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Cronaca
L'aviaria arrivata in Calabria

 

Cena di pollo in diretta TV negli studi di TEN. Giornalisti e Amministratori sotto i riflettori contro la psicosi aviaria

27/02 Ha fatto il suo ritorno in tavola. Ma chi? Il pollo!. Si sono dati, infatti, appuntamento ieri sera su ten operatori dell'informazione, addetti ai lavori e amministratori per dare dimostrazione di quanto si sta perdendo, dando spazio a fobie collettive, consumando in diretta televisiva una cena a base di pollo calabrese doc. Cosa di meglio può esserci se non dare una diretta dimostrazione, senza formali intermediari, di ciò che si sta perdendo continuando a dare credito alla disinformazione e ai timori che ne conseguono. Una vera e propria ossessione quella dell'aviaria che sta però lentamente piegando un intero importante settore della nostra economia regionale. Riuniti intorno alla tavola, per l’insolita cena mediatica, tra gli altri, Mario Pirillo, assessore regionale all'agricoltura, che ha inteso sottolineare quanto l'economia calabrese vada aiutata e il Presidente dell'ARSSA, Valerio Donato che ha rimarcato invece l'importanza che l'agenzia che presiede dovrà avere nel rilancio dell'agricoltura calabrese. Agricoltura, la nostra, che da sempre si basa sull'agricoltura e l'allevamento, messi oggi continuamente in crisi da un'informazione sbagliata. Ed è proprio dal media più seguito che è partita ieri sera, in controtendenza rispetto a ciò che ultimamente i mezzi di comunicazione ci stanno proponendo al riguardo, un'informazione volta a risvegliare le coscienze e le menti dei cittadini sottolineando come il "problema aviaria" sia stato esageratamente ingigantito su tutti i fronti. Tra un boccone e l’altro il Presidente dei Giornalisti calabresi, Peppe Soluri, che tra l’altro –a suo dire- non ama particolarmente il pollo, ha sottolineato la necessità di una giusta informazione evitando facili allarmismi. Dietro le quinte i maitre dell’Arssa, intanto, preparavano delicati manicaretti, ovviamente a base di pollo, e con un buon bicchiere di vino rosso in mano e un assaggio fatto di tanto in tanto ai fornelli dello chef Pietro, anche la troupe di Rai3 Regione si aggirava, evento nell’evento, con le sue telecamere. Uno scoop, quello che Attilio Sabato, direttore di Ten e organizzatore della serata, ha messo sotto i riflettori, giusto per offrire il re nudo. La comunicazione che sconfessa la psicosi creata dagli stessi mezzi di comunicazione. Il triomphe della TV su ogni altro media. E il discorso scorre sincero confortato dall’esperto in epidemia e aviaria, il veterinario dott. Giuseppe Caputo. “Come ciclano per l’uomo, anche per gli animali le influenze colpiscono in vari periodi” conferma Caputo su di una precisa richiesta del nostro direttore, Pippo Gatto – riunito a tavola anche lui, lui che non mangia carne- solo per dare il suo contributo all’operazione “pollo per tutti”, a proposito delle malattie di stagione “ma non si propagano sull’uomo”. E’ evento raro. Per non parlare dei polli di allevamento “curati e certificati con una etichetta di tracciabilità che ne evidenzia il buono stato di salute delle carni controllate periodicamente da veterinari. “Ma molte volte il giornalista cade in errore – afferma il direttore del nuovo quotidiano Calabria Ora, Paride Leporace, per la carente preparazione scientifica che andrebbe migliorata” e via con un altro boccone di pollo accompagnato da un superbo rosso di Calabria prodotto dall’Arssa. “La gente ha bisogno di esempi, di messaggi semplici – dice Jenny Makaping, antropologa e direttore del quotidiano La Provincia, presente all’agape mediatica che gli studi di TEN accolgono tra mille odori e profumi, tutti calabresi. Patate della Sila e Olio extravergine di oliva fanno da importanti testimoni della ricchezza che la Calabria offre ai distratti consumatori dei nostri giorni. Ricchezza, troppe volte trascurata, quella agricola, che con questa psicosi dell’aviaria, ha ridotto in ginocchio tutto un settore, quello avicolo. Un crollo del 70% delle vendite mette a rischio un comparto che non aveva mai subito problemi di sorta. Calabria in affanno con il lavoro, Calabria povera di fabbriche ma vittima anch’essa di una psicosi inutile quanto deleteria per la propria economia. La fabbrica più grossa, quella agricola, vive una stagione nera. Dall’invasione dei mercati esteri che hanno ridotto ai minimi termini il mercato agrumicolo, ora si assiste impotenti al crollo del settore avicolo. Una nuova piaga che non ci possiamo “permettere” visto anche che mangiare carne di pollo non fa male. Cotto a settanta gradi “na vutata a e na girata” sulla griglia, il pollo cuoce subito ed offre la sua fragranza di carne sana, perché gli allevamenti sono sani, controllati e certificati. Una serata che scorre via liscia. Un evento che affronta in maniera diretta un finto problema e che offre spunti di riflessione sulla nostra terra. Ma tra tanti guai anche il passaggio dell’aviaria doveva passare per primo sulla Calabria?

