Appello della Lipu per salvaguardare
le rondini. Cia e Coldiretti accolgono l'appello.
10/03 ''Non scacciatele e non distruggete i nidi: non sono specie
a rischio aviaria''. Questo l'appello per salvare dal rischio psicosi
aviaria le rondini, simbolo della primavera, lanciato dalla Lipu e
contenuto nelle lettere inviate oggi ai presidenti delle associazioni
agricole Cia, Coldiretti, Confagricoltura. ''La psicosi di massa causata
dalla presenza del virus aviario H5N1, che sta condizionando negativamente
il comportamento di molte persone nei confronti di uccelli e animali
selvatici - scrive la Lipu - rischia di colpire nelle prossime settimane
le rondini, una specie molto diffusa e ben presente nell' immaginario
collettivo come simbolo della primavera''. La Lipu ricorda che rondini
e balestrucci, ma anche i colombi di citta', appartengono a un ordine,
quello dei Passeriformi, che non e' coinvolto nella diffusione dell'influenza
aviaria e che ha dimostrato, come risulta dai test scientifici effettuati,
di essere resistente al virus e dunque di non costituire un rischio
per la diffusione del contagio. Inoltre le rondini, compresi i loro
nidi, uova e nidiacei, sono protetti dalla legge 157/92 e dall'articolo
635 del Codice penale che ne vieta l' uccisione e la distruzione e
tutelate. ''Lanciamo un appello alla responsabilita' verso tutti gli
attori in campo a diverso titolo in questa complessa vicenda'', scrive
Elena D'Andrea, Direttore Generale Lipu, sottolineando che le rondini
vivono tra Europa e Africa e non transitano dall' Asia.
Coldiretti con la Lipu per salvare
le rondini
''Siamo concretamente impegnati a impedire che la psicosi dell'influenza
aviaria, che ha gia' fatto crollare ingiustificatamente i consumi
di pollame con danni di oltre mezzo miliardo di euro per le imprese
e la perdita di oltre trentamila posti di lavoro, metta a rischio
senza ragione anche le rondini e tutto quello che rappresentano per
l'ambiente e la biodiversita'''. Lo afferma la Coldiretti nel ricordare
il protocollo di intesa stipulato con la Lipu per salvare con l'agricoltura
sostenibile le specie volatili a rischio e che sara' oggetto della
manifestazione ''Ali sulla campagna: la natura ha buon gusto'' il
prossimo 25 aprile. Negli ultimi venti anni - sottolinea la Coldiretti
- la presenza di rondini si e' ridotta drasticamente in Europa con
cali del 25% e oggi si stima che siano meno di un milione le coppie
di rondini che arrivano in Italia a marzo per nidificare e ripartire
entro l'inizio dell'autunno dopo aver trovato in molti casi ospitalita'
nelle vecchie stalle di campagna che sono particolarmente apprezzate
da questi uccelli migratori. Sul fronte dell'eco-agricoltura, al centro
dell'impegno di Coldiretti e Lipu c'e' la creazione di iniziative
a favore della sicurezza alimentare e la tutela dell'ambiente e della
biodiversita', con una particolare attenzione al principio di precauzione
sull'utilizzo degli Ogm in agricoltura, alla promozione di politiche
volte alla salvaguardia di aree protette, dei siti di Rete Natura
2000 e delle IBA (aree importanti per gli uccelli) e infine all'applicazione
di pratiche agricole sostenibili e l'adozione di misure agroambientali
utili per la tutela degli uccelli.
