L’abbattimento dei cigni divide
Regioni e Ministero
14/03 I 12 cigni reali che si trovano nelle zone umide delle aree
a cavallo tra le province di Lecce e Taranto verranno abbattuti, secondo
modalita' che verranno comunicate dal ministero della salute nei prossimi
giorni. Lo ha comunicato oggi alla Regione Puglia un funzionario del
ministero della salute, a Bari proprio per organizzare ufficialmente
il piano di monitoraggio che prevede, nell' ambito delle azioni decise
per fronteggiare l' aviaria, l' abbattimento degli animali per il
campionamento degli organi. La comunicazione e' stata fatta in un
incontro organizzato dall' assessorato regionale alle politiche della
salute durante il quale - a quanto si e' saputo da fonti dell'assessorato
- e' stato evidenziato che la Regione Puglia dara' all' operazione
tutto il supporto necessario, pur non condividendo tale decisione.
La riunione e' stata tenuta nella sede dell' assessorato regionale
alle politiche della salute: hanno partecipato i rappresentanti del
servizio veterinario della Regione Puglia, dei servizi veterinari
delle Ausl delle province di Lecce e di Taranto (dove si trovano le
aree nelle quali sono stati trovati cigni infettati dal virus), dell'
Istituto zooprofilattico sperimentale e il dott.Orusa del ministero
alla sanita'. Quest' ultimo ha partecipato alla riunione per coordinare
il piano di monitoraggio deciso dall' Istituto faunistico nazionale,
supporto tecnico della unita' di crisi del ministero. E' proprio il
piano di monitoraggio che prevede l' abbattimento dei cigni per il
campionamento organi. Non si sa se i cigni verranno prima catturati
e dopo uccisi o se verranno utilizzati, da parte del ministero, tiratori
scelti. L' assessore alle politiche della salute, Alberto Tedesco,
intervenuto brevemente nella riunione, ha precisato - secondo quanto
riferito da responsabili dell' assessorato regionale - che il piano
e' del Ministero e non della Regione Puglia, poiche' la Regione ha
motivo di ritenere, supportata dai propri esperti, la ''non piena
utilita' del piano di monitoraggio''. Pertanto la Regione Puglia -
e' stato piu' volte ribadito, a quanto si e' saputo - non condivide
la decisione di scegliere l' abbattimento dei cigni. Ma poiche' e'
suo compito, come istituzione, collaborare con il ministero - e' stato
sottolineato - provvedera' a dare ogni supporto a livello locale.
La non condivisione della scelta di abbattere i cigni deriva anche
dall'esistenza di un piano di monitoraggio attivato autonomamente
dalla Regione Puglia a settembre, piano che prevedeva, oltre ai 180
campionamenti su animali catturati da inviare al ministero, altri
1000 campionamenti fino a fine aprile. Il piano di monitoraggio previsto
dalla Regione Puglia, elaborato sulla base delle opinioni scientifiche
di esperti della Universita' di Bari, non prevede l' abbattimento
degli animali. La Regione Puglia - e' stato sottolineato oggi nell'
incontro - ha deciso, sulla base di valutazioni scientifiche, di procedere
al campionamento su animali vivi: quindi campionamento di feci, sangue,
lacrime e di materiale tracheobronchiale. Il ministero, sulla base
delle considerazioni scientifiche dell' Istituto faunistico nazionale,
vuole invece procedere con un campionamento piu' completo e quindi
con un campionamento di organi: percio' occorre procedere all' abbattimento
dei cigni, animali che appartengono alle specie protette. Una decisione
triste - e' stato piu' volte ripetuto da tutti gli intervenuti nel
corso della riunione di oggi - che comunque - e' stato precisato -
e' una decisione frutto di una ''valutazione scientifica''.
