzeto”
03/11 ''Presto, la mobilita' nell' area di Cerzeto verra' ricondotta
a normalita' dopo i disagi causati dal crollo di un tratto pari a
400 metri di strada provinciale, chiusa immediatamente al traffico
dopo il disastro dello scorso 7 marzo''. Lo si apprende da un comunicato
dell' assessore alla Viabilita' della Provincia di Cosenza, Arturo
Riccetti. La Provincia, e' detto nel comunicato, ha infatti espletato
la gara per l' affidamento dei lavori urgenti di costruzione della
variante al tratto in frana della strada provinciale S. Martino di
Finita - Cerzeto - Varco Bufalo. La realizzazione dell' opera pubblica,
essenziale per la comunita' colpita, era stata decisa dalla Giunta
presieduta da Mario Oliverio che, nel Maggio scorso, aveva stanziato
allo scopo 212 mila euro, provenienti dal fondo riserva dell'Ente.
''Assolviamo ad un impegno - ha detto Riccetti - assunto con la comunita'
di Cerzeto che ha dovuto sin ora unire ad altri il disagio della difficoltosa
circolazione nella zona, sottolineando che il lieve ritardo registratosi
nella consegna dei lavori, rispetto ai tempi previsti, si e' reso
necessario per espletare al meglio tutte le conseguenti operazioni
di esproprio preliminari all'avvio dell' opera viaria''
Il
Sindaco di Cassano chiede di istituire la Capitaneria al Porto di
Corigliano
03/11 Il sindaco di Cassano Ionio, Gianluca Gallo, ha chiesto al
vice ministro dei Trasporti, Mario Tassone, l' elevazione dell' Ufficio
circondariale marittimo di Corigliano Calabro al rango di Capitaneria
di Porto. ''La provincia di Cosenza - ha scritto Gallo - e' l' unica
entita' marittima che si affaccia sul Tirreno e sullo Jonio priva
di una sede di Capitaneria di Porto. Il Porto di Corigliano, in una
impostazione sinergica con il Porto di Gioia Tauro e' destinato ad
assumere nel bacino del Mediterraneo un ruolo strategico in termini
di scambi commerciali e turistico-attrattivi sull' asse Adriatico
- Balcani - Medio Oriente. Con l' elevazione dello scalo portuale
di Corigliano a Capitaneria di Porto il territorio cosentino beneficerebbe
di una pubblica autorita' corrispondente, sul piano delle competenze
amministrative, a quella di Crotone, ossia indipendente da quest'
ultima. La sede dell' Autorita' marittima di Corigliano, sarebbe,
infatti, situata centralmente sia rispetto al litorale della provincia
cosentina sia rispetto alle altre Capitanerie di Porto piu' vicine,
come Crotone e Taranto, quindi, in una posizione strategica''. A supporto
della sua istanza, il sindaco di Cassano, ha allegato anche una nota
informativa sull' Ufficio Circondariale di Corigliano Calabro, la
cui giurisdizione si estende per circa 120 km di costa abbracciando
ben 16 comuni costieri.
Omicidio
De Pietro: Sarebbe stato ucciso dai familiari e dall’amante,
dicono gli inquirenti. Sei arresti
03/11 Ucciso dai figli e dai familiari della donna con cui intratteneva
da tempo una relazione extraconiugale: sarebbe stato questo il movente
per il quale l' 11 aprile scorso, nella frazione Piscopio di Vibo
Valentia, e' stato ucciso Antonio De Pietro, di 44 anni, impiegato
della Direzione provinciale del lavoro. E' questa la conclusione cui
e' giunta la Procura della Repubblica di Vibo Valentia sulla base
delle indagini svolte dai carabinieri del Comando provinciale. Nei
confronti di quattro dei sei presunti responsabili dell' omicidio
di De Pietro, il procuratore della Repubblica, Alfredo Laudonio, ed
il sostituto Giuseppe Lombardo hanno emesso altrettanti provvedimenti
di fermo, che sono stati tutti eseguiti, con l' accusa di concorso
in omicidio. Altri due fermi sono stati disposti dalla Procura della
Repubblica per i minorenni di Catanzaro. Ad eseguire l' omicidio,
utilizzando una pistola, sarebbe stato uno dei figli minorenni dell'
amante dell' uomo. Alla progettazione dell' assassinio avrebbero partecipato
anche la sorella della donna, Maria Carmela Fortuna, di 43 anni; altri
due figli della stessa amante di De Pietro, Vincenzo e Michele Fiorillo,
di 21 e 19 anni; Rosario Battaglia, di 21, ed un altro minore, legato
da rapporti di parentela con la famiglia coinvolta nella vicenda.
Secondo quanto e' emerso dalle indagini, l' uccisione di De Pietro
sarebbe stata progettata per porre fine alla relazione extraconiugale
tra De Pietro e la donna anche per i continui regali che quest' ultima
faceva all' uomo e per i danni economici che ne derivavano per l'
intero gruppo familiare. Tra l' altro a De Pietro la donna avrebbe
anche intestato un conto corrente e regalato un immobile ed un' automobile
di grossa cilindrata.
Calunnie
e minacce a Magistrato della DDA di Potenza: ordinate perquisizioni
dalla DDA di Catanzaro
03/11 La Guardia di Finanza ha fatto oggi numerose perquisizioni
in Basilicata e nel carcere romano di Rebibbia nell' ambito di un'
inchiesta coordinata dalla Procura della Repubblica della Direzione
distrettuale antimafia di Catanzaro per fare luce su numerosi episodi
di calunnie e minacce - aggravati dal metodo mafioso - nei confronti
di Vincenzo Montemurro, pm presso la Direzione distrettuale antimafia
di Potenza, e di un sottufficiale dei Carabinieri, il maresciallo
Vito Rubini, in servizio a Matera. Le perquisizioni sono state ordinate
dal Procuratore della Dda Repubblica di Catanzaro, Mariano Lombardi,
dal procuratore aggiunto, Mario Spagnuolo, e dal sostituto, Luigi
De Magistris. Le hanno eseguite i militari del nucleo provinciale
di polizia tributaria di Catanzaro delle fiamme gialle e quelli della
sezione di polizia giudiziaria della Procura della Repubblica della
citta' calabrese. La Guardia di Finanza ha perquisito le celle di
Pierdonato Zito, storico boss del clan omonimo che, negli anni '90,
fu protagonista di gravi episodi (fra cui omicidi ed estorsioni) nel
Materano, e della moglie, Maria Buonpastore, a Rebibbia; e ha perquisito
anche le case e alcuni locali nella disponibilita' di Giovanni Luigi
Cosentino, ritenuto uno dei capi del clan dei Basilischi; e di altre
cinque persone: Nicola Lupo, Michele Di Pede, Marco Ripa, Gennaro
Porcelli e Saverio Riviezzi. La Guardia di Finanza ha sequestrato
documenti e altro materiale da cui risulterebbe che era stato avviato
un altro tentativo di delegittimare l' operato di Montemurro. Nell'
inchiesta sono indagate altre persone, fra le quali tre avvocati,
due lucani (Pietro Damiano Mazzoccoli e Vito Druda) e un calabrese
(Giuseppe Lupis): non vi sono state perquisizioni a carico dei tre
avvocati. Secondo l' accusa, calunnie e minacce nei confronti di Montemurro
e del sottufficiale dei Carabinieri - che ha svolto un ruolo di primo
piano nelle inchieste contro la criminalita' organizzata coordinate
da Montemurro - avevano lo scopo di minare la professionalita' del
magistrato stesso e dell' investigatore e di delegittimarli, bloccando
indagini e processi in corso. In particolare, contro il magistrato
sono state presentate, numerose denunce con accuse di irregolarita'
nei procedimenti, accordi con i collaboratori di giustizia e corruzione.
Tali denunce hanno dato vita a 18 inchieste a carico di Montemurro
da parte della Procura della Repubblica di Catanzaro, competente per
territorio, tutte archiviate e tutte alla base dell' inchiesta odierna.
Durante l' udienza di un processo, a Potenza, poi, Montemurro subi'
un tentativo di aggressione proprio da parte di Porcelli. Tutto e'
avvenuto - sempre secondo l' ipotesi accusatoria della Procura della
Repubblica di Catanzaro, basata sulle indagini della Guardia di Finanza
- con il ''concreto apporto di avvocati privi di scrupolo''. Il sostituto
procuratore della Repubblica presso la Direzione distrettuale antimafia
di Potenza, Vincenzo Montemurro, ha detto di aver appreso dell' esecuzione
dei provvedimenti di perquisizione disposti dalla Procura della Repubblica
di Catanzaro. ''Gli sviluppi odierni della vicenda - ha aggiunto il
magistrato - suscitano in me sentimenti di orgoglio e soddisfazione
non personali ma riferiti alle mille difficolta' in cui, in questi
anni, la Dda potentina e gli investigatori hanno portato avanti inchieste
molto delicate. Un' azione incisiva difficile da portare avanti con
serenita' - ha continuato Montemurro - sapendo che qualcuno ti ha
denunciato, cerca di delegittimarti, ti costringe a difenderti davanti
ad altri magistrati, cerca di far naufragare il lavoro che e' stato
fatto''. ''In questi ultimi tre anni e mezzo - ha aggiunto il pm -
mi sono sentito molte volte infangato e isolato e ho temuto spesso
e ancora temo soprattutto per la mia famiglia, perche' come la storia
ci insegna i magistrati prima di delegittimano, poi si isolano e poi
si ammazzano. Ho reagito nell' unica maniera possibile per coloro
che fanno i magistrati sforzandosi di avere un profondo senso dello
Stato: moltiplicando gli sforzi per lavorare con correttezza e serenita',
rispettando la legge sempre e comunque. Ho evitato persino di esercitare
il legittimo diritto di costituzione di parte civile, per non cadere
nella trappola di chi, consigliato tecnicamente, voleva precostituire
situazione di incompatibilita'. Con la stessa serenita' - ha concluso
Montemurro - domani saro' in udienza a rappresentare la pubblica accusa''.
Il
Presidente dell’ANCI, Domenici aderisce alla campagna di Riferimenti
su Calipari
03/11 Il presidente dell' Anci Leonardo Domenici, sindaco del Comune
di Firenze, ha comunicato al coordinamento nazionale antimafia ''Riferimenti''
la propria adesione all' appello per chiedere che sia fatta piena
luce sulla morte di Nicola Calipari, funzionario del Sismi, ucciso
a Baghdad in un posto di blocco di militari Usa dopo la liberazione
della giornalista Giuliana Sgrena. ''Assicuro - ha spiegato Domenici
- la massima divulgazione a tutti gli amministratori locali e comunico
che l' appello e' visibile sul sito www.anci.it''
Proiettili
davanti la sede del comune di Scido
03/11 Un atto grave intimidatorio e' stato compiuto la notte scorsa
ai danni del Comune di Scido, nel reggino. Davanti al portone del
municipio e' stato lasciato un pezzo di fil di ferro con attaccate
tre proiettili calibro 38. Insieme ai proiettili c' era anche un foglio
di carta con su scritto ''per il signor sindaco auguri di buon onomastico''.
Le indagini sull' episodio sono condotte dai carabinieri.
Latitante
arrestato nel reggino
03/11 Un presunto affiliato alla 'ndrangheta, Domenico Chirico, di
54 anni, latitante, e' stato arrestato dai carabinieri a Reggio Calabria.
Chirico e' stato sorpreso dai militari del Comando provinciale di
Reggio mentre si recava a trovare la moglie. L' uomo, accusato di
essere un esponente della cosca Condello, deve scontare una condanna
definitiva a cinque anni di reclusione per associazione per delinquere
di tipo mafioso.
Operazione
contro i taroccatori dalla GDF a Schiavonea
03/11 Cinquecento cd musicali illecitamente riprodotti e alcune paia
di occhiali con marchi contraffatti sono stati sequestrati dalla guardia
di finanza di Corigliano Calabro, che ha anche arrestato il venditore
dei cd e denunciato in stato di liberta' quello degli occhiali. L'
operazione e' stata condotta nel corso di controlli disposti in occasione
della fiera tenutasi sul lungomare della frazione Schiavonea. I finanzieri
hanno anche individuato e verbalizzato numerosi operatori economici
che per la cessione di beni non ottemperavano agli obblighi di emissione
di scontrini fiscali.
A
Rossano, accoltella l’amico e viene arrestato
03/11 Un uomo, Antonio Eloquente, di 69 anni, ex dipendente Enel,
e' stato arrestato dai carabinieri, a Rossano, con l' accusa di avere
tentato di uccidere un coetaneo S.L. sferrandogli delle coltellate
all' addome. L' uomo che ha riportato gravi ferite all' addome, e'
ricoverato in prognosi riservata all' ospedale di Cetraro. Secondo
quanto emerso dalle indagini tutto sarebbe stato originato da una
banale lite. Dagli insulti, dapprima solo verbali, i due litiganti
sono pero' passati alle vie di fatto munendosi di pietre e coltelli
e azzuffandosi proprio nel piazzale antistante la stazione ferroviaria.
Al termine della lite S.L. ha cercato soccorso presso la sede della
polizia municipale di Rossano scalo e poi e' stato ricoverato nel
reparto di chirurgia dell' ospedale civile di Rossano da dove poi
e' stato disposto il trasferimento nel reparto rianimazione del nosocomio
di Cetraro. All' identita' di Eloquente, che nella colluttazione ha
riportato solo delle escoriazioni, i carabinieri sono riusciti a risalire
sulla base della sommaria descrizione fatta dallo stesso S.L.
Brevi
di Cronaca da Mirto e San Pietro in Guarano
03/11 Due persone sono state tratte in arresto in provincia di Cosenza
dai carabinieri del comando provinciale. A Mirto Crosia i carabinieri
della locale stazione insieme a quelli della stazione di Campana hanno
tratto in arresto una cittadina jugoslava per furto aggravato in concorso
con altri due minori di nazionalita' serba e jugoslava i quali sono
stati denunciati a piede libero. Mentre i carabinieri di San Pietro
in Guarano hanno notificato a una persona gia' reclusa nel carcere
di Catanzaro un'ordinanza di custodia emessa dal Gip del Tribunale
di Cosenza. L'uomo e' ritenuto responsabile di ricettazione.
Pino
Arlacchi: “Inverosimile la stima di Eurispes sul fatturato ndrangheta.
E’ 20 volte inferiore”
02/11 “L’ unico paese del mondo in cui l’ economia
illecita raggiunge il 50% del PIL si chiama Afghanistan. La Calabria,
secondo i “calcoli” dell’ EURISPES, fa di meglio,
raggiungendo il 156%. Solo questo ordine di grandezza è sufficiente
a far capire quanto inverosimili siano i dati EURISPES sul fatturato
della ‘ndrangheta. La cifra dei profitti internazionali della
‘ndrangheta stimata dall’ EURISPES è platealmente
inverosimile. L’ ultimo rapporto pubblicato dall’ Ufficio
ONU di Vienna per la lotta contro la droga e la criminalità
valuta in 39 miliardi di euro il fatturato all’ ingrosso di
tutte le mafie mondiali dell’ eroina e della cocaina”.
Lo afferma il professor Pino Arlacchi, già vicesegretario dell’ONU,
studioso dei fenomeni criminali. Arlacchi spiega quindi che “la
cifra effettiva del fatturato della ‘ndrangheta è più
vicina a 1,8 miliardi di euro: 20 volte inferiore ai dati EURISPES”.
Secondo lo studioso “si tratta comunque di una cifra ragguardevole,
che divisa tra le 110 cosche calabresi, significa un reddito di 16,4
milioni di euro ciascuna ogni anno. Ognuno dei 5.000 affiliati alle
cosche può contare su 360mila euro di reddito all’ anno,
che è a sua volta 31 volte il reddito procapite dei calabresi,
pari a 11milioni 600mila euro annui”.
“Se i mafiosi calabresi fatturassero 36 miliardi euro all’anno
– afferma Arlacchi - avremmo come minimo 110 supermiliardari
nella nostra regione, pari al numero dei capicosca. Gente con oltre
300 miliardi di vecchie di lire di reddito annuo e migliaia di miliardi
in banca. Avremmo zero disoccupazione e povertà, e saremmo
tutti dalla parte della ‘ndrangheta. Andremmo a Gioia Tauro
o a Locri come si va a Lourdes o alla Silicon Valley. I mafiosi più
ricchi della storia – eicorda lo studioso - sono stati i narcos
colombiani degli anni ’80, quelli del cartello di Medellin e
Cali, sconfitti dieci anni fa. Gente in grado di comprarsi ministri,
deputati e Presidenti, e di elargire benefici a città intere.
I loro profitti non hanno mai oltrepassato i 6 miliardi di dollari
all’ anno. Il patrimonio stimato dei cugini Salvo, i più
ricchi mafiosi della storia italiana, non ha superato i 500 miliardi
di vecchie lire”.
La realtà fa capire Arlacchi, per quanto riguarda la Calabria
è ben diversa. “La cifra di 36 miliardi di euro sul fatturato
della ‘ndrangheta diffusa dall’ EURISPES è semplicemente
assurda, perché in contraddizione con la logica, l’ evidenza,
e con gli studi delle Nazioni Unite e di tutti gli economisti che
si sono occupati di economie illecite. Secondo la stima più
generosa che è possibile fare, basata su un economia illegale
pari al 10% del PIL italiano, Il fatturato della ‘ndrangheta
non può superare i 3,6 miliardi di euro, pari al 15,3% del
PIL calabrese. Questi 3,6 miliardi di euro includono sia i profitti
locali che quelli internazionali. L’ importo è di 10
volte inferiore alle cifre iperboliche sparate dall’ EURISPES
e da pubblici ufficiali incauti allo scopo di fare titolo sui giornali”.
Omicidio
Fortugno: Le indagini nell’ASL di Locri. Confermata
la pista della sanità. Avviati gli atti per la commissione
d’accesso antimafia. Loiero: “Rinviato
al mittente il cupo messaggio dei clan". Messaggio del
fratello di Peppino Impastato. Numerose
adesioni alla marcia.
Omicidio
di Africo: Soluzione vicina. Forse ferito uno dei sicari
02/11 Sarebbe rimasto ferito uno dei killer di Antonio Giorgi, il
ventunenne ucciso lunedi' scorso ad Africo Nuovo. Sulla fiancata dell'
auto della vittima, infatti, sono state trovate tracce di sangue che
potrebbero appartenere ad uno dei due motociclisti che componevano
il commando. Giorgi, quando si e' accorto di quanto stava accadendo,
ha speronato la moto, mandandola ad urtare contro un guardrail. Nella
manovra i pneumatici della sua vettura, una Mercedes classe A, sono
rimasti forati ed e' per questo che ha tentato la fuga a piedi, resa
inutile dalla presenza sul posto di un altro gruppo di persone (almeno
tre secondo gli investigatori) che erano in auto. Potrebbero essere
stati questi ultimi ad inseguire Giorgi e ad ucciderlo. In mano agli
investigatori, che sono ottimisti per la soluzione del caso, c' e'
anche la pistola calibro 357 magnum persa sul luogo del delitto da
uno dei sicari in moto e che ha sparato cinque colpi che hanno raggiunto
il parabrezza della vettura. L' arma sara' sottoposta alle perizie
del caso per accertarne la provenienza e verificare se sia gia' stata
usata in passato. Intanto proseguono gli accertamenti su Giuseppe
Lucisano, il giovane di 22 anni sottoposto a fermo di pg dai carabinieri
della Compagnia di Bianco su disposizione del sostituto procuratore
di Reggio Calabria, Francesco Mollace, che coordina le indagini, per
porto illegale di arma clandestina e omicidio aggravato. E' lui il
proprietario della moto utilizzata dai killer alla quale era stata
modificata la targa. Gli investigatori non escludono che il giovane
possa anche avere fatto parte del commando. La sua posizione dovra'
ora passare al vaglio del Gip che dovra' prendere una decisione entro
venerdi' prossimo. I legali di Lucisano, gli avvocati Giovanna Mollica
e Domenico Versaci, intanto, hanno reso noto che il loro assistito
si e' dichiarato estraneo ai fatti sostenendo di avere trascorso la
mattinata nel Tribunale di Melito Porto Salvo per rinunciare ad una
eredita' del padre morto nei mesi scorsi. Inoltre, per quanto riguarda
la moto, il giovane avrebbe sostenuto di averla lasciata con le chiavi
inserite nel quadro di accensione nelle vicinanze di un bar prima
di andare a Melito. L' ipotesi che viene seguita dagli investigatori
per chiarire i contorni del delitto di Giorgi e' che l' assassinio
possa rappresentare una reazione all' omicidio di Salvatore Favasuli,
di 20 anni, ucciso il 6 gennaio scorso in contrada Palazzi di Casignana,
sempre nella Locride. Lucisano, e' stato fatto rilevare, sarebbe stato
legato da rapporti di amicizia con Favasuli. Il fatto che sia stata
utilizzata una moto non rubata, per gli investigatori, non rivestirebbe
particolare importanza. Il fatto che i killer siano stati costretti
ad abbandonarla ha rappresentato un imprevisto dovuto alla reazione
di Giorgi. A Bianco, infine, i carabinieri hanno trovato una Fiat
Punto di colore scuro. La vettura e' adesso al centro delle investigazioni
scientifiche per accertare se sia l' auto utilizzata dai killer di
Giorgi.
Centomila
cartoline a Ciampi per chieder giustizia sul “caso Calipari”
02/11 Centomila cartoline con l' immagine di Nicola Calipari da distribuire
gratuitamente nelle piazze delle principali citta' d' Italia invitando
i cittadini a inviarle, firmate, al Quirinale: e' l' iniziativa lanciata
dal coordinamento nazionale antimafia 'Riferimenti' per chiedere il
sostegno collettivo all' appello gia' rivolto al presidente Ciampi
perche' sia fatta piena luce sulla morte del funzionario del Sismi,
ucciso a Baghdad in un posto di blocco di militari Usa dopo la liberazione
della giornalista Giuliana Sgrena. La presentazione ufficiale della
cartolina con ''la mia firma per Nicola'' e' in programma a Roma nei
prossimi giorni. All' iniziativa del coordinamento 'Riferimenti' partecipano
Giuliana Sgrena, Simona Torretta e Simona Pari, Salvatore Agliana,
Umberto Cupertino e Salvatore Stefio - ostaggi italiani rapiti e liberati
in Iraq -, ma hanno aderito personaggi del mondo dello spettacolo,
come Gigi Proietti e Carlo Freccero, esponenti della societa' civile,
''Un ponte per...'', la Cgil, e molti sindaci che hanno messo a disposizioni
le sedi delle biblioteche comunali cittadine per dare il massimo risalto
alla campagna. ''Siamo tutti parte lesa e abbiamo, quindi, il diritto
di pretendere verita' e giustizia per quella morte assurda'', e' stampato
sulla cartolina. Adriana Musella, presidente del Coordinamento, spiega:
''Dopo il deposito della perizia, secondo cui a sparare e' stata una
sola arma, l' opera di mobilitazione pubblica prosegue anche per sostenere
chi dovra' difendere la posizione italiana nell' inchiesta in corso.
Riponiamo fiducia e speranza nel presidente Ciampi. La voce di un
popolo unita intorno ai valori della verita' e della giustizia e'
una forza vincente. Tutelare la memoria di Nicola vuol dire tutelare
la dignita' di noi tutti''.
La
Provincia di Cosenza presenta “L’educazione alla sicurezza
stradale nelle scuole”
02/11 Giovedì 3 Novembre, alle ore 11,00, presso la Presidenza
della Provincia di Cosenza, in corso Telesio, verrà presentato
il “Progetto di Educazione alla Sicurezza Stradale”. Il
progetto, organizzato dall’Assessorato ai Trasporti della Provincia
di Cosenza, in collaborazione con lo studio di consulenza automobilistica
“Castellano” di Cosenza, è indirizzato agli alunni
della scuole elementari e medie. “Si tratta – spiega l’Assessore
ai Trasporti della Provincia, Giuseppe Gagliardi - di una sorta di
sperimentazione che interesserà dapprima undici istituti scolastici
distribuiti su tutto il territorio cosentino. L’educazione stradale
è uno strumento di fondamentale importanza anche per lo sviluppo
del comportamento individuale e di gruppo, ma, come tutte le attività
sociali, siamo convinti che sia necessario cominciare ad educare i
più giovani che saranno gli automobilisti di domani”.
Alla presentazione del progetto prenderanno parte, oltre l’Assessore
Gagliardi, il Presidente della Provincia, onorevole Mario Oliverio;
l’ingegnere Claudio Carravetta, responsabile Ufficio Trasporti
della Provincia; il dottor Riccardo Succurro, in rappresentanza dei
Dirigenti Scolastici; il comandante della Polizia Stradale di Cosenza,
Gianfranco Martorano.
Due
arresti a Corigliano
02/11 Due persone sono state arrestate dai carabinieri nel corso
di controlli compiuti nella zona di Corigliano Calabro. I due arrestati
sono accusati dei reati di violenza minaccia e resistenza a pubblico
ufficiale e danneggiamento.
Rapina
da 11mila euro all’ufficio postale di Mileto
02/11 Tre persone con il volto coperto da passamontagna hanno compiuto
una rapina nell'ufficio postale a Mileto. I tre, dopo aver minacciato
gli impiegati, si sono fatti consegnare il denaro custodito nelle
casse. Il bottino della rapina ammonterebbe ad oltre undicimila euro.
I rapinatori sono fuggiti a piedi facendo perdere le loro tracce.
L'episodio e' stato denunciato ai carabinieri che hanno avviato le
indagini.
La
Smeco potrebbe revocare i licenziamenti, tutto dipende da Provincia
e Regione
01/11 Il destino dei lavoratori della Smeco licenziati nei giorni
scorsi dipende dagli impegni che la Provincia di Cosenza e la Regione
Calabria riterranno di prendere con la societa' romana che, per conto
dell'Ato cosentina, gestisce gli impianti di depurazione delle acque
reflue. Quella assunta dalla Smeco e' stata, fanno capire i dirigenti
della societa', ''una decisione sofferta ma inevitabile''. Il licenziamento
di una diecina di lavoratori e' stato in pratica un atto dovuto in
presenza di una situazione insostenibile come quella in cui l'azienda
si e' venuta a trovare a causa dei mancati pagamenti sia da parte
dell'Ufficio per l'Emergenza Ambientale fino al maggio 2003 sia per
il periodo successivo da parte dell'Ato cosentina, a sua volta creditrice
nei confronti di molti Comuni. I dirigenti della Smeco fanno riferimento
alla situazione finanziaria della societa' che da anni sopporta, con
mezzi propri o ricorrendo al credito, il sistematico inadempimento
dell'Ato dei Committenti pubblici per far fronte comunque agli impegni
ed al pagamento degli stipendi, ma che ora non e' piu' in grado di
sostenere un onere del genere senza mettere a repentaglio la stessa
sopravvivenza della societa'. Il contratto con l'Ato di Cosenza, peraltro,
e' scaduto da dieci mesi e non e' stato ancora rinnovato, mentre il
credito della Smeco, nei confronti dell'autorita' dell'Ambito Territoriale
Ottimale e dell'Ufficio del Commissario per l'Emergenza Ambientale,
ammonta gia' ad oltre dieci milioni di euro. La insostenibilita' della
situazione e' da tempo nota anche ai sindacati che infatti hanno a
piu' riprese insistito affinche' la Provincia di Cosenza si attivasse
per effettuare i pagamenti alla Smeco al fine di scongiurare gli altrimenti
inevitabili licenziamenti; finora, pero', al di la' di assicurazioni
di massima e di promesse non si e' andati. Ora, forse, si apre uno
spiraglio per una soluzione positiva. I lavoratori della Smeco, infatti,
hanno avuto ieri un incontro col Presidente della Provincia di Cosenza
Oliverio ed hanno ottenuto che della vicenda si discuta anche con
i vertici della Regione Calabria. Per venerdi' prossimo e' stato fissato
a Catanzaro un incontro al quale, oltre ad Oliverio, ai rappresentanti
sindacali ed ai rappresentanti della Smeco, prenderanno parte anche
il Presidente della Regione, Agazio Loiero, e l'assessore regionale
all'Ambiente, Diego Tommasi. Se, attraverso una attenta analisi della
situazione ed una adeguata valutazione delle responsabilita', si riuscisse
ad arrivare a quella che appare la soluzione piu' logica e giusta,
prevedendo precisi impegni riguardo al pagamento dello scaduto ed
al puntuale mantenimento degli impegni per il futuro, la Smeco potrebbe
anche arrivare alla revoca dei licenziamenti adottati.
Omicidio
di Africo: Eseguito un fermo, ma si teme la faida
01/11
C'e' ottimismo negli ambienti investigativi e giudiziari in merito
agli sviluppi delle indagini sull'assassinio di Antonio Giorgi, il
giovane di 21 anni ucciso ieri mattina ad Africo Nuovo. Negli stessi
ambienti, pero', non si nasconde il rischio che l'assassinio di Giorgi
possa scatenare una faida all'interno della 'ndrangheta dalle conseguenze
imprevedibili. Quello di Giorgi, comunque, non sembra destinato a
diventare un omicidio insoluto come quasi tutti gli altri 25 accaduti
nell'ultimo anno nella Locride. Il fermo di Giuseppe Lucisano, di
22 anni, eseguito dai carabinieri della Compagnia di Bianco, indirizza
le indagini lungo una direzione precisa. L'ipotesi che viene seguita
dagli investigatori, infatti, e' che l'assassinio di Giorgi possa
rappresentare una reazione all'omicidio di Salvatore Favasuli, di
20 anni, ucciso il 6 gennaio scorso in contrada Palazzi di Casignana,
sempre nella Locride. L'assassinio di Favasuli potrebbe avere avuto
come movente una partita di droga non pagata. Un omicidio dopo il
quale le cosche della Locride si sarebbero accordate per bloccare
vendette e risposte incontrollate, anche per evitare che la Locride
possa essere oggetto di una vigilanza eccessiva, e quindi fastidiosa
per gli affari della cosche, da parte delle forze dell'ordine. Qualcosa,
pero', in questo senso non ha funzionato perche' qualcuno ha deciso
ugualmente di uccidere Giorgi. Una vendetta giunta a distanza di dieci
mesi dall'assassinio di Favasuli, sempre che il collegamento tra i
due omicidi risponda alla realta'. Un dato rilevante e' che Giuseppe
Lucisano sarebbe stato legato da rapporti di amicizia con Favasuli.
Il giovane fermato, tra l'altro, e' il proprietario della moto a bordo
della quale viaggiavano due delle persone che hanno eseguito l'agguato
contro Giorgi. Il mezzo aveva la targa contraffatta, ma i carabinieri,
attraverso il numero di telaio, sono riusciti ugualmente a risalire
all'identita' del proprietario. L'abbandono da parte degli assassini
sul luogo dell'omicidio della moto utilizzata per compiere l'agguato
ha rappresentato per gli assassini il classico imprevisto. Una circostanza
che e' dipesa dalla reazione di Giorgi, che ha speronato, con la sua
auto, la moto con a bordo i due assassini facendoli cadere e costringendoli
a lasciare sul posto il mezzo. E' a questo punto che sarebbero entrate
in azione altre tre persone che viaggiavano, pronte a intervenire,
a bordo di un automobile. Giorgi, che nel frattempo era sceso dalla
sua Mercedes classe A per cercare scampo a piedi, e' stato cosi' raggiunto
e ucciso con alcuni colpi di pistola. I carabinieri non escludono
che Giuseppe Lucisano possa avere partecipato all'esecuzione dell'omicidio.
Sarebbe stato lui, infatti, una delle due persone che viaggiavano
a bordo della moto. Preso lui, i carabinieri non escludono di potere
giungere presto all'identificazione dell'intero gruppo di fuoco. ''La
risposta giudiziaria all'efferato assassinio di Antonio Giorgi - ha
detto Francesco Mollace, il sostituto procuratore della Repubblica
di Reggio Calabria che sta conducendo l'inchiesta sull'omicidio -
arrivera' a breve e sara' una risposta estremamente determinata''.
Intanto la Locride, dopo l'assassinio il 16 ottobre scorso del vicepresidente
del Consiglio regionale, Francesco Fortugno, e quello di Antonio Giorgi,
ripiomba nella paura di una nuova ''guerra di mafia'', in una situazione
sempre piu' incontrollabile
Omicido
Fortugno: Si indaga tra le carte di Fortugno.
Adamo: “Lo Stato sia parte civile nei
processi per mafia”
Traffico
di rientro da Ognissanti regolare sulla A3
01/11 Primo pomeriggio della festa di Ognissanti e il traffico su
strade e autostrade comincia a intensificarsi in direzione delle grandi
citta'. Gli italiani che, in auto, si sono spostati a milioni verso
le localita' d'origine per portare un omaggio ai propri cari scomparsi,
nonche' quelli che hanno raggiunto localita' turistiche per cogliere
l'occasione di uno degli ultimi ponti dell'anno, stanno tornando verso
casa. Al nord il rientro e' in qualche modo ostacolato dalla pioggia,
ed anche i tanti cantieri di lavoro sulle autostrade stanno ostacolando
il viaggio di ritorno. Sulla A-15 Parma-La Spezia in direzione di
Parma, infatti, si registra la coda piu' lunga dovuta non al traffico
di rientro, ma proprio ai lavori in corso: 12 chilometri. Sulla A-1
tra Rioveggio e Sassomarconi, in direzione nord, le auto sono incolonnate
per 8 chilometri a causa di un incidente. Puro traffico di rientro,
invece, su tutte le direttrici che portano a Roma: vetture a passo
d'uomo sull'Autosole tra Ponzano Romano e la diramazione di Roma nord,
auto in colonna dallo svincolo di Valmontone alla barriera di Roma-sud
e code anche a quella di Roma-est. Circolazione caotica pure in direzione
delle citta' del nord: traffico molto intenso si registra infatti
intorno a Genova sulla A-12 tra Chiavari e Nervi; rallentamenti in
direzione di Firenze tra Valdichiana e Arezzo e code sulla A-1 tra
Incisa e Firenze nord verso Bologna. Traffico praticamente inesistente
invece al sud, come anche quello di ritorno dalle mete marine particolarmente
gettonate durante l'estate: tempi di percorrenza assolutamente normali
sulla A-14 Adriatica e sulla Salerno-Reggio Calabria. In serata solo
il trafficovero le grandi città ha registrato un considerevole
aumento.