La Cia raccoglie l’appello della Lipu sulle rondini
''Raccogliamo l'invito della Lipu per salvare le rondini''. E' quanto
risponde la Cia-Confederazione italiana agricoltori all'appello lanciato
dalla Lipu (Lega italiana protezione uccelli) per evitare che, a causa
della psicosi aviaria, gli uccelli simbolo della primavera possano
essere scacciati e distrutti i loro nidi. La Cia sottolinea poi il
suo ''forte impegno nella difesa e valorizzazione dell'ambiente naturale
e con esso di quello faunistico. E' un'azione che verra' portata ancora
avanti con la massima attenzione e determinazione. Impegno - prosegue
la Cia - che in questi ultimi tempi si e' fatto ancora piu' stringente,
visto anche gli ingiustificati allarmismi provocati dall'aviaria nei
confronti degli animali e degli uccelli in particolare''. Quindi,
la Cia ''risponde con senso di responsabilita' all' appello della
Lipu e, attraverso i suoi associati, fara' si' che le rondini, che
rappresentano proprio l'ambiente naturale, possano tranquillamente
vivere la loro migrazione'
Le rondini in ritardo di 20 giorni
Le rondini, come tutto il resto della natura, sono in ritardo
sui tempi della primavera. ''In sostanza si tratta ancora di un lungo
letargo dal quale ci si sta svegliando con difficolta'''. Lo ha detto
il bioclimatologo del Cnr, Giampiero Maracchi, direttore dell'Istituto
Ibimet di Firenze. ''Tutti i fenomeni biologici di piante e animali
sono in ritardo di 15-20 giorni per la prima volta in 15 anni e questo
- ha affermato Maracchi - puo' essere considerato l' inverno piu'
lungo, anche se non il piu' intenso, degli ultimi 30 anni. E' iniziato
presto e sta finendo tardi e il termine non si vede neanche''. La
colpa, secondo l'esperto del Cnr, e' del flusso di aria fredda dalla
Scandinavia e della Siberia che entra nella stagione primaverile''.
E le temperature di questa primi 10 giorni di marzo sono anomale.
''Questo - ha detto Maracchi - e' un anno estremo con la conseguenza
che il merlo ha iniziato a cantare da soli dieci giorni mentre prima
la stagione dell'amore iniziava ai primi di febbraio e la mimosa che
dal '90 in poi fioriva tra fine gennaio e primi di febbraio, quest'anno
e' arrivata in ritardo tanto che era introvabile''. In ritardo di
20 giorni anche tutti i migratori. Oltre alle rondini, le cicogne
(che poi proseguono la marcia verso il nord Europa), i tordi, i pettirossi
e le capinere. Per quanto riguarda la vegetazione ''fortunatamente
non e' ancora fiorita altrimenti con questo freddo le conseguenze
sugli alberi da frutta sarebbero state nefaste''. La situazione anomala
della primavera edizione 2006 ''e' un segnale importante dei cambiamenti
climatici, con fenomeni estremi sempre piu' frequenti - ha proseguito
Maracchi - che hanno risvolti anche sul fisico che accusa senso di
stanchezza, mancanza di concentrazione e insonnia''. ''Il caldo -
ha concluso l'esperto - sara' invece improvviso''.
Negativo il test sull’anatra
trovata morta in Abruzzo
Sono negativi i risultati del test per il virus H5N1 eseguito nell'istituto
Zooprofilattico d'Abruzzo e Molise su un'anatra selvatica trovata
morta nel pomeriggio di mercoledi' nel laghetto della Pineta di Pescara,
nella zona Sud della citta'. La negativita' del test e' gia' stata
comunicata al comitato di crisi regionale.
In Svezia due nuovi casi di H5N1
su anatre
Due nuovi casi della variante ''altamente patogena'' del virus H5
sono stati rilevati su alcune anatre morte nel sud-est della Svezia.
Lo si apprende oggi da un comunicato dell'Istituto veterinario nazionale
svedese (Sva). Quest'ultima scoperta porta a 25 il numero totale dei
casi di volatili affetti da H5 trovati morti in Svezia, dei quali
13 erano portatori della variante N1. Finora non sono stati segnalati
casi umani del virus. La Sva ''ha analizzato campioni prelevati da
due anatre selvatiche trovate nei pressi di Sjaustru, nell'est dell'isola
di Gotland. Stamattina e' stato confermato che erano portatrici della
forma altamente patogena del virus H5 dell'influenza aviaria''. I
campioni di altre due anatre morte trovate la settimana scorsa sono
state inviate al laboratorio di riferimento dell'Unione europea di
Weybridge, in Gran Bretagna. I risultati sono attesi a giorni. ''La
direzione svedese dell'Agricoltura - ha aggiunto la Sva - creera'
da oggi delle zone di protezione e di sorveglianza per impedire la
diffusione del virus negli allevamenti di volatili''.
