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Cronaca
L'emergenza aviaria

 

L’abbattimento dei cigni divide Regioni e Ministero

14/03 I 12 cigni reali che si trovano nelle zone umide delle aree a cavallo tra le province di Lecce e Taranto verranno abbattuti, secondo modalita' che verranno comunicate dal ministero della salute nei prossimi giorni. Lo ha comunicato oggi alla Regione Puglia un funzionario del ministero della salute, a Bari proprio per organizzare ufficialmente il piano di monitoraggio che prevede, nell' ambito delle azioni decise per fronteggiare l' aviaria, l' abbattimento degli animali per il campionamento degli organi. La comunicazione e' stata fatta in un incontro organizzato dall' assessorato regionale alle politiche della salute durante il quale - a quanto si e' saputo da fonti dell'assessorato - e' stato evidenziato che la Regione Puglia dara' all' operazione tutto il supporto necessario, pur non condividendo tale decisione. La riunione e' stata tenuta nella sede dell' assessorato regionale alle politiche della salute: hanno partecipato i rappresentanti del servizio veterinario della Regione Puglia, dei servizi veterinari delle Ausl delle province di Lecce e di Taranto (dove si trovano le aree nelle quali sono stati trovati cigni infettati dal virus), dell' Istituto zooprofilattico sperimentale e il dott.Orusa del ministero alla sanita'. Quest' ultimo ha partecipato alla riunione per coordinare il piano di monitoraggio deciso dall' Istituto faunistico nazionale, supporto tecnico della unita' di crisi del ministero. E' proprio il piano di monitoraggio che prevede l' abbattimento dei cigni per il campionamento organi. Non si sa se i cigni verranno prima catturati e dopo uccisi o se verranno utilizzati, da parte del ministero, tiratori scelti. L' assessore alle politiche della salute, Alberto Tedesco, intervenuto brevemente nella riunione, ha precisato - secondo quanto riferito da responsabili dell' assessorato regionale - che il piano e' del Ministero e non della Regione Puglia, poiche' la Regione ha motivo di ritenere, supportata dai propri esperti, la ''non piena utilita' del piano di monitoraggio''. Pertanto la Regione Puglia - e' stato piu' volte ribadito, a quanto si e' saputo - non condivide la decisione di scegliere l' abbattimento dei cigni. Ma poiche' e' suo compito, come istituzione, collaborare con il ministero - e' stato sottolineato - provvedera' a dare ogni supporto a livello locale. La non condivisione della scelta di abbattere i cigni deriva anche dall'esistenza di un piano di monitoraggio attivato autonomamente dalla Regione Puglia a settembre, piano che prevedeva, oltre ai 180 campionamenti su animali catturati da inviare al ministero, altri 1000 campionamenti fino a fine aprile. Il piano di monitoraggio previsto dalla Regione Puglia, elaborato sulla base delle opinioni scientifiche di esperti della Universita' di Bari, non prevede l' abbattimento degli animali. La Regione Puglia - e' stato sottolineato oggi nell' incontro - ha deciso, sulla base di valutazioni scientifiche, di procedere al campionamento su animali vivi: quindi campionamento di feci, sangue, lacrime e di materiale tracheobronchiale. Il ministero, sulla base delle considerazioni scientifiche dell' Istituto faunistico nazionale, vuole invece procedere con un campionamento piu' completo e quindi con un campionamento di organi: percio' occorre procedere all' abbattimento dei cigni, animali che appartengono alle specie protette. Una decisione triste - e' stato piu' volte ripetuto da tutti gli intervenuti nel corso della riunione di oggi - che comunque - e' stato precisato - e' una decisione frutto di una ''valutazione scientifica''.

