Aviaria: Il virus si diffonde in
Europa. Primo caso in Francia, due casi in Bosnia. In 5 giorni 19.000
telefonate al numero verde 1500
17/02 Prima due falsi allarmi - un cigno a Lione, due anatre nella
Somme, al nord - poi la notizia, tanto temuta: l' influenza aviaria
e' arrivata anche in Francia ed ha colpito mortalmente un' anatra
selvatica nel dipartimento dell' Ain, nell' est della Francia. L'anatra
malata faceva parte di un gruppo di sette esemplari trovati morti
nella palude della Dombes, nel comune di Joyeux, ad una quarantina
di chilometri a nord est di Lione. L'animale e' stato ritrovato lunedi'
scorso, e gli esami hanno rivelato il virus dell' influenza aviaria.
A dare la notizia del primo caso ''sospetto'' francese e' stato oggi
il ministero dell' agricoltura, che ha parlato di ''forti probabilita'''
ed ha annunciato ulteriori esami. Ma non sembrano esserci dubbi. ''Il
risultato delle prime analisi - ha spiegato il ministero in un comunicato
- fatte subito dai laboratori hanno messo in evidenza la presenza
del virus H5, con forti similitudini con il ceppe H5N1 asiatico''.
Nell' area sono scattate subito le misure di precauzione: zona delimitata
di 'protezione rafforzata' di un raggio di tre chilometri dal luogo
di ritrovamento e di 'sorveglianza' di dieci. Dombes e' una regione
paludosa molto frequentata dagli uccelli migratori. A nord si trova
anche un allevamento industriale di volatili. L' allarme e' cosi'
arrivato nei palazzi parigini. Il premier Dominique de Villepin -
dopo aver informato la Commissione europea - non ha perso tempo, ed
ha convocato in serata a Palazzo Matignon i ministri della sanita',
Xavier Bertrand, e dell' agricoltura, Dominique Bussereau. Il governo
aveva gia' deciso nei giorni scorsi l' allevamento al chiuso di tutti
gli allevamenti di volatili, a livello industriale e di privati. Se
c' e' un sospetto di presenza di virus in uno di questi allevamenti,
il piano dell' esecutivo ne prevede il sequestro, prelievi per analisi,
dispositivi di controllo di tutti i movimenti (persone, altri animali)
e disinfezione dei veicoli che escono dall' allevamento. E naturalmente
misure piu' drastiche - come l' abbattimento sul posto di tutti i
volatili - in caso di infezione accertata. ''Non bisogna avere alcuna
paura'', ha tranquillizzato il ministro dell' agricoltura, Bussereau.
Ma il sindaco di Tolosa ha annunciato oggi che gli uccelli selvaggi
e i piccioni saranno catturati ed isolati. Allerta anche a Parigi,
dove volano in liberta' piu' di 80. 000 piccioni: il sindaco Bertrand
Delanoe' ha ordinato a netturbini, giardinieri e custodi di parchi
di non raccogliere piu' gli uccelli morti, ma di segnalarne la presenza
ai servizi sanitari, sopratutto se trovano ''piu' di cinque uccelli
morti in un perimetro ristretto''. E all' Hotel de Ville e' stata
costituita una unita' di crisi, guidata dallo stesso Delanoe'.
Due cigni vittime dell’H5
in Bosnia
Due cigni uccisi sul lago Plivsko, nella Bosnia centrale, sono risultati
positivi al virus H5. Il capo della Direzione Veterinaria nazionale,
Jozo Bagaric, ha fatto sapere di avere predisposto l'invio urgente
di campioni prelevati dalle carcasse dei due animali al laboratorio
specializzato britannico di Weybridge, dove si dovra' appurare l'appartenenza
dei virus H5 riscontrati al ceppo H5N1, che e' mortale anche per l'uomo.
L'abbattimento dei due animali e' stato deciso dalla gente del posto,
che ne aveva constatato lo strano comportamento.
In 5 giorni 19.000 telefonate al
numero verde 1500
In cinque giorni di attivita' sono giunte 19.119 telefonate al numero
verde (1500) del ministero della salute sull'influenza aviaria. Alle
14 postazioni allestite presso la sala emergenze Carlo Urbani del
ministero, medici e veterinari hanno risposto prevalentemente a domande
riguardanti la sicurezza alimentare, le modalita' di trasmissione
della malattia.
