I gatti austriaci guariti dall’aviaria
non soprendono il veterinario
Il fatto che due gatti infettati dal virus H5N1 in Austria sembrino
essersi sbarazzati del virus non e' a priori sorprendente perche'
si tratta di un virus influenzale e l'influenza non e' una malattia
cronica: lo sostiene un veterinario della scuola francese di Alfort,
Jeanne Brugere-Picoux. ''Una volta guarito - sostiene il veterinario
- l'animale non rilascia piu' virus per via respiratoria'' mentre
a sua conoscenza ''non ci sono portatori cronici di virus H5N1 tra
i mammiferi. Si tratta di una malattia acuta e l'animale muore, o
si sbarazza del virus, sia che sia guarito sia che risulti semplicemente
infettato senza ammalarsi''.
La Regione Sicilia dichiara lo stato
di crisi del settore avicolo
La giunta regionale siciliana, presieduta da Salvatore Cuffaro, ha
dichiatrato lo stato di crisi di mercato del comparto avicolo regionale
per tamponare gli effetti causati dall'allarme suscitato dall'influenza
aviaria. ''Secondo una recente indagine di mercato -si legge nella
relazione tecnica presentata dall'assessore all'Agricoltura, Innocenzo
Leontini- si stima una contrazione dei consumi di carni bianche pari
al 35% in meno solo nel periodo ottobre 2005-gennaio 2006. parallelamente
si assiste al crollo dei prezsi dei prodotti del 35-45% e conseguentemente
si stima un calo dei redditi dei produttori avicoli superiore al 30%
rispetto alla media di quelli dell'ultimo triennio''. Lo stato di
crisi di mercato e' stato dichiarato anche per il comparto dell'uva
da vino. In entrambi i casi sara' possibile accedere adesso ai benefici
previsti dalle leggi statali.
Scoperto il virus in Albania. In
quarantena un intero villaggio
Le autorita' albanesi hanno ordinato lo stato di quarantena per il
villaggio di Cuke, nel sud del Paese, dove e' stata accertata la presenza
del virus H5N1 nella carcassa di un pollo morto. ''La quarantena sara'
estesa per un raggio di 3 chilometri'' ha annunciato il ministro dell'
agricoltura Jemin Gjiana. Speciali misure sanitarie saranno adottate
in un'area fino a dieci chilometri intorno al villaggio. Una speciale
equipe inviata dal governo sta provvedendo a disinfettare il villaggio
mentre in queste ore vengono abbattute alcune migliaia di polli che
si trovano in piccoli allevamenti della zona. ''Si tratta di un caso
isolato e non di un'epidemia'' ha avvertito il premier Sali Berisha,
che ha invitato la popolazione a non lasciarsi prendere dal panico:
''Non bisogna drammatizzare la situazione'' ha aggiunto, ricordando
che e' sufficiente cuocere il pollo per non correre alcun pericolo.Il
virus dell'aviaria e' stato identificato da un laboratorio inglese
sulla carcassa di uno dei sessanta polli trovati morti a Cuke una
decina di giorni fa. La proprietaria dei polli, Lefter Bushi, ha raccontato
oggi all'emittente albanese ''News24'' di aver consumato pochi giorni
fa una delle galline del suo pollaio: ''Ho visto che non stava molto
bene - ha ammesso - l'ho uccisa e l'ho cucinata''.
Quattro nuovi casi su anatre selvatiche
in Svezia
Le autorità svedesi hanno annunciato la scoperta di quattro
nuovi casi di influenza aviaria su anitre selvatiche risultate infette
dal ceppo patogeno H5N1. Il ministero dell'Agricoltura svedese ha
precisato che i test hanno confermato che le due anitre sono affette
da una forma aggressiva del virus H5. I due uccelli sono stati trovati
nelle città di Karlskrona e di Oxelosund sulla costa sud orientale
del Paese. Precedentemente altre sei anitre selvatiche erano risultate
positive al virus.