Cinque
auto incendiate nel vibonese
01/11 Cinque automezzi sono stati incendiati, in tempi diversi, nel
corso della notte nel Vibonese. I roghi, sulla cui natura indagano
i carabinieri si sono verificati a Vibo, Ricadi, Tropea e Filadelfia
e hanno impegnato due squadre dei Vigili del fuoco di Vibo. In citta'
le fiamme hanno distrutto una Fiat Tempra di proprieta' di una donna,
A.C del posto. A Ricadi, localita' Santa Maria di Capo Vaticano, sono
state date alle fiamme un autoveicolo Fiat Scudo e una Fiat Panda,
il primo intestato ad una donna G.N. 32 anni del posto, titolare di
un albergo nel cui cortile le due auto si trovavano parcheggiate e
l' auto intestata al marito A.C. pure lui residente a Ricadi. A Tropea
e' stata incendiata una Golf di proprieta' di D.A. 27 anni del posto
mentre a Montesoro di Filadelfia, le fiamme si sono sviluppate a bordo
di una Mercedes. Tutti i mezzi tranne la Fiat Panda sono stati distrutti
Incendiata
uan rivendita di fiori a Corigliano
01/11 Un container in vetro resina adibito a rivendita di fiori e'
stato incendiato nella notte da sconosciuti a Corigliano Calabro.
Nella struttura e' stato cosparso un ingente quantita' di liquido
infiammabile e poi incendiata. Le fiamme, che hanno provocato ingenti
danni, sono state spente dai vigili del fuoco. L'episodio e' stato
denunciato ai carabinieri che hanno avviato le indagini
Quattro
minori denunciati per furto e ricettazione a Bisignano e Cerisano
01/11 Quattro minori sono stati denunciati a piede libero dai carabinieri,
nel Cosentino, nel corso di alcuni servizi per il controllo del territorio.
A Bisignano sono stati denunciati due minori accusati di furto aggravato
e ricettazione. La stessa accusa grava su due giovani di Cerisano,
fermati e denunciati a piede libero dai militari della locale stazione.
I due avrebbero compiuto un furto in un'abitazione e tentato di vendere
la refurtiva. Duole notare che aumentano i reati commessi da minori
Ieri sera, infatti, a Cassano Ionio, sempre i carabinieri, avevano
arrestato un quindicenne sorpreso a vendere alcune dosi di eroina.
Due
persone denunciate per hascisc a San Lorenzo del Vallo
01/11 Due persone sono state denunciate a piede libero dai Carabinieri
del Nucleo Operativo Radio Mobile di San marco Argentano. I due dopo
un controllo sono stati trovati in possesso di un pezzo di 20 grammi
di hascisc.
Un
altro incidente mortale sulla 107 vicino Arcavacata
31/10
Ancora un incidente mortale sulla 107 Paola-Crotone nel tratto tra
i due svincoli di Arcavacata. Un incidente mortale come quello che
la settimana scorsa ha stroncato la vita di un’altra persona.
Questa volta , purtroppo, è toccato ad un impiegato del genio
civile di Cosenza, Gaetano Sergi, di 57 anni, di San Fili. L’uomo
è morto sul colpo. Sergi era alla guida di una Fiat Punto che,
per cause in corso d' accertamento, si e' scontrata frontalmente con
un autocarro, il conducente del quale e' rimasto illeso. Sul luogo
dell' incidente si sono recati i vigili del fuoco che hanno dovuto
lavorare per circa venti minuti per estrarre il corpo dell’uomo
dalle lamiere accartocciate dell’auto. Sul posto è intervenuta
una pattuglia della polizia stradale e i sanitari del 118. Ai medici,
purtroppo, non è rimasto altro da fare che constatare il decesso
dell’uomo. In questo tratto sono purtroppo molto frequenti gli
incidenti, per via della serie di passaggi trasversali che costeggiano
la 107 in questo punto. Un percorso quasi cittadino che sui suoi lati
presenta diversi centri commerciali e distributori di benzina nonché
uffici. Inoltre in questo tratto sboccano diversi automezzi pesanti
provenienti dai numerosi depositi siti nella zona industriale di Cutura
e molte volte, o per distrazione o per cattiva visibilità,
l’incidente è quasi quotidiano. Il percorso andrebbe
sottoposto a norme più severe di transito con soluzioni che
possano rallentarne il traffico.
Sei
ore di audizioni per la commissione del CSM.
Rognoni: “A Reggio ci sono ombre e luci”. Tutti
i veleni della Giustizia Calabrese
La
locride peggio del Far West: Oggi ad
Africo il 26° delitto.
Omicido
Fortugno: Si indaga sulla sanità. Fortugno
stava contrastando interessi “importanti”. De Sena.
“Riflettori dello Stato sempre accesi
sulla Calabria”. Anna e Giuseppe Fortugno ai giovani:
"siamo con voi"
I
lavoratori del bacino del Pollino in stato di agitazione
31/10 I circa 400 lavoratori idraulico forestali del bacino del Pollino
hanno dichiarato lo stato d' agitazione per protestare contro il mancato
pagamento delle mensilita' di settembre, ottobre e degli arretrati
contrattuali dell' anno scorso. Una delegazione dei lavoratori, accompagnata
dal segretario comprensoriale della Flai Cgil, Vincenzo Laurito, ha
inscenato una manifestazione di protesta presso l' ufficio sub provinciale
dell' Afor di Castrovillari. Una delegazione dei lavoratori e' stata
ricevuta. Il segretario comprensoriale della Flai Cgil e la delegazione
dei lavoratori sono stati ricevuti dal geometra Giovanni Morano, capo
ufficio della struttura Afor della citta' del Pollino''. Morano, nel
prendere atto dei motivi della protesta dei lavoratori, ha dichiarato
che ''l' ufficio Afor di Castrovillari non ha alcuna responsabilita'
per il mancato pagamento non avendo ricevuto alcun accredito da parte
della Regione Calabria''. ''Come Flai Cgil - ha dichiarato il segretario
comprensoriale Vincenzo Laurito - invitiamo l' ufficio regionale dell'
Afor, che e' l' unico abilitato a erogare le spettanze ai lavoratori,
di attivarsi tempestivamente, senza ulteriori ritardi e indugi, al
pagamento delle mensilita' di settembre, ottobre e degli arretrati
contrattuali riferiti all' anno scorso. Se cio' non avverra' nei prossimi
giorni, i lavoratori daranno vita a forme di lotte piu' eclatanti''
Immobile
di Castrovillari confiscato ospiterà la Protezione Civile
31/10 L'amministrazione comunale di Castrovillari ha ottenuto dalla
Regione Calabria un finanziamento di centoventisettemila euro per
la ristrutturazione di un edificio di contrada Galluccio, confiscato
in base alla normativa antimafia concesso al Comune di Castrovillari,
che lo adoperera' per accogliere le associazione di volontariato di
protezione civile. Lo hanno reso noto con un comunicato gli assessori
Eugenio Salerno e Mario Innocenzo Rummolo i quali sottolineano la
portata della nuova acquisizione "che sicuramente sara' una ulteriore
occasione per strutturare al meglio il Centro di protezione civile
che ha sede in citta'". Intanto l'associazione onlus di protezione
civile Lipambiente, che sta presidiando giorno e notte la zona del
rione Civita di Castrovillari, in cui lunedi' pomeriggio e' crollata
un'ala del vecchio e disabitato palazzo Gesualdi, di proprieta' dell'Aterp,
sta vigilando, con un altro gruppo, la sede del centro operativo misto
di protezione civile di Cammarata dove l'Amministrazione municipale
ha trasportato le sofisticate apparecchiature multimediali inviate
dalla Regione Calabria per strutturare il presidio e necessarie per
seguire e prevenire eventuali fenomeni nonche' supportare l'azione
di coordino e di concertazione degli ipotizzabili interventi da programmare
tra organismi, istituzioni e uomini. "L'associazione , guidata
da Cosimo Covelli, e' stata l'unica - ricordano gli assessori - tra
le tre presenti sul territorio e contattate dall'amministrazione comunale,
a mettersi a disposizione, mentre si stanno per avviare a conclusione
i lavori, riguardanti la ultimazione e sistemazione della sede. Un
dato - hanno dichiarato gli amministratori - che ci inorgoglisce,
rende merito al sodalizio e ribadisce il ruolo che ha sempre voluto
svolgere questa "onlus" nei confronti della citta', a tutela
del territorio, dell'ambiente e delle popolazioni". Lipambiente
ha circa duecento soci, di cui sessanta operativi, pronti ad intervenire
in caso di emergenza e formata da volontari e da un gruppo cinofilo
da soccorso, con cani addestrati per la ricerca di persone in superficie
e sotto le macerie.
Il
cadavere di un agente di Ps in pensione ritrovato lungo la linea ferroviaria
tra Amantea e Longobardi
31/10 Il cadavere di un agente della Polizia di Stato in pensione,
Michelangelo Macri', di 89 anni. e' stato trovato nei pressi dei binari
della linea tirrenica tra le stazioni di Amantea e Longobardi, lungo
la tratta del tirreno cosentino. A causa del ritrovamento il traffico
ferroviario e' stato interrotto per alcune ore. Sul luogo dell’incidente
sono stati svolti degli accertamenti degli agenti della polizia ferroviaria
che hanno cercato di individuare le cause della morte. L'uomo, secondo
quanto si e' appreso, potrebbe essere caduto da un treno in transito
sulla linea. Su una mano del pensionato, infatti, gli agenti della
polizia ferroviaria hanno trovato tracce di grasso. Inoltre Macri',
che viveva a Roma, era in possesso di un biglietto ferroviario per
Gioiosa Jonica, nel Reggino
Due
discariche abusive sequestrate a Cassano
31/10 La Guardia di finanza ha sequestrato a Cassano allo Ionio due
aree sulle quali erano state realizzate altrettante discariche abusive.
Le due aree in cui erano state realizzate le discariche, per un' estensione
di circa duemila metri quadri, sono ubicate nei pressi del torrente
Raganello. Nelle discariche erano stati abbandonati rifiuti di ogni
genere, tra cui eternit e materiale ferroso (lavanderie, frigoriferi,
carcasse di auto) e plastico. Un' informativa di reato in relazione
alla scoperta delle due discariche e' stata presentata alla Procura
della Repubblica di Castrovillari.
Racket
delle estorsioni: Due capannoni incendiati e distrutti a Pianopoli
31/10 Persone non identificate stasera a Pianopoli, il contrada Malaspina,
hanno compiuto un attentato incendiario contro due capannoni di proprieta'
di un imprenditore del settore del legno. I due capannoni, che sono
andati distrutti, erano adibiti uno a segheria e l' altro a laboratorio.
I vigili del fuoco sono ancora impegnati nell' opera di spegnimento
delle fiamme. I danni ammontano ad alcune centinaia di migliaia di
euro. Per le indagini sul posto si sono recati gli agenti del commissariato
di Lamezia Terme della polizia di Stato. L' ipotesi considerata piu'
attendibile e' che l' incendio sia opera del racket delle estorsioni,
particolarmente attivo a Lamezia Terme e in tutto il lametino.
Pacco
bomba lasciato davanti un negozio di lamezia
31/10 Intorno alle 8.30 di questa mattina un involucro sospetto ha
attirato l' attenzione di un passante che ha avvisato i carabinieri.
Era posizionato davanti alla saracinesca di un negozio di articoli
sportivi di Viale Stazione a Nicastro. Sul posto sono intervenuti
sia i carabinieri che i vigili urbani che hanno immediatamente allertato
gli artificieri di Cosenza. Una volta arrivati gli artificieri hanno
aperto il pacchetto che era completamente nastrato. All' interno c'
era un contenitore di vetro con dentro benzina e proiettili. Sull'
episodio hanno avviato indagini i carabinieri della Compagnia di Lamezia.
Atti
vandalici al teatro Grandinetti di Lamezia: presi gli autori, sono
sei minorenni.
31/10 Sei giovani, tutti minorenni, sono stati denunciati in stato
di liberta' dalla Polizia di Stato, con l' accusa di essere i responsabili
degli atti vandalici compiuti nella notte tra sabato e domenica scorsi
a Lamezia Terme all' interno del Teatro Grandinetti. I vandali, tra
l' altro, avevano danneggiato alcune poltrone, riversandovi il contenuto
di un estintore, distrutto alcune sedie e strappato un tendone. All'
identificazione dei sei minori, il personale del Commissariato di
Lamezia e' giunto dopo avere trovato all' interno del teatro un portafogli
appartenente ad uno dei giovani responsabili degli atti vandalici.
Dopo che la Polizia l' ha individuato e bloccato, il ragazzo ha ammesso
le proprie responsabilita' rivelando anche l' identita' dei suoi complici.
Il questore di Catanzaro, Romolo Panico, che ha diretto l' attivita'
d' indagine che ha portato all' identificazione dei sei minori, ha
rilevato come i ''danneggiamenti nel Teatro Grandinetti siano stati
soltanto il frutto di una bravata. Nessun movente politico, dunque,
alla base del gesto. Troppe volte, quando si verificano danneggiamenti
ed intimidazioni a Lamezia Terme, si crea un allarme ingiustificato
in relazione a possibili moventi politici che, almeno in alcuni casi,
invece, non hanno ragione di esistere''.
Un
rumeno tenta il suicidio gettandosi dal Municipio di Acri. Gravi le
sue condizoni
31/10
Un cittadino straniero di nazionalita' rumena, Cristian Irasoc, di
35 anni ha tentato il suicidio lanciandosi dalla terrazza del municipio
ad Acri. L'uomo e' stato soccorso ed accompagnato nell'ospedale di
Cosenza dove e' stato ricoverato. L’uomo, che versa in gravi
condizioni ha subito la frattura della base cranica. Disperate le
sue condizioni di salute. Il paese dei Acri è letteralmente
sconvolto dall’accaduto e il Sindaco, rimasto scosso dall’insano
gesto, ha chisto ai carabinieri che stanno conducendo le indagini
di chiarire quanto prima i motivi dell’insano gesto. I militari,
infatti, sono intervenuti per ricostruire la dinamica ed il movente
del tentato suicidio. A terra sono rimasti, sotto il muraglione del
municipio, da dove si è lanciato, macchie di sangue coperte
dalle foglie e le scarpe del rumeno. L’uomo faceva l’operai.
Si ignorano le cause del gesto.
Otto
cacciatori di cinghiale nel Parco della Sila denunciati per bracconaggio
31/10 Otto cacciatori impegnati in una battuta di caccia al cinghiale
all' interno del Parco nazionale della Sila sono stati denunciati
dagli agenti del Comando provinciale del Corpo forestale dello Stato
di Cosenza per il reato di introduzione di armi e attivita' venatoria
illegale all' interno di una area protetta. Sequestrati anche sette
fucili da caccia calibro 12, una carabina e 160 cartucce di vario
tipo. L' operazione e' stata fatta nell' ambito di una serie di controlli
mirati alla prevenzione ed alla repressione del fenomeno del bracconaggio.
Gli agenti, dopo avere circoscritto il territorio di San Giovanni
in Fiore, sono entrati in azione bloccando la squadra di cacciatori,
in gran parte provenienti da Luzzi.
Incidente
sulla 107 vicino San Giovanni: due feriti
31/10 Ci sono stati rallentamenti alla circolazione stradale, segnalati
dalla polizia, sulla strada statale 107, nei pressi di San Giovanni
in Fiore. La causa: un incidente stradale nel quale sono rimaste ferite
due persone. Nello scontro sono rimasti coinvolti tre camion ed un
fuoristrada. Sul luogo oltre alla Polstrada sono intervenuti gli agenti
dei i vigili del fuoco che hanno liberato l’importante arteria
di scorrimento.
A
Cassano, spacciava eroina a soli 15 anni: fermato.
31/10 Oggi pomeriggio i carabinieri della Tenenza di Cassano Ionio
hanno arrestato in flagranza di reato per detenzione di sostanze stupefacenti
ai fini dello spaccio N. C. di appena 15 anni, residente a Cassano.
Un fatto davvero gravissimo. Il minorenne alla vista dei militari
ha subito cercato di disfarsi di un involucro, che e' stato successivamente
recuperato dai carabinieri. Il pacchetto conteneva 9 grammi di eroina.
La droga e' stata sequestrata, mentre il quindicenne e' stato trasferito
al Centro di prima accoglienza di Catanzaro, a disposizione dell'autorita'
giudiziaria.
Brevi
di Cronaca da Tortora, Paola e San Giorgio Albanese
31/10 I carabinieri del nucleo operativo di Tortora, in provincia
di Cosenza, hanno arrestato un clandestino, cittadino algerino, perche'
illegalmente presente nel territorio italiano. Inoltre l'extracomunitario
e' stato denunciato a piede libero per ricettazione e violazione norme
sul diritto d'autore essendo stato trovato in possesso di 167 Dvd
e 96 Cd privi del contrassegno Siae. A Paola una persona, che non
e' stata identificata, ha sparato sette colpi d'arma da fuoco contro
un giovane di 23 anni, Sante Mantuano, conosciuto dalle forze dell’ordine,
il quale, pero', non e' stato ferito. L'episodio e' accaduto nel corso
di un litigio avvenuto tra i due alla periferia della cittadina tirrenica
cosentina. Il giovane quando si e' accorto che il rivale era armato
e' riuscito a nascondersi evitando i colpi di pistola. Sul luogo del
litigio sono intervenuti i carabinieri che hanno avviato le indagini.
A San Giorgio Albanese un incendio si e' sviluppato nell'abitazione
di un pensionato di 72 anni. Le fiamme sono state provocate dal malfunzionamento
di una stufa a gas. L'incendio e' stato spento dai vigili del fuoco
e dai carabinieri
Leggera
scossa di terremoto vicino Gioia
30/10 Una scossa di terremoto di magnitudo 3,8 e' stata registrata
poco dopo le 20 in Calabria. La scossa, con epicentro Gioia Tauro,
e' stata nettamente avvertita dalla popolazione che e' scesa nelle
strade. La scossa, oltre che a Gioia Tauro, e' stata avvertita anche
nelle zone di Rosarno, Rizziconi e Palmi. Alcune telefonate sono giunte
alla centrale operativa dei vigili del fuoco, ma solo per chiedere
informazioni e non per segnalare problemi. Al momento, secondo quanto
si e' appreso dalle forze dell'ordine, dopo i primi controlli non
risulta che vi siano stati danni a persone o cose. Il Dipartimento
della protezione civile ha reso noto che secondo i rilievi dell'Istituto
nazionale di geofisica e vulcanologia, la scossa e' stata registrata
alle 20.09 a una profondita' di 25 km. L'epicentro e' stato localizzato
tra i comuni di Rosarno, San Ferdinando, Nicotera, Joppolo e Gioia
Tauro. La sala operativa sta seguendo l'evolversi della situazione.
Bomba
a mano della seconda guerra ritrovata vicino lo stadio di Acri. Partita
sospesa.
30/10 Una bomba a mano di tipo ''ananas'', residuato bellico, e'
stata trovata nelle vicinanze degli spogliatoi del campo sportivo
di Acri, dove era in programma la partita di seconda categoria Sandemetrese¿Albidona.
I carabinieri di Acri, subito avvertiti, hanno chiesto l' intervento
degli artificieri e per motivi precauzionali hanno disposto la sospensione
della partita. Nella zona in cui e' stata trovata la bomba, secondo
quanto si e' appreso, nella seconda guerra mondiale si svolgevano
esercitazioni militari. - L'ordigno, hanno accertato successivamente
gli artificieri dei carabinieri giunti da Cosenza, era senza detonatore
e spoletta e quindi innocua. La bomba e' stata poi rimossa. Per ragioni
di sicurezza la partita e' stata comunque rinviata.
Tredici
cassonetti incendiati da vandali a San Nicola Arcella
30/10 Tredici cassonetti per la raccolta dei rifiuti solidi urbani
sono stati incendiati la notte scorsa a San Nicola Arcella. A denunciare
l' episodio ai carabinieri e' stato l' amministratore unico della
ditta per lo smaltimento di rifiuti ''Alto Tirreno casentino''. I
militari hanno avviato indagini.
Omicido
Fortugno: Arriva la delegazione del CSM in missione
per verificare eventuali problemi e per rafforzare
il contrasto alla ndrangheta.
Si
segue la pista passionale per l’omicidio dell'operaio di Locri
29/10 E’ stata effettuata nel pomeriggio, nell'obitorio dell'ospedale
di Locri, l'autopsia sul cadavere di Raffaele Marturano, l'autista
cinquantenne, incensurato, ucciso ieri mattina intorno alle 6,30,
in contrada Merici di Gerace. Sposato e padre di due figli, l'uomo,
che lavorava alle dipendenze di un'impresa edile di Locri, stava uscendo
da casa per recarsi al lavoro come abitualmente faceva ogni giorno.
Dopo aver percorso a piedi solo una decina di metri, ha incontrato
sui suoi passi il killer col quale ha avuto un breve ma intenso litigio
a conclusione del quale e' stato affrontato dal sicario che ha esploso
quattro colpi di pistola cal. 7,65, tutti andati a segno, al torace.
L'autista non ha avuto scampo ed e' caduto a terra privo di vita,
il sicario sarebbe poi fuggito a piedi. Dopo una serie di accertamenti
e d'interrogatori gli inquirenti ieri sera hanno sottoposto a fermo
una persona sulla quale graverebbero concreti indizi. Ora si attende
la decisione del giudice per le indagini preliminari che dovra' decidere
se convalidare o meno il fermo. Tra le tante piste seguite dai carabinieri
della compagnia di Locri e della stazione di Gerace vi e' una che
sarebbe quella privilegiata: una relazione extraconiugale che la moglie
della vittima avrebbe intrattenuto con un uomo.
Centenaria
a San Cosmo Albanese
29/10 Blandina Chiaffitelli ha festeggiato a San Cosmo Albanese i
cento anni di vita, circondata dai tre figli e dai cinque nipoti.
Nata a San Demetrio Corone, a 28 anni Blandina Chiaffitelli si sposo'
con Michele Caracciolo trasferendosi a San Cosmo Albanese, paese del
marito. Ai festeggiamenti organizzati in onore della centenaria hanno
partecipato il sindaco di San Cosmo. Antonio Mondera, che le ha consegnato
una pergamena; la dirigente dell' Istituto comprensivo di San Giorgio
Albanese, Rosa Pellegrino, e un gruppo di alunni delle scuole elementari.
Una messa di ringraziamento e' stata celebrata dal parroco del paese,
don Pietro Minisci, assistito dal figlio della festeggiata, Giuseppe
Damiano, diacono in Germania.
Guardia
giurata mette in fuga due rapinatori ad un negozio dell’ipermercato
di Zumpano
29/10 L' intervento di una guardia giurata ha fatto fallire a Cosenza
un tentativo di rapina ai danni di un negozio di sport all' interno
di un centro commerciale. A tentare la rapina erano state due persone
mascherate con passamontagna ed una delle quali armate di pistola.
La guardia giurata e' entrata, pistola alla mano, nel negozio ed ha
costretto alla fuga i due rapinatori. Sull' episodio hanno avviato
indagini i carabinieri.
Recuperato
il relitto dell’aereo precipitato a Corigliano
29/10 E' stato recuperato il relitto dell' aereo ultraleggero da
turismo costretto ad ammarare, nel tardo pomeriggio del 13 ottobre
scorso, nel mare Ionio, al largo di Corigliano Calabro. L' operazione
di recupero e' stata effettuata con il sistema dell' imbracatura del
velivolo, che era adagiato a circa nove metri di profondita', ad un
pallone galleggiante che, una volta riempito d' aria compressa, l'
ha fatto risalire a galla. L' operazione si e' svolta sotto il controllo
della Guardia costiera di Corigliano, che, per rendere piu' sicure
le operazioni di recupero, ha interdetto la navigazione in uscita
ed in entrata nel porto. L' aereo, secondo quanto ha riferito la Guardia
Costiera, non avrebbe subito danni eccessivi. Le due persone che nel
momento dell' ammaraggio erano a bordo del velivolo erano state salvate
dall' equipaggio di una motovedetta della Guardia costiera.
Brevi
di Cronaca da Scalea, Cassano, Rossano e Rende
29/10 A Scalea i carabinieri della Compagnia hanno
arrestato un immigrato ucraino, con precedenti penali, per inosservanza
del decreto di espulsione. Un altro arresto e' stato fatto dai militari
a Cosenza, in esecuzione di un' ordinanza di custodia cautelare, nei
confronti di un minore, con precedenti penali, con l' accusa di rapina
aggravata in concorso. A Cassano allo Ionio e' stato
arrestato un uomo con precedenti penali in esecuzione di un ordine
di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Castrovillari
dovendo scontare un pena residua di due anni ed un mese di reclusione
per spaccio di sostanze di stupefacenti. A Rende
le manette sono scattate ai polsi di un giovane nei confronti del
quale pendeva un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della
Repubblica di Cosenza. L' arrestato deve scontare una condanna a due
anni e quattro mesi per spaccio di sostanze stupefacenti. Infine a
Rossano e' stato arrestato un giovane accusato di
avere commesso un furto in un esercizio commerciale.
Superprefetto
De Sena: “La Calabria merita più
attenzione”
Omicido
Fortugno: Scendono in campo gli 007 dei servizi.
La sanità pista privilegiata.
L'omicidio è avvenuto con l'avallo delle cosche locali
Un
operaio ucciso a colpi di pistola nella Locride. Fermato il presunto
responsabile
28/10-(Giampaolo
Cataldo)-Nella terra di nessuno dove lo Stato non esiste e solo in
quest’ ultimo periodo fa la sua entrata in scena, i colpi di
pistola continuano a mietere vittime. Anche se la Locride è
sotto militarizzazione, stamane, a morire è stato un uomo di
50 anni, Raffaele Marturano,
con quattro colpi di pistola calibro 7.65. Il luogo dove si è
consumato il delitto è Gerace, paesino che dista pochi chilometri(3)
da Locri. Secondo la prima ricostruzione fatta dai carabinieri l'
omicidio sarebbe stato compiuto al termine di una lite. Marturano,
incensurato, faceva l' operaio in una ditta di movimento terra. Il
movente sarebbe prettamente di natura passionale. E’ questa
l' indicazione che emerge dalle prime indagini compiute dai carabinieri.
L' uomo, e' stato rilevato da ambienti investigativi, non solo era
incensurato, ma era totalmente sconosciuto alle forze dell' ordine
e non risultava avere alcun legame con ambienti criminali. Marturano,
era sposato e padre di due figli. I familiari hanno raccontato ai
militari di avere sentito un breve, ma violento litigio e poi gli
spari. Secondo quanto si e' appreso, pur non essendo ancora stato
identificato l' autore, le indagini dei carabinieri avrebbero intrapreso
una strada ben definita. Nel tardo pomeriggio i carabinieri della
Compagnia di Locri hanno fermato a Gerace una persona ritenuta responsabile
dell'omicidio di Raffaele Maturano. Nessuna indiscrezione e' trapelata
sull'identita' dell'uomo in attesa che il gip decida sulla convalida
del fermo. Di lui si e' saputo soltanto che e' un bracciante agricolo.
Altro
colpo contro la ndrangheta: arrestato in Olanda Sebastiano Strangio,
latitante da10 anni
28/10-(G.Cataldo)-La
‘ndrangheta della Locride “perde” un’ altro
pezzo da novanta. La Polizia ha arrestato ad Amsterdam Sebastiano
Strangio, esponente dell’ omonima cosca, latitante da 10 anni.
Un'operazione da manuale quella che ha portato ieri in carcere (anche
se per il momento e' rimasto nelle celle olandesi) il boss di San
Luca, che proprio domani compie 35 anni, una ventina dei quali trascorsi
ai margini della legalita'. I primi reati li commette ancora minorenne.
Poi una lunga sfilza di accuse di associazioni a delinquere, quasi
tutte finalizzate allo spaccio di droga. Era latitante dal 1999. E'
considerato una figura di primissimo piano del mercato internazionale
della cocaina, responsabile di importanti canali di approvvigionamento
della droga proveniente dal Sud America e destinata all'Europa.
Sebastiano Strangio, insieme al fratello Francesco, ancora latitante,
in Olanda, avrebbe gestito una centrale di smistamento di cocaina
in Olanda. La circostanza e' emersa nel marzo dello scorso anno al
termine di un' indagine del Goa della Guardia di finanza di Catanzaro
che disarticolo' un traffico di droga gestito dalle cosche Pesce e
Bellocco di Rosarno. Con i proventi del traffico, le 'ndrine erano
riuscite a mettere le mani, acquistandolo, su un intero quartiere
di Bruxelles, in Belgio. Dall' indagine, diretta dal magistrato della
Procura di Reggio Calabria, Francesco Mollace, emerse che Sebastiano
Strangio ed il fratello Francesco, non solo avrebbero gestito la centrale
di smistamento, ma grazie ai loro rapporti con i capi dei cartelli
colombiani, erano capaci di fare arrivare enormi quantitativi di cocaina
che venivano poi smistati in Calabria soprattutto a bordo di camion
condotti da persone legate da rapporti di parentela ai capi calabresi
dell' organizzazione o, comunque, con stretti vincoli di amicizia.
Sebastiano Strangio era ricercato in base a due ordinanze di custodia
cautelare in carcere emesse, rispettivamente, dal Gip di Reggio Calabria
e da quello di Milano. La prima risale al 1999 e la seconda al 2000.
In entrambe si contesta a Strangio il reato di associazione mafiosa
finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti. L' uomo era ricercato
anche per un ordine di carcerazione emesso dalla Procura generale
di Reggio Calabria per una condanna definitiva per reati in materia
di stupefacenti. L’ operazione è scattata mentre Sebastiano
Strangio era seduto in un bar lungo i canali di Amsterdam in compagnia
del fratello minore Antonio, alla ragazza ed un quarto uomo.
La Polizia ha arrestato anche il fratello Antonio, 44 anni, grazie
alle ricerche dell' Ufficio Centrale per le Investigazioni Criminali
(Dienst centrale recherche) che hanno consentito di dimostrare la
falsita' dei documenti usati dal latitante e dal fratello. Determinante
per l'identificazione dei due, come spiega il Dipartimento di pubblica
sicurezza, e' stato il contributo del Servizio Polizia Scientifica
della Direzione Centrale Anticrimine della Dac, che ha fornito in
tempo reale i riscontri antropometrici e foto-dattiloscopici.
Gli attimi del suo arresto sono stati illustrati a Milano dal dirigente
della squadra Mobile, Vittorio Rizzi, e dalla dirigente della sezione
criminalita' organizzata, Maria Jose' Falcicchia. E' stata lei a imbarcarsi
ieri per l'Olanda insieme a due colleghi, uno dei quali e' il cosiddetto
comandante Ombra. Da mesi pedinavano i familiari di Strangio, che
ha parenti sparsi tra la Calabria e la Lombardia. In particolare tenevano
d'occhio il fratello Antonio. ''Quando ieri dopo tanti giri, come
se volesse essere sicuro che nessuno lo seguiva, ha raggiunto l'aeroporto
di Linate non abbiamo avuto dubbi - ha raccontato Maria Jose' Falcicchia
- Stava per accadere qualcosa''. Cosi' dietro di lui che si imbarcava
con un falso nome, sullo stesso volo si sono seduti i poliziotti.
I giri per togliersi di torno eventuali pedinatori sono continuati
anche in Olanda, dove e' entrato in scena anche lo 'Swat' Team, un
gruppo specializzato della Polizia di Amsterdam, utilizzato per le
catture dei ricercati di maggiore pericolosita' e per le operazioni
ad alto rischio. ''Era Sebastiano - ha detto Falcicchia - lo abbiamo
riconosciuto subito''. Insieme alla polizia olandese hanno seguito
il gruppetto fino al bar sui canali. Li' e' scattato l'arresto. ''Un'operazione
fulminea - ha aggiunto il dirigente - Quasi nessuno degli altri clienti
o passanti si e' accorto di nulla''. Con i due fratelli Strangio e
la donna (risultata poi essere la compagna romena di Sebastiano) c'era
anche un terzo uomo, italiano, di cui la polizia non ha voluto pero'
rivelare nulla. Ora Strangio e' in attesa dell'estradizione. ''Non
sono quello che cercate, state sbagliando persona'' ha ripetuto per
tutta la notte. Ma le prove sulla sua identita' portate da Milano
non hanno lasciato dubbi neppure alla polizia olandese. Nella sua
casa di Amsterdam comunque sono stati trovati elementi che fanno pensare
che la sua attivita' di trafficante in questi anni sia andata avanti.
Con questa operazione si taglia, o meglio si cerca di “otturare”
la vena che porta finanziamenti alle cosche della Locride.
