Dir.resp. Pippo Gatto

 

Dopo il caso Masella si apre la questione morale. Da più parti si chiedono verifiche

26/10 ''La questione morale in Calabria e' da mettere al primo posto dell' agenda politica. La trasparenza nella pubblica amministrazione e degli atti degli eletti nelle istituzioni e' fondamentale per fare in modo che i cittadini abbiano fiducia nelle istituzioni''. A sostenerlo, in una nota congiunta, sono Dino Briglio Nigro e Cesare Loizzo componenti il comitato politico provinciale del Prc di Cosenza secondo cui ''credere che altri siano immuni dal virus del 'familismo amorale' di cui si sarebbe macchiato Egidio Masella e' come credere alle favole''. ''In passato - sostengono i due esponenti del Prc di Cosenza - era consentito che un cognato lavorasse per il (mono)gruppo adesso e' sempre normale che uno zio materno lavori per il capogruppo del Prc in Consiglio regionale? La Calabria non e' l' Africa d' Italia e quello che vale per la Calabria deve valere per l' Umbria, la questione morale e' una questione nazionale, non concordiamo affatto con le prime dichiarazioni del commissario regionale Stefano Zuccherini, se il sud ha avuto Misasi e Gava il Nord ha avuto Craxi e Forlani. Nonostante questo il partito della Rifondazione comunista in Calabria deve svolgere un' operazione di moralizzazione interna, radicale e definitiva. Non avere scheletri nei propri armadi, e di scheletri non ne mancano, per potere a testa alta affrontare una battaglia per la moralizzazione della vita politica''. Per Briglio Nigro e Loizzo, inoltre, ''quello che vale per Egidio Masella deve valere per tutti i compagni eletti nelle istituzioni e sarebbe stato opportuno che il rigore morale di cui hanno fatto pubblica dimostrazione la Federazione di Cosenza del Prc ed alcuni circoli della provincia si fosse applicato a vicende passate. Ma non e' mai troppo tardi,il partito deve innanzitutto dire a noi militanti se e' in atto l' inizio di un' opera di moralizzazione o se il problema si chiama Egidio Masella''

Frasca: “Gli uffici pullulano di mogli e figli dei consiglieri”

Salvatore Frasca, gia' membro della Commissione parlamentare antimafia e sottosegretario di Stato al Ministero di Grazia e giustizia, socialista, in una lunga dichiarazione sulla visita della commissione antimafia, si sofferma anche sulle recenti polemiche scaturite dalle dimissioni da assessore di Egidio Masella che aveva proposto l' assunzione della moglie nel suo assessorato. ''Una fotografia - dice tra l' altro Frasca - esemplare della Regione Calabria, i componenti della Commissione la potranno avere, studiando il modo di come si e' proceduti nella riorganizzazione degli uffici del Consiglio e della Giunta regionale subito dopo le ultime elezioni. Gli uffici regionali pullulano di mogli, figli, nipoti, parenti e portaborse dei consiglieri regionali, tutti lautamente pagati e di nessun profitto, al punto tale da fare arrossire anche un negro. Sorrido di buona voglia - ha continuato l' on. Frasca - quando apprendo che il presidente Loiero, recitando un rosario ormai imparato a memoria, dichiara che il recente omicidio rappresenta una risposta alle innovazioni politiche e programmatiche che la nuova Giunta sta attuando. Perche' il presidente del Consiglio regionale e della Giunta - incalza Frasca - non si guardano intorno durante le sedute del Consiglio regionale? Possono giurare sulla moralita', sulla correttezza dei singoli consiglieri?''.