In Polonia in isolamento uno stormo
di cigni
Sara' presto messo in una gabbia speciale l'intero stormo di circa
50 cigni selvaggi fermatisi a Torun, nella Polonia centro-nord, dal
quale provenivano i primi tre volativi trovati morti per il virus
H5N1 nel paese. Secondo le autorita' veterinarie locali, la gabbia
- in costruzione da oggi sulla costa del fiume Vistula vicino al luogo
del permanenza dei cigni - servira' per sottoporre lo stormo ad un'osservazione
continua e permettera' di evitare ai volatili di spostarsi e continuare
il loro viaggio. Secondo il medico veterinario responsabile Dorata
Stankiewicz non e' esclusa l'eliminazione dell'intero stormo di cigni,
se dai campioni prelevati risultasse la presenza del virus.
Progressi nel piano dell’OMS
per contenere la pandemia
Contenere una pandemia di influenza appare possibile e progressi
sono stati compiuti nella messa a punto di un piano internazionale
a tale scopo, ha affermato oggi a Ginevra l'Organizzazione mondiale
della sanita' (Oms) al termine di una riunione di esperti. ''Una pandemia
umana di influenza sara' un grande problema, ma lavorando insieme
possiamo rispondere in modo efficace'', ha detto la responsabile dell'Oms
Margaret Chan, rappresentante del Direttore generale dell'Oms per
la lotta alla pandemia di influenza in una dichiarazione resa nota
al termine della riunione. In tre giorni, i circa 70 esperti che hanno
preso parte all'incontro hanno studiato un piano per contenere all'inizio
lo scoppio di una pandemia. ''Il piano e' ora vicino alla sua versione
finale'', afferma l'Oms in un comunicato. Una bozza del piano era
gia' stata resa nota in gennaio. Il documento definisce le responsabilita'
ed elenca una serie di misure e interventi da intraprendere nell'eventualita'
di una pandemia di influenza. Si teme infatti che il virus H5N1 responsabile
dell'influenza aviaria che ha gia' ucciso milioni uccelli e si sta
estendendo a nuovi paesi muti diventando direttamente trasmissibile
da essere umano ad essere umano. Dal 2003, i casi umani - contagiati
dagli uccelli - sono stati meno di 200 in sette Paesi, quasi tutti
asiatici. Nel passato - afferma l'Oms - non si e' mai tentato di contenere
una pandemia alla sua fonte, ma le prove che indicano che e' possibile
aumentano. Modelli teorici indicano che per contenere una pandemia
alla fonte sono necessarie azioni coordinate concentrate su una piccola
area e nei primissimi giorni successivi all'emergenza di un nuovo
virus. Il successo dipende da molti fattori, tra cui l'immediata individuazione
del nuovo virus nuovo, la rapida mobilitazione di risorse e la collaborazione
della popolazione esposta. Per questo - spiega l'Oms in una nota -
la riunione di Ginevra si e' concentrata su tre aree: la logistica,
le misure di sorveglianza e di sanita' pubblica necessarie a realizzare
questi scopi. ''Puo' essere che gli sforzi di contenimento serviranno
solo a rallentare la diffusione della pandemia'', ha detto Chan. ''Ma
questo dara' un tempo supplementare che i paesi potranno usare per
attivare i loro piani anti-pandemia e le ditte per dare il via al
lungo processo di fabbricazione di un vaccino''. I risultati della
riunione saranno fatti circolare al piu' presto
Germania: Non è cresciuto
il pericolo per le persone
Le autorita' tedesche hanno detto oggi che dopo la scoperta dei due
nuovi gatti positivi al virus H5N1 dell'aviaria non e' cresciuto il
rischio di infezione per le persone. ''I due nuovi casi non cambiano
nella sostanza la valutazione della situazione per cio' che concerne
