Salgono a undici i casi di volatili
colpiti da H5N1 in Svizzera
05/03 In Svizzera aumenta il numero dei casi di influenza aviaria.
Quattro uccelli selvatici ritrovati morti sono risultati positivi
al virus H5. I dati, annunciati oggi dall'Ufficio federale di veterinaria
(Ufv) riguardano due anatre rinvenute a Steckborn e due folaghe, una
raccolta a Langwiesen e l'altra a Diessenhofen. I campioni sono stati
inviati al laboratorio di riferimento europeo a Weybrigbe (GB) per
confermare se si tratti del ceppo altamente patogeno H5N1. I risultati
sono attesi tra una settimana. Sette uccelli selvatici morti - un
cigno, tre folaghe, un germano reale, due gabbiani - sono stati inoltre
rinvenuti venerdi' e sabato nella baia della citta' di Lucerna. Si
tratta dei primi casi sospetti di influenza aviaria in questo cantone.
Campioni sono stati inviati al laboratorio di riferimento di Zurigo
e i risultati sono attesi domani. Secondo i dati dell'Ufficio federale
di veterinaria, in totale undici volatili selvatici sono finora risultati
positivi al virus H5 sui 233 uccelli morti e analizzati dall'ottobre
2005. Degli undici casi solo in uno e' stato confermato il contagio
con il virus altamente patogeno H5N1. D'altra parte gli esperti della
Conferenza internazionale del lago di Costanza si sono incontrati
ieri sulla riva tedesca per discutere dell'influenza aviaria . Hanno
concluso che in Svizzera e in Germania le misure prese sono adeguate,
identiche e sufficienti. I risultati della Conferenza saranno discussi
giovedi' 9 marzo in occasione di una riunione ministeriale. Intanto,
il ministro della Sanita' elvetico, Pascal Couchepin, e' tornato a
ribadire alla “Neue Zurcher Zeitung” le proprie preoccupazioni
perche' la Svizzera, per rifornirsi di vaccino in caso di pandemia
dell'influenza aviaria, e' dipendente dall'estero. Nell'intervista
Couchepin ha espresso seri dubbi sulle capacita' della societa' Berna
Biotech, il solo fabbricante elvetico di vaccini, di garantire la
produzione. Nel contempo ha sottolineato che i paesi produttori, in
caso di pandemia, potrebbero cessare le esportazioni per far fronte
dapprima al fabbisogno interno. Couchepin ha escluso comunque l'ipotesi
di creare un'industria nazionale con il sostegno dello stato. Elaborare
tutta questa infrastruttura per un vaccino la cui utilita' non e'
nemmeno certa, e' ½insensato», ha precisato il responsabile
della Sanita'. Per questo motivo la Svizzera negozia attualmente con
alcuni produttori di vaccini, che sono complessivamente una dozzina
nel mondo, ha aggiunto Couchepin in un'altra intervista apparsa su
“Le Matin dimanche”. Sarebbe immaginabile investire in
un'impresa e riservare cosi' una linea di produzione per la Svizzera.
Il ministro della Sanita' si e' espresso anche su altre misure di
prevenzione in vista di un'eventuale pandemia. A causa del carico
eccessivo dei nosocomi, sarebbero utilizzati gli ospedali dell'esercito
e i locali della protezione civile, secondo Couchepin. “In caso
di necessita', si dovrebbero creare ospedali da campo” ha aggiunto.
Quanto al farmaco Tamiflu, oltre ai malati, sarebbe somministrato
anche alle persone che sono in contatto con i pazienti, ai bambini,
agli anziani e alle persone che svolgono servizi importanti per la
societa'. Il ministro della sanita', che sul “Matin dimanche”
ha affermato di mangiare “senza alcun timore” polli ruspanti,
ha chiesto di mantenere la calma, sottolineando che allo stato attuale
l'influenza aviaria e' una epizoozia, con pochi episodi in Svizzera.
Primo caso di H5N1 scoperto in Polonia
Il premier polacco Kazimierz Marcinkiewicz visitera' questo pomeriggio
la citta' di Torun, nel centro nord del paese, dove vicino al fiume
Vistola venerdi' pomeriggio stati trovati i primi due cigni morti
per il virus H5N1. Lo ha annunciato l'agenzia polacca Pap confermando
che le analisi condotte dal laboratorio di Pulawy confermano la presenza
del virus di aviaria nei cigni ritrovati. A Torun e' iniziata un'azione
preventiva gestita dall'unita' di crisi per evitare che la malattia
passi dai volatili selvatici a quelli domestici e agli uomini. La
zona del ritrovamento dei cigni morti e' stata gia' isolata.
