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Cronaca
L'aviaria passata dalla Calabria

 

Aviaria: La UE aumenta le sovvenzioni all’export di carni avicole

Sono in aumento le sovvenzioni all'export dell'Ue per i polli e le carni avicole europee vendute sui mercati internazionali. Il Comitato europeo di gestione per il settore, che riunisce a livello tecnico i responsabili dei 25 stati membri e della Commissione europea, ha infatti espresso parere favorevole alla proposta dei servizi della commissaria Ue all'agricoltura Mariann Fischer Boel, di aumentare le restituzione all'export per il settore. L'incremento ha reso noto Michael Mann, portavoce della commissaria, sara' di 10 euro per i polli interi congelati, facendo cosi' salire le sovvenzioni da 30 a 40 euro per 100 kg; e di altri 10 euro per i tagli con un incremento delle restituzioni da 10 a 20 euro per 100 kg. I dati, ha precisato il portavoce, sono basati sulle stime dei prezzi di marzo. Il provvedimento entra in vigore con la sua pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell'Ue.

Con l’aumento delle temperature il virus ha meno possibilità di sopravvivere

Con l'arrivo di temperature più miti, la situazione d'emergenza aviaria in Europa potrebbe farsi meno preoccupante nelle prossime settimane: lo dice Samuel Jutzi, direttore della divisione Salute e Produzione Animale della Fao. "Con temperature attorno ai 20 gradi centigradi la sopravvivenza prevista del virus H5N1 è di un giorno, con il freddo fino a 30 giorni", ha spiegato Jutzi al settimanale tedesco "Focus". Ma secondo l'ornitologo Wolfgang Fiedler, in questo periodo si potrebbe arrivare a "sorprendenti mutazioni del virus", i cui esiti potrebbero rivelarsi solo in autunno. Entrambi gli esperti ritengono gli uccelli migratori solo una delle numerose cause di contagio. Tra gli altri fattori probabili, secondo Fiedler, c'è il commercio illegale di volatili, il quale è "constatabile in tutto il mondo e molto frequente".

In Grecia altri 4 casi di cigni

Il virus dell'influenza aviaria H5N1 ha infettato altri quattro cigni trovati morti nel Nord della Grecia. Lo ha confermato il ministero dell'Agricoltura del Paese, riferendo i risultati positivi dei test condotti dal Laboratorio di riferimento Ue a Londra. Il governo greco sottolinea che per ora l'infezione non ha colpito alcun allevamento, ma le vendite di prodotti avicoli sono crollate e sono state quindi annunciate misure di sostegno agli allevatori.

Ancora 3 cigni infetti in Austria

Finora in Austria 36 casi di animali infettati virus H5N1 Roma, 11 mar. (Apcom) - Sospetto aviaria per altri tre cigni in Austria meridionale, scrive il sito online dell'agenzia stampa austriaca Apa. I corpi degli animali, probabilmente infettati dal virus H5N1, sono stati ritrovati nei pressi della centrale idro-elettrica sul Danubio di Ybbs-Pesenbeug. Lo conferma un portavoce del ministero della Sanità. "Il primo test sugli animali è risultato positivo", ha spiegato il portavoce, aggiungendo che sono in corso delle analisi di verifica. Finora in Austria sono stati registrati 36 casi di influenza aviaria H5N1.

In Polonia anatra infetta da H5N1. Probabile anche uno smergo

Le autorità veterinarie polacche hanno annunciato oggi di aver scoperto il primo caso di contagio del virus dell'influenza aviaria su un'anatra selvatica e, sempre oggi, su altri due cigni. L'anatra selvatica trovata morta vicino a Swinoujscie, una città nel nord-ovest del paese al confine con la Germania, è stata contagiata dal "virus H5". "Sono tuttavia in corso analisi dettagliate per confermare se si tratta del virus altamente pericoloso per l'uomo, H5N1", ha indicato all'Afp il vice responsabile dei servizi veterinari Janusz Zwiazek. "Due casi di influenza aviaria sono stati confermati oggi su due cigni", ha aggiunto Zwiazek, sottolineando che il "primo è stato ritrovato morto sul fiume Warta, vicino a Kostrzyn Wielkopolski (ovest), a qualche chilometro dal confine tedesco, il secondo sulla Vistola, a Bydgoszcz (nord)", una città vicino a Torun, dove sono stati individuati i primi casi di aviaria domenica scorsa. "Questo farebbe salire a quattro il numero di contagi di influenza aviaria in Polonia", ha precisato il responsabile. Il cigno sulla Warta, è stato ritrovato vicino a una stazione di benzina a Kostrzyn Wielkopolski, vicino al parco nazionale "l'Estuario di Warta", un'estesa area di laghi e paludi dove vivono numerose specie di uccelli acquatici. I risultati sono stati confermati dal laboratorio di riferimento Ue di Weybridge: "Si tratta di H5N1", ha spiegato il capo dei servizi veterinari Krzysztof Jazdzewski, mentre si attende la conferma scritta.
Il primo caso in Polonia di smergo maggiore colpito da virus H5 e' stato scoperto a Swinoujscie, una citta' portuale della Polonia nord-occidentale, vicino al confine con la Germania. Ne hanno dato notizia le autorita' regionali. Secondo la fonte, le analisi svolte nel laboratorio polacco di Pulawy hanno confermato la presenza del virus H5 nel volatile. Per accertare se si tratta del virus H5N1, analisi piu' approfondite saranno fatte a Londra. Sempre oggi, il ministero della agricoltura polacco ha informato della scoperta di un focolaio di aviaria nella Polonia centrale a Bydgoszcz, dove e' stato trovato un cigno infettato dal virus H5.

