In 15 mila a Locri contro la ndrangheta.
Maria Grazia Laganà: “La speranza di questi giovani mi
sorregge”
04/11 Oltre 15mila giovani sono scesi in piazza a Locri per la Marcia
della speranza per la legalita' e contro le mafie. ''Saremo insieme
in tutto. Vi ringrazio, vorrei abbracciarvi tutti quanti''. Commossa
la moglie di Francesco Fortugno, Maria Grazia Lagana', accompagnata
dai due figli, ha abbracciato idealmente i giovani che hanno marciato
contro la 'ndrangheta. In migliaia si sono radunati fin dalla mattina
sul lungomare di Locri, in provincia di Reggio Calabria, per partecipare
alla marcia promossa dai sindaci di Napoli e di Cosenza, Rosa Russo
Jervolino ed Eva Catizone. Insieme agli studenti, i rappresentanti
dei comuni della locride e della Calabria con i gonfaloni. Tra gli
stendardi, quello della citta' di Napoli. Il corteo e' partito dal
Lungomare per snodarsi lungo le vie del centro fino a Piazza dei Martiri.
Sdegno e rabbia da parte degli studenti che hanno percorso le vie
principali di Locri, dove il 16 ottobre scorso, alle 17.30, all'interno
di palazzo Nieddu, e' stato ucciso da un killer il vicepresidente
del consiglio regionale della Calabria, Francesco Fortugno. Oggi si
sono ritrovati in quindicimila per partecipare alla manifestazione
indetta dal sindaco di Napoli, Rosa Russo Iervolino, e dal primo cittadino
di Cosenza, Eva Catizone. Dal lungomare, il corteo ha attraversato
le vie principali di Locri sostando qualche minuto davanti a piazza
dei Tribunali, davanti a palazzo Nieddu e sotto l'abitazione del vicepresidente
del consiglio regionale. Qui i giovani hanno scandito il nome di Francesco
Fortugno richiamando l'attenzione dei familiari della vittima e soprattutto
quello della vedova Maria Grazia Lagana', che insieme ai suoi figli
e' scesa per salutarli e rivolgendosi loro ha detto: ''saremo insieme
in tutto. Vi ringrazio, vorrei abbracciarvi tutti quanti''. La vedova
ha quindi ricevuto il saluto di alcuni esponenti istituzionali. A
Maria Grazia Lagana' si sono avvicinati il viceministro Mario Tassone,
il presidente del consiglio regionale Giuseppe Bova ed alcuni sindaci.
''Siamo con voi -ha detto la vedova congedandosi dalla folla- e tutti
voi siete in noi''. Il corteo e' arrivato quindi in piazza Martiri,
dove e' stato allestito il palco per gli studenti e i rappresentanti
delle istituzioni. ''Qualcosa sta cambiando nelle viscere di questa
regione'' ha detto il presidente della giunta regionale della Calabria,
Agazio Loiero. ''E' questa l'idea della Calabria che emerge da questa
giornata. Quando inevitabilmente le luci su Locri si saranno spente,
la societa' calabrese avra' subito un cambiamento profondo, espresso
soprattutto dalla grande partecipazione dei giovani che in passato
-ha aggiunto Loiero- esprimevano il senso della loro ribellione emigrando,
mentre adesso scelgono di rimanere qui con tutti i rischi che cio'
comporta''. 'Franco e' vivo e sfila qui con noi'', e' stato uno dei
tanti slogan che gli studenti di Locri hanno scandito durante la marcia
della speranza contro la 'ndrangheta I giovani e gli studenti sono
i protagonisti delle marcia. Giovani che la vedova di Francesco Fortugno,
Maria Grazia Lagana', ha definito ''piu' coraggiosi e anche piu' preparati'',
rispetto ai giovani del passato''. Dai giovani di Locri, Maria Grazia
Lagana' ''non si aspetta di piu' di quello che stanno facendo. Sono
loro, io con loro che ci aspettiamo qualcosa -ha aggiunto le vedova
di Fortugno - di piu' da tutte le istituzioni e da tutto il governo
e dallo Stato''. Parlando dell'omicidio di suo marito Maria Grazia
Lagana' afferma che ''sia l'esecutore che i mandanti hanno fatto la
peggiore scelta della loro vita''. La vedova Fortugno, inoltre, sottolinea
che ''la morte del marito ha segnato una svolta, innanzitutto per
la sua famiglia e che ha dato la vita sia per la politica che per
le istituzioni'' e si augura che sia ''servita a qualosa. Dal momento
in cui si abbassera' la tensione'' su Locri , spiega che ''ricorrera'
al Capo dello Stato cosi' come gli ha detto di fare''. Tra i tanti
slogan contro la mafia urlati dagli studenti prima e dopo la partenza
della marcia anche questo: ''chi non salta un mafioso e''' e ''siamo
stanchi della mafia del Sud''. Ed ancora, un fascio di fiori con su
scritto ''i giovani del Sud'' e' stato depositato al cancello di ingresso
di Palazzo Nieddu.Tanti striscioni si richiamano alle opere di artisti
famosi ed emblematici. Uno fa riferimento all' 'Urlo' di Munch e recita:
''Munch ha dipinto, noi gridiamo forte no all'omerta'''. E ancora:
''la mafia uccide il silenzio pure'', ''la Calabria si ribella''.
Qualcuno si e' ispirato alla rivoluzione francese invocando: ''liberta',
fraternita', legalita'''. Ma non e' mancato qualche messaggio piu'
diretto: ''la mafia e' una montagna di m?''. Uno striscione racchiudeva
forse piu' degli altri la rabbia repressa dei ragazzi: ''non basta
esistere, vogliamo vivere''. ''La manifestazione di Locri e' il segno
evidente di un cambiamento, di una rottura con il passato'', afferma
il vice ministro alle infrastrutture, Mario Tassone, in rappresentanza
del governo. ''La vera novita' e' la presenza di tanti giovani. Questa
non e' una manifestazione come quelle che abbiamo visto in passato.
Il governo, da parte sua -spiega il viceministro- sta valutando tutte
le misure necessarie per combattere la 'ndrangheta, consapevole che
non serve solo militarizzare ma occorrono iniziative atte allo sviluppo
economico e civile''. ''La manifestazione di oggi che vede giovani
di tutta Italia sfilare l'uno accanto all'altro, e' un messaggio chiaro
che la Calabria ripudia la mafia e tutte le sue forme perverse di
criminalita''' ha commentanto l'assessore regionale all'agricoltura,
Mario Pirillo. ''La speranza -aggiunge- che si possa costruire un
futuro migliore, lontano dai compromessi e dalle volgarita' che ora
la malavita impone. Ora la Calabria merita un'attenzione particolare''.
