A Reggio arriva il super prefetto
De Sena. Bregantini: “La risposta dei giovani un fiore da maturare”.
L’ANCI conferma il Consiglio nazionale a Locri
06/11 Arriva a Reggio Calabria il super prefetto, Luigi De Sena,
con la speranza generale che il suo insediamento coincida con l' inizio
di una nuova fase nella lotta contro la 'ndrangheta e l' avvio di
una vera e propria terapia d' urto contro quella che risulta essere
ormai la piu' potente organizzazione criminale mondiale. L' ex vicecapo
della Polizia, e direttore centrale della Polizia criminale, e' stato
nominato il 28 ottobre scorso dal Consiglio dei ministri, su proposta
del responsabile del Viminale Giuseppe Pisanu con l' incarico di gestire
''poteri speciali'' nella lotta contro la 'ndrangheta, esigenza particolarmente
avvertita dopo l' assassinio il 21 ottobre scorso a Locri del vicepresidente
del Consiglio regionale della Calabria, Francesco Fortugno. De Sena,
il giorno stesso della sua nomina e nelle dichiarazioni fatte in questi
ultimi giorni, ha sottolineato l' esigenza di ''un impegno corale
contro la 'ndrangheta che deve vedere coinvolte, oltre alle forze
dell' ordine ed all' autorita' giudiziaria, tutte le componenti della
societa' calabrese al fine di aumentare il livello qualitativo dell'
azione di contrasto all' organizzazione criminale''. De Sena, dopo
l' arrivo a Reggio previsto per la mattinata di domani, incontrera'
prima il personale della Prefettura ed avviera' poi una serie di contatti
con i responsabili delle forze dell' ordine e con i rappresentanti
istituzionali. Contatti che serviranno a rinsaldare un rapporto che
De Sena ha da tempo con la Calabria, e con Reggio in particolare,
realta' che l' ex vicecapo della Polizia conosce bene. ''La Calabria
- ha detto De Sena all' Ansa il giorno della sua nomina - mi e' familiare
perche' l' ho frequentata. In passato abbiamo fatto ottimi lavori
sia con l' autorita' giudiziaria locale che con la Procura nazionale
antimafia''. De Sena, dunque, domani, in occasione del suo insediamento,
prendera' ufficialmente contatto con una realta' che da tempo e' oggetto
della sua attenzione. Una conoscenza che gli servira' per attuare
il piano di misure contro la 'ndrangheta che gli e' stato affidato
dal ministro Pisanu e per l' elaborazione del quale il contributo
dello stesso De Sena e' stato fondamentale. Un ''Piano di interventi
straordinari'' , come e' stato definito dallo stesso Pisanu, articolato
in una serie di punti: l' intensificazione dei dispositivi di sorveglianza
e controllo del territorio, con l' utilizzo di squadre altamente specializzate
di polizia, carabinieri e guardia di finanza gia' presenti in Calabria;
il rafforzamento di tutte le attivita' info-investigative, con particolare
attenzione all' applicazione delle misure di prevenzione personale
e patrimoniale, elemento fondamentale per togliere alle cosche le
ricchezze e quindi la loro linfa vitale, e cioe' il loro smisurato
potere economico; la sorveglianza di tutte le operazioni antidroga
in cui in Italia ed in tutto il mondo sono coinvolti esponenti della
'ndrangheta; massima sinergia tra gli uffici giudiziari impegnati
nelle varie inchieste contro la 'ndrangheta, con la Procura nazionale
antimafia a svolgere il necessario ruolo di coordinamento; il coinvolgimento
dei servizi segreti, con una potenziamento delle loro strutture in
Calabria. Un' attenzione particolare, infine, sara' riservata all'
attivita' delle Amministrazioni locali per prevenire qualsiasi forma
di inquinamento mafioso. De Sena, in sostanza, dovra' coordinare un'
attivita' vasta e complessa per gestire la quale la sua esperienza
nella lotta contro la criminalita' gli sara' di grande aiuto. Lo stesso
prefetto, comunque, in questi ultimi giorni ha sottolineato la necessita'
del sostegno che gli deve venire dalla societa' civile calabrese ''che
deve credere - ha detto - nella sconfitta della 'ndrangheta. Sono
convinto che, cosi' facendo, si potra' lavorare bene, senza velleitarismi
e con fatti concreti''.