il rischio di contagio'', ha detto Thomas Mettenleiter, presidente
dell'Istituto di ricerca Friedrich-Loeffler. I due gatti col virus
H5N1 sono stati individuati sull'isola baltica di Ruegen, da dove
provenivano anche i primi felini malati di aviaria. Il ministro dell'agricoltura
e difesa consumatori Horst Seehofer (Csu) ha detto da parte sua di
non voler inasprire le misure di protezione contro l'aviaria. ''Le
misure non cambiano se vi saranno altri gatti infetti'', ha detto
una portavoce a Berlino. In Germania sono oltre 170 finora i casi
di aviaria accertati, in massima parte su uccelli selvatici trovati
morti sull'isola di Ruegen. I Laender interessati dal contagio sono
al momento sei
Un belga rientra dalla Cina con
i sintomi dell’aviaria, ma i etst dicono che è negativo
all’H5N1
''Sono negativi'' i risultati dei test effettuati su un cittadino
belga rientrato dalla Cina, che era stato ricoverato in ospedale perché
sospetto di contaminazione al virus H5N1. Lo ha detto Inge Jooris,
portavoce del governo per le problematiche sull'influenza aviaria
in Belgio. Jooris ha aggiunto che test ulteriori saranno eseguiti
per confermare i risultati, ma gia' in giornata il responsabile interministeriale
Piet Vanthemsche aveva precisato che si trattava ''di un caso potenziale
e non di uno probabile". L'uomo e' rientrato in Belgio domenica
scorsa con i sintomi dell'influenza e febbre molto alta dopo essere
stato in Cina dove ha visitato anche alcune zone rurali, mercati e
imprese.
Locandine del’ANMVI “L’aviaria
non è roba da gatti”
Locandine negli studi dei veterinari per dire a chi li frequenta
che l' ''Aviaria non e' roba da gatti''. Preparati con la consulenza
scientifica del Professor Giorgio Poli (Presidente IV Sezione Consiglio
Superiore di Sanita'- Alimenti e Zoonosi) e con la supervisione della
Direzione Generale di Sanita' Animale del Ministero della Salute,
l'Associazione Nazionale Medici Veterinari ha realizzato due locandine
intitolate appunto cosi'. Patrocinate dal Ministero della Salute,
le locandine intendono rassicurare i proprietari di gatti e veicolare
informazioni e suggerimenti appropriati e corretti. ''Il significato
di questa iniziativa - dichiara Carlo Scotti Presidente dell'ANMVI
- e' quello di trasmettere ai proprietari di gatti le verita' scientifiche
assodate sul malinteso coinvolgimento del gatto nell'influenza aviaria
e in questo modo restituire al medico veterinario autorevolezza su
un problema che oggi e' ancora esclusivamente di tipo veterinario
e confinato ai soli volatili selvatici. E' quindi importante - aggiunge
Scotti - fugare i dubbi dei cittadini proprio mentre leggiamo dichiarazioni
imprudenti e precipitose provenienti da autorevoli organismi internazionali.
Non erano ancora noti i risultati definitivi sui tre gatti di Graz
in Austria, tutti negativi all'H5N1, che gia' circolavano le ipotesi
piu' azzardate e fantasiose per bocca di scienziati e ricercatori
mondiali. Quanto ai gatti dell'isola tedesca di Ruegen non possiamo
che ribadire la condizione di eccezionalita' in cui si sono trovati
dei randagi con ridotte difese immunitarie, che si sono alimentati
con carni crude infette, esposti alla piu' elevata concentrazione
di virus d'Europa. La verita'- conclude Scotti - e' una sola: il nostro
gatto non e' un serbatoio naturale del virus influenzale e non e'
un pericolo per l'uomo''. Le locandine concludono di informarsi sulla
salute del gatto e sulla sua corretta alimentazione rivolgendosi al
proprio Medico Veterinario.