Il Codacons ironizza: “Per tovare lavoro basta sposare un consigliere regionale”

26/10 ''In Calabria per trovare lavoro basta sposare un consigliere regionale''. A sostenerlo e' il Codacons Calabria secondo cui le dimissioni dell' Assessore regionale al Lavoro Egidio Masella sono ''un gesto doveroso proprio nei confronti di tutti i calabresi che non riescono a trovare un' occupazione''. ''Ci domandiamo, - e' scritto in un comunicato dell' associazione di difesa dei consumatori - come si possono dare esempi di legalita', come puo' invocarsi il rispetto delle regole, quando si utilizza il potere per sistemare i propri congiunti? Tuttavia il Codacons non ritiene che il maldestro Masella sia l' unico che debba chiedere scusa ai calabresi. Ci giungono, infatti, alcune curiose segnalazioni su parenti illustri attualmente intenti a prestare la propria opera professionale dietro lauta ricompensa regionale''. ''Sicuramente - sottolinea il presidente dell' associazione Francesco Di Lieto - si tratta di leggende metropolitane, ma siccome a pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca, il Codacons si chiede: vuoi vedere che emerge qualcosa di 'maselliana' memoria nel controllare le occupazioni delle gentili consorti di tutti i consiglieri regionali? Di certo non emergera' proprio nulla, ma ove tale chiacchiere dovessero trovare riscontri concreti, allora doverose sarebbero le dimissioni da parte di tutti coloro che venissero beccati con le mani nella marmellata''. ''Siamo proprio curiosi - conclude il presidente regionale del Codacons - di sapere se davvero Masella e' un caso isolato, ovvero se ci sono altri esponenti politici che hanno talmente tanto a cuore il problema della disoccupazione...da offrire lavoro alla propria moglie o a quella del collega. Poiche' ci viene ripetutamente segnalato che i 'Masella' sono numerosi, intendiamo verificar direttamente e molto presto renderemo pubblici i risultati delle ricerche effettuate''

Rifondazione chiede la verifica sulle altre anomalie

26/10 Rifondazione Comunista ''prende atto, come fatto dovuto nei confronti della societa' calabrese, delle dimissioni da assessore regionale del compagno Egidio Masella''. E' quanto si legge in una nota della segreteria regionale del partito. ''E' un atto - prosegue il comunicato - che rida' forza e trasparenza alle istituzioni, al nostro partito, allo stesso compagno Masella. Abbiamo noi di Rifondazione sollevato il problema e anche drasticamente affrontato le necessarie forme di intervento come sono le dimissioni. Riteniamo che la politica tutta, a iniziare da noi, debba recuperare rigore morale e capacita' di progetto. In una condizione cosi' difficile, socialmente e politicamente per la Calabria, con l'aggressione violenta e barbara della criminalita' organizzata, alla politica e' richiesto il massimo di trasparenza se vuole essere un punto di riferimento per la societa' civile e guidare un processo di liberazione della societa'. Liberazione dai poteri criminali; liberazione dal bisogno; liberazione anche da un ceto politico che perpetua un dominio sulla societa' impedendo il nascere di movimenti e conflitti utili ad un avanzamento democratico. Chiediamo al Consiglio Regionale della Calabria di avviare una inchiesta per verificare se nelle nomine, consulenze, assunzioni nei gruppi e negli assessorati esistano, come pare, altre anomalie intollerabili e di approntare le misure necessarie per sanarle. Diamo mandato al nostro capogruppo di avviare nel Consiglio Regionale gli atti necessari a tale scopo. Riteniamo infine sia utile per l'intera societa' calabrese non definire oggi una sostituzione della nostra presenza in Giunta. Avvieremo nel partito una fase di discussione e di riflessione sul nostro rapporto con il potere continuando lealmente a sostenere la maggioranza di governo alla regione cosi' come ci e' stato consegnato dal mandato elettorale. Al Presidente della Giunta chiediamo di aprire un confronto e in tempi definiti concordare le modalita' delle nostra presenza nel governo''

Sabato iniziativa a Cosenza di Rifondazione su Politica ed etica

26/10 Si discutera' di ''Politica ed etica in Calabria'' sabato 29 ottobre, a Cosenza, nel corso di un incontro su promosso dal circolo ''Fausto Gullo'' Partito della Rifondazione comunista nell' ambito degli Incontri di Liberazione dedicati alla memoria dell' avvocato e dirigente comunista Giuseppe Mazzotta morto ieri. All' iniziativa, che assume particolare importanza alla luce delle ultime vicende relative alle dimissioni dell' assessore regionale al Lavoro Egidio Masella, interverranno il commissario regionale del partito, Emilio Viafora della Cgil nazionale e mons. Vincenzo Filice.