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Cronaca
La marcia di Locri "e adesso ammazzateci tutti"

 

A Locri in tantissimi, soprattutto giovani, a gridare la voglia di cambiare di una regione intera. Partita la marcia.

04/11 (Pippo Gatto) Nell’antica terra di Locri Epizefiri si stanno ritrovando migliaia di persone per una marcia di pace e allo stesso tempo di protesta contro la mafia. La Calabria terra violentata oggi dalla mafia e un tempo terra dei saperi e culla della cultura quando si chiamava Magna Grecia. E non è un caso che proprio i giovani, coloro sui quali si basa il futuro di questa terra martoriata, hanno acceso la miccia della riscossa. Un incosciente e innocente voglia di fare che cozza contro una brutta tradizione fatta di silenzi e connivenze. La politica, per prima, ne resta stordita, colpita al cuore con l’omicidio di Franco Fortugno, padre di famiglia, medico e consigliere regionale, appena eletto vice presidente del Consiglio della Regione Calabria. Un incarico politico che rappresenta comunque il nuovo corso di una Giunta regionale che ha scelto come motto la discontinuità. Un omicidio volgare, orrendo, vigliacco, come quello di chi ha scelto di colpire il più debole, il più indifeso il più innocente. Una marcia convocata dai giovani calabresi della locride e raccolta al volo dal Sindaco della città di Napoli, altro esempio di realtà che tutti i giorni ha a che fare con la violenza e la camorra, per scendere in piazza a fianco dei ragazzi che non ci stanno, che non ci sono mai stati a soccombere contro questa realtà fatta di soprusi ed omicidi, di violenze e di agguati, di omertà e silenzi. I giovani reagiscono e si trovano nella solare piazza Nosside di Locri dove in migliaia, oltre diecimila persone, sono giunti dalla Calabria come dalla Campania, dalla Sicilia come dalla Puglia. Da Roma, da Bologna, da Bari e da Milano. Pullman, treni speciali, pulmini e auto. Una marea di gente che ora si trova in coda sulla litoranea per poter partecipare alla manifestazione. La gente è tanta, e due primi cortei sono partiti verso le 12.35. Due cortei separati, uno va verso destra e uno va a sinistra. Ma senza cattiveria. E’ la disorganizzazione di un momento convocato senza alcuna organizzazione particolare. Un fai da te che testimonia tutta la genuinità che solo i giovani sanno dimostrare. Da un lato la maggioranza dei giovani sono andati a sinistra della piazza dall’altro lato il corteo con una maggioranza di politici, sindaci e rappresentanti istituzionali. Ma non per dividere, ne per significare la differenza di una giornata voluta dai ragazzi.E’ la spontaneità e la confusione, gioiosa del monento. Nessun simbolo politico è apparso perché così han chiesto i ragazzi della locride. Ma soltanto tanti striscioni con scritte del tipo “la mafia è lenta e noi siamo rock” parafrasando le ultime trovate del molleggiato televisivo. Arrivati i sindaci di Napoli e Cosenza si è formato un nuovo corteo che si è mosso alla volta di Palazzo Nieddu. ''Franco e' vivo e sfila qui con noi'': questo il coro intonato da una parte del corteo guidata dai giovani della Margherita, il partito di Franco Fortugno, fermi davanti al luogo teatro dell' omicidio dell' esponente politico. Il coro e' stato accompagnato da un lunghissimo applauso da parte di tutto il corteo. In testa alla manifestazione, dopo l' inizio, si sono portati i Sindaci e i rappresentanti istituzionali seguiti dai gonfaloni. Poi lo striscione ''E adesso ammazzateci tutti'' portato dai giovani della Margherita e davanti al quale si trovano vari esponenti della Giunta regionale. I giovani avevano, in precedenza posato un messaggio toccante davanti palazzo Nieddu il maestoso palazzo ottocentesco sede, il 16 ottobre scorso del seggio elettorale per le primarie dell' Unione e nel cui atrio e' stato barbaramente assassinato con cinque colpi di pistola il vicepresidente del Consiglio regionale Francesco Fortugno. . Un cuscino di fiori con su scritto soltanto: “I giovani del sud”. Un messaggio semplice, toccante e significativo che dice tutto. E neanche la mafia si sarebbe potuta immaginare questa mastodontica reazione, non solo in Calabria, ma in tutta Italia. Dal Capo dello Stato a tutti i rappresentanti politici, alla moglie di Franco Fortugno, la dottoressa Laganà che ha subito affermato, in una intervista rilasciata al collega Sandro Ruotolo di Rai Tre (che vi proponiamo): “Il livello deve rimanere alto e se si abbassa lo riferirò al Presidente Ciampi che mi ha dato la sua disponibilità e mi ha detto di chiamarlo per qualunque cosa. Io lo farò se il livello di attenzione si abbassa. E la mafia sappia che con l’omicidio di mio marito hanno fatto il più brutto affare della loro vita”. (State ascoltanto l'intervista di Sandro Ruotolo, andata in onda su RAI3, alla dottoressa Laganà Fortugno e al Procuratore Gratteri).