Precedenti
07/03
Aviaria: Altri due gatti contagiati dal virus
dell’aviaria in Germania. Opuscolo contro
gli allarmismi dalla Regione Basilicata. I tre gatti austriaci
sono negativi al virus dopo le controanalisi:
l'OMS teme una mutazione del virus. Ron Dehaven
“Potenziare gli sforzi per evitare la pandemia. Mangiare pollo
è sicuro”
06/03
Aviaria: Esperti dell’OMS a Ginevra studiano
un piano globale contro la pandemia. Un altro
gatto, questa volta in Austria, positivo all’H5N1. Carcassa
di pollo lasciata davanti al portone del comune di Rossano. In
Grecia scoperti altri quattro cigni con l’H5N1
05/03
Aviaria: Salgono a undici i casi di volatili
colpiti da H5N1 in Svizzera. Primo caso di H5N1
scoperto in Polonia. Due nuovi casi in Francia, il primo nel
sud. In Algeria, nelle moschee, i muezzin fanno
informazione sull’aviaria.
04/03
Aviaria: Nessun rischio per gli italiani a Nassirya,
adottate tutte le misure di sicurezza. Coldiretti:
“Grave crisi per il mercato del pollo”. Altri sette
casi in Svizzera.
03/03
Aviaria: Appello di Ilaria Capua: “Pubblicare i dati sull’H5N1”.
Lav: “No alle crociate anti-gatto".
L’OMS si riunisce in settimana a Ginevra.
In Germania rinfocolano casi si mucca pazza e di peste suina.
02/03
Aviaria: Il gatto morto in Germania infetto dal H5N1 più virulento.
Gli animalisti insorgono contro l’uccisione di cani e gatti.
In Toscana, negativi i controlli su 5.400 animali.
Nelle Marche campagna destinata ai consumatori
promossa da ARSSA e della Regione. Cani e gatti
al guinzaglio nelle zone infette da H5N1
28/02
Aviaria: primo mammifero infettato, un gatto in Germania. Un fatto
episodico, nessun rischio per l’uomo. La Nazionale di
calcio mangia pollo a Coverciano. La FAO analizza
il crollo dei consumi. Il 70% in Italia il 20% in Francia. La crisi
anche in Usa e Brasile. Si calcola un calo di 3 milioni di tonnellate
di carne. Inspiegabili morti tra fenicotteri
nelle Bahamas.
27/02
Cena di pollo in diretta TV negli studi di TEN. Giornalisti e Amministratori
sotto i riflettori contro la psicosi aviaria. Aumentano i casi
di aviaria anche in Italia (sono 19) ma la situazione è sotto
controllo. Una cicogna morta recuperata a Lago.
Avviate le analisi. Il pollo ben cotto è
sicuro.
26/02
Aviaria: Dopo la
Francia anche al Svizzera colpita dall’aviaria. Sale l’attenzione
nella UE. In Francia confermato in 15 cigni
il virus H5N1. Otto carcasse di galline trovate nel reggino.
Focolai in sei regioni della Russia. Coldiretti:
Aumenta del 9% l’export di pollo, ma in Italia situazione grabe
del mercato.
25-02
Aviaria: Dopo i tacchini infetti in Francia sale il livello di vigilanza
in Europa Parla
l’allevatore francese e denuncia che le troppe visite avrebbero
potuto portare il virus nel suo allevamento. Accordo
del Governo britannico per una fornitura di vaccini prepandemici.
In Germania anitra selvatica infetta dall’H5N1/Asia pericoloso
anche per l’uomo. Altri due casi di contagio
umano in Cina.
24-02
Aviaria: Confermato il virus H5N1 nei tacchini francesi.
La Lav chiede alla Regione Calabria di andare oltre la pura gestione
emergenza. Nucera (Udc) accusa: “Dalla
Regione nessun provvedimento per il settore”. Londra
si prepara a fronteggiare la pandemia. In Spagna,
invece, preparano un’arca di Noè dei volatili.
E La UE riconosce la tracciabilità del pollame fatta dall'Italia.
23-02
Aviaria: La Margherita chiede a Loiero e M. Oliverio: “Salvaguardare
il CRAS”.