In Russia la psicosi aviaria una manna per i truffatori

Una catastrofe per gli allevatori, una manna per i truffatori: la psicosi dell'influenza aviaria colpisce duramente la Russia, e non solo per il milione circa di volatili uccisi dal virus H5N1. Fanno le spese della paranoia dilagante gli allevatori di polli, che oltre a vedere in calo il loro business vengono presi di mira da creativi malviventi. In molti centri rurali, persone con tute bianche e mascherine che si spacciano per sanitari svuotano interi pollai con la scusa di sequestri preventivi, per poi rivendere altrove il frutto dell'abigeato. Piu' gravi le truffe che si stanno verificando in questi giorni nella regione di Riazan, 200 chilometri a sud di Mosca: alcuni malviventi vendono alla gente un sedicente vaccino destinato agli esseri umani. ''Sono arrivati dicendo che era meglio affrettarsi, che non sarebbe bastato per tutti - racconta una delle turlupinate, Antonina Solovova, al quotidiano Komsomolskaia Pravda - l'ho comprato. Ora non so cosa farne''. Il capo del laboratorio locale di epidemiologia Artur Risatdinov ha un suggerimento per Antonina e gli altri ingenui: che lo consegnino subito a lui, per poter fare analisi e vedere di cosa si tratta. ''C'e' il rischio che siano sostanze dannose se non tossiche - afferma - ricevo centinaia di telefonate che mi chiedono lumi. La gente deve sapere che un vaccino per il contagio umano non esiste. E d'altro canto in Russia non c'e' stato nemmeno un caso di influenza aviaria fra la popolazione''. A fare le spese della psicosi da aviaria non sono solo gli sprovveduti: ultimamente a Mosca si rinvengono continuamente cadaveri di cornacchie, i volatili predominanti in citta'. Il telefono verde che il comune ha messo a disposizione per segnalare la presenza di uccelli morti e' diventato incandescente. Inizialmente, si era pensato con terrore a una epidemia su larga scala, specialmente dopo il rinvenimento di una ventina di corpi di pennuti: ma gli esperti hanno poi scoperto che erano stati uccisi da cacciatori, probabilmente spaventati dalla possibilita' di contagio. La gente, secondo il giornale 'Moskovski Komsomolets', bersaglia le cornacchie - gia' poco tollerate, alla stregua dei piccioni milanesi o degli storni romani - con tutto cio' che puo' servire da arma. ''Ci arrivano i loro cadaveri da tutti i quartieri di Mosca e persino da Zelenograd (cittadina satellite, ndr) - racconta il veterinario Ivan Stepanenko - si ha l'impressione che sia in atto un vero e proprio 'pogrom' di pennuti. E' bene essere vigili, ma non bisogna trasformare la precauzione in panico''. Come era successo per l'allarme Sars (la polmonite atipica che negli anni scorsi colpi' alcuni paesi asiatici, con casi di contagio anche in Occidente) il comune di Mosca sta organizzando punti per la quarantena di eventuali casi sospetti nelle stazioni e negli aeroporti, e controllori e hostess hanno l'ordine di segnalare i passeggeri palesemente poco in salute. Intanto gli appassionati di volatili, categoria sempre piu' incompresa in Russia, cercano di correre ai ripari almeno per gli animali in cattivita': sono stati vaccinati i rapaci del Cremlino - due falchi e due aquile - che tengono lontane le cornacchie dalle appetibili dorature delle cupole della cittadella moscovita; i responsabili dello zoo della capitale stanno studiando un sistema per proteggere con reti i loro stagni dall'afflusso di uccelli migratori, e terranno bene al chiuso i loro pennuti fino a emergenza passata. Nel sud del paese sono iniziate ieri vaccinazioni di massa negli allevamenti di polli e tacchini. Per i difensori dei diritti degli animali, potrebbe comunque esserci una piacevole novita': in alcune regioni del paese la caccia, sport tradizionale dei russi, e' stata vietata, e il provvedimento potrebbe essere esteso, nonostante le proteste dei tanti appassionati dell'arte venatoria, anche alla regione di Mosca