In Ungheria al via la produzione
di un vaccino
''Se il virus dovesse mutare, non dovremo sperimentare una nuova
tecnologia ma saremo in grado di fabbricare un vaccino efficace nel
giro di otto settimane'', ha affermato Gyurcsany annunciando oggi
che l'Istituto farmaceutico nazionale (Ogyi) ha dato il via libera
alla commercializzazione del vaccino anti-H5N1 in Ungheria e che questo
sara' disponibile dalla fine del mese. Il vaccino viene prodotto nello
stabilimento della ditta Omninvest, a Pilisborosjenoe, 40 chilometri
da Budapest. La produzione si svolge ormai a pieno ritmo e la commercializzazione
del prodotto comincera' alla fine di questo mese, ha precisato il
ministro sottolineando che Omninvest e' riuscita ad elaborare una
tecnologia speciale per la produzione su larga scala. Questo vaccino,
ha spiegato il premier, ''serve per impedire la malattia nell' uomo
in caso di contatto con animali malati; in Ungheria saranno vaccinate
circa 20.000 persone: veterinari, produttori di pollame ed altri soggetti''.
La ditta Omninvest ha ricevuto un credito speciale di due miliardi
di fiorini (otto milioni di euro) per la produzione in serie, e il
14% del fatturato della commercializzazione andra' allo stato. Il
direttore del laboratorio Omninvest, Ferenc Zimonyi, ha inoltre precisato
che circa 100 persone sono occupate attualmente e che molti paesi
esteri si sono rivolti gia' all'azienda per acquistare o il prodotto
o la tecnologia per la sua produzione.
MA ESPERTI PRECISANO, NON E' LA SOLUZIONE
Il vaccino messo a punto in Ungheria ''rappresenta un contributo importante,
ma non e' sicuramente la soluzione in vista di un rischio pandemia''.
E' questo il commento del direttore del Centro per il controllo delle
malattie del ministero della Salute italiano, Donato Greco. Quello
ungherese, ha sottolineato l'esperto, non e' il primo vaccino messo
a punto contro il virus H5N1 e ne esistono in circolazione almeno
altri quattro. In altri termini, secondo Greco, si tratta di "un
nuovo benefico contributo alla necessaria preparazione in vista di
una eventuale pandemia, ma va precisato che questo non e' un vaccino
contro la pandemia, per la semplice ragione - ha detto Greco - che
il virus pandemico, ovvero quello in grado di innescare il contagio
da uomo a uomo, ancora non esiste". Il vaccino 'decisivo', dunque,
potra' essere messo a punto, ha ribadito Greco, soltanto se e quando
sara' isolato il virus pandemico per l'uomo.
ILVIRUS CONTINUA A DIFFONDERSI, NUOVI FOCOLAI
Intanto, il virus H5N1 continua a diffondersi facendo registrare nuovi
focolai in varie regioni. In Romania, sono 44 i focolai ad oggi identificati,
l'ultimo dei quali nel villaggio di Dunarea nella regione sud-orientale
di Costanza: Dunarea e' da oggi in quarantena e tutti i 5.000 volatili
di allevamento presenti nella zona saranno abbattuti. E' allarme anche
in Azerbaigian, dove le analisi hanno confermato che l'influenza aviaria
e' all'origine della morte di tre persone nel corso delle ultime settimane.
Oggi, anche la giunta militare al potere in Birmania ha chiesto alla
comunita' internazionale di aiutarla nella sua lotta contro un focolaio
di influenza aviaria confermato nel centro del paese.
Il Ministro della sanità
USA mette in guardia la popolazione. Il virus arriverà in autunno
14/03 Le previsioni degli esperti dicono che il temibile virus dei
polli arrivera' in America al piu' tardi il prossimo autunno, ma il
ministro della Sanita' Usa, Mike Leavitt, ha gia' iniziato a mettere
in guardia la popolazione dai rischi. Senza mezzi termini, Leavitt
ha suggerito alla gente di iniziare ad immagazzinare scatolette di
tonno, fagioli, latte in polvere, acqua in bottiglia e quant'altro
potra' tornare utile in condizioni di emergenza: ossia in previsione
di una possibile quarantena dell' intera popolazione statunitense
se l'influenza aviaria dovesse trasferirsi all'uomo e diventasse epidemica.