Mons. Bregantini “la risposta
dei giovani è come un fiore appena sbocciato che deve maturare”
''La risposta dei giovani di Locri all' omicidio Fortugno e' un fiore
sbocciato che deve maturare in frutto ma, in questa fase delicata
di passaggio, le istituzioni devono essere coerenti''. Lo ha detto
oggi a Rho il vescovo di Locri, mons.Giancarlo Bregantini, arrivato
a Milano per ritirare un premio nell' ambito della Fiera Expo Sapori,
assegnato a un vino passito, il Cannizzi, prodotto dalla cooperativa
Valle del BuonAmico, che opera nel triangolo San Luca-Plati'-Careri.
''Da anni - ha detto il vescovo - nelle parrocchie, nelle scuole,
nelle cooperative sono cresciute manifestazioni, prese di posizione
ma chi prende posizione ha il diritto di essere difeso non come e'
accaduto a un meccanico ammazzato per aver dato una normale informazione
agli inquirenti. Lo Stato - secondo mons.Bregantini, da 11 anni a
capo della Diocesi di Locri - ad esempio deve mettere a disposizione
numeri verdi che consentano di collaborare senza rivelare necessariamente
la propria identita'''. Alla domanda se la chiesa in Calabria ha lottato
senza esitazione contro la 'ndrangheta, il vescovo di Locri ha risposto:
''tutti potrebbero e dovrebbero fare molto di piu'. Viviamo un processo
di coscientizzazione che cresce continuamente. Il martirio di padre
Pino Puglisi ha fatto da spartiacque. E' diventato un esempio per
i seminaristi di come educare a vincere, a restare lontani da questa
piovra. Sono un esempio la sua chiara impostazione di vita, la sua
parola a tratti anche molto dura, la sua morte mite''. ''La 'ndrangheta
- ha spiegato il presule che opera da trent'anni in Calabria - e'
ormai una societa' di denaro, non piu' di onore come presupponeva
essere in passato. E' una parte minoritaria che impone il suo potere
specie nei piccoli centri interni dove tutti sono imparentati e finiscono
per essere coinvolti anche senza volerlo. Li' c'e' un controllo maggiore
che nei grandi paesi marinari''. Durante l' incontro e' stata raccontata
l' esperienza della cooperativa Valle del BuonAmico, sostenuta fin
dalla costituzione dal vescovo di Locri. Grazie alla collaborazione
di una cooperativa di Pergine Valsugana in Trentino, nella Locride
e' stata avviata la produzione di lamponi e piccoli frutti che in
sette anni si e' allargata da 2.000 a 400.000 ettari di serre facendo
della cooperativa una delle piu' grandi produttrici di lamponi in
Italia. ''Un esempio concreto - secondo mons. Bregantini - per far
sentire alla Calabria e ai calabresi che sono amati''
L’ANCI conferma il Consiglio
Nazionale a Locri per il 23
''Uno straordinario messaggio di speranza per tutta la Calabria venuto
soprattutto dai giovani, ma anche dai Sindaci del Mezzogiorno e della
Calabria''. Cosi' il vicepresidente di Anci Calabria, Giuseppe Varacalli,
ha definito la grande manifestazione di Locri che ha visto, su iniziativa
di due donne-sindaco, Rosa Russo Iervolino, sindaco di Napoli, e Eva
Catione, sindaco di Cosenza, la marcia della speranza di migliaia
di ragazzi, tutti uniti contro la mafia. Varacalli, che ha guidato
la delegazione dell'Associazione a Locri, ha confermato che il prossimo
23 novembre il Consiglio nazionale dell'Anci, presieduto da Leonardo
Domenici, sindaco di Firenze, si riunira' proprio nella citta' calabrese,
quale segnale solenne dell'impegno dei Comuni a fianco dei cittadini
contro lo strapotere della criminalita'. ''I gonfaloni di numerosissimi
Comuni calabresi sono stati presenti alla `marcia della speranza'
di Locri. Voglio ringraziare tutti quei sindaci che hanno accolto
l'appello che ho lanciato assieme al presidente facente funzioni Franco
Iacucci. La nostra non e' stata una partecipazione simbolica: vogliamo
dare continuita' e solennita' a questo impegno per la legalita', anche
attraverso la convocazione il prossimo 23 novembre, sempre a Locri,
del Consiglio nazionale dell'ANCI. Voglio ancora una volta ringraziare
il presidente Domenici per questa scelta. La lotta per la legalita'
e contro ogni tipo di potere criminali non puo' che essere una priorita'
nel governo locale. I Comuni devono rispondere alla domanda di sicurezza
che sale dai cittadini, accompagnando l'indispensabile azione repressiva
dello Stato e contribuendo a affrontare i problemi sociali che spesso
sono all'origine delle devianze illegali e della forza dei poteri
criminali. Non posso che esprimere gratitudine, come calabrese, a
tutti quei ragazzi che con la loro carica di entusiasmo e di passione
hanno voluto riaffermare il loro diritto di vivere e lavorare nella
propria terra. Sono certo che dal Consiglio nazionale Anci del 23
novembre scaturira' una proposta forte dei Comuni italiani per assicurare
al Mezzogiorno, e alla Calabria in particolare, condizioni di sicurezza
che favoriscano lo sviluppo e l'occupazione''
La solidarietà del COISP
e dell’associazione Rinascita
06/11 Erano in tanti alla marcia della speranza contro la mafia a
Locri lo scorso 4 novembre, piu' di 15.000 persone tra associazioni,
politici e giovani studenti. Con la presenza di una folta delegazione
di tutte le province calabresi, il Co.I.S.P. ha voluto esprimere la
propria solidarieta' a quanti giovani hanno avuto la forza e la tenacia
di scendere in piazza e manifestare il proprio dissenso alla `ndrangheta.