Precedenti

Una rondine10/03 Aviaria: Appello della Lipu per salvaguardare le rondini. Cia e Coldiretti accolgono l'appello. Negativo il test sull’anatra trovata morta in Abruzzo. Nuovi casi in Svezia e Polona. L’OMS prepara una task force internazionale

Una faina09/03 Aviaria: L’H5N1 per la prima volta su di una faina: è accaduto in Germania La UE aumenta le sovvenzioni per l’export di carni avicole. Tra meno di un anno l’aviaria sarà negli Stati Uniti Gli USA predispongono controlli a tappeto sugli uccelli migratori provenienti dall’Asia

08/03 Aviaria: I gatti austriaci guariti dall’aviaria non soprendono il veterinario La Regione Sicilia dichiara lo stato di crisi del settore avicolo. Scoperto il virus in Albania. In quarantena un intero villaggio Progressi nel piano dell’OMS per contenere la pandemia. Un belga rientra dalla Cina con i sintomi dell’aviaria, ma i etst dicono che è negativo all’H5N1

07/03 Aviaria: Altri due gatti contagiati dal virus dell’aviaria in Germania. Opuscolo contro gli allarmismi dalla Regione Basilicata. I tre gatti austriaci sono negativi al virus dopo le controanalisi: l'OMS teme una mutazione del virus. Ron Dehaven “Potenziare gli sforzi per evitare la pandemia. Mangiare pollo è sicuro”

06/03 Aviaria: Esperti dell’OMS a Ginevra studiano un piano globale contro la pandemia. Un altro gatto, questa volta in Austria, positivo all’H5N1. Carcassa di pollo lasciata davanti al portone del comune di Rossano. In Grecia scoperti altri quattro cigni con l’H5N1

05/03 Aviaria: Salgono a undici i casi di volatili colpiti da H5N1 in Svizzera. Primo caso di H5N1 scoperto in Polonia. Due nuovi casi in Francia, il primo nel sud. In Algeria, nelle moschee, i muezzin fanno informazione sull’aviaria.

04/03 Aviaria: Nessun rischio per gli italiani a Nassirya, adottate tutte le misure di sicurezza. Coldiretti: “Grave crisi per il mercato del pollo”. Altri sette casi in Svizzera.

03/03 Aviaria: Appello di Ilaria Capua: “Pubblicare i dati sull’H5N1”. Lav: “No alle crociate anti-gatto". L’OMS si riunisce in settimana a Ginevra. In Germania rinfocolano casi si mucca pazza e di peste suina.

02/03 Aviaria: Il gatto morto in Germania infetto dal H5N1 più virulento. Gli animalisti insorgono contro l’uccisione di cani e gatti. In Toscana, negativi i controlli su 5.400 animali. Nelle Marche campagna destinata ai consumatori promossa da ARSSA e della Regione. Cani e gatti al guinzaglio nelle zone infette da H5N1

28/02 Aviaria: primo mammifero infettato, un gatto in Germania. Un fatto episodico, nessun rischio per l’uomo. La Nazionale di calcio mangia pollo a Coverciano. La FAO analizza il crollo dei consumi. Il 70% in Italia il 20% in Francia. La crisi anche in Usa e Brasile. Si calcola un calo di 3 milioni di tonnellate di carne. Inspiegabili morti tra fenicotteri nelle Bahamas.

27/02 Cena di pollo in diretta TV negli studi di TEN. Giornalisti e Amministratori sotto i riflettori contro la psicosi aviaria. Aumentano i casi di aviaria anche in Italia (sono 19) ma la situazione è sotto controllo. Una cicogna morta recuperata a Lago. Avviate le analisi. Il pollo ben cotto è sicuro.

26/02 Aviaria: Dopo la Francia anche al Svizzera colpita dall’aviaria. Sale l’attenzione nella UE. In Francia confermato in 15 cigni il virus H5N1. Otto carcasse di galline trovate nel reggino. Focolai in sei regioni della Russia. Coldiretti: Aumenta del 9% l’export di pollo, ma in Italia situazione grabe del mercato.