Coldiretti: “Contro la crisi,
adottare misure straordinarie”
17/02 Sostenere le esigenze delle imprese del settore avicolo dopo
la crisi causata dall'influenza aviaria e il blocco dei provvedimenti
nazionali di sostegno da parte dell'Ue dall'obbligo di etichettatura
agli interventi di mercato, alla vigilia del Consiglio agricolo di
lunedi'. E' stato questo l'obiettivo degli incontri a Bruxelles di
una delegazione della Coldiretti guidata dal segretario generale,
Franco Pasquali, con rappresentanti della Commissione quali Paola
Testori Coggi, direttore della direzione generale salute e protezione
del consumatore e Luc Demarty, direttore della dg agricoltura, mentre
a Roma si svolgeva il tavolo agroalimentare di filiera al quale ha
partecipato il presidente nazionale, Paolo Bedoni. Nell'ambito della
riunione del presidium Copa-Cogeco (l' organizzazione Europea degli
agricoltori), Pasquali ha evidenziato a Demarty la straordinarieta'
della crisi italiana, che sta avendo profondi risvolti di natura economica,
sociale e politica che non possono essere considerati di ordinaria
amministrazione. Tutto cio' si sta ripercuotendo in maniera fortemente
negativa sul reddito delle imprese dell'intera filiera ai quali bisogna
dare risposte adeguate. Per tali ragioni - ha affermato Pasquali -
e' necessario che la crisi del settore avicolo venga affrontata, come
nel caso della mucca pazza (Bse), con misure straordinarie da parte
dell'Ue e con la concessione di aiuti di Stato alle aziende, le quali
hanno dimostrato la loro efficacia sino a oggi e devono poter continuare
a dare il loro contributo positivo all'agricoltura italiana e all'intero
sistema economico nazionale.
Precedenti
15-02
Aviaria: Un altro cigno trovato a Locri e
tre in Sicilia. Cala il consumo
dei polli solo in Italia dove c’è una vera e propria
psicosi. In Europa, dove sta arrivando l’influenza
aviaria, consumi quasi normali. La Federcaccia Calabria attiva
la vigilanza venatoria. Due cigni con H5N1 in
Germania.
Lunedì riunione alla UE. Le nazioni europee
impongono la chiusura degli allevamenti in zone coperte (video TG
TEN)
14-02
Aviaria: Sono 8 i casi certi. Oggi trovate altre
otto carcasse di cigni nel reggino, una
carcassa di un cormorano ai Laghi di Sibari,
carcasse di polli trovate nella zona del Tirreno. Chiuso un
allevamento da 60.000 galline a Crotone. Sequestrati 80.000 polli.
Coldiretti: “Evitare inutili allarmismi”.
Bertolaso pronto a gestire l’eventuale emergenza. Attivata l'unità
di crisi della Regione Calabria. Il Sindaco
di Diamente "nessuna psicosi".
13.02
Storace in giro nelle regioni dove sono stati trovati i volatili morti:
“Bisogna stare tranquilli e non creare
psicosi, non ci sono rischi per l’uomo”. La Giunta
regionale fa propria l’ordinanza ministeriale sul virus dell’aviaria.
Un airone trovato morto vicino Castrovillari
e un altro cigno nel reggino. Galline piccioni,
una gazza e un falco morti nel catanzarese. Volatili
morti vicino Castiglione. (video Tg Ten)
12-02
Controlli a tappeto per l’aviaria. Fobie tra la gente. Trovato
un altro cigno morto nel reggino. Non bisogna toccare gli animali
morti. Vertici sanitari in riunione.
Timori per gli allevatori calabresi per i consumi.
Lo Moro: "Un problema gli allevamenti domestici".
Lle regioni colpite volgiono assumere più
veterinari.
11-02
Il virus dell’aviaria in Italia. 21 cigni colpiti, 5 morti.
Uno in Calabria. Preso a Vibo e morto
a Cosenza in un centro recupero animali.