In Ungheria al via la produzione di un vaccino

''Se il virus dovesse mutare, non dovremo sperimentare una nuova tecnologia ma saremo in grado di fabbricare un vaccino efficace nel giro di otto settimane'', ha affermato Gyurcsany annunciando oggi che l'Istituto farmaceutico nazionale (Ogyi) ha dato il via libera alla commercializzazione del vaccino anti-H5N1 in Ungheria e che questo sara' disponibile dalla fine del mese. Il vaccino viene prodotto nello stabilimento della ditta Omninvest, a Pilisborosjenoe, 40 chilometri da Budapest. La produzione si svolge ormai a pieno ritmo e la commercializzazione del prodotto comincera' alla fine di questo mese, ha precisato il ministro sottolineando che Omninvest e' riuscita ad elaborare una tecnologia speciale per la produzione su larga scala. Questo vaccino, ha spiegato il premier, ''serve per impedire la malattia nell' uomo in caso di contatto con animali malati; in Ungheria saranno vaccinate circa 20.000 persone: veterinari, produttori di pollame ed altri soggetti''. La ditta Omninvest ha ricevuto un credito speciale di due miliardi di fiorini (otto milioni di euro) per la produzione in serie, e il 14% del fatturato della commercializzazione andra' allo stato. Il direttore del laboratorio Omninvest, Ferenc Zimonyi, ha inoltre precisato che circa 100 persone sono occupate attualmente e che molti paesi esteri si sono rivolti gia' all'azienda per acquistare o il prodotto o la tecnologia per la sua produzione.
MA ESPERTI PRECISANO, NON E' LA SOLUZIONE
Il vaccino messo a punto in Ungheria ''rappresenta un contributo importante, ma non e' sicuramente la soluzione in vista di un rischio pandemia''. E' questo il commento del direttore del Centro per il controllo delle malattie del ministero della Salute italiano, Donato Greco. Quello ungherese, ha sottolineato l'esperto, non e' il primo vaccino messo a punto contro il virus H5N1 e ne esistono in circolazione almeno altri quattro. In altri termini, secondo Greco, si tratta di "un nuovo benefico contributo alla necessaria preparazione in vista di una eventuale pandemia, ma va precisato che questo non e' un vaccino contro la pandemia, per la semplice ragione - ha detto Greco - che il virus pandemico, ovvero quello in grado di innescare il contagio da uomo a uomo, ancora non esiste". Il vaccino 'decisivo', dunque, potra' essere messo a punto, ha ribadito Greco, soltanto se e quando sara' isolato il virus pandemico per l'uomo.
ILVIRUS CONTINUA A DIFFONDERSI, NUOVI FOCOLAI
Intanto, il virus H5N1 continua a diffondersi facendo registrare nuovi focolai in varie regioni. In Romania, sono 44 i focolai ad oggi identificati, l'ultimo dei quali nel villaggio di Dunarea nella regione sud-orientale di Costanza: Dunarea e' da oggi in quarantena e tutti i 5.000 volatili di allevamento presenti nella zona saranno abbattuti. E' allarme anche in Azerbaigian, dove le analisi hanno confermato che l'influenza aviaria e' all'origine della morte di tre persone nel corso delle ultime settimane. Oggi, anche la giunta militare al potere in Birmania ha chiesto alla comunita' internazionale di aiutarla nella sua lotta contro un focolaio di influenza aviaria confermato nel centro del paese.

Il Ministro della sanità USA mette in guardia la popolazione. Il virus arriverà in autunno