Due nuovi casi in Francia, il primo
nel sud
05/03 Due nuovi episodi accertati di volatili contagiati dall'H5N1,
il ceppo virale piu' micidiale tra quanti sono responsabili dell'influenza
aviaria, sono stati resi noti oggi in Francia: tra essi il primo caso
della malattia registrato nel sud del Paese. Si tratta di un cigno
trovato morto il 28 febbraio nella laguna di Berre, presso Marsiglia.
Lo hanno riferito fonti del ministero dell'Agricoltuira a Parigi,
secondo cui positiva allo stesso virus, potenzialmente letale anche
per l'uomo, e' risultata altresi' un'anatra selvatica la cui carcassa
era stata rinvenuta nel dipartimento centro-orientale dell'Ain, a
ridosso della frontiera con la Svizzera: la medesima zona dove finora
sono stati localizzati tutti gli altri focolai francesi di H5N1, una
trentina circa, ivi compreso il piu' importante, un allevamento di
tacchini divenuto il primo caso di infezione conclamata da aviaria
in pennuti domestici nell'Unione Europea. Oltre ai due casi annunciati
oggi, l'Agenzia governativa per la Sicurezza Alimentare ha anche precisato
che erano affetti dal morbo i dieci gabbiani rinvenuti di recente
vicino a Calais, sulla Manica: gli uccelli tuttavia sono risultati
positivi al meno pericoloso ceppo H5, ma non all'H5N1. In Francia
l'emergenza e' in corso dal 18 febbraio scorso.
In Algeria, nelle moschee, i muezzin
fanno informazione sull’aviaria
Con una decisione che secondo gli osservatori occidentali denota
una forte preoccupazione del governo in merito all'influenza aviaria
che ufficialmente ''non e' stata ancora diagnosticata in Algeria'',
il ministero degli affari religiosi ha affidato agli imam e ai teologi
il compito di parlarne nelle moschee del paese, per avvertire i fedeli
di stare all'erta. Un compito inusuale per i predicatori musulmani
che abitualmente si limitano a parlare di religione. Tale campagna
di informazione e sensibilizzazione tocchera' cosi' piu' di 17 milioni
di algerini, ha precisato il ministero indicando che sono previsti
corsi, conferenze e incontri su tale malattia, sui vettori di trasmissione,
sui mezzi di prevenzione. Il ministro dell'agricoltura e dello sviluppo
rurale Said Barkat ha riaffermato giorni fa che ''nessun caso di influenza
aviaria e' stato diagnosticato in Algeria'' e che ''il paese e' indenne
da tale malattia'', aggiungendo che il consumo di carni bianche e
uova non costituisce alcun pericolo per la salute e promettendo che
la popolazione sara' avvertita di qualsiasi sviluppo. Dal marzo 2005
l'Algeria ha proibito tutte le importazioni di uccelli esotici, e
le autorita' hanno istituito un controllo specifico per l'osservazione
dei movimenti degli uccelli migratori nelle zone umide, e dei volatili
domestici. Oltre mille prelievi sono stati compiuti su animali sospetti,
ma i risultati sono negativi, secondo il ministro. L'Algeria si accinge
a fabbricare il Tamiflu, e in attesa che sia pronto ha ordinato all'estero
sette milioni di dosi.
In un burrone in Portogallo trovate
400 carcasse di polli
Circa quattrocento polli sono stati trovati morti ieri notte in uno
strapiombo a Sever do Vouga, nella zona centrale del Portogallo. Lo
hanno riferito le autorità locali. Gli animali erano stati
abbandonati all'interno di sacchi per il foraggio nel burrone, che
si trova fra una strada e il fiume Vouga, che si trova a cinque chilometri
di distanza e fornisce l'acqua a diverse città. Sul posto è
stato inviato un veterinario e al momento non ci sono riscontri che
la morte degli animali sia stata provocata dall'influenza aviaria.
Edgar Jorge Silva, il presidente del governo regionale, ha riferito
che visto l'avanzato stato di decomposizione i polli potrebbero essere
morti da due o tre settimane. Finora in Portogallo non sono stati
registrati contagi da influenza aviaria sull'uomo o sugli animali.
Altro quattro casi sospetti in Iraq
Altri quattro sospetti casi di persone contagiate dall'influenza
aviaria sono stati segnalati in Iraq. Lo ha riferito la portavoce
del Comitato superiore per l'influenza aviaria del ministero della
sanita' iracheno, Ibtisam Aziz, citata stamani dalla stampa di Baghdad.