''Anche per oggi, per ieri e per sempre: grazie presidente Ciampi''
afferma il capogruppo dei Ds in Consiglio regionale della Calabria,
Franco Pacenza. ''L'imponente presenza di giovani oggi a Locri, testimonia
-aggiunge Pacenza- il desiderio forte della Calabria di voltar pagina
e di dire basta alla mafia''. ''Siamo qui, per mandare anche un messaggio
chiaro al Paese: la Calabria degli onesti non e' rassegnata. Anzi
si prepara, con l'aiuto dello Stato, a reagire. Il nostro impegno,
a cominciare dal buon lavoro svolto ieri in Consiglio regionale, e'
indirizzato a cementare alleanze significative, in Calabria e fuori
della Calabria, per sconfiggere -conclude- la criminalita' e,insieme,
rilanciare immediatamente lo sviluppo economico e sociale''. Fausto
Bertinotti spiega che ''la battaglia per un mondo non inquinato dall'illegalita'
mafiosa deve essere una battaglia di tutti, della politica in primo
luogo. Il messaggio che viene oggi dai giovani di Locri deve richiamare
tutti noi ad un alto senso di responsabilita' e alla difesa di un
comportamento improntato ad un forte senso etico''. ''Manifestare
contro le mafie -aggiunge il segretario di Rifondazione comunista-
significa anche manifestare contro la politica inquinata, contro gli
appalti farsa, contro il traffico del denaro sporco. Contro ogni commistione
che possa alimentare fenomeni mafiosi''. ''Oggi -prosegue- la mafia
ha assunto la fisionomia di una autentica e micidiale multinazionale,
compito della politica e' spezzare tutti quegli elementi degenerativi
che sono all'origine dell'escalation mafiosa. E merito vada a tutte
quelle associazioni e realta' che quotidianamente fanno della lotta
alle mafie una ragione della propria esistenza. La politica -sottolinea
Bertinotti- e' chiamata ancora una volta a dare un segnale chiaro
e forte in questa direzione''. ''Una grande prova di coraggio e di
voglia di cambiare. Il grande numero di giovani che hanno sfilato
oggi a Locri e' la testimonianza che oltre ad essere un diritto e'
soprattutto un dovere non deludere la fiducia delle nuove generazioni
che oggi, con tutti noi, contro la criminalita' organizzata hanno
chiesto a gran voce legalita''' afferma l'esponente della Margherita,
Dorina Bianchi, presente alla marcia di Locri. ''E' motivo di grande
orgoglio -sottolinea Binchi - sapere che c'e' in Calabria una grande
voglia di cambiamento e che siano proprio i nostri giovani a rappresentare
la speranza che questo possa presto accadere''. ''Francesco Fortugno
era una persona per bene, e siamo stanchi di leggere e sentire che
forse non era cosi'''.Non usa mezzi termini il sindaco di Locri, Carmine
Barbaro, nel difendere la memoria di Francesco Fortugno.Parole, quelle
di Barbaro pronunciate a chiusura della manifestazione di Locri. Barbaro
ha espresso il suo disappunto nei confronti di alcuni organi di informazione
che avrebbero gettato ombre sulla figura dell'esponente politico della
Margherita assassinato. ''Si abbia piu' rispetto - ha affermato -
e nessuno si permetta di fare illazioni. Francesco Fortugno e' una
vittima della mafia. Lo abbiamo detto subito e cosi e''''. Per Francesco
Lanzino, presidente della Fondazione Lanzino di Cosenza, ''la manifestazione
di Locri, con la partecipazione di migliaia di giovani e rappresentanti
di associazioni, movimenti, circoli culturali, enti locali,conferma
ancora una volta come la societa' meridionale respinga la violenza,
l'oscurantismo e l'omerta'''.
Maria Grazia Laganà: “La
speranza di questi giovani mi sorregge”
04/11 "E' la speranza che mi sorregge, la speranza di tutti
questi giovani". Lo ha detto Maria Grazia Laganà, vedova
di Francesco Fortugno, scesa per un attimo tra la folla della "marcia
della speranza" che si era fermata a rendere omaggio alla sua
famiglia, sotto casa, in Piazza del Tribunale a Locri . Quando la
vedova Fortugno e i figli Giuseppe e Anna si sono affacciati, si è
levato un lungo applauso accompagnato dal coro ''Franco è vivo
e marcia qui con noi''. Maria Grazia Laganà ha ricordato di
essere uscita, oggi, per la prima volta da casa dal 16 ottobre, a
parte le visite al cimitero. Poi, ha ringraziato tutti i partecipanti
al corteo, i sindaci e le istituzioni ed ha aggiunto: "I giovani
sono quelli che mi danno più forza, perché sono il futuro.
Sono ragazzi maturi, consapevoli, certamente migliori di quella della
nostra generazione. Sono ragazzi che sanno anche commuoversi. Io,
insieme a loro, attendiamo la risposta dello Stato e delle istituzioni.
Ma vedo che la tensione non sta scemando, perché c'è
da parte delle istituzioni e di tutte le forze politiche la volontà
di affrontare il problema".
Franco è vivo e sfila qui
con noi
''Franco e' vivo e sfila qui con noi''. E' uno dei tanti slogan che
gli studenti di Locri stanno pronunciando nel corso della marcia della
speranza contro la ndrangheta promossa dal Sindaco di Napoli e di
Cosenza come risposta della societa' civile all'uccisione del vice
presidente del consiglio regionale della Calabria, Francesco Fortugno
il 16 ottobre scorso. I giovani e gli studenti sono i protagonisti
delle marcia. Giovani che la vedova di Francesco Fortugno, Maria Grazia
Lagana, ha definito ''piu' coraggiosi e anche piu' preparati'', rispetto
ai giovani del passato''. E da loro Maria Grazia Lagana' ''non si
aspetta di piu' di quello che stanno facendo. Sono loro, io con loro
che ci aspettiamo qualcosa - ha aggiunto le vedova di Fortugno - di
piu' da tutte le istitzuini e da tutto il governo e dallo Stato''.
Parlando della uccisione di suo marito Maria Grazia Lagana' ha sostenuto
che ''sia l'esecutore che i mandanti hanno fatto la peggiore scelta
della loro vita''. La Lagana', inoltre ha voluto sottolineare che
''la morte del marito ha segnato una svolta, innanzitutto per la sua
famiglia e che ha dato la vita sia per la politica che per le istituzioni''
e si augura che sia ''servita a qualosa''. La vedova Fortugno ''dal
momento in cui si abbassera' la tensione'' su Locri e sull'omicidio
di suo marito ''ricorrera' al Capo dello Stato cosi' come gli ha detto
di fare''.. E tra i tanti slogan contro la mafia urlati dagli studenti
prima e dopo la partenza della marcia anche uno che si richiamo allo
sport: ''chi non salta un mafioso e''' e ''siamo stanchi della mafia
del Sud''. Ed un fascio di fiori con su scritto ''i giovani del Sud''
e' stato depositato al cancello di ingresso di Palazzo Nieddu, all'interno
del quale il 16 ottobre scorso fu ucciso Francesco Fortugno. Oltre
agli slogan tanti striscioni che si richiamo a pittori famosi. Su
uno che si richiama ''all'urlo'' di Munch e vi si puo' leggere: ''Munch
ha dipinto, noi gridiamo forte no all'omerta'''
Il corteo saluta la vedova ed i
figli di Fortugno
La marcia della speranza dei giovani di Locri si e' fermata in Piazza
del Tribunale, sotto l' abitazione di Franco Fortugno. Spontaneo si
e' levato un lungo applauso accompagnato dal coro ''Franco e' vivo
e marcia qui con noi''. L' applauso si e' fatto ancora piu' intenso
e prolungato quando al terrazzo e' comparsa la vedova di Fortugno,
Maria Grazia Lagana', ed i figli Giuseppe ed Anna. Un applauso che
e' andato avanti per alcuni minuti duranti i quali Maria Grazia Lagana'
ed i due ragazzi non sono riusciti a trattenere le lacrime. La vedova
Fortugno e' poi scesa per ringraziare i partecipanti al corteo. ''Non
posso farlo singolarmente - ha detto la detto la donna - ma voglio
ringraziare tutti i ragazzi, i Sindaci, le istituzioni che hanno aderito
a questa manifestazione''. Con i figli ed il presidente del Consiglio
regionale della Calabria, Giuseppe Bova, al fianco, la vedova Fortugno
ha guardato a lungo la massa dei ragazzi e poi ha detto ''siamo con
voi e voi siete in noi. Saremo insieme in tutto''.