Altri due cigni morti in Polonia
Mentre nel sud della Polonia e' apparsa oggi la prima cicogna, sono
stati trovati altri tre cigni morti nella zona di Torun, al centro
nord del paese, dove in giorni scorsi sono stati scoperti i primi
tre casi di volatili infetti col virus H5N1. Secondo Pawel Piotrowicz
dell'unita' di crisi di Torun i due nuovi cigni morti provengono dallo
gruppo fermatosi sulla costa del fiume Vistola mentre il terzo caso
e' stato scoperto mercoledi' a Mierzynek, un paese poco distante da
Torun. Per i servizi veterianri locali la presenza del virus H5N1
in questi casi e' probabile, ma deve essere ancora accertata dal laboratorio
di Pulawy, l'unico istituto veterinario polacco attrezzato per queste
analisi. L'arrivo della prima cicogna quest'anno oltre la speranza
per la primavera ormai vicina suscita anche il timore di una presenza
del virus H5N1 anche in questi animali. Ogni anno in Polonia passano
l'estate circa 40.000 cicogne, un quarto della loro intera popolazione.
In alcune localita' del nord est gli abitanti preoccupati hanno rimosso
i nidi lasciati un anno fa dalle cicogne che molto spesso tornano
esattamente nello stesso posto.
L’OMS prepara una task force
internazionale
10/03 L'Organizzazione mondiale della sanita' (Oms) prevede di creare
una sorta di task force internazionale di esperti in grado di intervenire
rapidamente nella lotta a una eventuale pandemia di influenza. La
task force - composta da esperti altamente qualificati in diverse
discipline - e' parte del piano d'azione internazionale discusso all'inizio
della settimana a Ginevra nel corso di una riunione di esperti. ''Nei
prossimi mesi, un considerevole numero di esperti di tutto il mondo
saranno formati sull'influenza e le misure di contenimento di un'epidemia,
e insieme costituiranno un insieme di persone che potranno essere
mobilitate'', ha affermato il coordinatore dell'Oms per la lotta all'influenza
Keiji Fukuda. Progressi sono stati compiuti ed una nuova versione
del progetto di ''protocollo per una rapida risposta ed il contenimento
di una pandemia di influenza'' sara' pronta alla fine della settimana
prossima. Il piano sara' regolarmente aggiornato, ha precisato. L'obiettivo
del piano e' di definire i ruoli dell'Oms e degli Stati, e le misure
necessarie per tentare di bloccare la pandemia al suo inizio o, se
non fosse possibile, di rallentarne la diffusione. L'Oms teme che
una mutazione del virus H5N1 responsabile dell'influenza aviaria partita
dall'Asia renda possibile il contagio diretto tra essere umano ed
essere umano scatenando la temuta pandemia di influenza.