Quanto alle speranze di un vaccino contro il virus - rafforzate dall'annuncio
odierno della scoperta ungherese - Leavitt ha messo le mani anche
su quello: Nei primi sei mesi di una eventuale epidemia - ha detto
il ministro in una serie di discorsi dei giorni scorsi - non ci si
potra' fare conto ,in quanto il virus muta in continuazione e non
c'e' modo di sapere in anticipo quale delle sue 'razze' diventera'
capace di far scattare il contagio da persona a persona. Il governo
degli Stati Uniti allora dovra' mantenere grosse scorte di vaccini
contro le diverse varianti del virus H5N1 che circolano nel globo
e dal momento in cui il particolare virus verra' identificato, e si
potra' essere ragionevolmente sicuri degli effetti della sostanza
immunizzante, passeranno mesi. ''Se ci troveremo di fronte ad una
trasmissione da essere umano ad essere umano - ha precisato Leavitt
- opereremo di certo senza un vaccino per i primi 6 mesi, e dovremo
far ricorso alle tradizionali misure di salute pubblica per contenere
la diffusione della malattia sulle quali siamo gia' al lavoro''. Leavitt
ha anche fatto presente che gli Usa predicono il ritrovamento dei
primi polli contagiati entro l'autunno, ed ha reso noto che gli sforzi
del governo sono al momento concentrati nel reperimento e nella produzione
di medicine sufficienti per tutti, e nella preparazione si strutture
sanitarie adeguate a contenere la possibile epidemia. Simile l'analisi
del ministro dell'Agricoltura Usa, Michales Johanns: ''Non c'e' modo
di proteggere il Paese costruendo una gabbia intorno agli Stati Uniti
per impedire agli uccelli selvatici dal volare nelle nostre terre''.
Gli stormi di volatili infetti stanno ora dirigendosi a Nord, verso
l'Alaska e la Siberia, e presto incontreranno agli uccelli che migreranno
verso il Nord America.
In Romania 44 focolai
Scoperto oggi un nuovo focolaio di influenza aviaria nel villaggio
romeno Dunarea nella regione sud-orientale di Costanza. Secondo i
dati del ministero dell'Agricoltura, il virus e' stato trovato in
alcuni polli nei cortili delle abitazioni. E' il 13/o focolaio rinvenuto
nella regione di Costanza e gia' il 44/o in tutto il paese. La localita'
Dunarea e' da oggi in quarantena e tutti i 5.000 volatili degli abitanti
saranno abbattuti.
In Svezia un gufo reale portatore
di H5
Un gufo reale ritrovato la settimana scorsa sulle coste svedesi è
risultato positivo ad una forma aggressiva del virus H5 dell'influenza
aviaria, mentre sono in corso ulteriori test per confermare se si
tratta del ceppo altamente patogeno H5N1, come rendono noto le autorità
di Stoccolma. Si tratta del secondo uccello da preda, portatore del
virus, individuato in Svezia, ha spiegato l'Istituto veterinario nazionale.
Lunedì infatti una poiana è risultata positiva allo
stesso sottoceppo. Entrambi i volatili hanno probabilmente contratto
la malattia mangiando delle anatre selvatiche infette, sostengono
le autorità. Finora sono 27 gli uccelli risultati positivi
al virus H5 in Svezia. Campioni degli animali sono stati inviati al
laboratorio di riferimento dell'Unione europea, a Weybridge, in Inghilterra,
per appurare se si tratta del virus altamente patogeno H5N1.
Confermato in Azerbaigian che i
tre decessi sono stati causati dall’H5N1
Le analisi realizzate con la partecipazione dell'Organizzazione mondiale
della sanita' (Oms) hanno confermato che l'influenza aviaria e' all'origine
della morte di tre persone in Azerbaigian nel corso delle ultime settimane.
Lo ha reso noto oggi il ministero della sanita' locale. Tre delle
quattro morti sospette ''sono state causate dall'influenza aviaria
'', ha dichiarato una portavoce del ministero, Samaia Mamedova. Il
virus H5N1 ha potuto essere individuato nella serata di ieri grazie
a strumenti di laboratorio inviati in Azerbaigian dall'Oms, ha precisato
la portavoce. Le tre vittime erano abitanti della regione di Salyan,
situata a 120 chilometri a sud-ovest della capitale Baku.