Gli slogan e gli striscioni
''Chi non salta e' un mafioso'' e ''Un solo grido, un solo allarme
la mafia in fiamme''. Sono questi alcuni degli slogan scanditi dai
giovani che stanno partecipando alla manifestazione di Locri contro
la 'ndrangheta. Almeno ottomila persone (seimila secondo le forze
dell' ordine) stanno sfilando per le vie di Locri, portando decine
e decine di striscioni. ''Il meridione soffre, ma noi ci facciamo
sentire... almeno'', ''Locride diamo un senso al sacrificio'', ''La
mafia e' lenta noi siamo rock'', ''Basta esistere vogliamo vivere'':
''Uomini della 'ndrangheta basta!!! Vogliamo crescere insieme ai vostri
figli nella legalita'''. Questo un altro degli striscioni innalzati
dai giovani che stanno partecipando al corteo. Queste le scritte che
si leggono su altri striscioni: ''Siamo caduti ma noi con orgoglio
ci rialzeremo''; ''Noi giovani contro la 'ndrangheta...e voi?''; ''La
mafia uccide, il silenzio pure''; ''Di 'ndrangheta si muore, lottiamo
per vivere''; ''Un corteo lungo chilometri di lacrime''; ''La vera
omerta' e' nei palazzi del potere''; ''La Calabria si ribella!!''
e, infine, ''L' illegalita' soffoca gli onesti: Governo, combattila
sul serio''.
I giovani di Lamezia in prima fila
I giovani di Lamezia Terme sono stati parte pulsante e viva della
''marcia della speranza'' di Locri, anche loro in prima fila insieme
a tantissimi altri provenienti da tutta Italia, animati dalla voglia
di reagire e operare positivamente in un cambiamento. Cosi' desiderosi
di prendere parte a questa splendida iniziativa che hanno raggiunto
Locri con un altro pullman a loro spese, oltre ai due messi a disposizione
gratuitamente dal Comune. Insieme a loro gli imprenditori lametini
che hanno dato vita all'associazione anti-racket a Lamezia. E ancora
i ragazzi delle scuole e i relativi professori. Tutti hanno seguito
il gonfalone della citta' di Lamezia Terme, in questo corteo che ha
solcato le vie della citta' nella quale e' stato ucciso il vicepresidente
del Consiglio regionale, Francesco Fortugno. Episodio che ha messo
in moto questa macchina reattiva che si alimenta di tanta speranza.
E' proprio l' anima giovane della manifestazione, la presenza di tanti
ragazzi lametini che si sono uniti alla migliaia di ragazzi di Locri
e di altre parti d' Italia, che hanno caricato positivamente con la
loro freschezza e voglia di fare, che fa dire al sindaco di Lamezia
Terme, Gianni Speranza, presente alla manifestazione: ''Ringrazio
questi ragazzi che hanno dato un messaggio forte alla Calabria. Le
istituzioni ora devono fare la loro parte perche' non si abbassi il
sipario. Ringrazio molto il presidente Ciampi che e' stato determinante
a non far calare il silenzio su questa vicenda. Siamo stati in tanti:
giovani, sindaci uniti in questa marcia che e' un primo grande passo
verso una speranza di legalita' e cambiamento in questa regione''.
Ministro Caldoro: “I cittadini
devono fare fronte unico per far sentire la propria voce”
''Queste sono occasioni in cui il cittadino deve fare sentire la
propria voce, deve fare fronte unico e compatto e reagire contro il
dilagare della malavita organizzata in alcune parti del territorio
italiano''. Cosi' il ministro per l'Attuazione del Programma di Governo,
Stefano Caldoro, sulla marcia contro la criminalita' organizzata,
che si tiene a Locri. ''Il tema della criminalita' organizzata e'
di grandissima attualita' - ha aggiunto a margine del suo intervento,
a Napoli, in occasione della Festa dell'Unita' Nazionale delle Forze
Armate - ci vuole una fortissima reazione da parte delle istituzioni,
delle forze dell'ordine e , soprattutto, dei cittadini che devono
partecipare''. ''Sappiamo delle difficolta' che ci sono in regioni
come la Calabria, la Campania e la Sicilia - ha sottolineato il ministro
- da una parte dobbiamo continuare nell'azione repressiva e di prevenzione,
che spetta alle istituzioni, dall'altra queste, come la marcia a Locri,
sono occasioni in cui il cittadino deve fare sentire la propria voce''
Franco Lanzino: “Da Locri
un forte impegno per la diffusione della legalità”
''La manifestazione odierna di Locri, con la partecipazione di migliaia
di giovani e rappresentanti di associazioni, movimenti, circoli culturali,
enti locali, alla quale ha aderito anche la nostra Fondazione, ha
confermato ancora una volta come la societa' meridionale respinga
la violenza, l'oscurantismo e l' omerta'''. E' quanto sostiene il
presidente della fondazione 'Roberta Lanzino, Franco Lanzino. ''Siamo
convinti - ha aggiunto - che solo lavorando senza soste per rafforzare
la diffusione della cultura della legalita' e creando nuove opportunita'
di sviluppo economico, questa Regione potra' superare lo stato di
degrado nel quale vive e che consente alla mafia, al malaffare e alla
violenza di tenere sotto scacco interi territori''. ''Da Locri - ha
concluso - arriva un messaggio di speranza, che respinge l' omerta'.
L' augurio e' che le istituzioni sappiano raccoglierlo e valorizzarlo''.
Al corteo i compagni dello studente
ucciso dalla mafia a Bari
Alla marcia della speranza dei giovani di Locri partecipano anche
alcuni studenti dell' Itis Panetti di Bari, compagni di Gaetano Marchitelli,
ucciso due anni fa nel capoluogo pugliese nel corso di uno scontro
a fuoco tra clan della Sacra Corona Unita. ''Ci sentiamo vicini ai
ragazzi di Locri. Noi - spiega Michele, un giovane studente pugliese
- abbiamo subito una grave perdita a scuola. Gaetano era al suo ultimo
giorno di lavoro in una pizzeria prima di tornare a scuola. Si trovo'
al centro di una sparatoria e un esponente di un clan, per proteggersi,
fece scudo col suo corpo. Gaetano fu raggiunto da undici proiettili''.