Delegazione
cinese e canadese in visita alla Provincia di Cosenza
28/10
Creare una serie di interscambi ed un raccordo concreto con la Cina,
sviluppare le relazioni internazionali fra i due Paesi e potenziarne
i rapporti al fine di disegnare, con una comune progettualità,
una strategia sui diversi versanti turistico, culturale e commerciale,
di interesse e di reciproca opportunità per la Calabria e per
gli imprenditori cinesi. Sono alcuni degli elementi emersi dall’incontro,
tenutosi questa mattina, presso la sede della Provincia di Cosenza,
in Corso Telesio, fra il Vice Presidente Salvatore Perugini, l’Assessore
alle Attività Economiche e Produttive Mimmo Bevacqua, il Capo
della Segreteria della Presidenza Franco Iacucci e la delegazione
cinese e canadese, costituita da Mr. Lai, Mr. e Mrs.Wong, Mrs. Murphy,
imprenditori, il Presidente della CIBPA (Canadian italian business
& professional association) William Rigutto, la Dott.ssa Maria
De Rose ed il Prof. Giuseppe Nicoletti, Presidente dell’Universitas
Casalium Spa. Il Vice Presidente della Provincia Salvatore Perugini
ha porto il saluto agli ospiti, a nome del Presidente Mario Oliverio
in Svizzera per incontrare una comunità di italiani a Lugano,
ed ha esplicitato il grande interesse che la Provincia ripone in tutti
i progetti destinati a valorizzare le grandi potenzialità del
territorio cosentino, che sono molteplici e meritano di trovare serie
prospettive di sviluppo per il decollo socio-economico generale. “Abbiamo
una grande attenzione per quanto si possa stimolare -ha detto Salvatore
Perugini- attraverso i rapporti internazionali in termini di sviluppo,
perciò intensificheremo e valuteremo ogni tipo di opportunità
che possa veicolare flussi turistici ed attività commerciali
nell’intera area del Mediterraneo”.
Gli imprenditori cinesi, che già hanno operato interessanti
scambi con la Francia, creando un flusso di circa 800 mila turisti
dalla Cina verso il Paese d’oltralpe, operano nel settore immobiliare,
dell’energia e della biochimica, e sono consiglieri o soci di
maggioranza in società quotate in borsa. La loro intenzione
di creare un raccordo con questa parte d’Italia, nata attraverso
la collaborazione con la CIBPA di Montreal, e, quindi, con un’associazione
italo-canadese che vuole promuovere investimenti ed iniziative sul
nostro territorio, trova nei facoltosi imprenditori cinesi molti punti
a favore poiché, nel corso della visita in Calabra, in questi
giorni, hanno avuto modo di conoscere e di apprezzare bellezze naturali,
prodotti tipici e manufatti pregevoli del nostro artigianato che sarebbero
ben felici di portare nel loro Paese. Ma, cosa più importante,
intendono creare un discorso anche a livello di massicci investimenti
immobiliari sul territorio, come, ad esempio, con l’Universitas
Casalium, con il quale si sono già avviati presupposti di collaborazione.
L’Assessore Mimmo Bevacqua ha salutato con soddisfazione l’incontro
di questa mattina perché instaurando rapporti di maggiore conoscenza
con la Cina, si possono aprire nuove nicchie di mercato e scenari
inediti per diventare competitivi a livello di mercati internazionali.
“L’artigianato, con oltre 15 mila imprese nella nostra
provincia, ma anche altri settori di attività, possono costituire
-ha detto l’Assessore Provinciale alle Attività Economiche
e Produttive- un reale traino per l’economia del territorio,
se supportate, valorizzate e messe in condizioni di commercializzare
nel mondo le loro esclusive e pregevoli produzioni”.
Un
impiegato sventa una rapina all’ufficio postale di Nicotera
28-(G.C.)- La prontezza di spirito di un impiegato, che non ha aperto
la porta che consentiva l' accesso alla parte dell' ufficio riservata
al personale, ha fatto fallire una rapina nell' ufficio postale di
Nicotera. A compiere il tentativo di rapina sono state due persone,
con volto coperto da passamontagna. Uno aveva una pistola, mentre
l' altro impugnava un' ascia. Dopo avere tentato inutilmente di convincere
l' impiegato ad aprire la porta, uno dei due banditi ha inferto alcuni
colpi d' ascia contro la grata sovrastante il vetro divisorio blindato.
Tentativo anche questo andato a vuoto. Ai due rapinatori, non e' rimasto
altro che darsi alla fuga. Poco distante dal luogo della rapina e'
stata trovata l' ascia che era impugnata da uno dei due banditi. I
carabinieri, avvertiti dal personale dell' ufficio, hanno istituito
alcuni posti di blocco nel tentativo, rivelatosi inutile, d' intercettare
la fuga dei banditi.
Brevi
di Cronaca da Rende, San Marco, Rossano, Scalea, Corigliano
28/10 Personale della Compagnia di Rende ha tratto in arresto due
rumeni clandestini, per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina.
- I carabinieri hanno arrestato a San Marco Argentano
un pensionato, S.G., di 62 anni, con l' accusa di tentata violenza
sessuale. L' arresto e' stato fatto in esecuzione di un' ordinanza
di custodia cautelare agli arresti domiciliari emessa dal gip del
Tribunale di Cosenza su richiesta della Procura della Repubblica.
L' uomo, secondo l' accusa, avrebbe tentato in piu' occasioni di abusare
di una donna di 49 anni, sottoponendola anche a percosse. - Tre immigrati
polacchi sono stati arrestati a Rossano da Polizia
e carabinieri per tentato omicidio in concorso, violenza e resistenza
a pubblico ufficiale, detenzione e porto abusivo di arma bianca, percosse
e minacce. Uno di loro, in particolare, sarebbe responsabile del ferimento
di un agente di polizia. Secondo quanto reso noto dalle forze dell'ordine,
i tre, Bogdan Tomczyk di 42 anni, Arkadius Sylwester Szewczyk di 22
e Mariusz Andrzej Schodowsky di 24, si sono scagliati contro l'equipaggio
di una volante intervenuta su richiesta di una loro connazionale da
loro percossa e minacciata di morte. Arkadius Szewczyk avrebbe impugnato
un coltello con il quale avrebbe ferito il poliziotto al braccio destro,
procurandogli ferite guaribili in 10 giorni. A sostegno dei poliziotti
sono poi giunte due pattuglie dei Carabinieri. Dopo un breve inseguimento,
i tre polacchi, tutti incensurati, sono stati bloccati e rinchiusi
in carcere. - A Scalea arrestata una persona per
detenzione ai fini di spaccio di 6 compresse di Subutex. - Un arresto
a Rossano per rapina ai danni di un familiare. - Incendio doloso a
Corigliano ai danni di due autocarri di proprieta'
di un imprenditore edile. – I carabinieri hanno arrestato a
Corigliano, Domenico Campanella, di 58 anni, del
luogo, con precedenti, con l' accusa di favoreggiamento dell' immigrazione
clandestina. Campanella, che e' stato posto ai domiciliari, e' accusato
di avere subaffittato da alcuni mesi, un appartamento a 10 clandestini,
nove rumeni e un albanese, tutti sprovvisti di permesso di soggiorno.
Per gli immigrati e' scattata la procedura di espulsione- Un uomo
di Corigliano, Vincenzo Curato, di 30 anni, e' stato
arrestato dai carabinieri in esecuzione di un ordine di carcerazione
emesso dalla Procura della Repubblica di Catanzaro. L' uomo, che era
ai domiciliari, deve scontare un residuo di pena di 8 mesi, per una
tentata estorsione commessa a Corigliano nel 1997. Curato e' stato
portato nel carcere di Rossano
Linea
dura dello Stato che dice no all’esercito
e manda a Reggio il vicecapo della polizia De
Sena, nominato prefetto con poteri speciali. Loiero "Scelta
di qualità, peccato per l'esercito"
Omicido
Fortugno: Le indagini, mentre si attendono le
perizie balistiche, puntano sulla sanità.
La DDA apre un'inchiesta sulla fuga di notizie.
Nuove adesioni alla marcia del 4.
Dopo
le dimissioni di Masella la Procura apre un
inchiesta sulle assunzioni in Regione. Tripodi: "Rendere
noti gli incarichi". Masella: "sono
stato un ingenuo"
Inaugurati
i lavori della trasversale delle Serre. Santelli: “Attenzione
del Governo”. Soriero "Il
Governo taglia nastri e fondi"
Operazione
Caterpillar a Vibo: Quattro imprenditori fermati. Imponevano l’uso
dei loro mezzi
27/10-(G.Cataldo)- Imponevano con gravi minacce e danneggiamenti,
ad un'impresa del Reggino, l'utilizzo dei propri mezzi per l'esecuzione
di lavori edili. Per questo motivo quattro imprenditori, alcuni dei
quali pregiudicati, sono stati fermati dai carabinieri del Comando
provinciale di Vibo Valentia con l'accusa di estorsione aggravata,
danneggiamento e furto. Secondo quanto hanno accertato i militari,
una impresa aggiudicataria di lavori di urbanizzazione primaria nell'
area di Vibo Valentia era costretta ad utilizzare, per l'esecuzione
dei lavori di movimento terra, i mezzi dei quattro imprenditori, sottostando
a varie sopraffazioni, come anche la richiesta di una tangente del
tre per cento sull' intero importo dell'opera ammontante a oltre tre
milioni di euro. I carabinieri nel corso dell'operazione hanno sequestrato
escavatori, camion e ruspe per un valore complessivo di circa due
milioni di euro, impiegati per conseguire i profitti illeciti. Ammonta
a 13 milioni di euro, il valore dei mezzi meccanici sequestrati nell'
ambito dell' operazione condotta dalla Benemerita denominata Caterpillar.
Gli imprenditori fermati sono Salvatore Giofre', di 37 anni; Nicola
Preiti (37); Piero Castagna (27) e Domenico Colacchio (31). Fra l'
altro l' impresa appaltatrice ha subito una serie di intimidazioni
e danneggiamenti. ''L' operazione 'Caterpillar' portata a compimento
dai Carabinieri di Vibo Valentia nella notte scorsa, e per la quale
esprimo vivo compiacimento, e' la dimostrazione di quanto, in maniera
piu' ampia, accade in tutta la Calabria''. E' quanto sostiene in una
nota la vice presidente della commissione parlamentare antimafia,
Angela Napoli. ''Il piccolo spaccato - ha aggiunto - evidenzia come
la criminalita' organizzata calabrese, divenuta proprietaria di alcune
imprese, riesce a dominare sul mondo dell' imprenditoria sana. Sono
sicura di poter affermare che quanto evidenziato dall'operazione 'Caterpillar'
non avviene solo nella citta' di Vibo, ma e' purtroppo estensibile
all'intero territorio provinciale ed Regione tutta. Ecco perche' gli
imprenditori onesti piuttosto che cedere alle varie forme di ricatto
dovrebbero trovare il coraggio della tempestiva denunzia''. ''Occorrerebbe,
altresi', avviare - ha concluso Napoli - tutte le forme di associazionismo
possibili, in modo da far comprendere che la sola unita' potra' sconfiggere
la piaga del racket e quella della conseguente usura''.
Bloccato
un traffico di opere d’arte. Operazione dei CC in Calabria e
Lazio. Recuperati reperti. Avvisi di garanzia per collezionisti
27/10-(Martina Gatto)- Si e' conclusa stamane la seconda fase dell'operazione
denominata ''Krimisa'', contro il traffico di opere d'arte e di reperti
archeologici. Le indagini condotte dai carabinieri del nucleo Tutela
Patrimonio Culturale di Cosenza e coordinate dal procuratore della
Repubblica di Rossano, Dario Granieri, hanno consentito di recuperare
reperti di interesse archeologico e diversi dipinti olio su tela,
attribuiti ad autori contemporanei e risultati falsi nella firma e
nell'esecuzione. Gli inquirenti hanno effettuato a Roma e nel Viterbese
8 perquisizioni domiciliari e hanno notificato altrettanti avvisi
di garanzia ad importanti collezionisti locali. L'indagine fa seguito
all'operazione del 28 luglio scorso che ha portato, sempre su disposizione
della procura di Rossano, al sequestro di numerosi reperti di interesse
archeologico, all' esecuzione di 49 perquisizioni, di 12 misure coercitive
di cui 11 dell'obbligo di residenza e una della misura degli arresti
domiciliari. ''Dal 2001 ad oggi sono stati abbattuti del quasi 100%
i furti di opere d' arte in Calabria. A fronte dei 121 di quattro
anni fa, nel 2005 si sono registrati solo quattro episodi''. E' quanto
riferisce il comandante del nucleo tutela patrimonio culturale di
Cosenza, capitano Raffaele Giovanni, nel corso della conferenza stampa
durante la quale sono stati illustrati i particolari dell'operazione
'Krimisa 2'. Nell'ambito dell'operazione sono stati notificati otto
avvisi di garanzia ad altrettante persone nel viterbese, recuperati
quattro mosaici perfettamente conservati, di epoca romana il cui valore,
sebbene inestimabile, potrebbe aggirarsi sul mercato clandestino sui
dieci milioni di euro, e ancora 54 monete di bronzo e metallo, vasi
di ceramica e unguentari risalenti al terzo secolo avanti Cristo nonche'
dipinti di autori contemporanei chiaramente falsi. Dall'indagine dei
carabinieri, secondo quanto si e' appreso, e' emerso che i reperti
sono stati consegnati dagli emissari calabresi a committenti e intermediari
residenti nel viterbese e nella capitale, ufficialmente imprenditori
e dipendenti pubblici. L'indagine e' ancora in corso e potra' avere
ulteriori sviluppi.
Gen.
Piccinni: “Le cosche reggine sono dominanti. Il riciclaggio
è globalizzato”
27/10-(Giampaolo Cataldo)- Non esiste un settore specifico nel quale
la 'ndrangheta investe i proventi delle attivita' illecite tanto che,
secondo il comandante regionale della Guardia di Finanza della Calabria,
generale Riccardo Piccinni, esiste un ''riciclaggio globalizzato''.
Le cosche, agiscono sempre di piu' in modo imprenditorialista ed investono
dove ritengono ci sia un buon 'affare' che produrra' ulteriori guadagni
di denaro 'pulito'. ''Le cosche della 'ndrangheta - dichiara il generale
Piccinni - hanno raggiunto una notevole capacita' di investimento
in qualsiasi zona d'Italia ed anche all'estero. Scelgono, in sostanza,
il posto dove investire i proventi illeciti in modo aziendalistico
e quindi dove hanno una maggiore convenienza e la possibilita' di
un guadagno ulteriore. Ovviamente nei vari passaggi di investimento
cercando, a tutti i costi, di scollegare i beni dai proventi iniziali
che sono quelli relativi ai traffici illeciti. Ovvio che in un contesto
cosi' complesso servono delle indagini accurate e di tipo tributario
che ci consentano di individuare i prestanomi e gli uomini delle cosche
che sono realmente proprietari dei beni''. Negli ultimi due anni in
Calabria le indagini della Guardia di Finanza hanno portato alla confisca
di beni della 'ndrangheta per un valore di 61 milioni di euro. La
gran parte delle confische, per un valore di 46 milioni di euro, riguardano
terreni, fabbricati, automobili e conti correnti. La restante parte
e' relativa ad attivita' commerciali. La Guardia di Finanza e' riuscita,
inoltre, ad ottenere il sequestro di altre dodici attivita' commerciali
per un valore complessivo di cinque milioni di euro. Altre proposte
di sequestro riguardano ulteriori undici attivita' commerciali per
un valore di due milioni di euro. A dimostrazione di come gli interessi
della 'ndrangheta vadano oltre i confini della Calabria c'e' la recente
indagine del Gico di Catanzaro che ha portato al sequestro a Cremona
di un negozio e di due abitazioni, per un valore complessivo di cinque
milioni di euro, che erano riconducibili alla cosca dei Mancuso di
Limbadi. Per il comandante regionale della Guardia di Finanza e' ''difficile
poter fare una graduatoria di importanza delle cosche. Certo quelle
del reggino sono sicuramente le piu' ricche e le piu' impegnate nei
traffici illeciti. Questi due aspetti, ovviamente, le rendono dominanti
rispetto agli altri gruppi calabresi. Dopo l'omicidio del vice presidente
del consiglio regionale abbiamo intensificato tutte le attivita' investigative
gia' in atto ed in particolare quelle relative al contrasto del traffico
di stupefacenti che rappresenta per la 'ndrangheta la fonte di maggior
guadagno''. Dopo l'omicidio del vice presidente del consiglio regionale,
Francesco Fortugno, in Calabria sono arrivate due squadre dello Scico
che opereranno principalmente nella Locride. Le attivita' di indagine
alle quali si dedicheranno principalmente saranno quelle relative
all'individuazione dei patrimoni delle cosche della 'ndrangheta. Contestualmente
saranno intensificate anche le indagini per individuare le attivita'
illecite ed in particolare quelle relative al traffico di sostanze
stupefacenti. Nella Locride sono giunti anche altri quaranta finanzieri
che saranno destinati principalmente al controllo del territorio.
''La nostra attivita' - ha concluso il gen. Piccinni - e' da sempre
incentrata su due direttrici: il contrasto del traffico di droga e
le indagini patrimoniali contro l'accumulo di capitali''.
La Cisl
chiede al Governo una via preferenziale per finanziare i lavori della
A/3. Sbarra: “Il Governo pensa solo al nord”
27/10 Infrastrutture, Proposte e concertazione: è stato il
tema al centro dell’incontro che ha visto la qualificata partecipazione
del Dott. Manlio Malatesta (Direttore Personale CMC), del Geom. Leo
Bertini (Rappresentante di Impresilo e Condotte), dell’Ing.
Gavino Corazza Direttore per le Infrastrutture ANAS per il SUD, del
Segretario Confederale Raffaele Bonanni, dei rappresentanti Sindacali
Nazionali Michele Salvino (FIT-CISL), Giuseppe Virgilio (Segretario
Generale Aggiunto FILCA-CISL e dei Segretari Generali della USR Campania
Pietro Cerrito, della USR Basilicata Antonio Falotico e della USR
Calabria Luigi Sbarra. Nella relazione introduttiva Giuseppe Virgilio
ha evidenziato i ritardi e le lentezze nell’esecuzione dei lavori
della A3 che lega il Mezzogiorno al resto del Paese e che invece costituisce
un obiettivo strategico per ricollocare il SUD all’interno di
una politica di innovazione e di competitività. Per Virgilio
l’ammodernamento della A3 costituisce un opera chiave nel collegamento
lungo il corridoio Tirrenico tra il Mezzogiorno e l’Europa,
essenziale per le relazioni economiche, produttive e occupazionali
delle Regioni del Sud. Per riuscire in questo occorre in primo luogo
garantire la totale copertura finanziaria dei lavori di ammodernamento
per l’intera tratta autostradale. In secondo luogo bisogna fare
un’esatta valutazione dei problemi connessi alla legalità
ed ai fenomeni mafiosi e di criminalità organizzata, che storicamente
attraversano i territori in cui i lavori si stanno effettuando. Ed
infine occorre rendere efficace la costruzione dei protocolli di contrattazione
preventiva con i “General Contractors”, a seguito degli
accordi realizzati tra le OO.SS. Nazionali dei lavoratori delle costruzioni
e l’ANAS negli anni prima dell’avvio dei lavori di ammodernamento.
Nella seconda relazione il Segretario Nazionale Michele Salvino (FIT-CISL)
ha messo in evidenza innanzitutto la necessità di rivisitare
il quadro economico e normativo della Legge Finanziaria introducendo
come priorità il completamento della A3; anche perché
con la realizzazione del Ponte sullo Stretto si viene a completare
l’ASSE Berlino-Palermo che fa recuperare alla Regione un’idea
di imprenditorialità. Per Salvino la SA-RC non è solo
un semplice tracciato, ma consegna al Paese e può stimolare
l’intero sistema economico del territorio, semplificarne i processi
e rendere più facile la penetrazione dei flussi soprattutto
in chiave turistica verso la Regione.
Il Segretario Generale della CISL Calabrese LUIGI SBARRA ha richiamato
con determinazione la totale assenza di politiche del Governo Nazionale
verso i problemi e lo sviluppo del Mezzogiorno. Un Governo che ha
testa e cuore altrove, è cioè al NORD, dove le risorse
vengono individuate e spese, pensiamo alla “Variante di Valico,
al Passante di Mestre, alla Bretella Lombarda”, dove non esistono
polemiche su disastri ambientali e infiltrazioni della criminalità
organizzata al contrario di quanto avviene nel Mezzogiorno dove un’opera
ancor prima che si progetti viene sottoposta a profonde radiografie,
rallentamenti snervanti, a polemiche strumentali come sta avvenendo
con la A3 SA-RC, con il Programma dell’Alta Velocità
Ferroviaria fino a Villa San Giovanni, con l’adeguamento di
Porti e Aeroporti, con i Programmi delle Autostrade del Mare dove
prevalgono i continui rinvii, le incertezze nelle risorse, la chiusura
di cantieri. Su questi temi– evidenzia Sbarra – occorre,
da subito, riproporre l’impegno del Sindacato sull’importanza
dell’armonizzazione delle infrastrutture con il territorio,
rilanciare la concertazione con un diverso protagonismo del sistema
delle Autonomie Locali che devono trovare nuovi stimoli e senso di
responsabilità ad iniziare dalle Regioni e dalla nostra in
Particolare che deve portare a regime i livelli di spesa dei Fondi
Comunitari che rischiano di rimanere inutilizzati, per come già
successo, al fine di adeguare il quadro delle infrastrutture regionali,
ma anche e soprattutto occorre che la Regione solleciti il Governo
Nazionale a recitare il proprio ruolo adeguatamente perché
l’Italia è una e non si salva a pezzi.
In chiusura di incontro il Segretario Confederale della CISL Raffaele
Bonanni ha parlato della A3 e del quadro di infrastrutture che mancano
come un primo importante tassello per avere una Regione moderna ed
efficiente. La storia dei processi di sviluppo economico e le teorie
economiche a riguardo insegnano che le infrastrutture costituiscono
uno dei principali fattori localizzativi per le imprese ed uno dei
più importanti strumenti di creazione di economie esterne,
indispensabile veicolo di riduzione dei costi e di incremento della
competitività. Si deve partire dalle infrastrutture per consentire
all’intero sistema regionale di avere collegamenti locali più
veloci e sicuri con gli attuali corridoi nazionali, europei e mediterranei
consentendo un aumento del volume degli scambi commerciali e dunque
un incremento dei livelli di esportazione, di produzione. Perciò
l’ammodernamento della SA-RC assume un’importanza strategica
e centrale nell’ambito del Progetto per la rete transeuropea
di trasporto sull’ASSE Berlino-Palermo. Quest’asse che
include anche i lavori di costruzione del Ponte sullo Stretto di Messina
è la precondizione essenziale per cui quel Ponte possa avere
una funzione strategica in prospettiva del 2010 e della creazione
dell’area di libero scambio Euro-Mediterranea. Occorre cogliere
queste opportunità, bisogna completare il corridoio europeo
per incardinare nel territorio nuove qualità produttive e occupazionali,
occorre rimettere al centro una capacità negoziale e concertativa
sia nelle fasi realizzative che in quelle di programmazione e di progettazione
tra i doversi soggetti collettivi, imprenditoriali ed istituzionali
che sono coinvolti.
Il
Presidente Callipo soddisfatto per la grande attenzione verso la Calabria
27/10-(M.Gatto)- ''Aver partecipato alla cerimonia di consegna delle
Onorificenze per i nuovi 25 Cavalieri del Lavoro e' stato emozionante.
Il momento piu' intenso e' stato quando il Presidente Ciampi, a conclusione
di un colloquio, mi ha stretto la mano dicendomi 'Auguri per la sua
Calabria'''. Lo dichiara in una nota il presidente degli industriali
della Calabria, Filippo Callipo, che ieri e' stato nominato Cavaliere
del lavoro dal Presidente della Repubblica. ''Sono particolarmente
soddisfatto - aggiunge Callipo - non solo per avere avuto l'onore
di ricevere un'onorificenza cosi' prestigiosa, ma anche perche' ho
colto nei miei confronti e soprattutto nei riguardi della Calabria
un'attenzione straordinaria, da parte di importanti figure istituzionali,
di governo e dell'imprenditoria nazionale ed europea, che noi calabresi
adesso non dobbiamo sprecare. Anzi dobbiamo renderla positiva e produttiva
in ogni senso''. ''Anche per questa opportunita' preziosa'' Callipo
ringrazia ''infinitamente il Presidente Ciampi'', perche', ricorda,
''da quando gli ho scritto il 1 giugno, una lettera accorata per segnalargli
lo stato di solitudine in cui versa la gente onesta della mia regione,
non ha mai smesso di interessarsi a noi e ieri, dopo averlo ringraziato
a nome di tutti i calabresi per la sua recente visita a Reggio Calabria,
me lo ha ribadito dicendomi che ha voluto essere accanto ai noi tutti
in questi terribili momenti per segnalare la sua costante attenzione
verso la nostra regione che fa parte delle priorita' della sua agenda
istituzionale''. ''Ho, inoltre, con grande piacere avuto uno scambio
di opinioni con la Signora Ciampi - aggiunge il presidente di Confindustria
Calabria- che mi ha ricordato di avere nel cuore la nostra terra e
di seguirne con particolare interesse le vicende. Il messaggio del
Presidente Ciampi agli imprenditori, inoltre, coerente con quanto
sostiene il Presidente di Confindustria Luca Cordero di Montezemolo
sul ruolo attivo degli imprenditori nell'Italia del Sud, mi trova
perfettamente d'accordo''. Callipo, inoltre, spiega che ''quando il
Presidente Ciampi asserisce che gli imprenditori debbono contribuire
a scrivere un'agenda delle istituzioni che si basi sui problemi reali
del Paese, per noi imprenditori meridionali vuol dire che dobbiamo
farci carico dei problemi del Sud; e questo e' un impegno su cui non
si puo' transigere. ''La solidarieta' che mi e' stata data ieri da
politici di primo piano e da elevate cariche istituzionali, mi ha
francamente colpito - commenta ancora il presidente degli industriali
calabresi - Sono convinto che se sapremo guardare dentro le nostre
cose e fare pulizia e, contestualmente, agire con l'aiuto indispensabile
dello Stato, evitando anche le polemiche 'evanescenti e nulliste'
come le definisce oggi Ferrara sul Foglio, davvero onoreremo la memoria
di una persona perbene come Francesco Fortugno e costruiremo le premesse
di una nuova stagione per la Calabria''. ''Altrettanta sensibilita'
- aggiunge Callipo - ho visto negli occhi del Presidente della Camera,
Casini, che mi ha fatto capire di aver colto lo spirito propositivo
dei miei appelli allo Stato ad agire contro il crimine organizzato
in Calabria''. E riferisce di avere riscontrato ''analoga attenzione
per la Calabria anche da parte del Ministro alle Attivita' produttive,
Scajola, il quale si e' soffermato, dimostrando una conoscenza particolareggiata,
sulle aree di crisi della Calabria, da Rossano alla Locride''. A tal
proposito il presidente degli industriali calabresi rende noto che
il ministro per le attivita' produttive gli ha annunciato , ''una
sua visita in Calabria per mettere a punto, insieme agli imprenditori,
delle idee di rilancio economico, a nincominciare dall'area di Gioia
Tauro'' . Callipo, infine, rivolge un ringraziamento ''a tutti i suoi
colleghi imprenditori, nomi prestigiosissimi dell'economia italiana
ed europea che hanno avuto parole di sostegno per la Calabria alla
quale hanno augurato la possibilita' di voltar pagina in tempi rapidissimi''
.
Latitante
della ndrangheta arrestato vicino Imperia
27/10-(M.G.)- Un latitante calabrese, considerato affiliato alla
'ndrangheta, Carmelo Ditto, 32 anni, di Seminara (Reggio Calabria),
e' stato arrestato la notte scorsa dai carabinieri di Diano Marina.
L'uomo era colpito da un ordine di caercazione, emesso dal tribunale
reggino, per scontare tre anni di carcere per associazione a delinquere
finalizzata al traffico di stupefacenti. Irreperibile da agosto, quand'era
scattato il provvedimento giudiziario, Carmelo aveva trovato rifugio
dal cugino originario del suo stesso paese, ma abitante a Diano Marina.
Quest'ultimo: Antonio De Marte, 32 anni, imprenditore edile incensurato,
e' stato trovato in possesso di circa due etti di cocaina e quattro
di hascisc che nascondeva in un barattolo occultato in garage. I militari
hanno scoperto la droga, stanotte, in seguito a una perquisizione
domiciliare in casa del giovane. I due sono stati fermati nel corso
di un posto di blocco, mentre viaggiavano a bordo di una Bmw. Insospettiti
alla vista di un'auto di grossa cilindrata, a tarda notte, in una
zona isolata, nei pressi di Diano Castello, i carabinieri hanno deciso
di fermarli. L'intervento e' avvenuto a margine del piano di potenziamento
dei controlli, scattato dopo i fatti criminosi di settembre, quando
ignoti crivellarono a colpi di fucile e pistola l'ingresso di una
pizzeria di Diano e tre vetture, due delle quali riconducibili all'esercente,
anch'egli un calabrese.
Scoperto
un bunker per latitanti a Locri
27/10-(Gia.Cat)- Un rifugio segreto che in passato veniva utilizzato
da alcuni latitanti della 'ndrangheta e' stato scoperto nel corso
di controlli compiuti nelle campagne di Locri dai militari dell’
Arma del comando provinciale di Reggio Calabria e del Nucleo 'Cacciatori'.
Il bunker e' stato scoperto all'interno di una abitazione di campagna
di proprieta' di un esponente della cosca Cordi'. Il covo e' stato
ricavato sotto il vano delle scale e per accedervi bastava far scorrere,
su due binari sottostanti, una botola di marmo. Il bunker, che e'
stato sequestrato, e' situato ad una profondita' di circa tre metri,
e' alto due metri e largo poco piu' di uno.
Intimidazione
al Sindaco di Sinopoli. Gli avvelenano il cane.
27/10-(M.G.) Un cane, razza pastore tedesco, di proprieta' del sindaco
di Sinopoli, Domenico Luppino, e' stato ucciso da sconosciuti. Il
cane, secondo quanto ha reso noto Luppino, e' stato avvelenato mentre
era in una azienda agricola di proprieta' del sindaco di Sinopoli.
''Questo ennesimo gesto vile e criminale - sostiene in una nota Luppino
- rientra tra quelli atti a dimostrare, attraverso rituali simbolicamente
eloquenti e tipici della sottocultura mafiosa, che qualsiasi iniziativa
assunta a tutela del pubblico interesse e, nel contempo, avverso qualsiasi
forma di prevaricazione frutto dell' illegalita' diffusa, deve essere
contrastata con simili iniziative criminose''. ''La speranza, anche
se assai triste, e' quella che - ha concluso - a questi episodi non
ne seguano altri di piu' consistente gravita'''.
Seminario
Formativo sui PIT Serre Cosentine
27/10 Si è concluso nel pomeriggio di oggi il seminario formativo
rivolto ai Referenti dei Comuni del PIT Serre Cosentine per la realizzazione
ed il funzionamento degli Ateliers (luoghi della partecipazione) previsti
nel progetto di Agenda 21 per il sociale, nell’ambito del Programma
Regionale di Azioni Innovative ILSRE. I lavori sono stati aperti dall’assessore
con delega all’attuazione del PIT del Comune di Rende, prof.
Vincenzo Ferraro, che ha portato il saluto a tutti i presenti ed ha
sottolineato la straordinaria importanza che il Progetto Integrato
“Patto per il Sociale” riveste per lo sviluppo delle comunità
interessate. “Il Progetto Integrato Patto per il Sociale –
ha affermato Ferraro - rappresenta uno dei cinque pilastri che compongono
la strategia del PIT Serre Cosentine. In questo progetto si sta promuovendo
“l’Agenda 21 per il sociale”, un percorso che cerca
di favorire nuove modalità di coinvolgimento, di dialogo e
di cooperazione fra Istituzioni ed associazioni, cooperative e, in
generale, enti che lavorano nel Terzo Settore”. “Il PIT,
però – ha proseguito Ferraro - è bene ricordarlo,
non è solo il Patto per il sociale. Esso, infatti, si articola
in quattro macro-progetti costituiti da operazioni fortemente interconnesse
e coerenti con gli obiettivi strategici, di cui fanno parte anche
il Patto per l’Innovazione, l’Héritage e la Valorizzazione
delle Produzioni Locali. Il Patto per l’Innovazione, in particolare,
basa la sua strategia sull’investimento nell’innovazione
tecnologica, sia in relazione alle caratteristiche di quello che è
da considerare il maggior punto di forza dell’area, l’Università,
sia in quanto esso può innescare processi di sviluppo poco
condizionabili dai limiti obiettivi del mercato locale. In poche parole
esso è un progetto integrato comprendente un programma di incentivi
e accompagnamento per la creazione e il rafforzamento di imprese innovative,
il miglioramento delle relazioni e della cooperazione tra le imprese
e il settore della ricerca e dello sviluppo tecnologico, nonché
la creazione di nuove imprese che valorizzino i risultati della ricerca
per l’innovazione di processi e prodotti e di attrazione di
imprese innovative”. Dopo una prima relazione di sintesi effettuata
da Alfredo Fortunato e Simona Mauro, l’assemblea ha affrontato
il tema della partecipazione, definita da Raymond Lorenzo “un
processo educativo che, facendo lavorare insieme diverse persone,
permette la conoscenza reciproca e la comprensione degli altri, contribuendo,
in tal modo a rafforzare l’identità locale e a costruire
un concetto più ampio di comunità”. Presentando
molteplici esperienze, dirette ed indirette, l’architetto Cristian
Zanelli ha, poi, dimostrato che fare progettazione partecipata è
senz’altro possibile e migliora sensibilmente la qualità
della vita del cittadino, che diventa protagonista co-attivo dello
sviluppo del territorio. I lavori sono stati conclusi dall’architetto
Sandro Adriano, responsabile dell’unità di coordinamento
e gestione del Pit, che ha evidenziato l’alta qualità
del seminario, congratulandosi con i partecipanti. Al termine della
convention Adriano ha auspicato il ripetersi di momenti di confronto
e scambio per garantire continuità e coerenza alle attività,
sostenendo, al contempo, il faticoso processo partecipativo. Venerdì
28 alle ore 9.45, presso il Museo del Presente di Rende, saranno presentati
tre nuovi progetti nell’ambito delle azioni innovative ILSRE.