Aumentano i casi di aviaria anche in Italia (sono 19) ma la situazione è sotto controllo

27/02 Aumentano i casi di influenza aviaria da virus H5N1 altamente patogeno in Italia: secondo l'ultimo aggiornamento dell'Istituto di riferimento per l'aviaria di Padova, sono ad oggi 19 i volatili selvatici colpiti dal virus. La situazione pero', mentre il virus continua a diffondersi in varie parti del mondo, e' nel nostro Paese ''sotto controllo''. A rassicurare sono gli stessi esperti dell'Istituto zooprofilattico, che sottolineano come, in caso di necessita', ''si e' pronti ad estendere i programmi di vaccinazione sui volatili domestici''. 'Estendere' e', appunto, il concetto chiave: ''Ad oggi - ha spiegato la virologa Ilaria Capua, in prima linea all'Istituto di Padova nella conduzione dei test per accertare la presenza del virus aviario nei campioni animali - H5N1 ha colpito solo volatili selvatici e non si segnala alcun caso nei domestici. Va pero' ricordato - ha precisato - che in Italia parte della popolazione avicola e' gia' vaccinata contro i virus aviari e che il nostro e' stato appunto il Paese 'pioniere' in Europa sul fronte dei programmi di vaccinazione a seguito dell'epidemia da virus aviario H7N1 nel '99-2000''. Una strada gia' aperta, dunque: ''Abbiamo messo a punto un sistema di vaccinazione efficace - ha detto Capua - e dall'ottobre 2004 applichiamo un programma di vaccinazione profilattica in una zona precisa, che e' quella dell'area Verona-Mantova-Brescia, che registra la piu' alta densita' di popolazione avicola. Gli animali piu' a rischio, ovvero tacchini e ovaiole - ha precisato l'esperta - sono dunque gia' vaccinati contro i virus aviari, incluso l'H5N1, in questa zona considerata, anche per fattori climatici, piu' suscettibile al rischio influenza''. La situazione, secondo gli esperti, e' pertanto sotto controllo, ne' destano al momento particolare allarme i casi confermati di influenza aviaria in cigni nelle regioni del Centro-Sud: ''Al momento - ha detto Capua - non sussistono fattori di rischio tali da giustificare un piano di vaccinazioni al Sud. Qualora ci fosse pero' la necessita' - ha aggiunto la virologa - siamo pronti ad estendere le vaccinazioni sui volatili di allevamento anche in altre regioni''. Oggi, ha inoltre sottolineato l'esperta, l'Italia dispone di una 'Banca vaccini' con circa 20 milioni di dosi disponibili. Insomma, la situazione francese, dove si e' avviato un piano vaccinazione su larga scala per le anatre da allevamento, e' ben diversa, dato che in quel paese, ha rilevato Capua, questi animali vengono il piu' delle volte allevati all'aperto e, dunque, con un rischio contagio molto elevato. Intanto, continuano ad aumentare i casi confermati di influenza aviaria da virus H5N1 nel mondo: il virus e' arrivato oggi anche in Georgia, in Niger e in Bosnia, mentre continua ad estendersi in Nigeria (due nuovi Stati colpiti e 300.000 volatili morti o abbattuti). Nuovi casi si registrano pure in Russia, nel Caucaso e ad Hong Kong. Intanto, in Francia la vaccinazione preventiva contro l'aviaria di anatre e oche comincia oggi nel dipartimento delle Lande, nel sud, famosa per la produzione di foie gras: L'operazione verra' condotta in 148 allevamenti nelle zone umide e tocchera' un totale di circa 700.000 palmipedi. Ma a preoccupare particolarmente e' il dilagare del virus in Africa: per questo, a poche settimane dall'arrivo in Europa di uccelli migratori dal sud del Mediterraneo e dall'interno dell'Africa, il commissario Ue alla sanita' Markos Kyprianou si rechera' in Nigeria dal primo al 4 marzo per vedere come l'Europa puo' venire in aiuto alle autorita' locali e contribuire a fermare la diffusione del virus H5N1. Successivamente, il 25 e 26 marzo, il commissario alla sanita' Ue e' atteso anche in Egitto.