''La sconfitta della mafia - prosegue Michele - non puo' riguardare
solo la Calabria e la Puglia, ma deve diventare un problema dell'
intero Paese''
Gemellaggio tra le associazioni
di studenti
''In occasione della manifestazione in corso a Locri, abbiamo deciso
di gemellare le associazioni 'Studenti napoletani contro la camorra',
'Impegno cattolico' e 'Liberi studenti', ma soprattutto abbiamo pensato
di estendere l'invito a tutte le associazioni di studenti che lottano
contro le mafie perche' solo se continueremo a combattere uniti riusciremo
a sensibilizzare l'opinione pubblica'', ha detto Andrea Pellegrino,
presidente degli Studenti napoletani contro la camorra. ''A fine novembre
organizzeremo a Napoli un incontro tra tutte le associazioni che decideranno
di aderire per decidere insieme le iniziative da intraprendere per
far crescere il senso di legalita' tra le nuove generazioni'', hanno
concluso Andrea Pellegrino e Angelo D'Acri, di 'Impegno cattolico'.
Mons. Bregantini: “Non lasciare
da soli i giovani”
04/11 ''L' importante ora e' non lasciare soli i giovani''. Lo ha
detto il vescovo di Locri, Giancarlo Bregantini, facendo riferimento
alla Marcia della speranza. ''Anche se in precedenza nella Locride
i delitti e lo spargimento di sangue non sono mancati - ha aggiunto
Bregantini - e' stato l' omicidio di Francesco Fortugno a far scoccare
la reazione, in particolare, dei giovani. E' a loro, quindi, che va
il merito di tutto questo. Speriamo che tutto questo gran fermento
e questa stupenda ed imponente reazione non restino, da domani in
poi, un fatto isolato. Tutte le istituzioni di ogni ordine e grado
devono ora stare vicine ai giovani e seguirli. Una presenza istituzionale
di spessore e' molto importante per la Locride. Il Governo deve attuare
adesso un intervento economico speciale in grado di produrre occupazione,
sviluppo, infrastrutture, aiuto alle cooperative e lotta all' usura''.
I Giovani della Marghetita: “C’è
bisogno dell’Europa per battere la ndrangheta”
Giovanni Russo, Coordinamento Regionale Giovani Dl - La Margherita
Calabria, ritiene che ci sia bisogno dell'Europa per battere la 'ndrangheta
''Non solo - dice - l' Italia deve essere in prima linea nella lotta
alla 'ndrangheta ma, per farcela veramente, abbiamo bisogno di maggiore
attenzione e del sostegno delle massime istituzioni europee''. ''Lo
Stato - dice Russo - non puo' essere lasciato solo nella lotta alla
criminalita' organizzata nella nostra regione. E' un problema che
investe diverse nazioni dell' Unione Europea ma colpisce soprattutto
una terra, la nostra, gia' depressa dal punto di vista economico tanto
da essere classificata agli ultimi posti di tutti gli indicatori socio-economici.
Noi giovani, a venti giorni dalla perdita di un nostro simbolo, Francesco
Fortugno, padre fondatore del nostro movimento, nonostante tutte le
difficolta', vogliamo sostenere con forza quel processo di crescita
sociale e di rinnovamento che la politica regionale oggi ci chiede,
ma chiediamo con forza, che la Calabria, da questo momento in poi,
non venga mai piu' lasciata sola''
Bertinotti: “La politica lanci
un messaggio contro le mafie”
''Esprimiamo piena solidarieta' e sostegno a quanti in queste ore
stanno manifestando a Locri contro le mafie. La battaglia per un mondo
non inquinato dall'illegalita' mafiosa deve essere una battaglia di
tutti, della politica in primo luogo''. Lo afferma Fausto Bertinotti,
segretario di Rifondazione Comunista. ''Il messaggio che viene oggi
dai giovani di Locri - prosegue - deve richiamare tutti noi ad un
alto senso di responsabilita' e alla difesa di un comportamento improntato
ad un forte senso etico. Manifestare contro le mafie significa anche
manifestare contro la politica inquinata, contro gli appalti farsa,
contro il traffico del denaro sporco. Contro ogni commistione che
possa alimentare fenomeni mafiosi. Oggi la mafia ha assunto la fisionomia
di una autentica e micidiale multinazionale, compito della politica
e' spezzare tutti quegli elementi degenerativi che sono all'origine
dell'escalation mafiosa''. ''E merito - conclude - vada a tutte quelle
associazioni e realta' che quotidianamente fanno della lotta alle
mafie una ragione della propria esistenza. La politica e' chiamata
ancora una volta a dare un segnale chiaro e forte in questa direzione''
Di Pietro: “la gente in piazza
per il no alla violenza e il si alla legalità”
''Tra ieri ed oggi - ha dichiarato il presidente di Italia dei Valori,
Antonio Di Pietro - sono accaduti due eventi straordinari. La gente
e' scesa in piazza, in gran massa, per testimoniare il suo NO, forte
e chiaro, alla violenza e alla guerra, ed il suo SI', deciso e sicuro,
alla legalita' e alla pace''. ''Quello che e' ancora piu' straordinario
- aggiunge Antonio Di Pietro - e' che la stragrande maggioranza delle
persone che sono scese in piazza ieri a Roma ed oggi a Locri sono
giovani, le coscienze di domani, la forza per il futuro''. ''La legalita'
e la pace sono beni trasversali, universali - ha concluso Di Pietro
- la piazza ce lo ha insegnato ieri, ce lo insegna oggi. Ora e' tempo
di raccogliere il monito della piazza e di portare la questione legalitaria
al centro delle priorita' programmatiche dell' Unione''.
Marco Rizzo: “Una mobilitazione
che parla all’Italia”
''Quella di oggi a Locri e' stata una grande manifestazione, una
risposta forte alla arroganza e alle barbare e criminali logiche della
'ndrangheta. E' stata una manifestazione affollata di giovani e non,
una mobilitazione di popolo che parla all' Italia''. Lo ha detto,
in una dichiarazione, Marco Rizzo, presidente della delegazione dei
Comunisti italiani al Parlamento europeo. ''Occorre prevenire e reprimere
la criminalita' - ha aggiunto Rizzo - investire in sviluppo e creare
lavoro in una Regione che puo' dare tanto all'Italia. Occorre rompere
la coltre di silenzio che copre le logiche mafiose. C'eravamo, noi
Comunisti italiani, a manifestare insieme a questi giovani, ragazze
e ragazzi, cittadini e cittadine della Calabria, ed eravamo presenti
per dire che e' necessario dare un'opportunita' e un futuro a questi
giovani calabresi, lo meritano. Questa regione merita un riscatto''
Bobbio: “L’Unione strumentalizza
Ciampi”
''La marcia per la legalita' di Locri rappresenta un evento assolutamente
positivo e la lotta alla criminalita' non deve conoscere steccati
politici. E' percio' particolarmente censurabile l'atteggiamento di
quelle forze politiche che hanno grossolanamente tentato di strumentalizzare
questo evento accostando all'immagine del Capo dello Stato il proprio
simbolo''. Lo afferma il senatore Luigi Bobbio, capogruppo di Alleanza
Nazionale nella commissione parlamentare Antimafia. ''E' tanto piu'
odiosa - aggiunge - l'iniziativa adottata dai partiti dell'Ulivo se
solo consideriamo che il Presidente della Repubblica non e' il presidente
di questa o di quella parte politica ma di tutti gli italiani, ed
e' la piu' alta espressione istituzionale di una contrapposizione
frontale al crimine organizzato. Il centrodestra - conclude Bobbio
- non accetta lezioni da nessuno per quanto riguarda l'opera di contrasto
alla criminalita' organizzata e non, e la lotta all'ndrangheta non
e' un affare privato del centrosinistra''
Adamo: “Queste le proposte
per i giovani”
''Il nostro dovere e' quello di passare dalle parole ai fatti, al
senso concreto di una iniziativa che contrasti la mafia e i suoi beni,
per riaffermare sul territorio il senso vero di una democrazia a garanzia
delle liberta' civili e di impresa''. Nicola Adamo, vicepresidente
della Regione, ai giornalisti che lo circondano al corteo di Locri,
lancia il decalogo delle cose da fare per i giovani della locride.