Ancora due casi in Svizzera
Il virus H5 dell'influenza aviaria è stato diagnosticato su
due anatre a Feuerthalen, nel cantone di Zurigo, portando a 13 il
numero di casi di influenza aviaria su uccelli selvatici in Svizzera.
Lo ha reso noto l'Ufficio veterinario federale (Ovf) precisando che
campioni biologici sono stati inviati al laboratorio inglese di Weybridge
per confermare l'eventuale presenza dell'H5N1, il ceppo più
patogeno della malattia e che i risultati sono attesi entro una settimana
circa. Per il momento tre casi di contaminazione dal virs H5N1 sono
stati confermati in Svizzera, tutti su uccelli selvatici.
La Birmania chiede aiuto
La giunta militare al potere in Birmania ha chiesto oggi alla comunita'
internazionale di aiutarla nella sua lotta contro un focolaio di influenza
aviaria confermato nel centro del paese. ''Tentiamo di controllarlo.
Noi abbiamo bisogno d'aiuto, non soltanto per quanto riguarda le procedure
tecniche, ma anche per le attrezzature'', ha detto alla stampa Than
Hla, responsabile dei servizi veterinari birmani. ''Abbiamo gia' chiesto
l'aiuto della Fao oltre che di altre organizzazioni internazionali.
Ci aspettiamo presto assistenza'', ha aggiunto Than Hla. Un responsabile
della Fao a Bangkok aveva rivelato ieri di essere stato informato
dalla giunta di Rangoonche il virus H5N1 era stato scoperto in un
allevamento di polli a Mandalay, nel centro della Birmania. La Birmania
fino ad ora aveva sempre assicurato che il virus dell'aviaria non
aveva oltrepassato mai le frontiere che la dividono dalla Thailandia,
che e' tra i paesi piu' colpiti dall'influenza dei polli.
Vertice Francia-Germania per la
lotta all’aviaria
Le prospettive di una politica energetica comune e gli sforzi dei
due paesi nella lotta all'influenza aviaria sono fra i temi al centro
di una nuova riunione congiunta, la sesta, fra i governi di Germania
e Francia cominciata stamane a Berlino. L'incontro e' presieduto dal
cancelliere tedesco Angela Merkel e dal presidente francese Jacques
Chirac, mentre e' assente il premier Dominique de Villepin rimasto
a Parigi per seguire da vicino la crisi sociale innescata dai provvedimenti
del governo transalpinto in fatto di mercato del lavoro. La Francia,
insieme alla Spagna, e' oggetto di critiche nella Ue per la politica
protezionistica attuata in materia di apertura dei mercati. Il vertice
odierno franco-tedesco prevede anche la firma di alcuni accordi, fra
cui uno relativo alla costruzione di un ponte sul Reno fra Strasburgo
e Kehl.
E la carne di maiale conosce il
boom delle vendite
E' un vero boom per la carne di maiale in tavola che anche a seguito
della riduzione dei consumi di pollo legata alla psicosi dell'aviaria
ha fatto registrare negli ultimi mesi aumenti a due cifre che hanno
determinato nel 2005 un incremento medio annuo del 5,3% nel valore
degli acquisti familiari. E' quanto afferma la Coldiretti nel sottolineare
che con l'arrivo della denominazione di origine protetta per il Gran
suino padano Dop quasi i tre quarti della carne e dei salumi derivanti
dai maiali allevati in Italia sara' riconoscibile sui banchi di vendita.
Nelle famiglie italiane - sottolinea la Coldiretti - si consumano
secondo l'indagine Ismea Ac Nielsen oltre duecentomila tonnellate
di carne suina all'anno per una spesa di quasi 1,2 miliardi di euro
che ora potranno essere destinati all'acquisto di prodotti Made in
Italy identificati da uno specifico logo Dop raffigurante un maiale
stilizzato con al centro la scritta Gsp. D'ora in poi anche i tagli
di carne fresca come il trito, il lombo, la coppa e la spalla ottenuti
da maiali allevati nel rispetto di un disciplinare di produzione sono
identificati da uno specifico riconoscimento comunitario dopo che
lo stesso ha gia' dato prestigio alla norcineria nazionale con oltre
venti denominazioni protette tra prodotti trasformati come salami,
prosciutti, pancette, soppressate, lardi e culatello.