14/03 Le previsioni degli esperti dicono che il temibile virus dei polli arrivera' in America al piu' tardi il prossimo autunno, ma il ministro della Sanita' Usa, Mike Leavitt, ha gia' iniziato a mettere in guardia la popolazione dai rischi. Senza mezzi termini, Leavitt ha suggerito alla gente di iniziare ad immagazzinare scatolette di tonno, fagioli, latte in polvere, acqua in bottiglia e quant'altro potra' tornare utile in condizioni di emergenza: ossia in previsione di una possibile quarantena dell' intera popolazione statunitense se l'influenza aviaria dovesse trasferirsi all'uomo e diventasse epidemica. Quanto alle speranze di un vaccino contro il virus - rafforzate dall'annuncio odierno della scoperta ungherese - Leavitt ha messo le mani anche su quello: Nei primi sei mesi di una eventuale epidemia - ha detto il ministro in una serie di discorsi dei giorni scorsi - non ci si potra' fare conto ,in quanto il virus muta in continuazione e non c'e' modo di sapere in anticipo quale delle sue 'razze' diventera' capace di far scattare il contagio da persona a persona. Il governo degli Stati Uniti allora dovra' mantenere grosse scorte di vaccini contro le diverse varianti del virus H5N1 che circolano nel globo e dal momento in cui il particolare virus verra' identificato, e si potra' essere ragionevolmente sicuri degli effetti della sostanza immunizzante, passeranno mesi. ''Se ci troveremo di fronte ad una trasmissione da essere umano ad essere umano - ha precisato Leavitt - opereremo di certo senza un vaccino per i primi 6 mesi, e dovremo far ricorso alle tradizionali misure di salute pubblica per contenere la diffusione della malattia sulle quali siamo gia' al lavoro''. Leavitt ha anche fatto presente che gli Usa predicono il ritrovamento dei primi polli contagiati entro l'autunno, ed ha reso noto che gli sforzi del governo sono al momento concentrati nel reperimento e nella produzione di medicine sufficienti per tutti, e nella preparazione si strutture sanitarie adeguate a contenere la possibile epidemia. Simile l'analisi del ministro dell'Agricoltura Usa, Michales Johanns: ''Non c'e' modo di proteggere il Paese costruendo una gabbia intorno agli Stati Uniti per impedire agli uccelli selvatici dal volare nelle nostre terre''. Gli stormi di volatili infetti stanno ora dirigendosi a Nord, verso l'Alaska e la Siberia, e presto incontreranno agli uccelli che migreranno verso il Nord America.

In Romania 44 focolai

Scoperto oggi un nuovo focolaio di influenza aviaria nel villaggio romeno Dunarea nella regione sud-orientale di Costanza. Secondo i dati del ministero dell'Agricoltura, il virus e' stato trovato in alcuni polli nei cortili delle abitazioni. E' il 13/o focolaio rinvenuto nella regione di Costanza e gia' il 44/o in tutto il paese. La localita' Dunarea e' da oggi in quarantena e tutti i 5.000 volatili degli abitanti saranno abbattuti.

In Svezia un gufo reale portatore di H5

Un gufo reale ritrovato la settimana scorsa sulle coste svedesi è risultato positivo ad una forma aggressiva del virus H5 dell'influenza aviaria, mentre sono in corso ulteriori test per confermare se si tratta del ceppo altamente patogeno H5N1, come rendono noto le autorità di Stoccolma. Si tratta del secondo uccello da preda, portatore del virus, individuato in Svezia, ha spiegato l'Istituto veterinario nazionale. Lunedì infatti una poiana è risultata positiva allo stesso sottoceppo. Entrambi i volatili hanno probabilmente contratto la malattia mangiando delle anatre selvatiche infette, sostengono le autorità. Finora sono 27 gli uccelli risultati positivi al virus H5 in Svezia. Campioni degli animali sono stati inviati al laboratorio di riferimento dell'Unione europea, a Weybridge, in Inghilterra, per appurare se si tratta del virus altamente patogeno H5N1.

Confermato in Azerbaigian che i tre decessi sono stati causati dall’H5N1

Le analisi realizzate con la partecipazione dell'Organizzazione mondiale della sanita' (Oms) hanno confermato che l'influenza aviaria e' all'origine della morte di tre persone in Azerbaigian nel corso delle ultime settimane. Lo ha reso noto oggi il ministero della sanita' locale. Tre delle quattro morti sospette ''sono state causate dall'influenza aviaria '', ha dichiarato una portavoce del ministero, Samaia Mamedova. Il virus H5N1 ha potuto essere individuato nella serata di ieri grazie a strumenti di laboratorio inviati in Azerbaigian dall'Oms, ha precisato la portavoce. Le tre vittime erano abitanti della regione di Salyan, situata a 120 chilometri a sud-ovest della capitale Baku.