Loiero: “Qualcosa è cambiato”

''Qualcosa nelle viscere di questa terra e' cambiato e lo dobbiamo a questi giovani''. A dirlo e' stato il presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero, nel corso della marcia della speranza dei giovani della Locride. ''Una volta - ha aggiunto - i giovani si ribellavano partendo. Adesso, invece, rimangono per resistere e non senza rischi. Questi ragazzi rappresentano una nuova speranza che le cose possano cambiare. Quando le luci si spegneranno sulla Locride, come e' normale che sia, niente sara' piu' come prima''.

Arrivati i sindaci di Napoli, Cosenza e Bari

I sindaci di Napoli, Rosa Russo Iervolino, e di Cosenza, Eva Catizone, sono giunte da pochi minuti al corteo dei giovani di Locri contro la 'ndrangheta. I due Sindaci sono giunti assieme a bordo di uno dei pullman che costituivano la carovana partita dal capoluogo partenopeo. ''Siamo qui - ha detto Iervolino appena scesa dal pullman - per portare la nostra solidarieta', per dire non siete soli, noi siamo con voi''. Alla manifestazione e' presente anche il sindaco di Bari, Michele Emiliano, che ha aderito all' iniziativa promossa da Iervolino e da Catizone.

Creazzo: “Nelle indagini non si tralascia niente”

''All' indagine si stanno aggiungendo elementi investigativi molto importanti che fanno ben sperare. Si indaga, comunque, a 360 gradi senza tralasciare alcunche'''. A sostenerlo, a seguito dell' omicidio del vicepresidente del Consiglio regionale Francesco Fortugno, e' stato Giuseppe Creazzo sostituto procuratore della Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria, che coordina le indagini sull' omicidio eccellente del politico ed esponente calabrese della Margherita, incontrando stamattina alcuni giornalisti davanti al Tribunale di Locri.

Callipo: “Proporremo un patto per la legalità”

Confindustria Calabria sta lavorando alla predisposizione di un Patto per la legalita' e la trasparenza che sara' presentato a giorni. Lo rende noto il presidente degli industriali calabresi, Filippo Callipo, in una dichiarazione in cui fa riferimento alla marcia della speranza in corso a Locri. ''Una manifestazione di grande impatto - aggiunge Callipo - che ha nei giovani calabresi e di tutto il Mezzogiorno i protagonisti principali, ossia la risorsa piu' importante di cui una societa' possa disporre e che sicuramente, assieme alla risorsa donna, va adeguatamente valorizzata. Gli imprenditori calabresi esprimono soddisfazione per avere finora contribuito fattivamente ad attrarre l' attenzione del Paese e dello Stato sul 'caso Calabria' e la manifestazione di oggi testimonia che c'e' un' attenzione straordinaria che non dobbiamo sprecare. La risposta dello Stato c' e' e di cio' siamo contenti. Ora occorre lasciarla dispiegare senza creare polemiche o falsi problemi ma restando tutti compatti ed uniti. Noi imprenditori intendiamo svolgere la nostra parte''. ''Nei prossimi giorni - afferma ancora Callipo - appronteremo delle proposte operative, sia nell' ambito dell' interlocuzione con la Regione, che ci auguriamo possa essere fattiva per il rilancio dello sviluppo, sia per tenere alta la tensione nel Paese, ma soprattutto in Calabria, sulla questione 'ndrangheta''.