CIa “Cambiare la politica
per il settore. Reddito degli agricoltori calato del 12% in 5 anni”
''In 5 anni il reddito degli agricoltori e' calato del 12%, solo
nel 2005 il fatturato e' diminuito del 9,6% mentre i prezzi al consumo
sono invece aumentati. Occorre cambiare politica agricola e mettere
in atto scelta adatte a sostenere i nostri imprenditori sui mercati''.
Lo ha detto Giuseppe Politi, presidente nazionale della Confederazione
italiana agricoltori (Cia), oggi a Firenze per partecipare all' assemblea
elettiva dell' associazione toscana. Politi ha poi sottolineato che
''in questa legislatura poco e nulla e' stato fatto per il sostegno
e la promozione. Qualita' e tracciabilita' sono irrinunciabili ma
i nostri prodotti agricoli devono essere sostenuti sui mercati, specie
in un momento di difficolta' che spinge le famiglie a cercare il prezzo
prima ancora che la qualita'''. Sul tema della concorrenza estera
Politi ha ricordato che ''servono regole certe per tutti. Non possiamo
giocare la partita sui prezzi, ma possiamo recuperare sul terreno
dei costi, specie per energia e trasporti che in Italia sono piu'
alti che altrove''. Sulla questione dell' aviaria il presidente della
Cia ha poi detto che si tratta di ''un errore di comunicazione istituzionale.
Spesso si scarica la responsabilita' sui giornalisti, ma se lo scorso
settembre un ministro di questo Governo ha annunciato una spesa di
diversi milioni di euro per comprare i vaccini e' certo che i media
si siano lanciati sulla notizia, allarmando i cittadini. Si parla
tanto di virus dei polli quando in Italia non abbiamo casi ed oggi
il danno rischia di essere irreversibile, perche' quando tante aziende
chiudono e' difficile tornare indietro''.
Precedenti
13/03
Aviaria: Monito del Fondo monetario sulle possibili
conseguenze economiche dell’aviaria. In
Francia inizia l’abbattimenti volontario dei volatili negli
allevamenti. Una intera città messa in quarantena in
Romania.
12/03
Aviaria: Secondo un virologo inesistenti le
possibilità di infezione nell’uomo. Convegno a Soveria.
Due nuovi casi in Grecia. L’H5N1
scoperto anche in Camerun. Colpita un anitra d’allevamento e
primi casi fra pulcini. In Romania 5 uccelli
domestici positivi al virus H5N1
11/03
Aviaria: La UE aumenta le sovvenzioni all’export
di carni avicole. Con l’aumento delle
temperature il virus ha meno possibilità di sopravvivere.
Nuovi casi Grecia Austria e Polona.
10/03
Aviaria: Appello della Lipu per salvaguardare
le rondini. Cia e Coldiretti accolgono l'appello. Negativo
il test sull’anatra trovata morta in Abruzzo. Nuovi casi
in Svezia e Polona. L’OMS prepara una
task force internazionale
09/03
Aviaria: L’H5N1 per la prima volta su
di una faina: è accaduto in Germania La
UE aumenta le sovvenzioni per l’export di carni avicole.