Lunedì negli studi dell’emittente Ten cena a base di
pollo in diretta. Anche i cacciatori si mobilitano
per i controlli. Forte sospetto di virus H5N1 nel pollame della
Francia
22-02
La Camera approva le misure contro l’emergenza avicola creata
dall’aviaria. L’ass. Pirillo scrive
ad Alemanno: “Senza un intervento deciso
per la Calabria, morte sicura per il comparto avicolo”.
Metà degli italiani pronti a riportare il pollo in tavola.
Ma uno su sei rischia di cambiare
21-02
Nuovo cigno reale trovato morto nella Locride, è il quinto.
Secondo caso di Aviaria H5N1 accertato su di
uno dei cigni ritrovati in Calabria. Istituita un’altra
aera protetta. La Coldiretti: “La Regione
attivi unità di crisi di sostegno alle aziende avicole”.
Il Comune di Lamezia istituisce un osservatorio
di monitoraggio. Vaccinazione preventiva in Francia, Olanda
e Belgio
20-02
Nuovo cigno morto scoperto nel reggino. Accordo
alla UE per le aziende avicole entrate in crisi. I Vigili del
Fuoco hanno recuperato 200 volatili morti in 7 giorni. L’Adiconsum
detta nuove regole per la sicurezza alimentare
19-02
Sono sedici i casi di aviaria accertati su uccelli selvatici in Italia
In India rimane l’allarme ma nessuna infezione
umana
18-02
Aviaria: Negative le analisi sull’airone
trovato a Castrovillari. Avviate le ispezioni
delle coste della Calabria con un elicottero dei VVFF. La Polizia
Provinciale di Cosenza nell’unità di crisi locale per
l’aviaria. Nuovi casi di H5N1 nel mondo.
Scoperti nuovi farmaci.
17-02
Aviaria: Il virus si diffonde in Europa.
Primo caso in Francia, due casi in Bosnia. In
5 giorni 19.000 telefonate al numero verde 1500
15-02
Aviaria: Un altro cigno trovato a Locri e
tre in Sicilia. Cala il consumo
dei polli solo in Italia dove c’è una vera e propria
psicosi. In Europa, dove sta arrivando l’influenza
aviaria, consumi quasi normali. La Federcaccia Calabria attiva
la vigilanza venatoria. Due cigni con H5N1 in
Germania.
Lunedì riunione alla UE. Le nazioni europee
impongono la chiusura degli allevamenti in zone coperte (video TG
TEN)
14-02
Aviaria: Sono 8 i casi certi. Oggi trovate altre
otto carcasse di cigni nel reggino, una
carcassa di un cormorano ai Laghi di Sibari,
carcasse di polli trovate nella zona del Tirreno. Chiuso un
allevamento da 60.000 galline a Crotone. Sequestrati 80.000 polli.
Coldiretti: “Evitare inutili allarmismi”.
Bertolaso pronto a gestire l’eventuale emergenza. Attivata l'unità
di crisi della Regione Calabria. Il Sindaco
di Diamente "nessuna psicosi".
13.02
Storace in giro nelle regioni dove sono stati trovati i volatili morti:
“Bisogna stare tranquilli e non creare
psicosi, non ci sono rischi per l’uomo”. La Giunta
regionale fa propria l’ordinanza ministeriale sul virus dell’aviaria.
Un airone trovato morto vicino Castrovillari
e un altro cigno nel reggino. Galline piccioni,
una gazza e un falco morti nel catanzarese. Volatili
morti vicino Castiglione. (video Tg Ten)
12-02
Controlli a tappeto per l’aviaria. Fobie tra la gente. Trovato
un altro cigno morto nel reggino. Non bisogna toccare gli animali
morti. Vertici sanitari in riunione.
Timori per gli allevatori calabresi per i consumi.
Lo Moro: "Un problema gli allevamenti domestici".
Lle regioni colpite volgiono assumere più
veterinari.
11-02
Il virus dell’aviaria in Italia. 21 cigni colpiti, 5 morti.
Uno in Calabria. Preso a Vibo e morto
a Cosenza in un centro recupero animali.