Ancora due casi in Svizzera

Il virus H5 dell'influenza aviaria è stato diagnosticato su due anatre a Feuerthalen, nel cantone di Zurigo, portando a 13 il numero di casi di influenza aviaria su uccelli selvatici in Svizzera. Lo ha reso noto l'Ufficio veterinario federale (Ovf) precisando che campioni biologici sono stati inviati al laboratorio inglese di Weybridge per confermare l'eventuale presenza dell'H5N1, il ceppo più patogeno della malattia e che i risultati sono attesi entro una settimana circa. Per il momento tre casi di contaminazione dal virs H5N1 sono stati confermati in Svizzera, tutti su uccelli selvatici.

La Birmania chiede aiuto

La giunta militare al potere in Birmania ha chiesto oggi alla comunita' internazionale di aiutarla nella sua lotta contro un focolaio di influenza aviaria confermato nel centro del paese. ''Tentiamo di controllarlo. Noi abbiamo bisogno d'aiuto, non soltanto per quanto riguarda le procedure tecniche, ma anche per le attrezzature'', ha detto alla stampa Than Hla, responsabile dei servizi veterinari birmani. ''Abbiamo gia' chiesto l'aiuto della Fao oltre che di altre organizzazioni internazionali. Ci aspettiamo presto assistenza'', ha aggiunto Than Hla. Un responsabile della Fao a Bangkok aveva rivelato ieri di essere stato informato dalla giunta di Rangoonche il virus H5N1 era stato scoperto in un allevamento di polli a Mandalay, nel centro della Birmania. La Birmania fino ad ora aveva sempre assicurato che il virus dell'aviaria non aveva oltrepassato mai le frontiere che la dividono dalla Thailandia, che e' tra i paesi piu' colpiti dall'influenza dei polli.

Vertice Francia-Germania per la lotta all’aviaria

Le prospettive di una politica energetica comune e gli sforzi dei due paesi nella lotta all'influenza aviaria sono fra i temi al centro di una nuova riunione congiunta, la sesta, fra i governi di Germania e Francia cominciata stamane a Berlino. L'incontro e' presieduto dal cancelliere tedesco Angela Merkel e dal presidente francese Jacques Chirac, mentre e' assente il premier Dominique de Villepin rimasto a Parigi per seguire da vicino la crisi sociale innescata dai provvedimenti del governo transalpinto in fatto di mercato del lavoro. La Francia, insieme alla Spagna, e' oggetto di critiche nella Ue per la politica protezionistica attuata in materia di apertura dei mercati. Il vertice odierno franco-tedesco prevede anche la firma di alcuni accordi, fra cui uno relativo alla costruzione di un ponte sul Reno fra Strasburgo e Kehl.

E la carne di maiale conosce il boom delle vendite

E' un vero boom per la carne di maiale in tavola che anche a seguito della riduzione dei consumi di pollo legata alla psicosi dell'aviaria ha fatto registrare negli ultimi mesi aumenti a due cifre che hanno determinato nel 2005 un incremento medio annuo del 5,3% nel valore degli acquisti familiari. E' quanto afferma la Coldiretti nel sottolineare che con l'arrivo della denominazione di origine protetta per il Gran suino padano Dop quasi i tre quarti della carne e dei salumi derivanti dai maiali allevati in Italia sara' riconoscibile sui banchi di vendita. Nelle famiglie italiane - sottolinea la Coldiretti - si consumano secondo l'indagine Ismea Ac Nielsen oltre duecentomila tonnellate di carne suina all'anno per una spesa di quasi 1,2 miliardi di euro che ora potranno essere destinati all'acquisto di prodotti Made in Italy identificati da uno specifico logo Dop raffigurante un maiale stilizzato con al centro la scritta Gsp. D'ora in poi anche i tagli di carne fresca come il trito, il lombo, la coppa e la spalla ottenuti da maiali allevati nel rispetto di un disciplinare di produzione sono identificati da uno specifico riconoscimento comunitario dopo che lo stesso ha gia' dato prestigio alla norcineria nazionale con oltre venti denominazioni protette tra prodotti trasformati come salami, prosciutti, pancette, soppressate, lardi e culatello.