La DIA: “Insospettabili lavano il denaro sporco”

La 'ndrangheta e' uno dei principali attori, a livello mondiale, del traffico internazionale di droga, forte del dialogo privilegiato con i gruppi criminali sudamericani emergenti. E' quanto si legge nella Relazione semestrale inviata al Parlamento dalla Dia (Direzione investigativa antimafia). La Calabria, rileva la Dia, ''da tempo e' diventata un nodo strategico per l' importazione di ingenti quantitativi di stupefacenti provenienti dal Sud America e dal Medio Oriente, che le mafie locali smerciano in loco e sull' intero territorio nazionale, rifornendo in taluni casi, persino il mercato siciliano controllato da Cosa Nostra''. I rilevanti guadagni col narcotraffico, viene evidenziato, ''sono utilizzati per effettuare operazioni di riciclaggio nei mercati mobiliari ed immobiliari. Soggetti insospettabili, immuni da precedenti penali e di polizia, esperti nel campo delle transazioni finanziarie effettuano sofisticate operazioni di 'money laundering' per conto delle cosche calabresi utilizzando anche canali off-shore''. Commercio illegale di armi e diamanti, smaltimento di rifiuti solidi urbani e speciali, immigrazione clandestina, estorsioni, usura ed infiltrazione del sistema degli appalti pubblici sono ulteriori settori d' interesse della 'ndrangheta. Nel reggino ci sono stati diversi danneggiamenti ed atti intimidatori, chiari segnali, indica la Relazione, ''della persistente attivita' estorsiva ed usuraria che la criminalita' organizzata conduce''.

Assessore Gallo (Com. Cosenza) “Richiamare l’attenzione del Governo”

''Partecipo alla marcia organizzata a Locri per esprimere la mia solidarieta' ai giovani e a tutti quei cittadini che sono costretti a vivere in un territorio ad altissima intensita' mafiosa''. E' quanto sostiene in una nota l'assessore ai diritti del cittadino del comune di Cosenza, Vincenzo Gallo. ''C'e' necessita' - ha aggiunto - di richiamare l'attenzione nei confronti della Calabria da parte del Governo Nazionale, che mentre dichiara di voler finalmente aumentare le azioni di contrasto nei confronti della criminalita' organizzata, continua pero' a prevedere con la Finanziaria ulteriori tagli alle risorse destinate agli enti locali e alle fasce piu' deboli della popolazione. Ritengo che cio' sia un grave errore. Con tassi di poverta' e di disoccupazione elevatissimi e con istituzioni locali non in grado di garantire alcuni dei diritti piu' elementari ai cittadini piu' in difficolta', si crea una situazione sociale esplosiva e un ambiente piu' favorevole allo sviluppo della criminalita' organizzata''. ''C'e' necessita', pertanto, di agire - ha proseguito Gallo - con un approccio sistemico e integrato, attraverso una piu' forte e organica azione di contrasto alle mafie, con un aumento ad ogni livello della trasparenza e della razionalita' nella gestione delle risorse da parte dei decisori pubblici e privati, con azioni per far crescere la cultura della legalita', ma nello stesso tempo anche con interventi straordinari per contrastare il disagio sociale''. ''Ritengo - ha concluso - che solo cosi' possa aumentare la possibilita' di garantire anche in Calabria il diritto alla liberta' e alla sicurezza, ma anche al lavoro, alla salute e alle pari opportunita' sanciti nella nostra Costituzione''

Sindaco di Acerra: “Solidarietà i calabresi”

