Ucciso il vicepresidente della Regione
Calabria, Francesco Fortugno, in un agguato a Locri. La ndrangheta
alza decisamente il tiro. Sconvolto il mondo della politica.
16/10
Il vicepresidente del Consiglio regionale della Calabria, Francesco
Fortugno, della Margherita, e' stato ucciso con alcuni colpi di arma
da fuoco a Locri.Aveva 54 anni, era alla seconda legislatura come
consigliere regionale ed era stato eletto a Locri. Nella precedente
legislatura era subentrato, sempre nelle fila della Margherita, a
Luigi Meduri dopo l' elezione di quest' ultimo a deputato. E' stato
assassinato nel seggio in cui stava votando per le primarie. A sparare,
secondo quanto si e' appreso, sono state due persone armate di pistole.
Fortugno e' morto poco dopo il ricovero nell' ospedale di Locri. Non
si esclude il movente della vendetta mafiosa. Anche se al momento
i carabinieri stanno seguendo varie piste, a quella mafiosa i carabinieri
attribuiscono una consistente credibilita'. Non si tralascia, comunque,
nessuna altra ipotesi. Si e', intanto appreso che le due persone che
hanno eseguito l'agguato erano entrambe incappucciate. . Prima di
mettersi in aspettativa dopo l' elezione nel Consiglio regionale della
Calabria, Fortugno era stato primario del pronto soccorso dell' ospedale
di Locri. Fortugno e' stato ucciso con cinque colpi di pistola calibro
9 sparatigli da distanza ravvicinata. Si è poi e' appreso da
ambienti investigativi. A sparare e' stata una delle due persone che
sono entrate nell'androne di Palazzo Nieddu, nel centrale corso Vittorio
Emanuele di Locri, dove era stato allestito il seggio della primarie
dell'Unione. I due - che indossavano presumibilmente un cappellino
con visiera che ne nascondeva parzialmente il volto - si sono avvicinati
a Fortugno. Uno dei due ha quindi estratto una pistola ed ha sparato
contro l'esponente politico. Nel momento in cui e' stato ucciso Fortugno
stava parlando con due persone. Le due persone che hanno ucciso a
Locri Francesco Fortugno lo hanno seguito prima di tendergli l'agguato.
E' quanto e' emerso da una prima ricostruzione dell'omicidio fatta
dai carabinieri. Fortugno, che risiedeva a Brancaleone, ha raggiunto
in auto il centro di Locri per recarsi a votare alle primarie, seguito
da una vettura con a bordo due persone. Quando Fortugno ha parcheggiato
ed e' sceso dall'automobile, contemporaneamente dall'altra vettura
e' scesa una persona che e' entrata insieme a lui nel Palazzo Nieddu,
dove era stato allestito il seggio delle Primarie dell'Unione. L'assassino,
dopo essere entrato nel palazzo, si e' avvicinato a Fortugno e gli
ha sparato cinque colpi di pistola, che hanno tutti raggiunto il vicepresidente
del Consiglio regionale della Calabria. Subito dopo l'assassino e'
uscito dal palazzo, ha raggiunto l'auto condotta da un complice e
si e' allontanato.
Un medico impegnato nella politica
16/10
Originario di Brancaleone, 54 anni, sposato e padre di due figli,
Francesco Fortugno, era alla sua seconda esperienza al Consiglio regionale
calabrese. Con 8.548 voti alle elezioni del 2005 è eletto nelle
file della Margherita nella circoscrizione di Reggio. Ritorna in Consiglio
regionale, dove era subentrato, nella scorsa legislatura, a Luigi
Meduri, eletto deputato il 13 maggio 2001. Fortugno è Vice
presidente del Consiglio regionale. Nato nel 1951 faceva il medico.
Sposato, e padre di due figli. Specialista in chirurgia generale e
medicina legale, è primario ospedaliero. Sul piano dell’attività
amministrativa ha maturato esperienze di consigliere comunale e vice
presidente dell’assemblea dell’Usl di Melito Porto Salvo.
Ha ricoperto l’incarico di segretario regionale aggiunto nella
Cisl medici di Reggio Calabria. Ha fatto parte dell’esecutivo
nazionale della Cisl medici e della Commissione per la contrattazione
degli accordi nazionali di lavoro e della legge di riforma sanitaria.