CIa “Cambiare la politica per il settore. Reddito degli agricoltori calato del 12% in 5 anni”

''In 5 anni il reddito degli agricoltori e' calato del 12%, solo nel 2005 il fatturato e' diminuito del 9,6% mentre i prezzi al consumo sono invece aumentati. Occorre cambiare politica agricola e mettere in atto scelta adatte a sostenere i nostri imprenditori sui mercati''. Lo ha detto Giuseppe Politi, presidente nazionale della Confederazione italiana agricoltori (Cia), oggi a Firenze per partecipare all' assemblea elettiva dell' associazione toscana. Politi ha poi sottolineato che ''in questa legislatura poco e nulla e' stato fatto per il sostegno e la promozione. Qualita' e tracciabilita' sono irrinunciabili ma i nostri prodotti agricoli devono essere sostenuti sui mercati, specie in un momento di difficolta' che spinge le famiglie a cercare il prezzo prima ancora che la qualita'''. Sul tema della concorrenza estera Politi ha ricordato che ''servono regole certe per tutti. Non possiamo giocare la partita sui prezzi, ma possiamo recuperare sul terreno dei costi, specie per energia e trasporti che in Italia sono piu' alti che altrove''. Sulla questione dell' aviaria il presidente della Cia ha poi detto che si tratta di ''un errore di comunicazione istituzionale. Spesso si scarica la responsabilita' sui giornalisti, ma se lo scorso settembre un ministro di questo Governo ha annunciato una spesa di diversi milioni di euro per comprare i vaccini e' certo che i media si siano lanciati sulla notizia, allarmando i cittadini. Si parla tanto di virus dei polli quando in Italia non abbiamo casi ed oggi il danno rischia di essere irreversibile, perche' quando tante aziende chiudono e' difficile tornare indietro''.

Precedenti

13/03 Aviaria: Monito del Fondo monetario sulle possibili conseguenze economiche dell’aviaria. In Francia inizia l’abbattimenti volontario dei volatili negli allevamenti. Una intera città messa in quarantena in Romania.

12/03 Aviaria: Secondo un virologo inesistenti le possibilità di infezione nell’uomo. Convegno a Soveria. Due nuovi casi in Grecia. L’H5N1 scoperto anche in Camerun. Colpita un anitra d’allevamento e primi casi fra pulcini. In Romania 5 uccelli domestici positivi al virus H5N1

Uno smergo11/03 Aviaria: La UE aumenta le sovvenzioni all’export di carni avicole. Con l’aumento delle temperature il virus ha meno possibilità di sopravvivere. Nuovi casi Grecia Austria e Polona.

Una rondine10/03 Aviaria: Appello della Lipu per salvaguardare le rondini. Cia e Coldiretti accolgono l'appello. Negativo il test sull’anatra trovata morta in Abruzzo. Nuovi casi in Svezia e Polona. L’OMS prepara una task force internazionale

Una faina09/03 Aviaria: L’H5N1 per la prima volta su di una faina: è accaduto in Germania La UE aumenta le sovvenzioni per l’export di carni avicole. Tra meno di un anno l’aviaria sarà negli Stati Uniti Gli USA predispongono controlli a tappeto sugli uccelli migratori provenienti dall’Asia

08/03 Aviaria: I gatti austriaci guariti dall’aviaria non soprendono il veterinario La Regione Sicilia dichiara lo stato di crisi del settore avicolo. Scoperto il virus in Albania. In quarantena un intero villaggio Progressi nel piano dell’OMS per contenere la pandemia. Un belga rientra dalla Cina con i sintomi dell’aviaria, ma i etst dicono che è negativo all’H5N1