In Egitto torna sulle tavole la
carne di cammello
Mentre al Cairo imperversa la fobia da influenza aviaria, e crollano
le vendite di pollame, gli egiziani riscoprono il gusto della carne
di cammello, che - come ricorda Abdel al-Hamid Khalifa, ex parlamentare
e sheikh di una tribu' rurale - e' ''molto apprezzata fra le carni
di allevamento nelle aree rurali del Paese per il suo gusto delicato,
il basso contenuto di colesterolo, e il prezzo che non supera le 15
lire egiziane al chilo'' (poco piu' di un euro). Ma stando ai dati
raccolti dal quotidiano panarabo 'Al-Sharq al-Awsat' il suo prezzo
sarebbe salito del 10 per cento, da quando le autorita' sanitarie
del Cairo hanno lanciato l'allarme aviaria. Dallo scoppio dell'epidemia,
a febbraio, lo zoo della capitale e' stato chiuso ed e' stata vietata
la vendita di pollame vivo per evitare che il contagio arrivasse agli
uomini. Le origini del mercato di cammelli, in Medio Oriente, si perdono
ne 'Le mille e una notte'. Oltre 1700 anni fa questi animali costituivano
una dote preziosa, mentre le leggende popolari vogliono che la zuppa
di zampetta di cammello esalti la potenza sessuale, cosi' come il
latte, purche' munto da un uomo. Se l'animale è giovane ('labany',
da latte, o 'kasr goul', due anni), si fa a fette, coperto di spezie
e poi alla griglia. Altrimenti, la carne di cammello, tra l'altro
ricca di ferro, viene macinata e spesso mischiata a carne di vitella
nelle polpette di kofta tanto amate da ignari turisti occidentali,
convinti di mangiare ben altro.
In Indonesia morto un bimbo di tre
anni
Il contagio da H5N1 confermato dai laboratori Oms in Usa Giacarta,
10 mar. (Ap) - Un bambino di tre anni e' morto in Indonesia a casa
dell'influenza aviaria. Le analisi eseguite dai laboratori dell'Organizzazione
mondiale della sanita' negli Stati Uniti hanno confermato il contagio
da virus H5N1. Lo ha annunciato oggi il ministero della sanita' indonesiano.
Il decesso del bambino, avvenuto il 28 febbraio a Semarang, nella
provincia centrale dell'isola di Giava, porta a 21 il numero dei decessi
da influenza aviaria in Indonesia. Il bambino sarebbe stato in contatto
con polli infetti, secondo Hariadi Wibisono, alto dirigente del ministero
della sanita'. Secondo l'Oms, sono accertati 176 casi umani di influenza
aviaria, 96 dei quali mortali, da quando la malattia e' comparsa in
Asia nel 2003.
A Soveria Mannelli si parla di “rischio
inventato”
''Aviaria: il rischio inventato''. E' questo il titolo della conferenza
organizzata dal Comune di Soveria Mannelli e tenuta dal professor
Giulio Tarro, uno dei piu' importanti virologi a livello mondial domani
alle 17,30 presso la Sala della Liberta' del Palazzo Comunale ''Cimino''
di Soveria Mannelli (Catanzaro). La conferenza sara' introdotta dai
saluti del presidente del Consiglio Comunale di Soveria Mannelli,
il vulcanico comunicativo Mario Caligiuri e del sindaco Leonardo Sirianni.
Sara' presente anche Abraham Karpas dell'Universita' di Cambridge.
''Sono talmente tanti gli interessi in gioco -ha detto Tarro-, che
non e' del tutto assurdo pensare che l'influenza aviaria sia stata
fortemente amplificata a livello mediatico''. Dello stesso avviso
e' anche Mario Caligiuri, che e' anche docente di comunicazione all'Universita'
della Calabria ed all'Universita' ''La Sapienza'' di Roma.
Precedenti
09/03
Aviaria: L’H5N1 per la prima volta su
di una faina: è accaduto in Germania La
UE aumenta le sovvenzioni per l’export di carni avicole.
Tra meno di un anno l’aviaria sarà negli Stati Uniti
Gli USA predispongono controlli a tappeto sugli uccelli migratori
provenienti dall’Asia
08/03
Aviaria: I gatti austriaci guariti dall’aviaria
non soprendono il veterinario La Regione Sicilia
dichiara lo stato di crisi del settore avicolo. Scoperto il
virus in Albania. In quarantena un intero villaggio
Progressi nel piano dell’OMS per contenere la pandemia. Un
belga rientra dalla Cina con i sintomi dell’aviaria, ma i etst
dicono che è negativo all’H5N1
07/03
Aviaria: Altri due gatti contagiati dal virus
dell’aviaria in Germania. Opuscolo contro
gli allarmismi dalla Regione Basilicata. I tre gatti austriaci
sono negativi al virus dopo le controanalisi:
l'OMS teme una mutazione del virus. Ron Dehaven
“Potenziare gli sforzi per evitare la pandemia. Mangiare pollo
è sicuro”
06/03
Aviaria: Esperti dell’OMS a Ginevra studiano
un piano globale contro la pandemia. Un altro
gatto, questa volta in Austria, positivo all’H5N1. Carcassa
di pollo lasciata davanti al portone del comune di Rossano. In
Grecia scoperti altri quattro cigni con l’H5N1
05/03
Aviaria: Salgono a undici i casi di volatili
colpiti da H5N1 in Svizzera. Primo caso di H5N1
scoperto in Polonia. Due nuovi casi in Francia, il primo nel
sud. In Algeria, nelle moschee, i muezzin fanno
informazione sull’aviaria.