Fortugno è responsabile regionale della Sanità per il
Partito Popolare. Come hobby pratciava la caccia. L'approdo in Regione
era avvenuto dopo un'esperienza di consigliere comunale e di vice
presidente dell'assemblea dell'Usl di Melito Porto Salvo (Reggio Calabria).
Specialista in chirurgia generale e medicina legale, Fortugno era
primario ospedaliero e professore a contratto alla facolta' di medicina
dell'universita' Magna Graecia di Catanzaro. Era stato anche responsabile
regionale del settore sanita' dell'ex Partito Popolare, segretario
regionale aggiunto nella Cisl medici di Reggio Calabria, e componente
dell'esecutivo nazionale dello stesso sindacato. Aveva fatto parte
inoltre della Commissione per la contrattazione degli accordi nazionali
di lavoro e della legge di riforma sanitaria.
Un assassinio arrivato dopo una lunga catena di
intimidazioni
Sono
aumentati in modo esponenziale, negli ultimi anni, gli atti intimidatori
e attentati nei confronti di sindaci ed amministratori pubblici. L'omicidio
di Francesco Fortugno riporta tutti a ricordare le lettere di minacce
ricevute nei mesi scorsi dal Presidente della giunta regionale Agazio
Loiero. Non meno preoccupante fu l'attentato compiuto da sconosciuti
contro l'allora assessore regionale alla Cultura Saverio Zavettieri
(N. PSI), avvenuto nel febbraio dell'anno scorso. In Calabria, in
particolare, contro gli amministratori pubblici si e' passati dalle
41 intimidazioni avute nel 2000 agli 89 dell'anno scorso. Il dato,
che segna piu' di un raddoppio nell'incidenza di eventi criminali,
e' contenuto nel secondo rapporto sulla sicurezza negli enti locali
realizzato da Legautonomie Calabria. Dallo studio di Legautonomie
viene fuori che la provincia di Reggio Calabria e' saldamente in testa
per numero di episodi, 33 (il 41% del totale), mentre in coda si colloca
Crotone con sette. In mezzo, si pongono Vibo Valentia con 23 episodi,
Catanzaro 15 e Cosenza 11. Nell'arco del quadriennio che va dal 2000
al 2003, inoltre, le variazioni percentuali sono lievitate per quanto
riguarda la provincia di Vibo che ha fatto un balzo da 6 episodi (2000)
a 23 dell'anno appena trascorso. Ad allarmare, inoltre, c'e' il numero
dei Comuni interessati da tali episodi e' passato dai 31 del 2000
ai 56 del 2003. Il che significa che mentre nel primo anno di riferimento,
il 2000, attentati e intimidazioni si sono verificati in un Comune
su 13, nel 2003 in uno su 7. Nel quadriennio preso in considerazione
sono stati interessati dai fenomeni 103 diversi Comuni calabresi di
cui 34 in provincia di Reggio Calabria; 22 in quella di Cosenza; 21
per Catanzaro e Vibo e 5 in provincia di Crotone.
Loiero: “Superato il livello di guardia. Si
sta attentando alla democrazia”
''Sono sconvolto ed addolorato per la perdita di un amico. E' stato
raggiunto e superato il livello di guardia''. Cosi' il presidente
della Regione Calabria, Agazio Loiero, appena appresa dai carabinieri
la notizia dell' uccisione di Francesco Fortugno. ''Non doveva morire
cosi' - ha aggiunto Loiero - era una persona mite, un cattolico che
affrontava la vita politica con grande sensibilita' umana e disponibilita'
verso la gente. C' e' da riflettere sul valore che si da' alla vita
di un uomo in un territorio difficile come il nostro, ma nessuno avrebbe
mai soltanto immaginato una tragedia come questa. Dopo le minacce
e le intimidazioni a sindaci ed amministratori, la criminalita' ha
alzato il tiro in maniera drammatica. Si sta attentando alla democrazia.
E' tempo di interventi decisi e decisivi per combattere un fenomeno
criminale devastante che vorrebbe condizionare la vita politica e
decidere sulla vita stessa dei calabresi''.Il presidente della Regione
Calabria, Agazio Loiero, si è poi messo in viaggio per Locri,
dove nel pomeriggio e' stato assassinato il vicepresidente del Consiglio
regionale Fortugno. Loiero al Tg della Calabria ha ribadito il suo
stupore e la necessita' nel contempo di reagire a questo gravissimo
episodio.