All’iniziativa parteciperanno, tra gli altri, la dott.ssa Marinella
Marino, responsabile dell’Autorità di Gestione Regionale
dei PIT, e l’On. Sandro Principe, Assessore regionale ala Cultura.
Il
Comune di Cassano conferisce 8 borse di lavoro per un anno per sistemare
il verde pubblico
27/10 Una graduatoria per il conferimento di otto borse lavoro per
la durata di dodici mesi e finalizzate alla sistemazione del verde
pubblico sara' realizzata dall'amministrazione comunale di Cassano.
La graduatoria sara' realizzata nell'ambito del progetto ''Inserimento
ed Integrazione Lavorativa tra Culture'' predisposto dall'ufficio
dei Servizi Sociali comunali e finanziato dalla Regione Calabria -
Settore Politiche Sociali. Le borse lavoro sono riservate a 8 cittadini
extracomunitari residenti a Cassano e che siano in possesso del regolare
permesso di soggiorno, disoccupati e idonei all'espletamento delle
mansioni previste dal progetto da realizzare.
Il
Governatore brasiliano del Goias domenica a Rossano
27/10 Il governatore dello stato brasiliano del Goias, Marconi Perillo,
accompagnato da autorita' istituzionali del proprio paese e da rappresentanti
militari e del mondo dell' imprenditoria brasiliana, sara' ricevuto
domenica pomeriggio dall'amministrazione comunale di Rossano guidata
dal sindaco Orazio Longo. Il governatore del Goias, le cui origini
sono rossanesi, e' particolarmente atteso in citta' e dopo l' incontro
in comune visitera' le vie del centro storico. La visita del governatore
Perillo sara' ripresa da ''Brasil Central'', una delle reti televisive
piu' note nel paese sudamericano.
Il
Presidente Oliverio sollecita la permanenza dell’Ufficio Postale
a San Fili
27/10 Il Presidente della Provincia, On. Gerardo Mario Oliverio,
su sollecitazione dell’Amministrazione Comunale di San Fili,
si è rivolto al Signor Prefetto di Cosenza Diego D’Amico
per chiederne l’urgente autorevole intervento in favore di una
soluzione positiva atta a scongiurare la chiusura dell’Ufficio
Postale del Comune dell’hinterland cosentino.
“I notevoli disagi che potrebbero derivare dal mettere in atto
una tale decisione -ha detto a proposito della paventata chiusura
dell’Ufficio Postale il Presidente Mario Oliverio- determinerebbero
per tutta la popolazione di San Fili uno stato di grave allarme, poiché
si andrebbe a sopprimere un servizio di ampia utilità per una
fascia di popolazione e di utenza, soprattutto anziana, che si vedrebbe
depauperare persino di quei servizi minimi, posti a garanzia e tutela
di ogni cittadino”. Il Presidente Mario Oliverio ha, altresì,
rivolto la stessa richiesta al Direttore Provinciale delle Poste Italiane,
Dr. Aldo Andaloro ed al Direttore Compartimentale delle Poste di Napoli,
Dr. Caridi, sollecitando un intervento celere e risolutivo della spiacevole
ed incresciosa situazione venutasi a verificare presso le Poste di
San Fili.
Impiegati
di una banca di Reggio riescono a far fuggire i rapinatori
27/10-(G.C.)- Tre persone con il volto scoperto hanno cercato di
compiere una rapina nella filiale della Banca Nuova a Reggio Calabria.
I tre hanno cercato di entrare nell'istituto di credito attraverso
una finestra degli uffici amministrativi. Gli impiegati della banca
si sono accorti di quanto stava accadendo ed hanno allertato i carabinieri.
I tre rapinatori sono fuggiti facendo perdere le loro tracce.
120
animali affetti da brucellosi sequestrati a Morano Calabro
27/10 Centoventi fra capi ovini e caprini sono stati sequestrati
a Morano Calabro, in provincia di Cosenza, in esecuzione di un'ordinanza
del sindaco. La misura si e' resa necessaria, a quanto si apprende,
dopo che gli animali, di proprieta' di un pastore della zona, sono
risultati positivi agli esami sierologici per la brucellosi.
Due
arresti a Montalto per traffico di clandestini
27/10 I carabinieri di S. Fili, unitamente a quelli di Montalto,
nel corso di una specifica attivita' d'indagine, hanno arrestato,
stanotte, a Montalto Uffugo, in localita' Taverna, nel parcheggio
del centro commerciale ''Emmezeta'', in flagranza del reato di favoreggiamento
dell'immigrazione clandestina, Cernestean Gheorghe Alexandru, di 35
anni, romeno, irregolare in Italia e Pop Gheorghe, di 35 anni, romeno,
irregolare in Italia. I due sono stati fermati ed identificati quali
conducenti di un pullman Mercedes Sprinter proveniente dalla Romania,
a bordo del quale erano presenti altri 10 romeni, 9 uomini ed 1 donna,
di eta' compresa tra i 17 ed i 36 anni. Dopo i rilievi fotosegnaletici,
i 10 clandestini stati condotti presso l'Ufficio Immigrazione della
Questura di Cosenza, per i provvedimenti di competenza. I due arrestati
sono stati condotti in carcere a Cosenza, a disposizione del Sostituto
Procuratore della Repubblica, dott. Cozzolino.
Un
arresto per ricettazione ad Altomonte
27/10 I carabinieri hanno arrestato ad Altomonte un pensionato, Franco
De Marco, di 66 anni, con l' accusa di ricettazione. L' arresto e'
stato fatto in esecuzione di un' ordinanza di custodia cautelare agli
arresti domiciliari emesso dal giudice di sorveglianza.
Un
arresto per droga a Rossano
27/10 I carabinieri hanno arrestato a Rossano un giovane di 27 anni,
del quale non sono state rese note le generalita', con l' accusa di
detenzione illegale a fine di spaccio di sostanze stupefacenti. Il
giovane e' stato fermato mentre era alla guida della propria automobile,
una Fiat Panda, all' interno della quale i militari della Compagnia
di Rossano hanno trovato 40 grammi di hascisc confezionati in dosi.
L' arrestato e' stato portato nel carcere di Rossano.
Svolti
i funerali della ragazza uccisa a Sora. Convalidato l’arresto
del fidanzato di Pianecrati
27/10 Con un rito religioso semplice ma denso di commozione si sono
svolti nella chiesa del cimitero di Sora i funerali di Adriana Tamburrini,
la ragazza di 19 anni uccisa domenica sera dal fidanzato Michele Salerno
di 26 anni con 15 coltellate per futili motivi. Cerano i genitori
e il fratello e i parenti affranti dal dolore e poi il sindaco di
Sora Francesco Ganino ed altre autorita' e tantissimi giovani tra
cui i compagni di scuola, i professori e il preside. Adriana frequentava
il secondo anno del liceo classico. Fiori bianchi sulla bara dello
stesso colore. Adriana era stata vestita dalla madre con l'abito da
sposa bianco. Il rito funebre e' stato celebrato dal parroco don Mario
che ha rivolto parole di conforto ai genitori per la perdita della
figlia. Adriana Tamburrini e' stata uccisa dal suo fidanzato. Michele
Salerno ha raccontato che durante una lite per gelosia l'avrebbe accoltellata
senza rendersi conto di quello che stava facendo. Il giovane, 26 anni,
perito informatico, e' nato a Pianecrati, un comune in provincia di
Cosenza, dove risiedono i genitori ed un altro fratello. Il gip del
tribunale di Cassino Francesco Galli ha convalidato questa sera, al
termine di una lunga udienza in carcere, l'arresto di Michele Salerno,
di 26 anni di Pianecrati (Cosenza), il giovane che domenica sera ha
ucciso a coltellate la fidanzata incinta, Adriana Tamburrini, di 19
anni, studentessa di Sora, per gelosia. Il giovane e' accusato di
omicidio volontario aggravato da futili motivi. La ragazza, come accertato
dall'autopsia, e' stata colpita per 18 volte dal coltello vibrato
dal fidanzato, di cui quattro in maniera profonda. Il giovane, assistito
dai legali di fiducia, gli avvocati Pietro Martini, di Cassino e Franz
Caruso, di Cosenza, ha detto al Gip che non era sua intenzione uccidere
e che il litigio e' sfociato in tragedia perche' credeva che la lama
del coltello a serramanico non fosse estratta. Ha detto anche che
mentre erano in auto e' stato piu' volte infastidito dalle continue
telefonate che la ragazza riceveva al cellulare dagli amici. Quindi
il litigio e le coltellate. Il coltello, ha detto il giovane al magistrato,
lo aveva acquistato in via Volturno a Roma, dove lavorava in due ditte
come consulente informatico, e regalato alla ragazza che lo teneva
nella borsetta. Quando si e' accorto che la ragazza era morta l'ha
portata in quella zona di campagna dove spesso si fermavano a chiacchierare.
Poi e' andato a casa della ragazza dove abitava da qualche mese, si
e' lavato ed e' uscito per poi consegnarsi lunedi' mattina alla polizia
di Sora. L'assassino ha anche confermato che il figlio che la fidanzata
aspettava da due mesi era suo e che la gravidanza non c'entrava nulla
con il litigio. Il padre del giovane, un ingegnere, ha accompagnato
il legale di famiglia da Cosenza al carcere di Cassino.
Brevi
di cronaca da Altomonte, Tortora, Paola, Rossano
27/10 Cinque persone sono state arrestate dai carabinieri in provincia
di Cosenza. A Bisigano i militari della locale stazione hanno arrestato
una persona nota alle forze dell'ordine, per resistenza a pubblico
ufficiale. Ad Altomonte invece gli uomini del nucleo operativo e radiomobile
della Compagnia di Scalea, hanno arrestato una persona in esecuzione
di una ordinanza emessa dal Magistrato di sorveglianza di Catanzaro,
in quanto ritenuto responsabile di ricettazione. A Tortora, poi, i
carabinieri della Compagnia di Scalea, hanno arrestato, pregiudicato
del luogo in flagranza di evasione. In un'operazione congiunta, inoltre,
i carabinieri di Cosenza e Paola hanno arrestato una persona, nota
alle forze dell'ordine, perche' trovato in possesso di 60 grammi di
hashish suddivisi in quattordici dosi, una cartuccia calibro 38 e
2 coltelli di genere vietato. Infine a Rossano i carabinieri del Norm
hanno tratto in arresto una persona travata in possesso di 40 grammi
di hashish occultata all'interno della propria autovettura.
Un
arresto e denunce dei CC nell’alto Tireno
27/10 Una persona e' stata arrestata ed altre dodici sono state denunciate
nel corso di controllo compiuti dai carabinieri nella zona di Scalea.
Nel corso dei controlli sono state eseguite anche numerose perquisizioni
nel corso delle quali sono state sequestrate diverse dosi di droga.
A Tortora e' stato arrestato Giuliano Anzillotta, 32 anni di Castrovillari.
L'uomo, che era detenuto agli arresti domiciliari, e' stato sorpreso
dai carabinieri all'esterno della sua abitazione. Nel corso dei controlli
sei persone sono state denunciate per detenzione di sostanze stupefacenti,
e altre sei per ingiurie e minacce. Sono state identificate 267 persone
e fra queste sono stati controllati anche sei extracomunitari risultati
regolari con il permesso di soggiorno. Durante una perquisizione domiciliare
e' stato sequestrato un coltello di genere vietato; mentre altre cinquanta
perquisizioni: 32 personali e 18 domiciliari, hanno portato al sequestro:
di mezza dose di cocaina; 5,6 grammi di hashish; 1 grammo di marijuana
e di due pasticche di subtex. I carabinieri della compagnia di Scalea
hanno anche rinvenuto sei pannelli solari, risultati rubati. Per quanto
riguarda le violazioni al codice della strada sono stati controllati
185 automezzi e sono state elevate 51 contravvenzioni.
Loiero:
Si all’esercito in Calabria ma
non ad uno stato d’assedio. Si apre il dibattito. Molte le adesioni.
Omicido
Fortugno: Gli investigatori: Non c’è
nessuna pista, ma c’è molto ottimisimo. Il
4 novembre a Locri una marcia della pace proposta da Jervolino-Catizone.
Pegna propone un megashow contro la criminalità.
L’Anas
blocca le gare per lavori sulla A3 per mancanza di fondi. Preoccupazione
del Presidente ANCE Calabria, Gatto
26/10-(Giampaolo Cataldo)-Dopo il ponte sullo Stretto anche l’
autostrada A3 è a rischio, sulla Salerno - Reggio Calabria
la Cisl ha promosso un dibattito sul tema 'Un convegno per ripartire'
che si svolgera' domani presso la sala di rappresentanza del Comune
di Rende. Il convegno e' stato organizzato dalle segreterie Nazionali
della Fit-Cisl, dalla Cisl Confederale, dalla Filca-Cisl Nazionale
e dalle Usr Cisl Calabria, Campania e Basilicata. ''L' iniziativa
- evidenzia la Cisl - sull' ammodernamento dell' autostrada Salerno
Reggio Calabria rappresenta una metafora e contiene dentro di se tutte
le problematiche degli appuntamenti mancati della politica nazionale
per quanto riguarda il mezzogiorno ed il suo sviluppo''. Al convegno
e' prevista la partecipazione del presidente dell'Anas, Vincenzo Pozzi,
del ministro per lo sviluppo e coesione sociale, Gianfranco Micciche'
e del segretario nazionale della Cisl, Raffaele Bonanni. ''I lavori
d'ammodernamento procedono con una lentezza preoccupante rispetto
ai tempi previsti per la realizzazione. A tutto questo, si aggiunge
la notizia che l'Anas ha bloccato le gare della Sa-Rc per mancanza
di fondi per un importo da 1,5 miliardi di euro e che sono fortemente
a rischio i cantieri gia' aperti''. E' quanto scritto in una nota
della Cisl della Calabria circa la situazione dell'autostrada A3.
''In Calabria - prosegue la nota - per mancanza di risorse e' ferma
la gara (150 milioni di euro) per il tratto intorno all'uscita di
Tarsia, nonostante, pare, il Cipe abbia assegnato in via provvisoria
i fondi. Il sindacato da tempo ha lanciato l'allarme per il ritardo
dei pagamenti, per la copertura finanziaria e la lentezza con la quale
procedono i lavori. La situazione attuale sui lavori di questa grand'opera
e' che nelle province di Cosenza e Catanzaro non ci sono piu' cantieri
aperti, rimangono aperti soltanto due su Vibo Valentia e due su Reggio
Calabria. I macrolotti 5 e 6 ricadenti nella Provincia di Reggio Calabria
che dovevano partire nel mese di aprile 2005 sono ancora fermi''.
''Nella Calabria - conclude la nota - abbiamo tre lotti in situazioni
particolari, fermi da diversi anni perche' sono stati rescissi i contratti
alle aziende cui erano stati affidati i lavori e poi non sono stati
piu' aggiudicati''.
Il presidente dell'Ance della Calabria, Giuseppe Gatto, al termine
di un incontro con i presidenti provinciali dichiara la sua preoccupazioni
sulle vicende dell’ A3:''Siamo estremamente preoccupati per
questa ciclica crisi di liquidita' dell'Anas che si ripete ormai ad
intervalli ravvicinati e che scarica sulle imprese e sui loro lavoratori
i problemi finanziari dovuti, e' opportuno precisarlo, al fatto che
all'Ente non viene garantito un flusso di risorse adeguato a far fronte
ai propri impegni''. . ''In piu' - ha aggiunto - sono bloccate da
mesi tre maxi gare per l'autostrada Sa-Rc, per un valore di 1,5 miliardi,
per mancanza, in questo caso totale (competenza e cassa), di finanziamenti.
E infine sono fermi nei cassetti dell' Anas altri importanti progetti
sulla Sa-Rc (1,8 miliardi) e sulla Ss 106 (1,2 mld), per mancanza
di risorse nel fondo legge obiettivo''. Per l'Ance della Calabria
l'allarme piu' generale resta, comunque, sui cantieri gia' avviati.
''L'Anas - ha proseguito Gatto - ci risulta stia ritardando da luglio
i pagamenti su tutti i lavori e non vorremmo si arrivasse alla vera
e propria paralisi. Sono continue e pressanti le preoccupate segnalazioni
e sollecitazioni di tante imprese calabresi per le quali i lavori
stradali rappresentano una consistente parte della propria attivita'''.
''A livello centrale l'Ance - ha concluso - ha prontamente denunciato
l'insostenibilita' di questa situazione sollecitando il Governo a
procedere rapidamente al trasferimento delle risorse ma ancor piu'
ad inserire nella Finanziaria la riforma dell'Anas che le consentirebbe
di reperire sul mercato i finanziamenti necessari''.
Insediata
al Comune di Crotone la Commissione d’accesso antimafia per
i lavori pubblici
26/10 Si e' insediata stamane la commissione d'accesso antimafia
disposta dal prefetto di Crotone, Pietro Mattei, per il comune capoluogo
di provincia la cui giunta e' di centrodestra. La Commissione, della
quale fanno parte un vice prefetto, un vicequestore, un ufficiale
dei Carabinieri e un altro della Guardia di Finanza, prendera' in
esame l'attivita' amministrativa con particolare riguardo ai lavori
pubblici, settore che ha fatto registrare la recente revoca da parte
della Giunta comunale di tre appalti aggiudicati ad una ditta che,
secondo la Prefettura, non sarebbe in possesso dei requisiti per avere
la certificazione antimafia. La commissione di accesso antimafia stamane
ha incontrato il vice sindaco reggente Armando Riganello che guida
l'Amministrazione cittadina da quando alla carica di consigliere regionale
e' stato eletto Pasquale Senatore (An) che era stato riconfermato
alla guida della Giunta comunale nelle elezioni amministrative del
2001
I
primi accertamenti escludono che la persona colpita da encefalopatia
sia vittima della “mucca pazza”
26/10-(G. Cataldo)- All'ospedale 'Pugliese' di Catanzaro è
giunta questa mattina la neurologa dell'Istituto superiore di sanita'
per verificare la situazione dell’ uomo 42enne affetto da una
grave malattia neurodegenerativa che poteva far sospettare un caso
di variante umana della Creutzfeldt Jakob, la malattia legata alla
encefalopatia spongiforme bovina (la cosiddetta mucca pazza). Secondo
le prime analisi e i primi indizi valutati dai medici dell'ospedale
insieme con l'esperta, ha spiegato Riccardo Fatarella, direttore generale
dell'ospedale, non si tratterebbe di variante della Cjd bensi' una
forma classica della malattia da Cjd non legata quindi alla mucca
pazza. Tuttavia altre analisi devono essere completate presso l'Iss
di Roma per completare il quadro clinico. Secondo l'ospedale tutte
le analisi sono state condotte secondo le procedure messe a punto
dall'Iss e dal ministero per la valutazioni di casi analoghi. In un
comunicato diffuso oggi pomeriggio l' Azienda Saniataria di Catanzaro
afferma che ''l'esperto dell'Istituto Superiore di Sanita' ha effettuato
oggi, unitamente ai Sanitari della Divisione di Malattie Infettive
dell'AOPC, una ricognizione sugli aspetti clinico -epidemiologici
riguardanti il caso segnalato per malattia degenerativa dell'encefalo
.Si specifica che, a seguito della valutazione effettuata il caso
sembrerebbe presentare caratteristiche cliniche assimilabili piu'
alla forma cosiddetta classica della malattia di Creutzfeldt - Jakob,
che alla sua variante comunemente identificata come morbo della ''mucca
pazza'' o BSE, non dipendente quindi da ingestione di carne bovina.La
Direzione Aziendale comunichera' di volta in volta i risultati di
eventuali ulteriori accertamenti''.
Il
18 a Locri iniziativa “Adotta un monumento” con Mons.
Bregantini, Gratteri e Lombardi Satriani
26/10-(M.Gatto)-Cinque comuni della Locride entreranno a fare parte
della Rete nazionale denominata 'La Scuola adotta un monumento' promossa
dalla Fondazione Napoli Novantanove e di cui la citta' di Napoli e'
project leader. L' iniziativa che si inserisce nelle attivita' realizzate
dal sindaco di Napoli Rosa Russo Jervolino a sostegno di Locri e della
Calabria riguarda i comuni di Bovalino, Gerace, Locri, Portigliola
e Siderno, che si aggiungono ai 250, di cui 45 della Campania, che
vi partecipano da 12 anni. La cerimonia di consegna dei monumenti
alle scuole dei centri della Locride, realizzata in collaborazione
con l' Associazione culturale Epizephyri Locri, si svolgera' venerdi'
18 novembre a Locri. Alla manifestazioni interverranno, tra gli altri,
Mirella Barracco, presidente Fondazione Napoli Novantanove, mons.
Giancarlo Maria Bregantini vescovo della Diocesi di Locri-Gerace,
Annalisa Zarattini soprintendente archeologico della Calabria, Luigi
Maria Lombardi Satriani e Nicola Gratteri consigliere di Corte d'
Appello.
La
Provincia di Cosenza incontra le Aziende di Settore per il Piano Provinciale
dei Trasporti
26/10 La fase di concertazione, avviata dall’Assessorato ai
Trasporti della Provincia di Cosenza per arrivare alla determinazione
del Piano Provinciale dei Trasporti, sta giungendo, dopo una serie
di indispensabili passaggi, alla meta conclusiva.
Il lavoro portato avanti risulta essere frutto, in definitiva, di
una serie di incontri con le Istituzioni, le Organizzazioni di categoria,
le Organizzazioni Sindacali, le Aziende operanti nel settore Trasporti,
nel corso dei quali, così come non era mai stato fatto in precedenza,
si sono attivati un’ampia discussione ed un confronto a tutto
campo per pervenire, infine, alla sintesi che ha calibrato un progetto
unanimemente condiviso.
Ad esaminare il Piano Provinciale dei Trasporti, questa volta, sono
state invitate tutte le Aziende di Trasporto della provincia di Cosenza
che l’Assessore preposto al Settore, Dr. Giuseppe Gagliardi,
ha incontrato presso la sede di via Galliano nei giorni scorsi..
All’invito hanno risposto e presenziato in modo massiccio i
rappresentanti delle Aziende Cersosimo, del Consorzio Autolinee, Fata,
delle Ferrovie della Calabria, Parise Rocco & Antonio, Perrone,
Preite, Scura, SAJ. TNC, Zanfini, Romano; hanno partecipato, inoltre,
la D.ssa Mariella De Florio, in veste di Presidente della Sezione
Trasporti dell’Assindustria di Cosenza, ed il Presidente del
CISP, Giuseppe Carratta.
E’ stato personalmente l’Assessore ai Trasporti ad illustrare
il Piano Provinciale dei Trasporti, supportato dai componenti lo staff
tecnico incaricato per la redazione dello stesso.
L’Assessore Gagliardi, soffermandosi in maniera puntuale e dettagliata
sui criteri che hanno ispirato l’impostazione del Piano, in
piena aderenza alla linea normativa, ha evidenziato come, nella organizzazione
della rete, sia stata prevista una serie di direttive principali che
collegano il territorio con i maggiori poli di attrazione, e queste
allacciate, a loro volta, attraverso determinati snodi, con collegamenti
frequenti e presenti, per tutto l’arco della giornata, sul resto
del territorio.
Altro punto fermo del Piano: la significativa e funzionale rete prevista
nei centri della cintura urbana, per decongestionare il volume di
traffico da e per l’Università ed in connessione con
i paesi dell’hinterland.
L’Assessore Gagliardi ha affrontato, quindi, il problema dell’intermodalità
ferro-gomma ed ha precisato che, dove è stato possibile, il
servizio è stato integrato con corse rispondenti a precise
esigenze dell’utenza; si è soffermato in seguito sui
collegamenti interprovinciali e, in particolare, sul collegamento
fra la città capoluogo, dei centri della costa tirrenica e
della costa ionica con Catanzaro, rilevando l’importanza strategica
e significativa dei collegamenti dell’Alto Ionio con il Materano,
del Pollino con Lagonegro e di San Giovanni in Fiore con Crotone,
e l’incremento, infine, dei collegamenti fra la città
capoluogo e l’aeroporto di Lamezia.
Gagliardi ha preso in considerazione, infine, rappresentando alle
aziende convenute gli eventuali punti che potrebbero risultare critici
nella gestione della fase transitoria nel corso di tutto il 2006 ed
ha auspicato che la concertazione continui al fine di affrontare altri
problemi importanti, legati all’organizzazione del trasporto
a terra, dell’impostazione e individuazione delle procedure
di gare, nonché di attivare un confronto serrato con la Regione
allo scopo di arrivare a definire in tempo utile tutti i problemi
che un cambiamento così radicale dell’intero settore
dei Trasporti comporta.
Nel corso della riunione sono intervenuti tutti i rappresentanti delle
aziende di Trasporto esprimendo apprezzamento per il lavoro fatto,
giudicando il Piano adeguato alla soluzione dei problemi di mobilità
che si presentano sul territorio e altamente positivo il criterio
utilizzato dalla Provincia per definire un Piano così complesso
ed articolato.
Le aziende, dal canto loro, hanno anche convenuto sull’opportunità,
oltre che di ottimizzare la loro organizzazione interna, di sollecitare
l’adozione di adeguamenti strutturali, dichiarando la loro incondizionata
disponibilità per arrivare nel modo migliore alla gestione
della fase transitoria.
Tre
professionisti calabresi nominati nell’Osservatorio sui diritti
dei minori
26/10 -(Gia.Cat.)- L' avvocato Antonino Napoli, la farmacista Orietta
Loiercio Ascioti e la dottoressa Elvira Romeo, sono i tre professionisti
calabresi, di Taurianova, che opereranno nel Comitato Scientifico
dell' Osservatorio sui Diritti dei Minori, presieduto dal sociologo
Antonio Marziale. L' Osservatorio sui Diritti dei Minori e' stato
costituito a Milano nel 2000 per studiare le problematiche relative
alla tutela dei diritti dei minori ed ha tra i suoi scopi: l' indagine
della realta' psicosociale e legale della sfera minorile; la sensibilizzazione
dei mezzi d' informazione e delle Istituzioni; la promozione di iniziative
volte alla risoluzione delle esigenze emerse ed il miglioramento della
qualita' di vita dei bambini e degli adolescenti. ''I tre specialisti
- ha detto Marziale - cooptati nel Comitato Scientifico in realta'
sono da tempo coadiutori esterni dell' Osservatorio. Il loro inserimento
organico contribuira' determinatamente a fornire alle istituzioni
supporto nelle difficili battaglie in tema di riforma della giustizia
minorile, della pericolosissima immissione sul mercato farmaceutico
italiano di psicofarmaci per bambini e della riqualificazione degli
operatori dei servizi sociali''. Soddisfazione per le nomine e' stata
espressa anche dall' ing. Antonio Galliano, direttore generale dell'Osservatorio.
Furto
da 11 mila euro al Bancomat di San Marco Argentano
26/10-(G.C.)- Persone non identificate hanno scassinato lo sportello
bancomat della Banca Carime di San Marco Argentano, appropriandosi
di 11 mila euro. Gli ignoti malviventi, secondo quanto si e' appreso,
hanno approfittato del temporaneo non funzionamento del sistema di
video sorveglianza per forzare l' impianto utilizzando, con molta
probabilita', un piede di porco. Il furto e' stato scoperto dal direttore
e dai dipendenti dell' istituto bancario. Le indagini sono state avviate
dai Carabinieri di San Marco Argentano.
Cade
dal balcone a Morano, grave una ragazza di sedici anni
26/10 Una ragazza di sedici anni e' caduta accidentalmente dal balcone
della sua abitazione a Morano Calabro. La ragazza e' stata soccorsa
da alcuni familiari ed accompagnata nell'ospedale di Cosenza dove
si trova ricoverata in gravi condizioni
A
Bisignano: Aggredisce i Carabinieri per evitare la perquisizione.
Arrestato
26/10 Un uomo, S.N., di 43 anni, e' stato arrestato dai carabinieri
a Bisignano per resistenza a pubblico ufficiale. L'arrestato ha aggredito
i carabinieri per cercare di impedire una perquisizione nella sua
abitazione. L'uomo e' stato bloccato ed arrestato.
Un
escavatore incendiato a Corigliano
26/10 Un escavatore di un imprenditore edile e' stato incendiato
da sconosciuti a Corigliano Calabro. Il mezzo era parcheggiato all'interno
di un cantiere edile quando e' stato cosparso di liquido infiammabile
e incendiato. L'episodio e' stato denunciato ai carabinieri che hanno
avviato le indagini.
Omicido
Fortugno: Il procuratore Grasso incontra gli
inquirenti. Alle indagini collaborano anche
la DDA di Catanzaro e i servizi centrali. Pisanu delega
il Prefetto di Reggio per l'accesso all'ASL
di Locri.
Duro
colpo alla ndrangheta. Arrestati due calabresi
coinvolti in un traffico di esplosivo militare
Dopo
il caso Masella si apre la questione morale.
Da più parti si chiedono verifiche
Incendiata
l’automobile di un assessore del comune di Fabrizia nel vibonese
25/10 L'automobile dell' assessore all'istruzione del comune di Fabrizia,
Salvatore Bava, di 70 anni, e' stata incendiata da sconosciuti mentre
era parcheggiata nei pressi dell'abitazione dell'amministratore. Il
mezzo, una Fiat Panda, e' stato cosparso di liquido infiammabile e
incendiato. Bava si e' accorto di quanto stava accadendo ed e' accorso
a spegnere l'incendio. Gia' in passato Salvatore Bava, che e' stato
eletto con una lista civica, ha ricevuto intimidazioni e lettere con
minacce. ''Sono delle ripicche - ha detto Bava - dei capricci politici.
I mandati sono altrove e si servono di manovalanza per questi episodi
di intimidazione''
Negli
arresti per droga, nel mondo dello spettacolo a Roma, coinvolto il
regista calabrese Anania
25/10 Diciannove ordinanze di custodia cautelare sono in corso di
esecuzione dalla scorsa notte da parte della squadra mobile della
capitale nel mondo dello spettacolo e nei locali notturni a Roma.
Numerose le perquisizioni effettuate dagli investigatori della squadra
mobile che hanno lavorato con i colleghi del reparto prevenzione crimine
della polizia di Stato ed unita' cinofile. L'operazione, chiamata
''Le Iene'', e' stata coordinata dalla direzione distrettuale antimafia
di Roma. Secondo quanto si e' appreso tra i destinatari delle misure
disposte dalla magistratura ci sarebbero alcuni personaggi del mondo
del cinema e professionisti. Fino a questo momento sono 15 le persone
arrestate e 30 le perquisizioni compiute dagli investigatori della
Mobile. La maggior parte delle persone coinvolte nell'indagine e per
le quali sono state emesse le ordinanze di custodia cautelare apparterrebbero
al mondo del cinema. Tra questi anche un regista e uno sceneggiatore.
L'indagine della Squadra mobile, conclusasi la scorsa notte, e' la
seconda parte dell'inchiesta che l'anno scorso venne denominata 'Cleopatra'
e porto' all'arresto, tra gli altri, dell' attrice Serena Grandi,
il cui provvedimento pero', fu annullato in seguito dalla Cassazione
Il medico arrestato si chiama Michele Ruggieri, ha 52 anni, e' romano
ed e' un medico chirurgo, vice primario vertebrale all'ospedale Sandro
Pertini. Secondo quanto accertato dagli investigatori, l'uomo faceva
uso di eroina, talvolta in concomitanza con la sua attivita' professionale.
Complessivamente sono 18 le persone arrestate, per 2 delle quali l'arresto
e' avvenuto proprio nel corso della conferenza stampa svolta dal capo
della squadra mobile di Roma, Alberto Intini. Le ordinanze di custodia
cautelare, invece, sono 19, emesse dal Gip del Tribunale di Roma,
Luisanna Figliolia, su richiesta dei Pm della DDA di Roma, Giancarlo
Capaldo e Carlo Lasperanza. I Pm sono gli stessi che condussero, all'epoca,
l'operazione ''Cleopatra''. Nei confronti degli arrestati l'accusa
e' detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. L'operazione e'
cominciata nel gennaio 2004. Tra gli arrestati ci sono un regista
cinematografico, Maurizio Anania, di Ciro' Marina, di 36 anni, ed
un produttore e sceneggiatore cinematografico di Roma. Due viterbesi, un funzionario del Cotral e un allevatore
di cavalli, sono stati arrestati all'alba di oggi dagli agenti della
Squadra Mobile della Questura di Viterbo sotto l'accusa di associazione
a delinquere finalizzata al traffico di cocaina, nell'ambito dell'operazione
''Le iene''. I due, uno residente a Civita Castellana e l'altro a
Nepi, sarebbero stati collegati all'organizzazione smantellata nel
novembre del 2003 con la cosiddetta ''Operazione Cleopatra'', compiuta
dalla Questura di Roma. Maurizio Anania, il regista calabrese arrestato
nell' ambito dell' operazione condotta dalla Squadra mobile a Roma
, avrebbe dovuto girare un film su Elian Gonzales, il bambino conteso
tra i parenti della Florida ed il padre, residente a Cuba, e la cui
storia ebbe alcuni anni fa grande risalto internazionale. Anania e'
stato anche il regista de ''Il conte di Melissa'', un film ambientato
nel '600 girato nel 2001 tra Calabria e Puglia. Nel film si raccontava
la storia di un nobile che, pur di avere la donna dei suoi sogni,
ripristina lo ''jus primae noctis''. Nel corso della conferenza stampa,
ai cellulari del capo della Squadra Mobile della Questura di Roma,
Alberto Intini, e dei responsabili della sezione criminalita' organizzata,
Bruno Failla e Luca Armeni, sono giunti due squilli per segnalare
altrettanti Sms. Intini ha letto il messaggio e, davanti a cronisti,
telecamere e fotografi, ha comunicato in diretta dapprima che il numero
delle persone arrestate era salito a 17 e, all'arrivo del secondo
Sms, pochi minuti dopo, a 18. L'ultimo ad essere stato arrestato e'
Fabrizio Belmonte, di 43 anni, bloccato nei pressi di Todi, in Umbria,
nell' abitazione della madre. L'uomo era gia' stato arrestato nel
corso dell' operazione Cleopatra. Gestiva, insieme con Maurizio Anania,
il regista in manette oggi, il ristorante ''Le Iene'', a Roma, ceduto
poco prima della prima ondata di arresti, mesi fa.