I rappresentanti del Coisp, unendosi al corteo, hanno sfilato lungo
le strade di Locri, con uno striscione riportante la frase ''Non vi
lasciamo soli insieme per la legalita''', in risposta alla richiesta
fatta dai tanti giovani studenti della Locride di non essere abbandonati.
''IL Coisp - afferma il segretario generale regionale Giovanni Fortino-
ha scelto di partecipare a questo grande momento di aggregazione contro
la mafia, perche' ha visto come primi attori i giovani studenti calabresi,
che con le loro iniziative hanno acceso nella Locride un filo di speranza
verso la cultura della legalita'. Questa grande protesta degli studenti
non e' scaturita probabilmente dal nulla, ma e' anche frutto di anni
di sensibilizzazione sul tema legalita' all'interno delle scuole e
della vita civile. I dirigenti del Coisp calabrese ritengono che bisogna
continuare in Calabria ad avviare iniziative sul tema legalita', accanto
ad una sana politica sociale. Nel contempo fanno presente come la
lotta contro la criminalita' organizzata puo' essere efficace anche
con la modernizzazione delle strutture e dei mezzi in uso alle forze
di polizia''. L' Associazione politico-culturale Rinascita di Calabria
ritiene che occorre allargare il fronte della lotta alla mafia. L'associazione
''rilancia la sfida dopo l'entusiasmante giornata di mobilitazione
che ha messo in luce quanto sia forte lo sdegno provocato nella societa'
civile dall'omicidio Fortugno e quanta rabbia abbia in animo la gente,
ormai stanca di convivere con il fenomeno mafioso.Tutti noi abbiamo
il dovere di aiutare i ragazzi. E lo Stato puo' e deve fare molto
in questo senso. Con la sua presenza attiva e le sue leggi. Non servono
azioni 'speciali', ma certezze. Quella certezza della pena che deve
far si' che chi opta per la scelta criminale non resti mai piu' impunito''
Circoli AN e Azione Giovani hanno
aderito alla marcia di Locri
Alla manifestazione per la legalita' tenutasi a Locri il 4 novembre
scorso hanno aderito in maniera compatta e decisa molti circoli del
Coordinamento del Fare di Alleanza Nazionale ed Azione Giovani del
reggino, i quali si sono presentati con uno striscione che recava
la seguente dicitura '''Ndrangheta: Arrestiamola!''. Gli intervenuti
hanno sentito il bisogno, a nome dell'intero partito e del suo movimento
giovanile, di sfilare per le strade della citta' in cui circa venti
giorni fa si e' consumato l'aberrante assassinio dell'On. Francesco
Fortugno, per testimoniare direttamente il loro impegno nella lotta
contro un male che soffoca da secoli la nostra terra: la `ndrangheta.
Quello del Consigliere regionale Fortugno non e' un delitto comune,
ma un segno che la mafia locale ha drammaticamente innalzato il livello
dello scontro con le istituzioni democratiche. A maggior ragione,
la manifestazione contro una criminalita' organizzata divenuta padrona
del territorio deve costituire l'occasione per mettere in luce la
forte determinazione delle componenti sane della societa'. Sempre
in prima linea nella ricerca incessante di percorsi che conducano
ad un cambiamento strutturale del tessuto sociale ed economico del
meridione d'Italia, i circoli del Coordinamento del Fare di AN ed
AG si sono uniti ai tantissimi partecipanti alla marcia giunti da
ogni parte della penisola per fare sentire la loro voce, che in modo
chiaro e fermo predente la nascita nella locride, e in tutte le zone
del comprensorio stordite dal degrado, di un nuovo modello di civile
convivenza.