Una cicogna morta recuperata a Lago. Avviate le analisi

27/02 L' istituto zooprofilattico di Cosenza sta eseguendo accertamenti sulla carcassa di una cicogna trovata in localita' Monte Virzi' di Lago. La carcassa, recuperata dai vigili urbani, e' stata presa in consegna dal personale dall' Azienda sanitaria di Paola e portata nell' istituto zooprofilattico di Cosenza, dove sara' sottoposta ad accertamenti per verificare che la morte dell' animale possa essere collegata al virus dell' aviaria.

Il pollo ben cotto è sicuro

27/02 Il Direttore generale dell'Oms (Organizzazione mondiale della sanita') Lee Jong Wook ha ribadito oggi a Ginevra che non vi e' rischio di contrarre il virus dell'influenza aviaria mangiando pollo ben cotto. ''Dall'inizio del mese di febbraio, il virus di influenza aviaria H5N1 si e' esteso ed ha colpito uccelli selvaggi o domestici in 17 nuovi paesi di Africa, Asia, Europa e Medio Oriente'', afferma Lee in una dichiarazione. Tuttavia, insiste, ''quando il pollame ed i suoi prodotti sono maneggiati in modo appropriato e cucinati correttamente, gli esseri umani non corrono il rischio di acquisire l'H5N1 tramite il cibo''. Inoltre, i ''prodotti del pollame sono un importante fonte di proteine''. Sebbene l'H5N1 sia estremamente infettivo per il pollame, non si trasmette facilmente agli esseri umani. Dal dicembre 2003 - afferma l'Oms - il virus ha contagiato 173 persone, di cui 93 sono morte. Non un solo di questi casi e' collegato al consumo di prodotti del pollo o pollame cotti in modo corretto.

Altri casi in Giappone. Tre veterinari arrestati per ver nascosto tre casi di H5N2

27/02 Mentre l'influenza aviaria continua a diffondersi nel mondo oggi sono stati arrestati in Giappone tre veterinari e un dipendente di un allevamento di polli accusati di aver nascosto nel 2005 casi di H5N2, una forma meno patogena dell'H5N1. Secondo la polizia della prefettura di Ibaraki (est di Tokyo) colpita dal virus H5N2, due dei tre veterinari, lo scorso agosto, avrebbero volontariamente omesso di segnalare alle autorita' casi di aviaria scoperti in un allevamento della zona. Il terzo veterinario e l'impiegato sono invece sospettati di aver fornito dei falsi campioni di sangue agli ispettori sanitari. Nel frattempo il virus e' arrivato in Georgia - dove e' stato trovato in alcuni cigni selvatici morti- e in Niger. L'annuncio della propagazione dell'H5N1 in Niger e' stato dato dal direttore dell'Organizzazione mondiale per la salute degli animali (OIE), Bernard Vallat, che ha ipotizzato che l'aviaria sarebbe arrivata dalla Nigeria, il primo paese in Africa occidentale ad esser stato colpito. La presenza del virus viene invece confermata in Bosnia, Nigeria e Hong Kong. Il laboratorio specializzato di Weybridge, in Gran Bretagna, ha confermato i primi casi di influenza aviaria registrati in Bosnia su due cigni trovati dieci giorni fa presso Jajce. In Nigeria la presenza del virus e' stata confermata in altri due nuovi stati,Yobe (nord) e Nassarawa (centro) che si vanno ad aggiungere agli altri 6 gia' colpiti. A Hong Kong - dove nel 1997 ci furono le prime vittime umane dell' aviaria - le autorita' agricole hanno confermato che il virus H5N1 e' stato scoperto in altri tre uccelli morti, due corvi e una gazza. L'epidemia continua a imperversare anche nel sud della Russia e nel Caucaso,con la scoperta di nuovi focolai ogni giorno. Gli esami di laboratorio, compiuti nella citta' di Vladimir, vicino a Mosca, hanno accertato la presenza di H5N1 nei resti di volatili morti in due allevamenti di pollame situati nella regione di Stavropol. Per contenere l'epidemia i governi dei Paesi colpiti continuano a ricorrere a speciali misure. Il premier russo Vladimir Putin ha ordinato al governo di formare una ''speciale cellula di crisi'' con il compito in particolare di sorvegliare sulla tempestiva vaccinazione in massa dei polli che comincera' a meta' marzo, come confermato dal vice-capo dei servizi veterinari russi, Vladimir Burkov. E' invece cominciata oggi in Francia la vaccinazione preventiva di anatre e oche nel dipartimento delle Lande, nel sud della Francia, conosciuto per la produzione del famoso pate' al fegato d'oca.