Vertice
in Prefettura a Cosenza sulla situazione sicurezza a Rossano
25/10-(G.C.) -Il Prefetto Diego D'Amico, ha presieduto una riunione
di coordinamento delle forze di Polizia, che si e' tenuta nella prefettura
di Cosenza, per esaminare la situazione della sicurezza nell'ambito
del comune di Rossano, anche alla luce degli ultimi fatti criminosi
che hanno destato una certa preoccupazione in quella comunita'. Alla
riunione hanno partecipato i vertici delle forze dell'ordine nonche'
il sindaco di Rossano, che nei giorni scorsi aveva richiesto la convocazione
del vertice. Nel corso della riunione, dopo un'attenta e approfondita
analisi delle attuali condizioni della sicurezza sulla scorta dei
dati relativi alle principali manifestazioni delittuose, e' stata
affrontata la problematica riguardante gli atti intimidatori ai danni
soprattutto di imprenditori del luogo, sintomatici del fenomeno delle
estorsioni, con la precipua finalita' di mantenere elevato il livello
di guardia affinche' tali episodi non abbiano a ripetersi. Sotto il
profilo dell'attivita' di prevenzione, considerato che e' emersa una
tendenziale crescita del fenomeni estorsivo, e' stato messo a punto
il piano di controllo coordinato del territorio del Comune di Rossano
ai fini di una maggiore visibilita' delle Forze di Polizia. In tale
contesto, nell'ottica di implementare il piu' possibile l'azione sinergica
delle istituzioni interessate alla tematica della sicurezza, il Prefetto
ha auspicato che una piu' fattiva collaborazione con gli organi dello
Stato venga offerta da tutte le componenti della societa' civile,
con particolare riferimento alle categorie produttive, affinche' le
manifestazioni delittuose ed in particolare quelle piu' frenanti per
lo sviluppo socio economico del territorio possano essere efficacemente
contrastate.
Omicidio
di Reggio: “Si indaga nel mondo della criminalità”
25/10-(G.Cataldo)- Numerose perquisizioni e controlli sono stati
compiuti dai militari dell’ Arma nell'ambito delle indagini
sull'omicidio di Francesco Pace, di 45 anni, ucciso ieri sera in un
agguato compiuto da sconosciuti nel quartiere Pellaro a Reggio Calabria.
L'omicidio e' avvenuto nonostante la massiccia presenza di forze dell'ordine
e dell'arrivo della commissione parlamentare antimafia che e' giunta
in Calabria dopo l'uccisione di Francesco Fortugno. Gli investigatori
hanno sentito anche alcuni conoscenti ed i familiari della vittima
per ricostruire i suoi ultimi spostamenti prima dell'omicidio. I carabinieri,
che stanno concentrando la loro attenzione nel mondo della criminalita',
hanno controllato numerose persone con precedenti penali di Reggio
Calabria. L'uomo stava rientrando a casa in sella ad una bicicletta
quando si e' accorto che alcune persone lo stavano seguendo a bordo
di una automobile. Pace ha quindi abbandonato la bicicletta ed ha
cercato di scappare a piedi ma e' stato raggiunto ed ucciso con alcuni
colpi d'arma da fuoco che lo hanno ferito al torace. All'omicidio
non avrebbe assistito nessun testimone anche perche' e' stato compiuto
in una zona periferica della citta' che la sera e' poco illuminata.
I carabinieri sono stati allertati da alcune persone che casualmente
stavano attraversando la strada dove e' avvenuto il delitto. La vittima,
secondo quanto si e' appreso, aveva precedenti. I carabinieri non
escludono che l'omicidio e' stato compiuto nell'ambito di scontri
tra i gruppi della criminalita' locale che si contendono il controllo
delle attivita' illecite.
La
carovana antimafia a Bologna da Cofferati pensando ai giovani di Locri.
25/10-(G.C.)-La lotta contro la mafia non conosce confini ed arriva
a far tappa in Emilia-Romagna. La carovana internazionale antimafie
e' una ''splendida idea. Porta in tutte le citta' dei valori importanti
e lascia tante tracce che fanno piu' forti i deboli e aiutano a sconfiggere
le mafie''. L' ha scritto il sindaco di Bologna, Sergio Cofferati
sul taccuino su cui gli organizzatori della carovana stanno raccogliendo
testimonianze e pensieri che consegneranno ai giovani di Locri. Cofferati
ha potuto lasciare il suo pensiero al termine dell'incontro con una
delegazione guidata dalla presidente onoraria di Libera Rita Borsellino
nella Sala Rossa del palazzo comunale di Bologna. L'incontro e' arrivato
al termine del pomeriggio che i volontari della carovana hanno passato
in piazza del Nettuno, accanto al palazzo comunale, per distribuire
materiale informativo sulle attivita' antimafia. Nell'incontro Rita
Borsellino ha illustrato al sindaco i risultati ottenuti con la coltivazione
delle terre confiscate alla mafia, e gli ha presentato alcuni dei
volontari che hanno percorso assieme a lei parte delle tappe in giro
per l'Italia. ''Abbiamo ancora tanta strada da fare - ha detto - ma
nonostante le difficolta' vogliamo andare avanti''. Con Cofferati,
in rappresentanza del comune bolognese, c'erano anche Patrizio Gattuso
(An), Alberto Vannini (La Tua Bologna), Sergio Lo Giudice (Ds), e
Giovanni Maria Mazzanti (Dl). La delegazione ha poi voluto ringraziare
il sindaco e tutta l'amministrazione per essere stata la prima in
Italia ad approvare un ordine del giorno che ha fatto proprio l'appello
dell'associazione Libera contro le mafie.
Processo
G8 di Genova: inutilizzabile il materiale prodotto dopo la fine delle
indagini
25/10 La sessantreesima udienza del processo per devastazione e saccheggio
contro 25 manifestanti per i fatti del g8 di Genova, vede ancora una
volta protagonista il teste Zampese, impiegato presso l'Ufficio G8,
istituito presso la Questura di Genova per svolgere le indagini sui
danneggiamenti e individuarne i presunti responsabili. L'udienza procede
inizialmente come le scorse settimane, salvo riservare una sorpresa
in tarda mattinata. Il teste Zampese riferisce infatti circa un imputato,
utilizzando materiale depositato dopo la fine delle indagini. Codice
di procedura alla mano, la prova risulta inutilizzabile. Il PM Canciani
tenta una difesa appellandosi al concetto di "prova naturale",
per rispondere alle obiezioni della difesa. La Corte dapprima traccheggia,
permettendo l'esame ma chiedendo alle parti di segnalare il materiale
inutilizzabile, infine, dopo la seconda opposizione difensiva alla
ripresa dell'esame, dichiara "inutilizzabile ogni riferimento
del teste Zampese ad atti di indagine compiuti in diverso procedimento
e non regolarmente acquisiti in questo procedimento". Il PM Canciani
esce dall'aula visibilmente stizzito: per la difesa e' sicuramente
un punto a proprio favore in un'udienza che pensavamo riservasse poche
sorprese. Prossima udienza 8 novembre 2005.
A
Lamezia l’assemblea straordinaria dell’ANCI. Reggio e
Cosenza ne chiedono il rinvio
25/10 L' assemblea congressuale straordinaria dell' Anci calabrese
si riunira' mercoledì a Lamezia Terme per eleggere il nuovo
presidente in sostituzione del dimissionario Sergio Abramo, eletto
in Consiglio regionale. All' assemblea, che sara' aperta dalla relazione
del presidente facente funzione, Franco Iacucci, e' detto in una nota,
parteciperanno i rappresentanti di tutti i Comuni associati. Prima
dell' elezione del presidente, l' assemblea sara' chiamata a votare
su alcune proposte di modifica dello Statuto. Dopo la relazione di
Iacucci e' previsto un dibattito dedicato ai temi piu' scottanti che
riguardano i Comuni calabresi: la sicurezza, la Finanziaria 2006 e
la devolution. In serata, però, sono arrivate le richieste
di rinvio da parte dei Sindaci di Cosenza e Reggio. Il Sindaco di
Cosenza ha chiesto il rinvio dell’assemblea motivandone la richiesta
con la necessità di “aprire un confronto tra tutte le
forze politiche calabresi, attesa la situazione generale venutasi
a determinare in conseguenza dei gravissimi fatti di Locri e delle
reiterate intimidazioni subite in Calabria da numerosi amministratori
locali. Ritengo indispensabile – ha sottolineato la Catizone
nel telegramma a Domenici e a Iacucci - procedere ad un rinvio dell’assemblea
di domani anche in considerazione del fatto che l’ANCI nazionale
ha deciso di tenere a breve, proprio a Locri, il prossimo consiglio
nazionale che rappresenta l’occasione propizia per un confronto
aperto prima di determinare il nuovo assetto dell’Anci calabrese.”
Anche il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Scopelliti, cosi' come
ha fatto il primo cittadino di Cosenza, Eva Catizone, chiede il rinvio
dell' assemblea dell' Anci in programma domani a Lamezia Terme per
eleggere il nuovo presidente regionale in sostituzione di Sergio Abramo.
Scopelliti, in un telegramma inviato al presidente dell' Anci Calabria,
Franco Iacucci, motiva la richiesta con ''l' attuale particolare contesto
socio-politico che caratterizza l' intera Calabria e, in modo particolare,
la provincia di Reggio. E questo - aggiunge il sindaco di Reggio -
per potere fornire tutti assieme un determinante contributo e trasmettere
un segnale forte ed inequivocabile, fronte unico di tutti gli organi
istituzionali''.
Giovane
lituano travolto e ucciso sulla 106 vicino Corigliano
25/10-(M.G.)- Un trentenne lituano e' stato investito e ucciso poco
dopo le sette di stamattina sul nuovo tracciato della Statale 106
ionica, nel territorio comunale di Corigliano Calabro. Valentin Kamarov,
in possesso di regolare passaporto ma senza permesso di soggiorno,
poco lontano dallo svincolo per il porto di Corigliano e' stato travolto
dalla Pegeout 206 guidata da I. M., 61 anni, residente nella cittadina
ionica. La dinamica dell'incidente e' ancora tutta da stabilire, ma
in base alle prime verifiche pare che l'extracomunitario si sia immesso
improvvisamente sulla carreggiata nel tentativo di attraversarla.
Cosi' avrebbe reso inevitabile lo scontro con l'auto che procedeva
con direzione nord, verso Sibari. Il corpo del trentenne e' stato
trasferito all'obitorio per l'autopsia, mentre l'autovettura e' stata
sequestrata. Il sessantunenne coriglianese che la guidava e che si
stava recando al lavoro, e' stato iscritto nel registro degli indagati
dalla Procura della Repubblica di Rossano per omicidio colposo.
Incendiata
la scuola elementare di Paola
25/10-(M.G.) - La notte scorsa a Paola, in provincia di Cosenza,
ignoti hanno appiccato il fuoco alla scuola elementare, utilizzando
del liquido infiammabile. L'incendio, ha provocato lievi danni alla
struttura. Sul fatto indagano i carabinieri della locale Compagnia.
20
chili di hascisc sequestrati dalla GDF a Melito Porto Salvo
25/10-(G.C.)- La Guardia di Finanza ha sequestrato nelle campagne
di Melito Porto Salvo 20 chilogrammi di hascisc. La droga era contenuta
in un sacco di iuta nascosto in una botola interrata. L' operazione
che ha portato al sequestro della droga e' stata condotta dalla Compagnia
di Reggio Calabria delle Fiamme gialle, con la collaborazione di unita'
cinofile e dei Baschi Verdi.
Omicido
Fortugno: I giovani della Locride scrivono a
Ciampi e Bova: “Ci siamo svegliati, trovare
il modo per reagire”. La moglie di Fortugno: "Franco,
una persona pulita". Prodi: "non
servono leggi speciali". I sindacati indicono 8
ore di sciopero per il 25/11.
L’Antimafia
a Reggio ha ascoltato i PM che conducono
l’inchiesta. Centaro: “Un chiaro
attacco alla politica pulita. Proteggere la Lo Moro”.
Tante le ipotesi. Catanese: “Nessuna prova
di depistaggi. I tabulati telefonici non fanno parte delle indagini,
Nessun trasferimento”
Calipari:
La perizia della Procura dice che a
sparare fu una sola arma.
Sospetto
caso di “Mucca pazza” in Calabria. I parenti: “Vogliamo
la verità”
24/10-(Giampaolo Cataldo)- Elio Pulerà, 42enne, di Crotone,
è ricoverato in fin di vita presso il reparto malattie infettive
dell’ospedale ‘Pugliese’ di Catanzaro. In un primo
momento i medici del nosocomio avevano diagnosticato al paziente una
encefalopatia acuta da virus sconosciuto. Il progressivo aggravarsi
delle condizioni dell’uomo, hanno portato i sanitari a fare
indagini a 360 gradi, fino a scoprire le origini del virus, sospetto
caso di “mucca pazza”. L’ esito è stato fornito
da un campione analizzato presso i laboratori del ministero della
Salute, a Roma. Fonti mediche, ritengono piu' probabile che si tratti
della forma classica della sindrome di Creutzfeld Jakob. Alcune analisi,
secondo quanto prevede il protocollo nazionale, sono state inviate
dall'ospedale di Catanzaro all'Istituto superiore di sanita' e si
e' in attesa di avere le risposte.
Secondo i familiari, che in un primo tempo hanno temuto gli effetti
dell’influenza aviaria, Pulerà prima di essere colpito
dal morbo, ha sempre condotto una vita normale senza mai accusare
segni e malesseri di questa natura.
La manifestazione dei primi sintomi della malattia è avvenuta
circa due settimane addietro con una graduale perdita delle forze
fisiche e della memoria. Pulerà, che ha moglie e due figli,
era addetto alla guida degli automezzi del corpo dei vigili del fuoco.
Secondo quanto ha spiegato Riccardo Fatarella, direttore generale
dell'ospedale Pugliese, alcuni campioni di liquidi biologici sono
stati inviati all'Istituto superiore di sanita' per accertamenti;
tuttavia le prime analisi non sarebbero sufficienti per svelare la
natura della malattia. Esiste infatti anche una forma familiare di
Creutezfeldt Jakob. ''Abbiamo dato la massima collaborazione all'Iss
- ha detto Fatarella - e nei prossimi giorni alcuni esperti dell'Iss
verranno per effettuare ulteriori test di approfondimento al fine
di avere piu' certezze sulla malattia''.
Viste le gravissime condizioni dell’uomo, i familiari vogliono
andare fino in fondo per accertare la verità, e lanciano un
disperato appello alle istituzioni, alle forze sociali e politiche
per un intervento che possa fare chiarezza sulla drammatica vicenda.
In tarda serata la Direzione dell' Azienda ospedaliera Pugliese-Ciaccio
di Catanzaro, in un comunicato, ''conferma la notizia che e' stata
comunicato dal laboratorio dell' Istituto Superiore di Sanita', oggi
alle ore 12.30, la presenza di prioni nel campione di liquor, inviato
per la ricerca, ed appartenente ad un paziente ricoverato presso il
reparto di Malattie Infettive''. ''Al momento attuale - prosegue il
comunicato - non e' possibile confermare se trattasi della forma familiare
della malattia di Creutzfeldt-Jakob o della forma trasmissibile in
quanto sono necessarie ulteriori indagini. La forma trasmissibile
comunque non e' riferita a contatto interumano ma esclusivamente alla
introduzione di materiale infetto. Il paziente in questione e' stato
ricoverato presso il Reparto di Neurologia dell'Ospedale 26 settembre
scorso ed il 30 settembre e' stato trasferito presso il Reparto di
Malattie infettive. Il 4 ottobre e' stato prelevato il campione di
liquor inviato all' Istituto Superiore di Sanita' per le analisi.
Attualmente il paziente non e' lucido, non e' in grado di mantenere
la stazione eretta, e' sottoposto a nutrizione parenterale totale
e conserva integra la funzione respiratoria. Per completare l'iter
diagnostico e' stato concordato con l' Istituto superiore di Sanita'
l'invio di un medico, che giungera' a Catanzaro dopodomani, mercoledi'''.
La
Commissione Antimafia, da oggi in Calabria
conferma l’ipotesi politica del delitto Fortugno. Loiero: “Sottovalutato
il fenomeno ‘ndrangheta". Callipo: “Individuare
i mandanti del degrado calabrese”
Omicido
Fortugno: Loiero: “Le intercettazioni
insudiciano un dramma”. Indagini: Magistrati
rientrati dopo missioni nelle carceri. Il movimento studentesco
di Locri scrive alle istituzioni: “No alla ndrangheta”
Cordopatri:
“Esiguo il numero dei testimoni di giustizia calabresi perché
non aiutati”
24/10 ''Il numero dei testimoni di giustizia calabresi e' effettivamente
esiguo, come ha detto a Prato il sottosegretario all' Interno, Alfredo
Mantovano''. Lo ha detto, in una dichiarazione, Maria Giuseppina Cordopatri,
testimone di giustizia calabrese. ''Il motivo di tale esiguita' -
ha aggiunto Maria Giuseppina Cordopatri - e' assai semplice. Un gran
numero degli stessi e' stato cacciato dal programma di protezione
dalle decisioni della Commissione centrale presieduta dallo stesso
Mantovano, che persegue una politica non coincidente con gli interessi
della legalita' e della giustizia in quella regione''.
Agguato
a Reggio. Ucciso un uomo
24/10 Un uomo, Francesco Pace, di 45 anni, e' stato ucciso in un
agguato compiuto da sconosciuti nella frazione 'Pellaro' a Reggio
Calabria. La vittima, secondo quanto si e' appreso, era a piedi quando
e' stato avvicinato da alcune persone che gli hanno sparato diversi
colpi di arma da fuoco che lo hanno raggiunto al torace. Sul luogo
dell'omicidio sono intervenuti carabinieri e agenti della polizia
di stato. L'uomo, secondo quanto riferito dagli investigatori, aveva
precedenti di polizia.
A
Castrovillari crolla un ala di Palazzo Gesualdi dell’Aterp
24/10 Oggi pomeriggio a Castrovillari, senza provocare danni a persone,
e' ceduta un'ala del palazzo Gesualdi, palazzo di proprieta' dell'Aterp
nel centro storico della citta' e che doveva essere recuperato grazie
a un finanziamento di 1 mln e 200 mila euro. Sul luogo del crollo
vigili del fuoco, polizia, carabinieri. Sono in corso indagini per
accertare le cause del crollo.
Centomila
cartoline da inviare al Quirinale per non dimenticare il caso Calipari
24/10-(G. Cataldo)- ''Il Presidente Ciampi segue con costante attenzione
gli sviluppi dell'inchiesta'': lo assicura il segretario generale
alla Presidenza della Repubblica, Gaetano Gifuni, rispondendo al Coordinamento
Nazionale Antimafia ''Riferimenti'' che ha chiesto il sostegno per
''non spegnere i riflettori'' sul caso di Nicola Calipari, il funzionario
del Sismi ucciso a Baghdad ad un posto di blocco di militari americani
subito dopo la liberazione della giornalista Giuliana Sgrena. Gifuni
scrive alla presidente del comitato, Adriana Musella, che Ciampi ''fin
dal primo momento ha invocato chiarezza sul tragico evento'' e che
''il sacrificio del valoroso funzionario e la sua testimonianza di
esemplare abnegazione sono sempre vivi nel commosso ricordo del Capo
dello Stato, che ha conferito 'motu proprio' alla sua memoria la medaglia
d' oro al Valor Militare''.
Il coordinamento ''Riferimenti'' ha chiesto il sostegno del presidente
della Repubblica in vista del deposito delle conclusioni della perizia
sulla morte di Calipari. Ma la sensibilizzazione dell' opinione pubblica
passa anche per una grande mobilitazione che verra' lanciata nelle
prossime settimane: la distribuzione di oltre centomila cartoline
con l' immagine del funzionario e la scritta ''la tua firma per Nicola''
invitando i cittadini a inviarle al Quirinale per sostenere l' appello,
al quale hanno gia' dato l' adesione esponenti della societa' civile,
della cultura, del mondo della scuola, dello sport, rappresentanti
delle istituzioni e della politica.
''Ci siamo rivolti a Ciampi perche' pensiamo rappresenti uno dei baluardi
ai quali gli italiani guardano con fiducia - ha spiegato Adriana Musella-.
Riteniamo sia necessario tenere viva l' attenzione perche' le notizie
che filtrano sulla conclusione del lavoro dei periti non sono rassicuranti.
Certo, non possiamo pensare che Nicola Calipari sia andato incontro
alla morte volontariamente. Crediamo che la sua memoria meriti rispetto.
Tutelarla vuol dire tutelare la dignita' del popolo italiano''.
Convegno
sulla “Flessibilità nelal P.A.” svolto a Gizzeria
24/10
Come si allarga la base occupazionale del Paese e soprattutto della
Calabria, in questo particolare momento di recessione economica? Una
riposta a questo interrogativo l’ha voluta dare il convegno
promosso dalla prestigiosa Fondazione per la Sussidiarietà
che ha organizzato il convegno su “La flessibilità nella
Pubblica Amministrazione” che si è svolto oggi all'Hotel
Caposuvero a Gizzeria ed al quale hanno partecipato esperti del settore,
quali Francesco Verbaro, Direttore Generale Ufficio personale delle
Pubbliche Amministrazioni - Dipartimento della Fuzione Pubblica -
Presidenza del Consiglio dei Ministri, Valentina Lo Storto Magistrato
del Lavoro, Antonio Viscomi Professore Ordinario di diritto del Lavoro
– Università di Catanzaro, Antonio Pileggi, Professore
Ordinario di diritto del Lavoro – Università di Cassino
e Paolo Benesperi dei Democratici di Sinistra. I lavori sono stati
moderati dal dott. Antonio Saladino Presidente Need Srl. La flessibilità,
così come hanno ribadito nel corso del convegno i relatori,
è uno strumento ottimale per favorire una maggiore occupazionalità,
con un doppio effetto economico vantaggioso: può migliorare
la qualità di alcuni servizi e contribuire alla riduzione della
spesa pubblica. Ed aumentare l’occupazione, ha spiegato Antonio
Saladino, “significa rendere libere le persone: il lavoro infatti
è la condizione di libertà: ogni uomo ha bisogno di
lavorare per sentirsi persona viva, parte di una umanità vivente.
Ecco perché è indispensabile cancellare l’idea
del lavoro come guinzaglio tenuto al collo di chi ha bisogno e la
concezione delle opportunità di lavoro come oggetto di lottizzazione
burocratica e politica. E’ da questa concezione di sé
e del proprio lavoro che nasce il principio di sussidiarietà
nei confronti del cittadino, che passa da soggetto che deve essere
assistito e controllato da parte delle istituzioni a soggetto la cui
libera azione è considerata, di per se stessa, una risorsa
per la società". “Quello che stiamo realizzando
da anni in Calabria – ha ribadito Saladino – è
di dar vita a un grande progetto sociale, che dia una significativa
risposta occupazionale, utilizzando tutti gli strumenti a disposizione,
dagli ammortizzatori sociali alla legge Biagi, per evitare lo scempio,
che è un vero e proprio insulto al Padre Eterno, di restituire
alla Comunità economica europea 750 milioni di euro messi a
disposizione e non utilizzati. Anche perché tutto ciò
non si pensi ingenuamente legato ad una mancanza di progettualità
(i progetti ci sono) piuttosto è una situazione legata alla
solita mentalità di vedere che fa uno e che fa l’altro,
e quindi vedere come contrastarlo: la solita logica dei veti incrociati
che paralizzano la regione”. Una situazione che è condita
sistematicamente dall’arrivo dell’“oriundo”,
ha insistito ilpresidente della Needs & partners, “il mega
consulente che arriva da fuori regione, che però puntualmente
non mette a punto il fusorario; l’attesa del miracolo rappresentata
dal forestiero, come ha ben scritto in un articolo riferito alla Calabria
Marina Valesse su “Il Foglio” del 18 ottobre scorso”.
Mai come in questo momento, ha aggiunto Saladino, "ha senso la
frase di Thomas Merton che diceva che la tragedia del nostro tempo
non sono le opere dei malvagi, quanto le inutilità delle opere
dei buoni: ecco perché è indispensabile cambiare la
mentalità, perché il problema è antropologico:
ed il nostro lavoro è proprio quello di creazione una nuova
mentalità, attraverso un’educazione nuova, che riesca
a sfondare il substrato culturale di una terra come la Calabria, dove
non esiste la cultura del “lavoro”, ma la cultura del
“posto”. La nostra opera è quella di creare uno
sviluppo sano (non compromesso da legami equivoci) ed equilibrato
(la Calabria non ha bisogno di cattedrali nel deserto, vedi Sir, Saline
Ioniche, cioè di realtà che creano uno squilibrio del
territorio e quindi favoriscono il sistema mafioso), che genera lavoro
e quindi restituisce la libertà all’uomo. Solo così
la Calabria potrà riacquistare la propria libertà".
Ed un medoto per favorire l'occupazione è rappresentato proprio
dalla flessibilità. "Una flex secutirity - ha precisato
Saladino - che significa non una flessibilità selvaggia e soprattutto
rigida, ma una flessibvilità che tutali il lavoratore".
La flessibilità è un valore, uno strumento per raggiungere
il fine, ha spiegato il prof. Verbaro, “ed il fine delle pubbliche
amministrazioni è quello di essere al servizio della persona
umana e dei cittadini, cioè realizzare quella rivoluzione dell’art.
3 della Costituzione, che dice che la Repubblica rimuoverà
gli ostacoli che impediscono la piena partecipazione alla vita civile,
politica ed economica”. E la P.A., ha aggiunto, “è
funzionale a realizzare questo obiettivo, e se la flessibilità
è funzionale a realizzare questo obiettivo, migliorando l’efficienza
e la qualità del servizio, allora ha un senso politico e culturale
forte”.
Il prof. Verbaro ha poi illustrato i vari aspetti della flessibilità
sia all’interno delle strutture della pubblica amministrazione
sia nei contesti con soggetti esterni nell’ambito dell’esternalizzazione.
Valentina Lo Storto ha poi evidenziato alcuni aspetti normativi e
previdenziali della flessibilità, in particolare ha sottolineato
come i contratti di somministrazione pur con dei costi superiori sono
quelli che garantiscono una copertura previdenziale identica a quelle
del lavoro subordinato. "La flessibilità - ha detto -
è positiva ma non deve diventare patologia. Resta in ogni caso
valido il criterio della responsabilità del pubblico amministratore".
Numerosi sono stati poi gli interventi di amministratori che hano
preso parte al convegno. Tra i presenti il sindaco di Lamezia Gianni
Speranza, insieme a tutti i suoi assessori comunali, la senatrice
di Forza Italia Ida d'Ippolito, e numerosi dirigenti regionali.
Molto
probabile un caso di lupara bianca la scomparsa di Vettrice
23/10 Sono dello stesso gruppo sanguigno di Renato Vettrice, l'operaio
quarantunenne di Bovalino misteriosamente scomparso il 13 agosto scorso,
le macchie ematiche trovate dentro e fuori l'ufficio dell'azienda
agricola e floreale di Sant'Ilario dello Ionio, nel reggino, dove
l'uomo lavorava. La conferma e' giunta dall'esito delle analisi effettuate
dai carabinieri del Ris di Messina. Dopo gli esiti delle analisi sul
sangue non e' escluso, cosi' come trapela negli ambienti investigativi,
che Renato Vettrice sia rimasto vittima di un caso di 'lupara bianca'.
Prima di svanire nel nulla Renato Vettrice parlo' al telefono, intorno
a mezzogiorno di sabato 13 agosto, con la moglie, Antonella Mazzaferro,
35 anni, in attesa del terzo figlio, alla quale disse che, appena
terminato il turno di lavoro, sarebbe rientrato a casa, nella frazione
Bosco Sant'Ippolito di Bovalino. Quel giorno, pero', Vettrice a casa
non torno' affatto. L'auto dell'operaio fu ritrovata, a distanza di
circa 24 ore dalla scomparsa dell'uomo, nei pressi della stazione
ferroviaria di Locri. Dentro e fuori l'ufficio dove Renato Vettrice
lavorava i carabinieri della compagnia di Locri trovarono numerose
tracce di sangue. L'aspetto delle macchie di sangue farebbe pensare
ad una breve colluttazione e al successivo rapimento dell'operaio
da parte di sconosciuti
Disagi
e frane in Calabria per le piogge
23/10 Disagi e frane si sono verificati in alcune zone della Calabria
a causa delle piogge della scorsa notte. La zona maggiormente colpita
dai disagi e' la provincia di Reggio Calabria. A Molochio, nel reggino,
la pioggia ha provocato danni ad una strada che collega una frazione
con il centro abitato del comune. L'unica strada d'accesso e' stata
interrotta ed ora nella frazione e' possibile accedere solamente a
piedi. A Plati' si e' verificata una frana alla periferia del centro
abitato che ha interrotto la strada che consente l'accesso all'Aspromonte.
A Palmi, invece, uno smottamento ha provocato danni ad una abitazione
rurale. Decine di telefonate sono giunte ai comandi provinciali dei
Vigili del fuoco della Calabria. Numerosi sono stati gli interventi
per allagamenti di scantinati e per rimuovere tronchi di alberi che
si sono abbattuti sulle strade. Nelle campagne calabresi vengono segnalati
anche danni alle colture agricole. La protezione civile regionale,
intanto, sta monitorando la situazione dei fiumi e torrenti calabresi.
Brevi
da Campana e Roggiano Gravina
23/10 A Campana i carabinieri della locale stazione hanno arrestato
un uomo colto in flagranza di reato mentre produceva lesioni aggravate
ad altra persona. A Roggiano Gravina, per cause sconosciute ed ancora
al vaglio delle indagini dei carabinieri, ignoti mediante dle liquido
infiammabile hanno dato alle fiamme una Fiat Punto di una casalinga.
Omicido
Fortugno: Minniti: definisce un quadro inquietante
le telefonate al Viminale. Pisanu replica "non
lasceremo nulla di intentato". Loiero: "Lo stato
deve far sentire la sua presenza”
Ad
Isca sullo Ionio, pensionato ferisce la figlia con una coltellata:
arrestato
22/10 Un pensionato di Isca sullo Ionio, Pierangelo Merlo, di 66
anni, ha ferito oggi pomeriggio con una coltellata ad un fianco la
figlia, Lucia, di 38 anni, nel corso di una lite provocata da futili
motivi. Merlo e' stato arrestato poco dopo dai carabinieri della Compagnia
di Soverato. Lucia Merlo e' stata ricoverata in ospedale con prognosi
riservata. La donna, comunque, secondo quanto si e' appreso, non e'
in pericolo di vita. La lite al culmine della quale Pierangelo Merlo
ha ferito la figlia e' avvenuta nell' abitazione dei due, presente
un altro figlio del pensionato. E' stato proprio l' altro figlio di
Merlo ad avvertire del ferimento il 118, gli operatori del quale,
a loro volta, hanno segnalato l' accaduto ai carabinieri.
Definitiva
la condanna del boss Rosmini a Reggio
22/10 E' diventata definitiva la condanna per associazione per delinquere
di tipo mafioso comminata dalla Corte d' assise d' appello di Reggio
Calabria nei conronti del presunto boss della ''ndrangheta Giovanni
Rosmini, di 43 anni, considerato dagli investigatori il capo dell'
omonima cosca di Reggio Calabria. L' arresto di Rosmini, eseguito
ieri dai carabinieri della Compagnia di Reggio Calabria, e' scaturito
dall' emissione da parte della Corte di cassazione, dopo la conferma
della sentenza di secondo grado, di un ordine di esecuzione pena.
Rosmini e' stato condannato per i reati di associazione per delinquere
di tipo mafioso ed estorsione. Secondo gli investigatori, la cosca
Rosmini avrebbe avuto il controllo di appalti di opere pubbliche ed
attivita' economiche in una vasta zona di Reggio Calabria. Tra l'
altro, nel 1998, i carabinieri arrestarono 47 presunti appartenenti
alla cosca, tra cui lo stesso Giovanni Rosmini. Giovanni Rosmini aveva
assunto il comando della cosca dopo che nei mesi scorsi i carabinieri
avevano arrestato il fratello, Antonio Rosmini, dopo una latitanza
protrattasi per oltre dieci anni.
Ass.
M. Tripodi: "Intimidazione a Mollace una sfida alle Istituzioni"
22/10 L’assessore regionale all’Urbanistica, Michelangelo
Tripodi, esprime la sua solidarietà a Francesco Mollace, sostituto
procuratore della Repubblica di Reggio Calabria, destinatario di un
plico contenente due proiettili inesplosi di kalashnikov. “L’ennesima
intimidazione subita dal magistrato reggino - sostiene Tripodi - è
la dimostrazione ulteriore della sfida che la ’ndrangheta ha
lanciato alle istituzioni. Mollace, impegnato per anni nella Direzione
distrettuale antimafia, è un simbolo della lotta alla criminalità
organizzata. Questa intimidazione, che segue di qualche giorno l’omicidio
del vicepresidente del Consiglio regionale Fortugno e le minacce subite
dal presidente di Sviluppo Italia Lamberti Castronuovo, è un
segnale che deve far riflettere chi ha soprattutto la responsabilità
di garantire la legalità nel territorio e l’incolumità
dei cittadini. Basta con la latitanza dello Stato, è urgente
che vengano adottate misure eccezionali per contrastare con determinazione
l’offensiva della ’ndrangheta”.