''Con la partecipazione a questa marcia per la pace, vogliamo portare la nostra solidarieta' alle comunita' della Locride, perche' la nostra e' un'amministrazione che non si limita a fare proclami di solidarieta' dai salotti della politica''. Lo ha dichiarato il sindaco di Acerra (Na), Espedito Marletta, che e' giunto a Locri insieme al presidente del consiglio comunale, Raffaele Lettieri, il consigliere comunale Aniello Giardinetto ed il segretario della sezione acerrana del Prc, Giovanni De Laurentiis, per partecipare alla marcia di solidarieta'. ''Sui temi della legalita', della resistenza alle pressioni delle criminalita' organizzata e alle infiltrazioni della stessa nella pubblica amministrazione - ha aggiunto il sindaco Marletta - il nostro e' un comune impegnato in prima fila, che ha saputo dare un'impronta reale ed una svolta nella nostra citta'. Ormai da tempo, Acerra e' diventata punto essenziale di una rete di solidarieta' e di forte presenza istituzionale sia sul piano nazionale che internazionale. Su questo - ha concluso - vogliamo continuare ad investire perche' si tratta di valori di cui e' portatrice la nostra comunita'''.

Tassone: “Questi giovani , vera novità, un segno di rottura”

''Questi giovani sono la vera novita'. E questa manifestazione puo' essere un segno di rottura con il passato''. Lo ha detto il viceministro alla Infrastrutture, Mario Tassone, intervenuto, in rappresentanza del Governo, al corteo dei giovani di Locri. ''Il Governo - ha aggiunto Tassone - sta valutando tutte le iniziative che potranno essere adottate, oltre a quelle gia' prese, per contrastare il fenomeno mafioso. Sta valutando anche l' eventuale costituzione di parte civile nei processi di mafia''

Sulla divisa del Catanzaro ci sarà scritto “Siamo tutti calabresi”

L'Us Catanzaro ha deciso di testimoniare in maniera tangibile la propria solidarieta' alla gente della Locride, scossa dal grave fatto di sangue che e' costato la vita all'On. Francesco Fortugno, vicepresidente del Consiglio regionale. In occasione del match con la Ternana, infatti, i calciatori indosseranno divise da gioco con sovraimpresso lo slogan ''Siamo tutti calabresi''. Un motto che testimonia la vicinanza della societa' nei confronti di una zona della Calabria in cui risiedono molti tifosi e simpatizzanti dei colori giallorossi. Anche il mondo dello sport e del calcio in particolare, rappresentando un importante fenomeno di aggregazione, deve essere sensibile ed attento di fronte ad avvenimenti del genere. L'uccisione dello stimato uomo politico ha destato indignazione e sgomento in tutta la societa' civile calabrese, che vuole gridare con forza tutto il suo sdegno. La logica che ha armato la mano degli assassini sara' sempre avversata con grande determinazione dalle migliaia di cittadini onesti che vivono nella nostra terra. Lo slogan sulle casacche giallorosse e' un modo per unirsi al coro di protesta che dal giorno dell'omicidio si sta levando. Questa regione non vuole e non deve piegarsi alla mentalita' mafiosa. E' il messaggio che anche la dirigenza del Catanzaro intende veicolare, attraverso la propria squadra.

Uniti per la città: “La marcia un segnale forte”

''La marcia della speranza di voi giovani della Locride costituisce un segnale forte della voglia di riscatto della Calabria intera''. E' quanto scrive il movimento politico ''Uniti per la citta''' di Reggio Calabria in un messaggio inviato ai ragazzi che hanno promosso a Locri l' iniziativa contro la 'ndrangheta. ''E' un segnale credibile - aggiunge il movimento - proprio perche' viene da voi che, dopo il crimuinale assassinio di Franco Fortugno, avete acceso una luce nuova, squarciando il velo di paura e di omerta' che attanaglia la nostra terra. Ribadiamo il nostro impegno nella lotta alla 'ndrangheta ed all' illegalita' diffusa, un impegno che ha rappresentato uno dei motivi fondamentali che portarono alla nascita del Movimento Uniti per la citta' 20 anni fa, quando Reggio era attanagliata da una feroce guerra di mafia''. ''Grazie per l' esempio e la testimonianza che state offrendo a tutto il Paese - conclude il messaggio - presentando il volto fresco e pulito cella Calabria che non vuole morire''.