07/03 Aviaria: Altri due gatti contagiati dal virus dell’aviaria in Germania. Opuscolo contro gli allarmismi dalla Regione Basilicata. I tre gatti austriaci sono negativi al virus dopo le controanalisi: l'OMS teme una mutazione del virus. Ron Dehaven “Potenziare gli sforzi per evitare la pandemia. Mangiare pollo è sicuro”

06/03 Aviaria: Esperti dell’OMS a Ginevra studiano un piano globale contro la pandemia. Un altro gatto, questa volta in Austria, positivo all’H5N1. Carcassa di pollo lasciata davanti al portone del comune di Rossano. In Grecia scoperti altri quattro cigni con l’H5N1

05/03 Aviaria: Salgono a undici i casi di volatili colpiti da H5N1 in Svizzera. Primo caso di H5N1 scoperto in Polonia. Due nuovi casi in Francia, il primo nel sud. In Algeria, nelle moschee, i muezzin fanno informazione sull’aviaria.

04/03 Aviaria: Nessun rischio per gli italiani a Nassirya, adottate tutte le misure di sicurezza. Coldiretti: “Grave crisi per il mercato del pollo”. Altri sette casi in Svizzera.

03/03 Aviaria: Appello di Ilaria Capua: “Pubblicare i dati sull’H5N1”. Lav: “No alle crociate anti-gatto". L’OMS si riunisce in settimana a Ginevra. In Germania rinfocolano casi si mucca pazza e di peste suina.

02/03 Aviaria: Il gatto morto in Germania infetto dal H5N1 più virulento. Gli animalisti insorgono contro l’uccisione di cani e gatti. In Toscana, negativi i controlli su 5.400 animali. Nelle Marche campagna destinata ai consumatori promossa da ARSSA e della Regione. Cani e gatti al guinzaglio nelle zone infette da H5N1

28/02 Aviaria: primo mammifero infettato, un gatto in Germania. Un fatto episodico, nessun rischio per l’uomo. La Nazionale di calcio mangia pollo a Coverciano. La FAO analizza il crollo dei consumi. Il 70% in Italia il 20% in Francia. La crisi anche in Usa e Brasile. Si calcola un calo di 3 milioni di tonnellate di carne. Inspiegabili morti tra fenicotteri nelle Bahamas.

27/02 Cena di pollo in diretta TV negli studi di TEN. Giornalisti e Amministratori sotto i riflettori contro la psicosi aviaria. Aumentano i casi di aviaria anche in Italia (sono 19) ma la situazione è sotto controllo. Una cicogna morta recuperata a Lago. Avviate le analisi. Il pollo ben cotto è sicuro.

26/02 Aviaria: Dopo la Francia anche al Svizzera colpita dall’aviaria. Sale l’attenzione nella UE. In Francia confermato in 15 cigni il virus H5N1. Otto carcasse di galline trovate nel reggino. Focolai in sei regioni della Russia. Coldiretti: Aumenta del 9% l’export di pollo, ma in Italia situazione grabe del mercato.

Anatra25-02 Aviaria: Dopo i tacchini infetti in Francia sale il livello di vigilanza in Europa Parla l’allevatore francese e denuncia che le troppe visite avrebbero potuto portare il virus nel suo allevamento. Accordo del Governo britannico per una fornitura di vaccini prepandemici. In Germania anitra selvatica infetta dall’H5N1/Asia pericoloso anche per l’uomo. Altri due casi di contagio umano in Cina.

tacchini24-02 Aviaria: Confermato il virus H5N1 nei tacchini francesi. La Lav chiede alla Regione Calabria di andare oltre la pura gestione emergenza. Nucera (Udc) accusa: “Dalla Regione nessun provvedimento per il settore”. Londra si prepara a fronteggiare la pandemia. In Spagna, invece, preparano un’arca di Noè dei volatili. E La UE riconosce la tracciabilità del pollame fatta dall'Italia.