''Ci vuole - dice snocciolando le proposte - una terapia d' urto per
fare di Locri un moderno cantiere di legalita' e di democrazia. Pensiamo
che fin dal prossimo Bilancio regionale occorre implementare nuovi
fondi per realizzare nuove scuole pubbliche a Locri e nel suo hinterland,
poiche' molti plessi sono ospitati in abitazioni private che non possono
garantire i fini dell' apprendimento e dell' esperienza quotidiana
del tempo prolungato. Sul piano dei trasporti, appronteremo un piano
straordinario per mettere in rete tutti i comuni della locride e,
a loro volta, incrementare i collegamenti con Reggio Calabria. Inoltre,
intendiamo promuovere dei master da svolgersi insieme alle universita'
destinati ai migliori 50 giovani laureati della locride per manager
della pubblica amministrazione. L' insieme della proposta riguarda
anche la ristrutturazione dei centri storici della locride, la formazione
di una televisione satellitare e di emittenti radio da far gestire
ai ragazzi della locride con l' ausilio degli uffici stampa della
Regione''.
Progetto Calabrie: “Sta sbocciando
la primavera”
In questi giorni in Calabria sta sbocciando la primavera: lo afferma
Progetto Calabrie. '' merito - e' detto in una nota - dei giovani
di Locri, che hanno avuto il coraggio di reagire, di ribellarsi, di
riappropriarsi della propria vita, del proprio futuro, del proprio
destino. La Calabria e il Paese intero non possono permettersi di
sciupare questa occasione, nata dal sacrifico di un uomo delle istituzioni
come Franco Fortugno. Bisogna stimolare la crescita di una nuova classe
dirigente, incoraggiare e supportare questa nuova voglia di partecipazione,
di impegno sociale, di protagonismo dei giovani calabresi, la tensione
etica che li ha portati oggi in piazza a manifestare, a gridare tutta
la propria voglia di riscatto. Sappiamo che sino a maggio potremo
contare sull'aiuto del Presidente Ciampi, un grande Capo dello Stato.
Grande merito va riconosciuto alla decisione di inviare come prefetto
di Reggio Calabria, con poteri straordinari, il vice capo della Polizia.
Ma tocchera' a tutti i calabresi, da ora in avanti, il compito piu'
importante: la famiglia, la scuola, l'associazionismo, la Chiesa,
la politica, la stampa, la magistratura, nessuno potra' piu' fare
un solo passo indietro. Stiamo tutti chiedendo in questi giorni ai
grandi organi di stampa e alle principali istituzioni dello Stato
di non essere lasciati soli, che la Calabria non venga nuovamente
abbandonata, tra due o tra sei mesi, al proprio destino di ultima
regione d'Europa. Molto pero', quasi tutto, dipendera' soltanto da
noi. L'opportunita' e' quasi irripetibile. Non giriamo le spalle a
questa primavera che sta sbocciando''
Dorina Bianchi: “Una grande
prova di coraggio”
''Una grande prova di coraggio e di voglia di cambiare''. E' quanto
ha detto la parlamentare della Margherita, Dorina Bianchi, che ha
partecipato oggi alla marcia della solidarieta' a Locri. ''Il grande
numero di giovani che hanno sfilato oggi a Locri - ha aggiunto - e'
la testimonianza che oltre ad essere un diritto e' soprattutto un
dovere non deludere la fiducia delle nuove generazioni che oggi, con
tutti noi, contro la criminalita' organizzata hanno chiesto a gran
voce legalita'''. ''E' motivo di grande orgoglio - ha concluso Bianchi
- sapere che c'e' in Calabria una grande voglia di cambiamento e che
siano proprio i nostri giovani a rappresentare la speranza che questo
possa presto accadere''
Concertare con la RAI la botet di
capodanno a Locri
Un evento nazionale per confermare la scelta sulla legalita': e'
la proposta emersa dal Consiglio Regionale della Calabria. Si chiedera',
infatti, alla Rai di concertare lo svolgimento della tradizionale
festa per la notte di Capodanno in diretta da Locri. ''Pensiamo -
dice il vicepresidente della Giunta regionale ed assessore all' economia,
Nicola Adamo - di costruire insieme alla Rai un grande evento nazionale,
un concerto ed una manifestazione di tutti, per riaffermare un forte
impegno civile nella lotta alla mafia. Dalla data dell' omicidio di
Fortugno Locri non dovra' cessare di essere un cantiere permanente
aperto al lavoro per rafforzare la democrazia e la legalita' in Calabria
e nel Paese. La notte di Capodanno a Locri vogliamo sia un alto momento
della nostra battaglia di civilta' e di liberta'''
Sindaco Jervolino: “La malavita
non passerà”
''Ai malavitosi diciamo non passerete perche' ci siamo noi con i
nostri valori''. Cosi' il sindaco di Napoli, Rosa Russo Iervolino,
si e' rivolta ai giovani che stamani hanno partecipato alla marcia
della speranza a Locri, concludendo la manifestazione che lei stessa
aveva promosso. ''Al presidente Ciampi - ha aggiunto il sindaco -
che ci ha mandato uno splendido messaggio confermando il vincolo di
amicizia, vogliamo dire che la nostra unita' e' nata sulla solidarieta'
e sulla liberta'. I cittadini devono non avere piu' paura. Tutto questo
non si ottiene solo con le leggi, ma con l' impegno di tutti noi,
dicendo che la stragrande maggioranza della popolazione del sud e'
onesta e vuole vivere onestamente''. Dopo il sindaco di Napoli e'
stata la volta del vescovo di Locri, mons. Giancarlo Bregantini, che
non ha voluto far mancare il suo sostegno ai giovani. ''Questi ragazzi
- ha detto non hanno risposto all' omicidio in modo emotivo, ma hanno
dato voce al lavoro fatto nelle scuole, nelle parrocchie, nei circoli
ricreativi. Questi giovani, educati, hanno risposto ad un messaggio
negativo con l' energia del bene''. Il vescovo ha quindi sottolineato
l' importanza di unire la voce dei giovani a quella dei sindaci. ''Cosi'
- ha spiegato - si potra' avere un futuro diverso. Occorre poi un
intervento dello Stato e delle realta' produttive''. Subito dopo e'
stata la volta di don Luigi Ciotti che ha voluto mettere in guardia
i ragazzi: ''state attenti. Sono stanco di sentire dire che voi siete
il futuro. Voi siete il nostro presente. O si creano le condizioni
per un reale protagonismo o ci stiamo prendendo in giro''. Don Ciotti
si e' chiesto poi come sia possibile ''che poche migliaia di malavitosi
ci tengano in ostaggio''. Quindi ha invitato i giovani a lottare contro
la diffusione della droga che ''incrementa il mercato della mafia''.