Tra meno di un anno l’aviaria sarà negli Stati Uniti
Gli USA predispongono controlli a tappeto sugli uccelli migratori
provenienti dall’Asia
08/03
Aviaria: I gatti austriaci guariti dall’aviaria
non soprendono il veterinario La Regione Sicilia
dichiara lo stato di crisi del settore avicolo. Scoperto il
virus in Albania. In quarantena un intero villaggio
Progressi nel piano dell’OMS per contenere la pandemia. Un
belga rientra dalla Cina con i sintomi dell’aviaria, ma i etst
dicono che è negativo all’H5N1
07/03
Aviaria: Altri due gatti contagiati dal virus
dell’aviaria in Germania. Opuscolo contro
gli allarmismi dalla Regione Basilicata. I tre gatti austriaci
sono negativi al virus dopo le controanalisi:
l'OMS teme una mutazione del virus. Ron Dehaven
“Potenziare gli sforzi per evitare la pandemia. Mangiare pollo
è sicuro”
06/03
Aviaria: Esperti dell’OMS a Ginevra studiano
un piano globale contro la pandemia. Un altro
gatto, questa volta in Austria, positivo all’H5N1. Carcassa
di pollo lasciata davanti al portone del comune di Rossano. In
Grecia scoperti altri quattro cigni con l’H5N1
05/03
Aviaria: Salgono a undici i casi di volatili
colpiti da H5N1 in Svizzera. Primo caso di H5N1
scoperto in Polonia. Due nuovi casi in Francia, il primo nel
sud. In Algeria, nelle moschee, i muezzin fanno
informazione sull’aviaria.
04/03
Aviaria: Nessun rischio per gli italiani a Nassirya,
adottate tutte le misure di sicurezza. Coldiretti:
“Grave crisi per il mercato del pollo”. Altri sette
casi in Svizzera.
03/03
Aviaria: Appello di Ilaria Capua: “Pubblicare i dati sull’H5N1”.
Lav: “No alle crociate anti-gatto".
L’OMS si riunisce in settimana a Ginevra.
In Germania rinfocolano casi si mucca pazza e di peste suina.
02/03
Aviaria: Il gatto morto in Germania infetto dal H5N1 più virulento.
Gli animalisti insorgono contro l’uccisione di cani e gatti.
In Toscana, negativi i controlli su 5.400 animali.
Nelle Marche campagna destinata ai consumatori
promossa da ARSSA e della Regione. Cani e gatti
al guinzaglio nelle zone infette da H5N1
28/02
Aviaria: primo mammifero infettato, un gatto in Germania. Un fatto
episodico, nessun rischio per l’uomo. La Nazionale di
calcio mangia pollo a Coverciano. La FAO analizza
il crollo dei consumi. Il 70% in Italia il 20% in Francia. La crisi
anche in Usa e Brasile. Si calcola un calo di 3 milioni di tonnellate
di carne. Inspiegabili morti tra fenicotteri
nelle Bahamas.
27/02
Cena di pollo in diretta TV negli studi di TEN. Giornalisti e Amministratori
sotto i riflettori contro la psicosi aviaria. Aumentano i casi
di aviaria anche in Italia (sono 19) ma la situazione è sotto
controllo. Una cicogna morta recuperata a Lago.
Avviate le analisi. Il pollo ben cotto è
sicuro.
26/02
Aviaria: Dopo la
Francia anche al Svizzera colpita dall’aviaria. Sale l’attenzione
nella UE. In Francia confermato in 15 cigni
il virus H5N1. Otto carcasse di galline trovate nel reggino.
Focolai in sei regioni della Russia. Coldiretti:
Aumenta del 9% l’export di pollo, ma in Italia situazione grabe
del mercato.
25-02
Aviaria: Dopo i tacchini infetti in Francia sale il livello di vigilanza
in Europa Parla
l’allevatore francese e denuncia che le troppe visite avrebbero
potuto portare il virus nel suo allevamento. Accordo
del Governo britannico per una fornitura di vaccini prepandemici.
In Germania anitra selvatica infetta dall’H5N1/Asia pericoloso
anche per l’uomo. Altri due casi di contagio
umano in Cina.
24-02
Aviaria: Confermato il virus H5N1 nei tacchini francesi.
La Lav chiede alla Regione Calabria di andare oltre la pura gestione
emergenza. Nucera (Udc) accusa: “Dalla
Regione nessun provvedimento per il settore”. Londra
si prepara a fronteggiare la pandemia. In Spagna,
invece, preparano un’arca di Noè dei volatili.
E La UE riconosce la tracciabilità del pollame fatta dall'Italia.
23-02
Aviaria: La Margherita chiede a Loiero e M. Oliverio: “Salvaguardare
il CRAS”.