Prodi: “Un fatto di una gravità inaudita”
''E' un fatto di gravita' enorme, siamo in attesa di avere particolari
in piu'''. Cosi' Romano Prodi, lasciando l'ambasciata brasiliana,
commenta l'omicidio del vice presidente del consiglio regionale della
Calabria e dirigente della Margherita Francesco Fortugno.
Presidente Bova: “E’ terribile”
''E' un fatto terribile''. Sono queste le poche parole che Giuseppe
Bova, dei Ds, presidente del Consiglio regionale della Calabria, prima
di essere sopraffatto dall' emozione, e' riuscito a pronunciare a
commento dell' uccisione di Francesco Fortugno, vicepresidente dello
stesso Consiglio. Bova, dopo avere appreso la notizia dell' uccisione
di Fortugno, si e' messo in viaggio per raggiungere Locri.
Il cordoglio del Presidente Casini
''Sono molto colpito da questo drammatico e triste evento. Esprimo
alla famiglia, al Consiglio Regionale della Calabria e al suo partito
il cordoglio piu' sincero della Camera dei Deputati e mio personale''.
E' quanto afferma in una nota il presidente della Camera Pier Ferdinando
Casini a proposito dell'uccisione del vicepresidente del Consiglio
regionale della Calabria.
La solidarietà di Bassolino che chiama Loiero
Il presidente della Campania Antonio Bassolino ha telefonato al governatore
della Calabria Agazio Loiero per esprimere la sua solidarieta', avendo
appreso dell'agguato mortale teso al vicepresidente del Consiglio
regionale calabrese, Francesco Fortugno, ucciso con alcuni colpi di
arma da fuoco a Locri. Raggiunto dalla notizia mentre si accingeva
a visitare il comitato dell'Unione per le primarie, a Napoli, Bassolino
ha subito contattato Loiero: ''Mi ha detto che Fortugno si trovava
in un seggio fino a pochi minuti prima - ha raccontato - poi a quanto
pare qualcuno lo avrebbe chiamato, non si e' capita ancora la dinamica.
Si sa pero' che appena uscito dal seggio una persona gli ha sparato.
Io ho chiamato Loiero subito, per esprimergli la mia vicinanza''.
Presidente De Filippo: “Un delitto assurdo”
Il presidente della Giunta regionale della Basilicata, Vito De Filippo,
ha espresso ''il profondo cordoglio del governo regionale lucano per
la morte del vicepresidente del Consiglio regionale della Calabria,
Francesco Fortugno, assassinato nel pomeriggio a Locri. ''Una giornata
importante per l'Italia - ha detto De Filippo, in una dichiarazione
diffusa dall'ufficio stampa della Giunta regionale lucana - nella
quale oltre un milione di cittadini hanno gia' partecipato alle primarie
dell'Ulivo, offrendo una grande prova di democrazia, viene macchiata
da questo assurdo omicidio. Alla famiglia di Francesco Fortugno, esponente
politico della Margherita, al Presidente Loiero ed al Consiglio regionale
della Calabra giunga la nostra sincera solidarieta'. Ribadiamo ancora
una volta - ha concluso De Filippo - il nostro impegno contro la piaga
della criminalita' organizzata che attraverso questi atti di barbarie
cerca di indebolire tutte le istituzioni''.
Rutelli: un fatto sconvolgente
La Margherita esprime il suo ''profondo dolore'' per l'omicidio di
Francesco Fortugno, vicepresidente del consiglio regionale della Calabria.
Il presidente del partito Francesco Rutelli, informa una nota, ha
parlato con la moglie di Fortugno, esprimendole il sentimento di dolore
e di vicinanza di tutti gli esponenti del partito. ''I dirigenti della
Margherita sono sconvolti per questo spaventoso fatto di sangue -
ha detto Rutelli - che colpisce un amministratore stimato dai suoi
colleghi e da tutta la Calabria''.
Chiti (DS) “La sua morte colpisce la democrazia
del Paese”
''Il brutale assassinio di Francesco Fortugno, vice presidente del
consiglio regionale della Calabria, colpisce non soltanto il centrosinistra
ma la democrazia del nostro paese''. Lo afferma Vannino Chiti, coordinatore
per le relazioni politiche e istituzionali della Segreteria nazionale
Ds. ''Il modo stesso in cui e' avvenuto l'agguato prosegue Chiti suona,
oltre che feroce, come un tentativo di intimidazione criminale. Siamo
vicini alla famiglia del vice presidente Fortugno, al suo partito,
la Margherita, e a tutti i democratici della Calabria. Chiediamo a
tutti, proprio per rafforzare la nostra solidarieta' e la nostra testimonianza,
di continuare dappertutto a manifestare la fiducia nella partecipazione
alla democrazia e alla legalita'''.