Anatra25-02 Aviaria: Dopo i tacchini infetti in Francia sale il livello di vigilanza in Europa Parla l’allevatore francese e denuncia che le troppe visite avrebbero potuto portare il virus nel suo allevamento. Accordo del Governo britannico per una fornitura di vaccini prepandemici. In Germania anitra selvatica infetta dall’H5N1/Asia pericoloso anche per l’uomo. Altri due casi di contagio umano in Cina.

tacchini24-02 Aviaria: Confermato il virus H5N1 nei tacchini francesi. La Lav chiede alla Regione Calabria di andare oltre la pura gestione emergenza. Nucera (Udc) accusa: “Dalla Regione nessun provvedimento per il settore”. Londra si prepara a fronteggiare la pandemia. In Spagna, invece, preparano un’arca di Noè dei volatili. E La UE riconosce la tracciabilità del pollame fatta dall'Italia.

23-02 Aviaria: La Margherita chiede a Loiero e M. Oliverio: “Salvaguardare il CRAS”. Lunedì negli studi dell’emittente Ten cena a base di pollo in diretta. Anche i cacciatori si mobilitano per i controlli. Forte sospetto di virus H5N1 nel pollame della Francia

22-02 La Camera approva le misure contro l’emergenza avicola creata dall’aviaria. L’ass. Pirillo scrive ad Alemanno: “Senza un intervento deciso per la Calabria, morte sicura per il comparto avicolo”. Metà degli italiani pronti a riportare il pollo in tavola. Ma uno su sei rischia di cambiare

21-02 Nuovo cigno reale trovato morto nella Locride, è il quinto. Secondo caso di Aviaria H5N1 accertato su di uno dei cigni ritrovati in Calabria. Istituita un’altra aera protetta. La Coldiretti: “La Regione attivi unità di crisi di sostegno alle aziende avicole”. Il Comune di Lamezia istituisce un osservatorio di monitoraggio. Vaccinazione preventiva in Francia, Olanda e Belgio

20-02 Nuovo cigno morto scoperto nel reggino. Accordo alla UE per le aziende avicole entrate in crisi. I Vigili del Fuoco hanno recuperato 200 volatili morti in 7 giorni. L’Adiconsum detta nuove regole per la sicurezza alimentare

19-02 Sono sedici i casi di aviaria accertati su uccelli selvatici in Italia In India rimane l’allarme ma nessuna infezione umana

18-02 Aviaria: Negative le analisi sull’airone trovato a Castrovillari. Avviate le ispezioni delle coste della Calabria con un elicottero dei VVFF. La Polizia Provinciale di Cosenza nell’unità di crisi locale per l’aviaria. Nuovi casi di H5N1 nel mondo. Scoperti nuovi farmaci.

17-02 Aviaria: Il virus si diffonde in Europa. Primo caso in Francia, due casi in Bosnia. In 5 giorni 19.000 telefonate al numero verde 1500

15-02 Aviaria: Un altro cigno trovato a Locri e tre in Sicilia. Cala il consumo dei polli solo in Italia dove c’è una vera e propria psicosi. In Europa, dove sta arrivando l’influenza aviaria, consumi quasi normali. La Federcaccia Calabria attiva la vigilanza venatoria. Due cigni con H5N1 in Germania.
Lunedì riunione alla UE. Le nazioni europee impongono la chiusura degli allevamenti in zone coperte (video TG TEN)

14-02 Aviaria: Sono 8 i casi certi. Oggi trovate altre otto carcasse di cigni nel reggino, una carcassa di un cormorano ai Laghi di Sibari, carcasse di polli trovate nella zona del Tirreno. Chiuso un allevamento da 60.000 galline a Crotone. Sequestrati 80.000 polli. Coldiretti: “Evitare inutili allarmismi”. Bertolaso pronto a gestire l’eventuale emergenza. Attivata l'unità di crisi della Regione Calabria. Il Sindaco di Diamente "nessuna psicosi".

13.02 Storace in giro nelle regioni dove sono stati trovati i volatili morti: “Bisogna stare tranquilli e non creare psicosi, non ci sono rischi per l’uomo”. La Giunta regionale fa propria l’ordinanza ministeriale sul virus dell’aviaria. Un airone trovato morto vicino Castrovillari e un altro cigno nel reggino. Galline piccioni, una gazza e un falco morti nel catanzarese. Volatili morti vicino Castiglione. (video Tg Ten)

12-02 Controlli a tappeto per l’aviaria. Fobie tra la gente. Trovato un altro cigno morto nel reggino. Non bisogna toccare gli animali morti. Vertici sanitari in riunione. Timori per gli allevatori calabresi per i consumi.
Lo Moro: "Un problema gli allevamenti domestici". Lle regioni colpite volgiono assumere più veterinari.

11-02 Il virus dell’aviaria in Italia. 21 cigni colpiti, 5 morti. Uno in Calabria. Preso a Vibo e morto a Cosenza in un centro recupero animali.

 

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