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Dir.resp. Pippo Gatto |
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Dopo il caso Masella si apre la questione morale sugli incarichi
Dopo le dimissioni di Masella la Procura apre un inchiesta sulle assunzioni in Regione. Tripodi: "Rendere noti gli incarichi". Masella: "sono stato un ingenuo" 28/10 La Procura della Repubblica di Catanzaro ha avviato un' inchiesta
sulle assunzioni dirette avvenute negli ultimi anni alla Regione Calabria.
Nell' inchiesta, che e' ancora nella fase degli accertamenti preliminari,
non ci sono al momento indagati. L' iniziativa della Procura prende
spunto dalla vicenda di Egidio Masella, di Rifondazione comunista,
l' assessore regionale al Lavoro che si e' dimesso martedi' scorso
dopo che era emerso che la moglie era stata assunta nel suo assessorato,
vicenda sulla quale sono stati avviati accertamenti specifici. Il
proposito dei magistrati, pero', partendo dai fatti riguardanti l'
ex assessore Masella, e' di monitorare tutte le assunzioni dirette
decise dall' attuale Giunta di centrosinistra e da quella precedente,
sostenuta dalla Casa delle liberta', per accertare se si configurano
eventuali ipotesi di reato di abuso d' ufficio. Le indagini di polizia
giudiziaria nell' ambito dell' inchiesta sono state delegate al Reparto
operativo del Comando provinciale di Catanzaro, che ha gia' avviato
l' acquisizione del materiale documentale utile per accertare l' eventuale
commissione di reati. L' assessore Masella, nei giorni scorsi, in
una dichiarazione, aveva sostenuto, in relazione alla vicenda della
moglie, che non vi era stata ''alcuna assunzione o alcun contratto'',
con l' aggiunta che ''la Regione non ha sborsato un solo centesimo
per questo fatto''. Tripodi (PdCI) “Rendere noti tutti gli incarichi” 28/10 “La questione morale e l’etica politica sono due
obiettivi che vanno perseguiti senza se e senza ma, in modo particolare
nella nostra regione dove il clientelismo e il favoritismo nella gestione
della cosa pubblica sono spesso diventati la prassi normale del governo”.
Ad affermarlo in una dichiarazione è il consigliere regionale
del PdCI, Michelangelo Tripodi. “In questa logica – prosegue
Tripodi- non è difficile immaginare che il caso dell’ex
Assessore Regionale Egidio Masella possa rappresentare la punta di
un iceberg che se fosse dimostrato va immediatamente aggredito ed
immediatamente cancellato. In tal senso, va considerato positivamente
l’intervento di quanti, ai diversi livelli, hanno rilanciato
con forza la necessità di rendere trasparenti tutti gli atti
pubblici, chiedendo la pubblicazione degli elenchi degli incarichi
affidati in questa legislatura nelle strutture speciali del Consiglio
Regionale, operando anche le ovvie e dovute distinzioni per salvaguardare
l’immagine di chi, come il sottoscritto, ha sempre mantenuto
alto il principio del rigore morale come precondizione dell’agire
politico. E’ proprio perché nessuno possa pensare che
il processo di moralizzazione venga ritenuto concluso con le dimissioni
di Masella, oggi ho presentato al Presidente del Consiglio Regionale
on. Giuseppe Bova una precisa richiesta per ottenere gli elenchi del
personale utilizzato nelle Strutture Speciali del Presidente del Consiglio
Regionale e dei Componenti l’Ufficio di Presidenza, dei Presidenti
dei Gruppi Consiliari, dei Presidenti delle Commissioni Permanenti,
dei Presidenti dei Comitati Speciali e delle Commissioni varie previste
dal regolamento, dei Consiglieri Regionali, dei Direttori Generali
dei Dipartimenti, nonché l’elenco dei Collaboratori Esperti
nominati dai Consiglieri Regionali, al fine di effettuare un’opportuna
verifica e, successivamente per richiedere, ove situazioni analoghe
a quelle che hanno coinvolto Masella dovessero riscontrarsi, che vi
siano i provvedimenti conseguenziali del caso. Masella: “Sono stato un ingenuo” 28/10 ''Il mio sbaglio e' stato quello di essere stato ingenuo ma
non riesco a considerarmi per come sono stato descritto dalla stampa
nazionale, cioe' l' ennesimo esempio del malcostume della politica
calabrese'': affida al quotidiano del suo partito, ''Liberazione'',
il suo punto di vista Egidio Masella, ex assessore costretto alle
dimissioni dopo la vicenda della sua proposta di assunzione della
moglie nella struttura del suo assessorato. ''Ci tengo a precisare
- scrive tra l' altro Masella in un articolo comparso stamani sul
quotidiano di Rifondazione comunista, cui peraltro fa seguito un commento
di Patrizia Sentinelli, della segreteria nazionale del partito di
Bertinotti - che non sono stato colto con le mani nel sacco da nessuno,
poiche' resomi conto gia' mesi fa della mia leggerezza ho riparato
ben prima dell' attuazione del decreto. Infatti mia moglie ha offerto
ai calabresi la sua professionalita' a titolo totalmente gratuito
poiche' non ha stipulato nessun contratto, mai percepito alcun compenso
e ha sciolto ogni tipo di rapporto professionale con la mia struttura
gia' da tempo, precisamente dal 9 settembre ovvero sette giorni prima
dell' uscita del decreto''.
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del 28/01/2004
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