Rutelli: “I giovani motivo di speranza e orgoglio”

''La Margherita aderisce convintamente, con tutte le sue donne e i suoi uomini, i dirigenti, gli amministratori, alla fiaccolata che questa sera testimoniera' a Locri, in nome di Francesco Fortugno, il nostro no a ogni forma di intimidazione e di violenza e il nostro si' al diritto alla legalita'''. Lo sostiene il leader della Margherita, Francesco Rutelli, in un messaggio inviato ai ragazzi di Locri e ai partecipanti alla marcia per la speranza organizzata dai sindaci di Napoli e Cosenza, Rosa Russo Jervolino ed Eva Catizone. ''Una manifestazione che vede i giovani protagonisti - aggiunge Rutelli - e' gia' in se' un motivo di speranza e di orgoglio ed e' soprattutto la testimonianza che nel presente e nel futuro le associazioni criminose non troveranno spazi e cedimenti. Ecco perche' tutti abbiamo raccolto l' appello e l' invito di Rosa Russo Jervolino ed Eva Catizone che a Napoli e Cosenza vivono quotidianamente e in prima linea la lotta a ogni tentativo di infiltrazione nella vita pubblica. Anche se non potro' essere fisicamente presente saro' in marcia con tutti voi, dietro i vostri striscioni e accanto a ciascuno, perche' sia chiaro che il futuro della Calabria e' questo e che liberare il Mezzogiorno dalla criminalita' e riportarlo su un robusto sentiero di sviluppo economico e' impegno di tutto il Paese. La solidarieta' puo' e deve vincere sempre''.

 

Pacenza (DS) “La Calabria degli onesti reagisce”

''Anche per oggi, per ieri e per sempre: grazie presidente Ciampi!''. Lo afferma il capogruppo dei Ds in Consiglio regionale, Franco Pacenza, che sta partecipando alla Marcia della speranza a Locri. ''L'imponente presenza di giovani oggi a Locri - aggiunge Pacenza - testimonia il desiderio forte della Calabria di voltar pagina e di dire basta alla mafia. Siamo qui anche per mandare un messaggio chiaro al Paese: la Calabria degli onesti non e' rassegnata. Anzi si prepara, con l'aiuto dello Stato, a reagire. Il nostro impegno, a cominciare dal buon lavoro svolto ieri in Consiglio regionale, e' indirizzato a cementare alleanze significative, in Calabria e fuori della Calabria, per sconfiggere la criminalita' e, insieme, rilanciare immediatamente lo sviluppo economico e sociale''.

Chiarella: “Dai ragazzi di Locri una grande lezione”

''Sono soddisfatto per il dibattito politico che si e' snodato per circa sei ore nell' aula del Consiglio regionale dove ormai non siede piu' Francesco Fortugno. Noi consiglieri regionali abbiamo avuto una grande lezione dai 'ragazzi di Locri'''. Lo afferma, in una dichiarazione, Egidio Chiarella, consigliere regionale dei Liberaldemocratici. ''Da oggi in avanti - aggiunge Chiarella - non sara' piu' come prima. La morte di Fortugno e la 'primavera' dei giovani di Locri hanno segnato una linea di demarcazione, rompendo il silenzio della 'piazza' e in molti casi delle istituzioni. Ringrazio a nome dei Liberaldemocratici Bova e Principe, perche' hanno accolto la mia proposta di rendere itinerante il Forum permanente per la resistenza e la verita', da istituire a Locri, affinche' gli studenti di Locri possano incontrarsi e parlare con quelli delle citta' dove e' piu' forte la presenza della criminalita' organizzata''

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