Lunedì negli studi dell’emittente Ten cena a base di
pollo in diretta. Anche i cacciatori si mobilitano
per i controlli. Forte sospetto di virus H5N1 nel pollame della
Francia
22-02
La Camera approva le misure contro l’emergenza avicola creata
dall’aviaria. L’ass. Pirillo scrive
ad Alemanno: “Senza un intervento deciso
per la Calabria, morte sicura per il comparto avicolo”.
Metà degli italiani pronti a riportare il pollo in tavola.
Ma uno su sei rischia di cambiare
21-02
Nuovo cigno reale trovato morto nella Locride, è il quinto.
Secondo caso di Aviaria H5N1 accertato su di
uno dei cigni ritrovati in Calabria. Istituita un’altra
aera protetta. La Coldiretti: “La Regione
attivi unità di crisi di sostegno alle aziende avicole”.
Il Comune di Lamezia istituisce un osservatorio
di monitoraggio. Vaccinazione preventiva in Francia, Olanda
e Belgio
20-02
Nuovo cigno morto scoperto nel reggino. Accordo
alla UE per le aziende avicole entrate in crisi. I Vigili del
Fuoco hanno recuperato 200 volatili morti in 7 giorni. L’Adiconsum
detta nuove regole per la sicurezza alimentare
19-02
Sono sedici i casi di aviaria accertati su uccelli selvatici in Italia
In India rimane l’allarme ma nessuna infezione
umana
18-02
Aviaria: Negative le analisi sull’airone
trovato a Castrovillari. Avviate le ispezioni
delle coste della Calabria con un elicottero dei VVFF. La Polizia
Provinciale di Cosenza nell’unità di crisi locale per
l’aviaria. Nuovi casi di H5N1 nel mondo.
Scoperti nuovi farmaci.
17-02
Aviaria: Il virus si diffonde in Europa.
Primo caso in Francia, due casi in Bosnia. In
5 giorni 19.000 telefonate al numero verde 1500
15-02
Aviaria: Un altro cigno trovato a Locri e
tre in Sicilia. Cala il consumo
dei polli solo in Italia dove c’è una vera e propria
psicosi. In Europa, dove sta arrivando l’influenza
aviaria, consumi quasi normali. La Federcaccia Calabria attiva
la vigilanza venatoria. Due cigni con H5N1 in
Germania.
Lunedì riunione alla UE. Le nazioni europee
impongono la chiusura degli allevamenti in zone coperte (video TG
TEN)
14-02
Aviaria: Sono 8 i casi certi. Oggi trovate altre
otto carcasse di cigni nel reggino, una
carcassa di un cormorano ai Laghi di Sibari,
carcasse di polli trovate nella zona del Tirreno. Chiuso un
allevamento da 60.000 galline a Crotone. Sequestrati 80.000 polli.
Coldiretti: “Evitare inutili allarmismi”.
Bertolaso pronto a gestire l’eventuale emergenza. Attivata l'unità
di crisi della Regione Calabria. Il Sindaco
di Diamente "nessuna psicosi".
13.02
Storace in giro nelle regioni dove sono stati trovati i volatili morti:
“Bisogna stare tranquilli e non creare
psicosi, non ci sono rischi per l’uomo”. La Giunta
regionale fa propria l’ordinanza ministeriale sul virus dell’aviaria.
Un airone trovato morto vicino Castrovillari
e un altro cigno nel reggino. Galline piccioni,
una gazza e un falco morti nel catanzarese. Volatili
morti vicino Castiglione. (video Tg Ten)
12-02
Controlli a tappeto per l’aviaria. Fobie tra la gente. Trovato
un altro cigno morto nel reggino. Non bisogna toccare gli animali
morti. Vertici sanitari in riunione.
Timori per gli allevatori calabresi per i consumi.
Lo Moro: "Un problema gli allevamenti domestici".
Lle regioni colpite volgiono assumere più
veterinari.
11-02
Il virus dell’aviaria in Italia. 21 cigni colpiti, 5 morti.
Uno in Calabria. Preso a Vibo e morto
a Cosenza in un centro recupero animali.