Solidarietà
della Cisl a Castronuovo
22/10 Un' assemblea del personale dei laboratori clinici De Blasi
e' stata convocata dalla Cisl Fps provinciale di Reggio e dalla segreteria
aziendale Cisl Fps in segno di solidarieta' al direttore Edoardo Lamberti
Castronovo al quale e' stato recapitato un plico contenente pallini
di piombo. ''La Cisl Fps - afferma il segretario provinciale, Natale
Pace - ritiene che il direttore Lamberti abbia risposto al chiaro
avvertimento mafioso nella maniera piu' opportuna: con il riserbo
che tali vicende obbligano e con la fermezza di chi e' abituato a
lottare con coraggio contro la prevaricazione e per la liberta'''.
A giudizio di Pace ''l' omicidio del vicepresidente del Consiglio
regionale e l' intimidazione a Lamberti, insieme alla tante, troppe
e troppe volte dimenticate in fretta, intimidazioni ed attentati agli
imprenditori e amministratori pubblici della Calabria e della nostra
provincia, devono scuotere le coscienze delle persone per bene, indurle
ad una ferma volonta' di risanamento e di riscatto. Le armi della
gente per bene sono molto potenti. Non fanno fuoco, non feriscono
ed uccidono, ma possono fare un rumore assordante capace di intimidire
il potere mafioso''.
Catanzaro reclama
la sede della Direzione regionale del Lavoro
22/10 La sede della Direzione regionale del lavoro non puo' restare
a Reggio Calabria, ma deve essere trasferita a Catanzaro visto che
la normativa vigente sancisce che la struttura deve essere ubicata
nella citta' capoluogo di regione. E' quanto ha stabilito il Consiglio
di Stato accogliendo un ricorso presentato dal Comune di Catanzaro.
I legali del Comune, Claudio Larussa e Franco Pittelli, si erano rivolti
al Consiglio di Stato dopo che il Tar del Lazio, nel marzo del 1999,
aveva dato loro torto, rigettando la richiesta di annullare il decreto
del Ministero del Lavoro del 7 novembre del 1996 con il quale era
stata disposta l' istituzione della Direzione regionale del lavoro
a Reggio anziche' a Catanzaro ed assegnando, tra l' altro, alla Direzione
provinciale del capoluogo un solo dirigente. Il decreto del Ministero
del lavoro era stato emesso in attuazione della legge con la quale,
nel 1993, si era provveduto alla riorganizzazione degli uffici periferici
dello stesso Ministero. Secondo i giudici della sesta sezione del
Consiglio di Stato, presieduta da Mario Egidio Schinaia, la decisione
del Tar del Lazio di rigettare il ricorso proposto dal Comune di Catanzaro
''e' errata e va riformata. Anche se e' vero, come ritenuto dal Tar,
che l' Amministrazione gode di ampio potere discrezionale in merito
alla riorganizzazione dei propri uffici - e' detto nella sentenza
- la stessa non puo' esorbitare dai limiti imposti dalla legge. Nel
caso specifico la normativa cui fare riferimento e' quella, risalente
al 1961, che disciplina l' organizzazione centrale e periferica del
Ministero del Lavoro in base alla quale i relativi uffici regionali
devono essere localizzati nelle citta' capoluogo di regione. Di conseguenza,
il decreto ministeriale del 1996, che ha derogato rispetto alla normativa
soltanto per la Calabria, e' da considerarsi illegittimo visto che
ai sensi della legge 519 del 28 luglio del 1991, capoluogo della Regione
Calabria e la citta' di Catanzaro. Ne' rileva che nel precedente assetto
organizzativo dell' Amministrazione l' Ispettorato regionale del Ministero
fosse ubicato a Reggio Calabria, trattandosi di circostanza che poteva
comportare una qualche giustificazione per il merito del provvedimento,
ma che, tuttavia, non consentiva all' Amministrazione di derogare
alla specifica prescrizione di legge che imponeva di localizzare le
Direzioni regionali nei capoluoghi di regione''.
Tre minori denunciati
per la creolina a al classico di Rende. A Cetraro, invece, creolina
ala scuola media
22/10 Tre studenti sono stati denunciati in stato di liberta' dai
carabinieri a Rende, con l' accusa di danneggiamento, dopo che sono
stati sorpresi mentre compivano atti vandalici nella palestra del
liceo classico Gioacchino Da Fiore. I tre sono stati sorpresi in flagrante,
dopo che da giorni imperversano questi atti vandalici nella zona.
Appostati di fronte l’istituto scolastico, i carabinieri hanno
preso sul fatto i tre vandali minorenni. In particolare, secondo quanto
riferito dai carabinieri, i tre giovani stavano cospargendo con creolina
la porta della palestra. I militari sono stati trovati in possesso
di due bottiglia contenente il liquido disinfettante e una bottiglia
di diluente. Nulla da fare invece a Cetraro dove ignoti hanno cosparso
la creolina sul pavimento della scuola media di via Donato Faini.
Gli inquirenti hanno avviato indagini
Scommesse clandestine:
una denuncia a Scalea
22/10 Una persona della quale non sono state rese le generalita'
e' stata denunciata in stato di liberta' dai finanzieri della tenenza
di Scalea al termine di un' operazione condotta nell' ambito delle
attivita' di contrasto del fenomeno della raccolta di scommesse clandestine.
I finanzieri, sotto le direttive del comando provinciale di Cosenza,
hanno anche sequestrato un locale, nei pressi della stazione ferroviaria
del centro tirrenico, all' interno del quale veniva svolta l' attivita'
di raccolta telefonica e telematica delle scommesse relative a tutta
la zona. La persona denunciata, in base a quanto emerso dalle indagini,
svolgeva l' attivita' pur essendo privo delle autorizzazioni previste
dalla legge.
Netta contrarietà
di UniCost alla legge riforma dell’ordinamento giudiziario
22/10 Unita' per la Costituzione, la corrente di maggioranza dei
magistrati, ha confermato, durante l' assemblea straordinaria svoltasi
a Roma, la sua ''netta contrarieta' '' alla legge di riforma dell'
ordinamento giudiziario ed il suo no al bipolarismo. Il giudizio negativo
sulla riforma dell' ordinamento giudiziario e' fondato sull' ''irrinunciabilita'
'' di alcuni principi costituzionali, tra i quali Unicost cita ''la
assoluta liberta' ed autonomia del PM, soggetto pienamente integrante
la giurisdizione; l' autonomia del CSM nella tutela attiva dell'indipendenza
dei giudici attraverso l'esercizio moderno del potere di normazione
secondaria direttamente ispirato alla costituzione, tale da respingere
ogni concezione puramente difensiva della magistratura; la conservazione
alla Corte di Cassazione del potere di uniformare il diritto nazionale,
senza alcuna confusione di tale ruolo con altro, che la Costituzione
non prevede di vertice organizzativo della magistratura''. Muovendo
dalla ''difesa della liberta' del magistrato nel momento in cui decide
fuori di ogni logica di ricerca del consenso'', Unita' per la Costituzione,
inoltre, ha ribadito ''il rifiuto del bipolarismo per sua natura espressione
di logiche di appartenenza''. Unicost ha, inoltre, evidenziato alcuni
diritti, ''da intendersi come prerogative'', dei magistrati: quello
che ''l' attivita' della istituita scuola della magistratura non tocchi
le funzioni di controllo e di promozione della professionalita' che
la costituzione assegna al CSM''; il diritto alla verifica critica
da parte del Csm di ogni aspetto e di ogni esito delle procedure concorsuali
e non, espletate fuori dall'organo di autogoverno; che la funzione
del processo penale resti quella di strumento di accertamento di responsabilita'
individuali perseguito nella effettiva parita' delle parti entro tempi
che non rendano vana la pretesa punitiva''; che il processo civile
''permanga strumento nel quale il giudice munito di tutti i poteri
necessari accerti i fatti utili alla decisione in tempi celeri''.
Unita' per la Costituzione, inoltre, ha rivendicato il diritto dei
magistrati ''alla effettiva partecipazione delle donne alla giurisdizione
sia quanto alle chances professionali che a quelle di rappresentativita'
'' e, infine, ''il diritto alla conservazione di accesso alla magistratura
per solo concorso con esclusione di ogni forma surrettizia di reclutamento
straordinario''. La corrente, infine, in considerazione dei ''tragici
fatti di aggressivita' mafiosa nella locride'', ha invitato l' Associazione
Nazionale Magistrati a riesaminare l' ipotesi di svolgere il congresso
nazionale a Reggio Calabria.
Rinvenuti un
proiettile da guerra a Figline e uno calibro 12 a Castrovillari
22/10 Un proiettile d'arma da guerra lungo circa 20 centimetri e'
stato rinvenuto dai Carabinieri a Figline Vigliaturo, in provincia
di Cosenza, nell'area industriale di contrada Felicetta. Episodio
simile a Castrovillari, dove due studenti hanno ritrovato nel centralissimo
corso Garibaldi una cartuccia inesplosa calibro 12 che hanno consegnato
ai Carabinieri della locale Stazione.
Tre arresti dei
Carabinieri a Torano, Cassano e Villapiana
22/10 Tre persone sono state arrestate dai carabinieri del comando
Provinciale di Cosenza. A Torano Castello, e' finita in manette una
persona in esecuzione ad un'ordinanza emessa dall'ufficio di sorveglianza
del tribunale di Cosenza. A Cassano Jonio, i carabinieri della locale
stazione hanno effettuato un altro arresto in esecuzione di un'ordinanza
di custodia cautelare emessa dal Tribunale di Castrovillari, per inosservanza
degli obblighi inerenti la misura degli arresti domiciliari. Infine,
a Villapiana, i carabinieri della locale stazione e della Tenenza
di Cassano Jonio hanno eseguito un arresto in esecuzione di un'ordinanza
applicativa degli arresti domiciliari emessa dal gip del Tribunale
di Castrovillari, per detenzione illegale di munizioni e sequestro
di persona.
Omicido
Fortugno: Numerose le lettere di solidarietà
inviate a Loiero: “Presidente, resisti e vai avanti”
Montezamolo "Sensibilizzerò le istituzioni". Scatta
il piano di controllo di PS, CC e Gdf. Corbelli
chiede di non assegnare il posto vacate di Fortugno.
I
disoccupati di San Giovanni in Fiore devastano la sala consiliare
del Comune
21/10
L’esasperazione non va a braccetto della violenza. Però
il clima surriscaldato di San Giovanni in Fiore, per quanto riguarda
lavoro e disoccupazione porta a compiere azioni da condannare in toto
così come ha detto il Sindaco di San Giovanni in Fiore, Nicoletti.
“Colpire la casa del popolo, massimo tempio della democrazia
è un atto ignobile che verrà perseguito fino in fondo”.
Effettivamente di questi tempi in Calabria tutto è buono per
far accendere la miccia della disperazione. I fatti. Una sessantina
di persone facenti parte della graduatoria per l' assunzione di 350
lavoratori nell' ambito del progetto regionale finalizzato alla valorizzazione
dei parchi nazionali della Sila, del Pollino e dell' Aspromonte, hanno
fatto irruzione, ieri, all' interno della sala consiliare del Comune
di San Giovanni in Fiore ed alcuni di loro hanno danneggiato arredi
e suppellettili. La protesta, secondo quanto riferito dai carabinieri,
e' nata in seguito alla pubblicazione di una graduatoria in base alla
quale solo 190 persone del luogo avrebbero trovato una collocazione.
Il Sindaco ha inoltre aggiunto “Le graduatorie sono state redatte
dal Ministero e non dal Comune e comunque questo non è un motivo
per compiere questo scempio”
Doppio
colpo alla ndrangheta: Colpita la cosca Morabito.
Gli affari di “Tiradrittu” si fermano per la seconda volta.
41 arresti e scoperto un ingente traffico di cocaina. In
Emilia Romagna arrestao il killer del boss Dragone.
Busta
con proiettili di mitra al Sostituito Procuratore
Mollace
Omicido
Fortugno: Varato il programma straordinario
di Pisanu contro la ndrangheta dopo un summit al Viminale.
Informato il Presidente Loiero. Due ipotesi
nelle indagini
Bertolaso
e Loiero riferiscono sullo stato della ricostruzione di Cavallerizzo,
presto al via i lavori della ricostruzione.
Virus
dei polli: WWF e LAV chiedono a Pirillo una moratoria contro la caccia
21/10 'Un provvedimento di moratoria della caccia su tutto il territorio
regionale come misura precauzionale per ostacolare la diffusione dell'influenza
aviaria e' quanto mai opportuno''. E' quanto chiedono la Lav e il
Wwf Calabria all'Assessore regionale all'agricoltura, Mario Pirillo,
come iniziativa per prevenire il diffondersi dell'influenza aviaria.
''Sembra accertato - dichiara Roberto Vecchio Ruggeri, coordinatore
regionale della Lav - che gli uccelli migratori possano essere portatori
del virus dell'influenza aviaria, cosi' come e' ormai accertato che
il virus possa essere facilmente trasmesso agli uccelli d'allevamento.
Ma il rischio e' anche connesso alla manipolazione di animali morti
e quindi al contatto con potenziali soggetti portatori del virus.
Auspichiamo quindi che l' assessore Pirillo possa seguire l'esempio
dei suoi colleghi assessori e rassicurare cosi' i calabresi. Per contrastare
il rischio di diffusione dell' influenza aviaria e' necessario assumere
tutti i provvedimenti cautelativi del caso, anche a costo di scelte
impopolari, per accrescere la tranquillita' dei cittadini''. ''Sul
rischio - ha detto il segretario regionale del Wwf, Pino Paolillo
- di trasmissione del virus dei polli attraverso la caccia, chiediamo
al Presidente Loiero e all'Assessore Pirillo di non seguire il pessimo
esempio del Ministro della Salute Storace, che dimostra una gravissima
sottovalutazione del fenomeno ed una inaccettabile sudditanza rispetto
alla lobby venatoria ignorando le dichiarazioni del Commissario UE
all'Ambiente, Stravos Dimas, e dell'Istituto Nazionale per la Fauna
Selvatica (Infs) sull'opportunita' di chiudere la caccia''. ''Il ruolo
fondamentale della Calabria - concludono Wwf e Lav - per l'avifauna
migratoria e' ben noto in quanto vi si riversano stagionalmente grossi
contingenti provenienti da altre parti d'Europa; infatti durante l'autunno
giungono nella regione migliaia di individui appartenenti a decine
e decine di specie diverse che vi svernano regolarmente. La Calabria
ha dunque una posizione strategica circa le rotte migratorie dell'avifauna,
essendo un 'ponte' naturale nel Mediterraneo per i contingenti migratori
provenienti anche dall'Europa dell'Est, dove il virus e' gia' diffuso''.
Giuseppe
Meduri nuovo coordinatore regionale dell’ARCI
21/10 Gianni Speranza lascia l'incarico di Presidente Regionale dopo
l'elezione a sindaco, eletto Peppe Meduri nuovo coordinatore L' Arci
Calabria ha riunito nei giorni scorsi la presidenza regionale dell'
associazione per discutere diversi punti all' odg tra i quali le dimissioni
del Presidente Gianni Speranza presentate in occasione della sua candidatura
e la programmazione delle iniziative per l' anno 2005. I lavori presieduti
da Maurizio Mumolo della direzione Nazionale, sono stati conclusi
da Paolo Beni, Presidente nazionale dell' Arci. Una discussione di
grande importanza per la vita dell' Arci, che con oltre 1.200.000
soci risulta oggi la piu' grande associazione nazionale, di cui oggi
piu' di 10.000 impegnati in attivita' culturali e di volontariato
all' interno del territorio calabrese. Tutti i partecipanti sottolineando
con grande orgoglio e soddisfazione l' elezione di Gianni Speranza
alla carica di Sindaco della Citta' di Lamezia Terme, hanno voluto
ringraziare il presidente uscente per il grande impegno e la generosita'
con la quale ha guidato l' associazione dal 1995 fino al momento della
sua candidatura. L' Arci, e' stato ribadito, pone grande attenzione
allo sviluppo dell' associazione in Calabria, una regione nella quale
appare sempre piu' importante lavorare per costruire luoghi ed occasioni
di aggregazione per i cittadini, stimolare percorsi di impegno civile
e di partecipazione democratica, promuovere la cultura e l' integrazione
tra i saperi. Sara' il congresso Nazionale previsto per il 2006 l'
occasione attraverso la quale fare di questo filone di lavoro un percorso
condiviso a tutti i livelli dell' associazione, attraverso un dibattito
che dovra' coinvolgere prioritariamente il territorio e le associazioni
presenti nella nostra regione. Alla fine dell' incontro, su proposta
della Presidenza Nazionale, si e' proceduto alla elezione del nuovo
organismo a cui e' stato il compito di dirigere l'associazione e coordinare
le attivita' fino alla data del prossimo congresso regionale. L' organismo
e' composto da: Ivan Falvo d' Urso, Filippo Sestito, Maria Rosa Vuono,
Peppe Apostoliti, Peppe Meduri,nominato coordinatore regionale.
Sequestrata
dalla Procura di Paola una condotta fognaria di Lago
21/10 La conduttura fognaria di localita Greci, nel comune di Lago,
e' stata sequestrata dai carabinieri su disposizione del sostituto
procuratore del tribunale di Paola, Francesco Greco. Il sequestro
e' stato deciso nell'ambito dell'operazione Nettuno. Nel corso delle
indagini, secondo quanto si e' appreso, e' emerso che i reflui fognari
derivanti dalla localita' Greci di Lago (circa 20 nuclei familiari),
canalizzati nelle condotte pubbliche, non affluivano ad alcun depuratore,
ma finivano in un corso d' acqua per poi defluire nel torrente Catocastro
fino alla foce (nel mar Tirreno) nel territorio del comune di Amantea
senza alcuna depurazione. La Procura di Paola ha disposto una immediata
verifica al fine di accertare gli utenti abusivamente allacciati alla
condotta fognaria della localita' Greci e di evitare qualsivoglia
ulteriore sversamento di reflui fognari non depurati nel corso d'
acqua. Nell' ambito dell' operazione Nettuno sostituto procuratore
Francesco Greco ha disposto in queste settimane una serie di verifiche
puntiformi sull' intero territorio della costa tirrenica di competenza
della Procura della Repubblica di Paola (32 Comuni) ed assegnato una
serie di consulenze tecniche d' ufficio.
A
Villapiana arrestato un pensionato che aveva rinchiuso in casa una
rumena
21/10 Un pensionato, Salvatore Altomare, di 65 anni, e' stato arrestato
dai carabinieri a Villapiana per violenza privata, sequestro di persona
e detenzione abusiva di munizioni. All'uomo, che ha ottenuto la detenzione
domiciliare, e' stata notificata una ordinanza di custodia cautelare
emessa dal Gip del Tribunale di Castrovillari. Salvatore Altomare,
secondo gli inquirenti, sarebbe responsabile di aver costretto, dal
24 settembre al 7 ottobre scorso, una cittadina rumena a restare con
lui contro la volonta' della giovane donna, alla quale avrebbe anche
sottratto il passaporto, la patente e tutti i suoi averi. A seguito
della perquisizione effettuata stamattina nell'abitazione del sessantacinquenne,
i carabinieri hanno trovato delle cartucce per fucile e per pistola.
Colpi
di pistola contro la mostra faunistica itinerante ferma a Vibo. Ferito
un operaio
21/10 Ancora violenza armata nel vibonese. Alcuni colpi di pistola
sono stati sparati da sconosciuti contro una roulotte all'interno
della quale stava dormendo un uomo, A.P., di 32 anni, che e' rimasto
ferito ad un braccio. L'episodio e' avvenuto alla periferia di Vibo
Valentia. La vittima e' l'operaio della mostra faunistica itinerante
che era giunta a Vibo Valentia e che, dopo l'episodio, si e' spostata
in altra localita'. L'uomo e' stato soccorso da alcune persone che
lo hanno accompagnato nell'ospedale dove i sanitari gli hanno medicato
la ferita giudicandolo guaribili in dodici giorni.
Oltre
cento motori e parti di auto rubate rinvenute a Filandari nel vibonese
21/10 Oltre cento motori per automobili di varie marche di provenienza
furtiva sono stati sequestrati a Filandari dagli agenti della polizia
stradale nel corso di una operazione finalizzata a reprimere il fenomeno
del furto e riciclaggio dei veicoli. I motori sequestrati, secondo
quanto si e' appreso, appartenevano a veicoli rubati nella provincia
di Vibo ed altre localita' d'Italia. Nel corso di una perquisizione
in una rivendita di autircambi gli agenti della polizia stradale hanno
scoperto i motori ed alcune parti di autovetture. Sono in corso ulteriori
accertamenti da parte della squadra di Polizia giudiziaria compartimentale
di Catanzaro e di Vibo.
Brevi
di cronaca da Corigliano, San Demetrio Corone e Castrolibero
21/10 Sei persone sono state arrestate e tre sono state denunciate
dai carabinieri del Comando provinciale di Cosenza nell' ambito di
una serie di controlli del territorio. A Corigliano Calabro i militari
hanno bloccato una bracciante agricola per detenzione ai fini di spaccio
di sostanze stupefacenti. Nello stesso comune sono stati arrestati
anche un cittadino ucraino, clandestino, per furto ed un pregiudicato
esecuzione di un' ordinanza emessa dal Gip di Rossano, per inosservanza
delle prescrizioni dell' obbligo di presentazione alla Pg. A San Demetrio
Corone e' stato arrestato un coltivatore diretto per favoreggiamento
all' ingresso, alla permanenza ed allo sfruttamento dell' immigrazione
clandestina. A Castrolibero, infine, due persone sono state denunciate
per tentata estorsione.
Stroncato
un traffico di droga con i paesi dell’est, con base a Gioia.
Rifornivano Cosenza ed altre città della Calabria e dell’Italia
20/10 – (Giampaolo Cataldo)-Continua in Calabria ed in altre
regioni l' operazione della Polizia di Stato, che sta eseguendo 18
ordinanze di custodia cautelare in carcere contro i presunti componenti
di un' organizzazione di trafficanti di cocaina che faceva capo, secondo
l'accusa, alla potentissima cosca della 'Ndrangheta Mole'-Piromalli.
L'organizzazione, che aveva la base operativa a Gioia Tauro, si riforniva
di cocaina, attraverso propri emissari, in alcuni Paesi dell'Est europeo,
in particolare in Bulgaria, dove la droga arrivava dal Sud America.
La sostanza stupefacente veniva poi smerciata in Calabria, Lombardia,
Sicilia e Lazio. Il Commissariato di Gioia Tauro, che sta eseguendo
l' operazione, ha effettuato arresti e perquisizioni in tutta la Calabria
e nelle province di Roma, Bergamo e Siracusa. I provvedimenti restrittivi
sono stati emessi dal Gip del Tribunale di Reggio Calabria, Giampaolo
Boninsegna, su richiesta del sostituto procuratore distrettuale, Marco
Colamonaci. Nel corso delle indagini che hanno condotto all' operazione
sono stati eseguiti vari sequestri di droga. In particolare, nel 2004
la polizia bulgara, in collaborazione con il Servizio centrale operativo
della Polizia di Stato, ha sequestrato 80 chilogrammi di cocaina trasportati
in un container. Il traffico di droga aveva come riferimento logistico
il porto di Gioia Tauro. La cocaina, nascosta in container che trasportavano
legname, giungeva via mare nel porto, per poi essere smistata praticamente
in tutta Italia. L' operazione, coordinata dal servizio centrale operativo
della Direzione centrale anticrimine, ha portato alla scoperta in
Bulgaria di un' organizzazione che era stata costituita dalla cosca
Piromalli-Mole' per la gestione di un vero e proprio centro di smistamento
della cocaina che arrivava dal Sud America. Complessivamente sono
state eseguite, con la collaborazione della polizia scientifica, una
cinquantina di perquisizioni in occasione delle quali sono stati sequestrati
altri quantitativi di cocaina. Acquistata in Colombia, la droga destinata
alla 'ndrangheta giungeva in Bulgaria, dove un referente dei narcotrafficanti
di Gioia Tauro la smistava in Italia. L'importatore estero della gang
e' Antonino Foti, 42 anni, originario di Cosoleto in provincia di
Reggio Calabria e domiciliato in Bulgaria dove gestisce una ditta
per l'esportazione di legname. Ricevuta la cocaina l'imprenditore,
attraverso una sorta di salvacondotto delle cosche, la faceva giungere
a Gioia Tauro ai fratelli Rocco, Fortunato Teodoro e Massimiliano
Pasqualone, rispettivamente di 37, 39 e 34 anni, ritenuti contigui
alla cosca Piromalli - Mole'. In uno stabile di proprieta' dei tre
la cocaina partiva alla volta dei mercati di Cosenza, Vibo Valentia,
Catanzaro, Siracusa, Roma e Bergamo. Nel contesto delle indagini la
polizia bulgara, in collaborazione con il Servizio Centrale Operatorio,
ha sequestrato una partita di 80 chili di cocaina. Il lavoro del commissariato
di Gioia Tauro, diretto da Giuseppe Cannizzaro, il 17 giugno dello
scorso anno, ha intercettato un trattativa illecita che si svolgeva
in una casa di proprieta' dei fratelli Pasqualone e finalizzata alla
vendita di una partita di cocaina ad acquirenti giunti in Calabria
dalle province di Catania e Siracusa. Nella circostanza vennero sequestrati
250 grammi di cocaina, tre assegni di conto corrente in bianco preformati,
una pistola e relativo munizionamento ed un bilancino di precisione.
In quell'occasione finirono in manette due dei fratelli Pasqualone,
Rocco e fortunato: il primo, dipendente comunale, e' considerato la
mente della gang. Con loro finirono in carcere anche Francesco Di
Mauro, 22 anni di Catania, e Giuseppe Timpano, di 31 di Catania. Nonostante
l'arresto dei fratelli Pasqualone la vendita all'ingrosso di sostanza
stupefacente prosegui' e nel contesto di quest'attivita' illecita
la polizia e' riuscita a scoprire la via della droga. Le indagini,
coordinate dal sostituto procuratore della Repubblica Marco Colamonaci,
hanno consentito al Gip Giampaolo Boninsegna di emettere 18 provvedimenti
restrittivi a carico dei presunti componente dell'organizzazione,
di cui 16 eseguite la scorsa notte dalla stessa polizia. Alla cattura
sono sfuggiti Antonino Foti ed il napoletano Antonio Caccavallo. I
destinatari dell'ordinanza di custodia cautelare emessa dal giudice
per le indagini preliminari di Reggio Calabria, Giampaolo Boninsegna,
sono: Fortunato Teodoro Pasqualone, 39 anni; Rocco Pasqualone (36);
Massimiliano Pasqualone (34) tutti e tre di Gioia Tauro; Giuseppe
Ruffo (24) di Gioia Tauro; Rosario Atzi (34) e Pierluigi Etzi (27)
entrambi di Gioia Tauro;, Adriano Spano' (26) originario di St. Wendel
(Germania), Leandro Fascetti (24), anch'egli originario delle Germania;
Fabio De Simone (30) di Siracusa; Ida Baldacchino (28) originaria
della Francia; Alessandro Isabella (27) di Cosenza; Domenico Sardanelli
(21) di Vibo Valentia; Danilo Vena (25) di Cleto ( Cosenza); Michele
Malvagio (44) di Nicastro; Emilio Perri ( 32) canadese di nascita;
Antonino Foti (41) domiciliato in Bulgaria; Antonio Caccavallo (39)
di Napoli. La maggior parte dei colpiti dall'ordinanza di custodia
cautelare hanno dei precedenti penali per reati di droga, di armi,
falso, truffa, tentato omicidio ed altro. Gli incensurati sono invece
Ruffo, Perre, Fascetti, Baldacchino, Vena, Foti e Caccavallo.
Il
CSM boccia l’organizzazione della DDA di Catanzaro
20/10 Il Csm boccia l'organizzazione della procura di Catanzaro e,
in particolare, della Direzione distrettuale antimafia e invita il
procuratore Mariano Lombardi a presentare entro un mese un nuovo piano,
tenendo contro dei ''rilievi'' del Consiglio. L'organizzazione della
procura ''e' viziata da scelte non ispirate a criteri di razionalita'
organizzativa'' e peraltro ''contrastanti'' con la normativa'', e'
scritto nella delibera approvata oggi dal plenum di Palazzo dei marescialli
a maggioranza: 14 i voti favorevoli, nove quelli contrari, astenuto
il vice presidente del Csm Virginio Rognoni. A favore hanno votato
i laici della Cdl, togati di Unita' per la Costituzione e di Magistratura
Indipendente, il primo presidente Nicola Marvulli e il procuratore
generale della Cassazione Francesco Favara. Contro si sono espressi,
invece, i togati di Magistratura Democratica e del Movimento per la
Giustizia e il laico dei Ds Luigi Berlinguer che sostenevano una proposta
alternativa di segno opposto: approvazione dell' organizzazione, ma
accompagnata dalla richiesta di integrare il piano in base si ''rilievi''
formulati del Consiglio. La delibera pero' - chiarisce il relatore,
il laico di Forza Italia, Giuseppe Di Federico - ''non ha nessun significato
sotto il profilo organizzativo'' visto che il piano bocciato si riferiva
al biennio 2004-2005, ''ha solo un valore didattico nel senso che
afferma che certe procedure sono inaccettabili''. Nella delibera i
maggiori rilievi sono dedicati alla procedura con cui due anni fa
il procuratore affido' il coordinamento della Dda all' aggiunto Mario
Spagnuolo sottraendolo al sostituto Gerardo Dominijanni, nonostante
l' incarico di questi non fosse scaduto e non si fosse realizzata
la condizione che Lombardi aveva posto per il passaggio di testimone:
la nomina di un nuovo aggiunto alla procura di Catanzaro. Una procedura
da cui e' derivata un'organizzazione delle Dda che non solo presenta
''profili di illegittimita' '' ma anche ''aspetti di irrazionalita'
strutturale che richiedono correzioni urgenti''. Di fatto, pero',
la situazione e' gia stata sanata, spiegano a Palazzo dei marescialli.
La prima designazione di Spagnuolo e' stata annullata; e a luglio
lo stesso magistrato e' stato nominato coordinatore della Dda ma stavolta
all'esito di un concorso bandito da Lombardi dopo l'arrivo di un nuovo
aggiunto in procura. ''La vicenda e' indicativa del modo distorto
in cui interviene il Csm - dice Di Federico, lamentando il troppo
tempo trascorso prima che il Consiglio dicesse la sua -. Ci sono persone
nel Consiglio specializzate nei ritardi che vengono usati per solidificare
posizioni irregolari e, dunque, per ottenere risultati politici''.
''Troppo clamore per questioni marginali, ormai non attuali. I precedenti
consiliari dimostrano che i rilievi mossi all'organizzazione della
Procura di Catanzaro non giustificavano la bocciatura oggi votata
dai consiglieri di Unicost, MI ed eletti su indicazione della Casa
della Liberta'. Comunque le questioni affrontate oggi sono ormai risolte
perché il Procuratore si e' adeguato a tutti i rilievi''.''.
Il consigliere Francesco Menditto (Magistratura denocratica), relatore
della proposta di minoranza replica cosi' alle argomentazioni della
maggioranza. . ''In questo momento, cosi' difficile per gli uffici
giudiziari calabresi, voglio manifestare solidarieta' e fiducia ai
colleghi della Procura di Catanzaro che stanno conducendo, in condizioni
particolarmente difficili - aggiunge ilconsigliere - indagini molto
delicate. Sono sicuro che continueranno a lavorare con serenita' ''.
Intimidazione
al vicepresidente di Assindustria di Reggio. Solidarietà dell’ass.
Tripodi e di Assindustria RC
20/10 L’assessore regionale all’Urbanistica, MichelangeloTripodi,
esprime sdegno per il vile atto intimidatorio subito da Eduardo Lamberti
Castronuovo, presidente di Sviluppo Italia e vicepresidente degli
industriali reggini. Lamberti Castronuovo ha ricevuto un plico contenente
pallini di piombo a mo’ di avvertimento, dopo che domenica sera,
a poche ore dall’uccisone del vicepresidente del Consiglio regionale
Fortugno, aveva tentato, dall’emittente “Reggio Tv”,
di scuotere le coscienze dei calabresi a ribellarsi alla ‘ndrangheta.
“Quest’ulteriore intimidazione nei confronti di un rappresentante
del mondo economico - ha sottolineato Tripodi - è la chiara
dimostrazione di quanto sia spregiudicata e violenta la mente occulta
che pensa di poter attentare alle istituzioni democratiche della nostra
regione e all’impegno che questa Giunta sta mettendo in atto,
sin dal suo insediamento, per uno sviluppo serio e articolato del
nostro territorio. Rigettiamo con forza simili aggressioni che ci
invitano solo ad incrementare il nostro lavoro in favore dei cittadini
calabresi”.
L' associazione provinciale degli industriali, attraverso
il suo direttore, Michele Priolo, esprime condanna per la ''vile intimidazione
di cui e' stato fatto oggetto il vice presidente vicario di Assindustria,
Eduardo Lamberti Castronuovo, al quale e' stato recapitato un inquietante
''messaggio'' di chiaro stampo mafioso''. ''L' episodio - ha aggiunto
- rappresenta un ulteriore capitolo di quella escalation di violenza
che, nei giorni scorsi, e' culminata con l' agguato mortale al dottor
Fortugno e che ha provocato una forte reazione emotiva, ad ogni livello.