Infine, utilizzando le lettere che compongono il nome Locri, ha parlato
di Liberta', Opportunita', Continuita', Riconoscenza e Insieme, inteso
come unitarieta' d' intenti nello sconfiggere le mafie. Il sindaco
di Cosenza, Eva Catizone, ha definito la giornata una di quelle che
''smuove le coscienze. Questa manifestazione vuole significate che
in questa terra c' e' un' altra Calabria che dice no alla mafia, la
Calabria dei giovani dalla faccia pulita, dei sindaci, della cultura.
Questa regione ha bisogno delle vostre intelligenze, della vostra
cultura, della vostra energia. Occorre non solo l' intervento dello
Stato, ma anche di una politica che torni a perseguire l' interesse
collettivo, di una rete solidale, di infrastrutture, ma non del ponte.
Servono piu' teatri, piu' cinema. E' con la cultura che si sconfigge
la mafia''. ''Con la nostra presenza - ha sostenuto il sindaco di
Bari, Michele Emiliano - abbiamo voluto partecipare la testimonianza
di una regione reduce da un ventennio di lotta alla criminalita' culminata
con successi giudiziari e l' abbattimento del peso della mafia. Abbiamo
pensato di mettere a disposizione dei sindaci della Locride la forza
politica e la grancassa mediatica delle citta' piu' grandi del meridione''.
Il sindaco di Locri, Carmine Barbaro, ha prima di tutto difeso la
memoria di Francesco Fortugno. ''Era veramente - ha detto - una persona
perbene e ci siamo rotti le scatole di sentire e leggere che forse
non era cosi'. Si abbia piu' rispetto e non ci si permetta di fare
illazioni''. Barbaro ha poi sottolineato che ''non doveva essere ucciso
Fortugno perche' ci si accorgesse dei problemi che da sempre denunciamo.
I giovani hanno riaperto il problema della 'ndrangheta. Siamo in ritardo,
ma possiamo ancora farcela. Se non ora quando?''. Un ringraziamento
ai giovani che e' giunto, infine, dal presidente della Regione, Agazio
Loiero, che ha concluso la manifestazione: ''sono stati un riferimento
ed il simbolo di un paese nel quale, come calabresi, vogliano stare.
Un grazie anche al capo dello Stato, Ciampi, che ha rotto ogni reticenza
ed e' venuto in Calabria dove dopo ogni delitto si fa fatica a sciogliere
il grumo dei sospetti, ma lui ha avuto coraggio e si e' stretto alla
famiglia di Fortugno. Sono convinto che anche quando le luci dei riflettori
sulla locride si spegneranno, le cose non saranno mai piu' come prima.
Adesso molti giovani vogliono restare e lottare. Una lotta che ci
deve vedere uniti perche' la memoria di Fortugno resti fulgida. Finiremo
per sconfiggere questo cancro che ci ammorba l' esistenza''.
Sindaco Catizone: “Giovani,
Stato, istituzioni, lavoriamo tutti insieme per una nuova Primavera”
Il sindaco Eva Catizone, promotrice insieme a Rosa Russo Iervolino
della marcia di speranza a Locri, ha rivolto parole di incitamento
e di speranza ai giovani e ai cittadini, calabresi e non, che oggi
hanno affollato piazza dei Martiri. “E’ una giornata importante
e bella per la Calabria, una giornata che rimarrà nella coscienza
dei calabresi e di chi calabrese non è. In questa città
antica c’è oggi un’altra Calabria, ci sono i volti
puliti dei giovani, ci sono i cittadini onesti e intelligenti, i sindaci,
le istituzioni, c’è la Calabria che dice no alla mafia.
Nella giornata in cui si festeggia l’unità nazionale
abbiamo scelto di essere qui per manifestare contro le mafie che cercano
di portarci indietro. Dobbiamo dire grazie a Rosa Russo Iervolino,
dalla cui sensibilità è scaturita questa iniziativa,
che ci dà la possibilità di rappresentare la Calabria
migliore, non quella buia e negativa di cui si parla. Qui emerge la
nostra terra solare, dai colori chiari.” Il Sindaco ha ribadito
che per vincere la battaglia intrapresa contro la criminalità
che soffoca la regione c’è bisogno del contributo di
tutti, soggetti istituzionali e cittadini. “Abbiamo bisogno
– ha detto- delle energie e delle intelligenze dei giovani,
così come abbiamo bisogno di più Stato, di una magistratura
che venga messa nelle condizioni di operare, di più politica
che persegua gli interessi di tutti e non quelli particolari. Abbiamo
bisogno, cioè, di creare una rete solidale con molti soggetti
diversi, per essere in tanti e non permettere che la politica si arrocchi.
La Calabria non ha bisogno del Ponte sullo Stretto, ma di ponti immateriali,
di più cultura, più teatri, di una nuova mentalità
che metta al bando i trasversalismi di ogni natura. Alla famiglia
Fortugno ed ai giovani che hanno detto “Noi siamo voi”
io oggi sento di dire “Voi siete noi” e, con Maria Luisa
Spaziani, “Forse nessuno se n’è accorto ma a buie
ondate sta arrivando ancora un’altra primavera”: questa
volta comincia la Primavera di Locri”.
Pirillo: “raccogliere il grido
dei giovani”
''La manifestazione di oggi a Locri, che vede giovani di tutta Italia
sfilare l'uno accanto all' altro, e' un messaggio chiaro che la Calabria
ripudia la mafia e tutte le sue forme perverse di criminalita'''.
Lo sostiene, in una dichiarazione, l' assessore regionale all' Agricoltura
Mario Pirillo. ''La speranza - aggiunge Pirillo - e' che si possa
costruire un futuro migliore, lontano dai compromessi e dalle volgarita'
che ora la malavita impone. Ora la Calabria merita un' attenzione
particolare, lo merita il futuro della terra di cui questi giovani
sono protagonisti: una decisa inversione di marcia verso la solidarieta'
sociale. Ieri sono stato presente tra i banchi della Giunta in Consiglio
regionale nel corso degli interventi dei ragazzi della locride. Il
forte grido lanciato 'non lasciateci soli' non deve rimanere isolato,
ma raccolto dalle istituzioni e da esse trasformato in atti concreti
attraverso azioni decise nella societa' civile''
M. Tripodi “La calabria non
accetta di essere un protettorato della ndrangheta”
04/11 ''Questa e' una risposta enorme, la migliore che si potesse
dare. Nelle strade e nelle piazze di Locri c'e' oggi la Calabria che
guarda con fiducia al futuro, che ripudia la 'ndrangheta, che ha dichiarato
guerra alle cosche e che vuole liberare la nostra terra da questa
mala pianta che limita i diritti, condiziona la liberta' e impedisce
lo sviluppo''. E' quanto ha detto l'assessore regionale all'Urbanistica
e segretario regionale del Pdci, Michelangelo Tripodi, nel corso della
marcia della speranza di Locri. ''E come senza precedenti - ha aggiunto
- nella sua gravita' e' stato l' assassinio barbaro di Francesco Fortugno
cosi', senza precedenti, e' la mobilitazione dei cittadini di Locri,
della Jonica, della Calabria e del Sud. Davvero eccezionale e massiccia
e' la presenza dei ragazzi e delle ragazze di Calabria che rappresentano
la vera novita' di questo vasto e impetuoso movimento antimafia e
che costituiscono per noi la speranza nella possibilita' del cambiamento.