04/03
Aviaria: Nessun rischio per gli italiani a Nassirya,
adottate tutte le misure di sicurezza. Coldiretti:
“Grave crisi per il mercato del pollo”. Altri sette
casi in Svizzera.
03/03
Aviaria: Appello di Ilaria Capua: “Pubblicare i dati sull’H5N1”.
Lav: “No alle crociate anti-gatto".
L’OMS si riunisce in settimana a Ginevra.
In Germania rinfocolano casi si mucca pazza e di peste suina.
02/03
Aviaria: Il gatto morto in Germania infetto dal H5N1 più virulento.
Gli animalisti insorgono contro l’uccisione di cani e gatti.
In Toscana, negativi i controlli su 5.400 animali.
Nelle Marche campagna destinata ai consumatori
promossa da ARSSA e della Regione. Cani e gatti
al guinzaglio nelle zone infette da H5N1
28/02
Aviaria: primo mammifero infettato, un gatto in Germania. Un fatto
episodico, nessun rischio per l’uomo. La Nazionale di
calcio mangia pollo a Coverciano. La FAO analizza
il crollo dei consumi. Il 70% in Italia il 20% in Francia. La crisi
anche in Usa e Brasile. Si calcola un calo di 3 milioni di tonnellate
di carne. Inspiegabili morti tra fenicotteri
nelle Bahamas.
27/02
Cena di pollo in diretta TV negli studi di TEN. Giornalisti e Amministratori
sotto i riflettori contro la psicosi aviaria. Aumentano i casi
di aviaria anche in Italia (sono 19) ma la situazione è sotto
controllo. Una cicogna morta recuperata a Lago.
Avviate le analisi. Il pollo ben cotto è
sicuro.
26/02
Aviaria: Dopo la
Francia anche al Svizzera colpita dall’aviaria. Sale l’attenzione
nella UE. In Francia confermato in 15 cigni
il virus H5N1. Otto carcasse di galline trovate nel reggino.
Focolai in sei regioni della Russia. Coldiretti:
Aumenta del 9% l’export di pollo, ma in Italia situazione grabe
del mercato.
25-02
Aviaria: Dopo i tacchini infetti in Francia sale il livello di vigilanza
in Europa Parla
l’allevatore francese e denuncia che le troppe visite avrebbero
potuto portare il virus nel suo allevamento. Accordo
del Governo britannico per una fornitura di vaccini prepandemici.
In Germania anitra selvatica infetta dall’H5N1/Asia pericoloso
anche per l’uomo. Altri due casi di contagio
umano in Cina.
24-02
Aviaria: Confermato il virus H5N1 nei tacchini francesi.
La Lav chiede alla Regione Calabria di andare oltre la pura gestione
emergenza. Nucera (Udc) accusa: “Dalla
Regione nessun provvedimento per il settore”. Londra
si prepara a fronteggiare la pandemia. In Spagna,
invece, preparano un’arca di Noè dei volatili.
E La UE riconosce la tracciabilità del pollame fatta dall'Italia.
23-02
Aviaria: La Margherita chiede a Loiero e M. Oliverio: “Salvaguardare
il CRAS”.