L' atto intimidatorio giunge a breve distanza da una dura presa di
posizione di Lamberti Castronuovo nel corso di un intervento televisivo
successivo all' orrendo delitto di Locri''. Assindustria, nell' esprimere
la piu' viva solidarieta' al suo vice presidente, dichiara di essere
disponibile ad ogni iniziativa unitaria tesa a sollecitare oltre che
un piu' deciso intervento dello Stato, una mobilitazione della classe
imprenditoriale contro la criminalita' organizzata. ''A questo punto
- ha proseguito Priolo - a nulla servono i propositi, gli annunci,
qualche decina di militari in piu', ma occorre lavorare ad un progetto
sicurezza che preveda la possibilita', per chi vuol fare impresa,
di non trovarsi sulla strada oltre agli ostacoli burocratici e una
sempre difficile concessione del credito, l' ombra inquietante della
mafia che vuole allungare i suoi tentacoli sul tessuto economico,
e adesso anche sulla politica, dettando la sua agghiacciante linea''.
Atto
intimidatorio ad azienda agricola di Rossano: bruciate mille cassette
per la raccolta
20/10 Oltre mille cassette di plastica, pronte per l' imminente raccolta
degli agrumi, sono state incendiate nella notte in una azienda agricola
di Rossano. Le fiamme hanno anche lievemente danneggiato un furgone
che era parcheggiato nell'azienda agricola. Un mese fa, nello stesso
posto ed allo stesso imprenditore, le fiamme, le cui cause sono ancora
da accertare, avevano distrutto un' autovettura Bmw. Sono in corso
le indagini di polizia e carabinieri
Raid
notturno con tre furti a Limbadi. Il Sindaco va dal Procuratore di
Vibo: “Segnali inquietanti”
15/10 Tre furti sono stati compiuti la scorsa notte a Limbadi ad
opera di persone non identificate. Due dei furti sono stati fatti
in altrettante rivendite di tabacchi, ubicate una in centro, lungo
corso Umberto, e l' altra in periferia. In entrambi i casi sono stati
rubati sigarette e denaro contante. I due furti potrebbero essere
stati compiuti dalle stesse persone. Non si esclude inoltre che siano
stati gli stessi responsabili dei due furti nelle rivendite di tabacchi
ad impossessarsi di un furgone di proprieta' di un artigiano. Sui
tre episodi hanno avviato indagini i carabinieri. ''Con preoccupazione
constato che un paese, che in teoria dovrebbe essere particolarmente
protetto dalle forze dell'ordine, diventa invece terra di nessuno
perche' - e' arcinoto - gli organici e i mezzi per contrastare la
criminalita' sono carenti e non bastano gli sforzi ammirevoli e l'abnegazione
dei pochi carabinieri, poliziotti e finanzieri in campo''. Lo afferma
il sindaco di Limbadi Pantaleone Sergi, dopo il raid notturno che
ha visto il paese in balia di delinquenti. ''Registro - aggiunge il
sindaco di Limbadi - come, in tranquillita', i 'signori della notte'
possano in pieno centro tranciare le sbarre di ferro della finestra
di una rivendita di tabacchi e rubare, e possano fare il bis indisturbati
in un altro esercizio analogo posto in periferia dopo essersi impadroniti,
sempre indisturbati, di un furgone per allontanarsi. C'e' tanto per
allarmarsi''. Secondo il sindaco Sergi, che ne ha parlato con il procuratore
della Repubblica di Vibo Valentia, Alfredo Laudonio, ''sono segnali
inquietanti e da non sottovalutare. La gente di Limbadi e' turbata.
Ha bisogno di tranquillita' e sicurezza che lo Stato deve garantire
mettendo in condizione le forze dell'ordine per poterlo fare, dotandole
cioe', come piu' volte sollecitato dal procuratore Laudonio e dallo
stesso prefetto Mario Tafaro, di uomini e mezzi sufficienti alle necessita'.
Che in questo territorio sono enormi''.
Un
impresa calabrese denuncia: Non esiste nessuna polizza contro il rischio
racket
20/10 Dopo aver disdetto la polizza con la Milano assicurazioni,
la quale si sarebbe rifiutata di pagare il risarcimento per un incendio
dello stabilimento, il proprietario di una azienda calabrese non e'
riuscito a trovare altre compagnie disponibili a stipulare un contratto
assicurativo. L'episodio, riportato stamane dal Sole 24 ore, accade
a Lamezia Terme (Catanzaro) dove il proprietario della Silanpepe,
che produce e commercializza spezie e aromi, Luigi Taiani, ricorda
che ''a tutt'oggi nessuna compagnia assicurativa si e' mostrata disponibile''.
Il primo danneggiamento nei confronti della Silanpepe risale al 1985.
Poi due anni fa sconosciuti ferirono il padre di Luigi Taiani e nel
febbraio scorso e' stato incendiato lo stabilimento. Intanto, in assenza
di una polizza assicurativa la banca che ha erogato il finanziamento
all'azienda potrebbe chiedere il rientro dei fidi e del mutuo. ''Quello
che e' capitato a me - racconta Taiani - succede ad altri imprenditori.
A volte una compagnia dice all'interessato: per un anno ti teniamo
sotto osservazione per valutare il tuo grado di rischio e poi valuteremo.
A questo punto, non rimane che accettare le condizioni della 'ndrangheta:
pagare per un anno. Sperando di stare in pace il tempo necessario
per poter ottenere la copertura assicurativa''. Ma la sicurezza offerta
dalla criminalita' costa ''cinquantamila euro subito - ha aggiunto
- e mille euro al mese''. Sulla vicenda l'Associazione nazionale delle
imprese assicuratrice evidenzia che ''i nostri associati non sono
tenuti ad assicurare chi e' stato vittima del racket o e' minacciato
dalle associazioni criminali. A meno che l'imprenditore non dimostri
di aver messo in atto tutte quelle misure di sicurezza, dall'allarme
a sistemi anti effrazione o altro, per evitare qualsiasi tipo di danno
al bene che si vuole assicurare. Ci sono polizze studiate su misura
per le imprese e flessibili, ma nessuna di queste e' pensata per il
rischio racket''.
Segnalata
alla Corte dei Conti la truffa dei mancati introiti degli affitti
Aterp. Atti di citazione a Cosenza, Catanzaro e Vibo
20/10-(G.Cataldo) Ammonta a 102 milioni di euro il danno erariale
per la mancata applicazione dei regolamenti che disciplinano la riscossione
dei canoni di locazione. La truffa accertata in Calabria, si sviluppa
in un arco di dodici anni (1991-2003), dal Nucleo regionale di Polizia
tributaria della Guardia di finanza vede protagonisti 66 persone tra
direttori generali, commissari straordinari e componenti delle Aterp.
Il dato emerge dai risultati dell' operazione denominata in codice
''Domus Aurea'' che sono stati illustrati a Catanzaro, nel corso di
una conferenza stampa, dal procuratore della sezione regionale della
Corte dei Conti, Cristina Astraldi De Zorzi, dal generale comandante
delle Fiamme gialle, Riccardo Piccinni e del comandante del nucleo
regionale di polizia tributaria Cesare Nota Cerasi. L' attivita' di
indagine, compiuta su delega della Procura della Corte dei Conti attraverso
un capillare riscontro documentale, ha portato a individuare e definire
il fenomeno del mancato pagamento dei canoni di locazione da parte
degli inquilini occupanti le unita' immobiliari di pertinenza prima
degli Istituti autonomi case popolari (Iacp) e, dalla meta' degli
anni '90 dalle Aziende territoriali per l' edilizia residenziale pubblica
(Aterp). Il danno erariale maggiore a livello provinciale, in base
a quanto emerso, e' quello che e' stato rilevato a Catanzaro con poco
meno di 38 milioni di euro a fronte di 6.961 unita' immobiliari e
la segnalazione di 21 amministratori; segue Cosenza con 30 milioni
219 mila per 18.301 unita' abitative e 11 amministratori segnalati;
Reggio: 20 milioni 755 mila euro, 17.059 unita' e 19 amministratori;
Crotone 7 milioni 492 mila euro 2.608 unita' e sette amministratori
segnalati e Vibo 5 milioni 453 mila euro per 3040 unita' abitative
e otto amministratori segnalati. ''La complessita' dell' operazione
- ha detto il generale Piccinni - deriva dal fatto che e' stata realizzata
un' attivita' capillare a livello regionale. I fatti parlano da soli
- ha aggiunto - in una regione dove si parla di livelli di poverta'
elevata si devono rilevare situazioni del genere per trascuratezza,
per negligenza o per inerzia''. Per il comandante regionale delle
Fiamme gialle, in particolare, ''c' e' un danno emergente'' per la
mancata riscossione dei fitti ma si evidenzia anche un ''lucro cessante''
per somme non riscosse la cui assenza non ha consentito la costruzione
di ulteriori abitazioni per soggetti che ne avevano bisogno. Il procuratore
Astraldi De Zorzi, dopo avere sottolineato gli ottimi risultati dell'
indagine, ha dichiarato che attualmente ci sono gia' tre atti di citazione
a Vibo, Cosenza e Catanzaro cui seguiranno analoghi sviluppi anche
per altre province calabresi. ''Non c' e' un danno da spese illegittime
- ha sostenuto il magistrato contabile - ma da mancate entrate che
ha provocato nocumento a tutta la collettivita'. La mancanza di entrate
- ha aggiunto il procuratore - ha costretto le Aterp all' accensione
di mutui che hanno incrementato il danno e gli interessi''.
Il
minore accusato dell’omicidio del tabaccaio si professa innocente
20/10-(G.C.)- Il ragazzo di sedici anni arrestato dai carabinieri
a Nicotera perche' ritenuto l'autore dell'omicidio di Rocco Minniti,
il tabaccaio di 72 anni ucciso nel corso di una rapina nella sua rivendita,
si proclama innocente. Il minore e' stato sentito stamane a Catanzaro
dal Gip del tribunale dei minori. Nel corso dell'interrogatorio il
sedicenne ha dichiarato che la sera dell'omicidio era in una zona
diversa dal luogo dove si trova la rivendita di tabacchi di Minniti
e che alcuni testimoni possono confermare la sua presenza. Al termine
dell' interrogatorio il difensore del minorenne, l'avvocato Salvatore
Lubiano, ha annunciato che avanzera' ricorso al tribunale della liberta'
per chiedere che il suo assistito venga scarcerato. Il minore e' accusato
di omicidio, rapina e porto illegale di armi. Per l'individuazione
del giovane, oltre alle dichiarazioni rese dalla moglie della vittima
che era presente all'omicidio, i carabinieri si sono avvalsi anche,
secondo quanto si e' appreso, di intercettazioni e filmati. All'individuazione
del giovane si e' giunti anche attraverso il particolare relativo
a un problema fisico che il sedicenne ha al braccio destro. Dalla
traiettoria dei colpi di pistola era emerso anche che colui che aveva
sparato aveva utilizzato la mano sinistra.
Convegno
sulle carceri con l’on Buemi il 22 a Rossano
20/10 L’On. Enrico Buemi, Presidente del Comitato Carceri della
Commissione Giustizia della Camera dei Deputati e Responsabile nazionale
giustizia SDI, dopo numerose istanze e sollecitazioni da parte dei
detenuti pervenute all’on. Buemi nel contesto delle svariate
visite istituzionali effettuate alle realtà carcerarie italiane,
si recherà venerdì 21 ottobre alle 10 in visita alla
Casa circondariale di Rossano per valutare le condizioni del struttura
carceraria ed incontrare il personale in servizio presso la struttura
stessa,. Ad accompagnare l’on. Buemi ci saranno l’on.
Domenico Pappaterra, responsabile nazionale Ambiente dello SDI il
Presidente della Provincia di Cosenza l’on. Mario Oliverio,
il Presidente del Gruppo SDI alla Provincia di Cosenza Leonardo Trento
e alcuni dirigenti socialisti del territorio del basso ionio cosentino.
In occasione della visita dell’on. Buemi alla realtà
carceraria dello ionio cosentino, il Gruppo Socialista alla Provincia
di Cosenza ha organizzato per sabato 22 ottobre, alle ore 16.30 presso
Palazzo San Bernardino a Rossano, un convegno sul tema ‘Il carcere
come realtà del territorio. Problemi e integrazione di una
realtà della società’. Al convegno, che sarà
introdotto dal Presidente del gruppo SDI alla Provincia di Cosenza
Leonardo Trento, interverranno Orazio Longo, Sindaco di Rossano, Filippo
Sero, Segretario della sezione SDI di Cariati, l’on. Francesco
Principe, Presidente del Consiglio provinciale di Cosenza, il sen.
Cesare Marini, Presidente del gruppo misto del Senato, Leonardo Trento,
Segretario della sezione SDI di Rossano, Giovanni Serra, Assessore
del Comune di Cosenza, Giovanni Zagarese, noto Avvocato del foro di
Rossano, Angela Paravati, Direttrice della Casa Circondariale di Rossano
e Cosenza, Paolo Quattrone, Provveditore regionale dell'amministrazione
penitenziaria, l’on. Domenico Pappaterra, deputato SDI, l’on.
Mario Oliverio, Deputato e Presidente della Provincia di Cosenza.
I lavori saranno conclusi dall’On. Enrico Buemi, Presidente
del Comitato Carceri della Commissione Giustizia della Camera dei
Deputati e Responsabile nazionale giustizia SDI”.
Convegno
sulla flessibilità nella pubblica amministrazione il 24 a Gizzeria
20/10 “La flessibilità nella Pubblica Amministrazione”
è il tema del convegno promosso dalla Fondazione per la Sussidiarietà
che si terrà lunedì 24 ottobre alle ore 10,30 all’Hotel
Caposuvero (Gizzeria). Il convegno sarà l’occasione per
discutere insieme ad esperti del settore sulla flessibilità
nella Pubblica amministrazione. All’incontro interverranno infatti
Francesco Verbaro, Direttore Generale Ufficio personale delle Pubbliche
Amministrazioni - Dipartimento della Funzione Pubblica – della
Presidenza del Consiglio dei Ministri, Valentina Lo Storto Magistrato
del Lavoro, Antonio Viscomi Professore Ordinario di diritto del Lavoro
– Università di Catanzaro, Antonio Pileggi, Professore
Ordinario di diritto del Lavoro – Università di Cassino,
Cesare Damiano Responsabile del Lavoro dei Democratici di Sinistra.
L’incontro sarà moderato dal dott. Antonio Saladino Presidente
Need Srl. Il tema della flessibilità nella Pubblica Amministrazione
è molto importante, soprattutto se si considera che l’esternalizzazione
di attività statali ha un doppio effetto economico che la rende
potenzialmente vantaggiosa: può migliorare la qualità
di alcuni servizi e contribuire alla riduzione della spesa pubblica.
Il problema però che l’outsourcing della P.A. nel nostro
Paese è ancora poco praticato.
Denunciate
sei persone a San Lucido per favoreggiamento all’immigrazione
clandestina
20/10 Sei persone sono state denunciate dai carabinieri a San Lucido
per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e inosservanza dei
provvedimenti di espulsione. Nel corso di controlli i carabinieri
hanno rintracciato alcuni stranieri clandestini i quali non hanno
osservato il provvedimenti di espulsione. I carabinieri hanno denunciato
anche coloro che davano ospitalita' ai clandestini.
Rubati
150 kg di olive a Sangineto
20/10 Quante ne fa la crisi. Alcuni sconosciuti hanno rubato 150
chili di olive in un terreno di proprieta' di una pensionata a Cittadella
del Capo nel cosentino. L'episodio e' stato denunciato ai carabinieri,
dalla proprietaria del terreno, che hanno avviato le indagini.
Chiusa
dai NAS una discoteca pizzeria di Sangineto
20/10 Due sale da ballo ed altrettanti angoli bar di una famosa discoteca-pizzeria
sono stati chiusi a Sangineto perche' il titolare del locale era privo
delle prescritte autorizzazioni sanitarie e amministrative. Il provvedimento
di chiusura e' stato emesso dal sindaco di Sangineto dopo una ispezione
eseguita dai carabinieri del Nas nel locale.
Il
Ministro Pisanu riferisce alle Camere e propone
le nuove direttive per combattere la ndrangheta. Loiero: "Se
cala l'attenzione lo uccidiamo ancora".
Intimidazione
ad assessore di un comune del vibonese
19/10 Persone non identificate hanno dato fuoco a Parghelia a una
catasta di legname di proprieta' dell'assessore comunale al Turismo,
Pasquale Ferrazzo, di 40 anni. Il legname era stato acquistato da
Ferrazzo per la costruzione della sua abitazione estiva, in una zona
a breve distanza dal mare. Sull'episodio hanno avviato indagini i
carabinieri.
Ad
Acri, donna trova a casa un’ucraina e fa arrestare il marito
19/10-(G.C.)-I militari dell’ Arma sono intervenuti in contrada
Belloccio, frazione di San Giacomo di Acri, su richiesta di una signora,
C.A., che al rientro da un viaggio a Roma ha trovato all'interno della
propria abitazione una donna ucraina, di 38 anni, irregolare in Italia,
ospitata da suo marito, Angelo Scarcello, di 37 anni di Acri, con
precedenti penali, che al momento non era in casa. I Carabinieri,
dopo varie insistenze, sono riusciti a convincere la clandestina ucraina
ad aprire la porta e una volta entrati all'interno dell'abitazione
hanno trovato numerose munizioni da caccia, 65 proiettili per pistola,50
cartucce per fucile, una balestra ed una spada giapponese, tutte non
denunciate. Al rientro a casa, i militari hanno perquisito Scarcello
trovandolo in possesso di due coltelli ''a serramanico''. L'uomo e'
stato arrestato per detenzione abusiva di armi e munizioni, porto
ingiustificato di armi e favoreggiamento alla permanenza in Italia
di stranieri irregolari.
Sessantasei
amministratori Aterp avrebbero procurato un danno di 100 milioni di
euro all’Erario
19/10-(G.C.)- Politica e cattiva amministrazione, il binomio continua.
- Sessantasei amministratori delle Aterp della Calabria sono stati
segnalati dalla Guardia di finanza alla Procura regionale della Corte
di conti per un presunto danno all' erario di oltre cento milioni
di euro. A riferirlo e' il Nucleo regionale della Polizia tributaria,
i cui ufficiali illustreranno domani, nel corso di una conferenza
stampa a Catanzaro, i particolari dell' operazione, denominata ''Domus
aurea''. All' incontro con i giornalisti, parteciperanno il comandante
regionale della Calabria della Guardia di finanza, generale Riccardo
Piccinni, ed il procuratore regionale della Corte dei conti, Cristina
Astraldi.
Oggi
il GIP interrogherà il minore presunto assassino del tabaccaio
di Nicotera
19/10-(G.C.)- Giovedì 20 sarà ascoltato dal gip del
tribunale dei minori di Catanzaro il ragazzo di sedici anni arrestato
ieri dai carabinieri perche' ritenuto l'autore dell'omicidio di Rocco
Minniti, il tabaccaio di 72 anni ucciso durante una rapina nella sua
rivendita a Nicotera. Il sedicenne e' accusato di omicidio, rapina
e porto illegale di armi. Per l'individuazione del giovane, oltre
alle dichiarazioni rese dalla moglie della vittima che era presente
all'omicidio, i carabinieri si sono avvalsi anche, secondo quanto
si e' appreso, di intercettazioni e filmati. All'individuazione del
giovane si e' giunti anche attraverso il particolare relativo a un
problema fisico che il sedicenne ha al braccio destro. Dalla traiettoria
dei colpi di pistola era emerso anche che colui che aveva sparato
aveva utilizzato la mano sinistra. Gli elementi raccolti dagli investigatori
sono stati successivamente confrontati con le dichiarazioni di alcuni
testimoni dai quali sono emerse conferme circa la presunta identita'
dell'autore del delitto.
Presidente
Baudi: “Notizie lesive sull’esito dell’ispezione
al tribunale di Catanzaro”
19/10 ''La prima sensazione e' stata di vigorosa e reattiva repulsione
per la rappresentazione di una situazione gestionale esposta in maniera
generalizzata, confusa, distorta, profondamente lesiva delle istituzioni
giudiziarie locali, proprio avverso quei settori, Procura della Repubblica
e Sezione Gip operanti nella sede centrale del distretto di Catanzaro,
chiamati a produrre giustizia in materia di criminalita' organizzata''.
E' quanto sostiene in una nota il presidente di sezione della Corte
d'Appello di Catanzaro ed ex presidente della sezione Gip, Antonio
Baudi, circa le notizie riportate nei giorni scorsi da il Giornale
sull'esito dell' ispezione ministeriale al tribunale di Catanzaro.
''Il termine verminaio - ha aggiunto - significa letteralmente luogo
pieno di vermi, brulicante di vermi e, in senso spregiativo, insieme
di persone spregevoli o ambiente moralmente corrotto. Il termine allegro
vuol significare, in senso ampio, sconsiderato, fatto con leggerezza,
o peggio ancora, disonesto, ai limiti della legalita', incurante di
vincoli e regole. Se questo e' il senso della notizia, e mi pare che
non ci siano dubbi, ancora una volta si realizza un uso distorto del
mezzo di informazione perche', senza che siano noti i fatti e senza
che si dia corso ai dovuti accertamenti, si esprimono giudizi, per
il vero si esternano pesanti apprezzamenti. Mi sovviene un altro termine
piu' appropriato: quello di diffamazione. In effetti, le espressioni
usate sono pesanti, gratuite, infamanti''. ''Ignoravo - ha proseguito
Baudi - che un cosi' delicato settore, l'unico presidio nel distretto
della Corte di Appello di Catanzaro, fosse nulla piu' che un verminaio,
naturalmente aggravato dalla compromettente presenza di questo presidente,
la cui allegra gestione ha causato tanti sfasci e tanto decadimento
giurisdizionale. Il quadro e' tanto allucinante quanto incredibile.
Ho denunciato, nei cinque anni di presidenza sezionale, carenze di
personale e di mezzi, continue disfunzioni, difficolta' operative,
stress funzionali. Mi sono prodigato per un rinforzo di un organismo
minimale, tale da non poter sostenere i vistosi carichi derivanti
dalla trattazione degli affari distrettuali. Ho ottenuto alla fine
che fosse assegnato un sesto giudice e che fosse riequilibrata la
distribuzione delle forze avuto riguardo alle diversificate produttivita'
statisticamente documentate''. ''Ho assicurato - ha concluso - all'interno
della Sezione la mia massima e permanente disponibilita' tappando
i quotidiani buchi e sostituendo oltre ogni limite altri giudici oberati
di lavoro nella redazione di delicati e gravi provvedimenti, con personale
sacrificio in termini di riposo e di salute. Se gli sforzi profusi
sono ripagati nei termini pubblicati mi pare che vi sia ragione per
lamentare totalizzante distorsione unita a cocente delusione''.
Oliverio:
“Massima attenzione della Provincia di Cosenza per Commercio
e Turismo”
19/10 ''E' massima l' attenzione che la Provincia di Cosenza riserva
al settore del commercio e del turismo''. Lo ha detto il presidente
della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio, nel corso di un incontro
col presidente provinciale della Confcommercio, Francesco Iazzolino,
svoltosi su richiesta di quest' ultimo. Nel corso dell' incontro sono
state esaminate le problematiche del settore, ed in particolare il
laborioso accesso al credito da parte degli operatori commerciali.
L' unico sostegno alla categoria, secondo quanto ha riferito Iazzolino,
proviene dei Consorzi di fidi, il che rende essenziale, secondo lo
stesso presidente della Confcommercio, il loro potenziamento economico.
Ed in questa direzione sono venute assicurazioni da parte dell'onorevole
Oliverio, il quale ha anticipato al responsabile di Confcommercio
che ''in sede di valutazione del prossimo bilancio della Provincia,
un' apposita disponibilita' sara' inserita quale supporto al sistema
di confidi provinciale per il commercio''. ''Per valutare un preciso
contesto - hanno concordato, secondoquanto e' detto in una nota, Olivero
e Iazzolino - si e' convenuto di aggiornare il confronto ad un prossimo
incontro operativo che valutera' le modalita' e le formulazioni tecniche
maggiormente idonee allo scopo da raggiungere. In quella sede, e'
stato deciso, si continuera' a porre in evidenza i problemi del commercio
e del turismo, cercando possibili soluzioni basate sulla sintonia
di intenti espressa dai due enti''.
Incontro
dell'Ass. Gagliardi con i Sindacati per il Piano Provinciale dei Trasporti
19/10 L’Assessore Provinciale ai Trasporti Giuseppe Gagliardi
ha incontrato ieri, nella sede di Via Galliano, le organizzazioni
sindacali del settore Trasporti per illustrare, ormai in fase di definizione,
il Piano Provinciale dei Trasporti, che sarà discusso nella
seduta consiliare di martedì 8 novembre prossimo. L’Assessore
Gagliardi ha illustrato i criteri che hanno ispirato questo importante
strumento che, una volta avallato anche dalla Regione, dovrebbe rispondere
ad un modello di funzionale e moderna mobilità sul territorio
cosentino. “L’impostazione del Piano -ha detto l’Assessore
ai Trasporti- è stata improntata alla realizzazione di un servizio
pubblico organizzato secondo uno schema a rete, più moderno
e funzionale rispetto all’assetto attuale, costituito da una
serie di collegamenti che seguono lo schema a linea, impostato lungo
le direttrici principali origine-destinazione. Per ogni ambito territoriale
sono stati identificati uno o più poli di attrazione (sedi
di Tribunale, ospedali, ASL, ecc.) che sono diventati i nodi dello
schema a rete. La rete, a sua volta è concepita in modo che
i collegamenti entrino nel nodo e se ne allontanino secondo orari
cadenzati e di agevole memorizzazione che lasciano spazio a molteplici
soluzioni di spostamento. Il nodo diventa così origine e destinazione
per spostamenti che non avvengono più a senso unico ma consentono
più opzioni. Gli unici collegamenti in deroga allo schema a
rete sono quelli scolastici che, per valutazioni di carattere pratico
e considerata la giovane età degli utenti, si ritiene più
opportuno non variare”. “Si è voluto tener conto
-ha detto ancora l’Assessore Gagliardi- di una più ampia
fascia di categorie deboli ai quali assicurare i servizi minimi, come
gli anziani che, privi di mezzo privato, debbano effettuare operazioni
di routine in orari diversi da quelli destinati all’utenza scolastica.
Ciò ha ispirato l’adozione di un criterio unitario, dotando
i centri abitati di corse inframattutine e nel primo pomeriggio verso
un polo di attrazione, un rientro dallo stesso in tarda mattinata
ed ulteriori corse serali, in coincidenza lungo le direttrici principali
afferenti l’Università della Calabria. Sono stati avviati
contatti con Trenitalia per fare in modo che si avvii un processo
di intermodalità ferro-gomma che potrebbe ottimizzare il sistema
trasporti su tutto il territorio. Particolare attenzione è
stata prodigata ai collegamenti relativi alla cintura urbana ed, inoltre,
collegamenti interprovinciali, con le Regioni limitrofe e per il capoluogo
di Regione, l’aeroporto di Lametia e l’aviosuperficie
di Scalea”. “Si tratta di un’ipotesi progettuale
seria e di grande respiro, a cui il Presidente Mario Oliverio e tutti
noi componenti della Giunta annettiamo una fondamentale e strategica
importanza, frutto di un’attenta concertazione con tutti i soggetti
coinvolti sul territorio, di cui abbiamo raccolto le istanze e cercato
di soddisfarle: tutto all’insegna della massima collaborazione,
del confronto e di validi contributi che ci hanno consentito di predisporre
un Piano dei Trasporti, che si snoda su 24 milioni di km., e potrà
rappresentare un modello anche per le altre Province calabresi. Siamo
pienamente convinti -ha concluso l’Assessore- di aver fatto
un lavoro puntuale, in sinergia ed ampiamente condiviso che ci fa
sperare in percorso virtuoso sempre più valido ad attivare
processi di crescita sul territorio che, sicuramente, non possono
prescindere da una buona rete dei Trasporti”. Per illustrare
aspetti squisitamente tecnici sono intervenuti gli Ingegneri Rosanna
Calendino e Claudio Carravetta, componenti dello staff per la redazione
del Piano. Tutti i rappresentanti delle Organizzazioni sindacali presenti
sono intervenuti nel dibattito dando unanime giudizio positivo sul
Piano Provinciale dei Trasporti ed, in particolare, è stato
sottolineato “la buona qualità del Piano che presenta
un’impostazione rivoluzionaria poiché consente di recuperare
km., eliminando doppioni e rispondendo alle esigenze più vaste
del territorio, anche delle realtà periferiche, aumentando
la frequenza delle corse ed istituendone di nuove laddove non ve ne
siano. “Un piano dinamico, lungimirante, flessibile e suscettibile
di cambiamenti in risposta ad esigenze emergenti, che mira alla integrazione
vettoriale e tariffaria (biglietto unico per più corse), ad
adottare misure di sicurezza più adeguate -hanno affermato
i rappresentanti sindacali nei loro interventi- ci offre prospettive
per poter gestire al meglio anche la fase di transizione e contribuire
a migliorare in itinere un Piano che ha tutte le prerogative di efficienza
e funzionalità atte a soddisfare le esigenze del territorio
eliminandone le storiche criticità, ma, soprattutto, salvaguardando
le situazioni occupazionali e creando, addirittura, margini di nuova
occupazione”. Erano presenti all’incontro per la Cisl
Trasporti Pasquale Carravetta, per la Cgil i Segretari Regionale e
Provinciale Pino Rota e Claudio Sposato, per la Confail-Faisa Donato
Lupia, per il Sult Mario Pescatore ed Enrico Turco, Vito Scarpelli
per Orsa Ferrovie, per l’Ugl Trasporti Carmine Giordano, Piero
Li Trenta, Ciro Napolitano e Fusaro per la Uil.
Programma
di ammodernamento per la “Statale delle Terme” annunciato
da Martinat
19/10-(G.C.)-La Calabria si rifà il “look” attraverso
le infrastrutture. Un programma di ammodernamento della strada statale
delle Terme, che collega la Ss18 Tirrenica e la Ss106 Jonica, e' stato
predisposto dall'Anas. Lo ha reso noto il viceministro alle Infrastrutture,
Ugo Martinat, rispondendo ad una interrogazione del parlamentare dello
Sdi, Mimmo Pappaterra, relativa alla situazione della strada ed in
particolare nella zona di San Marco Argentano. Il viceministro Martinat
ha precisato inoltre che il tratto nel Comune di San Marco Argentano
si trova nel tracciato della variante di nuova sede con carreggiata
unica della strada delle Terme che l' Anas sta gia' realizzando e
i cui lavori principali sono stati ultimati recentemente. Inoltre,
sono stati appaltati i lavori di completamento ed arredo della strada
quali barriere, segnaletica, opere in verde, e l' apertura al traffico
e' prevista entro l' anno 2006. Con tali lavori saranno realizzati
anche gli impianti di illuminazione lungo gli svincoli L'Arco del
Bufalo, Cimino e Roggiano esistenti nel tratto di recente realizzazione.
Per quanto riguarda infine l' installazione provvisoria dell' impianto
semaforico all' incrocio tra l' attuale statale 283, la strada provinciale
e lo scalo ferroviario, stanti gli interventi e le iniziative in corso
sulla viabilita' dell' area in questione, il viceministro Martinat
ha confermato la disponibilita' dell' Anas alle iniziative che saranno
assunte d'intesa con gli Enti competenti. Pappaterra, prendendo atto
di una concreta iniziativa dell' Anas per assicurare una viabilita'
piu' sicura sulla SS283, ritiene che vada fatto ogni sforzo per realizzare
in tempi brevi l' installazione degli impianti semaforici in localita'
Scalo del comune di San Marco dove spesso si verificano incidenti
gravi. In questo senso, ha sottoposto al Sindaco di San Marco Argentano
l' opportunita' di un incontro immediato tra il Comune, la Provincia
di Cosenza e l' Anas.
Incidente
mortale sulla statale 18 vicino Mileto
19/10-(G.C.)- Orlando Pasquale Russo, pensionato 77 enne, e' morto
in un incidente stradale avvenuto sulla strada statale 18 nei pressi
di Mileto. L'uomo era alla guida di una Peugeot 206 che, per cause
in corso di accertamento, si e' scontrata contro un furgone. Russo
e' morto all'istante. Sul luogo dell'incidente stradale sono intervenuti
i sanitari del servizio 118 ed i carabinieri.
Cadavere
di un cittadino straniero trovato dai CC a Schiavonea
19/10 Il cadavere di un cittadino straniero di nazionalita' moldava,
Mihail Negara, di 50 anni, e' stato trovato dai carabinieri nelle
campagne della frazione di Schiavonea a Corigliano Calabro. L'uomo,
secondo i primi accertamenti compiuto dal medico legale, sarebbe morto
per cause naturali.
Sequestrata
all’aeroporto di Genova l’area servizio carburanti di
una società con sede a Reggio
19/10 Blitz dei carabinieri nella notte all'aeroporto Cristoforo
Colombo di Genova, dove e' stata posta sotto sequestro l'area del
servizio carburanti dell'Agip in gestione alla Carboil, una societa'
che ha sede legale a Reggio Calabria. Il sequestro, per un'area di
circa 4 mila metri quadri, e' stato eseguito - secondo quanto spiegato
dai carabinieri - perche' si ipotizzano irregolarita' sulla sicurezza
nelle procedure dell'erogazione del carburante e quindi potenziale
pericolo per l'incolumita' pubblica. Il traffico aereo comunque non
e' pregiudicato - spiegano dall'aeroporto del capoluogo ligure - poiche'
il servizio sara' erogato dall'Air BP Italia. ''No comment'' da parte
del sostituto procuratore della Repubblica Luca Scorza Azzara', titolare
dell' inchiesta relativa al sequestro del servizio carburante dell'
Agip gestito dalla Carboil all' aeroporto Cristoforo Colombo, avvenuto
la notte scorsa. ''Ho ricevuto stamani la notizia di reato e una relazione
sull' attivita' svolta dai carabinieri - ha detto il magistrato -.