La sfida contro la 'ndrangheta si puo' vincere a condizione che le
domande che con forza oggi vengono da Locri vengano ascoltate da chi
ha il dovere di compiere atti concreti e di dare risposte efficaci.
Sicuramente lo Stato deve reagire assumendo iniziative forti, sia
per reprimere la 'ndrangheta e sia per costruire nuove politiche per
la Locride e per la Calabria''. ''Da Locri, oggi piu' che mai, gridiamo
con forza - ha concluso l' assessore Tripodi - che la Calabria non
accetta di diventare un protettorato della mafia e che ci sono tutte
le condizioni, dopo il buio della tragedia di Francesco Fortugno,
di accendere la luce di speranza che il protagonismo dei giovani puo'
alimentare e fare crescere''
Pezzotta: “Positiva la reazione
dei giovani”
''I giovani chiedono di riscoprire una dimensione etica della politica''.
E' quanto ha detto il segretario generale della Cisl, Savino Pezzotta,
stamane a Cosenza dove ha partecipato ad una iniziativa del terzo
settore. Il segretario della Cisl ha inoltre sottolineato l'atteggiamento
positivo riscontrato nei giovani calabresi dopo l'omicidio del vice
presidente del consiglio regionale, Francesco Fortugno. ''Ho avuto
l' occasione di stare nella locride qualche tempo - ha aggiunto Savino
Pezzotta - e di incontrare i giovani di quella realta'. Oggi quegli
stessi giovani chiedono di poter tranquillamente studiare e lavorare
restando qui. Questa e' la cosa piu' interessante e noi dobbiamo cercare
di dare risposte''. ''C' e' - ha sottolineato - il tema della legalita'
e della sicurezza del territorio che non possiamo dimenticare. Ma
il problema vero e' battere la criminalita' organizzata e far crescere
il livello di sviluppo e l' occupazione. L' illegalita' inibisce la
possibilita' di attrarre investimenti da fuori. La battaglia contro
la mafia e' battaglia di sviluppo e crescita. Bisogna che la gente
si convinca che e' cosi' se si vogliono avere prospettive ed impedire
che i ragazzi del mezzogiorno non vadano al nord a cercare lavoro.
Per cambiare c' e' bisogno dell' impegno delle amministrazioni locali,
dei sindacati e delle associazioni, che devono mettersi in campo per
vedere come generare quei beni pubblici quali le infrastrutture che
aiutano a costruire un tessuto sociale reattivo. I territori diventano
importanti solo se sono in grado di creare professionalita', competenza
e specializzazione''.
Presidente Lonardo: “Fa piacere
l aproposta di Pivellini e Scala”
''La proposta preannunciata da Locri dai consiglieri regionali Enzo
Rivellini e Antonio Scala non puo' che farmi piacere, perche' rafforza
il lavoro che stiamo gia' facendo, nel segno della trasparenza e del
rispetto delle regole. Giudico positive tutte le iniziative che ci
danno la forza di continuare''. Cosi' il presidente del Consiglio
regionale della Campania, Sandra Lonardo, commenta le dichiarazioni
da Locri del consigliere Rivellini. ''Sono stata a Locri due settimane
fa, in occasione dei funerali di Francesco Fortugno - ricorda Lonardo
- oggi non mi e' stato possibile ritornare fisicamente, ma il Nostro
Consiglio e' stato presente ed ha fatto sentire la sua voce. Con il
cuore oggi ho marciato anch'io insieme ai giovani calabresi, ai tantissimi
ragazzi giunti dalla Campania. Mi piace ricordare - ha concluso Lonardo
- una frase pronunciata durante l'omelia dal vescovo di Locri, che
ha rivolto un appello `'alle mamme e alle donne'', perche' contribuiscano,
insieme ai giovani, a combattere l'illegalita' e a vincere definitivamente
l'omerta''.
Arci: “Le istituzioni non
spengano i riflettori”
Per il coordinatore regionale dell' Arci, Giuseppe Meduri, ''la grande
riuscita della manifestazione di oggi deve portare grande speranza
e motivazione per i cittadini della locride e per i tanti giovani
che hanno dimostrato in questi giorni una straordinaria capacita'
di risposta positiva ad un evento drammatico che ci lascia ancora
oggi sconcertati ed attoniti.Invitiamo oggi le istituzioni nazionali
e regionali, le forze politiche e sociali a non spegnere i riflettori
su questa realta'''. ''I cittadini per bene, le istituzioni locali
e questi giovani non possono - aggiungere Meduri - essere lasciati
soli. Individuiamo sin da domani una sede per costruire assieme percorsi
per lo sviluppo economico e sociale, per alimentare la partecipazione
e la democrazia, valorizzando la straordinaria ed originale spinta
che e' venuta fuori da questo territorio''
Meduri (DL). “Ai giovani va
detto grazie”
Luigi Meduri, deputato della Margherita, ai giovani di Locri dice
''grazie''. Un grazie ''importantissimo. E' dal loro coraggio - dice
Meduri - che parte una forte spinta al cambiamento di questa nostra
martoriata terra. La solidarieta' ricevuta e la grande mobilitazione
necessitano di una risposta politica adeguata, forte, autorevole,
che non puo' essere solo di ordine pubblico ma deve incidere profondamente
nella societa'. Un cambiamento culturale che puo' e deve partire dalle
nuove generazioni. C' e' un germoglio per una Calabria diversa: lo
ha detto il Presidente Ciampi, lo testimoniano i sindaci come Rosa
Russo Jervolino. Alla politica il compito di preservarlo dalle gelate,
sempre in agguato, della barbara violenza''.
Gasparri (AN): “Seguire esempi
come Don Gelmini”
''La presenza di don Gelmini, con le sue comunita', e' molto importante
per la Calabria anche in considerazione del momento delicato che sta
attraverso la regione dopo l' assassinio di Francesco Fortugno''.
Lo ha detto Maurizio Gasparri, deputato di An, intervenendo a Reggio
Calabria alle cerimonia di consegna al fondatore della comunita' Incontro
di una targa ricordo da parte del sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe
Scopelliti. ''Bisogna essere sempre vigili, giorno dopo giorno - ha
aggiunto Gasparri - in questa difficile lotta contro la criminalita'
organizzata perche' e' da eventi negativi, come il ritrovamento in
passato a Palazzo S. Giorgio di tritolo, che si hanno reazioni positive.
Don Gelmini lotta tutti i giorni ed e' fautore di tante iniziative.
Lo Stato deve fare molto e l' attenzione deve essere costante, dando
spazio ad iniziative della societa' civile. L' esempio viene proprio
da Don Pierino Gelmini che di Zervo' ha creato un luogo divenuto simbolo
di lotta alla droga, cosi' come di vacanza. Il compito della politica,
quindi, e' anche quello di sostenere questo tipo di iniziative perche'
la cultura della legalita' parte anche dal recupero del territorio''.
Rina (IDV) “Serve un nuovo
cammino civile”
''Gli amministratori pubblici di Italia dei Valori sono fisicamente
e idealmente insieme ai cittadini e le cittadine delle comunita'calabresi
che manifestano a Locri contro lo strapotere della criminalita'organizzata''.