Napoli (AN) “Momento davvero preoccupante”
''Non credo ci siano parole sufficienti per esprimere lo sdegno di
fronte a questo grave delitto che offende non solo il consiglio regionale,
ma l'intera Calabria''. E' quanto sostiene la vice presidente della
commissione parlamentare antimafia, Angela Napoli, circa l'omicidio
del vice presidente del consiglio regionale, Francesco Fortugno. ''Purtroppo
- ha aggiunto - siamo notevolmente in ritardo rispetto agli interventi
che necessiterebbero per contrastare l'emergenza Calabria. Avevo da
piu' tempo evidenziato la preoccupazione che la Calabria potesse da
un momento all'altro attraversare il periodo vissuto dalle strage
in Sicilia. Lo strapotere della criminalita' organizzata calabrese
e' ormai inarrestabile e non guarda in faccia nessuno. Il fatto che
venga colpito il mondo politico non piu' solo con i semplici atti
intimidatori o attentati, bensi' con l'uccisione degli uomini appartenenti
allo stesso mondo, credo debba richiamare ciascuno di noi ad una adeguata
attenzione''. ''Il momento - ha concluso Napoli - e' davvero preoccupante,
e ritengo del tutto inutile eventuali atti ispettivi parlamentari
che certamente verranno sollevati in Parlamento. La reazione oggi
piu' che mai dovra' partire solo ed esclusivamente solo dalla Calabria
e dell'intero mondo politico che nella stessa risiede''.
Pittelli (FI) “Colpite tutte le Istituzioni”
''Non posso che esprimere tutto il mio sdegno e la mia rabbia per
questo nuovo episodio che colpisce le istituzioni tutte, nessuna esclusa''.
E' quanto sostiene in una nota il coordinatore regionale di Forza
Italia, Giancarlo Pittelli, circa l'omicidio del vicepresidente del
Consiglio Regionale Francesco Fortugno. ''Un fatto gravissimo che
ci rattrista - ha aggiunto - e che vede tutti gli esponenti calabresi
di Forza Italia a fianco dei famigliari di Francesco Fortugno, dei
suoi cari e dei suoi compagni di partito. In questo momento infatti
e' necessario fare quadrato, moderare i toni della disputa politica
e dare un forte segnale di unita' a quella piccolissima parte di calabresi
che pensa ancora di risolvere le questioni con la barbarie delle armi''.
''Spero che le forze dell'ordine - ha concluso - risalgano presto
agli autori di questa tremenda esecuzione e che tutti noi politici
si possa lavorare, se e' possibile, con maggiore determinazione, per
garantire alla nostra terra un futuro diverso, senza la logica della
mafia e della criminalita'''.
Tassone (Udc) “Non avrei mai potuto immaginare”
''Sono sconvolto per la barbara uccisione dell'amico Francesco. Mai
avrei potuto immaginare che si potesse arrivare a tanto''. E' quanto
sostiene in una nota il vice segretario nazionale dell'Udc e vice
ministro alle infrastrutture, Mario Tassone, circa l'omicidio del
vice presidente del consiglio regionale della Calabria, Francesco
Fortugno. ''Sono turbato e scosso - ha concluso - rispetto a questo
atto atroce che rende sempre piu' difficile assicurare nella nostra
regione una sana convivenza civile''.
Fioroni (DL) “La sua morte arriva in un giorno
di gioia per l’Unione”
''Siamo sconvolti dal dolore e ci stringiamo attorno alla famiglia
di Francesco Fortugno, stimato professionista, medico e politico corretto
ed attento ai bisogni del proprio territorio''. E' quanto afferma
Beppe Fioroni della Margherita. ''Questo barbaro assassinio - aggiunge
Fioroni - ferisce noi tutti e avviene in una giornata che doveva essere
di gioia, a poca distanza dall'ospedale che e' stato luogo cardine
della sua vita e del suo servizio a favore della gente di Calabria''.