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al Forum dedicato
Omicidio
Fortugno: Loiero: “L’omicidio Fortugno
un vero boomerang per la ndrangheta”. Rita
Borsellino: “ A Locri come a Palermo, le lenzuola bianche come
ribellione civile”. Pezzotta a Locri dedica a Fortugno
la sede della CISL. “Per non dimenticare….”
Omicidio
Fortugno: Vertice a Palzzo Chigi con Berlusconi
e Pisanu. Nessuna operazione speciale prevista.
Lumia: "Lotta alla mafia non è priorità
del Governo.
In
15 mila a Locri contro la ndrangheta. Maria
Grazia Laganà: “La speranza di questi giovani
mi sorregge”
A
Locri in tantissimi, soprattutto giovani, a gridare
la voglia di cambiare di una regione intera. Partita la marcia
(video).
Omicidio
Fortugno: Messaggio di Ciampi ai giovani in
occasione della marcia di Locri: “Spezzare
ovunque le catene della paura”. Loiero
ai ragazzi: "Sono con voi". Fortugno
disse: "I giovani, futuro della Calabria". Il
Consiglio regionale dedica la seduta ai giovani. Oggi la marcia.
Omicidio
Fortugno: Le indagini nell’ASL di Locri. Confermata
la pista della sanità. Avviati gli atti per la commissione
d’accesso antimafia. Loiero: “Rinviato
al mittente il cupo messaggio dei clan". Messaggio del
fratello di Peppino Impastato. Numerose
adesioni alla marcia.
Omicido
Fortugno: Si indaga tra le carte di Fortugno.
Adamo: “Lo Stato sia parte civile nei
processi per mafia”
Omicido
Fortugno: Si indaga sulla sanità. Fortugno
stava contrastando interessi “importanti”. De Sena.
“Riflettori dello Stato sempre accesi
sulla Calabria”. Anna e Giuseppe Fortugno ai giovani:
"siamo con voi"
Omicido
Fortugno: Scendono in campo gli 007 dei servizi.
La sanità pista privilegiata.
L'omicidio è avvenuto con l'avallo delle cosche locali
Omicido
Fortugno: Le indagini, mentre si attendono le
perizie balistiche, puntano sulla sanità.
La DDA apre un'inchiesta sulla fuga di notizie.
Nuove adesioni alla marcia del 4.
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Fortugno: Gli investigatori: Non c’è
nessuna pista, ma c’è molto ottimisimo. Il
4 novembre a Locri una marcia della pace proposta da Jervolino-Catizone.
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inquirenti. Alle indagini collaborano anche
la DDA di Catanzaro e i servizi centrali. Pisanu delega
il Prefetto di Reggio per l'accesso all'ASL
di Locri.
Omicido
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insudiciano un dramma”. Indagini: Magistrati
rientrati dopo missioni nelle carceri. Il movimento studentesco
di Locri scrive alle istituzioni: “No alla ndrangheta”
Omicido
Fortugno: Minniti: definisce un quadro inquietante
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lasceremo nulla di intentato". Loiero: "Lo stato
deve far sentire la sua presenza”
Omicido
Fortugno: Numerose le lettere di solidarietà
inviate a Loiero: “Presidente, resisti e vai avanti”
Montezamolo "Sensibilizzerò le istituzioni". Scatta
il piano di controllo di PS, CC e Gdf. Corbelli
chiede di non assegnare il posto vacante di Fortugno.
Omicido
Fortugno: Varato il programma straordinario
di Pisanu contro la ndrangheta dopo un summit al Viminale.
Informato il Presidente Loiero. Due ipotesi
nelle indagini
Il
Ministro Pisanu riferisce alle Camere e propone
le nuove direttive per combattere la ndrangheta. Loiero: "Se
cala l'attenzione lo uccidiamo ancora".
In
tantissimi ai funerali di Fortugno, Mons. Bregantini:
La mafia vuole dominare la politica. Indagini ad un punto delicato
Cossiga
contro Macrì: “Con i magistrati
politicizzati non si combatte la ndrangheta”. Mancini:
“Parte delle istituzioni non hanno fatto
il proprio dovere”. Castelli “Adeguato
il numero dei magistrati”
Il
Presidente Ciampi ha reso omaggio alla salma di Fortugno ed ha ribadito
“Calabresi reagite, l’Italia è
con voi”
Le
Amministrazioni pubbliche ricordano Fortugno.
Ancora reazioni dal mondo politico.