Lo afferma, in una dichiarazione, Eduardo Rina, responsabile nazionale
Enti locali di Italia dei valori. ''La lotta per la legalita'e contro
ogni tipo di potere criminale - aggiunge Rina - non puo' che essere
una priorita' nel governo locale. Per questo Fortugno e' stato barbaramente
assassinato e per questo la sua morte deve parlare alla Calabria,
e soprattutto alle giovani generazioni, indicando un nuovo cammino
democratico e civile. La Regione, le Province e i Comuni calabresi
devono rispondere alla domanda di sicurezza che sale dalla societa'calabrese,
accompagnando l' indispensabile azione repressiva dello Stato e contribuendo
ad affrontare i problemi sociali che spesso sono all'origine delle
devianze illegali e della forza dei poteri criminali. Gli studenti
che si sono cosi' coraggiosamente impegnati contro la mafia e la 'ndrangheta
descrivono una situazione di abbandono e di degrado economico e sociale''.
Non possiamo lasciarli soli. Per questo spero che la manifestazione
di Locri, fortemente voluta dai sindaci di Napoli e Cosenza, possa
risvegliare la sensibilita'a questo impegno primario di tutti i livelli
e tutte le competenze del nostro Stato, sapendo bene che non stiamo
parlando di un problema che riguarda solo la Calabria e il sud, ma
la prospettiva di crescita civile e sociale dell' intero Paese''.
Presidente Di Palma: “Una
grande festa di giovani, un momento di grande solidarietà”
''Quella di oggi e' stata una grande festa dei giovani e uno straordinario
momento di partecipazione e solidarieta', che ha visto tra i suoi
protagonisti gli studenti calabresi, campani e del resto d'Italia''.
Lo ha affermato, durante la sua partecipazione alla marcia per la
legalita' di Locri, il presidente della Provincia di Napoli, Dino
Di Palma. ''Tutti - ha spiegato - hanno partecipato in massa a una
iniziativa che ha ribadito la vitalita' democratica del nostro Mezzogiorno
e la volonta' di noi tutti di appropriarci definitivamente del nostro
presente e futuro e di combattere contro tutte le forme di criminalita',
che opprimono territori dalle enormi potenzialita'. Sono assolutamente
convinto, infatti, che il nostro Mezzogiorno rappresenti una straordinaria
risorsa per l'intero Paese e, in tal senso, e' importante che lo Stato
vi investa sempre di piu'''. ''Dal nostro territorio - ha proseguito
il presidente della Provincia di Napoli - c'e' stata una partecipazione
davvero magnifica, con la massiccia adesione degli studenti, degli
amministratori di tanti Comuni e di tantissimi cittadini di buona
volonta' che hanno voluto essere presenti assieme a noi''. ''E' indispensabile
- secondo Di Palma - che lo Stato impegni tutte le sue risorse per
il controllo del territorio, reprimendo e prevenendo, affinche' sia
ripristinata la legalita' in ogni settore. Ed e' altrettanto indispensabile
che, a loro volta, Comuni, Province e Regioni si impegnino sempre
di piu' su questi temi. Da parte nostra, come Provincia di Napoli
continueremo a lavorare quotidianamente con le scuole e con l'intero
territorio, per far mettere radici sempre piu' profonde alla cultura
della legalita'. E sia il riutilizzo dei beni confiscati alla camorra
sia il nuovo progetto antiracket che partira' a meta' mese rappresentano
azioni significative e concrete che vanno proprio in questa direzione''.
Presente anche la Provincia di Benevento
La Provincia di Benevento ha aderito alla manifestazione dei giovani
di Locri contro la 'ndrangheta ed in ricordo del vice presidente del
Consiglio regionale della Calabria Francesco Fortugno. A Locri ha
sfilato anche il Gonfalone della Provincia, mentre il presidente Carmine
Nardone, trattenuto da impegni istituzionali a Benevento, era rappresentato
dall'assessore Pasquale Grimaldi
Presente una delegazione del Comune di Reggio
Anche l' Amministrazione comunale di Reggio Calabria partecipa alla
marcia della speranza contro la ndrangheta in svolgimento a Locri.
A guidare la delegazione del Comune e' il vicesindaco Gianni Rizzica.
Presente anche il gonfalone di Palazzo San Giorgio.
Assessore Borrelli “Importante impegno degli
studenti”
''L'evidente risveglio della malavita organizzata, al di la' dell'impegno
delle forze dell'ordine e delle istituzioni, richiede una risposta
immediata della societa' civile che e' giusto parta proprio dagli
studenti'' ha detto l'assessore provinciale Francesco Emilio Borrelli,
in occasione della marcia di Locri. ''Negli occhi degli studenti che
hanno sfilato questa mattina vedo la stessa rabbia e la stessa voglia
di cambiare che avevamo noi negli anni '80 e '90 e credo che anche
chi in passato ha avuto ruoli nei movimenti e ora e' impegnato nelle
istituzioni debba sostenere le iniziative di questi giovani'', ha
aggiunto Borrelli per il quale ''l'idea di gemellare tutte le associazioni
che lottano contro le mafie partita oggi proprio da Locri sia una
scelta importante perche' l'unita' fa paura alla criminalita' sia
che si chiami mafia, camorra o 'ndrangheta''. Borrelli ha poi sottolineato
''la grande presenza di istituzioni e cittadini di Napoli e provincia,
un dato che ancora una volta smentisce quanti descrivono le nostre
citta' come oppresse dalla criminalita' e rassegnate, anzi conferma
che la provincia napoletana e' al primo posto nella lotta contro la
delinquenza e nelle prossime settimane diventera' la capitale della
lotta alle mafie''
Gentile (FI) “Testimoniato dai giovani calabresi
il no alla ndrangheta”
''Con l'iniziativa di Locri, in nome di Francesco Fortugno, si e'
testimoniato il 'no' convinto dei giovani calabresi alla 'ndrangheta
e non solo il si' convinto alla legalita'''. E' quanto sostiene in
una nota Antonio Gentile, senatore di Forza Italia e componente della
commissione parlamentare antimafia. ''Una manifestazione - ha aggiunto
- che vede i giovani in prima linea e' gia' in se' una speranza per
il futuro della nostra Regione. Diamo la nostra convinta adesione
a questa iniziativa che tende sensibilizzare la pubblica opinione
ed a tenere i 'fari' accesi sulla emergenza criminalita' in Calabria''.
''La commissione antimafia martedi' sara' a Locri - ha concluso -
per completare le audizioni e per dare le necessarie indicazioni agli
organi dello Stato affinche' si accerti tutta la verita' di questo
efferato delitto''.
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al Forum dedicato
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Fortugno: Si indaga sulla sanità. Fortugno
stava contrastando interessi “importanti”. De Sena.
“Riflettori dello Stato sempre accesi
sulla Calabria”. Anna e Giuseppe Fortugno ai giovani:
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Montezamolo "Sensibilizzerò le istituzioni". Scatta
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chiede di non assegnare il posto vacante di Fortugno.
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nelle indagini
Il
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In
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Cossiga
contro Macrì: “Con i magistrati
politicizzati non si combatte la ndrangheta”. Mancini:
“Parte delle istituzioni non hanno fatto
il proprio dovere”. Castelli “Adeguato
il numero dei magistrati”
Il
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con voi”
Le
Amministrazioni pubbliche ricordano Fortugno.
Ancora reazioni dal mondo politico.