Sono venti i paesi che proibiscono importazioni di volatili francesi

27/02 Circa 20 paesi al momento stanno mettendo al bando le importazioni di volatili dalla Francia come conseguenza del focolaio di influenza aviaria scoperto nel paese. Lo ha reso noto il viceministro del Commercio. Il Giappone e Hong Kong hanno annunciato il loro divieto alle importazioni di volatili e prodotti di volatili francesi - tra cui i foie gras - dopo che sabato le autorita' francesi hanno dichiarato di aver scoperto la varieta' mortale H5N1 dell'influenza aviaria in un allevamento di tacchini.

In Ucraina zoo in quarantena dopo la morte di alcuni uccelli

E' stato in parte messo in quarantena oggi lo zoo della citta' ucraina di Odessa (mar Nero), dove diversi uccelli sono morti di recente e si teme la presenza del virus dell'influenza aviaria. Le autorita' regionali citate dall'agenzia Interfax hanno riferito che attualmente sono in corso analisi per sapere se il decesso, la settimana scorsa, di fagiani e pappagalli sia dovuto al virus H5N1, potenzialmente mortale per l'uomo. Un responsabile veterinario, Pavel Melnik, ha detto che i test preliminari hanno per ora stabilito che i volatili erano stati infettati da un virus del tipo H5. Lo zoo era gia' chiuso al pubblico da un paio di settimane a causa delle temperature molto basse. Focolai di influenza aviaria erano stati individuati da dicembre nella penisola di Crimea, situata a circa 200 chilometri da Odessa.

La Francia inizia la vaccinazione negli allevamenti

27/02 La vaccinazione preventiva contro l'influenza aviaria di anatre e oche comincia oggi nel dipartimento delle Lande, nel sud della Francia. L'operazione verra' condotta in ''148 allevamenti nelle zone umide'', ha spiegato il direttore del gabinetto del prefetto di Mont-de-Marsan, Jean-Luc Blondel. Il direttore dei servizi veterinari, Arthur Tirado, ha precisato che la vaccinazione non concernera' che allevamenti ''con piu' di 100 animali'' e che ''non verra' imposta se l'allevatore dimostrera' di poter garantire uno stretto isolamento'' di oche e anatre. La vaccinazione tocchera' un totale di circa 700.000 palmipedi, la gran parte dei quali anatre. Il dipartimento delle Lande e' infatti molto reputato per la produzione di foie gras, il famoso pate' a base di fegato d'oca.

Rischio di epidemia molto basso nella UE

I rischi per una diffusione del virus H5N1 in Europa restano minimi, nonostante il ceppo più patogeno dell'influenza aviaria sia stato individuato in un allevamento francese. Lo ha detto oggi all'agenzia France Presse Zsuzsanna Jakab, direttrice del Centro europeo della prevenzione e di controllo delle malattie (ECDC). Sebbene in Europa sia cresciuta la preoccupazione, la direttrice dell'ECDC cerca di rassicurare l'opinione pubblica: "La situazione in Europa non cambia la nostra valutazione dei rischi. Gli allevamenti di volatili sono ben protetti. All'interno dell'Unione Europea è assolutamente senza pericolo il consumo di pollo". Jakab si dice invece preoccupata "per gli sviluppi dell'epidemia all'estero dell'Europa e in particolare in India e in Africa", ha detto

 

Precedenti

26/02 Aviaria: Dopo la Francia anche al Svizzera colpita dall’aviaria. Sale l’attenzione nella UE. In Francia confermato in 15 cigni il virus H5N1. Otto carcasse di galline trovate nel reggino. Focolai in sei regioni della Russia. Coldiretti: Aumenta del 9% l’export di pollo, ma in Italia situazione grabe del mercato.