La signora Aziz ha precisato che l'unita' sta conducendo test su tre
sospetti casi a Baghdad e su un quarto a Kufri (180 km. a nord-est
della capitale) e che tutt'e quattro i pazienti vengono sottoposti
a controlli medici per accertare l'eventuale presenza del virus H5-N1.
Tre giorni fa, una morte sospetta di una donna per il virus dell'influenza
aviaria era stata segnalata nella zona di Nassiriya, nel sud dell'Iraq,
dove test preliminari compiuti nei pressi dell'abitazione della deceduta
avevano dato esito positivo. Altre analisi sono pero' in corso in
laboratori a Baghdad e al Cairo. Secondo dati confermati dall'Organizzazione
mondiale della sanita', finora sono due le persone morte in Iraq per
influenza aviaria. L'ultimo e' stato un uomo di 39 anni della provincia
settentrionale di Sulaimaniyah, deceduto il 27 gennaio. L'uomo era
lo zio di una ragazza, primo caso umano di influenza avaria segnalato
in Iraq. La giovane di 15 anni era morta il 17 gennaio. L'uomo, secondo
quanto ha riferito l'Oms, aveva curato la ragazza durante la malattia,
ma aveva anche avuto contatti con volatili domestici contagiati.
Deceduto un uomo in Cina
Un uomo di 32 anni, residente nella provincia cinese di Guangdong,
è deceduto dopo avere contratto il virus dell'influenza aviaria.
Lo riferiscono alcuni organi d'informazione locali. Secondo quanto
si apprende da un'emittente di Hong Kong e da Radio Commercial, l'uomo,
che viveva nella città di Guangzhou, aveva accusato sintomi
febbrili e un principio di polmonite lo scorso 22 febbraio. Le sue
condizioni di salute, si riferisce, sono peggiorate gradatamente,
fino al decesso avvenuto lo scorso 2 marzo. Zhong Nanshan, direttore
dell'Istituto per le Malattie Respiratorie di Guangzhou, ha confermato
di essere stato informato del fatto che la vittima sarebbe deceduta
a causa dell'influenza aviaria da H5N1.
Precedenti
04/03
Aviaria: Nessun rischio per gli italiani a Nassirya,
adottate tutte le misure di sicurezza. Coldiretti:
“Grave crisi per il mercato del pollo”. Altri sette
casi in Svizzera.
03/03
Aviaria: Appello
di Ilaria Capua: “Pubblicare i dati sull’H5N1”.
Lav: “No alle crociate anti-gatto".
L’OMS si riunisce in settimana a Ginevra.
In Germania rinfocolano casi si mucca pazza e di peste suina.
02/03
Aviaria: Il gatto morto in Germania infetto dal H5N1 più virulento.
Gli animalisti insorgono contro l’uccisione di cani e gatti.
In Toscana, negativi i controlli su 5.400 animali.
Nelle Marche campagna destinata ai consumatori
promossa da ARSSA e della Regione. Cani e gatti
al guinzaglio nelle zone infette da H5N1
28/02
Aviaria: primo mammifero infettato, un gatto in Germania. Un fatto
episodico, nessun rischio per l’uomo. La Nazionale di
calcio mangia pollo a Coverciano. La FAO analizza
il crollo dei consumi. Il 70% in Italia il 20% in Francia. La crisi
anche in Usa e Brasile. Si calcola un calo di 3 milioni di tonnellate
di carne. Inspiegabili morti tra fenicotteri
nelle Bahamas.
27/02
Cena di pollo in diretta TV negli studi di TEN. Giornalisti e Amministratori
sotto i riflettori contro la psicosi aviaria. Aumentano i casi
di aviaria anche in Italia (sono 19) ma la situazione è sotto
controllo. Una cicogna morta recuperata a Lago.
Avviate le analisi. Il pollo ben cotto è
sicuro.
26/02
Aviaria: Dopo la
Francia anche al Svizzera colpita dall’aviaria. Sale l’attenzione
nella UE. In Francia confermato in 15 cigni
il virus H5N1. Otto carcasse di galline trovate nel reggino.
Focolai in sei regioni della Russia. Coldiretti:
Aumenta del 9% l’export di pollo, ma in Italia situazione grabe
del mercato.
25-02
Aviaria: Dopo i tacchini infetti in Francia sale il livello di vigilanza
in Europa Parla
l’allevatore francese e denuncia che le troppe visite avrebbero
potuto portare il virus nel suo allevamento. Accordo
del Governo britannico per una fornitura di vaccini prepandemici.
In Germania anitra selvatica infetta dall’H5N1/Asia pericoloso
anche per l’uomo. Altri due casi di contagio
umano in Cina.
24-02
Aviaria: Confermato il virus H5N1 nei tacchini francesi.