23-02 Aviaria: La Margherita chiede a Loiero e M. Oliverio: “Salvaguardare il CRAS”. Lunedì negli studi dell’emittente Ten cena a base di pollo in diretta. Anche i cacciatori si mobilitano per i controlli. Forte sospetto di virus H5N1 nel pollame della Francia

22-02 La Camera approva le misure contro l’emergenza avicola creata dall’aviaria. L’ass. Pirillo scrive ad Alemanno: “Senza un intervento deciso per la Calabria, morte sicura per il comparto avicolo”. Metà degli italiani pronti a riportare il pollo in tavola. Ma uno su sei rischia di cambiare

21-02 Nuovo cigno reale trovato morto nella Locride, è il quinto. Secondo caso di Aviaria H5N1 accertato su di uno dei cigni ritrovati in Calabria. Istituita un’altra aera protetta. La Coldiretti: “La Regione attivi unità di crisi di sostegno alle aziende avicole”. Il Comune di Lamezia istituisce un osservatorio di monitoraggio. Vaccinazione preventiva in Francia, Olanda e Belgio

20-02 Nuovo cigno morto scoperto nel reggino. Accordo alla UE per le aziende avicole entrate in crisi. I Vigili del Fuoco hanno recuperato 200 volatili morti in 7 giorni. L’Adiconsum detta nuove regole per la sicurezza alimentare

19-02 Sono sedici i casi di aviaria accertati su uccelli selvatici in Italia In India rimane l’allarme ma nessuna infezione umana

18-02 Aviaria: Negative le analisi sull’airone trovato a Castrovillari. Avviate le ispezioni delle coste della Calabria con un elicottero dei VVFF. La Polizia Provinciale di Cosenza nell’unità di crisi locale per l’aviaria. Nuovi casi di H5N1 nel mondo. Scoperti nuovi farmaci.

17-02 Aviaria: Il virus si diffonde in Europa. Primo caso in Francia, due casi in Bosnia. In 5 giorni 19.000 telefonate al numero verde 1500

15-02 Aviaria: Un altro cigno trovato a Locri e tre in Sicilia. Cala il consumo dei polli solo in Italia dove c’è una vera e propria psicosi. In Europa, dove sta arrivando l’influenza aviaria, consumi quasi normali. La Federcaccia Calabria attiva la vigilanza venatoria. Due cigni con H5N1 in Germania.
Lunedì riunione alla UE. Le nazioni europee impongono la chiusura degli allevamenti in zone coperte (video TG TEN)

14-02 Aviaria: Sono 8 i casi certi. Oggi trovate altre otto carcasse di cigni nel reggino, una carcassa di un cormorano ai Laghi di Sibari, carcasse di polli trovate nella zona del Tirreno. Chiuso un allevamento da 60.000 galline a Crotone. Sequestrati 80.000 polli. Coldiretti: “Evitare inutili allarmismi”. Bertolaso pronto a gestire l’eventuale emergenza. Attivata l'unità di crisi della Regione Calabria. Il Sindaco di Diamente "nessuna psicosi".

13.02 Storace in giro nelle regioni dove sono stati trovati i volatili morti: “Bisogna stare tranquilli e non creare psicosi, non ci sono rischi per l’uomo”. La Giunta regionale fa propria l’ordinanza ministeriale sul virus dell’aviaria. Un airone trovato morto vicino Castrovillari e un altro cigno nel reggino. Galline piccioni, una gazza e un falco morti nel catanzarese. Volatili morti vicino Castiglione. (video Tg Ten)

12-02 Controlli a tappeto per l’aviaria. Fobie tra la gente. Trovato un altro cigno morto nel reggino. Non bisogna toccare gli animali morti. Vertici sanitari in riunione. Timori per gli allevatori calabresi per i consumi.
Lo Moro: "Un problema gli allevamenti domestici". Lle regioni colpite volgiono assumere più veterinari.

11-02 Il virus dell’aviaria in Italia. 21 cigni colpiti, 5 morti. Uno in Calabria. Preso a Vibo e morto a Cosenza in un centro recupero animali.

 

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