Dunque mi sembra prematuro ipotizzare qualsiasi cosa, al momento.
Dovro' vagliare, e' una questione che richiede tempo''. L'attivita'
investigativa di verifica sul servizio carburanti gestito dalla Carboil,
sub-concessionario dell'Agip, sarebbe in corso anche in almeno altri
cinque aeroporti italiani. E' quanto trapelato nel corso della mattinata,
dopo il blitz dei carabinieri, che nella notte hanno posto sotto sequestro
l'area gestita da Carboil all'aeroporto Cristoforo Colombo di Genova.
Secondo quanto spiegato inoltre, l'indagine non mette in discussione
la qualita' del carburante. La criticita' riguarderebbe invece il
mancato rispetto delle norme antincendio. Sul registro degli indagati
a Genova sarebbero gia' stati iscritti due nomi.
A
Reggio, nomadi aggrediscono i carabinieri per impedire un arresto
19/10-(G.C.)- Un gruppo di nomadi, stasera, a Reggio Calabria ha
aggredito alcuni carabinieri giunti nella struttura che gli zingari
occupano abusivamente da alcuni anni, un ex caserma dell'Esercito,
per eseguire l'arresto di un giovane, Cosimo Bevilacqua, di 21 anni.
I nomadi hanno anche dato vita a una fitta sassaiola contro le auto
dei militari, che hanno reagito sparando alcuni colpi di pistola in
aria a scopo intimidatorio. Dopo che sono riusciti a riportare la
calma, i carabinieri hanno provveduto ad arrestare Bevilacqua, notificandogli
l'ordinanza di custodia cautelare per furto e ricettazione emessa
dal gip del Tribunale di Reggio Calabria.
Incendiata
la barca del segretario dei DS di Rossano
19/10-(G.C.)- La notte scorsa, ignoti, hanno incendiato la barca
del segretario politico dei DS di Rossano Scalo. Non e' ancora chiaro
se l'atto intimidatorio sia rivolto al politico o all'imprenditore.
Franco Grillo, 55 anni, infatti, oltre ad essere impegnato politicamente,
e' titolare di un'impresa edile. Si tratta di una piccola imbarcazione
in vetroresina, di quattro metri, adibita alla pesca dilettantistica,
che l'uomo politico aveva nel giardino della seconda casa, in contrada
Momena, sul litorale rossanese. Sul posto si sono recati i carabinieri
della compagnia di Rossano, che hanno avviato le indagini, per risalire
agli autori dell'attentato incendiario. Alla luce degli ultimi eventi
e' facile affermare che a Rossano ci si trova davanti ad una vera
e propria escalation del racket delle estorsioni.
Tre
arresti dei CC a Cosenza, Camigliatello e Corigliano
19/10 Tre persone sono state arrestate dai carabinieri nel corso
di controlli compiuti nel cosentino. A Cosenza e' stato arrestato
un operaio, Luca Ettore, di 38 anni, per violazione degli arresti
domiciliari. A Camigliatello Silano e' stato arrestato Giuseppe Perrone,
28 anni, perche' deve scontare una condanna a tre anni e otto mesi
di reclusione per truffa. All'uomo e' stato notificato un ordine di
carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale
di Paola. A Corigliano Calabro e' stato arrestato un cittadino straniero
di nazionalita' algerina per violazione di domicilio.
In
tantissimi ai funerali di Fortugno, Mons. Bregantini:
La mafia vuole dominare la politica. Indagini ad un punto delicato
Cossiga
contro Macrì: “Con i magistrati
politicizzati non si combatte la ndrangheta”. Mancini:
“Parte delle istituzioni non hanno fatto
il proprio dovere”. Castelli “Adeguato
il numero dei magistrati”
Dopo
11 anni di carcere, giudicato a Cosenza e Catanzaro, uomo ora viene
assolto e chiederà i danni
18/10-(G.C.)- Dopo undici anni giustizia è fatta. Questa la
paradossale vicenda che ha visto come protagonista Giuseppe Lastella,
barese di 41 anni, che per undici anni ha trascorso la propria vita
in carcere in virtù di una condanna a 30 anni per concorso
in omicidio volontario. . Dopo nove giudizi, una sentenza definitiva
ed il processo di revisione, la Corte di Cassazione ha messo la parola
fine alla vicenda riconoscendo, in maniera definitiva, l' estraneita'
dell' imputato ai fatti contestati. Difeso dagli avvocati Nino Marazzita
e Gregorio De Palma, Lastella si accinge ora a chiedere un sostanzioso
risarcimento per ingiusta detenzione. La vicenda giudiziaria di Lastella
comincio' il 2 aprile 1990 quando il pregiudicato Domenico Chironna,
originario di Altamura (Bari) fu ucciso in un agguato tesogli sull'
autostrada Salerno-Reggio Calabria, nei pressi dello svincolo per
Tarsia (Cosenza). Prima di morire, Chironna, coinvolto in un giro
di droga, accusò dell' aggressione un gruppo di persone tra
le quali Lastella. Giudicato dalla corte di assise di Cosenza, l'
uomo fu assolto salvo poi essere condannato in secondo grado (era
il 1994) a 30 anni di reclusione dalla corte di assise di appello
di Catanzaro. La vicenda si e' trascinata per 11 anni tra processi,
appelli e annullamenti di sentenze, fino al giudizio della Cassazione
che rese definitiva la condanna a 30 anni di carcere. Il 20 dicembre
2001 i difensori di Lastella, sulla base di nuovi elementi rappresentati
da una serie di testimonianze, presentarono la domanda di revisione
del processo alla corte di assise di appello di Catanzaro. La domanda
fu respinta ed i difensori ricorsero contro quella decisione in Cassazione.
Qui l' accoglimento della richiesta e la disposizione di un nuovo
processo affidato, questa volta, alla corte di assise di appello di
Salerno. Il 16 novembre 2004 la sentenza di assoluzione. Ma per Lastella
i guai non erano ancora finiti perchè la procura generale aveva
impugnato la sentenza in Cassazione. Nei giorni scorsi il rigetto
del ricorso davanti ai giudici della suprema corte e la definitiva
riabilitazione di Lastella.
18
arresti tra Basilicata e Calabria per sfruttamento e prostituzione
18/10-(G.C.)- Arresti “col dubbio” quelli avvenuti, oggi,
tra Bailicata e Calabria. Per le persone arrestate (undici detenute
in carcere e nove agli arresti domiciliari) - su disposizione del
gip di Potenza, Alberto Iannuzzi, che ha emesso le ordinanze richieste
dal pm che ha coordinato l' inchiesta, Claudia De Luca - le accuse
riguardano in parte lo sfruttamento della prostituzione, in parte
il favoreggiamento dell' immigrazione clandestina, come nel caso del
dirigente scolastico. Il Procuratore della Repubblica di Potenza,
Giuseppe Galante, che ha incontrato brevemente i giornalisti insieme
al pm, ha detto che ''l' inchiesta ha portato alla luce uno spaccato
di miseria morale notevole. L' indagine - ha aggiunto Galante - e'
di notevole spessore e altri accertamenti sono in corso per assicurare
alla giustizia tutti i responsabili dei reati scoperti''. Particolari
sulle indagini sono stati illustrati ai giornalisti dal comandante
provinciale di Potenza dei Carabinieri, tenente colonnello Domenico
Pagano, dal maggiore Nazzareno Zolli, dal comandante della compagnia
di Acerenza (Potenza), capitano Domenico Baldassarre, e dal luogotenente
Vincenzo Anobile. A Tortora (Cosenza) e' stato sequestrato un albergo
in cui erano ospitate - e sfruttate come prostitute - molte donne
dell' Est; in alcuni istituti di credito sono stati sequestrati, inoltre,
titoli di credito, acquisiti con il denaro proveniente dallo sfruttamento
delle donne. La banda ha fatto arrivare in Italia decine di donne,
anche minorenni, alle quali venivano subito sottratti i documenti.
Alcune venivano utilizzate come badanti o avviate ai lavori agricoli,
altre venivano fatte prostituire, ma tutte rimanevano clandestine,
per essere piu' facilmente ricattate dall' organizzazione. Gli arrestati
in carcere sono: Michele Arsenio, 60 anni, di Pisa (originario di
Trentola Ducenta nel Casertano), Antonio Piccolo, 51 anni, di Santa
Maria del Cedro (Cosenza), Giovanni Corno, 44 anni, di Vibonati (Salerno),
Vincenzo Macri', 44 anni, di Praia a Mare (Cosenza), Daniela Stefanova
Krilova, bulgara, 41 anni, di Castrovillari (Cosenza), Palmino Mazzotti,
51 anni, di Praia a Mare, Ovidio Dascalau, 22 anni, rumeno di Vatra
Dornei, Ramona Adela Gavril, 25 anni, rumena di Timisoara, Osvaldo
Palermo, 55 anni, di Maratea (Potenza), Lenuzza Nistoraia, 44 anni,
rumena domiciliata a Besozzo (Varese). Agli arresti domiciliari sono
stati messi Maurizio Dulcetti, 36 anni, di Tortora (Cosenza), Francesco
Salemme, 42 anni, di Praia a Mare, Nicola Armiento, 59 anni, di Tolve
(Potenza), Salvo Domenico Cernicchiaro, 43 anni, residente a Santa
Marina (Salerno) e domiciliato a Colvio (Brescia), Antonio Romeo,
24 anni, di Pietrapaola (Cosenza), Giuseppe Visciotti, 51 anni, di
Ercolano (Napoli), Maria Palaghiciuc, rumena di 45 anni, di San Giorgio
a Cremano (Napoli), Ubaldo Aulicino, 50 anni, di Santa Maria del Cedro,
Antonio Dottore, 36 anni, di Viggianello (Potenza). Fra le persone
arrestate (20) vi e' un uomo di 60 anni che e' stato trovato a Tirrenia
(Pisa) con una ragazza di 15 anni, di nazionalita' rumena; il preside
di un istituto scolastico di un paese del Potentino e l' ex sindaco
di un altro comune.
L’ass.
dei Trasporti della Provincia, Gagliardi, nominato nel coordinamento
dell’UPI
18/10
L’Assessore Provinciale ai Trasporti Giuseppe Gagliardi (nella
foto qui a sinistra) è stato nominato componente del Coordinamento
degli Assessori Provinciali ai Trasporti dell’Unione Province
d’Italia. La lettera di nomina, firmata dal responsabile del
Coordinamento Davide Zoggia e dal Presidente dell’UPI Fabio
Melilli, con la quale viene chiesto all’Assessore di poter contare
sulla sua collaborazione, è pervenuta questa mattina mentre
l’Assessore presiedeva un importante incontro sul Piano Provinciale
dei Trasporti, presso l’Assessorato in Via Galliano, con tutti
i rappresentanti sindacali del settore Trasporti, appunto, in vista
dell’approvazione del Piano stesso che sarà portato all’attenzione
del Consiglio Provinciale martedì 8 novembre prossimo. (Incontro
di cui vi daremo ampia informativa domani). La nomina, salutata con
immensa soddisfazione anche dai sindacalisti presenti, “ci riempie
d’orgoglio -ha detto l’Assessore Gagliardi- e premia un
lavoro intenso e scrupoloso che ci proietta come Provincia di Cosenza
in una dimensione di apporto e visibilità nazionale”.
L’udienza
del G8 di Genova prosegue con una sfilata di oggetti
18/10 “La sessantaduesima udienza del processo contro venticinque
manifestanti accusati di devastazione e saccheggio, procede come una
sfilata di fine anno: capi di abbigliamento, oggettistica, copricapi,
braccialetti,tatuaggi”. Lo afferma una nota del Supporto Legale.
“Il duo Canepa e Canciani –prosegue la nota- regala quattro
ore di esame che assomiglia piu' a una passerella, piuttosto che a
un dibattimento. Il loro fido stilista e' Franco Zampese, impiegato
presso l'Ufficio G8, istituito presso la Questura di Genova per svolgere
le indagini sui danneggiamenti e individuarne i presunti responsabili.
Come registra lo stesso tribunale l'esame appare scontato: le apparenze
non ingannano e i mesi di lavoro gomito a gomito di Zampese e Canciani
si fanno notare. Il teste, da par suo, come spesso accade ai periti-anche
quelli ufficiosi- non c'era ma e' in grado di ricostruire tutto, come
da copione. Un'udienza lunga nella quale Canciani, e' doveroso ammetterlo,
porta a casa altri punti per la procura. La prova si forma nel dibattimento:
compito della difesa sara' quello di smentire il castello accusatorio
del teste Zampese, prodigo fino a oggi, a seguire passo passo i movimenti
e l'abbigliamento di ogni singolo imputato. Prossima udienza il 25
ottobre 2005”.
Rinviati
a giudizio per un fabbricato ex Sindaco e vicesindaco di Tortora
18/10-(G.C.)- Il comitato Diritti dei cittadini di Tortora rende
noto, con un comunicato, che il gip del Tribunale di Paola, Alfredo
Cosenza, ha disposto il rinvio a giudizio dell' ex sindaco del comune
del Tirreno cosentino, Pasquale Lamboglia, dell' ex vicesindaco Franco
Chiappetta, del responsabile dell' Ufficio tecnico comunale Biagio
Papa, l' impresa incaricata di costruire un fabbricato per civile
abitazione e il proprietario dell' opera. I fatti, secondo quanto
riferito nel comunicato, si riferiscono ai lavori di costruzione di
un fabbricato per civile abitazione che avrebbero provocato danni
all' immobile di una coppia di cittadini i quali hanno adito le vie
legali. ''Gli ex amministratori comunali - e' scritto nel comunicato
- che rivestivano, l' ex sindaco in qualita' di ingegnere, l' incarico
di collaudatore statico e l' ex vicesindaco, geometra, di progettista
e direttore dei lavori, in concorso tra loro e nelle rispettive qualita',
nonche' nell' esercizio delle loro funzioni, omettevano di emettere
ordinanza di sospensione dei lavori, nonostante il mancato rispetto
delle prescrizioni indicate nel titolo concessorio. Si determinava
cosi' - prosegue la nota - concreto pericolo per la staticita' di
un edificio''. L' udienza dibattimentale e' stata fissata al 6 marzo
del 2006.
Domiciliari
al presunto accoltellatore di Cassano
18/10-(G.C.)- Antonio Francese, diciottenne di Cassano dello Jonio,
accusato dell' omicidio del 23enne invalido di Policoro (Matera) Francesco
Mitidieri, accoltellato nella notte tra il 7 e l' 8 maggio mentre
difendeva un' amica dalle molestie di un gruppo di giovani calabresi,
gli sono stati concessi gli arresti domiciliari dal tribunale del
Riesame di Potenza. Lo ha reso noto l' avvocato Domenico Brandi, che
difende Francese con gli avvocati Giovanni Guaglianone e Mino Marazzita.
Il giovane ha lasciato il carcere di Matera nel primo pomeriggio e
in serata ha raggiunto la casa dei genitori a Cassano.
Disgrazia
a Campana: donna muore mentre raccoglie le castagne
18/10-(G.C.)- Una anziana donna, le cui generalita' non sono state
rese note, e' morta mentre raccoglieva castagne nel proprio terreno
nelle campagne di Campana in provincia di Cosenza. L'anziana caduta
accidentalmente in un burrone ed ha battuto la testa contro alcuni
tronchi di albero e dei massi. La vittima e' stata successivamente
trovata dai familiari che hanno cercato di soccorrerla ma e' morta
poco dopo. Sul luogo dell'incidente sono intervenuti i carabinieri.
Locomotore
delle Calabro si scontra con un trattore a Spezzano Sila
18/10-(G.C.)- Un locomotore a vapore delle Ferrovie della Calabria
si e' scontrato con un trattore agricolo, nei pressi di Spezzano della
Sila. Nell'incidente ferroviario, sulle cui cause sono in corso accertamenti
da parte dei carabinieri, non si sono verificate vittime.
Vandali
in una scuola dell’infanzia di Rossano bruciano materiale didattico
18/10-(G.C.)- Nella scuola dell'infanzia di contrada Piragineti a
Rossano sono stati incendiati nella notte da sconosciuti due armadietti
contenente del materiale didattico. L'incendio ha provocato danni
anche alle tapparelle in plastica delle finestre ed annerite dal fumo
tutte le altre stanze. Tutte le attivita' didattiche della scuola,
che e' frequentata da circa cinquanta bambini, sono state sospese.
I danni ammonterebbero ad alcune migliaia di euro. L'episodio e' stato
denunciato ai carabinieri che hanno avviato le indagini.
Intimidazione
con bottiglia incendiaria ad un’azienda di Rossano
18/10-(G.C.)- Una bottiglia incendiaria e' stata rinvenuta stamani
all' ingresso di un' azienda all' ingrosso di materiale elettronico
nella zona industriale di Rossano. L'episodio e' stato denunciato
agli agenti della polizia di Stato che hanno avviato le indagini.
Due
arresti tra gli immigrati ad Acri e San Giovanni in Fiore
18/10-(G.C.)- I militari dell’ Arma nel corso di controlli
compiuti nel cosentino hanno arrestato due persone. Il primo, ad Acri
i carabinieri hanno arrestato un uomo per aver favorito la permanenza
in Italia di una cittadina straniera senza permesso di soggiorno e,
per detenzione illegale di munizioni. L’ altro, a San Giovanni
in Fiore e' stato arrestato un cittadino straniero per inosservanza
del decreto di espulsione emesso dal Questore di Cosenza. Il giovane
arrestato a San Giovanni in Fiore per inosservanza del decreto di
espulsione e' un cittadino straniero di nazionalita' albanese, Roland
Maraschi, di 23 anni. Maraschi e' stato rintracciato nel corso di
controlli compiuti nel cosentino e finalizzati a contrastare il fenomeno
dell'immigrazione clandestina
Furto
da 15.000 euro in una tabaccheria di Corigliano
18/10-(G.C.)- In provincia di Cosenza, a Corigliano Calabro, una
rivendita di tabacchi e' stata presa di mira dai ladri che si sono
portati via sigarette e l'incasso giornaliero per un valore complessivo
di circa 15.000,00 euro. L'episodio e' stato denunciato ai carabinieri
che hanno avviato le indagini.
Il
Presidente Ciampi ha reso omaggio alla salma di Fortugno ed ha ribadito
“Calabresi reagite, l’Italia è
con voi”
Le
Amministrazioni pubbliche ricordano Fortugno.
Ancora reazioni dal mondo politico.
Uno
studente di 16 anni il presunto assassino del tabaccaio di Nicotera.
Scoperto dai carabinieri grazie ad un difetto fisico.
Indagine
Magistratura di Catanzaro, trapelano indiscrezioni
e scoppia una polemica.
Il
consigliere regionale Antonio Acri minacciato sotto casa. Solidarietà
della Santelli e di Belcastro
17/10 Il consigliere regionale Antonio Acri (Ds), presidente del
Comitato per la Qualità e la Fattibilità delle leggi,
ha segnalato stamattina ai funzionari della Digos presso il Consiglio
regionale un inquietante episodio accaduto stamani a San Giovanni
in Fiore (CS), cittadina di residenza dell’esponente politico.
Prima delle 8,30, poco dopo la sua partenza alla volta di Reggio Calabria,
la famiglia Acri è stata oggetto di minacce di oscura provenienza.
Usando il videocitofono, ma coprendo la telecamera, qualcuno ha profferito
minacce di morte per l’uomo politico facendo riferimento al
delitto Fortugno. Il presidente Acri ha esposto i fatti ai funzionari
della Questura reggina consegnando tra l’altro un fax con il
verbale di denuncia sporta in mattinata dalla moglie, che ha personalmente
ascoltato le minacce, alla stazione dei carabinieri di San Giovanni
in Fiore.
''In queste ore particolarmente difficili non si puo' che reagire
con la massima unita' tra tutti gli esponenti della politica e dello
Stato: questo e' l' unico strumento valido di contrapposizione alle
vili minacce delle organizzazioni criminali''. Lo afferma il sottosegretario
alla Giustizia, Jole Santelli, esprimendo ''la piu' sentita solidarieta'
personale e politica'' ad Antonio Acri, il consigliere regionale della
Calabrese che ha denunciato di aver subito minacce. ''Il consigliere
Acri - aggiunge Santelli - e' un esponente politico corretto ed onesto,
che come molti altri rappresentanti delle istituzioni e' entrato nel
mirino della criminalita'.
L’Osservatorio sul Lavoro della Camera di Commercio di Cosenza
– dichiara il Presidente Giuseppe Belcastro - esprime profonda
solidarietà per il grave, ingiustificato e incivile atto intimidatorio
ai danni del Consigliere Regionale On. Antonio Acri.
Tale triste evento capita nel momento in cui la coscienza civile e
democratica della nostra Regione e scossa dai drammatici fatti di
Locri che offendono la cultura, l’amore e la genuina solidarietà
delle nostre genti.
La ferocia di questi atti e la povertà morale di chi li attua
chiamano in causa la risposta forte e determinata di tutta la società
calabrese a cui la politica Nazionale non deve restare inerme.
Allarme
bomba al Comune di Locri
17/10 Allarme bomba stamattina nel Comune di Locri. Con una telefonata
giunta al responsabile dell' ufficio appalti e' stata segnalata la
presenza negli uffici di un ordigno. Della telefonata sono stati informati
i carabinieri, che hanno disposto l' evacuazione del Municipio e chiuso
la strada lungo la quale e' ubicato l' edificio comunale. I carabinieri
stanno effettuando un sopralluogo nel Municipio. Sono stati anche
avvertiti, per sicurezza, gli artificieri dell' Arma, che giungeranno
a breve a Locri. Il palazzo in cui e' ospitato il Comune di Locri
- utilizzato provvisoriamente in attesa che vengano completati i lavori
di ristruttutrazione del Municipio - si trova a poche decine di metri
dalla piazza su cui si affaccia il palazzo di giustizia. A Locri stamattina
si registra una massiccia presenza di forze dell' ordine impegnate
nelle indagini sull' assassinio del vicepresidente del Consiglio regionale
della Calabria, Francesco Fortugno, ucciso nel seggio della Primarie
dell' Unione allestito nel Palazzo Nieddu, di proprieta' del Comune.
Seminario
della Provincia di Cosenza per il Personale degli enti locali.
17/10 Una giornata di studio e di approfondimento per esaminare le
modifiche e le integrazioni apportate alla legge n. 241/90, per chiarire
l’impatto applicativo sui diversi settori e attività
delle Pubbliche amministrazioni locali e, soprattutto, per mettere
a fuoco gli elementi di novità che interessano le fasi del
procedimento amministrativo e l’accesso agli atti.
Questi in sintesi gli obiettivi che gli Assessorati Provinciali al
Contenzioso e all’Edilizia si propongono di perseguire proponendo
un seminario per il Personale degli Enti Locali su “La nuova
legge 15/2005 di riforma della legge 241/90”, programmato per
lunedì 24 ottobre prossimo, con inizio alle ore 10.00, presso
il Cineteatro Italia, in Piazza Amendola, a Cosenza.
Sarà il Presidente del Consiglio Provinciale, On. Francesco
Principe, ad aprire i lavori ed a rivolgere il saluto ai partecipanti
destinatari del Seminario: Responsabili, e loro collaboratori, di
Settore di Enti Locali, Camere di Commercio, Regione, Aziende Sanitarie,
Aziende pubbliche di Servizi ed Università.
Il tema sarà introdotto dall’Assessore Provinciale all’Edilizia
e Rapporti con gli Ordini Professionali, Avv. Oreste Morcavallo, cui
seguiranno le relazioni del Presidente del T.A.R. della Calabria,
S.E. Dr. Cesare Mastrocola, su “La Conferenza dei Servizi”,
del Magistrato del T.A.R. e Segretario Generale della Giunta Regionale,
Dr. Nicola Durante su “Il responsabile del procedimento amministrativo”
e del Magistrato della Corte dei Conti Sezione Regionale Calabria,
Dr. Quirino Lorelli, su “L’attività di diritto
privato della Pubblica Amministrazione”, mentre su “Il
silenzio-rifiuto” relazionerà S.E. Dr. Eugenio Mele,
Consigliere di Stato e Presidente del Comitato Consulenza Giuridica
della Regione Calabria.
Ad aprire la serie di interventi del pomeriggio, alle ore 15.30, sarà
il Vice Presidente della Giunta Provinciale, Avv. Salvatore Perugini,
mentre su “L’accesso agli atti” disquisirà
il Preside della Facoltà di Scienze Politiche dell’Unical,
Prof. Silvio Gambino.
Dopo le risposte dei relatori ai quesiti posti dai partecipanti, ai
quali verrà rilasciato l’attestato di frequenza al seminario,
concluderà i lavori il Presidente della Provincia di Cosenza,
On. Gerardo Mario Oliverio.
A
San Cosmo Albanese incontro con associazione arbreshe molisana
17/10 L' incontro con una delegazione dell'associazione culturale
''Illiria'' di Campomarino (Campobasso), ospitata la settimana scorsa
dal Comune, ha offerto agli ospiti molisani l'occasione di entrare
in contatto con la realta' di questa area di Calabria fortemente caratterizzata
dalla presenza di centri di lingua e cultura albanese. Non meno importante
e' stata l'esperienza per gli amministratori dei comuni visitati e
per gli operatori culturali incontrati nel confrontarsi con italo-albanesi
provenienti da una regione geograficamente lontana quale il Molise.
Oltre alla presidente dell'Associazione, Angela Carafa, e i componenti
del sodalizio, erano presenti alcuni studenti della scuola media di
Campomarino, con il dirigente Ezio Di Pinto. Gli ospiti hanno preso
contatto con la realta' sancosmetana, visitando anche Vaccarizzo Albanese
e S. Giorgio Albanese. In un incontro con gli operatori culturali
e con i giornalisti, promosso dal primo cittadino di San Cosmo, Antonio
Mondera, gli ospiti hanno delineato la situazione attuale della specificita'
culturale del loro paese. La lingua albanese sopravvive quale strumento
di comunicazione a livello familiare e di paese solo tra gli anziani,
tra pochi adulti e qualche giovane, mentre tra le nuove generazioni
rimane a livello di comprensione passiva o, molto piu' spesso, totalmente
sostituito dall'italiano. Quella che una volta era la lingua madre
per molti ancora oggi non e' insegnata nelle scuole. Quasi inesistenti,
inoltre, risultano le manifestazioni e le iniziative culturali per
valorizzare e preservare l' idioma materno. Solo di recente sono state
attivate le procedure per l' istituzione dello sportello linguistico
presso il Comune, per la realizzazione della nuova toponomastica bilingue
e per l'avvio di un master sulla lingua e la letteratura albanese
e arbereshe.
Brevi
di cronaca a Cosenza, Fiumefreddo e San Giorgio Albanese
17/10 Tre persone sono state arrestate ed una quarta e' stata denunciata
nel cosentino nel corso di controlli compiuti dai carabinieri. A Cosenza
sono state arrestate due persone per detenzione ai fini di spaccio
di sostanza stupefacente. Nel corso di controlli i due sono stati
trovati in possesso di alcuni grammi di eroina. A Fiumefreddo Bruzio,
invece, e' stato arrestato un uomo con precedenti penali per il reato
di furto. A San Giorgio Albanese, infine, e' stata denunciata una
persona per detenzione e porto abusivo di coltello.
Omicidio
Fortugno: La Calabria, smarrita e sconcertata,
si appella al Presidente della Repubblica, Ciampi.
Loiero: "Un'omicidio politico". A
Locri gli studenti sfilano in silenzio.
Omicidio
Fortugno: Le reazioni del mondo politico
e sociale
Busta
con tre proiettili all’ass. Bertucci del comune di Simbario
nel vibonese
16/10 Una busta contenente tre proiettili di pistola (due a salve
e una calibro 22) e' stata fatta recapitare all'assessore comunale
di Simbario, Caterina Bertucci, 48 anni, insegnante di matematica.
A trovare la busta, lasciata davanti la porta dell'autorimessa dell'abitazione
dell'assessore, e' stata la stessa Bertucci. Nella busta non c'era
alcun messaggio scritto. L'assessore Bartucci ha detto di non sapersi
spiegare i motivi dell'intimidazione. ''Non ho mai avuto e non ho
- ha detto - problemi con nessuno. Questi sono atti che fanno male.
Dopo quanto accaduto al sindaco e la grande solidarieta' espressa
dal Consiglio comunale, pensavamo che episodi simili non si sarebbero
piu' ripetuti e ci lasciassero in pace per amministrare tranquillamente
la nostra comunita' ''. L'episodio e' stato denunciato ai carabinieri.
Brevi
di cronaca a Morano, San Benedetto, Trebisacce, Oriolo.
16/10 I carabinieri di Morano Calabro, coadiuvati dal Nucleo operativo
radiomobile della Compagnia di Castrovillari,nell’ ambito indagine
delegata dall' A.G., hanno denunciato a piede libero due minori, poiché
responsabili dei reati di furto, danneggiamento, ricettazione e concorso
nel reato. I due in collaborazione con altro minore, in più
occasioni si sarebbero resi responsabili del furto, danneggiamento
e ricettazione di numerose autovetture in Morano Calabro e in Castrovillari.
A San Benedetto Ullano i Carabinieri della stazione di Montalto Uffugo,,
in esecuzione dell’ ordinanza di ripristino della custodia cautelare
in carcere emessa dalla Corte d’ Appello di Napoli, hanno tratto
in arresto una persona, a causa del suo comportamento incompatibile
con il programma terapeutico cui era sottoposto, A Trebisacce sempre
i carabinieri hanno denunciato a piede libero una persona per ubriachezza
molesta. Infine ad Oriolo Calabro due persone sono state denunciate
per inosservanza degli obblighi scolastici.
Omicidio
Fortugno: Un agguato chiaramente di stampo
mafioso. Ciampi telefona a Loiero. Oggi
summit col Ministro Pisanu.
Ucciso
il vicepresidente del Consiglio della Regione Calabria, Francesco
Fortugno, in un agguato a Locri. La ndrangheta
alza decisamente il tiro. Sconvolto il
mondo della politica
Sospesi
alcuni treni delle FS per le zecche. 100 passeggeri fermi a Lamezia
non ne sanno niente
15/10 Sono sospesi o sostituiti da mezzi di trasporto alternativi,
anche in Calabria, alcuni treni a lunga percorrenza (nord-sud-nord):
a disporlo e' Trenitalia nell' ambito del programma di ristrutturazione
e riammodernamento di 508 vetture, disposto al fine di renderle rispondenti
ai moderni metodi di pulizia. A riferirlo e' un comunicato della societa'
nel quale si precisa che ''la clientela, gia' informata dell' operazione,
trovera' ad assisterla personale di Trenitalia''. ''Sono soppresse
- e' scritto nel comunicato - le sezioni tirreniche degli Intercity
da e per Roma: da Reggio - Villa San Giovanni, ed i viaggiatori troveranno
proseguimento per la Capitale in partenza da Villa rispettivamente
con gli IC 726 e 732, mentre in arrivo da Roma, i viaggiatori degli
IC 725 e 731 proseguiranno verso Reggio in pullman. Altresi', soppresse
le sezioni ioniche degli Intercity notte 768 (Reggio Calabria-Torino
e 752, Reggio - Milano); al loro posto, bus sostitutivi da Melito
Porto Salvo a Lamezia Terme; soppressione e sostituzione con pullman
anche per le sezioni dei due Intercity notte provenienti da Torino
e Milano. Soppressa la sezione dell' Icn 797, Reggio - Roma; i viaggiatori
arriveranno con bus sostituivi a Villa San Giovanni, dove troveranno
proseguimento per Roma con l' Icn 792, proveniente dalla Sicilia.
Inoltre, il primo di novembre e l' 8 dicembre sara' soppresso e sostituito
da bus l' Espresso periodico Reggio - Torino 1662; mentre identico
provvedimento sara' adottato per l' Espresso periodico 1665, Torino
- Reggio il 28 ottobre, il 7 ed il 9 dicembre''. ''Per affrontare
questa situazione e limitare i disagi ai viaggiatori - e' detto ancora
nel comunicato - Trenitalia ha predisposto un massiccio piano di assistenza
nelle stazioni interessate. Saranno 80 i pullman a disposizione dei
viaggiatori e circa 100 le persone dedicate alla cura dei passeggeri.
Trenitalia si scusa - conclude la nota - ma ribadisce che il provvedimento
si e' reso indispensabile per far viaggiare tutti i propri clienti
a un livello di comfort che i vecchi criteri di costruzione delle
carrozze, risalenti agli anni '60, non rendevano possibile''.
A Lamezia, però, nessuno ne sa niente perché un centinaio
di persone sono rimaste bloccate da alcune ore nella stazione ferroviaria
per il mancato arrivo del treno che avrebbe dovuto condurle a Torino.
Il convoglio, l'Intercity Notte 768 con destinazione Torino-Porta
Nuova, sarebbe dovuto partire da Reggio Calabria alle 20,17, ma non
si e' formato a causa, secondo quanto e' stato riferito dai passeggeri
rimasti bloccati, per la carenza di carrozze dovuta alla disinfestazione
che e' in corso per i problemi legati alla presenza di zecche. I passeggeri
hanno informato della situazione la polizia ferroviaria, alla quale
hanno preannunciato la presentazione di un esposto.
Un
arresto dei CC a Roggiano Gravina
15/10 I carabinieri del comando provinciale di Cosenza nel corso
di alcuni servizi per il controllo del territorio hanno arrestato
una persona a Roggiano Gravina perchè accusata di resistenza
a pubblico ufficiale.
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