La Lav chiede alla Regione Calabria di andare oltre la pura gestione
emergenza. Nucera (Udc) accusa: “Dalla
Regione nessun provvedimento per il settore”. Londra
si prepara a fronteggiare la pandemia. In Spagna,
invece, preparano un’arca di Noè dei volatili.
E La UE riconosce la tracciabilità del pollame fatta dall'Italia.
23-02
Aviaria: La Margherita chiede a Loiero e M. Oliverio: “Salvaguardare
il CRAS”.
Lunedì negli studi dell’emittente Ten cena a base di
pollo in diretta. Anche i cacciatori si mobilitano
per i controlli. Forte sospetto di virus H5N1 nel pollame della
Francia
22-02
La Camera approva le misure contro l’emergenza avicola creata
dall’aviaria. L’ass. Pirillo scrive
ad Alemanno: “Senza un intervento deciso
per la Calabria, morte sicura per il comparto avicolo”.
Metà degli italiani pronti a riportare il pollo in tavola.
Ma uno su sei rischia di cambiare
21-02
Nuovo cigno reale trovato morto nella Locride, è il quinto.
Secondo caso di Aviaria H5N1 accertato su di
uno dei cigni ritrovati in Calabria. Istituita un’altra
aera protetta. La Coldiretti: “La Regione
attivi unità di crisi di sostegno alle aziende avicole”.
Il Comune di Lamezia istituisce un osservatorio
di monitoraggio. Vaccinazione preventiva in Francia, Olanda
e Belgio
20-02
Nuovo cigno morto scoperto nel reggino. Accordo
alla UE per le aziende avicole entrate in crisi. I Vigili del
Fuoco hanno recuperato 200 volatili morti in 7 giorni. L’Adiconsum
detta nuove regole per la sicurezza alimentare
19-02
Sono sedici i casi di aviaria accertati su uccelli selvatici in Italia
In India rimane l’allarme ma nessuna infezione
umana
18-02
Aviaria: Negative le analisi sull’airone
trovato a Castrovillari. Avviate le ispezioni
delle coste della Calabria con un elicottero dei VVFF. La Polizia
Provinciale di Cosenza nell’unità di crisi locale per
l’aviaria. Nuovi casi di H5N1 nel mondo.
Scoperti nuovi farmaci.
17-02
Aviaria: Il virus si diffonde in Europa.
Primo caso in Francia, due casi in Bosnia. In
5 giorni 19.000 telefonate al numero verde 1500
15-02
Aviaria: Un altro cigno trovato a Locri e
tre in Sicilia. Cala il consumo
dei polli solo in Italia dove c’è una vera e propria
psicosi. In Europa, dove sta arrivando l’influenza
aviaria, consumi quasi normali. La Federcaccia Calabria attiva
la vigilanza venatoria. Due cigni con H5N1 in
Germania.
Lunedì riunione alla UE. Le nazioni europee
impongono la chiusura degli allevamenti in zone coperte (video TG
TEN)
14-02
Aviaria: Sono 8 i casi certi. Oggi trovate altre
otto carcasse di cigni nel reggino, una
carcassa di un cormorano ai Laghi di Sibari,
carcasse di polli trovate nella zona del Tirreno. Chiuso un
allevamento da 60.000 galline a Crotone. Sequestrati 80.000 polli.
Coldiretti: “Evitare inutili allarmismi”.
Bertolaso pronto a gestire l’eventuale emergenza. Attivata l'unità
di crisi della Regione Calabria. Il Sindaco
di Diamente "nessuna psicosi".
13.02
Storace in giro nelle regioni dove sono stati trovati i volatili morti:
“Bisogna stare tranquilli e non creare
psicosi, non ci sono rischi per l’uomo”. La Giunta
regionale fa propria l’ordinanza ministeriale sul virus dell’aviaria.
Un airone trovato morto vicino Castrovillari
e un altro cigno nel reggino. Galline piccioni,
una gazza e un falco morti nel catanzarese. Volatili
morti vicino Castiglione. (video Tg Ten)
12-02
Controlli a tappeto per l’aviaria. Fobie tra la gente. Trovato
un altro cigno morto nel reggino. Non bisogna toccare gli animali
morti. Vertici sanitari in riunione.
Timori per gli allevatori calabresi per i consumi.
Lo Moro: "Un problema gli allevamenti domestici".
Lle regioni colpite volgiono assumere più
veterinari.
11-02
Il virus dell’aviaria in Italia. 21 cigni colpiti, 5 morti.
Uno in Calabria. Preso a Vibo e morto
a Cosenza in un centro recupero animali.