Anatra25-02 Aviaria: Dopo i tacchini infetti in Francia sale il livello di vigilanza in Europa Parla l’allevatore francese e denuncia che le troppe visite avrebbero potuto portare il virus nel suo allevamento. Accordo del Governo britannico per una fornitura di vaccini prepandemici. In Germania anitra selvatica infetta dall’H5N1/Asia pericoloso anche per l’uomo. Altri due casi di contagio umano in Cina.

tacchini24-02 Aviaria: Confermato il virus H5N1 nei tacchini francesi. La Lav chiede alla Regione Calabria di andare oltre la pura gestione emergenza. Nucera (Udc) accusa: “Dalla Regione nessun provvedimento per il settore”. Londra si prepara a fronteggiare la pandemia. In Spagna, invece, preparano un’arca di Noè dei volatili. E La UE riconosce la tracciabilità del pollame fatta dall'Italia.

23-02 Aviaria: La Margherita chiede a Loiero e M. Oliverio: “Salvaguardare il CRAS”. Lunedì negli studi dell’emittente Ten cena a base di pollo in diretta. Anche i cacciatori si mobilitano per i controlli. Forte sospetto di virus H5N1 nel pollame della Francia

22-02 La Camera approva le misure contro l’emergenza avicola creata dall’aviaria. L’ass. Pirillo scrive ad Alemanno: “Senza un intervento deciso per la Calabria, morte sicura per il comparto avicolo”. Metà degli italiani pronti a riportare il pollo in tavola. Ma uno su sei rischia di cambiare

21-02 Nuovo cigno reale trovato morto nella Locride, è il quinto. Secondo caso di Aviaria H5N1 accertato su di uno dei cigni ritrovati in Calabria. Istituita un’altra aera protetta. La Coldiretti: “La Regione attivi unità di crisi di sostegno alle aziende avicole”. Il Comune di Lamezia istituisce un osservatorio di monitoraggio. Vaccinazione preventiva in Francia, Olanda e Belgio

20-02 Nuovo cigno morto scoperto nel reggino. Accordo alla UE per le aziende avicole entrate in crisi. I Vigili del Fuoco hanno recuperato 200 volatili morti in 7 giorni. L’Adiconsum detta nuove regole per la sicurezza alimentare

19-02 Sono sedici i casi di aviaria accertati su uccelli selvatici in Italia In India rimane l’allarme ma nessuna infezione umana

18-02 Aviaria: Negative le analisi sull’airone trovato a Castrovillari. Avviate le ispezioni delle coste della Calabria con un elicottero dei VVFF. La Polizia Provinciale di Cosenza nell’unità di crisi locale per l’aviaria. Nuovi casi di H5N1 nel mondo. Scoperti nuovi farmaci.

17-02 Aviaria: Il virus si diffonde in Europa. Primo caso in Francia, due casi in Bosnia. In 5 giorni 19.000 telefonate al numero verde 1500

15-02 Aviaria: Un altro cigno trovato a Locri e tre in Sicilia. Cala il consumo dei polli solo in Italia dove c’è una vera e propria psicosi. In Europa, dove sta arrivando l’influenza aviaria, consumi quasi normali. La Federcaccia Calabria attiva la vigilanza venatoria. Due cigni con H5N1 in Germania.
Lunedì riunione alla UE. Le nazioni europee impongono la chiusura degli allevamenti in zone coperte (video TG TEN)

14-02 Aviaria: Sono 8 i casi certi. Oggi trovate altre otto carcasse di cigni nel reggino, una carcassa di un cormorano ai Laghi di Sibari, carcasse di polli trovate nella zona del Tirreno. Chiuso un allevamento da 60.000 galline a Crotone. Sequestrati 80.000 polli. Coldiretti: “Evitare inutili allarmismi”. Bertolaso pronto a gestire l’eventuale emergenza. Attivata l'unità di crisi della Regione Calabria. Il Sindaco di Diamente "nessuna psicosi".

13.02 Storace in giro nelle regioni dove sono stati trovati i volatili morti: “Bisogna stare tranquilli e non creare psicosi, non ci sono rischi per l’uomo”. La Giunta regionale fa propria l’ordinanza ministeriale sul virus dell’aviaria. Un airone trovato morto vicino Castrovillari e un altro cigno nel reggino. Galline piccioni, una gazza e un falco morti nel catanzarese. Volatili morti vicino Castiglione. (video Tg Ten)

12-02 Controlli a tappeto per l’aviaria. Fobie tra la gente. Trovato un altro cigno morto nel reggino. Non bisogna toccare gli animali morti. Vertici sanitari in riunione. Timori per gli allevatori calabresi per i consumi.
Lo Moro: "Un problema gli allevamenti domestici". Lle regioni colpite volgiono assumere più veterinari.

11-02 Il virus dell’aviaria in Italia. 21 cigni colpiti, 5 morti. Uno in Calabria. Preso a Vibo e morto a Cosenza in un centro recupero animali.

 

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