Lunedì negli studi dell’emittente Ten cena a base di
pollo in diretta. Anche i cacciatori si mobilitano
per i controlli. Forte sospetto di virus H5N1 nel pollame della
Francia
22-02
La Camera approva le misure contro l’emergenza avicola creata
dall’aviaria. L’ass. Pirillo scrive
ad Alemanno: “Senza un intervento deciso
per la Calabria, morte sicura per il comparto avicolo”.
Metà degli italiani pronti a riportare il pollo in tavola.
Ma uno su sei rischia di cambiare
21-02
Nuovo cigno reale trovato morto nella Locride, è il quinto.
Secondo caso di Aviaria H5N1 accertato su di
uno dei cigni ritrovati in Calabria. Istituita un’altra
aera protetta. La Coldiretti: “La Regione
attivi unità di crisi di sostegno alle aziende avicole”.
Il Comune di Lamezia istituisce un osservatorio
di monitoraggio. Vaccinazione preventiva in Francia, Olanda
e Belgio
20-02
Nuovo cigno morto scoperto nel reggino. Accordo
alla UE per le aziende avicole entrate in crisi. I Vigili del
Fuoco hanno recuperato 200 volatili morti in 7 giorni. L’Adiconsum
detta nuove regole per la sicurezza alimentare
19-02
Sono sedici i casi di aviaria accertati su uccelli selvatici in Italia
In India rimane l’allarme ma nessuna infezione
umana
18-02
Aviaria: Negative le analisi sull’airone
trovato a Castrovillari. Avviate le ispezioni
delle coste della Calabria con un elicottero dei VVFF. La Polizia
Provinciale di Cosenza nell’unità di crisi locale per
l’aviaria. Nuovi casi di H5N1 nel mondo.
Scoperti nuovi farmaci.
17-02
Aviaria: Il virus si diffonde in Europa.
Primo caso in Francia, due casi in Bosnia. In
5 giorni 19.000 telefonate al numero verde 1500
15-02
Aviaria: Un altro cigno trovato a Locri e
tre in Sicilia. Cala il consumo
dei polli solo in Italia dove c’è una vera e propria
psicosi. In Europa, dove sta arrivando l’influenza
aviaria, consumi quasi normali. La Federcaccia Calabria attiva
la vigilanza venatoria. Due cigni con H5N1 in
Germania.
Lunedì riunione alla UE. Le nazioni europee
impongono la chiusura degli allevamenti in zone coperte (video TG
TEN)
14-02
Aviaria: Sono 8 i casi certi. Oggi trovate altre
otto carcasse di cigni nel reggino, una
carcassa di un cormorano ai Laghi di Sibari,
carcasse di polli trovate nella zona del Tirreno. Chiuso un
allevamento da 60.000 galline a Crotone. Sequestrati 80.000 polli.
Coldiretti: “Evitare inutili allarmismi”.
Bertolaso pronto a gestire l’eventuale emergenza. Attivata l'unità
di crisi della Regione Calabria. Il Sindaco
di Diamente "nessuna psicosi".
13.02
Storace in giro nelle regioni dove sono stati trovati i volatili morti:
“Bisogna stare tranquilli e non creare
psicosi, non ci sono rischi per l’uomo”. La Giunta
regionale fa propria l’ordinanza ministeriale sul virus dell’aviaria.
Un airone trovato morto vicino Castrovillari
e un altro cigno nel reggino. Galline piccioni,
una gazza e un falco morti nel catanzarese. Volatili
morti vicino Castiglione. (video Tg Ten)
12-02
Controlli a tappeto per l’aviaria. Fobie tra la gente. Trovato
un altro cigno morto nel reggino. Non bisogna toccare gli animali
morti. Vertici sanitari in riunione.
Timori per gli allevatori calabresi per i consumi.
Lo Moro: "Un problema gli allevamenti domestici".
Lle regioni colpite volgiono assumere più
veterinari.
11-02
Il virus dell’aviaria in Italia. 21 cigni colpiti, 5 morti.
Uno in Calabria. Preso a Vibo e morto
a Cosenza in un centro recupero animali.